regolamento particolare per la certificazione

REGOLAMENTO PARTICOLARE PER LA
CERTIFICAZIONE PRODOTTO FILIERA
CONTROLLATA
I&F
BUREAU VERITAS ITALIA
Emesso da Ufficio: BL CER
Approvato: LTM/L.Jucker
Verificato: LTM/L.Jucker
Redatto: TQR/C.De Feo
Data emissione:
15/01/2014
I&F-IT-CER-OPE-REP17_FOOD.AGRO
Revisione 00
Riferimenti
ISO 17065
Distribution list
BL CER
CLIENTI
REGOLAMENTO PARTICOLARE
CERTIFICAZIONE PRODOTTO FILIERA CONTROLLATA
INDICE
1.
SCOPO E CAMPO D’APPLICAZIONE ................................................................................................................. 3
2.
TERMINOLOGIA ............................................................................................................................................... 3
2.1 CONTROLLO DI FILIERA.................................................................................................................................... 3
2.2 SISTEMA DI RINTRACCIABILITÀ........................................................................................................................ 3
2.3 FILIERA AGROALIMENTARE ............................................................................................................................. 3
2.4 RINTRACCIABILITÀ DI FILIERA .......................................................................................................................... 4
2.5 FLUSSI MATERIALI ........................................................................................................................................... 4
2.6 PIANIFICAZIONE PER IL CONTROLLO DI FILIERA .............................................................................................. 4
2.7 LOTTO .............................................................................................................................................................. 4
2.8 MANUALE ........................................................................................................................................................ 4
3.
PIANIFICAZIONE DEL CONTROLLO DI FILIERA .................................................................................................. 4
3.1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE ................................................................................................................ 4
3.2 GLOSSARIO E RIFERIMENTI.............................................................................................................................. 5
3.2.1 GLOSSARIO ...................................................................................................................................................... 5
3.2.2 RIFERIMENTI.................................................................................................................................................... 5
3.3 RESPONSABILITÀ ............................................................................................................................................. 5
3.4 GESTIONE DEL PROCESSO DI CONTROLLO DI FILIERA ..................................................................................... 5
3.4.1 DESCRIZIONE DELLE FASI/ORGANIZZAZIONI COINVOLTE (ANCHE IN FLOW-CHART). ..................................... 5
3.4.2 SPIEGAZIONE DELLE FASI ................................................................................................................................. 6
3.4.3 DETERMINAZIONE DEI PUNTI CRITICI TECNICI ................................................................................................ 6
3.4.4 CONTROLLI E COLLAUDI .................................................................................................................................. 6
3.4.5 REGISTRAZIONI ................................................................................................................................................ 6
3.5 AZIONI CORRETTIVE E GESTIONE PRODOTTI NON CONFORMI ....................................................................... 7
3.6 FORMAZIONE DEL PERSONALE ....................................................................................................................... 7
3.7 AUDIT .............................................................................................................................................................. 7
4. VALUTAZIONE PRESSO IL PRODUTTORE - OTTENIMENTO E MANTENIMENTO DELLA CERTIFICAZIONE (AD
INTEGRAZIONE DEL REGOLAMENTO REG-02) .......................................................................................................... 7
4.1 VERIFICHE SUL PROCESSO PRODUTTIVO ........................................................................................................ 8
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4.2 VISITE PRESSO RIVENDITORI ........................................................................................................................... 8
5.
RINUNCIA AL DIRITTO D’USO DEL MARCHIO (AD INTEGRAZIONE DELLA GP01P)........................................... 8
6.
DURATA DEL CONTRATTO ............................................................................................................................... 9
VERSIONE
DATA
COMMENTI
00
15/01/2014
Nuova emissione (ex SP17 E SP22)
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SOMMARIO
La procedura di seguito descritta mira ad illustrare le metodiche e requisiti aggiuntivi per la certificazione di
prodotto relativamente a:
- sistema di controllo nelle filiere agro-alimentari
1.
SCOPO E CAMPO D’APPLICAZIONE
La presente procedura risulta applicabile a tutte le filiere agro-alimentari. Deve essere effettuata valutazione
preliminare per filiere già regolamentate.
Ai fini della certificabilità della presente procedura risulta pre-requisito l’applicazione del regolamento SP15
1
Bureau Veritas Italia S.p.A. – Divisione Certificazione (nel seguito “Bureau Veritas”).
Le presenti regole particolari sono integrative rispetto a quanto previsto dal Regolamento Generale per la
certificazione di conformità di prodotto (GP01P) e forniscono una specifica regolamentazione relativa alla
procedura ed ai requisiti di un prodotto e/o famiglia di prodotti. Esse pertanto devono essere applicate
unitamente al documento GP01P, le cui disposizioni sono in ogni caso da considerarsi prevalenti su quelle
riportate in queste regole, qualora insorgano interpretazioni discordanti in ordine alle stesse.
2.
TERMINOLOGIA
2.1
CONTROLLO DI FILIERA
Filiera in cui la rintracciabilità di un prodotto agro-alimentare è gestita in ogni fase e controllata secondo piani e
metodiche note e concordate.
2.2
SISTEMA DI RINTRACCIABILITÀ
Insieme di elementi organizzato che consente la rintracciabilità in una filiera agro-alimentare.
2.3
FILIERA AGROALIMENTARE
Insieme definito delle organizzazioni (od operatori) con i relativi flussi materiali che concorrono alla
formazione, distribuzione, commercializzazione e fornitura di un prodotto agro-alimentare. Il termine di filiera
individua, in questo contesto, tutte le attività ed i flussi che hanno rilevanza critica per le caratteristiche del
prodotto.
Nota: La filiera si può considerare "documentata" quando è possibile identificare in modo documentato le
organizzazioni ed i flussi coinvolti.
1
regole particolari per la certificazione di prodotto sistema di rintracciabilità nelle filiere agro-alimentari
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RINTRACCIABILITÀ DI FILIERA
Capacità di ricostruire la storia e di seguire l'utilizzo di un prodotto mediante identificazioni documentate
(relativamente ai flussi materiali ed agli operatori di filiera).
Nota: Occorre considerare sia la rintracciabilità interna ad ogni organizzazione, sia la rintracciabilità fra le varie
organizzazioni.
2.5
FLUSSI MATERIALI
Sono le materie prime, gli additivi, i semilavorati e i materiali di imballaggio che, in qualunque punto della
filiera, entrano nel processo produttivo.
2.6
PIANIFICAZIONE PER IL CONTROLLO DI FILIERA
Insieme delle particolari modalità operative, delle risorse e delle sequenze delle attività relative attuate dal
produttore per garantire il controllo di un determinato prodotto o famiglia di prodotti in relazione alle
caratteristiche certificate.
2.7
LOTTO
Insieme di unità di prodotto prodotte o confezionate in circostanze simili.
2.8
MANUALE
Documento che descrive la filiera, le responsabilità e le modalità di gestione e verifica. Tale documento può
essere strutturato come piano qualità /disciplinare.
3.
PIANIFICAZIONE DEL CONTROLLO DI FILIERA
Per dimostrare la conformità al presente regolamento ed ai documenti normativi in esso richiamati il
richiedente/licenziatario deve pianificare, attuare e controllare i processi/ le fasi di lavoro inerenti tutte le
organizzazioni coinvolte.
La pianificazione delle attività, le risorse, le responsabilità inerenti i suddetti processi deve essere riassunta in
uno o più che devono contemplare almeno i punti di seguito descritti.
3.1
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
Deve essere definito chiaramente lo scopo della certificazione in funzione della scelta aziendale:

Controllo della filiera agro-alimentare

Applicabilità agli anelli della filiera di produzione
Specificare inoltre chiaramente il campo di applicazione, il prodotto o il/i componente/i rilevante/i per il/i
quale/i si intende realizzare il controllo di filiera, i siti coinvolti, l’inizio / la fine della filiera stessa, le
caratteristiche controllate.
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GLOSSARIO E RIFERIMENTI
3.2.1 GLOSSARIO
Specificare e chiarire i termini contenuti nel piano della qualità e la terminologia tecnica relativa alla filiera
interessata.
3.2.2 RIFERIMENTI
Specificare le norme di riferimento tra le quali:

UNI EN ISO 9001:2008

UNI “Sistema di rintracciabilità nelle filiere agro-alimentari” UNI 10939:2001

UNI CEI EN – Requisiti generali relativi agli organismi che gestiscono sistemi di certificazione di prodotti45011: 1999
Inoltre è necessario indicare tutta la normativa nazionale/europea cogente ed applicabile.
3.3
RESPONSABILITÀ
Gli attori della filiera e le responsabilità di gestione della stessa devono essere chiaramente riepilogate /
definite per ogni fase della filiera. Devono inoltre essere definiti chiaramente i rapporti contrattuali / legali che
legano i diversi anelli della filiera ai fini della presente procedura.
Tale descrizione può essere riepilogata in tabelle come nell’esempio di seguito riportato:
PARTE COINVOLTA
Es. Allevamenti, aziende agricole
FUNZIONE
RESPONSABILITA’
Es. Applicazione della sezione di
disciplinare/capitolato di competenza
Dovrà essere prestata particolare attenzione alla definizione delle responsabilità del capo filiera.
3.4
GESTIONE DEL PROCESSO DI CONTROLLO DI FILIERA
Deve esistere chiara descrizione delle fasi della filiera coinvolte. Tale descrizione del processo deve includere:
3.4.1 DESCRIZIONE DELLE FASI/ORGANIZZAZIONI COINVOLTE (ANCHE IN FLOW-CHART).
Devono essere riepilogati con uno o più diagrammi / tabelle o descrizioni similari i processi (intesi come
sequenza di fasi), gli enti e le organizzazioni necessarie per il mantenimento del controllo di filiera.
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3.4.2 SPIEGAZIONE DELLE FASI
Per ogni fase devono essere riepilogate le azioni, le procedure, le attività per la gestione della filiera.
3.4.3 DETERMINAZIONE DEI PUNTI CRITICI TECNICI
Deve essere prevista una chiara e concreta descrizione delle metodiche preventive e di intervento in relativo ai
punti più critici relativi alla filiera.
A tal fine può essere utilizzata una tabella con la funzione di descrivere in modo chiaro ed esaustivo le criticità
relative alla filiera.
FASE
PUNTO
CRITICO
GRAVITA'
AZIONI
INFLUENZA
DOC. RIF.
RESPONS.
Es.
allevamento
Rispetto
metodiche
allevamento
previste da
disciplinare
1
Stipula capitolato
tecnico
alta
Allegato x: regole
di allevamento
allevatore
3.4.4 CONTROLLI E COLLAUDI
Per ogni fase della filiera devono essere riepilogati i controlli ed i collaudi previsti per tenere sotto controllo la
filiera. Deve essere definito un piano di controllo allo scopo di assicurare il corretto funzionamento del sistema
da parte di ogni organizzazione coinvolta. Tale piano deve comprendere l'identificazione dei punti rilevanti, le
attività di prevenzione e di monitoraggio per ciascun punto e le corrispondenti modalità di registrazione. È
opportuno anche disporre di un sistema di verifica dell'efficacia e dell’efficienza del piano di controllo messo in
atto.
SPECIFICHE
SITO
DOC. RIF.
TIPO di
VERIFICA
LIMITI
PROVA
DOC.REG.
RESPONSAB
ILE
CONTROLL
O
FREQUENZ
A
CONTROLL
O
3.4.5 REGISTRAZIONI
Devono essere riepilogati tutti i documenti operativi e di registrazione che dimostrano le attività effettuate.
Devono essere documentate tutte le informazioni scritte o registrate che documentino le attività e i flussi del
processo produttivo e gli esiti dei controlli e delle verifiche effettuati. Tali informazioni devono essere
aggiornate, archiviate, conservate e rese reperibili.
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AZIONI CORRETTIVE E GESTIONE PRODOTTI NON CONFORMI
Devono essere applicate delle procedure documentate che descrivono:

La gestione delle non conformità (il prodotto non conforme ai requisiti del sistema di gestione di filiera
deve essere opportunamente identificato, separato e sottoposto a procedure finalizzate allo scopo)

La gestione delle azioni correttive (per evitare il ripetersi dell’evento)
Tutte le non conformità e le azioni correttive relative alle caratteristiche certificate, di qualsiasi entità, devono
essere documentate e sono fatte oggetto di una ricerca di cause documentata.
Le azioni correttive e le non conformità devono sempre messe a disposizione di Bureau Veritas.
3.6
FORMAZIONE DEL PERSONALE
Il personale delle organizzazioni interessate, che può avere di influenza sul sistema di rintracciabilità, deve
essere opportunamente addestrato, sensibilizzato e coinvolto al fine di assicurare una corretta attuazione del
sistema. Il personale deve essere reso consapevole dell’importanza della propria funzione e delle conseguenze
del proprio comportamento.
3.7
AUDIT
Devono essere previste procedure di audit:
-
presso i fornitori critici (da effettuare direttamente o tramite ausilio di ente terzo);
-
presso le funzioni aziendali;
In ambito di tali attività devono essere previsti anche test di rintracciabilità a ritroso per la verifica della
efficacia e la tempistica di reperimento delle informazioni.
Le verifiche devono essere effettuate da personale indipendente dall’attività verificata ed estesa a tutto il
sistema di filiera. L'efficacia del sistema di controllo e la relativa documentazione deve essere verificata,
quando richiesto, con il coinvolgimento delle organizzazioni interessate, ogni qualvolta si verifichino
cambiamenti nelle attività o nelle caratteristiche del prodotto. Gli audit devono essere pianificati ad intervalli
regolari e registrati su apposita documentazione.
4.
VALUTAZIONE PRESSO IL PRODUTTORE - OTTENIMENTO E MANTENIMENTO DELLA CERTIFICAZIONE
(AD INTEGRAZIONE DEL REGOLAMENTO REG-02)
Il diritto d’uso del marchio, che si acquisisce dopo aver superato i controlli e le prove iniziali, viene mantenuto
solo se il controllo della produzione dà esito favorevole. L’uso del marchio è regolamentato dalla procedura
REG-05.
Il controllo della produzione consiste in:
 visita in campo effettuata presso il licenziatario ed un campione degli elementi della filiera;
 visita di sorveglianza effettuata presso il capo filiera ed un campione degli elementi della filiera;
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 prove di laboratorio sui prodotti certificati (prova di tipo + prove di sorveglianza), secondo il programma
definito da Bureau Veritas;
 test di rintracciabilità a ritroso sui prodotti secondo il programma definito da Bureau Veritas;
 eventuali visite non pianificate presso i rivenditori autorizzati dal produttore e lungo la filiera.
4.1
VERIFICHE SUL PROCESSO PRODUTTIVO
La visita di sorveglianza avrà cadenza almeno annuale e avverrà seguendo gli stessi criteri precedentemente
esposti.
4.2
VISITE PRESSO RIVENDITORI
Nella sua qualità di proprietario del marchio Bureau Veritas può eseguire senza preavviso prelievi casuali sui
prodotti certificati, sia presso i consumatori, nonché presso clienti, rivenditori, per effettuare prove di
laboratorio.
5.
RINUNCIA AL DIRITTO D’USO DEL MARCHIO (AD INTEGRAZIONE DELLA GP01P)
Il licenziatario può rinunciare al diritto d’uso del marchio Bureau Veritas per uno, alcuni o tutti i prodotti
oggetto di concessione, dandone preavviso scritto di 60 (sessanta) giorni, a mezzo raccomandata A.R.
indirizzata all’organismo di certificazione e per conoscenza agli organismi mandatari, nei seguenti casi:

per sopravvenute modifiche alle norme Bureau Veritas, qualora non intenda adeguarsi alle nuove tecniche
da queste fissate;

per sopravvenute sostanziali variazioni al regolamento e/o alle regole, qualora non accetti le nuove
condizioni da queste fissate;

per cessazione definitiva della produzione;

per sopravvenute variazioni alle condizioni economiche fissate dal tariffario, quando non intenda
accettarle.
Quando il licenziatario desideri rinunciare anticipatamente per qualsiasi motivo non rientrante nei casi previsti
nel presente articolo, dovrà corrispondere al Bureau Veritas un indennizzo comunque non superiore
all’importo pagato per i diritti, prove e controlli nell’anno precedente.
Il licenziatario in caso di rinuncia, con o senza scioglimento del contratto, è tenuto inoltre ad attenersi alle
seguenti condizioni:

cessare di apporre il marchio Bureau Veritas sul prodotto in questione;

attenersi alle disposizioni di Bureau Veritas per lo smaltimento dei lotti/partite di prodotto a magazzino o
in corso di produzione.
Bureau Veritas provvederà a:

annullare i certificati di concessione e a togliere la denominazione del prodotto dall’elenco periodico delle
concessioni;
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non accettare domande per il prodotto per il quale il licenziatario abbia rinunciato al marchio Bureau
Veritas se non dopo 2 (due) anni dalla data della rinuncia, salvo casi particolari valutabili a discrezione
dell’organismo di certificazione.
DURATA DEL CONTRATTO
Il contratto tra Bureau Veritas e il licenziatario per il rilascio del diritto d’uso del marchio dura 3 (tre) anni. Al
termine dei tre anni il contratto non si intende tacitamente rinnovato salvo che entro 2 (due) mesi dalla
scadenza il licenziatario non ne faccia apposita richiesta di rinnovo.
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