Cortlys: “il paradiso “non” può attendere!”

Cortlys: “il paradiso ... “non” può attendere!” - Lo scarpone on-line - L'house organ del Club Alpino Italiano
02/10/14 19:00
Ambiente
Piemonte
Valle D'Aosta
Cortlys: “il paradiso ... “non” può attendere!”
Aggiornamento a Cortlys (minacciata dalla costruzione di
una centrale idroelettrica) degli Operatori sezionli TAM
appena diplomati e degli operatori regionali TAM già in
carica.
Sabato 27 settembre 2014 ci si è dati
appuntamento nella stupenda cornice del
Monte Rosa per il primo aggiornamento che ha
visto all’opera i nuovi operatori sezionali TAM
(OSTAM) congiuntamente agli operatori
regionali (ORTAM) già in carica sul territorio.
Più di venti addetti hanno risposto
all’appello, ritrovandoci a Gressoney Staffal,
punto di partenza per raggiungere il
meraviglioso alpeggio di Cortlys. Molti di voi
ricorderanno il film “Il paradiso può attendere” di
Warren Beatty del 1978 ove un’ambientalista
Gli operatori TAM a Cortlys (AO)
militante era partita dall'Inghilterra per
protestare contro una raffineria d’oltreoceano. Ebbene a questo titolo per quanto riguarda
Cortlys ci sarebbe da aggiungere che qui il paradiso non può più attendere, infatti nel 2009
una società privata ha ottenuto una concessione per la captazione di acque dal torrente Lys,
per la produzione di energia che sarà destinata alla vendita.
La realizzazione dell’impianto comprometterebbe in modo irreversibile un ambiente di
estremo pregio. Nel 2012 la concessionaria ha richiesto l’autorizzazione unica che, nonostante
l’opposizione di molti soggetti, è stata rilasciata alla fine del 2013. La vicenda attualmente in
corso della centrale idroelettrica ha messo in evidenza come il bene, nonostante il suo estremo
pregio paesaggistico, culturale, e scientifico, non sia oggetto di adeguate misure di tutela,
assolutamente necessarie alla sua salvaguardia.
Le osservazioni presentate a fine 2013 al PRG del Comune, se accolte, costituiranno un
inizio di tutela, minima, ma certo non sufficiente. I pascoli e i boschi dell’Alpe Cortlys si
stendono ai piedi dei ghiacciai del Monte Rosa, nel cuore di un ambiente maestoso e fragile.
Il territorio presenta elementi naturali che per rarità, importanza scientifica, valore paesaggistico,
culturale, storico, socio-economico e accessibilità hanno i caratteri di potenziali geositi:
morene, torbiere, rocce montonate, massi erratici e un pittoresco orrido.
L’area presenta importanti documenti di carattere etnoantropologico e storico:
http://www.loscarpone.cai.it/news/items/cortlys-il-paradiso-non-puo-attendere.html
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testimonianze della storia della scienza (il pluviometro del glaciologo U. Monterin), ricordi degli
alpinisti vittoriani e delle presenze “reali” (Ferdinando duca di Genova e Margherita di Savoia),
che legarono i paesaggi alpini all’identità nazionale e decretarono il successo della Valle come
luogo di villeggiatura.
Gli edifici disseminati nell’area sono legati ad attività plurisecolari tanto che la salvaguardia
dell’Alpe Cortlys è stata oggetto di una petizione popolare presentata al Consiglio Regionale
della Valle d’Aosta nel 2011 ed è stata inserita tra le 150 eccellenze e criticità della
montagna italiana, lista predisposta dalla Commissione TAM per i 150 dalla fondazione del
Club Alpino Italiano.
Legambiente ha conferito alla regione valdostana la Bandiera Nera nel 2013 per la facilità con
cui rilascia concessioni idroelettriche in luoghi come l’Alpe Cortlys, che insieme a Sikken e
Salzen è stata per due edizioni il “Luogo del Cuore” più votato della Valle d’Aosta e il Fondo
Ambiente Italiano (FAI) che l’ha inserita tra le emergenze paesaggio da monitorare tuttora.
Che fare allora? La nostra Commissione Tutela Ambiente Montano ne ha preso nuovamente
atto accolti in maniera entusiastica da Antonio Beck Peccoz e Roberta Aluffi, proprietari delle
baite di Cortlys conservate in maniera egregia che riportano le vestigia del passato e ove si
respira davvero un’aria di altri tempi. Ebbene una centrale idroelettrica privata
modificherebbe in modo irreversibile questo ultimo paradiso naturale.
In maniera molto professionale il nostro segretario della Commissione Tutela Ambiente del CAI
Piemontese e Valdostana, Andrea Sappino, ha saputo coinvolgere tutti gli operatori presenti
facendo notare che l’aria che respiriamo e i luoghi di cui possiamo ancora goderne le
primitive e intonse bellezze sono un patrimonio di tutti, mentre invece in questo caso una
centrale idroelettrica andrebbe solo a favore di uno sfruttamento industriale privato a
vantaggio di pochi.
Certo che vendendoci il progetto di una centrale idroelettrica come “energia pulita”, visto le lotte
passate intraprese contro il nucleare, cercano di far tacere in questo modo le nostre coscienze,
ma c’è luogo e luogo ove pensare di costruire una centrale idroelettrica, visto che in
questo caso l’impatto ambientale sarebbe devastante. Salendo dall’alpe Cortlys alle sorgenti del
Lys tutti i nostri operatori si sono resi conto di persona quanto sia meraviglioso questo luogo
e come esso andrebbe tuttora preservato, perlomeno come oggi lo abbiamo trovato!
Lodovico Marchisio
Presidente Commissione Tutela Ambiente Montano Piemonte e Valle d’Aosta
http://www.loscarpone.cai.it/news/items/cortlys-il-paradiso-non-puo-attendere.html
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