Fratta-Gorzone - Rapporto attivita di monitoraggio e controllo

Accordo di programma quadro tutela delle acque e
gestione integrata delle risorse idriche - Accordo
integrativo per la tutela delle risorse idriche del bacino
del Fratta-Gorzone attraverso l’implementazione di
nuove tecnologie nei cicli produttivi, nella depurazione e
nel trattamento fanghi del distretto conciario vicentino
ART. 13 - PROGETTO DI MONITORAGGIO AMBIENTALE DEL
BACINO DEL FRATTA - GORZONE
RAPPORTO DELLE ATTIVITA’ ARPAV
ANNO 2013
Padova, giugno 2014
Relazione tecnico-scientifica
DIREZIONE TECNICA
Servizio Osservatorio Acque Interne
ARPAV
Direttore Generale
Carlo Emanuele Pepe
Direttore Area Tecnico-Scientifica
Paolo Rocca
Servizio Osservatorio Acque Interne
Italo Saccardo
Direttore del Dipartimento Provinciale di Vicenza
Vincenzo Restaino
Servizio Controllo Ambientale
Alessandro Bizzotto
Servizio Stato dell’Ambiente
Ugo Pretto
Direttore Dipartimento Provinciale di Verona
Giancarlo Cunego
Servizio Controllo Ambientale
Giuseppe Stanghellini
Servizio Stato dell’Ambiente
Ottorino Piazzi
Direttore del Dipartimento Regionale Laboratori
Francesca Daprà
Servizio di Verona
Giovanni Gasparetto
Direttore del Dipartimento Regionale Sicurezza del Territorio
Alberto Luchetta
Servizio Idrologico
Giacomo Renzo Scussel
Redazione a cura del Servizio Osservatorio Acque Interne:
Silvano Benacchio
Italo Saccardo
Francesca Ragusa
Hanno collaborato:
Marco Zasso (DST-SI)
Manuela Cason (DT-SAI)
Roberto Laveder (DAP-VR)
i
INDICE
1
SINTESI ------------------------------------------------------------------------------ 2
2
CARATTERIZZAZIONE DELLO SCARICO DEL COLLETTORE CONSORTILE ------ 7
2.1
Controlli ARPAV del collettore consortile allo scarico ---------------------------------------------- 7
2.2
Confronto dati A.Ri.C.A. e dati ARPAV allo scarico del collettore---------------------------- 11
2.3
Considerazioni in merito al rispetto dei limiti per lo scarico in area sensibile --------- 18
3
CONTROLLO DEL FIUME FRATTA IN PROSSIMITÀ ALLO SCARICO ------------ 19
3.1
Confronto monte valle ---------------------------------------------------------------------------------------- 19
3.2
Presenza di Salmonella --------------------------------------------------------------------------------------- 25
4 CARATTERIZZAZIONE DEGLI SCARICHI DEI DEPURATORI AFFERENTI AL
COLLETTORE CONSORTILE A.RI.C.A. ------------------------------------------------- 26
4.1
Depuratore di Arzignano ------------------------------------------------------------------------------------- 28
4.2
Depuratore di Lonigo ------------------------------------------------------------------------------------------ 29
4.3
Depuratore di Montebello Vicentino -------------------------------------------------------------------- 30
4.4
Depuratore di Montecchio Maggiore -------------------------------------------------------------------- 31
4.5
Depuratore di Trissino ---------------------------------------------------------------------------------------- 32
5
5.1
MONITORAGGIO DELLE ACQUE SUPERFICIALI --------------------------------- 33
Stazioni di monitoraggio ------------------------------------------------------------------------------------- 33
5.2 Livello di inquinamento da Macrodescrittori dell’asta Fratta-Gorzone e dei suoi
affluenti ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 34
5.3
Monitoraggio delle “sostanze pericolose” ------------------------------------------------------------ 44
5.4
Monitoraggio degli elementi di qualità biologica -------------------------------------------------- 49
6 INQUADRAMENTO IDROLOGICO DELL’AREA DI INDAGINE E STIMA DEI
CARICHI -------------------------------------------------------------------------------- 50
6.1
Aspetti pluviometrici ------------------------------------------------------------------------------------------ 50
6.2
Aspetti idrologici e misura delle portate -------------------------------------------------------------- 52
6.3
Stima dei carichi del Fiume Gorzone a Stanghella ------------------------------------------------ 58
7
LA CONTAMINAZIONE DA SOSTANZE PERFLUOROALCHILICHE (PFAS) ------ 60
8
MONITORAGGIO DEI SEDIMENTI FLUVIALI ------------------------------------ 65
ARPA VENETO
1
1
Sintesi
Si intende presentare l’aggiornamento relativo all’anno 2013 delle attività di monitoraggio eseguite da
ARPAV nell’ambito della prosecuzione dell’attività prevista nell’ “ Accordo di programma quadro tutela
delle acque e gestione integrata delle risorse idriche - Accordo integrativo per la tutela delle risorse
idriche del bacino del Fratta-Gorzone attraverso l’implementazione di nuove tecnologie nei cicli
produttivi, nella depurazione e nel trattamento fanghi del distretto conciario vicentino ”.
Il Piano di Monitoraggio affidato ad ARPAV, previsto dall’art. 13, è funzionale alla verifica degli effetti
derivanti dagli interventi previsti dall’Accordo sulla qualità del corpo idrico superficiale con specifico
riferimento all’attenuazione della presenza delle sostanze pericolose ed alla riduzione del contenuto di
cloruri e solfati nei corpi idrici recettori degli scarichi finali.
Il Consorzio A.Ri.C.A. (Aziende Riunite Collettore Acque) gestisce il collettore che raccoglie le acque di
scarico degli impianti di depurazione di acque reflue urbane di Trissino, Arzignano, Montecchio
Maggiore, Montebello e Lonigo, nel territorio vicentino.
Il consorzio A.Ri.C.A. gestisce, inoltre, l’impianto di disinfezione finale a raggi UV situato subito a
monte dello scarico.
Con Decreto n° 110 del 22 giugno 2012 la Regione Veneto ha autorizzato il Consorzio A.Ri.C.A., nella
figura del Presidente pro-tempore, allo scarico nel fiume Fratta a Cologna Veneta (VR) e all’esercizio
del Collettore dell’impianto di disinfezione a raggi UV.
L’atto di autorizzazione, che ha validità fino 30 giugno 2016, prevede che allo scarico devono
rispettarsi i limiti previsti dalla colonna C della Tab. 1, allegato A, Norme tecniche di attuazione (NTA)
del piano di tutela delle acque (PTA).
E’ fatto obbligo di garantire la disinfezione durante il periodo irriguo.
Tra le specifiche prescrizioni viene imposto il limite di 5.000 UFC/100 ml per il parametro Escherichia
coli, mentre per il Boro e per l’indice SAR sono stabiliti i limiti, nel fiume Fratta a 200 metri a valle dal
punto di scarico, previsti dall’art. 28 delle NTA del PTA.
Per il parametro Azoto Totale non si applica il comma 1) dell’art. 25 delle Norme Tecniche di
Attuazione del Piano di Tutela delle Acque ricorrendo le condizioni previste dal comma 3) del
medesimo articolo, mentre persiste, per tutto il 2013, per il parametro Fosforo Totale il limite di 1
mg/l.
A seguito di quanto richiesto al punto 17 del Decreto di autorizzazione allo scarico, ARPAV ha
disposto, con nota n. 88026 del luglio 2012, le modalità e le frequenze di campionamento.
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2
In aprile 2013, come previsto dal punto 12 dell’atto di autorizzazione, è stata stipulata tra il Consorzio
A.Ri.C.A. e ARPAV la “Convenzione per l’espletamento delle prestazioni tecniche inerenti l’esecuzione
e la validazione di dati analitici su acque di scarico”. Sulla base di quanto convenuto ARPAV si impegna
ad eseguire analisi chimiche, chimico-fisiche e ecotossicologiche delle acque di scarico dei cinque
depuratori afferenti al sistema collettore su campioni prelevati da A.Ri.C.A. con due distinti piani
analitici con frequenza mensile il primo e bimensile il secondo. Lo scopo è quello di validare, con la
tecnica dello split-sample, i dati prodotti da A.Ri.C.A. in particolare per i parametri Solfati, Cloruri e
Cromo totale.
Nel corso del 2013 ARPAV, nell’ambito della disciplina AIA, ha effettuato anche controlli trimestrali
della qualità delle acque di scarico dei cinque depuratori afferenti al collettore.
Nel Capitolo 4 del presente rapporto, per continuità e confronto con i rapporti degli anni precedenti,
sono riportati i dati analitici relativi ai cinque impianti di depurazione di acque reflue urbane.
Nel corso dell’anno 2013, come previsto nel Piano di monitoraggio e controllo, le
principali attività ARPAV hanno riguardato:

il controllo allo scarico del collettore consortile A.Ri.C.A. nel fiume Fratta, in comune di Cologna
Veneta (VR);

il controllo dei punti posti rispettivamente 350 metri a monte e 200 metri a valle dello scarico
del collettore consortile A.Ri.C.A. e dell’immissione della derivazione del canale L.E.B. nel fiume
Fratta nel solo periodo irriguo (stabilito dal Consorzio L.E.B.);

il controllo degli scarichi dei cinque depuratori (Arzignano, Montebello Vicentino, Trissino,
Montecchio Maggiore e Lonigo) afferenti al collettore consortile A.Ri.C.A., nell’ambito della
convenzione tra ARPAV e A.Ri.C.A.;

Il monitoraggio della qualità dei corsi d’acqua del Bacino del Fratta-Gorzone (in riferimento alla
rete delle stazioni del piano di monitoraggio regionale delle acque interne);

La caratterizzazione dei sedimenti fluviali in alcuni punti di monitoraggio situati lungo l’asta del
Fratta-Gorzone.
Relativamente allo scarico del collettore e alle prescrizioni poste in autorizzazione nell’anno 2013 non
sono state rilevate violazioni, salvo un superamento per il parametro Escherichia coli (5.300
UFC/100ml nel campione prelevato in data 24/07/2013), in concomitanza con la disattivazione delle
lampade UV a causa di uno stacco di corrente per una manutenzione ENEL, che ha dato origine a
sanzione amministrativa.
E’ stata controllata la presenza di Salmonelle nel corso d’acqua per evidenziare eventuali
peggioramenti della qualità del corpo ricettore imputabili allo scarico del collettore, in particolare è
stato controllato il rispetto delle prescrizioni in periodo irriguo. Allo scarico del collettore è stata
accertata la presenza di Salmonella in quattro occasioni: il 23/07/2013, il 05/09/2013 e, nel periodo
non irriguo, il 12 e il 26/11/2013. In tutti e quattro gli accertamenti non è stata rinvenuta la
concomitante presenza della salmonella nelle acque del fiume Fratta nel punto situato 200 m a valle
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3
del scarico del collettore. Per altro 11/04/2013 è stata osservata continuità del sierotipo S. Infantis nel
fiume Fratta contemporaneamente a monte e a valle dello scarico, in assenza di presenza di
Salmonella nello scarico e nel LEB.
E’ stato verificato che il parametro Boro non ha mai superato il limite previsto sia allo scarico che nel
punto di controllo nel Fiume Fratta posto 200 metri a valle dello scarico, pari rispettivamente a 2 e 1
mg/l.
Periodicamente è stata verificata la congruenza tra i dati di autocontrollo di A.Ri.C.A. con i controlli
fiscali di ARPAV.
Con frequenza bimensile A.Ri.C.A. fornisce una relazione contenente dati di portata e dati analitici dei
controlli quotidiani e settimanali. I dati analitici sono stati riuniti e rappresentati graficamente nel
Capitolo 2.2.
Nella Tabella 1 sono riportate le concentrazioni medie annue dei campioni prelevati da ARPAV allo
scarico del collettore tra il 01/01/2013 e il 31/12/2013; il valore medio rappresentato in corsivo è in
accordo con le cifre significative previste dalla norma.
media
Dev. St.
mediana
minimo
massimo
16 (15,6)
2,6
15,6
9,7
20
1 (0,8)
0,4
0,7
< 0,5
2
Cloruri (mg/l)
809
224
769
307
1141
Solfati (mg/l)
686
179
665
277
948
Cromo totale (mg/l)
0,25
0,10
0,26
0,06
0,43
49
9,5
49
29
66
0,15
0,05
0,15
0,06
0,24
Azoto Totale (mg/l)
Fosforo Totale (mg/l)
COD (mg/l O2)
Boro (mg/l)
Tabella 1 – Concentrazioni medie misurate allo scarico nell’anno 2013 e statistiche di base.
Per quanto riguarda i Solidi Sospesi Totali (mg/l), la quasi totalità dei campioni prelevati da ARPAV
risulta con valori al di sotto del limite di rivelabilità.
Dal monitoraggio della qualità delle acque superficiali, lungo l‘asta del Fratta-Gorzone, si evidenzia che
le stazioni di livello buono si sono ridotte ad una sola unità nel 2013, risultando tutte le altre stazioni
in stato sufficiente. Complessivamente il LIM, ha punteggi compresi nel livello 3 (Sufficiente); nel
2013, i valori ottenuti sono risultati comunque superiori (migliori) ai corrispondenti valori medi del
periodo 2000-2012 fino al tratto che attraversa il comune di Sant’Urbano, mentre nel tratto terminale i
valori di LIM sono in linea con i valori della media storica.
L’andamento di lungo periodo dell’indice LIM nel bacino del Fratta Gorzone (periodo 2000-2013)
mostra un miglioramento.
Il monitoraggio degli Elementi di Qualità Biologici, avviato nel triennio 2010-2012, evidenzia una
marcata criticità nell’ambiente idrico, rilevata dalla composizione ed abbondanza delle comunità dei
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4
macroinvertebrati fluviali. Nell’anno 2013 non è stato effettuato il monitoraggio degli Elementi di
Qualità Biologici lungo l’asta del Fratta-Gorzone essendo previsto, come da DM 260/2010, che il
campionamento delle componenti biologiche venga effettuato ogni tre anni (monitoraggio operativo
su corpi idrici a rischio di non raggiungere lo stato Buono).
Anche nel 2013 è continuata l’attività di monitoraggio idrologico nel bacino idrografico Fratta-Gorzone,
volta a caratterizzarne gli afflussi ed i deflussi in sezioni di particolare interesse. E’ stata analizzata sia
la distribuzione spaziale delle precipitazioni mensili, eseguendo un confronto con i valori storici
disponibili, sia la distribuzione delle portate medie mensili e medie giornaliere calcolate mediante scala
di deflusso per la sezione di Stanghella. Le portate desunte per la sezione di Stanghella sono state
utilizzate per una stima indicativa dei carichi totali alla foce veicolati nell’Adriatico dal fiume Gorzone.
Il 2013 è stato un anno di deflussi particolarmente abbondanti in tutti i mesi, soprattutto da gennaio a
maggio.
Dall’estate 2013 sono iniziati impegnativi accertamenti di sostanze perfluoro-alchiliche (PFAS) sulle
acque, a seguito di comunicazione del Ministero dell’Ambiente, in riferimento ad uno studio condotto
da IRSA-CNR. Gli accertamenti messi in atto da ARPAV con la collaborazione della Regione hanno
subito evidenziato una presenza diffusa su un ampio territorio, interessando sia le acque superficiali
che le acque sotterranee, individuando il collettore A.Ri.C.A. come la principale fonte di immissione di
PFAS nel Fiume Fratta. La sorgente più importante è risultata la ditta Miteni Spa, industria chimica
specialista in prodotti organici del fluoro, che immette i propri scarichi nel depuratore di Trissino da
alcuni anni allacciato al collettore. Una ulteriore fonte di contaminazione è riconducibile all’impiego di
PFAS utilizzati in diversi settori produttivi (nel campo dei refrigeranti, come componente di farmaci, di
ritardanti di fiamma, di lubrificanti, di adesivi, di cosmetici, di insetticidi, del Teflon per il rivestimento
di pentole, del Goratex, come rivestimento idrorepellente nei materiali sportivi e tessili, come
tensioattivo nel settore galvanico e nelle schiume impiegate negli estintori, …).
Dalle indagini svolte si può affermare che la contaminazione ha seguito due vie di propagazione
principali una, attraverso il reticolo delle acque superficiali con dinamiche di rapido trasporto anche a
distanze ragguardevoli, e una seconda, più lenta, nelle acque sotterranee contaminate anche dalle
percolazioni (scarichi, dilavamento, scolmatori fognari ecc.) nei terreni e nell’insaturo nel tratto
fortemente disperdente del torrente Poscola nel territorio di Trissino a monte della linea delle
risorgive. La diffusione quindi appare complessa e determinata da contaminazioni reciproche di acque
superficiali e sotterranee dovuta alle immissioni nei corsi d’acqua delle risorgive e da acque prelevate
dal sottosuolo a scopo irriguo, raffreddamenti industriali ecc. e, più a valle, dai prelievi a scopo irriguo
con drenaggio nelle acque sotterranee.
Gli interventi di contenimento di impiego del PFOA e il miglioramento della depurazione dei reflui
messi in atto dalla principale azienda, anche a seguito del provvedimento di A.Ri.C.A. n. 70 del
09/08/2013 che imponeva un limite di concentrazione nelle acque di scarico del depuratore di
Trissino, hanno comportato e resa evidente, da agosto a dicembre 2013, la progressiva e consistente
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5
diminuzione della presenza di PFAS nelle acque del collettore A.Ri.C.A. in particolare del PFOA (sia in
termini di concentrazioni, sia di carico) .
In merito al monitoraggio dei sedimenti fluviali si ricorda che, in assenza di standard nazionali di
qualità ambientale per i sedimenti fluviali, sono stati presi come riferimento i valori di Concentrazione
Soglia di Contaminazione (CSC) nel suolo di Tabella 1 dell’Allegato 5, parte quarta titolo V del D. Lgs.
152/2006.
Il confronto con i valori di CSC per i suoli deve essere considerato puramente indicativo e non può
quindi costituire un riferimento operativo per la caratterizzazione dei campioni raccolti ai sensi di
legge.
Gli esiti analitici evidenziano un consistente contenuto di Cromo totale in tutte le stazioni esaminate
lungo l’asta del Fratta-Gorzone, ad esclusione della stazione di bianco, con superamento in un punto
anche del valore di riferimento della colonna B relativa ai siti industriali. E’ stata rilevata anche
presenza di diossine e furani che in tre stazioni hanno superato le CSC di colonna A.
Si ringrazia il Consorzio A.Ri.C.A. per i dati forniti riportati nel presente documento.
Nota per la lettura dei Grafici: i dati che presentano valori inferiori al limite di rivelabilità dello
strumento sono stati rappresentati con un valore pari alla metà del limite di rivelabilità stesso.
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6
2
Caratterizzazione dello scarico del collettore consortile
2.1
Controlli ARPAV del collettore consortile allo scarico
Nel presente paragrafo vengono presentati i risultati relativi alle analisi dei prelievi, effettuati con
frequenza quindicinale da ARPAV nel corso del 2013, presso lo scarico del collettore consortile
A.Ri.C.A. attivo da giugno 2007 nel fiume Fratta, in comune di Cologna Veneta.
I parametri presi in considerazione nella trattazione sono: cloruri, solfati, COD, solidi sospesi totali
(SST), ammoniaca, azoto nitroso, azoto nitrico, fosforo totale, cromo totale, Escherichia coli.
Nei grafici sono stati utilizzati dei colori differenti per indicare rispettivamente l’andamento del
parametro (colore blu) ed il limite allo scarico (colore rosso) fissato in autorizzazione.
Si ricorda che i limiti attualmente vigenti per cloruri e solfati risultano rispettivamente pari a 1.200
mg/l e 1.000 mg/l. Nel corso del 2013 i due parametri si presentano sempre al di sotto dei limiti allo
scarico. Tutti gli altri parametri considerati mantengono, nel corso del 2013, livelli di concentrazione al
di sotto dei limiti imposti per lo scarico finale nel fiume Fratta, fatta eccezione per l’Escherichia Coli per
il quale si è rilevato un superamento in data 24/07/2013 con un valore di 5.300 UFC/100 ml. Tale
evento è avvenuto in concomitanza con la disattivazione delle lampade UV a causa di uno stacco di
corrente per una manutenzione di ENEL: in tale occasione era stata garantita una disinfezione
alternativa.
Figura 1 – Scarico del collettore consortile nel Fratta: andamento dei cloruri
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7
Figura 2 – Scarico del collettore consortile nel Fratta: andamento dei solfati
Figura 3 – Scarico del collettore consortile nel Fratta: andamento del COD
Figura 4– Scarico del collettore consortile nel Fratta: andamento dei solidi sospesi totali
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8
Figura 5 – Scarico del collettore consortile nel Fratta: andamento dell’ammoniaca
Figura 6 – Scarico del collettore consortile nel Fratta: andamento dell’azoto nitroso
Figura 7 – Scarico del collettore consortile nel Fratta: andamento dell’azoto nitrico
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9
Figura 8– Scarico del collettore consortile nel Fratta: andamento del fosforo totale
Figura 9– Scarico del collettore consortile nel Fratta: andamento del cromo totale
Figura 10 – Scarico del collettore consortile nel Fratta: andamento degli Escherichia coli
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10
2.2
Confronto dati A.Ri.C.A. e dati ARPAV allo scarico del collettore
Sono stati posti a confronto i risultati delle principali analisi eseguite allo scarico da ARPAV con quelli
forniti da A.Ri.C.A. per l’anno 2013.
Dal confronto tra le serie di dati analitici prodotti dal gestore e da ARPAV si evidenzia un buon accordo
nei dati per tutti i parametri presi in considerazione. I parametri COD, Solidi sospesi e Cromo totale
presentano una certa discordanza nella rappresentazione grafica che potrebbe essere messa in
relazione con i metodi analitici impiegati ovvero condizionati dal comportamento della frazione solida.
In generale si osserva che il gestore ha rilevato concentrazioni maggiori (rispetto ad ARPAV) per i
parametri COD e Solidi sospesi.
Il parametro Cromo totale presenta un andamento irregolare ma i dati medi annui di ARPAV e quelli
forniti da A.RI.C.A. si attestano in 0,25 mg/l.
Va rilevato che i dati di detti parametri risultano abbondantemente sotto i limiti di rispetto imposti.
Per i parametri Cloruri, Solfati e Cromo totale sono stati rappresentati i relativi valori anche in termini
di carico (kg/giorno).
Sulla base dei dati di concentrazione e portata allo scarico forniti da A.Ri.CA., verificata la coerenza
con i dati di Arpav, sono stati calcolati i carichi 2013 per i principali parametri: Cloruri, Solfati e Cromo
totale.
SOSTANZE
t/anno
Cloruri (Cl-)
28.472
Solfati (SO4=)
25.325
Cromo totale (Cr)
9,01
In Figura 22 sono rappresentati gli andamenti dei carichi dei tre parametri negli ultimi quattro anni.
Risulta evidente che mentre i Cloruri ed i Solfati si mantengono in linea con gli anni precedenti il
quantitativo di Cromo totale immesso nel Fratta Gorzone nel 2013 è nettamente maggiore di quello
degli anni precedenti.
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11
Figura 11- Parametro Cloruri
Figura 12 Parametro Solfati
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12
Figura 13 – Parametro COD
Figura 14 - Parametro Solidi Sospesi (I dati ARPAV, quando inferiori al limite di rivelabilità pari a 10 mg/l, sono rappresentati con valore dimezzato di 5 mg/l)
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13
Figura 15 - Parametro Ammoniaca (I dati ARPAV, quando inferiori al limite di rivelabilità pari a 0,5 mg/l, sono rappresentati con valore dimezzato)
Figura 16 - Parametro Azoto nitroso
ARPA VENETO
14
Figura 17 - Parametro Azoto nitrico
Figura 18 - Parametro Fosforo Totale
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15
Figura 19 - Parametro Cromo Totale
Figura 20 - Parametro Escherichia coli
ARPA VENETO
16
Figura 21 - Andamento dei carichi
Figura 22 - Tendenza dei carichi espressi in Kg/anno per i tre principali parametri
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17
2.3
Considerazioni in merito al rispetto dei limiti per lo scarico in area
sensibile
L’autorizzazione allo scarico della Regione Veneto (n. 110/2012) riporta, tra le prescrizioni, anche il
rispetto, per i parametri Fosforo totale e Azoto totale, dei limiti per le aree sensibili (e relativi bacini
drenanti) di cui all'art. 25 delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano di Tutela delle Acque della
Regione Veneto espressi come media annua, con limiti, rispettivamente, di 1 mg/l per il Fosforo totale
e di 10 mg/l per l’Azoto totale (nel caso specifico del collettore A.Ri.C.A., la sua immissione nel fiume
Fratta deve essere considerata come scarico in bacino drenante in area sensibile).
Ai sensi della D.G.R.V. n. 551 del 10/03/2009, tuttavia, preso atto del raggiungimento a scala
regionale di una percentuale di abbattimento di Azoto totale negli impianti di depurazione pari almeno
al 75% (come previsto dal paragrafo 4 dell’articolo 5 della Direttiva 91/271/CEE e dal comma 3
dell’articolo 25 del Piano di Tutela delle Acque), i limiti di emissione per lo scarico in area sensibile
devono essere applicati al solo parametro Fosforo totale.
Con nota di chiarimento del 10/01/2014 relativa alla D.G.R.V. n. 1952 del 28/10/2013 è stato
confermato che il parametro Fosforo deve rispettare il limite di tabella 1, allegato A alle Norme
Tecniche del PTA.
Per l’anno 2013 si è proceduto comunque al calcolo della media annua delle concentrazioni di Fosforo
totale e Azoto totale rilevate allo scarico del collettore A.Ri.C.A. (Tabella 1); su 23 campioni prelevati,
la concentrazione media annua rilevata è stata di 0,8 mg/l per il Fosforo totale e di 15,6 mg/l per
l’Azoto totale. Gli andamenti di azoto e fosforo totale nel periodo considerato sono rappresentati nella
Figura 23.
Figura 23 – Andamento di azoto e fosforo totale allo scarico del collettore A.Ri.C.A
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18
3
Controllo del Fiume Fratta in prossimità allo scarico
3.1
Confronto monte valle
Si riportano i risultati dei monitoraggi (di frequenza quindicinale) condotti da ARPAV nel 2013 nei punti
di controllo situati sul fiume Fratta, in comune di Cologna Veneta, in corrispondenza dello scarico del
collettore consortile A.Ri.C.A. e dell’immissione della derivazione del canale LEB, ovvero:

il punto posto 350 metri a monte dello scarico;

il punto posto 200 metri a valle dello scarico;
Tali campionamenti sono stati svolti contestualmente a quello dello scarico consortile.
I parametri presi in considerazione per il confronto sono: Solidi sospesi totali, Azoto nitrico, COD,
Cloruri, Conduttività, Solfati, Sodio, Indice S.A.R., Escherichia coli e Cromo totale.
E’ stato verificato anche che il parametro Boro non ha mai superato il limite pari a 1 mg/l.
Da Figura 24 a Figura 33 si riportano i grafici con i risultati analitici dei monitoraggi a monte e a
valle dello scarico effettuati nel 2013, mentre da Figura 34 a Figura 37 si riporta il confronto, per
gruppi di parametri, tra i valori medi delle concentrazioni rilevate nelle stazioni a monte e a valle dello
scarico nel periodo considerato.
Figura 24 - Fiume Fratta: confronto monte/valle per i Solidi sospesi totali (anno 2013)
(In tutti i campioni sia a monte che a valle non è mai stato superato il limite di quantificazione di 10 mg/l)
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19
Figura 25 – Fiume Fratta: confronto monte/valle per l’Azoto nitrico (anno 2013)
Figura 26 – Fiume Fratta: confronto monte/valle per il COD (anno 2013)
Figura 27 – Fiume Fratta: confronto monte/valle per i Cloruri (anno 2013)
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20
Figura 28 – Fiume Fratta: confronto monte/valle per i Solfati (anno 2013)
Figura 29 – Fiume Fratta: confronto monte/valle per il Sodio (anno 2013)
Figura 30 – Fiume Fratta: confronto monte/valle per la Conduttività (anno 2013)
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21
Figura 31 – Fiume Fratta: confronto monte/valle per l’Indice S.A.R. (anno 2013)
Figura 32 – Fiume Fratta: confronto monte/valle per il Cromo totale (anno 2013)
Figura 33 – Fiume Fratta: confronto monte/valle per gli Escherichia coli (anno 2013) (scala
semilogaritmica)
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22
Figura 34 – Fiume Fratta: confronto tra i valori medi monte/valle per alcuni parametri (anno 2013)
Figura 35 – Fiume Fratta: confronto tra i valori medi monte/valle per alcuni parametri (anno 2013)
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23
Figura 36 – Fiume Fratta: confronto tra i valori medi monte/valle per alcuni parametri (anno 2013)
Figura 37 – Fiume Fratta: confronto tra i valori medi monte/valle per il cromo totale (anno 2013)
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24
3.2
Presenza di Salmonella
L’autorizzazione regionale Decreto 110 del 22 giugno 2012 prevede, al punto 7, che lo scarico non
comprometta la utilizzabilità del corpo recettore durante il periodo irriguo e apporti peggioramento alle
condizioni del corpo idrico recettore in materia di agenti patogeni.
E’ stato proposto il parametro Salmonella come indicatore e che l’accertamento delle condizioni di
peggioramento del corpo idrico debba rispondere ai seguenti requisiti: presenza simultanea allo
scarico e nel corpo recettore nel punto 200 metri a valle dello stesso siero gruppo e contestuale
assenza nelle acque a nel punto di controllo 350 metri a monte e nelle acque del L.E.B.
I risultati dei controlli effettuati nel 2013 sono riportati nella Tabella 2.
DATA
10/01/13
24/01/13
06/02/13
27/02/13
12/03/13
26/03/13
11/04/13
23/04/13
07/05/13
16/05/13
05/06/13
26/06/13
23/07/13
07/08/13
21/08/13
05/09/13
18/09/13
01/10/13
17/10/13
29/10/13
12/11/13
26/11/13
11/12/13
350 m Monte
siero
Sierotipo
gruppo
assente
assente
assente
B
S. Farsta
assente
assente
C4
S. Infantis
F
S. Veneziana
assente
G
F
D1
assente
assente
S. Worthington
assente
S. Veneziana
assente
assente
S. Napoli
assente
assente
assente
assente
assente
Collettore
siero
Siero tipo
gruppo
assente
assente
assente
assente
assente
assente
assente
assente
assente
assente
assente
assente
E4
S. Liverpool
assente
assente
G
S. Idikan
assente
assente
assente
assente
D1
S. Panama
B
S. Farsta
assente
canale LEB
Siero
Siero tipo
gruppo
F
C2
assente
assente
S. Veneziana
assente
assente
assente
assente
assente
assente
assente
Newport
assente
200 m Valle
Siero
Siero tipo
gruppo
assente
assente
assente
assente
assente
B
S. Derby
C4
S. Infantis
B
4,12;i;assente
C2
G
assente
assente
assente
S. Gold coast
assente
assente
S. Kedougou
assente
assente
assente
assente
assente
assente
Tabella 2 – Risultati del monitoraggio della salmonella. Anno 2013
Nelle acque di scarico del collettore A.Ri.C.A. il parametro è stato accertato in quattro occasioni due
delle quali in periodo non irriguo. In nessun caso è stata accertata la contemporanea presenza di
Salmonella nelle acque di scarico e nelle acque del fiume nel punto situato a 200 metri a valle. Nella
campagna del 2013 sono stati rinvenuti vari sierotipi sia di interesse veterinario che umano; in
occasione del solo campionamento del 11/04/2013 è stata osservata continuità del sierotipo S.
Infantis nel fiume Fratta contemporaneamente a monte e a valle dello scarico, in assenza di
Salmonella nello scarico e nel LEB.
ARPA VENETO
25
4
Caratterizzazione degli scarichi dei depuratori afferenti
al collettore consortile A.Ri.C.A.
Nel presente Capitolo sono riportati alcuni risultati relativi ai monitoraggi effettuati da ARPAV nel 2013
agli scarichi afferenti al collettore consortile A.Ri.C.A. e provenienti dai depuratori di:

Arzignano;

Montecchio Maggiore;

Lonigo;

Trissino;

Montebello Vicentino.
I parametri sono riportati in gruppi omogenei:
1. azoto nitrico, COD e solidi sospesi totali per quanto riguarda il carico inquinante organico,
chimico ed eutrofizzante;
2. cloruri, solfati e conducibilità relativamente al contenuto salino determinato specificatamente
dalle attività conciarie (particolarmente importante per la possibilità di destinazione delle
acque per uso irriguo);
3. cromo totale, in quanto elemento tipico dell’attività della concia.
Negli impianti di Arzignano e Montebello, più che negli altri, si osserva nel periodo prossimo al mese di
agosto, un calo delle concentrazioni di alcuni parametri da mettere in relazione con la minor attività
industriale nel periodo delle ferie estive.
Si rammenta che i valori inferiori al limite di quantificazione del metodo analitico impiegato sono
rappresentati con un valore pari alla metà del limite stesso.
Come previsto dal punto 12 del decreto di autorizzazione regionale n° 110 del 2012, dal 2013 è attiva
la “Convenzione per l’espletamento delle prestazioni tecniche inerenti l’esecuzione e la validazione di
dati analitici su acque di scarico” stipulata tra il Consorzio A.Ri.C.A. e ARPAV.
Sulla base di quanto convenuto ARPAV si impegna ad eseguire analisi chimiche, chimico-fisiche e
ecotossicologiche delle acque di scarico dei cinque depuratori afferenti al sistema collettore su
campioni prelevati da A.Ri.C.A. con due distinti piani analitici, con frequenza mensile il primo e
bimensile il secondo, e validare i dati prodotti da A.Ri.C.A. relativi ai reflui dei depuratori consortili in
particolare per i parametri solfati, cloruri e cromo totale.
Il campionamento delle acque di scarico dei cinque depuratori ed il conferimento al laboratorio di
Arpav avviene a cura di A.Ri.C.A..
ARPA VENETO
26
Oltre ai controlli analitici previsti dalla convenzione durante il 2013 Arpav ha effettuato, nell’ambito
della disciplina relativa alle Autorizzazioni Integrate Ambientali (AIA), quattro campionamenti ed
analisi delle acque di scarico.
Nei grafici seguenti i risultati analitici sono riportati in forma aggregata. L’attività di controllo prevista
dalla convenzione e quella condotta nell’ambito AIA sono state condotte in forma indipendente tra loro
ed a volte, come si può osservare anche dai grafici, sono avvenute in date molto vicine.
ARPA VENETO
27
4.1
Depuratore di Arzignano
Figura 38 – Depuratore di Arzignano: andamento di alcuni parametri allo scarico nel 2013
Figura 39 – Depuratore di Arzignano: andamento di alcuni parametri allo scarico nel 2013
Figura 40 – Depuratore di Arzignano: andamento del cromo totale allo scarico nel 2013
ARPA VENETO
28
4.2
Depuratore di Lonigo
Figura 41 – Depuratore di Lonigo: andamento di alcuni parametri allo scarico nel 2013
Figura 42 – Depuratore di Lonigo: andamento di alcuni parametri allo scarico nel 2013
Figura 43 – Depuratore di Lonigo: andamento del cromo totale allo scarico nel 2013
ARPA VENETO
29
4.3
Depuratore di Montebello Vicentino
Figura 44 – Depuratore di Montebello: andamento di alcuni parametri allo scarico nel 2013
Figura 45 – Depuratore di Montebello: andamento di alcuni parametri allo scarico nel 2013
Figura 46 – Depuratore di Montebello: andamento del cromo totale allo scarico nel 2013
ARPA VENETO
30
4.4
Depuratore di Montecchio Maggiore
Figura 47 – Depuratore di Montecchio: andamento di alcuni parametri allo scarico nel 2013
Figura 48 – Depuratore di Montecchio: andamento di alcuni parametri allo scarico nel 2013
Figura 49 – Depuratore di Montecchio: andamento del cromo totale allo scarico nel 2013
ARPA VENETO
31
4.5
Depuratore di Trissino
Figura 50 – Depuratore di Trissino: andamento di alcuni parametri allo scarico nel 2013
Figura 51 – Depuratore di Trissino: andamento di alcuni parametri allo scarico nel 2013
Figura 52 – Depuratore di Trissino: andamento del cromo totale allo scarico nel 2013
ARPA VENETO
32
5
Monitoraggio delle acque superficiali
La normativa sulla tutela delle acque attualmente in vigore in Italia fa riferimento al D.Lgs.
03/04/2006 n. 152, “Norme in materia ambientale”, che ha sostanzialmente ripreso, per il settore
della tutela delle acque relativo alla parte degli scarichi, le indicazioni e le strategie individuate dal
D.Lgs n. 152/1999, ma che ha cambiato sostanzialmente la classificazione dello stato ambientale dei
corpi idrici.
Nel D.Lgs. n. 152/2006, che recepisce la Direttiva 2000/60/CE, vengono elencati, per le varie tipologie
di acque superficiali, gli elementi qualitativi da considerare per la classificazione dello stato ecologico e
chimico dei corpi idrici, introducendo un sistema di classificazione che privilegia gli elementi di qualità
biologica: le modalità e i criteri tecnici di classificazione sono descritti nel D.M. n. 260 dell’8 novembre
2010, che modifica ed integra il D.Lgs. 152/06.
La classificazione definitiva dello stato ecologico e dello stato chimico dei corpi idrici ai sensi della
normativa vigente prevede la valutazione dei risultati del monitoraggio ogni sei anni, solo alla fine
del sessennio di monitoraggio 2010-2015 sarà possibile determinare, a cura della regione del
Veneto, la classificazione del corpo idrico definitiva.
Nel 2010 è iniziato il primo ciclo triennale di monitoraggio (2010-2012) ai sensi del D.Lgs. 152/06. La
classificazione parziale del primo triennio è stata recepita dalla Regione del Veneto con DGR n. 1950
del 28/10/2013:
“Classificazione delle acque superficiali interne regionali: corsi d’acqua e laghi,
triennio 2010-2012. Direttiva 2000/60/CE, D.Lgs. 152/2006, D.M. 260/2010. Presa d’atto e avvio della
consultazione pubblica”. Tale DGR ed i relativi allegati sono disponibili all’indirizzo internet:
http://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/acqua/file-e-allegati/dgr-1950-del-28-10-2013
5.1
Stazioni di monitoraggio
Nel bacino del Fratta-Gorzone, nel 2013, 29 stazioni di campionamento per il controllo della qualità dei
corsi d’acqua di cui 6 stazioni per il controllo esclusivo delle acque destinate alla vita dei pesci (VP),
appartenenti alla rete regionale di monitoraggio (Tabella 3).
Nel corso del 2013, otto stazione sull’asta principale del fiume Togna-Fratta-Gorzone, sono state
campionate per i parametri chimico-fisici e microbiologici, con frequenza mensile. Nelle stazioni sugli
affluenti, invece, la frequenza di campionamento è per alcune stazioni bimestrale, per altre trimestrale
e semestrale.
La localizzazione delle stazioni di monitoraggio delle acque superficiali nel bacino del Fratta-Gorzone,
ad esclusione delle stazioni VP, è riportata in Figura 53
Prov
VR
VR
VR
PD
PD
PD
VE
PD
Staz
165
442
170
194
201
202
437
196
ARPA VENETO
Destinazione
AC
AC
AC
AC
AC
AC
AC
AC
Corpo acqua
Togna
Fratta
Fratta
Fratta
Gorzone
Gorzone
Gorzone
Gorzone
Comune
Zimella
Cologna Veneta
Bevilacqua
Merlara
Stanghella
Anguillara Veneta
Cavarzere
Sant'Urbano
33
Località
S. Stefano
via Predicale
ponte S.S.10
ponte per Terrazzo
Ponte pedonale via Gorzone
ponte a Taglio
Rottanova
ponte Zane
Frequenza
12
12
12
12
12
12
12
12
Note
x (1)
x (2)
x
x
x
x
x
Prov
VI
VI
VI
PD
PD
PD
VR
VR
VI
VI
VI
VI
VI
VI
VI
VI
VI
VI
VR
VR
VR
Staz
104
116
162
172
195
203
440
441
465
466
473
474
475
494
498
499
500
1022
1115
3202
3204
Destinazione
AC
AC
AC
AC
AC
AC
AC
AC
VP
VP
VP
AC VP
AC VP
AC
VP
VP
VP
AC
AC
AC
AC
Corpo acqua
Rio acquetta
Agno
Brendola
Scolo di Lozzo
Scolo di Lozzo - c. Masina
S.Caterina
Gua'
Gua'
Agno
Poscola
Arpega
Restena
Alonte
Poscola
Torrazzo
Val del Boia
Rio
Brendola
Canale L.E.B.
Zerpano
Terrazzo
Comune
Lonigo
Cornedo Vicentino
Lonigo
Este
Sant'Urbano
Vescovana
Zimella
Roveredo di Guà
Recoaro Terme
Monte di Malo
Trissino
Arzignano
Poiana Maggiore
Montecchio Magg.
Recoaro Terme
Valdagno
Valdagno
Brendola
Belfiore
Cologna Veneta
Terrazzo
Località
Le Casette
ponte strada per Piana
S.S. 500
Sostegno
a nord di ponte Zane
ponte a Vescovana
Zimella
ponte
ponte S.S. 246
Priabona
Selva
Ca' Salviati
Cagnano
Ponte S.S. 246
Canova
Campotamaso
Spelaccia di Sotto
via Madonna dei Prati
Lutaldo
Il Palu'
Terrazzo
Frequenza
4
4
4
4
4
4
4
4
2
2
2
4
4
4
2
2
2
4
4
4
4
Note
(3)
(4)
(4)
NOTE
x Asta principale Fratta Gorzone
(1) A monte dell’immissione del canale LEB e dello scarico consortile A.Ri.C.A.;
(2) A valle dell’immissione del canale LEB e dello scarico consortile A.Ri.C.A.;
(3) La stazione n. 494 non è stata presa in considerazione a causa mancanza di acqua di scorrimento superficiale nel corpo idrico in tre
occasioni su quattro.
(4) Punti appartenenti al monitoraggio provinciale di Verona
Tabella 3 - Stazioni di monitoraggio ARPAV nel bacino del Fratta-Gorzone
5.2
Livello di inquinamento da Macrodescrittori dell’asta FrattaGorzone e dei suoi affluenti
Al fine di consentire l’osservazione degli andamenti nel tempo tramite il confronto con i dati degli anni
precedenti, è stato preso in considerazione ancora l’indice Livello di Inquinamento da Macrodescrittori
- LIM ai sensi del D.Lgs. 152/99 (normativa previgente) che considera i valori di 75° percentile di
ossigeno disciolto, BOD5, COD, Azoto ammoniacale, Azoto nitrico, Fosforo e la concentrazione
batterica di Escherichia coli.
Il risultato è espresso in cinque livelli a partire dal livello 1 (corrispondente allo stato ambientale
elevato) fino al livello 5 (corrispondente allo stato pessimo), passando attraverso i livelli intermedi
corrispondenti alle classi di buono, sufficiente e scadente.
Nella Tabella 3 si riporta i valori del 75° percentile di macrodescrittori e LIM per l’anno 2013, calcolato
sulle sole stazioni destinate al controllo ambientale (AC), secondo le modalità indicate nel D.Lgs. n.
BOD5
COD
75°
(mg/l)
75°
(mg/l)
75°
(mg/l)
punti
75°
(mg/l)
punti
75°
(mg/l)
punti
Corso d'acqua
Ossigeno
Disciolto
Escherichia
coli
75°
(%
sat)
75°
(mg/l)
LIM
punti
totale
punti
Fosforo
Nitrico
punti
Azoto
punti
Sito
Azoto
Ammoniacale
punti
Prov
152/1999. La valutazione dell’indice LIM è rappresentata nella Figura 53.
VI
104 RIO ACQUETTA
0,64 10
3,2 20
0,19 20
5,0 20
18 10
28 20
4500 20 120
VR
165 F. TOGNA
0,20 20
4,8 20
0,07 40
4,0 40
9 40
14 40
5900 10 210
VR 1115 L.E.B.
0,04 40
1,1 40
0,02 80
1,1 80
3 80
9 80
1975 20 420
VR
0,13 20
4,5 20
0,13 40
2,3 80
12 20
6 80
7350 10 270
442 F. FRATTA
ARPA VENETO
34
livello
3
3
2
2
BOD5
COD
75°
(mg/l)
75°
(mg/l)
punti
75°
(mg/l)
punti
75°
(mg/l)
punti
75°
(mg/l)
punti
Corso d'acqua
Ossigeno
Disciolto
Escherichia
coli
75°
(%
sat)
75°
(mg/l)
LIM
punti
totale
punti
Fosforo
Nitrico
punti
Azoto
punti
Prov
Sito
Azoto
Ammoniacale
5
175
VR 3202 C. ZERPANO
0,34 20
5,9 10
0,11 40
3,0 40
7 40
27 20 25250
VR
170 F. FRATTA
0,28 20
7,4 10
0,19 20
2,1 80
9 40
13 40
9250 10 220
PD
194 F. FRATTA
0,31 20
7,1 10
0,30 20
2,3 80
18 10
16 40
7350 10 190
VR 3204 S. TERRAZZO
0,55 10
9,1 10
0,17 20
3,0 40
10 40
21 20
6800 10 150
PD
196 F. GORZONE
0,25 20
7,2 10
0,26 20
2,3 80
14 20
16 40
1443 20 210
VI
475 S. ALONTE
0,14 20
9,8 10
0,11 40
2,3 80
8 40
PD
172 S. DI LOZZO
0,42 20
14,5
5
0,23 20
3,0 40
14 20
29 20
4150 20 145
PD
195 S. DI LOZZO C. MASINA
0,41 20
14,6
5
0,25 20
4,0 40
14 20
21 20
7500 10 135
VI
116 T. AGNO
0,07 40
1,2 40
0,06 80
3,0 40
3 80
VI
474 T. RESTENA
0,05 40
2,5 20
0,13 40
1,2 80
8 40
VI
1022 F. BRENDOLA
0,56 10
5,9 10
0,19 20
5,0 20
12 20
VI
162 T. BRENDOLA
0,22 20
5,4 10
0,11 40
3,0 40
VR
440 F. GUA'
0,04 40
3,0 20
0,03 80
VR
441 F. GUA'
0,09 40
2,5 20
0,02 80
PD
203 C. S.CATERINA
0,03 40
3,1 20
0,10 40
2,0 80
3 80
7 80
480 40 380
PD
201 F. GORZONE
0,24 20
8,3 10
0,27 20
3,0 40
11 20
18 40
2425 20 170
PD
202 F. GORZONE
0,28 20
7,5 10
0,21 20
3,0 40
13 20
17 40
3375 20 170
VE
437 F. GORZONE
0,22 20
7,6 10
0,18 20
3,0 40
10 40
13 40
828 40 210
17 40 10113 10 240
7 80 18750 10 370
4 80
64
5
855 40 340
94000
5
90
6 40
30 20 27475
5
175
3,0 40
3 80
17 40
2,3 80
4 80
3575 20 320
9 80 10800 10 390
Tabella 3 – Valori del 75° percentile e LIM relativo al bacino del Fratta-Gorzone nel 2013 (D.Lgs. n.
152/1999) (su sfondo grigio sono evidenziati i punteggi più critici).
ARPA VENETO
35
livello
3
3
3
3
3
2
3
3
2
2
4
3
2
2
2
3
3
3
Figura 53 - Rappresentazione dell’indice LIM nel bacino del fiume Fratta-Gorzone – Anno 2013
ARPA VENETO
36
In Figura 54 e in Figura 55 si riportano il numero di stazioni nel bacino del Fratta-Gorzone e lungo
l’asta principale suddivise per Livello di Inquinamento espresso dai macrodescrittori (LIM) per gli anni
2012 – 2013 secondo il D.Lgs. n. 152/1999 (calcolo sul 75° percentile).
Figura 54 – Confronto del numero di stazioni suddivise per livello espresso dal LIM sui corsi d’acqua
del bacino del Fratta Gorzone nel 2012 – 2013.
Per quanto riguarda il monitoraggio lungo l’asta si evidenzia che le stazioni di livello buono si sono
ridotte ad una sola unità nel 2013, risultando tutte le altre stazioni in stato sufficiente.
Asta del fiume Fratta Gorzone
LIM anno 2012
Asta del fiume Fratta Gorzone
LIM anno 2013
1
3
5
1
1
2
2
3
3
7
4
5
4
5
Figura 55 – Confronto del numero di stazioni per livello espresso dal LIM sull’asta del FrattaGorzone nel 2012 – 2013.
Nelle figure seguenti si riporta il confronto tra gli andamenti 2012 e 2013 lungo l’asta principale del
Fratta-Gorzone di alcuni macrodescrittori e dei cloruri, solfati e cromo totale disciolto, espressi come
75° percentile. Complessivamente i parametri monitorati, fatta eccezione per l’azoto nitrico,
presentano nel 2013 andamenti pressoché confrontabili con quelli del 2012.
ARPA VENETO
37
Figura 56 – Confronto tra gli andamenti del 75° percentile dei valori di COD rilevati nel 2012 e nel
2013 nelle stazioni lungo l’asta del Fratta-Gorzone
Figura 57 – Confronto tra gli andamenti del 75° percentile dei valori di Azoto nitrico rilevati nel
2012 e nel 2013 nelle stazioni lungo l’asta del FrattaGorzone
Figura 58 – Confronto tra gli andamenti del 75° percentile dei valori di Azoto ammoniacale rilevati
nel 2012 e nel 2013 nelle stazioni lungo l’asta del Fratta-Gorzone
ARPA VENETO
38
Figura 59 – Confronto tra gli andamenti del 75° percentile dei valori di Fosforo totale rilevati nel
2012 e nel 2013 nelle stazioni lungo l’asta del Fratta-Gorzone
Figura 60 – Confronto tra gli andamenti del 75° percentile dei valori di Escherichia coli rilevati nel
2012 e nel 2013 nelle stazioni lungo l’asta del Fratta-Gorzone
Figura 61 – Confronto tra gli andamenti del 75° percentile dei valori di Cromo totale rilevati nel
2012 e nel 2013 nelle stazioni lungo l’asta del Fratta-Gorzone
ARPA VENETO
39
Figura 62 – Confronto tra gli andamenti del 75° percentile dei valori di Cloruri rilevati nel 2012 e nel
2013 nelle stazioni lungo l’asta del Fratta-Gorzone
Figura 63 – Confronto tra gli andamenti del 75° percentile dei valori di Solfati rilevati nel 2012 e nel
2013 nelle stazioni lungo l’asta del Fratta-Gorzone
In Figura 64 viene rappresentato l’andamento dell’indice LIM e dei suoi macrodescrittori (Azoto
ammoniacale, Azoto nitrico, BOD5, COD, Ossigeno disciolto espresso come |100-OD%sat.|, Fosforo
totale ed Escherichia coli) lungo l’asta del Fratta-Gorzone nell’anno 2013 (rappresentato nel grafico
con le barre) confrontato con la media dei valori di LIM ottenuti nel periodo 2000-2012 (rappresentata
nei grafici con i punti).
Complessivamente il LIM, lungo l‘asta del Fratta-Gorzone, ha punteggi compresi nel livello 3
(Sufficiente); nel 2013, i valori ottenuti sono risultati superiori (migliori) ai corrispondenti valori medi
del periodo 2000-2012 fino al tratto che attraversa il comune di Sant’Urbano, mentre nel tratto
terminale i valori di LIM sono in linea con i valori della media storica.
Al fine di fornire una visione sul lungo periodo, in Figura 65 è rappresentato l’andamento, espresso
come media annua del LIM e del 75° percentile dei sette macrodescrittori nel periodo 2000-2013.
Tutti i macrodescrittori mostrano una tendenza al miglioramento in tutto il periodo considerato.
ARPA VENETO
40
Nella lettura dei grafici si consideri che il LIM è espresso come punteggio e quindi il miglioramento si
riconosce nell’andamento crescente, mentre i macrodescrittori sono espressi in concentrazione e
quindi il miglioramento consiste nella diminuzione nel tempo dei valori.
Livello 1
490
Livello 2
Punteggi LIM
420
350
280
Livello 3
210
140
Livello 4
70
Livello 5
50
75° percentile 100-OD (% sat)
560
Livello 4
45
40
35
30
Livello 3
25
20
Livello 2
15
10
Livello 1
5
0
0
165 VR 442 VR 170 VR 194 PD 196 PD 201 PD 202 PD 437 VE
165 VR 442 VR 170 VR 194 PD 196 PD 201 PD 202 PD
Stazioni
2013
437 VE
Stazioni
2013
Media LIM 2000-2012
Media 2000-2012
10
Livello 4
9
8
75° percentile (N-NO3 )
75° percentile (N-NH4 )
Livello 4
0,3
Livello 3
Livello 2
Livello 1
0
7
6
Livello 3
5
4
3
2
Livello 2
1
Livello 1
0
165 VR 442 VR 170 VR 194 PD 196 PD 201 PD 202 PD 437 VE
165 VR
442 VR 170 VR
194 PD
Stazioni
2013
202 PD
437 VE
Media 2000-2012
60
Livello 3
7
50
75° percentile (COD)
6
75° percentile (BOD 5 )
201 PD
Stazioni
2013
Media 2000-2012
8
5
Livello 2
4
3
Livello 1
2
Livello 5
40
30
Livello 4
20
Livello 3
10
1
0
165 VR 442 VR 170 VR 194 PD 196 PD 201 PD 202 PD
Livello 2
Livello 1
0
437 VE
165 VR 442 VR 170 VR 194 PD 196 PD 201 PD 202 PD 437 VE
Stazioni
2013
Stazioni
Media 2000-2012
0,7
0,6
2013
Livello 5
Livello 4
Livello 4
5000
Livello 3
1000
Livello 2
100
Livello 1
0,5
0,4
Livello 3
0,3
0,2
Livello 2
0,1
Media 2000-2012
20000
75° percentile (E. coli)
75° percentile (P tot)
196 PD
Livello 1
0
165 VR 442 VR 170 VR 194 PD 196 PD 201 PD 202 PD 437 VE
165 VR 442 VR 170 VR 194 PD 196 PD 201 PD 202 PD 437 VE
Stazioni
2013
Stazioni
Media 2000-2012
2013
Migliore
Livello 1
Peggiore
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Figura 64 - Andamento LIM e singoli macrodescrittori – Asta del fiume Fratta-Gorzone. Anno 2013
ARPA VENETO
41
0,5
75° percentile N-NH4 (mg/l)
560
490
Somme (LIM)
420
350
280
210
140
70
0,4
0,3
0,2
0,1
0
0
Anno
Anno
8
7
75° percentile BOD 5 (mg/l)
75° percentile N-NO3 (mg/l)
10
8
6
4
2
6
5
4
3
2
1
0
0
Anno
Anno
50
75° percentile 100-OD (% sat)
75° percentile COD (mg/l)
30
25
20
15
10
5
45
40
35
30
25
20
15
10
5
0
0
Anno
Anno
10000
75° percentile E. coli (ufc/100 ml)
75° percentile P tot (mg/l)
0,6
0,5
0,4
0,3
0,2
0,1
0
9000
8000
7000
6000
5000
4000
3000
2000
1000
0
Anno
Anno
Migliore
Livello 1
Peggiore
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Figura 65 - Trend LIM e macrodescrittori nel bacino del fiume Fratta-Gorzone – Periodo 2000-2013
ARPA VENETO
42
Nelle figure successive si riporta, infine, l’andamento dei cloruri nel 2013 nelle stazioni n. 442
(Cologna Veneta) e n. 170 (Bevilacqua), e il confronto con le classi di qualità delle acque ai fini irrigui
secondo GIARDINI L., BORIN M., GRIGOLO U. (1993): La qualità delle acque per l’irrigazione
[L’informatore Agrario – Verona, XLIX (20)].
Il periodo di riferimento per l’uso irriguo si estende indicativamente da aprile a settembre.
Figura 66 – Andamento dei cloruri nel 2013 nella stazione n. 442 (Cologna Veneta)
Figura 67 – Andamento dei cloruri nel 2013 nella stazione n. 170 (Bevilacqua)
ARPA VENETO
43
5.3
Monitoraggio delle “sostanze pericolose”
Il decreto legislativo n. 152 del 2006 stabilisce i nuovi standard di qualità ambientale (SQA) per le
sostanze dell’elenco di priorità (P) e pericolose e prioritarie (PP) (stato chimico) e per gli inquinanti
specifici (tra le quali il cromo totale) non appartenenti all’elenco delle priorità (a sostegno dello stato
ecologico). Tali standard, espressi come valore medio annuo (SQA-MA) e come concentrazione
massima ammissibile (SQA-CMA), sono stati applicati al bacino del fiume Fratta-Gorzone a partire dalla
classificazione relativa all’anno 2010.
Nelle due tabelle che seguono si riportano i risultati del monitoraggio dei microinquinanti nel bacino
del fiume Fratta-Gorzone riferiti all’anno 2013.
Nella Tabella 4 sono riportate le sostanze dell’elenco di priorità indicate dalla tabella 1/A, allegato 1
del D.M. 260/10, mentre nella Tabella 5 sono indicati i principali inquinanti non appartenenti all’elenco
di priorità indicati nella tabella 1/B dello stesso Decreto, monitorate nel 2013 nel bacino del FrattaGorzone. Attraverso la colorazione delle celle, che segue i criteri riportati in calce alla tabella, sono
evidenziati i casi in cui è stata riscontrata la presenza al di sopra del limite di quantificazione per le
sostanze considerate o il superamento degli standard di qualità.
Nel 2013, non sono stati rilevati superamenti dello SQA-MA e dello SQA-CMA per le sostanze
dell’elenco di priorità (Tabella 4).
Per quanto riguarda gli inquinanti specifici non compresi nell’elenco di priorità (Tabella 5) sono stati
rilevati numerosi superamenti dello standard di qualità ambientale della media annua per il Cromo
totale (SQA-MA = 7 µg/L) nei punti: n. . 104 (11 µg/l) sul rio Acquetta , n. . 442 (33 µg/l), n. 170 (24
µg/l), n. 194 (22 µg/l) sul fiume Fratta, nei punti n. 196 (15 µg/l), n. 201 (8 µg/l) sul fiume Gorzone e
nel punto n. 165 (11 µg/l) sul fiume Togna.
Nell’anno 2013 sono stati rilevati anche sette superamenti dello standard di qualità media annua per
l’erbicida Metolachlor (SQA-MA = 0,1 µg/l) con valori compresi tra 0,2 µg/l e 0,3 µg/l.
Infine, si riscontra la presenza diffusa di Arsenico, Cromo totale, Nichel (metalli), e, tra i pesticidi, di
CODICE STAZIONE
Altri composti
Pentaclorofenolo
4-Nonilfenolo
Di(2-etilesilftalato)
Ottilfenolo
IPA
Antracene
ARPA VENETO
VI
VR
VR
VR
VR
VR
PD
VR
PD
VI
PD
PD
VI
VI
VI
VI
VI
VI
VI
VI
VI
VI
VR
VR
PD
PD
PD
VE
PROVINCIA
104
165
1115
442
3202
170
194
3204
196
475
172
195
465
498
499
500
116
473
474
466
1022
162
440
441
203
201
202
437
CORSO D’ACQUA
RIO ACQUETTA
TOGNA
L.E.B.
FRATTA
ZERPANO
FRATTA
FRATTA
TERRAZZO
GORZONE
ALONTE
SCOLO DI LOZZO
SCOLO DI LOZZO - C. MASINA
AGNO
TORRAZZO
VAL DEL BOIA
RIO
AGNO
ARPEGA
RESTENA
POSCOLA
BRENDOLA
BRENDOLA
GUA'
GUA'
SANTA CATERINA
GORZONE
GORZONE
GORZONE
Terbutilazina e Metolachlor (erbicidi).
0
0
1
0
0 0
0
0
0
0
0
0
0
44
0 0 0
0
0
1
0
0
CODICE STAZIONE
Benzo(a)pirene
Benzo(b+k)fluorantene
Benzo(ghi)perilene+Indeno(123-cd)pirene
Fluorantene
Naftalene
Metalli
Cadmio
Mercurio
Nichel
Piombo
Pesticidi
4-4' DDT
Alachlor
Atrazina
Chlorpiriphos
Clorfenvinfos
DDT totale
Diuron
Endosulfan
Esaclorocicloesano
Isoproturon
Simazina
Trifluralin
Antiparassitari ciclodiene
Aldrin
Dieldrin
Endrin
Isodrin
Composti organici volatili e semivolatili
Pentaclorobenzene
1,2 Dicloroetano
1,2,3 Triclorobenzene
1,2,4 Triclorobenzene
1,3,5 Triclorobenzene
Benzene
Cloroformio
Diclorometano
Esaclorobenzene
Esaclorobutadiene
Tetracloroetilene
Tetracloruro di carbonio
Triclorobenzeni
Tricloroetilene
O
X
RIO ACQUETTA
TOGNA
L.E.B.
FRATTA
ZERPANO
FRATTA
FRATTA
TERRAZZO
GORZONE
ALONTE
SCOLO DI LOZZO
SCOLO DI LOZZO - C. MASINA
AGNO
TORRAZZO
VAL DEL BOIA
RIO
AGNO
ARPEGA
RESTENA
POSCOLA
BRENDOLA
BRENDOLA
GUA'
GUA'
SANTA CATERINA
GORZONE
GORZONE
GORZONE
VI
VR
VR
VR
VR
VR
PD
VR
PD
VI
PD
PD
VI
VI
VI
VI
VI
VI
VI
VI
VI
VI
VR
VR
PD
PD
PD
VE
PROVINCIA
104
165
1115
442
3202
170
194
3204
196
475
172
195
465
498
499
500
116
473
474
466
1022
162
440
441
203
201
202
437
CORSO D’ACQUA
0
0
0
1
1
0
0
0
0
0
0
3
0
0
0
2
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
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0
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1
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0
1
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1
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3
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1
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0
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2
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0
3
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0 0
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0 2
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0 0
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1
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1
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0
0
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0
0
0
1
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0
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0 1 0 1 0
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0
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0
1
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0
0
2
0
0
0
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0
0
0
0
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0
0
0
0
0
0
2
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0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
0
1
0
0
0
2
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0
0
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0
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0
0
0 0
0 0
0 0
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0
0
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0
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0
0
0
0
0
0
0
0
0 0
0 0
0 0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2
0
0
0
0
0
0
0
8
0
0
0
0
0
0
0
7
1
0
0
0
1
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
1
0
1
1
0
0
6
1
0
0
0
0
0
0
10
0
0 0
0 0
0 0
0
0
0
0
0
0
6
1
0
0
0
0
0
0
6
0
1
0
12
0
0
0
0
0
0 0 0 0 0 0 0
0
0 0 0 0
1 0
1 0 1 0
0 0
0 0 0 0
0
0 0 0 0
0 0
0 0 0 0
Sostanza ricercata e mai risultata superiore al limite di quantificazione.
Sostanza non ricercata.
Sostanza per la quale è stata riscontrata almeno una presenza al di sopra del limite di quantificazione.
Sostanza per la quale è stato riscontrato il superamento dello standard di qualità ambientale (SQA-MA) tab. 1/A all.1 D.260/10
Sostanza per la quale è stato riscontrato il superamento dello standard di qualità ambientale (SQA-CMA) tab. 1/A all.1 D.260/10
Tabella 4 - Monitoraggio delle sostanze prioritarie nel bacino del fiume Fratta-Gorzone – Anno 2013
ARPA VENETO
45
CODICE STAZIONE
RIO ACQUETTA
TOGNA
L.E.B.
FRATTA
ZERPANO
FRATTA
FRATTA
TERRAZZO
GORZONE
ALONTE
S. DI LOZZO
S. DI LOZZO - C. MASINA
AGNO
TORRAZZO
VAL DEL BOIA
RIO
AGNO
ARPEGA
RESTENA
POSCOLA
BRENDOLA
BRENDOLA
GUA'
GUA'
SANTA CATERINA
GORZONE
GORZONE
GORZONE
VI
VR
VR
VR
VR
VR
PD
VR
PD
VI
PD
PD
VI
VI
VI
VI
VI
VI
VI
VI
VI
VI
VR
VR
PD
PD
PD
VE
104
165
1115
442
3202
170
194
3204
196
475
172
195
465
498
499
500
116
473
474
466
1022
162
440
441
203
201
202
437
CORSO D’ACQUA
PROVINCIA
Alofenoli
2,4 Diclorofenolo
2,4,5-Triclorofenolo
2,4,6-Triclorofenolo
2-Clorofenolo
3-Clorofenolo
4-Clorofenolo
Metalli
Arsenico
Cromo totale
Pesticidi
2,4 - D
2,4,5 T
Azinfos metile
Azinfos-Etile
Bentazone
Demeton
Dichlorvos
Dimetoato
Eptacloro
Fenitrotion
Fention
Linuron
Malathion
MCPA
Mecoprop
Mevinfos
Ometoato
Ossidemeton-metile
Parathion
Parathion Metile
Terbutilazina (incluso metabolita)
Pesticidi singoli
Ametrina
Captano
Chlorpiriphos metile
Cianazina
Clordano
Cloridazon
Desetilatrazina
Desisopropilatrazina
Diazinone
Dicamba
Diclorprop
Dimetenamide
Dimetomorf
Eptacloro epossido
Eptenofos
Etion
Etofumesate
Flufenacet
Folpet
Forate
Fosalone
Metamitron
Metidation
Metolachlor
Metribuzina
Mirex
ARPA VENETO
46
RIO ACQUETTA
TOGNA
L.E.B.
FRATTA
ZERPANO
FRATTA
FRATTA
TERRAZZO
GORZONE
ALONTE
S. DI LOZZO
S. DI LOZZO - C. MASINA
AGNO
TORRAZZO
VAL DEL BOIA
RIO
AGNO
ARPEGA
RESTENA
POSCOLA
BRENDOLA
BRENDOLA
GUA'
GUA'
SANTA CATERINA
GORZONE
GORZONE
GORZONE
104
165
1115
442
3202
170
194
3204
196
475
172
195
465
498
499
500
116
473
474
466
1022
162
440
441
203
201
202
437
VI
VR
VR
VR
VR
VR
PD
VR
PD
VI
PD
PD
VI
VI
VI
VI
VI
VI
VI
VI
VI
VI
VR
VR
PD
PD
PD
VE
CORSO D’ACQUA
PROVINCIA
CODICE STAZIONE
Molinate
Oxadiazon
Pendimetalin
Phenthoate
Phosmet
Pirimifos Metile
Procimidone
Prometrina
Propanil
Propizamide
Quinalphos
Quizalofop-etile
Rimsulforon
Terbufos
Terbutrina
Triazofos
Pesticidi totali
Composti organo volatili
1,1,1 Tricloroetano
1,2 Diclorobenzene
1,3 Diclorobenzene
1,4 Diclorobenzene
Clorobenzene
Toluene
Xileni
Sostanza ricercata e mai risultata superiore al limite di quantificazione.
Sostanza non ricercata
Sostanza per la quale è stata riscontrata almeno una presenza al di sopra del limite di quantificazione.
Sostanza per la quale è stato riscontrato il superamento dello standard di qualità ambientale (SQA-MA) tab. 1/B all.1 D.260/10
Tabella 5 - Monitoraggio dei principali inquinanti non appartenenti all’elenco di priorità nel bacino
del fiume Fratta-Gorzone – Anno 2013
Nella Tabella 6 si riporta una valutazione provvisoria dei primi quattro anni dello stato chimico riferita
al periodo 2010-2013 dei corpi idrici monitorati nel bacino del Fratta Gorzone.
L’analisi evidenzia i seguenti superamenti:



nell’anno 2010: Benzo(ghi)perilene+Indeno(123-cd)pirene) media annua pari a 0,003 µg/l,
nella stazione n. 104 sul Rio Acquetta (SQA-MA=0,002 µg/l);
nell’anno 2011: Benzo(ghi)perilene+Indeno(123-cd)pirene) media annua pari a 0,003 µg/l,
nella stazione n. 116 sul Torrente Agno (SQA-MA=0,002 µg/l);
nell’anno 2011: Chlorpiriphos concentrazione pari a 0,4 µg/l, nella stazione 165 sul fiume
Togna (SQA-CMA=0, 1 µg/l).
STAZ
CORSO ACQUA
165
442
170
194
196
201
202
Asta principale
FIUME TOGNA
FIUME FRATTA
FIUME FRATTA
FIUME FRATTA
FIUME GORZONE
FIUME GORZONE
FIUME GORZONE
ARPA VENETO
ANNO
2010
ANNO
2011
X
47
ANNO
2012
ANNO
2013
STAZ
CORSO ACQUA
437
FIUME GORZONE
Affluenti
FIUME AGNO
FIUME GUA'
FIUME GUA'
CANALE SANTA CATERINA
RIO ACQUETTA
TORRENTE BRENDOLA
SCOLO LOZZO
SCOLO LOZZO - MASINA
TORRENTE RESTENA
SCOLO ALONTE
FIUME BRENDOLA
CANALE L.E.B.
CANALE ZERPANO
SCOLO TERRAZZO
116
440
441
203
104
162
172
195
474
475
1022
1115
3202
3204
O
X
ANNO
2010
ANNO
2011
ANNO
2012
ANNO
2013
O
O
STATO BUONO
mancato conseguimento dello stato chimico buono per superamento SQA-MA
mancato conseguimento dello stato chimico buono per superamento SQA-CMA
Tabella 6 - Monitoraggio delle sostanze prioritarie nel bacino del Fratta-Gorzone – Periodo 20102013
Il risultato del monitoraggio degli inquinanti specifici a sostegno dello Stato Ecologico per il periodo
2010-2013, riportato nella Tabella 7, evidenzia una diffusa criticità legata alla presenza di cromo nei
corpi idrici del bacino del fiume Fratta. Si osserva anche la presenza di Metolachlor a partire dalla
stazione 170, ben a valle dello scarico.
STAZ CORSO ACQUA
165
442
170
194
196
201
202
437
116
440
441
203
104
162
172
195
474
475
1022
1115
3202
3204
Asta principale
FIUME TOGNA
FIUME FRATTA
FIUME FRATTA
FIUME FRATTA
FIUME GORZONE
FIUME GORZONE
FIUME GORZONE
FIUME GORZONE
Affluenti
FIUME AGNO
FIUME GUA'
FIUME GUA'
CANALE SANTA CATERINA
RIO ACQUETTA
TORRENTE BRENDOLA
SCOLO LOZZO
SCOLO LOZZO - MASINA
TORRENTE RESTENA
SCOLO ALONTE
FIUME BRENDOLA
CANALE L.E.B.
CANALE ZERPANO
SCOLO TERRAZZO
ANNO
2010
ANNO
2011
Cromo
Cromo
Cromo
Cromo
Cromo
Cromo
Cromo
Cromo, Metolachlor
Cromo
Cromo
Cromo
Cromo
Cromo
Cromo
Cromo
Cromo, Metolachlor
Cromo
Cromo
Cromo, Metolachlor
Cromo
Metolachlor
Cromo
Metolachlor
Cromo
Cromo
Cromo
ANNO
2012
ANNO
2013
Cromo
Cromo
Metolachlor
Metolachlor
ELEVATO
BUONO
SUFFICIENTE
Tabella 7 - Monitoraggio dei principali inquinanti specifici non appartenenti all’elenco di priorità nel
bacino del fiume Fratta – Gorzone – Triennio 2010-2012
ARPA VENETO
48
5.4
Monitoraggio degli elementi di qualità biologica
Per la determinazione dello Stato Ecologico, oltre agli chimici a sostegno dello stato ecologico (LIMeco
e inquinanti specifici previsti dalla Tab. 1/B, allegato 1, del DM 260/10), assumono particolare
importanza gli Elementi di Qualità Biologica (EQB) in quanto indicatori dello stato dell’ecosistema
fluviale. Gli Elementi di Qualità Biologica monitorati nel triennio 2010-2012 nel bacino del fiume FrattaGorzone sono stati: i macroinvertebrati e le diatomee. I risultati del monitoraggio degli elementi di
qualità biologica è sintetizzato in (1) CLASSIFICATO CON METRICHE EQB PER CORPI IDRICI NATURALI
(2) CORPO IDRICO ARTIFICIALE CLASSIFICATO SOLO CON LA CHIMICA
Tabella 8.
Maggiori informazioni sono riportate nel Rapporto “Stato delle acque superficiali del Veneto - Corsi
d’acque e Laghi Anno 2012”, disponibile al link: http://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/acqua/filee-allegati/documenti/acque-interne/acque-superficiali/RAPPORTO_ACQUE_2012.pdf
CODICE
CORSO D'ACQUA
STAZIONI
104
165
442,196,
161_28
ACQUETTA-FRATTA-GORZONE (1)
194,170
202, 201
161_30 ACQUETTA-FRATTA-GORZONE (1)
437
161_35 ACQUETTA-FRATTA-GORZONE (1)
465
166_10 AGNO-GUA'-FRASSINE–S. CATERINA
166_40 AGNO-GUA'-FRASSINE-S. CATERINA (1) 440
166_42 AGNO-GUA'-FRASSINE-S. CATERINA (1) 441
166_50 AGNO-GUA'-FRASSINE-S. CATERINA (1) 203
494
173_15 TORRENTE POSCOLA
161_20 ACQUETTA-FRATTA-GORZONE
161_25 ACQUETTA-FRATTA-GORZONE (1)
EQB MACRO
INVERTEBRATI
SCARSO
CATTIVO
EQB
EQB
MACROFITE DIATOMEE
SCARSO
BUONO
SUFFICIENTE
SCARSO
BUONO
SCARSO
BUONO
BUONO
SCARSO
SUFFICIENTE
INQUINANTI
SPECIFICI
BUONO
SUFFICIENTE
SUFFICIENTE SUFFICIENTE
STATO
ECOLOGICO
SCARSO
CATTIVO
SUFFICIENTE SUFFICIENTE
SCARSO
LIMeco
SUFFICIENTE SUFFICIENTE SUFFICIENTE
SUFFICIENTE SUFFICIENTE
SCARSO
ELEVATO
BUONO
BUONO
BUONO
BUONO
SCARSO
ELEVATO
ELEVATO
BUONO
BUONO
BUONO
BUONO
BUONO
SCARSO
BUONO
BUONO
SUFFICIENTE
(1) CLASSIFICATO CON METRICHE EQB PER CORPI IDRICI NATURALI
(2) CORPO IDRICO ARTIFICIALE CLASSIFICATO SOLO CON LA CHIMICA
Tabella 8 – Elementi di qualità biologica dei corpi idrici del bacino del fiume Fratta-Gorzone
monitorati nel triennio 2010-2012 e relativo Stato Ecologico.
Per un approfondimento del monitoraggio degli elementi di qualità biologica dei corsi d’acqua del
bacino Fratta Gorzone si rimanda al link
http://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/acqua/file-e-allegati/documenti/acque-interne/acquesuperficiali/DRL%20Report%20EQB%20Fiumi_2010_2011_2012_24_02_14.pdf
ARPA VENETO
49
6
Inquadramento idrologico dell’area di indagine e stima
dei carichi
Per inquadrare l’attività di monitoraggio qualitativo delle acque del bacino del Fratta Gorzone non ci si
può esimere da una caratterizzazione idrologica dell’area di indagine che analizzi sia l’aspetto
pluviometrico che idrometrico. Con particolare riferimento all’anno 2013, per quanto concerne la
pluviometria è stata analizzata la distribuzione spaziale delle precipitazioni mensili eseguendo un
confronto con i valori storici disponibili, mentre dal punto di vista idrometrico sono state prese a
riferimento le portate sia medie mensili che giornaliere calcolate mediante scala di deflusso per la
sezione di Stanghella. Le portate desunte per la sezione di Stanghella sono state altresì utilizzate per
la stima dei carichi totali alla foce veicolati nell’Adriatico dal fiume Gorzone.
6.1
Aspetti pluviometrici
Per l’inquadramento pluviometrico è stato eseguito un confronto tra i valori di precipitazione media
mensile, relativi alla serie storica 1994-2012, e i valori mensili cumulati relativi all’anno 2013. Per
rendere confrontabili tra di loro i dati puntuali di precipitazione registrati dalle singole stazioni
pluviometriche, è stata eseguita una spazializzazione dei valori mensili (medi del periodo 1994-2012 e
dell’anno 2013) secondo la procedura statistica I.D.W. (media pesata con l’inverso della distanza:
metodo facilmente applicabile con bassi tempi di calcolo). Come grandezze di confronto si sono
utilizzati i valori ragguagliati all’area del bacino idrografico del Fratta-Gorzone chiuso alla sezione di
Stanghella (superficie pari a 1365 km² comprendendo anche la porzione del bacino di bonifica
Zerpano che drena l’area compresa tra destra Alpone e Adige). Questa area è totalmente afferente al
bacino del Fratta-Gorzone in condizioni di magra, mentre in condizioni di piena gli apporti meteorici
sono smaltiti in maniera promiscua sia lungo la Fossa Fratta (bacino Fratta-Gorzone) sia verso il
bacino dell’Adige mediante la diversione di una quota parte delle portate.
Con i dati spazializzati e ragguagliati a scala di bacino è stato possibile costruire il grafico in Figura 68
che mostra un confronto tra le precipitazioni medie mensili del periodo 1994-2012 e le precipitazioni
cumulate mensili relative al solo anno 2013. Risulta evidente come nei mesi primaverili del 2013 si
siano registrate abbondanti precipitazioni con valori cumulati mensili quasi tripli nei mesi di marzo e
maggio rispetto alla media storica del periodo. In quel periodo si sono verificate condizioni di forte
surplus pluviometrico con valori mensili mai superati dal 1994. Durante il resto dell’anno le
precipitazioni sono rimaste prossime se non inferiori alla media storica di riferimento.
Per descrivere spazialmente la distribuzione delle precipitazioni sul bacino Fratta-Gorzone durante il
2013 si mostra in Figura 69 la distribuzione della pioggia cumulata annua. Il regime pluviometrico
annuale del 2013 va da circa 850 mm per la porzione di pianura e varia, con gradiente sempre
positivo verso la porzione montana del bacino, dove raggiunge nella zona del recoarese, valori
prossimi ai 2700 mm.
ARPA VENETO
50
250
Precipitazione media mensile 1994-2012
Precipitazione mensile 2013
P (mm)
200
150
100
50
Dicembre
Novembre
Ottobre
Settembre
Agosto
Luglio
Giugno
Maggio
Aprile
Marzo
Febbraio
Gennaio
0
Figura 68 – Confronto tra i valori spazializzati a scala di bacino (Fratta-Gorzone chiusa a Stanghella)
delle precipitazioni medie mensili del periodo 1994-2012 e cumulate mensili del 2013.
Figura 69 – Distruzione spaziale della cumulata di precipitazione per l’anno 2013
ARPA VENETO
51
6.2
Aspetti idrologici e misura delle portate
La variabilità dei deflussi che caratterizza il bacino idrografico del Fratta-Gorzone è condizionata oltre
che dalla distribuzione temporale e spaziale delle piogge, di cui si è discusso nel paragrafo precedente,
anche da altri fattori, quali:
-
presenza di numerose opere di derivazione, prelievo e restituzione a scopo prevalentemente
irriguo: si vedano in particolare (Figura 70) il canale L.E.B. che collega artificialmente i corsi
d’acqua Adige-Fratta-Guà-Bacchiglione e il canale di derivazione Bisatto che permette di
veicolare l’acqua del Bacchiglione verso il Frassine mediante il nodo idraulico di Brancaglia;
-
la gestione degli impianti idrovori che smaltiscono le acque meteoriche raccolte dalla rete
idrografica secondaria e di bonifica. La localizzazione dei principali impianti di pompaggio,
(portata massima maggiore ai 500 l/s) è fornita in Figura 70;
-
la gestione del bacino di laminazione di Montebello che invasa durante eventi di piena volumi
d’acqua provenienti dalla porzione montana del bacino dell’Agno-Guà che possono essere
parzialmente scaricati lungo il Togna-Acquetta sul bacino del Fratta.
Figura 70 – Principali impianti idrovori che insistono lungo la porzione valliva del reticolo
idrografico del Fratta Gorzone
ARPA VENETO
52
In alcuni corsi d’acqua dei bacini dei Fiumi Agno-Guà e Fratta-Gorzone ARPAV esegue misure di
portata con diverse finalità. Lo scopo principale, oltre all’acquisizione di un’informazione di carattere
quantitativo istantaneo sulle condizione idrologiche del bacino, è quello di correlare, dove possibile, le
misure di portata con le misure di livello acquisite mediante la rete di stazioni idrometriche di tipo
automatico di ARPAV (Figura 71). L’acquisizione di questo tipo di informazioni ambientali permette di
stimare in continuo le portate in transito presso le stazioni idrometriche (che presentano condizioni
idrauliche adatte a tale tipo di analisi), ritenute più significative dal punto di vista idrologico e
ambientale.
Figura 71 – Stazioni ARPAV di misura di livello nei corsi d’acqua dei bacini Agno-Guà e FrattaGorzone
In Figura 72 si mostra una localizzazione dei siti oggetto di misure dirette di portata nel 2013. Alcune
sezioni sono oggetto di monitoraggio sistematico, con più ripetizioni della misura in epoche diverse
ARPA VENETO
53
durante l’arco dell’anno, altre invece, sono state indagate in modo puntuale. Le portate misurate sul
bacino Fratta-Gorzone nel corso dell’anno 2013 sono riportate in Tabella 9.
Figura 72 – Localizzazione dei siti riportati in Tabella 6 oggetto di misure dirette di portata
nell’anno 2013.
ARPA VENETO
54
Data
Corso d'acqua
Località
Riferimento
H (m)
Q (m³/s)
28-gen-13
Gorzone
Stanghella
teleidrometro
-2.60
34.82
05-feb-13
Agno
Ponte Brogliano
teleidrometro
0.21
2.85
05-feb-13
Guà
Lonigo
teleidrometro
0.50
6.62
07-mar-13
Gorzone
Stanghella
teleidrometro
-2.38
46.84
07-mar-13
Frassine
Borgofrassine
teleidrometro
-1.08
22.81
23-apr-13
Agno
Ponte Brogliano
teleidrometro
0.41
14.98
06-mag-13
Gorzone
Stanghella
teleidrometro
-2.40
45.12
06-mag-13
Frassine
Borgofrassine
teleidrometro
-1.13
21.73
06-mag-13
Fratta
Valli Mocenighe
teleidrometro
-0.67
23.27
21-mag-13
Fratta
Valli Mocenighe
teleidrometro
0.47
41.45
21-mag-13
Gorzone
Stanghella
teleidrometro
-0.82
82.88
28-mag-13
Agno
Ponte Brogliano
teleidrometro
0.32
11.44
28-mag-13
Guà
Lonigo
teleidrometro
0.78
14.94
09-ago-13
Togna
Cologna
asta idrometrica
0.08
0.39
09-ago-13
Fratta
Cologna
rif. locale
-5.46
9.95
09-ago-13
Fratta
S.Salvaro
teleidrometro
-2.16
12.49
09-ago-13
Gorzone
Stanghella
teleidrometro
-2.85
25.63
12-ago-13
Guà
Lonigo
teleidrometro
0.10
0.47
12-ago-13
Guà
Cologna
teleidrometro
0.90
21.10
12-ago-13
Frassine
Borgofrassine
teleidrometro
-2.25
4.90
12-ago-13
Frassine
Brancaglia
teleidrometro
3.11
2.45
12-set-13
Agno
Ponte Brogliano
asta idrometrica
-0.01
0.04
12-set-13
Guà
Lonigo
teleidrometro
0.10
0.45
12-set-13
Frassine
Borgofrassine
asta idrometrica
0.70
8.89
01-ott-13
Gorzone
Stanghella
teleidrometro
-2.80
30.18
24-ott-13
Agno
Ponte Brogliano
teleidrometro
0.22
6.65
24-ott-13
Guà
Lonigo
teleidrometro
0.59
7.64
06-nov-13
Fratta
Valli Mocenighe
teleidrometro
-1.71
12.30
25-nov-13
Guà
Lonigo
teleidrometro
0.81
14.89
25-nov-13
Frassine
Borgofrassine
teleidrometro
-1.43
16.13
25-nov-13
Fratta
Valli Mocenighe
teleidrometro
-0.55
24.04
25-nov-13
Gorzone
Stanghella
teleidrometro
-1.23
68.33
Tabella 9 - Misure di portata effettuate da ARPAV nell’anno 2013 nei corsi d’acqua dei bacini AgnoGuà e Fratta-Gorzone
In particolare la stazione idrometrica di Stanghella (RO) sul Fiume Gorzone risulta di peculiare
interesse in quanto monitorata ormai da diversi anni con finalità legate sia a valutazioni sulla
disponibilità della risorsa idrica, sia ad attività inerenti il monitoraggio dei fenomeni di piena, ma anche
con il fine di poter stimare i carichi veicolati alla foce dei fiumi Brenta-Bacchiglione.
In Figura 73 si riporta l’andamento temporale durante il 2013 delle portate calcolate sulla base dalle
misure di livello registrate dalla stazione di monitoraggio in continuo di Stanghella (RO).
L’andamento delle portate medie giornaliere graficate in Figura 73 mostra una sostanziale condizione
di morbida/piena che caratterizza i primi sei mesi del 2013, con valori sempre al di sopra della media
ARPA VENETO
55
mensile del periodo (Figura 74) causata dalle significative e persistenti precipitazioni occorse. Una
minor disponibilità idrica ha invece caratterizzato la seconda metà dell’anno, con valori minimi di
portata media giornaliera raggiunti nei mesi di ottobre e novembre. Sono inoltre indicate nel grafico di
Figura 73 le date in cui si sono realizzati i prelievi di campioni per il monitoraggio qualitativo.
160
Portata media giornaliera
Campionamenti
140
120
Q (m³/s)
100
80
60
40
20
0
gen-13
feb-13
mar-13
apr-13
mag-13
giu-13
lug-13
ago-13
set-13
ott-13
nov-13
dic-13
Figura 73 –Portate del Fiume Gorzone a Stanghella nell’anno 2013, con indicazione delle epoche dei
campionamenti di qualità.
80
Media mensile 2004-2012
70
Media mensile 2013
60
Q (m³/s)
50
40
30
20
10
Dicembre
Novembre
Ottobre
Settembre
Agosto
Luglio
Giugno
Maggio
Aprile
Marzo
Febbraio
Gennaio
0
Figura 74 – Confronto tra l’andamento delle portate mensili del 2013 e della portate medie mensili
della serie storica di osservazioni disponibile.
ARPA VENETO
56
Accoppiando le informazioni ottenute dall’analisi pluviometrica e idrometrica si può disporre di un
quadro completo relativo all’inquadramento idrologico del bacino Fratta-Gorzone chiuso a Stanghella
per l’anno 2013. Questo comportamento è espresso graficamente in Figura 75, dove si apprezza
l’anomalia climatica che ha caratterizzato il periodo primaverile in termini pluviometrici con
conseguente ricaduta sulla risposta idrologica espressa dai valori di portata media mensile transitata
alla sezione di chiusura. Probabilmente per l’abbondante ricarica degli acquiferi occorsa nei mesi
precedenti le portate sono rimaste sopra i valori medi storici del periodo anche durante la stagione
estive nel corso della quale gli input pluviometrici a scala di bacino sono risultati inferiori alla media
storica di riferimento. Il periodo autunnale mostra valori di portata e di precipitazione a scala di bacino
in linea con i valori medi storici, eccezion fatta per dicembre, che ha manifestato apporti meteorici
decisamente inferiore a quelli medi.
130
50
110
100
Q (m³/s)
0
P media mensile 1994-2012
90
P mensile 2013
Q media mensile 2004-2012
70
Q media mensile 2013
150
200
50
250
30
300
10
350
P (mm)
Dic
Nov
Ott
Set
Ago
Lug
Giu
Mag
Apr
Mar
Feb
Gen
150
Figura 75 – Confronto grafico tra le precipitazioni medie mensili ragguagliate a scala di bacino
(Fratta-Gorzone chiuso a Stanghella) e le portate medie mensili registrate a Stanghella per la serie
storica disponibile e per l’anno 2013.
La stazione del Fiume Gorzone a Stanghella risulta di particolare interesse in quanto monitorata ormai
da diversi anni anche con lo scopo di poter stimare i carichi veicolati alla foce dei fiumi BrentaBacchiglione.
ARPA VENETO
57
6.3
Stima dei carichi del Fiume Gorzone a Stanghella
Per la stima dei carichi veicolati dal Fiume Gorzone alla stazione di Stanghella si è fatto riferimento
allo standard proposto nel documento ISPRA del 7 giugno 2012 (“Standard informativo per l’inventario
dei rilasci da fonte diffusa, degli scarichi e delle sostanze chimiche non appartenenti all’elenco di
priorità dell’art. 78-ter D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e ss.mm.ii.), che utilizza il seguente algoritmo per il
calcolo dei carichi fluviali.
Dove :
 Ly: carico annuale (t/anno);
Qd: media aritmetica su base annuale delle portate giornaliere (m3/s);
Qm: media aritmetica delle portate giornaliere rilevate in concomitanza con la misurazione
della concentrazione (m3/s);
Ci: concentrazione della sostanza (mg/l);
Qi: portata giornaliera misurata in concomitanza con la concentrazione (m3/s);
Per l’anno 2013 i principali risultati che ne derivano sono riportati in Tabella 10.
Gruppo
Metalli
Metalli
Metalli
Metalli
Metalli
Metalli
Nutrienti
Nutrienti
Parametri di base
Parametri di base
Parametro
Arsenico disciolto (As)
Cromo Totale disciolto (Cr)
Nichel disciolto (Ni)
Rame disciolto (Cu)
Magnesio
Sodio (Na)
Azoto Totale (N)
Fosforo Totale (P)
Cloruri
Solfati (SO4)
Unità di
misura
Kg/anno
Kg/anno
Kg/anno
Kg/anno
Ton/anno
Ton/anno
Ton/anno
Ton/anno
Ton/anno
Ton/anno
Carico anno Carico anno
2012
2013
1.558
2.811
5.002
7.866
1.326
2.481
1.046
2.629
11.615
28.897
31.073
48.255
2.690
8.669
244
294
32.894
56.248
45.387
85.694
Tabella 10 - Stima del carico annuo 2012-2013 per alcuni parametri oggetto di monitoraggio nel
Fiume Gorzone a Stanghella
Per i parametri “Cromo totale disciolto”, “Cloruri” e “Solfati” si riportano in Figura 76 i valori medi
mensili calcolati semplicemente come
Lm = Ci ▪ Qm ▪ n
Dove :
Lm
Ci
Qm
n
ARPA VENETO
= carico mensile
= concentrazione della sostanza
= portata media mensile
= numero giorni del mese
58
Cromo totale disciolto (Cr)
1.200
1.000
kg/mese
800
600
400
200
1
2
3
4
5
6
7
8
mesi
9
10
11
Cloruri
Solfati (SO4)
8000
14.000
7000
12.000
6000
10.000
ton/mese
ton/mese
12
Cromo totale disciolto (Cr)
5000
4000
3000
8.000
6.000
2000
4.000
1000
2.000
0
1
2
3
4
5
6
7
mesi
8
9
10
11
12
1
2
3
4
5
6
7
mesi
Cloruri
8
9
10
11
12
Solfati (SO4)
Figura 76 – Stima del carico medio mensile di Cromo disciolto, Cloruri e Solafati nel Fiume Gorzone
a Stanghella nell’anno 2013
La stima dei carichi deve essere considerata indicativa. Si deve infatti tenere in considerazione
dell’approssimazione dovuta al metodo di calcolo unitamente alla particolare piovosità registrata
nell’anno 2013 e al regime idrologico del fiume Gorzone con portate medie mensili particolarmente
sostenute nei mesi di marzo, aprile e maggio.
ARPA VENETO
59
7
La contaminazione da Sostanze Perfluoroalchiliche
(PFAS)
L’IRSA-CNR, nel documento del 25 marzo 2013, “Rischio associato alla presenza di sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) nelle acque potabili e nei corpi idrici recettori di aree industriali nella Provincia di
Vicenza e aree limitrofe”, prodotto nell’ambito di una convenzione con il Ministero dell’Ambiente,
segnala la presenza di importanti concentrazioni di PFAS in acque superficiali, sotterranee e
appartenenti anche alla rete acquedottistica, in alcuni punti tra quelli oggetto dei controlli IRSA-CNR.
Del gruppo di sostanze perfluoro-alchiliche (PFAS) veniva accertata in forma rilevante la presenza
dell’Acido Perfluoro Ottanoico (PFOA).
La notizia dei risultati del documento sopracitato giunge ad ARPAV il 6 giugno 2013. Gli accertamenti
successivi messi in atto da ARPAV con la collaborazione della Regione hanno subito evidenziato una
presenza diffusa su un ampio territorio, interessando sia le acque superficiali che le acque sotterranee,
individuando il collettore A.Ri.C.A. come la principale fonte di immissione di PFAS nel Fiume Fratta. La
sorgente più importante risultava la ditta Miteni Spa, industria chimica specialista in prodotti organici
del fluoro, che immetteva i propri scarichi nel depuratore di Trissino e quindi nel collettore. Una
ulteriore fonte di contaminazione è riconducibile all’impiego di PFAS utilizzati in diversi settori
produttivi (nel campo dei refrigeranti, come componente di farmaci, di ritardanti di fiamma, di
lubrificanti, di adesivi, di cosmetici, di insetticidi, del Teflon per il rivestimento di pentole, del Goratex,
come rivestimento idrorepellente nei materiali sportivi e tessili, come tensioattivo nel settore galvanico
e nelle schiume impiegate negli estintori, …).
Dalle indagini svolte si può affermare che la contaminazione ha seguito due vie di propagazione
principali una, attraverso il reticolo delle acque superficiali con dinamiche di rapido trasporto anche a
distanze ragguardevoli, e una seconda, più lenta, nelle acque sotterranee contaminate anche dalle
percolazioni (scarichi, dilavamento, scolmatori fognari ecc.) nei terreni e nell’insaturo nel tratto
fortemente disperdente del torrente Poscola nel territorio di Trissino a monte della linea delle
risorgive.
La diffusione quindi appare complessa e determinata da contaminazioni reciproche di acque
superficiali e sotterranee dovuta alle immissioni nei corsi d’acqua delle risorgive e da acque prelevate
dal sottosuolo a scopo irriguo, raffreddamenti industriali ecc. e, più a valle, dai prelievi a scopo irriguo
con drenaggio nelle acque sotterranee.
Nel presente Capitolo vengono riportati i dati relativi ai controlli svolti da ARPAV e da A.Ri.C.A. sia
nelle acque di scarico del collettore che nelle acque del Fiume Fratta nei punti situati a 350 metri a
monte e 200 metri a valle dello scarico nel 2013.
In particolare, nel corso dell’estate 2013 sono stati effettuati diversi campionamenti nelle acque
sotterranee e lungo il Fiume Fratta-Gorzone: i risultati sono riportati nella nota tecnica ARPAV “Stato
dell’inquinamento da PFAS in provincia di Vicenza, Padova e Verona – settembre 2013”, reperibile nel
ARPA VENETO
60
sito
internet
di
ARPAV
all’indirizzo:
http://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/acqua/file-e-
allegati/documenti/acque-interne .
I risultati dei campionamenti effettuati da ARPAV e da A.Ri.C.A. nel corso del 2013 allo scarico del
collettore A.Ri.C.A. in termini di PFOA e PFOS sono riportati in Figura 77 ed in Figura 78.
Figura 77 – Andamento dei PFOA (ng/l) allo scarico del collettore A.Ri.C.A
Figura 78 – Andamento dei PFOS (ng/l) allo scarico del collettore A.Ri.C.A
In Figura 79 sono messe a confronto le misure ARPAV delle concentrazioni del parametro “Somma dei
PFAS” allo scarico del collettore A.Ri.C.A. con le analoghe concentrazioni rilevate da ARPAV nel Fratta
350 m a monte dello scarico: l’inquinamento del Fratta a monte dello scarico A.Ri.C.A. deriva
essenzialmente dal contributo diretto e indiretto della falda a monte.
ARPA VENETO
61
Figura 79 – Somma PFAS (ng/l) rilevati allo scarico del collettore A.Ri.C.A e sul Fratta subito a
monte
Sempre in riferimento alle misure ARPAV allo scarico, in Figura 80 si riporta l’andamento dei carichi
PFAS (g/die) stimati in base alle misure ARPAV e ai dati di portata allo scarico, forniti da A.Ri.C.A..
Gli interventi di contenimento di impiego del PFOA e il miglioramento della depurazione dei reflui
messi in atto dalla principale azienda, anche a seguito del provvedimento di A.Ri.C.A. n. 70 del
09/08/2013 che imponeva un limite di concentrazione nelle acque di scarico del depuratore di
Trissino, hanno comportato e resa evidente, da agosto a dicembre 2013, la progressiva e consistente
diminuzione della presenza di PFAS nelle acque del collettore A.Ri.C.A. in particolare del PFOA (sia in
termini di concentrazioni, sia di carico) .
Figura 80 – Stima dei carichi PFAS (g/die) allo scarico del collettore A.Ri.C.A
A.Ri.C.A., con provvedimento n. 70 del 09/08/2013 e successivamente con il n. 97 del 10/10/2013, ha
precauzionalmente imposto dei limiti allo scarico per la somma di PFOA e di PFOS, prevedendo un
ARPA VENETO
62
graduale piano di rientro mensile a partire dal mese di settembre 2013 (una ulteriore riduzione è stata
adottata a partire dal 1 gennaio 2014).
Per quanto riguarda i rilievi effettuati nel Fiume Fratta a Monte ed a Valle dello scarico del collettore e
del sistema di diluizione apportato con le acque del canale LEB, si osserva nel tempo, il calo delle
concentrazioni a valle, dovuto alle citate diminuzioni allo scarico del collettore. Le concentrazioni a
monte si mantengono invece praticamente costanti nel tempo.
Rispetto alle concentrazioni sul Fratta subito a valle del LEB, A.Ri.C.A. rileva una diminuzione delle
concentrazioni più a valle, alla stazione di Pressana (Località Ponte Rosso, stazione ARPAV n. 2013),
ciò anche per via degli apporti dello scolo di bonifica Zerpano (Figura 81).
Figura 81 – Somma PFAS (ng/l) 350m a monte e 200m a valle dello scarico del collettore A.Ri.C.A e
valle Zerpano
Nei giorni 9, 12 e 13 agosto 2013 sono stati effettuati campionamenti delle acque per l’analisi dei
PFAS in una quindicina di punti lungo i principali corsi d’acqua a valle della zona di maggior
contaminazione dei PFAS. Contemporaneamente sono state misurate anche le portate con lo scopo di
disporre di una prima valutazione sia dei carichi in uscita dalla zona, sia dell’estensione dei tratti
fluviali interessati dal fenomeno. Le misure sono state effettuate nel corso di un periodo caratterizzato
da una certa stabilità idrologica. Sono state acquisite informazioni sulle attività di derivazione e di
scarico dei Consorzi di Bonifica. I risultati in termini di carichi veicolati dai corsi d’acqua sono
sintetizzati in Figura 82.
ARPA VENETO
63
Figura 82 – Stima dei carichi Somma PFAS (g/die) in ingresso ed in uscita dal sistema FrattaGorzone nei giorni 9-13 agosto 2013
Si è potuto accertare che i meccanismi di contaminazione delle acque superficiali sono complessi e
riguardano principalmente i seguenti aspetti:
•
lo scarico A.Ri.C.A.;
•
gli scambi “naturali” tra acque superficiali e sotterranee;
•
gli scambi indotti da prelievi dalle falde per diversi usi e che poi vengono recapitati nel reticolo
superficiale (industrie, azione della bonifica, …);
•
gli scambi da acque superficiali ai terreni (quindi alle falde) ad opera dell’intensa attività
irrigua.
•
la diluizione ad opera di affluenti non inquinati (Adige-LEB).
L’inquinamento del Fratta a monte dello scarico A.Ri.C.A., del Brendola e dell’Agno-Guà derivano
essenzialmente dalla falda, mentre l’inquinamento del sistema Fratta-Gorzone deriva in parte dalla
falda e in parte dallo scarico del collettore A.Ri.C.A..
ARPA VENETO
64
8
Monitoraggio dei sedimenti fluviali
Il monitoraggio ambientale dei sedimenti viene effettuato dal Dipartimento Provinciale ARPAV di
Verona secondo la procedura di campionamento concordata nella riunione del Gruppo Tecnico per il
Monitoraggio del 24/02/2006. Le stazioni di campionamento situate lungo l’asta del Fratta-Gorzone
sono riportate in Figura 83.
Figura 83 - Stazioni di monitoraggio dei sedimenti fluviali lungo l’asta del Fratta-Gorzone
I risultati della campagna di monitoraggio svoltasi nel mese di gennaio 2013 sono riportati in Tabella
11, in cui si riporta anche il confronto con i valori di Concentrazione di Soglia di Contaminazione (CSC)
di cui alla Tabella 1 dell’Allegato 5 alla Parte Quarta del D.Lgs. n°152/2006, nella quale la Colonna A è
relativa alla soglia di contaminazione del suolo per “siti ad uso verde pubblico, privato e residenziale”,
mentre la Colonna B attiene a “siti ad uso commerciale ed industriale”.
ARPA VENETO
65
Si ricorda che, in assenza di standard nazionali di qualità ambientale per i sedimenti fluviali, il
confronto con i valori di CSC per i suoli deve essere considerato puramente indicativo e non può
quindi costituire un riferimento operativo per la caratterizzazione dei campioni raccolti ai sensi di
legge.
Gli esiti analitici evidenziano un consistente contenuto di cromo totale, ad esclusione della stazione di
bianco, in tutte le stazioni esaminate lungo l’asta del Fratta-Gorzone, con superamento nella stazione
di chiusura dei valori limite di colonna B.
In merito al contenuto di diossine e furani nei sedimenti fluviali, come riportato in tabella, tre campioni
prelevati lungo l’asta del Fratta-Gorzone presentano una tossicità equivalente (I-TE) al di sopra della
soglia di Colonna A.
Si riporta l’andamento delle sostanze ricercate nei sedimenti lungo l’asta del fiume Fratta-Gorzone di:
PCB (Figura 84); metalli (da Figura 85 a Figura 91); diossine e furani (Figura 92).
ARPA VENETO
66
PCDD-PCDF
PCB
As
Cd
Cu
Cr
CrVI
Ni
Pb
Zn
Hg
V
(μg/kgSS)
(mg/kgSS
(mg/kgSS)
(mg/kgSS)
(mg/kgSS)
(mg/kgSS)
(mg/kgSS)
(mg/kgSS)
(mg/kgSS)
(mg/kgSS)
(mg/kgSS
(I-TE)
(ng/kg SS)
Gen-13
4
7
0,3
36
73
< 0,5
47
17
75
< 0,3
54
0,2100
Zimella
Gen-13
33
5
0,5
42
473
< 0,5
56
19
104
< 0,3
65
14,1431
F. Fratta
Cologna V.
Gen-13
25
14
0,4
60
475
< 0,5
59
21
127
< 0,3
69
11,4507
170
F. Fratta
Bevilacqua
Gen-13
17
12
0,4
43
380
< 0,5
38
25
111
< 0,3
45
8,7837
194
F. Fratta
Merlara
Gen-13
10
26
0,5
55
252
< 0,5
46
31
134
< 0,3
44
5,3644
201
C. Gorzone
Stanghella
Gen-13
11
9
0,3
21
382
< 0,5
39
19
92
< 0,3
38
5,8418
437
C. Gorzone
Cavarzere
Gen-13
27
14
0,6
54
1700
< 0,5
51
38
151
0,3
52
46,1587
Standard D.Lgs n. 152/2006
Tab. 1 Colonna A
60
20
2
120
150
2
120
100
150
1
90
10
Standard D.Lgs n. 152/2006
Tab. 1 Colonna B
5000
50
15
600
800
15
500
1000
1500
5
250
100
Staz.
Fiume
Località
Data
Bianco
R. Acquetta
Madonna
165
F. Togna
442
Tabella 11 - Esito della campagna di monitoraggio 2013 sui sedimenti fluviali nel bacino del Fratta-Gorzone
ARPA VENETO
67
Figura 84 – Andamento dei PCB nei sedimenti fluviali lungo l’asta del Fratta-Gorzone
Figura 85 – Andamento dell’Arsenico nei sedimenti fluviali lungo l’asta del Fratta-Gorzone
Figura 86 – Andamento del Cadmio nei sedimenti fluviali lungo l’asta del Fratta-Gorzone
Figura 87 – Andamento del Rame nei sedimenti fluviali lungo l’asta del Fratta-Gorzone
Figura 88 – Andamento del Cromo nei sedimenti fluviali lungo l’asta del Fratta-Gorzone
Figura 89 – Andamento del Nichel nei sedimenti fluviali lungo l’asta del Fratta-Gorzone
Figura 90 – Andamento del Piombo nei sedimenti fluviali lungo l’asta del Fratta-Gorzone
Figura 91 – Andamento dello Zinco nei sedimenti fluviali lungo l’asta del Fratta-Gorzone
Figura 92 – Andamento di PCDD e PCDF nei sedimenti fluviali lungo l’asta del Fratta-Gorzone
ARPAV
Agenzia Regionale
per la Prevenzione e
Protezione Ambientale
del Veneto
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