I:\rassegna stampa 28102014

RASSEGNA STAMPA
Studio3A
Testata: CORRIERE DEL VENETO- 28/10/2014
SPECIALISTI NEL RISARCIMENTO DANNI
Corriere del Veneta Marted\28 Ottobre 2014
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<<Donatella è sparita in acqua
e l'ho sentita gridare aiuto>>
elitto del trolley
hiesti trent'anni
eri killer di Mahtab
Dracconto di Raimondi: ho provato a salvarla, ma era buio e c'erano le onde
to la sua versione di quel tragi-
lA Secondo l'accusa, avrebbero ucciso la
o ro coinquilina per poi portare il cadavere in
trolley da Milano a Venezia. U pm di Milano
razia PmdeUa ha chiesto ieri una condanna a
anni per i due fidanzati indiani, Rajeshewar
ingh e Gagandeep Kaur, accusati di aver ucciso
a studentessa e stilista lraniana Mahtab
adsavoji lo scorso 28 gennaio. Nel corso
ell'udienza del processo con rito abbreviato,
he prevede lo sconto di un terto suUa pena in
so di condanna, si sono costituiti parte civile l
eDitori e il fratello della vittima. La coppia,
tata con l'accusa di omicidio e
cultamento di cadavere, aveva sostenuto nel
rimi interrogatori che la ragazza di 30 anni,
he si trovava in Italia per frequentare un corso
'Accademia di Breca e che viveva in un
ppartamento a Milano con loro, era morta per
use naturali. Secondo gli inquirenti, invece,
tando alla perizia del medico legale, la giovane
co venerdì sera, quando la
arebbe stata strangolata, probabilmente con
49enne Donatella Frianl, di
na collanina, il giorno prima del ritrovamento
el cadavere, che era stato poi trasportato in
a valigia. ll gup Simone Luerti ha rinviato
'udienza al prossimo u dicembre, quando
ovrebbe essere emessa la sentenza. (d.tam.)
un certo punto, dal
pozzetto dove era con il mio pa-
VENEZIA «A
store tedesco, il cane di Dona-
tella è uscito ed è arrivato a
prua. Donatella, per paura, è
andata a prenderlo e stava ritornando sul fiying bridge, ma
quando stava camminando sul
passavanti, che è un po' più
stretto, all'improwl.so non l1to
più vista e l'ho sentita gridare
aiuto». Di fronte ai giornalisti,
Giovanni Raimondi si è negato,
seppurcon garbo. Ma al suo av-
vocato Roberto Boev e alla capitaneria di Porto ha racconta-
Spinea, con la quale aveva una
relazione, è caduta in acqua
morendo annegata Insieme al
suo cane. «Mi pare un racconto
coerente, è stata una disgrazia», dice l'avvocato Boev.
Secondo il raccon to fatto da
Raimondi, 65enne padovano
di cadoneghe, lui e Friani erano partiti dalla foce del Brenta
poco dopo le 21 per a ndare a
Pe llestrlna e dormire In un a
darsena a sud del cimitero, dove erano già stati altre volte e
che am avano in particolare
perch é è vicina a un'area riparata, dove è possibile stare con i
cani. «1.1 mare era mosso, m a
non e ra né agitato né grosso e
comunque l'imbarcazione è
abilitata ad andare ovunque»,
contJnua l'avvocato Boev. Solo
che appena sono usciti in mare
aperto, le o nde sono diventate
un po' più intense e soprattutto
in quel punto arrivavano di traverso da est. «Quando Donatella è a nda ta a prua a prendere il
cane ho rallentato, ero quasi
fermo e comunque non ho mai
perso il controllo del timone- è
CJIIPA()()IJli)NEFIISf:RVATA
Il vento e il mare
Secondo il racconto
dell'uomo il mare era
mosso ma non da
essere pericoloso
Il padre e l'autopsia
Ieri in procura c'era
anche un avvocato per
il padre di Donatella:
vogliamo sapere
stato il senso del racconto dell'uomo - Ho cercato in tutti i
modi d i aiutarla, ho fatto manovra, ho usato il raro alogeno,
ma ero solo, era buio, c'erano le
o nde». Raimondi, disperat o,
Massimo Michelozzi, che ha
iscritto Raimondi sul registro
degli indagati pe.r omicid io
colposo. Un atto dovuto, ha subito precisato la procura, visto
che Donate lla Friani era a bor-
ha poi spiegato ai suo legale
do delia barca guidata da Rai-
ch e, oltre all'onda, probabilm e nte la t ragedJa è avvenuta
perché Friani teneva in una
mano il cane per riportarlo a l
sicuro e forse questo si agitava.
Sbilanciarsi, in quella situazione, non sarebbe stato difficile.
L'avvocato Boev sa bene che
all'inizio molti hanno sospettato che quell'incidente non rosse stato casuale. «<potesi assurde - le liquida - q uale sarebbe il
move nte? Andavano d'accordo,
lui è davvero un uomo distrutto. Ha subito chiamato la Guardia Costiera». Qualche indicazione o conferma dell'accaduto
dovrebbe arrivare già oggi dall'autops ia, disposta dal pm
mondi e scatta dunq ue lo stesso modus ope randi delle inchieste sugli incidenti stradali.
In ogni caso anche il padre,
Ugo Friani, ha voluto nominare
due legali, gli avvocati Andrea
Piccoli e Alessandro Menin, e
rivolgersi allo studio
spe-
cializzato in infortunistica.
Mentre n pm ha nominato Ja
dottoressa Cristiana MazzaroIo, la parte offesa ha indicato il
medico legale padovano Fabio
Fenato. «Non c'è risentimento,
ma solo la volontà di non lasciare nuUa di intenta to», dice
l'avvocato Piccoli.
Alberto Zorzl
CFIIPROC:ll.0::lEFIISf:RVATA
e Venerdl sera,
intorno alla
mezzanotte,
Donatella
Friani cade in
acqua dalla
barca guidata
dal compagno
Giovanni
Ralmondi
e La donna
annega
insieme
all'animale. li
corpo sarà
ritrovato due
ore dopo
e ll pmindaga
per omicidio
colposo. Oggi
l'autopsia
micidio Pamio, guerra
tù Dna della collana
sorella: non la ricordo
EZIA E' la prova regina che potrebbe portare
a condanna all'ergastolo di Monica Busetto:
uel Dna di Lida Taffi Pamio su una collana
'trovata a casa dell'infermiera è l'elemento
ondamentale per sostenere l'accusa di
mlcidio deli'87enne vicina di casa, avvenuto ii
dicembre 2012. E ieri tutta l'udienza si è
ncentrata su queno, a partire dall'audizione,
oluta dalla Corte d'assise, della sorella Martina
usetto. Secondo Monica, infatti, quella collana
ua era di Martina. «So che al battesimo t mJeJ
adrini mi avevano regalato una collana - ha
ccontato lei in aula- ma non so se sia quella».
l'aJtro la madrina è morta, mentre con la
adrino non ha più contatti da anni. Il difensore
· Busetto, Alessandro Doglioni, ha Calto
mergere che per sei anni le due sorelle hanno
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .~'~
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l funerali
di Diletta Rostellato
<<Parlate di amore, non di morte»
L'appello della mamma di Lucia
La nonna: dicevi al papà che volevi toccare il cielo. E l'hai fatto
FOSSO' «Haccontate l'amore e
non la morte». È forte, mamma
Elena, anche il giorno del fwlerale della sua Lucia e, tra gli applausi dei genitori dei bambini
della scuola materna, chiede a
fotografi e giornalisti di andarsene. «Parlate di vita, non di
rancore. Scrivete dei bambini,
della loro educazione. Abbiate
rispetto per il nostro dolore e
tomatevene a casa perché qui
non c'è niente da raccontare».
La piccola bara bianca di Lucia
Tasso era appena arrivata davanti alla chiesa di Fossò, accompagnata dalle campane
che suonavano a festa. ln moltissimi hanno voluto esprimere
la loro vicinanza alla famiglia
partecipando al funerale celebrato da don Claudio Savoldo,
parroco di Fossò, a cui ha partecipato anche don Alessandro
Mlnarello, parroco di Dolo. La
famiglia infatti vive onnai da
qualche anno a Dolo, pur continuando a frequentare Fossò,
luogo d'origine della mamma,
Elena Greco e dove Lucia a settembre aveva cominciato a frequentare la scuola materna del
Sacro Cuore.
La piccola Lucia, di soli tre
anni, è morta lo scorso 19 ottobre in un incidente stradale
Incidente
Domenica 27
ottobre,
all'alteua di
Codevigo.
l'auto su cui
viaggia lucia
Tasso,guldata
dal padre,
sbanda e si
scontra con
altre due auto.
lucia muore
sul colpo. li pm
di Padova ha
indagato tutti e
3 i conducenti
stùJa Romea all'altezza di Codevigo, nel Padovano. Stava rientrando dal mare quando l'auto
guidata dal padre, Federico
Tasso, ha improvvisamente
sbandato, invadendo la corsia
opposta. Nello scontro sono
state coinvolte tre auto. ma Lucia è stata l'unica vittima. Secondo l'autopsia, il brusco movi mento del collo dovuto allo
schianto le avrebbe provocato
una lesione della prima e della
seconda vertebra cervicale provocandone la morte sul colpo.
Inevitabile domandarsi il perché di questa tragedia. che ha
portato via una bambina innocente che aveva appena cominciatoascoprirelavita. Tuttavia,
in questa inconsolabile tristezza, don Claudio nelJ'omelia ha
parlato di gioia, ricordando
che da sempre gli uomini dedicano ai morti le cose più belle:
«Perché questi canti? Perché i
fiori, le luci e le campane a festa? Sembra più difficile credere che dopo la morte non esista
nulla, piuttosto che sperare in
un'altra vita». D parroco non fa
nessun accenno all'incidente:
indagini e congetture rimangono fuori dalla chiesa.
A ricordare Lucia ci sono le
maestre dell"asilo, i genitori dei
bambini, gli zii e tanti amici ma
il saluto più commosso è quello della nonna Luciana, letto alla fine della celebrazione dal
sindaco di Fossò. Federica Boscaro: «Una bimba dall'intelligenza sorprendente, sempre
curiosa, gentile ed educata a tal
punto da insegnare a noi grandi il rispetto anche per il più
piccolo essere vivente». «Lucia
-continua il discorso rivolgendosi direttamente alla bambina
- sembrava quasi che sapessi
«contaminazione>> della collana con gli altri
reperti, in particolare i coltelli. Tesi anche ieri
rispedita al mittente dalla genetista Luciana
Caenazzo, la prima a esaminarli. «Tra l'analisi
dei coltelli e quella della collanina sono passati
u giorni- ha spiegato- non c'è stata nessuna
possibilità di contatto». L'l dicembre ci sarà la
requisitoria dei pm Lucia D'Alessandro. (a.zo.)
C~ERIS6!VATA
«Controlli interforze
e aiuto dai cittadini»
Task force su Mestre
MESTRE Una task force per la sicurezza a Mestre.
D questore di Venezia, Angelo Sanna, ha
annunciato ieri, durante la riunione del
comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica in
Prefettura, il nuovo piano dì controlli che
partirà dal3 novembre. Un vero e proprio giro
di vite per potenziare le pattuglie a Mestre,
utilizzando Il personale del reparto prevenzione
anticrimine di Padova e coordinando anche le
forze messe a disposizione dagli altri corpi di
polizia, come carabinieri e guardia di Finanza. n
questore ha spiegato che sono già partiti,
inoltre, dei servizi mirati di polizia giudiziaria
contro furti, rapine, spaccio e sfruttamento
della prostituzione. Sanna, inoltre, ha
sottolineato l'importanza della collaborazione
dei cittadini, nella segnalazione tempestiva dei
reati per poter garantire interventi efficaci delle
cosa ti stava per accadere quel
forze dell'ordine: un appello che già aveva !atto
giorno, prima dell'incidente,
più volte il suo predecessore Vincenzo Roca,
scettico invece sulle modalità più vicine al «fai
da te». Attenzione anche ai supporti tecnici
messi a disposizione della città. In altre parole:
le telecamere e il sistema di videosorveglianza
che pennette alla centrale operativa di avere un
occhio in più sul territorio. Sistema che, come
ha detto il questore, nei prossimi mesi
quando dicevi al tuo papà di
lanciarti più in alto perché volevi toccare il cielo. Ora il cielo
l'hai toccato». E prima di andare in cimitero, seguendo i palloncini colorati liberati in aria,
mamma e papà le hanno augurato n loro ultimo «buon viaggiO».
Piccola bara l'arrivo deHa bara con Mcorpo di lucia neUa chiesa di Fossò (Errebf1
di rotti. Da qui la tesi della possibile
dovrebbe essere potenziato. (d.ram.)
CIJIFIIOOUZIONERISUIVATA