Il Wound Care basato sulle prove di efficacia 5.1 Luglio

ISSN 2282-6688
Vol. 5 Numero 1
Luglio 2014
In questo numero :
Editoriale
Ricordando gli Amici
Massimo Rivolo
II° Meeting di Studio AISLEC, 24 maggio 2014 , San Marino (RSM)
Il bendaggio tubolare a tre strati comparato con il bendaggio a corta estensibilità per la gestione delle ulcere venose degli arti inferiori nella popolazione
anziana
VOL.5 Numero 1 - Luglio 2014 Periodico online – Quadrimestrale v Edizione AISLeC - Autorizzazione del Tribunale di Bologna n. 8168 del 15 marzo 2011
Veronica Ruggeri
Efficacia di un detergente cutaneo per la detersione, il controllo del biofilm e
dell’infiammazione di lesioni cutanee croniche: un RCT in singolo cieco di fase III
Andrea Bellingeri§, Francesca Falciani*, Paola Traspedini**, Annalisa Moscatelli°°, Agata
Russo+, Gianfranco Tino^, Paolo Chiari^^, Angela Peghetti °.
Editoriale
Ricordando gli Amici
Massimo Rivolo
II° Meeting di Studio AISLEC, 24 maggio 2014 , San Marino (RSM)
Il bendaggio tubolare a tre strati comparato con il bendaggio a corta estensibilità per la
gestione delle ulcere venose degli arti inferiori nella popolazione anziana
Veronica Ruggeri
Efficacia di un detergente cutaneo per la detersione, il controllo del biofilm e dell’infiammazione di lesioni cutanee croniche: un RCT in singolo cieco di fase III
Andrea Bellingeri§, Francesca Falciani*, Paola Traspedini**, Annalisa Moscatelli°°, Agata Russo+, Gianfranco Tino^, Paolo Chiari^^, Angela Peghetti °.
Comitato scientifico editoriale
Coordinatore
Angela Peghetti
Bologna
Coordinatore del profilo di competenze dell’infermiere
specialista in wound care:
Responsabile/coordinatore:
Francesca Falciani
Componenti:
Patrizia Terrosi , Luca Innocenti , Massimo Rivolo,
Federica Liberale, Gloria Caminati
Board editoriale della rivista:
Responsabile/coordinatore:
Veronica Ruggeri
Componenti:
Anna Maria Di Gianfilippo, Annalisa Viola ,
Miro Sollazzo, Aicha Bassout, Massimo Rivolo
Elaborazione revisioni sistematiche:
Responsabile/coordinatore: Giovanni Pomponio
Componenti:
Marilena Moretti, Ermano Grementieri, Aicha
Bassout, Annalisa Viola , Loredana Osbello, Maria
Camerlingo, Lucia Manfredi, Ilaria Teobaldi, Rina
Bizzini, Claudia Magli
Traduzioni
Claudia Caula & Valeria Castelli
Monitor Ricerca primaria
Emilia Lo Palo, Cosetta Pompei
Redazione
Massimo Rivolo
Ricordando gli amici
Massimo Rivolo
Amicizia
Non posso darti soluzioni per tutti i problema della vita
Non ho risposte per i tuoi dubbi o timori, però posso ascoltarli e dividerli con te
Non posso cambiare né il tuo passato né il tuo futuro Però quando serve starò vicino a te
Non posso evitarti di precipitare, solamente posso offrirti la mia mano perché ti sostenga
e non cadi La tua allegria, il tuo successo e il tuo trionfo non sono i miei
Però gioisco sinceramente quando ti vedo felice, non giudico le decisioni che prendi nella vita
Mi limito ad appoggiarti a stimolarti e aiutarti se me lo chiedi
Non posso tracciare limiti dentro i quali devi muoverti,
Però posso offrirti lo spazio necessario per crescere
Non posso evitare la tua sofferenza, quando qualche pena ti tocca il cuore
Però posso piangere con te e raccogliere i pezzi per rimetterlo a nuovo.
Non posso dirti né cosa sei né cosa devi essere
Solamente posso volerti come sei ed essere tua amica.
In questo giorno pensavo a qualcuno che mi fosse amico in quel momento sei apparso tu...
Non sei né sopra né sotto né in mezzo non sei né in testa né alla fine della lista
Non sei ne il numero 1 né il numero finale e tanto meno ho la pretesa
di essere il 1° il 2° o il 3° della tua lista
Basta che mi vuoi come amica
NON SONO GRAN COSA,
PERO’ SONO TUTTO QUELLO CHE POSSO ESSERE
Jorges Luis Borges
Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Luglio 2014-
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Ricordando gli amici
Il 24 maggio si è svolto a San Marino il consueto congresso AISLeC e con l'occasione abbiamo pensato di rivolgere il nostro saluto ad un amico e collega scomparso di recente: il Dr.
Pietro Forte, una persona che ha dato molto all'associazione e alla categoria soprattutto
in termni umani.
Sull'home page del sito AISLeC (www.aislec.it) potete visionare l'iniziativa che gli abbiamo dedicato: "L'assistenza e la passione", un progetto di ricerca o di organizzazione per il miglioramento della qualità delle cure aventi le seguenti finalità:
•Rispetto della Centralitàdel Paziente
•Passione nella pianificazione ed erogazione delle Cure
•Crescita professionale
Quest'anno l'appuntamento di San Marino è stato particolarmente ricco di spunti e di novità
in ambito vulnologico, poiché nell'ultimo congresso nazionale AISLeC, svoltosi a Pero nel
2013 abbiamo intercettato il bisogno di approfondire maggiormente i problemi correlati
all'invecchiamento cutaneo e alle patologie ad esso collegate.
Il focus della nostra attenzione si è concentrato su uno dei principali problemi che affliggono gli anziani fragili, ossia le ferite lacero-contuse, meglio conosciute in ambito vulnologico
con il nome di skin tears.
La letteratura scientifica presenta numerose lacune e in ambito europeo non abbiamo trovato dati esaustivi sulla prevalenza nazionale di queste lesioni. Questa carenza di dati ci ha
spinto ad intraprendere uno studio di prevalenza sull'intero territorio italiano al fine di avere
una chiara fotografia della realtà ad essa collegata.
Durante il meeting abbiamo avuto modo di effettuare una panoramica sulla situazione
delle lesioni da pressione, sulle nuove indicazioni in ambito preventivo e sulle esperienze di
alcuni nostri colleghi.
Tra gli ospiti degni nota ricordiamo il Dr. Antonino Cartabellotta, presidente del GIMBE, che
ha presentato il progetto "Salviamo il Nostro Sistema Sanitario Nazionale".
In breve, la giornata di studio è stata ricca di spunti di riflessione e di momenti di convivialità
e il numero dipartecipanti è stato davvero molto alto.
Sperando vivamente di vedervi numerosi al prossimo congresso nazionale che si terrà ad
Arezzo, vi saluto calorosamente a nome di tutta l'associazione.
Dr. Inf. Massimo Rivolo
Salutiamo e ringraziamo il Dr. Dario Paladino per il contributo dato all'associzione in questi lunghi anni e
diamo il benvenuto al nuovo membro del direttivo, Dr. Giovanni Pomponio.
4 - Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Luglio 2014
II° Meeting di Studio AISLEC, 24 maggio 2014 , San Marino (RSM)
Il meeting si svolto con successo e ha visto una nutrita partecipazione di colleghi che sono rimasti fino alla
fine della giornata.
Le slide del congresso sono reperibili sul sito dell'associazione AISLeC www.aislec.it
Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Luglio 2014-
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Il bendaggio tubolare a tre strati comparato con il bendaggio a corta
estensibilità per la gestione delle ulcere venose degli arti inferiori nella
popolazione anziana
Veronica Ruggeri, Infermiere Specialist in Wound Care Terapia Intensiva Cardiochirurgica - Azienda
Ospdaliero Universitaria Careggi, Firenze
ABSTRACT
Background
L’ulcera venosa è il tipo più comune di ulcera degli arti inferiori. Le ulcere venose degli arti
inferiori (VLU) e l’insufficienza venosa cronica (IVC) costituiscono un notevole problema sanitario e il segreto per gestirle con successo è la terapia compressiva .
L’A.I.S.Le.C. nel 2012 ha effettuato un’indagine di prevalenza in modo da poter rivalutare
il problema e cercare di sensibilizzare maggiormente le istituzioni e tutti coloro che sono
coinvolti nel management . Il dato complessivo della prevalenza, il 16%, ha evidenziato che
il problema delle lesioni agli arti inferiori è gestito in modo disomogeneo e diversificato nelle
diverse aree del territorio italiano, con differenze sostanziali tra il sud ed isole e le restanti
aree .
L'ulcera venosa è un problema clinico complesso che richiede un’integrazione clinico-professionale più funzionale alle esigenze dei pazienti. L’obiettivo principale della terapia resta la
riduzione dell’edema ritenuta clinicamente più significativa delle medicazioni locali.
Tuttavia, malgrado l’impiego della terapia compressiva da vari secoli nella cura dell’edema e
di altre malattie venose e linfatiche degli arti inferiori, ad oggi restano ancora luci ed ombre
che necessitano di ulteriori studi ed approfondimenti.
Obiettivi
Comparare l’efficacia clinica di due tipi di trattamento compressivo (bendaggio a tre strati e
bendaggio a corta estensibilità) nella popolazione anziana con ulcere venose agli arti inferiori.
Quesito secondo la metodologia PICO:
P: Pazienti anziani con ulcere venose degli arti inferiori
I: Applicazione di bendaggio a tre strati
C: Applicazione di bendaggio a corta estensibilità
O: Riduzione dell’area della lesione, guarigione entro 12 settimane
M: RCT open-label
Formulazione del quesito clinico
Il bendaggio tubolare a tre strati è più efficace rispetto al bendaggio a corta estensibilità nella guarigione delle ulcere venose degli arti inferiori nella popolazione anziana?
6 - Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Luglio 2014
Materiali e Metodi
Strategia di ricerca
La ricerca è stata effettuata attraverso l’interrogazione della banca dati PubMed.
Keywords: randomised controlled trials, venous leg ulcer, bandaging system, human.
Limiti: Lingua inglese, adulti aged 65+ years, pubblicazioni degli ultimi 5 anni.
Criteri di selezione: La ricerca si è orientata verso gli RCT, non considerando le linee guida
in quanto estese anche al trattamento di ulcere arteriose, diabetiche, etc.
1 World Union of Wound Healing Societies (WUWHS). Principi di best practice: La compressione nelle ulcere venose
degli arti inferiori. Documento di consenso. Londra: MEP Ltd, 2008.
2 Rossi M, Indagine di prevalenza AISLeC sulle lesioni agli arti inferiori: risultati dello studio italiano, Il Wound Care
basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 4 Numero 1 - Novembre 2013.
3 Ibidem 2.
Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Luglio 2014-
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Tabella dei documenti rilevati
Banche dati
PubMed
Parole chiave
venous leg ulcer [All Fields])
AND bandaging[All Fields]
AND system[All Fields] AND
("randomized controlled
trial"[Publication Type] AND
"humans"[MeSH Terms]
AND "aged "[MeSH Terms])
n.
Documenti
reperiti
1
n. Documenti
selezionati
Tipologia documento
Documenti selezionati
1
RCT
Randomized clinical
trial of three-layer
tubular bandaging
system for venous
leg ulcers.
PMID: 23061541
Tabella 1. Documenti rilevati/selezionati
Descrizione sintetica degli articoli selezionati
Autori/ anno
Weller CD, Evans
SM, Staples MP,
Aldons P, McNeil
JJ
Wound Repair Regen.
2012 NovDec;20(6):822-9
Pazienti
Intervento
Intervento
Risultato (princio fattore
alternativo o
pali outcomes)
eziologico,
gold standiagnostico, dard diagnoprognostico
stico
27 ulcere sono
22 paz.
Studio multicentrico 23 paz. trattati
guarite.
trattati con
Open label a gruppi con bendag3L: (17/23) =
gio a tre strati bendaggio a
paralleli. Sono stati
74%;
(3L)
corta estensirandomizzati 45 paz.
bilità (SS)
SS: (10/22) =46%
Con ulcere venose
(sperimentaa 12 settimane
(controllo).
degli arti reclutati da
le).
ambulatori in contesti Età media dei Età media dei con p = 0,056 (z
test).
pz: 79.3 anni
metropolitani austrapz: 71 anni
liani.
-6 recidive
Pz eleggibili: età >
riscontrate a 5
18 anni, capacità di
settimane dalla
manifestare un valido
guarigione.
consenso allo studio,
-Costo medio per
VLU area < 20 cm2 ,
trattamento: 3L=
ABI > 0.8, circonferen200$; SS= 618$
za alla caviglia ≥ 20 ≤
30 cm. non inclusi in
altri studi.
-Riduzione area
Esclusi: pz con patolodell’ulcera media:
gie epatiche, car3L: 82.4; SS: 70.1
diache, respiratorie,
psichiatriche, sospetta
-12 eventi avversi:
TVP o tromboflebite,
3L: 7 (58%) cellulipz in trattamento con
corticosteroidi.
te e dolore ferita
SS: 5 (42%)
infezione e dolore
ferita.
Commento
Non ci sono differenze statisticamente significative tra i 2
gruppi in termini di tempo e di
guarigione delle ferite.
L’età media dei pz era maggiore per il gruppo di controllo.
-Gli autori non specificano i
dati esatti del tasso di recidiva
per gruppo.
- Applicare un bendaggio 3L
risulta meno costoso e necessita di tempi dimezzati per
l’applicazione (30 min vs 1 ora
per SS).
- Indice di Margolis modificato
a 3 livelli:
-ulcere ≤ 5 cm2 e ≤ 6 mesi: 3L=
8 (35%); SS= 8 (36%);
-ulcere > 5 cm2 o età > 6 mesi:
3L= 10 (43%); SS= 6 (27%);
-ulcere > 5 cm2 e età > 6 mesi
(più gravi): 3L= 5 (22%); SS= 8
(36%).
- Associazione non statisticamente significativa con test
chi-square test.
- Non sono state valutate le
pressioni sotto bendaggio.
Tabella 2. Descrizione sintetica dell’articolo selezionato
8 - Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Luglio 2014
Valutazione critica
Per la valutazione clinica dell’articolo “Studio clinico randomizzato su un sistema di bendaggio tubolare a tre strati per le ulcere venose degli arti inferiori” registrato nell’Australian
Clinical Trials Registry al n. 12608000599370 e pubblicato sulla Rivista della Wound Healing
Society, Wound Rep Reg (2012) 20 822-829 ci si è avvalsi della metodologia CAT (Critical
Apprasail Topics) relativa al trattamento, disponibile sul sito http://www.evidencebasednursing.it e come filo conduttore della checklist Consort 2010.
Titolo ed abstract dello studio
Nel titolo è riportata la natura dello studio, uno studio clinico randomizzato. L’abstract non
è strutturato secondo le indicazioni del Consort come indicato dagli autori. Sono però presenti le informazioni più rilevanti. Il manoscritto è stato ricevuto in data 1 agosto 2011 e
accettato soltanto a luglio 2012.
Lo studio si basa su una domanda di ricerca chiaramente formulata?
Gli autori hanno fornito una chiara descrizione sia del background che degli obiettivi dello
studio, fornendo una dettagliata definizione del quesito di ricerca e degli outcomes da valutare.
P: Pazienti adulti con ulcere venose degli arti inferiori
I: Applicazione di bendaggio a tre strati
C: Applicazione di bendaggio a corta estensibilità
O: Primario: comparazione tra bendaggio 3L e bendaggio SS per la guarigione delle VLU
entro 12 settimane. Secondari: n. di ulcere guarite, la segnalazione di complicanze relative
alla terapia, la qualità di vita, i costi, il tasso di recidiva e gli eventi avversi.
M: RCT open-label
Gli autori hanno utilizzato il disegno di studio adeguato?
I ricercatori hanno condotto un trial randomizzato e controllato open-label multicentrico
(numero non definito di centri aderenti negli Stati Victoria e Queesland) che risponde in
maniera ottimale al quesito di ricerca. L’analisi dei risultati è stata condotta secondo i principi
dell’Intention to treat.
Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Luglio 2014-
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Fig. 1: Diagramma di flusso dei partecipanti all’RTC, Consort 2010.
Si trattava di un campione di pazienti definito e rappresentativo?
L’analisi statistica condotta dagli autori ha definito in 36 (18 per gruppo) il numero di pazienti ne¬cessari a rilevare un 30% di differenza assoluta nella riduzione media percentuale
delle dimensioni dell’ulcera con una potenza dell’80% e un 5% di significatività. I pazienti
arruolati sono stati 45.
Il gruppo sperimentale ed il gruppo di controllo erano simili in termini di prognosi all’inizio dello studio?
I partecipanti, reclutati da febbraio 2009 a gennaio 2011, in ambulatori metropolitani degli
Stati Victoria e Queesland, suddivisi in 2 bracci (23 pz trattati con bendaggio 3L e 22 pz con
SS), presentavano alcune differenze. Innanzitutto l’età media dei partecipanti del gruppo SS
era di 79.3 e contava un soggetto in meno rispetto al gruppo 3L la cui età media era di 71.0.
Le ulcere venose degli arti inferiori erano stratificate secondo l’indice di Margolis ristretto
dagli autori a 3 livelli:
1) ulcere ≤ 5 cm2 e età ≤ 6 mesi;
2) ulcere > 5 cm2 o età > 6 mesi;
3) ulcere > 5 cm2 e età > 6 mesi.
Non vi erano sostanziali differenze tra i gruppi in studio per le ulcere ≤ 5 cm2 e età ≤ 6 mesi
3L= 8 (35%); SS= 8 (36%). Le ulcere > 5 cm2 o età > 6 mesi si presentavano con più frequenza nel gruppo 3L= 10 (43%); SS= 6 (27%). Infine, le ulcere > 5 cm2 e età > 6 mesi erano
presenti maggiormente nel gruppo SS= 8 (36%); rispetto al 3L = 5 (22%).
10 - Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Luglio 2014
Le caratteristiche iniziali dei partecipanti al trial erano pressoché sovrapponibili nei due gruppi (circonferenza del polpaccio, della caviglia, etc). Non sono dichiarate alcune caratteristiche rilevati dei soggetti arruolati: presenza di diabete, capacità di deambulare, caratteristiche della lesione (presenza di essudato, tipologia di tessuto prevalente, etc), misura delle
pressioni sotto il bendaggio e medicazioni di scelta per ciascun paziente.
Il confezionamento del bendaggio 3L prevedeva un primo strato, applicato dalle dita del
piede a sotto il ginocchio, un secondo strato dalle dita dei piedi fino al polpaccio ed infine
un terzo strato dalle delle dita dei piedi fino al malleolo. I partecipanti randomizzati nel gruppo di controllo hanno ricevuto la terapia compressiva standard costituita da un bendaggio
anelastico applicato con tecnica “a otto”. In entrambi i gruppi è stato applicato uno strato
di imbottitura per proteggere le prominenze ossee sottostanti e prevenire lesioni cutanee.
Tutti i partecipanti hanno ricevuto ad ogni visita le medicazioni che l'infermiera riteneva
appropriate (idrogel, idrocolloidi, schiume, medicazioni d'argento, etc). Il protocollo di studio prevedeva un cambio settimanale del bendaggio, più spesso se ritenuto necessario.
Nell’articolo non sono però riportate quali medicazioni siano state utilizzate e quanti cambi
settimanali extra effettuati.
La riduzione percentuale delle dimensioni dell’ulcera è stata definita come: 100* (area 1
– area 2) / Area 1, dove area 1 è la ferita (in cm2) alla settimana zero e area 2 è la ferita
(in cm2) alla guarigione o a 12 settimane. Le misure sono state raccolte dopo formazione
dell’infermiere all’utilizzo del sistema Visitrak® e tramite registrazione fotografica.
Fig. 2 – Esempio schematico di bendaggio 3L dagli studi di Bale e Harding .
4 Bale S, Harding KG, Managing patients unable to tolerate therapeutic compression, Br J Nurse, 12 (19 Suppl.): S4-13, 2003.
Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Luglio 2014-
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Tabella 3 - Caratteristiche demografiche e cliniche dei 45 partecipanti che sono stati randomizzati - Valutazione Iniziale
Tab 3 Demographic and clinical characteristics of 45 partecipants who were randomized to three-layer
and short-stretch compression at baseline assessment
Age in years, mean (SD)
Male gender, n (%)
Caucasian ethicity, n (%)
BMI groups, n (%)
< 20
20-24
24-29
30+
Risk status
Never smoked
Former smoker (≤ 10 years ago)
Former smoker (> 10 years ago)
Current smoker
Normal range of ankle mobility n (%)
Full range
Reduced
Ankle circumference (cm2)
Median (range)
Mean (SD)
Calf circumference (cm2)
Median (range)
Mean (SD)
Ankle brachial pressure index
Median (range)
Mean (SD)
Ulcer location (R : L)
Ulcer area (cm2)
Median (range)
Mean (SD)
Ulcer duration (months)
Margolis Index 22
(0) ulcer size ≤ 5 cm2 and ≤ 6 months, n (%)
(1) ulcer size > 5cm2 or > 6 months, n (%)
(2) ulcer size > 5 cm2 and > 6 months, n (%)
Three layer bendage
(n= 23)
Short stretch bendage
(n= 22)
71.0 (14.6)
14 (58)
23 (96)
79.3 (9.2)
9 (43)
20 (95)
1 (4)
3 (13)
3 (13)
16 (70)
2 (10)
3 (15)
6 (30)
9 (45)
11(48)
2 (9)
7 (30)
3 (13)
14 (64)
4 (18)
4 (18)
0 (0)
18 (78)
5 (28)
20 (91)
2 (9)
24 (21, 30)
24.0 (2.3)
24 (20, 29)
23.9 (2.8)
38 (32, 51)
38.5 (4.5)
36 (27,50)
37.3 (7.2)
1.1 (0.9, 1.6)
1.2 (0.18)
9 : 14
1.2 (0.8, 1.3)
1.1 (0.15)
13 : 9
5 (1.2, 19.8)
6.7 (5.3)
5.8 (5.6)
7 (1.2, 19.0)
7.4 (6.0)
9.5 (10.0)
8 (35)
10 (43)
5 (22)
8 (36)
6 (27)
8 (36)
Bendaggio multistrato: comprende essenzialmente uno strato di lana ortopedica (tipo cotone di germania) a protezione della cute, un bendaggio compressivo e uno strato esterno che mantenga il bendaggio in situ.
Bendaggio a corta estensibilità: confezionato con una benda estensibile dal 40 al 70% .
L’assegnazione dei pazienti al trattamento era randomizzata?
La randomizzazione è stata generata tramite un centro di servizio indipendente via web
(nQuery v7) e stratificato per centro di studio.
La randomizzazione era tenuta nascosta?
Non è stato possibile tenere la randomizzazione nascosta in considerazione della natura
dello studio (open-label) e della natura degli interventi.
I pazienti sono stati analizzati nel gruppo a cui erano stati randomizzati (intention to treat)?
Le analisi sono state condotte secondo intention to treat. Tutti i pazienti randomizzati sono
inclusi nella valutazione.
I gruppi erano simili per tutti i determinanti conosciuti per l’outcome considerato?
12 - Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Luglio 2014
I partecipanti allo studio presentavano alcune differenze evidenziate anche nella tabella 3,
riportata nello studio. Di seguito una sintesi.
Tab. 4 – Riepilogo delle determinanti più rilevanti tra i due gruppi
Le altre determinanti analizzate dai ricercatori sono pressoché sovrapponibili nei due gruppi.
I pazienti erano ciechi rispetto al trattamento?
Non è stato possibile mantenere nascosto ai partecipanti la tipologia di trattamento assegnata (studio open-label).
Gli operatori erano ciechi rispetto al trattamento?
No, trattandosi di studio open-label.
Gli analisti degli outcome erano ciechi rispetto al trattamento?
Non specificato dagli autori.
Il follow-up è stato sufficientemente lungo e completo?
I risultati del follow-up, di cui non sono fornite ulteriori specifiche in merito al protocollo,
sono stati resi noti dagli autori. Delle 27 ulcere guarite, si riscontrano 6 recidive a 5 settimane dalla guarigione. La percentuale maggiore nel gruppo sperimentale. Dal diagramma di
flusso si evince che i persi al follow-up nel gruppo sperimentale 3L = 0 mentre nel gruppo
SS i persi n = 2, morto n=1. Gli autori dichiarano che essendo il numero di riacutizzazioni
molto piccolo, la differenza non è statisticamente significativa 3L= RR = 1.2 (95% IC 0.3 – 5.3).
Dai pochi e confusi dati a disposizione non è possibile effettuare indagini più approfondite.
Quali sono i risultati?
Un totale di 27 ulcere guarite, in misura maggiore nel gruppo sperimentale 17/23 (74%) vs
i 10/22 (46%) del gruppo di controllo p= 0,05; il trattamento sperimentale risulta efficace.
E’ evidenziata una buona tolleranza dei partecipanti allo studio a tutte le visite ambulatoriali
3L= 21 (91%); SS= 17 (73%) con un valore p= 0,10, pertanto significativo.
Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Luglio 2014-
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I ricercatori riportano un dato non correlato da ulteriori e necessari approfondimenti RR
1,2 (95% IC 0,3 – 5,3) di recidiva nel gruppo 3L. Ci sono stati 12 eventi avversi: 7 (58%) nel
gruppo 3L con cellulite e dolore di ferita e 5 (42%) nei trattati con bendaggio a corta estensibilità con infezione e dolore (chi-square 0,56). Gli autori affermano che non ci sono state
differenze significative tra i due trattamenti mentre, da ulteriori analisi e approfondimenti a
partire dai dati grezzi si ricava che il rischio relativo (RR), ossia il rapporto tra la probabilità
che si verifichi un evento in un gruppo esposto (ad un trattamento, ad un fattore di rischio,
ad un fattore protettivo) e la probabilità che si verifichi lo stesso evento in un gruppo di non
esposti (allo stesso trattamento, fattore di rischio, fattore protettivo), è di 1,34 . Se RR è >1
significa che il rischio del verificarsi dell'evento nel gruppo dei trattati o esposti è superiore
rispetto al gruppo di controllo. In questo caso l'esposizione è dannosa.
5 Kirkwood BR, Sterne JAC, Essential Medical statistics, chapter 16 pg 148-164 & chapter 37 pg 447-457, Blackwell publishing,
second edition, 2003.
Eventi Avversi
Rischio Relativo
Tab. 5 – Eventi avversi, tabella di contingenza 2x2
Calcolo del Rischio Relativo nello studio prospettivo: per la dimostrazione dell'esistenza di una associazione tra esposizione e malattia si confronta la "proporzione di casi fra
gli esposti" con la "proporzione di casi fra i non esposti".
RR= (7/23) / (5/22) = proporz. casi fra gli esposti / proporz. casi fra i non esposti = 0.304/0.227
= 1,34
Chi-quadrato 0,342 quindi la differenza è significativa per p < 0.025
Misura dell’associazione:
RR=1,34
Intervallo di confidenza 95%: 0.39 limite inferiore
5.65 limite superiore
Questo dato risulta particolarmente significativo e importante in quanto evidenzia la forza
dell'associazione fra il trattamento (bendaggio 3L) e l'esito (eventi avversi).
14 - Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Luglio 2014
Per quanto riguarda i costi dei trattamenti, determinati dal costo del materiale congiuntamente al costo del tempo assistenziale (quest’ultimo di 46 dollari l’ora) non possono non
essere messe in evidenza notevoli differenze. Il tubolare 3L veniva sostituito settimanalmente
dall’infermiere in trenta minuti circa al costo medio di 2 dollari a settimana. Ai partecipanti
afferenti al gruppo di controllo venivano assegnate al primo trattamento 2 set di bende lavabili (tra un trattamento e l’altro) al costo di 66 dollari. Per il confezionamento della terapia
compressiva era necessaria un’ora circa. Talvolta, però, il bendaggio doveva essere riposizionato più volte in una settimana. Il costo totale medio per il periodo di trattamento risultava
così ripartito: gruppo sperimentale = 200 dollari; gruppo di controllo = 618 dollari.
Figura 3: Variazione media delle dimensioni dell'ulcera nel corso del trattamento di 12 settimane (gli intervalli di confidenza al 95% sono raffigurati in modo simile al boxplot, mediante
baffi).
La riduzione percentuale media delle dimensioni dell’ulcera a 12 settimane di trattamento è
risultata essere nel gruppo sperimentale di 82.4 mentre nel trattamento standard di 70.1 ed
evidenziata dal t test p = 0.23. La differenza tra i due gruppi è di 0,6 cm2 con un IC 1.9 -3.2,
pertanto non vi sono differenze statisticamente significative.
La proporzione di ulcere guarite per i due gruppi è stata stimata con la curva di KaplanMeier mentre il fattore tempo evidenziato con il test dei ranghi logaritmici (log-rank test
p = 0,18). Lo stimatore di Kaplan Meier, noto anche come stimatore del prodotto limite, si
usa per stimare la funzione di sopravvivenza di dati relativi alla durata della vita. Il tempo di
sopravvivenza assume significati diversi in relazione al tipo di evento a cui è interessato il ricercatore. Un grafico della stima di Kaplan-Maier è una serie di gradini orizzontali di ampiezza decrescente che approssima la vera funzione di sopravvivenza per quella popolazione.
Piccoli segni di spunta verticali indicano le perdite, i dati censurati (ad es. se il paziente si ritira
dallo studio). Il test dei ranghi logaritmici, invece, confronta le stime delle funzioni di rischio
di due gruppi in ciascun momento degli eventi osservati.
Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Luglio 2014-
15
Fig. 4 – Percentuale di ulcere guarite nel tempo, per gruppo di trattamento mediante stimatore di Kaplan-Meier.
Quant’è grande l’effetto del trattamento (considerare i diversi end points)?
Questo studio non ha confermato l’ipotesi che la terapia compressiva mediante bendaggio
a tre strati migliori il tasso di guarigione comparato al bendaggio a corta estensibilità. La
spesa relativa al trattamento ha presentato notevoli differenze infatti, il costo totale medio
risultava così ripartito: gruppo sperimentale = 200 dollari; gruppo di controllo = 618 dollari.
Gli altri outcomes ricercati non hanno ricevuto risposte sufficientemente supportate da evidenze scientifiche.
Figura 5. I costi per gruppo per il periodo di trattamento (costi bendaggio e tempo di cura).
16 - Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Luglio 2014
Tabella 6 – Outcomes per gruppo di trattamento al termine dello studio
Table 6 End of treatment outcomes by treatment group
3 L (n= 23)
SS (n=22)
p-value
0.23 (t-test)
70.1 (37.5)
Percentage reduction in ulcer size, mean (SD) 82.4 (32.4)
89 (-8, 100)
100 (-11, 100)
Median (range)
0.52 (Wilcoxon)
2.0 (1.4)
1.7 (1.5)
Riduction in size*
10 (46)
0.056 (z-test)
Number healed at or before 12 weeks, n(%)
17 (74)
0.13 (Wilcoxon)
95 (21)
89 (29)
% of treatment visit with tolerability = Very
comfortable/comfortable,† mean (SD)
16 (73)
0.10 (chi-square)
Reported tolerance at all treatment visit, n (%) 21(91)
0.74 (Wicloxon)
96 (9)
98 (5)
% of treatment visit with compliance = yes,
mean (SD)
0.65 (chi-square)
19 (79)
17 (81)
Reported 100% bendage compliance, n (%)
7 (58)
5 (42)
0.56 (chi-square)
Adeverse event n (%)
Quality of life SF36 score, mean (SD)
34.8 (9.8)
34.4 (7.5)
PCS
55.6 (10.1)
MCS
54.1 (9.0)
Quality of life CWIS, mean (SD)
(n=12)
(n=13)
65.5 (20.3)
55.8 (22.6)
Well being
86.1 (14.6)
72.3 (20.1)
Physical symptoms and daily living
79.3 (22.9)
88.1 (9.5)
Social life
79.2 (13.9)
85.0 (14.5)
Quality of life
*Assessed using log (Area2/Area1), where Area1 = size of ulcer at baseline, Area2 = ulcer size at end of treatment. If ulcer healed, Area2 = minimun size recorded prior to healing.
† The zero values for compression tolerability indicate that some people reported "Unconfortable" at all treatment visits.
Quant’è precisa la stima dell’effetto del trattamento?
Le analisi statistiche sono state svolte per intention to treet (ITT) ossia tutti i pazienti randomizzati, indipendentemente dal trattamento ricevuto o dai risultati del follow-up, sono essere
inclusi nell’analisi dei esiti. Nella presentazione dei risultati e’ necessario descrivere nel dettaglio tutti i partecipanti randomizzati e spiegare come sono stati trattati nell’analisi. Le analisi
statistiche risultano in qualche caso incomplete e/o carenti. I dati più importanti ricavati dallo
studio sono:
27 ulcere guarite: 3L (17/23 = 74%); SS (10/22 = 46%) a 12 settimane con p = 0,056 (z test ).
Tollerabilità bendaggio a tutte le visite n (%): 3L 21(91); SS 16 (73) con 0.10 chi-quadrato.
Eventi avversi n (%): 3L 7 (58); SS 5 (42).
Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Luglio 2014-
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Rischio sperimentale
Rischio controllo
Rischio relativo
Riduzione rischio relativo
Odds ratio
Rischio attribuibile
Number need to treat
(solo ARR è positivo)
Number need to harm
(da utilizzare solo quando il Rischio attribuibile
[ARR] è negativo)
a/a+b
c/c+d
RS/RC
(RCRS)/RC
(a/b)/
(c/d)
RC-RS
1/(RCRS)
1/(RCRS)
I.C. 95%
EER
CER
RR
RRR
Valore
0,739
0,455
1,626
0,626
0,55967178
0,24647392
0,96852029
-0,03147971
0,91858909
0,66261699
2,73010159
1,73010159
OR
3,400
0,97099396
11,90532640
ARR
NNT
-0,285
-4
-0,55935611
-102
-0,00981385
Infinito
NNH
-4
-2
-102
6 z-test: è un test statistico di verifica d'ipotesi
I risultati potranno essere applicati nell’assistenza ai pazienti?
I risultati raggiunti nello studio non consentono di assumere decisioni per orientare la pratica clinica essendo il campione molto ristretto.
Gli outcome considerati sono clinicamente rilevanti?
Gli outcome considerati possono rappresentare un punto di partenza per ulteriori analisi ed
approfondimenti.
I benefici bilanciano i danni potenziali ed i costi?
Essendo il campione molto piccolo, i dati a disposizione sono limitati e non statisticamente
significativi. Ulteriori indagini come ad es. la rilevazione dell’ABPI, delle pressioni sotto il bendaggio, delle caratteristiche delle lesioni, degli eventi avversi, etc si rendono necessarie.
Gli autori raccomandano l’utilizzo del bandaggio 3L anche per motivazioni di tipo economico - gestionale (costo totale del trattamento e maggiore durata nel tempo) ma non sembrano notare gli eventi avversi riportati in seguito al trattamento RR=1,34 IC 95%: 0.39 -5.65.
18 - Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Luglio 2014
I soggetti studiati sono simili al nostro contesto?
La popolazione di soggetti studiati è sovrapponibile ai pazienti seguiti nella re¬altà italiana.
Commenti
Questo RCT presenta alcuni bias metodologici che possono inficiare gli esiti rilevati. I
ri¬cercatori non hanno evidenziato opportunamente i dati relativi al periodo del follow-up
ma hanno fornito una stima approssimativa. È quindi necessario rendere rigorosi i passaggi
metodologici atti ad evidenziare i risultati conseguiti. La proporzione di dati mancanti non
risulta, per questi motivi, accettabile mancando di validità interna.
Risultati
È stato identificato un solo studio eleggibile (45 pazienti arruolati, analizzati per ITT) ed è
stato recuperato il full text. Il bendaggio a tre strati è stato associato ad una incremento delle
guarigioni 17/23 (74%) confrontato al bendaggio a corta estensibilità 10/22 (46%) p= 0,05.
La tolleranza dei partecipanti ai trattamenti ha rivelato buoni risultati 3L= 21 (91%); SS= 17
(73%) p= 0,10.
I questionari sulla qualità della vita (QoL) sono risultati non significativi essendo stati compilati in numero esiguo.
I ricercatori riportano un dato non correlato da approfondimenti RR 1,2 (95% IC 0,3 – 5,3)
di recidiva nel gruppo 3L. Gli eventi avversi, 7 (58%) nel gruppo 3L e 5 (42%) nel gruppo SS
(chi-square 0,56) sono stati ritenuti non significativi dagli autori. Replicando i calcoli RR assume il valore 1,34 di conseguenza il trattamento sperimentale risulta dannoso.
Discussione
I pazienti con ulcere agli arti inferiori trattati con bendaggio a tre strati guariscono più velocemente rispetto a quei pazienti trattati con bendaggio a corta estensibilità. I benefici restano costanti in pazienti con prognosi differenti. Lo studio, però, è effettuato su un campione
non rappresentativo della popolazione e ciò comporta una ampia variabilità. Sono necessari
trial più ampi e con follow-up più prolungati per identificare la guarigione completa dell’ulcera così come le recidive o la formazione di nuove ulcere.
Sarebbe stata adeguata una valutazione relativa alle pressioni sotto il bendaggio e alla capacità di movimento del paziente al fine di identificare precocemente l’insorgere di un eventuale danno cutaneo dovuto al trattamento.
Le analisi sono state effettuate per ITT ma nella presentazione dei risultati manca la descrizione in dettaglio di tutti i pz randomizzati (ineleggibili, con compliance inadeguata o nulla,
persi al follow-up, etc) e la spiegazione di come sono stati trattati nell’analisi.
Gli autori dichiarano l’assenza di eventuali conflitti d’interesse. Lo studio clinico è finanziato
da uno sponsor.
Conclusioni.
La terapia compressiva rappresenta il trattamento cardine delle ulcere degli arti inferiori. La
compressione è solo una fase della terapia effettiva: è infatti importante un’accurata valutazione del paziente e un approccio multidisciplinare per raggiungere gli outcomes desiderati.
Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Luglio 2014-
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Il bendaggio multicomponente ad alta compressione dovrebbe essere utilizzato di routine
per il trattamento delle ulcere venose perché è stato dimostrato che costituisce una terapia
sicura e di elevata efficacia.
Nella scelta del tipo di compressione da utilizzare, i professionisti dovrebbero tener conto
delle preferenze del paziente, dello stile di vita, dell’aderenza al trattamento, del livello di
competenza del professionista e dalle dimensioni e forma dell’arto.
Bibliografia
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Nurse, 12 (19 Suppl.): S4-13, 2003
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Autore della valutazione critica dell’articolo:
Veronica Ruggeri
Inf. Terapia Intensiva Cardiologica Medico – Chirurgica
A.O.U. Careggi - Firenze
Per corrispondenza mail: [email protected]
20 - Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Luglio 2014
Efficacia di un detergente cutaneo per la detersione, il controllo del biofilm e dell’infiammazione di lesioni cutanee croniche: un RCT in singolo cieco di fase III
Andrea Bellingeri§, Francesca Falciani*, Paola Traspedini**, Annalisa Moscatelli°°, Agata Russo+, Gianfranco Tino^, Paolo Chiari^^, Angela Peghetti °.
Corrispondenza: [email protected]
§ I.r.c.c.s. Policlinico San Matteo – Pavia, Italy
*Osservatorio Lesioni Cutanee - SOS Formazione, Qualità e Integrazione delle Competenze - Dipartimento Infermieristico, Ostetrico e Sanitario - Azienda Sanitaria di Firenze – Firenze, Italy
**Ambulatorio Di Vulnologia A.O.Macchi Varese, Italy
°°Area Utenti Fragili S.I.T.R.A. - A.O. Legnano, Italy
+Ospedale Le Molinette Torino, Italy
^ Dipartimento di Scienze Mediche dell'IRCCS "Casa Sollievo della Sofferenza" di San Giovanni Rotondo
(FG), Italy
^^ Centro studi EBN, Azienda Ospedaliero-Universitaria S. Orsola-Malpighi Bologna, Italy
°Governo Clinico, Azienda Ospedaliero-Universitaria S. Orsola-Malpighi Bologna, Italy
ABSTRACT
Background: La stabilizzazione del fondo della ferita, la sua pulizia ed il controllo dell’umidità e della carica batterica locale, sono principi che trasversalmente ed indipendentemente dall’eziologia della lesione vengono saldamente trasmessi nei
momenti di formazione ed inseriti ormai correntemente nelle procedure e percorsi strutturati per la gestione dei pazienti con lesioni cutanee acute e croniche. Da alcuni anni
svariati trial hanno indagato l’efficacia di prodotti contenenti sostanze tensioattive, evidenziando come questi, lasciati in situ per alcuni minuti o dispersi in medicazioni o gel,
permettano la lisi dei ponti di adesione tra la massa del biofilm ed il fondo di lesione.
Gli studi presenti però sono spesso di bassa qualità metodologica e rendono questo ambito, un’area grigia in cui condurre ulteriori ricerche.
Obiettivi:
Valutare l’efficacia clinica Propilbetaina e Poliesanide (Prontosan® B.Braun) associato alla migliore pratica clinico/assistenziale in soggetti portatori di lesioni da pressione o lesioni di origine
vascolare agli arti inferiori, con particolare riguardo alla riduzione significativa della sintomatologia infiammatoria, correlandola alle modalità di utilizzo ed allo stadio delle lesioni trattate.
Disegno dello studio
È stato condotto un trial randomizzato e controllato in singolo cieco tra due gruppi paralleli di pazienti portatori di ulcere cutanee, stratificati per tipologia di lesione.
Setting
Lo studio è stato condotto in 5 centri distribuiti in 4 regioni italiane (Lombardia, Piemonte, Toscana, Puglia), presso strutture di ricovero ospedaliero (geriatrie e medicine)
e servizi ambulatoriali (ambulatori di vulnologia, ambulatori chirurgici, poliambulatori).
Partecipanti:
Sono stati arruolati 289 pazienti:
143 pazienti nel gruppo sperimentale e 146 pazienti nel gruppo di controllo da giugno 2010 a dicembre 2012.
Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Luglio 2014-
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Interventi:
Detersione con Propilbetaina e Poliesanide applicata con un impacco di 5 minuti nel gruppo sperimentale, detersione con soluzione fisiologica o ringer lattato nel gruppo di controllo. In tutti e due i gruppi, la medicazione è stata applicata secondo quanto indicato dalle linee guida evidencebased.
Principali outcome
Risoluzione della sintomatologia infiammatoria misurata rilevando i parametri in
base all'indice BWAT di Bates-Jensen (superficie, profondità, bordo, tipologia tessuto, tipologia di essudato, quantità di essudato, colore perilesionale, edema perilesionale, indurimento tessuto perilesionale, tessuto di granulazione, epitelizzazione).
Dolore,
misurato
con
la
NRS
scale
(Numerical
Rating
Scale)
Risultati
Gli outcomes sono stati calcolati con il T di student P(T<=t) due code verificando l’andamento dei principali outcomes rilevati con la scala BWAT nei diversi tempi di osservazione: T0 vs T1 (7 gg.), T2 (14 gg.), T3 (21 gg.), T4 (28 gg.).
Si sono evidenziate differenze significative tra T0 vs T4 nei seguenti outcome: score globale
della BWAT relativamente agli indici di infiammazione t = 2.25, P value 0.0248, 95%CI (1.28
to 18.72). Segni di infiammazione t = t = 2.1570 P value 0.03, 95%CI (0.88 to 19.12). Riduzione area della ferita t = 1.97, P value 0.049, 95%CI (0.02 to 19.98). Tessuto di granulazione t =
2.02, P value 0.043, 95%CI (0.30 to 19.70). Dolore: non differenze significative tra i due gruppi.
Conclusioni
L’analisi complessiva dei dati raccolti permette comunque di evidenziare la superiorità in termini di efficacia della Propilbetaina e Poliesanide (Prontosan®), associata alla migliore pratica clinica nella riduzione dei segni di infiammazione e nella riduzione dei tempi di guarigione delle lesioni vascolari venose, da pressione e vascolari miste.
Registrazione
Clinical Trial.gov database: NCT01333670
Effectiveness of a detergent for skin cleansing, control of biofilm formation and
inflammation of chronic skin wounds: a single-blinded RCT , phase III.
ABSTRACT
Background: The stabilization of the wound bed, its cleanliness, the control of moisture and local bacterial load, are cut-across principles that, regardless of the etiology of the
wound, are securely transmitted during training, and now currently entered in structured
paths and procedures for the management of patients with acute and chronic skin wounds.
In recent years, several trials have investigated the effectiveness of products containing surfactants. It has been highlighted that, if they are left in situ for a few minutes or dispersed in gel
dressings, they allow the lysis of adhesion links between the biofilm mass and the wound bed.
These
studies,
however,
are
often
of
low
methodological
quality and this area represents now a ground for further research.
22 - Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Luglio 2014
Objectives:
Evaluating the clinical efficacy of Propylbetaine and Polyesanide (Prontosan® B.Braun)
associated with the best clinical practice in patients with pressure wounds or wounds
of vascular origin in the lower limbs, especially with regard to the significant reduction
of the inflammatory symptoms, connected to the use modalities and the wound stage.
Trial plan:
It was conducted a randomized single-blind controlled trial between two parallel groups of patients with skin wounds, stratified by type of wound.
Setting
The study was conducted in 5 centers distributed in 4 regions of Italy (Lombardy, Piedmont, Tuscany, Apulia), at hospital facilities (geriatric and medicine
wards) and outpatient structures (vulnology, surgeries, surgical outpatient clinics).
Participants:
289 patients were enrolled: 143 patients in the experimental group and
146 patients in the control group from June 2010 to December 2012.
Interventions:
Cleansing with Propylbetaine and Polyesanide, applied with a 5-minute wrap in the experimental group; cleansing with saline or lactated Ringer's solution in the control group.
In both groups, the dressing was applied in accordance with evidence-based guidelines.
Main outcome
The main outcome was the resolution of the inflammatory symptoms, measured by detecting the parameters with Bates-Jensen’s BWAT index (Size, depth, edges, Undermining, necrotic tissue type, necrotic tissue amount, Exudate type, Exudate amount, skin color surrounding wound, Peripheral Tissue Edema & Induration, Granulation tissue, epithelialization ).
Pain,
measured
with
NRS
scale
(Numerical
Rating
Scale).
Results
The outcomes were calculated using the Student's two-tailed T P(T < = t), by
checking the main outcomes measured with BWAT scale in the various observation times: T0 vs T1 (7 days), T2 (14 days), T3 (21 days), T4 (28 days).
Significant differences were highlighted between T0 vs T4 in the following outcomes:
BWAT overall scores related to inflammation indexes t = 2.25, P value 0.0248, 95% CI (1.28
to 18.72). Signs of inflammation t = t = 2.1570 P value 0.03, 95% CI (0.88 to 19.12). Wound
area reduction t = 1.97, P value 0.049, 95% CI (0.02 to 19.98). Granulation tissue t = 2.02, P
value 0.043, 95% CI (0.30 to 19.70). Pain: no significant differences between the two groups.
Conclusion
The overall analysis of the data collected makes it possible to highlight the superiority in terms of effectiveness of Propylbetaine and Polyesanide (Prontosan ®), associated with the best clinical practice in the reduction of inflammation and healing
time of venous vascular wounds, pressure wounds and mixed vascular wounds.
Registration
Clinical Trial.gov database: NCT01333670
Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Luglio 2014-
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Norme editoriali
Contenuto:
Norme editoriali per pubblicare sulla rivista Il Wound Care basato sulle prove di efficacia - Italian Journal of WOCN
La rivista IL WOUND CARE BASATO SULLE PROVE
DI EFFICACIA (Italian Journal of WOCN) pubblica
contributi inediti (ricerche, esperienze, rassegne di
aggiornamento, ecc.) riferiti alla teoria e prassi assistenziale, nel campo del wound care e relativi alle
discipline medico-biologiche e sociali, argomenti di
organizzazione, economia e politica sanitaria. Gli
articoli proposti per la pubblicazione debbono essere inviati per e-mail a: [email protected], avendo
l’accortezza che il file zippato non superi i 6 megabyte qltrimenti è necessario che il file venga diviso ed
inviato in più volte, oppure è necessario dividere il
testo da tabelle e figure e procedere all’invio di email separate.
Il testo degli articoli deve essere digitato utilizzando
un programma di video scrittura (tipo MSWord®) e
salvato in formato .doc, su una facciata, con doppia spaziatura (lasciando sulla sinistra un margine
di 5 cm). Il testo deve essere il più conciso possibile, compatibilmente con la massima chiarezza di
esposizione: non si devono in ogni caso superare
le 10-12 cartelle di 30 righe a 60 battute per riga.
Gli articoli devono essere accompagnati da un riassunto significativo in italiano, per un massimo di
250 parole; il riassunto deve essere fornito anche
in inglese. I riassunti sia in italiano sia in inglese devono essere divisi in: Obiettivi, Materiali e Metodi,
Risultati, Discussione, Conclusioni.
Le figure e tabelle devono essere scelte secondo
criteri di chiarezza e semplicità; devono essere numerate progressivamente in cifre arabe ed accompagnate da brevi ed esaurienti didascalie. Nel testo
deve essere chiaramente indicata la posizione di
inserimento. Diagrammi e illustrazioni, allestiti allo
scopo di rendere più agevole la comprensione del
testo, devono essere sottoposti alla rivista in veste
grafica accurata, tale da permettere la riproduzione
accurata senza modifiche.
Le citazioni bibliografiche devono essere strettamente pertinenti e riferirsi esclusivamente a tutti
24 - Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Luglio 2014
gli autori citati nel testo. Nel corpo del testo stesso i riferimenti bibliografici sono numerati secondo ordine di citazione; nella bibliografia al termine
dell’articolo ad ogni numero corrisponde la citazione completa del lavoro al quale ci si riferisce.
La bibliografia dovrà essere redatta secondo le norme riportate nell’Index Medicus.
I modelli sotto riportati esemplificano rispettivamente come si cita: un articolo, un libro, un capitolo preso da un libro.
Calvani M. Monitoraggio e trattamento della fetopatia diabetica. Rec Progr Med 1982; 72:350-55.
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Ferrata A, Storti E, Mauri C. Le malattie del sangue
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Volterra V. Crisi di identità storica ed attuale dello
psichiatra. In: Giberti E (ed). L’identità dello
psichiatra. Roma: Il Pensiero Scientifico Editore,
1982.
3
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