Sulla strada – Rassegna stampa 9 luglio 2014 PRIMO PIANO Dramma a Romano d'Ezzelino, morti tre ventenni e un ferito grave Lo schianto è avvenuto martedì sera alle 21. Le vittime sono tre macedoni: Amir Mercevski, 19 anni, residente a San Zenone degli Ezzelini, Amlet Etemovski, 21 anni, residente a Mussolente e Jurgen Hascu, 19enne. I feriti sono invece Rosario Briganti, 19 anni, residente a Loria, e una donna di Castelcucco 08.07.2014 –Tragedia martedì sera, alle 21, a Romano d'Ezzelino. Il bilancio dell'incidente lungo la strada statale 248 all’altezza della località di Spin, al confine tra le province di Vicenza e Treviso, è di tre vittime, tutti di origine macedone: Amir Mercevski, 19 anni, residente a San Zenone degli Ezzelini, Amlet Etemovski, 21 anni, residente a Mussolente e Jurgen Hascu, di Fonte. I feriti sono invece Rosario Briganti, 19 anni, residente a Loria, che era alla guida dell'auto e una donna di Castelcucco. Secondo la ricostruzione della polizia stradale, la Ford Focus con i 4 ragazzi a bordo è sbandata in una curva e si è scontrata con la Mercedes Classe A su cui stava viaggiando la donna, per poi finire contro il guard rail. Nell'impatto l'auto è letteralmente volata oltre il fossato ed è atterrata, cappottata, su un terreno. Per i tre giovani, due dei quali sbalzati fuori dall'auto, non c'era nulla da fare. Brighenti era riuscito ad uscire dall'auto ma le sue condizioni si sono aggravate subito dopo. Ferite non gravi per la conducente dell'altra auto. Sul posto, oltre al Suem 118, anche i vigili del fuoco. Fonte della notizia: vicenzatoday.it NOTIZIE DALLA STRADA Bimbo travolto e ucciso a Ravenna, il “pirata” ammette: «Ero lì, ma non mi sono accorto di nulla» RAVENNA 09.07.2014 - Ha ammesso che la sera in cui è stato investito e ucciso il piccolo Gionatan in effetti era passato in Mercedes proprio in quella via. Ma non si è affatto accorto di avere eventualmente investito qualcuno: si sarebbe fermato. Quel giorno aveva bevuto un paio di birre e non era ubriaco. E non aveva «minuziosamente lavato l’auto poche ore dopo i fatti», l’aveva solo ripulita sulla scocca con una canna dell’acqua. È la sintesi dell’interrogatorio in carcere a Forlì di Dimitrov Krasimir, il bulgaro 37enne arrestato con l’accusa di essere il pirata della strada che il 22 giugno, sotto agli occhi dei genitori, ha investito Gionatan La Sorsa, 3 anni, sulle strisce pedonali e lo ha trascinato per un’ottantina di metri prima di scomparire con la sua Mercedes Clk scura. L’accusato aveva finora sostenuto che in realtà quella sera si trovava da tutt’altra parte. Ora il parziale cambiamento di rotta in un’interrogatorio andato avanti per oltre due ore davanti al Pm Isabella Cavallari, mutamento avvenuto alla luce - ha spiegato il bulgaro - del tempo nel quale in cella ha ripensato ai suoi spostamenti di notte. La difesa - avvocato Gianluca Brugioni di Rimini - si è riservata di chiedere la prossima settimana una misura cautelare più attenuata. Il bulgaro, single e senza figli, dipendente di una ditta di autotrasporti, da qualche tempo è domiciliato nell’appartamento di Lido Adriano, sul litorale ravennate, dove la polizia lo era andato a prendere a poco più di 24 ore dall’accaduto. Fonte della notizia: ilsecoloxix.it Muore per salvare la figlia in mare nel Vibonese Vittima un carabiniere. Tre le bimbe coinvolte Ricostruita la dinamica dell'incidente avvenuto in spiaggia nel Vibonese. Tre bimbe erano state risucchiate dal mare. Sono state tratte in salvo dai genitori e da alcuni soccorritori, ma il padre di una di loro è morto annegato di Gianluca Prestia RICADI (VV) 09.07.2014 - Tragedia nelle acque antistanti Capo Vaticano. Una tragedia che avrebbe potuto essere una vera e propria strage sotto gli occhi di decine di turisti e solo per il pronto intervento di alcune persone non lo è stata. Il bilancio è di un morto annegato e quattro persone ferite, mentre è stato possibile ricostruire l'esatta dinamica dei fatti grazie alle testimonianze dei presenti. Il fatto è avvenuto oggi, poco prima delle 14 in località "Fiorina" quando le impetuose onde del mare mosso hanno trascinato in mare tre bimbe che si trovavano insieme ai loro genitori. Due di loro sono state portate subito a riva dal padre di una di queste e da un'altra persona, mentre la terza è stata trascinata verso l'interno per poi essere salvata dagli stessi soccorritori. L'altro genitore, tuffatosi in mare non è però riuscito a tornare a riva venendo scaraventato verso gli scogli. Altre due persone, un bagnino di 19 anni, Salvatore Lo Torto, e il 46enne Giuseppe Pedazzo, hanno cercato di prestare aiuto lanciando all'uomo un salvagente che però il moto ondoso gli ha quasi subito sfilato. Ormai allo stremo delle forze, la vittima è stata travolta finendo nell'abisso dove, probabilmente, ha battuto la testa. Inutili i soccorsi così come l'impiego di un gommone che si trovava arenato sulla battigia. Il suo corpo è stato recuperato circa 30 minuti dopo quando è giunto a riva trascinato dalla corrente. Per l'uomo, un carabiniere di 45 anni in servizio ad Alessandria, non c'è stato nulla da fare. Gli altri feriti sono stati trasferiti negli ospedali di Tropea e Catanzaro. Fonte della notizia: ilquotidianoweb.it Poliziotta Fanese si uccide in questura a Pesaro 09.07.2014 - Alle 8,15 di questa mattina un’assistente di polizia si è uccisa sparandosi un colpo di pistola nella Questura di Pesaro, dove prestava servizio. La donna, originaria della campania ma residente a fano, sposata, 47 anni, lavorava alla sezione anticrimine.Si è sparata con l’arma d’ordinanza dopo essersi chiusa nella sua stanza.Inutili i tentativi di soccorrere l’agente: i colleghi hanno forzato la porta della stanza dove si era rinchiusa prima di fare fuoco. Chiamato il 118 ma non c’era più nulla da fare, la donna è morta sul colpo. Fonte della notizia: occhioallanotizia.it Diabete, obesità e colpi di sonno, Attenti, guidatori: il rapporto è diretto Attivo a Firenze il Centro Multidisciplinare per la Ricerca e la Cura dei disturbi del sonno. Gli addormentamenti improvvisi alla guida causano oltre mille morti l'anno, quasi tre al giorno, e 120 mila feriti, con un costo sociale valutato in oltre 6 miliardi di euro. Ma mancano norme preventive di Sara Ficocelli 09.07.2014 - Diabete, obesità e colpi di sonno al volante: un mostro a tre teste incombe sulla sicurezza stradale, provocato dalle cosiddette "apnee notturne" (OSAS), che generano improvvisi cali di attenzione e chiusura delle palpebre da inefficacia del sonno, determinando ogni anno la morte di oltre 1000 persone, circa 3 al giorno, e il ferimento di almeno altre 120 mila. Ma l'OSAS è pure causa di altre patologie, spesso mortali, come infarto e ictus, con un costo sociale valutato cautelativamente in almeno 6 miliardi di euro l'anno. Questi i risultati di uno studio presentato dal dottor Francesco Peverini, direttore scientifico della Fondazione per la Ricerca e la Cura dei Disturbi del Sonno onlus, in occasione dell'avvio dell'attività del Centro Multidisciplinare per la ricerca e la cura dei disturbi del sonno di Firenze, costituito nella Casa di Cura Ulivella e Glicini, il secondo in Italia dopo quello di Roma. "Gli autotrasportatori sono sottoposti ad un notevole stress professionale, con un alto numero di ore consecutive di lavoro, lunghi viaggi, ma soprattutto alterati stili di vita, elevata sedentarietà e obesità, senza che precise regole e norme nazionali consentano ai conducenti di poter fare affidamento su più sistematici e stringenti controlli preventivi sui colpi di sonno al volante, come invece avviene in altri Paesi - ha detto Peverini, spegando che "monitorare la salute dei guidatori professionali consentirebbe di attenuare l'incidenza di alcune patologie diffusamente presenti in questa categoria, come il diabete e l'obesità, strettamente legate tra loro ed entrambe correlate ad una aumentata incidenza di apnee notturne (OSAS). Il 70 % dei soggetti obesi, infatti, soffre di apnee notturne e il 50% dei soggetti con OSAS è obeso; il 72% dei pazienti OSAS, inoltre, soffre di diabete". "L'adozione di precise disposizioni sanitarie preventive per l'osservazione e la gestione dei disturbi respiratori in sonno - ha proseguito l'esperto - ad esempio integrando le norme contenute nel Regolamento CE 561/2006, favorirebbe un positivo impatto sociale, riducendo il numero degli incidenti stradali da eccessiva sonnolenza alla guida; ma anche sanitario, migliorando la salute dei conducenti commerciali e privati, affetti da obesità, ipertensione, diabete e OSAS". A livello medico le apnee notturne (OSAS) costituiscono un rilevante fattore di rischio per chi guida, rischio che aumenta significativamente in presenza di obesità, diabete, circonferenza del collo maggiore di 43 cm, di ipertensione, di russamento e di sonnolenza diurna. In particolare, nei pazienti con diabete è stato dimostrato che non solo l'OSAS ma anche il semplice russare giocano un ruolo negativo sulla sensibilità all'insulina, aumentando la glicemia a digiuno e i livelli di emoglobina glicosilata (HbA1c). Inoltre, i risvegli notturni e i disturbi del sonno, presenti nei soggetti con OSAS, causano un debito di sonno che a sua volta promuove l'obesità. Come se non bastasse, gli individui con OSAS hanno notevole difficoltà a perdere peso ed anzi tendono ad aumentarlo. Peverini ha concluso spiegando che "per contrastare questo sfavorevole cocktail di patologie è sufficiente porre diagnosi di OSAS con un esame polisonnografico e, quindi, trattare la disfunzione con una terapia ventilatoria a pressione positiva (definita CPAP), che oltre a curare efficacemente le apnee migliora significativamente la glicemia e, in generale, la salute metabolica". Secondo le statistiche esposte dal direttore scientifico, in Italia gli incidenti da eccessiva sonnolenza e stanchezza per chi è alla guida di un veicolo sono circa il 22% del totale dei sinistri stradali, ma esprimono il doppio di mortalità e di feriti. "È evidente - ha concluso - che si tratta di una contropartita insostenibile e troppo pesante rispetto alla persistente mancata diagnosi di questa condizione, sia per perdite umane e feriti, sia per gli enormi costi economici che tali sinistri comportano. Nessuno, insomma, vorrebbe trovarsi davanti ad un veicolo guidato da chi è affetto da un'OSAS non accertata". Allarmano, infine, i dati dell'andamento degli incidenti: il picco di quelli con lesioni a persone nel 2012 si è verificato a giugno; il maggior numero di morti, invece, è stato rilevato a luglio, con 406 casi; l'indice di mortalità è risultato più alto ad agosto con 2,33 morti ogni 100 incidenti. Fonte della notizia: repubblica.it Da quattro anni circolava senza patente, fermato a Ponte Arche dalla Polizia Locale mentre portava a spasso la famiglia 09.07.2014 - A Ponte Arche una pattuglia della Polizia Locale delle Giudicari ha fermato durante normali controlli di polizia stradale un cittadino marocchino pluripregiudicato classe 1968 residente in valle del Chiese che circolava con la patente di guida revocata nel 2010. Il nord africano se ne girava tranquillamente portando a spasso la famiglia e i figli al parco giochi. oltre a questo all’atto del controllo forniva false generalità per evitare ripercussioni. Una volta compiutamente identificato è stato denunciato per il reato di guida senza patente e per il reato di avere fornito false generalità ad un pubblico ufficiale. L’extracomunitario è stato da poco scarcerato e probabilmente a causa di questi ulteriori comportamenti in violazione di legge potrebbe rischiare di tornare nell’istituto penitenziario. In ultimo è stato sequestrato il mezzo che utilizzava per circolare e contestata alla moglie proprietaria l’infrazione al codice della strada per incauto affidamento a persona sprovvista di titolo di guida. Fonte della notizia: news.giudicarie.com Motociclisti sui passi, uno su tre non è in regola Il bilancio dei controlli dei carabinieri: 23 multe e 56 punti patente decurtati Le infrazioni più frequenti sono l’eccesso di velocità e gli scarichi modificati di Riccardo Valletti BOLZANO 08.07.2014 - E come ogni settimana, ecco il bilancio dei controlli effettuati sulle strade dei principali passi altoatesini dai carabinieri motociclisti di Bolzano nell’ambito della campagna estiva sulla sicurezza stradale. I numeri, come sempre, parlano chiaro, e quelli dei carabinieri vanno ad aggiungersi al pesante bilancio di due vittime registrate domenica pomeriggio sulla statale del Brennero. I passi “sotto osservazione” nel week end scorso erano quelli di San Lugano, Costalunga, Nigra, Mendola e Palade. Sessantuno le moto fermate delle quali 23 non in regola: 56 punti patente decurtati, circa la metà per eccesso di velocità e buona parte del resto per gli scarichi modificati. Questi due fattori si confermano quindi come le vere “piaghe” dei passi altoatesini, il primo per evidenti ragioni di sicurezza, il secondo perché, oltre alla irregolarità dal punto di vista amministrativo, mina la pace dei residenti che da anni portano avanti campagne di protesta contro l’eccessivo rombo dei motori. Tra le contravvenzioni comminate anche tre casi di guida spericolata. Otto i carabinieri coinvolti nella task force destinata alla campagna estiva, in sella ad altrettante Bmw 850, e dotati di telelaser per i rilevamenti. E la stretta dei controlli ha scatenato le reazioni del popolo di internet, che si dividono specularmente tra favorevoli e contrari. Da un lato infatti, soprattutto per quanto riguarda la velocità e la guida “sportiva”, si moltiplicano le richieste di un ancora maggiore impegno delle forze dell’ordine nel contrastare questa tendenza, arrivando anche a chiedere l’installazione di telecamere ed autovelox lungo le strade dei passi, e passare alle “maniere forti” sequestrando i mezzi non conformi o multati per eccesso di velocità. Dall’altro lato invece infuriano le proteste dei difensori delle due ruote, che lamentano una continua demonizzazione della motocicletta e rivendicano il ruolo anche economico di indotto turistico che le comitive di bikers portano nei ristoranti e negli alberghi altoatesini. Il dato incontrovertibile resta quello del bilancio delle vittime in motocicletta in Alto Adige, che si allunga ad ogni fine settimana, e che nella maggior parte dei casi coinvolge automobilisti o ciclisti che inevitabilmente rientrano nella conta dei feriti: sono già sette i morti dall’inizio di giugno, tutti sulle strade di montagna. E molti di più sono centauri i feriti, anche gravi, che fanno da corollario a questo bilancio. Gli stessi carabinieri ammettono che rispetto al numero enorme di motociclette in circolazione d’estate, «le condotte di guida pericolose sono attribuibili a pochi sconsiderati che finiscono per coinvolgere in incidenti spesso fatali persone che invece guidano con pridenza». Fonte della notizia: altoadige.gelocal.it SCRIVONO DI NOI Truffe con documenti falsi e denaro reinvestito a Tenerife: 40 arresti Maxi operazione dei carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Caserta che hanno arrestato 40 persone – 7 in carcere e 33 ai domiciliari – per traffico di documenti falsi CASERTA 09.07.2014 - Le ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip del tribunale di Napoli, sono state eseguite tra le province di Caserta, Napoli, Salerno, Roma e Palermo. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione a delinquere finalizzata alla falsità materiale, alla frode, al possesso e fabbricazione di documenti fasi, alla contraffazione di pubblici sigilli o strumenti destinati a pubblica autenticazione e uso di tali sigilli e strumenti contraffatti, alla falsificazione di valori di bollo, introduzione nello Stato, acquisto, detenzione o messa in circolazione di valori di bollo falsificati ed alla violazione delle disposizioni in materia di immigrazione clandestina. L’indagine, sviluppatasi dal 2011 al 2013, ha consentito di accertare l’esistenza di un’associazione a delinquere, attiva nelle province di Napoli e Caserta, con ramificazioni in Abruzzo, Lazio e Lombardia, finalizzata alla sostituzione di persona, al traffico di documenti d’identificazione e carte di credito ricaricabili, assegni bancari e valori bollati. E’ stato possibile dimostrare l’illecito utilizzo dei documenti, da parte del gruppo criminale, per la commissione, in Campania e sull’intero territorio nazionale, di truffe a danno di istituti di credito con il conseguente reimpiego di denaro in attività commerciali sull’isola di Tenerife. Sequestrati, tra le province di Napoli e Caserta, due laboratori clandestini utilizzati per la fabbricazione di documenti di identificazione e di permessi di soggiorno falsi, oltre che per la contraffazione di carte di credito. Tra gli arrestati anche due latitanti, uno a Napoli e un altro sull’isola di Tenerife. In carcere: Gennaro De Marco, 44 anni; Consiglia De Martino, 45; Flora D’Onofrio, 48; Giovanni Manzi, 42; Francesco Ruggiero, 52; Aldo Zaino, 52. Ai domiciliari: Ciro Amodio, 50 anni; Giuseppe Aristarco, 54; Giovanni Calabrese, 46; Maria Calabrese, 42; Salvatore Caputo, 43; Antonio Castaldi, 29; Vincenzo D’Ambrosio, 54; Salvatore De Marco, 24; Anna De Martino, 48; Salvatore De Martino, 36; Vincenzo Di Costanzo; 46; Stefano Di Mase, 49; Francesco Doriano, 55; Clara Esposito, 29; Argentina Feleppa, 64; Franco Gammella, 37; Fausto Garaffa, 62; Michele Ilardo, 34; Salvatore Lappone, 32; Vincenzo Leopoldo, 50; Riccardo Marcello, 62; Massimo Miglino, 70; Antonio Napoletano, 71; Anna Piccirillo, 34; Eduardo Pinto, 48; Francesco Pinto, 65; Raffaele Romano, 68; Carlo Salerno, 62; Claudio Teri, 57; Vincenzo Vastolo, 40; Antonio Velotti, 58. Fonte della notizia: pupia.tv Falsificavano certificati di Vespe e Lambrette d'epoca, denunciati Un 54enne vicentino e un 50enne romagnolo sono finiti nei guai. Il primo, con l'aiuto del complice, reimmatricolava i mezzi con documenti falsi TREVISO 09.07.2014 - Falsi certificati per reimmatricolare Vespe e Lambrette d’epoca. È quello che faceva un 54enne di Mussolente, nel Vicentino, insieme ad un complice romagnolo di 50 anni. Riparava i mezzi con dei costi molto alti, che raggiungevano addirittura i 5mila euro e, in più, offriva la possibilità di reimmatricolazione con falsi certificati di rilevanza storica e collezionistica alla “modica” cifra di 500 euro. Il vicentino e il romagnolo sono stati denunciati per falso ideologico al termine di un’indagine svolta dalla polizia stradale in circa un anno. L’operazione era nata in seguito a una segnalazione alle forze dell’ordine da parte della Motorizzazione di Treviso. proprio qui il 54enne reimmatricolava Vespe e Lambrette presentando certificazioni completamente false. Del tutto ignari gli attuali proprietari dei mezzi, precisamente 33, che ora dovranno attendere qualche mese per il rilascio dei certificati. Fonte della notizia: trevisotoday.it Napoli. Carico di carne pieno di vermi destinata a ristorante cinese sequestrato dalla polizia di Giuseppe Crimaldi 09.07.2014 - La polizia poco fa ha bloccato un camion pieno di carne avariata in via Marina. La merce era destinata a un ristorante cinese della zona. Trentacinque i chili di carne sequestrata. Cinque persone, per il momento, sono state contravvenzionate dall'Asl per il carico di carne che è risultata piena di vermi. C'è il sospetto che si tratti di un carico di merce addirittura infetta. Sono immediatamente scattate altre verifiche: e nelle prossime ore la carne sottoposta a sequestro (a quanto pare si tratta di carne bovina e suina) verrà sottoposta ad ulteriori esami da parte dell'Istituto di zooprofilassi di Napoli. Sul posto, dopo l'allarme dato da un agente fuori servizio che si era accorto per caso che veniva scaricata un'ingente partita di merce probabilmente avariata, erano giunte le Volanti dell'Ufficio prevenzione generale della Questura. Un agente, transitando a bordo della sua auto lungo via Marina, aveva notato un camion dal quale alcuni orientali scaricavano grosse pezzature di carne macellata di colore scuro e, a quanto pare, avariata. Sul posto sono in corso accertamenti anche da parte dei medici sanitari. Fonte della notizia: ilmattino.it In auto ubriachi e con la droga verso Jesolo: fermati in Tv Mare Quattro ragazzi e una ragazza sono stati notati sabato sera dagli agenti della polizia stradale mentre sorseggiavano alcolici in macchina SILEA 05.07.2014 - Ubriachi e pieni di droga verso Jesolo, ma finiscono nel mirino della polizia stradale. Sabato scorso lungo la Treviso Mare, all’altezza di Silea, una pattuglia di motociclisti della polizia stradale di Treviso ha fermato un’auto con a bordo cinque giovani diretti nella località turistica del litorale. Il controllo era nato dal fatto che la pattuglia, con abili manovre di affiancamento, era riuscita a notare che i passeggeri del veicolo erano tutti intenti a sorseggiare alcolici durante la corsa e tutti manifestavano uno stato di euforia fuori dal comune. Al momento del controllo gli occupanti del veicolo (quattro ragazzi ed una ragazza) hanno manifestato un forte nervosismo cercando di nascondere nelle proprie parti intime e nei propri bagagli diversi involucri. La perquisizione ha infatti dato esito positivo, in quanto sono stati rinvenuti diversi involucri in cellophane contenenti 15 grammi di marijuana e 50 di hashish. Le sostanze erano state nascoste da uno dei giovani, già separate e pronte per essere commercializzate, con ogni probabilità proprio a Jesolo. A finire nei guai M.B., 20enne residente a Bassano del Grappa (VI), denunciato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio in quanto trovato in possesso di oltre 40 grammi di hashish e di 5 grammi di marijuana già divisi in dosi e pronti per lo smercio. Gli altri passeggeri sono stati segnalati come assuntori alla Prefettura. I ragazzi, dall’età compresa tra i 18 e i 20 anni, sono tutti residenti nella provincia di Vicenza. Il conducente del veicolo è risultato negativo a tutti i controlli ed alle perquisizioni effettuate. Fonte della notizia: trevisotoday.it PIRATERIA STRADALE Auto fuori strada:scoperto il pirata 08.07.2014 - Provoca un incidente e fugge via, ma viene rintracciato poco dopo dagli agenti della polizia locale. M.M., cittadino jugoslavo di 36 anni, è stato denunciato per omissione di soccorso e fuga in caso di incidente con lesioni, in relazione ad un incidente accaduto ieri ad Arzignano, in via Chiampo. Il sinistro, accaduto intorno alle 17.30, ha visto coinvolte una Seat Ibiza ed un'Alfa 159, quest'ultima caduta nella roggia che scorre parallela alla carreggiata. La donna che si trovava al volante dell'Alfa è rimasta ferita e ha dovuto ricorrere alle cure del Pronto soccorso, dove i medici l'hanno giudicata guaribile in 15 giorni. Fonte della notizia: ilgiornaledivicenza.it Pirata della strada travolge e uccide un bassotto a Livorno. Poi scappa Nulla hanno potuto i soccorsi: il cagnolino è morto sul colpo. Era scappato dal cancello di casa e ha attraversato la strada. Indagini della municipale con l'ausilio delle telecamere di zona LIVORNO, 8 luglio 2014 - Pirata della strada travolge e uccide un bassotto e invece di fermarsi a prestare soccorso, come impone la legge, si dilegua. Ma gli agenti della polizia municipale sono sulle sue tracce grazie alle riprese delle telecamere di zona. E' accaduto a Livorno dove il cagnolino è scappato da un cancello attraversando la strada ed è stato travolto e ucciso da un furgone. Il conducente, dopo essersi reso conto dell'impatto, invece di fermarsi a cercare di prestare soccorso è scappato cercando di far perdere le proprie tracce. Il cagnolino aveva cinque anni e, nonostante l'arrivo dell'ambulanza veterinaria chiamata da alcuni presenti, per lui non c'è stato niente da fare. Quando sono arrivati i volontari dell'Svs l'animale era morto. Sul posto è intervenuta la polizia municipale che ha avviato gli accertamenti per cercare di risalire al furgone, incrociando le descrizioni dei testimoni con i filmati della telecamera per l'accesso alla Ztl che il mezzo ha varcato prima dell'impatto. Da ricordare che fermarsi e prestare soccorso ad un animale investito è un obbligo di legge, non un segnale di disponibilità affidato alla scelta del singolo. Fonte della notizia: qn.quotidiano.net Travolge ciclista e scappa, finisce in manette Ha travolto un ciclista ed è scappato via, pensando di farla franca, ma i carabinieri sono riusciti a rintracciarlo e lo hanno denunciato. 07.07.2014 - E' stato acciuffato in poco tempo il pirata della strada che domenica, alle 10.15 in via Monte Rosa a Lomazzo, ha travolto un ciclista mentre alla guida di un furgone faceva una manovra di svolta. Ha visto rovinare a terra B.M., 64enne di Caronno Pertusella, eppure ha accelerato ed è fuggito via, tentando di darsi alla fuga incurante delle conseguenze fisiche causate al malcapitato. Sul posto, dato l'allarme, è intervenuta un'ambulanza del 118 i cui soccorritori hanno trasportato il ferito all'Ospedale Sant'Anna di San Fermo della Battaglia: i medici del pronto soccorso gli hanno riscontrato la frattura del bacino e della colonna vertebrale, nonché contusioni multiple. Sul luogo del sinistro è intervenuta una pattuglia dei carabinieri di Turate, che hanno eseguito i rilievi e raccolto le testimonianze con cui arrivare all'identificazione del responsabile. Setacciate a fondo la zona e le vie del centro abitato, i militari sono riusciti a trovare il camion guidato dall'investitore e l'autista che si trovava alla guida: è un rumeno di 24 anni, D.A., domiciliato a Lomazzo. Quando gli è stata addebitata la responsabilità, non ha avuto esitazioni, ammettendo le sue colpe. E' stato così tratto in arresto per il reato di omissione di soccorso, aggravata dall'avere provocato un sinistro stradale con lesioni gravi a persone; è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della stazione dei carabinieri di Turate, in attesa del giudizio per direttissima al Tribunale di Como. La bicicletta e il furgone sono stati sottoposti a sequestro penale. Fonte della notizia: ilnotiziario.net VIOLENZA STRADALE Grosseto. Investe un capriolo e poi tenta di finirlo a sassate La Lav denuncia la caccia di selezione, ancora aperta, che costringe gli animali a fughe folli anche lungo le strade di viabilità. L'orrore della scena che si è trovato davanti un ragazzo della zona GROSSETO, 8 luglio 2014 - Prima ha investito con l'auto un capriolo e poi con una pietra ha cercato di ucciderlo. Questa la scena di fronte alla quale si è trovato un ragazzo grossetano che ha chiamato i soccorsi: l'animale è stato quindi soppresso con un'iniezione letale da parte dei veterinari, mentre l'investitore si è allontanato. E' accaduto l'altra notte sulla Senese all'altezza di Batignano e vicino al bivio che porta a Nomadelfia: il giovane ha visto un uomo che stava colpendo con un sasso un capriolo agonizzante che era steso sull'asfalto con una gamba fratturata. Quando ha visto l'auto del giovane fermarsi, l'uomo è fuggito. Si tratta di un fatto agghiacciante. Il capriolo è stato travolto da un’auto e lasciato senza soccorsi da chi avrebbe avuto per legge il dovere di attivarsi. Senza considerare l'ipotesi che si sia tentato di finirlo a sassate. Va ricordato che la caccia di selezione al capriolo in provincia di Grosseto è aperta e proseguirà fino al 15 luglio per riaprire il 15 agosto. Proprio la fuga di animali durante la caccia di questo tipo, consentita fino a un’ora dopo il tramonto, può mettere a rischio gli automobilisti, inducendo caprioli e cinghiali a corse disperate che possono durare per ore e incrociare le strade. Questo è quindi un ulteriore elemento di pericolo generato dalla caccia che al contrario cerca di presentarsi come attività di prevenzione. “I cittadini nel momento in cui si indignano per fatti come quello del capriolo di Nomadelfia devono ricordare tutte quelle vittime uccise legalmente dai cacciatori e anche le vittime umane dirette e indirette della caccia e dei cacciatori, ancora purtroppo difesi da leggi che consentono di sparare ad animali inermi e di entrare in proprietà private”, dichiara Giacomo Bottinelli, responsabile LAV Grosseto. “Superare la caccia, anche quella di selezione e contenimento, e rivolgersi ai metodi non cruenti per il controllo delle specie, è l’unica via civile che una società possa percorrere nel momento in cui riconosce all’altro il diritto alla vita e a non soffrire. E questo per la sicurezza di tutti, automobilisti compresi”. La LAV nel 2013 – senza alcun contributo economico pubblico, ma esclusivamente con proprie risorse - ha accolto e inviato al Crasm di Semproniano 213 animali selvatici in difficoltà e ha un numero sempre attivo (3285639980) per le segnalazioni dei cittadini. Contattando la LAV i volontari si attiveranno per ricevere l’animale e provvederanno nei tempi più brevi alla consegna al centro di recupero. Fonte della notizia: qn.quotidiano.net CONTROMANO Contromano sulla Bretella: muore dopo aver provocato un incidente La donna 78enne è rimasta incastrata nell'abitacolo e sono intervenuti i vigili del fuoco LUCCA, 8 luglio 2014 - Scontro frontale provocato da un'auto che viaggiava contromano sulla A12, nel tardo pomeriggio di ieri, nella galleria del monte Quiesa sull'autostrada Bretella in direzione Viareggio, dove nel tratto ci sono anche dei lavori in corso. Una donna di 78 anni a bordo di una delle auto coinvolte - una Panda - e' rimasta incastrata nell'abitacolo ed e' stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco arrivati da Lucca per estrarla. La donna e' stata poi trasportata in ambulanza all'ospedale Versilia e in seguito a Cisanello dove è poi deceduta. La polizia stradale sta cercando di ricostruire la dinamica dell'incidente. La donna gravemente ferita ha rischiato di essere investita anche da altre auto in transito in galleria. Sul posto sono intervenute anche pattuglie della polizia stradale, oltre al personale della Salt. Ci sono stati problemi sulla viabilita', in quanto le manovre per i soccorsi e la bonifica dell'asfalto, dove e' avvenuto l'incidente sono state piuttosto laboriose. Fonte della notizia: lanazione.it Senza patente: contromano sul raccordo e fuggono all'alt La polizia ha sorpreso due indiani al casello di Conegliano mentre impegnavano il raccordo in direzione opposta. Scattato l'inseguimento CONEGLIANO 08.07.2014 - Imboccano il raccordo contromano e scappano. Spettacolare inseguimento sabato scorso, intorno alle ore 23:30, quando la polizia autostradale di Treviso, all’uscita del casello di Conegliano, ha notato una Fiat Punto bianca, con due persone a bordo che impegnava il raccordo in senso contrario a quello imposto dalla segnaletica, transitando davanti agli agenti. Con manovra di svolta a destra, poi, il veicolo si è diretto verso Codognè. INSEGUIMENTO Il conducente della Fiat, nonostante l’alt della polizia, ha proseguito la corsa. Gli agenti si sono messi all’inseguimento del veicolo percorrendo il raccordo A27- SP15 nel giusto senso di marcia, a sirene spiegate. Il conducente ha quindi svoltato a sinistra nella laterale senza uscita nei pressi del deposito materiali di “Autostrade per l’Italia”, dopo un percorso di circa 250 metri dal punto in cui i pattuglianti avevano intimato l’alt. FUGA Giunti sul luogo descritto, gli operatori hanno notato la vettura senza nessuno a bordo, chiusa a chiave, in sosta all’interno dello stallo riservato ai veicoli per diversamente abili, constatando così che gli occupanti si erano dati alla fuga. Da un controllo è emerso che il veicolo, intestato a S.A., nato in India, 29 anni, residente e Santa Lucia di Piave, non era oggetto di furto. Dopo poco tempo, dal campo adiacente sono sopraggiunti a piedi i due occupanti identificati per: S.G. nato in India di anni 27, residente a Santa Lucia di Piave, titolare di permesso di soggiorno dal 2012 e K.H. nato in India, di anni 27, titolare di permesso di soggiorno dal 2012. SENZA PATENTE I due non risultavano avere precedenti penali ma risultavano privi di patente di guida perché mai conseguita. In particolare, al S.G., oltre alla denuncia a piede libero per la guida senza patente, sono state contestate anche le violazioni di cui agli per aver impegnato il raccordo A27-Sp15 in senso contrario a quello stabilito dalla segnaletica verticale, per non essersi fermato all’alt e per aver sostato su un parcheggio per disabili. Gli è stata comminata una multa di diverse migliaia di euro. Al proprietario della macchina verrà invece notificato il contesto per incauto affidamento del veicolo. Fonte della notizia: trevisotoday.it Via Bernini, scontro frontale tra due motocicli: due feriti L'incidente è avvenuto intorno alle due di martedì. Una moto di grossa cilindrata, guidata da un uomo sulla quarantina, si è scontrata frontalmente con uno scooter all'altezza del Cinema Plaza 08.07.2014 – Un brutto incidente si è verificato intorno alle due di questa notte in via Bernini, nel cuore del Vomero. Una moto di grossa cilindrata, guidata da un uomo sulla quarantina, che procedeva contromano a velocità elevata, si è scontrata frontalmente all'altezza del Cinema Plaza con uno scooter, che scendeva in direzione Piazza Fanzago. L’impatto è stato particolarmente violento, tanto che il motociclista è finito su un’auto e poi a terra dove è rimasto per qualche minuto prima dell’arrivo dell’Ambulanza. Per lui qualche costola rotta e ferite varie. Il ragazzo alla guida dello scooter, di circa 25 anni, ha riportato ha riportato invece la frattura di un braccio e di una gamba. "Pensavo fosse doppio senso", pare abbia spiegato il centauro alle prime persone che sono intervenute sul posto, come riportato da Iki Notarbartolo di Retenews24. Fonte della notizia: napolitoday.it INCIDENTI STRADALI Si ribalta con l'auto nel centro di Rende Ancora sangue sull'asfalto, morto un trentenne L'impatto è avvenuto drante la notte nei pressi di una rotatoria. Il giovane ha perso il controllo della Peugeot 207 e si è capovolto. Inutili i soccorsi, il trentenne è morto sul colpo. Ferita anche un'altra persona di Concetta Vicinotti RENDE 09.07.2014 – Ancora sangue sull’asfalto. Questa volta a Rende e a perdere la vita è stato un ragazzo di Montalto Uffugo, Orlando Sandro Pirri, di appena trentanni. Ancora non chiare le cause che hanno portato il conducente del veicolo a perdere il controllo del mezzo, schiantandosi contro la rotonda di via Verdi che costeggia la chiesa di San Carlo Borromeo. Il tragico impatto con l’asfalto è avvenuto intorno all’una di questa notte e il giovane è morto sul colpo. Giunti sul luogo i sanitari del 118, non hanno potuto far altro che constatare l'avvenuto decesso. Il mezzo, una Peugeot 207, pare stesse percorrendo lo stradone che porta in via Rossini ad alta velocità quando, nello sterzare all'altezza della rotonda che permette l'immissione sul Viale Parco, è finito nelle aiuole dello spartitraffico ribaltandosi su se stesso. Sembrerebbe che in compagnia della vittima e quindi all’interno dell’auto ci fosse anche un suo amico, mentre anche un pedone che si trovava in zona è rimasto lievemente ferito. In corso la ricostruzione esatta della dinamica. E' la quinta vittima in meno di quattro giorni sulle strade calabresi, dopo gli incidenti mortali avvenuti a Oriolo, Cetraro e Catanzaro. Fonte della notizia: ilquotidianoweb.it Incidente mortale a Cordenons Patrizia De Rosa di 56 anni ha perso la vita in un incidente avvenuto nel tardo pomeriggio di martedì. L'auto sulla quale viaggiava si è scontrata con un'altra vettura 09.07.2014 - Patrizia De Rosa, di 56 anni, originaria di Spilimbergo, ma residente a Maniago, e' deceduta in un incidente stradale accaduto attorno alle 17.20 a Cordenons, in via Villa d'Arco. Per cause al vaglio della Polizia Stradale, l'auto sulla quale viaggiava si è scontrata con un'altra vettura. L'impatto e' stato violentissimo e la donna e' morta all'istante. Illeso, invece, il conducente dell'altro veicolo coinvolto. Sul posto anche il personale del 118 e i vigili del fuoco del Comando provinciale. Fonte della notizia: ilfriuli.it Tortolì, si schianta contro cabina Enel Giovane di 21 anni in Rianimazione L'incidente è avvenuto all'alba di martedì. Il contachilometri è rimasto bloccato sui 110 chilometri orari. 09.07.2014 - Davide Lombardo, 21 anni, disoccupato di Tortolì stava rientrando a casa nel quartiere Zinnias. Erano le 4 e 30 del mattino: la sua auto si è schiantata contro la cabina dell'Enel, all'angolo del muro di cinta dello stadio. L'impatto è stato violentissimo: il ragazzo, che viaggiava da solo, è rimasto intrappolato tra le lamiere. A lanciare l'allarme, all'alba, è stato un tassista di passaggio. Soccorso dai volontari del 118, il giovane è stato trasferito all'ospedale di Lanusei in condizioni critiche: è in prognosi riservata. L'urto ha danneggiato la centralina elettrica: per ore case e negozi della zona sono rimasti senza corrente. Fonte della notizia: unionesarda.it Due donne travolte da un'auto mentre attraversano la strada Ricoverate a San Donà due turiste di Marcon: una di 68 anni e l'altra di 60. Alla guida della vettura una 62enne del posto JESOLO 09.07.2014 - Ancora sangue sulle strade di Jesolo: due donne sono state travolte da un'auto mentre stavano attraversando la strada all'incrocio tra via Gorizia e via Monteverdi. Le due turiste di Marcon - una di 68 anni, l'altra di 60 - stavano per attraversare la strada quando sono state investite da una Hyundai che procedeva verso piazza Mazzini, guidata da una jesolana di 62 anni. Sul posto sono arrivate due ambulanze, che le hanno portate all'ospedale di San Donà: le due hanno fratture gravi ma non sarebbero in pericolo di vita. Fonte della notizia: ilgazzettino.it Scontro sulla statale 131 Furgone si ribalta: tre feriti Incidente sulla Statale 131: lo scontro ha coinvolto un'auto, una moto e un camion, che si è ribaltato. 09.07.2014 - Statale 131 chiusa al traffico in direzione Sassari per un'ora e mezza circa, tre mezzi coinvolti e altrettanti feriti. E' il bilancio dell'incidente stradale avvenuto poco dopo le 15.30 sulla Carlo Felice all'altezza di San Sperate. Coinvolti un furgone Ducato, un'auto e una moto. Il Ducato si è ribaltato rimanendo al centro della carreggiata e ostruendola. Sul posto sono intervenute diverse ambulanze del 118 e gli agenti della polizia stradale. Per spostare i mezzi e ricostruire la dinamica dello scontro, la Statale - ora riaperta - è stata chiusa per circa un'ora e mezzo in direzione Sassari, con traffico deviato su percorsi alternativi. Fonte della notizia: unionesarda.it Incidente stradale ad Arenzano, due persone ferite 09.07.2014 – Due persone sono rimaste ferite in seguito a un incidente stradale avvenuto questa mattina ad Arenzano. Sul posto due ambulanze del 118, che hanno trasportato i due feriti all'ospedale San Carlo di Voltri. Fortunatamente le condizioni dei due non sono troppo gravi: i ricoveri sono avvenuti rispettivamente in codice verde e codice giallo. Sul posto anche la polizia municipale per ricostruire la dinamica dello scontro. Fonte della notizia: genovatoday.it Taurianova, grave incidente stradale. Critiche le condizioni della giovane falciata sulle strisce di Giuseppe Campisi TAURIANOVA (REGGIO CALABRIA) – Spaventoso incidente occorso ieri sera a Taurianova attorno alle 22, allorquando una ragazza, Chiara P. 17 anni, è stata centrata in pieno da un’autovettura di grossa cilindrata condotta da un uomo residente nella frazione S.Martino, mentre era intenta ad attraversare la strada, nei pressi della via Circonvallazione Nord, servendosi delle strisce pedonali. La ragazza per il forte impatto sarebbe stata scaraventata in terra diversi metri dopo il punto di contatto. Ancora da chiarire la dinamica, ma dai primi racconti sembrerebbe che l’impossibilità di evitare la collisione sarebbe da imputarsi alla velocità sostenuta tenuta dal conducente dell’autovettura. Immediatamente allertati i soccorsi, la giovane è stata trasportata con la massima urgenza presso l’ospedale S.Maria degli Ungheresi di Polistena dove è stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico salvavita per arrestare la forte emorragia interna nella zona addominale. I sanitari però si sono immediatamente resi conto della gravità della situazione, peggiorata durante il corso della nottata, disponendo per questo il suo trasferimento presso gli ospedali Riuniti di Reggio Calabria, meglio attrezzati per tali complicanze. Qui è stata nuovamente sottoposta ad un nuovo intervento neurochirurgico per favorire la decompressione sanguigna cerebrale in ragione delle lesioni riportate al capo e di una serie di ferite traumatiche riportate tra cui fratture ossee multiple nella regione del bacino. La giovane che pure è stata stabilizzata, adesso si trova in condizioni molto gravi che le hanno provocato uno stato di coma. I medici si sono riservati la prognosi. La giovane, figlia di un finanziere in servizio a Vibo Valentia lotta, in queste ore, per la vita. Fonte della notizia: mnews.it Violento frontale sulla provinciale Auto si disintegra contro un camion ANCONA 09.07.2014 - Drammatico incidente sulla provinciale Faleriense. Frontale con un camion, l'auto si disintegra. Drammatico incidente lungo la strada provinciale Faleriense nel territorio di Monte Urano all'incrocio per contrada San Lorenzo. Un'auto un'Alfa Romeo Twin Spark 156 guidata da A.U., 40 anni, di Montottone, si è scontrata frontalmente con un camion della ditta Socab che proveniva da direzione mare verso monti. Lo scontro, avvenuto intorno alle 13.50 è stato violentissimo. Praticamente disintegrata l'Alfa. La causa dell'incidente sarebbe da addebitarsi ad un sorpasso azzardato dell'Alfa proprio in prossimità dell'incrocio dove la strada è caratterizzata da un dosso che potrebbe aver limitato la visibilità. Il giovane che era alla guida del camion pur cercando di allargarsi il più possibile sulla destra non è riuscto ad evitare il terribile impatto. A.U. è stato estratto dall'abitacolo dai vigili del fuoco di Fermo e quindi consegnato alle cure dei sanitari del 118, dalla Croce Verde di Fermo e dall'eliambulanza. Gravi le sue condizioni. L'elicottero è atterrato in un campo vicino, proprio a due passi dall'incrocio, una volta stabilizzate le condizioni di A.U. è stato quindi caricato e tarsportato all'ospedale Torrette di Ancona dove ora è sottoposto a tutti gli accertamenti e cure del caso. I medici si sono riservati la prognosi. Sul posto due pattuglie dei carabinieri e della polizia ad assicurare la sicurezza attorno all'area dei soccorsi lungo la trafficatissima strada provinciale proprio durante una delle maggiori ore di punta della giornata. Il tratto di strada è rimasto chiuso per un paio d'ore. Il traffico, sia leggero che pesante, è stato quindi deviato nella vicina Monte Urano e poi verso Sant'Elpidio capoluogo. Fonte della notizia: ilmattino.it Motociclisti investiti da auto. Grave un anziano Incidenti a raffica in città nei giorni scorsi hanno visto coinvolti due motociclisti (feriti gravemente) e un anziano automobilista che è stato ricoverato in prognosi riservata al Sant’Anna 09.07.2014 - Incidenti a raffica in città nei giorni scorsi hanno visto coinvolti due motociclisti (feriti gravemente) e un anziano automobilista che è stato ricoverato in prognosi riservata al Sant’Anna di Cona. Quest’ultimno nel pomeriggio di lunedì ha riportato gravi ferite in un tamponamento e l’uomo, un anziano di Montesilvano di Pescara di 81 anni è stato ricoverato in prognosi riservata, per i problemi che i sanitari hanno riscontrato soprattutto per l’età. Gli altri incidenti hanno visto protagonisti una donna ferrarese di 60 anni che a bordo del suo scooter è stata investita per cause in corso di accertamento da un’ auto, riportando ferite nella regione lombare e ha avuto una prognosi dai sanitari di 30 giorni. Sempre con un’auto, l’incidente di un motociclista di 25 anni che ha riportato fratture varie ed è ricoverato nel reparto di ortopedia del Sant’Anna dove i medici hanno prescritto una prognosi di 35 gironi. Fonte della notizia: lanuovaferrara.gelocal.it Incidente stradale mortale in centro a Palermo La vittima aveva soltanto 21 anni 08.07.2014 - Non c’è stato scampo per il 21enne Litterio Russo, di Palermo, che nella notte si è schiantato con la sua Toyota Yaris contro un albero in via Ernesto Basile, nei pressi della città universitaria. L’impatto è stato violentissimo e il ragazzo che era alla guida è rimasto incastrato tra le lamiere ed è servito l’intervento dei vigili del fuoco per estrarlo dall’auto. Ai medici del 118, giunti sul posto, non è rimasto che constatarne la morte. La salma è stata trasportata all’ospedale Civico di Palermo. La polizia municipale sta lavorando per ricostruire la dinamica dell’incidente. Il pm Dario Scaletta ha disposto l’autopsia sul corpo del ragazzo. Fonte della notizia: si24.it Un sorpasso azzardato e il centauro carambola sull'asfalto della via Emilia Brutto incidente nel tardo pomeriggio di martedì. Ad avere la peggio è stato un 43enne, in sella a una Bmw, che è stato sbalzato dalla potente due ruote 08.07.2014 – C'è un mix tra un sorpasso azzardato e la forte velocità all'origine del brutto incdente avvenuto, martedì verso le 18.15, lungo la via Emilia all'altezza del cimitero di Santa Giustina. Secondo quanto emerso dai primi rilievi, un 43enne in sella a una Bmw F800 GS stava procedendo lungo la via Emilia in direzione di Santarcangelo quando, all'altezza del cavalcavia dell'autostrada A14, si è trovato davanti una Fiat Tipo che stava girando a sinistra in via Premilcuore. Il centauro ha tentato una disperata frenata, lunga una decina di metri, che non gli ha permesso di fermarsi ed è andato ad impattare contro il posteriore sinistro dell'utilitaria. Uno schianto tremendo con il 41enne che, per la botta, è stato scaraventato sull'asfalto. In un primo momento le sue condizioni sono apparse estremamente serie tanto da far arrivare sul posto sia l'ambulanza che l'auto medicalizzata del 118. Stabilizzato sul posto, i sanitari lo hanno poi trasportato al pronto soccorso dell'Infermi dove, i medici, non lo riterrebbero in pericolo di vita. Sulla via Emilia, per permettere i soccorsi e i rilievi di rito, è intervenuta una pattuglia della polizia di Stato e, per quasi un'ora, il traffico ha subìto forti rallentamenti e lunghe code in entrambe le direzioni. Fonte della notizia: riminitoday.it INCIDENTI A FORZE DI POLIZIA Auto si scontra con pattuglia della Polstrada, tre feriti L'incidente sul Cadibona SAVONA 08.07.2014 - E' di tre feriti, due sono agenti della polizia stradale di Carcare, il bilancio di un incidente accaduto ggi pomeriggio sul Colle del Cadibona, alle spalle di Savona. Secondo quanto ricostruito dalla polizia municipale di Quiliano un'auto, una Renault Clio, è sbandata schiantandosi frontalmente con una pattuglia della polstrada che in quel momento stava rientrando a Carcare dopo aver effettuato un servizio assieme ai vigili del fuoco per la rimozione di un albero caduto sulla strada. I due agenti sono rimasti feriti e trasportati in codice giallo all'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, mentre il conducente dell'auto che ha provocato l'incidente è stato trasferito in codice verde all’ospedale San Paolo di Savona. Fonte della notizia: rsvn.it MORTI VERDI Incidente nei vigneti: trattore si rovescia e uccide un agricoltore VERONA 09.07.2014 - Un agricoltore di 68 anni, Giuseppe Gelmetti, è morto a Rivoli Veronese in infortunio mentre lavorava nei campi. L'uomo si trovava nei suoi vigneti a bordo di un trattore quando il mezzo si è rovesciato; l'agricoltore è rimasto ucciso sul colpo schiacciato dal peso del veicolo. Sul posto i carabinieri di Caprino Veronese ed i tecnici dello Spisal dell'Ulss che hanno compiuto i rilievi per ricostruire la dinamica dell'incidente. Solo un mese fa un agricoltore 64enne era morto in un incidente identico nelle campagne di Soave (Verona). Fonte della notizia: ilgazzettino.it Abruzzo. Si ribalta trattore e l’agricoltore si salva saltando Già molti gli incidenti anche mortali nelle ultime settimane PESCARA 09.07.2014 - E' stato fortunato l'agricoltore di 67 anni che nel pomeriggio di ieri è rimasto coinvolto in un incidente con il suo trattore nelle campagne di San Valentino in Abruzzo Citeriore: l'uomo ha riportato una ferita ad una gamba e le sue condizioni non sarebbero gravi. L'estate abruzzese, invece, è segnata da diversi incidenti agricoli mortali che si sono verificati in diverse aree della regione. Secondo una prima ricostruzione, mentre l'uomo lavorava in un terreno di sua proprietà, il trattore si è ribaltato, ma il 67enne è riuscito a saltare e ad allontanarsi, evitando così che il mezzo gli finisse addosso. Saltando si è procurato una ferita ad una gamba ed è stato trasportato in ospedale per le cure del caso. Sul posto sono intervenuti gli uomini del 118, i Vigili del fuoco ed i Carabinieri della Compagnia di Popoli. Solo ieri due persone sono rimaste gravemente ferite a Cellino Attanasio, dove una mietitrebbia si è sfrenata diventando incontrollabile per chi era alla guida. Domenica sera, invece, un 55enne di Tornimparte è morto dopo essersi ribaltato con un trattore, mentre stava recuperando la legna in una zona impervia di montagna. Ancora, lo scorso 25 giugno un 56enne di Silvi (Teramo) è morto dopo essere finito sotto al mezzo con cui stava arando un campo; è stato ritrovato solo dieci ore dopo. Altro incidente agricolo mortale si è verificato il 22 giugno a Cupello (Chieti): un cingolato ha agganciato il ramo di un ulivo secolare che, sradicato, è precipitato addosso ad un agricoltore 65enne, uccidendolo. Fonte della notizia: primadanoi.it Verona, il "giallo" di Moruri ad una svolta: il 14enne contro il trattore del padre Ritrovati i mezzi coinvolti nell'incidente: un trattore e una moto da cross intestati al genitore che ora rischia l'accusa di lesioni gravissime. Il giovane, a cui è stato asportato un rene, rimane in prognosi riservata 09.07.2014 – Un trattore e una moto da cross: sono questi i due mezzi coinvolti nell'incidente avvenuto domenica a Moruri e che ha avuto come sfortunato protagonista un ragazzino di 14 anni, ancora ricoverato in prognosi riservata all'ospedale di Borgo Trento. Entrambi i mezzi appartengono al padre del giovane e sul trattore sono ben visibili i segni dell'urto. I vigili urbani stanno facendo luce su quello scontro che sembrava avvolto nel mistero, visto che all'arrivo dei soccorsi sul posto non c'era traccia dei veicoli coinvolti. Gli agenti hanno sentito il padre del ragazzo: secondo il suo racconto il figlio stava guidando la moto da cross – pur essendo senza patentino - in mezzo ai campi quando, per cause ancora in corso di accertamento, sarebbe finito contro il trattore. In un primo momento, secondo quanto riporta Il Corriere di Verona, non sembrava nulla di grave se non una gran botta e così il padre ha riportato a casa i due mezzi. Poi però il 14enne ha iniziato a lamentare un forte dolore all'addome ed è svenuto: resta da capire se l'incidente sia avvenuto in un campo o lungo la strada. Il ragazzo, a cui è stato asportato un rene, rimane in prognosi riservata, mentre il padre ora rischia di essere indagato per il reato di lesioni gravissime. Fonte della notizia: veronasera.it SBIRRI PIKKIATI Chieti. Marito si scaglia contro la moglie: fermato dai carabinieri Passa una notte in cella in attesa di giudizio CHIETI 09.07.2014 - Intervenuti per sedare una lite in famiglia i Carabinieri arrestano un uomo di 41 anni con le accuse di minaccia e resistenza a Pubblico Ufficiale. L’episodio si è verificato, ieri sera, in un’abitazione di Chieti. Una gazzella del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia, a seguito di una telefonata pervenuta al 112, è intervenuta per sedare una lite tra una coppia che, con le loro urla, aveva allarmato gli altri residenti. La donna, all’arrivo degli uomini dell’Arma, ha riferito di essere stata percossa dal marito ma si è rifiutata, comunque, di sporgere denuncia nei suoi confronti. In effetti l’uomo, operaio noto alle forze dell’ordine, neanche in presenza dei militari si è intimorito e, mentre sembrava che la situazione si stesse tranquillizzando, all’improvviso, ha estratto da un cassetto un paio di forbici e le ha lanciate contro la moglie senza colpirla, fortunatamente. Bloccato dai Carabinieri l’uomo è stato accompagnato in caserma. Prima di uscire da casa, però, ha tentato nuovamente di prendersela con la convivente provando ad afferrare, questa volta senza riuscirvi, un coltello che si trovava nel lavastoviglie. Il gesto è stato subito interrotto da uno dei due militari che, prontamente, lo ha immobilizzato impedendogli ogni tipo di reazione. Ma anche durante il trasporto in auto il 41enne ha continuato ad insultare i Carabinieri arrivando perfino, una volta giunti in caserma, a scagliarsi contro di loro. Alla fine è stato necessario l’intervento dei sanitari del 118 che, dopo averlo visitato, gli hanno diagnosticato uno stato di agitazione. Per lui è comunque scattato l’arresto con l’accusa di minaccia e resistenza a Pubblico Ufficiale e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, ha trascorso la notte nella camera di sicurezza della caserma dell’Arma in attesa di essere processato, oggi, con rito direttissimo. Questa mattina, nel corso dell’udienza, il Giudice ha convalidato l’arresto eseguito dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Chieti mentre il suo avvocato ha chiesto i termini a difesa. Fonte della notizia: .primadanoi.it Imperia. detenuto 38enne aggredisce con una lametta un agente della polizia penitenziaria/i dettagli Un detenuto marocchino di 38 anni ha aggredito, durante un normale controllo, un sovrintendente della Polizia Penitenziaria di Imperia, ferendolo lievemente a una mano con una lametta 09.07.2014 - Un detenuto marocchino di 38 anni ha aggredito, durante un normale controllo, un sovrintendente della Polizia Penitenziaria di Imperia, ferendolo lievemente a una mano con una lametta. Subito dopo la colluttazione il carcerato è stato immobilizzato e riportato alla calma. Poco dopo, però, il 38enne ha iniziato lui stesso a tagliuzzarsi con una seconda lametta, richiedendo nuovamente l’intervento degli agenti. Il sovrintendente ferito si è recato al Pronto Soccorso per una visita medita precauzionale. Il 38enne marocchino, arrestato per la terza volta, è in carcere con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti ed è stato detenuto anche presso il carcere di Sanremo. Fonte della notizia: imperiapost.it Botte all'ex e ai poliziotti Ammanettato davanti al bar FABRIANO 08.07.2014 - Aggredisce una donna e gli agenti che vengono a soccorrerla. Scene da Far West ieri intorno alle 17davanti al bar Giusy in via Stelluti Scala. Alcuni passanti, notando la lite tra un uomo di 38 anni e una donna, hanno subito telefonato al 113. Gli agenti intervenuti sul posto si sono subito imbattuti in P. A., 38 anninato e residente a Fabriano, già noto alle forze dell'ordine per alcuni episodi legati all'ubriachezza molesta alle lesioni, alla violenza e minaccia a pubblico ufficiale agli stupefacenti. L'uomo all'arrivo degli agenti si è presentato con una vistosa ferita al volto, brandendo un casco con cui minacciava di colpire nuovamente alla testa una donna che prima dell'arrivo degli agenti tentava di difendersi dalla barbara aggressione colpendo al volto P. A. con un portatovaglioli. L'arrivo degli agenti non ha sortito alcun effetto rabbonitore sull'aggressore, il quale se l'è presa anche con i poliziotti che tempestivamente lo hanno ammanettato davanti a più di una cinquantina di persone che assistevano basiti alla scena. Gli agenti hanno riportato ferite guaribili in 5 giorni. Pare che alla base della violenta aggressione ci fossero dissapori tra l'uomo e la donna, non riconducibili però a una precedente relazione affettiva tra i due poi fallita. Comunque i motivi della barbara aggressione sono tuttora al vaglio degli inquirenti. Dopo l'arresto P.A. è stato accompagnato presso gli uffici del Commissariato di Fabriano per tutti gli adempimenti del caso, per poi essere messo in stato di arresto per violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. Fonte della notizia: corriereadriatico.it
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