2 PRIMO PIANO LA NAZIONE MARTCD! i APRiif 2014 «8UC» DA IWTE8PRETAIÌE SECONDO CESARE CAVA LA RIFORMA PER IL PASSAGGIO ALL'IMPOSTA UNICA LOCALE FARÀ' MOLTO ARRABBIARE.I CONTRIBUENTI imposta sulla casa, riforma-caos. Unica certezza: Passaggio da Imu a lue: Cesare Cava svela tutti i retroscena che riguarderanno SOTTO LA LENTE Altre tasse... La riforma che afferirìaidi: voler ridurre il càrico fiscale nei confronti dei contribuenti, in realtai'nè: produce di nuove perle famiglie come la Tasi (l'imposta sui servizi) Inquilini beffati Coloro che vivònoJn affitto dovranno pagare una parte della Tari (tra il : 10 e il 30%) in base alla indicazione del Comune Le amministrazioni; ancora non hanno deciso impasse in vista. : II Ministero non ha ancora ben chiaro come?sarà versata la Tasiàerih autoliquidazione còme l'Imu o con i modèlli- * precompilati (come accade invece per la Tari! di AIDO SAGGINI NON SARÀ indolore il passaggio dall'Ima alla lue (Imposta unica comunale) e i cittadini dovranno entrare nell'ordine d'idee di dover pagare di più rispetto al vecchio sistema. Per chiarire gli aspetti controversi di una riforma confusa e ancora da definire nei vari passaggi che complica la vita agli amministratori e fa arrabbiare i contribuenti, interviene a proposito una pubblicazione di Legautonomia Toscana curata da Cesare Cava, tra i maggiori esperti di fiscalità e di finanza locale, con Annalisa Antonini e Silvia Fossati specializzate nella materia. Cova, quali aspetti emergono dal passaggio alla lue? «E' una riforma piena di lacune. Crea confusione. Un legislatore che istituisce la nuova lue che è nuova solo in apparenza, ma che in realtà si compone di tre tributi diversi, Imu, Tasi (componente servizi) e Tari (componenti rifiuti, ex Tares), non si muove con il piede giusto». Qual è l'incongnienza? «E1 una riforma che invece di ridurre le tasse, ne fa nascere una nuova come la Tasi aumentando il peso fiscale sui cittadini e colpendo le fasce più deboli. Le novità dovrebbero essere sempre' improntate a garantire riduzione-dei numero delle imposte, semplificazione ed equità. In questo caso è . accaduto il contrario». Bruttissime sorprese, quindi, in arrivo per tutti? «Sotto ogni punto divista. All'aumento delle imposte per la nascita della Tasi, vanno aggiunte le complicazioni legate alle scadenze (diverse per ogni singola voce) e alle modalità di calcolo». E per i Comuni, Pisa compreso, cosa cambia? «Per il momento non c'è chiarezza applicativa da parte del Ministero delle Finanze. I Comuni sono in attesa dei decreti attuativi e della circolare operativa, mentre i cittadini sono aspettano istruzioni perché non sanno né quanto, né quando pagare». Quanto tempo hanno i Comuni per decidere le aliquote? «Dovrebbero decidere entro il 30 aprile le aliquote e le tariffe della Tari, della Tasi e dell'Imu, ma la scadenza potrebbe essere prorogata al 31 luglio perché in molti Comuni si svolgeranno le elezioni», Quali scenari si aprono per i contribuenti pisani? AQUANDO LE ALIQUOTE? I Comuni dovrebbero decidere entro il 30 aprile aliquote e tariffe di Tari, Tasi Imu, ma in quelli dove si vota potrebbe slittare a fine luglio LA NAZIONE MARTEDÌ 1 APRILE 2014 m ZONA OGNI COMUNE POTRÀ' DECIDERE IN AUTONOMIA Ai FINI TARI E TASI SIA SCADENZE CHE ALIQUOTE CHE MODALITÀ' DI PAGAMENTO si pagherà di più i cittadini e i Comuni pisani «La Tasi colpisce la fasce più deboli e in particolare coloro che vivono in affitto. Di fatto la Tasi è un'imposta patrimoniale simile a un'addizionale Imu e non si comVa ripensata la riforma prende perché una quota del tribucon serietà e buon senso to calcolata sul patrimonio immobiliare del proprietario, debba esrimettendo al centro sere pagata dagli inquilini». riduzione delle imposte, E chi ha immobili in Comuni disolidarietà ed equità fiscale versi? «Si genera altra confusione, perché ogni comune può decidere ai il 10 e il 30%. Saranno i Comuni a fini Tari e ai fini Tasi scadenze, decidere le quote». aliquote,~agevolazioni e modalità E' possibile che i comuni chie- di pagamento diverse con possibidano l'intera Tasi al proprie; lità di errori e possibili sanzioni». torio lasciandogli l'onere di Quali sono le principali lacufarsi rimborsare l'aliquota ne della riforma? spettante all'inquilino? «Non colpisce in maniera progres«No, penserà, a tutto il Comune siva grandi proprietari immobiche con proprio regolamento può liari.i Non interviene sulle distordecidere riduzioni, agevolazioni sioni del catasto e sulla case di lusattraverso le detrazioni fiscali». so che in catasto continuano a riSi rischia l'impasse per man- sultare case popolari. Elimina canza di chiarezza legislati- l'Imu sulla prima casa non di lusva? e la sostituisce con la Tasi sen«I Comuni non sono in grado di - so effettivi vantaggi per le famiinviare modelli precompilati per za glie deboli. Colpisce di più chi la carenza di informazioni sugli abitapiù in affitto o ha una casa nelle immobili locati, mentre gli inqui- zone periferiche rispetto alle ville lini sarebbero chiamati a versare e alle abitazioni di grande valore in autoliquidazione un tributo cal- dei centri storici delle città». colato su valori catastali che poCome si potrebbe ovviare a trebbero non conoscere. Siamo ad tutte queste incongruenze? aprile e il Ministero non ha anco- «E' necessario ripensare la riforra chiarito come dovrà essere ver- ma con competenza e buon senso, sata la Tasi se in autoliquidazione rimettendo al centro dell'attenziocome l'Imu o con invio di modelli ne la riduzione delle imposte, la precompilati come per la Tari». semplificazione degli adempimenE' rispettata l'equità fiscale? ti, la solidarietà ed equità fiscale». RISTABILIRE LE PRIORITÀ' ESPERTO Cesare Cava, commercialista, è tra coloro che di più in Italia ha studiato la spinosa materia legata alle finanze locali «Si preannuncia un caos di sca^ denze perché, a parte l'Imu che avrà le consuete due rate al 16 giugno e al 16 dicembre, i Comuni potranno decidere in autonomia il numero delle rate e le date di scadenza di Tari e Tasi. Il paradosso è che alcuni Comuni hanno già approvato le tariffe e le aliquo-. te dei tributi, ma il Ministero non ha ancora stabilito i codici tributo per il pagamento della prima rata Tari. Dunque i Comuni non pos- sono chiedere la tassa e i cittadini non possono pagare per l'assenza del codice da inserire nel modello di versamento». Proprietari e inquilini saranno chiamati a pagare Tari sia pure in misura diversa... «E' un paradosso. Il nuovo tributo per i servizi indivisibili dovrà essere pagato, nel caso di locazione dell'immobile, in parte dal proT prietario tra il 70 e il 90% del tributo e in parte dall'inquilino tra
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