S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Il bilancio 2013: Novità e criticità Girolamo Matranga Sala Convegni, Corso Europa, 11 – Milano, 28 febbraio 2014 Scaletta • Premessa • Alcuni aspetti della continuità aziendale (brevi cenni e rimando al Quad. 47): – Definizione – Fattori che compromettono la continuità – Indicatori di rischio di continuità aziendale – Soggetti interessati alla continuità aziendale – Principali variabili connesse ai principi contabili nazionali ed internazionali ed impatti sulle grandezze di bilancio indicatrici di problematiche di continuità aziendale • Rischi professionali correlati (spunti di riflessione) • Alert su alcune poste ed aree di bilancio • Le novità introdotte dal L. 147/2013: brevi cenni • Conclusioni 2 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Premessa Premessa 1/3 Il tema della continuità aziendale (ovvero della capacità delle aziende di operare in funzionamento nel tempo) ha assunto, ormai da diversi anni, una importanza sempre più crescente nell’attuale contesto economico, nazionale ed internazionale, difficile da decifrare in tutti i suoi innumerevoli “intrecci” e “critici aspetti” In estrema sintesi, si può ragionevolmente dire che tale contesto economico è caratterizzato: Da una “certa” incertezza politica ed economica Da una “scarsa”, o quanto meno “lenta” ripresa economica e finanziaria Da una “certa” restrizione all’accesso al credito ed al contempo una “incapacità” delle aziende nel generare cash flow positivo Da una costante e forte concorrenza di altre economie mondiali che di riflesso significa, soprattutto per le aziende italiane, una generale “scarsa competitività” Un “proliferare” di normative contabili e fiscali che se da un lato possono apparire di supporto al mantenimento dei valori aziendali, rischiano, dall’altro di fare allontanare i “valori contabili” dai “veri valori reali” 4 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Premessa 2/3 Il tema della continuità aziendale interessa fortemente soprattutto la categoria dei professionisti contabili per gli innumerevoli impatti che tale presupposto, nel caso in cui fosse inesistente, potrebbe ingenerare. Il presente intervento è il frutto di due aspetti (riflessioni) condivisi con i colleghi in seno, in particolare, alla commissione dei principi contabili: Primo aspetto: provare ad analizzare come le scelte contabili (sia IAS o OIC) sempre più complesse ed articolate, in questo delicato contesto nazionale ed internazionale per le aziende italiane, offerte ai redattori di bilancio, possano potenzialmente contribuire ad un certo scostamento tra i valori formali emergenti dai bilanci e quelli sostanziali (più reali) relativi all’impresa, al suo effettivo stato di salute e con esso alla sua capacità di continuare nel tempo Secondo aspetto: chiedersi, a livello di categoria professionale, quale debba essere il comportamento da seguire con riferimento al tema della continuità aziendale, nell’ambito delle diverse prestazioni professionali in cui, a diverso titolo, ciascuno di noi si trova nel quotidiano, ad esercitare 5 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Premessa 3/3 • Il primo aspetto è stato oggetto di un “richiesto esercizio” che ha trovato la sua formalizzazione nel Quaderno 47 dal titolo “il Rischio di continuità aziendale nel bilancio IAS ed in quello OIC” che ha inteso, con tutti i limiti insiti in ogni esercizio, ricostruire un timido “mosaico” dei possibili diversi impatti che l’adozione dei principi contabili (nazionali ed internazionali) potrebbe avere nel nascondere rischi ed incertezze circa il presupposto della continuità aziendale. Per tali aspetti e relativi dettagli si rimanda al Quaderno 47 • Il secondo aspetto, valutato in seno alla commissione come utile esercizio sebbene più “informale” e “discorsivo”, ha trovato un piccolo spazio nel presente intervento, finalizzato a mettere a fuoco un ipotetico approccio, sostanziale, da seguire (nell’ambito della dialettica tra ruoli professionali svolti e clientela assistita) quando si discute del presupposto della continuità aziendale, alla luce peraltro della sempre più frequente proliferazione della normativa contabile (non sempre di facile interpretazione) e della prossima imminente fase di “chiusura di bilancio” anno 2013 6 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Alcuni aspetti della continuità aziendale Alcuni aspetti della continuità aziendale 1/6 • • Di seguito si richiamano brevi cenni su alcuni aspetti della continuità aziendale, tratti dal Quad. 47, al quale si rimanda Definizione: – La continuità aziendale è una “circostanza in atto”, insita in un’impresa, a durare nel tempo, lungo le direttrici di competitività, coesione ed economicità. È in buona sostanza la capacità dell'azienda di produrre risultati positivi e generare correlati flussi finanziari nel tempo – La continuità aziendale, quale postulato di bilancio, è richiamata dall’art. 2423bis 1° comma: ”la valutazione delle voci deve essere fatta secondo prudenza e nella prospettiva della continuità aziendale” – La continuità aziendale è trattata dall’OIC 11 e dallo IAS 1 (quest’ultimo: nella fase di preparazione del bilancio, la direzione aziendale deve effettuare una valutazione della capacità dell’entità di continuare a operare come un’entità in funzionamento …. Nel determinare …il presupposto… la direzione aziendale tiene conto di tutte le informazioni …. sul futuro, almeno, …dodici mesi dopo la data di riferimento del bilanci “ 8 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Alcuni aspetti della continuità aziendale 2/6 • Principiali fattori che compromettono la continuità (alcuni esempi): – Crisi di economicità: • Contrazione di margini • Obsolescenza produttiva • Inefficienze gestionali ed operative • Carenze di innovazione Aspetti che conducono a progressive perdite ed erosioni di patrimonio – Crisi finanziaria patrimoniale: • Squilibri tra fonti ed impieghi • Eccesso di dipendenze di capitali di terzi • Incapacità di generare positivi cash flow • Transazioni intercompany (quando sproporzionate e generatrici di dissesti) • Si riporta un esempio, di azienda, dapprima validata dai revisori e, dopo meno di un anno, al vaglio della procura per l’ammissione a procedure concorsuali (OMISSIS) 9 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Alcuni aspetti della continuità aziendale 4/6 • Principali indicatori di rischio di continuità aziendale (alcuni esempi ed indicatori) – Indicatori finanziari • Prestiti a scadenza senza prospettive di rinnovo • Bilanci storici che evidenziano cash flow negativi • Consistenti perdite operative – Indicatori gestionali • Perdita di mercati, di fornitori importanti • Perdita di canali di distribuzione – Altri indicatori • Contenziosi • Non conformità a leggi • Modifiche normative 10 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Alcuni aspetti della continuità aziendale 5/6 • Soggetti interessati alla continuità aziendale: – – – – – – – – – I soci titolari di azioni o quote Il Management (ovvero i responsabili della conduzione dell’azienda) I finanziatori ed analisti di bilancio Lo Stato I Creditori Le Authority I sindaci e revisori I Dottori commercialisti ed esperti contabili Gli amministratori indipendenti 11 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Alcuni aspetti della continuità aziendale 6/6 • Le principali variabili connesse ai principi contabili (nazionali ed internazionali) e relativi impatti sulle voci di bilancio indicatrici di continuità aziendale – Principi contabili nazionali (OIC) e internazionali (IAS) – Normativa contabile e fiscale nazionale ed internazionale • offrono (come già detto in precedenza) agli utilizzatori innumerevoli scelte contabili che (ove non siano utilizzati in maniera“oculata”,“aderente ed inerente” alla realtà dell’impresa) possono potenzialmente contribuire al nascere di un fenomeno di progressivo scostamento (disallineamento) tra i valori formali emergenti dai bilanci e quelli sostanziali relativi all’impresa, al suo stato di salute e alla sua capacità di continuare nel tempo! • Tali scelte contabili, seppure formalmente corrette, bene si possono (strumentalmente) prestare, in periodi congiunturalmente non favorevoli, come quello attuale, per perseguire scopi e finalità di abbellimento del bilancio, facendo apparire positive certe grandezze di bilancio li dove non lo sono o potrebbero non esserlo per finalità di merito creditizio oppure per “strappare” una clean opinion al revisore/sindaco incaricato 12 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Rischi professionali correlati: spunti di riflessione Rischi professionali correlati: spunti di riflessione • Per tutti i destinatari citati in precedenza è possibile individuare reciproche e rispettive responsabilità allorquando si è valutata in “continuità aziendale” una società che in realtà non lo era e su tale presupposto sono state prese ed assunte decisioni che in una prospettiva diversa ovvero di non continuità aziendale non sarebbero state prese • Per i professionisti nello specifico si evidenziano i seguenti potenziali rischi professionali: – Sindaci e Revisori: per tali categorie professionali la responsabilità derivante da una non corretta valutazione della continuità aziendale dei propri clienti è significativa, tenuto conto del ruolo di garanzia che hanno nei confronti del mercato e degli utilizzatori di bilancio – Dottori commercialisti ed Esperti contabili: stante il ruolo attivo e dominante nell’ambito dei propri clienti assistiti, si ricorda che per loro una non corretta rappresentazione contabile di un fatto aziendale in ossequio al dettato previsto dai principi contabili di riferimento espone al rischio di concorrere con il cliente (assecondandolo talvolta impropriamente), nel nascondere (anche non intenzionalmente) indicatori di rischio di continuità aziendale, insiti in un bilancio 14 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Alert su alcune poste di bilancio Alert su alcune poste di bilancio • E’ dalla prospettiva richiamata in precedenza (ovvero: – contesto attuale congiunturalmente complesso – generale e diffusa difficoltà aziendale – diverse politiche e normative contabili - con effetti anticrisi – possibile rischio di uso strumentalmente distorto delle politiche contabili – valutazioni non adeguate del presupposto della continuità aziendale - rischi ed incertezze – richieste di supporto professionale nei processi contabili e di bilanci – attività di controllo di bilancio – legittimo affidamento sui dati di bilancio da parte dei destinatari) • che si deve con ragionevole convinzione raccomandare di svolgere l’attività, il ruolo e la professione contabile con avveduta professionalità evitando comportamenti spericolati che possono minare alla base la credibilità di tutti gli attori 16 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Alert su alcune poste di bilancio (segue 2/7) • Ed è in tal senso che, per le chiusure di bilancio anno 2013, si raccomanderebbe di: – valutare attentamente il reale stato di salute delle aziende clienti al fine di intercettare fattori che possono essere fortemente indicatori di rischi di continuità aziendale – valutare attentamente le effettive e reali prospettive future dell’azienda con validi business plan – prestare attenzione alle ragioni sottostanti ad improvvisi cambiamenti di criteri contabili quali per esempio quelli del magazzino (passaggi da lifo a fifo possono gonfiarne i valori) o delle immobilizzazioni materiali o altro – prestare attenzione alle ragioni sottostanti la volontà di effettuare rivalutazioni di attivi immobilizzati in conformità a norme e regolamenti e la qualità degli esperti che l’impresa utilizza in tali circostanze e della qualità del loro deliverable 17 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Alert su alcune poste di bilancio (segue 2/7) – Prestare attenzione alle ragioni sottostanti la non predisposizione di informative di bilancio raccomandabili (per esempio il rendiconto finanziario, attività date a garanzia etc..) – Prestare attenzione alle ragioni sottostanti la contabilizzazione di imposte differite attive e prospettive aziendali – Prestare attenzione alle ragioni sottostanti la capitalizzazione di immobilizzazioni immateriali (R&S, acconti etc…) – Prestare attenzione alle ragioni sottostanti i mancati impairment su attivi immobilizzati o circolanti – Prestare attenzione ai criteri e metodi di valutazione al Fair value di attività – Prestare attenzione ai criteri e metodi di valutazione degli impairment (anche con particolare riferimento agli avviamenti) – Prestare attenzione alle ragioni sottostanti le transazioni con controparti correlate 18 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Le novità introdotte con L. 147/2013: brevi cenni Le novità introdotte con la L. 147/2013 • La legge di stabilità ripropone alcune novità contabili tra cui si ricordano: – La rivalutazione per i soggetti non IAS di attivi risultanti in bilancio al 31 dicembre 2013. la rivalutazione sconta l’imposta sostitutiva. Attenzione va data alla rivalutazione in momenti critici come quelli attuali in cui i valori estimativi possono discostarsi da quelli effettivi desumibili da scambi (veri) tra parti indipendenti (rimando) – La deducibilità di perdite su crediti anche nel caso di cancellazione degli stessi dal bilancio (rimando) – Interventi in materia di leasing – Interventi in materia di deduzione di errori contabili 20 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Conclusioni Conclusioni: • CFR Quaderno 47: – “Ciò che appare opportuno evidenziare in sede conclusiva è raccomandare un “uso sempre più oculato e, nella sostanza, più attento ed aderente, dei principi contabili” siano essi nazionali ed internazionali, in special modo nei periodi di crisi economica, scevro da specifici interessi puramente formali, scollegate dalla sostanza delle voci di bilancio” – “Ciò al fine di aumentare quel grado di attrazione ed interesse sul bilancio di esercizio e sulle sue capacità informative, che sovente appare esposto a considerazioni di “superfluo” o di “non rappresentativo” dell’effettivo stato di salute di una impresa, di grande, media, piccola o micro dimensione, ed esposto al serio rischio di essere eliminato a “vantaggio di indici ed indicatori sintetici”, altrimenti misuratori dello stato di salute delle aziende” 22 S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Matranga Girolamo Via Canova, 8 - 20145 Milano [email protected] Mobile: +348 7747800 Tel: +02 3313355; fax: +02 3313347
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