Report anno 2013 Gruppo Fitosanitari Prevenzione e controllo ufficiale sul commercio e sull'impiego dei prodotti fitosanitari nel territorio bresciano (Ivan Scalfi, Claudio Bertocchi) ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari 1 Premessa I prodotti fitosanitari (p.f.) sono le sostanze chimiche impiegate nei vari comparti per la protezione delle piante e per la conservazione dei prodotti vegetali. In particolare in agricoltura, l'impiego dei p.f. (denominati spesso anche in diverso modo come pesticidi, fitofarmaci, agrofarmaci, ecc.), rappresentano uno dei principali sistemi moderni adottati dall'uomo per proteggere le produzioni vegetali (frutta, ortaggi, cereali, ecc.) contro gli organismi dannosi, comprese le erbe infestanti, nonché per migliorare la qualità della produzione agricola. In questa grande famiglia si annoverano diverse sostanze quali: anticrittogamici, insetticidi, acaricidi, nematocidi, molluschicidi, diserbanti, rodenticidi, fitoregolatori,…. L’uso dei p.f. tuttavia può produrre effetti avversi sulla produzione vegetale e comportare rischi ed effetti negativi anche per l'uomo, gli animali e l'ambiente (consumo di alimenti contaminati, e/o diffusione nell'ambiente circostante – terreno, acqua ed aria). Per garantire la sicurezza nell’uso dei prodotti fitosanitari nel settore alimentare, in Italia, sono previsti tre diversi livelli di tutela: • Europeo (strategico) • Nazionale (normativo, indirizzo, controllo) • Regionale (controllo) I controlli riguardano sia i prodotti alimentari di origine vegetale, per monitorare livelli di eventuali residui di prodotti fitosanitari negli alimenti, sia le modalità di impiego e commercio di prodotti fitosanitari. I dati dei controlli vengono ogni anno comunicati al Ministero che li elabora, dispone le relazioni nazionali e comunica i risultati alla Commissione Europea. Nell’ambito del Dipartimento di Prevenzione Medico dell'ASL, il Servizio che opera nel campo della prevenzione e controllo in campo alimentare è il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN) istituito a seguito del Decreto Ministeriale del 16 ottobre 1998. ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari 2 Tra le altre funzioni esercitate da questo Servizio, anche in coordinamento con altri Servizi interessati, vengono ricompresi: • controlli ufficiali sulle attività di produzione primaria per quanto attiene gli aspetti connessi con la sicurezza alimentare (con particolare riguardo al trattamento e allo stoccaggio delle sostanze alimentari) • controlli sul deposito, commercio, vendita e impiego di prodotti fitosanitari. Quadro normativo Nel complesso ed articolato quadro normativo che trae le sue origini sin dal 1968, nel corso del 2012, in attuazione alla Direttiva 2009/128/CE, è stato emanato il D.L.vo n. 150 del 14 agosto 2012 che rigoverna l’intero settore in chiave più moderna. Il dettato normativo struttura i suoi effetti a lungo termine attraverso un Piano d'Azione Nazionale (PAN adottato con il Decreto 22 gennaio 2014). In questo piano, nuovo strumento di pianificazione, vengono definiti obiettivi, misure, modalità e tempi per la riduzione dei rischi e degli impatti nell'utilizzo dei p.f. sulla salute umana, sull'ambiente e sulla biodiversità. Sinteticamente, nel PAN, vengono considerati questi aspetti: a) la salvaguardia dell'ambiente acquatico e delle acque potabili; b) la conservazione della biodiversità e degli ecosistemi; c) la protezione degli utilizzatori e della popolazione durante l’uso dei p.f.; d) la tutela dei consumatori. L'ASL di Brescia ha da tempo intrapreso un percorso di riordino, pianificazione ed approfondimento dell'attività di prevenzione e controllo in tale settore, istituendo “gruppi di lavoro” multidisciplinari in capo al Dipartimento di Prevenzione Medico. Il gruppo del Servizio PSAL creato all’interno del “Progetto Speciale Agricoltura” e il Servizio di Igiene Pubblica con il “Gruppo Fitosanitari” lavorano congiuntamente per garantire una revisione continua legata alla vivacità del settore e alla nuova filosofia Comunitaria e nazionale nell’uso dei p.f.. Obiettivo prioritario dei gruppi è rappresentato dalla qualità informativa e formativa da diffondere nei comparti produttivi e commerciali da parte degli operatori della vigilanza. ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari 3 Ulteriormente, all’interno del quadro legislativo nazionale che verrà adottato nella sua complessità nei prossimi anni, nascono anche iniziative territoriali volte a regolare i rapporti di convivenza tra gli imprenditori agricoli ed i cittadini, al fine di codificare alcune norme di buona pratica da applicare laddove l'agricoltura professionale convive ed impatta con le aree urbane. E' il caso dell'iniziativa nata dal Consorzio per la Tutela del Franciacorta DOCG dove, in collaborazione con i gruppi dipartimentali citati, è stato redatto e poi deliberato dai Comuni interessati un regolamento che stabilisce norme integrative e tutelanti dei diversi interessi che vengono coinvolti con l'uso dei p.f.. Alcune considerazioni di contesto vanno comunque sottolineate: L'Italia è considerata dall'Unione Europea il paese che ha il miglior sistema di controllo in materia di residui di antiparassitari negli alimenti; I dati del Ministero della Salute (2011) evidenziano che, nel settore dell’ortofrutta, il 99,97 % dei prodotti commercializzati sono privi di residui o perfettamente in linea con i Limiti Massimi di Residui (LMR) ammessi dalla legge; Il Centro Antiveleni di Niguarda (Milano) evidenzia che le segnalazioni di intossicazioni accertate o sospette relative a p.f. rappresentano un contenuto 6,63 % sul totale delle chiamate. ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari 4 Attività di Prevenzione adottata dall'ASL di Brescia Come precedentemente accennato l'ASL di Brescia ogni anno, nelle sue attività preventive, organizza corsi formativi propedeutici al rilascio dell'abilitazione alla vendita dei p.f., in ossequio anche alle disposizioni di cui alla D.G.R. 25 novembre 2002 n. 7/11225. Questa attività assume carattere strategico poiché si ritiene che queste figure professionali rappresentano un punto nevralgico nella sensibilizzazione degli operatori che utilizzano queste sostanze. In attesa che il D.L.vo 150/12 sviluppi completamente le sue previsioni e completi la sua strutturazione operativa, nel corso del 2013 si è proceduto ad effettuare una completa revisione del materiale utilizzato nei momenti di formazione, realizzando presentazioni in PowerPoint che sono state poi pubblicate nella Intranet aziendale. Questo ha garantito che l’evoluzione normativa, basata su step progressivi, venisse trasmessa ai discenti in modo strutturato. I docenti, rappresentati dai componenti del gruppo, seguendo il percorso tracciato dal materiale predisposto, forniscono in questo modo contenuti e modalità concettuali comuni, indipendentemente dall’operatore che gestisce il momento formativo. L’organizzazione dei corsi, prevista in due sessioni annuali, una primaverile ed una autunnale, è influenzata dalla domanda formativa che ogni venditore presenta al Dipartimento di Prevenzione Medico attraverso l’articolazione distrettuale territoriale. Per facilitare e condividere l’informazione legata alla autorizzazione alla vendita, sulla intranet aziendale è stato realizzato un archivio informatizzato, continuamente aggiornato sulla scorta delle abilitazioni progressivamente rilasciate, e consultabile da tutti gli operatori. Con la normativa attuale, che verrà superata nel 2015, le abilitazioni possono essere ottenute in due modi: frequentando un corso e superando un esame oppure ottenendo automaticamente una autorizzazione quando il richiedente possiede già una formazione di base specifica (diploma o laurea, es. agrotecnico). Le abilitazioni hanno durata quinquennale e devono essere rinnovate allo stesso modo del rilascio, pena la decadenza. ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari 5 Nel grafico 1. si rappresenta la situazione delle abilitazioni rilasciate nell’ultimo triennio. Grafico 1 34 35 30 25 20 20 18 16 16 12 15 Esame Prerequisiti 10 5 0 Anno 2011 Anno 2012 Anno 2013 L’ASL di Brescia inoltre, in collaborazione con l'Assessorato Agricoltura della Provincia di Brescia, realizza dei corsi formativi per gli operatori che utilizzano i p.f. nella loro attività lavorativa. Il corso, preliminare al test di verifica, consente all’utilizzatore (agricoltori, vivaisti, contoterzisti e operatori anche non professionali), di acquisire conoscenze per ottenere l’autorizzazione all'acquisto dei p.f., il cosiddetto patentino. Anche in questo caso, dopo il primo rilascio, è previsto un ulteriore corso di aggiornamento ed un test finale allo scadere del quinto anno. I commissari che partecipano all’esame finale, ope legis, devono coprire tutti gli aspetti della prevenzione sia per la sanità pubblica sia per gli aspetti considerati nella medicina del lavoro. Anche per quanto riguarda gli utilizzatori, sia per il mutando quadro normativo di riferimento sia per uniformare il messaggio preventivo fornito, si è provveduto a realizzare un materiale didattico strutturato. Nel passato i formatori utilizzavano materiale diverso e spesso influenzato da sensibilità e singole capacità personali. Consci del mutevole, variegato e numeroso target rappresentato dal mondo produttivo, sono state spese importanti risorse per realizzare, sempre in formato elettronico, il materiale da utilizzare nei momenti formativi. Anche questo materiale, con taglio pratico e molto ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari 6 illustrativo, è stato pubblicato sulla intranet aziendale per cui tutti gli operatori possono scaricarlo ed adottarlo nei vari momenti istituzionali (attività divulgativa, di controllo, …). Nella tabella 1., si rappresenta l’impegno fornito dai funzionari ASL nell’anno 2013 per corsi di formazione e sessioni di esame (fonte Assessorato Agricoltura della Provincia di Brescia). Tabella 1. Tipologia nr. corsi nr. esami nr. esaminati Rilascio 8 8 257 Rinnovo 10 10 272 TOTALE 529 Immissione in commercio e utilizzazione dei prodotti fitosanitari: organizzazione dei controlli. In Italia la conferenza permanente Stato Regioni, in data 8 aprile 2009, ha adottato il presente accordo: “Adozione del Piano di controllo sull’immissione in commercio e l’utilizzazione dei prodotti fitosanitari per il quinquennio 2009-2013”. Il piano precisa gli indirizzi operativi omogenei da adottare sul territorio nazionale per consentire alle Regioni la programmazione di un piano di controllo sull’immissione in commercio e l’utilizzazione dei prodotti fitosanitari nel periodo indicato. Le finalità del piano mirano ad accertare il rispetto delle condizioni delle autorizzazioni ministeriali dei prodotti fitosanitari ed il loro utilizzo, conformemente a tutte le indicazioni riportate nelle etichette, in applicazione delle buone pratiche fitosanitarie. I controlli sono eseguiti dagli Assessorati alla Sanità delle Regioni attraverso il personale ASL per le attività ispettive e attraverso i laboratori accreditati e le ARPA per i controlli analitici. Vengono coinvolti nel processo, anche i Comandi Carabinieri per la Tutela della Salute (CCTS) attraverso i NAS e l’Ispettorato Centrale per la Tutela della Qualità e Repressioni Frodi dei Prodotti Agroalimentari (ICTQRFPA) nelle articolazioni territoriali dei rispettivi uffici periferici. ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari 7 Il Ministero della Salute raccoglie, verifica ed elabora i dati ricevuti, tramite i modelli armonizzati presenti nell’accordo, e predispone un rapporto ai sensi dell’articolo 68 del regolamento CE n.1107/2009, che invia alla Commissione Europea entro il 30 giugno di ogni anno. In ossequio alle disposizioni ministeriali ed agli accordi intrapresi, la Regione Lombardia ha predisposto un sistema informatizzato per la raccolta e trasmissione del debito informativo. L’applicativo viene usufruito sia dai funzionari addetti al controllo sia dai venditori che, attraverso questo sistema, ottemperano alla dichiarazione di vendita che va effettuata entro il 28 di febbraio di ogni anno. Questa è la maschera di inserimento raggiungibile al seguente indirizzo web: http://www.icps.it/fitoweb290/ attività ASL di Brescia – settore Igiene e Medicina delle Comunità. L’attività di controllo effettuata presso gli operatori commerciali, prevista nel piano annuale e registrata nel sistema regionale, ha evidenziato i seguenti risultati: Imprese Controlli Infrazioni 29 38 10 Tipologia infrazioni nr. Vendita di prodotti fitosanitari non autorizzata Addetti alla vendita non abilitati Prodotti fitosanitari non autorizzati Conservazione/trasporto inadeguato Mancanza registri carico e scarico 2 3 2 2 1 ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari 8 attività ASL di Brescia – settore Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro. Questa attività, in parte programmata nel piano aziendale dei controlli e in parte effettuata per rispondere alle istanze presentate nei piani di sviluppo rurale (PSR) è rivolta principalmente verso gli operatori del mondo agricolo della produzione primaria. Questi gli obiettivi raggiunti: Imprese Controlli Infrazioni 100 150 15 Tipologia infrazioni Carenza misure di sicurezza Mancata valutazione rischi e sorveglianza sanitaria nr. 8 7 i controlli in fase di sperimentazioni dei p.f. Le aziende chimiche produttrici di p.f. hanno la necessità di sperimentare in campo le future novità prima della registrazione e autorizzazione ministeriale per il commercio. Questa necessità va comunque presidiata dal punto di vista sanitario, pertanto, la legge, prevede che la sperimentazione debba essere effettuata sotto il controllo delle ASL e dopo averne preventivamente informato il Ministero. Le aziende chimiche produttrici devono altresì notificare alle ASL tutti i dati necessari ad identificare le aree interessate al trattamento, compresa l'indicazione del periodo di svolgimento e della distruzione, del fascicolo relativo alla valutazione sulle conseguenze che gli stessi trattamenti possono determinare sulla salute umana ed animale, corredato altresì da ogni altro dato tecnico-scientifico conosciuto. I controlli adottati dalle ASL, che rientrano nella corrente attività di vigilanza, vanno inseriti nei flussi informativi annuali che sono inviati alle aziende sperimentatrici, alla Regione e al Ministero della Salute. Nel corso dell'anno è stata predisposta una comunicazione (nota prot. 22/08/2013 Prot. Gen. n. 0130415) per fornire nel dettaglio le modalità operative alle ditte che organizzano prove sperimentali. Tale nota, è stata creata con l'intento di razionalizzare i flussi informativi e richiamare le ditte che effettuano sperimentazioni nel nostro territorio, al rispetto degli obblighi previsti dalla vigente normativa. Questo si è reso opportuno per ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari 9 poter gestire al meglio i debiti informativi previsti anche per questa attività. In considerazione delle prove effettuate negli anni passati e di quanto previsto nei Decreti Regionali, tutte le prove sperimentali e tutte le distruzioni finali sono state presidiate dagli operatori ASL. E’ utile sapere In provincia di Brescia, vi è il più alto numero di rivenditori di prodotti fitosanitari della Regione. Come precedentemente accennato, i venditori, dopo registrazione, debbono accedere al sistema regionale FitoWeb per dichiarare tipologia e quantità di prodotto venduto nell’annata precedente. Questo consente alla Regione di effettuare alcune elaborazioni, fra cui quella relativa alle quantità e tipologia dei p.f. ad uso agricolo venduti nel 2012 (ultimo anno disponibile). Nella tabella 2., si definiscono i quantitativi di p.f. venduti in Lombardia nell’anno 2012. Tabella 2. ASL Totale (ql.) % sul Tot. Bergamo Brescia e Valle Camonica Como Cremona Lecco Lodi Mantova Milano Monza e Brianza Pavia Sondrio Varese TOTALE 18.983 16.259 202 17.790 55 12.981 18.436 18.088 469 30.981 2.237 1.310 137.791 13,8 11,8 0,1 12,9 0,0 9,4 13,4 13,1 0,3 22,5 1,6 1,0 100 Gli erbicidi rappresentano il 34%, gli insetticidi il 30% e i fungicidi il 14%. ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari 10 Nel grafico 2. si rappresenta la distribuzione per classe funzionale - tipologia dei principali p.f. venduti in Lombardia. Grafico 2. Regione Lombardia Classi funzionali maggiormente vendute Anno 2008- 2012 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 2008 2009 2010 2011 2012 erbicidi % 27 43 42 34 24 fungicidi % 25 16 26 14 17 Insetticidi % 16 20 14 30 34 In forte crescita sono risultati i prodotti fitosanitari ammessi in agricoltura biologica (Regolamento CE n. 404/2008) rispetto ai due anni precedenti. Le aziende biologiche attive sul territorio lombardo al 31 marzo 2012 risultano pari a 1.456. La distribuzione territoriale, sempre delle imprese che adottano i trattamenti dell’agricoltura biologica, registra un primato a Pavia con il 20% del totale, seguita da Brescia (18%), Milano (17%), Mantova (11%) e Bergamo (11%). Anche alla luce delle previsioni strategiche identificate nel PAN, è plausibile aspettarsi un ulteriore incremento di questa tipologia di attività. ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari 11 controllo ufficiale dei residui in alimenti di origine vegetale e non Il Controllo Ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari nei prodotti alimentari rappresenta una delle priorità sanitarie più rilevanti nell’ambito della sicurezza alimentare. Il Ministero, attraverso il Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti – Direzione Generale della Sicurezza degli Alimenti e della Nutrizione (DGSAN), coordina e definisce in Italia i programmi di controllo ufficiale sui prodotti alimentari, che comprendono anche i piani annuali in materia di residui di prodotti fitosanitari negli alimenti. Questi ultimi sono parte del programma europeo di controllo ufficiale su alimenti di produzione interna e di importazione volto a conoscere l'effettiva presenza dei livelli massimi consentiti di residui nelle derrate alimentari. I prodotti di origine vegetale non devono contenere, al momento della loro immissione in circolazione, residui di sostanze attive nei prodotti fitosanitari, superiori ai limiti massimi di residui (LMR) fissati per legge. I limiti massimi di residui, espressi in mg di sostanza attiva per kg di prodotto vegetale, vengono fissati al momento dell’autorizzazione con criteri internazionalmente condivisi, al fine di garantire un’esposizione accettabile da parte dei consumatori. Il corretto impiego dei prodotti fitosanitari secondo le modalità riportate nelle etichette autorizzate assicura il rispetto di tali limiti. L'ASL di Brescia effettua un regolare piano di campionamenti annuali finalizzati alla ricerca delle principali molecole di prodotti fitosanitari in matrici alimentari significative per il nostro territorio. I risultati sono più che incoraggianti: a tutt'oggi si è sempre confermato il rispetto dei limiti previsti dalla normativa. Sul portale del Ministero della Salute: http://www.salute.gov.it/portale/temieprofessioni/alimenti/prodottifitosanitari si può facilmente trovare ogni nozione utile in tale complessa materia. Relativamente ai residui di p.f. nelle acque, si evidenzia che sul portale dell'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ) è scaricabile il rapporto nazionale n. 175/2013. Tale rapporto, redatto al fine di rappresentare lo stato di contaminazione sul territorio nazionale, relaziona sulla presenza dei prodotti fitosanitari nelle acque superficiali e sotterranee (biennio 2009-10). ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari 12 Il rapporto è scaricabile al seguente link: http://www.isprambiente.gov.it/it/temi/rischio-sostanze-chimiche-reach-prodottifitosanitari. Il monitoraggio dei p.f. nelle acque è reso complesso dal numero di sostanze interessate, dalla conoscenza non adeguata degli scenari di utilizzo e della distribuzione geografica delle sorgenti di rilascio. Sono circa 350 le sostanze attualmente utilizzate in agricoltura e nel 2010 sono state vendute in Italia 143.907 ton. di prodotti fitosanitari (ISTAT, 2011a). Nelle acque superficiali sono stati trovati residui di p.f.: • nel 55,1% dei punti • nel 28,1% dei casi con concentrazioni superiori ai limiti delle acque potabili. Nelle acque sotterranee sono stati trovati residui di p.f.: • nel 28,2% dei punti • nel 9,6% dei casi con concentrazioni superiori ai limiti. Le concentrazioni misurate sono spesso basse, ma il risultato complessivo indica una diffusione molto ampia della contaminazione. I livelli sono generalmente più bassi nelle acque sotterranee, ma residui di pesticidi sono presenti anche nelle falde confinate, la causa può essere cercata nelle complesse interazioni degli acquiferi, per cui l’infiltrazione dei contaminanti può anche verificarsi in aree distanti da quella in cui sono stati rilevati. Le sostanze trovate complessivamente nelle acque sono 166, in prevalenza erbicidi e relativi metaboliti. La causa può essere ricondotta alle modalità di utilizzo di queste sostanze, che può avvenire direttamente al suolo, e al periodo dei trattamenti, in genere concomitante con le precipitazioni meteoriche più intense, che attraverso ruscellamento e infiltrazione ne determinano un trasporto più rapido nei corpi idrici superficiali e sotterranei. I dati del biennio confermano uno stato di contaminazione già rilevato negli anni precedenti, con una maggiore diffusione nelle aree della pianura padano-veneta. Anche in tale ambito l'ASL di Brescia effettua un regolare piano di campionamenti annuali finalizzati alla ricerca delle principali molecole di prodotti fitosanitari nell'acqua distribuita al consumo umano, nei Comuni maggiormente a rischio che si approvvigionano da fonti classificate di “pianura” e “superficiali”. Gli esiti analitici, effettuati presso il laboratorio di riferimento di Bergamo, confermano il rispetto dei limiti previsti dalla normativa. ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari 13 Dall’analisi dei dati presenti sul sistema regionale FitoWeb, sopra citato, si è potuto effettuare una distribuzione delle molecole del principio attivo, quantitativamente più rappresentativo, che vengono utilizzate sul territorio bresciano. Nella tabella 3., si stimano i quantitativi di principio attivo venduti in provincia di Brescia, distribuito nell’ultimo triennio (esclusi i prodotti a base di rame e suoi composti). Tabella 3. BRESCIA 2010 Terbutilazina Glifosate S-Metolachlor Fosetil-alluminio Dicamba 74909 31121 27346 7255 5115 erbicida erbicida erbicida fungicida erbicida 79900 36133 29267 8775 7840 erbicida erbicida erbicida insetticida fungicida 41565 46697 18900 6914 5169 erbicida erbicida erbicida fungicida insetticida 2011 Terbutilazina Glifosate S-Metolachlor Clorpirifos Fosetil-alluminio 2012 Glifosate Terbutilazina S-Metolachlor Fosetil-alluminio Clorpirifos Brescia, maggio 2014. BIBLIOGRAFIA ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari 14 Favalli Luigia 2013 – Tossicologia dei fitofarmaci – Dipartimento di scienze del farmaco Università di Pavia ICPS (Centro Internazionale per gli antiparassitari e la prevenzione sanitaria) Milano 2013 – Elaborazione dati di vendita dei p.f. Raccolti tramite il sistema Fitoweb290 secondo normativa vigente anni 2010, 2011, 2012 - Ospedale Fiugi Sacco Azienda Ospedaliera Polo Universitario DPM (Dipartimento di Prevenzione Medica) dell'ASL di Brescia 2013 – Elaborazione dati attività di prevenzione e controllo Ministero della Salute – Controllo ufficiale sui residui di p.f. negli alimenti anno 2011 – Direzione Generale per l'Igiene e la Sicurezza degli alimenti e la nutrizione ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) – rapporto nazionale pesticidi nelle acque dati 2009 – 2010 edizione 2013 ASL di Brescia - DPM Gruppo Fitosanitari 15
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