STIMA DEI DANNI 1) Che cosa si intende per danno economico ? Per danno economico si intende la perdita o la diminuzione di valore che un bene subisce a seguito di un sinistro ( evento non prevedibile) o da un fatto doloso o colposo ( il primo provocato volontariamente , il secondo provocato per imperizia ) Verranno presi in considerazioni i danni causati da eventi diversi: ◊ danni da calamità naturali alle produzioni agricole ◊ danni dovuto alla sottrazione di acque irrigue ◊ danni causati dall’inquinamento o da altri fattori accidentali ◊ danni da incendio 2) Che cos’è una polizza di assicurazione e quali tipologie di polizze possono essere stipulate? Per tutelarsi contro l’insorgenza di eventuali danni a persone e cose , il titolare del bene stipula un contratto di assicurazione , mediante il quale , in cambio del pagamento di un premio, l’assicurato viene risarcito del danno entro i limiti contenuti nella polizza di assicurazione., per prevenire l’insorgenza di danni a persone o cose , Il contratto di assicurazione ( polizza) ha due elementi fondamentali: ◊ il rischio assunto dalla compagnia ◊ il premio pagato dall’assicurato , espresso con una percentuale sul valore assicurato commisurata al rischio. Tanto maggiore sarà la percentuale di valore assicurato, tanto maggiore sarà l’importo da pagare all’assicurazione ( premio assicurativo). La parte non coperta da indennità prende il nome di franchigia , quando è determinata in misura fissa , in percentuale sul valore assicurato; prende invece il nome di scoperto quando è determinata in misura variabile in percentuale sul danno. In sostanza la franchigia è calcolata sul valore assicurato , lo scoperto è calcolato sul valore del danno . Va da se che se la percentuale di danno è bassa , l’indennizzo corrisposto in presenza di una franchigia è inferiore rispetto all’indennizzo corrisposto in presenza di scoperto , a parità di percentuale applicata. Ad esempio Valore assicurato 10.000 euro Danno 10% valore assicurato 1.000 euro Franchigia 10% 1.000 euro Scoperto 10% 100 euro Indennizzo con franchigia Indennizzo con scoperto = zero = 900 euro Altro esempio Valore assicurato Danno 80 % valore assicurato Franchigia 10% Scoperto 10% 10.000 euro 8.000 euro 1.000 euro 800 euro Indennizzo con franchigia Indennizzo con scoperto = 7000 euro = 7200 euro 3) Come viene calcolato il risarcimento del danno? Il risarcimento del danno è proporzionale al valore del bene assicurato e l’assicurazione può pagare un premio che copre l’intero valore o solo una parte ( valore reale) In quest’ultimo caso ( valore assicurato diverso dal valore reale) l’indennizzo sarà calcolato secondo la proporzione : Vr : Va = Dr : Ind Da cui Ind = Esempio Valore assicurato Valore reale fabbricato ( 800mc*250*0,75) Danno Indennizzo = Va Dr Vr 120.000 euro 150.000euro 100.000 euro 120.000 x100.000 = 80.000 euro 150.000 4) Il premio pagato alla compagnia di assicurazione da che cosa dipende ? Il premio pagato viene determinato dalle compagnie di assicurazione , sulla base di criteri stabiliti dallo Stato in funzione di diversi aspetti che possono essere ricondotti a quattro tipologie : 1. tipologia di polizza assicurativa 2. area territoriale 3. tipo di evento 4. tipo di bene assicurato ( es. coltura e/o struttura) 5) Quanti tipi di polizze esistono in agricoltura ? Esistono diversi tipi di polizze : ◊ le polizze monorischio coprono dai danni prodotti da un solo evento ( es. da grandine) ◊ le polizze pluririschio coprono dai danni prodotti da più eventi ( grandine , gelo siccità, incendio) ◊ le polizze multirischio, coprono l’intera produzione contro eventuali danni di natura diversa 6) Che cos’è il fondo di solidarietà nazionale e come interviene ? . E’ un fondo statale dove vengono stanziate risorse destinate a aiutare le imprese agricole in difficoltà economiche quando si verificano calamità naturali o avversità atmosferiche eccezionali che compromettono i raccolti e danneggiano le strutture produttive o le infrastrutture connesse all'attività agricola, come le opere irrigue, di bonifica e le strade interpoderali. Istituito nel 1970 con la legge n.364, il Fondo di solidarietà nazionale è stato recentemente riformato e oggi si compone di una normativa legislativa approvata con Decreto Legislativo n.102/04 e di un conto corrente aperto presso la Tesoreria centrale dello Stato in cui affluiscono gli stanziamenti annuali della legge finanziaria, e da cui si prelevano le risorse per gli aiuti alle imprese colpite. Gli interventi del Fondo si compongono di due modalità operative: Copertura assicurativa agevolata dei rischi agricoli secondo regole stabilite nel Piano assicurativo annuale. Con questa modalità si prevengono le difficoltà delle imprese agricole che trasferiscono il rischi alle imprese di assicurazione. Sulla spesa per i premi delle polizze agevolate il Ministero interviene con un contributo fino all'80% , purchè i contratti di assicurazione prevedano una soglia di danno pari al 30% dei prodotti provenienti dalle colture assicurabili ,stabilite annualmente da un Decreto Ministeriale. Tale contributo viene erogato di norma ai consorzi di difesa . Interventi compensativi delle perdite per i rischi non assicurabili al mercato agevolato. Questa modalità, attivabile con Decreto del Ministro su proposta della regione interessata, consente di favorire la ripresa economica delle imprese agricole con aiuti contributivi, creditizi e agevolazioni fiscali e previdenziali 7) Qual è la procedura prevista per interventi compensativi erogati dal Fondo di Solidarietà Nazionale? In caso di calamità i singoli agricoltori segnalano al servizio provinciale agricoltura , il danno subito; i tecnici dei Servizi Provinciali effettuano i rilievi in campo , per individuare le aree interessate , e la regione deve dichiarare lo stato di calamità naturale per richiedere l’intervento del Fondo di Solidarietà Nazionale Solo dopo che è stato dichiarato lo stato di calamità naturale il fondo di solidarietà nazionale può essere assegnato alle regioni e distribuito fra i beneficiari che hanno subito il danno ; anche in questo caso il danno deve superare il 30% della PLV relativa a tutte le colture assicurabili . L’Istituto per i servizi per il mercato agricolo alimentare , si occupa anche di raccogliere i dati sui rischi agricoli ( si chiama BANCA DATI RISCHI AGRICOLI) . Questa banca dati è molto preziosa per le compagnie di assicurazioni in quanto in base alla frequenza degli eventi calamitosi, predispongono i piano assicurativi con tariffe differenziate a seconda dei territori . Questi dati servono anche al FSN per stabilire le modalità dell’intervento pubblico . 8) Che cosa sono i Consorzi di difesa . Sono organismi associativi a cui aderiscono imprenditori agricoli, enti pubblici e privati , che hanno lo scopo di aumentare il potere contrattuale ne confronti delle compagnie di assicurazione del ramo grandine . I consorzi di difesa pertanto esercitano la loro azione mediante convenzioni con le società di assicurazione autorizzate all’esercizio del ramo grandine ottenendo condizioni più favorevoli per gli agricoltori . La cassa dei consorzi è alimentata da contributi dei soci e da altri contributi erogato dallo stato ( attraverso il Fondo di Solidarietà Nazionale ) , dalle regioni e da altri enti pubblici. L’Istituto per i Servizi per il Mercato agricolo Alimentate ( ISMEA) si occupa di raccogliere gli elementi conoscitivi relativi ai rischi, che vengono inseriti in una banca dati detta banca dati sui rischi agricoli. Tale banca ha lo scopo di fornire ai soggetti interessati i dati sugli eventi e la loro frequenza nelle diverse aree , le colture interessate , e ogni altro elemento conoscitivo utili alle compagnie di assicurazione e allo stato , in questo caso per definire l’intervento pubblico tramite il fondo di solidarietà nazionale . L’organismo di rappresentanza nazionale dei consorzi di difesa è l’ASNACODI . 9) Che tipi di danni possono essere oggetto del contratto di assicurazioni contro le calamità naturali? Il contratto ha per oggetto in genere il danno di quantità, e quando previsto dalle condizioni speciali, può essere riconosciuto anche il danno di qualità, dovuto ad esempio a lesioni più o meno profonde che deprezzano il frutto. Il contratto di assicurazione deve prevedere , la tariffa , la franchigia, il livello minimo di danno per accedere al risarcimento, gli appezzamenti interessati, il valore assicurato dato dalla resa attesa per il prezzo di mercato assicurato . 10) Come procede il perito grandine quando viene chiamato a effettuare una perizia ? Il perito chiamato alla stima dei danni ( perito grandine) deve compiere un sopralluogo per : ◊ accertare gli appezzamenti assicurati ◊ verificare che il danno sia stato arrecato effettivamente da grandine e non da altri fattori ◊ che la grandine non sia caduta prima della data di stipula del contratto assicurativo ◊ che siano state eseguite le normali tecniche di coltivazione Il danno viene valutato in percentuale , attraverso il prelievo di campioni , utilizzando moduli o grafici che gli consentono di determinare agevolmente il danno . 11) Come possono essere valutati i danni da sottrazione di acque irrigue ? Si possono ipotizzare due situazioni di danno , temporaneo e permanente . Nel primo caso ( danno temporaneo) il danno arrecato al fondo per la sottrazione temporanea di acque irrigue, dovrà essere commisurato ai mancati redditi durante il periodo transitorio cui dovranno essere aggiunte le eventuali spese di ripristino necessarie per ristabilire le condizioni originarie . D = ( Rnirriguo − Rnasciutto ) qn −1 + Spripristino rq n Nel caso in cui il danno è permanente ( es. inquinamento delle falde che impedisce l’utilizzo di acque irrigue) , il danno dovrà essere determinato in base alla differenza di Valore di mercato fra il terreno irriguo e il terreno asciutto . D = Virriguo − Vasiutto 12) Come possono essere valutati i danni causati da inquinamento o altri fattori accidentali? L’inquinamento è dovuto all’immissione nell’ambiente di sostanze estranee immesse nell’aria , nell’acqua e nel terreno che possono alterare le condizioni di vita degli esseri viventi ( uomo, animali, piante ) . Le sostanze inquinanti emesse nell’aria , nell’acqua, sul terreno possono pertanto provocare danni all’ambiente nel su complesso e danni alle produzioni agricole. Esistono pertanto due ambiti di valutazione , quello macroestimativo ( valutazione dei danni ambientali) e quello microestimativo ( valutazione dei danni alle coltivazioni . Anche in questo caso possiamo avere due situazioni , un danno permanente e un danno temporaneo . I criteri di valutazione nei due casi sono ovviamente differenti in quanto nel primo caso ( danno temporaneo) il pregiudizio economico è limitato ad un periodo transitorio , nel secondo caso il terreno non potrò più essere coltivato . La valutazione del danno temporaneo deve tenere presente almeno tre fattori : 1) il valore dei prodotti in corso di maturazione 2) Minori o mancati redditi ( per gli anni successivi a quelli in cui il danno si è verificato ) 3) il valore dell’eventuale soprassuolo di colture arboree 4) le spese di ripristino D = Fp + ( Rnante − Rntrans ) rq n + Vss + Sp qn −1 Nel caso in cui gli effetti del danno risultassero permanenti , il danno verrà valutato in base al valore di mercato del fondo prima del danno e quello del fondo in cui permangono in modo stabile gli effetti dell’inquinamento ( valore complementare) D = Fp + Vss + Sp + (Vma − Vm p ) 13) Come vengono valutati i danni da incendio ? Il perito deve pertanto verificare le cause del sinistro, accertando che non si tratta di incendio doloso( nel qual caso l’assicurazione non risarcisce il danno ). Il perito o i periti , devono indagare sulle circostanze del danno per accertarne le cause, verificare che il bene sia stato effettivamente assicurato, che il proprietario del fabbricato abbia adempiuto alle opere di salvataggio ( con estintori e con i pompieri), stimare il valore del fabbricato e i danni arrecati . Si possono prevedere due casi , distruzione totale del fabbricato e distruzione parziale . Qualora il fabbricato venga interamente distrutto , la valutazione del danno sarà pari al valore di ricostruzione ex novo deprezzato in base all’età , allo stato di manutenzione e conservazione ( si applica un indice di vetustà) al , cui vanno aggiunti i costi di demolizione e detratto il valore dei materiali recuperabili . D =Vk + K d − Vr In caso di distruzione parziale , il criterio estimativo è quello del valore complementare ; l’ammontare del danno viene determinato in base al valore di ricostruzione del fabbricato intero , ( prima dell’incendio) meno il valore del fabbricato che non è rimasto danneggiato dall’incendio , cui vanno aggiunti i costi di demolizione e detratto il valore dei materiali recuperabili . D =(Vk ante − Vk post ) + K d − Vr Vkante = Valore ricostruzione del fabbricato intero prima del sinistro, deprezzato in base alla vetustà Vk post = Valore ricostruzione del fabbricato dopo l’incendio, deprezzato in base all’età e allo stato di conservazione K d = Costo di demolizione Vd = Valore di eventuali materiali recuperabili
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