L’Aquila - mercoledì 5 marzo Auditorium del Parco ore 18.00 GABRIELE PIERANUNZI, violino DANIELE ORLANDO, violino ROBERTO PROSSEDA, pianoforte I SOLISTI AQUILANI W. A. Mozart Divertimento n. 3 in fa maggiore K 138 Allegro / Andantino / Presto A. Vivaldi Concerto per due violini, archi e cembalo in la minore op. 3 n. 8 RV 522 Allegro / Larghetto spiritoso / Allegro Gabriele Pieranunzi / Daniele Orlando J. S. Bach Concerto per due violini, archi e continuo in re minore BWV 1043 Vivace / Largo ma non tanto / Allegro Gabriele Pieranunzi / Daniele Orlando F. Mendelssohn-Bartholdy Doppio concerto in re minore per violino, pianoforte e archi Allegro / Adagio / Allegro molto Gabriele Pieranunzi / Roberto Prosseda 10 Gabriele Pieranunzi Gabriele Pieranunzi, diplomato a sedici anni sotto la guida di Arrigo Pelliccia, si è poi perfezionato con Salvatore Accardo, Franco Gulli e Stefan Gheorghiu e si è presto imposto all’attenzione come uno dei migliori violinisti dell’ultima generazione grazie alla vittoria in importanti competizioni internazionali quali il concorso “Niccolò Paganini” di Genova, il “Tibor Varga” di Sion, il “Ludwig Spohr” di Friburgo. Oggi è ospite regolare nelle più importanti istituzioni concertistiche italiane ed europee, fra cui l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, l’Accademia Chigiana di Siena, i teatri Regio di Torino, San Carlo di Napoli, Carlo Felice di Genova, Comunale di Bologna, Coliseum di Buenos Aires, l’Orchestra Sinfonica “Giuseppe Verdi” di Milano, Bournemouth Symphony Orchestra, Franz Liszt Chamber Orchestra di Budapest, i festival Due Mondi di Spoleto, Settimane Musicali di Stresa. Proprio in quest’ultimo ha interpretato nel 2000 l’integrale delle Sonate per violino e pianoforte di Beethoven. Ha collaborato con vari direttori, fra cui Aldo Ceccato, Lü Jia, Umberto Benedetti Michelangeli, Gianandrea Noseda, Jeffrey Tate, e solisti come Boris Belkin, Bruno Canino, Rocco Filippini, Franco Petracchi, Alain Meunier, Andrea Lucchesini, Laura De Fusco, Roberto Cominati e Alfons Kontarsky. Nel 2004 è diventato primo violino di spalla dell’Orchestra del Teatro di San Carlo di Napoli, ruolo che ricopre anche nell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Nel 2006 ha pubblicato l’integrale dei Quartetti per pianoforte e archi di Fauré e nell’ottobre dello stesso anno ha inaugurato la stagione sinfonica del Teatro di San Carlo di Napoli con il Concerto per violino e orchestra di Kurt Weill, sotto la direzione di Jeffrey Tate. È stato invitato per due volte (2007 e 2008) in Giappone, riscuotendo un grande successo di pubblico. 11 L’Aquila - Auditorium del Parco Daniele Orlando Daniele Orlando ha studiato con Denes Szigmondy allievo di Zino Francescatti, Carl Flesch. In seguito si è perfezionato con Ana Chumachenco e Boris Kuschnir. All’età di 17 anni, il debutto con il Concerto di P. I. Ciaikovski diretto da Donato Renzetti che ha scritto di lui “…dotato di una straordinaria musicalità e di una tecnica virtuosa, il concerto da lui suonato è stato esemplare sia dal punto di vista tecnico che nel temperamento dimostrato…. credo senza ombra di dubbio che Daniele Orlando sia una delle scoperte più importanti delle nuove generazioni di solisti”. Vincitore assoluto di una lunga serie di concorsi nazionali e internazionali, ha tenuto concerti da solista e in formazioni da camera in Francia, Germania, Romania, Repubblica Slovacca, Stati Untiti, Portogallo, Grecia, Irlanda e Argentina. È stato membro della Gustav Mahler Jugendorchester, della European Union Youth Orchestra e dell’Orchestra Mozart diretta da Claudio 12 13 Abbado. È stato violino di spalla dell’Orchestra del Teatro Lirico di Tradizione Marrucino di Chieti ed è regolarmente invitato a ricoprire il ruolo di spalla dell’Orchestra Sinfonica Abruzzese. Dal 2009 primo violino e solista dell’Officina Musicale dell’Aquila, ha inciso i divertimenti di Mozart Kv 247 e 334 per quintetto d’archi e due corni per la casa discografica Fuga Libera di Bruxelles. È docente di violino presso il Conservatorio Statale di Musica “U. Giordano” di Foggia. Suona un Giovan Battista Ceruti del 1805. Roberto Prosseda Roberto Prosseda ha guadagnato notorietà grazie alle sue incisioni (pubblicate dalla Decca) dedicate a musiche inedite di Felix Mendelssohn-Bartholdy. Ha presentato più di venti brani inediti di Mendelssohn in prima esecuzione mondiale in sale quali la Wigmore Hall di Londra, la Philharmonie di Berlino, la Gewandhaus di Lipsia. Ha suonato come solista con l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma, la Filarmonica della Scala di Milano, la Royal Liverpool Philharmonic, i Berliner Symphoniker, la Mozarteum Orchestra, la London Philharmonic, la New Japan Philharmonic. I suoi recenti impegni discografici per la Decca hanno rafforzato il suo percorso di approfondimento del repertorio mendelssohniano: nel 2008 ha realizzato la prima incisione integrale completa delle 56 Romanze senza Parole, di cui alcune mai incise prima, e ha inciso l’integrale delle sonate per violino e pianoforte di Mendelssohn con Francesco D’Orazio. Nel 2009 ha registrato dal vivo a Lipsia il Concerto in mi minore (ricostruito nel 2006 da Marcello Bufalini) con la Gewandhausorchester Leipzig diretta da Riccardo Chailly. Questo CD ha vinto numerosi premi discografici, tra cui, in Francia, lo CHOC di Classica e il Diapason d’Or del mese di Novembre 2009. Nel 2009 ha realizzato come autore il documentario “Mendelssohn inedito”, trasmesso da Raitre e Rai Educational, con la regia di Angelo Bozzolini. Nel 2010 ha collaborato, come autore, al documentario RAI “Fryderyk Chopin”. L’11 settembre 2011 ha presentato in prima esecuzione moderna il concerto di Charles Gounod per piano-pédalier e orchestra. Dal 2012 tiene lezioni-concerto sull’interpretazione musicale con l’ausilio del robot-pianista TeoTronico. 14 15
© Copyright 2024 ExpyDoc