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DOTT.
LA
ENRICO
LEONARDI
MISOGINIA
D'EURIPIDE
Lavorocheottenneilpremio
ABRAMO "
MOISÈLATTES
Orientalisti
diVenezia,
difondazione
ELIALATTES
filologi
ACIREAL
Tipografia
Edit.
1932
E
XX
Secolo
5
1012
413
1965
MIEI
AI
GENITORI
INTRODUZIONE
Sommario:
Necessità
lavoro—
dello
sociali
ed
particolare
Tra
si
presenta
V
i
di
egli
lavori:
recenti
più
Euripide
et
P,
delle
tragedie,
dizioni
con-
in
più disparati
ta)
profonda-
Euripide
Decharme:
1893
che
quegli
stacca
Paris,
idées,
ses
delle
e
ai
si
Garnier
Paris
—
oostro
poeta
dubbio,
motivo
(i). Poiché
del
misoginia
senza
dette
e
del
Esame
Euripide—
li
principa-
Propositi
—
biografici
l'accusa
vario
théatre
son
P.
"W
Stuttgart,
si
568.
pagg.
I9°8,
Hachette
la
e
Rostagni
Classical
Rewiew
definisce
contemporanei
di
un
di
Aufklàrung
R.
bel
capitolo
«mal
compreso
B.
II,
ad
304,
Torino,
Euripide
e
mal
de
Euripipides
Euri-
Appelton,
5—6,
in
Quartana
Anno
di
razionalismo
XXXII,
Alessandrini,
Poeti
il poeta
».
M.
classiche,
dedica
Sul
rationalist.
lavoro
recensione
Aug.
griechischen
der
recente
letterature
Rostagni
Dichter
,
the
il
Ideatisi,
der
594.
pagg.
vedere
conosciamo
lingue
s
Euripides
può
the
..Euripide
1901,
Verall,
che
di
Accuse
402.
Nestle
Il
dati
contro
più
fra
de
l'accusa
tragici antichi,
noi
Masquerav
pagg.
all'età
Euripide
è
esprit
dei
generale,
Veggansi
et
stadio
in
a
giudizi
provenuta
Atene
nell'antichità—
Euripide
su
è
di
grandi
i
vari
Donde
Misoginia.
La
—
Giudizi
del
quale
ital.
Rassegna
Napoli
1920.
Bocca,
1915,
(pag.
tollerato
5
e
dai
di
382.
segg.)
propri
2
—
dai suoi
mente
di
e
più
predecessori,
questi perfonde dello
tragedie,così
posteriori,giudicando da punti di
le
spiritopersonale
e
—
all'arte
secondo
Euripidea
i vari
i più tennero
Né
scena
il
in
profondo
mutamento
forse troppo,
trascurarono
e
di
confronto
nella vita
In
e
pochi
si
coscienza
anni
tutto
la
fuggiva e
tendeva
nella
rinnova,
del
ad
popolo
greco.
spiritogreco,
nel
grande
giusto
un
il loro
criterio
ed
delle
in particolare,
l'età che
fra
altri ideali
incerta
condizione
di
spirito.
come
pre
sem-
gli uni
analoghe condizioni, esigeva,erano
con
quella partigianeria,
per
allora,
cose
e
oscillò
contemperavano
non
ripide
Eu-
tempo
ateniese
l'arte
sentimento,ma
la necessità
che
in
innovatori
ed
di
un
sentiva
anche
aspirazioni,
conservatori
sulla
Eschilo,che
contrasto,
variamente, rappresentando questa
E
di
avvenuto
generazione che
nuova
altre
ad
lo
e
piùimportan-
giudicando l'arte
e
versa,
di-
critici.
avvenuto
quella di Sofocle
profondo rivolgimento eia
un
spiritidei
e
gnarono
asse-
funzione
una
sufficiente del fattore
conto
determinava
te che
intendimenti
diversi
vista
ed
valore
un
contemporanei
che
sue
contro
gli altri intransigenti(i).
Era
quindi
della
nuovo
profondo
naturale
vita
nuova
ed
che
e
l'artista,sentendo
rappresentasse
intimo, suscitasse
degli altri,i quali
acquiescenzaai
avrebbero
le
fine della
loro
politica(2).
Euripide che
più
vita vera,
pure
si alza
librati
con
(1) Per
Jì/usica
che
e
è
in
un
volo
(2)G. Muriay,
ne
audace
in arte
IV antica
dalla
sublime,
confronta
quella
timo
ul-
in sé
quelli si
doveva
Ettore
Grecia, Bari, Laterza,
Arisfophanes and
e
la
pratica quotidiana,e
ideale in cui
e
uni
come
predecessori sente
determinata
gli innovatori
poesia
suoi
quel mondo
dall'arte stessa,
si proponevano
intenti che
contrasto
antipatiedegli
voluto
loro
dei
quel
il soffio
the war
erano
natural-
Romagnoli:
1910.
pag.368,
Party, London,
1918.
3
—
declinava,
da
quel
costoro
quel
contrasto,
il
per
quale
vi
analizzandolo
1
che
di
più disparati.
le lodi ed
di
dubitò
non
spiritodi
nelle
argomenti
del
stesso
decisivi
poeta
(1) «Euripide
(2)
Infatti
dei
nello
A.
E.
C.
n,
spirito del
Maxning;
Phoctrides;
Cessi:
55
sgg.
il
pativa
allusioni alle condizioni
della
si accosta
psicologia
A
// dramma
Becca,
essere
Archaism
Chorus
Greco,
un
tempo
in
di
Rass.
d.
vita.
sua
dide
splene
68.
contenuto
trasformazione.
Euripides,New
Hai.
gli
za
la tenden-
era
York, 1^.16;
Studies;
0/ Euripides in Harvard
in
gior
mag-
pag.
1903,
arcaicizzante,specie nel
in
cercare
ri-
Levi, Delitto
principaledi Euripide
dramma,
The
A.
suo
spirito
reale, ci diede
criminale»
Torino,
Greci,
study oj
alla vita
suo
trovarvi
si sia fatto, per
dello
l'innovazione
all'antico: egli voleva
e
le
l'espressionediretta
più
di
pensiero
nel
il
le vedeva
come
come
non
non
e
o
che
osservazioni
pena
che
quanto
fondi
pro-
intime, e
le contradizioni
più
rappresentarle,
di
cautela
più
i
ragione questa per la quale,dobbiamo
artistiche di lui, con
rappresentazioni
stesso,
cuore
egli sentì
osservatore
buon
a
umano.
cuore
questo
co
criti-
ogni
diritto,gli spetta fra i più grandi artisti ed
Poiché
viva
più
biasimi, concedendogli quel posto insigne, che
del
interpreti
nere.
otte-
ci si manitesta
temperando
giustizia,
fatto
ha
il tempo
Ma
(2)
teva
riscuo-
non
sua
spiritosuo
gli elementi
trova
e
forma
complesso, sì
così
così vario, così strano,
lo
Sotocle
dovesse
pareva
nella
appunto,
da
scendere
musici,
e
che
consenso
Egli rappresenta
bella
a
o
sentivano
e
tanto
poteva
non
poeti
nuovi
esagerazionidei
alle
Eschilo
l'arte di
ammirava
derivava
Euripide che
mentre
L'arte
l'età che ormai
Sofocle, ed incarnavano
l'influsso di
ancora
figuradi Eschilo,
viva la
nell'animo
ancora
condizione.
strana
conservatori, i quali avevano
ai
piacque
non
travisati,
posta
tale
intenti morali, misconosciuti,
suoi
(i),pei
sua
ed
gli effetti di
sentire
mente
—
ling.
e
leti, class.
4
Questo
antichi
ricercando
moderni,
e
che
il
più gravi
nei
indusse
fatto
—
desiderava
animo
proprio
nel
ognuno
della
una
giudiziovero,
ci
Aristofane
la
e
delle successive
e
figuradel poeta
colla
si voleva
quale
ti,
documenl'arte
coltro
(i).
è
ta
giun-
sionata
appasun
Aristofane.
sua:
di
cui
il principale
egli è
stessa
di
che
la
sullo
spiritodell'età
così
profondamente,
travisata
viene
i
rappresentare
possa
commedia,
influiscono
rappresentante,
Euripide
dell'età
sereno
Euripide
però troppo
era
solo
un
particolarmente,ci
passato
partigiana perchè
e
propri
lato
o
sociali
e
autorevole, la quale
voce
Ed
del
più che,
Tanto
criteri morali
i suoi
ed
del poeta
i
un
rintracciandovi
giudizi in favore
i loro
affermare
per
ad
rappresentato
talento, ad ogni modo
loro
a
ci hanno
figura
sua
lo
quel-
poeta
ed
preconcettigli suggerivano,e badando
critici
errori
in strana
avvolta
ed
quasi fosse
giustificare,
genda,
leg-
un
cumento
do-
che si vestorico, il giudizio parziale,partigiano
niva
raffermando
specie per
I.
serviva
che
XXV
a
poco
(i) Lo
la commedia
diffondere
a
a
due:
queste
perchè
pagg.33
e
quindi più largamente
( Misoginia
dimostrare,
che
criterio
bisogna
dimostrare
o
staccare
sono
dal
fatti dei
loro
badare
le
esse
hanno
allo
questo,
le sentenze
assunsero
determinato
dichiari
intere
in
nel
loro
carattere
un
il
giudizio
ed
cui
non
sono
plesso
com-
tendosi
pochiuse,
in-
più tarde, si
nell'età
euripidee
tenti
cheremo
seguito, cer-
in
tutto
e
tragedie;
spirito misogino,
Quando
sto
que-
candoli
misogini, stac-
non
e
quanto
singole espressioni dal
necessarie—
Filol. Class.
nel giudizio, segue
delle tragedie, che
creduto
questo
opinione
una
in Riv.
spiritodelle
applica. Per
il carattere
e
florilegi,
posto,
diverso, che
no
parte
come
Euripide
tragedie, per
in parte
Solo
hanno
di
popolo e
popolare;
e
gli spunti misogini
delle
contesto
che
comune
sg.Jper quanto temperato
criterio,segnando
dal
accessibile al
più
era
diventava
poco
Zuretti
più ragioni,
si diffuse per
facilmente
e
furono
un
avulse
colorito
sul poeta.
ben
IL
perchè
popolo, specie quello meridionale,
il
proclive al motteggio
ripeteil frizzo,
talora
senza
facilmente
di
quel
storici. E
perciò maggior
frecciate
il poeta,
contro
solleticare
da
Ateniese.
si
che
le
sono
momentaneo;
nel bollore,
partigiani
mai
i
per
Aristofane
tura
na-
stesse
delle
bene
futuro
sue
notarlo,
pensano
non
passione
litico,
po-
Euripide,
ed
è
ciò
intento
suo
oggetto
Effetto,
ta,
poe-
di tutto
della
lotta letteraria,ma
solo
non
era
tal
opere
Socrate
nella
le
privata del
nelle
fa
e
tico
pettegolodell'an-
e
familiari...e
del
all'imparzialità
ma
erano
vita
contro
effetto !
buon
artisti
di
argomento
sua
tegolezzi
pet-
che
della
che
figure principali
frecciate, ottiene
ai
ebbero
così conseguiva il
Aristofane
la campagna
e
più
tanto
trovare
coscienza.
diffusione
e
certi scandali
a
persistenza
degli Ateniesi
bocche
l'istinto maldicente
si potesse
poeta.
vita
mormorava
accennava
pareva
del
Si
la
sogliono dipingere
li
ce
reale
motivo
dar
per
o
sulle
correva
quali
tempo,
ridere
far
che
contenuto
propria
la
per
scherno,
poi con
che
storico
per
dello
e
prima quel
da
esso
documento
motteggio
Il
del riso
compiace
immaginare (i),ma
in
quindipiù facilmente
ed alla beffa, e
ad
dare
noi potremo
tramuta
si
e
più
è
lotta,e
anche,
e
lotta politica.
più particolarmente,
(2)
(1)
Cfr.
nisiica—
ad
Bari, Laterza,
i
(2) Mentre
solo
Socrate
pei pastori teocritei
es.
191
Torino,
uno
dei
loro
Bocca
tanti
1909,
basi
morale.
ed
Anito,
la rovina
temevano
di
Socrate
in
Ma
i
dichiara
in
germi
dal
dello
stato.
Riv.
di
punto
Cfr.
pensare
del
di
vista
anche
Socrate,
Socrate
dei
dubbio
e
la
era
giovani
sentiva
e
Kiesow.
Neoscolastica, 1918.
filosofia
coi
le
scuotevano
giuridico
F.
per
anche
Zuccante,
Aristofane
questo
quali
G.
contro
riconoscere
l'animo
corrompevano
i
di
Aristofane,
Per
sgg.
gettavano
della
Meleto
H5
P-
modo
si debba
che
ben
sofisti che
sofismi, che
idee, del
crediamo
ragione politicacome
elle-
nell'antipatia
considerare
delle
il contrasto
Lapoesia
Cessi,
428.
pag.
più sogliono
ragioni filosofiche, noi
una
1
C.
come
sociale
//
cesso
pro-
a
X.
6
—
Non
meraviglia quindi che dall'antichità siano giunte
fa
piuttostole
noi
a
hanno
trovato
critici. Ma
se
che
l'arte di
tutta
anche
eco
per
ci
da
del poeta,
la
della
condizioni
l'attore è
sempre
lettera,ma
Di
noi
fatti,se
in
individuo
solo ad
più
della
che
spirito
si
rappresentazioni
sue
dove
anche
suo,
diversamente.
Non
considerazione
questa
frequenteè
rintracciare
le
stata
trascurata.
Euripide
come
d'arte,converrebbe
espressioni
lo
ce
un
punto,
minute
nostra
la
il
intorno
più
sublime
più
demone
donna
diverse
sulla
affascinatore
e
Fedra.
tutte
passione più sacrilega,
E
scendere
quale giudizio trarne
Gli antichi, badarono
pubblico suol
fare
particolare
ad
esempio,
euripidea,ci
scena
a
risce,
appa-
benefico
manifestazioni,dall'angelo
sacrificio
nel
patologicacon
e
quale vogliamo
trattazione, possiamo affermare
nelle
e
al
considerazioni, quale argomento
figura della
più
puro,
quale Alcesti,al
nata
terribile della sensualità sfreDall'amore
le gamme
più
puro,
abbiamo
alla
in Euripide.
?
che
all'espressione,
nel
grosso
maggior impressione,quale possiamo
(i) Troppo fuggevolmente
op, cìt.
lo
sue
vissuti
le
le
false,
o
che mai siano
più complesso degli spiriti
ci rappresenta in
poiché egli tutto il mondo
più varie e contradittorie forme. Per fermarci
immaginassimo
tutte
volessimo
tutte
instabili
l'animo
di
quelle
parte
si è colto
non
Euripide (i), e
rito,
spi-
ilvero
insufficienti.
esigevano ben
parrebbe così ovvia, tanto
che
basi
ti
recen-
il mondo
tutto
in gran
perchè nelle
scena
in
e
complesso
suo
sentiamo
ne
su
di continuo
riconoscere
è voluto
e
create
sovratutto
e
scene
ragioni parzialiod
si è accolta
Spesso
nel
accorgiamo, come
cadano, perchè
determinate
giudizidei più
nei
penetriamo
sulle
il poeta
contro
osserviamo
poco
Euripide,se
tacilmente
accuse
lanciate
accuse
fa rivivere
eglici
che
—
su
questo
si
sofferma
lo Zuretti
anche
notare
nei
sia
che
in
pure
viene
ostinazione
le donne,
contro
motteggi,
con
Così
la
voce
E
con
scherni, che
del
poeta
usano
la
sua
si
profana ogni
del
la
del
voce
ed
Lo
si
Così
(i).
curano
questi
si
drammi
potevano
furono
rintuzzate
di caricatura.
obbietto
inefficace, perdendo
si temeva
o
l'autori
quel-
potesse
poeta
nel
avere
arte
sua
si offende
e
della
sacrario
sentimento
suo
la
e
onesti
meno
ben
che
poesia
in
la sente,
antichi
glia,
fami-
sua
lo si turba
e
di
nella
critici
antiche
Aristofane,
in
in
e
di
corruttore
cit. C.
letterari
e
sincera,
e
Cinesia
ab.
li,
Romagno-
Cessi,
di
ve.
nuo-
costoro
Cfr.
onore
per
donne,
contro
realtà
musicali.
Grecia
vince
viva,
e
libera
che
innovazioni
nell'antica
Studiì
e
potente
le calunnie
escludono
non
importanti
apportato
Filosseno
risuona
oggi
degli
Timoteo
e
nell'arte
d'empietà (2), di
accusa
Musica
del
i
entra
ancor
le tirate
Agatone,
di
tempi
furono
anche
poeta,
chi
confutare, per
biano
si
ta
tan-
con
sepolcro.
ogni nemico,
(1)
se
non
dei
parola
la
combattere
personalità, si
Ma
pigmei
reali,esse
pareva
tutti i mezzi,
santità
sgomento,
in
riusciva
che
l'avversario
notevoli
vizi
i
no,
profittaro-
ne
scene.
per
si
I
Euripide,
contro
morale
di sulle
incuteva
alle condizioni
allusioni
velare
ed
e
combattere
combattuto.
tirate di
nelle
coscienza,
la
e
fede,, per
buona
temibile
era
pure
Se
i sensi
turbano
che
lente
rappresentazionidi passioni vio-
nelle
cinematografiche,
rappresentazioni
nelle
nostri
t«mpi
Ciclope
sul
F.
Flamini
Pisa, 1918.
(2)
quel
E'
ben
il
noto
giudizio
Aristofane
Tesmoforiazuse
si scusò
la
riprovazion» degli
antichi
p«r
nell'Ippolito:
detto
1)yXòJóo'ó/uóuoZ,rj
che
e
egli
rimbecca
^v.
stesso
275)
e
e
òè
nelle
qpQ^u dvùjuorog (v. 612)
Rane
(verso
201,
gli acquistò l'accusa
(Aristot.Rhet.
3,
15,8)mentre
di
1471)
empietà
è
e
nelle
di
cui
giustificata
8
—
e
metterlo
per
—
in
maggiormente
società che nella sensualità poneva
della
vita
delle
pratica,lo
si presenta
abbia
la tradizione
Lisistrata
ricercare,se
a
anche
nelle
e
nelle Tesmoforiazuse.
sia
Aristofane,
fu trattata
Lanzani
tutta
Non
è
quale
pare
la
prefisso nel-
era
in
e
ci
particolare,
spinge appunto
abbia
accusa
il
fondamento,
argomento
a
me
co-
perchè
nuovo;
la
quelle del Levi, dello
come
generali o
particolariche
intimamente
accusa
Zuretti
di noi, sia incidentalmente
(i) presso
tale
in
nografie
questione prò e contro, sia in mosolo le
speciali,delle quali,
per brevità, citiamo
più recenti,
opere
si
contrasto
tale
perchè.
e
che
Ecclesiazuse,
Questo
veramente
sorta
lungo
la vita stessa
per
ellenica!
voglia ricordarsi l'intento
sua
co
misogino, il nemi-
come
prima ragione
sua
lo presenta tale
non
finalità
quasi ogni
ancora
una
presso
donne, incapace quindi di quei sentimenti
cui pare
Ce
ridicolo
in tutte
del poeta,
toccano
connessa
della
e
le
do
essen-
l'arte del Sala-
con
minio.
da
Cicerone
detto
(De off. IH
delle
fu
lungo
presenta
sotto
luce
per
Euripide
un
giungere
la concezione
al
degli
del
precursore
Mac-
il fine gius tica i mezzi», malamente
dal
in vario
in
contesto
valse
Se
senso.
la
tante
cui
to
colori-
riceve
critiche
esaminiamo
questione,
«Misoginia Euripidea»
a
noi
in Ateneo
C. Lanzani,
bibliografia;
in Atene
e
524
v.
ed
tà,
ostili-
nel
testo
con-
si
pare,
diversa.
cfr. ivi la
op. cit.
leciti per
sono
era
passi incriminati,
guestionefemminile
Zuketti,
*che
dibattuta
Lhvi,
e
in
staccata
tale
e
determinata, gli
i due
(1) Att.
271
trovare
ben
loro
pag.
giusto,
perché
natura
a
tutti i mezzi
la cui sentenza
compresa
e
che
il fine è
antichi, dovremo
chiavelli
l'altro
per
%qi),TVQavvLòog Jtègi
dòiKslv, xuXXa
ò'evoe^etv%Q£(bv
cui si dichiara
potere.
rimprovera
dòiKsiv
KaAAióTov
Se
lo
Fenicie:
eljtEQyàQ
con
che
29,108)
ivi anche
e
Roma,
la
anno
IV,
Ve?uto
1895
Euripide
pag.
biibliografia.
143
e
e
la
seg;
9—
—
crediamo
Ma
la
questione possa offrire qualche lato
degliargomenti
che
e
nuovo,
che
mettere
sotto
trattatida
altri,
parte si possano
luce, parte giudicare con
nuova
gior
mag-
sicurezza.
Giustamente
gli argomenti
dati
hanno
dato
biograficio
tratti dalle
nella
tragedie.Ed
degli altri,ma
e
diverso.
sia nelle
si
le
loro
teria
da
del tempo,
in
nelle
si dimentichi
oltre
che
Anassagora
religione e
Prodico
(A.
Gellio
Noci.
fìioyQcKpoi
pag.
m*nn
Rer
II
20,)
sofisti (Rane
v.
quella simmetria
eh*
portavano
vratutto,
e
segg.
H,
1069)
Att.
che
XV.
e
monotonia.
si
20
e
si burli
dell'arte sua,
Cfr. Nestle
Prodikos
voti
Rane
rono
fini-
lo
oscevano
involgeva la
Wester-
Vorsakraii-
Die
fra
ammetta
in pai ticolare
la burla
i
per
dell'orciolo)
op. cit. pag.
Ktos, Paderbon;
di
scolare
fu
biografiein
cfr. Diels:
nelle
for-
gora
Anassa-
ricoi
Euripide
Aristofane
(vedi
lare,
partico-
con
che
morale
le
della
malamente
come
se
gare,
spie-
venivano
Euripide
perchè
dei versi
Mayer,
questione
(2).
stessa
natura
sua
gli Ateniesi
133,9, 139.9.
s'intende
ateniese
ragione
si ricordi
filosofica. E
la coscienza
le condizioni
con
raccoglieree
la
e
Socraie, perchè
questione politicanella
una
48
•
la
le relazioni di
e
rna-
l'influsso filosofico delle
leggende
Socrate;
con
rezza
inte-
dizioni
qualicon-
in
relazione
che potremo
le
con
Euripide
organica
la coscienza
varie forme
sue
relazione
(2) Non
in
questo
e
un
vero
rispettoall'operad'arte,alla
ricostituire
di
di
ad
artistico,studiare
commovevano
tenteremo
to
frut-
senza
quanto
loro
gli
de-
criterio
un
intorno
raccontano
Quindi dagli elementi
leggenda
vedere
specialmentecon
idee che
nuove
ti
argomen-
sia
non
via, seguendo
intento
lui trattata,
che
tragedienella
si trovi il Poeta
si è
tocca
egli in particolare,
dapprima
storielle che
nel
e
sono
cuni
cioè, al-
euripidea;ed
crediamo
Dovremo
quindi,esaminando
ordini
all'accusa
luogo
vita
rifare in parte la stessa
po'
di due
che
meglio, della leggenda che
alla storia
sovrapposta
uni
che
Zuretti
lo
notava
357
1913.
e
so-
pag.
IO
mando
anche
moralmente
in
se
argomenti,
Di
qui
lavoro
la
più
giudizio
e
la
più
e
necessità
venire
per
della
altri
nuovi
analisi
larga
sicura
sione,
conclu-
alla
quanto
opinione
e
ha
già
più
e
dell'opera
mi
fer-
e
darà
esposizione.
data
tripartizione
al
nostro
cioè:
lo
studio
degli
II)
lo
studio
degli
III)
da
completa
I)
ricerca
euripidea,
questa
a
tratti
storicamente
connesse
comproverà
parte
apporterà
affermato
figure,
quella
con
che
al
altre
per
elementi
degli
infine
elementi
la
ragione
elementi
misogini
della
biografici;
offertici
e
leggenda
dalle
tragedie,
con
misogini;
non
e
la
stia
zione.
forma-
II
—
—
CAPITOLO
Uita
Sommario:
La
il
e
prima
Quello
no
e
connessa
che
educazione
ne
e
Tutta
ed
—
alla
fosse
Le
—
Euripide
A. Gelilo
Motto
—
leggenda
alla vita
di
pensa
pederasta
leggenda
La
—
di Sofocle
Opinioni
stiche.
originatoda disgraziedome-
esagerazionicomiche
La
—
dei
critici.
genie,
premessa
Teubner,
(2), nell'articolo
in
generale Nauck,
alla edizione
1885, Voi.
l'edizione
(2) Cfr.
X
I. pp.
del
delle
Per
abbiamo
tnentum
di Suida
di Satiro
confrontata
torno
In-
Dindorf.
oltre
il voi.
l'edizione
euripideum, Bonn,
(3) Seguiamo l'edizione
intessuta
nei
antichi
fttoi
(3), nella
bio-
Euripidi* vita, poesi, in
tragedie di Euripide (Lipsia
I. pag.
IX
curata
scucitici
ai Poetae
premessa
16
in
1845,
dei
da Von
confronto
pag.
Papiri
Arnim
133
Bekker
con
e
seg.
d'Ossirinco
in
1913.
del
di
De
Braunswig,
fìioyQàtpoi
la vha
nostre
segg).
graeci (5 ed.) Lipsia, 1869, part.
Westermann
gerazione
Esa-
—
misoginia del poeta.
Euripide,si può dire, è
ci è tramandata
leggende (i),quale almeno
(1) Veggasi
—
Euripide fllogl-
Conclusioni
—
la vita di
anonimi
bigamia
Euripide
di
morte
1 natali
—
della
questione
considerazioni—
Nostre
—
te
poeta, perchè si credet-
l'arte del
con
le donne
contro
verità della
La
la
odio
suo
Euripide.
ài
biograficirelativi alla questiono della misoginia-
è Intimamente
vita
che
Dati
I.
(Berlin,1854).
Supple»
12
—
grafiadel Moscopulo (i) e
ragioni
alla
del
morte
Euripide
per
lasciato
ci hanno
l'elemento
poeta,
per
ammiratori
suoi
che
Dalla
favoloso
di
opera
varie
per
gli scrittori antichi.
costantemente
dei
opera
ricordi, che
nei
scita
na-
gna
accompa-
denigratori,e
in questo
gareggiano
campo.
Noi
ci fermeremo
poeta, che
Quelli cioè
del
stesso
per
Ed
del
assunte
che
dei
per
il poeta,
o
umani
(1) In Westermann
la vita
(2) Snida
Vita
(3) Aristof.
47%—
Rane
dor.) si
Tesm.
840,
Noci.
pompo)
avrov.
ìu^ttjq
v.
947
Ali.
richiama
invece
I. 1.
òuida
etc
XV
in
mettere
erano
ancora
più puri
più
e
liberarsi. Il
padre
venditrice
doveva
non
Si
141.
fondamente
pro-
veva
do-
di
erbe
avere
go-
confrontare
può
Magister.
Tommaso
2
387
e
456
schol.
e
20.
La
direttamente
ovk
famia
d'in-
nota
Atene, prevenzioni
madre
cit. pag.
da
mestiche
do-
particola.
una
di fatti tali
E
(2) la
op.
in
lo dovesse
meno
saputo
tramandataci
e
essere
in tali condizioni
nato
(3) il figliolo
anche
lo
avevano
questione
sventure
di Aristofane
nella democratica
bettoliere
un
documento
e
poeta.
i filosofi idealisti
cui neppure
essere
del
dovesse
per
prevenzionisociali
di
leggende
disprezzo sui genitori,quasi
gli Ateniesi.
luce presso
mala
le
create
nostro
alla denigrazione
i natali, la
morte
di
natali
dei
motivo
conseguenti
comici, e
gettato un'ombra
la umiltà
col
argomento
delle
e
ultimo, la
maldicenza
ha
furono
come
duplice matrimonio
re,
dato
hanno
punti più importantisono:
i
La
relazione
del
vita
della denigrazione.
legittimità
le
provare
e, in
le
che
pei quali
poeta,
furono
poi
quei punti della
a
particolarmentein
sono
argomento.
che
soltanto
—
ad.
vita
alla
Cav.
v.
loc.
A.
III
19.
lin. 128
Acarn.
Gellio
seg.
457
(da
Teo-
(ed.
Dìn-
Si
agiata HO)jUù)òia.
e
pone
op-
fjvfj
àXiqdègòé d)£ Aa%avÓjrcoÀic;
14
—
è
vincitore
preconizzatofamoso
ai
ciò anziché
il
Ma
lo fa educare.
un'altra
la
manifestare
non
Anassagora
la
E
(4),sì
ed
ci
(2)
da
1.
Vita
strato
adde-
vano
contrasta-
dare
la
pittura.
leggende, le quali
ch'egliascoltò
da
appare
nianze
più testimo-
quadro
acrimonia
Prodico
vita
alla
e
fantastico
(5). Uno
che
laro
sco-
Socrate, difficil-
improvvisamente
fa
però,
di
te
Socra-
come
tragedia, senza
darne
sare
pas-
motivo
o
cause.
I, 1,
18
(però
(paol e
un
con
III
1,
129
Sui.
e
e.
i
Nauck
nosof. IV
(5) Cfr.
da
di
tutti
i SlOl
op. cu.
pag.
Uccelli
di
Archelao
parte
II pag.
perz,
Griech.
1555
v.
che
è
parte
Euripide
Vitruvio, Vili
praef. \ I.
le testimonianze
inoltre
ed
XIV
noi.
15
e
di
te
raccol-
più ArESEoDeip-
C.
134
(6) Curioso
vedi
BlOL
(4) Veggansi
dal
invece
spiritodi Euripide, di
nel
tanta
con
dall'atletica
le
(3) Oltre
di
vivere
I, 1, 7-8. Questa
accennarne
il
glidoveva
comprendiamo
(6),di
Anassagora
Euripide
allo
Socrate
facilmente
che
dipinge Aristofane
(1) Vita
che
correnti di
con
Euripide possano
di
per
(3).
relazione
sua
manuale
l'altra testimonianza
Socrate
e
fu
rifulse
gentilezzae nobiltà d'animo:
sua
soffocare
possono
Euripide
praticocui si diceva
modo
questa delle due
fusione
E'
l'oracolo,
e
per cui il poeta
che pur dava
vivere,ma
che
l'esercizio
fra loro,si scelse un'arte
da
il padre
palestracioè,nel pugilato.
soggiunge
voce
artistico
spirito
lo
intende
però
e
premi (i).
pittore(2).Siccome
e
male
premi
lavori nobili dell'intelletto,
accomoda
Euripide vince
Ma
padre
di
lotte materiali, nella
figlioalle
Ed
—
coi
e
la Vita
a
e
III
Euripide,
quello
sofisti vedi
28
particolarmente
segg.
Dehker
attribuisce
al
di
suo
Decharme
Masqueraj
Voi.
II. pag.
rivolgersi alla
passaggio
Anassagora.
anche
il
Nuvole.
le
Per
op.
op. cit. p.
16.
gedia
tra-
mento
dall'insegnale
relazioni
cit.
188
cap.
e
Gom-
I
15
—
mente
poteva
ai canestri
ed
quando
da
nacque
pittore,che
del
lo
(i). E
della madre
che
il
alla bettola
anche
assevera
ed
il lottatore
essere
attendere
doveva
—
forse
in
padre
Atene
Filocoro
attesta
(2)
OcpòÒQasxf-
genitoritcqv
yevcòv.
storico
Allo
la
giovinezzadi Euripide ce
insegnamenti dei
ben
che
primi
che
attesta
basterebbe
contrasta
dette
alla
infondate
dichiarare
quale
sulla
concordano
(dai17
anno
ai
25J questo
il contrasto
fra l'educazione
Si
come
obbietta
mai
leggende sì
credibilità
la diffusione
degli
antichi
è
le
accettare
(r) Cfr.
in
opinioni
Paris, Voi.
pag.
6
3
-
vedi
pag.
da
anche
ed
7, trad. Muller
a
che
qualre
spiega-
quellapresunta.
trovare
e
recenti
tempi
(F.
X
424
G.
I.
a
far
elemento
di
segg.
verse
165 ed. Miiller)Per le di-
Histoire
anche
Curtius:
Oliva,
intrometta
come
Croiset;
G.
come
traviare, specialmente
si
e.
e
la storia
dimostra,
si lasci
umoristico
H
delle calunnie
difficoltàgrave:
muovere
in Aten
Snida
293
e
basti
diffondersi
accolte dapprima
dicerie,
(2) Filocoro,
di
infondate.
l'elemento
leggenda
la
le
giovani-
testimonianze.
del poeta
l'opinionepubblica,facilmente
quando
in età
è tale che
non
ché
poi-
della notizia
spostamento
uno
potessero
dei
e
drammi
la facile credenza
e
malignità,non
le altre asserzioni
le antiche
Infatti se nelle varie fonti abbiamo
stesso
prima educazione
della autenticità
dubitare
possiamo
prime armi,
che in Gellio
da lui date sulla
riguardoalla rappresentazionedei
3.
i
presentò
anni il poeta tentò le
18
a
le notizie
con
non
della
tragediae
gli
da-
Atene, sì
artisti di
degli
sola testimonianza
questa
d'Euripide,per
Per
ravvivata
immaginiamo
e
fede, e la
maggiore
frutti.
Gellio
e
filosofi
egli si
presto
dare
conviene
forse
Torino
de
la litt.grecque
StoriaGrecàVo\.
Loescher,
1884.
16
—
riso, ma
poco
a
insinuanti si fino
poco
a
In Aristofane
fondamente.
—
ci fa
non
fra l'altro basterebbe
l'esempiodi
elemento
essenziale
comune,
maldicenza, questa
questa
radicarsi, prò
a
meraviglia,perchè
È desso
Socrate.
un
della
commedia
antica
dello scandaloso
ricerca
e
del
piccante.
più
Il fatto
la
riguarda il matrimonio,
notevole
di Euripide.Mai
leggendari duplice matrimonio
anche
vanno
non
qui d'accordo.
Melito,
di
Euripide
che
dichiara
Uno
avendola
ma
questa
Euripide
casa,
la
ebbe
prima
per
tradito
grafi
bio-
moglie
Cefisofonte,servo
per
ripudiò,sposando
tale
una
Che-
(i) (Xoiqìàtj).
rila
Suida
Per
è
l'inverso,poiché
prima moglie
la
corruzione,perdutosi
per facile
dava
leggenda
Aristofane
di
al
non
Mnesiloco, il
Euripide
scrivere
a
Qui comincia
a
domestici
dispiaceri
sioni artistiche.
che
non
quale
cui
far
fu odiatore
sul
?
1. 27
(2)
anche
Vita
Cfr.
Satiro
1.
e.
Cefisofonte.
accenna
primi
le
e
unisce
sue
i
espies-
alla misoginia,
principale della bigamia
alla tesi
stessa.
triste
obbiettare,come
mai
segg.
(2).
ché
abbastanza,poi-
la
II 1. 94
solo
che
accenni
motivata
fatto
delle donne
seconda
Vita
poeta
glia
fi-
indotto
le donne
leggenda
contrastare
si poteva
(1)Ved.
i
provata, né
a
la
l'arte del
fatta,facilmente
moglie
moglie, Cherila,
tradimento, avrebbe
capolino
con
che la
scoliasta di
Lo
a sfogo contro
l'Ippolito,
regnava
veniva
sola
una
Qui abbiamo
era
incertezza
la
che
conosce
metaforico
senso
Cherina.
in
nome,
il
sarebbe
per lui si trasforma
che
di Mnesiloco,
Cherila, figlia
stata
e
secondo
o
per
Ma
alle relazioni
Se
ripide
Eu-
esperienza
prese
Aristofane, come
letterarie fra
una
re
pu-
Euripide
17
ad
risponderciGellio, appellandosi
Tenta
la
ma
(1) ed
Satiro
a
Gellio è chiarita
Diogene Laerzio (n, 26)
Socrate, da
di
si richiama
cui
legge
niese:
legge Ate-
una
Rodio
Geronimo
a
a
posito
prochiama
si ri-
che
Hil-
(fr.33.
(2)
ler).
Ma
essa
fa al
ron
la
aumentare
popolazione, avevano
il
facilmente
di
considerata
Quanto
concubinato,
come
sostenitori
della
misoginia
di
riporta più
d'una
Euripide,
cetu; sive qnod duas
id decreto
ab
trimonii
Aihenìensibus
più
chi lo sostiene. Ma
su
di
mancato
nelle
accennarne
sinistra luce il poeta.
la
so
pas-
ragione,
abhorrnit
natura
habuerai,
esset, quarum
a
cum
ma-
Egli
quale,
avrebbe
non
dove
commedie,
sue
ad
invece
accenna
biamo
ab-
argomento
grave
silenzio di Aristofane, il
nel
il
attesta
i
cade
osservi, l'argomento ri-
ben
pertaedebat, chi
era
concessione
uxores
ius
facto
tratta
unione
di trovarne
simili
sto
que-
yàjaog (3).
questa
opinione:sive quod
mulierum
si
non
come
con
e
unisce
si
la seconda
non
Gellio, il quale credendo
di
Socrate
per
yaf.ielv
è§ érégag
discepoloEuripide.Ma
suo
disagiosi trovassero
a
ual
a
doppio matrimonio, perchè
un
in
Ed
Socrate.
fatto anche
di
concesso
juèv àovì)vjuiav, jzaiòojtoieìodcu òè
aveva
gliAteniesi
Infatti
nostra
caso
mette
una
la
so-
moglie, a Cherila.
Orbene,
in
chi
rapporto
(1) Fr.
Falereo
(2)
Cel
fr. 15
secondo
Jteol
(4) Vita
129,
G.
Aristosseno
;3) Vi
dorf,
F.
H.
Ili pag.
fr. 30
(o Cherina)
in
1S3 Cfr. anche
F.
G.
H.
II
281
intenderà
Aten.
e
XIII.
Demetrio
(ibid II. 367.)
Aten.
(1. e.) la legge
evyevelag (Fr.75
contraddice
n
Cherila
(4) di lei,facilmente
alla àuoÀaOla
1.5 in
55"5 a ed
di
pensi al significato
1. 95
Analecta
Masqueray,
igg.
Euripidea,
op.
ricordata
da Aristotile
Rose)
Panezto
e
era
in Plut.
cfr. anche
pag.
cit. pag.
149,
18.
Arisi. 27.
il Wilàmowitz-Moellbn.
Decharmb,
op.
cit, pag.
i8
—
che
questo
comici
per
moglie
del
La
nome
gettare
poeta,
di
moglie
al marito
il
il poeta,
sia il
non
oltre che
cui
il servo,
(2) ai
correndo
sulla
sulla madre.
e
preferisce
si valeva
opera
più piccante
ben
tratteggiaretale
situazione
fonte,
scrupolo di servirsene, se Cefisoalle
di
lui
tragediedel poeta,
ben
un
altro
se
aves-
ufficio, che
il poeta.
alle relazioni
accenna
dai
anche
libidine
Aristofane
mano
famiglia
padre
sua
in triste condizione
Aristotane
letterarie
furti che il poeta
de
Euripi-
tra
fatto al
avrebbe
la china
sdrucciolevole
la
posteriore fa, che
il
si
rari
furti lette-
del
padrone
ben
ancora
motivo
servo;
ha
fatto
fango
,
nel
avuto
metter
messo
ed
la
per
il maledico
ridicola,né si sarebbe
avrebbe
di
Cefisofonte, della
servo
nella
creato
fittizio,
ma
s'era fatto sul
come
avrebbe
avuto
vero,
manata
una
Euripide,
(i).Ed
argomento
—
e
asserto,
suo
critici
diretto
posteriorihanno
Cherila
la sposa
della
che
disavventure
Piuttosto
e
Rane
344,
v.
1843
Etolo
247,
pag.
Btid. (ed. Framm.)
ovvvovg
ooyvvrjg.
uaì
la
Vita
bigamia,
la
storia, e poiché
di
figliadi
Mnesiloco,
costui.
essere
Per
tali
odiatore
un
ze
leggenda delle incoeren-
contraddizioni
di
la verità
taluno, (3)
5S0
della
dovuto
I
individuando
genero
la
avrebbe
da
(3) Al*5:-Sandro
era
del
Cherila.
il castello della
ed
non
verità
la
anche
Melito
Cherila
si intravvide
fr.
Melito
Euripide,
si preoccupa
delle
(1) Aristofane
in
dia
comme-
Aristofane
dimostrare
per
dalla
ora
accennato
(2) cf.
di
il poeta
donne, né
storiche
altri favori. Ma
Euripide
Melito
ora
ripaghi dei
fabbricato
commedia
si sapeva
delle
con
servo
farci vedere
e
sdoppiando
fanno
per
fatto.
nel
che
e
del
fatto
suo
i comici
rattere,
ca-
hanno
kock.
1408.
in
Miineke,
Plutarc.
II
I.
Analecta
Moral.
90
e
seg.
avOTì)QO£ècpaivexoual
Alexandrina.
800
e.
e
lino,
Ber-
scoi.
CKvdQOMÒg
naì
/uiooyéÀcog
Ari-
Ò£ ìcai
jlu-
~..!9—
_
anch'esso, a
tramutato
meditativa
natura
più
Tanto
che
il
dalla
il
dimostrarne
a
da
tale
la
conciliarsi
di
terza
comici
del
si
1.
e.
a
ragione fisica. Per
Macone,
E.
(2)
S.
stessa
no
derivi-
»
avremo
per
il poeta
troveremo
il che
di
meglio
prova
pederastia (4)
due,
soltanto
cercasse
maggior
be
potrebdi
motivo
riso,
tali,
appunto
sono
parte
nei
o
è
non
tasia
nella fan-
come
un
noi
vizi, e per
nella
poiché
dimostrando
ambedue,
però
ahborruit
ricorda
privata
migliori
tempo.
(i)In Gellìo
«
vita
delle
alcune
con
si trovavano
Ateniesi
pone
sup-
Euripide
su
argomento
scena
accusa
dileggio,per quei
che
Sofocle
opposte,
accuse
infirmare
dei
sulla
come
vero,
l'infondatezza.
inoltre
Ed
di
filoginonella
perchè
lo
colloquio fra Euripide
(3) maggior
di due
accusato
il
giudizio stesso
commedia
nostro,
che
è
taccia
invece
punto;
Se
opposto.
sua
(i).
fìsica
ceito
un
caso
Sitila scena,
«Misogino
caso
ad
la
famiglia, questa
avuto
Piccolomini, (2)
Socrate, ed
il
condizione
una
fino
ridicolo, trasferendo
scopo
avendo
dileggia per
il
e
ad
valere
poteva
si
_
forse si h»
l'eco di cotale
muiierum
coetu
il comico
ellenistico
Sulla
Piccolomini,
XIII
(Aten.
di
favolosa
m»rie
una
Laide,
da
forse
le parole
intendere
lascino
pare
deriso
viene
questo
»
poiché
accusa,
come
582 e.)
cle,
Eschilo, Sofo-
Euripide, Cratino, Eiipoli, Pisa, 1883 pag. 24 e segg.
to
di Rodi, attribuil'epigramma riferito da Ieronimo
(3) Per
Sofocle
a
pkokles
und
che
ma
pag.
26-37
(4)
Per
dà
luogo
cfr.
75-104,
129,
Voi.
e
in
lioaài
dubbi
e
d'aprcs
antique
e
Il
Levi
Us
fZuRBORG,
216) crede
Piccolomini,
II
Platone:
835
pag.
vedi
Var.
Hist.
v.
X
Hermes
vedi
taluno
f.)che
604
molti
Iliano,
usanza
578,
L'amine
dei
chler
Elegie
questa
theories
XIII.
die
e
Ciclope,v,
Dugas:
(in Aten.
moeurs
op.
Suida
1.
So-
tico
auten-
op. cit.
e.
Convito, Euripide
cit. pag.
populaires
73;
L.
et les
philosophes. Paris, Alcan, 1894, specie pp. 54-56,
Antichità
Greche, trad. dal Pii32£etc. Schoèmann,
I. pag.
288
e
segg.
20
—
Queste
tre
la
morte,
talora
e
con
la loro
punto,
l'illustre
di
tutti
dei
zioni fra il motivo
qucdi
si
sicché
logino
e
bastanza,
i
Addeo
attribuite,affermando
to
con-
le rela
causa
per
che
ci
si
per
dalle
presenta
fa
non
favolose
vi
pederastico,
(Antol. Palai.
solo
tenuto
principali datici
dichiari
che
sfuggita,
amorosa
amore
il Piccolomini
macedonica)
sia
notare
a
misogino
stesso,
giunge
cui
donne,
in
anche
natura
latine
dell'AntologiaPa-
7
delle
elementi
tre
pederasta.Ma
come
dal
si è
ni
tradizio-
loro
abbia
non
si ferma
e
il poeta
mentre
all'età
VII.
ab
notare
51,
le morti
fi-
e
mo
sia-
a
lui
vecchiaia
Euripide
Bianore
(VII,-49)
morto:
era
àÀÀ'
La
ed
cani
si trasforma
e
ritroviamo
commedie,
datici
e
il poeta, la relazione
muore
aggiunge
B
51).Egli
—
che
le varie
delle conclusioni
59.
fittizio.
lume.
qualche bar-
qualche parte gli
gli epigrammi
43
raccolto
ha
toccare
Mor.
Plutarco
(Epigram
delle
traluce
tare
no-
per
il velo
sotto
ragione della leggenda
filologo,sebbene
esempio
si cela
filoni
nella
e
indipendentementedella
noi basta
A
carattere.
quale
la
trova
le ha aggruppate,
e
ad
il
stere
insi-
stranamente
studiato
largamente
il Piccolomini
Poiché
e
così
dovuto
scoprire i
Piccolomini, per
realtà, dalla quale pure
alla
imposta
mostrando
fondersi, di-
avrebbe
nostro,
parer
il
vero,
facile si
Più
morte,
insussistenza, la falsità della leggenda
a
egli ha
che
il fondo
1
minano
deter-
di
di
sincretismo
fondono, si aggrovigliano
si
leggenda
diversa
alla
morte.
maggiormente
che
fino
poeta
queste, si che
da
forma
strano
con
questo
varii
dipendere
tentano,
della
In
si fa
leggenda, una
nella
il
accompagnano
accuse
quale
—
morte
Archimelo
"
naturale
ual yr'jQas
AórjC;
pare
(VII, 50)
e
(VII-40) e quello sovratutto
indichino
e
l'epigramma attribuito ad Ione
più
autorevole
per
noi
di
22
—
lo
scopo
del
.di
era
in
mettere
—
ridicolo
la
la
sapienza,
oo"pla
poeta.
La
misoginia
generale,
quale
dì
il
il
ed
poeta.
empio
sentimento
col
è
pretesto
gara
politica,
Dobbiamo
pure.
fattore
data
generica
proprio
Euripide
pretesto
specialmente
comico,
essa
questo
di
dell'accusa
nascondere
un
era
corruttore,
specifica
come
era
per
spiegarci
l'accusa
per
altri
con
Si
ecc.
di
intenti
voleva
politico,
e
l'arte
che
si
non
La
egli
capiva
era
di
tentava
Eschilo
di
strumento
tener
della
lasse
sve-
fra
gara
precisamente
l'accusa
l'accusa
chiaramente
Rane,
dell'arte.
ne,
Aristofa-
da
e
e
grave
trovare
Aristofane,
nelle
più
conto
misoginia
litica
podi
del
*3
—
—
CAPITOLO
della
condizioni
Le
Sommario:
Idee morali
donna
in Atene—
delle
Rane —Corrente
d' Amorgo,
Giudizio
atofane—
Euripide.
sull'arte
di Aristofane
antifemminista
della donna,
condizioni della
Euripide- Analisi
preesistente—Archiloco,
differenziano
fi
Le
di
come
Legge sull'adozione (cfr.Euripide,Ione); Legge
Andromaca); Legge
(cfr.Euripide,Blettra,
Questi
colle antiche
corruttore,
non
e
Simonide
Euripide—
da
reali della vita, in contrasto
E' vindice
zione
rela-
in
greca
politichedf Euripide—
Senofane, Focilide
ritrae le condizioni
—
e
società
ài
tragedie
alle
IL
sul divorzio
dini
abitu-
vuole
Ari-
sul concubinato
Medea);
Euripide,
(cfr.
Legge sill'adulterio (cfr.Euripide, Ippolito);
Legge
sul matrimonio
(cfr.Euripide, Elena).
Dopo
parlatosommariamente
aver
tragico,passiamo
Ma
motivo
toccare
alla
Ed
I.
sue
delle
era
morali
e
riflesso di
opere.
nelle
tragedieci
politichedi Euripide, in
perchè se
argomentazioni meno
converrà
ne
la condizione
di
azioni
no
dan-
Euripide;se
la
vere
in
di
porto
rap-
il vero
impressione.
-
in
dalle
e
o
della donna
euripidee
costumanze
inferire
possa
infide
chiarire:
Euripide discordi
nelle
nostro
questione della misoginia, sarà opportuno
pubblica al tempo
di
sue
passi,che
ai
opere,
anzitutto
quale
delle
all'esame
venire
delle idee
alle
valore
di
prima
della vita del
e
nione
l'opi-
ne
rappresentazio-
condizioni
generale
di sistemi
Atene,
non
reali,oppure
si riveli il
giuridiciallora
esi-
—.2±;z
stenti,sì che il dramma
del
poeta, dalla
Se
2.
la
rappresentazionedi
età
La
fantasia
vita reale;
le
l'influsso letterario del-
precedenti.
prima ricerca,per
da
tentata
intorno
io
quanto
quindipuò
altri,e
euripidea e spiegare
molti
al Salaminio.
sappia,
portare
dei
luce
nuova
problemi che
Che
se
è
non
si presentano
ci sarà
non
parti l'argomento, ci sarà
sue
dato
l'aver
delle
la ricerca
tentato
nostre
Una
continuarla
a
delle
sulla
i costumi:
corrotto
L'accusatore
la tendenza
nelle
ma
(1) Rane
v.
di
contento
nelle
e
Eolosicone,
4»o
215
pag.
Sicone
Lo
1043.
come
)
trattava
colla sorella Canace.
v.
1080
nostro
e
tradotte
197.
in
ETTokK
versi
di
K
poeta,
sg. Cfr.
(2) Cfr.
pag.
di
quella colpa,
al
contro
costui
detto
da
rileva
cui
nella
quindi
di
più
presenti
perduta,
Libanio
bruttava
Aristofane
ha
poco
mezzani
op.
od
(epistola
commettendo
si
F.lli
ripide,
Eu-
euripidei. Difatti,
incestuoso,
Le
ed
vadevano
in-
son
commedia
sua
luogo
Romagnoli,
italiani,
che
ci
Aristofane
favola
Romagnoli,
contro
Lisistrata,nelle Tesmo-
una
un
d'incesti, di
Ettore
che
nella
amore
un
fondo
a
Socrate
Ecclesiazuse, in
si
in Euripide
in caricatura
è
abbia
della città.
anche
carica
accuse
sentato
pre-
questo
per
corrotti degli eroi
ha
abbia
spiritosofistico
poi
strano
quanto
e
—
nuovo
le
Rane,
personaggi più
scena
foriozuse
il
conforto
difesa la sentiamo
nelle Nuvole
(2) mette
—
Euripide
corruttore
(i);la
filosofica ed
Atene
non
dunque
Aristofane
che
corrotte,
è Aristofane
stesso.
sulla
donne
scena
tutte
miglior risultato.
con
è
principali
accuse
di
migliorforze
istigatoaltri,con
o
in
di
poco
non
stata
all'opera
poter compiere la ricerca appieno, sì da sviscerare
le
nelle
Euripide, magari
anche
senta
dalla
che
rappresentazionedella
esagerazioni,non
sue
più
derivi
Macareo
di
rare
rimprove-
altro,
cit pag.
commedie
Bocca, Torino,
di
v.
132-
Rane
135.
Aristofane
1909,
voi.
1.
25
—
—
*
forilie
gravi perchè vengono
negli
anche
ma
intenti
nella
e
Aristofane, conservatore,
della
dire
di
che
che
verrà
tentare
li
e
1225.
In
tutti.
e
dopo
me.
con
con
di
la morte
di
fa
di
osò
1218.
uno
ironicamente,
posto nell'Inferno,
dovuto
ha
Eaco,
Rane,
Zantia,
a
ottimo
Euripide,
giche,
tra-
1391-92.,/
spiega
un
gli
e
Salariina
1212.
che
an-
la
quel-
868)
v.
X182.
84,
v.
coro
tutti ed
meravigliadi
somma
palmo
le innovazioni
il poeta
un
tenesse
(Ran.
e
1382-83,
Inferno,
prima Eschilo
come
lui
con
(Rane
1244.
Plutone
giudici dello
il
1472) al quale
v.
volta
prima
1258.
di
casa
sepolta
parodia
1232.
(Ran.
gli intenti artistici
la
per
Rane, concede
poesia glisopravviverà,mentre
sua
tutti
solo nell'arte,
non
morale.
nelle
Eschilo
la
Euripide
rimprovera
dei
ad
vittoria
toccarlo
a
cedei lo
di
anche
a
stui,
co-
Zantia
stesso.
E
mentre
due
la
tutta
plebe,ospitedi Plutone,
all'uno
favorevole
partiti,
Plutone
mettendo
a
giudizio,nella
comico
scopo
proclamare
ed
intento
che
vincitore
far ridere soltanto.
quello di
figliodi ortolana, (Rane.
amori, (v. 849)
nefandi
da
calma
la
suscitare
e
sue
di
di
840)
tanto
Dioniso,
altro
lo
Eschi-
Euripide, e
difensore
di
sione
nella discusil
quale
l'arte di
parla pel primo, ^disprezza
e velate, come
quella di
immagini mute
che
l'altra di Niobe.
Quest'accusa
Dioniso, il quale lascia
imparziale
tutti siano
v.
si accalora
l'intervento
questo
ne
giusta ira.
Euripide,
le
e
spinosa questione,
Eschilo. Ma
rimprovera dapprima l'origineplebea
lo chiama
contendenti,
ironia, racchiude
mordace
sua
in
poeti, giudice Dioniso,
i due
confronto
il quale finirà col
risolvere la
creduto
ha
saviamente
all'altro dei
o
si divide
e
giusto. Ma
poco
convinti
non
parlare,
fin
per
viene
Ulisse
approvata
da
apparire giudice
dapprincipio si
delle
lo,
Eschi-
ragioni
di
vece
come
Euripide, il
26
al
quale continua, rimproverando
e
significato
cosi vuole
Ed
la
almeno
scuola
nuova
in Atene, dacché
Ed
le
si
peripeziedella
volgari,gli uomini
prudenza ed
idee che
nove
il
di
vanta
della
sua
pessimi (Rane
v.
Euripide e
ma
tragedie egli celebrava
rendere
gli uomini
sulla
alla
città,fece sì che
amori,
attenersi
reo,
e
deve
velare
perchè
e
morale
sua
ciò che
non
non
e
nuoce
suo
diventati
tivi,
cat-
non
colle
proprie
contribuendo
tratte
Ed
a
a
queste
cui
degno
moralità,
rispettatoneanche
tri
al-
deve
ciò che
tutto
appare
ad
fischilo proclama
estetico
arte
tanto
nocquero
segg.)
a
invece, portando
arrossivano
alla
mini
uo-
pa
col-
fossero
canone
colla
tutto
rappresentare
artistico
il
essere
il poeta,
1045
v.
il
la
cittadini,per
che
mogli
gli
rimbecca
mentre
e
Stenobee
e
più pudiche
rappresentazioni(Ran.
quale
Eschilo
son
io)
io
le libere
le
mentre
anche
saa,
opera
guerrieri,Euripide
Fedre
fossero
que ite
l'arte guerresca,
forti
scena
arte,
agli
mostrato
avere
da buoni
strada
dal te"tro.
altamente
raziocinio,e così, per
avversario, rispondendo come
di
ra
rimprove-
gradirle, insegni)
seppero
savi.
e
più intelligenti
sono
cui
si fanno
già
sebbene
vita, e
dice il
parole, come
a
Euripide le proclama
Euripide
ancora
uomini
le
e
fa
ne,
spinse Aristofa-
Euripide,a
contro
Romagnoli (1)a scagliarsi
la
540)
v.
modo, perchè
un
prima, che
causa
accanito,
conservatore
zione,
crea-
(Rane 950).
la democrazia.
spuntare
ecco
senza
ma
tutti ad
vecchi
e
suono
egli (Rane
mentre
scopo,
servitori
parlaredonne,
di
parole, dense
altisonanti
ed
ghe
le lun-
avversario
suo
dallo
è
di rappresentazio
canone
stesso
Aristofane.
Ma
la difesa
(1) Cfr.
Etto*k
cit. voi, II pag.
maggiore di Euripide è
Romagnoli,
850.
Le
Commedie
fatta da
di
Mnesiloco
Aristofane, op.
27
—
Tesmoforiazuse, sì
nelle
Ed
di
Aristofane
Mnesiloco,
nella
di
che
in
altre
da
ad
più
Euripide
di quanto
di
Stenobea
e
grave
venire
poteva
tra
un'al-
certamente
ad
toccare
ben
è
Euripide.Onde
ci dia
misoginia,
doveva
grave
aristofanea
non
Fedra
come
un'accusa
più
ben
la
che
ammettersi
è da
non
sia
non
sia
donna,
una
peggiore di quanto
pittura della donna
triste,molto
se
bocca
fa per
un'esagerazionevoluta, quale egli
Euripide,dappoiché an
potesse presentare
è possibile questo
commedie
non
ove
supposto,
pre-
la
e
pittura,e ci
la
ta.
la vi-
ci rimette
non
poco
per
ben
quadro
un
Aristofane
suppone
che
ricalca
tragica. Ora
scena
scena
che
—
Aristofane, per
la Lisistrata,l'Ecclesiazuse.
Quindi
risulta,che
ne
Aristofane
vale
non
politico,
Ma
donna
quale
ateniese,allora potremo
del poeta,
del
delle
e
di
Creta.
nel
(i)Il Levi,
tracce
del
trenta
tiianni,
abbia
non
—
in
ma
di
non
(p»g-
23
da
noi
sue
propria
di
euripidee,
a
sotto
Fischer
che
non
Sparta,
(i)la
fun-
abbiamo
all'espulsionedei
si
interessi
i sarcasmi
anche
di
Solone
Solone
istituzioni
cit, (Cfr.
di
v'ha,
non
re
si poteva di-
non
scrìvt
citato
che
nozione
allusioni
Rechtgeschichte,Iena,
che
an-
corrente
compagne
tempi
che
aggiunge
op.
era
una
Atene,
legislativo da
qualche
rado
dai
Già
lavoro
movimento
delle Azioni
velame
dichiarare, che
ben
secolo.
migliori,rispettoalle
di Lesbo
non
IV
della
la condizione
era
antifemminismo,
della donna
condizione
La
di
riguardo
un
per
dell'età,e rappresentava
ma
vita nell'Atene
trovi
solo
di
l'accusa
aspetto,
personale.
consideriamo
quest'accusa
che
il poeta,
contro
già puramente
noi
se
tale
sotto
può dire, autore,
il diritto: sotto
aristofaneschi
di diritto
Lkist,
1885, Einleitung.
privato
e
blico
pub-
Graeco-italische
pag.
2.
ij
tu
28
—
della donna
zione
migliorano
non
bia
famiglia delle
la
ove
moralità,
della
vi
nella
è
in
cui
in cui
pure
padre
del
in
se
marito, in
i.
meno
potestà
l'uomo
e
dovere
suo
P.
(2) Vedi
1^09
del
o
f"r
mmum;
in cui
le
hava'o
noi
dall'uomo,
F.
Girard,
sulla
cap.
II. La
4.
edizione
latina*
della letteratura
p ig.
Manuali
donna
2
di Gaetano
ricercato
di
Fonti
portanza,
in-
ha
n;"n
più per adempiere
per
281
e
voi
pag.
edit. 1 b.,
Società
38
pa^.
nella
1920,
ne
versio-
Romano,
di Diritto
Perrella, Napoli,
1.
s";gg-.
Diritto
Curcio
ad
proprio sentimen-
francese; Milano,
repubblica§
osservazioni
i.
è
non
Muller-Oliva
traci.
Greca
op. cit. voi
italiana
acute
lo stato, che
Storia
Schoèmann
e
rito
sempre
della
si sposa
spesso
verso
(1) Curtius,
377
li,
masc
dell'eredità
parenti. (Iseo,
volontà
parenti,la
parte dei
un
)n
pat;iaperca
o
donna
nelle relazioni nuziali
l'amore
Anche
da
dai
di
sovente,
maritale
n
tario,
proprie-
o
m;
in
cui
§ 64) (3)
Pirro
di
più di
dipenderà
e
padre, cioè, dal marito,
dal
1;.potestà del
ia
famig
so
via
per
parenti.(2) La
giuridicoin Atene,
re
le
dei
tutela
nella
dere
un
della conventio
lorza
dalla
la
ed
padrone
ed
Roir.a,
a
famigliain
parentela che
per lo
e
escono
non
solo
è» sotto
moglie
caso,
potestà,una
un
esiste
non
la
ogni
donne
che
casa
questiab
accadrà
stesso
qu ili
pi bblica
Tavole, è sempre
sulla
basata
patriarcale,
all'educazione
Lo
(i)
XII
;hè
ben
Pù.istrato,
con
neppure
le
leggi gravi,
con
particolare studio
posto
al culto
è limitata
—
voi.
,
cfr.
«Storia
sua
1
e
pag.
205.
ual OvvotuovCag
(3) Tàg uèv vkò jiaréQcovèr òodeioag
ò siarfjQ
ual rag Ovtco
cv
òotìsióag,
àvÒQaOi yvvaluag...
avralgyvr\Oi0v^ àÒ.zÀavrojv
rsAevrrjOì]
jur] naraÀinòv
cpovg,
rolg
ueXsvei,
éavr"v
èyyvrara yèvovg èmòiuovg
ual
jzoààoì avvoiKOvvreg
yvvatnag.
6
ve
uog
sì/ai
rag
ìjòi]d"pr}(.r)vvcu
3o
Il
quadro quindi felice
lib. XIII
v.
Nausicaa
(Odis. lib.
Ma
163
la
famiglia(Medea
incert
framm.
donna
i limiti che
cercando
conosce,
cui
il
suo
secondare
del
rompe
i
vince
tutto
la vita. Ma
Fedra
di
del
e
mondo,
cui
la
sente
poiché
,
legano, perchè
può
non
« amore
proclama Sofocle
come
Euripide invece,
per
cantato
un
è tutta
hanno
spento
glia,
l'angelodella famied
anche
allora
accanto
nella
vita
Euripide,non
solo
deliberato
Sofocle,
proposito
ce
lo
e-
sé.
reale, nella
deliberato
per
della
carattere
ma
in
sentimento
come
si rivela
ogni giorno. Sicché
propositorappresenta
donna
Macaria.
e
l'amore
esso
non
chi
contro
Alcesti, la figura purissima
l'aveva
In
sociali
(fr.822)
ecco
Megara
ideale, era
prende
nella
è sempre
sacrificio
Stenobea,
l'amore
si
essa
che
l'affetto,
la donna
all'amore
come
"
le barriere
ra
vita di
lui la
a
penetra
ogni
sacrificio,
ecco
L'inno
non
il
umana
che
il cuore,
questi sentimenti,
a
del
e
un
casa
in
che
an-
donna
apprezza
ed
pita
pal-
trabocca
La
al peccato,
rivalsa che
di
quando
capace
la
seg.J.
e
ristretto
ha
ne
ragione
dovunque
diritto
un
che
cuore
oltre i limiti della
Corre
sacri
legami
\Antig. 781
E'
non
822
-
più dunque,
non
impone.
che
del
felice
543
-
ch'essa
an-
proprio aftetto. Quindi
gineceo intriga,ricama ingannial marito,
la
con
donna
la
vivere.
-232
un
può effettuarsi
sogno
di
ragion
137
-
passione, che
il marito
è
rendere
può
ma
qualsiasi,
anche
la donna
diritto di vivere
9091)
-
la convenzione
odiare
gineceo può
sua
1087
-
combattendo
che
che
affetto
suo
trapassa persino, nella
e
in
1086
-
oggetto
un
ha
2i4;framm. 78
v.
1055
come
del
che
passione, e
sua
che
alla bella
augura
sogni d'altri tempi.
del
fantasia e nel cuore
dichiarare
sente,
(Odiss.
Alcinoo
Euripide
pur
che
sono
nella
ecco
osa
ed
Ulisse
v.181)
ed
l'opinionepubblica
la
VI
rivivono
innovatore,
un'anima
Arete
sg.) o quanto
e
questi tempi
poeta
di
vita
fa
minile,
fem-
apparire
~3Lzr.
Aristofane,
vede
le
tutte
ma
nella
espressione d'arte
suoi
predecessori.Mentre
poiché
potremo,
non
andata
Ma
che
potrebbe
forse
anche
Il corruttore,
si
te
nei
cui
si
preparerà
anche
della
compagna
proprietà privata
le Erinni
che
ta
far
per
voto
in parte
pag.
chette; tome.
Il
legislazionesociale
Catania,
149
v.
Omero
della
l'opinione
che
in Grecia
419,
pag.
dei
che
diritti
mondo
e
336
^A_
confr.
degli Eroi,
v.
terni,
ma-
vi sia st a
1S96
anno
tica
Cri-
Paris, Ha-
et romxn.
1440,
265,
«
'JEoii'VSQi'1
Furiae
Nel
della
costatato
avere
più
Cessi,
al
famiglia,
Biblioteca
dopo
pag.
dere
ve-
dal matriarcato
della
antiq.grec.
(1)
tutti si sa, volle
da
ii trapasso
pirt
di C.
tore
angelo consola-
20^
ben
des
le osservazioni
na
al marito, la don-
cantato
come
(v. art.
troisiéme
pag.
pari
sollecite
si mostrano
trionfa
apporterà da
9-10) L'hild
Diction.
rkmbergSaglio,
nella
L'origine
ta
donna, in cui
la
con
Stato, Milano,
matriarcato,
l'età ellenistica
mite
aveva
1861)
Engels,
paterni,accet
di
e
già
Eschilo
dello
e
Omero
dei
un'epica
pure
di
1901
\
in
le.
ma-
come
(framm 8,
sorte
come
(v. anche
Sociale
è
tale
in
perchè
Eschilo, ed
per
donna
{Mutierecht
Eumenidi
patriarcato
sarà
La
sua
sventure,
(t) Il Bachoffen.
nelle
il
Salaminio,
del
il cristianesimo
che
virtù morali.
nelle
ed
il bene
figura di Alcesti
invece
nella filosofia
e
la rivoluzione
nelle
che
i pregi, sì
vita. Precorre
la commedia
in
tore
si
(e
la
pittorereale delin questo preludendo e
precorrendo
la sua
par
quali la donna vorrà avere
famiglia e nella
nella
e
dei
ripide
difetti,Eu-
i
che
numerico,
dubbio
presenta
oppressa,
tempi nuovi,
i
donna
della
il voto
essere
anche
se
dell'opera euripidea
la sola
morale
più
potente
meno
vede
e
Hofocle.
per
donna
universale,
e
parte
calcolo
un
sulla bilancia
pesare
visione
ragguaglio fra
basterebbe
dimostrazione
della
questi anche
a
un
occorre
non
forse
non
gran
fare
perduta,
immagina
Aristofane
di contro
lumeggia
vita
fine,
meno
commedia)
nella
comprende
della
libero
più
sentimento
larga, dal
il poeta
E'
rappresenta.
e
forme
e
segg).
glia,
Mu-
32
—
dovrebbe
Essa
aiutare
idee
nulla
per
che
acredine
minor
d'arte,
di
politico,sociale:
anche
ma
dalle
dote
forse, (2)
d'un
sentiment
cit, pag.
161.
(2)
Aten.
noi
che
Eìpinice.osserva
sembrano
il
nota
le
sì,
co-
salvare
per
la
turbailleciti,
Decharme,
i'expression
«est
qu'alors n'avai.t
di Cimone
furono
nozze
sanciti
pur
Cimone,
strani.
amori
matrimonio
queste
fatti,
formalmente,
pure
delicat
del
parlando
lanciata
danno
ci
grave
ragione
motivo
per
stessa
avvenivano
i fatti tristi di
ma
questi versi,
In
op.
"
a
sorella,sia
la
penetrante
nal
che
ma
1' accusa
di
per
non
rappresentazionidi Euripide»'
reale
vita
leggi, fatti
(1)
alcune
contro
nella
sposa
sceniche,
Non
con
soltanto
Dippiù, qualcosa
forse
socratica?
Aristofane
non
corriuione,
la
Socrate.
testimonianze
e
le fizioni
solo per
non
contro
Socrate,
scuola
da
schernito
è
Euripide
Erano
di Iscomaco.
dalla
provenivano
della
realtà il ritratto che
ridarci nella
e
ci presenta nella sposa
Senofonte
queste
nell'amministrazione
l'uomo
(fr.822-823) (1)
casa
—
rien
ba»
sorella
la
con
punite
de
l'esilio
con
òs ^EArnviur)àòeÀqpfjiraQavòfiojg Ovvóv
KijUiJuvog
nal
cpoyaòevdèvTtg vXIII,
nal
TOC...
Alcibiade
contro
scrive
589),
e
intorno
nell'
Andccide
queste
a
ringa
ar-
nozze:
''
ual
óé noi Tovg
AvajLivi)odì]Te
Jtgoyòvovg,cog àyafìoi
odxpQovsg 7]Oav. Olrivsq è§a)ÓTQÒKi6avKif-icofaòià Jtaovrùutoe.
Qavofùav, òri vf\ àòeAqyfjrfj èavrov
«
Ocello
Lucano
però
il matrimonio
àel
òè
tra
nal
a
co-
traddice
rendenti
jzaiòévsiv
e
tu
Ateneo
ed
Andocide,
discendenti,
voiàvra
tra
do
negan-
fratello
e
voui'ucov
tcov
rella
so-
èv
/ore
'EXXrjViKaigtò h/jte jurjTQÌovyyiveodai,
Ka/.òv
dvyargl jLU]vàòeÀ(f)l
yÒQ t'eri nal jiqcoq"£QOv tò (a jrÀf-ìora ucàÀvjujuaTayiveodai
rfjs èvsgye
ratg
Lag T"wrjg. (Uè
delie
za
Leggi
commettersi
natur.
univers.
parlando d*l
un'incesto, non
cap.
IV.) Ma
Plafone, nel quarto
matrimonio
dice
che
poteva
avvenire
tra
questo,
fratelli e
"en
so-
33
—
nella realtà
forse
vano
traccie
lasciavano
Ma
il poeta
§
§ 14) (1)concessa
necle
relle
queste
per
e
la
Cimone
dichiarato
venne
Cornelio
autem
in matrimonio
licet eodem
non
crede
che
infame
amore
quam
patre
che
attica
secondo
erano,
perchè
il
al
fa
quale
dÒEÀwÓg,
derivata
far
considerandosi
dalla
langue
si deve
madre
grecque,
xò
14:
Cessi,
è
parentela
Aiòòrxo)ì"
ovi"
«
di
òxav
le
e
del
(in
tesquieu
Mon-
spiega.
cato
matriar-
l'etimo
di
quella
sangue
À-pergu d'une
p.
in-
bene
11
adultera).
significato e
1920,
non
jus gentium»
residuo
un
la
vera
adeo
«
ammette
il
edit., Paris,
eh"at àxaiòa,
lui. de
5) le
(cfr.Meillet,
2
tra
risalire
(x) Demost.
cont. Leocrat, § 49
éavxov
JioirjOtjxatùlòv xavra
Menecle%
cap.
ze
noz-
377) abituali.
cit. pag,
con
però
simili
con
ateniese
38, adleg.
Atheniensi-
latino, invero
storico
op.
Elpini-
Cujaccio
infamata
admiserit
il Prof.
osservare
Il
popolo
{Spiritodelle leggi, V,
Forse,
ducere.
Curcio
quaestion XXXVI
mi
namque
lo
Cimon
nomine
suam,
si fosse
òv
Cimon.)D'altro
ductus:
uxores
coniunctionem
eam
Papinian.
r-ore
natas
1' ammette
non
germanam
(cfr. Gaetano
accurato
stitutus,
sororem
in
Y.2.)scrive: Habebat
(Vit.Cini
la monde
incestuose,
Quindi
Nipote
magis
non
bus
olà
la
óe' vèog
èri
(Plut.
éó%€ TrArjOlageiv
rfjàòsA"pfj.
canto
di
Me-
juexé tfjg
àjtoÀEiydelg
àyàjuov,xòv ttqcoxov tfòó-
alriav
la
di
da cui è esclusa
èri kóq?]sovn"]g ual
àdsArffjg
£ec %QÒvov èv rfj jTÓÀst. Ed appresso:
molto
dell'adozione
legge
ma
i
oltre
Iseo, delVeredit.
49;
all'uomo,
nozze
vola
e
ixavxàjraGiv
juèi'jLiEiQàuiov
Kiucov
cen,
vita
soltanto,perchè
questo
orizzonti
E
umana.
Leocrat.
(Demost., contro
ne
la
tutta
come
e
su
più alti
per
miseria
il passato
per
documenti.
soffermarci
spazia
della
confini
come
leggenda,
dà
ne
dobbiamo
non
Atene,
nella
purtroppo
umana
—
bistorte
de
44).
xig
ual KVQiog
x"v
kóoci elvai. Iseo, dell' eredità
x"v
vójucovavxoj
é/Jtènoteltai,
ovu
èv
jtoislodai
òiadijHaiag
yQÙyag, /uéAÀoJvàjrodvrióKeiv,
(ootzeqàXXoi xivèg
xfòv
34
—
donna
(Iseo,dell'eredita
il sentimento
di
—
dere
Apoll. § 25) (1) potrà offen-
materno,
in Creusa
come
porterà nella famiglia quello stato
agiti la famigliadi Xuto;
pare
(Iseo,dell'eredità
di
di
la
ma
Filoct.
nello
sordi
legge
Ione,
rancori
favoriva
§ 63) (2)
che
tato
l'adot-
quindi
e
e
la
gelosia fra parenti.
Ma
anche
nello
Ione
tale istituzione
anche
E
la
in quanto
più tragicae
forma
sua
forse
visione
acquiescenza
sua
alla nostra
Andromaca
civile ? E si ricordi
doveva
ad
un
a
§ 64; Demostene,
ad
e
nozze
i
precorre
derci
offen-
può
è sempre
Ettore
anche
che
nuove
per
età
sua
gli
per
matrimonio, perchè
nuovo
immaginazione
riconosceva
passare
dai fatti reali,
rompe
figuradi Andromaca,
viva, di fronte
il poeta
ma
tro
con-
nella
rappresentata
meno
barriere della
nella dolce
Anche
presente
lotta
una
Melanippe.
insegnamentisocratici,le
la
viene
essa
direbbesi
qui il poeta, traendo
tempi.
si sente
non
vivo
ai suoi
la
figura di
nella
linde;
tempi
la vedova
(Iseo,dell'ered.
di Pirro
Formìone,
§ 946
Demost.
953,
Afobo § 184). (3)
contro
ovò'àódei'còv
àvdQù)7T0)v,
vocov,
àkkà
eìgàyei /uè
7Coir)Oà]U£V0£
ùyialvtov,
evqiQOv"v,
elg voòg (pQaroQas
ev
ita-
ó/^uórcyfxe èyyQàcpei.
(1)Iseo, dell'eredita di Ap»llodpro$ 25; Mìjtqòc; d'ovòelg
ècrtiv ex jioìijtol;
d/ù'óiioico^ vji"ìo%£i
n)v slvai f-i^réoa
Kctv èv TÒ) JTUTO(;HO jLlél'l]
fjTlgOÌHOJ K(ÌV éH7lO())dfj.
§ 63; 'Edv
(2) Iseo, dell'eredità di FUoctemone
jroiì]6aué)'ù)
qòvtcóv
ual
tovtcoì',
£lg
zovg
Traìòeg èmyévcovvai rò ,uégog éuàvsQou £%£iv ri)govoiag
uai
àjUqporéQOVg.
kàtjqovojueIv
(3) Cfr.
qui
sunt
anche
Terenzio,
genere
proxumi
lex iubet. Vedi
de la Femtne
anche
dans
la
Farmione
iis nubant
l'ottimo
Jamillt
Lex
1-2-75:
et
illos ducere
libro del Lallier:
ateniénne
est
au
V
ut
orbae,
eadem,
De
et au
haec
la condition
IV
siede
35
~
E
egli sentì
se
doveva
quale
ne,
sulla
va
viva
sottomette
nozze
nuove
la
che
la
passione
buon
grado,
violenta
ne
e
la nuo
giustifica
legge crudele,
colla
Andromaca
presentò
rap-
amorosa,
così
e
passio
della
e
donna
nella
questo contrasto,
di
a
dell'affetto
voce
continuare
scena
condizione
la
—
e
l'affetto.
Andromaca
Ma
ed
si sottomette,
pubblico la compassione
la memoria
presto,
restrizioni, il
non
legge lo
così
Elena
le ha
resiste
ed
ha
legge
e
resistere
la triste
il diritto di
La
alla
la
e
donna
sua
voce
ateniese
condizione,
del
nel
e
op.
altresì
della
(1) Cfr. quello
greco
egoista
ed
Badier:
che
dice
del
anch'essa
Ecuba
tento.
in-
comune
l'unione
contro
pendente
di-
sacra,
l'istruzione
questo
570.
v.
303). Essa
Troadi
grecque,
p^re
v.
si alza
pe"tente
Medea,
v.
deve
435
che
gode
don,
Lon-
Paris, 1S72.
rifletta il
e
1085
restare
Antlmachus,
Bknecke:
che
necessaria
lo sposo,
assente
Femme
La
autoritario:
grida
per
cit. pag.
quello
re
Cuo-
?
anche
od
non
questo
per
nel
ancora
gineceo, presente
Paris, 1S75, ed
1896,
ed
ha
porta.
com-
morte
Teoclimeno.
contro
cuori
e
ama,
si
forza
non
{Ifi^cn.Taur.
poeta
cfr. masquerav,
chiusa
dei
non
che
contro
ripudio dell'uomo
quando
esso
sé, perchè la
la
Medea,
dall'unione
leggi impongono
battere, e
non
il marito
trovavano
umana
Medea,
E
di
forza
essendo
soverchia, liberamente
strappato
ancora
può
d'arte,poiché
mancare,
le
Se
è libera di
non
le fizioni
può
non
dell'uomo.
niuna
poteva annullarsi così
credere
ingenita,caratteristica
ancora
nel
na
la don-
sacrificio che
m\rito
passione c'è,
cuore
pugnante
re-
legge (i).
dell'estinto
la
voglia eccitare
par
questo
per
potrebbero far
come
realtà
nella
il poeta
alla
compie obbedendo
Né
di
si sottomette
non
seg.
pensiero
-36invece
di
qualsiasilibertà,ed
di ricordarne
la usanza,
terla, come
1063;
e
negli
non
si rileva dai
341-1070
v.
e
hraclidiv.
ma
approvarla,
per
luoghi delle
bastare
474
e
di
e
manca
non
per combat
tragedie. [Elett.
sue
Ovest-
tutti
per
seg.
il poeta
qui
fr. incerti. 927.
seg.
poi può
e
anche
fr. 521
108;
v.
di Megara
l'episodio
Andromaca
nelle
Troadi
944).
v.
Insomma
abbia
è
tutta
cominciato
in
continuo.
contrasto
ogni
questo s'intende
arte,
la lotta
tradizionale
forma
idee
di cui
ma
lo
e
correnti
e
al
che
il poeta
la
per
è sempre
ridicolo,pei
spinto
d'arte
che
si
le
la
tra
sentivano
ricercare
sua
mag
ispiratodalle
cui
pre
sem-
la
contro
il contrasto
nuovo
si volevano
è
va
tro-
osteggiato, e
Euripidee
quella forma
par
si
quale
innovatore
ogni
spiritualidi
non
e
contro
contro
si prestava
giormente
Perchè
precursore
specialmente
e
di lotte
la società
contro
contrastato,
per
serie
una
ve
nuo-
gli
fetti,
ef-
cause.
*
Da
sinora
quanto
ateniese,
e
quanto
fu detto
quale è,
6tc
è
reali della donna
ovk
egli segue,
e
per
il
possibile,la
che
25
realtà
della
sulla
vita.
Euripide rappresenta
Sofocle
Poetica
nella vita
quale egli si
predecessori,dipingendo
quindi
mentre
(1)Arist.
che
suoi
dai
apparisceche la rapEuripide, corrisponde
rappresentazioneeuripidea rispondeal
la
che
artistico
allontana
rai
da
parte alle condizioni
in gran
per
detto
data
donna
prentazionedella
canone
abbiamo
e;
óAÀà
dÀr]dfj
quale
essere
A
ne
ragio-
l'umanità
(1)
ed
rovroig èàv éjririjuàòel, olov uaì Zo^oulT^
jrgòg
ola
dovrebbe
scena,
òè
èa i] avròg /uèv oìovc;òel noielv,
òè ohi
E'ÙQutiòrjv
tioi,
33
—
ciate
le donne
contro
Archiloco
diventano
sfogo
naie
non
di
più
non
è
le
donne,
portandolo
sarà
per
forse
stata
motivo
questo
motivo
appropriano questo
alla loro
sulla
vita
generale di
elemento
comici, che
ai
atroce
della donna
perso*
in Senofane
e
d'Amorgo
inveiscono
contro
poeti posteriori,che
nei
si
invettiva
dizionale.
tra-
comune,
Simonide
in
come
gnomici
dir male
esacerbato, ma
animo
più
è
sua
motivo
potuto
avrà
(i)forse
ragioni personali,la
uno
-
lo sfruttano
volta
scena,
ridere
per
e
(2)
Ed
lo
trapassano
in
poeti
modo
ogni
difetti
sui
i
sulle
e
bolezze
de-
muliebri.
"Una tradizione
precedente
che
negare
Euripide spesso
grado, che
minor
e
Ma—
qui
quel pensiero
vano
accuse
gli accenni
e
Non
tono.
quello
spontaneo
nell'animo
circostanza
scenica
fosse
dei
il poeta
suoi
a
il
che
naturalmente
parlare
personaggi. Ma
ritrovassimo
solo
colorito, sì che
inventate
l'animo
ma
doveva
poeta
37
Si
di
sorgere
non
ecc.
proprio, per
Euripide un
affermare
fanno
B.4.
che
sentano
pre-
nella
obbietta
avere
solo
che
le
affatto
del poeta,
potrebbe
questo
potessimo
fr. 29, 31, 32,
(2) Cfr. Ipponatte.
cambiano
pensiero
suo.
(1) Cfr,
questi esprime-
è presentato.
con
nell'arte
dal
donne
già
cui
in
ciato
lan-
avevano
del personaggio,
dell'attore,
in
noi
forse
e
personale, in Euripide
le
contro
esprimono
invece
loro
come
può
la donna.
se
—
c'era
nessuno
e
comici
e
contro
la differenza
tutta
sta
misogina,
le accuse,
ripeta
lanciare
a
che
Euripide,
giambici, gnomici
continuavano
e
ad
contemporanea
e
più
antifemminista,
che
bocca
valore
tono,
se
un
tutti le figure
mo
l'anirispecchiare
39
Ma
questo,
vita
della
cui
donna,
la
tragedie
conclusioni
le
del
che
ed
poeta
Nell'esame
valore
nel
complesso,
Ma
e
la
poiché tale
le
Le
tragedie
contro
altre,
tragedie
con
che
sono:
i.) La
Medea.
2.) L'Ippolito.
3.) L'Elettra.
4.)L'Elena.
fatto
spirito
saggio
che
possono
il poeta,
che
del
aver
ce,
inve-
singolarmente
le
che
troppo
nostro
dato
contentandoci
analogo criterio, i
dobbiamo
che
e
tragedie, dapprima
significazione
un
veniente
con-
do,
riguar-
senza
misogini,
ci condurrebbe
esame
piuttosto
all'accusa
dalle
la
e
crediamo
fare,
ha
trarre
te
spiegarcil'ar-
ragione d'essere, ingenerale
sua
dare
dallo
e
contro
poi
per
morale.
le
tutte
ghi
luo-
particolare delle
detto, hanno
esaminare
o
prò
scopo
parere
abbiamo
quanto
quei
per
altri
come
poteva
abbiano
adatte
di
proponiamo
le
stesso.
se
presentano,
e
vero,
tutte
non
manifesta
più
possono
l'importanza
ha
noi
intento
suo
che
diverso,
loro
a
riunire,
passi
secondo
'che
ci
che
poeta
all'esame
crediamo
il
anziché
tutti i
venire
motivi
dei
e
si
il poeta
necessario
è
solo
e
è
non
presenta
quale valore
appunto
particolari in
ci
il
quali
tutto,
sempre
notare
per
notato,
sopra
euripideo
reale, nelle
immedesimarsi
E
già
vario
mondo
poiché il
forme
abbiamo
come
esaminare
motivi
durre
de-
pervade,
ogni
ed
tiva
invetin
ticolare.
par-
lungi
lavoro,
motivo
di
feriamo
preminando
esa-
giore
mag-
ne
dedur-
tali.
fondamen-
particolarmente
4o
CAPITOLO
aelie
Esame
tragedie
Necessità
Contenuto
—
considerata
le donne
dello
!a
viaggio ad
Atene
nostra
più
si presentano
del
Per
(i)
cit. voi.
pag.
de
7
Euripide
seg.
p.
e
xv.
E
per
scritte
Euripide ha
Medea
effetti
Conclusione
—
seguiremo
seg.
la
lyriques
loro
complesso
tragedie che,
sfogo
a
l'ordine
delle
do
secon-
sventure
i
menti
docu-
Masqueray,
de
la
op.
Berlino
il Croiset,
cit.
i^75Pag-
,
del
Lugduni
quistions
cronologico, (i)
specialmente
cronologia
philoiopho,
la
tando
misogini, trat-
quindi rappresentano
e
Euripidea
confrontare
des formes
1895
29S
Analecta
anche
nel
che
seguiremo
crono'ogia
Ili pag.
lamowitz,
Euripide
misoginia.
sua
studio
la
i suoi funesti
posizione
—
Significato del
—
degli elementi
furono
poeta
certi della
tale
e
Nella
—
ostili alla donna,
biografiantichi,
In
ed
morale
quelle tragedie
prima
tio
Intente
-La
natura
Medea
a
Misoginia
della
valore
suo
carattere
dinanzi
lo studio
Incomincieremo
domestiche
Loro
—
al
contro
cos'Andromaca.
Paragone
—
inconfutabile
intorno
Giasone
rappresentare il divorzio
voluto
può
Medea
Medea—
di
dell'invettiva di Giasone
Analisi
considerazioni
tradizione—
ha seguito
misogine
ripide
cronologico delle tragedie di Eu-
affermazione
protagoaistl:Giasonee
dei
studio
Medea—
come
Nostre
Euripide
di
della
considerate
rDeàea
La
Sommario:
III.
cfr. pure
Berlags:
J47
e
tragedie grecane,
YYi-
segg.
Si
Commenta'
Batavorum,
P.
32.
pag.
op.
Masqueray,
Brill. 1888
Ihèorie
Paris, Klincksieck,
4i
—
idee
esercitato
nel
di
quasi
438, alle Baccanti, che
Euripide,troviamo
oscillazione
una
ad
che
contraddizione
si consideri
se
realtà
in
e
è
(2)
brata
sem-
esiste,
non
in
all'ambiente
relazione
in
riera
car-
cambiamento
recenti
e
continua, che
Emipide
e
lazione
religiosedel poeta, oscil-
idee
critici antichi
alcuni
ripide
Eu-
presentata
rap-
fine alla
mettono
continuo
un
nelle
dall'Alcesti
cosi
poeta. E
sul
sviluppo
dell'ambiente
condizioni
le diverse
lo
religiose di
sociali, politiche e
(i)secondo
l'influsso
evidente
risulterà
poiché da tale indagine
graduale delle
-
cui visse.
Con
il
sempre
egli
vedremo
indagini
queste
proprio pensiero
potrà chiamarsi
non
pinista di proposito,ma
la vita
espressioni
contemporanei
si
personaggi perdono
stici per
di
molto
i caratteri fatalisti-
questo
per
i
ed
moderni
noi
a
vita, movimento,
assumere
reali.
e
nel
s'avvicina
e
sue
passionale,nel triste e nel
distingue dai suoi predecessorie
patetico e
pietoso,Euripide
suoi
palesa a lui, nelle
si
essa
impressioni continue
ed
Infatti nel
artista, perchè rappresentò
solamente
quale
ché
cosic-
antifem-
né
misogino,
né
maturasse
donna,
della
favore
a
egli
come
carattere
e
umano
sensibile.
rivelerà anche
stato
trattato
dal Verrall
II
1.
Euripide*
ton,
dal
dal
e.
nie
»
pag.
dal
e
op.
cit. pag.
(2) Decharme,
nie presque
Nestlk
tout
op.
ce
Ili
cap.
Gomperz
59
cap.
seg.
cit. voi
II
cit.
cp.
dall' Apphl-
anche
op.
seg.
e
religiose,
e
IV
cap.
Masqueray
107-155.
cit. cap.
I. pag.
qu'ilaffirme—H
n.op.cit.
e
le idee
51
pag
ricordato
Murray
cit. pag.
riguardi
quanto
per
the idealist, dal
Decharme
III. op.
cap.
nella
nell'Ippolito,
svolgimento,
(1) Questo
è
che si
genio euripideo,
Medea
raggiunge ilcul-
questa impronta,caratteristica del
E
27
e
Masqueray,
presque
ajffirme
tout
«
ce
//
qu'il
_4i
—
-
_
mine,
la
mentre
la
sarà
legge cieca
sottilmente
parti,nella
al
passione muliebre
marito,
la consuetudine
e
ed
presentata
figura della
diritto,contro
inumana
analizzata
donna
ricorda
cui
a
la lotta del
e
crudele,
e
in
amorosamente
i suoi
sacri
le
tutte
sue
attaccata
doveri, prima di
nire
ve-
alla vendetta.
L'ateniese, sappiamo, può in virtù
anche
senza
donna,
e
1' intervento
di
sbarazzarsi
"E'
diritto
questo
di
triste, credimi, è
cosa
la
abbandona
ateniesi
lei, né
donna
La
modo
E'
di donna,
azione
naturale
che
la
ovrco
nal
(a) V.
III-7 €
la
quel-
chi
che
lamenta
le dure
l'ha
Anas
tudini
consue-
del
cuore
soffocata
della
giustiziau-
legge
sposo
Rkinach,
tom
non
mentre
larga libertà,
donna
voce
del
contemplò i
all'arbitrio
ma
della
contro
sentimento
anche
ed
al
suoi
cio
capric-
restringein ogni
il marito
avesse
fedifrago.
talora
in questo
vójuù)yàg òojzeq ovviorarai
Manuel
II.
•
(Med. v. 235)
ad
i suoi
yà/j.og,
Àvercu*.
chette, 1883,
'AtukQv
voce
nello
insorgere,ed Euripide previene
(1) Poll.
in
(a)
gemella. La
e
la
do
quan-
le condizioni
del
voce
padrone
un
lascia
marito
ogni
buone
la
donna
aspro
nella fronte»
rendevano
trova
diritti di sposa
del
per
glio
fidifficile,
o
e
una
ragione,perchè
aveva
morale,
un'anima
già
non
sua
Giasone
rientrare
per
così
lei poteva valere
per
del diritto
mana,
seguire
sposo
rughe
non
triste
cosa
cammino
un
sposata, essendo
la donna
in
ed
(fr.7)
sandride
dello
casa
porta le
ne
valere
vuol
deve
che
padre: è
suo
seguito
si
la
ripudiare
questa,
Medea.
mio, il cammino
di
di
legge, (i)ed
della
pag.
vO/jl"v, Lipsiae,
de
Patologie
249,
1868.
e
Telfy,
classique Paris,
Ha-
'Zvvayajyì)TWV
AÒ
-
tempi, col
sulla scena,
porre
morale
problema
dalla
dal
presentato
che
"lT~poetapiovere
che
violare
tenta
Per
fortemente
mini
nella
donna
stessa
Può
appunto
un
diritto
donna
di
bene
dolce
una
dell'animo
e
degno della
cinoo
del
Medea
artistica del
(a)«Wir
von
Charact.
(3) Così
anche
mento.
sentiprovero
il rim-
leggidegli uo
della
mezzo
il divorzio
dirà
la stessa
Medea,
presentarciuna
donna
che
figura spirituale,
va
della pace
Né
pura
di
del
cuore.
sentimento
un
dalla
(v. 239).
libertina
in
cerca
si tratta
legittimoe
madre,
e
sposa
mai
misogino,
poeta
un
è
8.);ma
cap.
esercitato
da
come
quasi
poeta
alla vita
idilliaca della
infatti
appartiene
al
con
un
di Al
casa
(3).
(1) La
thun
viene
quale ci aspetteremmo
rimpianto
tudine,
consue-
sociali mentre
per
Alcibiad.
non
passione libidinosa,
ma
sacro,
della
812)e
v.
chiedere
stessa
come
vergogna,
ci presenta
del
la donna
che
illusorio,
corrotta
e
nella
snaturata,
condizioni
(Med.
il poeta, anziché
Quindi
simpatia(2) fa
in aiuto alle
Ipparete (Plut.
per
di
maltrattata.
invero
fa
Medea
stessa
della
Euripide quindi lancia
di venire
dirà
l'immoralità
ogni vincolo del
violentare
delle
l'ingiustizia
contro
venne
fatto
dalla immanità
delle donne
bocca
più
e
dopo
del
figura della madre
sulla
il delitto è determinato
quale
mostrare
raggio dolce
un
famiglia
(i). La gravità
a
il
gravi
e
sulla
molto
non
nuova
tende
forti
incombeva
che
e
società
poeta
più
legge, tanto
tutta
tinte
con
sociale che
e
attica,sulla società
riconosciuto
-
sollen
den
pag.
fùr
ersten
Medea
Versen
Arnim,
Eitileit. p.
Medea,
sympathisiren; das
an»
Arnim
op.
Irùhlen
cit.
vita
VII.
wir und
Handlung
più tardi, nel periodo ellenistico,la donna
poco
cose.
Von
della
und
XIV.
parte nella
di
Cfr.
poeta.
primo periodo
La
vita
politica direttamente, per
tendenza
era
già
ai
tempi
naturale
di Aristofane
avrà
zione
condiche
44
nella
E
al
ci
realtà
dialogo dei due
spiare, di
a
di
della
ci conduce
una
casa
vita
Così
fra
dirà
bene
vincerla
tenta
di
ateniese,
mentre
la nutrice
accordo
ad
di
col
ridicolo
).
E
il
per
periodo
Menandro:
nella
quando
Seleucidi,
loroi
vita
sì da
grado,
anche
tardi
greco
in
L'Egitto
Però
il
52;
al
dei
tempo
governo
donna,
raooéadojoav
ov
pur
dell'
Romani,
le
nella
l'audacia
in
la libertà
della
a[ yvvalueg
buti
Contri-
vita
il
Lipsia)
Arsinoe,
limaco,
Cal-
fr. 34
9, per
minio
do-
Brau-
a
diss.
e
35
Clino, Po-
G. Lumbroso:
del
casa,
convenendo
dando
dei vòuoi
1882, pag.
intenzioni
prie
pro-
delle
sotto
Callim.
anche
e
una
rimanda
Cfr. per
to
al-
dei
e
vere
Modica,
Frauen.
generale
dei
di
Egitto
Amat.lX,
padrona
le consigliavano
Corinth.
in
e
in
C.
Berenice,
oltre
cristiane, che
Oiyàrajoav
casa.
andava
della
teorie
statue.
e
per
Greci
a.
antiken
der
Lagidi
metropoli
32.il quale
pag.
templi
dei
più
a
yvfÀvaOiaoylc
dell'ord.
19:6,
576 f; ed
la donna
colle
107
Belestiche, Plutar.
per
voleva
al
Ad.
ricostruz.
fr. 196,
e
XIII
Aten.
certo
non
del
èuuXì]6iai,
investita
importanti,nella
II 64
il richiamo
assunta
regni
essere
di
adattare
era
glia
fami-
riferito poi
kovk
donna
23-
w.
sulla
di Temistocle
nei
quella
con
quest'eccesso
quale
da
casa
moglie
e
donna
ègya
politische Tàtigkeit
onorata
della
ywaincòv
il trono,
una
Eccles.
240-450;
si poteva
Roma,
epigr. 6
lib.
scena
di
marito
tra
ellenistico
ancora,
alla
romano,
essere
epigr.
una
tutti i sacrificii di
politica,la
Amhr
pap.
papirologici
ed
la salvezza
l'influsso
come
ufficiali,
egiziani (vedi
Die
terno
chiusa, l'in-
svolge
conoscere
Per
cariche4amministrative più
e
che
{Lisistrataw.
ascendere
più
e
\cariche
da
si
ricordij'aneddotodella moglie
altre.
stein:
porta mal
una
reciproco
ci fa
107-209-441-452-4556^
si
ci fa assistere
servitori,quasi portando
gli assiti
15); poi
v.
vecchi
quando
quotidiana.
dipenderà dallo
(Med.
il poeta,
e
71
nostro
non
seg.
poeta,
pensava
anche
questo,
dovuta
e
alle donne,
pubblica, (V.
lo
Pao-
èv
rais èKHÀrjOicug
yàg èmvQ£7iErai avvale;XaAsiv, àÀAà vno
4,
14,
34:
nadùc;ual
ó
vòjuogÀéyei)ma
la modestia
la
del-
46
-
conservarlo
devono
poi
e
donna
venendo
Ili
Ili
cap.
Licurgo
dote
in
Antica
di
sul
dfdle
che
Timocrate
contrarre
legittimarono
cagioni
dal
le
della
PUCCI
Riv.
ciò
e
di
di
Athenienses
jreol
poter
chiedere
poi distinguevano
da
viro
e.
con
del
pag.
de mod.
due
marito:
237.
Usurar,
Geni,
Cfr.
a
Licurgo,
le
zioni
osserva-
Ma
12.
misero
tale
lo
moglie
Petito,
/lltzÌì
cap.,
IV
Atene,
ed
a-
Com-
moiiv;
il divorzio:
et
al
tabul.
vocaboli
mariti
nuptiarum
cap. XXIX.
il divorzio
repudiabat vir
pag.
to
sta-
dei
anòXeiipiQ,dicebattr
aiium
sone.
Gia-
offese
libera
diversi
spose
provvedere
senza
alla
et XII
mini
uo-
{cont.
legislatore di
giusti
rito
ma-
di
simili
^c^r-
paritr,
recedeòat, et dnojto
Salmasio:
1.
quello
per
jur.Natur.
il
meno
più
anco
savio
2ao.
pag.
le loro
V.
.
garentirle dalle
uxori
autem
la
di divorzio,
tutto
accadere—
KGLKù)6£tcc
per
Per
Demostene,
accordato
VI-I)
De
al
ai
moglie, (vedi
Grecia,
Archneologic
avere
l'azione
Alt.
anche
moglie
in
Par
Riv.
contro
colla
divorzio,
poteva
sfuggì
non
in
II
Ipparete
ereditiere, in
il
stumavano
co-
P.
ancora
Cavalieri.)Esempio
ingiustizie rendeva
volesse
Le%.
multerà
rem—
in
sue
dissolulio;GRAViKA,
I Greci
esso
potesse
XII-Arrjan:
quali ripudiano
i
che
esempio
troviamo
con
quali
contento
non
facoltò
apua
le
le
dei
proprie leggi
Potter
chiunque
ad
le
con
donna,
quale,
nozze
di
ivi, nel
neppure
Fase.
altro
che
Niccolini:
IX
Anno
399
verso
G.
e
tutti i legislatoridella
per
diritto, con
sg.
che
oscura
una
Atene»
in
conciliarsi
Protomaco)
che
Certo
finì col
al
nuove
e
quello
non
Indie
confronta
abbiamo
il divorzio
cont.
e
se
il quale
chiedono
227
non
e
senza
il divorzio
di Si. An.
Riv.
Aristof.
Scoi.
ment.
in
in
(DiodoroSiculo
e
lib.
dicono
sessi,
popoli delle
questione
pag.
donne,
Alcibiade
il
IX
anno
dell'antichità
richiesto
della
la
matrimonio
Sparta
'1) Noi
alle
Per
i
propria moglie,
Molti
Histor.
rinchiusi
d'ambedue
erà/.
mol-
durar
XIII
lib.
fossero
matrimonio—
indorimi).
Storia
per
che
alcuna.
Cenni
an^he
disposto
dote
Ducei:
Storia
Deipnosoph.
la
continua
donne,
VI). Giustino
e.
alla
perchè
devono
casa,
Ateneo
giovani
cattivo,
o
(i) Le
nuova
Histor.
eleggesse
ognuno
rebus
una
Var.
i celibi
pretendere
De
ed
aveva
abitazione
buio,
in
Elian
Lacon.
sia buono
il divorziare,
è disonore
Medea,
-
103 —Vedi
quutn
uxo
Par
47
—
to
accattivarsi
per
al sommo,
fuori
può
donne
morire.
devono
vivono
volte
tre
parto». ( Med.
più
Tutte
230
v.
-
fedelmente
le
rappresentati:dal
tudine
forzata
al
Febo,
spiritoil
nostro
di
me
rimando
(Med.
dunque
il
quale
la
che
parla,ma
forte
vuol
larga
arte
dalla
scena
donna
parole
canti, concedi
gli
uomini
di
»
de,
Euripi-
donna
poeta
un
che
neanche
visione
lotta
e
misogino
sentire
fa
il
suo
Aristofane,
i
tempi in
vediamo
wmig
hellenisch
war,
der
Seite
zu
sondern
witzMoèllexdorf,
r.ach
Grtich.
ma
un
piuttosto
sociale, che
e
Medea,
tà,
della cit-
corruttore
un
umana
previene
di
è
moderna
sie
poesia
della
è
umano
addirittura
Barbarischen,
164.
Non
rappresentare
dalla
ab, weil
ro:
co-
sincero, interpretandoil pensierodella don.
poeta
(2) Nelle
la
e
alla schiavitù
poeta
un
e
quale ci
una
l'anima
contemporanea;
e
per
parole del
contro
canto
un
rivendicazione.
sua
sua
na
le
E
poesia, e così noi potre-
della
il cuore,
si oppone
per
grido
aggiungiamo
l'uomo.
degli rrmoniosi
dono
fra la soli
contrasto
424-29).
v.
Ecco
noi
elevare
dolori
all' esistenza languida
imposto
dal
re
espor-
ateniese.
donna
ricordate, tutti i suoi
maestro
o
doglie del
le
potrebbero
piaceri cui si abbandona
ai
completare il quadro
O
si
della
gineceo,
in
re
combattepreferirei
io
). (1) Non
sono
del
mini,
gliuo-
morire
a
sola volta
una
matrimonio
monotona
e
Medea,
vanno
uscen
amici;le
ed
dicono
ove,
loro
condizioni
le
miserie
sue
casa
mentre
247
-
compagni
in
pportare
so
è corrucciato,
se
i suoi
sicure,
che
te
il giogo, diversamen-
comune
stare
felici
saranno
e
sposo,
L'uomo
Eppure, conclude
guerra.
"
in
svagarsifra
invece
esse
dello
porteranno
se
preferibileil
è
do
l'animo
—
favore
non
«seine
Medea
nicht
des
una
nach
sua
della donna
barbara,
Zumai
der
ma
stiess
Seite
des
Wilamo
Modernen»
Tragòci. Weidmann,
colla
Voi
III, pag.
-48-
con
ideale
un
Medea
divorzio
chiamare
e
sarebbe
Giasone
sia
plurale solenne
seguire
dal
la via
in
cui
né
giustizia,
che
le
Trascinata
dalla
la donna
è
passione
nuove
estremi, incapace di serbare
nel
Così
male.
inutili le
ed in questa
nella
ed
condotta
sia
se
bene
cordo,
ri-
questo
con
ai suoi
le altre
tutte
nel
agli
all'ingannoessendo
come
sollievo
un
sorte
sua
èXetv.
generalizzazione,l'infelice
conforto
un
408)
/.
i veleni
vendetta, poiché
giusta
ricorrerà
preghiere (Med.
alla
facilmente
misura
Medea
ra
allo-
nozze,
esperte:
pensa
natura
sua
per
490).
v.
dirà di
significativo
sono
essa
to
usa-
preghiere riescono
altamente
donne
avrebbe
(Med.
alle
disposto
e
le
imeneo
nuovo
fosse padre,
(v« 385) ngàriota ttjv evdelav,finsfpvuapiEv
ooqiai juàAiOra, (paQ/nàuoigavrovg
che
(i). E
attuato
essere
che, ov'egli non
stato
ella si accorge
come
con
ad
Giasone, affinchè desista
capriccio il
quando
vane
convincere
sofferti,aggiungendo
il
Ma
tarderà
non
insano, ricordandoglieloquentemente i sacrifici
lui
per
di
cerca
atto
suo
che
Medea
vasse
pro-
gendo
mali, coinvol-
donne,
ilsesso
tutto
femminile.
però
Il Decharme
ha
Euripide
donna
voluto
far
cioè
ateneese
le mal»
vers
conoscere
di
(2);poiché,
sensibile
per
le
tutte
le
e
stirpi;è
quindi più
Ateniesi, né
le Ateniesi
aver
(i) Cfr
(2) Cfr
del
fatti
Lallier,
op.
Decharme,
della
qui
della
240
cit. pag.
facilità
di
rere
cor-
cui
e
144,
fisica,più
natura
sua
vale
forse
aveva
(perchè
cit. pag.
tournée
cesser
donna, di tutti i tempi
eccitabile. Non
da
specifici
op,
sans
alla
inerente
tempo
avuto
ètre
mai, questa
se
Euripide
suo
altro carattere
un
déclare
agli eccessi, è propria
e
che
habileté; habilité qu' Euripide,
son
«
pessimistequ'ilest,
un
esageri,notando
crediamo
di
dunque
mira
soltanto
infatti difficilmente
egli trar
seg.
solo
motivo
teva
po-
)ma
49
piuttostoil tipo della
parole di
le
Quindi
immagina,
ed
amarezza
trarre
per
lei
agito come
può
abbonda
avanti
vedersi
di
occasione
avremo
alle
male
per
costumi
Grecia,
di
e
sublimi,
di
ricordare
e
Medea
di
di
le
Poi
che
uguali
nate
esse
in
sembra
parole
non
e
nella
che
(1) Cfr. Levi,
forma
uomini
avrebbero
dovuto
Med.
diverso.
In
cit. pag.
vv.
contenuto,
una
217
§ 5.
come
ed
essere
giungendo
ag-
sarie
neces-
quasi
son
ma
Ippolito sarà
contro
.
570-590).
le invettive
nel
si ribella
op.
suo
e
con
Ippolito(cfr.Ippol.vv
degli
che
della
dire, conclude
l'infelicità
(v.
me
no-
sdegno profondo.
con
dicendo
per
mo
dell'uo-
Giasone, di
di
luogo,
a
v.
stizia
quellagiu-
l'animo
cosa
dell'
(Med.
umana.
commovere
quella
di
la
e
insorga,in
il poeta
le
terra
la forza
e
le
ma-
ferenze
le dif-
colla natura
più
e
ironiche
seguito
spiritointimamente
sentimento
vera
procreazione
Vedremo
pre
che
esamineremo
sono,
la
a
barbara
una
contrasto
sapendo
non
simile
che
per
quale gli rende
quelle leggi
sembra
che
Giasone,
donne
sone
Gia-
conoscere.
rientemente
rispondereesau-
non
e
la inciti alla ribellione
e
616-629),
le
quasi
amara
tirata
una
quali
diventano
derelitta
in
giustiziapiù
ironia
una
di
sa
la
il diritto
sede
appunto
sono
una
ne,
un'esagerazio-
Euripide,il quale
figure che noi più
di coltura, fra
e
ha
ove
contro
e
di
teatro
535) (1) parlando proprio
che
sia
ricordando
ragiona da esperto sofista,
e
di
bero
avreb-
circostanze.
calcolatore, non
parole
cazione
giustifi-
le altre donne
tutte
Decharme
stesso
ideali
figure
to
il grido strazia-
quasi una
o
identiche
nelle
dallo
invece, freddo
E
confoito
un
astratta.
essenza
dolore, la quale crede
di
e
poi l'espressionedel
Che
sua
rappresentano
proprio delitto,che
al
colta
Medea
piena di
di un'anima
nella
donna
hanno
la
voce
seni
uno
del
passione peccaminosa
5Q
—
malsana, qui è
e
chi
sacrifica
ed
interesse.
inceppa
donna,
nella
E
invece
suona
è
male
è
l'invettiva
solo
che
nuovi
e
un
dagni.
gua-
la donna
contro
di
che
male,
poiché lo spettatore
così
la donna,
strumento
perchè
ricorda
un
lui stesso,
a
solo
quale non
lusinghe
riconoscere
considerata
proprio egoismo
donna
nuove
quale rimprovero
a
il
di
impudente
il
un
la
perchè
di Giasone
costretto
è
diventa
l'aspetta,con
bocca
ed
per
disegni dell'uomo,
una
imeneo
occulto
la donna
Qui
i tristi
ripudiando
altro
sentimento
un
cavilloso
sfogo
uno
—
piacere
pannata,
con-
teresse
d'in-
e
(i).
Di
qui lo sdegno, la
tale bassa
condotta,
dall'ambiente
Ma
è
giudice (2).
la
e
Giasone
E' Giasone
(Med.
la
si
quindi
da
offesa
un
nella
così scellerato
uomo
E
la
vecchio
al
Egeo,
dei
estranei,ma
al crudele
non
Egli
di
non
torti
e
con
1097,
che
tuttavia
agli altri le
vere
un
ragioni
debole
introd.
pag.
da
ed
XXXIII,
cui
oltraggiata,
uomini, del
altri
è
il più
lei sia toccato
XVIII
se
per
i doni
accettare
parte
esaminiamo
confessare
mosso.»
app. erti. diC.
La
agli
Medea
ed allo snaturato
-
di
diritto
padre, "
II.
il
egoista, consapevole
volgare
troppo
commento
Introduz.
il Camozzi
è osserva
preca
dolore im-
pietàdesta
e
cit. Eìnleìt. pajr.
op.
procedere,
marito
fetto
dell'af-
616).
a
(Med.v. 690)
dea
Me-
donna
pietàdi
come
indurre
pieno
certo
v.
la
suo
suo
suo
può
invero
nel
di
(Med.
quale dirà
mariti
(1) Cfr. Arnim,
t
desta
sorte
sua
malvagio
(2)
dignità non
sua
Medea
a
la santità
se
608) ènei
moglie ingiustamente ripudiata e
che
deprimere.
che tenta
sostiene
e
contro
spiccapiù viva
donna
co'pevole, innanzi
essa
v.
onesto
vorrebbe
il corruttore
coi diritti dell'amore,
tutti
ogni animo
figuradella
il
divorzio,mentre
contro
in
in cui
oscuro
in verità
al
rivolta
a
sé
Medea
B. Camozzi,
suo
do
mo-
dei
pri
pro-
stesso
di
e
pide
Euri-
Imola,
5i
—
di
quale dimentico
teneri
sui
bimbi
(Med.
madre
altro
col
è
determinato
da
siamo
nel
della
natura
che
parimenti
ad
di
precipita n
della
dalle
donna
si ribella
perchè respira ancora
libere.
furente
tipo
domati
che
il motivo
ed
te, voi.
E' la
non
voce
cazione
espli-
sacra
e
dalle
la
per
sua
Etudes
1. pag.
117.
astuzia
Colchide
dalle
lotta
sur
/es
per
il divorzio
furente
di
le
tale
ceve
ri-
non
la
sua
appunto
che
è
tutti i
dava
e
salubre, delle
da barbara
al poeta,
contro
quale
leggi, e
della
usanze
Medea
Ma
i barbari
erano
questa
offriva
la
selvaggia,ma
passione, così
cosidette
di
severa.
e
alle abitudini, e
la tradizione
(1) Patin,
perchè
.
accetta
non
e
i Greci
nella
è
e
vendetta, caratteristica
ancora
però
do
della
l'aria
Per
agli usi
nella
libera
che
pura
non
ereditaria.
eccessiva
consuetudini
indomita
come
da
al delitto
delitto,
la meditata
forse
potrà sembrarci
carattere
terre
forse
delinquente,
passione
sua
dra.
Fe-
bando
in
stessa
se
g iù
sorprenderà
aiuto
sue
nella
in
conduce
che
un
•
(1) che
come
oggi
la
infelic
l'ultima
Patin
destino
delinquenza
impedita
va
natura
è
i due
e
le barriere
e
il
col
diremo
invece
della
campo
la vendetta
noi
morso
ri-
passione, quando
legge ereditaria,appunto
una
rompe
Ci
che
Qui
conduce
e
diremo
è
passione insana, determinata
furore.
trasmoda
Né
passione disonesta,
una
suo
della
la fatalità del
vedere
è insomma
la vendetta
seg.).E
vano.
fatalità ereditaria
una
è
e
è
Fedra
In
1025
moglie
riposto la
sogni aveva
giuntaal parossismo
si debba
qui
tanti
mezzo
tutto, né sentirà
all'esilio la iedele
quali
v.
ratio di Medea
ogni
ogni affetto,sacrifica
mandando
alcuno
—
si ribellavano
Medea,
nell'odio
popoli
non
civiltà. Ed
a
e
il
lui anche
leggi troppo ristrette
tragiqutsgrequesì
Paris, Hachet-
..5.2
—
la donna.
per
Ed
infatti
di
tradizionale,
zione,
propria
anzi
tuno;
i
dia
di
Medea
dolore
però
il silenzio al
col
dire
per
debolezza
poi dirà
a
coro
Giasone
pianto (Med.
stessa
coro
più
donna
che
e
intrinseca
quindi
e
consuetudine
la
di
quale
ignorante, occupata
ed
alla cieca
mali;
\igliadel
capace
coro
Medea
come
per
di saper
però di
in genere
i suoi
alla
(1) Cfr. Patin,
al solo
ildesiderio
op.
poi
alla
stiche
dome-
marito, il poeta
suscita
la
mera-
donna
una
io75);ma il coro
à
»
dimentica
poeta.
del
dramma
mesure
vederli
una
della
cit. voi. I pag.
che
del
que
(1)dovendo
mentre
risparmiarli,
animo, fra
è
ma
te
completamen-
finalmente
catastrofe
augmentent
figli.Ma
vorrebbe
suo
Medea
realtà
una
faccende
il
contemporanee
de l'affireux sacrifice
momente
nel
ora
tura
na-
questo
umana,
che
trovato
v.
in
di
quella superiorità intellettuale
alle donne
angoissesde
anche
alle
Medea,
la
perchè
la donna
al
è prona
natura
ma
verso
Medea
al poeta.
ta
barbara, nativa della Colchide,bota-
una
Avvicinandoci
e
avere
pria
pro-
vita
soltanto
di
finendo
e
tempi. Quanto
voleva
parlare(Med.
sia
i
ne
caratteristica
profondo
tutti
affinchè
forse
donna
della
che
an-
potendo
»
sua
per
obbedienza
la saggezza
contrappone
si
oppur-
detto,
sfugge
dai
momento
un
ha
esser
che
Medea
io);raccomandando
questa
non
conoscitore
è di
la simula
momento
stessa,
8
basta
la esima
non
sé
v.
la donna
917)
v.
al
yrvi) r'èqjvg
Euripide si palesa
non
di
quanto
su
sei
della
che
risponderà di uccidere
parlare: anche
naturale
e
al
padre (Med.
donna
«
dato
più civile,della quale
li ami
al
il carattere
mantenuto
ci ha
non
stessa
benché
figli,
atroce
nuovo
un'età
ha
Euripide
sapendosene giovare
maestra,
mostra
—
Medea
mancava
«
les
s'approche le
Medea
re
uccide-
cambia
parere
furiosa lotta avviene
vendetta,anzi
137.
neces-
54
—
farà
che
gue
ranno
stessa
che
sacrificati dalla
stessa
che
si scorderà
che noi
voluto
ha
il
quella
che
pena
1237).
v.
E
relle
il poeta
che
al pubgiustificherà
blico
essa
dirà
di
malvagio
suo
sa.
quel giorno
per
ii sentimento
Giasone
a
l'animo
che
figli(Med.
ed
riportassimo
più
ancora
figli,i quii-
i suoi
madre,
espresso
delitto,ed
suo
ci sentiamo
e
per
suoi
sono
parole, è
ultime
sue
Medea,
scorrere
Medea
tristi per
—
avergli roso
meritava
(Med.
1399).
v.
le
Giasone
(Med.
griderà
chiamandola
contro,
uccisi
però
gli risponderà
la
perfidiapaterna,
per
e
l'orgogliodi
espressionedi
i suoi
ma
figli,
che
il
ha
Giasone
ma
le
accasciato
feroce
se
e
l'infedele Giasone,
non
'y) Cfr.
e
drammatique,\o\.
II).
nia,
n.3,
8
pag.
la versione
non
comune
Medea
sacri
o
deve
(1)
rà,
piangeprima
Medea,
rimane
la
vincoli
punire
invenzione
del
locale
voleva
de
da
li
qua-
V.
lìttéruture
1868.
sione
l'ucci-
tragico
che
21
essi fossero
Cfr.
Tragód. II, 632-33.)
inventata
i
coniugali.(2)
Cours
{Var. Hist.
quale,
ben
potuto
gli Ateniesi,
Marc,
senza
come
285, Paris, Charpentier,
stessi.
e
come
di
ha
lui tutti
—
lorquando
che, al-
aiuto
desolato,
parola
soltanto
Griech.
kWelckek,
visto sgozzare
parole; Giasone
la tradizione
Corinzi
ha
punito:Giasone
sue
sarebbe
Eliano,
(2) Secondu
dei figli,
perchè
dai
con
Saint
Girardin
uccisi
le
ora
alla circostanza
predireda
e
fedeltà
l'in-
parola,motto,
ci commuovono,
rispettarei
sapevano
solo
essere
ogni meritata
crudele,
vi ha
decrepito seduttore.
non
persuaso
per
Non
lei
da
punire appunto
figli,senza
senza
di
meritato
figli furono
sia adatta
non
un
lagrime
sue
ci hanno
non
di
,
per
abbandonato
la vecchiaia
rèuvcoì'
i
quale, non
vecchio,
appoggio, egli sarà
essere
e
si sentirà
ancora
sarà
che
Giasone.
Medea
colpire Giasone,
per
rata
snatu-
1393)
v.
...*Eqwv£ òÀéosis
Medea
madre
Pausa-
Ma
Euripide,si
mente
certa-
confa-
55
—
Medea
E
ed
fugge,
nella
umana,
secondo
le
divinità
gli ha
determinati
da
sono
fiero della
far soffrir'; il
430
le
già
lui
del
nome
allontanarsi
il nome
pide
dal
di Medea
della
cuore,
sacrifica tutto
lonio
Rodio,
lo fece
con
275
inganni
per
spietata
r
rag
e
esita
non
616
delle
serve
ad
a
ses
il
che
uccidere
di Medea
L*s
suo
noirs
grande
nulla
secoli,
e
propria
la
Grecsanciens
in Riv.
la
il
mano
perversa,
femmes
nos
»
per
di Stor.
tutti
Ani.
degli
dre
ma-
di vendetta,
sangue
—
Nub.
Arist.
modernes,PaTis,
patronne
du
e
della
proprio
et'Jes Grtcs
redoutable
e
sete
Tessaglia Schol.
ce
{Argon.
maga
sua
voce
poesia
poema
della
me
co-
Apcl-
alta
con
suo
non
come
vendicarsi,
e
rono
osa-
alla
ascolto
del
appagare
presso
enchantements
degli Argonauti,
o
amore,
realtà
scopo
per
di
trembler
encore
dei
suo
quello
come
p.6 scrive:«CetteMédée
lage fait
de
ma
per
subdole, dei veleni, degli intrigai
ungere
v.479). Marcellus,
1891,
arti
della
parte più felice
seg);
crudele,
la fama
(Cfr. per
geniale
nella
seg.v.
il
notizie,
la
l'efficacia di Euri»
per
dando
che
seguire
per
pochissime
tradizione
amorosa,
intuito
conoscere
Ili, v.
si
donna
Forse
nella
passò
argonautica,
saga
tragedia, poco
sua
racconto.
suo
dalla
gico
tra-
i limiti
stabilire
Euripide,
dopo
della
e
queho
del
che
scrissero
ne
suo
non
II.
1878,
coll'ideale
potremo
ricaviamo, che
propri
casse,
tradizioni, cer-
più concordi
anche
glia
vo-
quale, pur
dei
Milano.
molte
le
tra
Difficilmente
parte,
quelli che
celebrità
le
ma
euripidea, perchè
dall'ultima
mentre
vere
vagheggiato.
dell'invenzione
specie
più
Euripide,
la
assassina
latina,
e
che
toglierequel velo
si rend
Greca
31) opina che
-
non
da
Let.tr.
timo,
ul-
la
espiatinel-
Colchide,
della
fedifrago sposo,
Ambrosoli
figli.
pag.
donna
I delitti
leggenda, par
la
però
Medea
loro scopo
giudicatied
figura di Medea
dalla
al carattere
ceva
nel
la
che
imposto.
sante
serena
E
saggezza.
ha
vati
la-
sa
ripo-
ricetto
trova
le
considerate
Atene
matricidio
Atene
passione
coscienza
questo,
con
la
cause
con
città della
di
che
ad
e
cra
sa-
puniti e
Ad
giustizia.
dal
purificato
è
città
nella
Atene,
i delitti vengono
della
norme
imposto,
il delitto
ad
riposa
quale
Oreste, che
anche
dopo
si
e
—
peuple
de
soua
nostre
vil-
la terreur
cfr. A.
Boshlli,
Anno
IX, pag.
II
Mito
40J-4,
-56-
d'orrore
di
che
il delitto contro
ad
circondarla
parrebbe
che
natura
il delitto
la riaccosta
compiuto
altre
per
,
ragioni
Oreste.
gliAteniesi
E
loro
poeta
dovevano
gli
la
disgustosa
dramma.
non
erano
Se
la
unione,
rispondere
del
legge
menzione.
al
che
gravi
certe
potè
allusioni
il terreno
così le
l'animo
dei
che
poeta,
rivestirli di
quali
la
desiderosa
una
dovevano
nello
E
e
età, quale
nella
stessa
donna
è
dei
suoi
prova
santità
del
sposa
gradito
commedia
spiritopopolare
e
so
avver-
l'arte
tipi tiadizionali,seppe
tragedia,
diritti di
nostri ?
fu considerata
novità
loro
per
le
contro
rappresentata
potrebbe
la
ammaestramento
Giasone
trimonio,
ma-
se
ba-
come
renderglipiù
non
i
del
tempi
che
del
e
trovare
e
varie calunnie
e
chi
i
prevenga
preparato
legge
sentimento
legali
moniti
faccia
nessuna
e
civile;
non
to
appun-
la santità
forme, infondendo
nuove
vigile della
Ed
del
gior
mag-
Giasone,
altro
a
nascere
conservando
pur
alle tirate di
opporre,
fa
contemporanei.
alla nostra
Ora
più
a
parte di
nessun
convezioni
certi
e
come
si invocasse
appella
Euripide
questo
Medea
e
considerarsi
di
e
veramente
gli Ateniesi
trovare
diffondere
del
in
che
Certo
questo
società
alla fine
Giasone
tra
per
quella
a
disopra delle
prima della
negare
ma
figli:da
dei
legame
legge
si
non
imposta dagli uomini,
che
za
sen-
non
sia posto
esso
quindi
eli questo
infatti
re
per rende-
Euripide considerando
come
cuore,
Egli
motivo
poteva
e
il diritto della
ragione
'dovremo
credere; che
leggittime,ma
la loro
elemento
questo
ottimo
si obbiettasse
poi
nozze
concubinato
offriva
il
voleva
quanto
figura dell'eroina,poiché
dobbiamo
significato,
del
forse
trascurando
insegnare, non
della tradizione, che
meno
sentire
le
di
del
suo
cine
vi-
noi.
mo
potrem-
espressioni
fiera
e
donne,
più
nelle
amore,
madre,
de
custo-
matrimonio.
eloquente l'abbiamo
nelle
parole
delia
57
—
nutrice, la
dal
dirà
accordo,
mutuo
per la
quale
cornila
Medea
mentre
la infelice sorte
di tutte
attira la nostra
delle
in
cui
il greco
santità del
qual
cosa
comprendiamo
non
misoginia un
poeta
manifestando
egliavesse
cui
il
per
mezzo,
tal motivo
Per
natura
viene
a
biasimare
alla libertà
di
e
ed
quindi dire
suo;
sostenendo
il
«
sang
»
(1) ed
n'y
anche
(1) Cfr. Decharme,
264-67,
571
e
seg.
a
di
e
della
pas
vazione,
osser-
in
donna
di
da
siero,
pen-
ed inumana
acuto
os
do
rimproveran-
debole,
colle
ma
tradita dal
vendetta, anzi
d'àme
in ciò
cit.
sia
la donna
come
alla
op.
poeta
teristica
carat-
ve
nuo-
farà
offesa
spirito più sanguinario del
uno
perciò
diritto
pieno
profonda,
umano,
la donna
come
vi ha
non
raggiungimento.
in contrasto
sono
tanto
sol-
quellepersonali.Euripide
con
Medea
a
talamo
e
che
cuore
idee
servire
questa vecchia
il nostro
niese
ate-
interessi
su
esperienza
contro
del
abitudini
nel
abbia
E
re,
difende-
quali
dell'uomo, libertà assoluta
insorge
idee filosofiche
il
la situazione
analizzatore
le vecchie
a
alta
deve
ed
di
accusare
della donna
serietà
con
fatta di
azioni.
consuetudine
servatore
la
sorge
ed
la donna
Euripide
sua
di fatti
chiara
godimento
della
contrasto
ripetere,per
legislazioneateniese, basata
a
personali e collettivi,
di
la
a
si possa
condizione
forma
con
sulla
inutile
della
e
sancire
miri
Euripide,che
come
momento
doppiezza
sua
come
esempio chiaro, la
un
con
Giasone, nel
il dramma
crediamo
matrimonio,
mente
maggior-
più impressione
fanno
della
Che
d'animo.
in cui
momento
false di
si smaschera
bas.-ezza
sua
ricorderà
òégìjy,
(v.Med. v. 230 e seg.).
simpatia,ci
generiche e
accuse
dipenda
casa
lodata dal poeta
stessa,
le donne
questi detti dell'eroina,nel
E
della
salvezza
fisica (Med.v.30)
nàXXevuov
bellezza
sua
—
Euripide
pag.
145.
Cfr.
è
il Decharme
osserva
qui soit plus
stato
Eurip.
marito
alterée
un
de
precur-
Medea
w,
58
—
moderna
legislazione
della
sore
diritti
nella
E
alle donne:
dovuto
(Med.v.330)giacché ha
fosse
cosa
un
di
dal dir
male
l'uomo
sia maestro
di
delle
e
parole del
nell'atto
sacrificato
inumano.
più
«
keìù)
E
da
avendo
nulla
pel
E
dal
che
Simonide,
stesse
cantare
i
a
solo
non
trista delle donne
"3' ( v.412)
molto
suonare
rimproverare
v.
da
di infedeltà
prova
donne,
alle
»
ha
ma
tutto
ed
niente
«
xijià yVvai-
418).
in
ora
poeti greci
poi, continua
da
Esiodo
Focilide,a Teognide,
trasportandolo dalla
(1),
(2) hanno
tradizione
è dato
da
a
il coro,
quel
seranno
ces-
vecchio
Senofane,
sempre
Giasone.
a
tato,
can-
popolare, perchè
lo
Questi,poi, in
(1) Cfr. Esiodo, Opere e giorni.— La leo^onia.
cfr. Bkrgk,
(2) Per questi e per altri poeti antifemministi
cit.
pur
snaturato
umana,
l'infedeltà delle donne,
esempio dell'infedeltà
quale
che
così
mostrarsi
osa
amore,
il
colei
a
vemente
gra-
piena giusti
la
trovano
riprovevoledi Giasone,
(Med.
le Muse
motivo
suo
tutti,e
dopo questa
»
cessano
dopo l'esempio
pure,
dovettero
coro
òfJOKÉÀaòog(pàua
yèvei
di
àQGQSV.
agli ateniesi
ficazione
di
specie
come
fiovAal,decòv
Lièv óóAiai
O'ÒKSri 7116X1$
queste
fxèyav
infedeltà:
loro
'Avòqóii
E
come
suodanno
corinzie,non
rinomanza
la
a
uomo,
ricorderanno
e
mutata
(og nanòv
un
tutte
d'inganni, ma
Giasone, verrà
proclama
sperimentare
del coro,
Giasone
Medea
di
tica
l'an-
ammetteva
non
egcoreq
l'animo
capace
le donne
E
greco.
che
infelicità
sua
l'amore
sia dannoso
il
paritàdi
quale darà
la
parità di doveri,
con
legge.
che
—
op.
59
—
di
presenza
confusione,
il
ancora
dalla
diversamente
il tradimento
sacrifici,
del
fra'ello
invece
moglie^ pur
avendo
Ed
quale
ha
non
reo
dal buono,
sua
domanda
è
della
poeta,
è
né
bene
un
mostrarsi
il
(Med.
gia.
sagdo
dovuto
la
sere
es-
490), e 'cerca
di
intiere
Giove,
contro
né
che
in
l'uomo
513); ma
v.
comune,
capace
questa
insulto:
un
viene per
ca
boc-
preda alla
disperagionare, esprimendo
di
sarebbe
famiglie e
la fortuna
per
come
ne
tragediaappariscechiaro
infondata
risulta
riflesso
fasi della
senso
ci ha
lotta
teneramente
che
dato
ricordata
che
di
l'arte nel
si combatte
dei
amante
ferox invictaque..
(v.123
di umanità
l'accusa
lo
po
sco-
soginia.
mi-
quella tradizionale,niente
è
dagli antichi, così
Ma
pagna,
com-
donna
distinguere
a
nobilissima,che
questa
feroce,
Medea
sua
v.
anche
bestemmia,
una
il poeta, soltanto
SU
come
quale, addolorata,
le diverse
ammirata
l'oro
ferocia di Medea
inventato
donna
che
scaglia
insegnare
per
come
di
La
essere
cisione
l'uc-
padre,
tutta.
Dall'esame
del
per
oi
sfruttare.
si
massima
società
il
voghe (Med.
pazze
poche donne,
non
sé, ed
a
affetto abbandonai
tanto
potere
ancora
sa
ie,
una
ha
sue
saputo
la
di
e
accusatore.
i quali avrebbero
figliuoli,
l'espressione di
razio
di
ripaga
non
di Medea,
suo
patria ed
amante
come
ragione Medea
a
al
farlo ritornare
seguirloe
per
da
donna
un'altra
il
alle
freno
incertezza
aspettazione,ama
nostra
la
verso
agendo più
Giasone
di
tutti i su
ricordandogli
impietosirlo,
di
cerca
senso
di
anzi spera
uomo
suo
umilmente
un
quel
colpevole dinanzi
il
come
Medea,
Ma
ci dà
Medea,
—
da
sentarci
pre-
in questa
figli, tanto
Orazio:
Epislol.ad Pison.').
la circonda, anche
nel de-
6o
litto, rimane
il
ci ha
quale
di Euripide,(i)
particolare
una
donna
rea
Medea,
potremo
dato
alla
(1) Accanto
la sorte
perchè
del
merito
un
sempre
della
diritto,in lotta
suo
di
l'argomento
considerare
a
misogino
pensare
suo
sposo
in
accetta
parti che
voluta
con
era
solito
intenzione
colle
così
la stabilità
per
da
combattuta
maniera
in
quale
al presunto
attorno
Gellio
anche
e
Euripide
dubbia
non
viene
XV.
{Noti.Att.
e
20)
questa
ha
Cfr.
-
sa,
ca-
il
78;
si creò
re
afferma-
osato
Lallier,
in
mente
aperta-
(Androni, vv.177
quanto
muo-
minaccia
distruggere quanto
a
vece
in-
Euripide,
continua
una
stesso,
concubinato
suo
di
coniugali, abitudine
afletti
degli
ed
cui
tiene
contemporaneo
dissidio
continuo
un
siano
legittima, non
sposa
Neottolemo
che
quelle
tutte
come
abitudini, a
Ermione,
l'ateniese
interessano,
misogine,
vecchie
la concubina
fare
però
lo
del-
analizzare
di
noi
a
ta
costret-
condotta
contentati
prolissi,avvertendo
tollera
non
e
creando
cit. pag.
op.
seg.
(2) Il
Lombroso
IV. C«p. VI)
è
alla
criminale
ad
triste
ogni più
sacro
un
afletto. La
ogni dubbio.
la
onesto;
osserviamo
Ma
male,
che
donna
delinquente parte
il quale delinque per passione,
uomo
di Giasone
nato,
(La
l'uomo
nata.
operare
delinquente
vero
il Ferrerò
che
il resto
tale, perchè
dall'esempio
ed
osservano
in tutto
avvicina
del
nelle
e
stituisce
co-
potrebbe
di Ermione,
deplorevole
ci siamo
Ma
perfetta risiondenza
come
sia
la
per
si
che
bella
non
superba
Andromaca,
concubina
sua
aperta guerra,, Quindi anche
vovo
23
male
soltanto,
considerate
tragedie
legittima, Ermicne,
la parte
per
Neottolemo.
sembrare
non
la
ca,
l'Androma-
anche
quest'altro dramma,
operare
dramma
questo
per
ed
ricordare
moglie
con
passione ( 2).
per
il
si
come
quale
nel
leggenda
donna
co
ne
Medea
visto,
è
invece
è
il tipo
mostra
poi, vale
non
costretta
sacrifica
proprio egoismo,
stessa,
si
invece
a
larne
cancel-
62
—
richiamarci
biamo
tragediache
Ila
n"
Pochi
è chiaro
di
mira
rimastici della
fosse presa
celeste
na
sce-
lei s'intitola.
poter ricostruire
non
Fedra
che
perchè
da
che l'ha presentata sulla
i frammenti
sono
tali da
e
Sofocle
a
—
il dramma.
tutto
di
clea
sofo-
tragedia
Ma
pel figliastro
amore
sdegno:
juèv ò yvvcÙKSg, ovó' àv e?c cpvyoi
a.l6%t]
nana.
figorfòv7tod',d)nal Zevg èqpoQ/ufjOr)
vóoovg ò'dvà/Krj
(pégeiv(i).
(/r.15 N.3, 2.)
rag derjAàvovg
che
amore
di
si cambierà
in odio
della
di
Ippolitoe
funzioni
morte
della nutrice,
diretta
sia tra
della Odissea
(2J.
Sofocle
è
però
Per
(1)
Die
dobbiamo
noi
Se
di
cerca
Voli.
geordnet.
(2) Vedi
F.
Muller,
rimasto,
Euripide
è
che
alle
al
non
sue
la prevenga
nell'accusa.
Cfr.
ed
seg.
v.
anche
Balsamo
appetta,crìtica parte
zione
rela-
394-
402.
epischen Cyklus
Fedra
in Liber
37
per
il timore
De
Misceli.
segg,
sì
co-
ssa
i!
che
introd.
Firenze,
more
l'a-
padre
quegli
Phaedra
Bonn, 1864,
con
in
glio
il fi-
confi
Sophoclis
Hippol.
e
mostra
sottrane
stessa
a
che
Fedra
Ippolito presso
accusa
Htller,
dramma
«colio, si
conveniente
ma
tando
confron-
del
diversi:
lo
le
qua-
Welckek,
Hiller
305.
di
prolungate
anche
den
punti
luogo,
pag.
le
il contenuto
Augusto,
11.
alcuna
le
scolio, la Fedra
anf
pag,
con
il disonore,
Eunpidis Hippolyto priore
e
III.
considera
Fedra
sfuggono
lo scolio À 321
e
vedi
secondo
insidie,in secondo
allontanare
pagg.
tre
generoso,
figliastroed infine
per
G.
scolio,
Teseo
che
tragedia
in sostanza
di animo
pare
fallo per
suo
1.
H.
ci
allo
Rucksicht
dello
trova
perversa,
mit
II. Cfr. Voi.
la narrazione
noi
della
Ma
quella di Euripide, la
quanto
il
della rovina
causa
Sofocleo
prestar fede
scusare
Trogòd.
non
l'intreccio
la ricostruzione
grùch.
Fedra.
poiché
audace
tanto
sarà
e
pag.
comtn.
1900,
et
34
_63-
e
ne
vela
la
fatto
Sofocle.
abbia
venire
può
può
che
insana
ammessa,
della
le
invece
?tofan(iCO
di
dovesse
la
trova
in
sembra
ciò che
lei stessa
Ad
ogni modo,
troviamo
cui
rivelasse
da
quel
Ci sembra
sia
non
fe daur
bracht
zu
haìiea».
Euripides,pag.
cizia,
pudiil
donne
(fr.2\
pare
ci
Kalkmann,
nella
Sofocle
imitare
da
dal
voluto
indotto
stato
più pudica
De
dass
èrfahren
alle
turpe
da
secon-
sua
gire
(3) per sfug-
Aristofane.
di
cle
di Sofo-
la Fedra
più probabile che
Hippol.
«dass
(3) Cfr. "WiLAMOwiTz,
us,
di
di
quella
Euripide,e
le
sur
che
premier
3.
pag,
2) Kai.ct.ann,
folgt,dar
Euripide,
alto
Sept. Tragédies d'Euripide. Not.
(1) Cfr. Weil,
Hippolyte,
di
onorevole
ideale
formulata
stata
contro
possiamo ricostruire,non
quanto
invece
tere
carat-
propria passione ad
la
riesce
ad
dell'Ippolito
all' accusa
tale
de
Fe-
la propria passione.
figliastro
al
Euripide sarebbe
relazione
ari-
la
commedia
sentimento
un
essere
carattere
che
fa la Fedra
non
donna
una
per
che
per
dica
malgrado
ma
silenzio
quel
della
confessa
abbia
che
riscano
rife-
quella di Euripide,e quindi
a
femminile, il che
quale
tacere
mancava
da
qua
si
321
deduce
rivestita
essere
Sofocle
(i)il
A
rattere
ca-
re,
precisa-
potremo
scolio
ne
ragione degliattacchi
Fedra
coro
Rane
il
fosse
Euripide, dal
di
nelle
idealità che
di
la
Sofocle
congettura,
Kalkmann
dello
le notizie
alla Fedra
su
costui
costui.
l'opinionedel
che
supponendo
un
Fedra, diffìcilmente
sua
di
quale
probabile;ma
condividiamo
né
via
in
non
sofocleo
dramma
nel
solo
ma
anche
essere
luce
un
nutrice
La
fa
poeta
raggiopiùbenigno di
passione più di quanto
triste donna
piovere su questa
il nostro
(i).Quindi
ed infedeltà di Teseo
assenze
nicht
57,
quaest.
sage
verdiebte
von
Bonn,
novae
Euripides derurheber
Sophokles, sonderò
hat, die
Die
Eurit".
Phaidra
Hit"p.
Berlin, Weidmann,
und
Euripides
auf
ihre
1891.
die
moti
die
hùhne
beandlung
1882.
ve,
ist
angrifgè-
durch
-.64.la condizione
generale
sofoclea.
tutt'altro
E'
di
Euripide,poiché
se
pure
abbia
non
della
che
sia
questa
del dramma.
ragione prima dell'ispirazione
remo
principaledel poeta
Fedra,
ma
inutile ricercare
le prove
dal
bastare
che
sano
tentò
come
Staunen
keit
der
(2)
solo
A.
Dal
eroina
dalle
ne
le
nella
(Riv.
come
della
Fedra
ogni dubbio.
ris presenta
(3) Cfr.
Il Dal
con
suo
la
Ant.
Zotto
Fedra
le
abbia
di
avuto
che
Ussani,
op.
cit. pag.
Analecta
5
e
656)
cit. pag.
40.
togli-re
che
Euripide
Barthold, Hippol. Einleitung,pag.
(Feitre,
da
seg.
Euripidea,
9.
tali, afferma
imitazione
in
i.-2r
modello
come
confronti
sulla
Seneca
vv.
cit. pag.
op.
pag.
da1043,
ran.
fanti greche,
sue
IX.
conclude
me-
auch
er
Afrodite
di
stesse
con
Anno
ripide
Eu-
die
modello.
(4) Wilamowitz,
(5) Crr.
Sior.
di
erregende Grossartig-
l'autore
che
fane
Aristo-
auf
Aristophanes
e
di Euripide
velato
di
Cirìs
gioni
ra-
sue
sima
della,mede-
ricorda
«
volle
Ovidio,
di
(5)è
TUssa.ni,
pensa
Si
(3).
sofoclea:
parole
(2)
l'Us-
avverte
ne
Heroide*
l'impudenza
1905) sostiene
il Cessi
su
tremmo
po-
di Seneca
neppure
e
diirfen,dass
zu
Zotto,
l'Ippolito
il
IV.
als sittlichen Obscheu
risulta chiaro
Zanussi,
forse
limiti,come
Kalkmannt
proposito quanto
a
che
sophokleischenDarstenllungglaubt
(t) Ciò
Cfr.
relazioni
Fedra
(4) ma
quella della
schliessen
raus
già
non
docene
mancan-
efficaci. Il Barthold
rimproveri
non
colla
nella
il Wilamowitz
opinione del
her
i
anche
ci sembrano
e
l'interesse
carattere,
la difficile prova
tentato
argomento
cercare
le
confronto
fissare
a
ha
ne
questo
dirette, nemmeno
dedurre
possono
tragedia si volge
vor
non
Ippolito.
su
sarebbe
Ma
nella
che
la
stata
Si che
affermando
audaci
troppo
essere
tragedia
religiosola pervade (i)
sentimento
un
mitazione
dell'i-
ritrarre
a
il carattere
vogliamo asserire
non
punto
209.
ebbe
la Cipunto
ap-
-65thesm.
1052,
Phàdra
rùgt.
di Aristofane
Euripide,allo
si frammenti,
tragedia o
che
il
fuoco
sorto:
le donne
tica.
poli-
che
tremendo
più
e
616
seg.); ma
e
in cambio
del
difficile a
combattersi
fuoco
un
fuoco
tremendo.
il Decharme,
osserva
le donne
perchè quasi
adduce
del
motivo
un
siano
gello
fla-
un
il
za,
maggior innocen-
di
e
fermare,
d'af-
invero, riveste
Seneca,
candore
Ippolito di maggior
è
nell'IppolitoCoronato
che
bene
come
provarlo.(;) perchè
un
la
personaggi.
personaggi euripidei si contentano
i
senza
dei
vero
scar=
ricostruire
di
(ir.429) (similmente
d'ordinario
suo
contro
1' dea
aggiunga
carattere
dirà
Fedra
più
altro
ed
si
ci permettono
non
conoscere
contro
v.
satira
feroce
sua
l'acredine
nel-
come
abbiamo
dell'IppolitoKa?„OJtvòfJLevog
Anche
Ippolito
nella
e
personale
scopo
dimentica
filologo tedesco
il
ma
»
euripideischen
der
Frecheit
die
nur
547
odio
suo
contro
le donne:
Detestor
SU
più
ben
una
anche
vedremo
ragione
bugiarde, onde
più saggiamente
quando
il
ove
e
frammento
poeta
dirà
uomini
il
ultimo
e
(1) Decharme,
non
delle
op.
lasciarsi
il vero
che
che
e
ha
882
e
l'amore
s'insinua
cit. pag.
tormenta
138.
sono
pensare
Ipp.
accusato
interessare
ma
di
cfr.
può
donne,
che
persuadere dalla
figliolo v.
ci
solo
Teseo
(fr.440
Teseo
il
donne,
le
avverte
coro
non
dicesse
maledetto
che
furor
ics
di Euripide avrà
l'Ippolito
odiare
per
di
e
che
riprende
coro
et execror
placuit. v. 565.
tardi
forte
anche
fugio
et
ratio, sit 7iatnra, sit dir
Odisse
benché
liorreo
omnes,
v.
na
don901,
mente
grave-
seg.). Nel
(fr. 431),
nei
anche
il
gli
petti de-
gli
Dei.
66
—
si vuol
Evidentemente
che
né
conosce
non
alcun
dunque
ricordati
Esaminiamo
il secondo
ora
violable foi, une
sont
à
la
da
religiosità,
giovane,
questo
za,
e
non
signore
di
risponde che
(Ipp. v.
di
alle
nuove
e
consiglia
Afrodite
alla dea
(Ipp.
w.
(1) H.
Patin,
op.
(2) Cfr. Ussani,
114
vecchio
op.
cit.
to
Ippoli-
di
ad
fedele
adorare
non
chio,
vec-
alcuna
(Ipp.v. 106)
notte
offrire
nutrice
I. pag.
pag.
del
daV/taOTÒg dsCOV
120). La
cit. Voi.
ma
à6jrà£o,uai,
insistenze
0VÒ8Ì£ ju'àQ€6K£tVVHTl
il
bellez
giovane
suo
(Ipp.v.ioi)
Afrodite, che ha culto di
costringendocosì
di
seduzioni
alle
il
mo
pri-
102)
vive
sempre
dalla
sedurre
di
che
castità
la
che
presentazion
rap-
dimenticassimo
dinanzi
Ippolito,quasi stizzito,dirà
divinità,come
una
crederemo
mostrare
jtQÓOoidsv
avT?)pàyvòg òv
ed
se
si lascia
servitore
anche
onorare
di
dramma
Ippolito,noi
inflessibile
ed
Il vecchio
d'amore.
poeta
divinità,giacché lo scopo
quello
stato
forte
resta
una
che
(i).Il
(2). Nella
trattato
di esagerato,
Ippolito rappresenta
poeta è
fosse
castità di
qualche cosa
travaillent
qui
divinité»
lere
co-
apparire incolpevole Fedra, sì
far
della
in
une
irresistible
une
di rivestire il suo
il tema
più pudicamente
del
d'une
vengeance
fureur
une
«
mortals
les instruments
infatti si è preoccupato
trovare
conosciamo
non
Ippolito ove
involontaire,
erreur
que
concert
tale
rilevare
pudeur virginaleet
incestuose, une
et
ne
Fedra.
tragicadei singoli personaggi.
la situazione
adultere
vo
moti-
di
possiamo
non
amore
trarne
incestuosa
misogino perchè
carattere
dell'
potenza
ostacoli, per
né
sesso
pochi frammenti
de
la
mostrar
alla passione
giustificazioni
di
Dai
—
9.
43.
che
in
ha
cambio
parte
suo
im-
-6idi
portantissimacerca
e
buone
donne
Afrodite
della
conforto
quindi,a
è solo
non
qualche
sottrarsi
dea, ma
una
di
più.dato
di
divinità
una
le
anche
che
tristiamori,
a
ancora
più grande
di
cosa
signora,dirà
sua
possono
non
dell'infelice Fedra,
spiegarsiil male
perchè
se
esistes-
(Ipp.
w.
558-6i).
Fedra
le donne
chiama
invece
odioso
sesso
«
tutti »
a
(Ipp. v. 406)
uak(ò£,
Jtgògroglò'ovó'èyiyvojGKOv
re
yvvr\
jrùóu'.
fiiori/Lia
Questo
quindi diversità
donna
una
le
di
e cioè «io
significato,
però oggetto
e
col
offrire differente
però può
verso
di odio
parole èyiyvcoOKOVuaX"g,
l'idea
yvvì'je juiorjjua,
e
cosa,
lo sapevo
bene,un
spiegazione
che
sembra
alla
presentata
il
letto, colei che
ardite azioni
osino
op.
(2) Cfr. Balsamo,
è anche
il Barthold
Dichter
nicht
kungen
zu
mùde
(iiórjfia
ben,
diesen
le
wird
die
seinen
die
Hass
Not.
maticalmente
gram-
degliinterpreti,
accuse
dei
uno
invece,ci
soliti
viene
colei che contamina
in faccia
sto
nasco-
I. pag.
wir
52.
wir
mit
him
personliche.beshafte
einen
i loro
mariti, co-
crit.
Frauen
dùrfen
als
questa
me
seg.),anzi si meravigliaco-
quale scrive «Da
verfolgen...so
Jicìcjiv wehl
e
cit. parte
op.
il
36,
atti,è, io
falsa,operando di
guardare
cit. pag.
tali
(2)».Con
questiversi
si mostra
409
a
tutti
per
casta, da odiare
e
(Ipp.v.
tali donne
(1) Weil,
in
trovare
pudica
èóri fra
un
applicarsia qualche
misoginiadi Euripide.Fedra
così
parentetiche
perchè
più plausibile,
cadono
esatta,
quali vogliono
accenni
la
di
si abbandoni
che
oggetto di odio
più
i
donna
una
siderando
con-
dando
più generalizzata,
diventa
solita locuzione
sua
quindi «
tutti » oppure
per
sottintendendo
e
re
d'esse-
bene
sapevo
(1) seguito dal Weklein
Weil
così alla frase la
spiegazione e
Di
nun
quest'opinione
sehen, wie der
gehàssigen
bei
den
Absicht
BemerWorten
zuschrei-
allgnie ingùltigen...»
.
68
—
me
paventino le
non
della
mura
Ma
casa
il tempo
conclude
i buoni
fra queste
ultime
che
osservato
l'image
dans
vraies
Non
la personne
crediamo
materna,
per
ma
decisa
Il poeta
renferme,
de
ment
la perte
sera
pour
Ed
ci ha
della
de
le
enveloppe
dans
qu'ellese
venge
presentato
Fedra
del
donna
suo
atto
fi) Decharme,
Fedra
e
in lotta col
di
tenta
che
ci
(3) Patjn,
op.
cit. pag.
cit. voi.
cuore
pudore
e
importe
1
pag.
9.
9.
Cfr.
appare
umano,
colia volontà
la
conosce
ritrarsene
dell'Ippolitocoronato
op.
Phèdre
lui
del
analizzatore
149.
».
amènera
naitre
que
long-
«
énchaine-
un
par
per
la
culto, istil-
l'innocente
may
cit. pag.
reputazione
quale,
dovuto
ed
casta,
passione che
doute
insomma
op.
l'affligge.
»(2).
?
sottile
una
la
sistere,
re-
ba
tom-
sua
Fedra
Afrodite,
vengeance;
Euripide,
che
una
fatales, qu'elle fera
Sans
di
ragionare e
male
et
trop.
domina,
seppellirenella
èclater
storia
questa
incestuosa
di
la funesta
bientot
va
di
sorte
professa il
matrigna
ennemi.
son
di
sont
ereditarietà
lei,per
rappresentato
non
circostances
divina,
sua
ha
vittima
pura,
punire Ippolito che
temps
la dolorosa
su
capace
e
l'on dit bien
on
(1).
»
passione
morire
retraite
coupables, le
que
palesare il segreto
quindi ci
cuore
Euripide a
ricordare
essere
piuttostoa
dire
oseremo
encore
una
ta
vedu-
questi versi
sont,
la infelice
che
il segreto, che
nel
Phèdre
necessario
vince, così da
non
dont
d'Aphrodite
infelice donna,
pò
sarò mai
non
commentando
de
conoscere
rà
mostre-
427-30).
la fatalità che incombe
e
accusarle.
per
di consolazione—
les femmes
«
voce
i cattivi: io
(lpp. w.
victimes
Fedra
di
ed
plus malheureuses
souvent,
de
mo'
a
le
complici, e perchè
aver
il Decharme
giustamente
ha
loro
debbano
al mondo
E
tenebre
non
—
-
fino
anche
sità
mostruo-
alla
Ussani:
preoccupata
morte.
t
sta
que-
della
...7°
—
ed aiuta Fedra
approva
la
—
nella
deplorevolecondotta
delle donne
traditi i quali nella loro saggezza
(Ipp.
il
saggi
460
v.
non
esserci
non
perchè
voler
vedere
niente
di
Aristofane
l'afiìittaFedra, essendo
il
Fedra
indurre
tenta
e
il garzone
contro
allora
le
tutte
della
per
di
e
della
di
matrigna,
invettiva
famosa
il ere
come
il
Dei
degli
re
dola
procreazione, regolan-
alla
di
mente
diversa-
essere
(1)
—
volgendosi a
donna.
poteva
non
greca
coll'offerta di donativi
il
la
verso
della nutrice,
diversamente
altare,e secondo
rassegnazione.
considerata
la creazione
l'abitudine
pensare
miserie,
il male
quella
molti
tura
na-
Euripide. Ippolito,infatti,sdegnato
—
secondo
poteva
da
donne,
figliuoli
aver
la
conoscere
con
turpi proposte
e
a
di
costante
le altrui
Ippolito all'amore
glirimprovera
Se
legge
riuscita
risponderà
misoginia
le tristi
Giove
quasi una
è
confortare
nutrice, per
confronto,venisse spontanea
la nutrice
Quando
la
etc.)a
383-432
vv.
a
-42-46-1 24
11
vv.
gli infeliciricordando
soccorrere
affinchè dal
per
più (Lisistrai.
argomentazioni ricorre
queste
oltre
affermazioni
queste
Tesmofor.
etc.
proprio dei
esser
in
te
nien-
veder
non
(Ipp.v. 466),
misogino
dirà di
137-214-318-397-622
do
il male
quanti mariti
e
fingono di
seg.)ed aggiunge
e
dando
ricor-
passione incestuosa,
sua
o
rame
i
valsente, concedere
ferro, al
di
suo
figliuoli
(Ippol.
616-68) (2).
w.
(1) Essere
nelle
agli
fratrie
uomini.
le spose
nei
e
che
i
ci danno
della
e
dei
dare
per
delle
in
etère
figli da
matrimonio
pel
nostra
casa.
le
piacere...noi
figlilegittimie perchè
Demostene
iscrivere
fare
figliuole
abbiamo
siano
esse
Neera
contro
le
pag.
§ 1386
(2) Il
He) che
Nestle
ricorda
contentandosi
gen
demi,
abbiamo
Noi
fedeli guardiane
122
significaavere
maritato
das
desselben
(op.
cit. pag.
questo
di
weibliche
Geschlecht
».
VI.
cap.
lungo monologo
osservare
begrùndet
261
che
«diese
wird
parte
I. Die
ippoliteo non
fami-
lo discute
heftage Abneigung
mit
Zahlreichen
ge-
Fohlern
I
davvero
Qui siamo
gina che
ha
masque
de
Harpe,
critico
di
è
il
analizziamo
tutto, del
valutarne
il
de
delle
to
osserva-
la
poesie
(2).
polito,
Ip-
circostanze,
parla così, ed
che
carattere
vero
Le
espressione di
solo
personaggio
ha
quale
raison»
questa
non
Ics
sous
a
dispiaciuta
genie
au
miso
osservato
lui mème,
parie
Euripide,
tirata
ha
quale
quelquefois à la
mème
allora potremo
il
anch^
considerazione
di
lunga
una
conforme
«peu
ed
avuta
più
avoir
severo
Esaminiamo
e
ad
(i)come
heros»
son
dramatique, et
ma,
semble
«
questo
essere
dinanzi
dispiaciutoal Patin,
Euripide
come
—
contenuto
e
misogino.
Ippolito,sappiamo,
Afrodite
Ed
religiosonel
che
vuol
deve
ma
il poeta
nel
il
essere
si è
della
gli si presentava
donna
d'amore
accesa
(1) Patin,
accende
op.
è esagerazione
ma
per le conseguenze
e
discorso
informato
e
le
d'amore
più
tanto
una
donna
quella di
una
impuro, materiale.
maggiormente
cit. voi. I. pag.
di
figura,non
re
condur-
non
donne,
legittimo,ma
sacro,
al tipo
presentare.
poteva
non
contro
la
ta,
rappresenil sentimento
suo,
animo
suo
nutrice,
innanzi
incestuosa, ardente
Il contrasto
itico
prefissosvolgere
quell'esplosionedi odio
pura,
precisamente fondamento
Quindi Ippolitonon
trarre
la rivelazione
a
alla
Artemide,
pò esagerato,
un
per effetto dramtn
ne
poeta,
E
forse
può rappresentare
che
di
Artemide; il tipodi fiovHOÀoc,rappresentato
Ippolito,è
che il poeta
del
offende
castità che
una
al culto
dal poeta, ha
culto di
naturale
né
di
sacrifici.
il fatto,narrato
in
casto,
dedito
(3), perchè
offre
quale
è
l'animo
di
Ippoli-
81.
(2) Le Hajrpe, Lycée, Comment.
pref.
Cfr.
Hypothesis... jzArjQOVÓa
(3)
Òè 'AcpQOÓlTìjc;
ròv
JLlfjVCV,
ìj
'
IjzkóAvtov
àia
6to(pQ6vvì]vàuEÀeli/ Koivaoa,
jtQoredelOiv
èdijne».
tgào^ vot$
.72
—
to
di più
giustifica
e
di
tipo
sfrutta
sulla
il
bellezza
le
doti
sue
ad
fra
Avuela
città. II
colia
vizii in
tragedia vIpp.
la
solo
Trezene,
a
parla
ne
in
seguito
iterubildes
stlbst
cht.
die
spàten
wiè
nicht
in
und
wohin
die
die
invenzione
le
si
tale
ad
quali
dea
chiude
esisteva
culto
Epidauro,
De
ervvàhnte,
lui
non
Pausania
e
Dio
àyria LXX,
der
«
hatte
cultus;
»
trozenische
del
cult
des
31
iinpoiut
wertiose
eine
des
und
name
hinauirei-
Euripide*
die
Pausanias,
weiin
cit.
—
stesso
Nota—
il
ivar.»
Ma
tere
carat-
Wilainowitz
stattlichen
in
teinpel-
Griecheland,
op.
ja
diesen
man
sempre
einen
nirg-iides
tro
con-
si riferisce
zutretende
op.
lo
Ma
ove
bezeiclinung
rimane
resto
in cielo
essa
das
des
pag.
in Trozen
sonst
ist
fehl gehn
filologo tedesco,
come
che
jeder
vorlage
Ippolito fosse
assunto
die
nur
muss
hàlt
che
dell'auriga.
da
ist als
die
die vvurzel
il
stato
osserva
zeit auch
man
Ippolito,
einen
tosse
andern,
sind
«Hippolytos
ammette
essendo
non
con
quindi
e
alter
tj"'io%0£
di
divino
bezirk
Mirtilo,
als
ptnsi
ne
in questa
ma
insom-
Pausania,
il Wila.viowitz
gut
spross
checché
veduto
di cui egli è adorno:
la costellazione
sotto
TroizenLr»
«
col titolo di
il simbolo
Lucian.
che
e
so
Ancia
sogar
a
e
ausdeutung
ser
caduta
a
notizia,
Enttonio
doch
ed
quindi
Atene,
secondo
ammettevano,
questa
ad
{Cori/it.32,
egli apparirebbe
ora
ad
bellezza,
relazione
aver
costituisce
seg.), perche
e
per
IV).
I Trezeni
morto
di
di Artemide
ana.é
ma
spesso.
Siculo
dor.
1424
v.
dinaria
straor-
la
Treztne
a
attesta
divinità,
una
parole
le ultime
di
E-
62), anche
stretta
tempie
un
alle virtù
contrapposto
IV.
disprezza
in
e
Afrodite
contro
Ippolito rappresenta
euripidea
quale
(il, 31,4;
odio
suo
rebbe
ver-
così dire, per
òuul.
Egli però
innalzato
anche
cui
la
è quine
di
óOlÓTìjg,
OcoqjQOOÙi'tj
bello.
Pausania
che
e
la
cui
Artemide,
ha
quale
dei
Diodor.
morali,
votandosi
alla
(v. Hypoth.
di
qualità fisiche
le
tandoci
por-
religioso,
sacra
per
per
(i)
scopi morali,
leggenda
una
il
crea
tradizione,
di sentimento
l'originecome,
saggio quanto
tanto
i suoi
celebre, oltre
è
(ij Ippolito
dalla
pervaso
Verrall,
mostrarne
a
deduce
per
ancor
scena,
direbbe
come
il motivo
Euripide
parole. Ne
sue
egli lo
Ippolito,ma
Il poeta
le
-
cit.. pag.
aus-
2S.
73
—
Coloneo
dipo
convenire
dovendo
abbia
del
culto
che
della
la
di
di
cui
quello della
208
e
del
in altre
coglie il
resurrezione
il
E.
Harrison,
Pausania,
vaile
al
consacrò
ove
l'eroe
1912,
famosa
per
giovane
più
un
ad
anche
statua
ilituito
sacro
figurate relative
di
al
v.
consacrati
Ippolito Cfr.
di
ad
per
V.
cit. pag.
vi
le
colla
quale
era
vergini
Anzi
celebrarne
Puntoni,
1882,
Le
ed
i
Pausania,
bosco
un
me
co-
consacrato
aver
Ippolito,
Pisa,
Ippolito,
24
concessi
quali riferiscono
seg.).
e.^
ninfa
Balsamo
divini
prima
(II-32-I)che
il sacerdote
mito
1425
nella
colla
tradizione,
senza
chiama-
fu
e
(v.
onori
i
invita,
gli Aridi,
op.
legge che
per
seg.
1S03, voi. IL
Numa.
agli
la
sposare,
aggiunge
una
Re
Pausania,
stabilito
e
relazione
pure
segue
e
Ippolito (Ipp.
ed
tempio
carattere
1893,
etimologia, e
Wilamowitz
e
seg.
Trezeni,
si potessero
esattamente,
venne
e
3
avessero
non
chioma
figliastro
ritornato
Gott.
un'antica
ebbe
336
Artemide,
colloqui col
Luciano
pure
i Trezeni
Trezene
i suoi
dei
eroe
si accordano
la
del
Italia,presso
ad
quindi, accennando
seg.) Euripide
giovani
è
d'Artemide
opera
pag.
observat.
recinto
un
di
cit. part. II. pag.
op.
sticamente
arti-
popolare
inverso
in
regnare
bibl.
Apollod.
Aricia,
Egeria,
e
a
Virbio, quasi vir bis,secondo
mato
ciale,
spe-
skolion, Gottinga,
Thetnis,
venne
Ad
(Cir. Hevne,
279),
Putifarre
colorito
un
(3) Cfr. Apollodor. III-10-3-10.Ippolito poi,
pag.
e
di Tereo
di
motivo
caso
uni
Epigramm
Alcione
motivo, adattandolo
d'Ippolitoper
è
danno
ne
mo
regioni abbia-
moglie
(2).Altro
popolare
Gli
d'Ippolito.
popolari, e
della
e
con
negare
padre Cinira,
mentre
fiov-
seg.
(2) Cfr. J.
secondo
che
tragedia
Stenobea, di
e
e
intento
suo
(1) Reitzenstein,
pag.
Mirra
il poeta
motivo
come
la
del culto
popolare si aggiunge
al motivo
al
(3)
Bellerofonte
leggenda di Giuseppe
per
che
si possa
non
leggenda
Filomela,
cognata
qui
ma
(i)
delle novelle
materia
è
figlioDiocle,
della
e
Artemide,
di
esempio quella
del
crediamo,
questo
Reitzenstein
col
lui la derivazione
vero
Per
religioso,impersonando Ippolito un
carattere
uoÀog
è
Sofocle.
fece
—
e
più
il culto.
sacro,
tardi
(Per il
rappresentanze
74
—
innamorato,
cui
da
Vollmer
ha
(in P.
testé
M.
L.
della
l'insulto
anche
della
che
nella vita
ed
i
consiglia lui, che
Unedirte
(1)
1 12
pag.
lateinische
e
del
(3)
in Ariosto
dirà
Angelica,
Perché
Che
Come
la
ha
non
te
potesse
per
Milton
...il mondo
fé'
non
si trovò
non
e
più
d'uomini
-
dettare
in P.
L
seriamente
lo
in
ha
pag.
*Studii itali ani
75
anche
avuto
e
seg.
i suoi
Rodomonte
ove
tardi
pazzo
per
donna:
l'alma
natura
nascer
l'uomo,
umana
cura
il sorbo
Paradiso
il
e
pomóì
fa dire
Perduto
ad
Adamo:
tratto
un
pien, d'angeli al paro,
alcuna,
mezzo
I. 1919,
XXVII.
nel
a
Jemmina
senza
serie
l'altro il pero,
sopra
anche
come
egli
osa
della novella
e
Canto
s'innesta
L'un
frequentian
Leipzig, 1877,
Geschichtc,
quest'idea
contro
fatto
senza
di
procreazione.
nuova
di
stranezza
imitatori
trascendendo
romanzo
di Filologia Classica»
La
la
del-
seg.
traccie
(2, òulle
trimenti
al-
(3):nell'ardore
avviene
come
e
alla
leggi intorno
nuove
M.
normale
te
quale largamen-
Ippolito, si spiega
di
passione
Ippolitoesagera,
dal
recentemente
e
strano
e
parrebbe irreligioso
collera
blicato
pub-
(2)
Giove
contro
(i)
238) e
pag.
il Morelli.
trattato
la violenza
Per
Baèhrens
dal
prima
le
del-
una
n"t\YAegritudo Perdicae
abbiamo
forme
ultime
della madre,
figlioinnamorato
del
o
—
a
o
qualcun
generare,
gli
altro
uomini?
nel
Shakespeare
{Lib.X.v.888 e
Cymbeline
per
.)
seg
bocca
di
Postumo:
E
havvi
non
d'esser
per
senza
essere
metà
non
l'uomo
per
v'ha,
f adirici
accusati
di
ma
?
che
ne
sian
{atto II.
misoginia, pur
pernierò euripideo.
via
un'altra
scen.
le donne
V.)
rispecchiandoil
simo
mede-
75
—
Ma
si
Ippolito non
al cui
Pisano
sarcofago
ebbe
confondendo
nella
il poeta per
rivelazione.
rimedio
Giove,
a
quel
conosciuto
che
costume
Ippolito,dovremo
altro
dal
lato
egoistico
strumento
di
piacere, come
in Grecia,
prima
se
e
l'onore
colle
sue
vecchio
pag.
della
di
Vedi
pur
il
altro ufficio
avere
noi
E
sarebbe
la
la donna
simo
guardascome
uno
troppo veniva considerata
primo agitato colla
ed
accettate
al contrasto
le credenze
di
anno
Letteratura
acc.
1914
arte
sua
contrastate
in
approvate
a
e
seguito.
esagerazionein Ippolito,
anche
dell'età antica, ma
il Corso
di Socrate
famiglia.
considerare
ripetiamo,una
sua,
Savy-Lopez,
269.
bocca
per
Ippolito se
che vive
religiose,e
discepolodi Anassagora.
convinto
Paolo
e
in parte
è dovuta
battere
com-
precedentemente
abbiamo
innovazioni, altre idee morali,
poeta, fra l'età
(1)
per
avere
certamente,
essa
ma
na
don-
della
dopo Euripide,il quale rivendica
e
dapprima,
combattute
V'ha
di
Fedra,
con
ma
lascivia,suggerendo
dovrebbe
vita
giusta l'invettiva
soltanto
dramma,
Euripide viene quindia
la donna
nella
posto
del
l'unico scopo
Senofonte
il quale sostiene,come
ed
tro,
con-
II-26)e nel grido misogino di
di Euripivedere
de,
quello umano
allora
nell'Economico, che
stero,
batti-
sa
Ippolito all'inatte-
vela,
la loro
se
noi
Laerz.
[Diog.
la
Nico-
le inveirà
relazione
si
non
nanzi
di-
donne, scandalizzato
il casto
le donne
tutte
procreazione. Ma
la
era
velare
il giovane
Qui
eglirimprovera a
un'altro
faceva
pudore
le
prima
più
della bellezza
anzi
(i),
tutte
nella
Pisa, anche
relazione
Fedra
nell'accusa
castità, e
sua
di
vergine, scolpitapel
sua
di
appunto
delle
una
matrigna Fedra,
sua
cimitero
nel
antica, da imprimere alla
le fattezze
la
era
così possente
una
ad
dinanzi
piega
leggiadrebellezze, quale
—
è
Il poeta
ancora
italiana
15,
R.
non
lui
stesso,
è il credente
l'ateo
del
o
credu-
compianto
Univers.
nel
di
Prof.
Catania,
-76-
tale, di pochi anni
to
gli ha
spento
combattuto,
avendo
non
ma
ed
sentire
volessimo
però
certamente
ad
uno
la fede.
in tali
che
è variamente
trovarvi
per
casi, facendo
che
ci
quasi nello
il
per
Se
col
parla
riscontrarvi
dovremo
gomentazioni
ar-
esage^
nell'animo.
gli sorge
il poeta
poi
suo
re,
cuo-
allusione
una
il poeta
quale
si
Qui,
paladino della donna, nella vita domestica.
ilsentimento
mai, è l'arte che tutto pervade: abbiamo
fa
castità
la
contro
ed
contro
dell'altro,come
umana
ha
imposto
di
due
al cuore,
barriere
nella
che
se
di
dal
incestuosa,e
motivi, scoppia il grido d'accusa
dei due
contrasto
ribelle
passione
losofico
fi-
za,
dall'antica creden-
la fede
né
politicoe sociale,
scopo
Egli
eloquenti,nella passione
il dubbio
sforzo, tacere
non
cuore
avvenire
suole
come
in
la forza
sincere
ra,
poi, quando l'insegnamento
potendo staccarsi
non
e
di
l'uno
della
cietà
so-
della
esplicazione
propria vita.
E
è
'èjii7tAì]adi]aojuai
ovò*el "pr]Oivlg jii'àel
Xéyeitr
yvfaixag,
uauai.
del yàQ oi"v rcùg slot nduelvai
(664).
solita a venire
un'esagerazione,
è
dolore
da forti passioni;
o
trovarvi
Fedra
sottilizzino
ci pare
e
umano,
personali.
poi, vedendosi
perduta e
al suicidio
e
quasi forsennata
prova
svelato
una
coloro
e
per
temendo
trascina
712), perchè «la vendetta
amore
da
è vinto
fatto
un
troppo
figliastro,
dopo essersi assicurato
v.
in chi
ve
gra-
semplicemente
che
vogliono
allusioni
ricorre
il
finale. ..juiódòvò'ovtiot
la chiusa
che
la vergogna
nella
sua
della
rovina
ilsilenzio del
la povera
e
anche
(Ipp.
coro
donna
ma,
fa-
sua
medita
l'onta di vedere
il suo
respinto,possa compiersi (1)». Essa
grande voluttà,un
Arte
(1) F. Guglielmino,
Battiato,pag,
19.
ed
istinto
quasi
nel
artificio
brutale
dramma
nel
greco,
aiui
tra-
tania,
Ca-
78
—
giovani puri fino
molti
loro
il
—
Afrodite
che
a
to
conturba-
ha
non
senso:
....olò'èyò
vèovg
ovòèv
yvvaiucòv òvrag àoqmAeorsQovg,
ragà^rjKvnQig ijficòoav
cpQÈva-(v.968)
òvav
anche
ma
in
del
questo
passione
che
si trova
per
colpa della moglie
padre
figlioinnocente
è la
caso
uccisore,
nimo
l'a-
infiamma
che
malgrado, del
suo
va
egli intende-
che
vendicare.
esaminiamo
Ora
dal
il
nostro
poeta,
che
la
non
la madre
come
invaghitadi
stico
dome-
dovere
o
«
fato si
cine
kammer
perpetui sulla famiglia di
Pasifae,per
sua
toro
un
Euripides
mente
felice-
(2).
»
sappiamo qual
e
gare
vol-
donna
una
o
libidine,
piuttosto, come
sua
nicht verzeichnet
Noi
tosi
egli, stacca-
se
presentato
il Wilamowitz
detto
ha
siasi
conoscere
per
sensuale, priva di qualsiasiaffetto
e
dra,
Fedra, (1)quale ci vien presentato
Iradizione, ci abbia
dalla
frau
di
tipo
dalla loro
e
di
volere
uninone
Fé
Posidone
sia
ne
to
na-
il Minotauro.
nel dramma
E
la
quale
è
talmente
orribilmente
oltre
miserabile
dirà
nel
il
(i)
mania
ma
e
«La
delitti
(2) Op.
dalla
presa
che
nel
di
scopo
celeste
nuovi
di
II
moderno
romanzo
»
cit. pag.
est
amorosa
Lombroso,
Parte
50.
cap.
Fedra,
su
ainsi
Medea
soffrire
nella salute.
ta
Fat-
Afrodite
sa
stes-
sdegno, come
questo
dramma,
serva
os-
transportéedu dehors
e
di Fedra,
ed
delinquente
nel
IV.
anche
in
27-29),
Patin, «la fatalité
passione
il faium
passioneinsana, da
cuore
prologo (Ipp.vv.
erotica»
nel
euripideocontinua
volume
III. pag.
«
il pazzo
Delitti
319.
va
fino
nel
alla
dram-
vecchi
e
79
—
la
(i) contro
dedans"
au
—
quale
più pietosache colpevole,lotta
l'umanità
di ribellarvisi.Ma
divinità,
malgrado tenti
anche
combattere
male
la
che
che
istinto
per
liberarsi
dal
ncòg àv
ov
il
alla
suo
pudore.
nel
di
fare
il
(r) Patin,
(2) Anche
op.
qui
cit. Voi.
troviamo
per
Àèyeiv;(Ipp.v. 345)
e
il poeta
la lotta della
nomina
e
nei
antenati
{Ippol.
\v.
62)
Sofocle
stesso
dice:
opera
generalmente
divina,
sulla
colui
ge
dipin-
tro
pudica con-
fa
Ippolito,
di"
che
l'arte del
I. pag.
loro
mali
«coloro,
la
pena
la
e
casa
sventura
schiatta
cioè
il
del
poeta, chec-
nostro
atavica,
830-33-1373-1383
loro
infiammato
ha
45.
vendetta
nessuna
352)
la vergogna
vergogna;
una
degli
per
di
qui ammiriamo
Ippolito ravvisano
e
dice, quasi
delicatezza
Fedra
nome
ella sentisse
E
nutrice
alla fine
tri
colpa d'al-
per
TÓd',ovK èjuov uÀvsig. (Ipp.v.
Coi'
cuore,
il segreto
eroina
sua
se
come
svelare
ferisce
pre-
scandalizzato, quando la nutrice ha
la malattia
...
(Ipp. v. 321), e
più
XQVS
passione
quella,mentre
conosciuto
(2),
opprime...cfcv.
quale
con
della
forze questa passione,
sue
dichiararsi vinta. Ma
Aégsiag, àuè
notare
crescere
di
ed
/ligi
l'influsso delle
le
Teseo
proprio: alla
la
do
cercan-
nel peccato
cade, vinta
e
che
peso
bisogna
E
re
resistere
può
non
Fedra,
finire
249) anziché
oppure
consuma,
subire
tutte
con
(Ipp.w.247
la morte
deve
offendere
non
per
resiste,invano
e
deve
soggiace:Fedra
e
fatalità l'infelice
di
mentre
Teseo
antiche
colpe
cfr.Erc. I*ur.vì. 1256dei
quali
fu
gliata
trava-
li lascia,trascinandosi
»
oloi uaucov
evòaijuoveg
àyevorog alùv
olg yàg àv oeiodf]dsódtv òófÀO£,drag
ovòèv
é/./.£ÌJT£iyeveàg èm
jiÀìjdog
eqtiov.
{Antig. Cor.
vv.
583-85)
8o
—
che
Aristofane
pensassero
ne
rivestito la
che
le attira la
ha
giustamente
devettero
parole
donna
La
Ippolitoè
con
essa
ed
valersene
colorita
è
inconcepibilesarebbe
terra,
le
e
Fedra
anche
a rovina, non
Ippolito
dopo
la morte
solo
toglierecolui,che
suo
profondo
sentimento
dicendoci
prima
(t) V.
r
atura
di
greca,
Namens,
Curioso
fronte
a
acute
cattive
Aquila,
muss
1909,
ùber
angstvoller
anche
il raffronto
quando
osservazioni
die
den
Hast
con
motivata
e
e
al
da questo
ricordarsi
to
accan-
quindi per
e
letter-
seg.
Worte
Klang
OOV
des
le condizioni
il famoso
del Romanziere-
per
ombra
bibliografichedi
ausstossen»
pronunzia
ma
vi ha insistito,
(Ipp.v. 430)
62
pag.
Phàdra
mit
Renzo
del rifiuto,
perchè
anzi Fedra
critiche
in
trascinerà
morte
dovrà
ta
por-
simboli,
e
potrebbe gettare
nome
vinità,
di-
incarnate
sono
è
gioso
irreli-
dell'Olimpo si
sua
nezza.
fi-
e
fra due
strumenti
Fedra
il suo
Cessi, Note
erschcocken
KÀvsfc
di
avuto
poiché
lotta
vendicarsi
pudore,
che mai
Camillo
(2) «Dagegen
eie
vivendo
quellodelle donne
a
dei
colla
per
la calunnia
E
nome.
suo
benigne:
protrebbe esistere vendetta,
non
pallidendo
im-
al
abilità
tinte
con
lotta
diventano
ne
suiciderà,ma
si
quindi
che
fretta
una
con
la
stata
passioni degli
quelle degli uomini,
come
presentarci
questa leggenda,
la
(Artemideed Afrodite),
sulla
che è
amaro
giuoco degli dei, e
un
queste
(2) Euripide ha
saputo
incestuosa
ed
dolce
ammalato.
ha
scostarsene,
senza
che
(i).
proprie orecchie,
suona
sopratutto criteri artistici nel
e
alla nutrice
fatale,con
nome
alle
che
nome
afflitto ed
tanto
cuore,
quel
dore,
can-
gli
simpatia quasi de-
il Barthold
credendo
quel
a
di tale
pronunciate da Fedra,
di
non
la
e
piùgrave
il peso
osservato
suono
timorosa, quasi
do
avenposteriori,
dramma
del
compassione
essere
dal
spaventata
i comici
ed
principale eroina
addossando
spettatori,
E
—
TÓÒ'O'ÒK èjUOy
verhàngnissvo!len
35
pa.
di
D.
«
op.
cit.
Abbondio
Don
Rodrigo
di
»
{Promessi Sposi,Cap. II)
8i
—
Fedra
pudore
si uccide,
trascina
fama
Fedra
di
morte
l'ultimo
nella
conato
quale,vinta,
ed
pura
tanto,
429).E
ha
calunnia
potrebbe rimproverare, e
ed
essere
del
la
infelice,
to
soltan-
conservare
Fedra
che
nome
calunnia
se
ama
Ippolitole
contro
del
possiamo
non
nel
dolore
suo
così
donna
questa
a
si
giustificare
però
tutto
l'operatodi Fedra, potremo
approvare
ferma, cosi risoluta,e così chiusa
e
vediamo
Ippolito,
di
po' indulgenti,pensando
un
Nella
figliastro.
lungo ragionare (Ipp.vv.373-
suo
la stessa
nemmeno
postuma
sua
della donna
cerca
ìa memoria
si rileva dal
il
contro
perduto, e
tutto
intatta
come
anche
rovina
l'ultimo tentativo
e
della
amore
per
e
sua
nella
e
—
v. 394
(Ipp.
segg.).
Ora
nella
realmente
se
vita
Euripide
nell'arte,
e
comune,
sensuale,
assetata
solo
di
di
desiosa
(i)equesto
è
Egli
fece
il
come
che
tempo,
suo
né
rettitudine
in
Euripide
donne
di
né
riordinamento
battere
com-
della
sogino.
mi-
di
e
l'altro, giacché
suoi
i
per
della società
visto, peccava
incamminarsi
e
passione.
sua
di
sulla
via
virtù,scopo
della
precipuo
del
molto
così tutti,dall'esempio,
traessero
e
per
donna
una
troviamo
l'uno
abbiamo
come
rispettoalla donna,
della
della
dell'arte, e di questa si valse
scopi morali,
la
qualsiasialtro affetto,
corruttore
fu
non
tanta
ed inconfutabile per
certo
di
postuma
invece
soltanto
a
le
non
documento
un
l'accusa
presentato
libidine,cieca
donna
di
deformato
avrebbe
non
possedere l'oggetto
Quest'arte e questa
misogino
un
circondato
ci avrebbe
ma
stato
avrebbe
non
pietà questo tipo di donna,
leggenda
fosse
maestramenti
am-
giustizia,
del
stro
no-
poeta.
(i)
tDie
ist nicht
scharfer
sehr
Phaidra
einmal
verstand
viel davon»
des
von
vor:
Euripides
lebhafter
liebt die
"Wilamowitz,
ist kein
gemeines
sinnlichkeit, vielmeher
tugend.
op.
vvenigstens
cit. pag.
48.
weib;
sie
wiegt
ein
redet
sie
82
—
il fato, che
Contro
l'ha
designato vittima, inveisce poi
Ippolitomorente
lo stesso
—
(Ipp.v.
5)
141
...(psv
si'ò'dvfjv
àgalov òaijuooiv figcrcdv
yévog
la
secondo
quale espressione,
un
desiderio
manifestato
ni
potessero
diventare
sui
ricadere
insorge
to
si ribella
e
altri
poeti, ma
non
vuole
buono
nel
La
suo
due
sua
di
poi
entrare
che
Egli
non
fa
(1) Weil,
gnare
a
questo
spasimando,
misera
Finem
Missrere
il
suo
amantis.
3a
pevole.
incol-
compiuta,
la nutrice,
in iscena
ogni
a
la Fedra
ad
caratteri
del
verso
da
tal
a
di
Fedra,
670
sg.
il
Seneca,
che
rive1:!
Ippolito, chiedi
faciet autvitae,
v.
quasi
liberazione,una
una
amante:
hic dolori
suo
essa
conf-
la fa
appari
-
91.
nutrice
amore
vuol
il
cuore
suo
quella dignità di
punto
l'intermediaria
e
passionenon
una
lib. 24
Anche
benigno,
senso
cui l'uno
317),e
v.
fama.
che
il letto, E
cfr. Iliade
figliastro
(2),e quindi
cit. pag.
op.
perdu
dipinsero
pudore,di
sua
è
prostituireFedra
al
fato
delitti.
spira da
e
l'amore
stessa
(1) Vedi
alita
la
giorni
e
la
volta
Fedra, conservandole
costume
seg.
e
morte
stessa
facendo
Euripide
va
377
pura
ha
tradire
di
Opere
tessero
poil
non
ce
né
specie
(Ipp.v.
e
tardi
nome,
proprio fallo, di
alla
causa
zione,
maledi-
contro
Essa
purificanella lotta, nel
sua
del
catharsis
una
si
passione
gli uomi
ragionare,dicendoci
sa
Ippolito acquista
verso
amore
ma
il
intatta
mantenere
sua
dolore
Esiodo
ed
seg.
più
come
suo
l'altro cattivo
e
44
v.
significare
di
causa
anche
Fedra.
la stessa
parlare delle
e
una
Ed
autori.
loro
disonorare
ancora
gli dei
a
che
Ippolito,cioè,
per
la testa,
interamente
sa
da
(1)viene
inflittiingiustamente ai mortali
i mali
che
e
il Weil,
dies.
n
quale
essa
stessa.
I "gli pietà
p
r
33
più
re
casta
il
greco,
Euripide pertanto,
di
in difesa
incestuosa
la
invece
presenta
arte,
ma
di artista
(i) Anche
dei
rimorsi
Ili
39
ma
e
di
volta la
adultera
una
intento
non
cuore
lib. XXIY.
e
il
del
come
corruzione
e
sentimento
pevole,
cole
né misoginia,
di poeta
p.ù
Elena,
marito
Menelao
condizione
nei
arte
rimorsi
é
u
?
incesto
e
analizza
quindi
con
quale
la
minuzia
due
bero
sareb-
donne,
perchè
stessa
più
sce
ricono-
riflette sul
le sue
tutte
336-
vv.
che
Fedra
Minoide
avrà
{Iliade lib.
ielle
di
ta,
penti-
e
lib. VI.
399-421
vv.
la
stabilire confronti
la differente
troviamo
colpevole
Fedra:
primo
suo
762-75). Senza
per
insano, ed
amore
Egli
di biasimo
è
donna
una
236-42, id.
vv.
vv.
suo
me
co-
come
non
vivi, più naturali, più ragionevoli, giacché Fedra
che
cia
lan-
sua
madre.
compianto, non
troviamo
al ricordo
Euripide
po
trop-
leggenda riconosce
vittima
incestuosa
non
impossibili
in
ruzioni,
cor-
(i).
125-28, id.
vv.
le
ci sembra
un'altra
la
che
sopratutto
e
in Omero
adultera
già
come
pietà e
di
avrebbe
non
vera.
figliadi
come
sua
biente
all'am-
rappresentate
Aristofane
spezia
disprezzo, e questo
e
di
donna,
una
e
degna
di
venissero
scena
crederla
personale per
è adatta
corrotto, tuttavia
quindi l'accusa
e
palesarela
di
sente
Euripide, insomma,
quale, se
sulla
che
permesso
di
Fedra
passione; la
che
il sostegno
per
suo
ni
impressio-
interne.
Elena
invece
siano
essa
Elena
di
ateniese
una
del
che
non
sciagurata,
meno
sincere
meno
perchè
dai
è
presta
e
la
coscienza
attenzione
a
appartiene giustamente
età
più sperimentata
quinto secolo,
sente
la
trascinata.
dotata
forza, diciamo
giuristifu chiamata,
è
^iia
verso
perchè
non
sia
tutti
le
sue
delicata,
meno
i suoi
intimi
alletà eroica, Fedra
ed
però
evoluta:
di
insomma
riflessione
e
così, irresistibile,come
una
colpa
cui
ni
emozio-
da
ma
menti.
sentiè
è
roina
l'euna
di sentimento
a
fatalità
go
lunditaria
ere-
84-
—
L'Elettra
Sommario:
di
sdegno
Suo
—
Carattere
odio
neitra
Egisto- Oreste -Elettra
Intento di
e
più
in
pio
una
donna
di
potrà
vidente, perchè
figliuolavada
dendo
anche
rimane
riconosce
figli{Ifig.in
se
e
Ani.
tragici
due
—
puri
fra
loro,
teneramente
te
aman-
pervertimentodall'esem
ha
non
perdonato
a
inAul.
{Ifig.
mennone,
colpevoleAga-
reso
v.
il sacrificio
maggior ragione,
leggi.Ciitennestra,
sola
alle
lei al fallace
loda
Sulla
dei diritti che
in
nell'Ifigenia
1143)e madr
la
.
nozze
con
messaggio
dell'arrivo della
scontento
e
nei
contrasto
buona
al
lascia che
non
—
quella di Euripide
superioritàfisica e
della
attribuito le
lui hanno
E
in
l'adulterio,di cui si è
scusare
C!iten=
di
gli affetti più
cui
fanciulla,né,
Aulide, è moglie fedele
ta
cui
a
innocente
un?
valendosi
a
in
dapprima
sposo,
di Elettra
.
costretta
propri figliuoli,
triste dello
e
vi
moti-
di Elettra
Accuse
—
caraitere
e
sinistramente
sono
Cxrsttere
di Sofocle
natura
dramma,
questo
santi
troviamo
dei
Loro
—
Euripide-Conclusioae
Anche
al delitto
Ln Ciitennestra
due Elettre—
Aulide-Suoi
ereditarietà —Dolore
ed
difese
e
giustificazioni
delle
priorità
—
fatum
madre:
la
verso
Sue
—
sull'adulterio
Agamennone-Leggi
verso
in
nell'Ifigenia
di Ciitennestra
la
v.
Ifigeniamuore
premura
e
la
Achille,
il quale
dello sposo,
moglie, di
tenerezza
ere"
cui
p( r.ò
v"
460).
eroicamente, raccomandando
alla
86
—
nella
capriccioe
—
così
corruzione,
c'è
non
punisca l'adulterio. E' necessario quindi,che
to
del
dicono
della
nascosto
chiama
Elettra
coro,
parla in
che
e
di
Elena
donna, sposa
ed
i
figliun
adulterio
di
gi
come
a
lui la
violenza
sufi" adulterio
Ma
e TC£Ql
fiiaicov).
fAOlXeiag
fosse
stata
punirla
colla
trovando
convinta
morte
di adulterio
ritenendosi
compratori,
improborum mancipiorum
seg.
Cfr.
.
bastava
P.
o
n
le
gioie
ed
i
introdotte
furono
violenza
perchè
mantenerla
la
del-
Giurici.) dimostrò
leggi
la dote
sposo
è il compagno
Archiv.
prima
lo
verso
dividere
suìla
matrimonio,
del
sentire
severe
e
264)
nalòcav "\iÀai
L'uomo
carnale,
di
poi Elettra,
figli(Elett.v.
deve
sposa
restringere queste
leggi
altre
e
madre, deve
differente.
amore
vita, con
sua
e
dallo
causa
dice
naturale
conseguenza
una
come
Le donne
yvvaiueg àvògcòv, ò §év' où
questa è
tra,
Elet-
combattuta
dei
non
e
animale
per
comune,
tutti i mali.
come
d'Argo (Elett.
casa
modo
rappresentava
mariti
dei
amanti
la
di
genitore, ucciso
della
e
tal
credenza
Euripide,che
tutti i dolori
ma
siderio
de-
col
giustifica
prole di Tindaro:
la
tutta
rea
della Grecia
alla
ispirandosi
sono
si
del
della vendetta
è detta rovina
stesso
odio
barbaramente.
e
v.n) dal
(Elett.v.60).
i figli
ma
se
izavójÀedQOg:
il loro
madre,
donna
malvagia
la dice rea,
coll'amore
e
Elena
madre
sua
Oreste
male
Anzi
paterno.
chiama
anche
come
quale
le
una
sangue
Elettra
Elettra, la
di
giuste argomentazioni materne,
vacro
divinità che a lei ha imposto il la-
ribattere
sa
perchè spinta da
e
manca
sta
suppliscala donna offesa nel talamo. Quelegislazione
al prodi Clitennestra
la giustificazione
sarà appunto
prio
però, non
non
ha
ove
ne
la
delitto, giusticazione
negata
e
che
legge
carnale
che
la
il marito
esporla
in
moglie
potesse
u
vendila,
e
ne
condizio-
Ila medesima
Parrducci,
{Jt£Qi
1.
e.
pag.107
_87
dolori,
viene
che
Dallo
più
sposo,
del conforto
tradiscono
che
dai
le
affetto che
diverso
ben
che
sono
non
de, servendo
reciproco. Per
la
derivando
vita
La
qual
cosa
la
sua
La
forse
e
—
che mette
ha
ateniese
libertà
loro
in questo
(i) Nelle
ed
sua
delle
un
parole
ricordo
donna,
forse
o
che
egli alludeva
della
di
stesse
gineceo:
quel vantaggio
la
non
era
è
senza
più
della
to
cergione
ra-
bell'acqua,
alla
correvano
ad
certo
ralità
mo-
sua
Euripide
antifemministe
—
spartane. Euripide ci rappresenta
ateniese
donna
con
rimprovero, quasi
mentre
di Elettri
Senofonte,
re
parla-
realtà.
non
della
femministe
agli insegnamenti
Cfr.
legame
fa
se
timo,
ul-
gran
schiavitù
alla
.spartane
E
ideali,a libertà maggiori
nuovi
il
erra
apportava
diretto
alle donne
le condizioni
ironia
forte
della
in queste commedie
sovratuteo
amara
più
è circoscritta al
non
onestà.
le idee
in ridicolo
l'occhio
di
più
Aristofane, conservatore
deridendo
pure
ben
causa
intuizione
rapporto
maggior
che
i quali,in
figli,
riprometteva l'ateniese,poiché
scapitodella
a
età
si
costui
verso
espressione è profondamente
piena
donna
in
è
non
una
subito, e
e
sentire
Euripidenon
altremodo, che
che
morale
donna.
dalla
della
vita tirannica
i
su
speranza
accettato
deve
quello verso
l'effetto di
così Elettra, anzi
vera,
la donna
stringere in modo
a
il bisogno
sente
unica
come
che lei ha
natura
legge.
coniugale,(i) I figli
particolarmente
genitori,
dei
quali hanno
quindi per legge di
dalla
e
vita
nella
il compagno
appoggiarsi,
cui
donna
la
tìgli,
le speranze
sovente
sociale
convivenza
dalla
dell'aiuto
e
madri,
delle
spetto
ubbidienza, professandogliquel ri-
lui deve
a
—
che
per eccitare
quasi un
saggio
V Economico,
te
tina
il contadino, sposo
troviamo
il
certe
cap.
lscomaco
7.
richiamo
dà alla,
88
—
di Elettra,quando vede
alta
prova
uomini,
343).Clitennestra
perchè
480)
ne
quellagente sconosciuta,
tutta
meraviglia,perchè
intrattenga con
dal
ed
empia
come
sconveniente
cosa
viene
coro
la donna
gli piaceche
non
come
chiamata
duce
cidò il sommo
tru
—
(Elett.v.
perversa
abborrita dal vecchio
ed
da,
infi-
(Elett.v.
consorte
suo
si
645)
(Elett.v.
yàg àvóoiog ymn).
....jutóetrai
Ma
la
attenzione
nostra
del dramma,
la
quale invero,
tipo di donna
come
vendetta
molto
ci viene
esortando
il fratello
dirà che
ed
Elettra
che
stei diede
madre
al loro
di
di fanciulla
qui
dovremmo
abbiamo
v.
693)
(Elett.
uomo
figura che
e
(1) Cfr.
Ars
uccidere
sopra
per
la
cita
madre, in-
sua
madre,
sulla scena,
in
all'età,
con
osservanza
Quintiliano
Poetica
119
e
seg.
IX.
1451
Anche
donna,
ma
un
si
XI-3-73, «sit Aerope
attonitus Aiax,
ritrovano
in
to
quan-
la vivifica
nella
di
vita
quadro
del
15
taglione
ed
un
anche
e
in
».
era
sa-
ORAZro
questi principi
altri
retori.
atrox
tragoedia tristis,
Heicuies
ma
Euripide poi,
questi esempi
della tradizione
truculentus
b.
in ani
della
la pena
cui
co
animosità:
un'opinione,espressione personale, ma
Aristot.
come
tanta
Medea.
seguire la leggenda, (1)
poetica v.
di
più
presenta
vendicare,
a
il carattere
ripetereper
coerente
solo
non
neppure
ci aspetteremmo
non
%qy).
v. 970).
padre (Elett.
ci può offendere, perchè
Elettra
osservato
fa che
ad
zi
An-
la,
uccider-
onde
atrocemente
sanno
perdona
morte
mo
reale
la
non
tentenna,
carattere
non
si
che
Oreste
Il
le donne
sta
giu-
disegno; sponta
...MQÒgtàò'dvÒQa ytyveodai de
E
di
compresa.
delittuoso
mostrarsi
a
animata
madre
nell'ingannarela
protagonista
presentata dal poeta
essendo
raro,
aiuta il fratello nel
si offre
è posta sulla
gli omicidi, sua
contro
lei stessa
neamente
maggiore
dea,
Me-
89-
_
Egisto per
obbligo (i).Morto
cro
quelladonna
che
alla
del
tomba
deve
la motte»
il
ove
padre (v. 312
«Il sangue
risponda
all'altro
casta
le Co ?•/oredi Eschilo,
(r) V.
con
fu
non
che
crede
l'altrui sposa,
:onotta
aver
(Elett.v.
ad Oreste
coro
espiato col
essere
po
do-
lui sia casta
a
seg.) quello
e
che
l'uomo
stolto
chiama
quasi prc /eticamente
tra
Oreste, Elet-
di
mano
925).
che
de
chie-
deve
che
fare,
la
sangue,
morte
(v. 400)
vójuogfxèv cpovìagovayòvag
àÀAà
%vuétag èg
noodatrelv
àXXo
Jtéòof
ai uà.
vv.
1563-64).Lo
Schòmann,
Acad.
rinys {Opusc.
Realiai
homer.
III.
effuso
sanguine
Ed
rimanga
co*ì
ultrices
è
sul
trono
Meliis
del
e
poenas
et E-
Bucholtz,
Die
2)
nota
345
pag.
loro
scelere
etiam
Gigantibus
"iche del
a
§ 183
fabula,
significato
\ rimo
filio
a
sceleris
lando
par-
scrive:
contra
ortas
esse:
exstitisse.
sanguims
le antichi
tutte
ancor»
finché
Erinni
statini
commisso,
patrem
I. Abth.
Band,
hac
siguificatur
citalo
141
(Cfr. Agamennone
tempi.
nymphis
De
Il.png.
origine delle
della
nimirum
degli antichi
la sentenza
è
Qiusta
sentenze
così
suonano
Giove, che
tal si fa
«Rimana,
tal si riceve:
ché
poi-
legge:
èì" doóvfo Aiòg
Mi/uvei òè juljuvovrog
TtaOelì' vói' sozai-ra,
dé"/uiovyào.
«"hi
ha
fatto
male
deve
patir male:
antichissima
così
sentenza
s.i _"na:
...òoùoavTL Ttadstv
juvdogva
TQiyéQiJùv
Ed
ma
Omero
stesso
il Ferrisi
vedere
in
(Ferrini,
1093).
Ma
scarta
queste
La
che
par'a di
tutt-
costituzione
il
(fcovet.
ègya
avviva
le
espressioni
òs
di
irakivrira eoya
ipotesi filologicheche vorrebbero
un
degli
accenno
cueniesi
taglionesia stato
alla
legge
del
taglione
pag.16-17,Hoepli, 2
in rigore nell'antica
ediz.
Grecia,
9°
conviene
e
l'uomo
«
e
lui céder
che
(i). E
»
soit
«ce
toujours la
Questo,
risque
resister,saas
inconvenienti
Euripide
qui cède» (2).(Elett.
femme
da
dalla
legge,
morale
Quando
trovare
verisimile,
ii33
del
che
ci
quanto
Clitennestra
(3).Invece
di Radaman-
norma
come
Nicomach.
Ethic.
di porre
ucciso, affinchè
quella
la morte.
V.
5.
x-6, 11J2
de
I. pag.
ai
(V. Meursii,
la
III).Senbca,
fratello
sulla
VI.
dal
è
romanamente
ad
servo
meglio
Atreo
si
che
d'un
spiritum
peramptus
(2)
Cfr.
Decharme,
(3)
Vedi
Eschilo,
op.
op.
Le
cit. pag.
Coefore
e
XIX
Legislat.dts
discorde
che
vuole
Athén.
dai
ra-
vencet-
spogli lo spiritonemico
inimicum
cit. pag.
dicarne
ven-
1964. Pastoret,
expuat
('Ihyest. v.
(1) Cfr. Masquerav,
uomo
lib. I cap.
ferro:
Ferro
in
l'obbligodi
pag.
Paris.
iba
to:
Attic.
V.
la quale,
lungamente
si mostrasse
Thtmis
iuvece,
Titste:
conservò
antiq. Voi.
legislation,tome
gici greci,la rispondere
dal
parenti
di sangue,
vendetta
lancia
un*
7/ies. graec.
in Gronovii,
Histoire
l'antica
tradizione, si
la
narra
trovato
ucciso
che
sanguinariae feroce,
lo ricorda
ricordava
era
del
vita
giniamo
imma-
Clitennestra, noi
delitto
suo
Aristotile
ed
Atene,
Ch.
la
cui
e.)
Un'usanza
a
in
limite
al
scena
Pitagorici.(Aristot.
dei
b,
fino
donna
una
vantarsi
sa
e
sulla
compare
di
to
ricorda che
non
sia soffocata.
non
ancora
tutamente
ripe-
concetto
un
ed approvata
legislazione
dalla
però
sempre
prima, è
Euripide,il quale
sancita
consuetudine
una
detto
abbiamo
come
espresso
ta
sappia
131).
v.
è
lui
ou
evitare
per
eh' ella
necessario
è
comandare
soltanto
debba
casa
donna, anzi
il le faut
brouiller
vuole
nella
la
non
quand
de
che
245).
318.
154.
Sofocle
L'Elettra.
gì
—
Euripide è
in
come
cattiva fa
gode
specie se
parlar poco
conviene
donna
a
buona, la quale confessa
donna
una
—
v.
1013)
(Elett.
ma
Àé£(oòè, Kairoi òò§'òrav Aà/Hyuaui]
èveori ns
yvvaìua yÀùoorj Jiingóvr]';
rendere
per
e
parlare,per scolparsidelle accuse
al
cognite le ragioni che la condussero
è costretta
essa
ma
dello
l'assassinio
Non
solo,
fu
affronto
grave
in
po'rtarsi
ad
(1). E
tempo
un
stolte,perche la
indotte
nelle
qui,
più
donne
une
possedè
E
nostro
fois
78) difensore
ad
555
b.
monogamia,
da
Clearco
motivo
li)
ve-
se
spin-
che
chiaramente
{Androm.
stesso
per
les
ricordata, insiste
già
come
folie,
une
confessala
donaa
abitudine
Euripide
malattia
una
victimes,
ses
unico
come
1035).
a
noi
non
vv.
ricorda
uiav
Cecrope:
177
neo
Ateevi
nga.i).
(2) Decharme
malattia
vv.
da
combattuta
XIV,
noi
da
lo sposo;
uccidere
accanitodella
(Athen.
(2)Questa
presentandocela
poeta,
anzi
»
de
ciò
a
esse
c'est
«
tratta
sole donne
v.
(Elett.
uomini
emparé
c'est
abitudine
questa
su
Clitennestra
C
quelle
spesso
sono
fu
essa
sulle
né
nell'uomo
che
grave
entières
tome
approvata
all'amore,
Clitennestra, è
confessa
come
le donne
che
perchè
colpa degli
per
L'amore,
M
l'affronto
quindi cadere
sono
avendo
le porca
natura
quale osò
quindi due mogli
confessando
pur
un
il
Agamennone,
dall'esempio dei marito,
all'adulterio
deve
da
1031).
costituisce
sposa
una
per
concubina,
una
casa
impudico (Elett.v.
che
operato
Ifigenia,
innocente
della
d'amore
quello
ma
il sacrificio
ricorda
figliasua
Agamennone,
ardeva
Elena
alla
E
sposo.
da
compiuco
mentre
a
944,
la
op,
chiama
966 ecc.)
cit.pag. 147.
li poeti
per
jLltZoov(v. Troiane
uù)QÌa,TÒ
indicare
v.
questa
1059-
Ipp.
92—
—
A
rità,prescindendo dal
la
grave
sant
il pas
perdonato, perché
«èchappent
(1) Masqukrav,
(2) Decharme,
potessero
prendere quel
dette
JtaXAaKlòsg
le schiave
ovvero
guerra,
(I/iad.IX
noi
abbiamo
prove
nell'arringacontro
òè
Aaneiag, rag
(§
uo
122
tollerare
continua
(Omero
Seneca
presso
Neera
(1.e.)
VI,
Odiss.
s'accorda
Phoebum
Quem
Coelo
con
Venere
la
ruzione
cor-
verità
del
fatto
gli antichi
ateniesi,
Demostene,
il
scrive
quale
jiaiòonoistodai
concubine,
che
si
nutrivano
e
yvìjOicog.
non
ai
447)
v.
e
poteva-
perciò
considerandotale
faceva
//. IX,
sgg,
frena
expulistis? quid
doctus
Fenice
loro
revocantem
deos
privilegi
fra i latini anche
scimus
f
sua
prohro
fronde geniales
tantum
vocis
addimus
?
toros
inlicita virimi
[Agamennone
una
sione
conces-
Euripide:
subita
nocte
me
costu-
presso
nefandae stirpisauctorem
òubripere
Quem
303
v.
di
Simile
a
della
mariti,
nei
usurpazione
una
va,
piace-
prigioniere
legittime,a ragione,
le
verso
loro
istigazionematerna.
per
rov
spose
libertà
questa
che
rag /.lèv éraigag i)ÒOVf]g
JtaXÀauàg, rfjg uafr q/mEoav itaX-
òè
Le
animosità
come
padre,
yvvaluag
1386).
pag.
le
fa raccontare
sicure
è^ojusu,rag
èveua
che
denaro.
con
concubinato
Del
447)
v.
-
cuo-
i Greci, sembra
essere
convincerci
per
il suo
(3) ed
concabine
solevano
del
basterebbe
Questo
di
Omero
concubina
della
impudico
un
150.
comprate
antico.
molto
sembra
di
ancora
312.
numero
tali
femme
ricorda"
essa
legittima moglie,
loro
—
gli uomini,
che
giusto
dello sposo
cit. pag.
op.
alla
(3) Oltre
t
—
difatti Clitennestra
(2). Ed
cit. pag.
op.
n'a
qu'une
vittima
figlia,
sacrificio della
aggiungi l'adulterio
amore;
è
ger
negli-
introdui-
d'Argos,
(1)E
».
non
reproches »
aux
il supposto
?
lui
«
en
affronto
un
pardonne jamais
ne
ha
non
Clitennestre
mème
roi
concubine, le
sa
infligèa
mariée
Et
do
essen-
pur
doveva
non
prèlerer Cassandre.
foyer
au
ma
specifico,
suo
vendetta, Agamennone
lui
pour
fatto
vv.
2^5
s^rt.
94
—
il carattere
E'
scenica
Tanto
che
il
per
colorito,per
essere
che
le
arriva
a
volta
sua
sui
i poeti
la donna
trasandata
ed
nella giusta misura
rale, e
perciò
le
il
più
pensiero
retrivi
Ed
di
la
per
si
di
condotta.
sua
scagliano
modus
mentre
contro
in rebus
nella
vita
sono
del
personaggio,
del
poeta, poiché neppure
mo
priate
appro-
no
rappresenta-
non
avrebbero
quel tempo
sistere
in-
della vita muliebre,
(i).Est
Elettra,
deve
forse
i
plauditoalle
Elettra.
Elena
ancora
( Elett.
lucro
intimo
Elettra
anche
l'equilibrio,
accuse
ateniesi
di
esigenze
incurante
sta
alla condizione
anzi
giambici
e
sata,
parte interes-
una
necessaria
parte
gnomici
contrasti.
all'esagerazione, necessaria
alla madre
è
l'abbigliamento
ed
dei
amor
divisamente,
rimproveri
qui per ragione
che
rappresentano
accuse
occulto
suo
Anche
leggiero di Clitennestra
deve
più
-
sarà ricordata
10S7) e
v.
malvagia
óórig
donna
òè
sarà
giudicato
(Elett.v.
le
per
sue
stolto
opere
chi
ve
pra-
sposi per
01)
11
jiAovtov
fjevyévstav eiotòòì'
èott
yajuelJtov)]Qàv,
jLiòjQÒg
motivo
questo
anche
di
Aristofane.
l'uccisione
cadavere
Alle
della
di
accuse
nel
confronto
di
che
ed
consigliato
sposo
Agamennone,
(1) Basta
Focilidk
leggere
fr. 3
B.
per
le
accuse
dramma
tutti Si
Ipponatte
e
a
le
di Clitennestra,
difese, in
quello delle
spirilo del p"
aiutato
suo
1091).
considerare
lo
il
le difese
e
po
do-
anche
contro
(Elett.v.
veramente
ha
crudele
riscontro
tra
questo
antica, prima
inveire
osa
fanno
parti più propenda
due
dello
ed
triste donna
tragedie,potremo
delle
si mostra
madre,
Elettra
all'indole
rapporto
alla commedia
Elettra
chiamandola
e
tre
comunissimo
da
età.
al
quale
nestra
Cliten-
ne
Egisto nell'uccisio-
perchè costui s'era macchia
moni
de
fr. 29
B.
da
Amorgo
fr.
7.
B,
95
—
di
to
Clitennestra
In
quando
l'amore
la
cessa
si mostra
Sofocle.
lemento
determinato
fatalmente
sentimento
ha
conferma
crude'e
benché
la vita
deve
di
su
dice
per
ogni
spinga
mortale:
donna,
E
aver
ucciso
il
dio
nell'o-
atroce
ed
ogni
di
ciò
no
uma-
biamo
ab-
ne
del pastore
alla
che
della
L'eroina
nella confessione
Elettra
presentato
rap-
più dappressol'e-
lei dominio.
ad
to,
al delit-
quale avrà
o
realtà.
ritorna
assoluta
qua'e
la
Euripide vede
nella
con.
scatto,
uno
ancora
di Eschilo
al livello di
leggenda, scende
il
lei
In
quale vive
umano,
ha
materno
crudele
la
casa
dall'uccidere Elettra.
ragione, prima che
la cinica
in
perchè portava
e
Cassandra, trattiene il drudo
cubina
né
innocente
sangue
—
propria
ceneo,
mi-
madre
ella
proprio consorte,
(v. 27)
vtv
è§éocoó£v Aiyiodov %eoóq
,ui)T)]o
Noi
prioritàdelle
della
di
sta
della
ci occuperemo
non
due
Elettre, quella di Sofocle
andremo
Euripide,giacché
[Diebeiden
Il Wilamowitz
214
pagg.
-
263)
ha
E
Euripidei Electra,
ha
opinione, mentre
ipides seiiie
sostiene
la
sua
la
con
El
furti
tir;
figura
(r) «Fo'y. ieri
der
Philol.
orgomenti
contro
di A
in
Soiocle
che
e
{olio, riassumendo
ist die
Elektra
des
heti gedichtet, oder
euripideisc
ranlasst.»
pag.
223
op.
Vili
cit.
pag.
382)
della
me
(IVarum
schrieb
pag.
561-600)
1897
abbia
lo stato
Sophokles
scritto
ce
in cattiva lu-
mettere
vielmehr
1883
\Zu Sophokles'
Euripide
per
scopo.
Euripide ha
seg.) è
Steiner
Ugo
Elektrdì
e
54
que=
(Sophokles Elck.
il Kaibel
pag.
e
anno
l'Elettra di
Leipzi^er àtudien
Leipzig, Einl.
tra, Teubaer,
nostro
Hermes,
il Ribbeck
(1);
la tesi opposta,
sostenuto
desima
in
—in
che
uto
sete
lungi dal
ectren
preceduto quella di Sofocle
7o:d
questione
dibattuta
tanto
mit
durch
della
que-
Kenntniss
dieselbe
ve-
-96
stione
sino
Dei
ai suoi
nostri
parole
sue
Euripide nelle
prio
il
ultime
scrive
quale
Gedanken
des
che
Kaibel.
del
di
poeti
fondamentale
in
questo, né
se
si volesse
ad
anche
che
forse
si
non
potrà
mai
tato
dallo
neppure
difesa
della
Per
(1)
Wien,
la
donna,
Utrum
Cfr.
anche
Sophoclis an
Ice trac
ordine
quo
tatsfrageder
(2) C.
O.
des òophocles
Zuretti,
Istruzione
di
class,
(3)
Cfr.
(4I
Alessandro
A'iz\
(5)
IX
351-56, Fischer,
pag.
Elektren
dìt
e
Zu"ophocles
n.
di
Kaibel,
Filol.
Bassi,
2.
und
anno
op.
capita selecta,
aetate
di
sit
prìor
Sophoclis et Euripidis
euripiu.
sulle due
cit. pag.
Istrux.
V Elettra
Elektren
Eie/eira,
Priori-
Bamberg.
Hermes
[nnspruck
Eletti
e
in
E-
XXVI
und
'875.
Riv.
di Filo l.
1891.
Olivieri,
ed
Elektra
Eurpides,
Appunti
di
Choèphorendes Aeschyius
Die
no
umano
beiden
Die
Euripides Elektre
und
nelle
fu
non
compositae, Iena .'891,Flessa,Z"/«
sophokleischen und
i882,Vahlhn
1891
sitit
minare
deter-
propri diritti o
i
Euripidearum
guaeritur, Pas^au, 1890; Woltekstokf,
due
focle,
So-
potuta
spirito
per
Euripidis
i
fra
questo
e
Singer:
Lucubvationum
diversità
(5) poiché già
stesso
insorge
col
priorità della
si è
—
lo
—
che
questione
1SS4; Bruhn,
Kraus,
Zuretti
viene
sulla
la
»
precedenti tragedie riconosciamo
invece
Euripide contro
non
«
guten
gara
ammettere
sofoclea, quistione ancora
e
una
di
acredine
den
v'ha, noi crediamo,
non
di
all'ipotesi
Kaibel,
d'accordo
verte
ma
Pro
il
Euripides
n
da
Cobneo.
(3).L'Olivieri
»
Clitennestra:
ricorrere
sofoclea
sos'iene
hat
chiude
con-
Euripide,data, se
poeta
che
quello
(i)
il quale
(2)
(4),allo Zuretti,
opposta
di
carattere
del
Vielmeher
«
quistìone
La
bisogno
di
Germania,
imitazione
ampia
Sophokles
alla conclusione
parte di
tragedie
il contrario
tutto
da
l'abbastanza
«
in
lo Zuretti
occupato
anteriorità
una
per
giorni specialmente
n'è
se
-
55.
Il mito
class,
anno
Sofocle
a
'Oreste.
1897, pag
commentata.
Le
due
570
Torino
Elettre
e
in
seg.
1897
pag.
97
—
—
presunti diritti,
quale vediamo
nella
appunto
Clitennestra
euripidea.
Nelle
varie
che
se
ad
però
a
in
Atene,
il conservatore
combatterle
dal
35)
nei
marito
letti
ed
è
il
nei
nella
Ella
vita
sua
i suoi
per
si accorge
voir
se
sa
(Elett.vv.
non
fille dans
s'intéressait pas
in
dubita
che
la cabane
sa
que
la apercevant.
è
son
mère
Mais
op.
'2) Masqueray,
cit. pag.
op.
lei
elle
«
role,
pa-
do
quantra,
Elet-
di Cliten
demeure,
verserà
la haine
nota.
glia,
della fi-
serait-elle venue
? Sans
sorte
e
s'ie
languisce
la condizione
per
136
1013)
sospiri
il dolore
567.
cit. paj.
105)
l'amore
sente
cui
1
ma
sincera, perchè, come
sa
où
è rea,
atti,nelle
veugle» (2).
(1) Weil,
Agamennone
(Elett.v.
i
mato
consu-
1020-
(Elett.v.
ancora
misero
amore
à
lei
suoi
Clitennestra
encore
prevoit (v. 658)
crites, en
(1)
sentisse
da
trattiene
non
il Masqueray, ella
osserva
e
stato
il YVeil
sia finto. Ma
nestra
interiore.
e
figli,
dello
che
tanto
bene
di
popolo parli male
al triste
figliaIfigenia
dichiara
stessa
essa
come
inquietae quasi timida
materno
la Tindaride
1036-50). Clitennestra
vv.
la
scrivere
questione, ed anche
la
Elena
riconquistare
per
delitto
soffre che
e
chiara
indussero
che
regali;Eett.
pentita del
belli
ri-
si
osserviamo
nello
Euripide
gelosia di Cassandra, condotta
la
e
da
il sacrifìcio della
cioè
e
passo,
minciare
inco-
quali pare
la caricatura. Se
seguito
i motivi
conosceremo
le
contro
con
ci si presenta
tragedia
dovevano
che
Aristofane, esagerandone l'importanza
il criterio artistico
sua
idee
di
corrente
una
sorgere
per
parsi
svilup-
del
meglio questo spirito,
questa tendenza
sponde
corrisi riferisce ad un
non
piano prestabilito,
sempre
poeta,
successivamente
vediamo
tragedie
des
si elle
doute
larmes
d'Electre
ne
Electre
hypoest
a-
98-
—
Clitennestra
matrimonio
del
fìnge,perchè quello che
invero
quale
cerchi
del
schiio
sinistra luce
(i)
la sposa
e
Egisto si
scure,
invece
di
moglie
ma
al
sua
anima
il
rivestire di
che
tutti
non
accusati
gli
fa) Eschilo,
Coefore
(3) Sofocle,
Elettra
.
mehr
nur
Parallela
dem
zwischen
sibi
ne,
18.
Vedi
1.
e.
la
Clitennestra,
sua
rono
fu-
non
la
profon-
Hàuptverbrecherin, Aegistus
Bundesgenosse
Chargè,
pure
cum
573.
D
humanis
ad
ist
»
Orestes*
sophokleischen «
im «Progr. Gymn.
pag.
(3).
vera
die
philosophic. Coloniae
(5) Olivieri,
»
301-2
eiusque
fin.verit,natura
diss.
donne
305.
vv.
untergeordneter
pag.
nequizia,uomo
1380-92
vv.
Klytàmnestra
...num
kspearischen tllamleH
1856-57
v.
la
lo sposo,
tragici,i quali invero
(1) Eschilo, Agamennone
(4)
insidia
misoginia.L'Olivieri (5) nota
di
di
colpo
Euripide, apparve
indulgenza
altri
delitto,
delinquenteed Egisto
Euripide però ha ctrcato
sia la
di
e
scusa
E-
disparte.La
in
trae
verso
complice (4).Ma
suo
il
uccider
aiuto di
con
severo
Clitennestra
il
Argo,
tutto
uomo
«
pugne
così
Heintze,
che
solo
le
di sostenere
Allo
(2)ed
l'esecutore.
prepara
ad
egli si
dell'uccisione
è femminile
stra
Egisto. Clitenne-
in
la incita
e
teriale
ma-
euripideo
dandogli
Troia, rimane
a
Agamennone
momento
capace
però
andare
di
figlia,alla
pusillanimee vile, giacche
in tutto
mostra
di
che
il marito
assassina
che
realtà,
nell'azione
Egisto
ma
rappresentò l'amante
ci
alla
dramma
nel
quella
è
nulla
un
quelle con
Euripide
quanto
Clitennestra
è vero,
l'istigatrice,
è
notare
figura che
delitto. La
che
seguenza
con-
quindi
dell'unica
nozze
bisogna
sovratutto
in
ne
altre
e
corrisponde
sorte
mitigare l'opera di
di
è posta
della
figlia,come
imposto,
vede
essa
spettavano
E
contadino.
lei
a
si addolora
la madre
e
della
la miseria
conosce
dem
und
Fati,
sha-
Trèptow
Bugenhag»
e
eintr
Versuch
quale
Sophocles
aciionibits neccssilu"'i-
Rhenum,
1859,
pp.
33-35-
99
—
da
differenza
che
morale
nei due
di
Sofccle
di
si
da
del consorte,
uccisione
fra i
passa
personaggi più
portanti
im-
tragici.
Clitennestra
La
-
compiace,
lei
la
solo del-
non
operata,
stetsa
sacrifici
delitto,fa
quell'orribile
l'annivers
nel-
ma
agli dei
salvatori,ed insulta,minaccia, rimproveraElettra ogni volta
che
dalle
l'unica
stata
protesta di
le
e
ucciso
aveva
la
avrebbe
neclao
Elettra
tal modo
la
vera
viene
a
(Elett.vv.
ed
è
Oreste
minacciarla
a
Egisto
e
di
come
ma,
teristicadei
che
solo nella
bene
si
inveisca
clude
con-
contro
E
insultarla,ed in
perchè
sono
Miceneo
di A-
v.
(tlett.
anche
io)
lio
nell'esi-
più
poeta
le parti
tragici,
invertite,
rappresentazioneo
rileva, sta anche
di
sione,
questa inver-
e
nei motivi esteriori,
nell'intima
Clitennestra
offertale del
trova
marito,con
qui Euripide, come
l'ammesso
ele
le minac-
e
Egisto uccisore
due
che
ne
buo-
sono
non
il nostro
nei
personaggi. Tanto
di Cassandra.
ad
deboli,gli insulti
Quindi
del delitto nella occasione
pare
ne
sinio
spinse all'assas-
insulta, minaccia
Clitennestra
sta
non
i
Elettra, mostrandosi
alla natura.
coerente
e
dichiararsi vinta,
ancora,
ed
che la
dice il contadino
come
Egisto
madre:
dalla
figlidel primo letto,e
503-646).
euripideo,troviamo
dramma
gamennone,
Me»
mentre
figliaErmione.
sua
causa
re
amo-
v. 562)
nQÒ£ àvògòg (Elett.
Clitennestra non
sa
risponderealla
ragioni,specieverso
Nel
i
verso
continua
ma
figliuola,
riconquistareElena,
ragioniaddotte
convive.
ora
grande
fu TTEidù nanod
dello sposo
quale
solo
perchè Agamennone
giustizia,
sacrificare
alle
che
259-
afferma, d'esse"
confessa, anzi
con
per
potuto
dicendo,
col
e
la ccndotta
condanna
vv.
(Elett.
figlia ingiustamente,per
risponde
sottratto
avere
operatrice dell'assassinio,e
vera
Menelao
verso
si
operato
avere
di
il piccolo Oreste
Clitenestra
295).Inoltre
re
omicide
mani
sue
anche
piange, rinfacciandole
questa
concubinato.
carat
vo
motimissione
l'intro-
nella Medea,
Elettra
non
100
—
ribattere le
sa
la vanità
figliadi
di
ragioni della madre,
la
e
condussero
Leda
leggerezza,il lusso
avviene
dello sposo,
domestici,diviene
badendo
bene
Clitennestra
le
mite
Wilamowitz
und
colpa
Hòrer
del
la
luce
nella
vendetta,
le condizioni
essa
dal
di
è
invoca
di
i
alcuno
rovina,anche
di
più
nel
Sym-
tennestra
Cli-
pure
che
figlia,
fato, non
placabile
im-
care
giustifi-
sa
anche
di
un
Hermes,
il
nella
sti
che
davere
ca-
ed
uomo
che
che
-
si
non
a
lui
poi
misoginia.E
della
e
sua
appariscecome
il poeta
cit. pag.
più g
le
figura di Clit
determinante
Egisto, sul quale
in
la
di
accusa
delitto è
(1) Cfr. Wilamowitz,
pare
colori, senza
causa
colpa sua
ito
delineate
foschi
-cora
a
Oreste,
figlioletto
|
Sofocle
lato è
sinistra:
il
bedue,
am-
opposti
ertprxe
445)
v.
suo
muovere
un
per
que
per cui,
eccessi
Sofocle, è
al
in
implacabile.Ed
reità, anzi
figli del
tristi e
da
il
di gettare
mette
ma
spinta ad
di
sventure.
pensasse
Agamennone
ombra
sua
d'altro,che
più
Mutter
tragico elemento,
sono
comprendere
preoccupato
coi
il
fato
la sola
disgrazie e
nestra
Erinni
una
Clitennestra
contro
sizione
po-
afferma
tenta
della
del
causa
èfiaa^aÀlodr],
( E'ett.
voleva
essa
da
medesimo
confessare
favorevole
a
apparisce
delittuosi. La
e
stesso,
una
(i)».
solo
non
ri
comparire
come
die
ri
dove-
particolari dell'avversaria,indotta
pure
condizione
sta
leggenda,
più
fur
e
non
delitto,in
die Tochter
delitto sul marito
una
del
empfindet
Widerwille, gegen
in
delitto
colpevole
della
suoi
fa
ci
madre,
la
snaturatezza
Elettra
mentre
che
carattere
dei
quasi più favorevole,
e
Euripide,contro
la
nel
dimentico
adultero,
non
der
«
che
na
condan-
ne
la lussuria
e
l'esempio di
ragioni della
quasi
più
dopo
solo
ma
al delitto. Il cambiamento
corruzione
pathie
—
233.
accumula
102
—
il drudo.
re
Sofocle.
In
Ma
effetto di
naturale
polemica
invero,
la
e
difficilmente si
se
trovò
ebbe
tardi
vita,
rende
dipinge gli effetti in
quanto
atto, sentiamo
sind
(1) Nun
noch
Moral
nicht
ripidesdes
in seinem
Polemiker:
a
anders
op.
stellte
Anno
diretto
che
pi
tem-
donna, eglice
la
per
ne
età, condizione
sua
tra,
maggior compassione: Eletraffinatezza
maggior
con
Ma
stessa.
schwer
bessere
sich
della
in questo
zu
einen, anch
Dazu
Poesie.
non
ist hò-
verfiel Eu"
Feuler der meisten»
gerechtenEifer indem
der
extrerren
AufTassung bei Sophocles ein
Cfr.
Philol.
56
e
ved.
Steiger,
566.
(2) P. Cesareo,
Antica,
più
un
la
mostruosa
Polemik
gegenùber»
Extrem
cit. pag.
an
grandi apostoli
verginequellacompassioneche
und
Poesie
vengono
con-
Euripide oltep^ssii suoi
desta
la
per
che
penetrazione
fatto la madre
abbia
non
ai
casmi,
sar-
il Cesareo,(2)che
ma
intima
al delitto
attende
teorie
sentimentalità,loi-
crede
figura
una
stessa
natura
quale
più
che
il fato
stessi. Se
di
solo
la
soffrì tanti
e
civiltà ed
Aristofane,
una
cui sembra
realtà,per
la
solo
pide
(i)Euri-
nuove
quelle lodi,
tributate
di
sue
ostacoli
si tratta
al riso
colla
e
presenta
Rap-
unire
possono
le
per
pervertimenti etici,come
motivo
here
e
tanti
della virtù. Non
contatto
lea
eschi-
sia
il Wilamowitz,
grandi pionieridella
ai
danno
dice
drammi
i suoi
per
più
o
figura
invocazione
questa
poesia,come
innovazioni
di
ed alla
e
effetto
polemica e di razionalismo, sibbene un
della maggiore affinità del poeta e dell'arte,
la
col-
vita. Ed
che
che
Euripide
che,
tempi più civili,
fetto.
con
più rispettoed af-
tendevano
crediamo
non
fra
ed innovatore.
dei
progresso
questo, alla donna
cismo
v'ha
Questi ligio alla tradizione
Euripide il
ed
divario
conclusione
Clitennestra, quegli più umano
di
per
—
X
Aristofane
pag.
246.
è
fonte
storica}
in
Riv.
di Stor.
103
—
avuto
avremmo
vìve
che
lei
a
nel
ha
mai
seg. )
se
dirà
e
( Oreste
nel
che
33
v.
delitto,ma
al
la
sta
sua
diminuire
dai
i
stati
notare
sunt
boni,
erant
Castor
quare
Pollux
et
ammirata
presentare
cordato
noi
l'arte,siamo
altrimenti
dalla
che
convinti
leggenda
e
dalla
per
(1)V. Kraus,
la vittima
op.
cit. pag,
( Elett.
che
86,
(non
boni
Electra
l'odioso
di
non
ci
donna,
più
-
tere
carat-
conosciuta
di
la
to
fat-
ha
qui
et
no
so-
tì
Euripide sen-
».
tradizione.
per
Elettra
iis attulerunt
ch'egli
nascere
sata
scu-
perio,
Apollinis im-
scusare
carattere
poeta, in conclusione, facendo
compassione
autem
abbiamo
ne
questo
stata
(1)
autem
eos
eonferrent
di
compii,
volitantes
aera
salutem
quid facerent quove se
quindi più tardi il bisogno
Elettra, ma
Kraus
Orestes
centes,
di
Il
egerunt oboedientes
nam
di
era
ed
Oreste
Per
«
pericula liberamus.
magna
certe
che
adiuvamus,
non
già
ba
ma
finale dell'Elettra
scena
scrivendo
malos
accusarlo
vendetta.
nella
questo
mare)
super
nella
modo,
alcun
colpa, che
sua
quali riconoscono
giusti
invero, è presente
Elettra, per
la
Dioscuri,
)
1301
ad
odio"
Pilade
da
aiutata
venne
partecipa in
vi
non
quale,
più
è
non
e
1203
v.
sorella,la
dalla
si. Pilade
scusai
per
presenza
cita, onde
v.
)
delitto
suo
affermare
anche
( Elett.
Oreste,
nell'
perdona
non
ma
osa
madre
spinto
stato
più tardi,
anni
quattro
sa,
iosse
non
Oreste
sua
simo
umilis-
il matrimonio
imposto Egisto;
suo.
anche
sa
essa
ragionevole,anzi grande;
sopportare
uccisa
avrebbe
però
Ma
vero.
più
agli uccisori del padre
che
quella di Sofocle,
Euripide, come
e
energia
mostrare
sa
buona
più
mostrarsi
di
vendetta, è
la
presenta
rap-
tale sentimento.
la Elettra
per
ci
il poeta
Clitennestra, ed
per
appunto
Anche
—
Pare
forte
ed
poteva
cosi ri
che
senso
il
di
voglia
giustiziera,
104
—
far
determinanti,
colpevole
?
di
risentimenti,
Forse
la
donna
la
Forse
insulto
è
non
domestica
?
(2)
(1)
Vedi
G.
la
è
più
sorella
ed
Giannotta,
durante
fratello
mi
sono
nel
mio
!
di
Elettra,
(Oreste
il
poeta,
Clitennestra
Agamennone,
come
con
io
la
v.
quale
per
nell'Oreste
meditazione,
del
poeta
sentì
Elettra,
terrori,
stione.
que-
e
che
che
Appare
tentò
la
placabile,
im-
volendo
col
O
«
giacché
mi
ha
tato
por-
chiaro
il
sassinio
l'as-
date
riabilitazione
rimorso,
cura
giustificare
determinRnti
cause
ma
accusa
Sciagurata,
segì.
quale
così
già
si
colei
il bisogno
la
e
ella
tutto.
nell'Elettra
tenta
chè
per-
madre,
commesso,
contro
col
vecchia
Elettra,
delitto
1181
le
d'una
fratello
madre,
rito
ma-
na
don-
nella
vigile
oprar
al
il
se
infedele,
della
i
ad
mia
contro
seno
del
pensiero
di
stata
sono
dì
Anzi
del
scacciarne
E
giustiziera
malattia.
sua
per
armata
suo
custode
il rimorso
il fratello
la
?
lesione
(i)
il
408,
carattere
e
la
e
la
sentirà
scusare
snaturata
affettuosa
assiste
il
d'amore
e
moglie,
nuovo
don
27.
p tg.
nel
rappresentato
figlia
la
1890,
alquanto
fede
donna
lato
—
gelosie, di
giustificato
77
pena
alla
di
marito?
essere
di
soltanto
di
della
legge,
na
don-
la
tradito.
della
del
v'ha
non
degna
capace
capace
Cikmeni,
moderare
di
è
dignità
deve
non
Nell'Oreste
(2)
è
per
Simili
Catania,
come
l'adulterio
pace
diritto
tale
non
Ma
stanze
circo-
l'affetto
e
riabilitare
affidata
è
offesa
alla
vendicarsi,
può
non
odii,
di
dell'onor
coniugale
le
passione
sempre
sentimento
fedeltà
la
pur
hanno
gravi.
tenta
questo
dal
la
eccessi
chi
in
per
sospinta
Forse
na
e
—
quali
ad
misoginia
di
pensiero
delitto
nel
le
per
condotti
essere
possono
perchè
che
l'importanza
notare
—
morale
pentimento.
da
io5
—
L'ELEDR
Sommario:
deiio
euripidea— Opinione
—
Intento
del dramma—
Carattere
ed
l'arte del
anche
pochi
noi
le
anni
di
idee
sue
sociali
distanza, nel
un
inno
di
dramma
un
405,
ed
alla
religioso,le
della
(2) Elena
tradizione,
del
un'altra vittima
cuore
e
(1) Per
Le
senza
ma
il
le idee
(2) Sch. Aristofane
di
sato
accu-
di
volgare
Anzi
la Elena
un
e
dramma
sensuale
castità ed
libera del
alcuna, dal poeta ci viene
Baccanti
vedi
Euripide, Firenze, 191 2.
1060.
Testnqf. vv. loia
—
tista
ar-
la chiuderà
Giacché
(1).
donna
e
empio ed ateo,
come
divino.
religiosenelle
Baccanti
carriera
tipo perfettodella
volere
costrizione
poeta
l'Andromeda, fu
con
fìsse. A
morte,
sua
un
sua
e
castità,come
Baccanti
è la
non
la
quando
sviluppo,
suo
avverrà
quasi la
alla fede
Euripide,rappresentata
fortunato:
l'Elena euripidea
stabili
aspettato che
mai
saremmo
già
erano
definitivamente, egli accusato
con
e
massimo
giunta al
era
misoginia, chiudesse
con
omerica
tradli'one
e
rappresentato nel 412,
venne
poeta
di
ci
non
Steiger—L' Elena
cernirne
poeta— Conclusione.
del
Questo dramma
già
Leggenda
Ettore
suo
rap-
gnoli,
Roma-
io6
—
in lotta
presentata
volendo
duto
neanche
poeta, dalle
convinzione
sovrani
sancita
nei
r eredità di
Elena
aveva
monumenti
Filod.
sarà
l'umanità,
al letto
Iseo
c.
al
da
cui
a
Troadi, la quale
può
fa strano
restar
fedele
del
dalla
tima
In-
spet tino
che
ce
con
quei to
a
tradiz
une
o-
preesisient(Iseo iel% 64 (1)
do questi
poeta,
o
quai
ci offre
pure
del
ali: memoria
tavano
abidele
fe-
dunna
la
Andre
contrasto
che
un
pio
esem-
naca
ne
può disporre liberarr enì-
non
come
esempio
luttr
lato ci offre
un
lontà,
vo-
ste,
res
:m
ce-
sua
più gravi probleir
sui
se
della
IV eredità di Pi?;
coniugale,dall'altro
di libertà
né
e
"lla
e
redenta
meditato
più
più
lett rari
§14,
dunque
sempre
cuore,
anche
repugnare
balza
ito
arito
npranee
alla donna
t;
cuore,
n
siste,n
trarne
certo
1 lena
del poeta, che
del
le conte
pot-va
eroina.
sua
r;
parenti,
facev.no
non
cu'
padrona
consiglidèi
i diritti del
egli doveva
ne,
e
a
nemoria
la
quali egli non
raffigurarela
per
e
i
fare
potevano
non
neno,
aiuti, :ia
senza
subendo
non
Teocl
con
macchiare
Essa
morto.
—
del
norto
ile
suo
a-
n
rito.
Ugo
Steiger (2) ha
(ì) Iseo
dell'ereditàdi
TzevBGVai
ovte^àveuòorov
ovvoiKEÌv
6àv
".
1-2
1.
75
(a) « Iedemann
Odyssee
«Als
wobei
»
dritte Quelle
aber
pag.
mòchte
Entriickungan
den
Menelaos
Odysseus
und
Penelope
Dramas
EuripidesU
di
«
"i2jr7. vrèmri
}v èri, tqu koi
iòa elvai, àÀÀt
Pi
vójuov ?y è
§ 64, 1,
ro
dies
ich
e
I
siebenjàhrige
der
0-
vovtiv
jtuvv
ve
:
d-
uòaTeren
e.
-
zugleich eine
Philolog.pag.
Odyssee
e
rfahrt und
Odyssee
dem
gleichzustellen sind».
in
14:
una
zio
Ini
altsangtbe
202.
nur
des
§
dra urna,
e.
die
sonst
\e
uaì dn
sicht, dass
ist.
in questo
fj fjyyvdeìoavuaxà
«
iSKOj dell'eredità
_
Fortnione
der
Filociemc
7iqooT]k£.
TTjv KaAAin
ovoav,
Aai
ravvisato
Menelaos
,
Wie
207-07,
n
da;; W
tft machen
inder
wàhn
erinnerti,
und
entstand
1908.
imh
e er
die He
cer
-d
H
lena
u*s
107
—
—
parodia dei personaggi omerici, specie dell'Odis:;ea:
somiglia
lo
Ma
Penelope
a
Steiger
in
leggenda
credere
può
che
vediamo
donna, che
figura di
ai doveri
farle
donna
l'annunzio
d'aver
850.
di
il
Quindi
greche, che,
copertidei
fatale è
un
amore
e
lope,
Pene-
era
to
giun-
Menelao
va
ch'egli crede-
e
pura
una
avrà
buona
nuova
la
me
co-
na,
Ele-
dell'Oreste,diversa
nome
per
non
da
spartano
re
Euripide
il cui
«
la
non
Ulisse, né
Elena
in
sarà
morte
parodia di
Elena
Elena
sua
vera
delia
cuore,
Penelope
morte
la
la
figlisui campi
legalepoteva
certo
lati differisce
Troia.
tradizionale
del
Non
A
fedele
ogni ostacolo, anche
dall'eroina delle Troadi
dalle madri
v.
Né
na,
è Ele-
sposo,
convenzionale:
vita.
della
trovare
dello
contro
cercare
per
figura quale
l'amore
Menelao.
da
lasciata,e
dalla donna
della
molti
a
di
(i)diversa
(i) Come
che
zione
tradi-
questa
il diritto
legge
tomba,
sicuro
avuto
consolazione
la donna
la
per
errando
sangue,
la
ne
invenzio-
intento.
suo
dopo l'annunzio
sopravvive
pericolo
Ulisse
come
i
che
caratteri
scelto
amante
nozze,
oltre
perchè
l'ha
al
bella
quando
l'obbligo della
persino col
cadere
ed
casta
lei
In
continua
andava
ed
più
nella
nuove
e
Omero,
fatto
è tutta
non
abbia
Euripide
culmina
contrarre
Menelao.
che
al
peso
idee
sue
coniugalianche
necessità
Ulisse.
presentò quei
ne
alle
ad
di novità, quanpreziosismoletterario,per amor
do
la
ancor
qui quello svolgersi della diiesa del-
per
di
quale
si confacevano
più
troppo
parte preesisteva,che
del poeta, il
si
dà
non
Menelao
come
na
Ele-
stato
era
lei
detto
maleveduto
avevano
di
ro
battaglia,insanguinatidel lo-
loro
poveri corpi dilaniati. Qui
debole
dirà Aristofane
strumento
nella
sua
in
feroce
mano
satira
degli
Tesmof.
108
—
—
dei, che l'hanno presceltaper esguire la loro
diremo
Dunque,
la
le
la
noi, un'altra
quale
soddisfare
per
badando
vittime, non
(:).
volontà
prema,
su-
fatali conseguènze
e
ha notato
Nell'epilogodell'Elettra,
gli ateniesi alla su, Elena
prepara
infatti i Dioscuri
Dicono
.à»
chia
propri capricciammuc-
:
a'
della
di:
volontà.
stolta
sua
vittima
voi
il W(
de
Euripi-
casta
{JEL'trav.
e
pura.
120
re
dàyjsr LJqcot'cogyàg
'EXèvì]
lineiAmodo Aìyvnxov Ouy^Adev
òòy/.ov
èu
'
Sin
da
dalla
Elena
prima
come
sia
essa
saggio dei mortali,
Troia
a
è
non
la
di
che
rispettto
si
ella
morte
sua
custodita
andato
ha
di
fidente nell'antica
Afrodite
(1) V.
Palermo,
conservarsi
la
sua
Nicola
(2) Weil,
(3)
tutte
V.
op.
Per
Magna
relativi
a
Mancuso,
graphie% Leiden,
v.
"
j
causa
vuole
sarla.
spo-
stata
28
Eurip.
-
a
eynata da
as:
pure
(El.vv.
di
marito,
30).
con
commento
come
anche
•
XXXV.
seguita
op.
La
Grecia, Pisa,
Stesicoro
ma
pericolo,a
qude
ro
665.
le altre vedi Terzaghi
particolareU.
nella
cit. pag.
la versione
Elena
pag.
imeneo,
il
o\
simula
suo
primo
suo
Paride
a
Terzaghi,
i9i8,Introduz.
al
essendo
pura,
bellezza
re,
I-
vv.
ba
prot zione, ella viene alla tom-
Proteo, perchè, fedele
stui vuol
0
(Elma
suo
in
Mercurio
Proteo, il più
re
un
il
vede
Teoclimeno, figliodell' estin
E
il
j
sapp
trasportata da
stati,
esservi
per
(Elenav. 34).Proteo
pò
dramma,
questo
l'aria,in Egitto (3),presso
attraverso
mentre
di
scena
Qv}(i£.
da
Euripide,
cit. pag.
lirica
1912
pa
classica
:.
Vùrthei.m,
19 19, pag.
64
e
XII.
seg.
194
Per
Stesicoro
in
greca
e
seg.
Stesichoros
Per
per
v.
in
òicilia
ti
i frammen-
/rag.
uni
Bio-
e
no
—
ve
{Ifigeniain Taur.
pari al
astutamente,
serbato
può
essa
il
puro
piace,perchè operando
ci
riavere il
all'aiuto di Teonoe,
Elena
(El. v. 830), mentre
di morire
al
accanto
ecco
la
più
sfatata,con
donna,
purifica questa
•
sufficientemente, da
tragico.E
la donna
la donna
stessa,
e
contro
la
ci attestano
è
la
financo
E
qui
abitudine
si
della
(a) V.
Levi,
Ifig.
op.
laur.
(v. 1049) Ercole
consiglio
(v.
che
qua-
del
di
conscia
fa della
da
ghi
luosua
canto
un
tro
muliebre, dall'alaffetto
suo
verso
scommette,
Euripide non
nel
caso
donne
di
ha
nel
Elena,
luto
vo-
re
trar-
noi
283.
570)
Far.
dipende
scaglia in più
sottile abilità delle
cit. pag.
può
salvamento.
a
inganno gli uomini, poiché
Att.
solo
Atene,
sacrifica,tutto
ricordare
a
e
esser
furberia
prova
tutto
trarlo
vita,per
torniamo
della
chiara
e
pel quale
far pompa
in
grandezza
evidente
una
il consorte,
E/tua
questa
in
che
il nostro
questo
dovesse
né
potesse
anche
altro
più
preso
Euripide. (2)Il sacrificio poi che Elena
lagrime, se
chioma, le gramaglie e le sue
bella
(1)
fosse
pide
Euri-
sotto
dimostra
si dava
alla donna
non
Elena.
il Levi,(i)avventurare
un
agliuomini,
le sarà
fedeltà, tutta
parlare saviamente,
sa
fronte
che
dalla educazione
sicchè
non
bene
preghieradi
una
sé
quale misoginia
peritanza,nota
con
o
se
ad
il che
più nobile, più ideale,
aspetto,
di
la presenta
ce
e
giura
(El. v. 839)
nozze
attorno
creata
nelao
Me-
sposa
la sorte
se
giuramento
questo
leggenda
comune
fedele
sempre
primo marito,
suo
dice
donna,
stringere barbare
contraria, anziché
Ed
la
correre
ri-
osa
commuoverla,
di
si sforza
e
soccorrevole
è
alla donna
perchè
Elena
(El.v.795). Anzi
letto
suo
soltanto
quale ha
al
Menelao,
suo
è
Elena
di
l'astuzia
1032);ma
v.
anzi
momento,
—
(w.
Sappi, (v. 295) Orest.
534-35)-
(v. 680)
Ili
—
rir mia
co
dallo
suggerito
è
re
di salvezza
D'altra
lei è
entre
r
compagno,
bu"n
boidano
gere
e
es
ci
in
barite
r
ed
sa
avtm
la
:"
vengono
sventura
losse,
subisce
non
fii.o
inv
causa
(El.v.
E
che
osa
Elena
se
le donne
Se
ordito.
dinanzi
perchè,
in
perchè
liberarsi dalle ab
le
;ontraddire
o
lontana
della
essendo
di
Morte
di
Teucro,
che
accuse
a
ribellarsi,ma
da
Frigi
è
ed
le
to
tut-
sola
innocente
tanti
-
fedeltà.
sua
presenza
li sentire
our
perchè
ne,
disperazio-
della
può
della
premio
de
gri-
suo
soddisfa, appunto
Elena
fin"
Teoclimeno
a
questo
coraggio
ab-
ben
molto
sa
all'oltraggio,piangendo poi
triste sorte,
sua
la
stata
Achei
re).
Teucro
mentre
perchè, pur
h
ne
s
v.
saggia,
essere
la
soltanto
quali desideriamo
ci
dal
mi
pri-
suo
le
rità maschile,
il
avere
al
staccarla
brobrio,
ob-
ed
onta
sempre
to
tan-
attira,
1) e
soltanto
dopo
Teoclimeno
parte
dettato
tal modo
rivede
suo
contro
essa
sia
la medio.
vien
nozze
Essa
52
ineHspettisce,
ma
ingai io
o
ed
pi
'l'intrigola
rappresenta
del
profondità
suona
può
che
simpatie,per
la
preclusaogni via
la
fedele
furberia
presentare
ra
non
giuri
inganni (El.v.i
i
già
tome
rim ista
sua
nostre
fine abbia
che
cui
a
Quindi la
mai, le
se
suo
no
l'ingan-
all'inganno ri-
ella finalmente
che
quando, il
tempo,
morte.
si vede
scorgiamo
parte
Menelao
verso
del sacrificio,e
pericolo, ed
stesso
:lisperazione,
quando
p^r
aflrtto
sublimità
stupitidella
ne
—
partendosi
avendo
sembianze
tuttavia divei
apre
da
il
o
errabond
né
lei augura
ogni
simili
molto
costei
cuore,
ritorni
,,
più
a
ad
tà,
felicini,
Ele-
manga
invece, ri-
Sparta (El
160).
Ed
è I
n
così inveisse
to
naturale
contro
drammatico,
che
la
per
m
cu
Teucro,
sera.
In
come
questo
può scoppiare
quali precisamente avvengono
nella
gli altri Greci,
è appunto
fe,
l'ef-
l'urto delle
sioni,
pas-
vita di
tutti i
uà
—
giorni,per
cui
Elena
giudicio
non
deve
con
Menelao:
calma
e
render
umano
della
sostenere
per
di
programma
ancora
ingaggiato.Portando
tradizione,egli
in
donne
dare
triste
duramente
sorte, la
anche
contesa,
e
della
telli
205), di
sua
perduta
a
desiderare
cancellarsi,e
di
come
credono
(1) Ariosto,
Ori.
che
la
sua
rea
madre
di
riabilitare
anche
fatta
stata
sposare
Canto
barbaro
I
-
St.
v.
sua
taria
involon-
arriva
a
al
suo
pensa
dacché,
2.
e
fi-
sfiorire
gli Elleni,
Essa
fra
209)
191-
avesse
uomo,
VII.
di
200), dei
(El.vv.
251).Ed essa
272).
sua
inveisce
causa
fama, prestino fede
v.
essa
la
ed
le
gli usi
e
troiani
misera, affinchè
(El.
ad
scopo
(El. v.
bellezza
sua
all'onta
Pur.
riabilitata dalla
compiange
è
(El.vv.229
fama
audacemente
s'era
l'ha
greci e
idee, come
sue
bellezza,
sua
tardi
to
argomen-
consuetudine
essa
della
diventare
ogni
suicidio, anziché
la
divina
tanti
le
sforzo
perchè
violenta
ed
si dovrebbero
la
infelicità,
volontà
morte
(El.v.
nanco
e
per
lo
più
Euripide,porgendo
l'Elena
che
Afrodite
contro
in cui
impedivano. Elena
sua
Ma
volta
scena
cui
per
quei diritti morali,
ateniesi
della
sulla
costui
a
innocenza
sua
chiaro
una
ci rappresenta
generale,
della
motivo
trova
(i)
ogni insulto,con
accettare
lotta sociale
una
goli
sin-
per
»
erra
condotta; lo farà
sua
perduta fama.
sua
questa versione,
o
Teucro, perchè
disposta ad
della
conquista
forte
spesso
come
serenità, fiduciosa del trionfo
e
della
è
ora
lato
sidera
con-
tristi conseguenze
a
conto
che
umano,
solo
un
contraddicendo
saggia non
è
da
spesso
elementi, conduce
Ecco
giudizio
la fallacia del
gli avvenimenti
«
—
mentichi
dire,
ono-
al
essa
ii3
—
dice, quando ad
la vita
Ed
in
il
si ha
e
E
vi ha
Aristofane
Aristofane
travisò
i
anche
sicuro
danni
ricordarsi
sa
atroci
pel
della
in riva al
ha
Euripide
invisa
la
della
si mostra
e
figliache
una
cfr. Odissea
morale
di
sa
sola
il nostro
ogni dolore
a
cui,
suo
ma
a
volta
v.
fa
ella ha
malgrado,
ra
anco-
la
mento
senti-
madre, ed
anche
ce.
genitri-
sua
madre
affettuosa
gioie della
alle
tutta
v.
la
Elena
glia
fi-
moderno,
precursore
degna
sua
ad Elena
173
e
seg.
grandezza
che
partecipato solo in
non
sua
non
in questo
[Iliadelib. V,
263). Ecco
poeta
cui
Ed
fa ricordare
non
di
triste fama, la
sua
come
troppo
nell'Iliade
lib. IV
cui
Elena
ha
cagiona
colpe della
le
espierà
pensare
Omero
mentre
casa,
sua
perchè
un
duto
per-
segno
Elena
le
scostumata
Euripide ci rappresenta
tenera,
hanno
dimenticato
ricordo
marito.
figliadi
innocente, la donzella
venti
parole ro-
in
rase
ha
non
causa
a
trovato
ancora
anche
e
più
dio
prodotto ecci-
ha
frigio Xanto.
questo
e
dolore, perchè
essendo
comico
ha sofferto
avere
sa
le sorelle hanno
piccola Ermione,
non
che
sotto
Ilio che
sventurata
palpitimaterni, giacché
poco
il
quale
dolore, figliche
sopra
padri, mentre
le chiome
lutto
più
e
morale
vediamo
oggi
noi
che
capricciosa,
pianto, dolore
i
il
falso simulacro,
suo
Afrodite
contro
e
che
fatti,ma
più profondo
per
e
posizione
dall'op-
appunto
di vista.
punto
Elena
combattere,
poteva
che
morale
di allora. Senso
l'Atene
l'altra.
dal-
Euripide
di
senso
che
ma
ritti
i di-
per
Fedra
e
nell'arte
sentiamo
noi
mai, per
parte
che
precisamente nega,
che
afferma
una
de,
Euripi-
di
scopo
morale, quel
senso
di Aristofane
temibile
da
ci convince
profondo
lo
quanto
Medea
con
questo
un
di
compimento
della donna,
296).
chiaro
parole suona
queste
anche
il marito,
ingrato
ingrata (El. v.
riesce
stessa
è
donna
una
—
può rimediare
piange
com-
renza,
appa-
(El.
ii4
—
ed
361-69)
vv.
che
(El. v.
381).
la
E
di
il
suo
affetto
Menelao:
ravvisare
chi
«O
si
moglie (El.
perchè
nella
nell'uomo
ai
sua
greci
semplicità
lacero
sce
ricono-
esclama, è divina
essa
(El. v.
ama»
infelicissimo
reputa
Dei,
alla
danno
e
si riscontra
quando
intenso
imprecare
portò morte
e
d'animo
nobiltà
sua
piena
Ilio
distrusse
bellezza
che
può
non
essa
?
—
560),mentre
il peso
sotto
sa
co-
Menelao
dell'onta
si
della
565)
v.
èyvoùg yàg ògdcdg àvòga òvovo^èovarov.
Ed
si sforza
Elena
che
una
convincerlo
aggiungendo
come
Quando
poi
dimostra
come
è
la
(El.v. 674)
^ama (El. v. 715)
fu
data
an-
e
né
rea
(El.v. 720)né colpevoledi
il
nulla
(El.
Menelao,
contratto
mentre
verso
in
no,
l'inganno divi-
di
fama
pessima
O'ùòèv rfjs dei
fiéfiaiov
non
sia
non
Giunone, siano
Elena
vera
ella abbia
Paride
essa
di
il sospetto
cessato
mai
rivelerà
volere
per
gode
ingiustamente
ed
di Elena
stesso
Frigi, mentre
e
Troia
a
immagine foggiatadagli Dei (El.vv.590-
sua
92^ poiilsimulacro
Achei
come
col
gli
ro
barba-
ingiuriosa
£%tov
padre, né
ciò di cui si
rea,
619).
v.
sofferto
xv%i]g
è
Elena
nozze
ha
ti
mor-
verso
accusa
Dioscuri
i
(El.v. 721)
ola KÀfjgerai.
....OTJÒ'èÒQaoas
Essa
è capace
del marito
fedele
E
e
Teonoe
di Menelao
di
ogni più delicato affetto e
quando vede
virtuosa, innamorata
da
viene
al
dello
sposo
lei pregata affinchè
fratello
donzella, strumento
chiaro
Teonoe:
Teoclimeno,
di obbrobriosa
e
non
non
trama;
trema
per
esempio
la
te
sor-
di sposa
(El.vv. 857-64).
sveli la presenza
rendersi
mentre
così, lei
Elena
da
~....II5.—
„
ed in Asia, per
tutti odiata ed in Grecia
ritornare
possa
ed
essere
in questo
ad
coerente
poco
parodia.Egli
anche
nei
rico
un
tratti in
1' eroina
quasi noi
un
adulterio
le conseguenze
da
del
duello
sarà
derio
figlia.
(2) Essa
assistere
per
di
al
sì
a
Ma
lungo tempo
suo
ratto,
tutti i dolori
(1) Vedi
Ifigeniain
(2) Iliade,lib.
(3) Iliade,lib.
Ili
v.
Ili
vv.
ed
ha
dei
i
170.
154-160.
tra
per
delle dee
sopportaticon
desi
un
ed
Troiani
una
di
sua
i vegliardi
di loro: «Ah!
sopportino
mile
si-
donna
immortali»
viene
dell'adulterio,come
la
el-
alle porte Scee
va
Priamo
sventure
Aulide.
ed
patria e
sua
iliaco,Paride
sono
messo
com-
Paride, ed
e
vista dicono
la bellezza
Elena
ha
contraddizioni,
ricordo
un
palazzo e
i Greci
accenno
sto
que-
l'Iliade ci presenta
Menelao
della
sua
tante
questa: ella ha
in questo
del
che
diversità
fallo. Essa
incontra
ma
Troia, i quali alla
dopo
e
suo
duello,
rimpiangiamo
non
tra
della sfida, ha
lascia il
•
stanza
leggerezza e di incoCosì quando apprende che
primo marito,
suo
ome
di
mito
luogo
aver
l'eroe
capire. Ella
a
di questo
muliebre.
sesso
donna,
sua
personaggio enigmatico,
un
delle debolezze, delle
un
una
protagonistadi
dal fato, e
imposto
come
deve
la
e
quasi
profonda
una
riusciamo
funeste
il prezzo
del
Ma
alla
rinasce
poco
omerica
non
in Omero,
apparirci
un
per
aspetto
un
pare
inferiore
è
Elena, nell'Iliade,
che
rimorsi
cui
947-957).
tra
dramma.
volte
ne
di
926-943).
vv.
assume
omerico,
eroe
ma
fa-
mostrato
(El. v. 894,
(1)Menelao
mille
è
(El. vv.
notiamo
dramma
ha
realmente
quale
pudica donna
stata:
sempre
Anche
la perduta
Sparta, e riconquistare
a
considerata
essere
tradito ilconsorte,
aver
(3)
to
quasiscusa-
tutta
la guerra
solrassegnazione,
n6
—
tanto
la bellezza
per
risponderea
care
nelle
«essi
assenza
mostrarsi
dice
—
Menelao,
a
Afrodite
quella
di
la
e
sempre
passione
ricorda
il fallo
ci fa
agli Dei
il marito
ci sembra
la
i due
IV
il dubbio
Elena
(1) Iliade, lib.
V.
(3) V.
Ili
conscia
della
ispira.Data
sta
que-
vv.
si
nome
suo
mularono
accu-
funeste,
e
figura di
145
v.
un
punto
ap-
te
vacillan-
più
sogno
e
seg.)
e
ne
la
il
e
Masqubray,
op.
cit. pag.
Masqukrav,
op.
cit. pag.
in lui
ma
pensa,
rò
pe-
della
attribuisce
v.
fatalité,celle
vicino
lib. XXIV
242.
243.
a
v.
tamente
cer-
moglie.
671),
de
tipo è più umano,
lo sentiamo
176-180
Elena
Menelao
lib. Ili v. 164)
[I/iad.
(v. Eurip. Andromaca
sur
essi
talvolta
Se
del tradimento
doute,
umano,
la influenza
sposi conciliati,mi
quelloche
«rejettesans
eminentemente
essa
parlare del passato.
altro ve.
il fallo di
subisce
e
ta
on-
(2).
{Oats.lib.
rimasto
che
la mia
incerta, fuggitiva e
(3).In Euripide invece
femme»
(2)
è
sua
conoscere
Priamo
come
loro
osono
non
mentre
leggerezza, sul
donna
di
debole,
perchè
troviamo
evitano
E
della
accorge
più tristi,luttuose
che
una
Nell'Odissea
è
guerrieri
greci
qui venuti, ma
di Paride,
e
l'anima
tal punto,
non
va
vi-
malgrado questirimorsi, Elena
perchè
che
maniera
Ma
"
le avventure
a
fra i
già
disonore.
inconstanza
sua
disarmati
guerrieri,temendo
bellezza, sente
sua
rimorsi
toccanti
d'una
esprime
e
dei
ritorna
di
e
invano
son
—
guito
se-
si
consumando-
pace,
Polluce, e si
e
ha
agli sguardi
ed il mio
non
ella
allorché,cercando
fratelli Castore
i suoi
avuto
impressionare quei vecchi,
ancora,
cui
parenti,la figliaunica
ha
bellezza, e che
sua
vece
in-
saprà
in
giorno
(i). Naturali
»
Elena
Ma
«dal
che
non
lacrime
dovevano
della
Priamo
ella
compagne,
spesso
che
donna.
una
abbandonando
figlio,
suo
le
di
—
noi, nella
760.
sa
anzi
sua
n8
misogino,
poeta
di
tipo ideale
un
fedele
sposa
Questo dramma,
del
sia
sentimento
soltanto
non
cpiAoyùi'ìjg
dire
Sofocle,
a
anche
ma
la
dimostra
èv
uMvrj
conto
la
in
nostro,
Euripide
quanto
come
cumento
do-
un
leggenda fa
TQayq)òiaig.
na
Greci, si potrebbe credere, che simboleggiasseroin Ele-
I
malefica
la potenza
donna.
della
anzi
di
proclamarla degna
finisce col
(El.vv.
i Dioscuri
fratelli,
ed
il poeta
cielo
in
stare
pevole,
col-
come
di alti sentimenti,
donna
come
non
e
la
invece
Euripide
vittima
scagiona presentandocelacome
coi suoi
1686-89).
che
le accuse
apoteosieuripideacadranno
la rappresentazione
esser
mosse
poeta potranno
per
Dopo
al
questa
di Elena,
che
sarà
Elena
dei vari
in bocca
si trovano
che
qui
strage. Meglio sarebbe
di
senza
lei, perchè
alla
Grecia,
si riferisce
il poeta
ntAY eìòojàov
dava
omerica
malvagità e
dice
(1) V.
Arr.
di
Elena
op.
Troia
la
a
non
290.
uauòv
juèya
»
ché
[Orest.v. 250) poiderava
consi-
che
comune
zione
origine, e la tradi-
chi dovesse
sono
cit. pag.
«
di
causa
Clitennestra, non
vera
femminile.
la lussuria
Levi,
a
ma
con
alla versione
motivo,
Andromaca,
donna,
Elettra
il tornare
Menelao
per
danno
anche
ma
stato
è
non
di
[Orestev. 247) oggetto
solo
secondo
20) lugubre [Orestev. 56) perchè
[Orestev.
tanta
delle altre
ricordare.
opportuno
agli Dei,
invisa
dunque
personaggi
crediamo
gli insulti
tutti
valore
avranno
non
pure
come
tragedie,accuse
la
sta,
ca-
avvicini
si
noi, per
e
ci
èv
(i) rimane
Levi,
misoginia
opposto;
esso
donna
affettuosa.
il
quanto
e
dire, che
potremmo
madre
bene
nota
come
Euripide al
di
e
preclarodi
e
Le
nozze
yàfxogma
inveire
sue
contro
con
ride,
Pa-
avi] [And, v.
ii9
—
103)
mandarla
è
amore
all'Orco
dei
causa
dallo
di
dolori
stesso
che
coro
(Ecub.v. 941)
(Troad v. 359) che
che
infelici per
saranno
la chiama
riacquisto,
gli Achei
Le
v.
370).
e
nefaste
da
(If.in
nozze
Atti.
487).
Elena
vecchio
Peleo
addotta
da
volere
sarà
detta
divino
che
(And.
attribuisce
ha
riempito
è
Aul.
le donne
vale
non
la
le
quel-
in
(Ifig.
casa
cui
per
ne
Agamenno-
addirittura
fra tutte
971). Elena
v.
morte
colpa
dal
la
scusa
Elena
di
Or est.
emmim\e(
spargere
sarà
in Aul.
11
v.
dolori
1240)
Aul.
Taur.
anche
detta
agli Atridi
in
(Ifig.
nato
8)
941), della
lei è
morte
130-137) di
prole di
di
assieme
dal
Paride,
a
lei
causa
a
il
tutto
la
sesso
Clitennestra
ce
fe-
sima
1312). PerfidisciclopePolifemo (Ci-
le sue
fu
nozze
causa
figliuoli
(Ifig. in
che
meglio
alla stessa
Ifigenia è
della rovina
Priamo,
Telefo
per
ai loro
1279) ed
v.
di
ma
pessi-
dalla sorella Clitennestra, (Ifig.
ed
anche
1325).Per
v.
v.
Aul.
tutto
lagrime (Orest.v.
e
e
56) sciagurata,
funesta
detta
dre
pa-
739), perchè causò
obbrobrio
58) perchè
il
280) triste donna
cfop.v.
tanti
v.
sangue
donna
sarà
è
v.
la Grecia
vergogna
figlie{Orest.v.539)
Argivi,essa
a
iniqua, (Troad.
di
saggio Pilade (Orest. v.
tanti
a
nelle
che
dal
pure
è
sua
pessima
(And. v. 590)
Menelao
tranne
felice,
vv.
alla
odiose
ree,
da
e
(Troad.
(Troad. v. 1103) giudicatapessima dallo stesso
Tindaro
(Orest.v. 521) il quale si professa in
tutta
in
(Troad.v. 600)
3S9) il quale maledice
v.
druda, pel
ma
come
ze
noz-
Cassandra
sterminio
tanto
considerate
sono
766) perfida,perchè
v.
fecero
Andromaca
donna,
non
Paride, perchè funeste
con
v.
sue
detta
440) male-
v.
le infauste
condanna
ne
le
vuo-
e
adultero
suo
[Ecub.
Ecuba
.
cui
Il
1622).
(Orest.v.
Grecia
della
Erinni
la chiamerà
Oreste
come
—
di Greci
non
di
Aul.
fosse
Ifigenia(Ifig.
immolata
(Ifig.in
di Troia
(Ecub. v«
e di Troiani
(Troad.
(fram. 722), per lei Ermione
tristi (Androm. v. 590) lei è maledetta
da An-
120
—
dromaca
{And.
piede
metter
ha la
{And.
tomba
colpa
bellezza
bellezza
sua
dei
constatare
potuto
suoi
occhi
difendersi
osa
Ecuba
che
779
e
astuzia
e
v.
l'accusano
rito
850
vv.
e
Ecuba
chiama
la chiama
accuse,
difendersi, invece
Menelao
stesso
le altre
tutte
fosse facil
il debito
di
ordina
per
853).
Elena
come
donne
ad
le chiome,
è
sottile
ha
parto,
la
che
sti
suoi tri-
rimbeccando
quale
osa
anche
sebbene
1048). Così
v.
caddero
di
sozze
Troia, e
della tenda,
non
nelao
Me-
randola
affer-
strage {Troad.
tanta
della
causa
a
ciò
diventerà
Elena
innanzi
fuori
di scuola
servire
caste,
esser
in Grecia,
trista,appena
visse, per
di condurla
suoi
e
morte
v.
dell'innocente
1205)gli stessi Frigi imprecano
viglia
merabellezza, {Orest. v. 1395) e suscita anche
Astianatte
alla
morrà
quanti Achei
ai
Elena
che
{Troad.
cosa
tante
implorarperdono {Troad.v. 1030). Lo
promette
tristamente
a
di
Ecuba
e
(Troad.
dei
detestabile, la
donna
ciò Elena
Menelao
segno
{Troad.v. 920),giacché
costumi
affasci-
arte
perchè
un
vicinata,
av-
Menelao
a
molta
tutto
è
e
come
origine di
ed imbelle
difesa
questa
danno,
che la maledice
di
insano
v.890)
potenza
stata
coro
causa
loro
dinanzi
essere
per
l'hanno
quanti
la
55). Ella parlacon
lasciò sola. Anche
le
di
Troia
a
891). Malgrado
v.
ditrice
tra-
del sacrificio {Ecub.
a
906)
v.
dinanzi al
-
chiama
Paride,
{Troad.
essa
sacrificare
(Troad.
e
Diomede,
e
{Troad.
stragi, si difende
Menelao
più degna
è
ove
be
66). Essa dovreb-
2
v.
non
è cagna
dovrebbero
danneggia,
Menelao, Paride, Troilo
natrice
o).Essa
Achille, il quale fu condotto
fatale
sua
di
dell'Eurota,
2 1
lei i Greci
621),
hanno
ad
v.
giustamente uccisa da
268).La
v.
(Troad.
le augura
che
coro,
invece di Polissena, {Ecub.
sua,
la
sede
v.
di
essere
per
dal
sponda
quell'odiata
su
abituale
sua
sulla
103) e
v.
sua
(Troad.
in Polifemo
per
una
donna
v.
perchè
tanta
v.
{Ciclop.
guerra
sia
stata
283). Menelao
tuta
combat-
la chiama
121
—
male
e
AuL
v.
bene, che
non
captività{Ifig.in
Aul.
che
augura
Elena
per
rebbe
il sacrificio
di
Anche
odio
nel
Reso
Elena
e
alla Grecia
ha
anche
il
tutta,
invoca
Sileno,
Castore
e
giusta {Troad.
Polluce, (Troad.
triste sorte,
una
la
perchè
oi abitanti.
chè
per-
dopo
prigioni?.,
35);perchè scorno
v.
di
causa
su
è triste donna
sua
130) ed
v.
ze
noz-
dannose
Elena
su
908) essa
v.
528).
v.
ed ai
la maledizione
{Reso
ch;amano
ambedue,
Troia
a
v,
{Ciclope
180)
di Troia, è
la caduta
poi
la
l'infelicità delie
ad
dannose
Menelao
sa.
ritorno
suo
Taur.
in
greci {Ifig.
disastrose
e
avere
guiderdone
che
525)
v.
compiange
coro
.stessa
tradito
per
tutti i
a
ciandosi
asso-
poter
425).Del
v.
crificati
sa-
ste
degli Atridi,si dolgono Ore-
sorte
Menelao,
Musa
La
a
mala
per
Taur.
Ifigenia{Ifig.in Taur.
oggetto
di
in
{Ifig.
il coro
di
degno
suo
essere
per
344) ed
v.
Ifigeniadesidera
di
sacrificarla,
perchè
Argo, già
ed
Taur.
in
sono
genia
Menelao, Ifi-
e
Simplegadi
alle
in
{Ifig.
ai lamenti
ad
800) ad Elena
v.
arrivino
alla Dea
Lidie
le donne
Ifigeniae
{Ifig.in
riavere
più
vuole
non
lei
478),per
—
lei Ecuba
a
tutte
le
di
Elena
sue
gura
auture
sven-
[Ecvba 1285).
Eccd
quanto
ne
troiani uomini
le
donne,
e
di lei
contro
accuse
sul
pensano
per
nostro
un
formulate,
la
dimenticassimo
poco
poeta
colpevole. Non
solo,
Elettra, Agamennone,
ma
accuse
sono
sta
prima vi-
a
difesa
tentata
più disgraziata che
Andromaca,
Menelao,
che
e
e
varietà,
molteplicità
la strenua
donna,
questa
per
greci
perfino il volgo. Queste
e
pctrebbero spaventarciper
se
conto
Ecuba,
Ifigenia,
Teucro, Tindaro,
Peleo,
dei cori,se dicono
m;.le
di
Oreste, Pilade, per tacere
le loro particolari
dalla
determinate
Elena, hanno
ragioni,
situazione
tragica,in rapporto
tradizione.
rapj esentino
là dove
Ma
il
la donna
questo
coll'idea
vuol
non
dire che
pensieri)del poeta, perchè
ha
difetti
e
data
comune
la
dal-
tali invettive
anche
vizi,per quanto
questi,
difensore
122
—
ne
questo
poeta,
potesse
diventare,
è
appunto
che
vive
può
non
da
nella
—
negarli
ammirare
e
per
o
l'equilibrio
la
vita
reale.
sopprimerli.
morale
In
del
123
—
—
CAPITOLO
Breue
Sommario:
confronto
altro
tragedie di
le tragedie di E
:hilo
e
tipi di
artistico
donne
le quattro
breve
riassunto
Sua
arte
L'intento
—
più importantiper
di apportare
qui
lo
trattare
particolarmente di alcuni punti singoli che
Inoltre
motivo
difendere
a
o
combattere
a
un
di
riserberemo
ci
il
metterne
e
in luce
dare
più
tanto
—
tragedie rimaste
spiritoinformatore.
le
tutte
per
esame
le
sono
altre
e
personale—Conclusione.
conveniente
delle
Analisi
-
Scopo di Euripide
—
—
tale
studiate
testé
crediamo
scopo—
Euripide.
soverchiamente
dilungarci
non
per
ài
Euripidi
Sofocle
scena
ntlmeato
:
continuare
ora
tragedie,ma
nostro
sul
di
;:te sulla
presen
prevaie sempre
Dovremmo
che
tragedie
altre
delle
Contenuto
eoa
vari
nei
òelle
esame
IV
sono
pos-
l'accusa
antica.
L
Alceste
così che
sposa,
ciò che
aranci
è la sublimazione
è
detto
a
favore
di tutti coloro
misogino
un
poeta
od
si
isolati,
A
basterebbe
trovano
i
per
della
questa
alla dedizione
contro
dell'amore
con
tragedia,
per
di
tutto
annullare
gli
le donne.
coniugale che
Né
e
Euripide come
quali considerano
quei pochi elementi, che, sparsi
questielementi tutti,potremo
dell'amore
sola
delle donne,
intera, rappresentando essa
e
donna
poi l'Alceste
contrapporre questa
tù
della vir-
l'incarnazione
non
sarà
conosce
la
gedia
tra-
confini, fino
prima
e
l'ultima
124
della serie
e
se
gloriosadelle
Voltaire
a
di Ferete, del
Ma
dei
de
timents
la
et
(3)come
la
pure
costei
perchè
ciò che
perseveranza
invece
e
colla
è
più moderna,
dì
secolo, capace
tion
et
chose
quelque
cuore
caraetérise
passionée qui
son
coniugai
amour
dévouement
(4).Dunque
»
la
donna
di Alceste
fra le
éclate
d*
altri
geschaflen
gend
poeti
invece
lùr
Diese
«
die
war.
trova
non
essendo
Tragòdie,
Da
hat
tererZeitgenosse des Aischylos,
Weidmann,
(2) Fatin,
Voi.
op.
(3) Ckoiset,
(4) Girardin,
Ili pagg.
cit. voi.
op.
I pag.
cit. voi.
op.
cit.
de)
de
exalta-
jours,
généreux
et
barbara
Ili
diese
bearbeitet
cioè
e
me
co-
».
199.
298.
184.
di
hichee
noch
Griech.
le
cevole
«piaisa-
comune,
wie
war
ein vor/vie-
Phrynichos,
83-4.
vol.^IV pag.
ficio
sacri-
il
di strano
motivo
un
sie denn
pag.
gislazion
le-
deboli, si trovino
nulla
als
ceste
Al-
quinto
nos
all' uomo,
Alkestisg«s
burleske
attische
lustigesSpiel
casta
cette
virtù della
infelici e
di Ercole,
nell'allegria
to
in
a-
ai Proci.
grand
un
suo
sua
precisamente l'opposto,
misere,
(1)Il Wilamowitz
par
il
di
perchè possiede
la femme
inferiore
è
mostra
donne
se
ed
de
—
sprit»
d'e-
et
ed il dolore
colla
affetto
«la
Penelope
ateniese
una
il Girardin
osserva
—
è
di
e
antica
resistenza
tenace
sua
rende
dame
della
soltanto
sen-
sentimenti
Admeto
grande
donna
una
coniugale viene provato
more
«
è
è p iù
les
que
—
fermeté
sa
disperazionedi
dei servitori. Alceste
Omero,
ed il
sposo,
sud
il Patii
osserva
—
d' Alceste,
piété
goismo
all'e-
mezzo
langage» (2) e precisamente
la pitturadei
grande questa tragedia sono
tendresse
poeta,
Euripide, fu
Alceste, in
le
et
dal
gioia intempestivadi Ercole.
la
naturel
plus
di
giovane Admeto,
funerali,tra
rlen
«
di
(i), l'intento precipuo
spiccare la devozione
dolore
celebri dataci
Philos.)dispiacquel'elemento
{Diciion.
tragico e comico
di far
donne
eir
Trag,
àl-
lin,
Ber-
126
—
ro,
inveisce
morire,
come
bene
la
della
tragicae
che
Elena
di
di Ecuba
Ecuba
del
opera
anzi
vendetta,
colpita,trova
l'energiadi
insulti contro
Elena
la
sembrato
umani
ed
inumano
altrui.
colpa
cuba,
per
sogino
né
di
la
qual
crede
è
né
gridi
dimostra
contro
l'animosità
di
essere
animosità, troppa ira,tropp*
immaginare
per
si celi il
una
al
che
supporre
nostro
la
la
(i) Croiset,
della situazione
op.
cit. voi.
è
colpito
da
di E-
potrà essere
Elena, né
n
i-
ta
Ja vendet-
per
Polimestore, il quale
vinto
un
e
nei
passione
in questo
al
è
derivino
mette
suoi
odioso
poeta. In conclusione,
vendetta, ciò è dovuto
complesso
chi
condizione
non
di
Croiset
conseguenza
queste
poi degli inganni femminili
si vanta
curata
o
suoi
dell'infelice
al
da
il dramma
cosa
per
che
appunto
gli insulti
per
Ecuba,
coi suoi
Questa
l'hanno
figlio.Nei
ciò che
(i) è
esagerato
specie se
sventare,
che
che
particolaresituazione, esprime
sua
naturale, originata dall'accasci?mento
dalle
doro,
Poli-
vive
non
grido spasimante
naturali, e
e
i.
umar
unico
suo
il
vendicare
c'è il
madre, la quale,per
sentimenti
del
invece
non
tutti i dolori
a
lante
ur-
i sentimenti
usura,
anche
la morte
mezzo
crificio,
sa-
Ecuba,
malvagio Polimestore,
in
sentato
preal
Polissena
app.rire
anche
ci ha
giustamente ritiene
silenzio,ad
suo
ve
de-
Euripide,
si appresta
sventure.
sue
ci possono
che
apprendendo
per
di
col
compensando
tace,
le
tutte
che
Ed
madre
cuale
la
colei
lato
un
la vecchia
proprio dolore,
causa
da
se
te
nobilmen-
sa
morte.
sua
coraggiosamente
dall'altro troviamo
nel
rimproverare
o
causa
scena
Polissena
Polissena
mentre
biasimare
senza
considerare
conobbe
Elena,
contro
—
che
suo
insul
stato
Ecuba
se.i-
d'animo
hanno
i,
naggio
perso-
le hanno
tragica, che
Ili pajr. 304.
se
pa
trop-
ed
spinto
127
—
Ecuba
ad
ingannare gli altri,come
sperimentare i
altrui,
dolori
antichi
«n'y voient
altro
un
allusioni
sue
documento
fedele
succedere
nella
riconosciuta
chiaramente
combattuta
è la
Ermione
e
se
diritti,
dalla
dal
Ermione
amantissima, che
la virtù di
Né
figlio.
difesa
di
Molosso,
offerse il petto ai
chiaramente
poeta
che
dar
per
vuol
non
alla
non
concubina
marito,
nonché
salvare
rifulge soltanto
nei
tempi
felici di
Ermione,
nella
la
Troia, el-
Ettore
sul
legge
sottomissione
( e qui
il
concubinato, legge
Diog.
al marito
buoni
in sé
cioè
per
il bene
del
essa
Laerz.
e
11
—
26)
accatti-
per
ma
in
non
Ili pag.
che
op.
303.
se
il poeta
274
scapito
compie
ricerca
e
abbia
la
vorrebbe
e
191S
che
loro per
stesso
nella
I pag.
a
va
quale importanza
cit. voi.
affetti
fra
contrasto
oltre
vita sociale, quale
(2) Patin,
due
tra
pubblico
procede
Rudolstadt, 1840.
traghedy, Cambridge,
quale sacrificando
dimostrando
alla
Greek
il conflitto
sé,
e
il
Ma
in
vi ricerca
seg.
e
Euripidis Hecuba,
De
Studies
Matthaej,
voi.
Andromaca,
di
figliillegittimi
riconoscere
(1) Cfr. Sommer,
non
sembra
essa
l'affetto.
varsene
11S
tradizione
si offre al sacrificio per
allude
di
segno
e
legittima
diritti o presunti
dell'estinto
anche
ma
suoi
Andromaca
veva
do-
(Andr.vv.iyj-jS).
poeta
si contrappone
dromaca
An-
spesso
inumana
del poeta
forzata, fedele alla memoria
ed
fra la sposa
moglie superba dei
to
spin-
materno
quello che
nostro
tici
cri-
ordre»
Ermione
tra
lejgè.
agli avversari
second
dell'amore
ateniese
casa
la concubina
madre
du
nella lotta
i
malgrado
morceau
rispecchiatofedelmente
è
bella, ad
politichee
qu'un
al sacrificio. Già
fino
tragediamisogina,
considerarsi
può
non
lt
malgrado
il
to
dovu-
degli inganni
le conseguenze
e
ha
stessa
essa
(i)
L'Andromaca
(2)è
—
Cfr.
sono
quello
pure
nelle
pag.
pur
lo scopo
di
La
un
ciale:
so-
l'individuo,
delne.
be-
ni
conclusio-
tragedia
in
porto
rap-
instaurare.
Croiset,
op.
cit.
128
—
poi
Andromaca
dello
sposo
qual
che
donne
le
tutte
le
cosa
la
ribelli,mentre
donne
quelle che,
Negli
di
mostra
di
dando
pur
leggi greche,
sulle
di
Ercole
togliereogni sospetto,
a
costei
di
casa
si butta
prevede colla
ultimo
dirla
per
nel
pel
rogo
quellidi Macaria,
sono
la
patria,Atene,
sua
col
suo
li'oremente
E
leurs
Macaria
ne
trema
à
ed
si
quale
pò
un
altri
(i) Masqueray,
e
la
op.
sacrifica
assicurata
qui
mort,
sans
méne
come
vita, mentre
cit. pag.
330.
delia
che
eroina
che
non
pò
un
la vittoria
come
chè
per-
per
i quali
fratelli,
quindi
s'offre
coraggiosa
sua
re
muo-
Evadne
affetti
i suoi
per
sanguinaires exigences »
per
di
perchè Euripide
«
che
distruzione
Atene,
la
forte
Alceste
dramma
vergine ateniese
dieux
ed
esempio
un
Questo
di Euristeo.
una
la
avranno
sacrificio,
maggior gloriadi
ci dà
la
la
so-
Zuretti,di
Capaneo, perchè ogni
altri sentimenti
si sacrifica per
da
quello di Cassandra,
morte
sua
suo
rocia,
fe-
basandosi
e
collo
superioreall'altro
Agamennone,
versament
di-
grande
di
Deianira, basta
e
superiore a
Admeto,
suo
a
dosi
Ercole, vendican-
di
Macaria
misoginia in questo dramma.
alto di eroismo, superiorea quello di
pel
estesa
parole coraggiose. Macaria,
dire
figliagenerosa
questa
anche
prova
in
solo
quale,
osa
e
madre
degna
il
Euristeo,
le
contro
alla tradizione.
esempio
esser
la
per
agiscono bene, quantunque
le donne
Eraclidi
legge,
dette
sono
a
superiorità
la
apologia va
sua
allude
sesso
alla
/ano
lei,ubbidivano
come
Alcrnena,
ubbidì
Andromaca
parole di
suo
riconoscevano
non
quindi non
e
del
male
dice
se
—
sulla
torna
tutto
rannia
tia
ci presenta
victime
et
reprocher
che
maraux
(i).
il padre,
lascia
non
ge,
pian-
Iolao, Alc-
129
—
fratelli piingenti,
i suoi
ed
na
al sacrificio,
calma
si avvia
e
ce
salvatri-
solo ad essi di ricordarsi della loro
chiedendo
di concederle
e
—
giorno
un
sepoltura,appena
onorata
patria(Eraclid. v. 565). Le eroine del nostro
più agli altri che a se stesse, anzi, diremo
poeta, pensano
in
saranno
si sacrificano
che
col
appunto
Ed
sangue.
qual
l'atto
dal
più
nobile
e
la
quale
muore
NeWErcole
Demofonte,
a
fratelli
ai suoi
salvezza
la sola
donna
In
sposo.
misogino,
la
ad
Atene,
dapprima
e
la
me
co-
alcuno
stessi,
Anfitrione,è esempio d'ardire,
n
lo
del-
spunto
ca,
Androma-
come
dal
lodata
e
difende
insania
dalla
Megara,
agli uomini
,
rare
assicu-
per
troviamo
non
isolato,anzi
ed
castità
sua
ci appare
alto
più
poi
e
moglie ubbidiente, fedele
è
la
poeta, per
gli Eraclidi.
quale
Lieo,
dramma
questo
neppure
ammiriamo
religiosedel poeta. (1)Spicca
Megara,
di
il proprio
misoginia,troviamo,
che
le idee
figlidalla tirannia
nostro
quindi
e
sorelle,
e
più
Furente
Baccanti,
nelle
la
voluto
Macaria,
di
la vittoria
i
scopo
co
gre-
amore
profondo verso
Fattaccamento
più grande,
cosa
superbo
quest'unicosacrificio,noi
in
duplicitàdello
la
il
sacrificio
suo
patria e
la
verso
mostra
Macaria, la quale di-
gli altri,come
per
marito
al
come
eli'affrontare
per
vecchio
samente
coraggio-
la morte.
Nello
anzi
Ione
questo
dell'amore
ha
sorte
il mito
Wilamowitz
che
in
op.
di Ercole
Kultus
des
l'apologia
la
donna,
suoi
do
quan-
figli,la
cui
cuore.
la
per
cit. vol.I. pag.293:
Muhengeduldet,
dem
e
dei
misogini,
come
offusca
ed
nell'affetto
toccata
principalmentea
(1) Per
worden,
che accieca
materno
elementi
considerarsi
può
dramma
si vede
essa
veri
troviamo
non
Himmel
Herakles
religiositàdel
«Mensch
erworben,
».
poeta
gewesen,
das
istdas
Gott
Cfr.
ge-
wesentli-
130
—
Creusa
pollo
anzi
e
elle songe
à
la
ricorda
nel
fondo
del
ed
passato,
suo
ha
furioso, ma
Apollo
il
il
figlioche
sposo
felice,perchè ha
alcuna.
male,
che
contrasto
1
1095,
un
motivo
nessun
quale
vi
l' analisi
morale,
Ione
cal
al
posto
vede
religione e
dei
conflict
of
solo
vi
emotion».
cit. pag.
op.
42
alla
lo
se
cit. pag.
seg.
dice
come
male
128-29.
di
quin-
sociale
Invece
figli.
mitologia
studio
ha
Matthaei
(2)
la
greca
col-
che
lo
nel-
comune
Greek
of
d'affetto
Ione
e
la
ritrova
criticism
riconosce
contrasti
(1)Masqueray,
(2) Op.
«
Leocrat.
la costituzione
1' opinione
contro
adozione
§ 63). Vi
dei
che
inevitabile
contro
alla condizione
criticismo
glie
acco-
zarsi
sbaraz-
figlio suo,
la riconosciuta
politicoper
il
di
siglia
con-
spadroneggiare nelle
a
casa
politico vi
rileva
fedeltà,le
quell'eterno ed
in
riguardo
contemporanea,
a
parole del
l'idea
rifiuti,
verrà
evitare
senso
momento
alle
di
Iseo, dell 'eredità di Fileciemone
profondo
il suo
racolo,
figliodall'o-
pel
gli illegittimi
(Demost.
e
Creusa
vede
un
eccesso
meritato
apportava
legittimi
rare
conside-
giovane, avvilita,sterile,
togliendo il
ritrovare,per
spera
fa
degli uomini.
orecchio
quale, per
che
quell'intruso
case,
che
pensa
soltanto
Creusa
e
non
al
to
risentimen-
un
assegnato
entusiasmo, pari ai due
di
tra
Presta
servitore, il
con
sue
avuto
se
pensa
invano, quando
cerca
al
guardando
e
essa
il Dio
miserabile
ragiona più, ma
non
il
addolorato,
più
encore,
l'onta, ma
Dio,
stesso
contro
A-
sottomessa
subito
risentimento
giustificato,
per
vecchio
ha
cuore
pazza
vendetta
Creusa
quindi
come
fremit
da
(i) perchè in Creusa
omerica,
allo
patita
elle
ans
donna
rinfacciarla
per
l'onta
atroce»
scene
degl' immortali.
ne
vingt
ou
la
più
troviamo
volere
dimenticato
après quinze
«
quand
non
ha
non
—
anthropologi-
del
poeta
un
delle
nella descrizione
«progressive
donne
tro
13»
—
la
va
completa giustificazionenel
sua
della
poi
ad
matrigna,
il riconoscimento
di
di
tentato
Nelle
madri
dare
di
dei
l'elegia,perchè
ed
presente
pio
alla
che
santità
malgrado
stanno
in
tutto,
fine, rendendo
più
sette
madri.
due
eroiche
pur
nobili
al cimento
(1)
Vedi
generose
e
a
dalle
parole
questo
punto
198 il quale dice
il
sesso
femminile
fedeltà, per
voli
prima
den
fùnften
col
giacché
ci offre
wenn
Jahrhundert
des
weiblichen
entdeckt
un
nel
klar
des* Himmels
worden».
è
di
gransiglia
con-
spinto
né
I pag.
trionfa
to
tut-
su
magnifico esempio
quinto
secolo
«
der
Geschlecht
macht,
auf
dass
sich
Geschlechtes
felicità
inchia,
vec-
prima
cit. voi.
op.
weibliche
sich
man
La
sacrificio
suo
palesato
ganze
Bannstrahl
opferwillige Treue
il Wilamovvitz
volta
Tuna
ugualmente
sono
è
princi'
preghiere materne,
Evadne
i'iber das
vérstàndlich,
gleichsam
se
la
Euadnes
umph
che
dalle
e
dal
figlio,il quale
al
cose
tragedie
poi,
diversamente.
operando
l'E-
se
addirittura
è
geme
donne
Etra, l'altra giovane,Evadne,
ed
E
più pietosa la
toccante,
Le
ri
supe-
materno,
due
invece
tutti)
volendo
(1)
Supplici
prime
qui
di
eroismo
suo
glie
mo-
dello
rogo,
dell'amore
le
nelle
amore
nel
con.
morte
il sole.
i drammi
a
preghiere
col
ausi-
Evadne,
alla
le
sotto
il canto,
riesce
scopo.
resistere
gliono
quali vo-
potente
che
dello
le
natura-
e
ai
una
Teseo,
sono
esso
opera
delle
dopo
inconsciamente
Tebe
a
marito, affinchè
rappresentano
ne
saranno
Creusa
patetico
padre Ifi,si butta
l'Andromaca
e
anzi
al
le donne
tutte
di
990),
vecchio
assieme
lei
trovano
potendo
non
[Snppl. v.
morti
esse
madre
Capaneo,
morire
dirà
il dolore
eroi
sette
figliuolodella
specie del
misogini
avvelenare.
Etra,
il
vincere
insulti
figlio, che
'
sepoltura,ed
liatrice in
cuba
quel
mento
avvelena-
tentato
quanto
con
Supplici troviamo
delle
sposo
i suoi
ma
compensati
usura
aveva
-
di
Tri-
ist erst
sie
freiwillig
nimmt.
ist erst
Dieim
132
—
madre
alla
ripugna
vita del
pericolola
in
mettere
dell'idea,la quale avrà
la santità
conoscendo
—
figlio
anche
parte degli dei. La seconda, giovane sposa,
da
vede
il
spezzato
dello
amantissima
imeneo,
suo
vuole
quale
col
sposo,
mostrarsi
sa
silio
au-
do
quan-
forte
ed
la
unita nel-
stare
morte.
grande
nobile
e
di tutto, anche
sieno
vita, hanno
della
le loro
nobili
(i).E
essere
di
opera
Così
attenzione.
bene
come
del
Nume,
vendetta
(2).
animata
Le
la
invettive
sue
apologia,e
sua
«Die
(1)
eben
contro
Gattin
kaum
riihrender
etwas
Tieferes
eigenilich demDichter».
(2) «AKer
Raserei
nun
nicht
Sie
Gottes.
liegt
»
.
perchè,
invasata
la morte
al
Elena
sono
hat
als
in
ali das
op.
Unheil,
das
cit. voi.
oft
e
la strage
l'eco
come
der
pren-
der
Ruhtn
cit.
itn
voi.
Mutter
treibt
Ili,
dargestellt,
Episode,
eser
ein; die
es
furore
fa
partorito Pari-
avere
WiLAMowiTZ,op.
demi
da
giuste. Costei
und
Grunde,
zu
zurùckzuhalten,
Wilamowitz,
di
propria,
sacrificio,per
Euripides
greift Kassandra
enthùllt
di
la te.
e
sua
parlando
Ecuba
accusa
liebende
gshender,
liegt
consistenza
anche
pronta
piena
particolare
ha
famiglia di Agamennone,
della
offrono
qui
vaticina
essa
né
cuore.
non
il Levi,
apollineo,smaniando
misogino,
così
e
ne
eroi-
queste
poeta
un
anche
Cassandra
osserva
to
appun-
rappresentati il dolore
le donne
mentre
nerezza,
di
e
troviamo
Troadi
rilievo
figli
grandi
misoginia, essendo
sentimento, di affetto
Nelle
Evadile
ed
in
rischio
a
i loro
che
cuore
Etra
il metter
quest'arte può chiamarsi
di
tutte,
hanno
ugualmente
circostanze,
diverse
certamente
può
non
a
fra tutte
sepolti.Spiccano
per
madri
giacché le
parte,
donne
Supplici le
nelle
conclusione, anche
In
sie
Schosse
pag.
261.
aber
hier
gebùhrt
I pag.
vermag
der
ein-
Geist
198*
ihre
des
derZukunft
134
—
si
cora
gagliarda e rispettosa
mostra
confesserà
(vv.344-91)
Né
la
in
trarre
propria vita,
i
che
bene
le
Le
col loro
dell'araldo
accuse
essendo
da
chi
e
qui
che
a-
Ifigenia
di
causa
tutte
ed
quellidicono,
libertà
non
del
le donne
se
ro
co-
compiono
esse
il torto
la
dalla
sta
altrui
parte
pel proprio
col
le
parte. Così
che
vi
donne
Giocasta,
triste
e
bella
sui cadaveri
placare
figura
degli
stessi
supremo
amplesso, quando
impedire
il sangue
cette
di
non
pochi
soltanto
ed
che
ma
dirsi
sogini
miche
an-
pietosissima
dei
indurre
madre,
elementi
personaggi,
e
Gioca,
può
non
bellissima
hanno
preoccupata
invano
tenta
dei
carattere
e
i
perchè
in
materno
Antigone,
solo
non
scusati
perchè
in
fraterno
quello
«
che
passionate
ap-
egoistico,e
1' affetto
troviamo
Fenicie
sono
una
verità
disegno,
forzare
volendo
troppo
sono
movente
suo
generosa,
tragedia misogina,
di
giungere
rag-
egoistico.
Nelle
e
d'un
Ifigenianel
accusa,
Toante
considerarsi, perchè
grande
sentimento
è
le donne
gli insulti
della
convincerci
favoriscono
nn'azione
di
e
conseguenza
esse
quindi
sta,
a
la
rischio del-
a
barbari, di
considerata
Elena,
coro:
forti,coraggiose ed eroi
carattere
contro
altri
Tutte
1294).
mostrarsi
sanno
per
di
il
compongono
agli
si
patria
della
sventure.
sue
sono
ed
Toante
a
e
lancia
eccitata
Pilade.
e
che
zia
all'astu-
ricorre
amantissime
greche
fuggiaschi(v.
scusano
e
ed
e
sima
Amantisreligiosità.
Ifigenia,e quelle impediscono,
si affida
giscono
lei, Oreste
salvo
tempo,
un
famiglia (vv. 375-473)
le donne
mostrano
ad
ufficio di sacrificatrice
suo
partecipaper
energiche
meno
loro
vi
solo
e
tutta
per
ripugni il
le
come
di
—
gurati,
figliscia-
agliaccordi,
anche
sa
dersi
ucci-
che stringe nell'ultimo
figli,
è arrivata
fratricida. Bella
jeune fille qui defend
è
la
in
tempo
ad
figura di Antigone
courageusement
con-
135
—
tre
ordre
un
dévoue
se
il
ad
pronta
matrimonio
incontrare
sciaguratofratello.
ed
catalogo delle
Il
descritti
da
doloroso
da
togliere 1' importanza
ai
il dramma
dei
affetti
loro
Z,' Oreste
stato
del
place vis
de
acte
à
ed
di
dolori
vero,
ma
tributo
marito, è
(Orest.w.
102,
56, 98,
20,
(Orest.w. 680,
vv.
735.
ed
anche
Erinni
della Grecia
questi elementi
spaventarci,se
non
e
non
ne
di
molto
chiama
ha
dal
Oreste
521,
Elena
(Orest.v.
no
pagadito
tra-
Tindaro
1312) aiutata
519,
un
(2) per cui
figlie di
(Ovest.\v.
Troia
coro
(Ore-
vv.
(Oresi.
620)
539,
nauòv
ed
1395).Ma
ti
tut-
misogini potrebbero meravigliarci e
tenessimo
conto
cit. voi.
I pag.
306.
(2) PxTiN.op.
cit. voi.
I. pag.
241.
»
può re
sopportaal padre ed al
cui si associa
op.
(1) Pati*,
lui-mème,
JDei. Clitennestra
1309,
Frigio, il quale
un
de
716, 748, 1622) Pilade
Tindaro
no8)
739,
905,
Clytennestre
stirpe maledetta,
meledette
a
de
et
pensa
1158, 1366)
250,
247,
agli
e
naturali.
si criminel"
da
invece
le
donne
terrible et douloureuse
perchè
fratello,
griderà contro
misogini,
quando questo già è
hommes,
legitime et
l'adulterio. Elettra
st.
meurtrier
Elettra,discendenti
il loro
più
e
la situation
vis des
-
elementi
ma
parricidio,
si
vengeance
Oreste
il
-
teneri
«le
«dans
insomma
tali
,
glorificazionedelle
a
rappresenta
commesso
l'a
tutto
superbamente
sono
pochi
meroso
nu-
presentateci dal
Euripide
più cari, più
al momento
ou
patetico
altri
al
aggiungere
egregie
rappresentati
e
essendo
non
il
due
sono
è
allo
sepoltura
Antigone
donne
ed
dare
possiamo
tutto,
sprezza
Creonte, anzi
da
per
qui
et
(i).Antigone,
*
rifiuta tutto,
la morte,
Giocasta
frère
son
l'exil
imposto
tipi addirittura ideali,che
poeta.
dans
pére
son
tipo di donzella,
accetta
non
tyrannique la dépoillede
à suivre
altro ideale
—
delle
conparticolari
136
—
scenica
situazione
più
voluta
di sangue,
dalla
così
e
tragica.E
e
incombe
che
Fato
energica madre,
sacrificio
di
già così
ed
caro
donna
appare
e
propri figli,
tentativi,le
figliaalla
pochi
compie pel
non
l'accenno
ad
le
e
altro
(v.260,
belliche
La
di
perchè apportano
figliuoli
sono
da
della
noi
tanto
Euripide.
si
e
guano,
dile-
Ifigenia
Grecia.
misogino
se
è un'azione
descritte
poi
con
si duole
pensieri (v.930
meglio
analizzata.
combattuta
Delle
ma,
dram-
della
Musa
molti
suoi
re
sottrar-
che
ì. Il Reso
è dichiarato
concetto
ci occuperemo
ad
dell'attribuzione
del Reso
spunto
908
v.
fantasia.
(Med.vv. 1081-115),
i
preghiere, per
la vittoria
e
non
affezionata
ed
dell'atto
vivacità
identico
nestra
Cliten-
ammirare
non
per
e
di
so,
stes-
contro
madre
misogini scompariscono
militare, in cui le vicende
seg.);ma
Achille
poi all'eroina del
troviamo
larghezza
impero
lo Zuretti, dal
stessa
sue
Dinanzi
Elena
d'
accuse
osserva
la
mentre
comune
none
Agamen-
poco:
Ifigenia.Le
grandiositàstessa
bene
invece
desiderio
per
possiamo
non
elementi
Reso,
(1) Noi
fedele
uomini
previdente,buona
morte.
la
per
Medea
cioè
valoroso, assiste quasi inerte
e
lacrime
sue
e
compensate,
usura
sacrificio della donzella,
e
lento
vio-
e
sposa
innocente, ed
al sacrificio di
ad
sono
da
sembrano
viltà
per
cavalleresco
neghittoso
aver
essere
patria. Gli
ci
o
sacrificano il sangue
non
macchiati
Clitennestra
donne,
l'una
della
bene
pel
Menelao,
e
Nel
le
prova,
agiscono tristamente
i
detta
ven-
(vv. 740-41) l'altra figlia(v. 1238)
il
pudica (v.1341 ) ed eroica a*2jP accettare
ubbidiente
la
la
inumano
il carattere
Aulide
Ifigeniain
ed
dei
famiglia di eroi
scuseremo
danno
Ifigenia,
Elena
meraviglia
dall'uomo, pensiamo al
che
questa
su
ed
e
donna
ci
se
Elettra.
di
Neil'
alla
ogni singolo personaggio nonché
di
dizioni d'animo
—
varie
nella
(1)
questione
opinioni ri-
_i37_—
_—
Nel
Ciclope
Elena,
impreca
tutt'altro che
meglio
donne
subito
che
materiali,
bocca
di
potevano
non
satiro
un
che
Bacca?iii
corderemo
quella
III.
satiro
bene
sebla
nel-
opposto
de
cit. pag.
d'incerto
Re
cittadini
complesso
che
antireligiosa,perchè
minciati
tempi
con
e
262
dell'autenticità
di
Halle
cit.
produce
il
ad
Men-
un
sandrino.
ales-
Masqueray,
del
IV
secolo
Euripide.
dal lato
la
religioso
corruzione
Sophisten». Ma
die Charaktere
des
dei
non
Polyphem
den
einingem
persònlichen Stempej
l'indi,
rappresentarci Euripide come
a
mai
l'ateismo
l'esponente più
ed
Sofocle
0.
1876.
1877, il Croi-
opera
studia
che «Nur
sia
immorale,
e
ed
seg.
antimoralischen
che
Senofane
voi. III. op.
e
Euripide,
seg. ed
e
Greissw.
come
di
Sofisti
in
oltre
filosofi dinamisti.
dei
375
p.
però
dei
tragen
Euripides» perchè
fu tutt'altro
no
posso-
griech. Literatur,
tragoedia,
òcholiis
il Wilamowitz
l'opinionesua
Odisseus
più
Rheso
il Reso
und
«antireligiòsen
des
viduo
III.
imitatore
l'ateismo
condividiamo
sta
espo-
Penteo
dubita
III. pag.
Rhesi
considerano
XVI
Ciclope che
che
trova
der
non
De
Opuscula
liti, grecq.
la
autore,
(1) Nel
di
accuse
un'opera giovanile
come
IlYViLAMOwiTZ,
%KT,Hist.
le
né
tragoedia, Berlino, 1S67, l'attribuiscono
Rheso
zer.ZV
artistica
misogino,troviamo
l'Albert,
suoi
nei
la fine della vita
il quale
seg.
e
anche
resto
L'Hermann
21
il sentimento
Geschichte
Sittl,
considerandola
del
come
del
331
pag.
Reso,
des
le
reale, rappresentando questi chi vuole
valore
avere
und
cche
diversamente
essere
dramma
un
religione del poeta,
la
op.
si
quindi un
mostra
dimostrano
—
segnano
che
Euripide, più
del
Si
dice
se
però
gli altri,» aggiunge
per
solo".
ma
tiro
sa-
misoginia, (i)
Nelle
voi.
nate
me
per
e
—
di
misogini.Il
lemminile,
sesso
contro
professandoquestisentimenti, che
filogino,
abbastanza
alla
Polifemo
misogino, poiché
fossero
non
tranne
«
il
tutto
contro
di
grido
altri elementi
si riscontrano
non
mostra
il
tranne
con
le
Se
mai
grave
dati
se,
ed
esistito, l'opera dei
il senso
prime
la
delle
i
tempi, potè
sembrare
antireligioso erano
costruzioni
sofistica tu
tendenze
di
fisti
So-
co"
che
cosmogoni-
un
portato
dei
quell'età,pag.
138
-
imporsi ad ogni costo,
lottando
divina, alla costituzione
accuse
Cadmo
e
fatalità
del
del
Tiresia
del
le
dirne
donne,
male,
sue
una
personaggio,e
delle
bene
a
Né
oggettivo, essendo
carattere
dicono
la volontà
contro
dionisiaco.
culto
è costretto
sua,
anche
valore
un
diretta
conseguenza
per
avere
possono
-
tre
men-
Penteo,
agendo
da in
del
furore
-
sensato.
uccide
Agave
da
voluto
escludere
con
una
hanno
una
religionedel
la
l'età
(i) Per la questione
Baccanti,
cit. pag
114
e
op.
seg.
nostro
misogino,e
poeta,
sorprendenti,se
convinzione
e
pienezza
sapendo quel che si facesse; ma
tale
grandiosità religiosa(i)da
ogni possibileintento
il tempo
Le
figlio nella
Dioniso,non
le Baccanti
invece
il
con
ci mostrano
un
volessimo
ardore
rare
conside-
sua.
ancora
cit. cap.
Decharmb,
dibattuta
II pag.
op.
64
vedi
e
cit.
Ettore
Nestle,
Romàcholi
cap.
e
Ili
op.
139
—
CAPITOLO
Elementi
Sommario:
V.
in
misogini
Esame
generale di
tutti gli elementi
isolati,nelle tragedie di Euripide. Loro
rispeccblando
non
anteriore
dei
il sentimento
poeta
così in
generale il
tragedieeuripidee, ora
motivi più importanti che
delle
l'accusa
contro
Pel
fossero
sé
solo
Taur.
perchè
v.
non
ed
mena
e
{Ione v.
che
non
(1) Per
dei
male
delle don
e,
pur
la letteratura
con
in
accenneremo
vi si
1320)
sanno
Ecuba
una
donne
(Eraclid.v.
nella vendetta
ne
del
ragioni che
frammenti.
diremo
a
suo
sia
sono
per
(Ifig.
1000)
v.
Merope,
esse
della
sangue
dei
tempo,
sono
Gorgone
mali
valenti
Ale-
no
prova-
985). Esse
v.
1262) crudeli, perchè godono
è punto
bello (Bacc. v. 993)
che
tranne
(Ecuba
875) anzi
[Bau.
glio
me-
il miele
come
o
(i).
sarebbe
donne
le
vendetta
nella
drago, più infeste
le
il poeta
contro
curiosità dolce
perdonare, prova
stessa
in favore
aggiunge subito,
ma,
feroci
particolare
trovano,
Ciclope euripideo, le
nate,
fondamentale
contenuto
v.
{Ciclop.
180) giacché
diletto solo
vipera
giustificazione:
e
Confronti
—
misoginia,lanciata
curiose, di
natura
in
di
satiro del
non
per
dire
ed
Euripide.— Conclusione.
ad
Esaminato
ai
misogini,sparsi
discussione
particolariragioni per
ha
ogni personaggio
generale.
altrui,il
nel
tratteremo
trova-
a
te
par-
140
—
astuzie
re
onde
da
Taur.
di
deboli
le
riescono
nozze
Peleo
le
conviene
ed
di
sa
ma
ricevere
uomini
sostegno
misere
ed
Ione
attirandosi
della
altre
donne
sono
teme
che
hanno
ad
lega
(Ionev.
mai
a
in
(And.
casa
della
Taur.
commiste
sono
del
in
vv.
31.
156)
e
essendo
audacia
che
diffidenti,
la
comune
lo sposo
Eccles.
v.
265.
con
v.
205)
spo
sua
944).Gli
della
sa
ca-
troppo
donne
sono
tenti
323.
tristi,
è il destino
vinte
dal
moglie legittima
farmachi
dominare
altra
alle
v.
(Erael.v. 973).
suoi
coi
Invidiose
figlioillegittimo.
(1) Cfr. Aristofane, Ecclesiuzuse
(2) Aristofane
pure
resa
non
donne, (2) (Ecub.
perchè
l'abbia
l'illegittima
(Ifig.
v.
sono
1005). Le
v.
ma
v.
famiglia e
le donne
può superarle in
tal punto
saggio
moglie
alla
rebbe
sa-
giare
danneg-
personali (And.
permettere
401),
quale
affatto
alla
le
il vecchio
uomo
averne
si
le buone
e
la
così l'odio di tutti,perchè questo
(And.
valendosi
non
mentre
(Ifig.in
nessuno
Esse
1261)
335,
v.
o
sostegno
sono
ed
602),
v.
90) sicché
le virtù
per
donna
con
Ermione
lo sposo
infelici appunto
donna
timore,
moglie
(An-
paura
incenerita, anziché
il
v.
deve
(Bacc. v.
debole
171
fosse
non
soltanto
tutta
che
rimprovera ad
16S) giacché
v.
(Or est.
contro
Megara
a
femminil
(1) [Reso
anche
(And.
saggio
uomo
il
funeste
775) perché
v.
la bellezza
per
matrimonio
buona
avere
Aul.
in
dannoso
spesso
case
Peleo
e
di
meglio
sue
620)
v.
536. Ifig.
v.
raccomanda
parole piene
inveisce
stato
Fur.
(Eracl.v. 955)
morte
Ercole
differenze
esistano
quando
se
sue
748 j. E'
v.
che
vv.
ratezza
scelle-
tanta
[Ere.Fur.
natura
per
è insita
sola
Taur.
(Ifig.in
in loro
una
{Ere.
tremare
Andromaca
dr.
bastare
1054) tanto
v.
non
85) ed
v.
non
essendo
pur
ingannaregli uomini
And.
1032-1049.
—
e
feconda
in-
il marito
gelose,specie
donna, (And.
v.
142
—
pudicizia(Braci, v.
dei
voce
loro
rabbia
gelosa giunge
rivale, né
r)
18
v.
si
il biasimo
Ecub.
171)
Orest.
ordinare
1106)
v.
il
anche
di
adottando
fogge
rendendo
pur
vi
la
si
Coi
loro
violento
allo
di
abiti
(And.v. 485.
perchè
dei
loro
di
sano
da
loro
può
onta
solo
non
741).Non
si
donne
(Orest. v.
(Ecub.
(Troad.
{And.
1059),
v.
la
241,
vv.
male
e
essendo
dolce
la
i
(Ciclop. v.
578,
Troad.
sono
in
vedere
come
specialmente
nei
810)
lussuria
v.
punti
Euripide
tale
sono
da
tempi precedenti,
licità
fe-
v.
78).
fanciulla
preferirsialle donne
operano
incriminati
degenerazione
male
coi loro
(Ale.
gioconda
835) (i) ed
la tendenza
è
905).
la loro
quindi apportano
all'uomo
se
es-
incendio, più
un
di
Ani.
pure
372,
ricordano
compagnia
giovani
i due
e
grandissimo
429)
(1) Questi
casa
735), sempre
v.
tano
peri-
(Ifig.in
(Orest.v. 620) consigliando
Vulcano
ro
lo-
595) ed Afrodite,
v.
alle
in
a
cogli uomini,
virili (And.
momento
mo
l'uo-
666,
comunanza
follia
vente
so-
sari
avver-
del
utile
notare
rifugiatala
raffinatezza,da
perchè nelle donne
(Ciclop. v.
vesi
258)
suscitano
passata
Pur
v.
consigli esse
sposo
lamenti
loro
vita, (Ione v.
(Bacc.v.
soverchia
maggior
La
la
viene
ne
in
abbandonano,
di
cosa
tale
niente
onde
e
pre
sem-
160). Loquaci, cosicché
poi
danno
alta
protettrice(And-
sbarazzarsi
per
difficile l'amore
T75)"perchè
v-
della Dea
con
alla città tutta
vivere
si è
ove
silenzio, pena
aspettarsi(Bacc.v. 271)
ma
sacrilegio(And.
scrupolo alcuno,
v.
mentre
142).
v.
delle loro amiche
ai veleni
ad
lagnano
all'occasione
Taur.
tempio
hanno
629, And.
v.
deve
anche
non
e
ricorrono
(Ione
il
vendicare
sanno
suscitare
v.
al
il simulacro
temono
e
fino
neppure
si
93) avendo
v.
in
lagrime (Ifig.
rispettano
non
poi
mentre
guai (And.
le
pronte
474)
—
da
alla
fo*se
sì da
coloro
così mal-
i quali
pederastia,
comune
essere
in
ma
gliono
vo-
de-
Grecia,
filosoficamente
143
—
da
vagiamente
v.
E'
905).
volte
non
dovere
figlidel
dei
nemica
Ermione
1017)
è
Tali
dinanzi
le
odio
glieranno
ancora
se
noi
ma
fatto
per
le
della
abbia
le
Le
nel
tragedia,vedremo
come
ogni
cioè
particolare,
diretta
onseguenza
del
che
del
carattere
ogni
ed
fattore
giustificata
tendenza
prova
nel
non
per
è
«
Simposio
sconveniente
Euripide.
un
poi
»
che
e
si
che
è
Satiro,
abbiamo
visto
in
prodotto
ed
per
situazione
una
ca,
sceni-
condizione,
non
rilievo
che
sovratutto
ne
la
versamen
di-
non
e
in
messo
mentre
giamento
atteg-
un
parli così
e
eroina
od
le
della
stato
platonico,
al
me
nell'insie-
tutte
della
personaggio
e
eroe
che
è
immediata
biamo
ab-
ciò che
anche
Ma
accusa
quale s'impone, richiedendo
Un
ria,
straordina-
assumere
per
altro.
un
meravi-
ci
particolarmente, e
generali, apparirebbe quello
accuse
particolare
complesso
suo
mo
sarem-
rare
conside-
e
un
momento,
un
ragioni
particolari
piuttostoche
e
per
donne,
noi
quantità,addirittura
la
1262).
v.
certamente
accuse
gna
matri-
alle
da
mosso
accusa
sue
{Ione
comici,
tragedie esaminate
ogni
considerassimo
Ione
che
Ione
muove
dei
l'accusa
ripetessimo
per
poeta
realmente
come
le donne.
contro
il
di
quin-
807) Medea
v.
310,
è
die
insi-
risulta
ne
do
senten-
e
tende
di quelle anche
molteplicità
e
confermare
Euripide
{And.
4) onde
che
accuse
alla varietà
tentati di
Molosso
fram.
quali
loro
è
moglie
fa contro
vipera {Alcest.v.
di
peggio
sono
474)
v.
ai
Creusa
come
contro
{Egeo
Teseo
contro
primo letto,
sbarazzarsene,
per
Eracl.
{Orest.v. 605,
pei propri figli,la seconda
affetto
esse
v.
dentro
stare
in
mostrarsi
108), quindi
pubblico,specie se vergini {Orest.v.
805)
v.
colpa {And.
donne
le
per
{And.
intera
abbiano
ne
vergognosa
cosa
suicidio
il
financo
tentare
certe
quantunque
—
tale
mo
abbia-
144
—
dal
(i)è,
Masqueray
le donne
anche
che
di
Ma
anche
inveiscono
gli uomini,
agli uomini
abbiamo
come
di Medea
parlando
notare,
solo
non
si uniscono
proprio sesso.
del
—
donne
le
contro
donne
delle
misogino
valore
che
essendo
commedia,
il poeta
Ove
dimostrazione
di
le pone.
nel
Euripide
contenuto
de
excès
che
fier à
il poeta
elles
(3). Invece
»
muliebre, ci ha
della
seguenza
della
solo,
se
non
anche
ma
quella libertà
des
«Car
(2)
pour
Cfr.
il est
dir
(3) Masqueray,
op.
op.
come
remo
accenne-
anzi,
leur
«
una
da
que
leur
les
femmes
sexe».
op.
cit. pag.
cit. pag.
le
cui
309.
144.
non
non
la
droit
se
de
teva
pomo
all'uovita
e
Ifigenia
médire
joignent
cit. pag.
-
donna
la
negate.
quelquefois
con
to
elemen-
un
necessaria
duramente
stuzia
l'a-
necessaria
considerava
è
faut
ne
mostrato
sociale,come
quale
il
«
ci ha
se
conoscere
surprenant
de
migliano
rasso-
mostrare
conoscere
il poeta
ont
mal
si
Masqueray esagerando aggiunge
le venivano
Dkcharme,
voluto
ha
alla donna
du
quente.
fre-
tragichedei
qualche astuzia,perchè
si les hommes
femmes,
hommes
che
schio
ri-
delle donne,
paretidel gineceo
con
go
luo-
ripetercidi
parlate che
l'astuzia
fa
consuetudine, la
uscire
dalla
e
spirito.Quindi
condizione
fra le
quel
più frequenti.
e
fatto
stessa
schiava, chiusa
(1)
il
voluto
ha
di
loro
il poeta
(2) ed
»
cuse
ac-
correremo
le condizioni
rimproverato
finesse
le
le
procedere alla
assunto,
sovratutto
più gravi
ha
che
tradizione
volessimo
nostro
nello
e
il Decharme,
osserva
del
frequenti le
accuse
per
hanno
non
sesso,
noi
Se
frequentisono
personaggi,come
925)
pienamente giustificatenel
esse
e
prolissi,
Poiché
Elettra, le quali
provare
dalla
voluto
fu
analitica
essere
alle
il loro
contro
le
ma-
ne
l'occasio-
(ftfed.v.
particolari
ragioni;così potremo
loro
so
spes-
dire
per
avuto
di
e
ma
296.
aux
145
—
poi si
dinanzi
cui
per
colatore, lascia appassire la donna
pel proprio
In
ne.
donna
astuta,
Oreste
che
la libera
felice,eie
da
re
non
quell'ufficio
Né
anzi
sesso,
le
che
convincere
può
donne,
le
ed
ed
ai
ha
E
ad
di cui si è macchiato
e
la
si è
che
merita,
concede
essa
La
uomini,
Vedi
Ettore
furberia
prova
a
ne
è
soltanto
sia Ulisse,
v.
della
495
pel
«eg-
casa,
vendica
pienezza
nella
fame
nell'in-
sangue
tutte
le infamie
figlio
risteo
genitori.Eu-
i vecchi
questo
quale
la
invitto
il suo
nico
l'u-
di uomo,
non
dà
to
tute
non
dagli ateniesi tutti,
di
delle
morte
donne
{Eracl.
ma
cui stratagemma
furberia
«
si
Alcmena,
contro
:
la
con
le ha ucciso
stesso
quale esecutrice
non
che
patriae
tipo scellerato
dissentendo
proposito
nel R*so
un
straziato
cuore
agisce
contro
perdono
il
si offre
la
Euristeo, punisce
mostrato
tranne
il
di
il
tutto
a
infine, se
suo
ci
particolareal
che
dicasi
nonché
Alcmena,
stessa
(1)
il
(i)
Alcmena,
colpita,Ecuba
perduto
quest'uomo
famiglia tutta,
di
estesa
ha
madre
lo stesso
perdonandola
non
ma
stratagem-
un
monito
Polimestore
diritto,vendicando
uccisore.
tastrofe
ca-
una
onorifico,
o
figli,Ecuba
inumano
ad
verga
l'hanno
Troia
apportato
Ecuba
disgrazieche
di
ricor
vogliono
ed
come
come
figliosuperstite,
suo
Pilade
che
oltre allo sposo
del
e
Ecuba
la distruzione
del feroce
non
la
condannarsi
da
e
accusa
sonare
giacche
tutte
per
debba
zata,
for-
propriasoddisfazio
umano
di
caso
tale
clausura
Tauride
quella inospitalissima
da
troppo
la crudeltà, nel
cai
la
ricorrere
generale, Ifigeniasa
egoista e
una
avrebbe
certamente
Toante,
in
per
e
ammirarsi
da
mentre
e
alla forza
ere
tornaconto
Ifigenia è
barbaro
il pensiero greco,
quale, rappresentando
all'astuzia
ricorrere
deve
vigilanza del
la soverchia
Elena
come
particolare,
condizione
una
Teoclimeno,
a
eludere
onde
il
in
trova
—
del Laerziade
v.
anche
Troia
come
anzi
968).
degli
fu presa.
la pensi
ci sembrerà
Alcmena
risteo
baldanzoso
e
a
ad
la
vietano
ateniesi
morte
la debolezza,
alle donne,
rimprovero
ed
della moderna,
poi non
la realtà. Che
in
anche
ciò
muovere
teatro,
con
muore
la vita
di
tacere
quelle
Polissena
precipuo
di
sia
proprio conveniente
male
pote
di Ermione,
anzi
Neottolemo,
suo
ai
costretta
e
stesso
suo
sacrificio
altrui,
la salvezza
Laodamia
che
offre
miare
rispar-
per
ed
ammettono
di
numeroso
vengono
e
Ifigenia,
è
e
stato
Il
vecchio
maledirà
le
zatamente,
for-
ciò
che
prova
quello
dimenticando
della
in casa,
darci
che
mostrare
dirà
nozze
però
di
richiede
Peleo
sue
donne
sacrificate
alla donna
decoroso
raggiri,alla vendetta
Peleo
vendicare
per
tragico il quale
debole.
carattere
che
Euripide
particolaremomento
suo
si
Andromaca
un
il
provero
rim-
un
fanno
Admeto,
catalogo molto
come
l'intento
per
dipinto
muovere
dallo
come
Molosso.
a
quindi un
forti,per
di
pei suoi fratelli,Cassandra
famiglia,mentre
Ecco
o
antica
Protesilao,EvadneperCapaneo, Megara pei suoi
figli,Macaria
sua
Se
guerra.
fedelmente
che
eroine
si sacrifica per
che
Alcesti
come
gi
leg-
particolare
donna
si vede
benessere
propria vita pel
della
la
le
abbondano
ove
e
che in certi casi la
egli ha
particolarealle donne,
le
che
un
intenzione
avesse
)
ne
femminile, mostrando-
propriadella
caratteristica
è
debolezza
stra
mo-
811
v.
di
prigionieri
per mostrare
ma
miriamo
am-
Euristeo
mentre
apprende
fa per
lo
non
noi
e
( Eracl.
la natura
Euripide poi rimprovera
Eu-
na
Macaria; Alcme-
Ercole,
donna
ai
di
dell'esercito, si
capo
una
fiera;
e
condanna
forte
parole virili quando
ha
solo
della
del
madre
dinanzi
vile
diritto
audace
inflessibilità di carattere;
sua
tronfio
tanto
eccessivamente
pieno
degna
mostra
la
—
si è sacrificata la nobile
cui
per
si
il
ha
ella
ma
146
*
—
che
con
ancora
il
Ermione
rivale, che
in virtù della
ne-
è
tolemo
Neot-
legge
~.*4?..—
Laers.
(Diog.
istesso,il quale
(1) perchè colpa dell'uomo
di
la concubina,
legittimaeoa
quei dispiaceri,
quelle geloste,quegli intrighi,
suscitando
«l'Andromaca
le
forse
e
»
Giacché
Ermione
consuetudine
figliadi
spartana
ateniese, e
la
legge
Elena
e
fr.
Democrito
Medea
come
Menelao,
Ermione
agisce
come
anche
questa
è
non
il
dove
tempio
donna
di
e
Euripide (Andromaca
177-78; versi
v.
ricorda
essendo
Simonide
come
si
tradita,
in casa,
nuova,
vale,
ri-
costei
sposa
restare
cosa
conoscere
ri-
della
sbarazzarsi
debba
pseudo Focilide, (4) e
(1) Vedi
vuol
non
piena giustizia(2).Il poeta
con
la donna
ancora
che
pensi
e
nell'orgogliodi
rifugiata,
alla
piegare
vendetta, così la illustre
alla
ricorre
e
vuol
si
non
rispettandoneanche
non
dal
:de-
l'è
e
Melanippa (Cfr.anche
la
anche
il ritratto
è
ne
184 Muller).
etic.
è
perita
si
non
la sposa
assieme
tenere
cui
Euripidecombatte,
chiaramente
che
11-26)
(3) ma
ricordata
da
Amorgo
da
noi spesso
ricordati.
{2) Vedi
Nestle,
Vòlekern
barischen
mie,
auch
a!s
(3) V.
(4)
V.
die
Eccles.
ben
chiusi
talami,
fuor
di
prima
Sulla
«
del
egli
295,
da
A.
come
v.
dai
Eschilo,
Raspante,
996, Eraclidi
di Mbnandro
Platone,
/ selle
v.
ed
De
a
del
ritiene
v.
da
200
v.
pseudo
perchè
dimostrano
994
v.
ioS,
Plu
e
Jiepubl.Lacaed.
1,
e
EuRtp.
e
frammenti
3, Eschjke,
r
i cfr.
8, ai
Am.
Giovenale
X,
quelli notati
Firenze,
seg.
particolareSenofonte,
il
autentico,
aggiungere
e
che
'arme
come
greco,
la
na
don-
la
frammento
pseu Ijfocilidei,
Tebe
Polyga-
«guarda
che
Epidico III, 323
476, Oreste
in
Bergk
nozze»
seg
abbiamo
Stadi
die
permettere
Suppl.
Plauto
che
Bsltkami,
Eschilo,
40
pag.
del
sull'autore
e
con
qualiluoghi,meglio
citati
riè
prettamente
carattere
istituisce
lyr.
delle
co m
1913,
«bar-
249,
«
nei
casa
sowohl
211.
Anthol.
215,
v.
foeilideo» Catania,
che
v.
he, pag.
beobaeten».
Weibergemeinschaft
26
vista
Fami
Die
Griechen
pa^.
Raspante
risente
die
konnten
Aristof.
vergine
sia
VI,
cit.Jcap.
op.
1913,
Ifig.in
4ul.
di A lessi,
Eco?iomico
in Jimarch.
3. 13;
§ 182..
a* a
—
mai
Archiloco
ed
lieto
né
sereno,
donna
chi ha
che
cantato
aveva
o
in
che
allo
ubbidiente
casalingaed
matrimonio,
è
non
per
combattere
noi
abbiamo
il modo
tutti
poeta,
op.
(4)
§
V.
Ione
che
dei
non
soliti
misogina
opera
ed
vedere
veniva
33
v.
32
fr. 809
ed
cfr. Schoemann,
16
Demost.
e
la
alrattere
ca-
ne
l'adozio-
alle donne
(5),
creava
Bergk.
seg.
Sofocle
oltre
frequenti attacchi del
e
concessa
in questo
rivestire alcun
consuetudine, la quale, ammettendo
non
taria,
umani-
anche
(v. 1262);ma
può
cit. pag.
ma
particolare più sopra.
dell'accusa, che
framm.
e
in
potremo
7, 95
(3) V.
del
esistenti, di
sociale
facilmente
particolare,
(4) che
(2) Cfr.
sia
non
accennato
misogino, uno
(1) Cf.
come
vipera per
è
alla
cora
an-
dell'atto, proprio
allora
essenzialmente
ma
abbiamo
come
necessità
male
dipinto bigamo,
alle consuetudini
leggiericomprenderemo
caso
Se
comune.
dicono
produrre
ri-
che
precedentemente (3).Quindi
che riguardano
gli insulti e tutte le accuse
il matrimonio
donna
f\
avveniva, modo
esso
come
di
donna
la
e
sposa,
moglie
la
non
dromaca
An-
conosciuto
indirizzando
questa del
ci hanno
i comici
Euripide che
di
ideale
la santità
negare
per
prima
come
sposo,
personaggi euripidei che
vediamo
Lorenz,
tipo
vecchio, popolare
motivo
un
poeta
dato
ci ha
nell'Economico, così Euripide
Iscomaco
La
un
la Sofistica vuole
Penelope nell'Odissea, e
creda
giorno intero,(i)
kclt'cìkov èórgcoyàTO òvg-
Omero
(2)mentre
uévrjgfià(3a§
nell'Iliade (lib.
VI) come
e
si
non
casa,
ilare condurre
detto
aveva
—
Reinach,
cont.
Leocr.
B.
Epicarmo
op.
op.
§
fr. 35
cit. voi. I. pag.
cit. pag.
49,
B.
pag.
«65 ed.
280, Lallier,
235.
Iseo, dell 'eredità di Menecle
14.
(5)V.Iwto, dell'eredità di Apotl. §
25.
15©
—
della
sostegno
Che
di
solo
nel
avveniva
prima,
ma
dire
può
diremo
o
strano
matrimonio
nascita, la
i due
sposi si
di sposa
doveri
le
nozze
le
e
la
(And.
v-
dalla
voluta
dello
le
vantare
seg.),doveri
che
qui troviamo
(Med.
sovente,
nulla
(1)
il
V.
quale
èv
ravva
ravvT]
denaro
ovv
òé
del
più ampio
in
dicendo
un
241
v.
nostro
seg.).
e
poeta, pensiero
dea
riscontro nella Medi
incontreremo
molti
rimprovero
frammenti.
della
costei, poiché
a
piuttosto per condanna-
NicomacheaVUl,
uomo
dAArjAoigsìs
di
ang|
l'ignoranza quasi generale
muovere
ual
la
Neottol^mo, perchè
(And.
pensiero
l'ufficio dell'
divide
di
poco
quale
libertà,
compiacimento
sinistra luce
Aristotile,Etica
poeta, la
potenza,
sua
può rimproverare, ma
ènaguovóiv
àia
la
interno
è la
rappresenta
frenare
che
ricorda
se
ed
i
mo
trovia-
che
Iscomaco, che
del
per
provata
ap-
siano
quali
invero
pensiero
seg.);
in
è per
non
suo
avuto
e
sempre
e
Euripide poi
donna,
ha
230
v.
e
altro
un
che
umano
leggi
curarsi
col
l'uomo
comprato
E
di
superbamente
ha
di
sua
viene
non
205
e
non
la
vanta
le ricorda
alle
ricchezze
sue
che
quale
l'intimo
prova
sposo,
il
procreazione
ricchezze,
sue
Sofistica. Ermione
ricorrere
potendo
non
ca,
cie-
intimamente
quindi
reale, viva, contemporanea
la donna
la
e
nella moglie
meglio personificati
donna
bellezza,
sovente,
conoscessero
Ermione
Adromaca,
da
tale che
maniera
dopo
bellezza
sua
la
non
(i)
la sottomissione
meglio
anche
che
all' uomo,
pensiero euripideo, perchè
in
famigliarmente. (2)
e
inferiore
poi nella donna
morali,
nulla
si
di molto
e
questi cercasse
le doti
ma
casa
—
e
14,
della
rò ììoivòv
12,
U62
pag.
donna,
ma
A,
dirà:
xidévzegrà Idia,
rò yoì]6if-iovslvai àouel
kclì rò
fjòv
rfj ((Oda.
(a) Cfr. Schoemann,
parla di questa
strana
op.
cit. voi.
abitudine
I pag.
in Sparta.
288
il quale invero
15*
—
—
"
anche
re
ed
esagerata
da
seg.""e
nelle
sue.
avrebbe
per
(v. 1085)
per
aurait
qui
il
-
le
sua
perchè
legge ed
approvata
si
cui
a
le donne
adoranti
delle
Penteo
della
del
sue
écrire» ?
per
(2)Cfr.
di fatto
sia
gino
miso-
intento
un
altre cose,
per
incontro
260
voluto
i
op.
cit. pag.
fram.
I kor.14,
34
e
il
accennare
177
Timoteo
ad
altro
un
colfetto
di-
fa strazio
perchè Agave
il
vissuto
poeta
costui
ricoli
pe-
troviamo
Baccanti,
Dioniso, ed
di
si è
quando
divina, essendo
paternitàdivina
ac-
te,
preesistentee persisten-
culto dionisiaco, né
ha
volontà
Democrito
(1)
dalla
sancita
era
quale, come
contemporanee,
(1) Masqueray,
e
ci
non
andare
può
l'episodiodi Agave
347
ignoranza
femme
sa
ni
lire
ni
l'Athénien
«
avec
tizie
no-
mo
ritenia-
cosa
Masqueray
ignoranza assoluta (2). Nelle
una
di
qual
vivre
quelle
mandare
altri, per
la
Medea
mostra
Euripide, coll'esempiodi Ifigenia,
anzi
in
che
condizione
una
non
dalla consuetudine.
poeta, il
nostro
ad
cpnna
del
souvent
questa
crediamo
nel
per
plus
appunto
Perciò
famiglia;
à
quelque plaisir
eu
savait le
ne
ad
la domanda
luogo
invero
e
de
l'ignoranza assoluta,on-
ricorrere
deve
scritte alla
di
donna
nella
meraviglia del coro
come
circostanze
possibili,
piena
che
Ifigenia,
fuor
Republica (pag. 451
sua
desiderata
tutte
ne
istruzio-
donna,
sua
La
Leggi (pag.8o6-A).
stessa
la
nasce
di
sé
nella
Platone
alla
dà
Iscomaco
che
teva
permet-
quella giusta istruzione
data
venisse
alla donna
educazione
abitudine, la quale non
vecchia
questa
che
»
il
re
negato-
dispregiatore
303.
e
(Meineke
Menandro
2,
11
f:
yvvrj
F. C.
G.)
àK£érco
j.if)
ai
éKKÀrjólai,
yàg- lorol yvvaiutòv ègya hovk
oiyàrcjoav e Democrit.
fr.176
ywaÌK££ èv ralg èuKÀìjOiaic;
KóOfÀog òÀtyo/uvdir)
yvvaiui,uaXòv òè ual kóójuov àitóXòyov
ttk
òeivòv
ricordati dal
Nestlb,
op.
cit. pag,
508
noi.
16,
i5*
-
del
culto. E
suo
Penteo,
-
recatosi
Baccanti, vietati agli uomini, viene
la madre
mentre
credendo
Con
di
feste
quindi
più
essa
correrà
al
che
Tebe,
soltanto
in
che
comune,
ha
restare
libere
voci
col
riabilitando
informa
la
tragedia
grido
Le
se
sviluppo
favoro
si
donne,
di
dice,
sono
abbia
Agamennone
si
essa
lissima,
il
(1)
Veneto
di
lontana
trova
priva di
anno
C.
Lanzani,
XV.
uomini.
la
nomeno
fe-
vita
sua
il
in
degli uomini.
sua
timento
sen-
anche
trova
sorte,
un
ripide
Eu-
Ma
mo
motivi, giacché
contrada
in
sorte
un
religiosoche
si
reali
e
l'orgia
disgraziata figlia di
la
casa,
notizie sulla
capricciodegli
V.
forti
dei
luce
conservatori,
vedere
della
che
anche
oltre che
più deboli
debole, crediamo
male
benigna
con
sia da
hanno
correvano
sentimento
quel disegno che
donna.
che
svolgesse
ma
religioso,
della
stume,
co-
dei
si
dar
tradizionale
quali
Euripide
a
ripide
Eu-
religioso
crediamo
taggio
van-
dramma
risplendereuna
nel
e
interessa
non
quella libertà
Ifigeniapiangerà,lamentandosi
strandosi
motivo
al
cotraddizione
una
religioso,noi
a
di
le Tesmoforie,
poeta
di protesta
la
partecipare ad
un
breccia
senso
diveniva
precedente: l'ateo
ulteriore
fa
sentendosi
strano,
come
questo
con
segreti,sui
intima
vita
nella
il
e
in
prc fondo
S'alzò
ft mminile.
mostrare
È la tendenza
tutta.
donne
calunnie, il poeta
e
parve
volta
nei riti
e
1131-5).
e
del
strazia,
vv.
ma
per
mente
proibivaalle
gli uomini,
casa(i),
la Grecia
un'altra
che
voluto
lo
e
corpo
{Bacc.
monte,
maggior libertà alla donna,
batte
suo
le Panatcnee
nella
ma
dilaniato dalla donne,
leone
un
il poeta
debba
non
altre
e
ammazzare
le Baccanti
donna
infuria sul
sua
riti delle
spiare i
a
dei
suoi, p-r
Similmente
Euripidi [Bacco e
le
inospitasfare
soddi-
l'Antigone
donne, in Ateneo
*53
—
di Sofocle
è
Antigone
dolce
martire, è
alla
legge
più
ubbidire
poiché
una
ha
non
coll'inveire
degli Dei
può
dinanzi
Achille, anzi
greca
stia
poeta
mescola
colla
del
nella
figli[Ani.vv.
tebani
921
l'attendeva, in cambio
che
nell'eccitare
ci fa
Sofocle
pietà,e perciò il
vittime
invece, la quale vuol
equilibriotra
questi
meglio intendere
la nobiltà
del
dell'arte
col
pianto
rezza
ispirassetene-
si
equilibrasse
quindi
la
nia
misogi-
comparire quest'eroinapiangente
la
per
ze
noz-
la
è
inospitaleTauride, perchè
dire di
delle
segreto
sentimenti
che
fiera
il
sue
spettatore. Non
nisce
fi-
e
za
l'indifferen-
e
mostrarsi
saputo
rispetto,e questi due
poeta
916)
-
seg.)Ifigenia non
e
avendo
linguaggio delle
dello
ma
nuziali, né
814
la vittima
nell'animo
umana,
canti
avere
crediamo
precisamente
il
non
rassegnazione, aftinché
e
ro
debole,
quella
a
amato
rassegnazione del martirio,
838-876
vv.
una
che
la viltà dei
contro
al sacrificio che
con
e
cari
né
{Ant.
chiamarsi
di
piange
matrimonio,
la
ella ha
poiché
vero,
divina
tuttavia
lei
anche
-
Antigone,
sua
stabilire
sentimenti
i diversi
si dovrebbe
altrettanto
è
ma
mantenere
e
affetti,per
meglio
il quale finisce
sacrificio,
giusto
un
emozioni, per
queste
e
l'arte greca
apprezzare
tare
col susci-
sempre
l'ammirazione.
E
si
protrebbe continuare
trovando
precorrendo i tempi
di
caldeggiato
ed
e
quel
con
accuse
e
sfatando
contro
le donne,
Socrate
beveva
come
mentre
in
i comici
quale,
e
sostenuto
ritennero
e
sulti
in-
all'analisi sincera
mentre
Anassagora
la cicuta,a
poeta, il
sociale,
colle vecchie
contrasto
innovatore
chie
quelle vec-
tesignano
tradizioni, si fa l'an-
le
indirizzo
nuovo
spassionata,risultano
osteggiato, e
nostro
quelle parale,che
Euripide,
fu
dal
combattute
sione,
discus-
nostra
in tutte
perfetto riscontro
un
abitudini
nella
ancora
poeta
come
andava
lui, rimasto
in
tudini.
abi-
filosofo,
esilio
solo, in
mezzo
e
154
—
ai
numerosi
suoi
dia,
l'accusa
l'arte
sua
reali.
nemici,
la
e
ed
i
rivolte
furono
caricatura,
suoi
-
intenti,
da
non
chi
la
non
corruttori,
satira
e
voleva
ma
la
paro,
vedere
umani
e
155
-
-
CAPITOLO
Elementi
Sommario:
mowitz
con
Valor»
—
Aristofane
-
ogni
quando
di
un
le
—
delle
e
l'interesse
donne
potuto constatare,
delle accuse,
le
contro
Confronto
In
conclusione.
aperta
muove
molteplicitàstessa
esiste,ma
non
misoginia
alle ieratiche
monito
l'animosità del poeta
del WUa-
ragioni di
particolari
sue
allora,a cui il poeta
E nella
e
da noi fatto abbiamo
sia
non
Rilievi
-
abbia
accusa
di
e
rappresentazione degli uomini
misantropia
Nell'esame
generale.
misogini--Oplnbne
non
di immoralità
accuse
-La
Sua
Euripide
degli elementi
delle
in
misogini
non
Esame
VI.
e
e
come
esistere,
tristi abitudini
continua
guerra.
dobbiamo
non
donne, animosità
dere
ve-
che
spiegatoda Euripide su
vero
in-
tutti
problemi sociali,specie quello lemminile, che agitava
la coscienza
non
degli ateniesi di quel tempo. Per
poco
i
la
qual
poeta
cosa
non
così
umano,
si
e
parlare
neppure
lo Zuretti, perchè, se
Fedra
pel figliastro,
giacché
il fondo
di moltissime
giustamente
ha
dottrina
fi) V. Wìì.ak.
misoginia
d'immoralità,
il
fu
osservato
per
Grisch.
il
accumulare
vuole
primo
né
Wilamowitz,
non
me
co-
re
occor-
(i). Né
««/.voi.
Trag, cit.Hyppol.
di
sce
costitui-
tempi, e
di tutti i
riscontri
un
l'amore
la castità calunniata
novelle
in
come
argomenti licenziosi,come
a
trattare
di
mai, Euripide non
il solo
alcuna
di
può
I. pag.
poi
107.
di
ateniesi
depravazione, svelando
mai
ha
malgrado
fatto
in
le funeste
mostrare
Tanto
poeti comici, gnomici
posterioriad
che
pretendere
da
difetti,se
e
Ma
da
Euripide:
anche
a
chiamarlo
e
per
965
in Aiti.
frammenti
parecchi
238
ed
i
noi
non
davvero
i lati,e
gii
di
uomini
nelle
per
le
vita
soltanto
è
il bene
il male
tragedie euripidee,
donne,
il bene,
realtà
e
giacché
se
un
accanto
ed
il
lo
ben
un
ed
strana
egli
vide
ti
tut-
Ma
se
per-
si
non
male
tichi
an-
la collocassimo
male.
stesso
equilibrioed
studio
per
pessimismo
al
53-102-
99
biografi
i
questa
il
ed
rileva
Quindi Euripide,
non
se
Ifig-
si
figura
una
513
v.
590.
anche
secondo
reale, poiché di
nota
essa
in
comici
i
-
1-23-26 92
immaginare,
sapremo
nella
362
vv.
agli uomini,
comici, contrario
esperienza, ci apparisce
che
1
donne,
concludere
[Med.
come
e
sé.
entusiasmo
errato
uomini
And.
285)
e
gli aperti ìimproveri
gli
-
in
con
hanno
vizi
poranee
contem-
nostre
dovrebbe
per
(framm.
delle
natura
per
si
401-502-584-775-986).
333-399-
239
nemico
Ciclop. v.
385.
v.
cosa
715
v.
da
donna
ricordati
contro
Ecub.
-
1
possiamo
non
le
sono
misogino,
accuse
una
anche
immune
della
natura
misantropia, ed
sua
chiare
v.
la
qual
soltanto
le
Ale.
da
la
per
la
per
condurre
può
guardiamo
poco
gli uomini
neppure
piuttostoper
ma
noi
che
allora
fosse
specialmente
volta
ri-
è
elegiaci, anteriori, contemporanei
ed
Euripide,
un
per
e
non
trascurando
più poi,
donna
la
ripide
Eu-
quanto
donna,
cui
a
conseguenze
abitudine.
e
della
di accusarla,
coll'intento
di
saggi
liberamente
troppo
l'accusa
Quindi
Euripide
funesta
vivevano
chè
per-
fare, quelli, perchè
di
pensato
o
tristi
ben
peccati muliebri
tanti
le apparenze,
scandalosamente.
dato
ci ha
commedie
sue
gli
questi
particolarmente Aristofane,
tutti, e
nelle
scandalizzarsi
dovuto
avrebbero
quest'argomento
tu
calcolo
che
mina
do-
può
dire
trovi
che
an-
numerico
benché
pargoletto, per
in Aui.x.
(/pg.
nozze
preoccupandosi
ciò
che
di
prima
esalare
Macaria,
la
del
dal
quale impetra
marito,
taciuto
mai
e
il
si troverà
questa,
83
11
le
in
il destino
ragionando
a
avere
[Orest.
così
della
mente
calma
uccisa
la
mostruosità
dagli
anche
[Orest.v.
uomini
(Suppl,
solo
non
verso
si sacrificano
la
quale,
le donne
Alcesti
ed
morte
e
le
donne,
le
per
941)
sapendo
i
figli,ma
più
Alcesti,
o
col
suo
in
virtù
poi
è
invitta, fra
[Ale.
v,
la
fortezza
e
le
148)
ed
il
v.
1020)
d'animo
suo
pietà negli
affetto
pei quali
mariti,
seguirlo
più egregie
no
desta-
mostrare
di
più egregia donna,
tutte
la
nella
tomba,
Evadne,
come
tutte
superare
[àuppl. v.
che
donne
mal
madre
madri,
sventure
i
mandolo
chia-
esseie
propria
le
muore
che
un
messa
per-
Tindaro,
di
sacrificio,vuol
spontaneo
si pentirà
avrebbe
e
esse
prio
pro-
istigatoda
la
verso
ste
commi-
401). Oreste
non
specie
loro
gio,
sag-
[Ecub.
commesso,
289)
sicché
co-
come
ma
nato
v.
concluderà
v.
come
{Ione
ucciderà
chi
non
tutti essendo
di
stesso
suo
sempre
anche
quantunque
479),
v.
ben
delitto
sul
sopravvivergli (Suppl.
non
per
dei
dolore
l'odio
loro
biasimo
detto,
sono
zia
gra-
213),
v.
cattiva,
animo
[Orest. v.
530) giacché
loro
pel
la
donna
padre
vipera [Orest.
visto
medesimo
tristi
madre,
il
285),
v.
tanta
nel
del
ha
quale
sia
come
(Jbracl.v.
[And.
ha
alle
mezzo
donne
la
trovare
che
attirandosi
buone,
di
potrai
quella
ed
6)
—
questo
dio
molte
de
nascon-
quale
rispettose
stolto
re
muo-
568J,
Ettore
accomuna
sue
degli uomini,
v.
di
Andromaca,
con
che
Demofonte,
donne
indistintamente,
fra
perchè
vv.
quale
donne
le
di
gareggiato
colui
tutte
ed
Megara
come
Re
braccia
in
esempi
mancano
occhi
agli
respiro (Ecub.
particolare, di morire
561). Né
pudore, così
suo
nascondere
l'ultimo
delle
Polissena, la quale
362), come
soltanto
si deve
la santità
profanare
non
1266).
gloriosa
mai
sacrificio è talmente
siano
no-
159
-
bile, da
Admeto
è
stesso
donna
il
suscitare
egli
Alcesti
l'hanno
Ercole
stesso,
(Ale. v.
Bella
ed
e
alla città
anche
di
per
alla
figliaè
dare
legge
dimenticato
pure
Antigone,
la
quindi
Essa
265)
e
come
pure
dell'unico
suo
(Fenic. v.
1685)
abbandonando
Tour.
dell'umanità
lo
sventurato
di Creil figlio
onte
sposare
la
di
pensa
a
Grecia.
alla
cui
sorte
quella di
ha
Ecuba
puto
sa-
sa
stes-
grandezza d'animo
sua
suoi
dei
sorte
prima
559),come
v.
la vittoria della
materno
amore
della
soltanto
tipo di
l'ira di
preferiscequella
rifulgeper
Troadi
pel grande
case,
quale sfida
fratello
al
esilio,anziché
sacrificarsi per
nelle
loro
568). Ideale
(Ifig.in
amantissima
alle
solo
non
quali rivolge
1707). Ifigenianella lontana Tauride non
la sua
famiglia, della quale si mostra
(Fe.nie.v.
ha
ai
369)
[Fenic.v.
cuore,
nel doloroso
padre
dolore,
amantissima
di Giocasta
tutta
rispetto filiale,non
del
nel
e
ed
778)
v.
virtù dell'estinta donna
figura
sepoltura
del
93 Y): quanti
passione
le
la pace
dare
-
appor
àoLgx^g (Alc.v. 908).
la
Fenicie
consigli per
Creonte
lodar?
detta ,«t-/a
nelle
nella
cato
var-
ca
pudi-
e
ha
(Ale.
piangeranno
sciaguratifigli(Fenic.v.
dei suoi
e
dal
trattenersi
è
sorella
la
(Ale.v.
350}.
hanno
che
sacrificio
suo
le donne
così duro
pur
834)
col
tefice
ar-
un
v.
(Ale.v. 446), buona
che
noscendo
rico-
e
ad
(Aie.
lei
a
tale
279)
v.
le donne
tutte
tutte
a
conosciuta
può
utili
di
(Ale.v. 625),
gloria eterna
non
simile
196).
v.
morta
:gliricorrerà
p
paludi d'Acheronte
sposa
ma
il fiore
che
[Ale.
vivere
dovrà
{Ale.
uomini
ammettere
simulacro
un
avere
è detta
le
tato
ad
costretto
quale donna
per
pianto negli
poirà più
non
—
è
e
animata, preoccupata
figli.
di
Polissena
Andromaca
(Troad.
v.
(Troad. v. 275)
figlio superstitePolidoro,
che
mente
giusta-
poi saprà vendicare.
Anche
Cassandra, la
sacra
vergine votata
ad
Apollo,
i6o
—
è
Ifigenia,
ed
perchè
è
na
la
legge
del
lanciarono
questi
fa dei
è
donne,
Fedra
o
tristi
non
ne
Clitennestra,
alle
Andromaca
in
in
seguito,
parte
e
calcolo
solo
il
tra
che
critica
nella
i
che
delle
ro
lo-
ed
bene
il
predomina.
abbiamo
alcuna,
le donne
mentre
pure
nep-
gie
egre-
considerandole
che
an-
sociale,
non
abbiamo
furono
cause
Cassandra
di
quelle
trovano
Polissena,
e
Antigone
accennato
politiche.
ed
sia stata
puramente
e
no,
mater-
Evadne
come
Aristofane
quelle
già
si
qualsiasi aspetto:
sotto
Megara,
l 'accusa
come
che
come
antico,
dell'accusa
odiose,
donne
ideali,
addirittura
cause
lei
a
nella
panegirico
lunga,
gran
Alcesti, Ifigenia, Macaria,
altre
e
Aristofane.
accanto
qui apparisce
nel
che
quello
di
costoro
del
come
patriottico, filiale, morale,
Giocasta,
che
concetto
falsità
e
vede,
si
e
vuole
o
delle
odiose
superano
nobili
il
Euripide, perchè,
il bene
sempre
Giacché
energia
fortemente
anche
della
contro
difetti
Medea,
come
Alcme-
le sventure
secondo
contentare
chiaramente
donne
Di
di
questo
a
i suoi.
nell'insistere
poi
convinceremo
comici
male,
ma
rella,
so-
appunto
spiegare
sa
tutte
sopportare
volessimo
ci
virtù,
ispira,
vendicare
che
sua
taglione.
ci
numerico,
ci
che
per
donna,
e
Polissena,
a
sacrificio,
suo
applicando,
costui,
noi
Se
di
Euristeo,
di
pietà
nette,
nel
prima
inflitto
morte
sotto
accanto
la
il
virile
tipo
un
fierezza,
ha
si
stare
per
prevede
essa
grado
buon
di
degna
un'eroina
«*-
Ecuba,
Elettra.
Di
mossa
da
morali,
meglio
ed
noteremo
ma,
i6i
—
CAPITOLO
Elementi
VII.
misogini
e
misogini
non
nei
frammenti.
Sommario:
e
de
u'
Ci
ci
non
i.
chi
e
sappiamo
detti, non
dare
frammenti
vero
a
loro
perchè essi
che
potevano
non
avere
seguenti ragioni:
in bocca
di
chi
siano
luogo, anche
il valore
da
sapendo
che
al frammento
vi
rispettoall'attore ed al poeta. Né
di tale valore
od ampiezza da indurci a
pensiero del poeta;
solo
opporre,
sotto,
contrasto
questi frammenti, può
secondo
di
le stesse
la
qual
ordine
un
numero,
più
dal
cosa
matico,
sistegini,
miso-
glialtri non
ragioni.Il valore
desumersi
spiritodel poeta, quale abbiamo
per
questi elementi
ragione di
per
misogini pei qualivalgano
nelle
Simoni-
Conclusione.
spesso
sappiamo
contrassegniamo qui
poiché
di
•
qual motivo;
per
potremo
le
per
perchè strappatial
sono
?
Esiodo
con
del valore
sicuro
non
investigareil
li
Monandro
e
tragedie,e questo
Perchè
Confronti
•
gini
miso-
parte deglielementi
a
parte dei frammenti,
a
documento
si debba
sono
trattazione
la
frammenti
nei
Democrito
•
occupiamo
messi,
2.
misogini
Amorgo
sono
nelle
Ragioni per
calore
sicuramente
tragedieintegre.Infatti Euripide,poeta
e
vero
dallo
to
tracciasenten-
l62
zioso, si prestava
ed
ze
i
dei
tenazione
donne
[fr. 209),
a
tutti
ro,
del
ha
i
e
figliin
nelle
alla
donna
trovare
il matrimonio
giovane, perchè questi
di
giacché dal
matrimonio
uno
si sposa
degli
inganni
è
non
vo
schia-
la
quando
moglie
il
( fr. 804),
moglie
sce
rie-
piacevole
cosa
807);
infelici,
do
essen-
chi
fortunato
venta
di-
marito
(fr, 317,
trovarla
la prenda
non
nascono
cattivi
apporta
in
casa
vecchia
di
con
giovane con
rimanere
tutti i mali
vittima
(fr. 543). Da
figli(fr. 298, 333),
molte
e
altro
letto
giovane (fr.26)
(fr. 45);
dei
moglie (fr. 464) essendo
tirannide
più
uomo
gli amplessidi
derivano
per
della
grande
una
più
i! matrimonio
onde
donna
cercherà
(fr.incer: 914), male quello
spesso
libe
è
cattiva, fortuna
dirà
chi
cer-
rendono
L'ammogliato
e
chi
(fr. iticer. 1057).
male
E'
es
non
e
nozze
tutti felici od
siano
(fr.incer. 1056),si
affatto
le
marito
giovane
non
schiavo
sarà
svantaggiosa
vecchio
nozze
il
sventura
buona
abbia
sposarsi, specie poi
da
età
del
odioso
è
benché
peggiori del mari
sposato la più insigne
vecchi, perchè
ai
dovrebbero
sono
coniugale [fr.775),
signora
vecchio
donne
acquistate con
inopportuno
allevare
Le
che
Beoto
a
donne
pessimo
un
da far dire
separazione(fr. 502).
letto
pideo.
euri-
pensiero
le alt-e
ricca, perchè l'uomo
difficile la
ta
comple-
la
(fr.440),invidio
feroci
tal punto,
tutte
le ricchezze
e
chi-aro
conca
a
nessuno
donna
alla
(fr. 528)
to, quantunque
{fr. 546)
ed
(fr.671, 410) ciarliere (fr.5,15,)o-
(fr.468).
odiate
sere
dare
ba-
indiscrete
la madre
eccettuata
ciò appare
(fr. 321),
astute
sono
senten
antologie, senza
fatto
interpretazionedel
ed
di
raccolte
alle
alla successione
pensieri.Da
trasformazione
diose
hanno
al contenuto,
punto
se
materia
raccoglitorine
,
Le
dar
a
—
millanterie,vantando
veleni
il
cattiva
la donna
ed
o
monio
matrimadre
insensata
ricchezza
e
i63
-
nascita
audace
Intatti niente
la
felice
donne
molte
senza
devono
esse
Anzi
7S1, fr. incer. 927) (2).
è
saggio
della
casa
donne
dal
il
di
altre
male
dir
dal
donne
gono
ven-
le ben
(fr.108)e
invano
nate
lui
co-
to
sia det-
di loro, stolto
inferiori
sono
gannano
in-
essendo
pur
mini
agli uo-
pure
161,Jr.
1054) onde
incer.
serrature,
e
fr.
{Cretesiv. 7) (4^,che
dall'amore
custodia,
(1) Cfr.
insidie che
dalle
audaci, (fr.276) che
talmente
sono
vincere
chiavistelli
la loro
(fr.521,
362,545,748) misere, {fr.323)e più facilmente
{fiatimi.; 36
con
delle
più
cesserà
(framni.
si lasciano
servitori
(3) ed
(Aniiop.firoJ.)
saggio (fr. 36). Le
non
(fr.203)
dentro
custodirle, perchè spesso
timore,
quale
ca
mo
cosa
piùpreferibile
per l'uocessi
moglie nei più profondi re-
lontana
trascurate,
i mariti
vinte
la
curare
(fr. ine. 1063).
sono
si sforza
uno
tenerla
per
dall'esterno
Le
la
custodire
di
la
sono
ne
saggioconvie-
uomo
dei
ha
casa
saggiamente
sempre
ai discorsi
orecchio
porgere
stare
in
ha
sieno sufficientia
quante
gio
sag-
comando.
il
buona
donna
una
leggidelle donne, giacché ad
(fr.402),ma
sa
in
sa
es-
qualcuno poi
stabile,se
è
Né
(fr.463, 544) (1).
male
sancite le
avere
donna
d'imbattersi
fortuna
un
nella
marito
è dell'uomo
darle
né
alla donna,
le redini
cedere
timido
del
972) e profittando
(fr. 3) e quindinon
(fr. 662,
diventa
-
chi
e
808
e
si vuol
v.
custodire
Democrito
chiuderle
conviene
essendo
pur
fr.
è follia
ed
vana
inutile
custodirà
si
179:
da
VJiò yvviXL-
KÒ£ àoyeodm vfioigual ùvavòoh] éoZàvìj.
12) Cfr.
(Nauck
Menandro
ovjrOT'ài'òga
/gì) Ooqxjv.
x
pag.
Aldv
697): TÒ
juèv juéyiOTOV,
qjvXàooeivàXoyov
èv (xv-
%pi" àòiicor.
(3) V, H.
Arnim,
Supplementmn
J9i3-
(4) V.
Arnim,
op.
cit. pag.
23.
Euripideum
,
pag,
12,
Bonn,
164
~-
si
stessa, né
se
difficile a
paterne
case
{fr.318)
e
non
hanno
anzi
il marito
modo
brutto
che
benché
vi
si
si lasciano
renda
deve
lo
alla
sicché
difficile a
superarsi{fr. 544).Erinni
a
combattersi
gli uomini
di tutti i mali
fu
dato:
nel
moglie
più
incestuose,
nelle
dal
furore
dri
che
cambio
Delle
v.
22)
loro
coi
loro lamenti
del
bello
fuoco
ed
sono
Erinni
la donna
è il più
(Kol.
21
v.
fr. Etic.
Democrito
{2) V. Arnim,
op.
cit.
pag.
175:
75.
difficile
supera
nel
le
ma-
non
adultere,
come
di
degne
i loro
vita
I
simo
bia-
vincere
figli, ed
{fram.
(Kol.
I
Feton.) (2)
ywì) nokkà
KaKO(i"Qaòjuooùi't]v.
régr]tcqòc;
(1) Cfr.
più
bio
cam-
perchè
astuzie
le
sempre
e
ed in
disprezzarele
loro
e
{fr. 400)pure
si lasciano
effeminano
preferiscono la
donne
sole
1054)
37,
i mariti:
sono
si devono
mentre
donne
figliche
anche
facilmente
:
i
Canace,
come
opere
{fr.516),
vita
tremendo
(i), degne di odio
parlare {fr. 528). Esse
Stenobea,
{fr.
{fr.781)
{fr. 401)
sanno
senno,
care
giudi-
{fr. 429) che
male, ma
più
nel
e
ha
che
si deve
non
soltanto
la donna
bene
serva
disprezzerà
{fr.545),
più
esse
altro fuoco
{fr.212»
tutta
essere
difficile la loro
un
talamo
{fr. ine. 907).Le
{fr.358)
del fuoco
del
animo
senza
dall'amore
amando
abbandonano,
gna
matri-
te
piacciono,diversamen-
ma
mente,
vincere
così
lasciate le
donne
le
bello, poiché
colla
ma
Afrodite
ci
invece
conviene
le sembri
coll'occhio
facilmente
saggia
non
per
tesoro
o
genitori,ma
donna,
onesta
(fr. 320). La
e
saggia donna
la
la
dei
saggezza
bella
una
548). Quindi
dello sposo,
più
sia
non
muro
essere
la donna
come
sono
esse
se
potrà
vipera {fr.824)
di
conviene
non
vi
custodirsi
peggio
è
in
potrebbe guardare chi
{fr.1061),né
natura
--
ma-
in
392).
Fetoriper
la
àvògòg ógv-
ifi6
specie
saviamente
regge
se
in
sempre
è
indistintamente,
molte
che
congiunta
donna
ben
l'animo
ha
infelici:
od
chi
si sposa
detto
qualche
bene
e
con
cosa
rito. Giacché
ra, che
la
è
virtù infatti
La
sa
(1) Pensiero
in bona
est.
che
giova
a
^pag.
maior
tanto
uxore
senza
ed
14,
il ma
la
avere
ogni
De
quanto
;886
.
sua
portare
sop-
alcuna.
amarezza
tutti,ed
nus,
Leseli.
ed'z.
detta
sia
qualchesventu
col marito
è in Tacito,
consimile
avrà
disgrazie,sapendo così
nelle
i mali
succede
mentre
buona
degna
(fr.909) mostrandosi
fr. 22) (3).
dai figli(Ipsip.
anche
1057)
costui
quando
savia
essere
mata
cosa,
e
ed
i dolori
anche
nato
quindifortu-
(fr. ine.
buona
lici
fe-
cattiva
ubbidire, perchè così vuole
si addolori
fortuna
sarà
la
sono
donna
e
savia
salva
e
nozze
una
buona, stimando
ad
dolce
moglie
parte nella
il marito
non
sia sollecita
donna
una
lodare
quale saprà
la
lo frena
buonaf/r. ine. 1057)
trovarla
fortuna
trovare
fra
anche
questa
tutti nelle
non
sventura
le donne
tutte
come
sregolato
(fr.ine. 1055), perchè
casa
823);
e
(fr. 657). Infatti
nato
marito
a
sopportare
saggio: poiché
un
cattiva, ma
la
cisce
addol-
(2) (fr.655
biasimo
stolto,non
uno
potrai trovare
colei
medesimo
nel
accumuna
ed
di
conviene
9) (1).
v.
494
dal dolore
dello sposo
la sorte
comune
chi
quindi
alla donna
(fr.822)ed
l'ira
(fr.
casa
libera l'animo
che
Infatti è la donna
la
vita
in
di
moglie
essere
a-
Agricolae, Cap.
mala
Cfr. Esiodo,
plus
Opere
e
6:
culpae
giorni
v.
702:
Oò
jiièvyào
ri
ycvcuuòg dvf)QÀ"ji£tT(
à/ueivov
Tfjgdyadrjs,
r^g
e
Simonide
cì'Amorgo
ò'avve
fr. 6
nauf)£
Qlyiovd/.Ào
ov
(Bergk/:
Pvvamòg O'òòèv ~/QÙ,ain''ì'j
Àiji^Tar
'Eód/Sjgàfusivovovòè (tiyiovuaKfjS.
(2) V.
Demock.
(?) V.
Arnim,
framtn.
op.
12S
cil. pag.
e
129
58.
rap.Y.
2
A
pag.146
Schluss.
167
—
Né
le donne
mancano
teo, la
al mondo
nulla
di
può
ca
donna
qualidevono
la
cedere
poi l'abbandona,
exposuerit
puerum
del
ha
voluto
femminile
blesse
sottostare,
l'ira del
forza
poi
e
ed
è
E
da
anche
voi.
tura
na-
fia-
è
Auge
la
dovuto
di evitare
cerca
Decharme,
(4) V.
Ett.
nei
come
beliebter
fosse
animata
*
der
die
sue
ture,
sven-
nissimo
moder-
poeta
«
frammenti
Gegen
Lcxikon
le
pochi
il Welcher
in Roschkr,
Mathia,
pietosa,per
arte,
sua
dice
II, col.
1918.
donna
quali sentimenti
ein
war
(3; V.
Milano,
della
cui ha
a
il figlio,
Auge
una
colla
come
se,
Andromeda
V.
dice che
hardiese,de
perchè
dell'uomo,
ci fa conoscere,
(4)
possiedono,
Mithol.
ne
l'opinio-
i contrasti
rilievo
(3) appunto
pure
Euripide
»
(1) V.
condividiamo
faite de timidité et
espone
patris
padre.
Andromeda
donna.
in
che
timore
«prae
propositodi Auge
brutale
se
Ercole
quale, a
violenee»
della
inferiori,
come
non
mettere
sentato
rappre-
degli uomini
(2). Ma
«nature
de
et
vittima
(?)
il
Decharme,
il poeta
»
Igino
ci ha
di
l'onta
donna
la povera
e
fisicamente
ed
30
brutalità
subire
si sacrifi
re
quindi inferio-
poi ilpoeta
della
perchè
dovuto
ha
quale
restando
non
intenzione
senza
ideale,che
(Apollod. Epit. 3,
,
eroine, vittime
altre
Auge,
una
Evadne,
come
Non
fav. io2)(i).
ai
amare
Protesilao,è
coraggioal marito
in
-
jliùààoi'
Tcargiò'èurji'
cpiÀcò.
lo sposo,
con
che i fi
più caro alla madre
di più la patriaperla quale
cpiAcòTSKv'àXXa
li sacrifica:
nel
i figli,
chè
per-
grandemente
amare
essere
858),aggiungerà di
gli(/r.
Laodamia,
Prassitea,nell'Eret-
eroiche, come
dicendo
quale pur
—
che
cotesta
Geschichte
stand
Griesch.
der
und
s1
der
tragi-
Romisch.
13159.
Euripidis trag.
op.
Romagnoli,
voi. IX, pag.
cit. pag.
Il teatro
98, Lipsiae,1829.
145.
greco,
pag.
18 Frat.
Treves,
i68
—
Kunst
schen
(i) certo
»
—
il nostro
altri inferiore
nella
cosi
così nobile nelle
grande
e
le
dopo
vuol
realtà
sa
di
Invero
dell'assenza
saviamente
si
il dissidio
vendicare, anche
parte di
al
tanto
Merope
più
il
la nostra
disprezzo
Ipsipile,è
(4) V.
(1)
Conte
!a
Per
o
scusa
la
E
casa.
di
care
vendi-
se
lendo
vome
co-
ferocia, mostra
che
sangue,
cerca
di
il
ci deve
né
bella,
vendetta,
volessimo
se
re
(ÌGiN./av. 187).Il cuosuo
braccio
vendicativo,
ta
meri-
greco,
ammirazione
nostra
e
(2), che
la condanna.
Welckek,
Torelli,
sua
anche
Creusa,
come
l'antico sentimento
e
infelice
un'altra
Merope
approfittare
tre
menpropriistinti,
prova
sventure
secondo
agendo
{fr.440).
dice lo Zuretti, è
guida
e
virtuosi
Perseo,
tempo.
sue
arma
della
proprio
considerare
le
di
Cresfonte, volendo
dà
essa
Merope,
tutte
i
re
all'amo-
la morte
ucciderlo,
tentativo
madre
di Antiope
ogni virtù,sapendo
nel
per
amore
dopo
uomini
di
meravigliare questo
di
in
ma
castigatezza,ed
intimo
Alcmena,
tuttavia affetto ed
La
adorna
sta
proprio figlio,
ed
seguitata,
per-
in apparenza
(o Epafo)sposo
soddisfare
parlare.Merope,
Ecuba
padre, il quale
ignobile,volendo
mostra
appare
evitare
pe,
Antio-
degli uomini,
e
simula
di
amore
dell'uomo, per
la donna
Anche
fallo commesso,
e
Polidette, che
Polidette
il
saggezza
l'onesto
opporre
donna,
(Iginofav. 81).
mostrare
impetuoso
dal
nozze,
del
figlia
privare Epopeo
del regno
sa
degli Dei
agli
questa
sventure.
sue
la
punire
egli vuole
Ditte
sue
rimase
non
di
rappresentazione
è vittima
Auge,
come
poeta
in
Cfr
Roscher,
la
Verona,
tragèdie d'Euripide
»
op.
tragedia
1723,
donna,
cit. voi.
op.
è
«
pudica,
I. Kol.
dell' Alfieri
la quale
Girardin,
altamente
una
cit. Voi.
347.
quella
del
restauration
de
e
I. pag.
304.
169
—
(Kol. I.
disgrazie(framm.
sue
della
cui
del
morte
deve
essa
La
tragedia,ed
la
in
di
insieme
figliche
quale (521)
(1)
nim,
i nuovi
Per
op.
A.
Le
gli
fi-
Ino,
ca
sfuggire alla pazzia
Megara,
tando
meri-
si macchia
potendo
non
di
re
ama-
Melanippe, cieca
mentre
e
poi avverrà, quale premio delle
come
troviamo
Atalanta,fu
per
in
tragedia perduta,
vita
assoluta
in
volte
domestica
abbiamo
come
gomento
ar-
frammento
un
pensiero parecchie
un
dell' Ipsipilevedi
frammenti
op.
cit. pagg.
dissertazioni
Euripides,
Taccone,
recentemente
A.
dei
e
detto
pri-
generale
Ar-
cit.
(3) V.
des
glie,
mo-
uccide i propri
Melanippe, Teano,
suoi,
non
seconda
mentre
come
figli,
da
(2) Arnim,
pile
volendo
Euripide, cioè la
donna, pensiero però,che
della
di un'altra
rivale
la morte,
pateticodi Meleagro
di un'altra
espresso
mostrarsi
sa
(4).
L'amore
della
della
affetto materno,
sono
innocenza,
sua
virtù
sue
non
Temiste, sua
dà
ridice,
Eu-
colpa alcuna, attende pazientementeil trionfo
legata,senza
della
per
concubinato,
un
isbag'io,Temiste
ai
Nella
troppo
per
troviamo
sbarazzarsi
disperata si
muore
d'infamia
Archemoro,
Ino, fu argomento
e
fatale
per
l'immortalità.
i
qui
disgraziadi Era,
Atamante,
di
Atamante
di costei. Ma
duta
istoria
pensa
figlionde
od
II)(3).
Kol.
no,
v.
anche
da
quale
Ofelte
perle
ria
involonta-
(2) causa
Ili, 6, 4) la quale tuttavia
dolorosissima
invero
LV)
e
bambino
(fr. 64,
voluto
XVIII
uomini
pietà negli
sfuggirealle persecuzionidella madre
(APOLLOD.
assennata
desta
48) (1) che
pag.
—
A
in
Veniero,
Sitg. d. b.
in
61,
64.
specialiWecklein,
proposito
scoperta,
55,
di
un
Atti della
Ipsipile
\ Catania,
(4)Igin. fav. 186, Roscher,
op.
Ueber
die
Hypsi*
1909.
luogo dell' Ipsipile euripidea
R.
Acc. di
Torino
XLIV
1910.
ut,
voi.
II. col.
2576.
1909.
170
*—
ma
è
non
Nel
né
Bellerofonte
di
piena
da
né
nuovo,
personale, ma
Stenobea
(i),
Fedra
noi
se
la
Stenobea
Bellerofonte, il quale
di
viene da
amore,
poi piena
lito,così in
di
col
suo
amore
l'eroe
il carattere
donne, essendo
già
questo
della
di
essere
da
trattato
più
no
Greci
valore
// mito
Le
di
Note
in
critiche
7
e
Aten.
seg.
ben.
e
trattando
mito,
ci presenta
nella
letteratura
Sciava,
XV
anno
1 autore
novelle
pagg.
acutamente
molte
(2) V. Roscher,
op.
le
necessaria
una
Nulla
divinità
le
loca-
di
Bellerofonte, A.
classica
in
greca,
Bellerofonte
di
e
del
altre favole
analoghe.
cit. voi.
col. 15x0.
ca,
gre-
Bel/eroJ'.(in
Aquila, 1908)
calunniata
226-54 importantissimo studio,
valore
le
Amante,
particolare
la castità
e
perchè i
tragico,
amore
letterat.
IV
ripidei,
eu-
criteri moderni, dàn»
mito
del
ci
Euripide,vollero
Perii
Cessi,
bibliografichedi
R.
—
bono
ci deb-
in questo soggetto
Bellerofonte,una
specialisu
Camillo
1903.—
dare
contro
(fr. 298, 666).
lascivo
vinizzare
di-
cielo, fra gli
Bellerofonte
giudicaticon
dissertazioni
Acireale
passione,
importanza al poeta, appunto
Bellerof.
Ippo-,
meravigliarequesti tentativi
preferivano queste
(1) V.
pag.
di
anche
ed
in
poeti, i quali,come
ci devono
perchè,
di
e
nel mito
non
di
rito,
ma-
castità
la
personaggio, non
condizione
corrotto
in
come
Ippolito,deve
linguaggio
suo
sua
altri
rappresentare,
(2).E
invettive
il
calunnia, deve
sua
assunto
del
ferte
prof-
presso
fatale
una
ne
giova-
sue
mostra
come
essere
per
meravigliarele
poteva
colla
Corinzio, che
eroi. Conosciuto
conseguenza
soffre
poi
e
di castità
esempio
che
la
con
del
calunniato
Bellerofonte, Euripide
calunniata, e Stenobea
prima
paragonare
si uccide. E
sere
es-
rimproverata
perchè resiste alle
essa
lare.
popo-
doveva
non
s'innamora
Stenobea
rimorsi
e
sensualità
e
volessimo
incestuosa.
comune
adultera
quellacorruzione
Aristofane,
stessa
—
ove
significato del
i7i
in
rivelano
quali invero,
certa
propensione pel
anima
fu nell'antichità
il
Bellerofonte,
contro
la
donna,
dopo
la morte,
ad
anche
1914,
In
Kleine
al solo
e
Der
a
elemento
calunniato
il quale
per
Diatrib.
J4
e
per
pag.
con
la
accusa
sua
né di
pere
corrom-
particolare difetto
un
inventato
e
(2).
ed
202
pag.
di
a
proposito cfr.
questo
Vo"là'.if*r,
3, Leipzig,
però troppa
importanza
und
sein
dà
erotico.
dalla
vedi
poeta
credere,
nostro
d'amore
accanto
e
di
calunnia
Nauck,
Roscher,
al Bellerofonte
(V. Sui
noverca
op.
269, Wilamowitz,
tutti
nostro
di nuovo,
nulla
Griesch. Roman
(2) Si potrebbe ricordare
altra storia
tragico
preesistentee persistente»
«
dal
Schriften I.
quale,
ad
tradizione
ci viene
Rohde,
il
del
l'intenzione
ebbe
accennare
l'Ussani,
di esagerato
(1)
e
nessuna
perseguita e danneggia l'uomo anche
l'Ippolito,siamo
perchè qui, come
per
una
direbbe
come
romantica
Stenobea
(i).E
»
«una
che
della
dinanzi
di
non
di
città,né
romanticismo
più
la morte
quale, con
dice ilWelcker
loro,come
op.
da
sotto
da
'
anche
il Fenice,
AvayvQdOlOg
d'una
matrigna)
621, Valchenaer,
pag.
Hyùpolytos,Einleitung.,cit. pag§
parte
cit.
cit. voi. IV.
col. 3450.
172
—
CAPITOLO
La
àella
leggenda
storico
Sommario:
spinsero Aristofane
a
biografiche
dir
Dalle
notizie
il teatro
di
Euripide
Intenti
non
dell'accusa
e letterari
politici
che
Euripide, Socrate, Cleone, Cinesia,
Carattere
Giudizio
dell* tragedie di
di
del
e
A-
Weil.
biografichedi Euripide
alcun
trovare
le
del-
Euripidee
Sofocle, Tucidide, Addeo
Euripide— Opinione
possiamo
non
re
valo-
e
Misoginia— Origine comica
di
maie
di Aristofane—
rlstotlle sull'arte di
di
ed
contraddizione-
e
Agatone, Timoteo, Filosseno
commedie
origine
Conclusione.
all'accusa
falsità,diffusione
Sua
misoginia:
notizie
documenti
offrono
—
Le
-
vm.
dal
e
suo
tro,
tea-
in
argomento
poggio
ap-
dell'accusa, lanciataglifino dai contemporanei, di
misoginia.Come
essa
dunque
acquistare credito
Aristofane
ristofane
contro
e
accusa
posteri ?
potè
come
L'autorità
prevalsee
a
riconoscere
elementi
che
di
s'impose
di
(i).Ma anche in quest'avversione
abbia
molto
che
Euripide,crediamo
il preconcetto
non
i
presso
sopratutto, fu quella che
ai critici
anche
tale
sorse
Afluito
in-
in realtà
sussistono.
(i) Aristofane
Socrate
ed
viene
ricordato
il persecutore
di
Setti, Della fortuna
Torino, 1885, pag. 35.
come
Euripide
dì
il principaleaccusatore
e
delle
donne.
Aristofane presse
di
Cfr. Giovanni
gli antichi,
174
—
Perciò
la
con
Aristofane
medesima
li combatte
acrimonia,
il poeta, la cui
ed
i suoi
avvenire,
idee
daranno
discredito
più, il
le
opinioni
al
valore
della
mento
nell'uso
di
nella
far
tragedia
vuol
non
impadronisce
smodato
blico
pub-
privo
e
traligna-
di
più
vita
tragedie del
a
il
artificio,
come
Aristofane
di
nuovo
le
rivela
che
avranno
(2), perchè
JTÓÀig,mentre
del
Euripide
sentire,"il soffio
della
ditare
ad-
Egli per
profonda (i).
dignitoso
Eschilo
nel
che
opere
ed
anche,
ma
metriche, le quali non
di
re
mette-
a
artistico, quasi per
politicocorrispondono appunto
e
mira
ed
dell'arbitrio
sereno,
le
fane
seguito, Aristo-
in
azioni,
ad
in
che
intuisce
le
eco
colpa
e
forme
grave,
o
e
tro
con-
profondi
e
solamente
non
meritare
ritmica
delle
carattere
sente,
e
letterario
pure
tralascia
non
vivi
pubblico disprezzo,quelle
dovevano
ciò
più
frutti maturi
più,
e
re,
sopravviveràall'auto-
che
filosofo,di cui
di
s'accanisce
ancor
il
contro
come
distinzione, anzi
senza
sente
opera
armi
le medesime
con
effetti continuano
germinate
in
—
questo
non
si
che
suo
versario
av-
nuovo
quasi generale bisogno.
Quindi rimproverando
accoppiamenti di
fa soltanto
queste
per
gagliardo,dei
contro
combattuto
*
loro
R"ììic\.
?
invece
perseguitato
è
e
577
nelle
1
libera
Rane,
vv.
tre
una
sola
(Acaruesi
qualche
Aristofane
commedie
parodiato
1310,
che
potente
ma
tace
1322.23,
v.
e
medie
com-
1363-64.
spe,
Ve-
5, 15,
no
accen-
(/Vuoi, vv.
continuamente
frequentissimamente
1337,
delle
solitario
altre.
(2) V.
lo
non
successione, meglio
in
altre
abbiamo
Givone,
in
gli
e
perchè capisce
tregua
seoza
lui. Morto
monodie
dell'animo.
{Cavalieri*
596,
di
50). Euripid
nella
sentimenti
conservate
409,
artistico, ma
l'erompere sregolato, sì,
rappresentano
v.
le
Euripide
diversi,il commediografo
scopo
forme,
nuove
(i)Cleone
metri
ad
549-
giato,
bertegin tutte
le
175
—
E
sia, Timoteo,
di musica
a
Filosseno, cioè
di
e
costumi
d'arte
poesia, che
il gusto
corrompere
buoni
Euripide,così
contro
come
(i).Egli
passato,
abbiano
quindi valore
politica,e
il
accusatori
di
di
in
Anito
Socrate
con
comune
ed
l'insulto sul
nome,
suo
per
il
ha
toglierea
il
al teatro,
la turba
dei suoi
(2).E'
il motivo
nascita
la
particolari,
nell'arte, intesa
(j) V.
Ettore
cit. pag.
(2) Come
da
che
Romagnoli-,
48
si
in
e
può
da
quest'uomo
farglinegare
o
ammiratori, invero
questo
una
bile
temi-
al
no
discredito, lo scher-
diminuire
per
dai
necessario
le
che
per
corone
so
numero-
re
assottigliatroppo
non
ispiratutte
Euripide: la esagerazione della
contro
i suoi
e
che
vantaggio
lunga più
gran
negli agoni letterari,il plauso del pubblico
accorreva
poli
adorne
scena,
autorità, è
gettare il ridicolo
conservatore
e
di
per
ed
valore
ogni
ogni concorso,
tro
con-
me
parecchie massi-
che
dalla
e
che
Euripide adunque,
massime
pericolosodi Socrate,
accanniti
pubblica, hanno
coi sofisti
e
più
morale
processo
smaglianti della poesia, è
e
dei
Euripide
professione,
nuova
la critica di Aristofane,
uno
Meleto.
e
proclamare queste
colori
grave
ha
particolarmentesotto
ritenuto
anche
progresso
critica letteraria
considerata
Socrate,nel
mosso
dalla
di
sia. La
lui, di fronte alla coscienza
ticamente
ha
quale è
quale
prevenzione, egli odia
per
essere
quindi i
tico
introdotto, perchè fana-
essa
questo rispetto,deve
Aristofane,
corrompere
intravvide
non
ogni novità, qualunque
critica
gli innovatori
venivano, secondo
conservatore
di
tutti
contro
Cine-
Agatone,
contro
della città,e
questi innovatori
del
—
le
vita in
merosa
nucuse
ac-
ti
tut-
moralità
erbivendola, la im-
senso
politico,la collabora
Musica
e
poesia
nell'antica
-
cia,
Gre-
stg.
facilmente
Euripide. Cfr.
sa
questo
arguire dalle poche vittorie riportate
punto
il SETTr,
op. cit.pgg.
214.
176
—
zicme di Cefisofonte
i suoi
corrotte
quindi
la
scrive
Tesmoforiazuse,
dei
maligni
raccolte
e
tramandano,
comincia
che
ciò
bassezza
di
odiare
si
sentimento,
qualunque
dei buoni
sulla
di
partono,
il
della
madre, quasi
naturale
una
lo
odiare
le
re
corrutto-
essere
Questo il
muliebre.
sesso
ricameranno
altre
frangie,
spiritodel motivo
tutte
fondamento
un
formato
donne;
precipuo, la leggenda
di
corre
motivo
primo
(2) V.
Rane,
da
voluto
ha
Griech.
di
cerca
da
di
e
Vita
sul
II, 1.
serio
di Cefisofonte
Metriky
ed
I. pag,
critici ( pag.
di
sentenz:
XVI).
Euripide
fa Aristofane
tà.
maligni-
euripidii. Quindi
Socrate
e
quanto
peso
non
mettono
possono
219',
soltanto
mano
avese
più
la
di
Socrate.
39,
nella
il
traired'e.
E
invenzioni.
le
filosofo,
composizione
ma
simili
Euri-
chiama
Cefisofonte,
alle
We-
tà
maligni-
40)
ecl associa
borazione
colla-
V.
{De
sia un'altra
(fr
dal
derno
mo-
alla
Il Nauqk
che
e
leggenda
critico
allusioni
nota.
Teleclide
I,
E
che deve
fatto
sempre
queste
invece
di
Qualche
105.
ntoKOaroyóu'/
OOVQ
drammi
dimostra
Co^ì
(Cfr. Kock
Mnesilóco
ragione
anche
ir,
pìdis l'ita,
poesi,ifi^enio)crede
dei
darsi
cui
fondamento
cerne
partivaAristofane.
prendere
poetica
stpijai.,
cui
944
v.
questo
assurdo, traviando
in
assurdo
ad
spinse
egli presenta tipiperversi di donna, gli è
Se
come
ad
leggenda
La
città,presentando tipiperversi
allo
hanno
che
ma
poeta
quindi
biografi,si
della
facilmente
quale
qui gli altri
consentanee
meno
o
dai
e
nel
mostrare
specialmente di
scena,
diffuse fra il volgo
e
denigrazione
buona,
cosa
costumi
primo spunto:
più
voglia
e
nei
malignità e
credito.
trovano
la
Stenobea,
Euripide.
dagli scoliasti
con
e
sue
quale,Aristofane
la
in
Aristofane,
facilmente
e
appunto
con
ritrarre
lo stesso
da
partono
accuse
Telefo, le
Fedra
superando
le donne,
nullità artistica,
infelici,
come
misoginia, per
vituperi contro
Le
ed
corruttrici,come
e
sua
le
tragedie(1), la
miseri
personaggi
donne
nelle
—
dei
anche
questo
177
non
di
si
peritadi
in
parte
bocca
a
contraddire
stessa, nelle
se
bocca
in
la
che
quello
i comici
ultimo
la
ragione
della
di
passa
di coloro
opera
diretta
gli scoliasti
Euripide
il
sente
invece
questa
adattare
to,
nel
e
tentativo
abbia
e
e
suoi
avversari, che
al modello
Girolamo
(i) S.
ripidistragoediae
che
Il Lubeck
lo
Leipzig, 1872).
rolamo
provato
della
in mulieres
meledicta
questa
l'accusa
dominio
crede
scrive
sunt,
temporanei,
con-
lo
cepperà
in-
il destro
ai
ranno
contrappor-
Totae
«
unde
Eu-
Hermio-
et
Consilia
decepere
ai
(V.
»
non
pubblico.
scriptores
19x6,
dall'uso
di
a
precetti coniugali di
et
{La posizione
Palermo,
desunto
citazione
erano
noverit
Il Ficarra
tempi
dai
desunto
quos
cultura,
l'abbia
che
si
dromaca
An-
390).
{Hieronymus
storia
lo
a
intendeva.
Ipvian,i, 48
mulierum
sua,
dei suoi
offrire
della sorte,
(i).
non
freno, che
un
egli appunto
me
con
sovratut-
egli
bisogni reali
neWAdvers.
loquitur: malarum
v.
ironia
za
sen-
vorrebbe
Eschilo
difettoso, sì da
per
anche
dell'arte
suo,
portato all'arte
renderà
lo
di
anacronistico
s'allontani dai
quanto
accorge
dogma
in S. Girolamo
l'età,ma
forme
le
ancora
la
e
confermata
missione
informa
da
e
specialmenteper
alla tradizione,
l'alta
sente
spiritoche
nuovo
misoginia come
vediamo
appunto
ligna
ma-
sicuro,
dell'opera,l'hanno
conoscenza
come
bigamia
canone
di
storico
fatto
tradizione, convalidata,
la
inconfutabile,
attenendosi
che
autorità,come
la loro
come
l'accusa
verità
come
indiscutibile,
della
Sicché
età in età,
Passando
esposto
motivo
morte.
critica letteraria accetterà
e
si trasforma:
soltanto
perciò il
dire
contrad-
di
invenzioni.
sue
leggenda
avevano
insinuazione:
con
reali,e
gli eruditi posteriori,
vogliono dimostrare
e
ne
ai fatti
Ad
comune.
Girolamo,
tutto
il teatro
formate,
il
di
ma
S.
Girolamo
42) crede
1 pag.
S.
solo
di
ogni
Euripide,
erano
nella
che
S. Gi
modo
quale intende
già
hanserit
quibus
ex
co
Plutar-
la
-
resta
riferirsi
leggenda
divenute
di
178
—
Euripide crea
passionidel
cuore
tendenze
ed
ragione
si contrappone
Euripide,
della
intravvide
lui
a
abbiamo
come
dello
i
previene
sillogismo,ma
fatto
agito. La
diritto ed
sua
condizione
questo
le
questo
per
quando
—
disanima
delle
politicadella
non
dalla
nelle
età:
sua
di
scena
ferree
condizioni
del
deve
di
dato
essere
la donna
alcuna
legge,
Tali
alcuna
spettatoriche
che
empietà,
gli
fu
mosso
quella
contro
scena
le
lui
innovazioni
op.
il banditore
valevano
non
P.
cit. pag.
alcun
S.
214.
Gr.
de
Euripitristi
delle
zione,
condi-
vera
Egli
non
clama
re-
diritto,
non
quali rimproveri
egli
loro
muovere
a
di
costumanze.*
di
processo
Socrate, il processo
arte, sulla
sua
ogni
agli
alle
ed
su
fatti dichiara
le frecciate,le
vennero
(i) Cfr. Dindorf,
Setti,
Anassagora
faceva
quali
ed
si poteva
non
la stessa
con
quale, egli si
il poeta,
pensi
ad
come
trovarsi.
suggerisce
concittadini
a
alla
l'eloquenzadei
cosa
se
dovrebbe
norma:
ai suoi
muova
gli effetti
in confronto
non
del
la
specialmente dal-
madre.
scena
tempo,
suo
in cui
impone
Ond'è
sulla
ci
auda-
innalzarsi
presentivano negli insegnamenti socratici,ma
pone
egli
costrizioni
deve
le derivi
e
percussio
ri-
impressionanteviolenza
meno
sposa
inno
profonda
avere
donna, sopratutto,
di
le
ideali di libertà morale, di
ogni privilegio,che
crudamente
e
la
con
scena
politica. Difatti
nella
piedistallopiù alto: alla donna
un
si
satira
osservato
ci presenta
non
con
Aristofane
vero
si fa banditore
e
e
forse
e
—
sua
nella vita
tempi,
teorie, che
del
sua
spirito,che dovevano
anche
sulla
generazione (i). E'
nuova
il
la
con
età,
sua
politicala
tragedie,perseguì alti
vazione
della
e
altamente
un'opera
ebbe
quindi tipi umani, porta
suo
aspirazioni,le
—
vita
della
scena
Ma
nuova.
calunnie, le
le costrizioni
di
da
accuse,
qualsiasi
Leipzig, Vita Euripidis, pag.
20,
179
—
che
tribunale,ma
miravano
volta
le grasse
risate
e
reale
posteriori,che
di
dovevano
pur
argomentazioni
qui
e
e
chi
malignando
comico.
noi
Ma
la
di
di
a
a
ed
volta
sua
a
poco
conosciamo,
determinare
le
la
risa
di
nella
KOjMKOi odóvù)
che
spinse
politica.
vita III 1. 35
avròv
i comici
malignità del
in
tale ordine
quest'ultimo
a
possiamo
non
che
che
al
un
primo
di
non
Ma
come
Aristofane,ed
ma
nianza
testimo-
corruzione.
relativo,
di
accenno
abbiamo
non
legge èTtéxeivro
dir male
(i),
sviluppo.
òiaOVQOvreg,
a
da,
leggen-
si fa storia
trova
suo
valore
di
storiche.
la
sempre
troviamo
si
sulla
partenza,
l'accusa
solo
confortarle
pietra,ridendo
innovazioni
misoginia
invece
la
leggenda
di
il
non
di riso alle calunnie
Così
e
avviene
durante
contemporanei davano
la
sulla
poco
come
in Aristofane
sicura, solo
(i)
non
si dovettero
e
determinazioni
lanciato
deviazioni, le
dell'accusa
e
constatavano,
insensibilmente
il punto
si apportano
Difatti
mento
ele-
questo
verità, di
come
abbia
primo
stadio. Riconosciamo
vago,
di
fatti,quando la leggenda si
germe
valore.
riconoscere;
fatto, con
facilmente
nasce
sfugge
e
noscere,
rico-
accuse
industriare, accettandole
Di
il debito
d'allora
traevano
ne
vi dovevano
mancavano
gli ateniesi
contemporanei
con
loro
essi
toglierequella parte di esagerazione
malignità personale che esse
contenevano
e che
poterono
e
davano
potevano
giudicare del
consistenza:
l'esagerazioneche
questo
che
alle
relativa
per
per
i critici
Ma
i
della
e
a
scena
potevano
ne
così profondamente,
commuovere
della
accuse
gli spettatoriche
valore
vero
di
tentato
gli spettatori.Le
far ridere
colpire il poeta
a
egli aveva
come
sua
--
mento
argo-
infatti
òè
più
ual
fu soltanto
Euripide, ma
i
ol
vidia
l'in-
to
sopratut-
180
—
nell'antichità,s'alzano
voci, anche
un'altra
Infatti
il
che
ad
di Addeo
questo
avventure
sicuro
alla
rivale, Sofocle
natura
hanno
la maldicenza
si
e
la
dal
argomento
l'alto
lo
Filippide,
e
da
si
tutto
il
poso
ri-
si
voci
è
La
leggenda
risuona
di
chiara
trarre
207
Romagnoli,
alla
Kock)
Nel
sola
critica
di
regno
Egli
sente
altro poe-
Axionico
letteraria
e
Dioniso, Milano,
di
in
come
(fr. 28). Cfr.
Nicostrato
e
lui,
a
berteggiare il vecchio
Fileuripide di
dal
arguire
ripide
Eu-
anche
accuse,
l'occasione.
a
cui
sale fino
non
le
si adatta
pida
lim-
e
ne
spiritoed intender-
più di qualunque
forse
pravvive
so-
nuovi
dobbiamo
che
fango
che
malignità,
sempre
lo
sono
maligne
la
questo
facilmente
restringe
(fr.113,
anche
1919,
pag.
seg.
vEv
Jtlòrjg,
ye
pag.
(3) Tomm.
557
òri
jui00yvvr]g èorlvEvQi-
ralg TQaycoòLaig,è^rjó
V.
rfj KÀlvrj(plXoyvvr\g.
XIII
voce
che
queste
e
combattere
a
donna,
dobbiamo
o
il
(2) EijtòvxogZo'^ouXelnvog
ye
la
sfatare
placida
accresce
poeta
la commedia
sempre
se
solo
Euripide
(3).Ma
conoscere
trascura
si porgeva
della
(1) Non
218
del
per
comunque
nobilmente
Ettore
ad
.
(2)
morte
significato,poiché nell'altezza degli ideali
quando gli
Antifane
di
dell'umanità.
si
solo
e
monito,
si ferma
poeta,
sensi
solenne
mira, egli
ne
la
infine
cerca
il sopravvento,
teatro,
e
Sofocle
dalle invenzioni
rinvigoriscee
voce
suo
leggenda.
a
c'è
tomba
stesso
umana,
i bassi
solleticano
fiori,ma
che
maligne
vecchiezza, col compianto della città e del
sua
soffocate, per
più
-51)
tranquillo nella
e
antico
suo
Ma
di calunnie, concedendo
coro
aperta
VII
bocca
e
filogino,
un
amorose.
Pai.
(Ant.
altra
in
pone
realtà
in
è
misogino
è dovuta
leggenda
tali
contro
si contrappone
leggenda
(i).A
accuse
-—
Ieronimo
ènei
ÌJoyonÀfjs'
di Rodi
presso
E.
Magister,
in
Westermann,
pag.
140
1. 46,
èv
Ateneo
i8j
—
—
CORRIGE
ERRATA
3
pag.
M
3
"
ò%
rigo
24
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Noto
volta
una
per
sempre
che
-
devesi
leggere Alcesti,
non
Alceste.
Lascio
meno
alla
discrezione
gravi (se
etc.
non
meno
del
cortese
numerosi)
lettore
di
correggere
accentuazione,
errori
punzione
inter-
INDICE
INTRODUZIONE
Accuse
—
l'accusa
dei
studio
Atene
di
in
relativi
I.
e
la
—
della
Quello
del
fosse
Euripide
ne
filogino
Euripide
pederasta
e
leggende
alla
intorno
nostre
Sofocle—
critici
del
misoginia
alla
Pag
CAPITOLO
tragedie
II.
di
Euripide
Le
—
sull'arte
di
condizioni
condizioni
—
Aristofane
E'
si
reali
vindice
-
della
Legge
delle
differenziano
vita,
da
in
donna,
sull'adozione
non
concubinato
(cfr. Euripide,
Elettra
sul
(cfr. Euripide,
Medea)
divorzio
(cfr. Euripide,
Elena)
Ippolito)
—
Legge
sul
—
Simonide
Euripide
colle
ne
di AristofaCorrente
ed
—
—
matrimonio
nofane,
Se-
Questi
ritrae
antiche
dini
abituvuole
come
Ione)—
Andromaca)
Legge
tifemminista
an-
d'Amorgo,
corruttore,
(cfr. Euripide,
alle
pide—Le
politiche di Euri-
Rane
contrasto
e
e
»*
in relailone
greca
Giudizio
Atene—
Archiloco,
—
della
società
morali
in
Analisi
—
preesistente
Idee
donna
della
Euripide
Focilide
d*lla
Sommario:
—
condizioni
sul
te
mor-
dei
poeta
le
mia
biga-
La
Opinioni
—
ed
vita
della
considerazioni
Nostre
di
suo
natali
I
—
questione
Motto
—
il
domestiche—
comiche
—
i
biografici
che
disgrazie
La
—
Gellio
A.
Esagerazioni
—
Conclusioni
Euripide
colare
parti-
intimamente
è
credette
esagerazioni
Le
pensa
e
da
originato
-
di
si
perchè
in
Pag.
Dati
vita
La
—
sociali
tragedie,
Sommario:
—
venuta
pro-
dello
Misoginia.
di
misoginia
poeta,
leggenda
che
Euripide
della
educazione
prima
di
di
donne
le
contro
—
—
l'arte
con
verità
Vita
—
l'accusa
contro
è
condizioni
delle
Esame
—
Donde
Necessità
—
delle
e
l'antichit
nel-
Euripide
su
—
lavoro
nostro
poeta
Euripide
questione
alla
connessa
La
di
vari
Misoginia
La
—
del
biografici del
generale,
CAPITOLO
odio
Propositi
all'età
ed
principali
—
dati
Giudizi
Sommario:
—
Legge
—
ge
Leg-
sull'adulterio
^cfr. Euripide
Pag.
23
i88
CAPITOLO
Medea
III.
Esame
—
Sommario:
—
di
Necessità
Euripide
inconfutabile
della
intorno
ha
al
della
Medea
di
valore
suo
Medea
Loro
—
La
—
Giasone
—
dinanzi
ad
Atene
di Medea
Medea
Euripide
ha
voluto
rappresentare
funesti
effetti
Conclusione
—
Euripide
cato
Signifi-
-
morale
Nella
—
i suoi
ed
il divorzio
coli'Andromaca
Paragone
—
siderazioni
con-
nisti:
protago-
—
Medea
a
Intento
—
nostra
dei
natura
e
del viaggio
Nostre
—
posizione
carattere
zione
afferma-
come
Euripide
gedie
tra-
vettiva
dell'in-
Analisi
—
La
misogine.
cronologico delle
considerata
Misoginia
la tradizione
seguito
dello studio
le donne,
contro
e
tragedie considerate
Contenuto
—
di Giasone
Giasone
delle
Pag.
L'Ippolito Sommario:
Esame
—
dei
JlÓÀVTOg HaÀVJrvÓjLievos.
Il tipo
ricostruzione
di
Fedra
di
Ippolito
e
di
e
sua
Harpe
Ippolito
Confronto
—
L'Elettra
Aulide
sull'adulterio
ed
fatum
due
Euripide
nei
due
L'Elena
e
tragici
e
euripidea
Breve
—
Contenuto
Analisi
e
Scopo
di
confronto
Sua
Euripide
arte
personale
delle
con
nei
le
L'intento
—
—
clusione
con-
tipi
donne
prevale
....
di
quella
e
tere
carat-
e
Steiger
•
di
e
—
mune
co-
lena
L'E-
Conclusione.
tragedie
di Eschilo
Conclusione.
tà
priori-
Leggenda
—
tragedie
artistico
dre:
ma-
ficazioni
Giusti-
—
Sulla
—
del poeta
di
la
verso
Conclusione.
—
dello
altre
gi
—Leg-
natura
dramma
altre
tragedie
vari
Loro
—
Intento
delle
esame
odio
di Sofocle
Euripide
del
-
Suo
di Clitennestra
Opinione
quella euripidea
IV.
Sommario:
di
—
gerazioni
esa-
Nostra
nell'Ifigenia
di Elettra
Elettra
Carattere
Patin
ed
Euripide
Agamennone
—
Clitennestra
—
del
al carattere
Fedra—
verso
Accuse
—
Sdegno
—
Clitennestra
Dolore
Intento
—
di
Elettra
—
Oreste
—
tradizione
CAPITOLO
—
La
—
Sommario:
—
omerica
scena
delitto
Elettre
Egisto
—
di
ereditarietà
al
di
sdegno
Carattere
difese
e
di
passione
Levi
di
siderazioni
con-
di Omero.
Carattere
motivi
—
Intento
—
La
_
Giudizio
—
di
Nostre
—
del
die
trage-
Tentativi
—
ógog
1"Ijt-
e
due
in rapporto
natura
e
l'Elena
con
Suoi
—
delle
tragica
Sommario:
—
q
le donne
Carattere
-
avo
dell'invettiva
Situazione
—
nelle
dell' Ussani
Opinione
—
contro
Esame
—
comiche
fn
Euripide
invettiva
Fedra
Bartholad
e
\JItuiòAvto£óreq
di
di
del
e
Wilamowitz
l'arte
e
Le
Kalkmann
del
—
di
del
Opinione
--
sofoclei
frammenti
40
di
Euripide—
Euripide
di
Sofocle
—
sulla
presentate
sempre
—
sul
Pag.
timento
sen-
123