Periodico mensile del Friuli - Venezia - Giulia · Anno XXXII n°9/2014 · Direzione e Redazione in CODROIPO (Ud) · Piazza Garibaldi, 65 Costo € 1,00 Copia Omaggio a CODROIPO in Via Roma, 55 Tel. 0432.912030 · [email protected] SOMMARIO PAGINA EDITORIALE ILPAESECODROIPO.IT 3 · EDITORIALE 4 · INFO: ORARI - TEL UFFICI PUBBLICI... 5 · VILLA MANIN. GESTIONE E LE PROSPETTIVE FUTURE 6 · COMINCIAMO DALL'EUROPA SE ERI UN BAMBINO DEGLI ANNI '50 - '60 7 · 28° UNIVERSITA' DELLA TERZA ETA' ANNO ACCADEMICO 9 · ANCORA SU GAZA IL TAVAN 10 · ASP ENTE MORO ENTE MORO CENTRI ESTIVI 11 · NONNA ROSANNA COMPIE 100 ANNI 12 · LAMEDIO FRIULI: SENSIBILITA' PER DIFFERENZIATA SPINTA! 13 · FRIULI NEL MIRINO: ANDREA AGNELLI - ANGELINO ALFANO VENEZIA GIULIA - LE UNIVERSITA' ITALIANE MATTEO RENZI APPUNTI PER LA STORIA 14 · APERITIVO IN CARROZZA VARMO CALCIO: IL VARMO VERSO L'ASCESA 15 · IL DIRITTO E LA POLITICA 17 · LETTERE DAL FRONTE IO, POLIZIOTTO A GORIZIA, VI SPIEGO PERCHE' TUTTI VOGLIONO VENIRE IN ITALIA 18 · ALICE MIZZAU D'ORO NELLA 4X4 STILE LIBERO CODROIPO AL 3° POSTO TRA I BORGHI PIU' FELICI... 19 · LA CANTANTE ELISA CARACCIO VINCE IL 2° PREMIO Pubblicato su internet il sito del giornale. Finalmente il periodico distribuito gratuitamente da oltre trent’anni, è disponibile davvero per tutti, tramite il web. In qualsiasi momento, anche prima di riceverlo stampato su carta, puoi sfogliare le pagine virtualmente. Nell’archivio pubblicato si potranno leggere anche i numeri precedenti, per vedere articoli che sono sfuggiti, o relativi a copie mai ricevute. La libertà di leggere IL PAESE con qualsiasi apparato connesso a internet è garantito dalla nuova tecnologia di design responsivo, o responsive web design (RWD), che indica una tecnica di realizzazione di siti in grado di adattarsi graficamente in modo automatico al dispositivo coi quali vengono visualizzati (computer con diverse risoluzioni, tablet, smartphone, cellulari, web tv), consentendo di vedere e leggere tutto, semplicemente con lo scorrimento dei contenuti verso l’alto. Il design responsivo nasce con la necessità di rendere i siti web facilmente accessibili con ogni tipo dispositivo e risoluzione video. I testi cambiano, le immagini si ridimensionano e l’orientamento si modifica in funzione del monitor o display utilizzato. Il sito responsivo de IL PAESE fa uso d’una impaginazione grafica con griglie a proporzioni fluide, struttura e immagini flessibili e fogli di stile 3.0, per adattare l'impaginazione grafica all'ambiente nel quale il sito è visualizzato. In pratica tutti possono vedere il sito e sfogliare il mensile in maniera ecologica, senza bisogno di stamparlo (cosa peraltro possibile senza alcun addebito), ovunque nel mondo. Proprio pensando a chi non è residente nelle zone del Codroipese, magari a seguito di un trasferimento o emigrazione, volevamo dare la possibilità di restare in contatto, aggiornati sugli eventi e le vicende del territorio. FESTA DELLA MUSICA CON LA SCUOLA DI MUSICA "CITTA' DI CODROIPO" E SANTE SABIDE CAMINO. PRESENTAZ. DEL LIBRO "E SE FOSSE VERO?" CON TESTIMONIANZE DI FRIULANI A MEDJUGORJE 20 · CAMINO. RIAPERTA LA CHIESA DI PIEVE DI ROSA FOLLA AL FUNERALE DEL MILITARE MORTO IN LIBANO 21 · CAMINO. DENUNCIATO LO STALLO DI "CASA SANTINA" RIVIGNANO. GUARDA CHE STELLA 2014 22 · LA CAROVANA DELLA MEMORIA E DIVERSITA' LINGUISTICA LA PANNOCCHIA: MICIO 23 · CODROIPO S.DANIELE IL DIPARTIMENTO TERRITORIALE... 24 · DELITTO L'EDITORIALISTA AMMUTOLITO IN VILLA (UN GIALLO A PUNTATE) 25 · AL VANGELO DELLE ORIGINI 26 · FRIULDENT: INFIAMMAZIONI GENGIVALI E CARIE... 3 In caso di incidente di qualsiasi genere, lo stato d’animo di chi ne è vittima è particolarmente vulnerabile. Ed è proprio in quel momento che si ha bisogno di avere a fianco qualcuno di cui ci si può fidare e che si muova nei meandri della burocrazia con grande esperienza e professionalità. Doti, queste, che il BARALDI GROUP se le è create in 35 anni di attività nel settore dell’infortunistica a 366 gradi. Il gruppo, nato nel 1978 dall’intuizione dell’ ing. Pietro Baraldi, 62 anni consulente del Tribunale di Venezia, e del fratello dott. Cesare Baraldi, 51 anni iscritto ISVAP ruolo nazionale dei periti assicurativi N. 6308, ha da poco festeggiato l’inaugurazione della nuova sede di Ponzano Veneto, in provincia di Treviso, che si va ad aggiungere alle altre 10 situate a Cornuda, sempre in provincia di Treviso, Fossò, Spinea e Conoscendo le criticità relative alla connettività delle nostre zone in particolare, dove basta allontanarsi dal centro del capoluogo di una decina di chilometri, per vedere l’ADSL come un miraggio, abbiamo puntato molto sulla “leggerezza” delle pagine, così da consentire anche a chi naviga con tecnologie arcaiche, altrove scomparse oltre una decina d’anni fa, di fruire del le pagine del sito senza attese interminabili. Anche la scelta di distribuire IL PAESE in formato PDF, oggi in assoluto il più diffuso tra i visualizzatori gratuiti, dovrebbe riscontrare l’assoluta compatibilità con qualsiasi sistema operativo. La perfezione non è terrena, si dice, quindi siamo sicuri che solo con la vostra collaborazione potremo migliorare notevolmente, ascoltando le critiche e i suggerimenti che vorrete mandarci . Allo scopo abbiamo creato alcuni indirizzi di posta elettronica da utilizzare per i diversi argomenti: [email protected] per scrivere al direttore in relazione agli articoli pubblicati; Amministrazione@ilpaesecodroipo. it per questioni economico fiscali; Redazione@ ilpaesecodroipo.it per segnalare argomenti ed eventi alla redazione; forteechiarosnc@virgilio. it per richiedere un visita da parte delle persone incaricate alla raccolta degli spazi promozionali a pagamento, sia sul periodico cartaceo in distribuzione gratuita, sia per il sito web. Nel caso voleste fare segnalazioni, suggerimenti o critiche relative esclusivamente alle pagine pubblicate on line, alla struttura del sito web, ovvero problemi relativi alla visualizzazione delle pagine su internet, compresi social network, potete scrivere a [email protected] Siamo presenti anche su Facebook, Twitter e Google +, con pagine che al momento sono dedicate esclusivamente alla promozione del sito internet del giornale. Collegamenti al web anche per sfogliare direttamente in line la rivista . Il successo nella prima settimana di pubblicazione, l’ultima di agosto, è stato enorme e inaspettato: oltre 300 pagine visitate sul sito (composto di due sole pagine), oltre 210 amici su Facebook e 120 “mi piace” nella pagina dedicata al sito www.ilpaesecodroipo.it. Sperando di annoverare sempre nuovi lettori, ringraziamo tutti coloro che hanno fatto sentire la loro vicinanza e soprattutto chi vorrà collaborare per migliorare. Buona navigazione e buon lettura, LA REDAZIONE Sottomarina, nell’area del veneziano, Piove di Sacco e Roncaglia di Ponte San Nicolò nella provincia di Padova, Codroipo, in provincia di Udine, Villafranca, in provincia di Verona, per arrivare a Montelepre, in provincia di Palermo, e Raffadali, in provincia di Agrigento. Dal 1978 la Baraldi Group Italia S.r.l. opera nel settore dell’infortunistica stradale, della malasanità, degli infortuni sul lavoro e danni da eventi calamitosi. Baraldi Group Italia s.r.l. anticipa le spese mediche e non chiede ai clienti onorari per la gestione dei danni riportati dal veicolo. Garantisce inoltre consulenze stradali, assicurative, tecniche e perizie in tutti i rami. Perché non non esistono “danni giusti” spiega Cesare Baraldi - partendo da questo semplice principio abbiamo deciso di dare vita ad un’associazione che si ponesse come obiettivo quello di tutelare i diritti di tutte le persone che hanno subìto danni garantendo loro, al contempo, un equo risarcimento. Rigraziamo tutti i clienti che in questi anni ci hanno dato fiducia, sono ritornati e, visto che sono usciti dalla nostra porta soddisfatti, ci portano altri clienti”. In 35 anni di attività il Baraldi Group ha difeso migliaia di danneggiati, molte le testimonianze che si possono leggere nel sito www.Infortunisticabaraldi.it SETTEMBRE 2014 4 TRENITALIA Feriali: Partenze per Udine 00:34 ● 06:00 ● 06:34 ● 07:10 ● 07:26 ● 07:34 ● 08:10 ● 08:34 ● 09:10 ● 09:34 ● 10:10 ● 11:10 ● 11:34 ● 13:34 ● 14:10 ● 14:34 ● 15:10 ● 15:34 ● 17:10 ● 17:34 ● 18:10 ● 18:34 ● 19:10 ● 19:34 ● 20:10 ● 20:34 ● 21:10 ● 21:34 ● 23:10 ● 23.34 Festivi: 00:34 ● 07:26 ● 09:10 ● 09:34 ● 11:10 ● 11:34 ● 13:10 ● 13:34 ● 15:10 ● 15:34 ● 17:10 ● 17:34 ● 18:34 ● 19:10 ● 19:34 ● 20:34 ● 21:10 ● 21:34 ● 23:10 ● 23:34 Feriali: Partenze per Venezia 04:48 ● 05:22 ● 05:48 ● 06:22 ● 06:48 ● 07:17 ● 07:48 ● 08:22 ● 10.22 ● 10:48 ● 11:48 ● 12:22 ● 12:48 ● 13:22 ● 13:48 ● 14:22 ● 14:48 ● 15:22 ● 16:22 ● 16:48 ● 17:48 ● 18:22 ● 18:48 ● 19:22 ● 19:48 ● 20:22 ● 21:22 ● 22:13 ● 22:22 Festivi: 06:22 ● 06:48 ● 08:22 ● 08:48 ● 09:22 ● 10:22 ● 10:48 ● 12:22 ● 12:48 ● 14:22 ● 14:48 ● 16:22 ● 16:48 ● 18:22 ● 18:48 ● 19:22 ● 19:48 ● 20:22 ● 22:13 ● 22:22 SAF Partenze da Codroipo per Udine 06:35 ● 06:45 ● 06:30 ● 07:05 ● 07:25 ● 08:15 ● 08:50 ● 09:00 ● 09:48 ● 12:35 ● 13.20 ● 13:30 ● 13:42 ● 15:05 ● 17:05 Partenze da Udine per Codroipo Periodico mensile del Friuli - Venezia - Giulia www.ilpaesecodroipo.it Mail: [email protected] Direzione: 33033 CODROIPO (UD) Recapito: Piazza Garibaldi, 65 33033 Codroipo (UD) Sede Legale: Piazza Garibaldi, 65 33033 Codroipo (UD) Direttore Responsabile: Elena del Giudice Editore: Graphica s.c.a.r.l. Aut. Tribunale di Udine N°19/1983 Redazione: Del Pozzo Bruno Mascioli Marco Petri Angelo Grafica ed impaginazione: FORTE & CHIARO pubblicità e immagine Per la pubblicità telefonare a: FORTE & CHIARO Sonia Galeotto 340.5004319 Isabella Basso 339.8443812 Inviare materiale pubblicitario a: [email protected] Copertina: "angelo protettore" Titolo: Ariel · Tecnica: olio su tela Quadro di Simone Fantini · Anno 2000 Stampa: La Tipografica 07:35 ● 07:40 ● 10:30 ● 11:20 ● 11:45 ● 12:15 ● 12:30 ● 13.25 ● 15.00 ● 17:00 ● 17:35 ● 18:00 ● 18:15 ● 19:15 ● 19:40 Per sicurezza controllare in Internet eventuali cambi orari dell’ultimo minuto NUOVO BAR APERTO Aperitivi · Panini · Snack · la tua pausa veloce... FARMACIE DI TURNO SETTEMBRE 2014 FARMACIA dr. CANNISTRARO Codroipo, Piazzale Gemona, 2 dal 01 al 04 settembre 2014 Guardia farmaceutica dal 19 al 25 settembre 2014 Turno diurno - (0432 908299) FARMACIA dr.ssa FORGIARINI Codroipo,Via Veneto, 29 dal 5 all' 11 settembre 2014 Turno diurno - (0432 900741) FARMACIA dr.ssa GHIRARDINI Codroipo, Piazza Garibaldi dal 12 al 18 settembre 2014 Guardia farmaceutica - (0432 906054) FARMACIA dr. TOSO Codroipo, Via Oberdann dal 26 al 30 settembre Guardia farmaceutica - (0432 906101) FARMACIA DI BERTIOLO dal 19 al 25 settembre 2014 Guardia farmaceutica - (0432 917012) www.ilpaesecodroipo.it Villa Manin. Gestione e le prospettive future Con due articoli di Lucien Zinutti e Marco Mascioli pubblicati negli ultimi mesi, Il Paese prende posizione con critiche e proposte, riguardo il presente ed il futuro di Villa Manin, prezioso patrimonio della Regione Friuli Venezia Giulia, affidato dal 2003 alla gestione dell’omonima Azienda speciale. Vista l’importanza che personalmente attribuisco al rapporto con il territorio ed i comuni del medio Friuli ritengo opportuno fornire in questa sede alcune precisazioni ed anticipare alcune scelte che nei prossimi anni si intendono concretizzare. Preliminarmente confesso che la cosa che più mi ha colpito in questi primi mesi di impegno nell’Azienda Villa Manin è constatare l’esistenza di un rapporto amore-odio da parte dei “codroipesi” nei confronti della Villa. Si tratta di una conflittualità inspiegabile che, probabilmente, affonda le sue radici nel rapporto con la famiglia Manin, rapporto che risale a tanto tempo fa. Veniamo ora di esaminare alcuni dei problemi che sono stati evidenziati negli articoli cui facevo cenno in apertura. Il più importante, a mio avviso, riguarda senz’altro la necessità di riqualificare il patrimonio architettonico della residenza dogale e valorizzarne la sua prestigiosa storia. Per raggiungere questo obiettivo è però necessario che le istituzioni preposte - Regione, Comune di Codroipo, Provincia di Udine, Azienda Speciale Villa Manin in primis - sappiano fare squadra: solo così fra qualche anno potremo vedere dei risultati tangibili. In primo luogo voglio ricordare il fatto che l’Amministrazione comunale fin dal 2007 ha avuto mandato dalla Regione - e relativo contributo di 1,6 milioni di euro - per i lavori necessari a riqualificare la piazza Tonda, a ridipingere gli intonaci e restaurare la pavimentazione dei portici delle esedre, a dotare di un suggestivo impianto di illuminazione l’intera area. Purtroppo la fase progettuale è andata per le lunghe e solo in primavera c’è stato il definitivo via libera della Soprintendenza ai beni culturali ed architetto- Lavasecco · Lavanderia 5 nici del Friuli Venezia Giulia: nel 2015 - patto di stabilità permettendo - i lavori dovrebbero avere inizio. Si tratta, a mio avviso, di un intervento decisivo anche per concretizzare la successiva chiusura al traffico a motore della strada provinciale che taglia in due il compendio e la contemporanea interdizione del parcheggio delle auto all’interno della piazza Tonda: misura, ne sono convinto, oramai non più rimandabile. A questo proposito va accolta positivamente la decisione assunta pochi giorni fa dalla Giunta Marchetti ed approvata dal Consiglio comunale di Codroipo di provvedere - con una spesa di 220 mila euro - al completamento del collegamento fra i due parcheggi situati a sud della Villa provvedendo inoltre alla demolizione della vecchia scuola elementare: la circuitazione esterna alla Villa sarà in questo modo ulteriormente facilitata. Non attraversare in auto la Villa non sarà più un problema insormontabile: i tempi sono maturi ed oggi la gente ha capito il valore inestimabile del compendio dei Manin. Secondariamente - ma non in ordine d’importanza - la Regione deve completare i lavori di restauro dell’esedra di levante, da tempo scandalosamente lasciata internamente allo stato grezzo: si tratta di uno spazio espositivo complementare al corpo centrale fondamentale per migliorare la qualità e la quantità delle proposte artistiche di Villa Manin. La spesa necessaria per questo intervento è stata quantificata recentemente in 1,5 milioni di euro: risorse che potrebbero arrivare dai fondi europei visto che la Regione ha indicato la Villa di Passariano come una delle tre priorità regionali oppure attraverso un’operazione di riqualificazione più ampia attraverso un projet financing. Nel frattempo l’Azienda non è rimasta con le mani in mano e grazie all’impegno del Commissario straordinario Franca Merluzzi e del direttore Giovanni Fuso è stato deciso di utilizzare una parte importante dei fondi del bilancio per due interventi: il primo, di circa 180 mila euro, per consentire la sistemazione del tetto del corpo gentilizio interessato, ahimè, da pericolose infiltrazioni d’acqua nella parte sottostante; il secondo - per una spesa di 220 mila euro - è finalizzato, invece, ad avviare il restauro del patrimonio statuario della Villa. Verranno così restaurate le dodici statue un tempo collocate nella balaustra della facciata della residenza dei Manin e da anni dimenticate in qualche deposito. La speranza è di poterle rivedere già nella primavera prossima: vedremo. 12 Ottobre Per quanto riguarda la scarsa segnaletica stradale evidenziata dagli articolisti non possiamo che condividere l’esistenza di questa criticità: abbiamo da tempo sollecitato l’Assessore regionale competente, Annamaria Santoro, affinché FVG Strade e Autovie Venete provvedano ad implementare le indicazioni per arrivare a Villa Manin di Passariano. Sono davvero tanti i visitatori che si lamentano per questo problema. Rimane ancora irrisolto, invece, il problema del collegamento fra la Villa e la stazione ferroviaria di Codroipo: oggi raggiungere Passariano senza automobile è un’impresa pressoché impossibile. Che si può fare? Francamente non saprei perché i costi per questo collegamento non sono indifferenti e non c’è, a quanto pare, nessuno in grado di farsene carico: rimane il fatto che si tratta di un handicap non indifferente soprattutto per chi arriva da fuori regione. Fin qui ci siamo soffermati soprattutto sui progetti in cantiere e gli investimenti più urgenti avviati riguardanti il contenitore Villa Manin consapevoli di quanto questo tema sia rilevante per un rilancio di questa straordinaria villa veneta. Non meno importante, ne siamo altrettanto consapevoli, è il tema dei contenuti, del progetto culturale che un’istituzione così prestigiosa deve essere in grado di sviluppare. Per parlare e confrontarci su questa questione ci riserviamo, però, di intervenire in un prossimo futuro. Piero Colussi Sovrintendente Azienda speciale Villa Manin a Codroipo in Via Circonvallaz. Sud, 60 PREZZO E QUALITA' al Vs. servizio TAPPETI Euro 4,00 al Kg. CAMICIE LAVATE, STIRATE e APPESE a soli 2,00 Euro ·· solo stiro 1,50 Euro Maglia pullover € 3,50 Pantalone € 4,60 · Gonna liscia € 4,00 Giacca € 5,60 · Giacconi € 10,00/11,00 Trapunta sintetica 1 piazza € 12,00 Trapunta sintetica 2 piazze € 14,00 Piumone naturale 1 piazza € 15,00 Piumone naturale 2 piazze € 17,00 Coperte merinos 1 piazza € 20,00 Coperte merinos 2 piazze € 25,00 Coperte copriletti € 10,00 LAVAGGIO SCARPE, BORSE e PELLE di TUTTI i TIPI Orari: lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì 10:00/22:00 sabato 10:00/20:00 · domenica 10:00/14:00 · chiuso martedì SETTEMBRE 2014 6 COMINCIAMO DALL'EUROPA Le strutture amministrative Nazionali, Regionali, Provinciali, Comunali e tutte le altre, assomigliano moltissimo alle ciccione americane, grasse e flaccide, che si mangiano lo stipendio del marito sedute per ore e ore alle slot-machines. Se volete un altro esempio, pensate ai quadri del pittore Botero. Se quei personaggi fossero in carne e ossa, peserebbero mediamente sui centocinquantachili. Sono i divoratori di MacDonald, patatine fritte in cellophane e altre schifezze del genere, che assomigliano più al polistirolo espanso che a cibo. La cura? Non esiste, non c’è ritorno. Bisogna solo prevenire, altrimenti si è fottuti. La stessa cosa vale per le amministrazioni pubbliche. Mostri più tondi degli spinosi pesci palla. Molte nazioni hanno questi problemi, montagne invalicabili che bloccano qualsiasi movimento, divorando solo e sempre tutto ciò che trovano. Ma se tutti noi parliamo solamente delle storture nazionali, proviamo a guardare fuori dei nostri confini, al mostro ingestibile che abbiamo creato: l’Unione Europea. Nata sommessamente come “CECA” all’epoca di De Gasperi, Schumman e Adenauer, diventata poi “CEE” e quindi “UE”, Unione Europea appunto. L’idea ottima come concezione è diventata un mostro, un pachiderma, una macchina mangiaeuro, costosissima per gli erari delle singole nazioni. Gli sprechi di Bruxelles sono inauditi. Migliaia di deputati nullafacenti, che settimanalmente fanno i turisti in Belgio e in Francia. Sì, perché gli uffici sono a Bruxelles, e il Parlamento a Strasburgo. Pensate un po’, ogni volta che si riunisce il Parlamento dell’Unione, decine di camion trasportano i documenti e l’altro materiale in andata e ritorno. Centinaia e centinaia di macchine blu trasportano Commissari, funzionari, forze dell’ordine, operai ecc. avanti e indietro. Fanno leggi assurde, spessissimo a favore in una zona dell’ Unione piuttosto che di un’altra. Le leggi, molto spesso, non sfiorano nemmeno l’uguaglianza delle singole Nazioni associate. Pensate solamente al giro che fanno i soldi. Noi paghiamo le tasse a Roma. Roma paga la sua quota al mostro di Bruxelles. Questa pianifica una strategia Europea e ritorna parte dei soldi a Roma affinchè finanzi certi progetti. Se nei singoli Paesi non c’è informazione sufficiente, o non ci sono progetti, o ci sono progetti con burocrazia interna lunghissimi, si perdono i finanziamenti, i quali vanno ai Paesi più scaltri e veloci. Dire un pachiderma, un mostro, un’entità molto spesso inutile se non dannosa, è dire solamente la sacrosanta verità. Il concetto ideale dei padri fondatori era certamente eccellente. La realizzazione da parte dei figli sprovveduti o disonesti, è stata ed è pessima. E allora? Cominciamo il dimagrimento da Bruxelles. Non pretendiamo che la cicciona di Botero diventi una indossatrice di Armani, ma il sovrappeso può essere di qualche kilo, non di qualche quintale! Pietro Pittaro Se eri un bambino degli anni '50 - '60 1. Da bambini andavamo in auto che non avevano cinture di sicurezza né airbag... 2. Viaggiare nella parte posteriore di un furgone aperto era una passeggiata speciale e ancora ne serbiamo il ricordo. 3. Le nostre culle erano dipinte con colori vivacissimi, con vernici a base di piombo. 4. Non avevamo chiusure di sicu- Via Montegrappa, 4 · CODROIPO rezza per i bambini nelle confezioni dei medicinali. 5. Quando andavamo in bicicletta non portavamo il casco. 6. Bevevamo l’acqua dal tubo del giardino invece che dalla bottiglia dell’acqua minerale. 7. Trascorrevamo ore ed ore costruendoci carretti a rotelle ed i fortunati che avevano strade in discesa si lanciavano e, a metà corsa, ricordavano di non avere freni. Dopo vari scontri, imparammo a risolvere il problema, frenavamo consumando i tacchi delle scarpe. 8. Uscivamo a giocare con l’unico obbligo di rientrare prima del tramonto. Non avevamo cellulari...cosicché nessuno poteva rintracciarci. Impensabile! 9. La scuola durava fino alla mezza, poi andavamo a casa per il pranzo con tutta la famiglia (si, anche con il padre) 10. Ci tagliavamo, ci sbucciavamo le ginocchia, perdevamo un dente,e nessuno faceva una denuncia per questi incidenti. La colpa non era di nessuno, se non di noi stessi. 11. Mangiavamo biscotti fatti in casa, pane olio e sale, pane e burro, bevevamo spume o gazzose e non avevamo mai problemi di sovrappeso, perché stavamo sempre in giro a giocare. 12. Condividevamo una bibita in quattro... bevendo dalla stessa bottiglia e nessuno moriva per questo. 13. Non avevamo Playstation, Nintendo 64, X box, Videogiochi, Televisione via cavo con 99 canali, videoregistratori, dolby surround, cellulari personali, computer, chatroom su internet...Avevamo invece tanti AMICI. 14. Uscivamo, montavamo in bicicletta o camminavamo fino a casa dell’amico, suonavamo il campanello o semplicemente entravamo senza bussare e lui era lì e uscivamo a giocare. 15. Sì! Li fuori nel mondo crudele! Senza un guardiano! Come abbiamo fatto? Facevamo giochi con bastoni, archi e frecce, temperini, fionde e palline di terracotta; si formavano delle squadre per giocare una partita; non tutti venivano scelti per giocare e gli scartati dopo non andavano dallo psicologo per il trauma. 16. Alcuni studenti non erano brillanti come altri e quando perdevano un anno lo ripetevano. Nessuno andava dallo psicologo, dallo psico-pedagogo, nessuno soffriva di dislessia né di problemi di attenzione né d’iperattività; semplicemente prendeva qualche scapaccione e ripeteva l’anno. I genitori non ricorrevano al Tar anche perché non esisteva e non se ne sentiva la mancanza. 17. Avevamo libertà, fallimenti, successi, responsabilità...e imparavamo a gestirli. La grande domanda allora è questa: Come abbiamo fatto a sopravvivere? E a crescere e a diventare grandi? Se appartieni a questa generazione, condividi queste righe con i tuoi conoscenti della tua stessa generazione e anche con gente più giovane affinché sappiano come eravamo noi prima. (Paulo Coelho) www.ilpaesecodroipo.it 7 Università della Terza Età 28° anno accademico Codroipo (UD). Il 28° anno accademico sta per prendere il via. Siamo pronti a ripartire. Questa volta le novità sono diverse: nuovi corsi, nuovi docenti e grade enfasi per i progetti di studio. Tra le proposte assolutamente inedite segnaliamo il docente Andrea d’Antoni che si cimenterà nel corso sul Risparmio Energetico. Molti altri nuovi corsi come Memorizzazione e Meditazione e Primo Soccorso, nelle 5 sedi dislocate a Basiliano, Bertiolo, Codroipo, Lestizza e Rivignano. Per iscriversi è sufficiente essere maggiorenni, non è richiesto alcun titolo di studio, nessuna esperienza, ma solo la volontà di sfidarsi nell’apprendimento di nuovi argomenti o rispolverare materie già affrontate in passato. Con l’immatricolazione si possono frequentare sino a 4 o 5 corsi. Nell’intento di rispondere sempre prontamente alle richieste dei frequentatori. L’ateneo del Codroipese cerca d’istituire sempre nuovi iter, sia per i corsi a carattere umanistico e scientifico, sia per quanto concerne i laboratori in cui applicarsi nell’apprendimento pratico delle arti. Sposando a pieno lo statuto dell’associazione, siamo aperti per accogliere le proposte formative che iscritti e docenti vorranno proporre, puntando sempre al miglioramento culturale e sociale. Sul sito web dell’istituto www.utecodroipese.org ci sono informazioni aggiornate su tutti i corsi, per tutte le sedi. Foto MMMI L’università T. E. del Codroipese persegue elevati scopi sociali: innalzare il livello culturale della popolazione e generare al contempo un ambiente proficuo per instaurare nuovi rapporti e relazioni anche in contesti ludici. Un’opportunità di soddisfazione dei propri interessi e della naturale propensione al miglioramento. In altri casi, approfondire passioni sempre sopite per questioni di tempo e opportunità, che ora potrebbero addirittura generare nuove occasioni lavorative, acquisendo un nuovo mestiere o quantomeno approfondendo le conoscenze e la propria cultura. Qui risiede l’importanza dell’apertura ai giovani, basta siano maggiorenni. La proposta formativa di questa piattaforma multidisciplinare, nata ufficialmente ventotto anni or sono, promette opportunità di soddisfazione del desiderio d’apprendimento, pensando proprio a tutti e a tutto, dal corpo alla mente. Una scuola vera, con tutti i requisiti, comprese le “gite scolastiche”. Ogni anno, su proposta di discenti o docenti, si parte per escursioni formative in Italia e all’estero. Importante il rinnovamento che ogni anno contribuisce non solo ad accrescere le competenze dei tanti fre- quentatori del Medio Friuli, ma soprattutto a stuzzicare la curiosità dei giovani adulti nuovi iscritti, che stupiscono dinnanzi alla voglia di studiare, ora che non si sentono costretti. Instaurare nuove relazioni, comunicare, incrementando le conoscenze e applicandosi per migliorare l’impego del tempo libero, magari con un corso di giardinaggio o sul vino. In aula, come nei laboratori, si generano correnti formative in ogni direzione. Spesso sono i docenti a portarsi a casa nuove esperienze che li arricchiscono. Le date da segnare sono queste: presentazione dei corsi giovedì 18 settembre Basiliano, venerdì 19 Settembre a Codroipo, sabato 20 a Rivignano, nelle rispettive sedi; Iscrizione ai corsi aperte da lunedì 22 Settembre 2014; inizio dei corsi il lunedì 06 Ottobre 2014. Foto, video, aggiornamenti e l’elenco di tutti i corsi delle 5 sedi dell’università su WWW.UTECODROIPESE.ORG Facebook: https://www.facebook.com/ute.codroipese Twitter: https://twitter.com/UteCodroipese e Google+: https://plus.google. com/u/1/+UteCodroipese [email protected] LATISANA 0431.510050 CODROIPO 0432.908252 PORTOGRUARO 0421.74126 LATISANA 0431.510050 CODROIPO 0432.908252 PORTOGRUARO 0421.74126 COMPRIAMO IL TUO SOLARE TERMICO E LO PAGHIAMO IN CONTANTI!!! FINO A 4000 € www.ilpaesecodroipo.it ANCORA SU GAZA Nel numero precedente avevamo accennato che quanto si racconta di Gaza e tante notizie immesse nei circuiti mediatici, lasciano molti dubbi e perplessità. Lascia pure stupiti, che parecchia stampa si sia schierata a favore dei Palestinesi, senza se e senza ma, dipingendo Israele come un brutale aggressore e massacratore di civili. Ora però qualcuno ha aperto gli occhi e anche quelli in malafede, si stanno rendendo conto che il cancro non è Israele, ma Hamas che nel suo delirio anti sionista, ne vuole solo la distruzione, senza preoccuparsi minimamente delle conseguenze, sia in perdite umane che in danni economici. Nessuno può negare che la guerra sia scoppiata solo per le sue provocazioni. Non si possono impunemente lanciare centinaia e centinaia di missili contro obiettivi prettamente civili, non si possono trucidare a sangue freddo tre innocenti ragazzini, rei di aver chiesto un passaggio al ritorno dalla scuola. Non si può nemmeno concepire una politica del “porgi l’altra guancia”, perché in quel contesto sarebbe assurda, sia per la gravità dei fatti, che per il principio dominante in quei luoghi che è quello del: “occhio per occhio, dente per dente”. Anche concessioni umanitarie, come le tregue, sia unilaterali che concordate, vengono interpretate da Hamas, come segni di debolezza che non serve rispettare, perchè se il nemico è in ginocchio, bisogna attaccarlo “senza tregua”. A loro poi non interessano minimamente le possibili stragi di civili, anzi se ne fanno scudo per poter dire poi, che gli Israeliani sono feroci assassini. E’ mostruoso che si lancino missili da scuole, ospedali, moschee e condomini con la gente dentro, sapendo che la risposta cadrà proprio sulle rampe di lancio. E’ altrettanto mostruoso che non sia stata data alla popolazione civile, la possibilità di fuggire dalla zona degli scontri in considerazione che Gaza ha una superfice di 270 chillometri quadrati e che solo una parte limitata era coinvolta nei combattimenti o che non sia stata accolta nei tunnel sotterranei. E poi i bambini morti. Sicuramente ci sono stati e tanti. Principalmente perché i genitori non potevano fuggire, poi perché forse incoscientemente, li lasciavano giocare nei pressi di obiettivi militari e infine per la fatalità della guerra che non risparmia nessuno. Certo è, che sui bambini c’è stata una vastissima eco nel mondo, tutta contro Israele. Ma se di Israele hanno detto di tutto, nessuno ha mai detto che gli Israeliani sono degli stupidi, sanno che le morti civili si ritorcono su di loro e quindi hanno cercato in tutti i modi di operare chirurgicamente, preavvisando pure dove andavano a bombardare, ma con l’atteggiamento di Hamas è stato tutto inutile. E poi, siamo sicuri che la verità sia quella che ci racconta Hamas, che ha fatto della propaganda e della dissimulazione un’arma molto raffinata ed efficace? La dissimulazione, che in parole semplici, si può definire menzogna, fa parte delle tecniche propagandistiche usate dagli Arabi per confondere i cosiddetti nemici della fede, in pratica quelli che non la pensano come loro. Rispondono a verità, o sono dei falsi come nella precedente guerra, la foto della bimba morta e calpestata da un militare israeliano stranamente munito di Kalasnikov, arma in dotazione esclusivamente ai Palestinesi? Oppure una strage di bambini attribuita ad Israele, che invece si riferiva alla guerra in Siria dato che la Mezzaluna Rossa era appunto siriana e non palestinese? E poi dei numeri siamo sicuri? Non sembra strano che ci siano 2000 morti tutti civili? Forse che Hamas non ha avuto nessuna perdita? Le ha avute ed anche piuttosto forti, ma trattandosi di combattenti senza divisa, moltissimi sono stati fatti passare per civili. Proprio per il suo atteggiamento esasperatamente radicale ormai Hamas ha perso gran parte dei consensi anche da gran parte degli Stati Arabi, che si sono distinti per l’assoluto silenzio sulla guerra di Gaza. Una organizzazione così feroce fa paura anche a loro. Stati Uniti, Unione Europea e l’ONU si stanno svegliando da un lungo sonno, anche se quest’ultima, ha dimostrato ancora una volta, l’incapacità di risolvere qualsiasi problema. Ci auguriamo però che tutti prendano coscienza del problema e che si adoperino con maggior impegno, per una pace definitiva che risolverebbe tutti i problemi del medio oriente. Quanto durerà la tregua? Angelo Petri 9 iL TAVAN 1 E’ ora di finirla con turisti incoscienti e con sedicenti operatori umanitari, che si avventurano in luoghi ad altissimo pericolo di morte o di sequestro e che poi dobbiamo togliere dai pasticci a nostre spese. Prima che vengano sequestrati, perché non gli sequestriamo noi, il passaporto? 2 Ormai Napolitano farebbe bene a ritirarsi. Pur mettendo il naso dappertutto, ha creato solo guai, senza combinare nulla di buono. E’ troppo vecchio. Ormai la politica non è più pane per la sua dentiera. 3 Torna ad affacciarsi la candidatura di Prodi alla presidenza della Repubblica. Della sua incapacità e delle sue gaffes, a Bruxelles stanno ancora ridendo. In Italia ha dato il via alle privatizzazioni, svendendo le aziende di Stato. Non contento, ci ha fatto entrare nell’Euro con un cambio devastante per l’economia e per le nostre tasche. A chi avrà il coraggio di riproporlo, faremo denuncia per oltraggio al pudore e per attentato alla Repubblica. 4 Dopo aver lasciato l’incarico di Presidente del Consiglio, Letta, in Parlamento, ha il 93% di assenze. Dopo essere diventata la vice di Renzi, la Serracchiani, in Regione, non la si vede quasi più. Quando la smetteranno di prenderci in giro e mangiare a ufo i nostri soldi? 5 Moltissimi politici, con in testa Renzi, sono andati a presenziare il congresso dei Boy Scouts. Ormai riescono a farsi ascoltare solo dai bambini. Denunciarli subito per attentato alla loro innocenza. 6 La decapitazione di Foley e Sotloff, sarà il principio della fine del Califfato. La giustificazione del terrorismo islamico, ha fatto cadere la maschera ai grillini. Anche questo probabilmente sarà l’inizio della loro fine. 7 Il giochino idiota delle secchiate di acqua gelida, ormai ha contagiato tutti. Qando l’idiozia è a fin di bene, può anche essere giustificata. Però idiozia è ed idiozia rimane. 8 L’arroganza e la presunzione, che poi sono Pensierino della sera. sinonimo di stupidità, portano certe persone, ad avere verso gli altri, atteggiamenti offensivi. Poi, alla giusta reazione, per giustificarsi e dare un senso ai loro modi scorretti, fanno pure gli offesi. Doppia stupidità. 10 ASP SETTEMBRE 2014 Ente MORO Ecco le spese che pesavano sui bilanci Conferenza stampa con il presidente Snaidero e il Sindaco. Contestati consulenza e sistema operativo da 350 mila euro. Una conferenza stampa fiume, durata un’ora e mezza. Indetta da Fabio Marchetti (nella duplice veste di primo cittadino di Codroipo e presidente dell’assemblea dei sindaci dell’ambito socio-assistenziale) e dal presidente Asp Moro, Thierry Snaidero, per contestare, passo dopo passo, le critiche mosse da “Progetto Codroipo”. Un incontro dalla valenza tecnico-politica in cui gli interventi di Marchetti e Snaidero sono sono stati arricchiti dai puntuali supporti tecnici del direttore generale, Valentina Battiston, e del commercialista fiscalista Asp, Albano Coro. Presenti anche il vice presidente dell’assemblea dei sindaci, Geremia Gomboso, il sindaco di Camino al Tagliamento, Nicola Locatelli e il rappresentante dei capigruppo di maggioranza in consiglio comunale, Bruno Di Natale, la conferenza stampa ha voluto innanzitutto essere “testimonianza concreta del modo trasparente e corretto di operare del cda retto da Snaidero, che lavora in accordo con l’Assemblea dei sindaci dell’ambito”, del quale l’Asp, in delega, gestisce i servizi socio-assistenziali. “Una procedura, quella della trasparenza - ha sottolineato Di Natale – che non è mai stata seguita dalla precedente presidenza Banelli, nonostante i reiterati inviti del consiglio comunale, di riferire su ciò che avveniva nel Moro”. “Una disfatta, la gestione BoemBanelli, che ha seriamente compromesso quella che può essere definita la più grande azienda codroipese”, è stato il commento del sindaco Marchetti, che ha seccamente respinto la richiesta di dimissioni indirizzatagli da “Progetto Codroipo”. E’ toccato alla dottoressa Battiston snocciolare, voce per voce, con dati alla mano, le “pecche” della precedente gestione. Si è parlato del ricorso “senza alcuna evidenza di procedura pubblica” ad un professionista esterno per il settore contabilità, i cui titoli erano “laurea in lingua turca e armena” e costato all’Asp 267 mila euro. “E’ certo - ha affermato Battiston – che le competenze tecniche del professionista in questione non sono mai state trasmesse al personale addetto alla tenuta della contabilità, dipendente dell’Asp, depauperato della professionalità fino allora maturata e lasciato privo di autonomia e ridotto a svolgere mansioni operative a basso valore aggiunto”. In quel periodo avvenne il passaggio dalla contabilità finanziaria a quella economica, un’importante “svolta per l’Asp Moro, unica realtà della regione ad avere adottato tale scelta”. Scelta che continua ad avere ripercussioni importanti sugli attuali conti dell’Asp, come ha spiegato il dottor Corò. Tra le scelte pesanti a livello economico ed operativo, Battiston ha citato anche un software, che, con il consulente, ha gravato per 350 mila euro sui bilanci Asp. Un software “inadeguato” per l’Asp in quanto utilizzato esclusivamente per realtà industriali ed edili, e da poco sostituito dall’attuale gestione con uno nuovo, funzionale, costato 35 mila euro. Oltre cento in lista d’attesa, spronata la Regione “Siamo stanchi di attendere il regolamento dalla Regione, qui ci sono forti esigenze da parte dei cittadini ed è ora che qualcuno si prenda le proprie responsabilità”. Parla senza mezze misure il sindaco Marchetti, riferendosi al regolamento attuativo (in fase di approvazione da parte della Direzione regionale Salute) che consentirebbe di ampliare la ricettività della Casa di riposo con 24 nuovi posti letto, portandola a 153. Un’esigenza pressante, se si pensa che attualmente vi sono 106 persone in lista d’attesa. I nuovi posti letto troverebbero spazio nei locali al terzo piano dell’immobile di Viale Duodo, ove però manca ancora il permesso di agibilità, mai richiesto - è stato detto - dalla precedente gestione e per l’ottenimento del quale ora si sta lavorando. Prelievi di 900 mila euro come anticipo di costi di servizi non ancora resi. “Una Asp utilizzata come un bancomat”. Dure le parole del presidente, Snaidero, sulla precedente gestione del Moro, defini- ta dallo stesso improntata alla “miope megalomania”. “Abbiamo verificato “prelievi” di 900 mila euro come anticipo per costi di servizi non ancora resi”, ha affermato Snaidero, non facendo segreto sulle azioni legali intraprese dallo stesso “in autotutela” in merito alla precedente gestione (un esposto-denuncia alla Procura di Udine per turbativa d’asta e uno alla Corte dei Conti della Regione per presunti danni erariali). E in risposta alle critiche mosse da “Progetto Codroipo” sul silenzio del Comitato parenti degli ospiti della casa di riposo, Snaidero ha spiegato che “gli incontri con il Comitato avvengono con cadenza semestrale. In quasi 2 anni abbiamo avuto meno di 15 segnalazioni e i problemi vengono risolti via via che si presentano”. Silva Dorigo ENTE MORO Centri estivi, la protesta tardiva. Spiace constatare che una lettera inviata da alcuni genitori, sulle problematiche dei centri estivi , alla quale è stata data ampia risposta, venga utilizzata a distanza di tempo per soli fini strumentali. Dal 2014 la gestione dei servizi è stata affidata al consorzio Vives, il quale ereditava l’impianto strutturale dell’ organizzazione e gestione dei centri dalla cessata Socilateam. Invero gli operatori e il coordinatore del servizio sono rimasti gli stessi per effetto della clausola di salvaguardia prevista nel capito- Trattamento analgesico del dolore chirurgico i vantaggi per l'animale • Evitare inutili sofferenze all'animale traumatizzato o sottoposto ad intervento chirurgico. • Favorire un risveglio dolce e tranquillo dopo l'anestesia. • Evitare complicazioni conseguenti ad autotraumatismi. • Facilitare un rapido recupero delle attività funzionali. • Ridurre il rischio di complicazioni ed inconvenienti • Ridurre i tempi di ricovero e favorire il rapido ritorno all'ambiente familiare... www.ilpaesecodroipo.it lato di gara a garanzia del posto di lavoro di cui tanto si è parlato. Al dirigente del Consorzio Vives, dott. Brumat Massimiliano, responsabile dei servizi appaltati è toccato l’onere di apportare necessarie migliorie organizzative nel rispetto della normativa in essere, al fine di garantire l’incolumità dei minori affidati . Si è dovuto provvedere in tempi ristrettissimi a normare tutte le attività a partire dalle figure degli educatori e dei tanti volontari distinguendone le rispettive funzioni . Opportuno precisare che rispetto all’apertura del centro estivo pomeridiano di Codroipo del mese di giugno, non è stato possibile attivare il servizio a causa dell’esiguo numero di iscritti. Incontri promozionali sono stati effettuati in data 30 maggio, 6 e 7 giugno 2014; attività di volantinaggio all’uscita delle scuole il giorno 10 ; assicurata la disponibilità al prolungamento del periodo delle iscrizioni. Tutto invano. Ogni singolo Comune ha provveduto a svolgere un’attività promozionale in loco in base alle rispettive necessità producendo singoli volantini Quest’anno si sono registrati incrementi delle iscrizioni nei centri estivi di Codroipo, Lestizza e Mortegliano, mentre in quelli di Bertiolo Castions di Strada, Mereto di Tomba e Sedegliano una pressoché conferma di quelle del 2013. Una leggera flessione è stata registrata nei Comuni di Varmo e Basiliano. Quest’ultima località ha messo in atto una cooperazione di forze coinvolgendo il comune, i giovani delle parrocchie, volontari e scuole, l’Asp D. Moro e sono riusciti ad attivare servizi di enorme utilità, sia sotto l’aspetto formativo sia sociale: attività ludiche si sono alternate a corsi d’inglese, laboratori didattici e manuali. Con la Protezione Civile, i frequentatori hanno conosciuto i cani del soccorso, i sistemi di spegnimento degli incendi e visitato il centro regionale di Palmanova per un’occasione di crescita del senso civico e di responsabilità di ognuno. Grande compiacimento per il servizio e i risultati conseguiti, anche da parte dei cittadini di Varmo. Il Sindaco Sergio Michelin ha evidenziato la grande soddisfazione riferitagli da tanti che hanno gradito la flessibilità e disponibilità del nuovo servizio. Per il prossimo anno l’amministrazione comunale auspica una tempestiva coordinazione con il locale centro parrocchiale, al fine di fornire un servizio più completo. A Codroipo, su richiesta delle famiglie, data la disponibilità del consorzio Vives, si è potuto prolungare, per la prima volta, il servizio di ulteriori quindici giorni, dando un sicuro aiuto ai tanti genitori vincolati sul posto di lavoro. Il prezzo della retta è risultato nettamente inferiore ad altre realtà regionali, e il presidente dell’Asp D. Moro Snaidero ha avuto modo di appurare personalmente, durante le sue visite ad alcuni centri estivi, la buona riuscita della gestione riscontrando la soddisfazione in primis delle famiglie e dei ragazzi, nonché degli educatori, animatori e volontari che hanno concorso fattivamente al raggiungimento di questi importanti risultati garantendo sicurezza e serenità alle famiglie . Soddisfazione e riconoscimento sono emersi durante l’ultima seduta dell’assemblea dei sindaci d’Ambito, nel corso della quale si è deciso di costituire un gruppo di lavoro che sin da novembre avvierà la programmazione della prossima attività estiva. Codroipo, 2 settembre 2014 Il Presidente dell’Asp. D. Moro, Thierry Snaidero Nonna Rosanna compie 100 anni Venerdì 22 agosto 2014 la signora Peressini Rosanna di Camino al Tagliamento ha festeggiato il suo centesimo compleanno presso la Casa di Riposo di Codroipo, circondata dall’affetto dei nipoti e dagli ospiti della struttura. Alla festa erano presenti il presidente dell’Asp Snaidero Thierry, il Direttore Generale Battiston Valentina, la Dirigente coordinatrice sociale Gregoris Federica e il Sindaco di Camino al Tagliamento, Nicola Locatelli, in rappresentanza di tutti i concittadini. 11 Il Primo Cittadino le ha fatto gli auguri personalmente per il bellissimo traguardo e le ha offerto un graditissimo omaggio floreale, seguito dal Presidente dell’ASP che ha omaggiato la signora con un bel cesto di fiori. La signora, contenta e commossa, ha ascoltato con vivo interesse le parole del Presidente e del Sindaco e ha festeggiato con un brindisi il suo secolo di vita. Rosanna Peressini è nata nel 1914 a Bugnins dove ha trascorso gran parte della sua vita, ha vissuto i periodi bui della storia come le due guerre e tante altre vicissitudini con grande fede, coraggio e umiltà. Il suo segreto, come lei stessa dice, è mantenere allenata la testa: “ se non c’è questo” (dice toccandosi la testa con la mano) “ non c’è niente…è tutto perso!” Cara Rosanna ancora TANTI, TANTI AUGURI!! SETTEMBRE 2014 12 Foto MMMI MEDIO FRIULI: SENSIBILITA’ PER LA DIFFERENZIATA SPINTA! Sebbene tutti siamo concordi nell’importanza di differenziare i rifiuti domestici, spesso ci imbattiamo con difficoltà: il sacchetto di carta del pane, con la finestra di plastica, posso metterlo nella carta o devo sezionarlo prima? Le foglie secce sono umido? L’involucro delle merendine è di plastica? Gli scontrini sono di carta? I barattoli delle patatine di carta e alluminio dove vanno? I giocattoli sono come gli imballaggi di plastica? Le lampadine sono di vetro? Tantissime altre domande che spesso in famiglia scaturiscono vere e proprie scommesse. Telefonare ad AT2000 o al Comune, ogni volta che un dubbio ci assale, sembra ridicolo e antieconomico per tutti, ci vorrebbe un dizionario con tutte le voci possibili per dirimere ogni sospetto. Personalmente vedrei una soluzione molto più semplice: obbligare le aziende a riportare con 5 simboli chiari, la destinazione del rifiuto. Possono mica sempre scaricare le responsabilità sui contribuenti! Altro problema quando devi comprare un elettrodomestico nuovo: vai nei negozi a scegliere l’offerta migliore col vecchio televisore in spalla o con la lavatrice, la lampada al neon bruciata in tasca? Nel Medio Friuli vi assicuro siamo tra le zone più progredite d’Italia. Non immaginate cosa accade nelle grandi città, perché quello che pensate è tutto vero. L’ultimo grande passo verso la civilizzazione riguarda il comune di Varmo. Cera una eco piazzola, nel cortile del magazzino Comunale che da un anno è chiusa. Oltre alla raccolta differenziata porta a porta attiva già attiva da anni, nella zona artigianale P.I.P. (Piani di Insediamento Produttivi) a due passi dal centro di Varmo, è stata costruita l’eco piazzola. Grazie ai contributi provinciali e regionali, insieme a un notevole impegno economico da parte del comune, sarà inaugurata a giorni la struttura che consentirà di agevolare il conferimento da parte dei residenti dei rifiuti NEGOZIO DI SPECIALITÀ ALIMENTARI PASTICCERIA PANETTERIA NEGOZIO SPECIALIZZATO NEI PRODOTTI SENZA GLUTINE dove si possono trovare dal pane senza glutine alla pasticceria. I prodotti freschi sono disponibili dal Giovedì al Sabato. Il negozio è convenzionato con il SSR per l'erogazione dei prodotti senza glutine per la spesa dei Buoni Mensili. Orari: da Martedì a Venerdì: 10.30/19.00 · Sabato: 10.30/17.00 Via Pordenone, 9 · CODROIPO (UD) · Tel 0432.1740706 prodotti da ogni famiglia, con l’obiettivo di ridurre le tasse relative e soprattutto gestire ecologicamente i rifiuti. L’idea di un progetto simile girava dai primi anni del duemila, con l’intenzione di affidarne la gestione a un privato, con l’intento di servire sia il comune di Rivignano, sia quello di Varmo e relative frazioni, ma non si è mai concretato. Ora grazie all’impegno concreto del sindaco Sergio Michelin e della sua amministrazione si è giunti a un risultato concreto, dedicato esclusivamente ai residenti nel varmese. Si tratta di una struttura avveniristica, che sarà accessibile presentando la scheda regionale dei servizi (tessera sanitaria magnetica N.d.R.), inizialmente sarà aperta il sabato mattina dalle 9 alle 12, e dalla prossima stagione estiva anche il lunedì pomeriggio dalle 17 alle 19. L’importante è partire, fare il rodaggio e scoprire quali siano le reali esigenze dei cittadini. Solo dopo aver sentito i pareri dei conferitori, considerando anche i costi di gestione, si potrà stabilire l’orario definitivo. D’altronde la contabilità della gestione dell’ecopiazzola è direttamente collegata alla TA.RI. (TAssa sui RIfiuti), sebbene sappiamo che anche il riciclaggio dei materiali conferiti generano guadagno a favore dei cittadini. Il sindaco di Varmo ringrazia la cittadinanza per l’impegno profuso nel conferimento differenziato dei rifiuti e punta sull’altissimo senso civico per la buona funzionalità di questo progetto che dal mese di settembre 2014 sarà aperto. Per agevolare e sensibilizzare ulteriormente la popolazione, a breve sarà consegnata a tutte le famiglie del comune un dépliant con le spiegazioni di come affinare la raccolta differenziata e i dettagli per il conferimento presso l’ecopiazzola. Alex Carrasco CIRCOLO CULTURALE · LA TRIBUNA NEL MIRINO: Andrea Agnelli Ho visto una foto di Andrea Agnelli, presidente della Juventus, con stampata in faccia una barba all’ultima moda, mentre si versa in testa un secchio di ghiaccio secondo l’ultima liturgia dei Vip. Francamente mi ha fatto tenerezza. Ripensavo ai vecchi tempi in cui un Agnelli non seguiva la moda, la faceva. Angelino Alfano Nell’ardua impresa di uscire dal cono d’ombra da cui non lo salva né il dicastero degli Interni, né l’esser capo di un partito di governo, Angelino si avventura su discutibili sentieri. Nell’immane problema del lavoro (che non c’è) egli inserisce un affondo contro un pezzo di antiquariato, l’art.18. Renzi ha dismesso l’argomento con 3, forse 4 parole. Poi è arrivata la sortita sugli Italiani stanchi del disturbo da parte di quei poveri ambulanti da spiaggia che vagolano sulla battigia: una specie umana che fa parte del paesaggio da quando ogni uomo adulto di oggi, compreso Angelino, aveva i calzoni corti. Almeno loro, i “vu cumprà”, come li chiama il Ministro, si sottraggono ad un altro disturbo, quello della questua davanti ai supermercati. La fame è fame e una buona prigione forse sarebbe meglio accolta della torrida routine sotto il sole. In assenza di una qualsiasi proposta del Ministro sul da farsi, questa potrebbe essere un’idea. Friuli Venezia Giulia Il Corriere della Sera annuncia con grande risalto che, rispetto alla direttiva europea sugli impianti di depurazione, l’Italia sta nella zona bassa della classifica. Il FVG è il primo dei cattivi, con una multa di 53,6 € pro capite (totale 66 mln) e un bel distacco da chi lo segue : Valle d’Aosta (39) e Sicilia (37). In media 4 italiani su 10, dice il Corriere, scaricano nei fiumi e in mare. Qui da noi su 10 friulani siamo molti, molti di più. Le Università italiane Se con le fogne va male, con la cultura non va meglio : nessuna Università italiana tra le 150 università migliori del mondo. Nel ‘ranking’accademico mondiale (Arwu), stilato dall’ateneo Jao Tong di Shangai, che ne classifica 500, la prima è Bologna (151°) ; Milano (politecnico) e Firenze stanno fra il 151° e il 300° posto ; un gruppo di 4, fra cui la celebre ‘Normale’ di Pisa, va cercato fra il 301° e il 400°; nelle ultime 100 ne troviamo 9, fra cui la nostra Trieste. Tutte le altre, Udine compresa, non sono state neanche considerate. Chissà che Renzi non ponga mano all’ennesima riforma. Matteo Renzi Promemoria per gli elettori. Matteo lavora alacremente sulle riforme delle nostre Istituzioni per poi farle approvare da un Parlamento illegittimo, in quanto nominato con una legge truffa ormai abrogata. L’unica riforma, quella elettorale, che deve ripristinare la sovranità popolare, è relegata in soffitta. Domanda: a chi spetta ripristinare le corrette priorità, vale a dire prima la nuova legge elettorale, poi un Parlamento eletto e infine le riforme ? Gino Monti 13 APPUNTI PER LA STORIA La data del 30 marzo 2014 è passata pressoché inosservata, ma riveste una qualche importanza nella storia di una stella politica di prima grandezza: quel giorno giunse al suo apice l'eclissi totale della Destra italiana. Fu allora che il partito omonimo, fondato sette anni prima da Francesco Storace come ultima trincea a difesa di quella bandiera, si arrese senza condizioni e confluì in Forza Italia. Della Destra italiana gli ideali, le finalità, lo storico contributo alla storia d’Italia non hanno trovato eredi né spazio sui terreni ideologici ora dominanti. Erano di destra gli studenti di Trieste che il 4 novembre ’53 per amor di patria lasciarono due caduti sotto il fuoco della polizia inglese. Erano di destra le masse studentesche che in quegli stessi anni riempivano le piazze d’Italia per Trieste italiana. Erano di destra gli studenti del liceo scientifico Cassini di Genova, aggrediti nell’ottobre del 1947 dalle frange operaie del Partito comunista che ne invasero la sede, devastandola e mandando all’ospedale molti di loro, tra i quali il sottoscritto. Erano di destra gli italiani che il 2 giugno del ’46 votarono per la monarchia. Sono di destra moltissimi di quegli elettori che oggi, privi di una credibile offerta politica, si astengono dal voto o lo cedono a falsi profeti. Dall’indirizzo politico di alcune forze può sembrare che qualcosa di destra sia stato recepito, ma si tratta solo di apparenze cosmetiche: il ricorrente appellativo di centrodestra equivale a un condominio con i millesimi della destra pari a zero. Il Nuovo Centro Destra, ad esempio, espone come riferimento ideale il Cristianesimo e come legame ideologico il popolarismo europeo: valori della destra zero. Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale sembra di destra ma non lo è. Questo partito infatti, fondato da Ignazio La Russa il 17 dicembre 2012, nasce come Centrodestra Nazionale. Quattro giorni dopo arrivano Guido Crosetto e Giorgia Meloni che ottengono una modifica al nome della nuova creatura politica, non nel senso di aumentare la caratura di destra, bensì un ritocco al maquillage, con l’aggiunta dell’accattivante Fratelli d’Italia davanti alla dizione Centrodestra. Un anno dopo nuovo ritocco: ottengono dalla fondazione AN l’utilizzo del logo e quindi via ‘Centrodestra’e dentro ‘Alleanza Nazionale’, con l’ira funesta di Storace che parlò apertamente di ‘scippo’. Francesco Storace, anni 55, politico di lungo corso, è un personaggio al quale va dato atto di una coerenza sempre più rara tra i politici. Fu militante nel MSI e poi, dopo la svolta di Fiuggi, in AN dove rappresentò la corrente della destra sociale. Il 3 luglio 2007, a seguito delle scelte neo-centriste di Fini quella corrente e il suo leader se ne andarono e nacque “La Destra”. Egli percepì che i valori tradizionali e nazionalisti della Destra venivano ormai dovunque disattesi, in A.N. e altrove. Con il nuovo partito egli tentò di salvaguardare la tradizione culturale italiana - Dio, Patria, Famiglia - e la quadrilogia politica Destra identitaria, sociale, nazionale, popolare, ed ebbe anche il coraggio di dichiarare che La Destra era un partito democratico senza l’obbligo di definirsi antifascista. Ma su quel partito, sul suo stesso leader pesava come un macigno un passo falso di Storace risalente a due anni prima della fondazione. Era il 2005 e nelle imminenti elezioni regionali Storace correva per la sua rielezione a Governatore del Lazio. Insieme a lui correvano Alessandra Mussolini, con la lista di Alternativa Sociale, e Piero Marrazzo. La Mussolini, prima delle elezioni fu esclusa dalla competizione per un sospetto di firme falsificate alimentato dallo stesso Storace e certificato da una società ‘vicina alla regione’. Lei tenne duro e ottenne la riammissione dal Consiglio di Stato, ma non la vittoria sul campo. Come non la ottenne Storace, accusato di spionaggio informatico ai danni degli altri due concorrenti. Fu un errore imperdonabile: in un momento in cui avrebbe potuto cogliere l’opportunità di una sinergia politica di enorme rilievo con Alessandra, anche lei come lui in fuga da Fini, anche lei in armi sotto lo stesso vessillo, egli non esitò a ostacolarla e ingannarla. Lo scandalo gli costò la perdita di due seggi: quello di governatore per mancata riconferma e, per dimissioni immediate, quello da ministro della Salute a lui nel frattempo attribuito. Fu alto il prezzo pagato da Francesco per quell’errore, come alto fu il danno per l’immagine della Destra e di riflesso per Alessandra e il suo percorso politico. Soprattutto fu un danno irreparabile per le fortune di un partito che 2 anni dopo si riproponeva di sottrarre la storica Destra a un’ingloriosa, immeritata fine. Gino Monti montig29 @ gmail.com 14 SETTEMBRE 2014 Il sindaco di Codroipo, Fabio Marchetti, invita tutti a partecipare ed annuncia che esporrà da fine settembre al museo, i progetti vincitori del concorso d’idee per la ristrutturazione del centro cittadino, allo scopo di condividere le soluzioni presentate e raccogliere tutti i suggerimenti che vorranno proporre i visitatori. Museo Civico a San Martino di Codroipo (UD) venerdì 12 - 19 - 26 settembre 2014, ore 18.00, ingresso gratuito. La visita del museo delle carrozze, esposizioni delle Bambole d’epoca, della collezione Bartolini, per l’occasione saranno aperte gratuitamente al pubblico presente. MMMi Ass. Cult. Medio Friuli www.mediofriuli.com VARMO CALCIO Il Varmo verso l’ascesa APERITIVO in CARROZZA al Museo Civico di Codroipo. Prima che finisca la meravigliosa estate 2014… altri tre appuntamenti con la cultura in carrozza. Se con le poesie abbiamo sognato, vagheggiato, fantasticato e ci siamo anche divertiti, adesso facciamo sul serio. Per 3 venerdì ci sarà l’appuntamento con la storia. Il Comune di Codroipo organizza con la casa editrice l’Orto della Cultura e la collaborazione dell’associazione culturale Medio Friuli, tre eventi culturali dedicati a testi che, anche se in maniera assolutamente diversa, parlano di storia, di conflitti e d’amore. In un ambiente straordinario quale il museo civico delle carrozze d’epoca, Marco Mascioli presenterà tre scrittori: Gian Luca Badoglio, autore de Il Memoriale di Pietro Badoglio, col quale avremo l’opportunità di conoscere gli aspetti personali e famigliari del ben noto Generale, di cui si parla sempre e solo pensando a Caporetto, raccontati direttamente da suo nipote, venerdì 12 settembre; Silvia Lorusso Del Linz, autrice di Una Donna Fra Due Papi, la storia intrigante di Giulia Farnese che tra miti, leggende e documenti, sembra fu l’amante di… e anche suo fratello divenne… (se svelassimo tutto subito!), vi aspettiamo venerdì 19 settembre; la settimana successiva l’ospite d’onore sarà l’udinese Mauro Tonino che presenterà Rossa Terra, viaggio per mare di un esule istriano con il nipote, tra emozioni, storia, speranze e futuro e chiuderà questa seconda rassegna venerdì 26 settembre 2014. Tutti gli appuntamenti inizieranno alle 18.00 e saranno il prologo di una bicchierata offerta dalla cantina Ferrin di Bugnins di Camino al Tagliamento. Con le bollicine dei migliori vini friulani e le carrozze del museo, sarà facile sognare e rivivere le storie raccontare dagli autori. Sono invitate tutte le persone con il sorriso, con la voglia di scambiare due chiacchere, una battuta e approfondire la conoscenza dei testi proposti, direttamente con gli scrittori, per trascorrere qualche ora simpaticamente, condividendo la nostra volontà di affrontare la vita apprezzandone e valorizzandone gli aspetti positivi. L’assessore alla cultura e vice sindaco Ezio Bozzini, con tutto il personale dell’ufficio cultura, stanno lavorando con grande impegno per condividere le risorse culturali del Medio Friuli, nell’intento di valorizzare e promuovere il sito di San Martino di Codroipo, dove all’interno di un’ala esterna di Villa Kechler, grazie a una ristrutturazione totale, si è voluto impiantare il Museo Civico. Dovrebbe rappresentare orgoglio e vanto dei residenti del Medio Friuli, che molti nemmeno conoscono. Le indicazioni precise per raggiungere il museo dal centro di Codroipo, seguendo la segnaletica per Latisana Lignano, ci s’immette sulla Provinciale 39 e quando finisce l’abitato, sulla destra si scorge il muro perimetrale e le maestose mura rosse di Villa Kechler; arrivando da Villa Manin, si percorre la strada più bella della regione, lasciandosi la Villa veneta e le sue barchesse alle spalle, sino alla fine della strada. Girando a destra si procede sempre dritti, attraversato l’incrocio, siete al museo (via S. Pietro, 6 – Codroipo). Il sindaco di Varmo, Sergio Michelin, ha presieduto l’assemblea dei soci dell’Associazione Sportiva Dilettantistica di Varmo. Il tema principale era naturalmente il riassunto della passata stagione e gli intenti per il futuro. Il calcio a qualsiasi livello è considerato più una passione, una potenza che uno sport e spesso gli animi s’infervorano sfociando in tifo scatenato o in accuse che in ogni caso non portano alla soluzione dei problemi, bensì all’accumulo di bile. Gino Morson ha tenuto la relazione morale, in cui ha ringraziato tutti i dirigenti e i collaboratori per il contributo e l’impegno profuso finora. Proprio adesso che la squadra è retrocessa si dovrà mantenere alta l’attenzione e la pianificazione del futuro, nell’anno in cui il sodalizio calcistico festeggerà i cinquant’anni. Festeggiare i dieci lustri unitamente a risultati positivi in campionato, sarebbe il sogno di tutti: ha lanciato l’idea di organizzare dei festeggiamenti per la storica circostanza invitando alcuni dirigenti a mobilitarsi per promuovere l’uscita di un libro sul mezzo secolo di vita del sodalizio calcistico. Ha sostenuto l’intendimento che il Direttivo si riunisca una volta la settimana, il lunedì, per la programmazione settimanale dell’attività societaria. Ha suggerito anche di potenziare la campagna di tesseramento, dando la possibilità al maggior numero possibile di sportivi varmesi di aderirvi. La relazione finanziaria tenuta dall’economo Luciano Paron, ha chiarito all’assemblea come, dopo aver pagato gran parte dei debiti precedenti, la situazione finanziaria si è chiusa con un leggero utile. In una riunione successiva tenutasi nella sede della società, il Consiglio Direttivo ha provveduto alla distribuzione delle cariche. Tutti si sono trovati d’accordo nel nominare alla guida dell’Asd Varmo nuovo presidente Gianni Scussolin; la vicepresidenza è andata a Dario Parussini e la segreteria è stata affidata al giovane Marco Franzon. Nuovo allenatore della compagine bianconera sarà il latisanese Arnaldo Restucci, vecchia conoscenza del luogo, avendo in passato allenato gli juniores di Varmo. Presidente, dirigenti e sportivi sono certi di avere un undici, costruito su solide basi, in grado di puntare al rilancio e di dare a tutti molte soddisfazioni, dopo le due amare retrocessioni consecutive. Sebbene indiscutibile che lo scopo nello sport sia la vittoria, che aiuta a sviluppare l’agonismo e il senso della competizione, www.ilpaesecodroipo.it elementi altrettanto fondamentali per la crescita interiore dovrebbero essere i valori del vero sportivo: pratica lo sport per passione, disinteressatamente, senza presunzione e amarezza quando perde, non cerca di vincere con mezzi sleali. Lo spirito sportivo è sinonimo di lealtà. Lo sport di squadra stimola i valori della fratellanza perché si fa parte di uno stesso gruppo unitario e bisogna unire le proprie forze per la vittoria. In questo caso le persone tendono a fidarsi dei compagni e questo diviene un pretesto per fare amicizie. Valori quali la fiducia, la collaborazione e l’amicizia, ci aiutano anche nella vita quotidiana. Alex Carrasco da una Lettera di Walter Nadalin IL DIRITTO e LA POLITICA Il diritto tende a stabilire delle regole nella convivenza umana. Prevede il divieto di alcuni comportamenti (diritto penale); stabilisce direttive per la soluzione delle controversie tra privati (diritto civile) e dà regole anche allo Stato (diritto costituzionale, diritto amministrativo). La caratteristica della norma, astrattamente formulata, è l’immutabilità. Essa si applica, non si adatta, al caso concreto. Il giudice non si chiede (o non dovrebbe chiedersi): “Quest’uomo ha ragione o torto?”, ma: “Che cosa prevede la legge, per questo caso?” Perfino dinanzi all’imputato la domanda non è: “Che punizione merita, costui?”, ma: “Che cosa prevede la legge per questo reato?” La libertà del giudice si limita alla discrezionalità fra il minimo e il massimo della pena. Il diritto non tiene conto né dell’effetto di una data decisione sui singoli, né dell’interesse della collettività. Decine di telefilm americani ci hanno insegnato che la magistratura degli Stati Uniti è capace di lasciare libero un pericoloso assassino per un errore di procedura. 15 La politica ha parametri del tutto diversi. Il diritto tiene conto delle regole, la politica tiene conto dell’opportunità concreta. Quando segue i propri parametri il diritto è sempre impeccabile, la politica - soprattutto quella internazionale - non è mai giustificata quando i risultati sono negativi. Essa per così dire respondit etiam de casu, anche della sfortuna. George W.Bush ha reputato che per l’America fosse un interesse vitale invadere l’Afghanistan: se la storia dovesse decretare che invece ha danneggiato gli Stati Uniti, basterebbe a difenderlo la certezza della sua buona fede? Napoleone diceva che non voleva soltanto generali “bravi”, li voleva anche “fortunati”: per lui la battaglia non era un esame teorico di tecnica bellica: bisognava conseguire dei risultati, anche violando le regole della Scuola di Guerra. E l’eventuale sfortuna non era una giustificazione. La politica perdona al Principe d’aver mancato alla parola data, d’aver tradito un alleato, persino d’aver commesso ruberie e delitti, se il risultato è la gloria e la prosperità del Paese. Mentre non perdona gli errori di un perfetto galantuomo, persino quelli di cui non è per nulla responsabile. Si pensi all’azione di kommando ordinata da Jimmy Carter per salvare gli ostaggi dell’ambasciata di Tehran: i diplomatici non furono liberati, l’America fu ridicolizzata e l’episodio non è mai stato dimenticato. Mentre l’azione di kommando di Entebbe, che pure violò la sovranità ugandese, è rimasta una pagina di gloria, per Israele. Questi principi sono chiari e tuttavia gli orrori della Seconda Guerra Mondiale hanno indotto gli uomini a credere di poter mettere il guinzaglio giuridico alla politica. Nel Processo di Norimberga gli imputati furono anche accusati di “avere pianificato, iniziato e intrapreso delle guerre d’aggressione”, criterio col quale si sarebbero potuti processare Alessandro il Macedone, Giulio Cesare, Gengis Khan, Maometto II, Napoleone e chissà quanti altri. Con la difficoltà aggiuntiva di stabilire che cosa si intenda per guerra d’aggressione. I romani crearono uno sterminato impero ogni volta inglobando il territorio da cui poteva venire una minaccia: per ragioni difensive, dunque. In ogni tempo la mancanza di frontiere naturali e il famoso “complesso dell’accerchiamento” hanno indotto Mosca a spingere queste frontiere il più lontano possibile, dalla Polonia al Pacifico. Durante la lunga pace seguita al 1945 la più lunga di cui si abbia memoria, in Europa - si sono dimenticate le durezze della grande politica. Si è creduto all’esistenza di una legge internazionale e persino a una democrazia fra gli Stati: infatti si vota nell’Ue e all’Onu. A poco a poco la politica ha perduto peso e oggi qualcuno parla di “pan-giuridicismo”: cioè della tendenza a sottoporre a un severo vaglio di legalità tutte le attività umane. Il risultato è un impressionante restringimento dell’ambito della libertà e il gran numero di sindaci, dirigenti d’azienda, assessori, direttori di enti pubblici e alti funzionari sotto processo per le ragioni più svariate. Ovviamente l’ideale sarebbe un governo composto di galantuomini per giunta geniali, ma purtroppo, dovendo scegliere, la società tende a un Paese amministrato magari male ma in modo giuridicamente perfetto. Meglio il galantuomo incapace che il condottiero carico di gloria, se gli si può rimproverare un piccolo peculato. In Italia la massima accusa non è aver governato male (provocando danni, poniamo, per cinque miliardi di euro), ma aver intascato un milione, pure se si sono fatti risparmiare ai cittadini cinque miliardi. Non si comprende che il governante incapace è quello che impone alla nazione il massimo costo. In Italia ormai siamo convinti che non si possa che vivere di amministrazione ordinaria, come si direbbe in un condominio. Chissà che lo scoppio di una grande crisi economica, provocando tutti i danni che può provocare, non rimetta il contatore a zero. Gianni Pardo APERTURA CHIOSCO "PANINO" Birreria con cucina Pizza al metro... per 4 persone a 30,00 € PRENOTAZIONI APERTE per ottenere l'attestato del Via Fratelli Savoia, 24 Z. A. Piccola di Moro 2 33033 CODROIPO (UD Tel. 0432.904342 · Fax 0432.913612 [email protected] informazioni sui corsi: CORSO BASIC LIFE SUPPORT DEFIBRILLATION - Cat. A Nostro Centro Polifunzionale - FRIULI antincendi NORMA DI RIFERIMENTO: D.LGS. 81 / 2008, Decreto Min. Salute 24 aprile 2013, Delibera n°1014 Giunta Regione FVG La morte cardiaca improvvisa è un evento drammatico e improvviso che colpisce circa 60.000 persone l’anno in tutti Italia, con o senza segni premonitori. Le cause sono molteplici e a volte misconosciute. E’ ormai provato che un precoce utilizzo del defibrillatore semiautomatico esterno (DEA) permette un incremento considerevole dei tassi di sopravvivenza negli arresti cardiaci grazie alla facilità e alla sicurezza del suo uso. Il corso BLSD permette di riconoscere quando una persona: - non è cosciente - ha un’ostruzione delle vie aeree - è in arresto cardiocircolatorio (ACC) Inoltre addestra gli operatori all’utilizzo del DAE e alle manovre rianimatorie (massaggio cardiaco esterno e ventilazione artificiale). Svolgimento del corso Il corso, della durata di 5 ore, prevede una parte teorica con lezioni frontali interattive, una parte pratica con l’ausilio di manichini e DAE didattici ed il superamento del test pratico finale. Al termine verrà rilasciato un attestato di certificazione IRC di rianimazione cardiopolmonare nella comunità. L’importante accreditamento del Centro di Formazione presso la Regione FVG, secondo la delibera della Giunta n° 1014 del 30 maggio 2014, permette di essere certificati ed autorizzati alla defibrillazione su tutto il territorio nazionale, secondo le attuali disposizioni di Legge. Destinatari I destinatari del corso BLSD nella comunità sono tutte le persone laiche (non sanitarie), addetti al primo soccorso in aziende, polisportive, scuole, insegnati, custodi, responsabili della sicurezza, ecc. Il corso è riconosciuto ai fini concorsuali (esercito, ecc.) e anche come credito formativo scolastico. Aggiornamenti La certificazione ha durata un anno, al termine del quale si svolgerà un corso di retraining della durata di 2 ore per mantenere l’abilitazione e l’autorizzazione. www.friuliantincendi.it www.ilpaesecodroipo.it 17 Lettere... dal fronte Lettere e cartoline tratte dal libro " Mia cara e buona sorella (lettere e cartoline dal fronte di guerra e dagli ospedali militari 1915 - 1916)". Il libro è stato pubblicato a cura di Barbara Della Marina, su testi originali del prozio Adelfi Missio, volontario nella prima grande guerra. Dal fronte, 8 - 7 - 1915 Mia cara sorella, finalmente ebbi avuto campo di misurarmi con il nemico: questo succedeva il giorno 5. Vorrei raccontarti tante cose, ma la censura non lo permette, solo sappi che abbiamo fatto un bell'assalto e la mia Compagnia fu la prima. Io sto bene, sono allegro. Tieniti forte e coraggiosa, pensa che almeno uno della nostra famiglia, di sua spontanea volontà, volle offrire alla sua Patria i suoi servigi. Tra breve speriamo di essere padroni di una zona che a te farà assai piacere. Salutami tutti e tanti bacioni dal tuo per sempre fratello Adelfi. Zona di guerra, 15 - 7 - 1915 ... grande assalto del 5 luglio ... Cara sorella, non avendo altro a comunicarti t'invio il resoconto dell'assalto del 5 luglio a cui io presi pure parte. Dopo 5 o 6 giorni di servizio nelle trincee, alla distanza di circa 200-300 metri da quelle nemiche, con sopra il nostro capo un concerto indiavolato di scoppi di granate shrapnel e sibili di pallottole fummo svegliati all'alba di quel giorno con una suoneria assordante che ci avvolgeva da tutte le parti. L'artiglieria nostra e quella avversaria s'incrociavano. Noi tutti ci affannavamo a chierderci l'un l'altro se si sapevano delle notizie: nessuno sapeva nulla. Solo si constatava che l'artiglieria vomitava dalle bocche quell'abbondante materiale per riempire le trincee nemiche (che, a quanto pare, difettavano invece di simile materiale!). Come al solito verso le otto ricevemmo le nostre razioni di caffè, vino, pane e carne che consumavamo senza renderci conto che in quella mattinata dovevano essere fatti i preparativi per l'avanzata. Come difatti verso le dieci fu dato l'ordine di affardellare gli zaini e di accumularli ai punti designati per ordine di Compagnia. Terminata tale operazione fummo fatti passare in rango con fucile, giberna, cartucce e tascapane con i viveri di riserva. Venne fatto l'appello e poi assegnate le squadre ai graduati. Erano circa le undici quando venne dato l'ordine d'avanzata. Per strade preparate (così detti camminamenti) eseguite giorni prima dai nostri zappatori, le Compagnie s'internavano curve per non essere avvistate dal nemico. Appena fummo allo scoperto i capi squadra ricevettero l'ordine di schierare le loro squadre tutte a sinistra, seguitando in tal modo l'avanzata. Fu qui che si cominciò a constatare qualche ferito, perchè eravamo scoperti e a breve distanza dal nemico. Seguitando l'avanzata fu catturata una decina di soldati nemici, che furono fatti prigionieri. Intanto l'ottava e la settima Compagnia, con slanci superbi, aveva raggiunto la sommità di un punto avanzato, a pochi metri di distanza dal nemico, che già si distingueva colla sua divisa grigio-celeste. Con un grido formidabile, accompagnato da scariche di fucile, gli Italiani salutarono gli Austro-Ungheresi: " Viva Savoia, Viva l'Italia, Viva il Re " si seguitava intanto coll'acclamare; fu un momento di frenesia e di commozione. Eravamo in quel momento tutti pronti a sacrificare le nostre vite per grandezza della Patria. Intanto l'artiglieria, che fino a quel momento non aveva fatto a meno di prestar l'opera sua colla distruzione delle opere di difesa e causando gravi perdite nelle file nemiche, aveva terminato il suo compito e lasciato libertà d'azione alla fanteria che già in diversi punti aveva di molto avanzato. Qui va lode pure alla V^ e VI^ Compagnia che con generosità e spirito di patriottismo si presentarono ai reticolati austraci. Il II° Battaglione era già pronto per l'assalto alla baionetta ma si dovevano attendere gli altri due che dovevano essere di rincalzo. Il terzo doveva seguire il secondo, ma questo nell'avanzare fu costretto a fermarsi e farsi riparo, perchè bersagliato dalla fucileria e dalle mitragliatrici nemiche. Sicchè in questa alternativa di tempo le rimaste trincee tornarono a riempirsi di nuovi elemen- io, poliziotto a Gorizia, vi spiego perché tutti vogliono venire in Italia Il segretario del Sap di Gorizia: neghiamo la protezione umanitaria solo a chi ha commesso reati. Gli immigrati lo sanno e per questo, quando là gliela rifiutano, vengono da noi anche da tutta Europa Bisogna premettere che per legge, in Italia, sono previsti tre tipi di intervento in favore degli immigrati tutti deliberati dalle 10 Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale istituite sul territorio nazionale. Una di queste ha sede a Gorizia. Gli interventi si sostanziano nel riconoscimento dello Status di rifugiato, perseguitato, individuato solo in rari casi, la Protezione sussidiaria e la protezione umanitaria che praticamente non si nega a nessuno e che dà diritto ad un foglio di soggiorno rinnovabile di un anno. Da tempo si è notato che immigrati arrivano anche da altri Stati europei che non gli hanno riconosciuto lo Status di rifugiato, paesi quali la Norvegia, il Belgio, l’Inghilterra, la Danimarca, la Germania e l’Austria e nei quali gli stessi dovrebbero essere rimandati entro i tassativi sei mesi nei quali l’ufficio “Unità Dublino” del Ministero dell’Interno non riesce a disbrigare le relative pratiche. Mentre gli altri Stati risulta che siano solerti nel rimandarci indietro quelli che sono sbarcati o arrivati in Italia. Ma non solo, al termine della ti. Però l'assalto doveva farsi lo stesso. Quando il III° Battaglione potè mandare parte dei suoi uomini, venne preparato l'assalto. L'VIII^ in testa fu accompagnata dalla X^ e la IX^, mentre la VII^ Compagnia con gridi alternati di "Viva il Re, Viva Savoia" faceva capolino con le baionette nelle prime trincee nemiche. La V^ e la VI^, appoggiata più a sinistra, disimpegnava pure bene il compito suo. Altre Compagnie, più indietro, erano immobilitate a causa della ristrettezza del terreno. Furono molti gli atti d'eroismo e purtroppo taluni lasciarono la vita sul campo dell'onore. Ufficiali, sottufficiali e soldati, non furono molti i sacrificati in confronto alle perdite avversarie; quei pochi che in quell'assalto storico soccombettero aprirono la via ad altri e quelli che prossimamente ritentarono l'assalto non trovarono più ostacoli e, sicuri della conquista della famosa collina di Podgora, seppero rivendicare il nobile sangue di quelli immortali. Fra breve la collina di Podgora sarà ribattezzata col dolce nome di Piè di Monte, e sopra di essa sventolerà raggiante il vessillo ideale, augurio di nuove conquiste. procedura, agli stessi soggetti rifiutati dagli altri riconosciamo pure uno degli altri gradi, meno importanti di protezione. In pratica la protezione umanitaria la neghiamo solo a chi ha commesso reati. A Gorizia, dove da altri paesi del nord giungono una ventina di immigrati la settimana, che in attesa di trovare spazio nel CARA vengono fatti alloggiare, garantendo loro anche il vitto e l’assistenza, a spese del contribuente, alla Caritas o all’Hotel Internazionale. Gli stranieri ne sono talmente ben informati che la Volante, la settimana scorsa è intervenuta presso l’Hotel Internazionale, dove due stranieri di nazionalità afgana, ai quali era stato negato l’asilo in Inghilterra, avevano addirittura prenotato, tramite il sito bookin.com, una camera, evidentemente utilizzando una carta di credito. All’arrivo degli operatori la volante, uno dei quali è stato trovato pure in possesso di una patente inglese, si sono dichiarati indigenti e, in attesa di definizione, certamente favorevole dell’iter per la protezione internazionale, alloggiati a spese del contribuente presso la CARITAS, l’Hotel aveva già occupato tutti i posti garantiti per la bisogna. Le domande che ci poniamo sono queste: chi in Inghilterra ha comunicato ai due afgani la possibilità italiana e che i richiedenti asilo, a Gorizia, vengono alloggiati all’Hotel internazionale e come hanno fatto, se indigenti, a fare la prenotazione della struttura che i contribuenti italiani avrebbero dovuto pagare? Gorizia, nemmeno 40mila abitanti, è diventata così famosa nel campo dell’immigrazione o ci sono altri motivi, magari legati alla possibilità di ottenere un soggiorno definitivo? Ci si può fare prendere in giro così? Angelo Obit, Segretario SAP Gorizia In più punti i reticolati furono tagliati, aperti passaggi per l'artiglieria e trincee preparate più in prossimità del nemico, cosicchè si ottenne un insieme di fatti che avranno soddisfatto il comando e gli intrepidi ufficiali che ci guidarono. Il giorno cinque tramontava e il velo della sera rimandava i rimasti ai propri accampamenti, mentre il silenzio della notte dava adito alla Croce Rossa di scrutare il terreno per accertarsi che nessuno fosse lì dimenticato. A me, cara sorella, una pallottola dei sudditi di Checco mi forò il tascapane andando a battere in un bossolo che la espulse, ed ora io conservo come ricordo. Ora io mi trovo di guardia al parco dell'artiglieria e sono meno disturbato ed in questi paraggi faccio certe scorpacciate di tegoline, patate, fagiolini, pere, fichi e tante altre cose. In vista ci sono novità che presto ti faranno stare meno inquieta. Io sto bene, sono allegro, scrivimi subito; spero sarete tutti sani e provvisti d'ogni cosa. Baciami le care nipotine e tu ricevi un caldo bacio. Il tuo per sempre fratello Adelfi. SETTEMBRE 2014 18 Alice Mizzau d’oro nella 4x200 stile libero BERLINO. La nuotatrice friulana Alice Mizzau ha conquistato l’oro agli Europei nella 4x200 stile libero femminile. Il primo posto è arrivato grazie a una rimontona di Federica Pellegrini nell’ultima frazione, con la Svezia beffata a poche bracciate dal traguardo. Bronzo all’Ungheria. L’Italia ha bissato così il titolo vinto due anni fa a Debrecen, facendo registrare il nuovo record dei campionati (7’50’’53). Oltre ad Alice Mizzau, in acqua nelle precedenti frazioni c’erano Stefania Pirozzi e Chiara Masini Luccetti. Argento per la Svezia (7’51’’03), che sembrava ormai lanciata verso l’oro con Stina Gardell, bronzo per l’Ungheria (7’54’’23). Complimenti alla nostra Alice Mizzau, oro nella staffetta femminile 4x200 stile libero agli Europei di nuoto 2014 di Berlino! Il quartetto italiano era formato dalla friulana Mizzau in prima frazione, Stefania Pirozzi in seconda, Chiara Masini Luccetti in terza e naturalmente Federica Pellegri- ni, protagonista di un super recupero nella quarta frazione. La staffetta 4x200 stile libero donne azzurra ha vinto la medaglia d’oro ai campionati europei di Berlino grazie ad una strepitosa ultima frazione di federica Pellegrini che ha recuperato oltre 3 secondi nel finale (una decina di metri di scarto) alla stafettista svedese che si è dovuta accontentare del secondo posto. Bronzo all’Ungheria. Quel sorpasso di Federica Pellegrini all’ultima bracciata alla svedese Stina Gardell vale l’oro e il titolo europeo della staffetta azzurra 4x200 stile con le azzurre che si confermano (anche se in formazione diversa rispetto a due anni fa) campionesse continentali. La vittoria azzurra arriva proprio all’ultima bracciata grazie ad una progressione impressionate della campionessa veneta. Chapeau a lei, la ‘divina’ del nuoto italiano, protagonista di una quarta frazione esaltante, capace di ‘mangiarsi’ bracciata dopo bracciata quei quattro secondi e mezzo che la Svezia aveva di vantaggio. Ma i complimenti vanno a tutta la squadra azzurra - Alice Mizzau, Stefania Pirozzi e Chiara Masini Luccetti - capace di restare sempre in scia della Svezia, scappata via e consentendo poi alla fuoriclasse di piazzare la ‘zampata’ vincente. Alle azzurre arrivano anche i complimenti del premier Matteo Renzi attraverso un ‘tweet’: ‘’Bravissime tutte le nostre medagliate. Orgoglio Italia. dal che web: SEI DI CODROIPO SE... ringraziamo per alcune immagini della vecchia Codroipo CODROIPO è al 3° posto tra i borghi più felici della Regione Palmanova è la prima città del Friuli Venezia Giulia nella classifica dei borghi più felici d’Italia e conquista il 45/o posto a livello nazionale nell’indagine pubblicata dal Sole 24 Ore e condotta tra gli 8.100 Comuni italiani. A indicare Palmanova tra le città italiane con più di 5.000 abitanti in cui si vive bene sono 16 indicatori legati alla qualità della vita che misurano il benessere complessivo, ovvero indicatori di felicità che compongono il Benessere interno lordo (Bil) anziché basarsi sul reddito, ovvero sul Pil. La città stellata è la prima del Friuli Venezia Giulia ad inserirsi nella classifica del quotidiano economico nazionale, seguita da Sacile (69/o posto). Dopo il 100 comune classificato si trovano anche altre quattro città della regione, ovvero Codroipo (115), Tricesimo (131), Reana del Rojale (161) e Ronchi dei Legionari (175). «È un primato che ci onora - ha detto il sindaco, Fabio Marchetti , che sottolinea soprattutto come la qualità della vita debba essere misurata tenendo conto di una pluralità di fattori che comprendono la cultura, la salute, la socialità, l’ambiente». La “classifica dei borghi felici” è stata realizzata in due fasi. Partendo dagli 8.100 Comuni italiani, la prima scrematura ha selezionato 176 finalisti attraverso 16 parametri legati alla qualità della vita, con un indicatore non solo basato sul reddito (il Pil), ma incentrato sulle variabili del benessere economico e sociale, dell’ambiente, degli indicatori di felicità (il Bil). Per ciascun indicatore, poi, sono stati esclusi gli outlier (ovvero Comuni con valori troppo alti o troppo bassi nelle variabili considerate), eliminando così le realtà territoriali “poco sostenibili” sotto il profilo delle tematiche ispiratrici della qualità della vita. Nella seconda fase i 176 borghi sono stati analizzati sulla base di 48 indicatori (suddivisi in 8 aree tematiche: condizioni di vita materiali; istruzione e cultura; partecipazione alla vita politica; rapporti sociali; in/sicurezza; ambiente; attività personali e salute), utilizzando gli ultimi dati disponibili nelle principali fonti statistiche, dalla Banca d’Italia all’Istat. Il peso degli indicatori è stato quindi valutato sulla base dell’area territoriale di riferimento della fonte: quindi, se per il dato comunale il peso è al 100%, i dati in ambito Asl, provinciale, regionale o area climatica hanno inciso rispettivamente per il 70, 40, 20 e ancora 20%. Il volontario del primo soccorso che c’è in te... 7 giugno 1953 elezioni politiche La delegazione della Croce Rossa Italiana di Codroipo organizza un corso base di primo soccorso per aspiranti volontari. Il corso partirà a inizio novembre e comprenderà inizialmente sette lezioni in cui verranno trattate nozioni di primo soccorso e verranno descritte tutte le attività svolte dalla Croce Rossa. L’iscrizione è aperta a tutti coloro che vorranno avvicinarsi e conoscere questa realtà. Per info potere chiamare il numero: 331/6359133 o inviare una Mail a: [email protected] www.ilpaesecodroipo.it alle selezioni del “Tour Music Fest” e sarà prossimamente a Milano con il suo cavallo di battaglia, l’inedito “Amore Dissonante”. In bocca al lupo Elisa! Pierina Gallina CAMINO. La cantante Elisa Caraccio vince il 2° premio al Piano Bar Festival Il 2° posto alla finalissima nazionale di Lignano del Piano BarFestival del 23 agosto è andato alla cantante Elisa Caraccio. Al cospetto di una qualificata giuria, composta da Cristina Agnoluzzi, Alberto Zeppieri, Valerio Caratti, Simone Luca, Primo Pavan, Valentina Quaglia, Pasquale Pietro ed Elvira Cadorin, e con i complimenti dei giudici friulani, i primi ad abbracciarla, appena scesa dal palco. “ E’ una delle cose che mi hanno fatto più piacere - dichiara una raggiante Elisa - come il loro apprezzamento per il mio lavoro e il loro disappunto per il secondo posto. Che a me va benissimo e ne vado fiera”. Elisa, accompagnata dall’amico musicista e chitarrista Marco Mosticchio, aveva presentato 2 canzoni. “Attraversami il cuore” di Paola Turchi e “Sacrifice” di Anouk. Elisa, meglio nota come “Carry o The Best Voice of Camino al Tagliamento”, canta da sempre, con la rara capacità di mettersi in gioco, ascoltando i consigli di chi mastica palchi da più tempo di lei e sapendo bene come lo studio nella musica sia in evoluzione continua. L’ottimo risultato al PianoBarFestival le ha sicuramente infuso un forte stimolo a continuare e migliorare. Intanto si è iscritta al concorso “Artisti in vetrina 10” a Trieste dove porterà il nuovo inedito “Primavera spoglia”, realizzato insieme al musicista Marco Locatelli. Parteciperà, inoltre, 19 CAMINO. Presentazione del libro “E SE FOSSE VERO?” con testimonianze di friulani a MEDJUGORJE FESTA DELLA MUSICA con la SCUOLA di MUSICA “CITTA’ di CODROIPO” e SANTE SABIDE Festa della musica lunga ben 4 giorni, a Goricizza, nella suggestiva Corte Bazan, con la Scuola di Musica “Città di Codroipo” e l’Associazione Musicale “Sante Sabide”. Da giovedì 2 a domenica 5 ottobre, la Musica avrà ali su note di ogni colore ed intensità durante la 2° edizione de “La Musica è… servita”. L’Associazione musicale e culturale “Città di Codroipo”, che gestisce la scuola di musica con oltre 400 allievi, e l’Associazione musicale Sante Sabide, che riunisce 5 cori di persone di tutte le età, daranno vita ad un nuovo appuntamento musicaleculturale ed enogastronomico di particolare rilevanza. In 4 giorni, uno più dell’anno scorso, innumerevoli saranno i concerti. Dalla classica al jazz passando per il repertorio vocal-pop e rock con gruppi musicali di fortissimo impatto tecnico ed emotivo A fare da contorno alla musica e all’ amicizia, gastronomia tipica e novità culinarie in grado di accontentare tutti i palati, con lo scopo di raccogliere fondi a sostegno dell’attività delle 2 associazioni che operano senza sosta sul territorio per diffondere e promuovere la musica, nonostante i continui tagli alla cultura. pierinagallina.blogspot.com Venerdì 19 settembre, ore 20.30, presso l’Auditorium “Davide Liani” della Biblioteca Civica, verrà presentato il libro “E… se fosse vero?”, curato dalla scrittrice e poetessa Giacomina De Michieli, di San Odorico di Flaibano, con la collaborazione della scrittrice Alida Pevere. Il libro raccoglie le testimonianze, le emozioni e le parole di settanta persone friulane che si sono recate nella piccola località di Medjugorje, meta di numerosi pellegrinaggi a seguito delle presunte apparizioni mariane, iniziate nel 1981. “E…se fosse vero?”, oltre ad essere il titolo del libro, giunto alla quarta edizione, è anche una domanda aperta cui si cerca di dar risposta ma senza pretendere di riuscirci, tramite l’ascolto di alcune toccanti esperienze da parte di chi le ha vissute personalmente. La serata, a libero ingresso, sarà allietata dalle note del Coro “Notis tra lis calis” di Bugnins, diretto da Cristina Pilutti, e accompagnato al pianoforte da Teresa Francescutti. Il ricavato sarà devoluto alla ONLUS LUCA di UDINE e all’AIUTO DELLA VITA di GEMONA. L’evento culturale, dedicato alla memoria di Don Gianni Pilutti, è promosso dall’Amministrazione Comunale in sinergia con la Commissione Biblioteca. Sappiamo cucinare solo i prodotti della nostra Terra come l’asparago che cresce a Belgrado di Varmo, tenero e dolcissimo, l’oca della roggia con il suo sapore selvatico, la prelibata anguilla che vive nelle limpidissime acque dello Stella. In autunno dunque la “bisate in umido”, con le nebbie dell’inverno si cena con “polenta e baccalà”, a primavera “risotto con lo sclopit”, d’estate poi i nostri formaggi e il vero “frico di STRISULIS” accompagnato dalla freschezza degli orti. Proprio per questo a BUGNINS la nostra Trattoria, ha più di mezzo secolo di vita, intende ancora proporsi come punto fermo di una cultura culinaria altrove perduta o contaminata. Pierina Gallina Era Ippolito Nievo che cantava le qualità nascoste e squisite di questa nostra terra. Di tante bellezze alcune sono rimaste a consolarci come il vino che lo scrittore giudicava “uno dei vini più generosi del Friuli”. La trattoria Da Bepo non si presenta come il Ristorante di lusso che si finge rustico per conquistare l’avventore, ma una vera davvero casalinga dove a sera i vecchi ancora giocano a carte e dove si sente il rimpianto per il mondo contadino che pare inesorabilmente perduto. Veniteci a trovare, Vi faremo assaggiare il dolcissimo “masurin”, oche ed anatre, radicchi ed erbe dei nostri orti, prodotti fondamentali per una cucina legata alla tradizione. Questa è la Trattoria Da Bepo di Bugnins. Via Amalteo, 2 · Bugnins di Camino al Tagl.to (UD) · Tel. 0432.919013 · www.dabepo.com 20 SETTEMBRE 2014 MISS GINA NOBILE. I SEGRETI DELLA MAESTRA CAMINO. Riaperta la chiesa di Pieve di Rosa CAMINO AL TAGLIAMENTO. La chiesa Pieve di Rosa ha riaperto le porte ai fedeli. Un momento importante che la comunità di Camino attendeva da cinque anni, da quando nel 2009 erano iniziati i lavori di ristrutturazione. Un progetto che è stato suddiviso in tre lotti, finanziati da altrettanti contributi regionali - rispettivamente di 290 mila, 380 mila e 200 mila euro - firmato da Marcello De Marchi (i lavori sono stati eseguiti dall’Impresa veneziana restauri di Gruaro), necessario per i lavori di rinforzo delle fondamenta dell’antico edificio (messe a dura prova dall’umidità), il rifacimento del tetto, il risanamento dei muri esterni ed interni, la rimessa a nuovo degli altari (questa parte di lavori è stata finanziata dalla Soprintendenza), la realizzazione di un nuovo impianto elettrico, acustico e di raccolta delle acque piovane, il rifacimento del sagrato e di tutto il pavimento della chiesa oltre alla sistemazione della sacrestia. Anche la Provincia vi ha contribuito. Presenti alla cerimonia di inaugurazione i sindaci di Camino al Tagliamento Nicola Locatelli e l’ex primo cittadino Beniamino Frappa, di Codroipo Fabio Marchetti e di Varmo Sergio Michelin e il Consigliere Regionale Riccardo Riccardi «La benedizione dei lavori di restauro di una chiesa e la possibilità di tornare a celebrarvi la messa è sempre un avvenimento molto significativo per la comunità - ha ricordato l’Arcivescovo di Udine Andrea Bruno Mazzocato -. La chiesa è un’opera d’arte e nel restauro se ne scopre la bellezza e la ricchezza artistica. Ma specialmente vuol dire ricreare un punto di riferimento per tante persone». Un particolare ringraziamento per il restauro è andato all’ex parroco don Antonio Raddi e a quello attuale don Roland Kulik. Dopo la funzione religiosa è seguito un momento conviviale in piazza del Redentore davanti alla chiesa con successivo spettacolo pirotecnico di un Comitato che ha coinvolto tutte le altre realtà parrocchiali e non della zona. Le numerose associazioni che operano sul territorio, l’Amministrazione comunale e agli otto cori del comune hanno dato vita, per l’occasione, ad un gruppo unico, formato da un centinaio di cantori diretto dal maestro Francesco Zorzini. “Non vi posso dire quali sono i segreti di un’insegnante, altrimenti dovrei svelarvi il finale”. Giornalista e scrittrice udinese, Claudia Nobile è la rivelazione di Miss Gina Nobile. I segreti della maestra (Nobile, 18 euro; romanzo prenotabile alla libreria “Friulibris” di Udine). Una intervista biografica per chi si appresta a diventare maestra, con consigli, leggibile da tutti. Piccola curiosità: il sogno della protagonista iniziò durante la Seconda Guerra mondiale, e poi ha incrociato il suo “principe azzurro”! Nobile Claudia FOLLA ai funerali del militare morto in Libano CAMINO AL TAGLIAMENTO. Folla a Camino al Tagliamento ai funerali di Luigi Sebastianis, 44enne di Straccis, sottufficiale della Brigata Ariete, trovato senza vita mentre era di guardia nella base di Shama, in Libano. La famiglia ha voluto una cerimonia ordinaria e non nelle modalità militare. Nella semplicità del rito, evidenti il dolore di amici, colleghi, conoscenti e concittadini per la scomparsa di una persona benvoluta, e la commossa vicinanza alle famiglie provate: i genitori Silvana e Alfonso, le sorelle Ilenia e Maura, ma particolarmente i figli adolescenti Samantha e Nicolas, e la moglie Katia. Luigi Sebastianis era nato il 3 ottobre 1969 e fino all’anno 1993 aveva vissuto a Mortegliano (Udine). Il sottufficiale si era poi trasferito a Camino nel 2003, Da poco era stato a casa per una licenza e a Shama era tornato alla fine di luglio. Tutti i suoi colleghi lo descrivono come «sereno, tranquillo». Dei sentimenti umani di solidarietà e della speranza nella fede si è fatto interprete il celebrante, don Roland, che nell’omelia ha ricordato «un dramma di fronte al quale non ci sono parole. Ma il Signore starà vicino e sosterrà chi si trova in grande sofferenza». Del lutto cittadino si è fatto portavoce il sindaco Andrea Locatelli che ha presentato le condoglianze dell’amministrazione locale e di quella di Maniago, sede della Brigata; i gonfaloni di entrambi i Comuni hanno fatto ala alla cerimonia. Hanno partecipato, tra le alte autorità militari, il generale di corpo d’armata Santo, il generale di divisione Godio, il generale comandante della Brigata Ariete, il vicecomandante dei Lancieri di Novara De Magistris, il comandante provinciale dei carabinieri Del Piano. Oltre al primo cittadino di Camino Locatelli e di Maniago Carli erano presenti i sindaci di Mortegliano Comand, di Codroipo Marchetti e i consiglieri regionali Boem e Riccardi. SICURPIÙ: SINONIMO DI QUALITÀ DI IMPIEGO NEL MONDO DELLA SICUREZZA www.ilpaesecodroipo.it CAMINO al Tagl.to. Denunciato lo stallo del progetto “CASA SANTINA” Casa per minori? Mai attivata. Il presidente dell’ASP Moro: “ Cattedrale nel deserto”. Non interessa alle coop. “Uno sperpero di denaro pubblico, un’offesa alla memoria del benefattore e anche un non rispetto a quanto previsto dalla giurisprudenza in materia di lasciti”. A parlare è il sindaco di Camino al Tagliamento, Nicola Locatelli, in riferimento al progetto “Casa Santina”, una casa di accoglienza per minori in difficoltà a Camino al Tagliamento. Il progetto, partito nel 2003, quando l’allora cda dell’Asp Moro deliberò una richiesta di finanziamento alla Regione, non ha ancora trovato realizzazione. Da Trieste sono arrivati, nel 2004, finanziamenti per 1 milione e 77 mila euro, ai quali, nel 2011, si sono aggiunti 300 mila euro per gli arredi e per l’attrezzatura. L’intervento, che è stato effettuato in parte in un immobile di proprietà dell’Asp Moro e in parte in un immobile attiguo di proprietà del Comune, è terminato nel dicembre 2009. Ma in quella casa-famiglia, pensata per accogliere minori in difficoltà, nessuno è mai entrato. “Una cattedrale nel deserto”, è stata definita dal presidente Asp Moro, Thierry Snaidero, durante una conferenza stampa, in cui il Direttore Generale del Moro, Valentina Battiston, ha puntual- mente tracciato la cronistoria del progetto. “Un progetto - ha affermato Battiston - già concepito in non rispondenza alla normativa vigente, che prevedeva per quel tipo di realtà una ricettività massima di 6 posti residenziali, mentre il finanziamento venne chiesto per un progetto che prevedeva 10 posti tra residenziali e semi-residenziali per un’utenza di età compresa tra i 7 e i 13 anni”. “All’epoca tra l’altro - ha aggiunto Battiston - nessuna fase attuativa del progetto era stata condotta”. Poi, nel 2010, il progetto venne affidato ad un consulente esterno, che ne attuò una rimodulazione, prevedendo 18 posti letto e portando l’età dei fruitori agli 0 agli 11 anni. Oggi, a distanza di 10 anni, “Casa Santina” rimane chiusa. “In un tempo così lungo - spiega Battiston - i bisogni del territorio sono cambiati”. Si è cercato di avviare il progetto,ha fatto sapere il presidente Snaidero, ma le cooperative contattate che operano in simili realtà non si sono dette disponibili ad occuparsi RIVIGNANO. GUARDA CHE STELLA 2014 Scuola di lingue ACTIVE ENGLISH Via Roma, 81 CODROIPO (UD) Iscrizioni aperte per i corsi di gruppo inizio corsi ad ottobre info: www.englab.it Prima Lezione Gratis E Senza Impegno contatti ed iscrizioni: [email protected] Tel. 0432 906156 Qual è il sapore del fiume Stella? E’ stato possibile scoprirlo alla manifestazione “Guarda che stella”, in programma dal 12 al 15 agosto a Rivignano Teor, organizzata dalla Pro Loco di Rivignano in collaborazione con il Gruppo Giovani. Il territorio del fiume Stella è centro del buon mangiare, conosciuto anche fuori regione per i suoi molteplici ristoranti, famosi per restituire i sapori del territorio del nostro amato Friuli. Durante l’evento, con l’apertura dei ristoranti e dell’enoteca alle ore 19:00 di martedì 12 agosto, si sono potuti gustare i piatti che gli esercizi locali hanno ideato per celebrare la ricchezza del territorio attraversato dal fiume Stella. La trota, l’anguilla, le erbe e spezie locali ma anche miele, il succo di mele e il vino sono gli ingredienti principali dei piatti che i ristoranti di Rivignano “Al Ferarut”, “Al Morarat”, “Al Gaucho Argentino”, “La Tarabane”, di Ariis “Il Principato di Ariis” e di Driolassa “San Marco Vin e Bar”, hanno offerto a 5 euro l’uno. Ogni ricetta è stata accompagnata da un’ampia scelta di vini locali e del Collio e da ottime birre artigianali. La manifestazione “Guarda che stella”, quest’anno, alla sua quarta edizione, non è stata solo ottima gastronomia, ma anche musica e ballo. 21 della gestione. I vertici Asp hanno avviato un tavolo di confronto con la Direzione regionale Sanità per trovare una soluzione alternativa, questione, secondo Snaidero, “molto complessa”. Silva Dorigo Sindaco di Camino Il Sindaco di Camino al Tagliamento Nicola Locatelli ha parlato di offesa alla memoria del benefattore. 22 SETTEMBRE 2014 A Codroipo la Carovana della memoria e della diversità linguistica Foto MMMI Stanno attraversando l’Italia da Tarvisio all’estremo sud del Paese, alla scoperta delle minoranze linguistiche storiche, i membri dell’Associazione LEM-Italia che in collaborazione con l’Università degli Studi di Teramo e numerose istituzioni, allo scopo di rivalorizzare le lingue minoritarie come il friulano, sino ai dialetti più antichi. Riflessioni per informare la più ampia opinione pubblica circa il valore (culturale, sociale, economico, ambientale) della diversità linguistica e culturale. La strategia consiste nel diffondere non solo le parlate locali, bensì la storia, le tradizioni, i costumi collaborando con gli artigiani locali dei prodotti tipici, qualunque essi siano. Per esempio nel settore della ristorazione, si attivano per scovare quei locali che propongono piatti di storiche origini, nel rispetto di coltivazioni esclusivamente biologiche, con trattamenti che trovano riscontro nel folclore del posto. Suggeriscono di ampliare la disponibilità di risorse culturali, offrendo la diffusione della comunicazione specifica integrata, unitamente a livello nazionale, con maggiore incisività. di Fabiola I volti dei delegati lasciavano trasparire sconforto quando i friulani presenti esprimevano la loro partecipazione in friulano, che data l’origine abruzzese e molisana, risultavano alquanto incomprensibili, ma il paraverbale e la gestualità, come sempre aiutavano nell’interpretazione dell’enfasi dimostrata. Il sindaco di Codroipo Fabio Marchetti, con quello di Lestizza Geremia Gomboso, l’assessore alla cultura del comune di Sedegliano Marta MASOTTI, il presidente Lorenzo Zanon dell’associazione culturale Istitût Ladin Furlan ‘Pre Checo Placerean’, c’era anche il presidente del Circolo Culturale “Antica Quercia” Paolo Paron, oltre alla delegazione nazionale di Lem Italia con la presidente Renata De Rugeriis Juarez e il vice Giovanni Agresti. Iniziative lodevoli come questa, con finalità tangibili, utilità diffuse, sono le carte vincenti per la conservazione e valorizzazione dei dialetti come strumenti di comunicazione, parte integrante di un territorio da promuovere a scopi turistici e culturali con riflessi economici concreti. Alex Carrasco ti propone il Nuovo Trattamento di Ossigenoterapia per Capelli e Viso • Aiuta la ricrescita naturale dei capelli • Stimola e remineralizza i capelli indeboliti da trattamenti chimici, da stress, da fattori ormonali o stagionali • Normalizza la secrezione sebacea • Elimina la forfora • Stimola il rinnovamento cellulare della pelle esercitando un'azione anti-age, rassodante e anche curativa nel caso di acne, macchie e rughe • Migliora la morbidezza e la lucentezza dei capelli Associazione La Pannocchia Micio Fulva tigre di velluto dal corpo flessuoso, sontuosa colata di miele, i tuoi occhi sono due topazi dorati. Hai unghie affilate, Ron Ron coda rossa, lingua ruvida e petto dal bianco sparato. Come non ammirarti nel tuo stretching naturale, così elastico e scattante? Quando mi concedi le fusa (Bassa voce di gola, Vibrisse spinose) ti acciambelli, prepotente, su di me. Mi piaci Ron Ron, feroce e tenero micio, indipendente. Lisetta 2014 www.ilpaesecodroipo.it 23 SIAMO PRESENTI ALLA FIERA DELLA CASA MODERNA CODROIPO S. DANIELE il dipartimento territoriale ottimale per il Friuli di Mezzo. L’intervento di Enrico Valoppi al relativo Convegno La Regione F.V.G. è una Regione a statuto speciale è questa specialità è stata ottenuta per la collocazione geopolitica per la situazione economica oltre che per la protezione dei tre ceppi linguistici esistenti. Ora che non ci sono più le ragioni storiche che giustificavano la specialità per difenderla bisogna avere credibilità, autorevolezza. Se le regioni a statuto speciale vogliono avere un futuro è necessario che valorizzino le loro peculiarità facendole diventare componenti della ricchezza culturale e sociale della nazione. La nostra regione ha queste peculiarità? Penso proprio di si. Cito solo due esempi: Il servizio sanitario gestito in proprio da 15 anni senza mai chiedere un soldo a Roma nonostante la riduzione delle maggiori voci di entrate, Irpef ed Iva, assegnate dallo Stato alla Regione quale compartecipazione ai proventi Ma c’è un altro settore chiave: L’ordinamento degli Enti Locali. Su questo la nostra Regione ha potestà legislativa esclusiva, legge costituzionale 2/93, prerogativa finora mai esercitata e che viene affrontata nella sua globalità con il DDL sulle autonomie locali all’esame del Consiglio Regionale. La premessa al DDL recita: un sistema istituzionale basato su due pilastri la Regione e il Comune (quest’ultimo inserito in una logica di area vasta). La riforma non deve limitarsi alla discussione Province sì o Province nò, ma deve pensare al nuovo ordinamento del sistema delle autonomie locali che potrebbe rappresentare un caso esemplare di utilizzo propositivo dell’autonomia regionale, un progetto pilota per il resto dell’Italia. I cittadini si chiedono, qual’è il “prodotto” degli Enti Pubblici?La Regione oltre a svolgere funzioni legislative e di indirizzo assieme ai Comuni erogano servizi, pertanto dai Servizi bisogna partire. Io ritengo che per definire qual’è l’ambito territoriale bisogna partire dall’erogazione dei servizi e considerare qual’è l’ambito ottimale migliore per la loro gestione più efficace e rappresentativa. Questo è il pilastro preliminare. Inoltre poiché la nostra Regione è composta dal Friuli e dalla Venezia Giulia, non si può prescindere dalle realtà etniche esistenti. L’organizzazione ottimale dei servizi non coincide sempre con il territorio del Comune o della Regione; ci sono i servizi di area mandamentale e servizi di area vasta. I Comuni, in ambiti territoriali omogenei, usano già la gestione associata dei servizi per gestire, in modo coordinato, il personale, le funzioni di polizia municipale, la gestione dell’ufficio lavori pubblici, del servizio tecnico, urbanistico e del territorio, la gestione del servizio statistico informativo e dell’innovazione amministrativa. Inoltre operano nel territorio i Distretti sanitari ed le Aziende per i Servizi alla Persona. Ritengo che gli ambiti sovracomunali ottimali come definiti nel DDL devono corrispondere ad una organizzazione efficiente, snella e meno costosa di questi servizi. Condivido la creazione di questa nuova figura giuridica di unione fra i comuni formata da persone già elette, che gestisca tutti i servizi del territorio. Però affinchè la riforma abbia un senso deve prevedere il taglio degli organi che non servono più. Poi abbiamo la gestione dei servizi di area più vasta: servizi idrici, dei rifiuti, del gas, dell’illuminazione pubblica ma anche del trasporto locale. Per questi si può avere un gestore unico per il territorio Friulano ed uno per quello Giuliano. Dicevo prima che non si può prescindere dalle realtà etniche. La nostra regione è nata da un artifizio che mette insieme due territori per tanti aspetti inconciliabili: il Friuli e la Venezia Giulia. Il che non vuol dire che ci si debba contrastare. Tutti insieme senza dividerci per dire : niente secessione ma più autonomia trattenendo più risorse di quello che lo Stato ci concede. In questi momenti è difficile ma bisogna provarci. Vanno invece ricercati e promossi rapporti che facilitino una cooperazione rispettosa, però, delle due specificità. Per dirigere al meglio questi servizi e per mantenere la gestione in Regione (Vedi Acegas, Amga) sono necessari due gestori ma che si parlino, tutti insieme senza dividerci nell’interesse dei cittadini della nostra Regione. Il dipartimento per il Friuli di mezzo. Nel Medio Friuli sono svolti diversi servizi. C’è già la gestione associata per gestire la polizia municipale, il personale ecc.; c’è il P. I.C. che raggruppa 13 comuni; il distretto sanitario; l’A. S. P. Daniele Moro che svolge il servizio sociale in 11 comuni. C’è già una realtà di mandamento. E’ sufficiente, può essere rafforzata? Per me và rafforzata. Pur avendo il capoluogo una popolazione inferiore solo a Udine facciamo fatica a trovare uno spazio ed un ruolo adeguato premuti fra i due capoluoghi Udine e Pordenone. C’è stata l’esperienza della collaborazione con San Vito che non ha portato frutti a Codroipo, io penso che il nostro spazio migliore sia lungo l’asse del Tagliamento un’area mandamentale con San Daniele. Se partiamo dall’erogazione dei servizi e consideriamo qual’è l’ambito ottimale per la loro gestione tenuto presente l’esistente penso che questa possa essere un buon mandamento. La vocazione maggiore di questo territorio è di sviluppare il settore agricolo che nella produzione di: Prosciutto, formaggio e vino può trovare ritorni economici sicuri. Un’azione sinergica fra questi produttori potrebbero dare un Brand al territorio “Il Friuli di mezzo zona tipica di prodotti agricoli friulani di qualità” e potrebbe ottenere dall’Università di Udine la collocazione di laboratori della facoltà di agraria nel Friuli di mezzo. Stà alla saggezza dei Codroipesi non essere solo di supporto per l’ospedale, come è successo per San Vito, ma gestire assieme le istituzioni del territorio per avere dei ritorni adeguati per il secondo comune, per abitanti, in provincia di Udine.. Enrico Valoppi ristrutturazioni chiavi in mano CODROIPO (Ud) · Viale Venezia, 134 di fronte al Tulipano ZOPPOLA (Pn) Via B. Aprilis, 4 SETTEMBRE 2014 24 L'EDITORIALISTA AMMUTOLITO Il giornale è caratterizzato dal fatto di essere quotidiano. Del resto “giornale” significa proprio questo. E non potendo, come Internet, dire ciò che è avvenuto cinque minuti prima, dovrebbe essere la cronaca di ciò che è avvenuto il giorno precedente. Ma in un mondo in cui molta più gente vede la televisione di quanta non ce ne sia che legge i giornali, dai migliori fra questi ultimi ci si aspetta il commento sugli avvenimenti e soprattutto la previsione dei possibili sviluppi: infatti i dati – a meno che non si tratti della cronaca locale – si conoscono da tempo attraverso la televisione o perfino la radio. Il quadro rende problematica la vita dell’editorialista. Alcuni se la cavano buttandola sul colore: raccontano la realtà come una commedia, ridicolizzano questo e quello, raccontano retroscena in parte inventati, rischiano smentite e al limite querele. Il giornalista serio invece è condannato alle previsioni “ragionevoli” e per questa ragione si trova in una situazione di rischio: se non le fa, risulta poco Delitto in Villa (un giallo a puntate) ... Fuori dalla stazione dei Carabinieri di Codroipo si erano già radunati alcuni giornalisti e curiosi che cercavano di carpire qualche dettaglio inedito riguardante quel fatto di sangue, dettaglio che ovviamente non trapelava visto il riserbo mantenuto dalle autorità investigative. In mezzo a quella piccola folla si agitava il braccio di un uomo piccolo di statura che brandendo un tesserino da giornalista cercava di guadagnare l'ingresso della caserma. - Sono un giornalista, fatemi passare per favore! - Gridava un giovanotto dai capelli a spazzola in un completo sportivo. Domenico, che nel frattempo era si era presentato presso l'ingresso con il compito di tenere d'occhio la piccola folla che gli si era parata davanti, notato il giornalista si rivolse a lui dicendo: - Luigi, non insistere, la conferenza stampa è fissata per domani pomeriggio. - Luigi Omolle, così si chiamava il giornalista, lo guardò con occhi supplichevoli. - Dai, non fare così, dammi qualcosa in esclusiva, ho bisogno di fare bella figura con il giornale! - interessante; se le fa, può essere ridicolizzato dai successivi avvenimenti. Ciò è particolarmente vero in questo momento. L’Italia dipende per il suo futuro dalla situazione economica europea ed internazionale, e le Borse sono capaci di reazioni improvvise ed impensate. Al riguardo, previsioni è meglio non farne. Anche in politica viviamo un momento di incertezza. Qui il grande punto interrogativo è rappresentato dalla vicenda di Matteo Renzi. Nessuno mette in dubbio la sua volontà riformatrice, ma questo è un dato che conta poco: abbiamo già visto politici partire lancia in resta per poi non concludere nulla. Il primo ostacolo che incontra qualunque Primo Ministro è la Costituzione: essa impone che egli non abbia grandi poteri e che la sua voce, che sui giornali pare tanto più importante di quella dei altri ministri, in realtà non conti più della loro. Quanto alle riforme, tutti i partiti dicono di volerle, ma ognuno propone una ricetta diversa e solo su un punto alla fine – almeno fino ad oggi – si dimostrano tutti d’accordo: nell’affossarle. E allora, come fare previsioni? Da un lato ciò che non è mai avvenuto potrebbe pure avvenire; dall’altro ciò che non è mai avvenuto è improbabile che avvenga. Né possiamo perdere tempo a commentare le dichiarazioni che l’attuale Primo Ministro rilascia a getto continuo. Solo il tempo dirà se saremo autorizzati a ridere delle sue innumerevoli e mirabolanti promesse o se una volontà risoluta fino all’incoscienza non avrà compiuto i miracoli che la prudenza politica ha solo blandamente sognato. Renzi potrebbe avere successo se riuscirà a trovare armi di ricatto nei confronti dei suoi colleghi di partito e nei confronti degli alleati. Insomma l’unica speranza è che il nostro Primo Ministro sia ancor più figlio di buona donna di quanto non appaia. Il risultato di tutto ciò è la noia dell’attesa. Solo i fatti avranno un significato e ci troviamo nella situazione di chi aspetta l’esito delle analisi cliniche: quando sappiamo che i nostri desideri, le nostre paure, le nostre previsioni non valgono nulla, rispetto a ciò che dirà la chimica. Piero Bolaffio Luigi Omolle era un giovane giornalista freelance specializzato in cronaca nera, rosa e gialla: la scarsità di risorse economiche che lo perseguitava da sempre lo aveva condotto ad interessarsi di qualsiasi argomento, fatto o persona che potesse essere un buon soggetto per un articolo e che potesse essere venduto ad un qualsiasi giornale eventualmente interessato. Nella folla due occhi azzurri osservavano il divertente siparietto comico tra il giornalista ed il carabiniere. - Luigi lascia perdere ti ho detto, oggi non è giornata. - Disse l'agente in direzione del copista d'assalto, la sua voce lasciava intendere che non c'era spazio per una replica. Luigi si fermò ancora un istante davanti alla cancellata che circondava la caserma, sbuffò e fece per allontanarsi quando all'improvviso qualcuno lo urtò. - Mi scusi signorina, non l'avevo vista, ero sovrappensiero. Si scusò il giornalista senza essere nemmeno sicuro di doverlo fare, poiché non aveva proprio notato che davanti a lui ci fosse stato qualcuno. - Non si preoccupi, non è accaduto nulla. Rispose una voce gentile. Due occhi azzurri si allontanarono in fretta e in silenzio. L'unico vantaggio di abitare al terzo piano e di non potersi permettere un garage sotterraneo è quello che, in caso di allagamento, i danni sono pressoché nulli. Luigi Omolle salì le scale che conducevano al suo appartamento al terzo piano di una palazzina situata in una zona semiperiferica di Codroipo, fece per estrarre le chiavi di casa dalla tasca della giacca quando si accorse che all'interno si trovava anche un altro oggetto: un biglietto scritto a mano recante il seguente messaggio: "Ho informazioni che potrebbero interessarla, vediamoci al De Mosis stasera alle 21.00, sarò io a presentarmi. A." Il giovane giornalista osservò il biglietto con attenzione standosene per un po' in piedi sul pianerottolo, poi entrò in casa pensieroso chiudendo la porta dietro di se. Posò il biglietto sul tavolo della cucina, prese le lasagne precotte dal freezer e le buttò dentro al microonde. Dopo pochi minuti il campanello del timer lo avvisò che era pronta la cena. Il biglietto era rimasto sul tavolo dove il giornalista lo aveva lasciato. Luigi mangiò in fretta e furia ed uscì di casa. Luigi arrivò all'appuntamento con qualche minuto di anticipo ma decise di non entrare direttamente nel locale, preferì attendere sull'altro lato della strada fingendo un improbabile interesse per gli strumenti musicali esposti nella vetrina del negozio di fronte al bar. Un minuto prima delle 21.00 notò una donna bionda vestita in modo elegante entrare al De Mosis, la riconobbe, era la stessa persona che quel pomeriggio lo aveva inavvertitamente urtato di fronte alla stazione dei Carabinieri. "Bene bene, credo sia il caso di farsi vivi." Pensò il copista freelance e con passo spedito si diresse verso l'ingresso del locale. La donna si era accomodata su uno degli sgabelli che si trovavano a ridosso del bancone, dietro al quale un giovane barman stava preparando degli ottimi mojito. Il bar non era particolarmente affollato, salvo alcune coppie e gruppi di amici che occupavano i tavolini esterni, non c'era praticamente anima viva. - Buona sera, sono Anna, la stavo aspettando. - Disse la donna appena vide Omolle varcare la soglia, parlò all'improvviso, senza lasciargli nemmeno il tempo di salutare.... .... continua nel prossimo numero di Luca Bellomo www.ilpaesecodroipo.it 25 Gente di poca fede! Sembrerà strano, ma queste sono le parole che rivolse un giorno Gesù ai i suoi discepoli, perché non avevano creduto in lui. Cosa direbbe oggi se potesse parlare ai nostri connazionali? Nella maggioranza dei casi, niente di diverso! Se, da un lato, i discepoli un giorno si sarebbero ravveduti, diventando i paladini della fede e della giustizia divina, dall'altro, domandiamoci: è mai intervenuto un cambiamento radicale nella nostra sfera spirituale, prodotto dalla fede in Cristo? E ancora: nella scala dei valori della nostra società, quale posto occupa la fede? Quanto è importante l'interesse per Cristo, il desiderio di conoscerne gli insegnamenti e metterli in pratica? A giudicare dai frutti, la fede ha una rilevanza minima, in quanto dilagano il materialismo (che porta a concentrarsi su ciò che si percepisce con i cinque sensi) e il razionalismo (per il quale l'uomo da solo è in grado di dare le risposte su ogni argomento e non sente il bisogno di Dio). Il panorama attuale Gli italiani sono da tempo abituati a vivere la religione cristiana come un fatto marginale, osservando più o meno saltuariamente alcuni appuntamenti o regole che riguardano l'esteriorità, piuttosto che coinvolgersi intensamente nelle attività della chiesa e nella crescita interiore. L'italiano medio, inoltre, desidera essere lasciato in pace e condurre la vita a proprio piacimento, di fatto senza regole che ne condizionino in qualche modo il comportamento. Nella sostanza, è come se dicesse a coloro che si occupano di religione: mi piacciono i vostri discorsi, le vostre belle parole, Cristo è stato sicuramente un grande maestro, ma non voglio che tutto questo entri a disturbare il corso della mia vita, le mie scelte, le mie abitudini, i miei vizi, i miei obiettivi, il mio modo di intendere la morale, in una parola, la mia privacy. Pare che questo stile di vita si sia così ben radicato nella nostra società, che quasi tutto il mondo cristiano si è adagiato su questo andazzo, che di fatto sta diventando una vera e propria legge. Le parole di Cristo ormai non fanno più effetto, sono superate e chi le predica spesso le distorce, le adatta, le addolcisce proprio perché possano essere gradite agli orecchi della gente. La fede secondo la Bibbia Nel senso più intimo e profondo, La fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di cose che non si vedono (lettera agli Ebrei 11,1). Molto diffuso è il pensiero che si tratti di un dono che discende dall'alto, che qualcuno ha e altri no. In realtà la fede viene da ciò che si ascolta e ciò che si ascolta viene dalla Parola di Dio (lettera ai Romani 10,17). Se si sceglie di non credere, la Bibbia invita a pensarci bene, in quanto senza fede è impossibile essergli graditi; chi infatti si accosta a Dio deve credere che egli esiste e che egli ricompensa coloro che lo cercano (lettera agli Ebrei 11,6). L'ultima parte di questo versetto introduce l'argomento del perché credere in Dio, spiegato anche dagli apostoli Pietro e Giovanni: Benché non lo abbiate visto (Cristo), voi lo amate; credendo in lui, benché ora non lo vediate, voi esultate di gioia ineffabile e gloriosa, ottenendo il fine della fede: la salvezza delle anime (1 Pietro 1,89). Questo è l'amore di Dio: che osserviamo i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi. Poiché tutto quello che è nato da Dio vince il mondo e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede (1 Giovanni 5,3-4). Non si tratta solamente di qualcosa di astratto, ma di un sentimento che produce una trasformazione interiore e un nuovo stile di vita. La fede è infatti collegata all'ubbidienza dei comandamenti di Dio e alle buone azioni conseguenti. Invito Noi predichiamo il Cristo del Nuovo Testamento e siamo convinti che in mezzo a una società che si sta allontanando dai valori cristiani ci siano ancora persone che cercano Dio, che desiderano prendere sul serio la Sua Parola, anche con il dialogo e il confronto. Il nostro invito è di iniziare a conoscere questo, come altri argomenti, attraverso una proficua lettura (e pratica) delle Sacre Scritture. La chiesa di Cristo di Udine propone il ritorno all’originale insegnamento di Gesù. Chiunque desideri parlare con noi, può scriverci, telefonarci (0432299379) o visitarci nella sede a Udine in Via Trento 73-77. [email protected] 26 INFIAMMAZIONI GENGIVALI E CARIE DENTALE: conosciamole Prima di addentrarci nella descrizione dei vari ausili utili ad attuare una corretta igiene orale, facciamo una breve descrizione delle varie problematiche che più comunemente posso essere riscontrate ad una visita di controllo; questo perché a volte succede di non distinguere perfettamente il punto dolente o non siamo in grado di chiarire la sintomatologia che avvertiamo. Quello che definiamo “Parodonto” (dal greco para = attorno e odous-odòntos = dente) è l’insieme dei tessuti che circondano il dente ovvero osso, gengiva e legamento parodontale, importante e semplice informazione da conoscere in quanto, in base al tessuto in cui riscontriamo l’infiammazione, possiamo distinguere la gravità della situazione. Se ad esempio ci troviamo di fronte ad una “gengivite” sappiamo che è un’infiammazione del solo tessuto gengivale, vale a dire più superficiale, di più semplice risoluzione e probabilmente con lieve sintomatologia da parte del paziente. Può essere causata/indotta da diversi fattori quali ad esempio una scorretta o scarsa igiene orale domiciliare, fumo, alcuni farmaci, alterazioni ormonali. In questa condizione l’aspetto della gengiva è leggermente modificato risultando leggermente più colorita (zone più rossastre), lucida, leggermente più sensibile e lievemente sanguinante. Diversa è la situazione in caso di “parodontite” dove i tessuti coinvolti dall’infiammazione sono più profondi con interessamento dell’osso e del legamento parodontale. Questa condizione può portare anche alla perdita del dente. In questo caso l’aspetto della gengiva è notevolmente modificato risultando marcatamente rossastra, in genere dolente con sanguinamento importante anche spontaneo. Entrambe queste situazioni sono scatenate e sostenute da diverse colonie batteriche che si an- AGOSTO 2014 SALUTE · SANITA’ A CODROIPO nidano sulla superficie sia dei denti che dei tessuti molli; la bocca nel suo insieme è un ecosistema microbiologico piuttosto complesso all’interno del quale convivono in equilibrio numerose diverse tipologie di batteri; quando questo equilibrio viene alterato a causa di svariati motivi (alcuni già citati) i tessuti vengo attaccati e alterati. Accumulo di placca (comunemente detta, si definisce correttamente come un insieme di placca batterica, residui alimentari e saliva) e tartaro (evoluzione/calcificazione della placca batterica) sono dunque il punto di partenza per tutte le problematiche di tipo infiammatorio del cavo orale e delle alterazioni dei tessuti duri.!! La frase più comune che, dicevamo, ci sentiamo ripetere ad una visita dai pazienti è: “quando mi spazzolo mi sanguinano spesso le gengive, allora gratto bene e poi passa”… bene, in condizioni di gengiva sana nessun sanguinamento è presente e non dovrebbe esserci alcuna zona di dolore! Ciò significa che ogni qualvolta abbiamo la sensazione di avvertire qualcosa che non va in bocca, è realmente un segnale che andrebbe valutato indipendentemente dalla gravità. Diventa quindi indispensabile un consulto con il proprio dentista di fiducia e/o con l’igienista dentale per intercettare tempestivamente una situazione che potrebbe aggravarsi nel tempo. Molto spesso i sintomi di una gengivite e tal volta anche della parodontite, risultano essere “sopportabili” da parte del paziente; un lieve sanguinamento o un leggero rossore o ancora qualche giorno di dolenzia non destano particolare preoccupazione, perciò si tende a protrarre il momento del controllo professionale (a volte anche di mesi) fino al punto in cui la situazione diventa ingestibile. Nell’arco di questo tempo si favorisce quello che è poi l’ambiente ideale allo sviluppo di specie batteriche, sempre più aggressive, trasformando una gengivite in possibile parodontite, che abbiamo detto essere una situazione di più difficile risoluzione. Nello specifico della parodontite sono necessarie anche altre condizioni affinché il tutto si instauri, sulle quali però non mi dilungherei, preso atto del fatto che fondamentalmente il fattore scatenante più comune sono scarsa e inadeguata igie- ne orale, abitudini viziate e malattie sistemiche di base (diabete, problematiche ormonali, etc, etc). Per quanto riguarda invece le problematiche a carico dei denti veri e propri parliamo di carie, decalcificazioni, erosioni, abrasioni. La carie dentale è una patologia a carattere cronico-degenerativo che causa la distruzione dei tessuti duri del dente ad opera di alcune specie batteriche che metabolizzano i carboidrati assunti con la dieta. Questo processo a sua volta causa un aumento dell’acidità del cavo orale con conseguente demineralizzazione dello smalto (perdita dell’integrità dello strato più esterno del dente). Da questa punto in poi la carie può progredire ed entrare in dentina (lo strato sotto lo smalto e prima della polpa dentaria) e poi arrivare fino alla polpa del dente con sintomatologia sempre più marcata. Le decalcificazioni sono zone di smalto non perfettamente integro e demineralizzato dall’attacco degli acidi; sono il punto di ingresso della vera e propria carie; L’erosione è la perdita di sostanza dentale dovuta a fattori chimici non locali, vale a dire per problematiche alimentari (bulimia, anoressia ad esempio) reflusso gastrico o l’assunzione di bevande gassate o particolarmente acide (succo di limone ). L’abrasione è un’usura localizzata dello smalto dovuto a forze meccaniche quali l’uso scorretto dello spazzolino o con setole troppo rigide. Le zone più colpite sono i colletti (zona cervicale al limite con il margine gengivale) e le radici esposte; si nota un solco ben marcato e profondo non sempre sintomatico. Con queste poche e semplici informazioni sarà poi più chiaro comprendere quali e quanti mezzi di igiene orale possono essere utili al fine di prevenire i vari disturbi citati. Citazione: “A volte la tua gioia può essere la fonte del tuo sorriso, ma spesso il tuo sorriso può essere la fonte della tua gioia.” Tuich Nhat Hanh Igienista Dentale, Sara Massarutto E-mail: [email protected] · Facebook: psquare modacapelli e academy · web: p-square.com IN QUESTA STAGIONE TI CONSIGLIA Martedì e Mercoledì 09:00/12:30 - 14:30/19:00 Giovedì 12:00/21:00 Venerdì 09:00/18:00 Sabato 09:00/17:30 Chiuso il Lunedì si riceve preferibilmente per appuntamento UN TRATTAMENTO DISCIPLINANTE PER MANTENERE LA FORMA DEI CAPELLI (fino a 3 mesi), PRIVI DELL'EFFETTO CRESPO, BRILLANTI E SOFFICI COME LA SETA TEAM P.SQUARE propone PER LA VOSTRA BELLEZZA … • Tutti i servizi stilistici per donna e uomo con collezioni semestrali • Servizi tecnici con tecnologia yocolor system senza ammoniaca , ppd ,profumi • Movimenti e lisciature unamy system con acido gliossilico • Check-up capello cute con microcamera e prodotti actyva • Trucco e piccola estetica viso • Acconciature moda da giorno e sera • Servizio sposi all-in • Estensioni allungamento ,infoltimento ed effetti moda socap she natural hair • Smalto semipermanente cnd shellac senza limatura • Rivendita completa di prodotti per capelli e cute Actyva e finish kemon • Academy con tutti i corsi professionali moda e tecnici rivolti a professionisti del settore
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