VIRUS – BATTERI – FITOPLASMI ED INSETTI DANNOSI ALLA VITE Elisa Angelini 1 VIRUS – I PRIMI STUDI OIV 1962: idea di creare un gruppo internazionale per lo studio dei virus indipendente dall’OIV ICVG: International Council for the Study of Virus and Virus-like Diseases of the Grapevine – prima riunione nel 1964 a Changins (Svizzera) con 30 partecipanti Direttiva EU 68/193, recepita con DPR 1164 del 1969 (Norme sulla produzione e sul commercio dei materiali di moltiplicazione vegetativa della vite): “La coltura deve essere mantenuta esente da piante che presentino sintomi di malattie da virus”, che diede impulso a nuovi studi sui virus 04/02/2014 2 VIRUS – ANNI ‘70 I virus più importanti e conosciuti allora erano la malformazione o degenerazione infettiva e l’accartocciamento fogliare Attività al CRA-VIT negli anni ’70: messa a punto di sistemi diagnostici con microscopia elettronica, test biologici su piante erbacee ed arboree studio sui nematodi vettori di virus: indagini nematofaunistiche sui terreni vitati del Veneto, patogenicità sui portinnesti pionieri della selezione clonale sanitaria in Italia, sia interna all’ISV che per terzi 04/02/2014 3 VIRUS – anni ’80 – ‘90 Introduzione del primo saggio di laboratorio per l’analisi dei virus della vite (test ELISA): dal 1977 al 1985 sono stati prodotti 39 articoli internazionali su virus della vite e ELISA Attività al CRA-VIT: applicazione del saggio e collaborazione con ditte produttrici (Agritest, IT; Bioreba, CH) partecipazione attiva all’armonizzazione internazionale dei controlli fitosanitari tecniche di risanamento con termoterapia in fitotrone e micropropagazione studi sulle cocciniglie vettrici di virus 04/02/2014 4 VIRUS – dal 2000 ad oggi 1998: implementazione della biologia molecolare al CRA-VIT Iniziano gli studi di variabilità genetica dei virus, l’ottimizzazione della diagnosi molecolare (primer disegnati su virus presenti nella collezione ampelografica vengono utilizzati in tutto il mondo) Studi di espressione genica con real-time PCR per studi di interazione vite/patogeni 04/02/2014 5 FITOPLASMI – dal 1970 al 2000 La malattia più grave, la Flavescenza dorata, arrivò in Europa (FR) negli anni ‘50 (Levadoux, 1955; Branas, 1956; Caudwell, 1957) In Italia forse nel 1970 in Lombardia (Belli et al, 1973) o comunque nel 1980 in Veneto (Egger e Borgo 1983; Belli et al. 1983) 04/02/2014 6 FITOPLASMI – dal 1970 al 2000 Il CRA - VIT studiò tali patologie dal momento della loro scoperta, con monitoraggi di campo sui vigneti, studi sulla suscettibilità varietale e clonale, sulle dinamiche di trasmissione e diffusione, sul vettore ed i sistemi di lotta. Malattia dichiarata di quarantena in EU e nei paesi EPPO (Dir. CEE 77/1993) Stretta collaborazione con la Regione Veneto, che portò ad una ordinanza PGR di lotta obbligatoria (n. 231 del 5 dicembre 1995), precedente al DM nazionale (D.M. 31/05/2000) Prove di termoterapia per risanare le piante infette 04/02/2014 7 FITOPLASMI – dal 2000 ad oggi Da circa 15 anni vengono svolte analisi biomolecolari che permettono studi su: diagnostica del patogeno e ottimizzazione dei protocolli variabilità genetica e correlazioni con l’epidemiologia piante ospiti e vettori alternativi espressione genica Unione di tecniche tradizionali (incrocio) e all’avanguardia (association mapping, Next Generation Sequencing) per identificare i caratteri genici associati alla tolleranza e alla suscettibilità alla malattia 04/02/2014 8 TIGNOLE – dal 1980 ad oggi Monitoraggi dei voli e prove di lotta contro le tignole della vite Dati raccolti nella stazione di Spresiano dal 1980, utili per verificare l’effetto dei cambiamenti climatici sulla fenologia di tali insetti 2007 2003 1998 1994 1990 1986 1982 5/4 10/4 15/4 20/4 25/4 30/4 5/5 10/5 15/5 20/5 25/5 30/5 4/6 9/6 14/6 19/6 04/02/2014 9 TUMORE BATTERICO Malattia causata da agrobatterio, spesso latente, con epidemie cicliche in vigneto (es. gelate) Recrudescenze a partire dagli anni ’80, in continuo aumento Ricerche e studi più approfonditi al CRA-VIT dal 2009, su: Ruolo dei materiali di moltiplicazione Caratterizzazione molecolare del patogeno ai fini della tracciabilità Prove di lotta e contenimento 04/02/2014 10 TUMORE BATTERICO – ATTUALITÀ E PROSPETTIVE Con la disponibilità di nuove tecniche di diagnosi sempre più sensibili, si pone ora un grave problema per il vivaismo nazionale, perché alcuni Paesi richiedono l’esenzione non solo dai sintomi, ma anche dal patogeno Può l’Italia garantire questo? Servono studi e ricerche di supporto alle decisioni politiche che vanno poi prese con gli stati esteri 04/02/2014 11 FUTURO E PROSPETTIVE Il fine ultimo della ricerca sulle malattie è la difesa, che nel futuro dovrà essere sempre più sostenibile, tendere alla riduzione dell’uso dei pesticidi a salvaguardia della salute dell’ambiente, dell’operatore e del consumatore (allegato III della Direttiva 2009/128/CE), aumentando quindi la qualità delle produzioni, coniugando vecchie e nuove tecnologie: Uso delle fonti naturali di resistenza Controllo biologico ed endofiti Silenziamento genico Fronteggiare le nuove emergenze fitosanitarie Continuare con quello che ci caratterizza come Ente: ricerca di base ed interazioni con il territorio e le aziende per il trasferimento delle innovazioni 04/02/2014 12 GRAZIE PER L’ATTENZIONE ! 04/02/2014 13
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