DOTT. LA ENRICO LEONARDI MISOGINIA D'EURIPIDE Lavorocheottenneilpremio ABRAMO " MOISÈLATTES Orientalisti diVenezia, difondazione ELIALATTES filologi ACIREAL Tipografia Edit. 1932 E XX Secolo 5 1012 413 1965 MIEI AI GENITORI INTRODUZIONE Sommario: Necessità lavoro— dello sociali ed particolare Tra si presenta V i di egli lavori: recenti più Euripide et P, delle tragedie, dizioni con- in più disparati ta) profonda- Euripide Decharme: 1893 che quegli stacca Paris, idées, ses delle e ai si Garnier Paris — oostro poeta dubbio, motivo (i). Poiché del misoginia senza dette e del Esame Euripide— li principa- Propositi — biografici l'accusa vario théatre son P. "W Stuttgart, si 568. pagg. I9°8, Hachette la e Rostagni Classical Rewiew definisce contemporanei di un di Aufklàrung R. bel capitolo «mal compreso B. II, ad 304, Torino, Euripide e mal de Euripipides Euri- Appelton, 5—6, in Quartana Anno di razionalismo XXXII, Alessandrini, Poeti il poeta ». M. classiche, dedica Sul rationalist. lavoro recensione Aug. griechischen der recente letterature Rostagni Dichter , the il Ideatisi, der 594. pagg. vedere conosciamo lingue s Euripides può the ..Euripide 1901, Verall, che di Accuse 402. Nestle Il dati contro più fra de l'accusa tragici antichi, noi Masquerav pagg. all'età Euripide è esprit dei generale, Veggansi et stadio in a giudizi provenuta Atene nell'antichità— Euripide su è di grandi i vari Donde Misoginia. La — Giudizi del quale ital. Rassegna Napoli 1920. Bocca, 1915, (pag. tollerato 5 e dai di 382. segg.) propri 2 — dai suoi mente di e più predecessori, questi perfonde dello tragedie,così posteriori,giudicando da punti di le spiritopersonale e — all'arte secondo Euripidea i vari i più tennero Né scena il in profondo mutamento forse troppo, trascurarono e di confronto nella vita In e pochi si coscienza anni tutto la fuggiva e tendeva nella rinnova, del ad popolo greco. spiritogreco, nel grande giusto un il loro criterio ed delle in particolare, l'età che fra altri ideali incerta condizione di spirito. come pre sem- gli uni analoghe condizioni, esigeva,erano con quella partigianeria, per allora, cose e oscillò contemperavano non ripide Eu- tempo ateniese l'arte sentimento,ma la necessità che in innovatori ed di un sentiva anche aspirazioni, conservatori sulla Eschilo,che contrasto, variamente, rappresentando questa E di avvenuto generazione che nuova altre ad lo e piùimportan- giudicando l'arte e versa, di- critici. avvenuto quella di Sofocle profondo rivolgimento eia un spiritidei e gnarono asse- funzione una sufficiente del fattore conto determinava te che intendimenti diversi vista ed valore un contemporanei che sue contro gli altri intransigenti(i). Era quindi della nuovo profondo naturale vita nuova ed che e l'artista,sentendo rappresentasse intimo, suscitasse degli altri,i quali acquiescenzaai avrebbero le fine della loro politica(2). Euripide che più vita vera, pure si alza librati con (1) Per Jì/usica che e è in un volo (2)G. Muriay, ne audace in arte IV antica dalla sublime, confronta quella timo ul- in sé quelli si doveva Ettore Grecia, Bari, Laterza, Arisfophanes and e la pratica quotidiana,e ideale in cui e uni come predecessori sente determinata gli innovatori poesia suoi quel mondo dall'arte stessa, si proponevano intenti che contrasto antipatiedegli voluto loro dei quel il soffio the war erano natural- Romagnoli: 1910. pag.368, Party, London, 1918. 3 — declinava, da quel costoro quel contrasto, il per quale vi analizzandolo 1 che di più disparati. le lodi ed di dubitò non spiritodi nelle argomenti del stesso decisivi poeta (1) «Euripide (2) Infatti dei nello A. E. C. n, spirito del Maxning; Phoctrides; Cessi: 55 sgg. il pativa allusioni alle condizioni della si accosta psicologia A // dramma Becca, essere Archaism Chorus Greco, un tempo in di Rass. d. vita. sua dide splene 68. contenuto trasformazione. Euripides,New Hai. gli za la tenden- era York, 1^.16; Studies; 0/ Euripides in Harvard in gior mag- pag. 1903, arcaicizzante,specie nel in cercare ri- Levi, Delitto principaledi Euripide dramma, The A. suo spirito reale, ci diede criminale» Torino, Greci, study oj alla vita suo trovarvi si sia fatto, per dello l'innovazione all'antico: egli voleva e le l'espressionediretta più di pensiero nel il le vedeva come come non non e o che osservazioni pena che quanto fondi pro- intime, e le contradizioni più rappresentarle, di cautela più i ragione questa per la quale,dobbiamo artistiche di lui, con rappresentazioni stesso, cuore egli sentì osservatore buon a umano. cuore questo co criti- ogni diritto,gli spetta fra i più grandi artisti ed Poiché viva più biasimi, concedendogli quel posto insigne, che del interpreti nere. otte- ci si manitesta temperando giustizia, fatto ha il tempo Ma (2) teva riscuo- non sua spiritosuo gli elementi trova e forma complesso, sì così così vario, così strano, lo Sotocle dovesse pareva nella appunto, da scendere musici, e che consenso Egli rappresenta bella a o sentivano e tanto poteva non poeti nuovi esagerazionidei alle Eschilo l'arte di ammirava derivava Euripide che mentre L'arte l'età che ormai Sofocle, ed incarnavano l'influsso di ancora figuradi Eschilo, viva la nell'animo ancora condizione. strana conservatori, i quali avevano ai piacque non travisati, posta tale intenti morali, misconosciuti, suoi (i),pei sua ed gli effetti di sentire mente — ling. e leti, class. 4 Questo antichi ricercando moderni, e che il più gravi nei indusse fatto — desiderava animo proprio nel ognuno della una giudiziovero, ci Aristofane la e delle successive e figuradel poeta colla si voleva quale ti, documenl'arte coltro (i). è ta giun- sionata appasun Aristofane. sua: di cui il principale egli è stessa di che la sullo spiritodell'età così profondamente, travisata viene i rappresentare possa commedia, influiscono rappresentante, Euripide dell'età sereno Euripide però troppo era solo un particolarmente,ci passato partigiana perchè e propri lato o sociali e autorevole, la quale voce Ed del più che, Tanto criteri morali i suoi ed del poeta i un rintracciandovi giudizi in favore i loro affermare per ad rappresentato talento, ad ogni modo loro a ci hanno figura sua lo quel- poeta ed preconcettigli suggerivano,e badando critici errori in strana avvolta ed quasi fosse giustificare, genda, leg- un cumento do- che si vestorico, il giudizio parziale,partigiano niva raffermando specie per I. serviva che XXV a poco (i) Lo la commedia diffondere a a due: queste perchè pagg.33 e quindi più largamente ( Misoginia dimostrare, che criterio bisogna dimostrare o staccare sono dal fatti dei loro badare le esse hanno allo questo, le sentenze assunsero determinato dichiari intere in nel loro carattere un il giudizio ed cui non sono plesso com- tendosi pochiuse, in- più tarde, si nell'età euripidee tenti cheremo seguito, cer- in tutto e tragedie; spirito misogino, Quando sto que- candoli misogini, stac- non e quanto singole espressioni dal necessarie— Filol. Class. nel giudizio, segue delle tragedie, che creduto questo opinione una in Riv. spiritodelle applica. Per il carattere e florilegi, posto, diverso, che no parte come Euripide tragedie, per in parte Solo hanno di popolo e popolare; e gli spunti misogini delle contesto che comune sg.Jper quanto temperato criterio,segnando dal accessibile al più era diventava poco Zuretti più ragioni, si diffuse per facilmente e furono un avulse colorito sul poeta. ben IL perchè popolo, specie quello meridionale, il proclive al motteggio ripeteil frizzo, talora senza facilmente di quel storici. E perciò maggior frecciate il poeta, contro solleticare da Ateniese. si che le sono momentaneo; nel bollore, partigiani mai i per Aristofane tura na- stesse delle bene futuro sue notarlo, pensano non passione litico, po- Euripide, ed è ciò intento suo oggetto Effetto, ta, poe- di tutto della lotta letteraria,ma solo non era tal opere Socrate nella le privata del nelle fa e tico pettegolodell'an- e familiari...e del all'imparzialità ma erano vita contro effetto ! buon artisti di argomento sua tegolezzi pet- che della che figure principali frecciate, ottiene ai ebbero così conseguiva il Aristofane la campagna e più tanto trovare coscienza. diffusione e certi scandali a persistenza degli Ateniesi bocche l'istinto maldicente si potesse poeta. vita mormorava accennava pareva del Si la sogliono dipingere li ce reale motivo dar per o sulle correva quali tempo, ridere far che contenuto propria la per scherno, poi con che storico per dello e prima quel da esso documento motteggio Il del riso compiace immaginare (i),ma in quindipiù facilmente ed alla beffa, e ad dare noi potremo tramuta si e più è lotta,e anche, e lotta politica. più particolarmente, (2) (1) Cfr. nisiica— ad Bari, Laterza, i (2) Mentre solo Socrate pei pastori teocritei es. 191 Torino, uno dei loro Bocca tanti 1909, basi morale. ed Anito, la rovina temevano di Socrate in Ma i dichiara in germi dal dello stato. Riv. di punto Cfr. pensare del di vista anche Socrate, Socrate dei dubbio e la era giovani sentiva e Kiesow. Neoscolastica, 1918. filosofia coi le scuotevano giuridico F. per anche Zuccante, Aristofane questo quali G. contro riconoscere l'animo corrompevano i di Aristofane, Per sgg. gettavano della Meleto H5 P- modo si debba che ben sofisti che sofismi, che idee, del crediamo ragione politicacome elle- nell'antipatia considerare delle il contrasto Lapoesia Cessi, 428. pag. più sogliono ragioni filosofiche, noi una 1 C. come sociale // cesso pro- a X. 6 — Non meraviglia quindi che dall'antichità siano giunte fa piuttostole noi a hanno trovato critici. Ma se che l'arte di tutta anche eco per ci da del poeta, la della condizioni l'attore è sempre lettera,ma Di noi fatti,se in individuo solo ad più della che spirito si rappresentazioni sue dove anche suo, diversamente. Non considerazione questa frequenteè rintracciare le stata trascurata. Euripide come d'arte,converrebbe espressioni lo ce un punto, minute nostra la il intorno più sublime più demone donna diverse sulla affascinatore e Fedra. tutte passione più sacrilega, E scendere quale giudizio trarne Gli antichi, badarono pubblico suol fare particolare ad esempio, euripidea,ci scena a risce, appa- benefico manifestazioni,dall'angelo sacrificio nel patologicacon e quale vogliamo trattazione, possiamo affermare nelle e al considerazioni, quale argomento figura della più puro, quale Alcesti,al nata terribile della sensualità sfreDall'amore le gamme più puro, abbiamo alla in Euripide. ? che all'espressione, nel grosso maggior impressione,quale possiamo (i) Troppo fuggevolmente op, cìt. lo sue vissuti le le false, o che mai siano più complesso degli spiriti ci rappresenta in poiché egli tutto il mondo più varie e contradittorie forme. Per fermarci immaginassimo tutte volessimo tutte instabili l'animo di quelle parte si è colto non Euripide (i), e rito, spi- ilvero insufficienti. esigevano ben parrebbe così ovvia, tanto che basi ti recen- il mondo tutto in gran perchè nelle scena in e complesso suo sentiamo ne su di continuo riconoscere è voluto e create sovratutto e scene ragioni parzialiod si è accolta Spesso nel accorgiamo, come cadano, perchè determinate giudizidei più nei penetriamo sulle il poeta contro osserviamo poco Euripide,se tacilmente accuse lanciate accuse fa rivivere eglici che — su questo si sofferma lo Zuretti anche notare nei sia che in pure viene ostinazione le donne, contro motteggi, con Così la voce E con scherni, che del poeta usano la sua si profana ogni del la del voce ed Lo si Così (i). curano questi si drammi potevano furono rintuzzate di caricatura. obbietto inefficace, perdendo si temeva o l'autori quel- potesse poeta nel avere arte sua si offende e della sacrario sentimento suo la e onesti meno ben che poesia in la sente, antichi glia, fami- sua lo si turba e di nella critici antiche Aristofane, in in e di corruttore cit. C. letterari e sincera, e Cinesia ab. li, Romagno- Cessi, di ve. nuo- costoro Cfr. onore per donne, contro realtà musicali. Grecia vince viva, e libera che innovazioni nell'antica Studiì e potente le calunnie escludono non importanti apportato Filosseno risuona oggi degli Timoteo e nell'arte d'empietà (2), di accusa Musica del i entra ancor le tirate Agatone, di tempi furono anche poeta, chi confutare, per biano si ta tan- con sepolcro. ogni nemico, (1) se non dei parola la combattere personalità, si Ma pigmei reali,esse pareva tutti i mezzi, santità sgomento, in riusciva che l'avversario notevoli vizi i no, profittaro- ne scene. per si I Euripide, contro morale di sulle incuteva alle condizioni allusioni velare ed e combattere combattuto. tirate di nelle coscienza, la e fede,, per buona temibile era pure Se i sensi turbano che lente rappresentazionidi passioni vio- nelle cinematografiche, rappresentazioni nelle nostri t«mpi Ciclope sul F. Flamini Pisa, 1918. (2) quel E' ben il noto giudizio Aristofane Tesmoforiazuse si scusò la riprovazion» degli antichi p«r nell'Ippolito: detto 1)yXòJóo'ó/uóuoZ,rj che e egli rimbecca ^v. stesso 275) e e òè nelle qpQ^u dvùjuorog (v. 612) Rane (verso 201, gli acquistò l'accusa (Aristot.Rhet. 3, 15,8)mentre di 1471) empietà è e nelle di cui giustificata 8 — e metterlo per — in maggiormente società che nella sensualità poneva della vita delle pratica,lo si presenta abbia la tradizione Lisistrata ricercare,se a anche nelle e nelle Tesmoforiazuse. sia Aristofane, fu trattata Lanzani tutta Non è quale pare la prefisso nel- era in e ci particolare, spinge appunto abbia accusa il fondamento, argomento a me co- perchè nuovo; la quelle del Levi, dello come generali o particolariche intimamente accusa Zuretti di noi, sia incidentalmente (i) presso tale in nografie questione prò e contro, sia in mosolo le speciali,delle quali, per brevità, citiamo più recenti, opere si contrasto tale perchè. e che Ecclesiazuse, Questo veramente sorta lungo la vita stessa per ellenica! voglia ricordarsi l'intento sua co misogino, il nemi- come prima ragione sua lo presenta tale non finalità quasi ogni ancora una presso donne, incapace quindi di quei sentimenti cui pare Ce ridicolo in tutte del poeta, toccano connessa della e le do essen- l'arte del Sala- con minio. da Cicerone detto (De off. IH delle fu lungo presenta sotto luce per Euripide un giungere la concezione al degli del precursore Mac- il fine gius tica i mezzi», malamente dal in vario in contesto valse Se senso. la tante cui to colori- riceve critiche esaminiamo questione, «Misoginia Euripidea» a noi in Ateneo C. Lanzani, bibliografia; in Atene e 524 v. ed tà, ostili- nel testo con- si pare, diversa. cfr. ivi la op. cit. leciti per sono era passi incriminati, guestionefemminile Zuketti, *che dibattuta Lhvi, e in staccata tale e determinata, gli i due (1) Att. 271 trovare ben loro pag. giusto, perché natura a tutti i mezzi la cui sentenza compresa e che il fine è antichi, dovremo chiavelli l'altro per %qi),TVQavvLòog Jtègi dòiKslv, xuXXa ò'evoe^etv%Q£(bv cui si dichiara potere. rimprovera dòiKsiv KaAAióTov Se lo Fenicie: eljtEQyàQ con che 29,108) ivi anche e Roma, la anno IV, Ve?uto 1895 Euripide pag. biibliografia. 143 e e la seg; 9— — crediamo Ma la questione possa offrire qualche lato degliargomenti che e nuovo, che mettere sotto trattatida altri, parte si possano luce, parte giudicare con nuova gior mag- sicurezza. Giustamente gli argomenti dati hanno dato biograficio tratti dalle nella tragedie.Ed degli altri,ma e diverso. sia nelle si le loro teria da del tempo, in nelle si dimentichi oltre che Anassagora religione e Prodico (A. Gellio Noci. fìioyQcKpoi pag. m*nn Rer II 20,) sofisti (Rane v. quella simmetria eh* portavano vratutto, e segg. H, 1069) Att. che XV. e monotonia. si 20 e si burli dell'arte sua, Cfr. Nestle Prodikos voti Rane rono fini- lo oscevano involgeva la Wester- Vorsakraii- Die fra ammetta in pai ticolare la burla i per dell'orciolo) op. cit. pag. Ktos, Paderbon; di scolare fu biografiein cfr. Diels: nelle for- gora Anassa- ricoi Euripide Aristofane (vedi lare, partico- con che morale le della malamente come se gare, spie- venivano Euripide perchè dei versi Mayer, questione (2). stessa natura sua gli Ateniesi 133,9, 139.9. s'intende ateniese ragione si ricordi filosofica. E la coscienza le condizioni con raccoglieree la e Socraie, perchè questione politicanella una 48 • la le relazioni di e rna- l'influsso filosofico delle leggende Socrate; con rezza inte- dizioni qualicon- in relazione che potremo le con Euripide organica la coscienza varie forme sue relazione (2) Non in questo e un vero rispettoall'operad'arte,alla ricostituire di di ad artistico,studiare commovevano tenteremo to frut- senza quanto loro gli de- criterio un intorno raccontano Quindi dagli elementi leggenda vedere specialmentecon idee che nuove ti argomen- sia non via, seguendo intento lui trattata, che tragedienella si trovi il Poeta si è tocca egli in particolare, dapprima storielle che nel e sono cuni cioè, al- euripidea;ed crediamo Dovremo quindi,esaminando ordini all'accusa luogo vita rifare in parte la stessa po' di due che meglio, della leggenda che alla storia sovrapposta uni che Zuretti lo notava 357 1913. e so- pag. IO mando anche moralmente in se argomenti, Di qui lavoro la più giudizio e la più e necessità venire per della altri nuovi analisi larga sicura sione, conclu- alla quanto opinione e ha già più e dell'opera mi fer- e darà esposizione. data tripartizione al nostro cioè: lo studio degli II) lo studio degli III) da completa I) ricerca euripidea, questa a tratti storicamente connesse comproverà parte apporterà affermato figure, quella con che al altre per elementi degli infine elementi la ragione elementi misogini della biografici; offertici e leggenda dalle tragedie, con misogini; non e la stia zione. forma- II — — CAPITOLO Uita Sommario: La il e prima Quello no e connessa che educazione ne e Tutta ed — alla fosse Le — Euripide A. Gelilo Motto — leggenda alla vita di pensa pederasta leggenda La — di Sofocle Opinioni stiche. originatoda disgraziedome- esagerazionicomiche La — dei critici. genie, premessa Teubner, (2), nell'articolo in generale Nauck, alla edizione 1885, Voi. l'edizione (2) Cfr. X I. pp. del delle Per abbiamo tnentum di Suida di Satiro confrontata torno In- Dindorf. oltre il voi. l'edizione euripideum, Bonn, (3) Seguiamo l'edizione intessuta nei antichi fttoi (3), nella bio- Euripidi* vita, poesi, in tragedie di Euripide (Lipsia I. pag. IX curata scucitici ai Poetae premessa 16 in 1845, dei da Von confronto pag. Papiri Arnim 133 Bekker con e seg. d'Ossirinco in 1913. del di De Braunswig, fìioyQàtpoi la vha nostre segg). graeci (5 ed.) Lipsia, 1869, part. Westermann gerazione Esa- — misoginia del poeta. Euripide,si può dire, è ci è tramandata leggende (i),quale almeno (1) Veggasi — Euripide fllogl- Conclusioni — la vita di anonimi bigamia Euripide di morte 1 natali — della questione considerazioni— Nostre — te poeta, perchè si credet- l'arte del con le donne contro verità della La la odio suo Euripide. ài biograficirelativi alla questiono della misoginia- è Intimamente vita che Dati I. (Berlin,1854). Supple» 12 — grafiadel Moscopulo (i) e ragioni alla del morte Euripide per lasciato ci hanno l'elemento poeta, per ammiratori suoi che Dalla favoloso di opera varie per gli scrittori antichi. costantemente dei opera ricordi, che nei scita na- gna accompa- denigratori,e in questo gareggiano campo. Noi ci fermeremo poeta, che Quelli cioè del stesso per Ed del assunte che dei per il poeta, o umani (1) In Westermann la vita (2) Snida Vita (3) Aristof. 47%— Rane dor.) si Tesm. 840, Noci. pompo) avrov. ìu^ttjq v. 947 Ali. richiama invece I. 1. òuida etc XV in mettere erano ancora più puri più e liberarsi. Il padre venditrice doveva non Si 141. fondamente pro- veva do- di erbe avere go- confrontare può Magister. Tommaso 2 387 e 456 schol. e 20. La direttamente ovk famia d'in- nota Atene, prevenzioni madre cit. pag. da mestiche do- particola. una di fatti tali E (2) la op. in lo dovesse meno saputo tramandataci e essere in tali condizioni nato (3) il figliolo anche lo avevano questione sventure di Aristofane nella democratica bettoliere un documento e poeta. i filosofi idealisti cui neppure essere del dovesse per prevenzionisociali di leggende disprezzo sui genitori,quasi gli Ateniesi. luce presso mala le create nostro alla denigrazione i natali, la morte di natali dei motivo conseguenti comici, e gettato un'ombra la umiltà col argomento delle e ultimo, la maldicenza ha furono come duplice matrimonio re, dato hanno punti più importantisono: i La relazione del vita della denigrazione. legittimità le provare e, in le che pei quali poeta, furono poi quei punti della a particolarmentein sono argomento. che soltanto — ad. vita alla Cav. v. loc. A. III 19. lin. 128 Acarn. Gellio seg. 457 (da Teo- (ed. Dìn- Si agiata HO)jUù)òia. e pone op- fjvfj àXiqdègòé d)£ Aa%avÓjrcoÀic; 14 — è vincitore preconizzatofamoso ai ciò anziché il Ma lo fa educare. un'altra la manifestare non Anassagora la E (4),sì ed ci (2) da 1. Vita strato adde- vano contrasta- dare la pittura. leggende, le quali ch'egliascoltò da appare nianze più testimo- quadro acrimonia Prodico vita alla e fantastico (5). Uno che laro sco- Socrate, difficil- improvvisamente fa però, di te Socra- come tragedia, senza darne sare pas- motivo o cause. I, 1, 18 (però (paol e un con III 1, 129 Sui. e e. i Nauck nosof. IV (5) Cfr. da di tutti i SlOl op. cu. pag. Uccelli di Archelao parte II pag. perz, Griech. 1555 v. che è parte Euripide Vitruvio, Vili praef. \ I. le testimonianze inoltre ed XIV noi. 15 e di te raccol- più ArESEoDeip- C. 134 (6) Curioso vedi BlOL (4) Veggansi dal invece spiritodi Euripide, di nel tanta con dall'atletica le (3) Oltre di vivere I, 1, 7-8. Questa accennarne il glidoveva comprendiamo (6),di Anassagora Euripide allo Socrate facilmente che dipinge Aristofane (1) Vita che correnti di con Euripide possano di per (3). relazione sua manuale l'altra testimonianza Socrate e fu rifulse gentilezzae nobiltà d'animo: sua soffocare possono Euripide praticocui si diceva modo questa delle due fusione E' l'oracolo, e per cui il poeta che pur dava vivere,ma che l'esercizio fra loro,si scelse un'arte da il padre palestracioè,nel pugilato. soggiunge voce artistico spirito lo intende però e premi (i). pittore(2).Siccome e male premi lavori nobili dell'intelletto, accomoda Euripide vince Ma padre di lotte materiali, nella figlioalle Ed — coi e la Vita a e III Euripide, quello sofisti vedi 28 particolarmente segg. Dehker attribuisce al di suo Decharme Masqueraj Voi. II. pag. rivolgersi alla passaggio Anassagora. anche il Nuvole. le Per op. op. cit. p. 16. gedia tra- mento dall'insegnale relazioni cit. 188 cap. e Gom- I 15 — mente poteva ai canestri ed quando da nacque pittore,che del lo (i). E della madre che il alla bettola anche assevera ed il lottatore essere attendere doveva — forse in padre Atene Filocoro attesta (2) OcpòÒQasxf- genitoritcqv yevcòv. storico Allo la giovinezzadi Euripide ce insegnamenti dei ben che primi che attesta basterebbe contrasta dette alla infondate dichiarare quale sulla concordano (dai17 anno ai 25J questo il contrasto fra l'educazione Si come obbietta mai leggende sì credibilità la diffusione degli antichi è le accettare (r) Cfr. in opinioni Paris, Voi. pag. 6 3 - vedi pag. da anche ed 7, trad. Muller a che qualre spiega- quellapresunta. trovare e recenti tempi (F. X 424 G. I. a far elemento di segg. verse 165 ed. Miiller)Per le di- Histoire anche Curtius: Oliva, intrometta come Croiset; G. come traviare, specialmente si e. e la storia dimostra, si lasci umoristico H delle calunnie difficoltàgrave: muovere in Aten Snida 293 e basti diffondersi accolte dapprima dicerie, (2) Filocoro, di infondate. l'elemento leggenda la le giovani- testimonianze. del poeta l'opinionepubblica,facilmente quando in età è tale che non ché poi- della notizia spostamento uno potessero dei e drammi la facile credenza e malignità,non le altre asserzioni le antiche Infatti se nelle varie fonti abbiamo stesso prima educazione della autenticità dubitare possiamo prime armi, che in Gellio da lui date sulla riguardoalla rappresentazionedei 3. i presentò anni il poeta tentò le 18 a le notizie con non della tragediae gli da- Atene, sì artisti di degli sola testimonianza questa d'Euripide,per Per ravvivata immaginiamo e fede, e la maggiore frutti. Gellio e filosofi egli si presto dare conviene forse Torino de la litt.grecque StoriaGrecàVo\. Loescher, 1884. 16 — riso, ma poco a insinuanti si fino poco a In Aristofane fondamente. — ci fa non fra l'altro basterebbe l'esempiodi elemento essenziale comune, maldicenza, questa questa radicarsi, prò a meraviglia,perchè È desso Socrate. un della commedia antica dello scandaloso ricerca e del piccante. più Il fatto la riguarda il matrimonio, notevole di Euripide.Mai leggendari duplice matrimonio anche vanno non qui d'accordo. Melito, di Euripide che dichiara Uno avendola ma questa Euripide casa, la ebbe prima per tradito grafi bio- moglie Cefisofonte,servo per ripudiò,sposando tale una Che- (i) (Xoiqìàtj). rila Suida Per è l'inverso,poiché prima moglie la corruzione,perdutosi per facile dava leggenda Aristofane di al non Mnesiloco, il Euripide scrivere a Qui comincia a domestici dispiaceri sioni artistiche. che non quale cui far fu odiatore sul ? 1. 27 (2) anche Vita Cfr. Satiro 1. e. Cefisofonte. accenna primi le e unisce sue i espies- alla misoginia, principale della bigamia alla tesi stessa. triste obbiettare,come mai segg. (2). ché abbastanza,poi- la II 1. 94 solo che accenni motivata fatto delle donne seconda Vita poeta glia fi- indotto le donne leggenda contrastare si poteva (1)Ved. i provata, né a la l'arte del fatta,facilmente moglie moglie, Cherila, tradimento, avrebbe capolino con che la scoliasta di Lo a sfogo contro l'Ippolito, regnava veniva sola una Qui abbiamo era incertezza la che conosce metaforico senso Cherina. in nome, il sarebbe per lui si trasforma che di Mnesiloco, Cherila, figlia stata e secondo o per Ma alle relazioni Se ripide Eu- esperienza prese Aristofane, come letterarie fra una re pu- Euripide 17 ad risponderciGellio, appellandosi Tenta la ma (1) ed Satiro a Gellio è chiarita Diogene Laerzio (n, 26) Socrate, da di si richiama cui legge niese: legge Ate- una Rodio Geronimo a a posito prochiama si ri- che Hil- (fr.33. (2) ler). Ma essa fa al ron la aumentare popolazione, avevano il facilmente di considerata Quanto concubinato, come sostenitori della misoginia di riporta più d'una Euripide, cetu; sive qnod duas id decreto ab trimonii Aihenìensibus più chi lo sostiene. Ma su di mancato nelle accennarne sinistra luce il poeta. la so pas- ragione, abhorrnit natura habuerai, esset, quarum a cum ma- Egli quale, avrebbe non dove commedie, sue ad invece accenna biamo ab- argomento grave silenzio di Aristofane, il nel il attesta i cade osservi, l'argomento ri- ben pertaedebat, chi era concessione uxores ius facto tratta unione di trovarne simili sto que- yàjaog (3). questa opinione:sive quod mulierum si non come con e unisce si la seconda non Gellio, il quale credendo di Socrate per yaf.ielv è§ érégag discepoloEuripide.Ma suo disagiosi trovassero a ual a doppio matrimonio, perchè un in Ed Socrate. fatto anche di concesso juèv àovì)vjuiav, jzaiòojtoieìodcu òè aveva gliAteniesi Infatti nostra caso mette una la so- moglie, a Cherila. Orbene, in chi rapporto (1) Fr. Falereo (2) Cel fr. 15 secondo Jteol (4) Vita 129, G. Aristosseno ;3) Vi dorf, F. H. Ili pag. fr. 30 (o Cherina) in 1S3 Cfr. anche F. G. H. II 281 intenderà Aten. e XIII. Demetrio (ibid II. 367.) Aten. (1. e.) la legge evyevelag (Fr.75 contraddice n Cherila (4) di lei,facilmente alla àuoÀaOla 1.5 in 55"5 a ed di pensi al significato 1. 95 Analecta Masqueray, igg. Euripidea, op. ricordata da Aristotile Rose) Panezto e era in Plut. cfr. anche pag. cit. pag. 149, 18. Arisi. 27. il Wilàmowitz-Moellbn. Decharmb, op. cit, pag. i8 — che questo comici per moglie del La nome gettare poeta, di moglie al marito il il poeta, sia il non oltre che cui il servo, (2) ai correndo sulla sulla madre. e preferisce si valeva opera più piccante ben tratteggiaretale situazione fonte, scrupolo di servirsene, se Cefisoalle di lui tragediedel poeta, ben un altro se aves- ufficio, che il poeta. alle relazioni accenna dai anche libidine Aristofane mano famiglia padre sua in triste condizione Aristotane letterarie furti che il poeta de Euripi- tra fatto al avrebbe la china sdrucciolevole la posteriore fa, che il si rari furti lette- del padrone ben ancora motivo servo; ha fatto fango , nel avuto metter messo ed la per il maledico ridicola,né si sarebbe avrebbe di Cefisofonte, della servo nella creato fittizio, ma s'era fatto sul come avrebbe avuto vero, manata una Euripide, (i).Ed argomento — e asserto, suo critici diretto posteriorihanno Cherila la sposa della che disavventure Piuttosto e Rane 344, v. 1843 Etolo 247, pag. Btid. (ed. Framm.) ovvvovg ooyvvrjg. uaì la Vita bigamia, la storia, e poiché di figliadi Mnesiloco, costui. essere Per tali odiatore un ze leggenda delle incoeren- contraddizioni di la verità taluno, (3) 5S0 della dovuto I individuando genero la avrebbe da (3) Al*5:-Sandro era del Cherila. il castello della ed non verità la anche Melito Cherila si intravvide fr. Melito Euripide, si preoccupa delle (1) Aristofane in dia comme- Aristofane dimostrare per dalla ora accennato (2) cf. di il poeta donne, né storiche altri favori. Ma Euripide Melito ora ripaghi dei fabbricato commedia si sapeva delle con servo farci vedere e sdoppiando fanno per fatto. nel che e del fatto suo i comici rattere, ca- hanno kock. 1408. in Miineke, Plutarc. II I. Analecta Moral. 90 e seg. avOTì)QO£ècpaivexoual Alexandrina. 800 e. e lino, Ber- scoi. CKvdQOMÒg naì /uiooyéÀcog Ari- Ò£ ìcai jlu- ~..!9— _ anch'esso, a tramutato meditativa natura più Tanto che il dalla il dimostrarne a da tale la conciliarsi di terza comici del si 1. e. a ragione fisica. Per Macone, E. (2) S. stessa no derivi- » avremo per il poeta troveremo il che di meglio prova pederastia (4) due, soltanto cercasse maggior be potrebdi motivo riso, tali, appunto sono parte nei o è non tasia nella fan- come un noi vizi, e per nella poiché dimostrando ambedue, però ahborruit ricorda privata migliori tempo. (i)In Gellìo « vita delle alcune con si trovavano Ateniesi pone sup- Euripide su argomento scena accusa dileggio,per quei che Sofocle opposte, accuse infirmare dei sulla come vero, l'infondatezza. inoltre Ed di filoginonella perchè lo colloquio fra Euripide (3) maggior di due accusato il giudizio stesso commedia nostro, che è taccia invece punto; Se opposto. sua (i). fìsica ceito un caso Sitila scena, «Misogino caso ad la famiglia, questa avuto Piccolomini, (2) Socrate, ed il condizione una fino ridicolo, trasferendo scopo avendo dileggia per il e ad valere poteva si _ forse si h» l'eco di cotale muiierum coetu il comico ellenistico Sulla Piccolomini, XIII (Aten. di favolosa m»rie una Laide, da forse le parole intendere lascino pare deriso viene questo » poiché accusa, come 582 e.) cle, Eschilo, Sofo- Euripide, Cratino, Eiipoli, Pisa, 1883 pag. 24 e segg. to di Rodi, attribuil'epigramma riferito da Ieronimo (3) Per Sofocle a pkokles und che ma pag. 26-37 (4) Per dà luogo cfr. 75-104, 129, Voi. e in lioaài dubbi e d'aprcs antique e Il Levi Us fZuRBORG, 216) crede Piccolomini, II Platone: 835 pag. vedi Var. Hist. v. X Hermes vedi taluno f.)che 604 molti Iliano, usanza 578, L'amine dei chler Elegie questa theories XIII. die e Ciclope,v, Dugas: (in Aten. moeurs op. Suida 1. So- tico auten- op. cit. e. Convito, Euripide cit. pag. populaires 73; L. et les philosophes. Paris, Alcan, 1894, specie pp. 54-56, Antichità Greche, trad. dal Pii32£etc. Schoèmann, I. pag. 288 e segg. 20 — Queste tre la morte, talora e con la loro punto, l'illustre di tutti dei zioni fra il motivo qucdi si sicché logino e bastanza, i Addeo attribuite,affermando to con- le rela causa per che ci si per dalle presenta fa non favolose vi pederastico, (Antol. Palai. solo tenuto principali datici dichiari che sfuggita, amorosa amore il Piccolomini macedonica) sia notare a misogino stesso, giunge cui donne, in anche natura latine dell'AntologiaPa- 7 delle elementi tre pederasta.Ma come dal si è ni tradizio- loro abbia non si ferma e il poeta mentre all'età VII. ab notare 51, le morti fi- e mo sia- a lui vecchiaia Euripide Bianore (VII,-49) morto: era àÀÀ' La ed cani si trasforma e ritroviamo commedie, datici e il poeta, la relazione muore aggiunge B 51).Egli — che le varie delle conclusioni 59. fittizio. lume. qualche bar- qualche parte gli gli epigrammi 43 raccolto ha toccare Mor. Plutarco (Epigram delle traluce tare no- per il velo sotto ragione della leggenda filologo,sebbene esempio si cela filoni nella e indipendentementedella noi basta A carattere. quale la trova le ha aggruppate, e ad il stere insi- stranamente studiato largamente il Piccolomini Poiché e così dovuto scoprire i Piccolomini, per realtà, dalla quale pure alla imposta mostrando fondersi, di- avrebbe nostro, parer il vero, facile si Più morte, insussistenza, la falsità della leggenda a egli ha che il fondo 1 minano deter- di di sincretismo fondono, si aggrovigliano si leggenda diversa alla morte. maggiormente che fino poeta queste, si che da forma strano con questo varii dipendere tentano, della In si fa leggenda, una nella il accompagnano accuse quale — morte Archimelo " naturale ual yr'jQas AórjC; pare (VII, 50) e (VII-40) e quello sovratutto indichino e l'epigramma attribuito ad Ione più autorevole per noi di 22 — lo scopo del .di era in mettere — ridicolo la la sapienza, oo"pla poeta. La misoginia generale, quale dì il il ed poeta. empio sentimento col è pretesto gara politica, Dobbiamo pure. fattore data generica proprio Euripide pretesto specialmente comico, essa questo di dell'accusa nascondere un era corruttore, specifica come era per spiegarci l'accusa per altri con Si ecc. di intenti voleva politico, e l'arte che si non La egli capiva era di tentava Eschilo di strumento tener della lasse sve- fra gara precisamente l'accusa l'accusa chiaramente Rane, dell'arte. ne, Aristofa- da e e grave trovare Aristofane, nelle più conto misoginia litica podi del *3 — — CAPITOLO della condizioni Le Sommario: Idee morali donna in Atene— delle Rane —Corrente d' Amorgo, Giudizio atofane— Euripide. sull'arte di Aristofane antifemminista della donna, condizioni della Euripide- Analisi preesistente—Archiloco, differenziano fi Le di come Legge sull'adozione (cfr.Euripide,Ione); Legge Andromaca); Legge (cfr.Euripide,Blettra, Questi colle antiche corruttore, non e Simonide Euripide— da reali della vita, in contrasto E' vindice zione rela- in greca politichedf Euripide— Senofane, Focilide ritrae le condizioni — e società ài tragedie alle IL sul divorzio dini abitu- vuole Ari- sul concubinato Medea); Euripide, (cfr. Legge sill'adulterio (cfr.Euripide, Ippolito); Legge sul matrimonio (cfr.Euripide, Elena). Dopo parlatosommariamente aver tragico,passiamo Ma motivo toccare alla Ed I. sue delle era morali e riflesso di opere. nelle tragedieci politichedi Euripide, in perchè se argomentazioni meno converrà ne la condizione di azioni no dan- Euripide;se la vere in di porto rap- il vero impressione. - in dalle e o della donna euripidee costumanze inferire possa infide chiarire: Euripide discordi nelle nostro questione della misoginia, sarà opportuno pubblica al tempo di sue passi,che ai opere, anzitutto quale delle all'esame venire delle idee alle valore di prima della vita del e nione l'opi- ne rappresentazio- condizioni generale di sistemi Atene, non reali,oppure si riveli il giuridiciallora esi- —.2±;z stenti,sì che il dramma del poeta, dalla Se 2. la rappresentazionedi età La fantasia vita reale; le l'influsso letterario del- precedenti. prima ricerca,per da tentata intorno io quanto quindipuò altri,e euripidea e spiegare molti al Salaminio. sappia, portare dei luce nuova problemi che Che se è non si presentano ci sarà non parti l'argomento, ci sarà sue dato l'aver delle la ricerca tentato nostre Una continuarla a delle sulla i costumi: corrotto L'accusatore la tendenza nelle ma (1) Rane v. di contento nelle e Eolosicone, 4»o 215 pag. Sicone Lo 1043. come ) trattava colla sorella Canace. v. 1080 nostro e tradotte 197. in ETTokK versi di K poeta, sg. Cfr. (2) Cfr. pag. di quella colpa, al contro costui detto da rileva cui nella quindi di più presenti perduta, Libanio bruttava Aristofane ha poco mezzani op. od (epistola commettendo si F.lli ripide, Eu- euripidei. Difatti, incestuoso, Le ed vadevano in- son commedia sua luogo Romagnoli, italiani, che ci Aristofane favola Romagnoli, contro Lisistrata,nelle Tesmo- una un d'incesti, di Ettore che nella amore un fondo a Socrate Ecclesiazuse, in si in Euripide in caricatura è abbia della città. anche carica accuse sentato pre- questo per corrotti degli eroi ha abbia spiritosofistico poi strano quanto e — nuovo le Rane, personaggi più scena foriozuse il conforto difesa la sentiamo nelle Nuvole (2) mette — Euripide corruttore (i);la filosofica ed Atene non dunque Aristofane che corrotte, è Aristofane stesso. sulla donne scena tutte miglior risultato. con è principali accuse di migliorforze istigatoaltri,con o in di poco non stata all'opera poter compiere la ricerca appieno, sì da sviscerare le nelle Euripide, magari anche senta dalla che rappresentazionedella esagerazioni,non sue più derivi Macareo di rare rimprove- altro, cit pag. commedie Bocca, Torino, di v. 132- Rane 135. Aristofane 1909, voi. 1. 25 — — * forilie gravi perchè vengono negli anche ma intenti nella e Aristofane, conservatore, della dire di che che verrà tentare li e 1225. In tutti. e dopo me. con con di la morte di fa di osò 1218. uno ironicamente, posto nell'Inferno, dovuto ha Eaco, Rane, Zantia, a ottimo Euripide, giche, tra- 1391-92.,/ spiega un gli e Salariina 1212. che an- la quel- 868) v. X182. 84, v. coro tutti ed meravigliadi somma palmo le innovazioni il poeta un tenesse (Ran. e 1382-83, Inferno, prima Eschilo come lui con (Rane 1244. Plutone giudici dello il 1472) al quale v. volta prima 1258. di casa sepolta parodia 1232. (Ran. gli intenti artistici la per Rane, concede poesia glisopravviverà,mentre sua tutti solo nell'arte, non morale. nelle Eschilo la Euripide rimprovera dei ad vittoria toccarlo a cedei lo di anche a stui, co- Zantia stesso. E mentre due la tutta plebe,ospitedi Plutone, all'uno favorevole partiti, Plutone mettendo a giudizio,nella comico scopo proclamare ed intento che vincitore far ridere soltanto. quello di figliodi ortolana, (Rane. amori, (v. 849) nefandi da calma la suscitare e sue di di 840) tanto Dioniso, altro lo Eschi- Euripide, e difensore di sione nella discusil quale l'arte di parla pel primo, ^disprezza e velate, come quella di immagini mute che l'altra di Niobe. Quest'accusa Dioniso, il quale lascia imparziale tutti siano v. si accalora l'intervento questo ne giusta ira. Euripide, le e spinosa questione, Eschilo. Ma rimprovera dapprima l'origineplebea lo chiama contendenti, ironia, racchiude mordace sua in poeti, giudice Dioniso, i due confronto il quale finirà col risolvere la creduto ha saviamente all'altro dei o si divide e giusto. Ma poco convinti non parlare, fin per viene Ulisse approvata da apparire giudice dapprincipio si delle lo, Eschi- ragioni di vece come Euripide, il 26 al quale continua, rimproverando e significato cosi vuole Ed la almeno scuola nuova in Atene, dacché Ed le si peripeziedella volgari,gli uomini prudenza ed idee che nove il di vanta della sua pessimi (Rane v. Euripide e ma tragedie egli celebrava rendere gli uomini sulla alla città,fece sì che amori, attenersi reo, e deve velare perchè e morale sua ciò che non non e nuoce suo diventati tivi, cat- non colle proprie contribuendo tratte Ed a a queste cui degno moralità, rispettatoneanche tri al- deve ciò che tutto appare ad fischilo proclama estetico arte tanto nocquero segg.) a invece, portando arrossivano alla mini uo- pa col- fossero canone colla tutto rappresentare artistico il essere il poeta, 1045 v. il la cittadini,per che mogli gli rimbecca mentre e Stenobee e più pudiche rappresentazioni(Ran. quale Eschilo son io) io le libere le mentre anche saa, opera guerrieri,Euripide Fedre fossero que ite l'arte guerresca, forti scena arte, agli mostrato avere da buoni strada dal te"tro. altamente raziocinio,e così, per avversario, rispondendo come di ra rimprove- gradirle, insegni) seppero savi. e più intelligenti sono cui si fanno già sebbene vita, e dice il parole, come a Euripide le proclama Euripide ancora uomini le e fa ne, spinse Aristofa- Euripide,a contro Romagnoli (1)a scagliarsi la 540) v. modo, perchè un prima, che causa accanito, conservatore zione, crea- (Rane 950). la democrazia. spuntare ecco senza ma tutti ad vecchi e suono egli (Rane mentre scopo, servitori parlaredonne, di parole, dense altisonanti ed ghe le lun- avversario suo dallo è di rappresentazio canone stesso Aristofane. Ma la difesa (1) Cfr. Etto*k cit. voi, II pag. maggiore di Euripide è Romagnoli, 850. Le Commedie fatta da di Mnesiloco Aristofane, op. 27 — Tesmoforiazuse, sì nelle Ed di Aristofane Mnesiloco, nella di che in altre da ad più Euripide di quanto di Stenobea e grave venire poteva tra un'al- certamente ad toccare ben è Euripide.Onde ci dia misoginia, doveva grave aristofanea non Fedra come un'accusa più ben la che ammettersi è da non sia non sia donna, una peggiore di quanto pittura della donna triste,molto se bocca fa per un'esagerazionevoluta, quale egli Euripide,dappoiché an potesse presentare è possibile questo commedie non ove supposto, pre- la e pittura,e ci la ta. la vi- ci rimette non poco per ben quadro un Aristofane suppone che ricalca tragica. Ora scena scena che — Aristofane, per la Lisistrata,l'Ecclesiazuse. Quindi risulta,che ne Aristofane vale non politico, Ma donna quale ateniese,allora potremo del poeta, del delle e di Creta. nel (i)Il Levi, tracce del trenta tiianni, abbia non — in ma di non (p»g- 23 da noi sue propria di euripidee, a sotto Fischer che non Sparta, (i)la fun- abbiamo all'espulsionedei si interessi i sarcasmi anche di Solone Solone istituzioni cit, (Cfr. di v'ha, non re si poteva di- non scrìvt citato che nozione allusioni Rechtgeschichte,Iena, che an- corrente compagne tempi che aggiunge op. era una Atene, legislativo da qualche rado dai Già lavoro movimento delle Azioni velame dichiarare, che ben secolo. migliori,rispettoalle di Lesbo non IV della la condizione era antifemminismo, della donna condizione La di riguardo un per dell'età,e rappresentava ma vita nell'Atene trovi solo di l'accusa aspetto, personale. consideriamo quest'accusa che il poeta, contro già puramente noi se tale sotto può dire, autore, il diritto: sotto aristofaneschi di diritto Lkist, 1885, Einleitung. privato e blico pub- Graeco-italische pag. 2. ij tu 28 — della donna zione migliorano non bia famiglia delle la ove moralità, della vi nella è in cui in cui pure padre del in se marito, in i. meno potestà l'uomo e dovere suo P. (2) Vedi 1^09 del o f"r mmum; in cui le hava'o noi dall'uomo, F. Girard, sulla cap. II. La 4. edizione latina* della letteratura p ig. Manuali donna 2 di Gaetano ricercato di Fonti portanza, in- ha n;"n più per adempiere per 281 e voi pag. edit. 1 b., Società 38 pa^. nella 1920, ne versio- Romano, di Diritto Perrella, Napoli, 1. s";gg-. Diritto Curcio ad proprio sentimen- francese; Milano, repubblica§ osservazioni i. è non Muller-Oliva traci. Greca op. cit. voi italiana acute lo stato, che Storia Schoèmann e rito sempre della si sposa spesso verso (1) Curtius, 377 li, masc dell'eredità parenti. (Iseo, volontà parenti,la parte dei un )n pat;iaperca o donna nelle relazioni nuziali l'amore Anche da dai di sovente, maritale n tario, proprie- o m; in cui § 64) (3) Pirro di più di dipenderà e padre, cioè, dal marito, dal 1;.potestà del ia famig so via per parenti.(2) La giuridicoin Atene, re le dei tutela nella dere un della conventio lorza dalla la ed padrone ed Roir.a, a famigliain parentela che per lo e escono non solo è» sotto moglie caso, potestà,una un esiste non la ogni donne che casa questiab accadrà stesso qu ili pi bblica Tavole, è sempre sulla basata patriarcale, all'educazione Lo (i) XII ;hè ben Pù.istrato, con neppure le leggi gravi, con particolare studio posto al culto è limitata — voi. , cfr. «Storia sua 1 e pag. 205. ual OvvotuovCag (3) Tàg uèv vkò jiaréQcovèr òodeioag ò siarfjQ ual rag Ovtco cv òotìsióag, àvÒQaOi yvvaluag... avralgyvr\Oi0v^ àÒ.zÀavrojv rsAevrrjOì] jur] naraÀinòv cpovg, rolg ueXsvei, éavr"v èyyvrara yèvovg èmòiuovg ual jzoààoì avvoiKOvvreg yvvatnag. 6 ve uog sì/ai rag ìjòi]d"pr}(.r)vvcu 3o Il quadro quindi felice lib. XIII v. Nausicaa (Odis. lib. Ma 163 la famiglia(Medea incert framm. donna i limiti che cercando conosce, cui il suo secondare del rompe i vince tutto la vita. Ma Fedra di del e mondo, cui la sente poiché , legano, perchè può non « amore proclama Sofocle come Euripide invece, per cantato un è tutta hanno spento glia, l'angelodella famied anche allora accanto nella vita Euripide,non solo deliberato Sofocle, proposito ce lo e- sé. reale, nella deliberato per della carattere ma in sentimento come si rivela ogni giorno. Sicché propositorappresenta donna Macaria. e l'amore esso non chi contro Alcesti, la figura purissima l'aveva In sociali (fr.822) ecco Megara ideale, era prende nella è sempre sacrificio Stenobea, l'amore si essa che l'affetto, la donna all'amore come " le barriere ra vita di lui la a penetra ogni sacrificio, ecco L'inno non il umana che il cuore, questi sentimenti, a del e un casa in che an- donna apprezza ed pita pal- trabocca La al peccato, rivalsa che di quando capace la seg.J. e ristretto ha ne ragione dovunque diritto un che cuore oltre i limiti della Corre sacri legami \Antig. 781 E' non 822 - più dunque, non impone. che del felice 543 - ch'essa an- proprio aftetto. Quindi gineceo intriga,ricama ingannial marito, la con donna la vivere. -232 un può effettuarsi sogno di ragion 137 - passione, che il marito è rendere può ma qualsiasi, anche la donna diritto di vivere 9091) - la convenzione odiare gineceo può sua 1087 - combattendo che che affetto suo trapassa persino, nella e in 1086 - oggetto un ha 2i4;framm. 78 v. 1055 come del che passione, e sua che alla bella augura sogni d'altri tempi. del fantasia e nel cuore dichiarare sente, (Odiss. Alcinoo Euripide pur che sono nella ecco osa ed Ulisse v.181) ed l'opinionepubblica la VI rivivono innovatore, un'anima Arete sg.) o quanto e questi tempi poeta di vita fa minile, fem- apparire ~3Lzr. Aristofane, vede le tutte ma nella espressione d'arte suoi predecessori.Mentre poiché potremo, non andata Ma che potrebbe forse anche Il corruttore, si te nei cui si preparerà anche della compagna proprietà privata le Erinni che ta far per voto in parte pag. chette; tome. Il legislazionesociale Catania, 149 v. Omero della l'opinione che in Grecia 419, pag. dei che diritti mondo e 336 ^A_ confr. degli Eroi, v. terni, ma- vi sia st a 1S96 anno tica Cri- Paris, Ha- et romxn. 1440, 265, « 'JEoii'VSQi'1 Furiae Nel della costatato avere più Cessi, al famiglia, Biblioteca dopo pag. dere ve- dal matriarcato della antiq.grec. (1) tutti si sa, volle da ii trapasso pirt di C. tore angelo consola- 20^ ben des le osservazioni na al marito, la don- cantato come (v. art. troisiéme pag. pari sollecite si mostrano trionfa apporterà da 9-10) L'hild Diction. rkmbergSaglio, nella L'origine ta donna, in cui la con Stato, Milano, matriarcato, l'età ellenistica mite aveva 1861) Engels, paterni,accet di e già Eschilo dello e Omero dei un'epica pure di 1901 \ in le. ma- come (framm 8, sorte come (v. anche Sociale è tale in perchè Eschilo, ed per donna {Mutierecht Eumenidi patriarcato sarà La sua sventure, (t) Il Bachoffen. nelle il Salaminio, del il cristianesimo che virtù morali. nelle ed il bene figura di Alcesti invece nella filosofia e la rivoluzione nelle che i pregi, sì vita. Precorre la commedia in tore si (e la pittorereale delin questo preludendo e precorrendo la sua par quali la donna vorrà avere famiglia e nella nella e dei ripide difetti,Eu- i che numerico, dubbio presenta oppressa, tempi nuovi, i donna della il voto essere anche se dell'opera euripidea la sola morale più potente meno vede e Hofocle. per donna universale, e parte calcolo un sulla bilancia pesare visione ragguaglio fra basterebbe dimostrazione della questi anche a un occorre non forse non gran fare perduta, immagina Aristofane di contro lumeggia vita fine, meno commedia) nella comprende della libero più sentimento larga, dal il poeta E' rappresenta. e forme e segg). glia, Mu- 32 — dovrebbe Essa aiutare idee nulla per che acredine minor d'arte, di politico,sociale: anche ma dalle dote forse, (2) d'un sentiment cit, pag. 161. (2) Aten. noi che Eìpinice.osserva sembrano il nota le sì, co- salvare per la turbailleciti, Decharme, i'expression «est qu'alors n'avai.t di Cimone furono nozze sanciti pur Cimone, strani. amori matrimonio queste fatti, formalmente, pure delicat del parlando lanciata danno ci grave ragione motivo per stessa avvenivano i fatti tristi di ma questi versi, In op. " a sorella,sia la penetrante nal che ma 1' accusa di per non rappresentazionidi Euripide»' reale vita leggi, fatti (1) alcune contro nella sposa sceniche, Non con soltanto Dippiù, qualcosa forse socratica? Aristofane non corriuione, la Socrate. testimonianze e le fizioni solo per non contro Socrate, scuola da schernito è Euripide Erano di Iscomaco. dalla provenivano della realtà il ritratto che ridarci nella e ci presenta nella sposa Senofonte queste nell'amministrazione l'uomo (fr.822-823) (1) casa — rien ba» sorella la con punite de l'esilio con òs ^EArnviur)àòeÀqpfjiraQavòfiojg Ovvóv KijUiJuvog nal cpoyaòevdèvTtg vXIII, nal TOC... Alcibiade contro scrive 589), e intorno nell' Andccide queste a ringa ar- nozze: '' ual óé noi Tovg AvajLivi)odì]Te Jtgoyòvovg,cog àyafìoi odxpQovsg 7]Oav. Olrivsq è§a)ÓTQÒKi6avKif-icofaòià Jtaovrùutoe. Qavofùav, òri vf\ àòeAqyfjrfj èavrov « Ocello Lucano però il matrimonio àel òè tra nal a co- traddice rendenti jzaiòévsiv e tu Ateneo ed Andocide, discendenti, voiàvra tra do negan- fratello e voui'ucov tcov rella so- èv /ore 'EXXrjViKaigtò h/jte jurjTQÌovyyiveodai, Ka/.òv dvyargl jLU]vàòeÀ(f)l yÒQ t'eri nal jiqcoq"£QOv tò (a jrÀf-ìora ucàÀvjujuaTayiveodai rfjs èvsgye ratg Lag T"wrjg. (Uè delie za Leggi commettersi natur. univers. parlando d*l un'incesto, non cap. IV.) Ma Plafone, nel quarto matrimonio dice che poteva avvenire tra questo, fratelli e "en so- 33 — nella realtà forse vano traccie lasciavano Ma il poeta § § 14) (1)concessa necle relle queste per e la Cimone dichiarato venne Cornelio autem in matrimonio licet eodem non crede che infame amore quam patre che attica secondo erano, perchè il al fa quale dÒEÀwÓg, derivata far considerandosi dalla langue si deve madre grecque, xò 14: Cessi, è parentela Aiòòrxo)ì" ovi" « di òxav le e del (in tesquieu Mon- spiega. cato matriar- l'etimo di quella sangue À-pergu d'une p. in- bene 11 adultera). significato e 1920, non jus gentium» residuo un la vera adeo « ammette il edit., Paris, eh"at àxaiòa, lui. de 5) le (cfr.Meillet, 2 tra risalire (x) Demost. cont. Leocrat, § 49 éavxov JioirjOtjxatùlòv xavra Menecle% cap. ze noz- 377) abituali. cit. pag, con però simili con ateniese 38, adleg. Atheniensi- latino, invero storico op. Elpini- Cujaccio infamata admiserit il Prof. osservare Il popolo {Spiritodelle leggi, V, Forse, ducere. Curcio quaestion XXXVI mi namque lo Cimon nomine suam, si fosse òv Cimon.)D'altro ductus: uxores coniunctionem eam Papinian. r-ore natas 1' ammette non germanam (cfr. Gaetano accurato stitutus, sororem in Y.2.)scrive: Habebat (Vit.Cini la monde incestuose, Quindi Nipote magis non bus olà la óe' vèog èri (Plut. éó%€ TrArjOlageiv rfjàòsA"pfj. canto di Me- juexé tfjg àjtoÀEiydelg àyàjuov,xòv ttqcoxov tfòó- alriav la di da cui è esclusa èri kóq?]sovn"]g ual àdsArffjg £ec %QÒvov èv rfj jTÓÀst. Ed appresso: molto dell'adozione legge ma i oltre Iseo, delVeredit. 49; all'uomo, nozze vola e ixavxàjraGiv juèi'jLiEiQàuiov Kiucov cen, vita soltanto,perchè questo orizzonti E umana. Leocrat. (Demost., contro ne la tutta come e su più alti per miseria il passato per documenti. soffermarci spazia della confini come leggenda, dà ne dobbiamo non Atene, nella purtroppo umana — bistorte de 44). xig ual KVQiog x"v kóoci elvai. Iseo, dell' eredità x"v vójucovavxoj é/Jtènoteltai, ovu èv jtoislodai òiadijHaiag yQÙyag, /uéAÀoJvàjrodvrióKeiv, (ootzeqàXXoi xivèg xfòv 34 — donna (Iseo,dell'eredita il sentimento di — dere Apoll. § 25) (1) potrà offen- materno, in Creusa come porterà nella famiglia quello stato agiti la famigliadi Xuto; pare (Iseo,dell'eredità di di la ma Filoct. nello sordi legge Ione, rancori favoriva § 63) (2) che tato l'adot- quindi e e la gelosia fra parenti. Ma anche nello Ione tale istituzione anche E la in quanto più tragicae forma sua forse visione acquiescenza sua alla nostra Andromaca civile ? E si ricordi doveva ad un a § 64; Demostene, ad e nozze i precorre derci offen- può è sempre Ettore anche che nuove per età sua gli per matrimonio, perchè nuovo immaginazione riconosceva passare dai fatti reali, rompe figuradi Andromaca, viva, di fronte il poeta ma tro con- nella rappresentata meno barriere della nella dolce Anche presente lotta una Melanippe. insegnamentisocratici,le la viene essa direbbesi qui il poeta, traendo tempi. si sente non vivo ai suoi la figura di nella linde; tempi la vedova (Iseo,dell'ered. di Pirro Formìone, § 946 Demost. 953, Afobo § 184). (3) contro ovò'àódei'còv àvdQù)7T0)v, vocov, àkkà eìgàyei /uè 7Coir)Oà]U£V0£ ùyialvtov, evqiQOv"v, elg voòg (pQaroQas ev ita- ó/^uórcyfxe èyyQàcpei. (1)Iseo, dell'eredita di Ap»llodpro$ 25; Mìjtqòc; d'ovòelg ècrtiv ex jioìijtol; d/ù'óiioico^ vji"ìo%£i n)v slvai f-i^réoa Kctv èv TÒ) JTUTO(;HO jLlél'l] fjTlgOÌHOJ K(ÌV éH7lO())dfj. § 63; 'Edv (2) Iseo, dell'eredità di FUoctemone jroiì]6aué)'ù) qòvtcóv ual tovtcoì', £lg zovg Traìòeg èmyévcovvai rò ,uégog éuàvsQou £%£iv ri)govoiag uai àjUqporéQOVg. kàtjqovojueIv (3) Cfr. qui sunt anche Terenzio, genere proxumi lex iubet. Vedi de la Femtne anche dans la Farmione iis nubant l'ottimo Jamillt Lex 1-2-75: et illos ducere libro del Lallier: ateniénne est au V ut orbae, eadem, De et au haec la condition IV siede 35 ~ E egli sentì se doveva quale ne, sulla va viva sottomette nozze nuove la che la passione buon grado, violenta ne e la nuo giustifica legge crudele, colla Andromaca presentò rap- amorosa, così e passio della e donna nella questo contrasto, di a dell'affetto voce continuare scena condizione la — e l'affetto. Andromaca Ma ed si sottomette, pubblico la compassione la memoria presto, restrizioni, il non legge lo così Elena le ha resiste ed ha legge e resistere la triste il diritto di La alla la e donna sua voce ateniese condizione, del nel e op. altresì della (1) Cfr. quello greco egoista ed Badier: che dice del anch'essa Ecuba tento. in- comune l'unione contro pendente di- sacra, l'istruzione questo 570. v. 303). Essa Troadi grecque, p^re v. si alza pe"tente Medea, v. deve 435 che gode don, Lon- Paris, 1S72. rifletta il e 1085 restare Antlmachus, Bknecke: che necessaria lo sposo, assente Femme La autoritario: grida per cit. pag. quello re Cuo- ? anche od non questo per nel ancora gineceo, presente Paris, 1S75, ed 1896, ed ha porta. com- morte Teoclimeno. contro cuori e ama, si forza non {Ifi^cn.Taur. poeta cfr. masquerav, chiusa dei non che contro ripudio dell'uomo quando esso sé, perchè la la Medea, dall'unione leggi impongono battere, e non il marito trovavano umana Medea, E di forza essendo soverchia, liberamente strappato ancora può d'arte,poiché mancare, le Se è libera di non le fizioni può non dell'uomo. niuna poteva annullarsi così credere ingenita,caratteristica ancora nel na la don- sacrificio che m\rito passione c'è, cuore pugnante re- legge (i). dell'estinto la voglia eccitare par questo per potrebbero far come realtà nella il poeta alla compie obbedendo Né di si sottomette non seg. pensiero -36invece di qualsiasilibertà,ed di ricordarne la usanza, terla, come 1063; e negli non si rileva dai 341-1070 v. e hraclidiv. ma approvarla, per luoghi delle bastare 474 e di e manca non per combat tragedie. [Elett. sue Ovest- tutti per seg. il poeta qui fr. incerti. 927. seg. poi può e anche fr. 521 108; v. di Megara l'episodio Andromaca nelle Troadi 944). v. Insomma abbia è tutta cominciato in continuo. contrasto ogni questo s'intende arte, la lotta tradizionale forma idee di cui ma lo e correnti e al che il poeta la per è sempre ridicolo,pei spinto d'arte che si le la tra sentivano ricercare sua mag ispiratodalle cui pre sem- la contro il contrasto nuovo si volevano è va tro- osteggiato, e Euripidee quella forma par si quale innovatore ogni spiritualidi non e contro contro si prestava giormente Perchè precursore specialmente e di lotte la società contro contrastato, per serie una ve nuo- gli fetti, ef- cause. * Da sinora quanto ateniese, e quanto fu detto quale è, 6tc è reali della donna ovk egli segue, e per il possibile,la che 25 realtà della sulla vita. Euripide rappresenta Sofocle Poetica nella vita quale egli si predecessori,dipingendo quindi mentre (1)Arist. che suoi dai apparisceche la rapEuripide, corrisponde rappresentazioneeuripidea rispondeal la che artistico allontana rai da parte alle condizioni in gran per detto data donna prentazionedella canone abbiamo e; óAÀà dÀr]dfj quale essere A ne ragio- l'umanità (1) ed rovroig èàv éjririjuàòel, olov uaì Zo^oulT^ jrgòg ola dovrebbe scena, òè èa i] avròg /uèv oìovc;òel noielv, òè ohi E'ÙQutiòrjv tioi, 33 — ciate le donne contro Archiloco diventano sfogo naie non di più non è le donne, portandolo sarà per forse stata motivo questo motivo appropriano questo alla loro sulla vita generale di elemento comici, che ai atroce della donna perso* in Senofane e d'Amorgo inveiscono contro poeti posteriori,che nei si invettiva dizionale. tra- comune, Simonide in come gnomici dir male esacerbato, ma animo più è sua motivo potuto avrà (i)forse ragioni personali,la uno - lo sfruttano volta scena, ridere per e (2) Ed lo trapassano in poeti modo ogni difetti sui i sulle e bolezze de- muliebri. "Una tradizione precedente che negare Euripide spesso grado, che minor e Ma— qui quel pensiero vano accuse gli accenni e Non tono. quello spontaneo nell'animo circostanza scenica fosse dei il poeta suoi a il che naturalmente parlare personaggi. Ma ritrovassimo solo colorito, sì che inventate l'animo ma doveva poeta 37 Si di sorgere non ecc. proprio, per Euripide un affermare fanno B.4. che sentano pre- nella obbietta avere solo che le affatto del poeta, potrebbe questo potessimo fr. 29, 31, 32, (2) Cfr. Ipponatte. cambiano pensiero suo. (1) Cfr, questi esprime- è presentato. con nell'arte dal donne già cui in ciato lan- avevano del personaggio, dell'attore, in noi forse e personale, in Euripide le contro esprimono invece loro come può la donna. se — c'era nessuno e comici e contro la differenza tutta sta misogina, le accuse, ripeta lanciare a che Euripide, giambici, gnomici continuavano e ad contemporanea e più antifemminista, che bocca valore tono, se un tutti le figure mo l'anirispecchiare 39 Ma questo, vita della cui donna, la tragedie conclusioni le del che ed poeta Nell'esame valore nel complesso, Ma e la poiché tale le Le tragedie contro altre, tragedie con che sono: i.) La Medea. 2.) L'Ippolito. 3.) L'Elettra. 4.)L'Elena. fatto spirito saggio che possono il poeta, che del aver ce, inve- singolarmente le che troppo nostro dato contentandoci analogo criterio, i dobbiamo che e tragedie, dapprima significazione un veniente con- do, riguar- senza misogini, ci condurrebbe esame piuttosto all'accusa dalle la e crediamo fare, ha trarre te spiegarcil'ar- ragione d'essere, ingenerale sua dare dallo e contro poi per morale. le tutte ghi luo- particolare delle detto, hanno esaminare o prò scopo parere abbiamo quanto quei per altri come poteva abbiano adatte di proponiamo le stesso. se presentano, e vero, tutte non manifesta più possono l'importanza ha noi intento suo che diverso, loro a riunire, passi secondo 'che ci che poeta all'esame crediamo il anziché tutti i venire motivi dei e si il poeta necessario è solo e è non presenta quale valore appunto particolari in ci il quali tutto, sempre notare per notato, sopra euripideo reale, nelle immedesimarsi E già vario mondo poiché il forme abbiamo come esaminare motivi durre de- pervade, ogni ed tiva invetin ticolare. par- lungi lavoro, motivo di feriamo preminando esa- giore mag- ne dedur- tali. fondamen- particolarmente 4o CAPITOLO aelie Esame tragedie Necessità Contenuto — considerata le donne dello !a viaggio ad Atene nostra più si presentano del Per (i) cit. voi. pag. de 7 Euripide seg. p. e xv. E per scritte Euripide ha Medea effetti Conclusione — seguiremo seg. la lyriques loro complesso tragedie che, sfogo a l'ordine delle do secon- sventure i menti docu- Masqueray, de la op. Berlino il Croiset, cit. i^75Pag- , del Lugduni quistions cronologico, (i) specialmente cronologia philoiopho, la tando misogini, trat- quindi rappresentano e Euripidea confrontare des formes 1895 29S Analecta anche nel che seguiremo crono'ogia Ili pag. lamowitz, Euripide misoginia. sua studio la i suoi funesti posizione — Significato del — degli elementi furono poeta certi della tale e Nella — ostili alla donna, biografiantichi, In ed morale quelle tragedie prima tio Intente -La natura Medea a Misoginia della valore suo carattere dinanzi lo studio Incomincieremo domestiche Loro — al contro cos'Andromaca. Paragone — inconfutabile intorno Giasone rappresentare il divorzio voluto può Medea Medea— di dell'invettiva di Giasone Analisi considerazioni tradizione— ha seguito misogine ripide cronologico delle tragedie di Eu- affermazione protagoaistl:Giasonee dei studio Medea— come Nostre Euripide di della considerate rDeàea La Sommario: III. cfr. pure Berlags: J47 e tragedie grecane, YYi- segg. Si Commenta' Batavorum, P. 32. pag. op. Masqueray, Brill. 1888 Ihèorie Paris, Klincksieck, 4i — idee esercitato nel di quasi 438, alle Baccanti, che Euripide,troviamo oscillazione una ad che contraddizione si consideri se realtà in e è (2) brata sem- esiste, non in all'ambiente relazione in riera car- cambiamento recenti e continua, che Emipide e lazione religiosedel poeta, oscil- idee critici antichi alcuni ripide Eu- presentata rap- fine alla mettono continuo un nelle dall'Alcesti cosi poeta. E sul sviluppo dell'ambiente condizioni le diverse lo religiose di sociali, politiche e (i)secondo l'influsso evidente risulterà poiché da tale indagine graduale delle - cui visse. Con il sempre egli vedremo indagini queste proprio pensiero potrà chiamarsi non pinista di proposito,ma la vita espressioni contemporanei si personaggi perdono stici per di molto i caratteri fatalisti- questo per i ed moderni noi a vita, movimento, assumere reali. e nel s'avvicina e sue passionale,nel triste e nel distingue dai suoi predecessorie patetico e pietoso,Euripide suoi palesa a lui, nelle si essa impressioni continue ed Infatti nel artista, perchè rappresentò solamente quale ché cosic- antifem- né misogino, né maturasse donna, della favore a egli come carattere e umano sensibile. rivelerà anche stato trattato dal Verrall II 1. Euripide* ton, dal dal e. nie » pag. dal e op. cit. pag. (2) Decharme, nie presque Nestlk tout op. ce Ili cap. Gomperz 59 cap. seg. cit. voi II cit. cp. dall' Apphl- anche op. seg. e religiose, e IV cap. Masqueray 107-155. cit. cap. I. pag. qu'ilaffirme—H n.op.cit. e le idee 51 pag ricordato Murray cit. pag. riguardi quanto per the idealist, dal Decharme III. op. cap. nella nell'Ippolito, svolgimento, (1) Questo è che si genio euripideo, Medea raggiunge ilcul- questa impronta,caratteristica del E 27 e Masqueray, presque ajffirme tout « ce // qu'il _4i — - _ mine, la mentre la sarà legge cieca sottilmente parti,nella al passione muliebre marito, la consuetudine e ed presentata figura della diritto,contro inumana analizzata donna ricorda cui a la lotta del e crudele, e in amorosamente i suoi sacri le tutte sue attaccata doveri, prima di nire ve- alla vendetta. L'ateniese, sappiamo, può in virtù anche senza donna, e 1' intervento di sbarazzarsi "E' diritto questo di triste, credimi, è cosa la abbandona ateniesi lei, né donna La modo E' di donna, azione naturale che la ovrco nal (a) V. III-7 € la quel- chi che lamenta le dure l'ha Anas tudini consue- del cuore soffocata della giustiziau- legge sposo Rkinach, tom non mentre larga libertà, donna voce del contemplò i all'arbitrio ma della contro sentimento anche ed al suoi cio capric- restringein ogni il marito avesse fedifrago. talora in questo vójuù)yàg òojzeq ovviorarai Manuel II. • (Med. v. 235) ad i suoi yà/j.og, Àvercu*. chette, 1883, 'AtukQv voce nello insorgere,ed Euripide previene (1) Poll. in (a) gemella. La e la do quan- le condizioni del voce padrone un lascia marito ogni buone la donna aspro nella fronte» rendevano trova diritti di sposa del per glio fidifficile, o e una ragione,perchè aveva morale, un'anima già non sua Giasone rientrare per così lei poteva valere per del diritto mana, seguire sposo rughe non triste cosa cammino un sposata, essendo la donna in ed (fr.7) sandride dello casa porta le ne valere vuol deve che padre: è suo seguito si la ripudiare questa, Medea. mio, il cammino di di legge, (i)ed della pag. vO/jl"v, Lipsiae, de Patologie 249, 1868. e Telfy, classique Paris, Ha- 'Zvvayajyì)TWV AÒ - tempi, col sulla scena, porre morale problema dalla dal presentato che "lT~poetapiovere che violare tenta Per fortemente mini nella donna stessa Può appunto un diritto donna di bene dolce una dell'animo e degno della cinoo del Medea artistica del (a)«Wir von Charact. (3) Così anche mento. sentiprovero il rim- leggidegli uo della mezzo il divorzio dirà la stessa Medea, presentarciuna donna che figura spirituale, va della pace Né pura di del cuore. sentimento un dalla (v. 239). libertina in cerca si tratta legittimoe madre, e sposa mai misogino, poeta un è 8.);ma cap. esercitato da come quasi poeta alla vita idilliaca della infatti appartiene al con un di Al casa (3). (1) La thun viene quale ci aspetteremmo rimpianto tudine, consue- sociali mentre per Alcibiad. non passione libidinosa, ma sacro, della 812)e v. chiedere stessa come vergogna, ci presenta del la donna che illusorio, corrotta e nella snaturata, condizioni (Med. il poeta, anziché Quindi simpatia(2) fa in aiuto alle Ipparete (Plut. per di maltrattata. invero fa Medea stessa della Euripide quindi lancia di venire dirà l'immoralità ogni vincolo del violentare delle l'ingiustizia contro venne fatto dalla immanità delle donne bocca più e dopo del figura della madre sulla il delitto è determinato quale mostrare raggio dolce un famiglia (i). La gravità a il gravi e sulla molto non nuova tende forti incombeva che e società poeta più legge, tanto tutta tinte con sociale che e attica,sulla società riconosciuto - sollen den pag. fùr ersten Medea Versen Arnim, Eitileit. p. Medea, sympathisiren; das an» Arnim op. Irùhlen cit. vita VII. wir und Handlung più tardi, nel periodo ellenistico,la donna poco cose. Von della und XIV. parte nella di Cfr. poeta. primo periodo La vita politica direttamente, per tendenza era già ai tempi naturale di Aristofane avrà zione condiche 44 nella E al ci realtà dialogo dei due spiare, di a di della ci conduce una casa vita Così fra dirà bene vincerla tenta di ateniese, mentre la nutrice accordo ad di col ridicolo ). E il per periodo Menandro: nella quando Seleucidi, loroi vita sì da grado, anche tardi greco in L'Egitto Però il 52; al dei tempo governo donna, raooéadojoav ov pur dell' Romani, le nella l'audacia in la libertà della a[ yvvalueg buti Contri- vita il Lipsia) Arsinoe, limaco, Cal- fr. 34 9, per minio do- Brau- a diss. e 35 Clino, Po- G. Lumbroso: del casa, convenendo dando dei vòuoi 1882, pag. intenzioni prie pro- delle sotto Callim. anche e una rimanda Cfr. per to al- dei e vere Modica, Frauen. generale dei di Egitto Amat.lX, padrona le consigliavano Corinth. in e in C. Berenice, oltre cristiane, che Oiyàrajoav casa. andava della teorie statue. e per Greci a. antiken der Lagidi metropoli 32.il quale pag. templi dei più a yvfÀvaOiaoylc dell'ord. 19:6, 576 f; ed la donna colle 107 Belestiche, Plutar. per voleva al Ad. ricostruz. fr. 196, e XIII Aten. certo non del èuuXì]6iai, investita importanti,nella II 64 il richiamo assunta regni essere di adattare era glia fami- riferito poi kovk donna 23- w. sulla di Temistocle nei quella con quest'eccesso quale da casa moglie e donna ègya politische Tàtigkeit onorata della ywaincòv il trono, una Eccles. 240-450; si poteva Roma, epigr. 6 lib. scena di marito tra ellenistico ancora, alla romano, essere epigr. una tutti i sacrificii di politica,la Amhr pap. papirologici ed la salvezza l'influsso come ufficiali, egiziani (vedi Die terno chiusa, l'in- svolge conoscere Per cariche4amministrative più e che {Lisistrataw. ascendere più e \cariche da si ricordij'aneddotodella moglie altre. stein: porta mal una reciproco ci fa 107-209-441-452-4556^ si ci fa assistere servitori,quasi portando gli assiti 15); poi v. vecchi quando quotidiana. dipenderà dallo (Med. il poeta, e 71 nostro non seg. poeta, pensava anche questo, dovuta e alle donne, pubblica, (V. lo Pao- èv rais èKHÀrjOicug yàg èmvQ£7iErai avvale;XaAsiv, àÀAà vno 4, 14, 34: nadùc;ual ó vòjuogÀéyei)ma la modestia la del- 46 - conservarlo devono poi e donna venendo Ili Ili cap. Licurgo dote in Antica di sul dfdle che Timocrate contrarre legittimarono cagioni dal le della PUCCI Riv. ciò e di di Athenienses jreol poter chiedere poi distinguevano da viro e. con del pag. de mod. due marito: 237. Usurar, Geni, Cfr. a Licurgo, le zioni osserva- Ma 12. misero tale lo moglie Petito, /lltzÌì cap., IV Atene, ed a- Com- moiiv; il divorzio: et al tabul. vocaboli mariti nuptiarum cap. XXIX. il divorzio repudiabat vir pag. to sta- dei anòXeiipiQ,dicebattr aiium sone. Gia- offese libera diversi spose provvedere senza alla et XII mini uo- {cont. legislatore di giusti rito ma- di simili ^c^r- paritr, recedeòat, et dnojto Salmasio: 1. quello per jur.Natur. il meno più anco savio 2ao. pag. le loro V. . garentirle dalle uxori autem la di divorzio, tutto accadere— KGLKù)6£tcc per Per Demostene, accordato VI-I) De al ai moglie, (vedi Grecia, Archneologic avere l'azione Alt. anche moglie in Par Riv. contro colla divorzio, poteva sfuggì non in II Ipparete ereditiere, in il stumavano co- P. ancora Cavalieri.)Esempio ingiustizie rendeva volesse Le%. multerà rem— in sue dissolulio;GRAViKA, I Greci esso potesse XII-Arrjan: quali ripudiano i che esempio troviamo con quali contento non facoltò apua le le dei proprie leggi Potter chiunque ad le con donna, quale, nozze di ivi, nel neppure Fase. altro che Niccolini: IX Anno 399 verso G. e tutti i legislatoridella per diritto, con sg. che oscura una Atene» in conciliarsi Protomaco) che Certo finì col al nuove e quello non Indie confronta abbiamo il divorzio cont. e se il quale chiedono 227 non e senza il divorzio di Si. An. Riv. Aristof. Scoi. ment. in in (DiodoroSiculo e lib. dicono sessi, popoli delle questione pag. donne, Alcibiade il IX anno dell'antichità richiesto della la matrimonio Sparta '1) Noi alle Per i propria moglie, Molti Histor. rinchiusi d'ambedue erà/. mol- durar XIII lib. fossero matrimonio— indorimi). Storia per che alcuna. Cenni an^he disposto dote Ducei: Storia Deipnosoph. la continua donne, VI). Giustino e. alla perchè devono casa, Ateneo giovani cattivo, o (i) Le nuova Histor. eleggesse ognuno rebus una Var. i celibi pretendere De ed aveva abitazione buio, in Elian Lacon. sia buono il divorziare, è disonore Medea, - 103 —Vedi quutn uxo Par 47 — to accattivarsi per al sommo, fuori può donne morire. devono vivono volte tre parto». ( Med. più Tutte 230 v. - fedelmente le rappresentati:dal tudine forzata al Febo, spiritoil nostro di me rimando (Med. dunque il quale la che parla,ma forte vuol larga arte dalla scena donna parole canti, concedi gli uomini di » de, Euripi- donna poeta un che neanche visione lotta e misogino sentire fa il suo Aristofane, i tempi in vediamo wmig hellenisch war, der Seite zu sondern witzMoèllexdorf, r.ach Grtich. ma un piuttosto sociale, che e Medea, tà, della cit- corruttore un umana previene di è moderna sie poesia della è umano addirittura Barbarischen, 164. Non rappresentare dalla ab, weil ro: co- sincero, interpretandoil pensierodella don. poeta (2) Nelle la e alla schiavitù poeta un e quale ci una l'anima contemporanea; e per parole del contro canto un rivendicazione. sua sua na le E poesia, e così noi potre- della il cuore, si oppone per grido aggiungiamo l'uomo. degli rrmoniosi dono fra la soli contrasto 424-29). v. Ecco noi elevare dolori all' esistenza languida imposto dal re espor- ateniese. donna ricordate, tutti i suoi maestro o doglie del le potrebbero piaceri cui si abbandona ai completare il quadro O si della gineceo, in re combattepreferirei io ). (1) Non sono del mini, gliuo- morire a sola volta una matrimonio monotona e Medea, vanno uscen amici;le ed dicono ove, loro condizioni le miserie sue casa mentre 247 - compagni in pportare so è corrucciato, se i suoi sicure, che te il giogo, diversamen- comune stare felici saranno e sposo, L'uomo Eppure, conclude guerra. " in svagarsifra invece esse dello porteranno se preferibileil è do l'animo — favore non «seine Medea nicht des una nach sua della donna barbara, Zumai der ma stiess Seite des Wilamo Modernen» Tragòci. Weidmann, colla Voi III, pag. -48- con ideale un Medea divorzio chiamare e sarebbe Giasone sia plurale solenne seguire dal la via in cui né giustizia, che le Trascinata dalla la donna è passione nuove estremi, incapace di serbare nel Così male. inutili le ed in questa nella ed condotta sia se bene cordo, ri- questo con ai suoi le altre tutte nel agli all'ingannoessendo come sollievo un sorte sua èXetv. generalizzazione,l'infelice conforto un 408) /. i veleni vendetta, poiché giusta ricorrerà preghiere (Med. alla facilmente misura Medea ra allo- nozze, esperte: pensa natura sua per 490). v. dirà di significativo sono essa to usa- preghiere riescono altamente donne avrebbe (Med. alle disposto e le imeneo nuovo fosse padre, (v« 385) ngàriota ttjv evdelav,finsfpvuapiEv ooqiai juàAiOra, (paQ/nàuoigavrovg che (i). E attuato essere che, ov'egli non stato ella si accorge come con ad Giasone, affinchè desista capriccio il quando vane convincere sofferti,aggiungendo il Ma tarderà non insano, ricordandoglieloquentemente i sacrifici lui per di cerca atto suo che Medea vasse pro- gendo mali, coinvol- donne, ilsesso tutto femminile. però Il Decharme ha Euripide donna voluto far cioè ateneese le mal» vers conoscere di (2);poiché, sensibile per le tutte le e stirpi;è quindi più Ateniesi, né le Ateniesi aver (i) Cfr (2) Cfr del fatti Lallier, op. Decharme, della qui della 240 cit. pag. facilità di rere cor- cui e 144, fisica,più natura sua vale forse aveva (perchè cit. pag. tournée cesser donna, di tutti i tempi eccitabile. Non da specifici op, sans alla inerente tempo avuto ètre mai, questa se Euripide suo altro carattere un déclare agli eccessi, è propria e che habileté; habilité qu' Euripide, son « pessimistequ'ilest, un esageri,notando crediamo di dunque mira soltanto infatti difficilmente egli trar seg. solo motivo teva po- )ma 49 piuttostoil tipo della parole di le Quindi immagina, ed amarezza trarre per lei agito come può abbonda avanti vedersi di occasione avremo alle male per costumi Grecia, di e sublimi, di ricordare e Medea di di le Poi che uguali nate esse in sembra parole non e nella che (1) Cfr. Levi, forma uomini avrebbero dovuto Med. diverso. In cit. pag. vv. contenuto, una 217 § 5. come ed essere giungendo ag- sarie neces- quasi son ma Ippolito sarà contro . 570-590). le invettive nel si ribella op. suo e con Ippolito(cfr.Ippol.vv degli che della dire, conclude l'infelicità (v. me no- sdegno profondo. con dicendo per mo dell'uo- Giasone, di di luogo, a v. stizia quellagiu- l'animo cosa dell' (Med. umana. commovere quella di la e insorga,in il poeta le terra la forza e le ma- ferenze le dif- colla natura più e ironiche seguito spiritointimamente sentimento vera procreazione Vedremo pre che esamineremo sono, la a barbara una contrasto sapendo non simile che per quale gli rende quelle leggi sembra che Giasone, donne sone Gia- conoscere. rientemente rispondereesau- non e la inciti alla ribellione e 616-629), le quasi amara tirata una quali diventano derelitta in giustiziapiù ironia una di sa la il diritto sede appunto sono una ne, un'esagerazio- Euripide,il quale figure che noi più di coltura, fra e ha ove contro e di teatro 535) (1) parlando proprio che sia ricordando ragiona da esperto sofista, e di bero avreb- circostanze. calcolatore, non parole cazione giustifi- le altre donne tutte Decharme stesso ideali figure to il grido strazia- quasi una o identiche nelle dallo invece, freddo E confoito un astratta. essenza dolore, la quale crede di e poi l'espressionedel Che sua rappresentano proprio delitto,che al colta Medea piena di di un'anima nella donna hanno la voce seni uno del passione peccaminosa 5Q — malsana, qui è e chi sacrifica ed interesse. inceppa donna, nella E invece suona è male è l'invettiva solo che nuovi e un dagni. gua- la donna contro di che male, poiché lo spettatore così la donna, strumento perchè ricorda un lui stesso, a solo quale non lusinghe riconoscere considerata proprio egoismo donna nuove quale rimprovero a il di impudente il un la perchè di Giasone costretto è diventa l'aspetta,con bocca ed per disegni dell'uomo, una imeneo occulto la donna Qui i tristi ripudiando altro sentimento un cavilloso sfogo uno — piacere pannata, con- teresse d'in- e (i). Di qui lo sdegno, la tale bassa condotta, dall'ambiente Ma è giudice (2). la e Giasone E' Giasone (Med. la si quindi da offesa un nella così scellerato uomo E la vecchio al Egeo, dei estranei,ma al crudele non Egli di non torti e con 1097, che tuttavia agli altri le vere un ragioni debole introd. pag. da ed XXXIII, cui oltraggiata, uomini, del altri è il più lei sia toccato XVIII se per i doni accettare parte esaminiamo confessare mosso.» app. erti. diC. La agli Medea ed allo snaturato - di diritto padre, " II. il egoista, consapevole volgare troppo commento Introduz. il Camozzi è osserva preca dolore im- pietàdesta e cit. Eìnleìt. pajr. op. procedere, marito fetto dell'af- 616). a (Med.v. 690) dea Me- donna pietàdi come indurre pieno certo v. la suo suo suo può invero nel di (Med. quale dirà mariti (1) Cfr. Arnim, t desta sorte sua malvagio (2) dignità non sua Medea a la santità se 608) ènei moglie ingiustamente ripudiata e che deprimere. che tenta sostiene e contro spiccapiù viva donna co'pevole, innanzi essa v. onesto vorrebbe il corruttore coi diritti dell'amore, tutti ogni animo figuradella il divorzio,mentre contro in in cui oscuro in verità al rivolta a sé Medea B. Camozzi, suo do mo- dei pri pro- stesso di e pide Euri- Imola, 5i — di quale dimentico teneri sui bimbi (Med. madre altro col è determinato da siamo nel della natura che parimenti ad di precipita n della dalle donna si ribella perchè respira ancora libere. furente tipo domati che il motivo ed te, voi. E' la non voce cazione espli- sacra e dalle la per sua Etudes 1. pag. 117. astuzia Colchide dalle lotta sur /es per il divorzio furente di le tale ceve ri- non la sua appunto che è tutti i dava e salubre, delle da barbara al poeta, contro quale leggi, e della usanze Medea Ma i barbari erano questa offriva la selvaggia,ma passione, così cosidette di severa. e alle abitudini, e la tradizione (1) Patin, perchè . accetta non e i Greci nella è e vendetta, caratteristica ancora però do della l'aria Per agli usi nella libera che pura non ereditaria. eccessiva consuetudini indomita come da al delitto delitto, la meditata forse potrà sembrarci carattere terre forse delinquente, passione sua dra. Fe- bando in stessa se g iù sorprenderà aiuto sue nella in conduce che un • (1) che come oggi la infelic l'ultima Patin destino delinquenza impedita va natura è i due e le barriere e il col diremo invece della campo la vendetta noi morso ri- passione, quando legge ereditaria,appunto una rompe Ci che Qui conduce e diremo è passione insana, determinata furore. trasmoda Né passione disonesta, una suo della la fatalità del vedere è insomma la vendetta seg.).E vano. fatalità ereditaria una è e è Fedra In 1025 moglie riposto la sogni aveva giuntaal parossismo si debba qui tanti mezzo tutto, né sentirà all'esilio la iedele quali v. ratio di Medea ogni ogni affetto,sacrifica mandando alcuno — si ribellavano Medea, nell'odio popoli non civiltà. Ed a e il lui anche leggi troppo ristrette tragiqutsgrequesì Paris, Hachet- ..5.2 — la donna. per Ed infatti di tradizionale, zione, propria anzi tuno; i dia di Medea dolore però il silenzio al col dire per debolezza poi dirà a coro Giasone pianto (Med. stessa coro più donna che e intrinseca quindi e consuetudine la di quale ignorante, occupata ed alla cieca mali; \igliadel capace coro Medea come per di saper però di in genere i suoi alla (1) Cfr. Patin, al solo ildesiderio op. poi alla stiche dome- marito, il poeta suscita la mera- donna una io75);ma il coro à » dimentica poeta. del dramma mesure vederli una della cit. voi. I pag. che del que (1)dovendo mentre risparmiarli, animo, fra è ma te completamen- finalmente catastrofe augmentent figli.Ma vorrebbe suo Medea realtà una faccende il contemporanee de l'affireux sacrifice momente nel ora tura na- questo umana, che trovato v. in di quella superiorità intellettuale alle donne angoissesde anche alle Medea, la perchè la donna al è prona natura ma verso Medea al poeta. ta barbara, nativa della Colchide,bota- una Avvicinandoci e avere pria pro- vita soltanto di finendo e tempi. Quanto voleva parlare(Med. sia i ne caratteristica profondo tutti affinchè forse donna della che an- potendo » sua per obbedienza la saggezza contrappone si oppur- detto, sfugge dai momento un ha esser che Medea io);raccomandando questa non conoscitore è di la simula momento stessa, 8 basta la esima non sé v. la donna 917) v. al yrvi) r'èqjvg Euripide si palesa non di quanto su sei della che risponderà di uccidere parlare: anche naturale e al padre (Med. donna « dato più civile,della quale li ami al il carattere mantenuto ci ha non stessa benché figli, atroce nuovo un'età ha Euripide sapendosene giovare maestra, mostra — Medea mancava « les s'approche le Medea re uccide- cambia parere furiosa lotta avviene vendetta,anzi 137. neces- 54 — farà che gue ranno stessa che sacrificati dalla stessa che si scorderà che noi voluto ha il quella che pena 1237). v. E relle il poeta che al pubgiustificherà blico essa dirà di malvagio suo sa. quel giorno per ii sentimento Giasone a l'animo che figli(Med. ed riportassimo più ancora figli,i quii- i suoi madre, espresso delitto,ed suo ci sentiamo e per suoi sono parole, è ultime sue Medea, scorrere Medea tristi per — avergli roso meritava (Med. 1399). v. le Giasone (Med. griderà chiamandola contro, uccisi però gli risponderà la perfidiapaterna, per e l'orgogliodi espressionedi i suoi ma figli, che il ha Giasone ma le accasciato feroce se e l'infedele Giasone, non 'y) Cfr. e drammatique,\o\. II). nia, n.3, 8 pag. la versione non comune Medea sacri o deve (1) rà, piangeprima Medea, rimane la vincoli punire invenzione del locale voleva de da li qua- V. lìttéruture 1868. sione l'ucci- tragico che 21 essi fossero Cfr. Tragód. II, 632-33.) inventata i coniugali.(2) Cours {Var. Hist. quale, ben potuto gli Ateniesi, Marc, senza come 285, Paris, Charpentier, stessi. e come di ha lui tutti — lorquando che, al- aiuto desolato, parola soltanto Griech. kWelckek, visto sgozzare parole; Giasone la tradizione Corinzi ha punito:Giasone sue sarebbe Eliano, (2) Secondu dei figli, perchè dai con Saint Girardin uccisi le ora alla circostanza predireda e fedeltà l'in- parola,motto, ci commuovono, rispettarei sapevano solo essere ogni meritata crudele, vi ha decrepito seduttore. non persuaso per Non lei da punire appunto figli,senza senza di meritato figli furono sia adatta non un lagrime sue ci hanno non di , per abbandonato la vecchiaia rèuvcoì' i quale, non vecchio, appoggio, egli sarà essere e si sentirà ancora sarà che Giasone. Medea colpire Giasone, per rata snatu- 1393) v. ...*Eqwv£ òÀéosis Medea madre Pausa- Ma Euripide,si mente certa- confa- 55 — Medea E ed fugge, nella umana, secondo le divinità gli ha determinati da sono fiero della far soffrir'; il 430 le già lui del nome allontanarsi il nome pide dal di Medea della cuore, sacrifica tutto lonio Rodio, lo fece con 275 inganni per spietata r rag e esita non 616 delle serve ad a ses il che uccidere di Medea L*s suo noirs grande nulla secoli, e propria la Grecsanciens in Riv. la il mano perversa, femmes nos » per di Stor. tutti Ani. degli dre ma- di vendetta, sangue — Nub. Arist. modernes,PaTis, patronne du e della proprio et'Jes Grtcs redoutable e sete Tessaglia Schol. ce {Argon. maga sua voce poesia poema della me co- Apcl- alta con suo non come vendicarsi, e rono osa- alla ascolto del appagare presso enchantements degli Argonauti, o amore, realtà scopo per di trembler encore dei suo quello come p.6 scrive:«CetteMédée lage fait de ma per subdole, dei veleni, degli intrigai ungere v.479). Marcellus, 1891, arti della parte più felice seg); crudele, la fama (Cfr. per geniale nella seg.v. il notizie, la l'efficacia di Euri» per dando che seguire per pochissime tradizione amorosa, intuito conoscere Ili, v. si donna Forse nella passò argonautica, saga tragedia, poco sua racconto. suo dalla gico tra- i limiti stabilire Euripide, dopo della e queho del che scrissero ne suo non II. 1878, coll'ideale potremo ricaviamo, che propri casse, tradizioni, cer- più concordi anche glia vo- quale, pur dei Milano. molte le tra Difficilmente parte, quelli che celebrità le ma euripidea, perchè dall'ultima mentre vere vagheggiato. dell'invenzione specie più Euripide, la assassina latina, e che toglierequel velo si rend Greca 31) opina che - non da Let.tr. timo, ul- la espiatinel- Colchide, della fedifrago sposo, Ambrosoli figli. pag. donna I delitti leggenda, par la però Medea loro scopo giudicatied figura di Medea dalla al carattere ceva nel la che imposto. sante serena E saggezza. ha vati la- sa ripo- ricetto trova le considerate Atene matricidio Atene passione coscienza questo, con la cause con città della di che ad e cra sa- puniti e Ad giustizia. dal purificato è città nella Atene, i delitti vengono della norme imposto, il delitto ad riposa quale Oreste, che anche dopo si e — peuple de soua nostre vil- la terreur cfr. A. Boshlli, Anno IX, pag. II Mito 40J-4, -56- d'orrore di che il delitto contro ad circondarla parrebbe che natura il delitto la riaccosta compiuto altre per , ragioni Oreste. gliAteniesi E loro poeta dovevano gli la disgustosa dramma. non erano Se la unione, rispondere del legge menzione. al che gravi certe potè allusioni il terreno così le l'animo dei che poeta, rivestirli di quali la desiderosa una dovevano nello E e età, quale nella stessa donna è dei suoi prova santità del sposa gradito commedia spiritopopolare e so avver- l'arte tipi tiadizionali,seppe tragedia, diritti di nostri ? fu considerata novità loro per le contro rappresentata potrebbe la ammaestramento Giasone trimonio, ma- se ba- come renderglipiù non i del tempi che del e trovare e varie calunnie e chi i prevenga preparato legge sentimento legali moniti faccia nessuna e civile; non to appun- la santità forme, infondendo nuove vigile della Ed del gior mag- Giasone, altro a nascere conservando pur alle tirate di opporre, fa contemporanei. alla nostra Ora più a parte di nessun convezioni certi e come si invocasse appella Euripide questo Medea e considerarsi di e veramente gli Ateniesi trovare diffondere del in che Certo questo società alla fine Giasone tra per quella a disopra delle prima della negare ma figli:da dei legame legge si non imposta dagli uomini, che za sen- non sia posto esso quindi eli questo infatti re per rende- Euripide considerando come cuore, Egli motivo poteva e il diritto della ragione 'dovremo credere; che leggittime,ma la loro elemento questo ottimo si obbiettasse poi nozze concubinato offriva il voleva quanto figura dell'eroina,poiché dobbiamo significato, del forse trascurando insegnare, non della tradizione, che meno sentire le di del suo cine vi- noi. mo potrem- espressioni fiera e donne, più nelle amore, madre, de custo- matrimonio. eloquente l'abbiamo nelle parole delia 57 — nutrice, la dal dirà accordo, mutuo per la quale cornila Medea mentre la infelice sorte di tutte attira la nostra delle in cui il greco santità del qual cosa comprendiamo non misoginia un poeta manifestando egliavesse cui il per mezzo, tal motivo Per natura viene a biasimare alla libertà di e ed quindi dire suo; sostenendo il « sang » (1) ed n'y anche (1) Cfr. Decharme, 264-67, 571 e seg. a di e della pas vazione, osser- in donna di da siero, pen- ed inumana acuto os do rimproveran- debole, colle ma tradita dal vendetta, anzi d'àme in ciò cit. sia la donna come alla op. poeta teristica carat- ve nuo- farà offesa spirito più sanguinario del uno perciò diritto pieno profonda, umano, la donna come vi ha non raggiungimento. in contrasto sono tanto sol- quellepersonali.Euripide con Medea a talamo e che cuore idee servire questa vecchia il nostro niese ate- interessi su esperienza contro del abitudini nel abbia E re, difende- quali dell'uomo, libertà assoluta insorge idee filosofiche il la situazione analizzatore le vecchie a alta deve ed di accusare della donna serietà con fatta di azioni. consuetudine servatore la sorge ed la donna Euripide sua di fatti chiara godimento della contrasto ripetere,per legislazioneateniese, basata a personali e collettivi, di la a si possa condizione forma con sulla inutile della e sancire miri Euripide,che come momento doppiezza sua come esempio chiaro, la un con Giasone, nel il dramma crediamo matrimonio, mente maggior- più impressione fanno della Che d'animo. in cui momento false di si smaschera bas.-ezza sua ricorderà òégìjy, (v.Med. v. 230 e seg.). simpatia,ci generiche e accuse dipenda casa lodata dal poeta stessa, le donne questi detti dell'eroina,nel E della salvezza fisica (Med.v.30) nàXXevuov bellezza sua — Euripide pag. 145. Cfr. è il Decharme osserva qui soit plus stato Eurip. marito alterée un de precur- Medea w, 58 — moderna legislazione della sore diritti nella E alle donne: dovuto (Med.v.330)giacché ha fosse cosa un di dal dir male l'uomo sia maestro di delle e parole del nell'atto sacrificato inumano. più « keìù) E da avendo nulla pel E dal che Simonide, stesse cantare i a solo non trista delle donne "3' ( v.412) molto suonare rimproverare v. da di infedeltà prova donne, alle » ha ma tutto ed niente « xijià yVvai- 418). in ora poeti greci poi, continua da Esiodo Focilide,a Teognide, trasportandolo dalla (1), (2) hanno tradizione è dato da a il coro, quel seranno ces- vecchio Senofane, sempre Giasone. a tato, can- popolare, perchè lo Questi,poi, in (1) Cfr. Esiodo, Opere e giorni.— La leo^onia. cfr. Bkrgk, (2) Per questi e per altri poeti antifemministi cit. pur snaturato umana, l'infedeltà delle donne, esempio dell'infedeltà quale che così mostrarsi osa amore, il colei a vemente gra- piena giusti la trovano riprovevoledi Giasone, (Med. le Muse motivo suo tutti,e dopo questa » cessano dopo l'esempio pure, dovettero coro òfJOKÉÀaòog(pàua yèvei di àQGQSV. agli ateniesi ficazione di specie come fiovAal,decòv Lièv óóAiai O'ÒKSri 7116X1$ queste fxèyav infedeltà: loro 'Avòqóii E come suodanno corinzie,non rinomanza la a uomo, ricorderanno e mutata (og nanòv un tutte d'inganni, ma Giasone, verrà proclama sperimentare del coro, Giasone Medea di tica l'an- ammetteva non egcoreq l'animo capace le donne E greco. che infelicità sua l'amore sia dannoso il paritàdi quale darà la parità di doveri, con legge. che — op. 59 — di presenza confusione, il ancora dalla diversamente il tradimento sacrifici, del fra'ello invece moglie^ pur avendo Ed quale ha non reo dal buono, sua domanda è della poeta, è né bene un mostrarsi il (Med. gia. sagdo dovuto la sere es- 490), e 'cerca di intiere Giove, contro né che in l'uomo 513); ma v. comune, capace questa insulto: un viene per ca boc- preda alla disperagionare, esprimendo di sarebbe famiglie e la fortuna per come ne tragediaappariscechiaro infondata risulta riflesso fasi della senso ci ha lotta teneramente che dato ricordata che di l'arte nel si combatte dei amante ferox invictaque.. (v.123 di umanità l'accusa lo po sco- soginia. mi- quella tradizionale,niente è dagli antichi, così Ma pagna, com- donna distinguere a nobilissima,che questa feroce, Medea sua v. anche bestemmia, una il poeta, soltanto SU come quale, addolorata, le diverse ammirata l'oro ferocia di Medea inventato donna che scaglia insegnare per come di La essere cisione l'uc- padre, tutta. Dall'esame del per oi sfruttare. si massima società il voghe (Med. pazze poche donne, non sé, ed a affetto abbandonai tanto potere ancora sa ie, una ha sue saputo la di e accusatore. i quali avrebbero figliuoli, l'espressione di razio di ripaga non di Medea, suo patria ed amante come ragione Medea a al farlo ritornare seguirloe per da donna un'altra il alle freno incertezza aspettazione,ama nostra la verso agendo più Giasone di tutti i su ricordandogli impietosirlo, di cerca senso di anzi spera uomo suo umilmente un quel colpevole dinanzi il come Medea, Ma ci dà Medea, — da sentarci pre- in questa figli, tanto Orazio: Epislol.ad Pison.'). la circonda, anche nel de- 6o litto, rimane il ci ha quale di Euripide,(i) particolare una donna rea Medea, potremo dato alla (1) Accanto la sorte perchè del merito un sempre della diritto,in lotta suo di l'argomento considerare a misogino pensare suo sposo in accetta parti che voluta con era solito intenzione colle così la stabilità per da combattuta maniera in quale al presunto attorno Gellio anche e Euripide dubbia non viene XV. {Noti.Att. e 20) questa ha Cfr. - sa, ca- il 78; si creò re afferma- osato Lallier, in mente aperta- (Androni, vv.177 quanto muo- minaccia distruggere quanto a vece in- Euripide, continua una stesso, concubinato suo di coniugali, abitudine afletti degli ed cui tiene contemporaneo dissidio continuo un siano legittima, non sposa Neottolemo che quelle tutte come abitudini, a Ermione, l'ateniese interessano, misogine, vecchie la concubina fare però lo del- analizzare di noi a ta costret- condotta contentati prolissi,avvertendo tollera non e creando cit. pag. op. seg. (2) Il Lombroso IV. C«p. VI) è alla criminale ad triste ogni più sacro un afletto. La ogni dubbio. la onesto; osserviamo Ma male, che donna delinquente parte il quale delinque per passione, uomo di Giasone nato, (La l'uomo nata. operare delinquente vero il Ferrerò che il resto tale, perchè dall'esempio ed osservano in tutto avvicina del nelle e stituisce co- potrebbe di Ermione, deplorevole ci siamo Ma perfetta risiondenza come sia la per si che bella non superba Andromaca, concubina sua aperta guerra,, Quindi anche vovo 23 male soltanto, considerate tragedie legittima, Ermicne, la parte per Neottolemo. sembrare non la ca, l'Androma- anche quest'altro dramma, operare dramma questo per ed ricordare moglie con passione ( 2). per il si come quale nel leggenda donna co ne Medea visto, è invece è il tipo mostra poi, vale non costretta sacrifica proprio egoismo, stessa, si invece a larne cancel- 62 — richiamarci biamo tragediache Ila n" Pochi è chiaro di mira rimastici della fosse presa celeste na sce- lei s'intitola. poter ricostruire non Fedra che perchè da che l'ha presentata sulla i frammenti sono tali da e Sofocle a — il dramma. tutto di clea sofo- tragedia Ma pel figliastro amore sdegno: juèv ò yvvcÙKSg, ovó' àv e?c cpvyoi a.l6%t] nana. figorfòv7tod',d)nal Zevg èqpoQ/ufjOr) vóoovg ò'dvà/Krj (pégeiv(i). (/r.15 N.3, 2.) rag derjAàvovg che amore di si cambierà in odio della di Ippolitoe funzioni morte della nutrice, diretta sia tra della Odissea (2J. Sofocle è però Per (1) Die dobbiamo noi Se di cerca Voli. geordnet. (2) Vedi F. Muller, rimasto, Euripide è che alle al non sue la prevenga nell'accusa. Cfr. ed seg. v. anche Balsamo appetta,crìtica parte zione rela- 394- 402. epischen Cyklus Fedra in Liber 37 per il timore De Misceli. segg, sì co- ssa i! che introd. Firenze, more l'a- padre quegli Phaedra Bonn, 1864, con in glio il fi- confi Sophoclis Hippol. e mostra sottrane stessa a che Fedra Ippolito presso accusa Htller, dramma «colio, si conveniente ma tando confron- del diversi: lo le qua- Welckek, Hiller 305. di prolungate anche den punti luogo, pag. le il contenuto Augusto, 11. alcuna le scolio, la Fedra anf pag, con il disonore, Eunpidis Hippolyto priore e III. considera Fedra sfuggono lo scolio À 321 e vedi secondo insidie,in secondo allontanare pagg. tre generoso, figliastroed infine per G. scolio, Teseo che tragedia in sostanza di animo pare fallo per suo 1. H. ci allo Rucksicht dello trova perversa, mit II. Cfr. Voi. la narrazione noi della Ma quella di Euripide, la quanto il della rovina causa Sofocleo prestar fede scusare Trogòd. non l'intreccio la ricostruzione grùch. Fedra. poiché audace tanto sarà e pag. comtn. 1900, et 34 _63- e ne vela la fatto Sofocle. abbia venire può può che insana ammessa, della le invece ?tofan(iCO di dovesse la trova in sembra ciò che lei stessa Ad ogni modo, troviamo cui rivelasse da quel Ci sembra sia non fe daur bracht zu haìiea». Euripides,pag. cizia, pudiil donne (fr.2\ pare ci Kalkmann, nella Sofocle imitare da dal voluto indotto stato più pudica De dass èrfahren alle turpe da secon- sua gire (3) per sfug- Aristofane. di cle di Sofo- la Fedra più probabile che Hippol. «dass (3) Cfr. "WiLAMOwiTz, us, di di quella Euripide,e le sur che premier 3. pag, 2) Kai.ct.ann, folgt,dar Euripide, alto Sept. Tragédies d'Euripide. Not. (1) Cfr. Weil, Hippolyte, di onorevole ideale formulata stata contro possiamo ricostruire,non quanto invece tere carat- propria passione ad la riesce ad dell'Ippolito all' accusa tale de Fe- la propria passione. figliastro al Euripide sarebbe relazione ari- la commedia sentimento un essere carattere che fa la Fedra non donna una per che per dica malgrado ma silenzio quel della confessa abbia che riscano rife- quella di Euripide,e quindi a femminile, il che quale tacere mancava da qua si 321 deduce rivestita essere Sofocle (i)il A rattere ca- re, precisa- potremo scolio ne ragione degliattacchi Fedra coro Rane il fosse Euripide, dal di nelle idealità che di la Sofocle congettura, Kalkmann dello le notizie alla Fedra su costui costui. l'opinionedel che supponendo un Fedra, diffìcilmente sua di quale probabile;ma condividiamo né via in non sofocleo dramma nel solo ma anche essere luce un nutrice La fa poeta raggiopiùbenigno di passione più di quanto triste donna piovere su questa il nostro (i).Quindi ed infedeltà di Teseo assenze nicht 57, quaest. sage verdiebte von Bonn, novae Euripides derurheber Sophokles, sonderò hat, die Die Eurit". Phaidra Hit"p. Berlin, Weidmann, und Euripides auf ihre 1891. die moti die hùhne beandlung 1882. ve, ist angrifgè- durch -.64.la condizione generale sofoclea. tutt'altro E' di Euripide,poiché se pure abbia non della che sia questa del dramma. ragione prima dell'ispirazione remo principaledel poeta Fedra, ma inutile ricercare le prove dal bastare che sano tentò come Staunen keit der (2) solo A. Dal eroina dalle ne le nella (Riv. come della Fedra ogni dubbio. ris presenta (3) Cfr. Il Dal con suo la Ant. Zotto Fedra le abbia di avuto che Ussani, op. cit. pag. Analecta 5 e 656) cit. pag. 40. togli-re che Euripide Barthold, Hippol. Einleitung,pag. (Feitre, da seg. Euripidea, 9. tali, afferma imitazione in i.-2r modello come confronti sulla Seneca vv. cit. pag. op. pag. da1043, ran. fanti greche, sue IX. conclude me- auch er Afrodite di stesse con Anno ripide Eu- die modello. (4) Wilamowitz, (5) Crr. Sior. di erregende Grossartig- l'autore che fane Aristo- auf Aristophanes e di Euripide velato di Cirìs gioni ra- sue sima della,mede- ricorda « volle Ovidio, di (5)è TUssa.ni, pensa Si (3). sofoclea: parole (2) l'Us- avverte ne Heroide* l'impudenza 1905) sostiene il Cessi su tremmo po- di Seneca neppure e diirfen,dass zu Zotto, l'Ippolito il IV. als sittlichen Obscheu risulta chiaro Zanussi, forse limiti,come Kalkmannt proposito quanto a che sophokleischenDarstenllungglaubt (t) Ciò Cfr. relazioni Fedra (4) ma quella della schliessen raus già non docene mancan- efficaci. Il Barthold rimproveri non colla nella il Wilamowitz opinione del her i anche ci sembrano e l'interesse carattere, la difficile prova tentato argomento cercare le confronto fissare a ha ne questo dirette, nemmeno dedurre possono tragedia si volge vor non Ippolito. su sarebbe Ma nella che la stata Si che affermando audaci troppo essere tragedia religiosola pervade (i) sentimento un mitazione dell'i- ritrarre a il carattere vogliamo asserire non punto 209. ebbe la Cipunto ap- -65thesm. 1052, Phàdra rùgt. di Aristofane Euripide,allo si frammenti, tragedia o che il fuoco sorto: le donne tica. poli- che tremendo più e 616 seg.); ma e in cambio del difficile a combattersi fuoco un fuoco tremendo. il Decharme, osserva le donne perchè quasi adduce del motivo un siano gello fla- un il za, maggior innocen- di e fermare, d'af- invero, riveste Seneca, candore Ippolito di maggior è nell'IppolitoCoronato che bene come provarlo.(;) perchè un la personaggi. personaggi euripidei si contentano i senza dei vero scar= ricostruire di (ir.429) (similmente d'ordinario suo contro 1' dea aggiunga carattere dirà Fedra più altro ed si ci permettono non conoscere contro v. satira feroce sua l'acredine nel- come abbiamo dell'IppolitoKa?„OJtvòfJLevog Anche Ippolito nella e personale scopo dimentica filologo tedesco il ma » euripideischen der Frecheit die nur 547 odio suo contro le donne: Detestor SU più ben una anche vedremo ragione bugiarde, onde più saggiamente quando il ove e frammento poeta dirà uomini il ultimo e (1) Decharme, non delle op. lasciarsi il vero che che e ha 882 e l'amore s'insinua cit. pag. tormenta 138. sono pensare Ipp. accusato interessare ma di cfr. può donne, che persuadere dalla figliolo v. ci solo Teseo (fr.440 Teseo il donne, le avverte coro non dicesse maledetto che furor ics di Euripide avrà l'Ippolito odiare per di e che riprende coro et execror placuit. v. 565. tardi forte anche fugio et ratio, sit 7iatnra, sit dir Odisse benché liorreo omnes, v. na don901, mente grave- seg.). Nel (fr. 431), nei anche il gli petti de- gli Dei. 66 — si vuol Evidentemente che né conosce non alcun dunque ricordati Esaminiamo il secondo ora violable foi, une sont à la da religiosità, giovane, questo za, e non signore di risponde che (Ipp. v. di alle nuove e consiglia Afrodite alla dea (Ipp. w. (1) H. Patin, op. (2) Cfr. Ussani, 114 vecchio op. cit. to Ippoli- di ad fedele adorare non chio, vec- alcuna (Ipp.v. 106) notte offrire nutrice I. pag. pag. del daV/taOTÒg dsCOV 120). La cit. Voi. ma à6jrà£o,uai, insistenze 0VÒ8Ì£ ju'àQ€6K£tVVHTl il bellez giovane suo (Ipp.v.ioi) Afrodite, che ha culto di costringendocosì di seduzioni alle il mo pri- 102) vive sempre dalla sedurre di che castità la che presentazion rap- dimenticassimo dinanzi Ippolito,quasi stizzito,dirà divinità,come una crederemo mostrare jtQÓOoidsv avT?)pàyvòg òv ed se si lascia servitore anche onorare di dramma Ippolito,noi inflessibile ed Il vecchio d'amore. poeta divinità,giacché lo scopo quello stato forte resta una che (i).Il (2). Nella trattato di esagerato, Ippolito rappresenta poeta è fosse castità di qualche cosa travaillent qui divinité» lere co- apparire incolpevole Fedra, sì far della in une irresistible une di rivestire il suo il tema più pudicamente del d'une vengeance fureur une « mortals les instruments infatti si è preoccupato trovare conosciamo non Ippolito ove involontaire, erreur que concert tale rilevare pudeur virginaleet incestuose, une et ne Fedra. tragicadei singoli personaggi. la situazione adultere vo moti- di possiamo non amore trarne incestuosa misogino perchè carattere dell' potenza ostacoli, per né sesso pochi frammenti de la mostrar alla passione giustificazioni di Dai — 9. 43. che in ha cambio parte suo im- -6idi portantissimacerca e buone donne Afrodite della conforto quindi,a è solo non qualche sottrarsi dea, ma una di più.dato di divinità una le anche che tristiamori, a ancora più grande di cosa signora,dirà sua possono non dell'infelice Fedra, spiegarsiil male perchè se esistes- (Ipp. w. 558-6i). Fedra le donne chiama invece odioso sesso « tutti » a (Ipp. v. 406) uak(ò£, Jtgògroglò'ovó'èyiyvojGKOv re yvvr\ jrùóu'. fiiori/Lia Questo quindi diversità donna una le di e cioè «io significato, però oggetto e col offrire differente però può verso di odio parole èyiyvcoOKOVuaX"g, l'idea yvvì'je juiorjjua, e cosa, lo sapevo bene,un spiegazione che sembra alla presentata il letto, colei che ardite azioni osino op. (2) Cfr. Balsamo, è anche il Barthold Dichter nicht kungen zu mùde (iiórjfia ben, diesen le wird die seinen die Hass Not. maticalmente gram- degliinterpreti, accuse dei uno invece,ci soliti viene colei che contamina in faccia sto nasco- I. pag. wir 52. wir mit him personliche.beshafte einen i loro mariti, co- crit. Frauen dùrfen als questa me seg.),anzi si meravigliaco- quale scrive «Da verfolgen...so Jicìcjiv wehl e cit. parte op. il 36, atti,è, io falsa,operando di guardare cit. pag. tali (2)».Con questiversi si mostra 409 a tutti per casta, da odiare e (Ipp.v. tali donne (1) Weil, in trovare pudica èóri fra un applicarsia qualche misoginiadi Euripide.Fedra così parentetiche perchè più plausibile, cadono esatta, quali vogliono accenni la di si abbandoni che oggetto di odio più i donna una siderando con- dando più generalizzata, diventa solita locuzione sua quindi « tutti » oppure per sottintendendo e re d'esse- bene sapevo (1) seguito dal Weklein Weil così alla frase la spiegazione e Di nun quest'opinione sehen, wie der gehàssigen bei den Absicht BemerWorten zuschrei- allgnie ingùltigen...» . 68 — me paventino le non della mura Ma casa il tempo conclude i buoni fra queste ultime che osservato l'image dans vraies Non la personne crediamo materna, per ma decisa Il poeta renferme, de ment la perte sera pour Ed ci ha della de le enveloppe dans qu'ellese venge presentato Fedra del donna suo atto fi) Decharme, Fedra e in lotta col di tenta che ci (3) Patjn, op. cit. pag. cit. voi. cuore pudore e importe 1 pag. 9. 9. Cfr. appare umano, colia volontà la conosce ritrarsene dell'Ippolitocoronato op. Phèdre lui del analizzatore 149. ». amènera naitre que long- « énchaine- un par per la culto, istil- l'innocente may cit. pag. reputazione quale, dovuto ed casta, passione che doute insomma op. l'affligge. »(2). ? sottile una la sistere, re- ba tom- sua Fedra Afrodite, vengeance; Euripide, che una fatales, qu'elle fera Sans di ragionare e male et trop. domina, seppellirenella èclater storia questa incestuosa di la funesta bientot va di sorte professa il matrigna ennemi. son di sont ereditarietà lei,per rappresentato non circostances divina, sua ha vittima pura, punire Ippolito che temps la dolorosa su capace e l'on dit bien on (1). » passione morire retraite coupables, le que palesare il segreto quindi ci cuore Euripide a ricordare essere piuttostoa dire oseremo encore una ta vedu- questi versi sont, la infelice che il segreto, che nel Phèdre necessario vince, così da non dont d'Aphrodite infelice donna, pò sarò mai non commentando de conoscere rà mostre- 427-30). la fatalità che incombe e accusarle. per di consolazione— les femmes « voce i cattivi: io (lpp. w. victimes Fedra di ed plus malheureuses souvent, de mo' a le complici, e perchè aver il Decharme giustamente ha loro debbano al mondo E tenebre non — - fino anche sità mostruo- alla Ussani: preoccupata morte. t sta que- della ...7° — ed aiuta Fedra approva la — nella deplorevolecondotta delle donne traditi i quali nella loro saggezza (Ipp. il saggi 460 v. non esserci non perchè voler vedere niente di Aristofane l'afiìittaFedra, essendo il Fedra indurre tenta e il garzone contro allora le tutte della per di e della di matrigna, invettiva famosa il ere come il Dei degli re dola procreazione, regolan- alla di mente diversa- essere (1) — volgendosi a donna. poteva non greca coll'offerta di donativi il la verso della nutrice, diversamente altare,e secondo rassegnazione. considerata la creazione l'abitudine pensare miserie, il male quella molti tura na- Euripide. Ippolito,infatti,sdegnato — secondo poteva da donne, figliuoli aver la conoscere con turpi proposte e a di costante le altrui Ippolito all'amore glirimprovera Se legge riuscita risponderà misoginia le tristi Giove quasi una è confortare nutrice, per confronto,venisse spontanea la nutrice Quando la etc.)a 383-432 vv. a -42-46-1 24 11 vv. gli infeliciricordando soccorrere affinchè dal per più (Lisistrai. argomentazioni ricorre queste oltre affermazioni queste Tesmofor. etc. proprio dei esser in te nien- veder non (Ipp.v. 466), misogino dirà di 137-214-318-397-622 do il male quanti mariti e fingono di seg.)ed aggiunge e dando ricor- passione incestuosa, sua o rame i valsente, concedere ferro, al di suo figliuoli (Ippol. 616-68) (2). w. (1) Essere nelle agli fratrie uomini. le spose nei e che i ci danno della e dei dare per delle in etère figli da matrimonio pel nostra casa. le piacere...noi figlilegittimie perchè Demostene iscrivere fare figliuole abbiamo siano esse Neera contro le pag. § 1386 (2) Il He) che Nestle ricorda contentandosi gen demi, abbiamo Noi fedeli guardiane 122 significaavere maritato das desselben (op. cit. pag. questo di weibliche Geschlecht ». VI. cap. lungo monologo osservare begrùndet 261 che «diese wird parte I. Die ippoliteo non fami- lo discute heftage Abneigung mit Zahlreichen ge- Fohlern I davvero Qui siamo gina che ha masque de Harpe, critico di è il analizziamo tutto, del valutarne il de delle to osserva- la poesie (2). polito, Ip- circostanze, parla così, ed che carattere vero Le espressione di solo personaggio ha quale raison» questa non Ics sous a dispiaciuta genie au miso osservato lui mème, parie Euripide, tirata ha quale quelquefois à la mème allora potremo il anch^ considerazione di lunga una conforme «peu ed avuta più avoir severo Esaminiamo e ad (i)come heros» son dramatique, et ma, semble « questo essere dinanzi dispiaciutoal Patin, Euripide come — contenuto e misogino. Ippolito,sappiamo, Afrodite Ed religiosonel che vuol deve ma il poeta nel il essere si è della gli si presentava donna d'amore accesa (1) Patin, accende op. è esagerazione ma per le conseguenze e discorso informato e le d'amore più tanto una donna quella di una impuro, materiale. maggiormente cit. voi. I. pag. di figura,non re condur- non donne, legittimo,ma sacro, al tipo presentare. poteva non contro la ta, rappresenil sentimento suo, animo suo nutrice, innanzi incestuosa, ardente Il contrasto itico prefissosvolgere quell'esplosionedi odio pura, precisamente fondamento Quindi Ippolitonon trarre la rivelazione a alla Artemide, pò esagerato, un per effetto dramtn ne poeta, E forse può rappresentare che di Artemide; il tipodi fiovHOÀoc,rappresentato Ippolito,è che il poeta del offende castità che una al culto dal poeta, ha culto di naturale né di sacrifici. il fatto,narrato in casto, dedito (3), perchè offre quale è l'animo di Ippoli- 81. (2) Le Hajrpe, Lycée, Comment. pref. Cfr. Hypothesis... jzArjQOVÓa (3) Òè 'AcpQOÓlTìjc; ròv JLlfjVCV, ìj ' IjzkóAvtov àia 6to(pQ6vvì]vàuEÀeli/ Koivaoa, jtQoredelOiv èdijne». tgào^ vot$ .72 — to di più giustifica e di tipo sfrutta sulla il bellezza le doti sue ad fra Avuela città. II colia vizii in tragedia vIpp. la solo Trezene, a parla ne in seguito iterubildes stlbst cht. die spàten wiè nicht in und wohin die die invenzione le si tale ad quali dea chiude esisteva culto Epidauro, De ervvàhnte, lui non Pausania e Dio àyria LXX, der « hatte cultus; » trozenische del cult des 31 iinpoiut wertiose eine des und name hinauirei- Euripide* die Pausanias, weiin cit. — stesso Nota— il ivar.» Ma tere carat- Wilainowitz stattlichen in teinpel- Griecheland, op. ja diesen man sempre einen nirg-iides tro con- si riferisce zutretende op. lo Ma ove bezeiclinung rimane resto in cielo essa das des pag. in Trozen sonst ist fehl gehn filologo tedesco, come che jeder vorlage Ippolito fosse assunto die nur muss hàlt che dell'auriga. da ist als die die vvurzel il stato osserva zeit auch man Ippolito, einen tosse andern, sind «Hippolytos ammette essendo non con quindi e alter tj"'io%0£ di divino bezirk Mirtilo, als ptnsi ne in questa ma insom- Pausania, il Wila.viowitz gut spross checché veduto di cui egli è adorno: la costellazione sotto TroizenLr» « col titolo di il simbolo Lucian. che e so Ancia sogar a e ausdeutung ser caduta a notizia, Enttonio doch ed quindi Atene, secondo ammettevano, questa ad {Cori/it.32, egli apparirebbe ora ad bellezza, relazione aver costituisce seg.), perche e per IV). I Trezeni morto di di Artemide ana.é ma spesso. Siculo dor. 1424 v. dinaria straor- la Treztne a attesta divinità, una parole le ultime di E- 62), anche stretta tempie un alle virtù contrapposto IV. disprezza in e Afrodite contro Ippolito rappresenta euripidea quale (il, 31,4; odio suo rebbe ver- così dire, per òuul. Egli però innalzato anche cui la è quine di óOlÓTìjg, OcoqjQOOÙi'tj bello. Pausania che e la cui Artemide, ha quale dei Diodor. morali, votandosi alla (v. Hypoth. di qualità fisiche le tandoci por- religioso, sacra per per (i) scopi morali, leggenda una il crea tradizione, di sentimento l'originecome, saggio quanto tanto i suoi celebre, oltre è (ij Ippolito dalla pervaso Verrall, mostrarne a deduce per ancor scena, direbbe come il motivo Euripide parole. Ne sue egli lo Ippolito,ma Il poeta le - cit.. pag. aus- 2S. 73 — Coloneo dipo convenire dovendo abbia del culto che della la di di cui quello della 208 e del in altre coglie il resurrezione il E. Harrison, Pausania, vaile al consacrò ove l'eroe 1912, famosa per giovane più un ad anche statua ilituito sacro figurate relative di al v. consacrati Ippolito Cfr. di ad per V. cit. pag. vi le colla quale era vergini Anzi celebrarne Puntoni, 1882, Le ed i Pausania, bosco un me co- consacrato aver Ippolito, Pisa, Ippolito, 24 concessi quali riferiscono seg.). e.^ ninfa Balsamo divini prima (II-32-I)che il sacerdote mito 1425 nella colla tradizione, senza chiama- fu e (v. onori i invita, gli Aridi, op. legge che per seg. 1S03, voi. IL Numa. agli la sposare, aggiunge una Re Pausania, stabilito e relazione pure segue e Ippolito (Ipp. ed tempio carattere 1893, etimologia, e Wilamowitz e seg. Trezeni, si potessero esattamente, venne e 3 avessero non chioma figliastro ritornato Gott. un'antica ebbe 336 Artemide, colloqui col Luciano pure i Trezeni Trezene i suoi dei eroe si accordano la del Italia,presso ad quindi, accennando seg.) Euripide giovani è d'Artemide opera pag. observat. recinto un di cit. part. II. pag. op. sticamente arti- popolare inverso in regnare bibl. Apollod. Aricia, Egeria, e a Virbio, quasi vir bis,secondo mato ciale, spe- skolion, Gottinga, Thetnis, venne Ad (Cir. Hevne, 279), Putifarre colorito un (3) Cfr. Apollodor. III-10-3-10.Ippolito poi, pag. e di Tereo di motivo caso uni Epigramm Alcione motivo, adattandolo d'Ippolitoper è danno ne mo regioni abbia- moglie (2).Altro popolare Gli d'Ippolito. popolari, e della e con negare padre Cinira, mentre fiov- seg. (2) Cfr. J. secondo che tragedia Stenobea, di e e intento suo (1) Reitzenstein, pag. Mirra il poeta motivo come la del culto popolare si aggiunge al motivo al (3) Bellerofonte leggenda di Giuseppe per che si possa non leggenda Filomela, cognata qui ma (i) delle novelle materia è figlioDiocle, della e Artemide, di esempio quella del crediamo, questo Reitzenstein col lui la derivazione vero Per religioso,impersonando Ippolito un carattere uoÀog è Sofocle. fece — e più il culto. sacro, tardi (Per il rappresentanze 74 — innamorato, cui da Vollmer ha (in P. testé M. L. della l'insulto anche della che nella vita ed i consiglia lui, che Unedirte (1) 1 12 pag. lateinische e del (3) in Ariosto dirà Angelica, Perché Che Come la ha non te potesse per Milton ...il mondo fé' non si trovò non e più d'uomini - dettare in P. L seriamente lo in ha pag. *Studii itali ani 75 anche avuto e seg. i suoi Rodomonte ove tardi pazzo per donna: l'alma natura nascer l'uomo, umana cura il sorbo Paradiso il e pomóì fa dire Perduto ad Adamo: tratto un pien, d'angeli al paro, alcuna, mezzo I. 1919, XXVII. nel a Jemmina senza serie l'altro il pero, sopra anche come egli osa della novella e Canto s'innesta L'un frequentian Leipzig, 1877, Geschichtc, quest'idea contro fatto senza di procreazione. nuova di stranezza imitatori trascendendo romanzo di Filologia Classica» La la del- seg. traccie (2, òulle trimenti al- (3):nell'ardore avviene come e alla leggi intorno nuove M. normale te quale largamen- Ippolito, si spiega di passione Ippolitoesagera, dal recentemente e strano e parrebbe irreligioso collera blicato pub- (2) Giove contro (i) 238) e pag. il Morelli. trattato la violenza Per Baèhrens dal prima le del- una n"t\YAegritudo Perdicae abbiamo forme ultime della madre, figlioinnamorato del o — a o qualcun generare, gli altro uomini? nel Shakespeare {Lib.X.v.888 e Cymbeline per .) seg bocca di Postumo: E havvi non d'esser per senza essere metà non l'uomo per v'ha, f adirici accusati di ma ? che ne sian {atto II. misoginia, pur pernierò euripideo. via un'altra scen. le donne V.) rispecchiandoil simo mede- 75 — Ma si Ippolito non al cui Pisano sarcofago ebbe confondendo nella il poeta per rivelazione. rimedio Giove, a quel conosciuto che costume Ippolito,dovremo altro dal lato egoistico strumento di piacere, come in Grecia, prima se e l'onore colle sue vecchio pag. della di Vedi pur il altro ufficio avere noi E sarebbe la la donna simo guardascome uno troppo veniva considerata primo agitato colla ed accettate al contrasto le credenze di anno Letteratura acc. 1914 arte sua contrastate in approvate a e seguito. esagerazionein Ippolito, anche dell'età antica, ma il Corso di Socrate famiglia. considerare ripetiamo,una sua, Savy-Lopez, 269. bocca per Ippolito se che vive religiose,e discepolodi Anassagora. convinto Paolo e in parte è dovuta battere com- precedentemente abbiamo innovazioni, altre idee morali, poeta, fra l'età (1) per avere certamente, essa ma na don- della dopo Euripide,il quale rivendica e dapprima, combattute V'ha di Fedra, con ma lascivia,suggerendo dovrebbe vita giusta l'invettiva soltanto dramma, Euripide viene quindia la donna nella posto del l'unico scopo Senofonte il quale sostiene,come ed tro, con- II-26)e nel grido misogino di di Euripivedere de, quello umano allora nell'Economico, che stero, batti- sa Ippolito all'inatte- vela, la loro se noi Laerz. [Diog. la Nico- le inveirà relazione si non nanzi di- donne, scandalizzato il casto le donne tutte procreazione. Ma la era velare il giovane Qui eglirimprovera a un'altro faceva pudore le prima più della bellezza anzi (i), tutte nella Pisa, anche relazione Fedra nell'accusa castità, e sua di vergine, scolpitapel sua di appunto delle una matrigna Fedra, sua cimitero nel antica, da imprimere alla le fattezze la era così possente una ad dinanzi piega leggiadrebellezze, quale — è Il poeta ancora italiana 15, R. non lui stesso, è il credente l'ateo del o credu- compianto Univers. nel di Prof. Catania, -76- tale, di pochi anni to gli ha spento combattuto, avendo non ma ed sentire volessimo però certamente ad uno la fede. in tali che è variamente trovarvi per casi, facendo che ci quasi nello il per Se col parla riscontrarvi dovremo gomentazioni ar- esage^ nell'animo. gli sorge il poeta poi suo re, cuo- allusione una il poeta quale si Qui, paladino della donna, nella vita domestica. ilsentimento mai, è l'arte che tutto pervade: abbiamo fa castità la contro ed contro dell'altro,come umana ha imposto di due al cuore, barriere nella che se di dal incestuosa,e motivi, scoppia il grido d'accusa dei due contrasto ribelle passione losofico fi- za, dall'antica creden- la fede né politicoe sociale, scopo Egli eloquenti,nella passione il dubbio sforzo, tacere non cuore avvenire suole come in la forza sincere ra, poi, quando l'insegnamento potendo staccarsi non e di l'uno della cietà so- della esplicazione propria vita. E è 'èjii7tAì]adi]aojuai ovò*el "pr]Oivlg jii'àel Xéyeitr yvfaixag, uauai. del yàQ oi"v rcùg slot nduelvai (664). solita a venire un'esagerazione, è dolore da forti passioni; o trovarvi Fedra sottilizzino ci pare e umano, personali. poi, vedendosi perduta e al suicidio e quasi forsennata prova svelato una coloro e per temendo trascina 712), perchè «la vendetta amore da è vinto fatto un troppo figliastro, dopo essersi assicurato v. in chi ve gra- semplicemente che vogliono allusioni ricorre il finale. ..juiódòvò'ovtiot la chiusa che la vergogna nella sua della rovina ilsilenzio del la povera e anche (Ipp. coro donna ma, fa- sua medita l'onta di vedere il suo respinto,possa compiersi (1)». Essa grande voluttà,un Arte (1) F. Guglielmino, Battiato,pag, 19. ed istinto quasi nel artificio brutale dramma nel greco, aiui tra- tania, Ca- 78 — giovani puri fino molti loro il — Afrodite che a to conturba- ha non senso: ....olò'èyò vèovg ovòèv yvvaiucòv òvrag àoqmAeorsQovg, ragà^rjKvnQig ijficòoav cpQÈva-(v.968) òvav anche ma in del questo passione che si trova per colpa della moglie padre figlioinnocente è la caso uccisore, nimo l'a- infiamma che malgrado, del suo va egli intende- che vendicare. esaminiamo Ora dal il nostro poeta, che la non la madre come invaghitadi stico dome- dovere o « fato si cine kammer perpetui sulla famiglia di Pasifae,per sua toro un Euripides mente felice- (2). » sappiamo qual e gare vol- donna una o libidine, piuttosto, come sua nicht verzeichnet Noi tosi egli, stacca- se presentato il Wilamowitz detto ha siasi conoscere per sensuale, priva di qualsiasiaffetto e dra, Fedra, (1)quale ci vien presentato Iradizione, ci abbia dalla frau di tipo dalla loro e di volere uninone Fé Posidone sia ne to na- il Minotauro. nel dramma E la quale è talmente orribilmente oltre miserabile dirà nel il (i) mania ma e «La delitti (2) Op. dalla presa che nel di scopo celeste nuovi di II moderno romanzo » cit. pag. est amorosa Lombroso, Parte 50. cap. Fedra, su ainsi Medea soffrire nella salute. ta Fat- Afrodite sa stes- sdegno, come questo dramma, serva os- transportéedu dehors e di Fedra, ed delinquente nel IV. anche in 27-29), Patin, «la fatalité passione il faium passioneinsana, da cuore prologo (Ipp.vv. erotica» nel euripideocontinua volume III. pag. « il pazzo Delitti 319. va fino nel alla dram- vecchi e 79 — la (i) contro dedans" au — quale più pietosache colpevole,lotta l'umanità di ribellarvisi.Ma divinità, malgrado tenti anche combattere male la che che istinto per liberarsi dal ncòg àv ov il alla suo pudore. nel di fare il (r) Patin, (2) Anche op. qui cit. Voi. troviamo per Àèyeiv;(Ipp.v. 345) e il poeta la lotta della nomina e nei antenati {Ippol. \v. 62) Sofocle stesso dice: opera generalmente divina, sulla colui ge dipin- tro pudica con- fa Ippolito, di" che l'arte del I. pag. loro mali «coloro, la pena la e casa sventura schiatta cioè il del poeta, chec- nostro atavica, 830-33-1373-1383 loro infiammato ha 45. vendetta nessuna 352) la vergogna vergogna; una degli per di qui ammiriamo Ippolito ravvisano e dice, quasi delicatezza Fedra nome ella sentisse E nutrice alla fine tri colpa d'al- per TÓd',ovK èjuov uÀvsig. (Ipp.v. Coi' cuore, il segreto eroina sua se come svelare ferisce pre- scandalizzato, quando la nutrice ha la malattia ... (Ipp. v. 321), e più XQVS passione quella,mentre conosciuto (2), opprime...cfcv. quale con della forze questa passione, sue dichiararsi vinta. Ma Aégsiag, àuè notare crescere di ed /ligi l'influsso delle le Teseo proprio: alla la do cercan- nel peccato cade, vinta e che peso bisogna E re resistere può non Fedra, finire 249) anziché oppure consuma, subire tutte con (Ipp.w.247 la morte deve offendere non per resiste,invano e deve soggiace:Fedra e fatalità l'infelice di mentre Teseo antiche colpe cfr.Erc. I*ur.vì. 1256dei quali fu gliata trava- li lascia,trascinandosi » oloi uaucov evòaijuoveg àyevorog alùv olg yàg àv oeiodf]dsódtv òófÀO£,drag ovòèv é/./.£ÌJT£iyeveàg èm jiÀìjdog eqtiov. {Antig. Cor. vv. 583-85) 8o — che Aristofane pensassero ne rivestito la che le attira la ha giustamente devettero parole donna La Ippolitoè con essa ed valersene colorita è inconcepibilesarebbe terra, le e Fedra anche a rovina, non Ippolito dopo la morte solo toglierecolui,che suo profondo sentimento dicendoci prima (t) V. r atura di greca, Namens, Curioso fronte a acute cattive Aquila, muss 1909, ùber angstvoller anche il raffronto quando osservazioni die den Hast con motivata e e al da questo ricordarsi to accan- quindi per e letter- seg. Worte Klang OOV des le condizioni il famoso del Romanziere- per ombra bibliografichedi ausstossen» pronunzia ma vi ha insistito, (Ipp.v. 430) 62 pag. Phàdra mit Renzo del rifiuto, perchè anzi Fedra critiche in trascinerà morte dovrà ta por- simboli, e potrebbe gettare nome vinità, di- incarnate sono è gioso irreli- dell'Olimpo si sua nezza. fi- e fra due strumenti Fedra il suo Cessi, Note erschcocken KÀvsfc di avuto poiché lotta vendicarsi pudore, che mai Camillo (2) «Dagegen eie vivendo quellodelle donne a dei colla per la calunnia E nome. suo benigne: protrebbe esistere vendetta, non pallidendo im- al abilità tinte con lotta diventano ne suiciderà,ma si quindi che fretta una con la stata passioni degli quelle degli uomini, come presentarci questa leggenda, la (Artemideed Afrodite), sulla che è amaro giuoco degli dei, e un queste (2) Euripide ha saputo incestuosa ed dolce ammalato. ha scostarsene, senza che (i). proprie orecchie, suona sopratutto criteri artistici nel e alla nutrice fatale,con nome alle che nome afflitto ed tanto cuore, quel dore, can- gli simpatia quasi de- il Barthold credendo quel a di tale pronunciate da Fedra, di non la e piùgrave il peso osservato suono timorosa, quasi do avenposteriori, dramma del compassione essere dal spaventata i comici ed principale eroina addossando spettatori, E — TÓÒ'O'ÒK èjUOy verhàngnissvo!len 35 pa. di D. « op. cit. Abbondio Don Rodrigo di » {Promessi Sposi,Cap. II) 8i — Fedra pudore si uccide, trascina fama Fedra di morte l'ultimo nella conato quale,vinta, ed pura tanto, 429).E ha calunnia potrebbe rimproverare, e ed essere del la infelice, to soltan- conservare Fedra che nome calunnia se ama Ippolitole contro del possiamo non nel dolore suo così donna questa a si giustificare però tutto l'operatodi Fedra, potremo approvare ferma, cosi risoluta,e così chiusa e vediamo Ippolito, di po' indulgenti,pensando un Nella figliastro. lungo ragionare (Ipp.vv.373- suo la stessa nemmeno postuma sua della donna cerca ìa memoria si rileva dal il contro perduto, e tutto intatta come anche rovina l'ultimo tentativo e della amore per e sua nella e — v. 394 (Ipp. segg.). Ora nella realmente se vita Euripide nell'arte, e comune, sensuale, assetata solo di di desiosa (i)equesto è Egli fece il come che tempo, suo né rettitudine in Euripide donne di né riordinamento battere com- della sogino. mi- di e l'altro, giacché suoi i per della società visto, peccava incamminarsi e passione. sua di sulla via virtù,scopo della precipuo del molto così tutti,dall'esempio, traessero e per donna una troviamo l'uno abbiamo come rispettoalla donna, della della dell'arte, e di questa si valse scopi morali, la qualsiasialtro affetto, corruttore fu non tanta ed inconfutabile per certo di postuma invece soltanto a le non documento un l'accusa presentato libidine,cieca donna di deformato avrebbe non possedere l'oggetto Quest'arte e questa misogino un circondato ci avrebbe ma stato avrebbe non pietà questo tipo di donna, leggenda fosse maestramenti am- giustizia, del stro no- poeta. (i) tDie ist nicht scharfer sehr Phaidra einmal verstand viel davon» des von vor: Euripides lebhafter liebt die "Wilamowitz, ist kein gemeines sinnlichkeit, vielmeher tugend. op. vvenigstens cit. pag. 48. weib; sie wiegt ein redet sie 82 — il fato, che Contro l'ha designato vittima, inveisce poi Ippolitomorente lo stesso — (Ipp.v. 5) 141 ...(psv si'ò'dvfjv àgalov òaijuooiv figcrcdv yévog la secondo quale espressione, un desiderio manifestato ni potessero diventare sui ricadere insorge to si ribella e altri poeti, ma non vuole buono nel La suo due sua di poi entrare che Egli non fa (1) Weil, gnare a questo spasimando, misera Finem Missrere il suo amantis. 3a pevole. incol- compiuta, la nutrice, in iscena ogni a la Fedra ad caratteri del verso da tal a di Fedra, 670 sg. il Seneca, che rive1:! Ippolito, chiedi faciet autvitae, v. quasi liberazione,una una amante: hic dolori suo essa conf- la fa appari - 91. nutrice amore vuol il cuore suo quella dignità di punto l'intermediaria e passionenon una lib. 24 Anche benigno, senso cui l'uno 317),e v. fama. che il letto, E cfr. Iliade figliastro (2),e quindi cit. pag. op. perdu dipinsero pudore,di sua è prostituireFedra al fato delitti. spira da e l'amore stessa (1) Vedi alita la giorni e la volta Fedra, conservandole costume seg. e morte stessa facendo Euripide va 377 pura ha tradire di Opere tessero poil non ce né specie (Ipp.v. e tardi nome, proprio fallo, di alla causa zione, maledi- contro Essa purificanella lotta, nel sua del catharsis una si passione gli uomi ragionare,dicendoci sa Ippolito acquista verso amore ma il intatta mantenere sua dolore Esiodo ed seg. più come suo l'altro cattivo e 44 v. significare di causa anche Fedra. la stessa parlare delle e una Ed autori. loro disonorare ancora gli dei a che Ippolito,cioè, per la testa, interamente sa da (1)viene inflittiingiustamente ai mortali i mali che e il Weil, dies. n quale essa stessa. I "gli pietà p r 33 più re casta il greco, Euripide pertanto, di in difesa incestuosa la invece presenta arte, ma di artista (i) Anche dei rimorsi Ili 39 ma e di volta la adultera una intento non cuore lib. XXIY. e il del come corruzione e sentimento pevole, cole né misoginia, di poeta p.ù Elena, marito Menelao condizione nei arte rimorsi é u ? incesto e analizza quindi con quale la minuzia due bero sareb- donne, perchè stessa più sce ricono- riflette sul le sue tutte 336- vv. che Fedra Minoide avrà {Iliade lib. ielle di ta, penti- e lib. VI. 399-421 vv. la stabilire confronti la differente troviamo colpevole Fedra: primo suo 762-75). Senza per insano, ed amore Egli di biasimo è donna una 236-42, id. vv. vv. suo me co- come non vivi, più naturali, più ragionevoli, giacché Fedra che cia lan- sua madre. compianto, non troviamo al ricordo Euripide po trop- leggenda riconosce vittima incestuosa non impossibili in ruzioni, cor- (i). 125-28, id. vv. le ci sembra un'altra la che sopratutto e in Omero adultera già come pietà e di avrebbe non vera. figliadi come sua biente all'am- rappresentate Aristofane spezia disprezzo, e questo e di donna, una e degna di venissero scena crederla personale per è adatta corrotto, tuttavia quindi l'accusa e palesarela di sente Euripide, insomma, quale, se sulla che permesso di Fedra passione; la che il sostegno per suo ni impressio- interne. Elena invece siano essa Elena di ateniese una del che non sciagurata, meno sincere meno perchè dai è presta e la coscienza attenzione a appartiene giustamente età più sperimentata quinto secolo, sente la trascinata. dotata forza, diciamo giuristifu chiamata, è ^iia verso perchè non sia tutti le sue delicata, meno i suoi intimi alletà eroica, Fedra ed però evoluta: di insomma riflessione e così, irresistibile,come una colpa cui ni emozio- da ma menti. sentiè è roina l'euna di sentimento a fatalità go lunditaria ere- 84- — L'Elettra Sommario: di sdegno Suo — Carattere odio neitra Egisto- Oreste -Elettra Intento di e più in pio una donna di potrà vidente, perchè figliuolavada dendo anche rimane riconosce figli{Ifig.in se e Ani. tragici due — puri fra loro, teneramente te aman- pervertimentodall'esem ha non perdonato a inAul. {Ifig. mennone, colpevoleAga- reso v. il sacrificio maggior ragione, leggi.Ciitennestra, sola alle lei al fallace loda Sulla dei diritti che in nell'Ifigenia 1143)e madr la . nozze con messaggio dell'arrivo della scontento e nei contrasto buona al lascia che non — quella di Euripide superioritàfisica e della attribuito le lui hanno E in l'adulterio,di cui si è scusare C!iten= di gli affetti più cui fanciulla,né, Aulide, è moglie fedele ta cui a innocente un? valendosi a in dapprima sposo, di Elettra . costretta propri figliuoli, triste dello e vi moti- di Elettra Accuse — caraitere e sinistramente sono Cxrsttere di Sofocle natura dramma, questo santi troviamo dei Loro — Euripide-Conclusioae Anche al delitto Ln Ciitennestra due Elettre— Aulide-Suoi ereditarietà —Dolore ed difese e giustificazioni delle priorità — fatum madre: la verso Sue — sull'adulterio Agamennone-Leggi verso in nell'Ifigenia di Ciitennestra la v. Ifigeniamuore premura e la Achille, il quale dello sposo, moglie, di tenerezza ere" cui p( r.ò v" 460). eroicamente, raccomandando alla 86 — nella capriccioe — così corruzione, c'è non punisca l'adulterio. E' necessario quindi,che to del dicono della nascosto chiama Elettra coro, parla in che e di Elena donna, sposa ed i figliun adulterio di gi come a lui la violenza sufi" adulterio Ma e TC£Ql fiiaicov). fAOlXeiag fosse stata punirla colla trovando convinta morte di adulterio ritenendosi compratori, improborum mancipiorum seg. Cfr. . bastava P. o n le gioie ed i introdotte furono violenza perchè mantenerla la del- Giurici.) dimostrò leggi la dote sposo è il compagno Archiv. prima lo verso dividere suìla matrimonio, del sentire severe e 264) nalòcav "\iÀai L'uomo carnale, di poi Elettra, figli(Elett.v. deve sposa restringere queste leggi altre e madre, deve differente. amore vita, con sua e dallo causa dice naturale conseguenza una come Le donne yvvaiueg àvògcòv, ò §év' où questa è tra, Elet- combattuta dei non e animale per comune, tutti i mali. come d'Argo (Elett. casa modo rappresentava mariti dei amanti la di genitore, ucciso della e tal credenza Euripide,che tutti i dolori ma siderio de- col giustifica prole di Tindaro: la tutta rea della Grecia alla ispirandosi sono si del della vendetta è detta rovina stesso odio barbaramente. e v.n) dal (Elett.v.60). i figli ma se izavójÀedQOg: il loro madre, donna malvagia la dice rea, coll'amore e Elena madre sua Oreste male Anzi paterno. chiama anche come quale le una sangue Elettra Elettra, la di giuste argomentazioni materne, vacro divinità che a lei ha imposto il la- ribattere sa perchè spinta da e manca sta suppliscala donna offesa nel talamo. Quelegislazione al prodi Clitennestra la giustificazione sarà appunto prio però, non non ha ove ne la delitto, giusticazione negata e che legge carnale che la il marito esporla in moglie potesse u vendila, e ne condizio- Ila medesima Parrducci, {Jt£Qi 1. e. pag.107 _87 dolori, viene che Dallo più sposo, del conforto tradiscono che dai le affetto che diverso ben che sono non de, servendo reciproco. Per la derivando vita La qual cosa la sua La forse e — che mette ha ateniese libertà loro in questo (i) Nelle ed sua delle un parole ricordo donna, forse o che egli alludeva della di stesse gineceo: quel vantaggio la non era è senza più della to cergione ra- bell'acqua, alla correvano ad certo ralità mo- sua Euripide antifemministe — spartane. Euripide ci rappresenta ateniese donna con rimprovero, quasi mentre di Elettri Senofonte, re parla- realtà. non della femministe agli insegnamenti Cfr. legame fa se timo, ul- gran schiavitù alla .spartane E ideali,a libertà maggiori nuovi il erra apportava diretto alle donne le condizioni ironia forte della in queste commedie sovratuteo amara più è circoscritta al non onestà. le idee in ridicolo l'occhio di più Aristofane, conservatore deridendo pure ben causa intuizione rapporto maggior che i quali,in figli, riprometteva l'ateniese,poiché scapitodella a età si costui verso espressione è profondamente piena donna in è non una subito, e e sentire Euripidenon altremodo, che che morale donna. dalla della vita tirannica i su speranza accettato deve quello verso l'effetto di così Elettra, anzi vera, la donna stringere in modo a il bisogno sente unica come che lei ha natura legge. coniugale,(i) I figli particolarmente genitori, dei quali hanno quindi per legge di dalla e vita nella il compagno appoggiarsi, cui donna la tìgli, le speranze sovente sociale convivenza dalla dell'aiuto e madri, delle spetto ubbidienza, professandogliquel ri- lui deve a — che per eccitare quasi un saggio V Economico, te tina il contadino, sposo troviamo il certe cap. lscomaco 7. richiamo dà alla, 88 — di Elettra,quando vede alta prova uomini, 343).Clitennestra perchè 480) ne quellagente sconosciuta, tutta meraviglia,perchè intrattenga con dal ed empia come sconveniente cosa viene coro la donna gli piaceche non come chiamata duce cidò il sommo tru — (Elett.v. perversa abborrita dal vecchio ed da, infi- (Elett.v. consorte suo si 645) (Elett.v. yàg àvóoiog ymn). ....jutóetrai Ma la attenzione nostra del dramma, la quale invero, tipo di donna come vendetta molto ci viene esortando il fratello dirà che ed Elettra che stei diede madre al loro di di fanciulla qui dovremmo abbiamo v. 693) (Elett. uomo figura che e (1) Cfr. Ars uccidere sopra per la cita madre, in- sua madre, sulla scena, in all'età, con osservanza Quintiliano Poetica 119 e seg. IX. 1451 Anche donna, ma un si XI-3-73, «sit Aerope attonitus Aiax, ritrovano in to quan- la vivifica nella di vita quadro del 15 taglione ed un anche e in ». era sa- ORAZro questi principi altri retori. atrox tragoedia tristis, Heicuies ma Euripide poi, questi esempi della tradizione truculentus b. in ani della la pena cui co animosità: un'opinione,espressione personale, ma Aristot. come tanta Medea. seguire la leggenda, (1) poetica v. di più presenta vendicare, a il carattere ripetereper coerente solo non neppure ci aspetteremmo non %qy). v. 970). padre (Elett. ci può offendere, perchè Elettra osservato fa che ad zi An- la, uccider- onde atrocemente sanno perdona morte mo reale la non tentenna, carattere non si che Oreste Il le donne sta giu- disegno; sponta ...MQÒgtàò'dvÒQa ytyveodai de E di compresa. delittuoso mostrarsi a animata madre nell'ingannarela protagonista presentata dal poeta essendo raro, aiuta il fratello nel si offre è posta sulla gli omicidi, sua contro lei stessa neamente maggiore dea, Me- 89- _ Egisto per obbligo (i).Morto cro quelladonna che alla del tomba deve la motte» il ove padre (v. 312 «Il sangue risponda all'altro casta le Co ?•/oredi Eschilo, (r) V. con fu non che crede l'altrui sposa, :onotta aver (Elett.v. ad Oreste coro espiato col essere po do- lui sia casta a seg.) quello e che l'uomo stolto chiama quasi prc /eticamente tra Oreste, Elet- di mano 925). che de chie- deve che fare, la sangue, morte (v. 400) vójuogfxèv cpovìagovayòvag àÀAà %vuétag èg noodatrelv àXXo Jtéòof ai uà. vv. 1563-64).Lo Schòmann, Acad. rinys {Opusc. Realiai homer. III. effuso sanguine Ed rimanga co*ì ultrices è sul trono Meliis del e poenas et E- Bucholtz, Die 2) nota 345 pag. loro scelere etiam Gigantibus "iche del a § 183 fabula, significato \ rimo filio a sceleris lando par- scrive: contra ortas esse: exstitisse. sanguims le antichi tutte ancor» finché Erinni statini commisso, patrem I. Abth. Band, hac siguificatur citalo 141 (Cfr. Agamennone tempi. nymphis De Il.png. origine delle della nimirum degli antichi la sentenza è Qiusta sentenze così suonano Giove, che tal si fa «Rimana, tal si riceve: ché poi- legge: èì" doóvfo Aiòg Mi/uvei òè juljuvovrog TtaOelì' vói' sozai-ra, dé"/uiovyào. «"hi ha fatto male deve patir male: antichissima così sentenza s.i _"na: ...òoùoavTL Ttadstv juvdogva TQiyéQiJùv Ed ma Omero stesso il Ferrisi vedere in (Ferrini, 1093). Ma scarta queste La che par'a di tutt- costituzione il (fcovet. ègya avviva le espressioni òs di irakivrira eoya ipotesi filologicheche vorrebbero un degli accenno cueniesi taglionesia stato alla legge del taglione pag.16-17,Hoepli, 2 in rigore nell'antica ediz. Grecia, 9° conviene e l'uomo « e lui céder che (i). E » soit «ce toujours la Questo, risque resister,saas inconvenienti Euripide qui cède» (2).(Elett. femme da dalla legge, morale Quando trovare verisimile, ii33 del che ci quanto Clitennestra (3).Invece di Radaman- norma come Nicomach. Ethic. di porre ucciso, affinchè quella la morte. V. 5. x-6, 11J2 de I. pag. ai (V. Meursii, la III).Senbca, fratello sulla VI. dal è romanamente ad servo meglio Atreo si che d'un spiritum peramptus (2) Cfr. Decharme, (3) Vedi Eschilo, op. op. Le cit. pag. Coefore e XIX Legislat.dts discorde che vuole Athén. dai ra- vencet- spogli lo spiritonemico inimicum cit. pag. dicarne ven- 1964. Pastoret, expuat ('Ihyest. v. (1) Cfr. Masquerav, uomo lib. I cap. ferro: Ferro in l'obbligodi pag. Paris. iba to: Attic. V. la quale, lungamente si mostrasse Thtmis iuvece, Titste: conservò antiq. Voi. legislation,tome gici greci,la rispondere dal parenti di sangue, vendetta lancia un* 7/ies. graec. in Gronovii, Histoire l'antica tradizione, si la narra trovato ucciso che sanguinariae feroce, lo ricorda ricordava era del vita giniamo imma- Clitennestra, noi delitto suo Aristotile ed Atene, Ch. la cui e.) Un'usanza a in limite al scena Pitagorici.(Aristot. dei b, fino donna una vantarsi sa e sulla compare di to ricorda che non sia soffocata. non ancora tutamente ripe- concetto un ed approvata legislazione dalla però sempre prima, è Euripide,il quale sancita consuetudine una detto abbiamo come espresso ta sappia 131). v. è lui ou evitare per eh' ella necessario è comandare soltanto debba casa donna, anzi il le faut brouiller vuole nella la non quand de che 245). 318. 154. Sofocle L'Elettra. gì — Euripide è in come cattiva fa gode specie se parlar poco conviene donna a buona, la quale confessa donna una — v. 1013) (Elett. ma Àé£(oòè, Kairoi òò§'òrav Aà/Hyuaui] èveori ns yvvaìua yÀùoorj Jiingóvr]'; rendere per e parlare,per scolparsidelle accuse al cognite le ragioni che la condussero è costretta essa ma dello l'assassinio Non solo, fu affronto grave in po'rtarsi ad (1). E tempo un stolte,perche la indotte nelle qui, più donne une possedè E nostro fois 78) difensore ad 555 b. monogamia, da Clearco motivo li) ve- se spin- che chiaramente {Androm. stesso per les ricordata, insiste già come folie, une confessala donaa abitudine Euripide malattia una victimes, ses unico come 1035). a noi non vv. ricorda uiav Cecrope: 177 neo Ateevi nga.i). (2) Decharme malattia vv. da combattuta XIV, noi da lo sposo; uccidere accanitodella (Athen. (2)Questa presentandocela poeta, anzi » de ciò a esse c'est « tratta sole donne v. (Elett. uomini emparé c'est abitudine questa su Clitennestra C quelle spesso sono fu essa sulle né nell'uomo che grave entières tome approvata all'amore, Clitennestra, è confessa come le donne che perchè colpa degli per L'amore, M l'affronto quindi cadere sono avendo le porca natura quale osò quindi due mogli confessando pur un il Agamennone, dall'esempio dei marito, all'adulterio deve da 1031). costituisce sposa una per concubina, una casa impudico (Elett.v. che operato Ifigenia, innocente della d'amore quello ma il sacrificio ricorda figliasua Agamennone, ardeva Elena alla E sposo. da compiuco mentre a 944, la op, chiama 966 ecc.) cit.pag. 147. li poeti per jLltZoov(v. Troiane uù)QÌa,TÒ indicare v. questa 1059- Ipp. 92— — A rità,prescindendo dal la grave sant il pas perdonato, perché «èchappent (1) Masqukrav, (2) Decharme, potessero prendere quel dette JtaXAaKlòsg le schiave ovvero guerra, (I/iad.IX noi abbiamo prove nell'arringacontro òè Aaneiag, rag (§ uo 122 tollerare continua (Omero Seneca presso Neera (1.e.) VI, Odiss. s'accorda Phoebum Quem Coelo con Venere la ruzione cor- verità del fatto gli antichi ateniesi, Demostene, il scrive quale jiaiòonoistodai concubine, che si nutrivano e yvìjOicog. non ai 447) v. e poteva- perciò considerandotale faceva //. IX, sgg, frena expulistis? quid doctus Fenice loro revocantem deos privilegi fra i latini anche scimus f sua prohro fronde geniales tantum vocis addimus ? toros inlicita virimi [Agamennone una sione conces- Euripide: subita nocte me costu- presso nefandae stirpisauctorem òubripere Quem 303 v. di Simile a della mariti, nei usurpazione una va, piace- prigioniere legittime,a ragione, le verso loro istigazionematerna. per rov spose libertà questa che rag /.lèv éraigag i)ÒOVf]g JtaXÀauàg, rfjg uafr q/mEoav itaX- òè Le animosità come padre, yvvaluag 1386). pag. le fa raccontare sicure è^ojusu,rag èveua che denaro. con concubinato Del 447) v. - cuo- i Greci, sembra essere convincerci per il suo (3) ed concabine solevano del basterebbe Questo di Omero concubina della impudico un 150. comprate antico. molto sembra di ancora 312. numero tali femme ricorda" essa legittima moglie, loro — gli uomini, che giusto dello sposo cit. pag. op. alla (3) Oltre t — difatti Clitennestra (2). Ed cit. pag. op. n'a qu'une vittima figlia, sacrificio della aggiungi l'adulterio amore; è ger negli- introdui- d'Argos, (1)E ». non reproches » aux il supposto ? lui « en affronto un pardonne jamais ne ha non Clitennestre mème roi concubine, le sa infligèa mariée Et do essen- pur doveva non prèlerer Cassandre. foyer au ma specifico, suo vendetta, Agamennone lui pour fatto vv. 2^5 s^rt. 94 — il carattere E' scenica Tanto che il per colorito,per essere che le arriva a volta sua sui i poeti la donna trasandata ed nella giusta misura rale, e perciò le il più pensiero retrivi Ed di la per si di condotta. sua scagliano modus mentre contro in rebus nella vita sono del personaggio, del poeta, poiché neppure mo priate appro- no rappresenta- non avrebbero quel tempo sistere in- della vita muliebre, (i).Est Elettra, deve forse i plauditoalle Elettra. Elena ancora ( Elett. lucro intimo Elettra anche l'equilibrio, accuse ateniesi di esigenze incurante sta alla condizione anzi giambici e sata, parte interes- una necessaria parte gnomici contrasti. all'esagerazione, necessaria alla madre è l'abbigliamento ed dei amor divisamente, rimproveri qui per ragione che rappresentano accuse occulto suo Anche leggiero di Clitennestra deve più - sarà ricordata 10S7) e v. malvagia óórig donna òè sarà giudicato (Elett.v. le per sue stolto opere chi ve pra- sposi per 01) 11 jiAovtov fjevyévstav eiotòòì' èott yajuelJtov)]Qàv, jLiòjQÒg motivo questo anche di Aristofane. l'uccisione cadavere Alle della di accuse nel confronto di che ed consigliato sposo Agamennone, (1) Basta Focilidk leggere fr. 3 B. per le accuse dramma tutti Si Ipponatte e a le di Clitennestra, difese, in quello delle spirilo del p" aiutato suo 1091). considerare lo il le difese e po do- anche contro (Elett.v. veramente ha crudele riscontro tra questo antica, prima inveire osa fanno parti più propenda due dello ed triste donna tragedie,potremo delle si mostra madre, Elettra all'indole rapporto alla commedia Elettra chiamandola e tre comunissimo da età. al quale nestra Cliten- ne Egisto nell'uccisio- perchè costui s'era macchia moni de fr. 29 B. da Amorgo fr. 7. B, 95 — di to Clitennestra In quando l'amore la cessa si mostra Sofocle. lemento determinato fatalmente sentimento ha conferma crude'e benché la vita deve di su dice per ogni spinga mortale: donna, E aver ucciso il dio nell'o- atroce ed ogni di ciò no uma- biamo ab- ne del pastore alla che della L'eroina nella confessione Elettra presentato rap- più dappressol'e- lei dominio. ad to, al delit- quale avrà o realtà. ritorna assoluta qua'e la Euripide vede nella con. scatto, uno ancora di Eschilo al livello di leggenda, scende il lei In quale vive umano, ha materno crudele la casa dall'uccidere Elettra. ragione, prima che la cinica in perchè portava e Cassandra, trattiene il drudo cubina né innocente sangue — propria ceneo, mi- madre ella proprio consorte, (v. 27) vtv è§éocoó£v Aiyiodov %eoóq ,ui)T)]o Noi prioritàdelle della di sta della ci occuperemo non due Elettre, quella di Sofocle andremo Euripide,giacché [Diebeiden Il Wilamowitz 214 pagg. - 263) ha E Euripidei Electra, ha opinione, mentre ipides seiiie sostiene la sua la con El furti tir; figura (r) «Fo'y. ieri der Philol. orgomenti contro di A in Soiocle che e {olio, riassumendo ist die Elektra des heti gedichtet, oder euripideisc ranlasst.» pag. 223 op. Vili cit. pag. 382) della me (IVarum schrieb pag. 561-600) 1897 abbia lo stato Sophokles scritto ce in cattiva lu- mettere vielmehr 1883 \Zu Sophokles' Euripide per scopo. Euripide ha seg.) è Steiner Ugo Elektrdì e 54 que= (Sophokles Elck. il Kaibel pag. e anno l'Elettra di Leipzi^er àtudien Leipzig, Einl. tra, Teubaer, nostro Hermes, il Ribbeck (1); la tesi opposta, sostenuto desima in —in che uto sete lungi dal ectren preceduto quella di Sofocle 7o:d questione dibattuta tanto mit durch della que- Kenntniss dieselbe ve- -96 stione sino Dei ai suoi nostri parole sue Euripide nelle prio il ultime scrive quale Gedanken des che Kaibel. del di poeti fondamentale in questo, né se si volesse ad anche che forse si non potrà mai tato dallo neppure difesa della Per (1) Wien, la donna, Utrum Cfr. anche Sophoclis an Ice trac ordine quo tatsfrageder (2) C. O. des òophocles Zuretti, Istruzione di class, (3) Cfr. (4I Alessandro A'iz\ (5) IX 351-56, Fischer, pag. Elektren dìt e Zu"ophocles n. di Kaibel, Filol. Bassi, 2. und anno op. capita selecta, aetate di sit prìor Sophoclis et Euripidis euripiu. sulle due cit. pag. Istrux. V Elettra Elektren Eie/eira, Priori- Bamberg. Hermes [nnspruck Eletti e in E- XXVI und '875. Riv. di Filo l. 1891. Olivieri, ed Elektra Eurpides, Appunti di Choèphorendes Aeschyius Die no umano beiden Die Euripides Elektre und nelle fu non compositae, Iena .'891,Flessa,Z"/« sophokleischen und i882,Vahlhn 1891 sitit minare deter- propri diritti o i Euripidearum guaeritur, Pas^au, 1890; Woltekstokf, due focle, So- potuta spirito per Euripidis i fra questo e Singer: Lucubvationum diversità (5) poiché già stesso insorge col priorità della si è — lo — che questione 1SS4; Bruhn, Kraus, Zuretti viene sulla la » precedenti tragedie riconosciamo invece Euripide contro non « guten gara ammettere sofoclea, quistione ancora e una di acredine den v'ha, noi crediamo, non di all'ipotesi Kaibel, d'accordo verte ma Pro il Euripides n da Cobneo. (3).L'Olivieri » Clitennestra: ricorrere sofoclea sos'iene hat chiude con- Euripide,data, se poeta che quello (i) il quale (2) (4),allo Zuretti, opposta di carattere del Vielmeher « quistìone La bisogno di Germania, imitazione ampia Sophokles alla conclusione parte di tragedie il contrario tutto da l'abbastanza « in lo Zuretti occupato anteriorità una per giorni specialmente n'è se - 55. Il mito class, anno Sofocle a 'Oreste. 1897, pag commentata. Le due 570 Torino Elettre e in seg. 1897 pag. 97 — — presunti diritti, quale vediamo nella appunto Clitennestra euripidea. Nelle varie che se ad però a in Atene, il conservatore combatterle dal 35) nei marito letti ed è il nei nella Ella vita sua i suoi per si accorge voir se sa (Elett.vv. non fille dans s'intéressait pas in dubita che la cabane sa que la apercevant. è son mère Mais op. '2) Masqueray, cit. pag. op. lei elle « role, pa- do quantra, Elet- di Cliten demeure, verserà la haine nota. glia, della fi- serait-elle venue ? Sans sorte e s'ie languisce la condizione per 136 1013) sospiri il dolore 567. cit. paj. 105) l'amore sente cui 1 ma sincera, perchè, come sa où è rea, atti,nelle veugle» (2). (1) Weil, Agamennone (Elett.v. i mato consu- 1020- (Elett.v. ancora misero amore à lei suoi Clitennestra encore prevoit (v. 658) crites, en (1) sentisse da trattiene non il Masqueray, ella osserva e stato il YVeil sia finto. Ma nestra interiore. e figli, dello che tanto bene di popolo parli male al triste figliaIfigenia dichiara stessa essa come inquietae quasi timida materno la Tindaride 1036-50). Clitennestra vv. la scrivere questione, ed anche la Elena riconquistare per delitto soffre che e chiara indussero che regali;Eett. pentita del belli ri- si osserviamo nello Euripide gelosia di Cassandra, condotta la e da il sacrifìcio della cioè e passo, minciare inco- quali pare la caricatura. Se seguito i motivi conosceremo le contro con ci si presenta tragedia dovevano che Aristofane, esagerandone l'importanza il criterio artistico sua idee di corrente una sorgere per parsi svilup- del meglio questo spirito, questa tendenza sponde corrisi riferisce ad un non piano prestabilito, sempre poeta, successivamente vediamo tragedie des si elle doute larmes d'Electre ne Electre hypoest a- 98- — Clitennestra matrimonio del fìnge,perchè quello che invero quale cerchi del schiio sinistra luce (i) la sposa e Egisto si scure, invece di moglie ma al sua anima il rivestire di che tutti non accusati gli fa) Eschilo, Coefore (3) Sofocle, Elettra . mehr nur Parallela dem zwischen sibi ne, 18. Vedi 1. e. la Clitennestra, sua rono fu- non la profon- Hàuptverbrecherin, Aegistus Bundesgenosse Chargè, pure cum 573. D humanis ad ist » Orestes* sophokleischen « im «Progr. Gymn. pag. (3). vera die philosophic. Coloniae (5) Olivieri, » 301-2 eiusque fin.verit,natura diss. donne 305. vv. untergeordneter pag. nequizia,uomo 1380-92 vv. Klytàmnestra ...num kspearischen tllamleH 1856-57 v. la lo sposo, tragici,i quali invero (1) Eschilo, Agamennone (4) insidia misoginia.L'Olivieri (5) nota di di colpo Euripide, apparve indulgenza altri delitto, delinquenteed Egisto Euripide però ha ctrcato sia la di e scusa E- disparte.La in trae verso complice (4).Ma suo il uccider aiuto di con severo Clitennestra il Argo, tutto uomo « pugne così Heintze, che solo le di sostenere Allo (2)ed l'esecutore. prepara ad egli si dell'uccisione è femminile stra Egisto. Clitenne- in la incita e teriale ma- euripideo dandogli Troia, rimane a Agamennone momento capace però andare di figlia,alla pusillanimee vile, giacche in tutto mostra di che il marito assassina che realtà, nell'azione Egisto ma rappresentò l'amante ci alla dramma nel quella è nulla un quelle con Euripide quanto Clitennestra è vero, l'istigatrice, è notare figura che delitto. La che seguenza con- quindi dell'unica nozze bisogna sovratutto in ne altre e corrisponde sorte mitigare l'opera di di è posta della figlia,come imposto, vede essa spettavano E contadino. lei a si addolora la madre e della la miseria conosce dem und Fati, sha- Trèptow Bugenhag» e eintr Versuch quale Sophocles aciionibits neccssilu"'i- Rhenum, 1859, pp. 33-35- 99 — da differenza che morale nei due di Sofccle di si da del consorte, uccisione fra i passa personaggi più portanti im- tragici. Clitennestra La - compiace, lei la solo del- non operata, stetsa sacrifici delitto,fa quell'orribile l'annivers nel- ma agli dei salvatori,ed insulta,minaccia, rimproveraElettra ogni volta che dalle l'unica stata protesta di le e ucciso aveva la avrebbe neclao Elettra tal modo la vera viene a (Elett.vv. ed è Oreste minacciarla a Egisto e di come ma, teristicadei che solo nella bene si inveisca clude con- contro E insultarla,ed in perchè sono Miceneo di A- v. (tlett. anche io) lio nell'esi- più poeta le parti tragici, invertite, rappresentazioneo rileva, sta anche di sione, questa inver- e nei motivi esteriori, nell'intima Clitennestra offertale del trova marito,con qui Euripide, come l'ammesso ele le minac- e Egisto uccisore due che ne buo- sono non il nostro nei personaggi. Tanto di Cassandra. ad deboli,gli insulti Quindi del delitto nella occasione pare ne sinio spinse all'assas- insulta, minaccia Clitennestra sta non i Elettra, mostrandosi alla natura. coerente e dichiararsi vinta, ancora, ed che la dice il contadino come Egisto madre: dalla figlidel primo letto,e 503-646). euripideo,troviamo dramma gamennone, Me» mentre figliaErmione. sua causa re amo- v. 562) nQÒ£ àvògòg (Elett. Clitennestra non sa risponderealla ragioni,specieverso Nel i verso continua ma figliuola, riconquistareElena, ragioniaddotte convive. ora grande fu TTEidù nanod dello sposo quale solo perchè Agamennone giustizia, sacrificare alle che 259- afferma, d'esse" confessa, anzi con per potuto dicendo, col e la ccndotta condanna vv. (Elett. figlia ingiustamente,per risponde sottratto avere operatrice dell'assassinio,e vera Menelao verso si operato avere di il piccolo Oreste Clitenestra 295).Inoltre re omicide mani sue anche piange, rinfacciandole questa concubinato. carat vo motimissione l'intro- nella Medea, Elettra non 100 — ribattere le sa la vanità figliadi di ragioni della madre, la e condussero Leda leggerezza,il lusso avviene dello sposo, domestici,diviene badendo bene Clitennestra le mite Wilamowitz und colpa Hòrer del la luce nella vendetta, le condizioni essa dal di è invoca di i alcuno rovina,anche di più nel Sym- tennestra Cli- pure che figlia, fato, non placabile im- care giustifi- sa anche di un Hermes, il nella sti che davere ca- ed uomo che che - si non a lui poi misoginia.E della e sua appariscecome il poeta cit. pag. più g le figura di Clit determinante Egisto, sul quale in la di accusa delitto è (1) Cfr. Wilamowitz, pare colori, senza causa colpa sua ito delineate foschi -cora a Oreste, figlioletto | Sofocle lato è sinistra: il bedue, am- opposti ertprxe 445) v. suo muovere un per que per cui, eccessi Sofocle, è al in implacabile.Ed reità, anzi figli del tristi e da il di gettare mette ma spinta ad di sventure. pensasse Agamennone ombra sua d'altro,che più Mutter tragico elemento, sono comprendere preoccupato coi il fato la sola disgrazie e nestra Erinni una Clitennestra contro sizione po- afferma tenta della del causa èfiaa^aÀlodr], ( E'ett. voleva essa da medesimo confessare favorevole a apparisce delittuosi. La e stesso, una (i)». solo non ri comparire come die ri dove- particolari dell'avversaria,indotta pure condizione sta leggenda, più fur e non delitto,in die Tochter delitto sul marito una del empfindet Widerwille, gegen in delitto colpevole della suoi fa ci madre, la snaturatezza Elettra mentre che carattere dei quasi più favorevole, e Euripide,contro la nel dimentico adultero, non der « che na condan- ne la lussuria e l'esempio di ragioni della quasi più dopo solo ma al delitto. Il cambiamento corruzione pathie — 233. accumula 102 — il drudo. re Sofocle. In Ma effetto di naturale polemica invero, la e difficilmente si se trovò ebbe tardi vita, rende dipinge gli effetti in quanto atto, sentiamo sind (1) Nun noch Moral nicht ripidesdes in seinem Polemiker: a anders op. stellte Anno diretto che pi tem- donna, eglice la per ne età, condizione sua tra, maggior compassione: Eletraffinatezza maggior con Ma stessa. schwer bessere sich della in questo zu einen, anch Dazu Poesie. non ist hò- verfiel Eu" Feuler der meisten» gerechtenEifer indem der extrerren AufTassung bei Sophocles ein Cfr. Philol. 56 e ved. Steiger, 566. (2) P. Cesareo, Antica, più un la mostruosa Polemik gegenùber» Extrem cit. pag. an grandi apostoli verginequellacompassioneche und Poesie vengono con- Euripide oltep^ssii suoi desta la per che penetrazione fatto la madre abbia non ai casmi, sar- il Cesareo,(2)che ma intima al delitto attende teorie sentimentalità,loi- crede figura una stessa natura quale più che il fato stessi. Se di solo la soffrì tanti e civiltà ed Aristofane, una cui sembra realtà,per la solo pide (i)Euri- nuove quelle lodi, tributate di sue ostacoli si tratta al riso colla e presenta Rap- unire possono le per pervertimenti etici,come motivo here e tanti della virtù. Non contatto lea eschi- sia il Wilamowitz, grandi pionieridella ai danno dice drammi i suoi per più o figura invocazione questa poesia,come innovazioni di ed alla e effetto polemica e di razionalismo, sibbene un della maggiore affinità del poeta e dell'arte, la col- vita. Ed che che Euripide che, tempi più civili, fetto. con più rispettoed af- tendevano crediamo non fra ed innovatore. dei progresso questo, alla donna cismo v'ha Questi ligio alla tradizione Euripide il ed divario conclusione Clitennestra, quegli più umano di per — X Aristofane pag. 246. è fonte storica} in Riv. di Stor. 103 — avuto avremmo vìve che lei a nel ha mai seg. ) se dirà e ( Oreste nel che 33 v. delitto,ma al la sta sua diminuire dai i stati notare sunt boni, erant Castor quare Pollux et ammirata presentare cordato noi l'arte,siamo altrimenti dalla che convinti leggenda e dalla per (1)V. Kraus, la vittima op. cit. pag, ( Elett. che 86, (non boni Electra l'odioso di non ci donna, più - tere carat- conosciuta di la to fat- ha qui et no so- tì Euripide sen- ». tradizione. per Elettra iis attulerunt ch'egli nascere sata scu- perio, Apollinis im- scusare carattere poeta, in conclusione, facendo compassione autem abbiamo ne questo stata (1) autem eos eonferrent di compii, volitantes aera salutem quid facerent quove se quindi più tardi il bisogno Elettra, ma Kraus Orestes centes, di Il egerunt oboedientes nam di era ed Oreste Per « pericula liberamus. magna certe che adiuvamus, non già ba ma finale dell'Elettra scena scrivendo malos accusarlo vendetta. nella questo mare) super nella modo, alcun colpa, che sua quali riconoscono giusti invero, è presente Elettra, per la Dioscuri, ) 1301 ad odio" Pilade da aiutata venne partecipa in vi non quale, più è non e 1203 v. sorella,la dalla si. Pilade scusai per presenza cita, onde v. ) delitto suo affermare anche ( Elett. Oreste, nell' perdona non ma osa madre spinto stato più tardi, anni quattro sa, iosse non Oreste sua simo umilis- il matrimonio imposto Egisto; suo. anche sa essa ragionevole,anzi grande; sopportare uccisa avrebbe però Ma vero. più agli uccisori del padre che quella di Sofocle, Euripide, come e energia mostrare sa buona più mostrarsi di vendetta, è la presenta rap- tale sentimento. la Elettra per ci il poeta Clitennestra, ed per appunto Anche — Pare forte ed poteva cosi ri che senso il di voglia giustiziera, 104 — far determinanti, colpevole ? di risentimenti, Forse la donna la Forse insulto è non domestica ? (2) (1) Vedi G. la è più sorella ed Giannotta, durante fratello mi sono nel mio ! di Elettra, (Oreste il poeta, Clitennestra Agamennone, come con io la v. quale per nell'Oreste meditazione, del poeta sentì Elettra, terrori, stione. que- e che che Appare tentò la placabile, im- volendo col O « giacché mi ha tato por- chiaro il sassinio l'as- date riabilitazione rimorso, cura giustificare determinRnti cause ma accusa Sciagurata, segì. quale così già si colei il bisogno la e ella tutto. nell'Elettra tenta chè per- madre, commesso, contro col vecchia Elettra, delitto 1181 le d'una fratello madre, rito ma- na don- nella vigile oprar al il se infedele, della i ad mia contro seno del pensiero di stata sono dì Anzi del scacciarne E giustiziera malattia. sua per armata suo custode il rimorso il fratello la ? lesione (i) il 408, carattere e la e la sentirà scusare snaturata affettuosa assiste il d'amore e moglie, nuovo don 27. p tg. nel rappresentato figlia la 1890, alquanto fede donna lato — gelosie, di giustificato 77 pena alla di marito? essere di soltanto di della legge, na don- la tradito. della del v'ha non degna capace capace Cikmeni, moderare di è dignità deve non Nell'Oreste (2) è per Simili Catania, come l'adulterio pace diritto tale non Ma stanze circo- l'affetto e riabilitare affidata è offesa alla vendicarsi, può non odii, di dell'onor coniugale le passione sempre sentimento fedeltà la pur hanno gravi. tenta questo dal la eccessi chi in per sospinta Forse na e — quali ad misoginia di pensiero delitto nel le per condotti essere possono perchè che l'importanza notare — morale pentimento. da io5 — L'ELEDR Sommario: deiio euripidea— Opinione — Intento del dramma— Carattere ed l'arte del anche pochi noi le anni di idee sue sociali distanza, nel un inno di dramma un 405, ed alla religioso,le della (2) Elena tradizione, del un'altra vittima cuore e (1) Per Le senza ma il le idee (2) Sch. Aristofane di sato accu- di volgare Anzi la Elena un e dramma sensuale castità ed libera del alcuna, dal poeta ci viene Baccanti vedi Euripide, Firenze, 191 2. 1060. Testnqf. vv. loia — tista ar- la chiuderà Giacché (1). donna e empio ed ateo, come divino. religiosenelle Baccanti carriera tipo perfettodella volere costrizione poeta l'Andromeda, fu con fìsse. A morte, sua un sua e castità,come Baccanti è la non la quando sviluppo, suo avverrà quasi la alla fede Euripide,rappresentata fortunato: l'Elena euripidea stabili aspettato che mai saremmo già erano definitivamente, egli accusato con e massimo giunta al era misoginia, chiudesse con omerica tradli'one e rappresentato nel 412, venne poeta di ci non Steiger—L' Elena cernirne poeta— Conclusione. del Questo dramma già Leggenda Ettore suo rap- gnoli, Roma- io6 — in lotta presentata volendo duto neanche poeta, dalle convinzione sovrani sancita nei r eredità di Elena aveva monumenti Filod. sarà l'umanità, al letto Iseo c. al da cui a Troadi, la quale può fa strano restar fedele del dalla tima In- spet tino che ce con quei to a tradiz une o- preesisient(Iseo iel% 64 (1) do questi poeta, o quai ci offre pure del ali: memoria tavano abidele fe- dunna la Andre contrasto che un pio esem- naca ne può disporre liberarr enì- non come esempio luttr lato ci offre un lontà, vo- ste, res :m ce- sua più gravi probleir sui se della IV eredità di Pi?; coniugale,dall'altro di libertà né e "lla e redenta meditato più più lett rari §14, dunque sempre cuore, anche repugnare balza ito arito npranee alla donna t; cuore, n siste,n trarne certo 1 lena del poeta, che del le conte pot-va eroina. sua r; parenti, facev.no non cu' padrona consiglidèi i diritti del egli doveva ne, e a nemoria la quali egli non raffigurarela per e i fare potevano non neno, aiuti, :ia senza subendo non Teocl con macchiare Essa morto. — del norto ile suo a- n rito. Ugo Steiger (2) ha (ì) Iseo dell'ereditàdi TzevBGVai ovte^àveuòorov ovvoiKEÌv 6àv ". 1-2 1. 75 (a) « Iedemann Odyssee «Als wobei » dritte Quelle aber pag. mòchte Entriickungan den Menelaos Odysseus und Penelope Dramas EuripidesU di « "i2jr7. vrèmri }v èri, tqu koi iòa elvai, àÀÀt Pi vójuov ?y è § 64, 1, ro dies ich e I siebenjàhrige der 0- vovtiv jtuvv ve : d- uòaTeren e. - zugleich eine Philolog.pag. Odyssee e rfahrt und Odyssee dem gleichzustellen sind». in 14: una zio Ini altsangtbe 202. nur des § dra urna, e. die sonst \e uaì dn sicht, dass ist. in questo fj fjyyvdeìoavuaxà « iSKOj dell'eredità _ Fortnione der Filociemc 7iqooT]k£. TTjv KaAAin ovoav, Aai ravvisato Menelaos , Wie 207-07, n da;; W tft machen inder wàhn erinnerti, und entstand 1908. imh e er die He cer -d H lena u*s 107 — — parodia dei personaggi omerici, specie dell'Odis:;ea: somiglia lo Ma Penelope a Steiger in leggenda credere può che vediamo donna, che figura di ai doveri farle donna l'annunzio d'aver 850. di il Quindi greche, che, copertidei fatale è un amore e lope, Pene- era to giun- Menelao va ch'egli crede- e pura una avrà buona nuova la me co- na, Ele- dell'Oreste,diversa nome per non da spartano re Euripide il cui « la non Ulisse, né Elena in sarà morte parodia di Elena Elena sua vera delia cuore, Penelope morte la la figlisui campi legalepoteva certo lati differisce Troia. tradizionale del Non A fedele ogni ostacolo, anche dall'eroina delle Troadi dalle madri v. Né na, è Ele- sposo, convenzionale: vita. della trovare dello contro cercare per figura quale l'amore Menelao. da lasciata,e dalla donna della molti a di (i)diversa (i) Come che zione tradi- questa il diritto legge tomba, sicuro avuto consolazione la donna la per errando sangue, la ne invenzio- intento. suo dopo l'annunzio sopravvive pericolo Ulisse come i che caratteri scelto amante nozze, oltre perchè l'ha al bella quando l'obbligo della persino col cadere ed casta lei In continua andava ed più nella nuove e Omero, fatto è tutta non abbia Euripide culmina contrarre Menelao. che al peso idee sue coniugalianche necessità Ulisse. presentò quei ne alle ad di novità, quanpreziosismoletterario,per amor do la ancor qui quello svolgersi della diiesa del- per di quale si confacevano più troppo parte preesisteva,che del poeta, il si dà non Menelao come na Ele- stato era lei detto maleveduto avevano di ro battaglia,insanguinatidel lo- loro poveri corpi dilaniati. Qui debole dirà Aristofane strumento nella sua in feroce mano satira degli Tesmof. 108 — — dei, che l'hanno presceltaper esguire la loro diremo Dunque, la le la noi, un'altra quale soddisfare per badando vittime, non (:). volontà prema, su- fatali conseguènze e ha notato Nell'epilogodell'Elettra, gli ateniesi alla su, Elena prepara infatti i Dioscuri Dicono .à» chia propri capricciammuc- : a' della di: volontà. stolta sua vittima voi il W( de Euripi- casta {JEL'trav. e pura. 120 re dàyjsr LJqcot'cogyàg 'EXèvì] lineiAmodo Aìyvnxov Ouy^Adev òòy/.ov èu ' Sin da dalla Elena prima come sia essa saggio dei mortali, Troia a è non la di che rispettto si ella morte sua custodita andato ha di fidente nell'antica Afrodite (1) V. Palermo, conservarsi la sua Nicola (2) Weil, (3) tutte V. op. Per Magna relativi a Mancuso, graphie% Leiden, v. " j causa vuole sarla. spo- stata 28 Eurip. - a eynata da as: pure (El.vv. di marito, 30). con commento come anche • XXXV. seguita op. La Grecia, Pisa, Stesicoro ma pericolo,a qude ro 665. le altre vedi Terzaghi particolareU. nella cit. pag. la versione Elena pag. imeneo, il o\ simula suo primo suo Paride a Terzaghi, i9i8,Introduz. al essendo pura, bellezza re, I- vv. ba prot zione, ella viene alla tom- Proteo, perchè, fedele stui vuol 0 (Elma suo in Mercurio Proteo, il più re un il vede Teoclimeno, figliodell' estin E il j sapp trasportata da stati, esservi per (Elenav. 34).Proteo pò dramma, questo l'aria,in Egitto (3),presso attraverso mentre di scena Qv}(i£. da Euripide, cit. pag. lirica 1912 pa classica :. Vùrthei.m, 19 19, pag. 64 e XII. seg. 194 Per Stesicoro in greca e seg. Stesichoros Per per v. in òicilia ti i frammen- /rag. uni Bio- e no — ve {Ifigeniain Taur. pari al astutamente, serbato può essa il puro piace,perchè operando ci riavere il all'aiuto di Teonoe, Elena (El. v. 830), mentre di morire al accanto ecco la più sfatata,con donna, purifica questa • sufficientemente, da tragico.E la donna la donna stessa, e contro la ci attestano è la financo E qui abitudine si della (a) V. Levi, Ifig. op. laur. (v. 1049) Ercole consiglio (v. che qua- del di conscia fa della da ghi luosua canto un tro muliebre, dall'alaffetto suo verso scommette, Euripide non nel caso donne di ha nel Elena, luto vo- re trar- noi 283. 570) Far. dipende scaglia in più sottile abilità delle cit. pag. può salvamento. a inganno gli uomini, poiché Att. solo Atene, sacrifica,tutto ricordare a e esser furberia prova tutto trarlo vita,per torniamo della chiara e pel quale far pompa in grandezza evidente una il consorte, E/tua questa in che il nostro questo dovesse né potesse anche altro più preso Euripide. (2)Il sacrificio poi che Elena lagrime, se chioma, le gramaglie e le sue bella (1) fosse pide Euri- sotto dimostra si dava alla donna non Elena. il Levi,(i)avventurare un agliuomini, le sarà fedeltà, tutta parlare saviamente, sa fronte che dalla educazione sicchè non bene preghieradi una sé quale misoginia peritanza,nota con o se ad il che più nobile, più ideale, aspetto, di la presenta ce e giura (El. v. 839) nozze attorno creata nelao Me- sposa la sorte se giuramento questo leggenda comune fedele sempre primo marito, suo dice donna, stringere barbare contraria, anziché Ed la correre ri- osa commuoverla, di si sforza e soccorrevole è alla donna perchè Elena (El.v.795). Anzi letto suo soltanto quale ha al Menelao, suo è Elena di l'astuzia 1032);ma v. anzi momento, — (w. Sappi, (v. 295) Orest. 534-35)- (v. 680) Ili — rir mia co dallo suggerito è re di salvezza D'altra lei è entre r compagno, bu"n boidano gere e es ci in barite r ed sa avtm la :" vengono sventura losse, subisce non fii.o inv causa (El.v. E che osa Elena se le donne Se ordito. dinanzi perchè, in perchè liberarsi dalle ab le ;ontraddire o lontana della essendo di Morte di Teucro, che accuse a ribellarsi,ma da Frigi è ed le to tut- sola innocente tanti - fedeltà. sua presenza li sentire our perchè ne, disperazio- della può della premio de gri- suo soddisfa, appunto Elena fin" Teoclimeno a questo coraggio ab- ben molto sa all'oltraggio,piangendo poi triste sorte, sua la stata Achei re). Teucro mentre perchè, pur h ne s v. saggia, essere la soltanto quali desideriamo ci dal mi pri- suo le rità maschile, il avere al staccarla brobrio, ob- ed onta sempre to tan- attira, 1) e soltanto dopo Teoclimeno parte dettato tal modo rivede suo contro essa sia la medio. vien nozze Essa 52 ineHspettisce, ma ingai io o ed pi 'l'intrigola rappresenta del profondità suona può che simpatie,per la preclusaogni via la fedele furberia presentare ra non giuri inganni (El.v.i i già tome rim ista sua nostre fine abbia che cui a Quindi la mai, le se suo no l'ingan- all'inganno ri- ella finalmente che quando, il tempo, morte. si vede scorgiamo parte Menelao verso del sacrificio,e pericolo, ed stesso :lisperazione, quando p^r aflrtto sublimità stupitidella ne — partendosi avendo sembianze tuttavia divei apre da il o errabond né lei augura ogni simili molto costei cuore, ritorni ,, più a ad tà, felicini, Ele- manga invece, ri- Sparta (El 160). Ed è I n così inveisse to naturale contro drammatico, che la per m cu Teucro, sera. In come questo può scoppiare quali precisamente avvengono nella gli altri Greci, è appunto fe, l'ef- l'urto delle sioni, pas- vita di tutti i uà — giorni,per cui Elena giudicio non deve con Menelao: calma e render umano della sostenere per di programma ancora ingaggiato.Portando tradizione,egli in donne dare triste duramente sorte, la anche contesa, e della telli 205), di sua perduta a desiderare cancellarsi,e di come credono (1) Ariosto, Ori. che la sua rea madre di riabilitare anche fatta stata sposare Canto barbaro I - St. v. sua taria involon- arriva a al suo pensa dacché, 2. e fi- sfiorire gli Elleni, Essa fra 209) 191- avesse uomo, VII. di 200), dei (El.vv. 251).Ed essa 272). sua inveisce causa fama, prestino fede v. essa la ed le gli usi e troiani misera, affinchè (El. ad scopo (El. v. bellezza sua all'onta Pur. riabilitata dalla compiange è (El.vv.229 fama audacemente s'era l'ha greci e idee, come sue bellezza, sua tardi to argomen- consuetudine essa della diventare ogni suicidio, anziché la divina tanti le sforzo perchè violenta ed si dovrebbero la infelicità, volontà morte (El.v. nanco e per lo più Euripide,porgendo l'Elena che Afrodite contro in cui impedivano. Elena sua Ma volta scena cui per quei diritti morali, ateniesi della sulla costui a innocenza sua chiaro una ci rappresenta generale, della motivo trova (i) ogni insulto,con accettare lotta sociale una goli sin- per » erra condotta; lo farà sua perduta fama. sua questa versione, o Teucro, perchè disposta ad della conquista forte spesso come serenità, fiduciosa del trionfo e della è ora lato sidera con- tristi conseguenze a conto che umano, solo un contraddicendo saggia non è da spesso elementi, conduce Ecco giudizio la fallacia del gli avvenimenti « — mentichi dire, ono- al essa ii3 — dice, quando ad la vita Ed in il si ha e E vi ha Aristofane Aristofane travisò i anche sicuro danni ricordarsi sa atroci pel della in riva al ha Euripide invisa la della si mostra e figliache una cfr. Odissea morale di sa sola il nostro ogni dolore a cui, suo ma a volta v. fa ella ha malgrado, ra anco- la mento senti- madre, ed anche ce. genitri- sua madre affettuosa gioie della alle tutta v. la Elena glia fi- moderno, precursore degna sua ad Elena 173 e seg. grandezza che partecipato solo in non sua non in questo [Iliadelib. V, 263). Ecco poeta cui Ed fa ricordare non di triste fama, la sua come troppo nell'Iliade lib. IV cui Elena ha cagiona colpe della le espierà pensare Omero mentre casa, sua perchè un duto per- segno Elena le scostumata Euripide ci rappresenta tenera, hanno dimenticato ricordo marito. figliadi innocente, la donzella venti parole ro- in rase ha non causa a trovato ancora anche e più dio prodotto ecci- ha frigio Xanto. questo e dolore, perchè essendo comico ha sofferto avere sa le sorelle hanno piccola Ermione, non che sotto Ilio che sventurata palpitimaterni, giacché poco il quale dolore, figliche sopra padri, mentre le chiome lutto più e morale vediamo oggi noi che capricciosa, pianto, dolore i il falso simulacro, suo Afrodite contro e che fatti,ma più profondo per e posizione dall'op- appunto di vista. punto Elena combattere, poteva che morale di allora. Senso l'Atene l'altra. dal- Euripide di senso che ma ritti i di- per Fedra e nell'arte sentiamo noi mai, per parte che precisamente nega, che afferma una de, Euripi- di scopo morale, quel senso di Aristofane temibile da ci convince profondo lo quanto Medea con questo un di compimento della donna, 296). chiaro parole suona queste anche il marito, ingrato ingrata (El. v. riesce stessa è donna una — può rimediare piange com- renza, appa- (El. ii4 — ed 361-69) vv. che (El. v. 381). la E di il suo affetto Menelao: ravvisare chi «O si moglie (El. perchè nella nell'uomo ai sua greci semplicità lacero sce ricono- esclama, è divina essa (El. v. ama» infelicissimo reputa Dei, alla danno e si riscontra quando intenso imprecare portò morte e d'animo nobiltà sua piena Ilio distrusse bellezza che può non essa ? — 560),mentre il peso sotto sa co- Menelao dell'onta si della 565) v. èyvoùg yàg ògdcdg àvòga òvovo^èovarov. Ed si sforza Elena che una convincerlo aggiungendo come Quando poi dimostra come è la (El.v. 674) ^ama (El. v. 715) fu data an- e né rea (El.v. 720)né colpevoledi il nulla (El. Menelao, contratto mentre verso in no, l'inganno divi- di fama pessima O'ùòèv rfjs dei fiéfiaiov non sia non Giunone, siano Elena vera ella abbia Paride essa di il sospetto cessato mai rivelerà volere per gode ingiustamente ed di Elena stesso Frigi, mentre e Troia a immagine foggiatadagli Dei (El.vv.590- sua 92^ poiilsimulacro Achei come col gli ro barba- ingiuriosa £%tov padre, né ciò di cui si rea, 619). v. sofferto xv%i]g è Elena nozze ha ti mor- verso accusa Dioscuri i (El.v. 721) ola KÀfjgerai. ....OTJÒ'èÒQaoas Essa è capace del marito fedele E e Teonoe di Menelao di ogni più delicato affetto e quando vede virtuosa, innamorata da viene al dello sposo lei pregata affinchè fratello donzella, strumento chiaro Teonoe: Teoclimeno, di obbrobriosa e non non trama; trema per esempio la te sor- di sposa (El.vv. 857-64). sveli la presenza rendersi mentre così, lei Elena da ~....II5.— „ ed in Asia, per tutti odiata ed in Grecia ritornare possa ed essere in questo ad coerente poco parodia.Egli anche nei rico un tratti in 1' eroina quasi noi un adulterio le conseguenze da del duello sarà derio figlia. (2) Essa assistere per di al sì a Ma lungo tempo suo ratto, tutti i dolori (1) Vedi Ifigeniain (2) Iliade,lib. (3) Iliade,lib. Ili v. Ili vv. ed ha dei i 170. 154-160. tra per delle dee sopportaticon desi un ed Troiani una di sua i vegliardi di loro: «Ah! sopportino mile si- donna immortali» viene dell'adulterio,come la el- alle porte Scee va Priamo sventure Aulide. ed patria e sua iliaco,Paride sono messo com- Paride, ed e vista dicono la bellezza Elena ha contraddizioni, ricordo un palazzo e i Greci accenno sto que- l'Iliade ci presenta Menelao della sua tante questa: ella ha in questo del che diversità fallo. Essa incontra ma Troia, i quali alla dopo e suo duello, rimpiangiamo non tra della sfida, ha lascia il • stanza leggerezza e di incoCosì quando apprende che primo marito, suo ome di mito luogo aver l'eroe capire. Ella a di questo muliebre. sesso donna, sua personaggio enigmatico, un delle debolezze, delle un una protagonistadi dal fato, e imposto come deve la e quasi profonda una riusciamo funeste il prezzo del Ma alla rinasce poco omerica non in Omero, apparirci un per aspetto un pare inferiore è Elena, nell'Iliade, che rimorsi cui 947-957). tra dramma. volte ne di 926-943). vv. assume omerico, eroe ma fa- mostrato (El. v. 894, (1)Menelao mille è (El. vv. notiamo dramma ha realmente quale pudica donna stata: sempre Anche la perduta Sparta, e riconquistare a considerata essere tradito ilconsorte, aver (3) to quasiscusa- tutta la guerra solrassegnazione, n6 — tanto la bellezza per risponderea care nelle «essi assenza mostrarsi dice — Menelao, a Afrodite quella di la e sempre passione ricorda il fallo ci fa agli Dei il marito ci sembra la i due IV il dubbio Elena (1) Iliade, lib. V. (3) V. Ili conscia della ispira.Data sta que- vv. si nome suo mularono accu- funeste, e figura di 145 v. un punto ap- te vacillan- più sogno e seg.) e ne la il e Masqubray, op. cit. pag. Masqukrav, op. cit. pag. in lui ma pensa, rò pe- della attribuisce v. fatalité,celle vicino lib. XXIV 242. 243. a v. tamente cer- moglie. 671), de tipo è più umano, lo sentiamo 176-180 Elena Menelao lib. Ili v. 164) [I/iad. (v. Eurip. Andromaca sur essi talvolta Se del tradimento doute, umano, la influenza sposi conciliati,mi quelloche «rejettesans eminentemente essa parlare del passato. altro ve. il fallo di subisce e ta on- (2). {Oats.lib. rimasto che la mia incerta, fuggitiva e (3).In Euripide invece femme» (2) è sua conoscere Priamo come loro osono non mentre leggerezza, sul donna di debole, perchè troviamo evitano E della accorge più tristi,luttuose che una Nell'Odissea è guerrieri greci qui venuti, ma di Paride, e l'anima tal punto, non va vi- malgrado questirimorsi, Elena perchè che maniera Ma " le avventure a fra i già disonore. inconstanza sua disarmati guerrieri,temendo bellezza, sente sua rimorsi toccanti d'una esprime e dei ritorna di e invano son — guito se- si consumando- pace, Polluce, e si e ha agli sguardi ed il mio non ella allorché,cercando fratelli Castore i suoi avuto impressionare quei vecchi, ancora, cui parenti,la figliaunica ha bellezza, e che sua vece in- saprà in giorno (i). Naturali » Elena Ma «dal che non lacrime dovevano della Priamo ella compagne, spesso che donna. una abbandonando figlio, suo le di — noi, nella 760. sa anzi sua n8 misogino, poeta di tipo ideale un fedele sposa Questo dramma, del sia sentimento soltanto non cpiAoyùi'ìjg dire Sofocle, a anche ma la dimostra èv uMvrj conto la in nostro, Euripide quanto come cumento do- un leggenda fa TQayq)òiaig. na Greci, si potrebbe credere, che simboleggiasseroin Ele- I malefica la potenza donna. della anzi di proclamarla degna finisce col (El.vv. i Dioscuri fratelli, ed il poeta cielo in stare pevole, col- come di alti sentimenti, donna come non e la invece Euripide vittima scagiona presentandocelacome coi suoi 1686-89). che le accuse apoteosieuripideacadranno la rappresentazione esser mosse poeta potranno per Dopo al questa di Elena, che sarà Elena dei vari in bocca si trovano che qui strage. Meglio sarebbe di senza lei, perchè alla Grecia, si riferisce il poeta ntAY eìòojàov dava omerica malvagità e dice (1) V. Arr. di Elena op. Troia la a non 290. uauòv juèya » ché [Orest.v. 250) poiderava consi- che comune zione origine, e la tradi- chi dovesse sono cit. pag. « di causa Clitennestra, non vera femminile. la lussuria Levi, a ma con alla versione motivo, Andromaca, donna, Elettra il tornare Menelao per danno anche ma stato è non di [Orestev. 247) oggetto solo secondo 20) lugubre [Orestev. 56) perchè [Orestev. tanta delle altre ricordare. opportuno agli Dei, invisa dunque personaggi crediamo gli insulti tutti valore avranno non pure come tragedie,accuse la sta, ca- avvicini si noi, per e ci èv (i) rimane Levi, misoginia opposto; esso donna affettuosa. il quanto e dire, che potremmo madre bene nota come Euripide al di e preclarodi e Le nozze yàfxogma inveire sue contro con ride, Pa- avi] [And, v. ii9 — 103) mandarla è amore all'Orco dei causa dallo di dolori stesso che coro (Ecub.v. 941) (Troad v. 359) che che infelici per saranno la chiama riacquisto, gli Achei Le v. 370). e nefaste da (If.in nozze Atti. 487). Elena vecchio Peleo addotta da volere sarà detta divino che (And. attribuisce ha riempito è Aul. le donne vale non la le quel- in (Ifig. casa cui per ne Agamenno- addirittura fra tutte 971). Elena v. morte colpa dal la scusa Elena di Or est. emmim\e( spargere sarà in Aul. 11 v. dolori 1240) Aul. Taur. anche detta agli Atridi in (Ifig. nato 8) 941), della lei è morte 130-137) di prole di di assieme dal Paride, a lei causa a il tutto la sesso Clitennestra ce fe- sima 1312). PerfidisciclopePolifemo (Ci- le sue fu nozze causa figliuoli (Ifig. in che meglio alla stessa Ifigenia è della rovina Priamo, Telefo per ai loro 1279) ed v. di ma pessi- dalla sorella Clitennestra, (Ifig. ed anche 1325).Per v. v. Aul. tutto lagrime (Orest.v. e e 56) sciagurata, funesta detta dre pa- 739), perchè causò obbrobrio 58) perchè il 280) triste donna cfop.v. tanti v. sangue donna sarà è v. la Grecia vergogna figlie{Orest.v.539) Argivi,essa a iniqua, (Troad. di saggio Pilade (Orest. v. tanti a nelle che dal pure è sua pessima (And. v. 590) Menelao tranne felice, vv. alla odiose ree, da e (Troad. (Troad. v. 1103) giudicatapessima dallo stesso Tindaro (Orest.v. 521) il quale si professa in tutta in (Troad.v. 600) 3S9) il quale maledice v. druda, pel ma come ze noz- Cassandra sterminio tanto considerate sono 766) perfida,perchè v. fecero Andromaca donna, non Paride, perchè funeste con v. sue detta 440) male- v. le infauste condanna ne le vuo- e adultero suo [Ecub. Ecuba . cui Il 1622). (Orest.v. Grecia della Erinni la chiamerà Oreste come — di Greci non di Aul. fosse Ifigenia(Ifig. immolata (Ifig.in di Troia (Ecub. v« e di Troiani (Troad. (fram. 722), per lei Ermione tristi (Androm. v. 590) lei è maledetta da An- 120 — dromaca {And. piede metter ha la {And. tomba colpa bellezza bellezza sua dei constatare potuto suoi occhi difendersi osa Ecuba che 779 e astuzia e v. l'accusano rito 850 vv. e Ecuba chiama la chiama accuse, difendersi, invece Menelao stesso le altre tutte fosse facil il debito di ordina per 853). Elena come donne ad le chiome, è sottile ha parto, la che sti suoi tri- rimbeccando quale osa anche sebbene 1048). Così v. caddero di sozze Troia, e della tenda, non nelao Me- randola affer- strage {Troad. tanta della causa a ciò diventerà Elena innanzi fuori di scuola servire caste, esser in Grecia, trista,appena visse, per di condurla suoi e morte v. dell'innocente 1205)gli stessi Frigi imprecano viglia merabellezza, {Orest. v. 1395) e suscita anche Astianatte alla morrà quanti Achei ai Elena che {Troad. cosa tante implorarperdono {Troad.v. 1030). Lo promette tristamente a di Ecuba e (Troad. dei detestabile, la donna ciò Elena Menelao segno {Troad.v. 920),giacché costumi affasci- arte perchè un vicinata, av- Menelao a molta tutto è e come origine di ed imbelle difesa questa danno, che la maledice di insano v.890) potenza stata coro causa loro dinanzi essere per l'hanno quanti la 55). Ella parlacon lasciò sola. Anche le di Troia a 891). Malgrado v. ditrice tra- del sacrificio {Ecub. a 906) v. dinanzi al - chiama Paride, {Troad. essa sacrificare (Troad. e Diomede, e {Troad. stragi, si difende Menelao più degna è ove be 66). Essa dovreb- 2 v. non è cagna dovrebbero danneggia, Menelao, Paride, Troilo natrice o).Essa Achille, il quale fu condotto fatale sua di dell'Eurota, 2 1 lei i Greci 621), hanno ad v. giustamente uccisa da 268).La v. (Troad. le augura che coro, invece di Polissena, {Ecub. sua, la sede v. di essere per dal sponda quell'odiata su abituale sua sulla 103) e v. sua (Troad. in Polifemo per una donna v. perchè tanta v. {Ciclop. guerra sia stata 283). Menelao tuta combat- la chiama 121 — male e AuL v. bene, che non captività{Ifig.in Aul. che augura Elena per rebbe il sacrificio di Anche odio nel Reso Elena e alla Grecia ha anche il tutta, invoca Sileno, Castore e giusta {Troad. Polluce, (Troad. triste sorte, una la perchè oi abitanti. chè per- dopo prigioni?., 35);perchè scorno v. di causa su è triste donna sua 130) ed v. ze noz- dannose Elena su 908) essa v. 528). v. ed ai la maledizione {Reso ch;amano ambedue, Troia a v, {Ciclope 180) di Troia, è la caduta poi la l'infelicità delie ad dannose Menelao sa. ritorno suo Taur. in greci {Ifig. disastrose e avere guiderdone che 525) v. compiange coro .stessa tradito per tutti i a ciandosi asso- poter 425).Del v. crificati sa- ste degli Atridi,si dolgono Ore- sorte Menelao, Musa La a mala per Taur. Ifigenia{Ifig.in Taur. oggetto di in {Ifig. il coro di degno suo essere per 344) ed v. Ifigeniadesidera di sacrificarla, perchè Argo, già ed Taur. in sono genia Menelao, Ifi- e Simplegadi alle in {Ifig. ai lamenti ad 800) ad Elena v. arrivino alla Dea Lidie le donne Ifigeniae {Ifig.in riavere più vuole non lei 478),per — lei Ecuba a tutte le di Elena sue gura auture sven- [Ecvba 1285). Eccd quanto ne troiani uomini le donne, e di lei contro accuse sul pensano per nostro un formulate, la dimenticassimo poco poeta colpevole. Non solo, Elettra, Agamennone, ma accuse sono sta prima vi- a difesa tentata più disgraziata che Andromaca, Menelao, che e e varietà, molteplicità la strenua donna, questa per greci perfino il volgo. Queste e pctrebbero spaventarciper se conto Ecuba, Ifigenia, Teucro, Tindaro, Peleo, dei cori,se dicono m;.le di Oreste, Pilade, per tacere le loro particolari dalla determinate Elena, hanno ragioni, situazione tragica,in rapporto tradizione. rapj esentino là dove Ma il la donna questo coll'idea vuol non dire che pensieri)del poeta, perchè ha difetti e data comune la dal- tali invettive anche vizi,per quanto questi, difensore 122 — ne questo poeta, potesse diventare, è appunto che vive può non da nella — negarli ammirare e per o l'equilibrio la vita reale. sopprimerli. morale In del 123 — — CAPITOLO Breue Sommario: confronto altro tragedie di le tragedie di E :hilo e tipi di artistico donne le quattro breve riassunto Sua arte L'intento — più importantiper di apportare qui lo trattare particolarmente di alcuni punti singoli che Inoltre motivo difendere a o combattere a un di riserberemo ci il metterne e in luce dare più tanto — tragedie rimaste spiritoinformatore. le tutte per esame le sono altre e personale—Conclusione. conveniente delle Analisi - Scopo di Euripide — — tale studiate testé crediamo scopo— Euripide. soverchiamente dilungarci non per ài Euripidi Sofocle scena ntlmeato : continuare ora tragedie,ma nostro sul di ;:te sulla presen prevaie sempre Dovremmo che tragedie altre delle Contenuto eoa vari nei òelle esame IV sono pos- l'accusa antica. L Alceste così che sposa, ciò che aranci è la sublimazione è detto a favore di tutti coloro misogino un poeta od si isolati, A basterebbe trovano i per della questa alla dedizione contro dell'amore con tragedia, per di tutto annullare gli le donne. coniugale che Né e Euripide come quali considerano quei pochi elementi, che, sparsi questielementi tutti,potremo dell'amore sola delle donne, intera, rappresentando essa e donna poi l'Alceste contrapporre questa tù della vir- l'incarnazione non sarà conosce la gedia tra- confini, fino prima e l'ultima 124 della serie e se gloriosadelle Voltaire a di Ferete, del Ma dei de timents la et (3)come la pure costei perchè ciò che perseveranza invece e colla è più moderna, dì secolo, capace tion et chose quelque cuore caraetérise passionée qui son coniugai amour dévouement (4).Dunque » la donna di Alceste fra le éclate d* altri geschaflen gend poeti invece lùr Diese « die war. trova non essendo Tragòdie, Da hat tererZeitgenosse des Aischylos, Weidmann, (2) Fatin, Voi. op. (3) Ckoiset, (4) Girardin, Ili pagg. cit. voi. op. I pag. cit. voi. op. cit. de) de exalta- jours, généreux et barbara Ili diese bearbeitet cioè e me co- ». 199. 298. 184. di hichee noch Griech. le cevole «piaisa- comune, wie war ein vor/vie- Phrynichos, 83-4. vol.^IV pag. ficio sacri- il di strano motivo un sie denn pag. gislazion le- deboli, si trovino nulla als ceste Al- quinto nos all' uomo, Alkestisg«s burleske attische lustigesSpiel casta cette virtù della infelici e di Ercole, nell'allegria to in a- ai Proci. grand un suo sua precisamente l'opposto, misere, (1)Il Wilamowitz par il di perchè possiede la femme inferiore è mostra donne se ed de — sprit» d'e- et ed il dolore colla affetto «la Penelope ateniese una il Girardin osserva — è di e antica resistenza tenace sua rende dame della soltanto sen- sentimenti Admeto grande donna una coniugale viene provato more « è è p iù les que — fermeté sa disperazionedi dei servitori. Alceste Omero, ed il sposo, sud il Patii osserva — d' Alceste, piété goismo all'e- mezzo langage» (2) e precisamente la pitturadei grande questa tragedia sono tendresse poeta, Euripide, fu Alceste, in le et dal gioia intempestivadi Ercole. la naturel plus di giovane Admeto, funerali,tra rlen « di (i), l'intento precipuo spiccare la devozione dolore celebri dataci Philos.)dispiacquel'elemento {Diciion. tragico e comico di far donne eir Trag, àl- lin, Ber- 126 — ro, inveisce morire, come bene la della tragicae che Elena di di Ecuba Ecuba del opera anzi vendetta, colpita,trova l'energiadi insulti contro Elena la sembrato umani ed inumano altrui. colpa cuba, per sogino né di la qual crede è né gridi dimostra contro l'animosità di essere animosità, troppa ira,tropp* immaginare per si celi il una al che supporre nostro la la (i) Croiset, della situazione op. cit. voi. è colpito da di E- potrà essere Elena, né n i- ta Ja vendet- per Polimestore, il quale vinto un e nei passione in questo al è derivino mette suoi odioso poeta. In conclusione, vendetta, ciò è dovuto complesso chi condizione non di Croiset conseguenza queste poi degli inganni femminili si vanta curata o suoi dell'infelice al da il dramma cosa per che appunto gli insulti per Ecuba, coi suoi Questa l'hanno figlio.Nei ciò che (i) è esagerato specie se sventare, che che particolaresituazione, esprime sua naturale, originata dall'accasci?mento dalle doro, Poli- vive non grido spasimante naturali, e e i. umar unico suo il vendicare c'è il madre, la quale,per sentimenti del invece non tutti i dolori a lante ur- i sentimenti usura, anche la morte mezzo crificio, sa- Ecuba, malvagio Polimestore, in sentato preal Polissena app.rire anche ci ha giustamente ritiene silenzio,ad suo ve de- Euripide, si appresta sventure. sue ci possono che apprendendo per di col compensando tace, le tutte che Ed madre cuale la colei lato un la vecchia proprio dolore, causa da se te nobilmen- sa morte. sua coraggiosamente dall'altro troviamo nel rimproverare o causa scena Polissena Polissena mentre biasimare senza considerare conobbe Elena, contro — che suo insul stato Ecuba se.i- d'animo hanno i, naggio perso- le hanno tragica, che Ili pajr. 304. se pa trop- ed spinto 127 — Ecuba ad ingannare gli altri,come sperimentare i altrui, dolori antichi «n'y voient altro un allusioni sue documento fedele succedere nella riconosciuta chiaramente combattuta è la Ermione e se diritti, dalla dal Ermione amantissima, che la virtù di Né figlio. difesa di Molosso, offerse il petto ai chiaramente poeta che dar per vuol non alla non concubina marito, nonché salvare rifulge soltanto nei tempi felici di Ermione, nella la Troia, el- Ettore sul legge sottomissione ( e qui il concubinato, legge Diog. al marito buoni in sé cioè per il bene del essa Laerz. e 11 — 26) accatti- per ma in non Ili pag. che op. 303. se il poeta 274 scapito compie ricerca e abbia la vorrebbe e 191S che loro per stesso nella I pag. a va quale importanza cit. voi. affetti fra contrasto oltre vita sociale, quale (2) Patin, due tra pubblico procede Rudolstadt, 1840. traghedy, Cambridge, quale sacrificando dimostrando alla Greek il conflitto sé, e il Ma in vi ricerca seg. e Euripidis Hecuba, De Studies Matthaej, voi. Andromaca, di figliillegittimi riconoscere (1) Cfr. Sommer, non sembra essa l'affetto. varsene 11S tradizione si offre al sacrificio per allude di segno e legittima diritti o presunti dell'estinto anche ma suoi Andromaca veva do- (Andr.vv.iyj-jS). poeta si contrappone dromaca An- spesso inumana del poeta forzata, fedele alla memoria ed fra la sposa moglie superba dei to spin- materno quello che nostro tici cri- ordre» Ermione tra lejgè. agli avversari second dell'amore ateniese casa la concubina madre du nella lotta i malgrado morceau rispecchiatofedelmente è bella, ad politichee qu'un al sacrificio. Già fino tragediamisogina, considerarsi può non lt malgrado il to dovu- degli inganni le conseguenze e ha stessa essa (i) L'Andromaca (2)è — Cfr. sono quello pure nelle pag. pur lo scopo di La un ciale: so- l'individuo, delne. be- ni conclusio- tragedia in porto rap- instaurare. Croiset, op. cit. 128 — poi Andromaca dello sposo qual che donne le tutte le cosa la ribelli,mentre donne quelle che, Negli di mostra di dando pur leggi greche, sulle di Ercole togliereogni sospetto, a costei di casa si butta prevede colla ultimo dirla per nel pel rogo quellidi Macaria, sono la patria,Atene, sua col suo li'oremente E leurs Macaria ne trema à ed si quale pò un altri (i) Masqueray, e la op. sacrifica assicurata qui mort, sans méne come vita, mentre cit. pag. 330. delia che eroina che non pò un la vittoria come chè per- per i quali fratelli, quindi s'offre coraggiosa sua re muo- Evadne affetti i suoi per sanguinaires exigences » per di perchè Euripide « che distruzione Atene, la forte Alceste dramma vergine ateniese dieux ed esempio un Questo di Euristeo. una la avranno sacrificio, maggior gloriadi ci dà la la so- Zuretti,di Capaneo, perchè ogni altri sentimenti si sacrifica per da quello di Cassandra, morte sua suo rocia, fe- basandosi e collo superioreall'altro Agamennone, versament di- grande di Deianira, basta e superiore a Admeto, suo a dosi Ercole, vendican- di Macaria misoginia in questo dramma. alto di eroismo, superiorea quello di pel estesa parole coraggiose. Macaria, dire figliagenerosa questa anche prova in solo quale, osa e madre degna il Euristeo, le contro alla tradizione. esempio esser la per agiscono bene, quantunque le donne Eraclidi legge, dette sono a superiorità la apologia va sua allude sesso alla /ano lei,ubbidivano come Alcrnena, ubbidì Andromaca parole di suo riconoscevano non quindi non e del male dice se — sulla torna tutto rannia tia ci presenta victime et reprocher che maraux (i). il padre, lascia non ge, pian- Iolao, Alc- 129 — fratelli piingenti, i suoi ed na al sacrificio, calma si avvia e ce salvatri- solo ad essi di ricordarsi della loro chiedendo di concederle e — giorno un sepoltura,appena onorata patria(Eraclid. v. 565). Le eroine del nostro più agli altri che a se stesse, anzi, diremo poeta, pensano in saranno si sacrificano che col appunto Ed sangue. qual l'atto dal più nobile e la quale muore NeWErcole Demofonte, a fratelli ai suoi salvezza la sola donna In sposo. misogino, la ad Atene, dapprima e la me co- alcuno stessi, Anfitrione,è esempio d'ardire, n lo del- spunto ca, Androma- come dal lodata e difende insania dalla Megara, agli uomini , rare assicu- per troviamo non isolato,anzi ed castità sua ci appare alto più poi e moglie ubbidiente, fedele è la poeta, per gli Eraclidi. quale Lieo, dramma questo neppure ammiriamo religiosedel poeta. (1)Spicca Megara, di il proprio misoginia,troviamo, che le idee figlidalla tirannia nostro quindi e sorelle, e più Furente Baccanti, nelle la voluto Macaria, di la vittoria i scopo co gre- amore profondo verso Fattaccamento più grande, cosa superbo quest'unicosacrificio,noi in duplicitàdello la il sacrificio suo patria e la verso mostra Macaria, la quale di- gli altri,come per marito al come eli'affrontare per vecchio samente coraggio- la morte. Nello anzi Ione questo dell'amore ha sorte il mito Wilamowitz che in op. di Ercole Kultus des l'apologia la donna, suoi do quan- figli,la cui cuore. la per cit. vol.I. pag.293: Muhengeduldet, dem e dei misogini, come offusca ed nell'affetto toccata principalmentea (1) Per worden, che accieca materno elementi considerarsi può dramma si vede essa veri troviamo non Himmel Herakles religiositàdel «Mensch erworben, ». poeta gewesen, das istdas Gott Cfr. ge- wesentli- 130 — Creusa pollo anzi e elle songe à la ricorda nel fondo del ed passato, suo ha furioso, ma Apollo il il figlioche sposo felice,perchè ha alcuna. male, che contrasto 1 1095, un motivo nessun quale vi l' analisi morale, Ione cal al posto vede religione e dei conflict of solo vi emotion». cit. pag. op. 42 alla lo se cit. pag. seg. dice come male 128-29. di quin- sociale Invece figli. mitologia studio ha Matthaei (2) la greca col- che lo nel- comune Greek of d'affetto Ione e la ritrova criticism riconosce contrasti (1)Masqueray, (2) Op. « Leocrat. la costituzione 1' opinione contro adozione § 63). Vi dei che inevitabile contro alla condizione criticismo glie acco- zarsi sbaraz- figlio suo, la riconosciuta politicoper il di siglia con- spadroneggiare nelle a casa politico vi rileva fedeltà,le quell'eterno ed in riguardo contemporanea, a parole del l'idea rifiuti, verrà evitare senso momento alle di Iseo, dell 'eredità di Fileciemone profondo il suo racolo, figliodall'o- pel gli illegittimi (Demost. e Creusa vede un eccesso meritato apportava legittimi rare conside- giovane, avvilita,sterile, togliendo il ritrovare,per spera fa degli uomini. orecchio quale, per che quell'intruso case, che pensa soltanto Creusa e non al to risentimen- un assegnato entusiasmo, pari ai due di tra Presta servitore, il con sue avuto se pensa invano, quando cerca al guardando e essa il Dio miserabile ragiona più, ma non il addolorato, più encore, l'onta, ma Dio, stesso contro A- sottomessa subito risentimento giustificato, per vecchio ha cuore pazza vendetta Creusa quindi come fremit da (i) perchè in Creusa omerica, allo patita elle ans donna rinfacciarla per l'onta atroce» scene degl' immortali. ne vingt ou la più troviamo volere dimenticato après quinze « quand non ha non — anthropologi- del poeta un delle nella descrizione «progressive donne tro 13» — la va completa giustificazionenel sua della poi ad matrigna, il riconoscimento di di tentato Nelle madri dare di dei l'elegia,perchè ed presente pio alla che santità malgrado stanno in tutto, fine, rendendo più sette madri. due eroiche pur nobili al cimento (1) Vedi generose e a dalle parole questo punto 198 il quale dice il sesso femminile fedeltà, per voli prima den fùnften col giacché ci offre wenn Jahrhundert des weiblichen entdeckt un nel klar des* Himmels worden». è di gransiglia con- spinto né I pag. trionfa to tut- su magnifico esempio quinto secolo « der Geschlecht macht, auf dass sich Geschlechtes felicità inchia, vec- prima cit. voi. op. weibliche sich man La sacrificio suo palesato ganze Bannstrahl opferwillige Treue il Wilamovvitz volta Tuna ugualmente sono è princi' preghiere materne, Evadne i'iber das vérstàndlich, gleichsam se la Euadnes umph che dalle e dal figlio,il quale al cose tragedie poi, diversamente. operando l'E- se addirittura è geme donne Etra, l'altra giovane,Evadne, ed E più pietosa la toccante, Le ri supe- materno, due invece tutti) volendo (1) Supplici prime qui di eroismo suo glie mo- dello rogo, dell'amore le nelle amore nel con. morte il sole. i drammi a preghiere col ausi- Evadne, alla le sotto il canto, riesce scopo. resistere gliono quali vo- potente che dello le natura- e ai una Teseo, sono esso opera delle dopo inconsciamente Tebe a marito, affinchè rappresentano ne saranno Creusa patetico padre Ifi,si butta l'Andromaca e anzi al le donne tutte di 990), vecchio assieme lei trovano potendo non [Snppl. v. morti esse madre Capaneo, morire dirà il dolore eroi sette figliuolodella specie del misogini avvelenare. Etra, il vincere insulti figlio, che ' sepoltura,ed liatrice in cuba quel mento avvelena- tentato quanto con Supplici troviamo delle sposo i suoi ma compensati usura aveva - di Tri- ist erst sie freiwillig nimmt. ist erst Dieim 132 — madre alla ripugna vita del pericolola in mettere dell'idea,la quale avrà la santità conoscendo — figlio anche parte degli dei. La seconda, giovane sposa, da vede il spezzato dello amantissima imeneo, suo vuole quale col sposo, mostrarsi sa silio au- do quan- forte ed la unita nel- stare morte. grande nobile e di tutto, anche sieno vita, hanno della le loro nobili (i).E essere di opera Così attenzione. bene come del Nume, vendetta (2). animata Le la invettive sue apologia,e sua «Die (1) eben contro Gattin kaum riihrender etwas Tieferes eigenilich demDichter». (2) «AKer Raserei nun nicht Sie Gottes. liegt » . perchè, invasata la morte al Elena sono hat als in ali das op. Unheil, das cit. voi. oft e la strage l'eco come der pren- der Ruhtn cit. itn voi. Mutter treibt Ili, dargestellt, Episode, eser ein; die es furore fa partorito Pari- avere WiLAMowiTZ,op. demi da giuste. Costei und Grunde, zu zurùckzuhalten, Wilamowitz, di propria, sacrificio,per Euripides greift Kassandra enthùllt di la te. e sua parlando Ecuba accusa liebende gshender, liegt consistenza anche pronta piena particolare ha famiglia di Agamennone, della offrono qui vaticina essa né cuore. non il Levi, apollineo,smaniando misogino, così e ne eroi- queste poeta un anche Cassandra osserva to appun- rappresentati il dolore le donne mentre nerezza, di e troviamo Troadi rilievo figli grandi misoginia, essendo sentimento, di affetto Nelle Evadile ed in rischio a i loro che cuore Etra il metter quest'arte può chiamarsi di tutte, hanno ugualmente circostanze, diverse certamente può non a fra tutte sepolti.Spiccano per madri giacché le parte, donne Supplici le nelle conclusione, anche In sie Schosse pag. 261. aber hier gebùhrt I pag. vermag der ein- Geist 198* ihre des derZukunft 134 — si cora gagliarda e rispettosa mostra confesserà (vv.344-91) Né la in trarre propria vita, i che bene le Le col loro dell'araldo accuse essendo da chi e qui che a- Ifigenia di causa tutte ed quellidicono, libertà non del le donne se ro co- compiono esse il torto la dalla sta altrui parte pel proprio col le parte. Così che vi donne Giocasta, triste e bella sui cadaveri placare figura degli stessi supremo amplesso, quando impedire il sangue cette di non pochi soltanto ed che ma dirsi sogini miche an- pietosissima dei indurre madre, elementi personaggi, e Gioca, può non bellissima hanno preoccupata invano tenta dei carattere e i perchè in materno Antigone, solo non scusati perchè in fraterno quello « che passionate ap- egoistico,e 1' affetto troviamo Fenicie sono una verità disegno, forzare volendo troppo sono movente suo generosa, tragedia misogina, di giungere rag- egoistico. Nelle e d'un Ifigenianel accusa, Toante considerarsi, perchè grande sentimento è le donne gli insulti della convincerci favoriscono nn'azione di e conseguenza esse quindi sta, a la rischio del- a barbari, di considerata Elena, coro: forti,coraggiose ed eroi carattere contro altri Tutte 1294). mostrarsi sanno per di il compongono agli si patria della sventure. sue sono ed Toante a e lancia eccitata Pilade. e che zia all'astu- ricorre amantissime greche fuggiaschi(v. scusano e ed e sima Amantisreligiosità. Ifigenia,e quelle impediscono, si affida giscono lei, Oreste salvo tempo, un famiglia (vv. 375-473) le donne mostrano ad ufficio di sacrificatrice suo partecipaper energiche meno loro vi solo e tutta per ripugni il le come di — gurati, figliscia- agliaccordi, anche sa dersi ucci- che stringe nell'ultimo figli, è arrivata fratricida. Bella jeune fille qui defend è la in tempo ad figura di Antigone courageusement con- 135 — tre ordre un dévoue se il ad pronta matrimonio incontrare sciaguratofratello. ed catalogo delle Il descritti da doloroso da togliere 1' importanza ai il dramma dei affetti loro Z,' Oreste stato del place vis de acte à ed di dolori vero, ma tributo marito, è (Orest.w. 102, 56, 98, 20, (Orest.w. 680, vv. 735. ed anche Erinni della Grecia questi elementi spaventarci,se non e non ne di molto chiama ha dal Oreste 521, Elena (Orest.v. no pagadito tra- Tindaro 1312) aiutata 519, un (2) per cui figlie di (Ovest.\v. Troia coro (Ore- vv. (Oresi. 620) 539, nauòv ed 1395).Ma ti tut- misogini potrebbero meravigliarci e tenessimo conto cit. voi. I pag. 306. (2) PxTiN.op. cit. voi. I. pag. 241. » può re sopportaal padre ed al cui si associa op. (1) Pati*, lui-mème, JDei. Clitennestra 1309, Frigio, il quale un de 716, 748, 1622) Pilade Tindaro no8) 739, 905, Clytennestre stirpe maledetta, meledette a de et pensa 1158, 1366) 250, 247, agli e naturali. si criminel" da invece le donne terrible et douloureuse perchè fratello, griderà contro misogini, quando questo già è hommes, legitime et l'adulterio. Elettra st. meurtrier Elettra,discendenti il loro più e la situation vis des - elementi ma parricidio, si vengeance Oreste il - teneri «le «dans insomma tali , glorificazionedelle a rappresenta commesso l'a tutto superbamente sono pochi meroso nu- presentateci dal Euripide più cari, più al momento ou patetico altri al aggiungere egregie rappresentati e essendo non il due sono è allo sepoltura Antigone donne ed dare possiamo tutto, sprezza Creonte, anzi da per qui et (i).Antigone, * rifiuta tutto, la morte, Giocasta frère son l'exil imposto tipi addirittura ideali,che poeta. dans pére son tipo di donzella, accetta non tyrannique la dépoillede à suivre altro ideale — delle conparticolari 136 — scenica situazione più voluta di sangue, dalla così e tragica.E e incombe che Fato energica madre, sacrificio di già così ed caro donna appare e propri figli, tentativi,le figliaalla pochi compie pel non l'accenno ad le e altro (v.260, belliche La di perchè apportano figliuoli sono da della noi tanto Euripide. si e guano, dile- Ifigenia Grecia. misogino se è un'azione descritte poi con si duole pensieri (v.930 meglio analizzata. combattuta Delle ma, dram- della Musa molti suoi re sottrar- che ì. Il Reso è dichiarato concetto ci occuperemo ad dell'attribuzione del Reso spunto 908 v. fantasia. (Med.vv. 1081-115), i preghiere, per la vittoria e non affezionata ed dell'atto vivacità identico nestra Cliten- ammirare non per e di so, stes- contro madre misogini scompariscono militare, in cui le vicende seg.);ma Achille poi all'eroina del troviamo larghezza impero lo Zuretti, dal stessa sue Dinanzi Elena d' accuse osserva la mentre comune none Agamen- poco: Ifigenia.Le grandiositàstessa bene invece desiderio per possiamo non elementi Reso, (1) Noi fedele uomini previdente,buona morte. la per Medea cioè valoroso, assiste quasi inerte e lacrime sue e compensate, usura sacrificio della donzella, e lento vio- e sposa innocente, ed al sacrificio di ad sono da sembrano viltà per cavalleresco neghittoso aver essere patria. Gli ci o sacrificano il sangue non macchiati Clitennestra donne, l'una della bene pel Menelao, e Nel le prova, agiscono tristamente i detta ven- (vv. 740-41) l'altra figlia(v. 1238) il pudica (v.1341 ) ed eroica a*2jP accettare ubbidiente la la inumano il carattere Aulide Ifigeniain ed dei famiglia di eroi scuseremo danno Ifigenia, Elena meraviglia dall'uomo, pensiamo al che questa su ed e donna ci se Elettra. di Neil' alla ogni singolo personaggio nonché di dizioni d'animo — varie nella (1) questione opinioni ri- _i37_— _— Nel Ciclope Elena, impreca tutt'altro che meglio donne subito che materiali, bocca di potevano non satiro un che Bacca?iii corderemo quella III. satiro bene sebla nel- opposto de cit. pag. d'incerto Re cittadini complesso che antireligiosa,perchè minciati tempi con e 262 dell'autenticità di Halle cit. produce il ad Men- un sandrino. ales- Masqueray, del IV secolo Euripide. dal lato la religioso corruzione Sophisten». Ma die Charaktere des dei non Polyphem den einingem persònlichen Stempej l'indi, rappresentarci Euripide come a mai l'ateismo l'esponente più ed Sofocle 0. 1876. 1877, il Croi- opera studia che «Nur sia immorale, e ed seg. antimoralischen che Senofane voi. III. op. e Euripide, seg. ed e Greissw. come di Sofisti in oltre filosofi dinamisti. dei 375 p. però dei tragen Euripides» perchè fu tutt'altro no posso- griech. Literatur, tragoedia, òcholiis il Wilamowitz l'opinionesua Odisseus più Rheso il Reso und «antireligiòsen des viduo III. imitatore l'ateismo condividiamo sta espo- Penteo dubita III. pag. Rhesi considerano XVI Ciclope che che trova der non De Opuscula liti, grecq. la autore, (1) Nel di accuse un'opera giovanile come IlYViLAMOwiTZ, %KT,Hist. le né tragoedia, Berlino, 1S67, l'attribuiscono Rheso zer.ZV artistica misogino,troviamo l'Albert, suoi nei la fine della vita il quale seg. e anche resto L'Hermann 21 il sentimento Geschichte Sittl, considerandola del come del 331 pag. Reso, des le reale, rappresentando questi chi vuole valore avere und cche diversamente essere dramma un religione del poeta, la op. si quindi un mostra dimostrano — segnano che Euripide, più del Si dice se però gli altri,» aggiunge per solo". ma tiro sa- misoginia, (i) Nelle voi. nate me per e — di misogini.Il lemminile, sesso contro professandoquestisentimenti, che filogino, abbastanza alla Polifemo misogino, poiché fossero non tranne « il tutto contro di grido altri elementi si riscontrano non mostra il tranne con le Se mai grave dati se, ed esistito, l'opera dei il senso prime la delle i tempi, potè sembrare antireligioso erano costruzioni sofistica tu tendenze di fisti So- co" che cosmogoni- un portato dei quell'età,pag. 138 - imporsi ad ogni costo, lottando divina, alla costituzione accuse Cadmo e fatalità del del Tiresia del le dirne donne, male, sue una personaggio,e delle bene a Né oggettivo, essendo carattere dicono la volontà contro dionisiaco. culto è costretto sua, anche valore un diretta conseguenza per avere possono - tre men- Penteo, agendo da in del furore - sensato. uccide Agave da voluto escludere con una hanno una religionedel la l'età (i) Per la questione Baccanti, cit. pag 114 e op. seg. nostro misogino,e poeta, sorprendenti,se convinzione e pienezza sapendo quel che si facesse; ma tale grandiosità religiosa(i)da ogni possibileintento il tempo Le figlio nella Dioniso,non le Baccanti invece il con ci mostrano un volessimo ardore rare conside- sua. ancora cit. cap. Decharmb, dibattuta II pag. op. 64 vedi e cit. Ettore Nestle, Romàcholi cap. e Ili op. 139 — CAPITOLO Elementi Sommario: V. in misogini Esame generale di tutti gli elementi isolati,nelle tragedie di Euripide. Loro rispeccblando non anteriore dei il sentimento poeta così in generale il tragedieeuripidee, ora motivi più importanti che delle l'accusa contro Pel fossero sé solo Taur. perchè v. non ed mena e {Ione v. che non (1) Per dei male delle don e, pur la letteratura con in accenneremo vi si 1320) sanno Ecuba una donne (Eraclid.v. nella vendetta ne del ragioni che frammenti. diremo a suo sia sono per (Ifig. 1000) v. Merope, esse della sangue dei tempo, sono Gorgone mali valenti Ale- no prova- 985). Esse v. 1262) crudeli, perchè godono è punto bello (Bacc. v. 993) che tranne (Ecuba 875) anzi [Bau. glio me- il miele come o (i). sarebbe donne le vendetta nella drago, più infeste le il poeta contro curiosità dolce perdonare, prova stessa in favore aggiunge subito, ma, feroci particolare trovano, Ciclope euripideo, le nate, fondamentale contenuto v. {Ciclop. 180) giacché diletto solo vipera giustificazione: e Confronti — misoginia,lanciata curiose, di natura in di satiro del non per dire ed Euripide.— Conclusione. ad Esaminato ai misogini,sparsi discussione particolariragioni per ha ogni personaggio generale. altrui,il nel tratteremo trova- a te par- 140 — astuzie re onde da Taur. di deboli le riescono nozze Peleo le conviene ed di sa ma ricevere uomini sostegno misere ed Ione attirandosi della altre donne sono teme che hanno ad lega (Ionev. mai a in (And. casa della Taur. commiste sono del in vv. 31. 156) e essendo audacia che diffidenti, la comune lo sposo Eccles. v. 265. con v. 205) spo sua 944).Gli della sa ca- troppo donne sono tenti 323. tristi, è il destino vinte dal moglie legittima farmachi dominare altra alle v. (Erael.v. 973). suoi coi Invidiose figlioillegittimo. (1) Cfr. Aristofane, Ecclesiuzuse (2) Aristofane pure resa non donne, (2) (Ecub. perchè l'abbia l'illegittima (Ifig. v. sono 1005). Le v. ma v. famiglia e le donne può superarle in tal punto saggio moglie alla rebbe sa- giare danneg- personali (And. permettere 401), quale affatto alla le il vecchio uomo averne si le buone e la così l'odio di tutti,perchè questo (And. valendosi non mentre (Ifig.in nessuno Esse 1261) 335, v. o sostegno sono ed 602), v. 90) sicché le virtù per donna con Ermione lo sposo infelici appunto donna timore, moglie (An- paura incenerita, anziché il v. deve (Bacc. v. debole 171 fosse non soltanto tutta che rimprovera ad 16S) giacché v. (Or est. contro Megara a femminil (1) [Reso anche (And. saggio uomo il funeste 775) perché v. la bellezza per matrimonio buona avere Aul. in dannoso spesso case Peleo e di meglio sue 620) v. 536. Ifig. v. raccomanda parole piene inveisce stato Fur. (Eracl.v. 955) morte Ercole differenze esistano quando se sue 748 j. E' v. che vv. ratezza scelle- tanta [Ere.Fur. natura per è insita sola Taur. (Ifig.in in loro una {Ere. tremare Andromaca dr. bastare 1054) tanto v. non 85) ed v. non essendo pur ingannaregli uomini And. 1032-1049. — e feconda in- il marito gelose,specie donna, (And. v. 142 — pudicizia(Braci, v. dei voce loro rabbia gelosa giunge rivale, né r) 18 v. si il biasimo Ecub. 171) Orest. ordinare 1106) v. il anche di adottando fogge rendendo pur vi la si Coi loro violento allo di abiti (And.v. 485. perchè dei loro di sano da loro può onta solo non 741).Non si donne (Orest. v. (Ecub. (Troad. {And. 1059), v. la 241, vv. male e essendo dolce la i (Ciclop. v. 578, Troad. sono in vedere come specialmente nei 810) lussuria v. punti Euripide tale sono da tempi precedenti, licità fe- v. 78). fanciulla preferirsialle donne operano incriminati degenerazione male coi loro (Ale. gioconda 835) (i) ed la tendenza è 905). la loro quindi apportano all'uomo se es- incendio, più un di Ani. pure 372, ricordano compagnia giovani i due e grandissimo 429) (1) Questi casa 735), sempre v. tano peri- (Ifig.in (Orest.v. 620) consigliando Vulcano ro lo- 595) ed Afrodite, v. alle in a cogli uomini, virili (And. momento mo l'uo- 666, comunanza follia vente so- sari avver- del utile notare rifugiatala raffinatezza,da perchè nelle donne (Ciclop. v. vesi 258) suscitano passata Pur v. consigli esse sposo lamenti loro vita, (Ione v. (Bacc.v. soverchia maggior La la viene ne in abbandonano, di cosa tale niente onde e pre sem- 160). Loquaci, cosicché poi danno alta protettrice(And- sbarazzarsi per difficile l'amore T75)"perchè v- della Dea con alla città tutta vivere si è ove silenzio, pena aspettarsi(Bacc.v. 271) ma sacrilegio(And. scrupolo alcuno, v. mentre 142). v. delle loro amiche ai veleni ad lagnano all'occasione Taur. tempio hanno 629, And. v. deve anche non e ricorrono (Ione il vendicare sanno suscitare v. al il simulacro temono e fino neppure si 93) avendo v. in lagrime (Ifig. rispettano non poi mentre guai (And. le pronte 474) — da alla fo*se sì da coloro così mal- i quali pederastia, comune essere in ma gliono vo- de- Grecia, filosoficamente 143 — da vagiamente v. E' 905). volte non dovere figlidel dei nemica Ermione 1017) è Tali dinanzi le odio glieranno ancora se noi ma fatto per le della abbia le Le nel tragedia,vedremo come ogni cioè particolare, diretta onseguenza del che del carattere ogni ed fattore giustificata tendenza prova nel non per è « Simposio sconveniente Euripide. un poi » che e si che è Satiro, abbiamo visto in prodotto ed per situazione una ca, sceni- condizione, non rilievo che sovratutto ne la versamen di- non e in messo mentre giamento atteg- un parli così e eroina od le della stato platonico, al me nell'insie- tutte della personaggio e eroe che è immediata biamo ab- ciò che anche Ma accusa quale s'impone, richiedendo Un ria, straordina- assumere per altro. un meravi- ci particolarmente, e generali, apparirebbe quello accuse particolare complesso suo mo sarem- rare conside- e un momento, un ragioni particolari piuttostoche e per donne, noi quantità,addirittura la 1262). v. certamente accuse gna matri- alle da mosso accusa sue {Ione comici, tragedie esaminate ogni considerassimo Ione che Ione muove dei l'accusa ripetessimo per poeta realmente come le donne. contro il di quin- 807) Medea v. 310, è die insi- risulta ne do senten- e tende di quelle anche molteplicità e confermare Euripide {And. 4) onde che accuse alla varietà tentati di Molosso fram. quali loro è moglie fa contro vipera {Alcest.v. di peggio sono 474) v. ai Creusa come contro {Egeo Teseo contro primo letto, sbarazzarsene, per Eracl. {Orest.v. 605, pei propri figli,la seconda affetto esse v. dentro stare in mostrarsi 108), quindi pubblico,specie se vergini {Orest.v. 805) v. colpa {And. donne le per {And. intera abbiano ne vergognosa cosa suicidio il financo tentare certe quantunque — tale mo abbia- 144 — dal (i)è, Masqueray le donne anche che di Ma anche inveiscono gli uomini, agli uomini abbiamo come di Medea parlando notare, solo non si uniscono proprio sesso. del — donne le contro donne delle misogino valore che essendo commedia, il poeta Ove dimostrazione di le pone. nel Euripide contenuto de excès che fier à il poeta elles (3). Invece » muliebre, ci ha della seguenza della solo, se non anche ma quella libertà des «Car (2) pour Cfr. il est dir (3) Masqueray, op. op. come remo accenne- anzi, leur « una da que leur les femmes sexe». op. cit. pag. cit. pag. le cui 309. 144. non non la droit se de teva pomo all'uovita e Ifigenia médire joignent cit. pag. - donna la negate. quelquefois con to elemen- un necessaria duramente stuzia l'a- necessaria considerava è faut ne mostrato sociale,come quale il « ci ha se conoscere surprenant de migliano rasso- mostrare conoscere il poeta ont mal si Masqueray esagerando aggiunge le venivano Dkcharme, voluto ha alla donna du quente. fre- tragichedei qualche astuzia,perchè si les hommes femmes, hommes che schio ri- delle donne, paretidel gineceo con go luo- ripetercidi parlate che l'astuzia fa consuetudine, la uscire dalla e spirito.Quindi condizione fra le quel più frequenti. e fatto stessa schiava, chiusa (1) il voluto ha di loro il poeta (2) ed » cuse ac- correremo le condizioni rimproverato finesse le le procedere alla assunto, sovratutto più gravi ha che tradizione volessimo nostro nello e il Decharme, osserva del frequenti le accuse per hanno non sesso, noi Se frequentisono personaggi,come 925) pienamente giustificatenel esse e prolissi, Poiché Elettra, le quali provare dalla voluto fu analitica essere alle il loro contro le ma- ne l'occasio- (ftfed.v. particolari ragioni;così potremo loro so spes- dire per avuto di e ma 296. aux 145 — poi si dinanzi cui per colatore, lascia appassire la donna pel proprio In ne. donna astuta, Oreste che la libera felice,eie da re non quell'ufficio Né anzi sesso, le che convincere può donne, le ed ed ai ha E ad di cui si è macchiato e la si è che merita, concede essa La uomini, Vedi Ettore furberia prova a ne è soltanto sia Ulisse, v. della 495 pel «eg- casa, vendica pienezza nella fame nell'in- sangue tutte le infamie figlio risteo genitori.Eu- i vecchi questo quale la invitto il suo nico l'u- di uomo, non dà to tute non dagli ateniesi tutti, di delle morte donne {Eracl. ma cui stratagemma furberia « si Alcmena, contro : la con le ha ucciso stesso quale esecutrice non che patriae tipo scellerato dissentendo proposito nel R*so un straziato cuore agisce contro perdono il si offre la Euristeo, punisce mostrato tranne il di il tutto a infine, se suo ci particolareal che dicasi nonché Alcmena, stessa (1) il (i) Alcmena, colpita,Ecuba perduto quest'uomo famiglia tutta, di estesa ha madre lo stesso perdonandola non ma stratagem- un monito Polimestore diritto,vendicando uccisore. tastrofe ca- una onorifico, o figli,Ecuba inumano ad verga l'hanno Troia apportato Ecuba disgrazieche di ricor vogliono ed come come figliosuperstite, suo Pilade che oltre allo sposo del e Ecuba la distruzione del feroce non la condannarsi da e accusa sonare giacche tutte per debba zata, for- propriasoddisfazio umano di caso tale clausura Tauride quella inospitalissima da troppo la crudeltà, nel cai la ricorrere generale, Ifigeniasa egoista e una avrebbe certamente Toante, in per e ammirarsi da mentre e alla forza ere tornaconto Ifigenia è barbaro il pensiero greco, quale, rappresentando all'astuzia ricorrere deve vigilanza del la soverchia Elena come particolare, condizione una Teoclimeno, a eludere onde il in trova — del Laerziade v. anche Troia come anzi 968). degli fu presa. la pensi ci sembrerà Alcmena risteo baldanzoso e a ad la vietano ateniesi morte la debolezza, alle donne, rimprovero ed della moderna, poi non la realtà. Che in anche ciò muovere teatro, con muore la vita di tacere quelle Polissena precipuo di sia proprio conveniente male pote di Ermione, anzi Neottolemo, suo ai costretta e stesso suo sacrificio altrui, la salvezza Laodamia che offre miare rispar- per ed ammettono di numeroso vengono e Ifigenia, è e stato Il vecchio maledirà le zatamente, for- ciò che prova quello dimenticando della in casa, darci che mostrare dirà nozze però di richiede Peleo sue donne sacrificate alla donna decoroso raggiri,alla vendetta Peleo vendicare per tragico il quale debole. carattere che Euripide particolaremomento suo si Andromaca un il provero rim- un fanno Admeto, catalogo molto come l'intento per dipinto muovere dallo come Molosso. a quindi un forti,per di pei suoi fratelli,Cassandra famiglia,mentre Ecco o antica Protesilao,EvadneperCapaneo, Megara pei suoi figli,Macaria sua Se guerra. fedelmente che eroine si sacrifica per che Alcesti come gi leg- particolare donna si vede benessere propria vita pel della la le abbondano ove e che in certi casi la egli ha particolarealle donne, le che un intenzione avesse ) ne femminile, mostrando- propriadella caratteristica è debolezza stra mo- 811 v. di prigionieri per mostrare ma miriamo am- Euristeo mentre apprende fa per lo non noi e ( Eracl. la natura Euripide poi rimprovera Eu- na Macaria; Alcme- Ercole, donna ai di dell'esercito, si capo una fiera; e condanna forte parole virili quando ha solo della del madre dinanzi vile diritto audace inflessibilità di carattere; sua tronfio tanto eccessivamente pieno degna mostra la — si è sacrificata la nobile cui per si il ha ella ma 146 * — che con ancora il Ermione rivale, che in virtù della ne- è tolemo Neot- legge ~.*4?..— Laers. (Diog. istesso,il quale (1) perchè colpa dell'uomo di la concubina, legittimaeoa quei dispiaceri, quelle geloste,quegli intrighi, suscitando «l'Andromaca le forse e » Giacché Ermione consuetudine figliadi spartana ateniese, e la legge Elena e fr. Democrito Medea come Menelao, Ermione agisce come anche questa è non il dove tempio donna di e Euripide (Andromaca 177-78; versi v. ricorda essendo Simonide come si tradita, in casa, nuova, vale, ri- costei sposa restare cosa conoscere ri- della sbarazzarsi debba pseudo Focilide, (4) e (1) Vedi vuol non piena giustizia(2).Il poeta con la donna ancora che pensi e nell'orgogliodi rifugiata, alla piegare vendetta, così la illustre alla ricorre e vuol si non rispettandoneanche non dal :de- l'è e Melanippa (Cfr.anche la anche il ritratto è ne 184 Muller). etic. è perita si non la sposa assieme tenere cui Euripidecombatte, chiaramente che 11-26) (3) ma ricordata da Amorgo da noi spesso ricordati. {2) Vedi Nestle, Vòlekern barischen mie, auch a!s (3) V. (4) V. die Eccles. ben chiusi talami, fuor di prima Sulla « del egli 295, da A. come v. dai Eschilo, Raspante, 996, Eraclidi di Mbnandro Platone, / selle v. ed De a del ritiene v. da 200 v. pseudo perchè dimostrano 994 v. ioS, Plu e Jiepubl.Lacaed. 1, e EuRtp. e frammenti 3, Eschjke, r i cfr. 8, ai Am. Giovenale X, quelli notati Firenze, seg. particolareSenofonte, il autentico, aggiungere e che 'arme come greco, la na don- la frammento pseu Ijfocilidei, Tebe Polyga- «guarda che Epidico III, 323 476, Oreste in Bergk nozze» seg abbiamo Stadi die permettere Suppl. Plauto che Bsltkami, Eschilo, 40 pag. del sull'autore e con qualiluoghi,meglio citati riè prettamente carattere istituisce lyr. delle co m 1913, «bar- 249, « nei casa sowohl 211. Anthol. 215, v. foeilideo» Catania, che v. he, pag. beobaeten». Weibergemeinschaft 26 vista Fami Die Griechen pa^. Raspante risente die konnten Aristof. vergine sia VI, cit.Jcap. op. 1913, Ifig.in 4ul. di A lessi, Eco?iomico in Jimarch. 3. 13; § 182.. a* a — mai Archiloco ed lieto né sereno, donna chi ha che cantato aveva o in che allo ubbidiente casalingaed matrimonio, è non per combattere noi abbiamo il modo tutti poeta, op. (4) § V. Ione che dei non soliti misogina opera ed vedere veniva 33 v. 32 fr. 809 ed cfr. Schoemann, 16 Demost. e la alrattere ca- ne l'adozio- alle donne (5), creava Bergk. seg. Sofocle oltre frequenti attacchi del e concessa in questo rivestire alcun consuetudine, la quale, ammettendo non taria, umani- anche (v. 1262);ma può cit. pag. ma particolare più sopra. dell'accusa, che framm. e in potremo 7, 95 (3) V. del esistenti, di sociale facilmente particolare, (4) che (2) Cfr. sia non accennato misogino, uno (1) Cf. come vipera per è alla cora an- dell'atto, proprio allora essenzialmente ma abbiamo come necessità male dipinto bigamo, alle consuetudini leggiericomprenderemo caso Se comune. dicono produrre ri- che precedentemente (3).Quindi che riguardano gli insulti e tutte le accuse il matrimonio donna f\ avveniva, modo esso come di donna la e sposa, moglie la non dromaca An- conosciuto indirizzando questa del ci hanno i comici Euripide che di ideale la santità negare per prima come sposo, personaggi euripidei che vediamo Lorenz, tipo vecchio, popolare motivo un poeta dato ci ha nell'Economico, così Euripide Iscomaco La un la Sofistica vuole Penelope nell'Odissea, e creda giorno intero,(i) kclt'cìkov èórgcoyàTO òvg- Omero (2)mentre uévrjgfià(3a§ nell'Iliade (lib. VI) come e si non casa, ilare condurre detto aveva — Reinach, cont. Leocr. B. Epicarmo op. op. § fr. 35 cit. voi. I. pag. cit. pag. 49, B. pag. «65 ed. 280, Lallier, 235. Iseo, dell 'eredità di Menecle 14. (5)V.Iwto, dell'eredità di Apotl. § 25. 15© — della sostegno Che di solo nel avveniva prima, ma dire può diremo o strano matrimonio nascita, la i due sposi si di sposa doveri le nozze le e la (And. v- dalla voluta dello le vantare seg.),doveri che qui troviamo (Med. sovente, nulla (1) il V. quale èv ravva ravvT] denaro ovv òé del più ampio in dicendo un 241 v. nostro seg.). e poeta, pensiero dea riscontro nella Medi incontreremo molti rimprovero frammenti. della costei, poiché a piuttosto per condanna- NicomacheaVUl, uomo dAArjAoigsìs di ang| l'ignoranza quasi generale muovere ual la Neottol^mo, perchè (And. pensiero l'ufficio dell' divide di poco quale libertà, compiacimento sinistra luce Aristotile,Etica poeta, la potenza, sua può rimproverare, ma ènaguovóiv àia la interno è la rappresenta frenare che ricorda se ed i mo trovia- che Iscomaco, che del per provata ap- siano quali invero pensiero seg.); in è per non suo avuto e sempre e Euripide poi donna, ha 230 v. e altro un che umano leggi curarsi col l'uomo comprato E di superbamente ha di sua viene non 205 e non la vanta le ricorda alle ricchezze sue che quale l'intimo prova sposo, il procreazione ricchezze, sue Sofistica. Ermione ricorrere potendo non ca, cie- intimamente quindi reale, viva, contemporanea la donna la e nella moglie meglio personificati donna bellezza, sovente, conoscessero Ermione Adromaca, da tale che maniera dopo bellezza sua la non (i) la sottomissione meglio anche che all' uomo, pensiero euripideo, perchè in famigliarmente. (2) e inferiore poi nella donna morali, nulla si di molto e questi cercasse le doti ma casa — e 14, della rò ììoivòv 12, U62 pag. donna, ma A, dirà: xidévzegrà Idia, rò yoì]6if-iovslvai àouel kclì rò fjòv rfj ((Oda. (a) Cfr. Schoemann, parla di questa strana op. cit. voi. abitudine I pag. in Sparta. 288 il quale invero 15* — — " anche re ed esagerata da seg.""e nelle sue. avrebbe per (v. 1085) per aurait qui il - le sua perchè legge ed approvata si cui a le donne adoranti delle Penteo della del sue écrire» ? per (2)Cfr. di fatto sia gino miso- intento un altre cose, per incontro 260 voluto i op. cit. pag. fram. I kor.14, 34 e il accennare 177 Timoteo ad altro un colfetto di- fa strazio perchè Agave il vissuto poeta costui ricoli pe- troviamo Baccanti, Dioniso, ed di si è quando divina, essendo paternitàdivina ac- te, preesistentee persisten- culto dionisiaco, né ha volontà Democrito (1) dalla sancita era quale, come contemporanee, (1) Masqueray, e ci non andare può l'episodiodi Agave 347 ignoranza femme sa ni lire ni l'Athénien « avec tizie no- mo ritenia- cosa Masqueray ignoranza assoluta (2). Nelle una di qual vivre quelle mandare altri, per la Medea mostra Euripide, coll'esempiodi Ifigenia, anzi in che condizione una non dalla consuetudine. poeta, il nostro ad cpnna del souvent questa crediamo nel per plus appunto Perciò famiglia; à quelque plaisir eu savait le ne ad la domanda luogo invero e de l'ignoranza assoluta,on- ricorrere deve scritte alla di donna nella meraviglia del coro come circostanze possibili, piena che Ifigenia, fuor Republica (pag. 451 sua desiderata tutte ne istruzio- donna, sua La Leggi (pag.8o6-A). stessa la nasce di sé nella Platone alla dà Iscomaco che teva permet- quella giusta istruzione data venisse alla donna educazione abitudine, la quale non vecchia questa che » il re negato- dispregiatore 303. e (Meineke Menandro 2, 11 f: yvvrj F. C. G.) àK£érco j.if) ai éKKÀrjólai, yàg- lorol yvvaiutòv ègya hovk oiyàrcjoav e Democrit. fr.176 ywaÌK££ èv ralg èuKÀìjOiaic; KóOfÀog òÀtyo/uvdir) yvvaiui,uaXòv òè ual kóójuov àitóXòyov ttk òeivòv ricordati dal Nestlb, op. cit. pag, 508 noi. 16, i5* - del culto. E suo Penteo, - recatosi Baccanti, vietati agli uomini, viene la madre mentre credendo Con di feste quindi più essa correrà al che Tebe, soltanto in che comune, ha restare libere voci col riabilitando informa la tragedia grido Le se sviluppo favoro si donne, di dice, sono abbia Agamennone si essa lissima, il (1) Veneto di lontana trova priva di anno C. Lanzani, XV. uomini. la nomeno fe- vita sua il in degli uomini. sua timento sen- anche trova sorte, un ripide Eu- Ma mo motivi, giacché contrada in sorte un religiosoche si reali e l'orgia disgraziata figlia di la casa, notizie sulla capricciodegli V. forti dei luce conservatori, vedere della che anche oltre che più deboli debole, crediamo male benigna con sia da hanno correvano sentimento quel disegno che donna. che svolgesse ma religioso, della stume, co- dei si dar tradizionale quali Euripide a ripide Eu- religioso crediamo taggio van- dramma risplendereuna nel e interessa non quella libertà Ifigeniapiangerà,lamentandosi strandosi motivo al cotraddizione una religioso,noi a di le Tesmoforie, poeta di protesta la partecipare ad un breccia senso diveniva precedente: l'ateo ulteriore fa sentendosi strano, come questo con segreti,sui intima vita nella il e in prc fondo S'alzò ft mminile. mostrare È la tendenza tutta. donne calunnie, il poeta e parve volta nei riti e 1131-5). e del strazia, vv. ma per mente proibivaalle gli uomini, casa(i), la Grecia un'altra che voluto lo e corpo {Bacc. monte, maggior libertà alla donna, batte suo le Panatcnee nella ma dilaniato dalla donne, leone un il poeta debba non altre e ammazzare le Baccanti donna infuria sul sua riti delle spiare i a dei suoi, p-r Similmente Euripidi [Bacco e le inospitasfare soddi- l'Antigone donne, in Ateneo *53 — di Sofocle è Antigone dolce martire, è alla legge più ubbidire poiché una ha non coll'inveire degli Dei può dinanzi Achille, anzi greca stia poeta mescola colla del nella figli[Ani.vv. tebani 921 l'attendeva, in cambio che nell'eccitare ci fa Sofocle pietà,e perciò il vittime invece, la quale vuol equilibriotra questi meglio intendere la nobiltà del dell'arte col pianto rezza ispirassetene- si equilibrasse quindi la nia misogi- comparire quest'eroinapiangente la per ze noz- la è inospitaleTauride, perchè dire di delle segreto sentimenti che fiera il sue spettatore. Non nisce fi- e za l'indifferen- e mostrarsi saputo rispetto,e questi due poeta 916) - seg.)Ifigenia non e avendo linguaggio delle dello ma nuziali, né 814 la vittima nell'animo umana, canti avere crediamo precisamente il non rassegnazione, aftinché e ro debole, quella a amato rassegnazione del martirio, 838-876 vv. una che la viltà dei contro al sacrificio che con e cari né {Ant. chiamarsi di piange matrimonio, la ella ha poiché vero, divina tuttavia lei anche - Antigone, sua stabilire sentimenti i diversi si dovrebbe altrettanto è ma mantenere e affetti,per meglio il quale finisce sacrificio, giusto un emozioni, per queste e l'arte greca apprezzare tare col susci- sempre l'ammirazione. E si protrebbe continuare trovando precorrendo i tempi di caldeggiato ed e quel con accuse e sfatando contro le donne, Socrate beveva come mentre in i comici quale, e sostenuto ritennero e sulti in- all'analisi sincera mentre Anassagora la cicuta,a poeta, il sociale, colle vecchie contrasto innovatore chie quelle vec- tesignano tradizioni, si fa l'an- le indirizzo nuovo spassionata,risultano osteggiato, e nostro quelle parale,che Euripide, fu dal combattute sione, discus- nostra in tutte perfetto riscontro un abitudini nella ancora poeta come andava lui, rimasto in tudini. abi- filosofo, esilio solo, in mezzo e 154 — ai numerosi suoi dia, l'accusa l'arte sua reali. nemici, la e ed i rivolte furono caricatura, suoi - intenti, da non chi la non corruttori, satira e voleva ma la paro, vedere umani e 155 - - CAPITOLO Elementi Sommario: mowitz con Valor» — Aristofane - ogni quando di un le — delle e l'interesse donne potuto constatare, delle accuse, le contro Confronto In conclusione. aperta muove molteplicitàstessa esiste,ma non misoginia alle ieratiche monito l'animosità del poeta del WUa- ragioni di particolari sue allora,a cui il poeta E nella e da noi fatto abbiamo sia non Rilievi - abbia accusa di e rappresentazione degli uomini misantropia Nell'esame generale. misogini--Oplnbne non di immoralità accuse -La Sua Euripide degli elementi delle in misogini non Esame VI. e e come esistere, tristi abitudini continua guerra. dobbiamo non donne, animosità dere ve- che spiegatoda Euripide su vero in- tutti problemi sociali,specie quello lemminile, che agitava la coscienza non degli ateniesi di quel tempo. Per poco i la qual poeta cosa non così umano, si e parlare neppure lo Zuretti, perchè, se Fedra pel figliastro, giacché il fondo di moltissime giustamente ha dottrina fi) V. Wìì.ak. misoginia d'immoralità, il fu osservato per Grisch. il accumulare vuole primo né Wilamowitz, non me co- re occor- (i). Né ««/.voi. Trag, cit.Hyppol. di sce costitui- tempi, e di tutti i riscontri un l'amore la castità calunniata novelle in come argomenti licenziosi,come a trattare di mai, Euripide non il solo alcuna di può I. pag. poi 107. di ateniesi depravazione, svelando mai ha malgrado fatto in le funeste mostrare Tanto poeti comici, gnomici posterioriad che pretendere da difetti,se e Ma da Euripide: anche a chiamarlo e per 965 in Aiti. frammenti parecchi 238 ed i noi non davvero i lati,e gii di uomini nelle per le vita soltanto è il bene il male tragedie euripidee, donne, il bene, realtà e giacché se un accanto ed il lo ben un ed strana egli vide ti tut- Ma se per- si non male tichi an- la collocassimo male. stesso equilibrioed studio per pessimismo al 53-102- 99 biografi i questa il ed rileva Quindi Euripide, non se Ifig- si figura una 513 v. 590. anche secondo reale, poiché di nota essa in comici i - 1-23-26 92 immaginare, sapremo nella 362 vv. agli uomini, comici, contrario esperienza, ci apparisce che 1 donne, concludere [Med. come e sé. entusiasmo errato uomini And. 285) e gli aperti ìimproveri gli - in con hanno vizi poranee contem- nostre dovrebbe per (framm. delle natura per si 401-502-584-775-986). 333-399- 239 nemico Ciclop. v. 385. v. cosa 715 v. da donna ricordati contro Ecub. - 1 possiamo non le sono misogino, accuse una anche immune della natura misantropia, ed sua chiare v. la qual soltanto le Ale. da la per la per condurre può guardiamo poco gli uomini neppure piuttostoper ma noi che allora fosse specialmente volta ri- è elegiaci, anteriori, contemporanei ed Euripide, un per e non trascurando più poi, donna la ripide Eu- quanto donna, cui a conseguenze abitudine. e della di accusarla, coll'intento di saggi liberamente troppo l'accusa Quindi Euripide funesta vivevano chè per- fare, quelli, perchè di pensato o tristi ben peccati muliebri tanti le apparenze, scandalosamente. dato ci ha commedie sue gli questi particolarmente Aristofane, tutti, e nelle scandalizzarsi dovuto avrebbero quest'argomento tu calcolo che mina do- può dire trovi che an- numerico benché pargoletto, per in Aui.x. (/pg. nozze preoccupandosi ciò che di prima esalare Macaria, la del dal quale impetra marito, taciuto mai e il si troverà questa, 83 11 le in il destino ragionando a avere [Orest. così della mente calma uccisa la mostruosità dagli anche [Orest.v. uomini (Suppl, solo non verso si sacrificano la quale, le donne Alcesti ed morte e le donne, le per 941) sapendo i figli,ma più Alcesti, o col suo in virtù poi è invitta, fra [Ale. v, la fortezza e le 148) ed il v. 1020) d'animo suo pietà negli affetto pei quali mariti, seguirlo più egregie no desta- mostrare di più egregia donna, tutte la nella tomba, Evadne, come tutte superare [àuppl. v. che donne mal madre madri, sventure i mandolo chia- esseie propria le muore che un messa per- Tindaro, di sacrificio,vuol spontaneo si pentirà avrebbe e esse prio pro- istigatoda la verso ste commi- 401). Oreste non specie loro gio, sag- [Ecub. commesso, 289) sicché co- come ma nato v. concluderà v. come {Ione ucciderà chi non tutti essendo di stesso suo sempre anche quantunque 479), v. ben delitto sul sopravvivergli (Suppl. non per dei dolore l'odio loro biasimo detto, sono zia gra- 213), v. cattiva, animo [Orest. v. 530) giacché loro pel la donna padre vipera [Orest. visto medesimo tristi madre, il 285), v. tanta nel del ha quale sia come (Jbracl.v. [And. ha alle mezzo donne la trovare che attirandosi buone, di potrai quella ed 6) — questo dio molte de nascon- quale rispettose stolto re muo- 568J, Ettore accomuna sue degli uomini, v. di Andromaca, con che Demofonte, donne indistintamente, fra perchè vv. quale donne le di gareggiato colui tutte ed Megara come Re braccia in esempi mancano occhi agli respiro (Ecub. particolare, di morire 561). Né pudore, così suo nascondere l'ultimo delle Polissena, la quale 362), come soltanto si deve la santità profanare non 1266). gloriosa mai sacrificio è talmente siano no- 159 - bile, da Admeto è stesso donna il suscitare egli Alcesti l'hanno Ercole stesso, (Ale. v. Bella ed e alla città anche di per alla figliaè dare legge dimenticato pure Antigone, la quindi Essa 265) e come pure dell'unico suo (Fenic. v. 1685) abbandonando Tour. dell'umanità lo sventurato di Creil figlio onte sposare la di pensa a Grecia. alla cui sorte quella di ha Ecuba puto sa- sa stes- grandezza d'animo sua suoi dei sorte prima 559),come v. la vittoria della materno amore della soltanto tipo di l'ira di preferiscequella rifulgeper Troadi pel grande case, quale sfida fratello al esilio,anziché sacrificarsi per nelle loro 568). Ideale (Ifig.in amantissima alle solo non quali rivolge 1707). Ifigenianella lontana Tauride non la sua famiglia, della quale si mostra (Fe.nie.v. ha ai 369) [Fenic.v. cuore, nel doloroso padre dolore, amantissima di Giocasta tutta rispetto filiale,non del nel e ed 778) v. virtù dell'estinta donna figura sepoltura del 93 Y): quanti passione le la pace dare - appor àoLgx^g (Alc.v. 908). la Fenicie consigli per Creonte lodar? detta ,«t-/a nelle nella cato var- ca pudi- e ha (Ale. piangeranno sciaguratifigli(Fenic.v. dei suoi e dal trattenersi è sorella la (Ale.v. 350}. hanno che sacrificio suo le donne così duro pur 834) col tefice ar- un v. (Ale.v. 446), buona che noscendo rico- e ad (Aie. lei a tale 279) v. le donne tutte tutte a conosciuta può utili di (Ale.v. 625), gloria eterna non simile 196). v. morta :gliricorrerà p paludi d'Acheronte sposa ma il fiore che [Ale. vivere dovrà {Ale. uomini ammettere simulacro un avere è detta le tato ad costretto quale donna per pianto negli poirà più non — è e animata, preoccupata figli. di Polissena Andromaca (Troad. v. (Troad. v. 275) figlio superstitePolidoro, che mente giusta- poi saprà vendicare. Anche Cassandra, la sacra vergine votata ad Apollo, i6o — è Ifigenia, ed perchè è na la legge del lanciarono questi fa dei è donne, Fedra o tristi non ne Clitennestra, alle Andromaca in in seguito, parte e calcolo solo il tra che critica nella i che delle ro lo- ed bene il predomina. abbiamo alcuna, le donne mentre pure nep- gie egre- considerandole che an- sociale, non abbiamo furono cause Cassandra di quelle trovano Polissena, e Antigone accennato politiche. ed sia stata puramente e no, mater- Evadne come Aristofane quelle già si qualsiasi aspetto: sotto Megara, l 'accusa come che come antico, dell'accusa odiose, donne ideali, addirittura cause lei a nella panegirico lunga, gran Alcesti, Ifigenia, Macaria, altre e Aristofane. accanto qui apparisce nel che quello di costoro del come patriottico, filiale, morale, Giocasta, che concetto falsità e vede, si e vuole o delle odiose superano nobili il Euripide, perchè, il bene sempre Giacché energia fortemente anche della contro difetti Medea, come Alcme- le sventure secondo contentare chiaramente donne Di di questo a i suoi. nell'insistere poi convinceremo comici male, ma rella, so- appunto spiegare sa tutte sopportare volessimo ci virtù, ispira, vendicare che sua taglione. ci numerico, ci che per donna, e Polissena, a sacrificio, suo applicando, costui, noi Se di Euristeo, di pietà nette, nel prima inflitto morte sotto accanto la il virile tipo un fierezza, ha si stare per prevede essa grado buon di degna un'eroina «*- Ecuba, Elettra. Di mossa da morali, meglio ed noteremo ma, i6i — CAPITOLO Elementi VII. misogini e misogini non nei frammenti. Sommario: e de u' Ci ci non i. chi e sappiamo detti, non dare frammenti vero a loro perchè essi che potevano non avere seguenti ragioni: in bocca di chi siano luogo, anche il valore da sapendo che al frammento vi rispettoall'attore ed al poeta. Né di tale valore od ampiezza da indurci a pensiero del poeta; solo opporre, sotto, contrasto questi frammenti, può secondo di le stesse la qual ordine un numero, più dal cosa matico, sistegini, miso- glialtri non ragioni.Il valore desumersi spiritodel poeta, quale abbiamo per questi elementi ragione di per misogini pei qualivalgano nelle Simoni- Conclusione. spesso sappiamo contrassegniamo qui poiché di • qual motivo; per potremo le per perchè strappatial sono ? Esiodo con del valore sicuro non investigareil li Monandro e tragedie,e questo Perchè Confronti • gini miso- parte deglielementi a parte dei frammenti, a documento si debba sono trattazione la frammenti nei Democrito • occupiamo messi, 2. misogini Amorgo sono nelle Ragioni per calore sicuramente tragedieintegre.Infatti Euripide,poeta e vero dallo to tracciasenten- l62 zioso, si prestava ed ze i dei tenazione donne [fr. 209), a tutti ro, del ha i e figliin nelle alla donna trovare il matrimonio giovane, perchè questi di giacché dal matrimonio uno si sposa degli inganni è non vo schia- la quando moglie il ( fr. 804), moglie sce rie- piacevole cosa 807); infelici, do essen- chi fortunato venta di- marito (fr, 317, trovarla la prenda non nascono cattivi apporta in casa vecchia di con giovane con rimanere tutti i mali vittima (fr. 543). Da figli(fr. 298, 333), molte e altro letto giovane (fr.26) (fr. 45); dei moglie (fr. 464) essendo tirannide più uomo gli amplessidi derivano per della grande una più i! matrimonio onde donna cercherà (fr.incer: 914), male quello spesso libe è cattiva, fortuna dirà chi cer- rendono L'ammogliato e chi (fr. iticer. 1057). male E' es non e nozze tutti felici od siano (fr.incer. 1056),si affatto le marito giovane non schiavo sarà svantaggiosa vecchio nozze il sventura buona abbia sposarsi, specie poi da età del odioso è benché peggiori del mari sposato la più insigne vecchi, perchè ai dovrebbero sono coniugale [fr.775), signora vecchio donne acquistate con inopportuno allevare Le che Beoto a donne pessimo un da far dire separazione(fr. 502). letto pideo. euri- pensiero le alt-e ricca, perchè l'uomo difficile la ta comple- la (fr.440),invidio feroci tal punto, tutte le ricchezze e chi-aro conca a nessuno donna alla (fr. 528) to, quantunque {fr. 546) ed (fr.671, 410) ciarliere (fr.5,15,)o- (fr.468). odiate sere dare ba- indiscrete la madre eccettuata ciò appare (fr. 321), astute sono senten antologie, senza fatto interpretazionedel ed di raccolte alle alla successione pensieri.Da trasformazione diose hanno al contenuto, punto se materia raccoglitorine , Le dar a — millanterie,vantando veleni il cattiva la donna ed o monio matrimadre insensata ricchezza e i63 - nascita audace Intatti niente la felice donne molte senza devono esse Anzi 7S1, fr. incer. 927) (2). è saggio della casa donne dal il di altre male dir dal donne gono ven- le ben (fr.108)e invano nate lui co- to sia det- di loro, stolto inferiori sono gannano in- essendo pur mini agli uo- pure 161,Jr. 1054) onde incer. serrature, e fr. {Cretesiv. 7) (4^,che dall'amore custodia, (1) Cfr. insidie che dalle audaci, (fr.276) che talmente sono vincere chiavistelli la loro (fr.521, 362,545,748) misere, {fr.323)e più facilmente {fiatimi.; 36 con delle più cesserà (framni. si lasciano servitori (3) ed (Aniiop.firoJ.) saggio (fr. 36). Le non (fr.203) dentro custodirle, perchè spesso timore, quale ca mo cosa piùpreferibile per l'uocessi moglie nei più profondi re- lontana trascurate, i mariti vinte la curare (fr. ine. 1063). sono si sforza uno tenerla per dall'esterno Le la custodire di la sono ne saggioconvie- uomo dei ha casa saggiamente sempre ai discorsi orecchio porgere stare in ha sieno sufficientia quante gio sag- comando. il buona donna una leggidelle donne, giacché ad (fr.402),ma sa in sa es- qualcuno poi stabile,se è Né (fr.463, 544) (1). male sancite le avere donna d'imbattersi fortuna un nella marito è dell'uomo darle né alla donna, le redini cedere timido del 972) e profittando (fr. 3) e quindinon (fr. 662, diventa - chi e 808 e si vuol v. custodire Democrito chiuderle conviene essendo pur fr. è follia ed vana inutile custodirà si 179: da VJiò yvviXL- KÒ£ àoyeodm vfioigual ùvavòoh] éoZàvìj. 12) Cfr. (Nauck Menandro ovjrOT'ài'òga /gì) Ooqxjv. x pag. Aldv 697): TÒ juèv juéyiOTOV, qjvXàooeivàXoyov èv (xv- %pi" àòiicor. (3) V, H. Arnim, Supplementmn J9i3- (4) V. Arnim, op. cit. pag. 23. Euripideum , pag, 12, Bonn, 164 ~- si stessa, né se difficile a paterne case {fr.318) e non hanno anzi il marito modo brutto che benché vi si si lasciano renda deve lo alla sicché difficile a superarsi{fr. 544).Erinni a combattersi gli uomini di tutti i mali fu dato: nel moglie più incestuose, nelle dal furore dri che cambio Delle v. 22) loro coi loro lamenti del bello fuoco ed sono Erinni la donna è il più (Kol. 21 v. fr. Etic. Democrito {2) V. Arnim, op. cit. pag. 175: 75. difficile supera nel le ma- non adultere, come di degne i loro vita I simo bia- vincere figli, ed {fram. (Kol. I Feton.) (2) ywì) nokkà KaKO(i"Qaòjuooùi't]v. régr]tcqòc; (1) Cfr. più bio cam- perchè astuzie le sempre e ed in disprezzarele loro e {fr. 400)pure si lasciano effeminano preferiscono la donne sole 1054) 37, i mariti: sono si devono mentre donne figliche anche facilmente : i Canace, come opere {fr.516), vita tremendo (i), degne di odio parlare {fr. 528). Esse Stenobea, {fr. {fr.781) {fr. 401) sanno senno, care giudi- {fr. 429) che male, ma più nel e ha che si deve non soltanto la donna bene serva disprezzerà {fr.545), più esse altro fuoco {fr.212» tutta essere difficile la loro un talamo {fr. ine. 907).Le {fr.358) del fuoco del animo senza dall'amore amando abbandonano, gna matri- te piacciono,diversamen- ma mente, vincere così lasciate le donne le bello, poiché colla ma Afrodite ci invece conviene le sembri coll'occhio facilmente saggia non per tesoro o genitori,ma donna, onesta (fr. 320). La e saggia donna la la dei saggezza bella una 548). Quindi dello sposo, più sia non muro essere la donna come sono esse se potrà vipera {fr.824) di conviene non vi custodirsi peggio è in potrebbe guardare chi {fr.1061),né natura -- ma- in 392). Fetoriper la àvògòg ógv- ifi6 specie saviamente regge se in sempre è indistintamente, molte che congiunta donna ben l'animo ha infelici: od chi si sposa detto qualche bene e con cosa rito. Giacché ra, che la è virtù infatti La sa (1) Pensiero in bona est. che giova a ^pag. maior tanto uxore senza ed 14, il ma la avere ogni De quanto ;886 . sua portare sop- alcuna. amarezza tutti,ed nus, Leseli. ed'z. detta sia qualchesventu col marito è in Tacito, consimile avrà disgrazie,sapendo così nelle i mali succede mentre buona degna (fr.909) mostrandosi fr. 22) (3). dai figli(Ipsip. anche 1057) costui quando savia essere mata cosa, e ed i dolori anche nato quindifortu- (fr. ine. buona lici fe- cattiva ubbidire, perchè così vuole si addolori fortuna sarà la sono donna e savia salva e nozze una buona, stimando ad dolce moglie parte nella il marito non sia sollecita donna una lodare quale saprà la lo frena buonaf/r. ine. 1057) trovarla fortuna trovare fra anche questa tutti nelle non sventura le donne tutte come sregolato (fr.ine. 1055), perchè casa 823); e (fr. 657). Infatti nato marito a sopportare saggio: poiché un cattiva, ma la cisce addol- (2) (fr.655 biasimo stolto,non uno potrai trovare colei medesimo nel accumuna ed di conviene 9) (1). v. 494 dal dolore dello sposo la sorte comune chi quindi alla donna (fr.822)ed l'ira (fr. casa libera l'animo che Infatti è la donna la vita in di moglie essere a- Agricolae, Cap. mala Cfr. Esiodo, plus Opere e 6: culpae giorni v. 702: Oò jiièvyào ri ycvcuuòg dvf)QÀ"ji£tT( à/ueivov Tfjgdyadrjs, r^g e Simonide cì'Amorgo ò'avve fr. 6 nauf)£ Qlyiovd/.Ào ov (Bergk/: Pvvamòg O'òòèv ~/QÙ,ain''ì'j Àiji^Tar 'Eód/Sjgàfusivovovòè (tiyiovuaKfjS. (2) V. Demock. (?) V. Arnim, framtn. op. 12S cil. pag. e 129 58. rap.Y. 2 A pag.146 Schluss. 167 — Né le donne mancano teo, la al mondo nulla di può ca donna qualidevono la cedere poi l'abbandona, exposuerit puerum del ha voluto femminile blesse sottostare, l'ira del forza poi e ed è E da anche voi. tura na- fia- è Auge la dovuto di evitare cerca Decharme, (4) V. Ett. nei come beliebter fosse animata * der die sue ture, sven- nissimo moder- poeta « frammenti Gegen Lcxikon le pochi il Welcher in Roschkr, Mathia, pietosa,per arte, sua dice II, col. 1918. donna quali sentimenti ein war (3; V. Milano, della cui ha a il figlio, Auge una colla come se, Andromeda V. dice che hardiese,de perchè dell'uomo, ci fa conoscere, (4) possiedono, Mithol. ne l'opinio- i contrasti rilievo (3) appunto pure Euripide » (1) V. condividiamo faite de timidité et espone patris padre. Andromeda donna. in che timore «prae propositodi Auge brutale se Ercole quale, a violenee» della inferiori, come non mettere sentato rappre- degli uomini (2). Ma «nature de et vittima (?) il Decharme, il poeta » Igino ci ha di l'onta donna la povera e fisicamente ed 30 brutalità subire si sacrifi re quindi inferio- poi ilpoeta della perchè dovuto ha quale restando non intenzione senza ideale,che (Apollod. Epit. 3, , eroine, vittime altre Auge, una Evadne, come Non fav. io2)(i). ai amare Protesilao,è coraggioal marito in - jliùààoi' Tcargiò'èurji' cpiÀcò. lo sposo, con che i fi più caro alla madre di più la patriaperla quale cpiAcòTSKv'àXXa li sacrifica: nel i figli, chè per- grandemente amare essere 858),aggiungerà di gli(/r. Laodamia, Prassitea,nell'Eret- eroiche, come dicendo quale pur — che cotesta Geschichte stand Griesch. der und s1 der tragi- Romisch. 13159. Euripidis trag. op. Romagnoli, voi. IX, pag. cit. pag. Il teatro 98, Lipsiae,1829. 145. greco, pag. 18 Frat. Treves, i68 — Kunst schen (i) certo » — il nostro altri inferiore nella cosi così nobile nelle grande e le dopo vuol realtà sa di Invero dell'assenza saviamente si il dissidio vendicare, anche parte di al tanto Merope più il la nostra disprezzo Ipsipile,è (4) V. (1) Conte !a Per o scusa la E casa. di care vendi- se lendo vome co- ferocia, mostra che sangue, cerca di il ci deve né bella, vendetta, volessimo se re (ÌGiN./av. 187).Il cuosuo braccio vendicativo, ta meri- greco, ammirazione nostra e (2), che la condanna. Welckek, Torelli, sua anche Creusa, come l'antico sentimento e infelice un'altra Merope approfittare tre menpropriistinti, prova sventure secondo agendo {fr.440). dice lo Zuretti, è guida e virtuosi Perseo, tempo. sue arma della proprio considerare le di Cresfonte, volendo dà essa Merope, tutte i re all'amo- la morte ucciderlo, tentativo madre di Antiope ogni virtù,sapendo nel per amore dopo uomini di meravigliare questo di in ma castigatezza,ed intimo Alcmena, tuttavia affetto ed La adorna sta proprio figlio, ed seguitata, per- in apparenza (o Epafo)sposo soddisfare parlare.Merope, Ecuba padre, il quale ignobile,volendo mostra appare evitare pe, Antio- degli uomini, e simula di amore dell'uomo, per la donna Anche fallo commesso, e Polidette, che Polidette il saggezza l'onesto opporre donna, (Iginofav. 81). mostrare impetuoso dal nozze, del figlia privare Epopeo del regno sa degli Dei agli questa sventure. sue la punire egli vuole Ditte sue rimase non di rappresentazione è vittima Auge, come poeta in Cfr Roscher, la Verona, tragèdie d'Euripide » op. tragedia 1723, donna, cit. voi. op. è « pudica, I. Kol. dell' Alfieri la quale Girardin, altamente una cit. Voi. 347. quella del restauration de e I. pag. 304. 169 — (Kol. I. disgrazie(framm. sue della cui del morte deve essa La tragedia,ed la in di insieme figliche quale (521) (1) nim, i nuovi Per op. A. Le gli fi- Ino, ca sfuggire alla pazzia Megara, tando meri- si macchia potendo non di re ama- Melanippe, cieca mentre e poi avverrà, quale premio delle come troviamo Atalanta,fu per in tragedia perduta, vita assoluta in volte domestica abbiamo come gomento ar- frammento un pensiero parecchie un dell' Ipsipilevedi frammenti op. cit. pagg. dissertazioni Euripides, Taccone, recentemente A. dei e detto pri- generale Ar- cit. (3) V. des glie, mo- uccide i propri Melanippe, Teano, suoi, non seconda mentre come figli, da (2) Arnim, pile volendo Euripide, cioè la donna, pensiero però,che della di un'altra rivale la morte, pateticodi Meleagro di un'altra espresso mostrarsi sa (4). L'amore della della affetto materno, sono innocenza, sua virtù sue non Temiste, sua dà ridice, Eu- colpa alcuna, attende pazientementeil trionfo legata,senza della per concubinato, un isbag'io,Temiste ai Nella troppo per troviamo sbarazzarsi disperata si muore d'infamia Archemoro, Ino, fu argomento e fatale per l'immortalità. i qui disgraziadi Era, Atamante, di Atamante di costei. Ma duta istoria pensa figlionde od II)(3). Kol. no, v. anche da quale Ofelte perle ria involonta- (2) causa Ili, 6, 4) la quale tuttavia dolorosissima invero LV) e bambino (fr. 64, voluto XVIII uomini pietà negli sfuggirealle persecuzionidella madre (APOLLOD. assennata desta 48) (1) che pag. — A in Veniero, Sitg. d. b. in 61, 64. specialiWecklein, proposito scoperta, 55, di un Atti della Ipsipile \ Catania, (4)Igin. fav. 186, Roscher, op. Ueber die Hypsi* 1909. luogo dell' Ipsipile euripidea R. Acc. di Torino XLIV 1910. ut, voi. II. col. 2576. 1909. 170 *— ma è non Nel né Bellerofonte di piena da né nuovo, personale, ma Stenobea (i), Fedra noi se la Stenobea Bellerofonte, il quale di viene da amore, poi piena lito,così in di col suo amore l'eroe il carattere donne, essendo già questo della di essere da trattato più no Greci valore // mito Le di Note in critiche 7 e Aten. seg. ben. e trattando mito, ci presenta nella letteratura Sciava, XV anno 1 autore novelle pagg. acutamente molte (2) V. Roscher, op. le necessaria una Nulla divinità le loca- di Bellerofonte, A. classica in greca, Bellerofonte di e del altre favole analoghe. cit. voi. col. 15x0. ca, gre- Bel/eroJ'.(in Aquila, 1908) calunniata 226-54 importantissimo studio, valore le Amante, particolare la castità e perchè i tragico, amore letterat. IV ripidei, eu- criteri moderni, dàn» mito del ci Euripide,vollero Perii Cessi, bibliografichedi R. — bono ci deb- in questo soggetto Bellerofonte,una specialisu Camillo 1903.— dare contro (fr. 298, 666). lascivo vinizzare di- cielo, fra gli Bellerofonte giudicaticon dissertazioni Acireale passione, importanza al poeta, appunto Bellerof. Ippo-, meravigliarequesti tentativi preferivano queste (1) V. pag. di anche ed in poeti, i quali,come ci devono perchè, di e nel mito non di rito, ma- castità la personaggio, non condizione corrotto in come Ippolito,deve linguaggio suo sua altri rappresentare, (2).E invettive il calunnia, deve sua assunto del ferte prof- presso fatale una ne giova- sue mostra come essere per meravigliarele poteva colla Corinzio, che eroi. Conosciuto conseguenza soffre poi e di castità esempio che la con del calunniato Bellerofonte, Euripide calunniata, e Stenobea prima paragonare si uccide. E sere es- rimproverata perchè resiste alle essa lare. popo- doveva non s'innamora Stenobea rimorsi e sensualità e volessimo incestuosa. comune adultera quellacorruzione Aristofane, stessa — ove significato del i7i in rivelano quali invero, certa propensione pel anima fu nell'antichità il Bellerofonte, contro la donna, dopo la morte, ad anche 1914, In Kleine al solo e Der a elemento calunniato il quale per Diatrib. J4 e per pag. con la accusa sua né di pere corrom- particolare difetto un inventato e (2). ed 202 pag. di a proposito cfr. questo Vo"là'.if*r, 3, Leipzig, però troppa importanza und sein dà erotico. dalla vedi poeta credere, nostro d'amore accanto e di calunnia Nauck, Roscher, al Bellerofonte (V. Sui noverca op. 269, Wilamowitz, tutti nostro di nuovo, nulla Griesch. Roman (2) Si potrebbe ricordare altra storia tragico preesistentee persistente» « dal Schriften I. quale, ad tradizione ci viene Rohde, il del l'intenzione ebbe accennare l'Ussani, di esagerato (1) e nessuna perseguita e danneggia l'uomo anche l'Ippolito,siamo perchè qui, come per una direbbe come romantica Stenobea (i).E » «una che della dinanzi di non di città,né romanticismo più la morte quale, con dice ilWelcker loro,come op. da sotto da ' anche il Fenice, AvayvQdOlOg d'una matrigna) 621, Valchenaer, pag. Hyùpolytos,Einleitung.,cit. pag§ parte cit. cit. voi. IV. col. 3450. 172 — CAPITOLO La àella leggenda storico Sommario: spinsero Aristofane a biografiche dir Dalle notizie il teatro di Euripide Intenti non dell'accusa e letterari politici che Euripide, Socrate, Cleone, Cinesia, Carattere Giudizio dell* tragedie di di del e A- Weil. biografichedi Euripide alcun trovare le del- Euripidee Sofocle, Tucidide, Addeo Euripide— Opinione possiamo non re valo- e Misoginia— Origine comica di maie di Aristofane— rlstotlle sull'arte di di ed contraddizione- e Agatone, Timoteo, Filosseno commedie origine Conclusione. all'accusa falsità,diffusione Sua misoginia: notizie documenti offrono — Le - vm. dal e suo tro, tea- in argomento poggio ap- dell'accusa, lanciataglifino dai contemporanei, di misoginia.Come essa dunque acquistare credito Aristofane ristofane contro e accusa posteri ? potè come L'autorità prevalsee a riconoscere elementi che di s'impose di (i).Ma anche in quest'avversione abbia molto che Euripide,crediamo il preconcetto non i presso sopratutto, fu quella che ai critici anche tale sorse Afluito in- in realtà sussistono. (i) Aristofane Socrate ed viene ricordato il persecutore di Setti, Della fortuna Torino, 1885, pag. 35. come Euripide dì il principaleaccusatore e delle donne. Aristofane presse di Cfr. Giovanni gli antichi, 174 — Perciò la con Aristofane medesima li combatte acrimonia, il poeta, la cui ed i suoi avvenire, idee daranno discredito più, il le opinioni al valore della mento nell'uso di nella far tragedia vuol non impadronisce smodato blico pub- privo e traligna- di più vita tragedie del a il artificio, come Aristofane di nuovo le rivela che avranno (2), perchè JTÓÀig,mentre del Euripide sentire,"il soffio della ditare ad- Egli per profonda (i). dignitoso Eschilo nel che opere ed anche, ma metriche, le quali non di re mette- a artistico, quasi per politicocorrispondono appunto e mira ed dell'arbitrio sereno, le fane seguito, Aristo- in azioni, ad in che intuisce le eco colpa e forme grave, o e tro con- profondi e solamente non meritare ritmica delle carattere sente, e letterario pure tralascia non vivi pubblico disprezzo,quelle dovevano ciò più frutti maturi più, e re, sopravviveràall'auto- che filosofo,di cui di s'accanisce ancor il contro come distinzione, anzi senza sente opera armi le medesime con effetti continuano germinate in — questo non si che suo versario av- nuovo quasi generale bisogno. Quindi rimproverando accoppiamenti di fa soltanto queste per gagliardo,dei contro combattuto * loro R"ììic\. ? invece perseguitato è e 577 nelle 1 libera Rane, vv. tre una sola (Acaruesi qualche Aristofane commedie parodiato 1310, che potente ma tace 1322.23, v. e medie com- 1363-64. spe, Ve- 5, 15, no accen- (/Vuoi, vv. continuamente frequentissimamente 1337, delle solitario altre. (2) V. lo non successione, meglio in altre abbiamo Givone, in gli e perchè capisce tregua seoza lui. Morto monodie dell'animo. {Cavalieri* 596, di 50). Euripid nella sentimenti conservate 409, artistico, ma l'erompere sregolato, sì, rappresentano v. le Euripide diversi,il commediografo scopo forme, nuove (i)Cleone metri ad 549- giato, bertegin tutte le 175 — E sia, Timoteo, di musica a Filosseno, cioè di e costumi d'arte poesia, che il gusto corrompere buoni Euripide,così contro come (i).Egli passato, abbiano quindi valore politica,e il accusatori di di in Anito Socrate con comune ed l'insulto sul nome, suo per il ha toglierea il al teatro, la turba dei suoi (2).E' il motivo nascita la particolari, nell'arte, intesa (j) V. Ettore cit. pag. (2) Come da che Romagnoli-, 48 si in e può da quest'uomo farglinegare o ammiratori, invero questo una bile temi- al no discredito, lo scher- diminuire per dai necessario le che per corone so numero- re assottigliatroppo non ispiratutte Euripide: la esagerazione della contro i suoi e che vantaggio lunga più gran negli agoni letterari,il plauso del pubblico accorreva poli adorne scena, autorità, è gettare il ridicolo conservatore e di per ed valore ogni ogni concorso, tro con- me parecchie massi- che dalla e che Euripide adunque, massime pericolosodi Socrate, accanniti pubblica, hanno coi sofisti e più morale processo smaglianti della poesia, è e dei Euripide professione, nuova la critica di Aristofane, uno Meleto. e proclamare queste colori grave ha particolarmentesotto ritenuto anche progresso critica letteraria considerata Socrate,nel mosso dalla di sia. La lui, di fronte alla coscienza ticamente ha quale è quale prevenzione, egli odia per essere quindi i tico introdotto, perchè fana- essa questo rispetto,deve Aristofane, corrompere intravvide non ogni novità, qualunque critica gli innovatori venivano, secondo conservatore di tutti contro Cine- Agatone, contro della città,e questi innovatori del — le vita in merosa nucuse ac- ti tut- moralità erbivendola, la im- senso politico,la collabora Musica e poesia nell'antica - cia, Gre- stg. facilmente Euripide. Cfr. sa questo arguire dalle poche vittorie riportate punto il SETTr, op. cit.pgg. 214. 176 — zicme di Cefisofonte i suoi corrotte quindi la scrive Tesmoforiazuse, dei maligni raccolte e tramandano, comincia che ciò bassezza di odiare si sentimento, qualunque dei buoni sulla di partono, il della madre, quasi naturale una lo odiare le re corrutto- essere Questo il muliebre. sesso ricameranno altre frangie, spiritodel motivo tutte fondamento un formato donne; precipuo, la leggenda di corre motivo primo (2) V. Rane, da voluto ha Griech. di cerca da di e Vita sul II, 1. serio di Cefisofonte Metriky ed I. pag, critici ( pag. di sentenz: XVI). Euripide fa Aristofane tà. maligni- euripidii. Quindi Socrate e quanto peso non mettono possono 219', soltanto mano avese più la di Socrate. 39, nella il traired'e. E invenzioni. le filosofo, composizione ma simili Euri- chiama Cefisofonte, alle We- tà maligni- 40) ecl associa borazione colla- V. {De sia un'altra (fr dal derno mo- alla Il Nauqk che e leggenda critico allusioni nota. Teleclide I, E che deve fatto sempre queste invece di Qualche 105. ntoKOaroyóu'/ OOVQ drammi dimostra Co^ì (Cfr. Kock Mnesilóco ragione anche ir, pìdis l'ita, poesi,ifi^enio)crede dei darsi cui fondamento cerne partivaAristofane. prendere poetica stpijai., cui 944 v. questo assurdo, traviando in assurdo ad spinse egli presenta tipiperversi di donna, gli è Se come ad leggenda La città,presentando tipiperversi allo hanno che ma poeta quindi biografi,si della facilmente quale qui gli altri consentanee meno o dai e nel mostrare specialmente di scena, diffuse fra il volgo e denigrazione buona, cosa costumi primo spunto: più voglia e nei malignità e credito. trovano la Stenobea, Euripide. dagli scoliasti con e sue quale,Aristofane la in Aristofane, facilmente e appunto con ritrarre lo stesso da partono accuse Telefo, le Fedra superando le donne, nullità artistica, infelici, come misoginia, per vituperi contro Le ed corruttrici,come e sua le tragedie(1), la miseri personaggi donne nelle — dei anche questo 177 non di si peritadi in parte bocca a contraddire stessa, nelle se bocca in la che quello i comici ultimo la ragione della di passa di coloro opera diretta gli scoliasti Euripide il sente invece questa adattare to, nel e tentativo abbia e e suoi avversari, che al modello Girolamo (i) S. ripidistragoediae che Il Lubeck lo Leipzig, 1872). rolamo provato della in mulieres meledicta questa l'accusa dominio crede scrive sunt, temporanei, con- lo cepperà in- il destro ai ranno contrappor- Totae « unde Eu- Hermio- et Consilia decepere ai (V. » non pubblico. scriptores 19x6, dall'uso di a precetti coniugali di et {La posizione Palermo, desunto citazione erano noverit Il Ficarra tempi dai desunto quos cultura, l'abbia che si dromaca An- 390). {Hieronymus storia lo a intendeva. Ipvian,i, 48 mulierum sua, dei suoi offrire della sorte, (i). non freno, che un egli appunto me con sovratut- egli bisogni reali neWAdvers. loquitur: malarum v. ironia za sen- vorrebbe Eschilo difettoso, sì da per anche dell'arte suo, portato all'arte renderà lo di anacronistico s'allontani dai quanto accorge dogma in S. Girolamo l'età,ma forme le ancora la e confermata missione informa da e specialmenteper alla tradizione, l'alta sente spiritoche nuovo misoginia come vediamo appunto ligna ma- sicuro, dell'opera,l'hanno conoscenza come bigamia canone di storico fatto tradizione, convalidata, la inconfutabile, attenendosi che autorità,come la loro come l'accusa verità come indiscutibile, della Sicché età in età, Passando esposto motivo morte. critica letteraria accetterà e si trasforma: soltanto perciò il dire contrad- di invenzioni. sue leggenda avevano insinuazione: con reali,e gli eruditi posteriori, vogliono dimostrare e ne ai fatti Ad comune. Girolamo, tutto il teatro formate, il di ma S. Girolamo 42) crede 1 pag. S. solo di ogni Euripide, erano nella che S. Gi modo quale intende già hanserit quibus ex co Plutar- la - resta riferirsi leggenda divenute di 178 — Euripide crea passionidel cuore tendenze ed ragione si contrappone Euripide, della intravvide lui a abbiamo come dello i previene sillogismo,ma fatto agito. La diritto ed sua condizione questo le questo per quando — disanima delle politicadella non dalla nelle età: sua di scena ferree condizioni del deve di dato essere la donna alcuna legge, Tali alcuna spettatoriche che empietà, gli fu mosso quella contro scena le lui innovazioni op. il banditore valevano non P. cit. pag. alcun S. 214. Gr. de Euripitristi delle zione, condi- vera Egli non clama re- diritto, non quali rimproveri egli loro muovere a di costumanze.* di processo Socrate, il processo arte, sulla sua ogni agli alle ed su fatti dichiara le frecciate,le vennero (i) Cfr. Dindorf, Setti, Anassagora faceva quali ed si poteva non la stessa con quale, egli si il poeta, pensi ad come trovarsi. suggerisce concittadini a alla l'eloquenzadei cosa se dovrebbe norma: ai suoi muova gli effetti in confronto non del la specialmente dal- madre. scena tempo, suo in cui impone Ond'è sulla ci auda- innalzarsi presentivano negli insegnamenti socratici,ma pone egli costrizioni deve le derivi e percussio ri- impressionanteviolenza meno sposa inno profonda avere donna, sopratutto, di le ideali di libertà morale, di ogni privilegio,che crudamente e la con scena politica. Difatti nella piedistallopiù alto: alla donna un si satira osservato ci presenta non con Aristofane vero si fa banditore e e forse e — sua nella vita tempi, teorie, che del sua spirito,che dovevano anche sulla generazione (i). E' nuova il la con età, sua politicala tragedie,perseguì alti vazione della e altamente un'opera ebbe quindi tipi umani, porta suo aspirazioni,le — vita della scena Ma nuova. calunnie, le le costrizioni di da accuse, qualsiasi Leipzig, Vita Euripidis, pag. 20, 179 — che tribunale,ma miravano volta le grasse risate e reale posteriori,che di dovevano pur argomentazioni qui e e chi malignando comico. noi Ma la di di a a ed volta sua a poco conosciamo, determinare le la risa di nella KOjMKOi odóvù) che spinse politica. vita III 1. 35 avròv i comici malignità del in tale ordine quest'ultimo a possiamo non che che al un primo di non Ma come Aristofane,ed ma nianza testimo- corruzione. relativo, di accenno abbiamo non legge èTtéxeivro dir male (i), sviluppo. òiaOVQOvreg, a da, leggen- si fa storia trova suo valore di storiche. la sempre troviamo si sulla partenza, l'accusa solo confortarle pietra,ridendo innovazioni misoginia invece la leggenda di il non di riso alle calunnie Così e avviene durante contemporanei davano la sulla poco come in Aristofane sicura, solo (i) non si dovettero e determinazioni lanciato deviazioni, le dell'accusa e constatavano, insensibilmente il punto si apportano Difatti mento ele- questo verità, di come abbia primo stadio. Riconosciamo vago, di fatti,quando la leggenda si germe valore. riconoscere; fatto, con facilmente nasce sfugge e noscere, rico- accuse industriare, accettandole Di il debito d'allora traevano ne vi dovevano mancavano gli ateniesi contemporanei con loro essi toglierequella parte di esagerazione malignità personale che esse contenevano e che poterono e davano potevano giudicare del consistenza: l'esagerazioneche questo che alle relativa per per i critici Ma i della e a scena potevano ne così profondamente, commuovere della accuse gli spettatoriche valore vero di tentato gli spettatori.Le far ridere colpire il poeta a egli aveva come sua -- mento argo- infatti òè più ual fu soltanto Euripide, ma i ol vidia l'in- to sopratut- 180 — nell'antichità,s'alzano voci, anche un'altra Infatti il che ad di Addeo questo avventure sicuro alla rivale, Sofocle natura hanno la maldicenza si e la dal argomento l'alto lo Filippide, e da si tutto il poso ri- si voci è La leggenda risuona di chiara trarre 207 Romagnoli, alla Kock) Nel sola critica di regno Egli sente altro poe- Axionico letteraria e Dioniso, Milano, di in come (fr. 28). Cfr. Nicostrato e lui, a berteggiare il vecchio Fileuripide di dal arguire ripide Eu- anche accuse, l'occasione. a cui sale fino non le si adatta pida lim- e ne spiritoed intender- più di qualunque forse pravvive so- nuovi dobbiamo che fango che malignità, sempre lo sono maligne la questo facilmente restringe (fr.113, anche 1919, pag. seg. vEv Jtlòrjg, ye pag. (3) Tomm. 557 òri jui00yvvr]g èorlvEvQi- ralg TQaycoòLaig,è^rjó V. rfj KÀlvrj(plXoyvvr\g. XIII voce che queste e combattere a donna, dobbiamo o il (2) EijtòvxogZo'^ouXelnvog ye la sfatare placida accresce poeta la commedia sempre se solo Euripide (3).Ma conoscere trascura si porgeva della (1) Non 218 del per comunque nobilmente Ettore ad . (2) morte significato,poiché nell'altezza degli ideali quando gli Antifane di dell'umanità. si solo e monito, si ferma poeta, sensi solenne mira, egli ne la infine cerca il sopravvento, teatro, e Sofocle dalle invenzioni rinvigoriscee voce suo leggenda. a c'è tomba stesso umana, i bassi solleticano fiori,ma che maligne vecchiezza, col compianto della città e del sua soffocate, per più -51) tranquillo nella e antico suo Ma di calunnie, concedendo coro aperta VII bocca e filogino, un amorose. Pai. (Ant. altra in pone realtà in è misogino è dovuta leggenda tali contro si contrappone leggenda (i).A accuse -— Ieronimo ènei ÌJoyonÀfjs' di Rodi presso E. Magister, in Westermann, pag. 140 1. 46, èv Ateneo i8j — — CORRIGE ERRATA 3 pag. M 3 " ò% rigo 24 2 ,, e l'espressione dal basso xin Harvard o l'espressione in in Studies in Harvard XXVII, 4 „ 4 ,, basso .. ». „ 4 ,, *3 5 ,, 4 reale ,. 1 dal 5 6 ,, 7 ,, 7 » 3 "' •" 7 -, 9 ") "" ,,2 e 13 ,. 3 .. ,, I2 12 ,, ,, ., ,, 13 r4 f| 14 „ 15 5 ,, x 2 I ,, 16 16 ,, ,, ,, ,? 1 ,. ,, ,, JW^ Sul ** in Paderbon Paderbom dimentichi dimentichino .. àQxaia dogala ^4. C?i?//i"9 A. Aristo ,, f. un'ambiente Gellio Aristof. un ambiente ,, ,, ,, vv. rJ ,, 16 verso giustifica biibliografia bibliografia ,, 6 ,, acquistò giustica e 12 in acquistò 2 m noi obbietto ,, ,. che sensualità »» ,, 1 Q 12 4,- io ,, ,, dal basso 2 8 9 in bietto ob io ,, mostrare reale noi basso di in sensualità ,,27 8 dimostrare in 7 8 „ 7 dal „ t| figura essi figura 4 Studies, Voi. 1916. ., 17 (l 19 ,, 21 24 28 22 basso (J tJ 'EvQimÒOV Griech.Denker p. „ „ insinuanti ,, 17 18 Denker „ 5 dal 2 Griech. MULLER MULLER ,, EvQUliÒOV Pag- insinuantisi si avendola 10 ,, 19 dal avendolo basso ,, c el SCHOÈMANN Gellìo .; nel SCHOEMANN Gellio ,, Cefisofoute Cefisofonte ,, ,, 4 ,,I2 ,, dal ,, 1 ,, basso pag. SCHOÈMANN un'incesto un „ ,, pagg. SCHOÈMANN incesto 184 i85 - Noto volta una per sempre che - devesi leggere Alcesti, non Alceste. Lascio meno alla discrezione gravi (se etc. non meno del cortese numerosi) lettore di correggere accentuazione, errori punzione inter- INDICE INTRODUZIONE Accuse — l'accusa dei studio Atene di in relativi I. e la — della Quello del fosse Euripide ne filogino Euripide pederasta e leggende alla intorno nostre Sofocle— critici del misoginia alla Pag CAPITOLO tragedie II. di Euripide Le — sull'arte di condizioni condizioni — Aristofane E' si reali vindice - della Legge delle differenziano vita, da in donna, sull'adozione non concubinato (cfr. Euripide, Elettra sul (cfr. Euripide, Medea) divorzio (cfr. Euripide, Elena) Ippolito) — Legge sul — Simonide Euripide colle ne di AristofaCorrente ed — — matrimonio nofane, Se- Questi ritrae antiche dini abituvuole come Ione)— Andromaca) Legge tifemminista an- d'Amorgo, corruttore, (cfr. Euripide, alle pide—Le politiche di Euri- Rane contrasto e e »* in relailone greca Giudizio Atene— Archiloco, — della società morali in Analisi — preesistente Idee donna della Euripide Focilide d*lla Sommario: — condizioni sul te mor- dei poeta le mia biga- La Opinioni — ed vita della considerazioni Nostre di suo natali I — questione Motto — il domestiche— comiche — i biografici che disgrazie La — Gellio A. Esagerazioni — Conclusioni Euripide colare parti- intimamente è credette esagerazioni Le pensa e da originato - di si perchè in Pag. Dati vita La — sociali tragedie, Sommario: — venuta pro- dello Misoginia. di misoginia poeta, leggenda che Euripide della educazione prima di di donne le contro — — l'arte con verità Vita — l'accusa contro è condizioni delle Esame — Donde Necessità — delle e l'antichit nel- Euripide su — lavoro nostro poeta Euripide questione alla connessa La di vari Misoginia La — del biografici del generale, CAPITOLO odio Propositi all'età ed principali — dati Giudizi Sommario: — Legge — ge Leg- sull'adulterio ^cfr. Euripide Pag. 23 i88 CAPITOLO Medea III. Esame — Sommario: — di Necessità Euripide inconfutabile della intorno ha al della Medea di valore suo Medea Loro — La — Giasone — dinanzi ad Atene di Medea Medea Euripide ha voluto rappresentare funesti effetti Conclusione — Euripide cato Signifi- - morale Nella — i suoi ed il divorzio coli'Andromaca Paragone — siderazioni con- nisti: protago- — Medea a Intento — nostra dei natura e del viaggio Nostre — posizione carattere zione afferma- come Euripide gedie tra- vettiva dell'in- Analisi — La misogine. cronologico delle considerata Misoginia la tradizione seguito dello studio le donne, contro e tragedie considerate Contenuto — di Giasone Giasone delle Pag. L'Ippolito Sommario: Esame — dei JlÓÀVTOg HaÀVJrvÓjLievos. Il tipo ricostruzione di Fedra di Ippolito e di e sua Harpe Ippolito Confronto — L'Elettra Aulide sull'adulterio ed fatum due Euripide nei due L'Elena e tragici e euripidea Breve — Contenuto Analisi e Scopo di confronto Sua Euripide arte personale delle con nei le L'intento — — clusione con- tipi donne prevale .... di quella e tere carat- e Steiger • di e — mune co- lena L'E- Conclusione. tragedie di Eschilo Conclusione. tà priori- Leggenda — tragedie artistico dre: ma- ficazioni Giusti- — Sulla — del poeta di la verso Conclusione. — dello altre gi —Leg- natura dramma altre tragedie vari Loro — Intento delle esame odio di Sofocle Euripide del - Suo di Clitennestra Opinione quella euripidea IV. Sommario: di — gerazioni esa- Nostra nell'Ifigenia di Elettra Elettra Carattere Patin ed Euripide Agamennone — Clitennestra — del al carattere Fedra— verso Accuse — Sdegno — Clitennestra Dolore Intento — di Elettra — Oreste — tradizione CAPITOLO — La — Sommario: — omerica scena delitto Elettre Egisto — di ereditarietà al di sdegno Carattere difese e di passione Levi di siderazioni con- di Omero. Carattere motivi — Intento — La _ Giudizio — di Nostre — del die trage- Tentativi — ógog 1"Ijt- e due in rapporto natura e l'Elena con Suoi — delle tragica Sommario: — q le donne Carattere - avo dell'invettiva Situazione — nelle dell' Ussani Opinione — contro Esame — comiche fn Euripide invettiva Fedra Bartholad e \JItuiòAvto£óreq di di del e Wilamowitz l'arte e Le Kalkmann del — di del Opinione -- sofoclei frammenti 40 di Euripide— Euripide di Sofocle — sulla presentate sempre — sul Pag. timento sen- 123
© Copyright 2025 ExpyDoc