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ROTARY 2100
Rivista del Distretto 2100
Rotary International
CAMPANIA - CALABRIA -TERRITORIO DI LAURIA
Reg.Trib. Milano N. 89 del 08.03.1986
GENNAIO FEBBRAIO 2014
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Lettere di gennaio e febbraio
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di Maria Rita Acciardi
10/11
L’etica fa volare lo sviluppo
Tende e cuore rotariani
12/14
di Roberto Barbarossa
La copertina dell’artista Mario Brigante, Prefetto del nostro Distretto, ha un messaggio molto
forte:“Basta! Basta con la guerra, i
profughi, gli stupri e le atrocità
varie. Facciamo volare... la Pace!”
Direttore Responsabile
Andrea Pernice
Direttore Editoriale
Maria Rita Acciardi
[email protected]
Direttore
Giuseppe Blasi
[email protected]
hanno collaborato a questo numero:
FrancescoAmato,Roberto Barbarossa,Alfredo Focà,Raffaella Gigliotti,
Alessandra Giordano,Salvatore Le
Pera,Patrizia Malena,Enza Nunziato,
Benedetta Pirrello,Salvatore Striano,
CiriacoViggiano
progetto grafico
Mario Brigante, Saverio Voltarelli
consulenza grafica
Gianpiero Scafuri
stampa
Grafica Pollino
Castrovillari (Cs) 0981 483078
Vita dei Club
Reggio Calabria Nord, Reggio Calabria Sud,
Soverato, Melito, Porto Salvo, Nicotera,
Amantea, Nocera Inferiore Apudmontem,
Caserta
15/18
Iniziative distrettuali: 23 febbraio, anniversario del Rotary; calendario 2014;
gemellaggi; lettera ai presidenti; visite ai Club
19/26
Vita dei Club
Crotone, Benevento, Cosenza, Rende, Presila
Cosenza Est,Aversa Terra Normanna,
Sorrento, Napoli Ovest, Salerno Est, Capri,
Lamezia Terme, Reventino
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28/29
Interact: cultura dell’amicizia
Qualità dei valori nel futuro rotariano
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di Alfredo Focà
Rotaract:“Cofanetti dei Sogni”
di Benedetta Pirrello
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LETTERA DEL GOVERNATORE
GENNAIO
Maria Rita Acciardi
“La consapevolezza
dell’essere Rotariani”
Caro Presidente, caro Segretario, care Rotariane e cari Rotariani,
il mese di Gennaio,
nel calendario rotariano, è dedicato
alla consapevolezza
dell’essere rotariani.
Consapevolezza è conoscenza, ma non solo: è confronto con la nostra storia, è orgoglio dell’appartenenza ad un grande patrimonio civile e morale, che
siamo chiamati a testimoniare e praticare con il
service, confermandoci nella percezione di una comune identità e nell’ adesione ad un agire sociale
fondato sull’incontro in amicizia, sul dialogo, su un
sistema di valori condivisi e sulla intrinseca necessità di promuovere la cultura del servire nel contesto locale ed in quello internazionale.
• Rotary è espressione alta e consolidata dello spirito consociativo umano e di quell’associazionismo
internazionale proprio di una concezione del mondo come multiverso più che come universo;
• Rotary è consapevolezza dell’essere Rotariani e nell’essere Rotariani;
• Rotary è conoscenza del Rotary;
• Rotary è prassi etica, risorsa morale, spiritualità,
integrità, valori: focus sull’etica, perché è attorno ad
essa che si sviluppa l’influenza morale e la indiscussa
ed esclusiva “attrattività” del Rotary……..ubi Rotary ibi Ethica;
• Rotary è riconoscersi nella comune identità, nella volontaria appartenenza al sodalizio e nell’accettazione convinta delle sue finalità;
• Rotary è primato dell’individuo, è leadership, leadership relazionale e professionale, ricerca della realizzazione a livelli di eccellenza della specificità sog-
Ubi Rotary Ibi Ethica
gettiva e delle caratterizzazioni umane: focus,
dunque, sulle competenze in termini di eccellenza professionale, mai disgiunte dalla disponibilità
in termini di servizio;
• Rotary è vocazione al service, service, filantropia attiva, progetto, focus umanitario, volontariato, solidarietà espressa, socialità: i membri mettono
le proprie elevate capacità umane e professionali
a disposizione della collettività, nella convinzione
che esista un feed-back circolare fra evoluzione del
singolo e del collettivo;
• Rotary è palestra di consapevolezza spirituale, culturale, sociale e civile, con una mission ed una vision fortemente relazionate all’etica della responsabilità e della condivisione e proiettate a tradurre il servizio e la cultura del servizio in azioni e progetti per migliorare il mondo, quello vicino e
quello più lontano;
• Rotary è laicità e rispetto per l’altro e per gli
altri;
• Rotary è libertà interiore, razionale ed assieme
emozionale, è dialogo tra uomini e donne liberi,
uguali e diversi, ma di pari dignità, che, condividendo un comune ideale di servizio, hanno la straordinaria opportunità di essere naturalmente “sistema valoriale” e di costituire, per ciò stesso, un
formidabile “lievito” per l’intera società, concorrendo a formare una forte e sentita coscienza etica e comunitaria. Scrisse Paul Harris, “il Rotary è
nato in una terra di libertà, avrebbe potuto nascere in qualsiasi altra terra di libertà, ma non in un
regime dispotico”;
• Rotary è fellowship: i membri sono legati fra di
loro da un rapporto di amicizia, che coniuga sentimento, etica, partecipazione, frequentazione ed
impegno operativo e li finalizza alla concretezza ed
agli obiettivi del service;
• Rotary è difesa della dignità della persona,
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ovunque sia messa in discussione;
• Rotary è tradizione ed innovazione, cultura, comunicazione, linguaggio, messaggio, contemporaneità: è essenziale che i nostri Club siano “attrattivi ed efficienti”, il Rotary odierno ha bisogno di stimoli e di novità, necessitato com’è a confrontarsi con
rinnovate aspettative sociali, con contesti, tempi modalità, codici di comunicazione ed interazione, linguaggi, interlocutori, partners, dinamiche di azione e reazione innovati ed innovativi, per essere sempre più efficace, determinante, coinvolgente, efficiente, pragmatico e leader nell’ affrontare il mondo;
• Rotary è focus sui giovani, per tesaurizzare l’energia positiva, l’entusiasmo ed i “sogni” di cui sono portatori, impostando una specifica, esplicita ed attrattiva
“politica” volta all’acquisizione di soci giovani ;
• Rotary è focus sulle donne, per ridisegnare traiettorie di contemporaneità, valorizzare ed includere
pensiero e sensibilità diversi, aggiungere nuove opportunità;
• Rotary è focus sulla famiglia del Rotary, Rotaractiani, Alumni, componenti GSE, partecipanti
RYLA, borsisti della pace, nel riconoscimento della precedente appartenenza al Rotaract ed agli altri
Programmi, come solido e coerente riferimento per
le ammissioni;
• Rotary è “Servire al di sopra di ogni interesse
personale”.
Quello del Rotary è un messaggio di fede nella capacità degli uomini di esprimere il meglio che è in
loro. Diceva Seneca che un uomo non può essere felice se si occupa e si preoccupa solo di se stesso: si
deve vivere per gli altri, se si vuole vivere bene con
se stessi. E che cosa dà il Rotary a noi Rotariani in
particolare?
• Ci invita ad avere la volontà e la capacità di sentirci vicini a chi ha bisogno, testimoniando empa-
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tia, impegno sociale e concretezza della solidarietà;
• ci dà l’opportunità di vivere intensamente idealità etiche e tensioni umanitarie e civili;
• ci stimola a unire le energie dei singoli per farne
un vero punto di forza ed una strategia di azione, valorizzando competenze, attivando progettualità,
privilegiando l’inclusione e le logiche di partnership;
• apre ampi orizzonti alla nostra azione, altrimenti limitata agli angusti spazi dell’ egoismo;
• ci rende cittadini del mondo, nel momento in cui
il mondo diviene il campo del nostro operare;
• ci fa superare barriere ritenute insuperabili in nome
di un ideale comune e di obiettivi condivisi;
• ci fa volare alto, ci restituisce la voglia di sognare, le motivazioni per essere entusiasti, la convinzione
per aderire con passione agli obiettivi programmati, la fiducia nella funzione fortemente innovatrice
degli ideali e delle azioni del Rotary;
• ci dà la concreta possibilità di fare un po’ di bene
nel mondo e, quindi,……di essere migliori.
Cari amici, sta a noi realizzare gli obiettivi del Rotary, scegliere responsabilmente i nuovi soci, motivarli, spronarli alla partecipazione ed alla condivisione, rafforzare il senso dell’appartenenza e la
consapevolezza, sensibilizzare ai valori positivi del
Rotary, programmare e realizzare incisive attività di
servizio nel contesto locale ed interventi concertati
e sostenibili nelle comunità internazionali, far conoscere i service all’esterno, comunicare un’ immagine positiva del Rotary, contrastare le criticità e
le fragilità, vincere le sfide del cambiamento e le difficoltà che anche una Associazione prestigiosa
come la nostra si trova quotidianamente ad affrontare, non sempre con successo…Engage Rotary
Change lives!
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LETTERA DEL GOVERNATORE
FEBBRAIO
Maria Rita Acciardi
Rotariani ambasciatori
di amicizia e di pace
Caro Presidente, caro Segretario, care Rotariane e cari Rotariani,
il mese di Febbraio,
nel calendario rotariano, è dedicato all’Intesa Mondiale:
tema che ci dà l’opportunità di riflettere sul quarto punto dello Scopo
del Rotary “Promuovere l’intesa, la tolleranza e la
pace tra i popoli attraverso un’associazione internazionale di professionisti ed imprenditori uniti
dall’ideale del servire”.
E’ occasione per noi rotariani di ricordare insieme
la ricorrenza (109° anniversario) della fondazione
del nostro sodalizio (23 Febbraio) e il nostro Fondatore Paul Harris, che, in un discorso pronunciato
nel 1940, ebbe a dire: “Non esito ad affermare che
la pace del mondo diventerà permanente se sarà costruita sull’amicizia, sulla tolleranza e l’utilità.”
è un invito molto esplicito del nostro fondatore a rinunciare, parlando di pace, di intesa mondiale, ai facili entusiasmi ed alle dichiarazioni solenni, per acquisire, invece, un rapporto familiare e collaborativo
con la pace, impegnandoci, cioè, con coerenza e spirito di sacrificio, a coglierne le ragioni necessitanti,
individuali e collettive, ad erigerne le ineludibili
fondamenta etiche ed a costruirla, giorno per
giorno, attraverso il dialogo, la tolleranza, il reciproco rispetto, le azioni di solidarietà materiale ed
immateriale e le “richieste di pace” come pre-condizione relazionale, valoriale ed esistenziale .
Chiara è la consapevolezza che la pace è un impianto etico, sociale, spirituale, culturale, organizzativo e politico di grande complessità, che ha al
centro i concetti di libertà e giustizia sociale, spesso
solo declinati, ove non addirittura avversati, usati ed
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abusati dalle convenienze, dal cinismo e dagli affarismi della c.d. geogovernance.
La pace non è soltanto l’opposto della guerra, e
non si conquista semplicemente non facendo la
guerra: è necessario mettere i popoli in condizione di essere economicamente autonomi e liberi
nelle loro espressioni intellettuali, non si può parlare di pace se due terzi dell’umanità incontrano
difficoltà a sopravvivere.
Il concetto di “pace-libertà”, strumento d’azione
fondativo ed anelito inalienabile per noi Rotariani,
si sostanzia nella nostra capacità di condividerlo
con gli altri nella vita di ogni giorno, declinandolo
e praticandolo nel segno della concreta solidarietà in favore della promozione umana e contrastando l’indifferenza di fronte alle ingiustizie, alle
discriminazioni, alle disparità ed alle diseguaglianze.
Non un’utopia, dunque, ma un’eutopia, un terreno di coltura e sperimentazione di un rinnovato
patto di speranza e fiducia nell’uomo, in grado di
farci dialogare, di restituirci entusiasmo, voglia di
sognare, di partecipare, di progettare assieme spazi
nuovi di legalità, di equità, di giustizia sociale, di
cittadinanza universale, di pluralismo, di umanesimo, di libertà e di azioni concrete per sostenere
la pace e l’intesa mondiale.
Queste idealità, questi nostri principi sono testimoniati ed avvalorati dai nostri interventi umanitari nelle più disparate parti del mondo che, contrastando miserie, dipendenze, malattie, paure e
fragilità, contribuiscono a favorire ed a realizzare
l’obiettivo primario del service rotariano: la comprensione e la pace fra i popoli.
Tanti sono, in questo senso, gli strumenti a nostra
disposizione: le sovvenzioni della
Rotary Foundation nelle sei aree di intervento, le
borse di studio della Pace, le borse
di studio Ambasciatori, i Centri rotariani di studi
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internazionali sulla Pace e la risoluzione dei conflitti,
il progetto Polio Plus, i Comitati Interpaese , i gemellaggi tra i diversi Club, le Fellowship, lo Scambio Giovani, lo Scambio Gruppi di Studio, gli
Scambi di Amicizia Rotariana ecc..
Ogni Rotariano, proprio in quanto ambasciatore di
amicizia e di pace, non può che:
• guardare oltre i confini locali e nazionali, necessitato com’è dall’obbligo morale di contribuire alla
comprensione internazionale, alla tolleranza, alla pace
ed all’intesa mondiale;
• opporsi ad ogni tendenza ad agire in termini di superiorità nazionale o razziale;
• sforzarsi di trovare un terreno d’intesa con i popoli di altri Paesi;
• difendere l’autorità della legge per tutelare le libertà
individuali, di pensiero, parola e associazione, nonché il diritto di vivere al riparo da persecuzioni, violenze, paura e povertà;
• appoggiare le azioni dirette a migliorare il tenore di vita di tutti i popoli, sapendo che la povertà di
alcuni minaccia il benessere di tutti;
• propugnare i principi fondamentali di giustizia ed
equità sociale, riconoscendone l’universalità;
• incoraggiare il rispetto delle convinzioni altrui come
primo passo verso la comprensione internazionale;
• partecipare alle attività di volontariato che promuovono la comprensione e lo spirito di fratellanza;
• sensibilizzare la società sulle tematiche dell’accoglienza, dell’integrazione, della convivenza tra i popoli, del dialogo interreligioso e delle partnership
umanitarie;
• adottare approcci culturali e relazionali in grado
di far convivere l’unità e la pluralità, l’identità e la diversità, la cittadinanza locale e quella universale;
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• vivere fino in fondo la “potenza del servizio” (Ser-
vire al di sopra di ogni interesse particolare) come
principio ispiratore di un profondo rinnovamento
etico, soggettivo e collettivo, individuale e sociale.
Come, dunque, un Rotariano può servire la pace?
Queste le parole di Paul Harris, in un articolo pubblicato nel 1924, in piena ricostruzione, dopo la
prima guerra mondiale: “ La Pace ha come sinonimi
equivalenti la benedizione, la salvezza, la salute, la
vita. Ma ha anche una immensa dimensione sociale:
tutto ciò che appartiene alla sfera della giustizia, la
protezione dei deboli, degli indifesi e degli emarginati,
la lotta all’oppressione e alle varie forme di sfruttamento, l’esigenza di un trattamento umano verso i dipendenti e il prossimo in genere, l’impegno per l’uguaglianza, per la fine di tutte le discriminazioni, per la
difesa e il rispetto delle persone. E non è forse questo il
vasto orizzonte dell’azione rotariana?”
Il nostro vero, grande, obiettivo è, dunque, quello di
riuscire a “globalizzare la pace attraverso la solidarietà e la coesione”.
Solidarietà come risorsa e valore indissolubilmente
discendente dall’affermazione della centralità della
persona, coesione come insieme di comportamenti
e di legami di affinità tra individui e comunità tesi
ad attenuare disparità sociali, economiche, culturali
ed etniche: il Rotary e i Rotariani possono e devono
impegnarsi in questa sfida, servire la Pace e l’intesa
mondiale è per noi l’occasione per riaffermare con
piena convinzione, innovata determinazione, rinnovato coraggio e ad alta voce che un mondo senza
guerra e senza odio è ancora possibile.
…Engage Rotary to establish Peace!
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EVENTI DISTRETTUALI
Rossano
L’etica fa volare lo sviluppo
Si è tenuto a Rossano, presso il Palazzo San Bernardino, il Forum Distrettuale “Per un’Etica pubblica ed una cittadinanza consapevole”.
Il Forum è stata un’occasione per consolidare e
rafforzare i rapporti di collaborazione tra Rotary
International, Distretto e Club, ma anche per attivare sinergie e partnership con le comunità
locali, le Associazioni e le Istituzioni.
Un incontro, dunque, a più voci, per convenire
sulla necessità di lavorare assieme alla ricerca di
una nuova etica sociale, in grado di valorizzare il
dialogo sociale, restituire fiducia, entusiasmo, voglia di partecipare e di sognare, di progettare
spazi nuovi di legalità, di cittadinanza, di pluralismo, di giustizia sociale, di democrazia.
Ma è stata anche l’ occasione per prefigurare
nuovi assetti sociali, istituzionali, amministrativi e
pianificatori, di Area cosiddetta vasta, per delineare un ruolo più consapevole della cittadinanza, per auspicare l’avvento di classi dirigenti
responsabilizzate ed eticamente connotate, con
cultura, idee, programmi e progetti sostenuti
dalla partecipazione dei cittadini e da un retroterra valoriale, fatto di tradizione, ma anche di
modernità e pragmatismo.
Il Forum ha affrontato, inoltre, le problematiche
connesse al rapporto tra etica pubblica ed etica
privata, le ragioni della responsabilità individuale
e di quella collettiva, il concetto di Bene Comune,
di legalità, l’educazione delle capacità critiche,
l’impegno sul piano della cultura politica, per la
concreta realizzazione di spazi di democrazia e
partecipazione finalizzati all’utilità sociale.
Dopo gli onori alle bandiere e gli indirizzi di saluto della Presidente del Club Rotary CoriglianoRossano “Sybaris” Nunzia Ferrara e dell’Assessore comunale Stella Pizzuti, ha aperto i lavori
Maria Rita Acciardi, Governatore del Distretto,
che ha evidenziato preliminarmente come nella
realtà nazionale la politica sia sempre più lontana
dalla cura degli interessi collettivi, dalla tutela del
Bene Comune, avendo sempre più spesso delegato il proprio ruolo ai potentati economici (una
élite finanziaria, al di sopra della classe politica,
regge e decide le sorti del paese), chiusa com’è
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ROTARY 2100
nella cura di interessi privati, contraddistinta da
un’immoralità diffusa e da esempi di malcostume
politico che hanno avuto come effetto un forte
distacco tra politica e società.
Ha, quindi, auspicato che il Rotary, Associazione
ricca di professionalità e di competenze, spesso
di eccellenza, manifesti con maggior convinzione la sua leadership nei territori di riferimento, uscendo nel sociale, facendo sentire la
sua voce sui temi di interesse generale, facendo “politica di servizio”, nel senso di contribuire alle scelte di indirizzo sociale e
culturale. Un ruolo, quello del Rotary, di stimolo alle Istituzioni, di denuncia degli abusi, dei
soprusi, dei vizi, dei ritardi e delle inefficienze
della politica, dell’amministrazione pubblica, e,
più in generale, della nostra società, contribuendo positivamente al suo rinnovamento.
Maria Rita Acciardi ha rimarcato la necessità di
far convivere le motivazioni dell’etica privata e
di quella pubblica, di ritrovare concretamente le
ragioni profonde della responsabilità individuale
e di quella collettiva, di adottare il codice
dei diritti e dei doveri, di adoperarsi per il Bene
comune e la legalità, di educare le capacità critiche, di impegnarsi sul piano della cultura politica
per contribuire concretamente alla costruzione
di spazi di democrazia e partecipazione finalizzati all’utilità sociale.
A seguire la relazione del Prof. Daniele Lugli “Lo
stato del riordino del decentramento amministrativo tra Macro Regioni, Aree Vaste e Fusioni
tra Comuni”, incentrata sulla disamina dell’emergenza democratica a livello di decentramento amministrativo e di autonomie, sui costi
dellla politica, sul governo del territorio e le funzioni amministrative secondo i principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza, sui
progetti di riordino amministrativo ai vari livelli.
La relazione del Prof. Francesco Rossi “Le risorse per il governo del territorio, la città pubblica ed il welfare urbano” ha affrontato le
tematiche relative alla pianificazione urbanistica, i
modelli urbani alternativi e solidaristici, la partecipazione della cittadinanza alla costruzione delle
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EVENTI DISTRETTUALI
reti civiche ed urbane materiali ed immateriali, il
nuovo ed innovativo welfare urbano.
A seguire l’intervento dell’avvocato Gianni Policastri, Segretario Distrettuale, su “Cittadinanza
consapevole: il ruolo delle Associazioni e la sensibilità di chi amministra”, incentrato sul Rotary,
con un excursus storico sull’Associazione in Italia e sulle relazioni con la vita sociale, culturale e
politica del Paese. Il ruolo dell’associazionismo è
poi argomentato in riferimento alla costruzione
dei processi di cittadinanza attiva, consapevole,
strutturata ed eticamente caratterizzata.
L’avvocato Amerigo Minnicelli, Presidente Commissione Distrettuale Rapporti con gli Ordini
professionali, ha trattato il tema “Ipotesi di fusione tra i Comuni di Corigliano e Rossano.
Quali prospettive?”, rivendicando il ruolo delle
Associazioni del comprensorio nel prefigurare e
sostenere un nuovo assetto amministrativo, politico e territoriale dei due centri di Corigliano e
Rossano attraverso un documento sottoscritto
da settanta Associazioni, presentato ai livelli amministrativi comunali per chiedere e sostenere la
fusione tra i due Comuni.
A seguire un articolato dibattito e la chiusura dei
lavori con la votazione della mozione finale, approvata all’unanimità e sottoscritta anche dall’Istituto Nazionale di Urbanistica.
da sinistra, Gianni Policastri, Maria Rita Acciardi,
Amerigo Minnicelli, Francesco Rossi
Occorre coniugare
responsabilità sociale
sviluppo e leadership
Questa la mozione approvata
al termine dell’intensa
giornata di confronti e dibattiti
al Forum di Rossano.
La Vision del Distretto 2100, in coerenza con quella del Rotary International, è proiettata, ed in tal senso intende essere identificata, nell’impegno a:
• ridare vita alle espressioni valoriali, alle dimensioni altruistiche, alla lealtà, alla solidarietà ed alla condivisione, in piena sintonia e coerenza con i valori del servizio, dell’amicizia, dell’integrità, della diversità e della leadership rotariani;
• migliorare, attraverso il vocational service, i progetti, le attività, le azioni, i comportamenti etici e l’esempio dei Rotariani, la qualità della vita della comunità locale e di quelle internazionali;
• perseguire l’interesse generale della comunità, il c.d.“bene
comune”, promuovendo diritti e doveri di cittadinanza, idee
ed azioni finalizzate alla valorizzazione del capitale sociale,all’abbattimento di ogni discriminazione, alla difesa delle
trazioni territoriali e culturali che fanno dell’Italia un luogo
di eccezionale interesse mondiale;
• coniugare sviluppo, sostenibilità, etica e responsabilità
sociale, attraverso forme partecipative di coinvolgimento democratico, implementando le relazioni istituzionali e la comunicazione all’esterno, dando il pieno sostegno
a strumenti materiali ed immateriali in grado di generare trasparenza, sviluppo, valori e rafforzamento delle comunità locali sperimentando anche modelli di governance innovativi e prassi virtuose che non costituiscano però
danno per quelle stesse comunità locali, in nome della difesa di pretesi interessi generali.
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EVENTI DISTRETTUALI
Maria Rita Acciardi
“I valori sono per noi Rotariani
il nostro Kit di sopravvivenza, la nostra ShelterBox”
“Il Rotary deve essere la sentinella della dignità dell’uomo,
ovunque sia messa in discussione ed i valori sono per
noi Rotariani il nostro Kit di sopravvivenza, la nostra
ShelterBox”. Questo uno dei passaggi più significativi
dell’intervento del Governatore Maria Rita Acciardi,
nel corso del convegno distrettuale su “Solidarietà in
termini concreti: il progetto ShelterBox del Rotary International”, svoltosi a Cosenza il 1 febbraio e realizzato in partnership con il Rotaract Distrettuale.
Ideato e lanciato dal Rotary Club di Helston-Lizard in
Cornovaglia nel 2000, Shelter-Box è oggi uno dei più
grandi progetti rotariani al mondo, con centri organizzativi sparsi in molti paesi tra i quali anche l’Italia.
L’incontro, al quale hanno partecipato oltre 250 rotariani, ha rappresentato un momento non solo per
fare il punto sulle iniziativa di accoglienza e solidarietà già poste in atto ma, soprattutto, per programmare le azioni da portare avanti nei prossimi anni. Uno
degli elementi più significativi del convegno, è stato l’avere evidenziato il concetto di “famiglia rotariana” che vede
i giovani del Rotaract e dell’Interact parte sempre più
attiva e, per come ha detto il Governatore Maria Rita
Acciardi:“Il nostro capitale sociale sul quale dobbiamo
investire per costruire un domani migliore e per non
perdere la fiducia di poterlo costruire”.
Dopo i saluti dell’Assessore al Welfare del Comune
di Cosenza, Manfredo Piazza il quale ha portato i saluti del Sindaco e dell’intera Amministrazione, dei Presidenti dei Rotary Cosenza e Cosenza Nord, Alessandro Campolongo ed Antonio Bove, del Presidente
del Rotaract Cosenza Pantaleo Alfano, del Rappresentante distrettuale incoming del Rotaract, Danilo De
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ROTARY 2100
Fazio e di Piero Niccoli, Past Governor del Distretto 2100 del Rotary, i lavori sono entrati nel vivo con
l’intervento di Maria Rita Acciardi, che ha ribadito come
il Rotary,Associazione ricca di professionalità e di competenze, spesso di eccellenza, debba manifestare con
maggior convinzione la sua leadership nei territori di
riferimento, una leadership relazionale, in costante rapporto con i contesti sociali, culturali, territoriali, produttivi,
associativi e con le dinamiche organizzative, in grado
di riscoprire il percorso fondamentale del rapporto
individuo-organizzazione e di perseguire la costruzione
di una vision comune “solidale e sostenibile”, in cui parole come solidarietà ed accoglienza siano concretamente praticate, un mondo in cui si possa parlare e
praticare la “globalizzazione della solidarietà e della condivisione”. In tale contesto ideale ed operativo, prosegue Maria Rita, il 29 marzo 2012 il Rotary International ha riconosciuto ufficialmente ShelterBox International quale Primo Project Partner: le tende, che contengono sacchi a pelo, coperte, cucine, potabilizzatore, restituiscono il “Calore, la Dignità ed il Riparo” a famiglie che hanno perduto ogni cosa, magari nel giro
di pochi istanti. In quest’ultimo anno ShelterBox ha
scelto di concentrare i suoi sforzi sulla situazione siriana:
il maggior disastro umanitario attuale, conseguenza non
di eventi naturali, ma di un feroce conflitto che provoca distruzioni, morti, esodi di intere popolazioni, si
stima siano 2 milioni i profughi costretti ad abbandonare le loro case.
Dunque, uno scenario di guerra, ma anche un “territorio” per il service e la solidarietà dei Rotariani e dei
Rotaractiani, e, dunque, preordinato alla Pace: Il Rotary non può e non deve, infatti, rimanere indifferente
al destino dell’altro! Non a caso il Convegno si svolge nel mese di febbraio che il Rotary dedica all’intesa mondiale, perché il Rotary è costruttore di Pace,
non quella della c.d. geopolitica, ma della Pace che si
edifica attraverso il dialogo, la tolleranza, il reciproco rispetto, le azioni di solidarietà materiale ed immateriale
e le “richieste di pace” come pre-condizione relazionale, valoriale ed esistenziale. ShelterBox è anche una
sfida per la pace nella misura in cui, noi tutti, saremo
capaci di essere portatori di questi valori, anche nei contesti locali”.
Pasquale Russo, Rappresentante distrettuale del Rotaract, ha evidenziato l’importanza del progetto e l’en-
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EVENTI DISTRETTUALI
tusiasmo che, questo, ha generato all’interno dei soci
del Rotaract i quali, con passione ed impegno, si stanno adoperando per la sua riuscita. Russo ha affermato che “il Rotaract è, oggi, consapevole del ruolo che
può svolgere in sintonia con il Rotary. Il nostro distretto
sta portando avanti ben 18 progetti tra i quali proprio
ShelterBox con grande attenzione alla Siria. Ognuno
di noi sta mettendo a disposizione le proprie competenze per portare avanti tutti questi progetti”.
A GiorgioVannucci, Presidente di ShelterBox Italia Onlus, il quale ha anche fatto sì che una tenda accessoriata e debitamente equipaggiata per l’uso fosse sistemata in spazio attiguo alla sala del Convegno, è toccato il compito di illustrare nel concreto il progetto:
“L’aspetto che mi ha subito colpito e che voglio raccontarvi, è la genesi di questo progetto.Tutto nasce
nel 2000, in Cornovaglia, grazie all’idea di Tom Henderson, un colonnello della marina britannica in pensione, socio del Rotary Club di Helston Lizard il quale, in occasione dell’alluvione che colpì in maniera drammaticamente violenta il Pakistan, rimase colpito dal vedere la gente accalcarsi disperatamente vicino ad un
camion che distribuiva pane.Veniva meno la dignità della persona, le famiglie avevano perso la propria identità. Scene strazianti che indussero Henderson a darsi da fare. Lo scopo dell’iniziativa è quello di assicurare riparo, calore e dignità alle popolazioni che si trovano in grave stato di necessità a seguito di disastri naturali e di eventi bellici, attraverso un’azione rapida, entro 48 ore dalle catastrofi, .
“Le Shelter Box sono tende attrezzate, in grado di ospitare dieci persone, consentendo loro di stare al coperto, scaldarsi, dormire in sacchi a pelo e cucinarsi
autonomamente. L’organizzazione, che sino ad ora ha
portato aiuti in oltre 80 aree intervenendo in 57 paesi, ha raccolto più di 70 milioni di dollari, di cui il 40 per
cento grazie ai soci rotariani. Ma come può, il singolo club, contribuire all’iniziativa diventata Primo Project
Partner del Rotary International? Creando al proprio
interno un gruppo di soci in grado di attivarsi in caso
di calamità e di mantenere i rapporti con la sede centrale inglese”.
L’impegno dei club è stato illustrato da Dino De Marco, Delegato distrettuale Shelterbox per la Calabria,
che ha attivamente collaborato con il distretto per la
realizzazione dell’iniziativa, e che ha evidenziato l’importanza della manifestazione, dalla quale, sicuramente,
il progetto troverà slancio per diventare, concretamente,
un punto di riferimento delle attività dei club. Ha, altresì, rimarcato l’importanza della sensibilizzazione al
tema e la necessità di spingere sempre più la solidarietà sul piano della concretezza del service.
Angelo Di Rienzo, Delegato distrettuale ShelterBox
per la Campania ha ribadito la certezza che i Rotariani sapranno anche in questa occasione essere por-
tatori di un messaggio di accoglienza e solidarietà.
E’ seguito un interessante dibattito, al quale hanno partecipato, tra gli altri, i PDG Francesco Socievole, Vito
Rosano e Pietro Niccoli.
Chiudendo i lavori, il Governatore ha ribadito la sua
idea di Rotary che, oggi più che mai,“deve essere portatore concreto dei principi e dei valori, ideali e pragmatici al tempo stesso, che ispirarono Paul Harris oltre 100 anni fa, facendo politica di servizio nei territori, facendo sentire la sua autorevole opinione nella
società. Una società in cui il merito e la valorizzazione dei giovani talenti deve ritornare ad essere principio culturale, sociale, etico, operativo ed organizzativo ineludibile”.
Roberto Barbarossa
Nuovo Club nel cosentino
Montalto Uffugo
Valle del Crati
Venti soci di cui 11 donne e 9 uomini. Età media sotto i
50 anni e, ad eccezione dell’avvocato Nadia Rita Vetere già socia del Rotaract Club Cosenza che ne assumerà la presidenza, nessun socio ha avuto esperienze rotariane. Questo, in sintesi, l’identikit del Rotary Club Montalto Uffugo Valle del Crati, la cui nascita è stata ufficialmente annunciata dal Governatore Maria Rita Acciardi,
nel corso di una manifestazione distrettuale svoltasi a Cosenza sabato 1 febbraio. Francesco Verre, socio del Rotary Rende, ha avuto un importante ruolo nella costituzione del nuovo sodalizio. Il club va ad insediarsi in un territorio importante della provincia di Cosenza, caratterizzato da fermento economico e culturale e che, sicuramente,
lavorerà in piena sintonia sia con il distretto che con gli
altri Rotary del territorio. Il club padrino è il Rotary Rende che, come ha sottolineato lo stesso Governatore, si è
speso moltissimo per la nascita del club di Montalto Uffugo Valle del Crati al quale verrà consegnata la carta costitutiva il prossimo 16 marzo.
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VITA DEI CLUB
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Reggio:un pulmino per vivere lo sport
Sport e solidarietà. Significativa l’iniziativa del Club Rotary di Reggio Calabria Nord, di cui è presidente Giuseppe Muritano, alla quale hanno partecipato la Fondazione Rotary e i Club di Reggio Calabria Sud, Soverato, Melito Porto Salvo, Nicotera (rispettivamente presieduti da Giovanni Mazzitelli, Monica Gioffrè, Erminio Fiumanò,
Emanuele Miano) i quali hanno donato un pulmino all’associazione sportiva Kleos. Presenti, all’affollata manifestazione, il governatore Maria Rita Acciardi, il PDG Francesco Socievole, il sindaco di
Motta San Giovanni, Paolo Laganà, il presidente del Coni Calabria
Mimmo Praticò, il presidente del Comitato Italiano Paralimpico Calabria Tito Messineo e il general manager Sergio Zumbo.
Grazie a questo progetto, la squadra di pallacanestro su carrozzina della Regione Calabria, ancora ai suoi primi passi, ha a disposizione un mezzo proprio per giocare le partite fuori casa e per svolgere in modo completo l’attività agonistica. Emozionante il momento della consegna delle chiavi a Domenico Cogliandro e a Roberta, rispettivamente presidente della Kleos e capitano della squadra. La manifestazione si è svolta presso il “Pianeta Viola” alla presenza dei giocatori impegnati in questa stagione sportiva e delle vecchie glorie del basket reggino. Il pulmino è stato avvolto in un nastro giallo blu (colori del Rotary) e parcheggiato nella zona antistante la “Viola”.
Il presidente Muritano ha sottolineato l’importanza sociale del progetto che “incide concretamente sui problemi della disabilità” e “apre
nuove prospettive di impegno comunitario nella realtà territoriale
calabrese”. Dopo l’intervento della preside Giusi Princi c’è stata la spettacolare esibizione del coro diretto dalla professoressa Lisa Fiore. Divertente e straordinario l’incontro amichevole tra la Kleos e il CUS
Catania conclusosi con la meritata vittoria della Kleos (22-20).
Amantea: venticinque stagioni rotariane
“Nozze d’argento” del Rotary di Amantea. Il venticinquesimo anniversario è stato celebrato nello spirito di servizio, tensione ideale e desiderio di promozione culturale del territorio che da sempre animano la vita del club
presieduto, quest’anno, da Antonio Raffaele Dileo. Alla meravigliosa manifestazione è intervenuta il governatore Maria Rita Acciardi. “Investire in cultura e solidarietà -ha affermato- è una preziosa opportunità per
la crescita non solo civile ma anche economica di una comunità. E su queste frontiere, da sempre, i rotariani
sono in prima linea”. Dopo gli interventi del presidente del Club Antonio Raffaele Dileo e del presidente della
Commissione Venticinquennale Aldo Andreani, hanno tenuto interessanti relazioni il PDG-DRFC 2012-16
Francesco Socievole e il PRID Raffaele Pallotta di Acquapendente i quali hanno messo in risalto i progetti e le iniziative di grande rilievo promossi in questi anni dal Rotary di Amantea. La manifestazione è stata
conclusa dalla proiezione di un filmato curato dal past presidente Frangione, dalla premiazione dei soci fondatori e dalla nomina di due soci onorari: Ernesto Ippolito e Vito Rosano.
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ROTARY 2100
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VITA DEI CLUB
Club rotariani di Nocera, Roma, Siniscola e i governatori
dei Distretti 2100 e 2080
Feste senza glutine per i bambini sardi
L’ideale di servizio che ispira ogni rotariano ha trovato concretezza nel progetto “Feste senza
glutine” ideato dal Club Nocera Inferiore Apudmontem.
Un progetto suddiviso in due fasi distinte, ma complementari, scaturite dalla disponibilità e dal
supporto offerto dalla Farmacia Nazionale di Angri (Sa) e concretizzatosi, in appena un mese,
grazie alla fantasia, all’intuizione e, soprattutto, all’amicizia che lega i Rotariani indipendentemente dalle distanze geografiche.
La realizzazione del progetto è stata possibile, infatti, anche grazie alla collaborazione offerta
da Claudia Minicuci del Rotary Club Roma Sud, presieduto da Maria Novella Tacci, da Patrizio
Sanna e Raimondo Azara, del Rotary Club Siniscola, presieduto da Gianfranco Piras, e dai due
governatori distrettuali Maria Rita Acciardi e Pier Giorgio Poddighe.
Nella sua prima fase, il progetto si è articolato in una giornata informativa rivolta, in particolare, ai bambini celiaci e alle loro famiglie improntata in maniera tale da favorire la maggiore
interazione possibile tra medico, paziente e farmacista. Non un convegno sull’intolleranza alimentare al glutine, quindi, quello promosso dai soci del Club, presieduto da Mario Ianulardo,
ma un’occasione di incontro e di consulenza gratuita offerta, con la collaborazione dell’Associazione Italiana Celiachia, dal direttore del Centro Celiachia Provinciale di Cava dei Tirreni
dottor Basilio Malamisura, delle psicologhe Luisa Cutolo e Adriana Napoletano assieme alla psicopedagogista Maria Grazia Lombardi. In questo modo è stato possibile affrontare le problematiche cui i celiaci devono far fronte quotidianamente e, soprattutto, si è potuto offrire, alle
mamme presenti, gli strumenti giusti per gestire la sensazione di “diversità” che spesso i più piccoli provano quando, ad esempio, comprendono di dover consumare pasti differenti da quelli
dei propri amici.
Una seconda fase, extra distrettuale, si è realizzata, poi, con l’invio di una fornitura di dolciumi
gluten free per i bimbi celiaci individuati, in terra di Sardegna, dal Club di Siniscola città particolarmente colpita dai violenti nubifragi che hanno interessato la regione nello scorso mese di
novembre. Agli obiettivi raggiunti dal progetto promosso dal Club, si è affiancata, inoltre, la
donazione di tremila euro che il Distretto 2100 ha destinato al fondo istituito dal Distretto 2080
per lo stato di emergenza in cui ancora versano ampie aree della regione Sardegna. Attraverso
la possibilità che offre il nostro Club, di mettere “a sistema” le competenze e le potenzialità di
ogni socio è stato possibile concretizzare un’idea secondo il dettame dell’Etica, come suggerito
dal governatore Maria Rita Acciardi, affinché si possa contribuire, attraverso il Rotary, a “Cambiare Vite”!
Francesco Amato
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VITA DEI CLUB
Caserta
Valorizziamo i talenti
“Valorizzare i talenti. Giovani e lavoro: idee, progetti e profili” è il titolo del convegno, organizzato dal Rotary club di Caserta in collaborazione con Confindustria Caserta, Seconda Università di Napoli, Manpower Group, Fondazione Cultura e innovazione e Italia Lavoro, che si è tenuto presso la sala conferenze dell’Unione industriali di Caserta. Il Cavaliere del Lavoro Stefania
Brancaccio, presidente della Commissione Microcredito del nostro Distretto, ha messo in risalto
l’importanza dell’iniziativa “nata da una riflessione che i soci del sodalizio casertano hanno effettuato sull’attuale momento storico e dall’osservazione delle drammatiche difficoltà che i giovani incontrano quando si apprestano ad entrare nel mondo del lavoro”. Secondo Brancaccio occorre affrontare questo complesso problema nella dimensione distrettuale alla luce delle
indicazioni programmatiche del governatore Maria Rita Acciardi.
Il tasso di disoccupazione giovanile è in costante incremento, i ragazzi sono sfiduciati, i migliori
scappano. Così si perdono le intelligenze più vivaci, si dilapidano opportunità, si contrae la capacità di crescita. “E’ stato calcolato che una fetta della popolazione giovanile, pari alla grandezza
di una città come Napoli, è in procinto di lasciare le regioni del Sud”, ha avvertito, Mario Mustili,
prorettore della Seconda Università di Napoli.
L’imperativo categorico è, dunque, quello di ribaltare metodi e strategie alla ricerca di nuove modalità operative capaci di offrire altre opportunità. A partire, appunto, dal talento, che è la risorsa
sulla quale investire. La scommessa è evitare che il talento sia mortificato e operare perché abbia, invece, un ruolo fondamentale per la ripresa del sistema Italia. “E allora -ha detto il presidente
del Rotary di Caserta, Giuseppe Luberto - bisogna attivare tutte le risorse, coinvolgere scuola, università, imprese, perché ognuno, a seconda delle proprie competenze, faccia la sua parte. La scuola,
prima di tutto, che deve scovare e valorizzare i talenti, l’università che ha i mezzi per farli crescere
e sviluppare, il mondo delle imprese che può offrire loro il banco di prova dove sperimentare e
mettere a frutto queste capacità. E’ indispensabile, perciò -ha concluso Luberto- creare le condizioni per lo sviluppo della cultura del talento e dell’innovazione”.
Da qui il progetto del Rotary che ha l’obiettivo di promuovere e sostenere percorsi di tirocinio per
diplomandi e laureandi presso aziende del territorio casertano. “Lo scopo è quello di individuare
insieme una soluzione concreta sulla quale possano ragionare e operare in modo efficace il mondo
del lavoro e quello del sapere e della formazione”, come ha sottolineato, il giornalista de “Il Mattino”, socio del club di Caserta, Nando Santonastaso, moderatore del convegno.
“Abbiamo aderito all’iniziativa perché la nostra esperienza ci ha insegnato che, solo puntando sulla
formazione interna, si riesce a superare i momenti di difficoltà”, è stata la testimonianza di Vincenzo
Grimaldi, titolare di una delle imprese che hanno dato la disponibilità ad accogliere gli studenti.
Finora, sono già almeno venti le aziende che hanno aderito al progetto e che si sono rese disponibili ad accogliere i tirocinanti. “In questa fase, avevamo sperato in una decina di adesioni, invece, le aziende sono già il doppio e tante altre ci stanno contattando per partecipare”, ha affermato, soddisfatto, Vincenzo Iorio.
Gli aspiranti-tirocinanti verranno selezionati da una commissione formata dai rappresentanti del
Rotary, di Confindustria, della Seconda Università di Napoli, di Manpower, di Italia Lavoro e della
Fondazione Cultura e innovazione. Compito del comitato sarà, non solo quello di individuare i
criteri con i quali saranno selezionati i candidati, ma anche quello di favorire il loro inserimento
nelle aziende e di promuovere il dialogo fattivo fra le aziende e l’università onde definire i profili
professionali più richiesti.
da sinistra,
Domenico Massaro,
Michele Raccuglia,
Francesco Gangi,
Nando Santonastaso,
Patrizia Iaccarino,
Angela Orabona,
Vincenzo Grimaldi
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ROTARY 2100
Stefania Brancaccio
Giuseppe Luberto
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COMUNITÀ DISTRETTUALE
Cari Presidenti e Segretari,
i Gemellaggi tra Club Rotary nazionali ed internazionali, generalmente promossi
nell’ambito delle attività dei Comitati Inter Paese, hanno lo scopo di favorire attività quali lo Scambio Giovani, i Gruppi di studio e, in generale, la realizzazione di
progetti utili a migliorare la comprensione fra le Nazioni. Essi rappresentano dei
veri e propri ambasciatori di pace, capaci di creare ed incrementare i rapporti ed
i legami tra Paesi diversi, promuovere conoscenza ed amicizia tra Rotariani, realizzando iniziative in comune ed attuando, in tal modo, quello che rappresenta il
fine principale del Rotary: incoraggiare l'intesa internazionale, l'amicizia, la buona
volontà e la pace mondiale. Per tutte queste ragioni, particolarmente importanti
nell’ambito delle attività internazionali del Rotary, è stato deciso di dare vita ad una
apposita Commissione Distrettuale che assumesse il compito di promuovere ed
incentivare l’istituto del Gemellaggio.
A tale scopo è stata, prima d’ogni altra cosa, elaborata una modellistica (verbale del
Club, Atto di Gemellaggio, comunicazione al Distretto, pergamena celebrativa, etc..)
che facilitasse il più possibile il lavoro dei singoli Club. E’ già in costruzione, inoltre, e
seppure ancora in piccola parte, consultabile, una quanto più attendibile ed esauriente banca dati, contenente segnalazioni relative a Nazioni, Distretti e Club italiani
o stranieri disponibili all’attività di Gemellaggio. La sua realizzazione che avverrà progressivamente e in un tempo ragionevole, è ovviamente aperta al contributo di tutti.
Potranno essere elaborati e realizzati idonei mezzi di comunicazione ( visual, brochure, ppt, video, etc..), anch’essi da distribuire ai Club, che, illustrandone sinteticamente l’importanza e le finalità, possano tradursi in promozione ed incentivazione
dell’attività di Gemellaggio. Tuttavia, come è comprensibile, per realizzare compiutamente gli obiettivi che sono stati posti e che la stessa Commissione si è posti, è assolutamente necessario acquisire, per così dire, il punto , quanto più realistico
possibile, sullo stato dell’arte in tema di Gemellaggi.
A tutt’oggi, infatti, il Distretto non ha una precisa cognizione delle attività internazionali dei singoli club ed in particolare, dei Gemellaggi che sono stati realizzati nel
passato. Per ovviare a tutto ciò, troverete alla fine di questa breve comunicazione,
un link che attivato, vi condurrà a sua volta ad un questionario conoscitivo composto da poche e semplici domande, in grado tuttavia, di riprodurre un’immagine
presumibilmente aggiornata e realistica, relativamente alle attività internazionali
ed ai Gemellaggi promossi dai Club del nostro Distretto. Nel ringraziare tutti, fin
d'ora, per il tempo e l'attenzione che dedicherete alla compilazione del questionario, Vi comunichiamo la piena disponibilità della Commissione per eventuali richieste di supporto e chiarimenti.
Rotarianamente,
Alfredo M.Vaccaro
Pres. Comm. Distr. Gemellaggi
Distretto 2100
Maria Rita Acciardi
Governatore
link per il questionario http://my.questbase.com/take.aspx?pin=0562-7438-5892
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6-02-2014
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COMUNITÀ DISTRETTUALE
Care amiche e cari amici nel Rotary,
realizzare un calendario per raccogliere fondi per la Rotary Foundation e ……..fare un po’ di bene nel
mondo! Questo è l’obiettivo del calendario che ripercorre luoghi, paesaggi ed itinerari del nostro Distretto restituendoci immagini di rara suggestione e di grande fascino, per la cui realizzazione voglio ringraziare la Commissione Distrettuale Arte, Architettura e Creatività, ed in particolare il Presidente
Marcello Guido, nonché i Club ed i fotografi che ci hanno inviato le foto.
La nostra Fondazione raccoglie fondi sotto forma di contributi volontari e li ridistribuisce per sostenere
i progetti, i nostri progetti, e le attività istituzionali a cui è preposta per norme statutarie.
Senza questo formidabile strumento, forse saremmo stati solo un’Associazione di beneficenza, certamente assai meno caratterizzata sul piano dellaVision strategica, della progettualità, della Leadership, del
Service e della Internazionalità. La R.F. è anche il modo più prossimo per incontrare con spirito di amicizia, solidarietà e rispetto della dignità della persona chi è diverso da noi e chi può aver bisogno del
nostro aiuto, non sottovalutando il fatto che, nel donare, il beneficio non è solo di chi riceve, ma anche,
e forse di più, di chi dà.Attraverso la nostra Fondazione abbiamo il potere di mettere in pratica il motto
“Fare del bene nel mondo” e attraverso la Fondazione possiamo fare molto più bene di quanto ne potremmo mai fare da soli! Ecco perchè la Rotary Foundation è soprattutto Emozione, Passione, Ispirazione, Coinvolgimento, Condivisione, Progetto, Inclusione,Appartenenza, Sentimento vocazionale,Vision,
non solo raccolta fondi, nè mera burocrazia, né trita beneficenza, ma terreno di cultura rotariana, di sperimentazione del service, di leadership relazionale, di consapevolezza e responsabilità sociale .
E’ occasione, questa, per ribadire, ancora una volta, che i valori, le idealità e la identità del Rotary sono
irrinunciabili e non negoziabili e che la più alta espressione di questi valori è rappresentata proprio dalla
“qualità rotariana” dei soci e da una leadership che sia in grado di motivare gli altri: attribuendo senso
e valore al proprio servizio ed a quello degli altri; valorizzando competenze e logiche di partnership; privilegiando il metodo del pensare e del fare per progetti e quello della massima inclusione degli attori
sociali e delle soggettività rappresentative; testimoniando in difesa della dignità dell’uomo, ovunque sia
messa in discussione; scendendo nell’agorà e penetrando, con la dovuta autorevolezza, nella coscienza
viva della società; non facendo mancare, con le grandi risorse umane a nostra disposizione, quel contributo critico e costruttivo alle grandi tematiche del nostro mondo che ci si attende, soprattutto in tempi
difficili come i nostri, da un sodalizio così prestigioso, ricco di “spiritualità” e forte della leadership e dell’integrità morale dei suoi membri. Questa è la leadership in grado di tradurre in sana competizione e
nuove prassi etiche l’intreccio di trasformazioni, aspirazioni, comportamenti ed aspettative degli uomini
e delle donne del nostro tempo, che ne ridefinisce ed attualizza le traiettorie culturali, spirituali, formative, lavorative, affettive e ne sottolinea e valorizza la stessa vicenda umana.
Ho condiviso queste idealità e questa prospettiva di “umanesimo” nelle visite ai Club: un percorso esaltante, caratterizzato dall’etica delle relazioni, connotato da ideali e sentimenti comuni, dall’attaccamento
al Rotary, ad un Rotary concreto, al Rotary della contemporaneità, al Rotary aperto ai giovani ed alle
donne, al Rotary del service, delle sfide e delle scelte, al Rotary come “soggetto politico”, che scende
nell’agorà con azioni di servizio, di sensibilizzazione e di proposta, un vero e proprio riferimento filantropico ed un forte investimento sociale di supporto e stimolo ad Enti, Istituzioni ed Associazioni.
Cari amici, questa è la nostra scommessa, individuale e collettiva, questa è la leadership del futuro, una
leadership valoriale, etica, generosa ed altruista per necessità, questa è la mission degli uomini e delle
donne del Rotary: costruire valori, responsabilizzarsi e responsabilizzare, crescere nel servizio, perseguire
il “bene comune”.
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6-02-2014
11:06
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COMUNITÀ DISTRETTUALE
Cari Presidenti e Segretari,
al termine delle 93 visite effettuate negli 87 Club del nostro Distretto (ho visitato due
volte i sei Club aperti lo scorso anno rotariano), intendo riportarVi le mie sensazioni, impressioni e riflessioni sull’esperienza.
Ho cercato di trasmettere il Rotary dei valori, il Rotary come scenario di vita, individuale e collettiva, vissuto intensamente in relazione all’altro, il Rotary come scelta di
vita, il Rotary come impegno morale, il Rotary come spiritualità, il Rotary come leadership valoriale, il Rotary come service, il Rotary come passione ed impegno civili,
il Rotary come riferimento filantropico attivo, il Rotary come partner strategico del
sociale, il Rotary per i giovani.
Queste considerazioni proiettano sullo scenario della vita l’opportunità di vivere con
intensità l’essere Rotariani, l’appartenenza alla Famiglia Rotariana, ed il saper condividere questa “esistenzialità rotariana” con altri, spesso diversi da noi, ma uniti da un comune senso dell’onestà, dal rispetto verso l’altro, dalla rettitudine, dall’amore verso la
vita e il mondo.
Un approccio solidaristico che scommette sulla bellezza e la verità della vita: un impegno, una sfida, in primis con noi stessi, in una prospettiva che presuppone atteggiamenti di reciprocità e ponti culturali per promuovere occasioni di conoscenza, di
interazione, di apertura, di confronto, di curiosità ed attenzione per le diversità, di
dialogo con spirito di uguaglianza ed amicizia.
Devo dire che ho condiviso queste idealità e questa prospettiva di “umanesimo” in
tutti i Club e con la gran parte dei Rotariani: un percorso esaltante, caratterizzato dall’etica delle relazioni, connotato da ideali e sentimenti comuni, dall’attaccamento attribuendo senso e valore al proprio servizio ed a quello degli altri; valorizzando
competenze e logiche di partnership; privilegiando il metodo del pensare e del fare
per progetti e quello della massima inclusione degli attori sociali e delle soggettività
rappresentative; testimoniando in difesa della dignità dell’uomo, ovunque sia messa in
discussione; scendendo nell’agorà e penetrando, con la dovuta autorevolezza, nella coscienza viva della società; non facendo mancare, con le grandi risorse umane a nostra disposizione, quel contributo critico e costruttivo alle grandi tematiche del nostro
mondo che ci si attende, soprattutto in tempi difficili come i nostri, da un sodalizio
così prestigioso, ricco di “spiritualità” e forte della leadership e dell’integrità morale
dei suoi membri.
Questa è la leadership in grado di tradurre in sana competizione e nuove prassi etiche l’intreccio di trasformazioni, aspirazioni, comportamenti ed aspettative degli uomini e delle donne del nostro tempo, che ne ridefinisce ed attualizza le traiettorie
culturali, spirituali, formative, lavorative, affettive e ne sottolinea e valorizza la stessa
vicenda umana.
Cari amici, questa è la nostra scommessa, individuale e collettiva, questa è la leadership del futuro, una leadership valoriale, etica, generosa ed altruista per necessità, questa è la mission degli uomini e delle donne del Rotary: costruire valori,
responsabilizzarsi e responsabilizzare, crescere nel servizio, perseguire il “bene comune”.
Felice 2014!............Engage Rotary change lives!
master_febbraio:luglio_master_acciardi
6-02-2014
11:06
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COMUNITÀ DISTRETTUALE
Carissimi Presidenti,
il 23 febbraio celebriamo la nascita della Nostra Associazione. E’ opportuno che a tale ricorrenza venga attribuito un giusto risalto pubblico, finalizzato a far sapere alle nostre comunità di insediamento cosa
è e cosa fa il Rotary nel contesto locale ed in quello internazionale. Una
comunicazione positiva, che, partendo dalla storia e dalle origini della
nostra Associazione, informi sulle iniziative umanitarie nelle varie aree
del mondo e sulle azioni positive messe in atto dai Club nelle singole
comunità ove sono insediati. Penso che la location più appropriata per
una tale iniziativa sia la sede Municipale e gli interlocutori più coerenti
la cittadinanza e gli Amministratori.Vi chiedo, pertanto, se condividete
lo spirito, il contenuto e la modalità dell’avvenimento, di voler contattare per tempo le Autorità comunali impegnandole per tale ricorrenza
(nei centri in cui è presente più di un Club naturalmente la cerimonia
si svolgerà assieme) e divulgandone la notizia con i mezzi ritenuti più
idonei, coinvolgendo, ovviamente, i media locali.
Sicura di poter contare sulla Vostra condivisione per un progetto che
ci chiede di essere veri opinion-leader nel trasferire la storia ed i principi del Rotary, nel rappresentare le nostre straordinarie intraprese
umanitarie, le attività dei Club e la nostra disponibilità al servizio, attendo Vostre conferme e Vi saluto con affetto.
Carissimi,
Nel corso dell’Assemblea Distrettuale 2013, che si è svolta a Reggio Calabria, è stata ufficialmente presentata l’anteprima del Progetto Distrettuale “Giornata Rotariana del Patrimonio Culturale” .
Ringrazio la Commissione Distrettuale BB. Culturali e Storici, ed in particolare il Presidente Paolo Romanello, per la stesura del Progetto, con
predisposizione del format della manifestazione, che Vi allego, e l’individuazione di un giorno all’anno (ultima domenica di aprile) da dedicare
alla Giornata Rotariana del Patrimonio Culturale.
La valorizzazione del patrimonio artistico, storico, archeologico ed architettonico (si stima che l’Italia custodisca circa il 60% del patrimonio
mondiale) costituisce uno dei punti programmatici più significativi dell’anno rotariano (Focus su Paesaggio, Ambiente e Beni Culturali – Piano
Strategico Distrettuale pag. 116).
È a noi tutti evidente l’importanza della diffusione della conoscenza ai
fini della salvaguardia e della valorizzazione del nostro patrimonio culturale e degli evidenti conseguenti benefici sul piano delle prospettive
socio-economiche.
Sono sicura che tutti i Club del Distretto confermeranno la partecipazione a questo straordinario Service che ben esalta il genius loci e la cultura comunitaria.
Vi prego, quindi, di voler comunicare, a me ed al Presidente Paolo Romanello, che è a vostra disposizione per qualsivoglia chiarimento, entro
il 15 di febbraio 2014, il programma predisposto dal Club. Il tutto anche
per l’indispensabile coordinamento della comunicazione.
Buon lavoro e buon Rotary a tutti! Un abbraccio
master_febbraio:luglio_master_acciardi
6-02-2014
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Cultura e amicizia a Crotone
in cinquantacinque primavere
VITA DEI CLUB
Il giorno 3 gennaio è stato celebrato il cinquantacinquesimo anniversario della costituzione del Rotary Club di Crotone. Il presidente del Rotary Michele Lucente ha voluto celebrare questo
evento di straordinaria importanza con un concerto della “Chernivsty Philarmonic Orchestra”, una delle orchestre sinfoniche più
prestigiose dell’Est Europeo, formata da 55 artisti e diretta dal famosissimo maestro Yosip Sozansky.
Alla serata, che ha avuto luogo nella Basilica Cattedrale, hanno
partecipato monsignor Domenico Graziani, il prefetto Maria Tirone, il past governor e presidente della Commissione Distrettuale Rotary Foundation Francesco Socievole.
La platea numerosa, che ha seguito con vivo interesse l’intera
esibizione, ha applaudito il vasto repertorio, volteggiante dai
brani sinfonici ai valzer di Strauss, magistralmente eseguiti dall’orchestra.
“La ricorrenza di un anniversario -ha affermato il presidente
Michele Lucente- rappresenta uno dei momenti più importanti
della vita rotariana ed è fonte di una profonda riflessione sulla
storia e sul futuro del club. La tradizione del Rotary Club Crotone ha saputo conquistarsi negli anni un prestigio attraverso una
continuità d’azione umanitaria rivolta alla comunità locale e alle
altre popolazioni meno fortunate, in ossequio al principio rotariano che è quello di incoraggiare e promuovere l’ideale di servizio attraverso l’applicazione dell’etica in ambito personale,
professionale e sociale. Sin dalla sua fondazione, i presidenti del
club hanno realizzato importanti iniziative sociali e culturali, nel
rispetto del valore dell’amicizia e della solidarietà, che sono divenute patrimonio del club di Crotone e ne costituiscono momenti istituzionali”.
Tra le iniziative culturali del Club merita particolare attenzione
il Premio “Pucciarelli D’Afflitto”, giunto alla sua XLVIII edizione, riservato agli alunni più meritevoli, con la consegna
della targa intitolata ai soci Francesco Pucciarelli e Raffaele
D’Afflitto. L’importante riconoscimento è stato istituito con la
finalità di contribuire a diffondere una consapevolezza che la
cultura è condizione primaria per la crescita morale, civile e
sociale del nostro territorio.
Altro momento istituzionale è la consegna della “Targa della
professionalità” che ha ormai raggiunto la XXV edizione. E’ un
prestigioso riconoscimento che il Rotary Club di Crotone conferisce a coloro i quali nell’ambito del proprio settore professionale si siano distinti per perizia e dirittura morale ed abbiano recato con le loro opere lustro alla città di Crotone e
benefici alle loro aziende ed al territorio di appartenenza. “La
riflessione sulla storia genera motivazione ed entusiasmo -ha
affermato Lucente-. L’augurio è quello di raggiungere risultati
sempre più prestigiosi”.
Patrizia Malena
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VITA DEI CLUB
Incontro a Benevento di rotariani e innerine
Violenze sulle donne
In Italia un omicidio su tre avviene in ambito familiare, oltre la metà matura nel rapporto di coppia
e circa i tre quarti tra le mura domestiche, le casalinghe tra i 25 e i 54 anni sono la fascia più a rischio
e in nove case su dieci l’omicida è maschio. Emerge cioè da una parte dell’omicida l’incapacità di ripensare il futuro, di darsi una seconda possibilità di fronte ala perdita di una relazione significativa,
vissuta come irreversibile e totalizzante. Il fenomeno sembra essere dilagante e fuori da ogni controllo nonostante oggi vi siano maggiori tutele anche legislative per le donne che denunciano.
Di femminicidio si è discusso in un interessante incontro organizzato dal Rotary Club di Benevento,
presieduto da Vito Renis e dall’Inner Wheel presieduto da Maria Cristina Donnarumma, presso
la sale delle lauree dell’Università del Sannio, con la presenza di Maria Luisa Palma, Direttrice della
casa circondariale di Benevento, Simonetta Rotili, magistrato e della psicologa e psicoterapeuta Immacolata Di Napoli. Il titolo dell’incontro “Sono caduta dalle scale” mutua il titolo dal libro edito da
Franco Angeli proprio di Immacolata Di Napoli.
Nell’introduzione intelligente dei due presidenti del Rotary e dell’Inner sono emersi spunti di riflessione che sono stati portati all’attenzione dei relatori. L’incontro moderato da Enza Nunziato ha visto affrontare la scottante e attuale tematica da angolazioni diverse. Maria Luisa Palma ha portato
un esempio concreto, apparentemente lontano dal femminicidio classico ma che ben si inquadra in
un omicidio di genere. Un detenuto della casa circondariale sta scontando una pena per aver ucciso
una donna che aveva avuto la sola colpa di non averlo allontanato nei rapporti di civiltà e di buona
educazione. Comportamenti scambiati dall’assassino per un interesse di tipo affettivo, che nel momento del respingimento ha innescato la violenza. L’uomo aveva alle spalle una storia di degrado
familiare. Pregiudizi, mancanza di cultura hanno creato un mix esplosivo che ha portato l’uomo alla
violenza. Di norme giuridiche ha ampiamente discusso il magistrato Simonetta Rotili, sottolineando
come nel Sannio le violenze sessuali, quelle che in alcuni casi precedono l’omicidio, sono aumentati
vertiginosamente e in tutte le fasce sociali. Come sono aumentati i casi stalking, ascrivendoli anche
a coppie gay. Situazioni gravi, dove però oggi, grazie alla giurisprudenza è possibile intervenire. Negli anni passati era difficile intervenire per tutelare le malcapitate proprio per mancanza di leggi.
Infine, Immacolata Di Napoli ha illustrato i risultati di una ricerca sul campo in tema di violenza di
genere, evidenziando purtroppo come molte volte i familiari, i medici, i parroci e gli amici, non vedono e fingono di non capire quello che di drammatico spesso avviene tra le mura domestiche. La
violenza sulle donne si genera e si struttura all’interno di una cornice relazionale fondata nel privato
e nel sociale, sulla disuguaglianza e sull’asimmetria di potere tra maschi e femmine.
Il riconoscimento del principio di parità dei diritti a livello sociale-legislativo non trova che scarso riscontro nelle pratiche domestiche mancandone il pieno riconoscimento a livello personale e privato,
pertanto quando le donne non si adeguano, quando cioè osano ribellarsi, alla regole sociali istitutive
della subordinazione, gli uomini rivendicano attraverso la violenza la loro presupposta supremazie.
L’asimmetria di potere viene evocata e invocata nelle relazioni sociali e nella gestione del micropotere domestico, stalking, e omicidi domestici sono sempre di più segnali di malessere profondo delle
relazioni sociali tra uomo e donna.
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VITA DEI CLUB
Dibattito a Cosenza su un drammatico problema
Maltrattamenti e abusi
Se “service” è anche discutere e approfondire i problemi della società con
il contributo di esperti, diffonderne la conoscenza per contribuire a sensibilizzare i cittadini concorrendo, anche se in piccola parte, alla loro risoluzione, possiamo dire che i Rotary Cosenza e Rende, insieme all’Inner Wheel di Cosenza, hanno dato una dimostrazione concreta di “service”. Come? Semplicemente coordinandosi e discutendo su un problema attuale quanto grave quale la violenza psicologica e fisica sulle donne e sui minori. Introdotta dal presidente del Rotary Club Cosenza, Alessandro Campolongo e dopo i saluti del presidente del Rotary Club Rende, Casimiro Giannuzzie dell’Inner Wheel Cosenza, Imperia Fiertler, la
serata ha visto gli interventi del Tenente Colonnello Vincenzo Franzese,
Capo del Reparto Operativo dei Carabinieri della provincia di Cosenza
e della dottoressa Patrizia Nicotera, dirigente di psichiatria forense dell’Unità di Medicina Legale dell’ASP di Cosenza. L’impegno dell’Arma dei
Carabinieri nella prevenzione e la lotta al fenomeno, è stato evidenziato
dallo stesso Franzese il quale, dopo avere presentato un breve ma efficace
filmato prodotto dal Comando Generale dell’Arma, ha innanzitutto sottolineato come: “I cosiddetti reati di genere siano, purtroppo, in aumento nel nostro paese. Basti pensare che nel 2012, ultimo anno per il quale si hanno dati certi e consolidati, sono stati denunciati oltre 150 reati di
questo genere e che, per il 2013, le prime stime fanno pensare ad un preoccupante incremento dovuto, anche, al fatto che finalmente, dopo anni
ed anni di silenzio ed omertà, anche grazie ad incontri come questo di
stasera, vi sia un notevole aumento delle denunce laddove, il vero problema per chi come noi deve intervenire, è sempre avere una denuncia
non tardiva. La violenza non è soltanto di natura fisica ma può assumere diverse facce: economica laddove, l’uomo, faccia pesare l’eventuale dipendenza economica della donna, psicologica, sessuale sino ad arrivare
alle forme più gravi e pericolose quali lo stalking e la violenza sessuale. Più
grave è il fatto che, nove volte su dieci, la violenza nasce nella famiglia, all’interno di un rapporto affettivo. Oggi, comunque, grazie alla sensibile\
attenzione del legislatore, le forze dell’ordine hanno a propria disposizione
maggiori e più efficaci strumenti per prevenire e combattere il fenomeno. Strumenti sia in termini penali che procedurali grazie ai quali, la nostra opera, è facilitata e può essere più incisiva”.
A giudizio della dottoressa Nicotera: “Il problema principale, ciò che maggiormente ci preoccupa, è la mancanza di capacità di comunicazione affettiva, la difficoltà di comunicare e trasmettere le proprie emozioni che
registriamo innanzitutto all’interno delle famiglie, tra genitori e figli. Di
conseguenza, il giovane di oggi, conosce soltanto o principalmente la rabbia evidenziando l’assoluta capacità di controllare e gestire le proprie frustrazioni, trovando sfogo in atti di violenza contro i più deboli. Lo sforzo che stiamo compiendo attraverso il progetto Ascolto Donna, in collaborazione con istituzioni, forze di polizia, scuole, ordini professionali
è proprio quello di fare conoscere, ai cittadini, questo problema partendo dalle scuole primarie nelle quali, i bambini, riescono con il loro entusiasmo, la loro spontaneità, a trasmetterci la gioia di vivere. E’ importante
che ogni pezzo della società, ogni singolo cittadino, si senta responsabile di questa vera e propria piaga sociale e che, con il suo impegno, contribuisca alla risoluzione del problema. Fare squadra è la parola d’ordine
perché il problema è di tutti e può colpire tutti quanti noi”.
La serata si è conclusa con un interessante e vivace dibattito, a dimostrazione
della riuscita della manifestazione.
Roberto Barbarossa
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VITA DEI CLUB
Presila Cosenza Est
Salviamo l’ambiente
Rotary CO2: è questo il nome di un progetto nato in seno al neo costituito Club Rotary Presila
Cosenza Est, presieduto da Michele Guarnieri, da un'idea del presidente della Commissione
Energia & Ambiente, Vincenzo D'Agostino, già CEO di una SpA leader nel settore energetico.
Si tratta di un progetto ambizioso che verrà sperimentato dapprima all'interno del Club, come
suggerito dal governatore Maria Rita Acciardi, per poi svilupparsi, magari, a livello distrettuale,
e quindi nazionale e intercontinentale. La valorizzazione dell’ambiente in cui viviamo e la tutela
della natura sono i princìpi cardine su cui si basa la cultura del risparmio energetico e dello sviluppo sostenibile, ed è in questo contesto che si colloca il progetto Rotary CO2, finalizzato ad una
più consapevole e corretta gestione delle risorse energetiche, in linea con le politiche ambientali
promosse da ben 166 nazioni del mondo e anche dalla Comunità Europea, per il raggiungimento
degli obiettivi di risparmio energetico e la riduzione delle emissioni di gas climalteranti nell’atmosfera prefissati nel protocollo di Kyoto. L’idea che Vincenzo D'Agostino ha proposto e che ha
incontrato il favore del Club e del Governatore, è quella che il Club prima ed il Rotary International poi, possano in maniera concreta e significativa contribuire al raggiungimento degli obbiettivi del protocollo di Kyoto, attraverso una serie di azioni che così si possono sintetizzare per
punti seppur nelle linee generali:
1. ogni socio dovrà contribuire direttamente alla riduzione di CO2 per un valore di 5.000 Kg convenzionali entro il 2020;
2. entro quella stessa data, il club dovrà contribuire direttamente alla riduzione di CO2 per un
valore di 10.000 X N Kg convenzionali ove N è il numero dei soci del club presenti mediamente
nell’anno o per il periodo 2013/2020;
3. il singolo socio potrà dimostrare il proprio contributo alla riduzione di CO2 producendo copia della ricevuta o fattura nominativa o scontrino in originale di uno o più acquisti di interventi
di efficienza energetica che, una volta contabilizzati, dovranno raggiungere almeno il valore di
5.000 Kg di CO2 convenzionali evitati;
4. il club potrà, quindi, organizzarsi nel territorio ove opera come riterrà più opportuno, attuando
tutte le iniziative per diffondere il progetto al fine di raccogliere adesioni anche al di fuori del club stesso
opportunamente documentati nella forma convenzionale di interventi di efficienza energetica;
5. per ogni intervento di efficienza energetica, quindi, sarà associata una quantità di Kg di CO2
convenzionale, esisterà, allora, una tabella riepilogativa ufficiale Rotary che riporterà tutti i tipi
di interventi previsti, con indicati i rispettivi valori di CO2 convenzionali;
6. sarà premura del segretario del Club ricevere e archiviare la documentazione ricevuta dai singoli soci, farne una lista dettagliata con nominativi dei soci, Kg CO2 evitati e la % di raggiungimento sia dei singoli soci che dell’intero club.
Si tratta di un progetto che potrà essere promosso poi, dopo una prima fase di sperimentazione
all'interno del Club Presila Cosenza Est, a livello distrettuale, nazionale ed internazionale.
Vincenzo D'Agostino, vulcanico ideatore del progetto, afferma che da questa idea emerge un «messaggio molto importante: il contributo dei singoli non è un costo passivo o un contributo a fondo
perduto in forma di beneficienza, ma è un atto di intervento energeticamente sostenibile, con ricadute positive innanzitutto sull'economia familiare di ciascun rotariano attraverso il quale si potrà dimostrare al mondo che i Rotariani sono in grado di contribuire percentualmente di più rispetto a qualunque altro organismo governativo e/o extragovernativo e che opereranno,
indipendentemente dalle politiche nazionali cui appartengono, con rilevanti ricadute sia in tema
di politiche ambientali, ma soprattutto di immagine verso l’esterno a livello mondiale».
Salvatore Le Pera
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VITA DEI CLUB
Aversa Terra Normanna
Il mondo visto dallo spazio
Nell’ambito dei rapporti con il territorio per la diffusione della cultura,
intesa a consentire la migliore conoscenza del ruolo delle istituzioni e
del rafforzamento dei rapporti con le stesse, il Club rotariano Aversa
Terra Normanna, presieduto da Giovanni Costanzo, ha promosso una
conviviale con due prestigiosi conversatori: il generale di base aerea
Amedeo Magnani, ispettore per la sicurezza del volo e il ten. col. Fulvio D’Antonio, vice comandante della base di Grazzanise dove ha
sede il nono Stormo. L’Aeronautica Militare ha sempre avuto un particolare feeling con l’area casertana e con quella napoletana se si pensa
che l’Aeroporto di Grazzanise è situato in territorio casertano insieme
alla scuola specialisti di Caserta, e con l’area napoletana se si pensa alla
prestigiosa Accademia Aeronautica di Pozzuoli. All’incontro sono intervenute autorità militari e civili che hanno consentito di stringere sempre più i legami del Rotary con le istituzioni territoriali.
Il generale Magnani ha frequentato il corso “Top Gun” negli Stati Uniti
ed è attualmente presidente dell’Istituto Superiore per la Sicurezza del
Volo. Ed è proprio nella sua veste di Ispettore della Sicurezza del volo
che ha illustrato l’organizzazione centrale, l’addestramento del personale e la formazione degli uomini preposti a questa peculiare funzione, il tutto supportato da una serie di emozionanti filmati. Il pubblico
è stato particolarmente interessato per la funzionalità e il compito davvero importante e attentissimo alla problematica della sicurezza del volo.
Inoltre è stato colpito in particolare dalla organizzazione manageriale
e formativa del compito, dello straordinario processo comunicativo in
atto nella Forza Armata e soprattutto dalla non comune competenza
manifestata dal generale Magnani dotato di un eloquio comunicativo
che è stato particolarmente sottolineato e apprezzato dal pubblico.
Successivamente ha preso la parola il ten. col. Fulvio D’Antonio, vice comandante della base il quale con una lucida conversazione ha illustrato
le origini del nono Stormo, intitolato al grande eroe nazionale della
prima guerra mondiale, Francesco Baracca e la sua gloriosa storia dal
1934 ad oggi dettagliando i compiti, le missioni, civili e militari che lo
hanno contraddistinto. In particolare il brillante conversatore con un filmato ha evidenziato il nuovo ruolo operativo dello Stormo quando fu
costituito il Reparto distaccato presso l’aeroporto di Kabul nell’ambito
della missione internazionale ISAF IX con il compito principale di garantire l’attività aerea di trasporto tattico, evacuazione sanitaria e ricognizione al suolo. Attività intensa e particolarmente apprezzata dalle
forze multinazionali. Lo stormo, infatti già dal 2006, a seguito della sua
nuova veste operativa aveva visto il trasferimento dei caccia intercettori
presso il trentasettesimo Stormo che ha sede a Trapani ed attualmente
opera con gli elicotteri HH-212. Ad enumerare e indicare le azioni di
intervento del nono Stormo espletate in questi anni bisognerebbe descrivere un elenco lunghissimo che va dall’Afghanistan ai soccorsi ai naufraghi della nave Concordia, all’intervento in occasione del tragico sisma in Abruzzo ed alla partecipazione ad esercitazioni nazionali e
internazionali. Lo stesso D’Antonio si è particolarmente distinto nelle
operazioni in Afghanistan. Al termine sono stati numerosi gli interventi
e le domande da parte del pubblico riguardanti gli incidenti aerei, la tragedia di Ustica, le Frecce Tricolori, nostro orgoglio nazionale, la manutenzione dei velivoli e l’addestramento del personale, domande alle
quali, con garbo e con particolare dovizia di contenuti, hanno risposto
i conversatori.
Salvatore Striano
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Arte e solidarietà
a Sorrento
Ha deliziato il pubblico con la sua musica e il suo stile inconfondibile. Gli stessi che
l’hanno reso celebre nel mondo, permettendogli di vincere l’Oscar per colonna sonora de «La vita à bella». Nicola Piovani è stato il grande protagonista del concerto promosso dal Rotary di Sorrento in collaborazione con il Comune. Il pianista e direttore d’orchestra romano si è esibito nella suggestiva cornice del teatro
Tasso. Piovani ha eseguito i brani che ne hanno scandito la parabola artistica in un
vero e proprio concerto autobiografico, commissionato per la prima volta dagli organizzatori del festival di Cannes nel 2003. Dagli inizi con le musiche dei cinegiornali
nella facoltà di Filosofia all’incontro con i registi Mario Monicelli, Nanni Moretti,
Fabrizio Bellocchio, Paolo e Vittorio Taviani, fino al «colpo di fulmine» con Federico Fellini e Roberto Benigni: esperienze di vita tra musica, cinema e teatro,
che il musicista ha ricordato attraverso le note del suo pianoforte, non senza un filo
di commozione. Ad introdurre Piovani sono stati alcuni giovani studenti di Conservatorio: è proprio a loro che il Rotary Club di Sorrento ha deciso di assegnare
una borsa di studio, finanziata con i proventi dello spettacolo. Insomma, a 19 anni
dalla prima edizione, il tradizionale concerto rotariano continua a coniugare musica d’autore e solidarietà. Dal 1994 ad oggi, sul palco si sono alternati complessi e
solisti di fama internazionale come la banda musicale dei carabinieri, la filarmonica dell’accademia di Santa Cecilia, la pianista Cristina Ortiz e il jazzista Fabrizio Bosso. I proventi del concerto hanno finanziato una lunga serie di iniziative
umanitarie targate Rotary Club: la costruzione di un reparto di ortopedia nel Togo,
l’apertura di pozzi d’acqua in Congo, la realizzazione di programmi a sostegno dei
bambini e delle giovani madri della Somalia, senza dimenticare i contributi versati
a Croce Rossa, Telefono Azzurro, Pellicano, museo Correale e ospedale di Sorrento.
«Il concerto del Rotary Club è ormai diventato un appuntamento irrinunciabile nel
panorama degli eventi natalizi a Sorrento - sottolinea il presidente del club Gaetano Spasiano - Grazie alla sponsorizzazione dei privati e al sostegno del pubblico,
questa manifestazione continua a coniugare arte e solidarietà perseguendo le finalità benefiche che sono il vanto della nostra associazione». Alla manifestazione
hanno partecipato il sindaco Giuseppe Cuomo e l’assessore Mario Gargiulo. Il
Rotary di Sorrento destinerà il ricavato delle varie iniziative a tre progetti: sostegno
a un giovane autistico, restauro della statua di Sant’Antonino in piazza Tasso e sussidio alla parrocchia di Gragnano dove è ospitato un gruppo di superstiti del naufragio di Lampedusa. Iniziative che rispondono alle tre mission del club: solidarietà
verso i deboli, internazionalizzazione degli interventi e presenza sul territorio.
Ciriaco Viggiano
AiVigili del Fuoco di Caserta
Defibrillatore del Rotary
Il Rotary di Caserta ha consegnato un defibrillatore alla compagnia provinciale dei
Vigili del Fuoco di Caserta. A ricevere il dono è stato il comandante Mario Falbo.
Alla cerimonia, semplice e sentita, hanno partecipato, con il nostro governatore
Maria Rita Acciardi, il prefetto Carmela Pagano, il presidente del Rotary Giuseppe Luberto, ed una folta delegazione di rotariani, di bambini delle scuole elementari e medie, le istituzioni, gli esponenti delle forze dell’Ordine e sindaci del territorio. Dopo la celebrazione della messa, officiata da mons. Angelo Spinillo, vescovo di Aversa, e la consegna del defibrillatore, sono stati premiati diversi vigili
per gli atti di eroismo che hanno compiuto in soccorso di cittadini in pericolo.
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VITA DEI CLUB
“RotaryYouth Chamber Orchestra”
Musica per parlare ai giovani
I sogni, a volte, diventano realtà. è ciò che è accaduto a Maria Sbeglia, dinamica presidente del Club Rotary Napoli Ovest che per il
suo anno alla guida di uno dei dieci sodalizi partenopei, aveva da
tempo programmato la costituzione di un’orchestra di giovani. Ed
eccoli lì i suoi 15 orchestrali, ragazzi dai 16 ai 27 anni, diretti da un
altro giovane, Bernardo Maria Sannino, a formare la Rotary Youth
Chamber Orchestra che si è esibita in uno scenario fantastico, la Basilica di San Giovanni Maggiore: una chiesa con tremila anni di storia di recente restaurata, come ha raccontato Annibale de Cesbron
de la Grennellais, presidente del R.C. Napoli Sud Ovest.
“Insegnando in Conservatorio -ha dichiarato la Sbeglia- ho avuto
modo di ascoltare i migliori e ho proposto loro di partecipare a questo progetto. Una parte è già diplomata e altri sono agli ultimi
anni…anche il direttore si è diplomato da poco in Direzione d'orchestra”. Partner del progetto è la Fondazione Franco Michele Napolitano - di cui la stessa Sbeglia è direttore e Sergio Sciarelli presidente- che ha una sede in Via Tarsia a disposizione per le prove.
“è un service straordinario -ha dichiarato il governatore Maria Rita
Acciardi - soprattutto perché valorizza il talento dei nostri giovani
e la loro creatività esaltata ora da una cornice speciale, testimone del
grande passato italiano che appartiene a noi tutti”.
Emozionati, certo, i ragazzi, ma anche il foltissimo pubblico che ha
voluto partecipare a questo “Buon anno in musica”.
Presenti con i loro labari tutto il Gruppo Partenopeo coordinato da
Laura Giordano e altri Club dei dintorni come Aversa Terra Normanna, Salerno Est, Sorrento e Capri, tutti e tre gli Inner Wheel di
Napoli e il Rotaract e l’Interact Ovest. Anche l’Ordine degli Ingegneri, il Circolo Canottieri Napoli, il Circolo Nazionale dell’Unione,
il Pio Monte della Misericordia, l’associazione culturale La Villanella
che fa capo a Pino de Maio e altre associazioni come la Coelmo di
Stefania Brancaccio e la Fondazione di Comunità del Centro Storico
di cui è presidente Rossella Paliotto, hanno voluto sostenere l’Orchestra, “adottando” un musicista.
“Dovendo dare ad ognuno di loro una borsa di studio -ha voluto ancora sottolineare Maria Sbeglia- e dovendoli portare anche fuori Napoli e fuori Italia, non potevano essere troppo numerosi, quindi l'organico di soli archi funziona bene e c'è tanto repertorio da eseguire”.
E, a proposito di repertorio, la RYCO ha eseguito, in questo concerto
nella Basilica, brani di Vivaldi, Verdi, Tchaikovski, Brahms, Strauss
e Monti con particolare competenza.
“Alcuni elementi dell’Orchestra - ha aggiunto la Sbeglia- potranno
cambiare anche perchè molti di questi ragazzi probabilmente, e me
lo auguro, avranno posti stabili in Orchestre prestigiose, e poi nello
spirito Rotariano c'è sempre una rotazione e dobbiamo dare spazio
anche ad altri giovani musicisti e direttori”.
Laura Giordano e Annibale de Cesbron
de la Grennellais
Maria Rita Acciardi e Laura Giordano
Maria Sbeglia col figlio Riccardo
Rotary Youth Chamber Orchestra
Alessandra Giordano
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VITA DEI CLUB
Lamezia Terme e Reventino
Oreste Borrello,Maestro di vita
Promosso dai Club Rotary Lamezia Terme e Reventino e dall’Amministrazione Comunale di
Lamezia Terme un importante evento in memoria del professore Oreste Borrello (nella foto),
già preside del ginnasio - liceo “F. Fiorentino”, illustre filosofo, nella ricorrenza del centenario della
sua nascita. Si sono susseguiti nel corso della giornata diversi momenti celebrativi, nella scuola
in cui ha insegnato e nei locali del teatro “Umberto”, adiacente alla stessa. Presenti durante la
celebrazione rotariana: l’Assistente del Governatore, Nunzio Laquaniti, i presidenti dei Club
promotori Pasqualino Famularo (Lamezia Terme) e Luigino Borrello (Reventino); il sindaco
della Città, professore Gianni Speranza, la professoressa Teresa Serra (Centro per la Filosofia Italiana), il professore Raffaele Gaetano (Centro Studi Koinè), il figlio dell’autore, professore Roberto Borrello.
Ha moderato l’incontro la giornalista Sarah Incamicia.
La solitudine come spazio per fermarsi a riflettere a costo di sembrare schivi agli occhi degli altri;
dare valore alla comunicazione, non nella logica attuale del “mordi e fuggi”, ma come possibilità di approfondimento e di incontro con gli altri: uno spaccato della società odierna alla quale
ha tanto da dire il filosofo lametino Oreste Borrello ricordato dal Rotary.
Una serata che ha voluto rendere omaggio a una delle maggiori personalità della cultura del
'900 calabrese, figura di riferimento per la comunità lametina che per venti anni lo ha visto alla
guida del liceo classico “Fiorentino”.
“Attingere agli esempi virtuosi del passato della nostra città come Oreste Borrello serve a dare un contributo di riscatto civile alla nostra città” -hanno affermato i presidenti Luigino Borrello e Pasqualino Famularo - spiegando come l'omaggio al “Preside Borrello” nasca dalla volontà dei due
sodalizi di celebrare una personalità sempre fedele all'etica del servizio e della solidarietà come
proprio dello spirito rotariano.
“La sua solitudine non era rifiuto del contatto con gli altri ma esercizio della riflessione” - ha ricordato
il figlio Renato Borrello - professore all'Università di Siena, che, riportando alcuni ricordi personali del padre, si è soffermato sul suo ruolo di educatore capace di essere intellettuale ma
sempre disponibile a capire gli altri e a rispettare le idee degli altri.
Sullo sfondo filosofico della seconda metà del '900 italiano si sviluppa il pensiero di Oreste Borrello che -ha ricordato la professoressa Teresa Serra- sulla spinta della corrente filosofica dell'esistenzialismo ricercava l'umanesimo, si poneva il problema della comunicazione e dei valori,
tema mai come oggi attuale. Di uno degli intellettuali più originali del novecento calabrese ha
parlato il professore Raffaele Gaetano che, riepilogando l'iter formativo di Borrello, ne ha messo
in evidenza la concezione della filosofia come stampo del pensiero che si imprime sulla realtà
e al tempo stesso dalla realtà prende spunti. La manifestazione, che si è svolta alla presenza di
un pubblico numeroso e attento, si è conclusa con la scopertura di una lapide commemorativa,
che ha suscitato forte commozione ed apprezzamenti. “Egli è stato il Maestro di tante generazioni
- ha detto il presidente Famularo - dispensando a tutti non solo cultura di alto profilo, ma anche insegnamenti di vita e di onestà. La sua figura appare indimenticabile e questa giornata a Lui dedicata
dal Rotary è stata voluta per contribuire ad esaltarne il ricordo in modo indelebile.”
Raffaella Gigliotti
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Cultura e solidarietà
a Lamezia Terme
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INTERACT
Nato poco più di un anno fa per volere dei Club Rotary Lamezia Terme e Reventino, l’Interact, composto da venti giovanissimi rotariani, ha già al suo
attivo iniziative degne di cronaca.
La perfetta sinergia che si è instaurata fin da subito
tra i ragazzi, ha dato impulso all’attuazione di un
piccolo-grande programma per l’anno sociale in
corso. Nello scorso mese di settembre i giovani interactiani hanno incontrato il gruppo bambini dell’Azione Cattolica della Parrocchia della “Pietà” di
Lamezia Terme, per trattare ampiamente il tema
dell’ambiente e l’importanza del suo rispetto, con
particolare attenzione alle modalità di raccolta “differenziata” e al metodo adottato dal Comune di
Lamezia Terme. A novembre, invece, in perfetta
sintonia con il Club Rotaract Lamezia, presso il
Centro Commerciale “Due Mari”, è stata organizzata una raccolta di fondi da destinare alla sezione
locale di “Telefono Azzurro”. E per Natale, festeggiamenti con i bambini del Reparto Pediatrico dell’Ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme,
tra giochi, dolci e tanta animazione.
Solidarietà senza limiti, dunque, quella che l’Interat Lamezia Terme-Reventino intende manifestare
in questo primo anno di vita attiva, sotto la presidenza di Giada Campo, nipote del past president
Salvatore Zaccaro, che fa da bussola a tutta la squadra; una squadra della quale si vuol dare per la
prima volta notizia riportando doverosamente
l’elenco dei componenti, anche per alimentare quel
sano entusiasmo giovanile che serve a sviluppare
con passione idee ed azioni. Ne fanno parte: Giuliamaria Massara (vice-presidente), Martina Maura
(segretaria), Veronica Astorino (tesoriere), Ludovica
Massara (prefetto). E poi ancora, Anselmo Calabria, Vincenzo Giacobbe, Greta Greco, Maria Francesca La Rosa, Giovanni Serra, Monica Campo,
Marco Cristaudo, Alessandra Donato, Luca Giacobbe, Teresa Iannella, Irene La Russa, Natalia Mazzocca, Caterina Maria Notaro, Diego Quattrone, Serena Reale.
“E’ bello ritrovarsi, aiutarsi ed aiutare chi più ha bisogno - ha detto Giada Campo nel suo intervento
al momento dell’inaugurazione del Club -. “L’esistenza è gratificata e la vita è vissuta con gusto ed
interesse. L’Interact è il primo ed il più piccolo
anello della famiglia rotariana, ma può essere fortemente incisivo per la crescita del più grande Rotary! Io ci credo e ci credono tutti i soci di questo
nuovo meraviglioso Club!”.
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Qualità dei valori
nel futuro rotariano
Privilegiare la qualità, il
merito, riconoscere la leadership, curare la membership proclama il Rotary.
Sostenere i valori e i contenuti ripete con semplicità disarmante Papa Francesco: “Ai segni del potere bisogna opporre il potere dei segni”.
La nostra società internazionalizzata e globalizzata, influenzata dalle lobby finanziarie
egemoniche potrebbe essere al capolinea
relativamente a due aspetti: il rispetto delle
diversità e la cultura delle quantità.
Il primo aspetto affiora con la riscoperta della corrente filosofica di Franz Boas: il “relativismo culturale” che enuncia rispetto delle
etnie, delle tradizioni, delle culture. A ben
guardare, primi a praticare il “relativismo culturale” è proprio i rotariani che negli interventi di service in tutti i paesi del mondo ha
sempre rispettato le etnie, mai chiesto risorse
o “conversioni”; ha operato nutrendo e nutrendosi della “cultura del servire”, quale
espressione della spiritualità, della interiorità
dell’uomo che dà e che riceve. Il Rotary ha
promosso ed esaltato il service sulla base dei
valori etici, della qualità della raccolta delle
risorse, la sensibilità della donazione e della somministrazione nel rispetto dei bisogni
e delle fragilità del ricevente ma, soprattutto, al di fuori della dimostrazione muscolare
del potere.
Il secondo aspetto è quello che oggi pervade il mondo globalizzato e che sta provocando
danni irreversibili: la cultura della quantità,
del valore numerico, del trend in crescita, del
PIL in ascesa, del picco massimo, del grafico sempre in rialzo, dell’impennata di….
vendite, conti bancari, ricavi, etc.. “Lo hanno
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detto i mercati….”; “Lo ha detto la finanza…” è
refrain di ogni indirizzo economico, sociale
e politico. Le agenzie di rating (società sorte
per aiutare ad affrontare i problemi di asimmetria informativa al fine di aumentarne l'efficienza fornendo informazioni utili d’investimento) determinano anche la caduta dei
governi.
Nella Società Globalizzata, sull’altare “della
dismisura del risultato quantitativo”, è stata sacrificata la qualità, i valori etici, la spiritualità, la morale, l’Uomo. Le lobby economicofinanziarie (delle armi, dei viodeogiochi,
dell’energia, etc) presenti anche nelle aule parlamentari di tutto il mondo determinano le
scelte dei Governi all’inseguimento del profitto e dell’incremento quantitativo. Sull’altare
del “rialzo senza fine” è stata sacrificata l’anima dell’Uomo i suoi bisogni interiori. La crisi di tutti i Paesi occidentali, guidati dalle banche e dalla finanza, dai commerci globalizzati,
è connessa alla barbarie della “dismisura della quantità”.
Ancora una volta da Papa Francesco arriva un
forte richiamo alla qualità dei valori e dei sentimenti dell’uomo a fuggire dalle aberrazioni delle “dismisure della quantità”, dal dominio del denaro.
Nel Rotary che da sempre coltiva e professa
i valori primari dell’Uomo, che esercita una
tipologia di service che è filosofia di vita, che
sceglie e coopta i soggetti che possono meglio realizzare e concretizzare questo volontarismo operativo (il vero potere è il service) sembra piegato alla “cultura della quantità”: più Club; più soci (non importa la
qualità dei soci), più quote (non importa l’anima della donazione) dimenticando, in parte,
anche l’eredità morale di Madre Teresa di Calcutta: “Non importa quanto si dà ma quanto
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TERZA PAGINA
amore si mette nel dare”.
Considerando la distribuzione di Club e
Soci nelle varie realtà del pianeta e fatte salve le necessità di promozione del Rotary nei
Paesi e nei territori dove è scarsamente presente o assente, la incontrollata rincorsa della quantità, all’incremento acritico di Soci e
di Club, rischia di provocare distorsioni e ricadute negative tali da alterare la natura stessa del Rotary.
La membership: i Maestri ci hanno insegnato che bisogna trovare il “socio quale potenziale Rotariano” per ammetterlo al Rotary.
L’ammissione di soci senza un assetto genetico (gene R), di predisposizione al Service,
potenzialmente Rotariani causano l’allontanamento di galantuomini che non vogliono
confondersi con arrivisti e fomentatori. Inoltre, l’immissione nel Rotary di cellule pre-associate con finalità radicalmente opposte a
quelle del Rotary per i quali il concetto di solidarietà e inteso come “sostegno reciproco” è
proibito dal Rotary. (RCP 11.070.).
La leadership, capacità e qualità a tutto tondo, richiede scelte di principio e di comportamento che, nell’azione rotariana, è l'ascendente che promuove il coinvolgimento dei
singoli al fine del raggiungimento degli obbiettivi del gruppo ma, soprattutto, guida la
scelta di nuovi leader. La dell’incremento
quantitativo a tutti i costi non è il meglio per
il futuro del Rotary almeno non in tutte le
parti del mondo.
In alcune realtà tale razionalità è ancora più
problematica. In Italia e nel nostro Distretto già
da molti anni la popolazione è a crescita zero.
Nel Nostro Distretto, in particolare ad alcune
zone ad alta densità abitativa si contrappongono zone prevalentemente rurali che alla scarsa densità di popolazione si affianca una pro-
fonda crisi delle professionalità.
Com’è possibile l’incremento indefinito di
Soci e Club? Quanto è utile sacrificare il consolidamento di Club esistenti? La qualità dei
Soci?
A volte, nel tentativo di dimostrare uno sviluppo numerico che porti alla divisione del
Distretto 2100 nascono Club in zone improbabili, senza uno studio accurato del
territorio e senza alcuna formazione e condivisione. Poi si dirà: “è il Rotary che lo vuole”. Ben sapendo tutti che se si seguissero
standard qualitativi dovrebbero essere chiusi almeno una decina di Club del 2100! Un incremento “fisiologico” dei Club è auspicabile dopo un attento studio del territorio e della disponibilità di nuovi rotariani in particolare dove un nuovo Club può esercitare una
funzione di “sorgente”, di elemento critico, di
originalità per la crescita e l’innovazione di
Club “vetusti”.
Inoltre, sulle ali dell’aforisma “Storia, filosofia e Scienza, le radici del nostro futuro”, il nostro territorio di Campania, Calabria, Lucania vanta delle profonde e indiscutibili radici storico-culturali tali da non prospettare
lontanamente la divisione del Distretto.
Perché non lanciare dal nostro Distretto, da
un glorioso Distretto del profondo Sud dell’Italia una riflessione sulla crisi dei traguardi quantitativi del mondo e proporre al Rotary una reale applicazione di regole di membership e leadership nei Club? Un’inversione
di tendenza sull’importanza delle qualità
valoriali quali cardini e obiettivi del Service
del futuro? “Ai segni del potere bisogna opporre
il potere dei segni” dice Papa Francesco, il Rotary con il suo patrimonio di “segni e valori”
perché non può essere trainante?
PDG Alfredo Focà
FEBBRAIO 2014
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ROTARACT
6-02-2014
11:06
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“Cofanetti dei Sogni”
negli ospedali italiani
“Tanta Pace, Amore, Serenità e tanta Salute. Un bacio immenso a voi che date tanta gioia a noi malati. Grazie. Federica”. Questo è uno dei desideri che hanno espresso i bambini a cui abbiamo consegnato i “Cofanetti dei Sogni” a conclusione della prima fase del Progetto Nazionale DREAMbox, che prevede la distribuzione delle boxes ai bambini degenti negli Ospedali italiani. Il contenuto del cofanetto è stato rappresentato da una serie oggetti: libri di fiabe, matite, pastelli, album da disegno, salviettine, peluches,
giocattoli e una letterina. Quest’ultima, compilata dai bambini, contiene la risposta alla domanda “Raccontaci il tuo
sogno”. Questi desideri raccolti costituiranno lo stimolo per
la seconda fase del progetto nel quale i Rotaract Club si faranno carico di realizzare il maggior numero possibile di
sogni, così come individualmente espressi dai bambini. Quest’esperienza si è svolta nei reparti di Pediatria e Chirurgia Pediatrica delle due Aziende Ospedaliere scelte nella
Zona Bassa Campania, una per ogni Provincia: Azienda
Ospedaliera San Giuseppe Moscati di Solofra (AV) e dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio
e Ruggi D'Aragona di Salerno durante due mattinate di service che hanno visto coinvolti i soci dei Rotaract Club di
Avellino, Campus Salerno dei Due Principati e Salerno Duomo, guidati nella consegna da Angela Montemarano, Vito
Maria Buonomenna e Giovanni Chiumiento, rispettivamente presidente, vice presidente e presidente, e il delegato di zona Matteo Bruno Scannapieco.
Dall’idea di regalare sogni è nata quella di realizzare, nel reparto di pediatria dell’Ospedale di Salerno, una videoteca, d’altronde i film, in particolare quelli d’animazione, non
sono altro che un mondo di fantasia e desideri nel quale
ogni bambino si rifugia.
I fondi per realizzare questa iniziativa sono stati tratti dall’organizzazione di una caccia al tesoro culturale attraverso le vie del centro storico di Salerno, organizzata dalla Zona
Bassa Campania in collaborazione con l'associazione Archeologando InTOUR e nata dalla volontà di unire l’attività di fund-raising alla riscoperta del territorio in cui agiamo. Questa esperienza, grazie anche alla vasta partecipazione regionale, ci ha permesso di ritornare tutti un po’
bambini, recuperando allegria e creatività e confermandoci l’idea che il service è un’ottima occasione di crescita
umana e culturale anche nella stessa fase organizzativa. Ed
è in questo senso che mi preme ringraziare, il quanto Delegata per il Progetto Nazionale DREAMbox, tutti i Club
della Zona Bassa Campania che rappresento che con il loro
supporto hanno contribuito alla realizzazione di un’idea
partita dal Distretto 2100 e concretizzatasi in tutti i Distretti
d’Italia, nella speranza di un ancora maggiore sostegno nella fase più impegnativa della realizzazione dei sogni.
Benedetta Pirrello
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