Corso di formazione specifico in funzione dell’impiego Gestione non violenta dei conflitti 1. Contenuto del corso e metodologia Gli obiettivi principali del corso «Gestione non violenta dei conflitti» sono il riconoscimento dei conflitti e della violenza, e la riflessione su come eventualmente evitarli o attenuarne l’inasprimento. Il corso si rivolge a tutti i civilisti che effettueranno un impiego in ambito sociale come, per esempio, nell’ambito delle attività con bambini e giovani, delle cure, dell’assistenza alle persone, dei richiedenti l’asilo o della cooperazione allo sviluppo. I civilisti devono essere in grado di intervenire in situazioni difficili, sia nell’ambito dell’impiego, e quindi dell’attività quotidiana con gli utenti, sia all’interno del team con gli altri collaboratori. Inoltre devono saper comunicare in maniera adeguata, imparare ad autovalutarsi in modo critico e a imporre la propria volontà in maniera non violenta. Ciò significa anche reagire correttamente allo stress e sapere come scaricare la tensione. Oltre all’approfondimento delle nozioni fondamentali, il corso prevede il coinvolgimento dei partecipanti in riflessioni di gruppo, giochi di ruolo e altre attività pedagogiche. Durante il corso verranno trattati i seguenti temi: – forme di violenza; – analisi dei conflitti, cause e attenuazione della tensione; – cause e prevenzione dei conflitti; – comunicazione e modelli di conflitto; – pregiudizi e risoluzione dei conflitti; – valutazione delle prestazioni. La metodologia consiste nel lavorare sulle esperienze personali e su esempi concreti presi dal periodo d’impiego, dal posto di lavoro o dalla vita privata. Il corso è quindi organizzato in maniera interattiva. Dopo brevi spunti di riflessione si effettueranno lavori comuni, discussioni ed esercizi in piccoli gruppi e lavori pratici. Ogni giorno il corso introduce i fondamenti di diversi moduli tematici. Il tema violenza e gestione dei conflitti deve essere trattato il più estesamente possibile e ai civilisti devono essere forniti strumenti efficaci per poter affrontare al meglio situazioni difficili. Alcuni moduli vengono diretti dai partecipanti stessi – quindi, durante la settimana, non devono impegnarsi unicamente come partecipanti ma devono fungere a loro volta da promotori. L’obiettivo è che i civilisti possano continuare a utilizzare le competenze acquisite ben al di là del corso e del periodo d’impiego del servizio civile. Dato che i civilisti provengono da vari istituti d’impiego del settore sociale, il corso non può trasmettere strategie di risoluzione dei conflitti ad hoc per le condizioni specifiche a ogni istituto d’impiego ma dà una panoramica delle possibili strategie. Durante il corso i partecipanti vengono incoraggiati a presentare esempi propri per garantire che il civilista tragga vantaggio dal corso non solo per se stesso ma, in maniera specifica, che ne possa beneficiare anche il lavoro che svolge nell’istituto d’impiego. Per i lavori di gruppo, si cercherà di far lavorare insieme civilisti provenienti da mansionari o istituti d’impiego simili. Inoltre, dopo ogni modulo, si cercherà di garantire il trasferimento delle conoscenze acquisite all’impiego che si deve svolgere. 2. Obiettivi del corso – Riflessione sulle proprie esperienze con la violenza e i conflitti; – Riconoscere e comprendere i conflitti e la loro attenuazione. Adottare strategie utili all’attenuazione del conflitto in funzione della situazione; – Conoscere la prevenzione della violenza e la pedagogia della pace; – Maggiori capacità operative, motivazione positiva e maggior senso di sicurezza nella gestione di situazioni di conflitto; – Capacità di applicare metodologie pratiche. I partecipanti sono in grado di distinguere le principali forme di violenza acquisendo così una visione più ampia ed esaustiva del fenomeno. Sono inoltre consapevoli del fatto che ognuno percepisce la violenza in maniera diversa e soggettiva. In questo modo, i civilisti riflettono sui propri valori e sulla legittimazione del fenomeno sviluppando un punto di vista neutrale e indipendente, che consente loro di osservare senza giudicare. Sviluppano inoltre una percezione delle emozioni che si manifesta in situazioni di conflitto e permette loro di evitare, in caso di intervento diretto in un conflitto, la colpevolizzazione o la condanna affrettata di determinati comportamenti. I civilisti, infine, comprendono le dinamiche che favoriscono un crescendo di comportamenti violenti, imparano strategie finalizzate ad attenuare la tensione e le mettono in pratica. I partecipanti sono consapevoli dell’importanza della tematica «gender» nella gestione dei conflitti e conoscono i meccanismi della socializzazione specifica legata al genere. Inoltre, in base alla propria esperienza di socializzazione, sono in grado di esaminare criticamente gli stereotipi su uomo/donna e di affrontare nello specifico la violenza sessuale o di natura sessista. I partecipanti hanno dimestichezza con le conseguenze emozionali delle offese e della violenza, apprendono metodi di gestione costruttiva delle emozioni negative e sono in grado di scaricare lo stress accumulato. Riescono inoltre a distinguere tra offese emozionali ed emozioni in quanto tali. I civilisti conoscono i principi fondamentali della comunicazione non violenta e si esercitano a riconoscere i vari livelli di comunicazione e a interpretare i messaggi. Affinano inoltre la propria sensibilità nel riconoscere gli aspetti non verbali della comunicazione e rafforzano la propria capacità di provare empatia e di osservare senza dare giudizi. Sanno quanto sia importante dare risposte di apprezzamento e imparano a farlo in funzione delle situazioni. Il corso «Gestione non violenta dei conflitti» accresce e consolida le competenze dei civilisti in materia di conflitti. Alla fine del corso, essi saranno in grado di riconoscere, analizzare, evitare e risolvere i conflitti in modo più soddisfacente. 3. Organizzazione del corso I corsi sulla «Gestione non violenta dei conflitti» sono diretti da responsabili di corso esperti del National Coalition Building Institute NCBI. NCBI Svizzera è un’associazione aconfessionale e apartitica attiva in Svizzera dal 1995 che organizza corsi ed elabora progetti nell’ambito della risoluzione costruttiva di conflitti e contro i pregiudizi e le discriminazioni. I corsi sono offerti in collaborazione con l’Institut für Kommunikation & Führung IKF. L’IKF valuta i corsi e gestisce una piattaforma web che pubblica informazioni dettagliate e materiale d’approfondimento per i diplomati del corso. 4. Offerte supplementari I partecipanti al corso ricevono la documentazione che fornisce le informazioni necessarie sul corso e sui suoi obiettivi. Per un approfondimento, in loco sono disponibili libri, materiale e una pagina web relativa al corso. Le persone interessate possono anche richiedere una guida che può essere d’aiuto per trasmettere, a propria volta, le nozioni apprese in alcuni moduli che hanno frequentato. 5. Luogo e date del corso I corsi in tedesco, in francese e in italiano si svolgono dal lunedì al venerdì presso il Centro d’istruzione federale di Schwarzenburg (CIFS). Per conoscere le date precise consultare il sito Internet dell’Organo d’esecuzione del servizio civile (www.zivi.admin.ch). 6. Informazioni generali sul Centro federale d'istruzione (CFI) di Schwarzenburg – Alloggio al CFI di Schwarzenburg. Le camere saranno assegnate al check-in. – Lei otterrà le informazioni complete riguardo il corso, come anche ulteriori informazioni sul Centro d’istruzione dalla direzione del corso durante il primo giorno di corso. – Per i corsi, porti il suo proprio materiale per appunti. – Gli impianti sportivi del Centro d’istruzione sono a disposizione durante il tempo libero. Perciò conviene prendere con sè abbigliamento sportivo. 412/2011/03073 \ COO.2101.112.7.38667 2/3 Strutturazione del corso e programma della settimana Lunedì Forme di violenza e analisi dei conflitti Martedì Cause e prevenzione dei conflitti Mercoledì Comunicazione e modelli di conflitto Giovedì Pregiudizi e risoluzione dei conflitti Venerdì Domino e conclusione Arrivo Modulo 2.1 Modelli di mascolinità e di comportamento nei conflitti 8.00–10.45 Modulo 3.1 Comunicazione I: Modelli di comunicazione 8.00–11.30 Modulo 4.1 Comunicazione IV: Apprendere le strategie di comunicazione 8.00–9.20 Conclusione della settimana 5.1 Domino: ripasso e applicazione delle nozioni apprese 8.00–11.30 Check-in alle 11.30 Pranzo 11.30–13.00 Introduzione CE 13.00–13.30 Modulo 1.1 Introduzione Motivazione Identità 13.30–15.00 19.30–20.00 Modulo 1.2 Forme di violenza 15.15–16.15 Modulo 1.3 Analisi e cause dei conflitti 16.30–18.00 19.00–19.30 Modulo 2.2 Gestione dei sentimenti I: Reazioni ad atti di violenza subiti 11.00–11.30 13.00–14.00 Modulo 2.3 Prevenzione e risoluzione dei conflitti I: Mediazione e conflitti di gruppo 14.15–16.00 Modulo 2.4 Pedagogia della pace I: giochi di cooperazione 16.15–17.30 Modulo 2.5 Filmato: promozione della pace 19.00–20.30 Modulo 4.2 Gestione dei sentimenti II: Modelli di conflitto 9.30–10.20 Modulo 4.3 Pregiudizi e razzismo 10.30–11.30 Modulo 3.2 Comunicazione II: Tipi di domanda e di risoluzione 13.00–14.30 Modulo 3.3 Comunicazione III: Fermare in modo costruttivo la violenza verbale 14.45–16.00 Continuazione del Modulo 4.3 13.00 – 15.45 Modulo 4.4 Preparazione al transfer dell’apprendimento 16.00–17.15 Modulo 5.2 Conclusione, valutazione, obiettivi personali, sistemazione della sala 13.00–14.00 14.00 Conclusione Modulo 3.4 Pedagogia della pace II: giochi di combattimento 16.15–17.30 Serata libera Modulo 4.5 Forum teatro Francese/Italiano: 18.00–19.30 Tedesco: 20.00–21.30 412/2011/03073 \ COO.2101.112.7.38667 3/3
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