Rassegna stampa dal 01 al 07 Luglio 2014

INDICE
CATEGORIA
DATA ARTICOLO
TITOLO
PAGINA
Expo
La Prealpina
07/07/2014
Il Liberty varesino piace a tutti e
si candida per gli ospiti di Expo
1
La Provincia ed. Varese
07/07/2014
Politica a "lezione" di liberty.
Con il bus targato Expo
2
Il Giorno ed. Varese
06/07/2014
Corsa per l'Autodromo La
scommessa di Maroni per
rilanciare il turismo
4
La Prealpina
06/07/2014
Expo: il Verbano "cartolina" per
la Slovacchia
5
La Provincia ed. Varese
06/07/2014
Una pedalata destinazione
Amsterdam. Ed Expo
6
Il Giorno ed. Varese
06/07/2014
Primi fondi in arrivo Alla Brianza
spettano novecentomila euro
8
La Prealpina
06/07/2014
Stresa capitale mondiale di
modellismo militare
9
La Provincia ed. Varese
06/07/2014
Una questione d'orgoglio Anche
in tempi di crisi
10
La Prealpina
06/07/2014
Plast 2015, dal Varesotto
aderiscono 100 aziende
11
La Prealpina
06/07/2014
Purosangue arabi in gara a Villa
Inzoli
12
Il Giorno ed. Varese
06/07/2014
Trasporti pubblici per l'Expo
13
La Prealpina
06/07/2014
«Ue si schieri contro la
contraffazione alimentare»
14
La Prealpina
06/07/2014
Obiettivo aiuole e bici
15
Il Giorno ed. Varese
05/07/2014
Dal verde alle imprese, luci sul
Sistema Brianza
16
La Prealpina
05/07/2014
Per la cerrese Patrizia Pedrotti i
pm chiedono ancora l'arresto
17
La Prealpina
05/07/2014
A Varese i mille di Locloc. E
l'oggetto utile non si compra ma
si noleggia
18
La Provincia ed. Varese
05/07/2014
Expo, Lula accetta invito del
ministro Martina
19
Il Giorno ed. Varese
05/07/2014
Nel Padiglione Lombardia i
«motori d'Europa»
20
La Prealpina
05/07/2014
«Opere necessarie per il
turismo»
21
La Provincia ed. Varese
05/07/2014
Pedemontana ora è caso
politico Roma s'è svegliata ma
basterà?
22
Il Giorno ed. Varese
05/07/2014
Spazio alle donne Due concorsi
per talenti in rosa
23
La Prealpina
05/07/2014
Un secolo di sanità si celebra
con Scola
24
Italia Oggi
04/07/2014
Expo/Touring: nasce Welcome
to Italy
25
Il Giorno ed. Varese
04/07/2014
Ricerca e sviluppo, patto fra i
26
Motori d'Europa
La Prealpina
04/07/2014
Il "giallo" della bandiera
scomparsa
27
La Provincia ed. Varese
04/07/2014
Il fagiolo dall'occhio nero sale
sul ring «Un punto di forza in
vista dell'Expo»
28
Il Sole 24 Ore
04/07/2014
Expo: sotto la lente la gara
«architetture di servizio»
30
La Prealpina
04/07/2014
Milano ripartirà con Expo: su
produzione e reddito
31
La Prealpina
04/07/2014
Sessanta chilometri di fibre
ottiche
32
La Provincia ed. Varese
04/07/2014
Milano, ai musei ogni volta che
vuoi Card annuale e biglietto
turistico
33
Il Giorno ed. Varese
04/07/2014
Mapj, i pionieri del bio: prodotti
genuini akmzero fin dagli anni
Otta
34
La Prealpina
04/07/2014
Innovazione, ricerca e sviluppo
si scaldano i "motori" d'Europa
35
La Provincia ed. Varese
04/07/2014
La promessa di Lupi a marzo E
l'Expo è sempre più vicino
36
Il Corriere della Sera
04/07/2014
Sì della Fiat, andrà al Salone
Expo dell'auto
37
Il Giorno ed. Varese
04/07/2014
Il turismo riparte dai social
media Viaggio in Italia in cento
cartoline
38
La Prealpina
04/07/2014
Sarà il semestre della
conoscenza con un occhio di
riguardo per Expo
39
La Provincia ed. Varese
04/07/2014
Via i parassiti Poi Renzi parli
40
Italia Oggi
03/07/2014
Cuba in vetrina per i capitali
esteri
41
Il Giorno ed. Varese
03/07/2014
Alitalia ed Etihad vettori ufficiali
della kermesse
42
La Provincia ed. Varese
03/07/2014
La "grande Varese" batterà
Busto
43
Italia Oggi
03/07/2014
Lega ticinesi contro Expo
44
Il Giorno ed. Varese
03/07/2014
I quattro «motori d'Europa»
viaggiano insieme
45
La Provincia ed. Varese
03/07/2014
«Pineta al Sacro Monte? A me
sembra una giungla»
46
Italia Oggi
03/07/2014
Da Alitalia e Etihad 100 voli al
dì
47
Italia Oggi
03/07/2014
Expo a rotoli? Va via il Rotary
48
Il Giorno ed. Varese
03/07/2014
IL CIBO E ILVALORE
DELLASICUREZZA
49
La Provincia ed. Varese
03/07/2014
Street food? Altro che kebab
L'Expo porta polenta e Bruscitti
50
Italia Oggi
03/07/2014
La vera bomba è demografica
51
Italia Oggi
03/07/2014
Dal Cnr 24 eventi sul cibo per il
Padiglione Italia
52
La Prealpina
03/07/2014
Expo vola con Alitalia ed Etihad
53
La Prealpina
02/07/2014
Expo, punto sugli appalti ogni
settimana
54
La Provincia ed. Varese
02/07/2014
Un percorso ad ostacoli per
ritagliarsi delle occasioni
55
La Provincia ed. Varese
02/07/2014
Giovani in gamba con il paese
nel cuore Un'associazione
promuove il territorio
56
La Prealpina
02/07/2014
Expo, altri sette milioni per piani
turistici
57
La Provincia ed. Varese
02/07/2014
Firma gallaratese sui padiglioni
di Expo Bossi farà quelli di
Kazakistan e Monaco
58
La Provincia ed. Varese
02/07/2014
Tutto ruota attorno al patrimonio
lago Cultura e turismo a
braccetto per l'Expo
59
Il Giorno ed. Varese
02/07/2014
Terrazze mediterranee e
giardini medievali: l'anima verde
del sito
60
La Prealpina
02/07/2014
«Gli altri ospedali colonie di
Gallarate»
61
La Provincia ed. Varese
02/07/2014
Parte la festa della Lega che
conta Chiude Salvini. Bossi
"intermezzo"
62
Il Giorno ed. Varese
02/07/2014
Task force contro le frodi
alimentari
63
La Prealpina
02/07/2014
«La burocrazia romana blocca
la defiscalizzazione di
Pedemontana»
64
La Provincia ed. Varese
02/07/2014
Ritardi "romani" per
Pedemontana E l'autostrada
torna ancora a rischio
65
Il Giorno ed. Varese
01/07/2014
Tornavento, rievocata la
battaglia del 1636
66
La Prealpina
01/07/2014
Povertà in crescita, lavoro
scarso
67
La Prealpina
01/07/2014
Da Expo sguardo al futuro» Nei
negozi la Crs crea punti
68
La Provincia ed. Varese
01/07/2014
«Expo? Noi non ne abbiamo
bisogno»
69
Il Giorno ed. Varese
01/07/2014
Villa Reale, verde urbano e
prodotti del territorio: nasce il
padiglione Brianza
70
La Prealpina
01/07/2014
Varese "metropolitana
71
La Prealpina
01/07/2014
Pedemontana al Cipe, pressing
di Maroni
72
La Provincia ed. Varese
01/07/2014
Caravaggio e Garcia Lopez Un
dialogo senza precedenti
73
Il Giorno ed. Varese
01/07/2014
Lotta alla contraffazione L'ex
ministro Catania guida la
commissione d'inchiesta
75
La Prealpina
01/07/2014
L'Isolino Virginia è
irraggiungibile
76
La Prealpina
01/07/2014
Luisa e Carlo han detto sì nel
chiostro del monastero
77
La Prealpina
01/07/2014
Fiera guarda alla filiera
ortofrutta e lancia in anticipo
Fruit Innovation
78
La Prealpina
01/07/2014
Sanità: il futuro è fuori dagli
ospedali
79
La Provincia ed. Varese
01/07/2014
Defiscalizzazione di
Pedemontana il Cipe si fa
attendere
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07/07/2014
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Expo
Il Liberty varesino piace a tutti e si candida per gli ospiti di Expo
VARESE - Politici a spasso,
ieri, sulla strada del liberty
varesino (foto Blitz). Con
qualche eccezione. A salire
sul pullman della Morandi,
che organizza ogni domenica
il tour, sono stati infatti anche
il comandante provinciale dei
Carabinieri
di
Varese,
colonnello Alessandro De
Angelis,
e
il
rettore
dell'Università degli studi
dell'Insubria, Alberto Coen
Porisini, accompagnato dalla
moglie. Quasi irriconoscibile,
in versione sportiva, il rettore
si dice entusiasta del percorso
che, partendo dalla stazione e
proponendo fermate sali e
scendi in piazza Monte
Grappa, Giardini Estensi,
Villa Recalcati, Gotel Palace,
Funicolare, Birreria Poretti,
Villa Panza, promuove la
conoscenza
di
bellezze
territoriali troppo spesso
sottovalutate o date per
scontate.
«Dovrebbero
renderlo obbligatorio per gli
studenti»
commenta,
dicendosi appassionato del
genere Art Nouveau. E
prosegue:« Varese da sempre
ha una vocazione turistica,
trasformata nel dopoguerra in
un fattore di forte crescita
economica, che ha portato
benessere
ovunque.
Per
questo
è
importante
continuare a credere nel
terziario,
cercando
di
valorizzare
le
bellezze
locali». Quanto al pool di
assessori comunali presenti
in forza sul bus del Varese
Liberty Tour, che gode di
patrocinio e collaborazione di
Provincia,
Agenzia
del
Turismo e Comune, anche da
parte loro tanto entusiasmo.
L’assessore alla Cultura,
Simone Longhini, fa notare
come «accanto agli edifici
pubblici, già conosciuti per il
loro valore artistico, è
possibile scoprire le tante
ville private che portano, in
città, i segni di questo stile
floreale che non solo è stato
molto diffuso, ma anche
apprezzato dalla borghesia
del tempo, che sceglieva la
Città Giardino per i suoi
soggiorni
di
vacanza».
Un’iniziativa «molto valida »
anche per l’assessore allo
Sport, Maria Ida Piazza, che
ha
apprezzato
particolarmente la sosta al
Birrificio Poretti in quanto è
«la dimostrazione di come un
colosso internazionale abbia
valorizzato il patrimonio del
territorio». La conferma della
possibilità di scoprire dettagli
sconosciuti
viene
dall’assessore alla Polizia
locale, Carlo Piatti: «La
Morandi Tour merita un
plauso particolare non solo
per l’idea, ma anche per aver
avuto la forza di realizzarla ».
Gli fa eco Stefano Clerici,
assessore
alla
Tutela
ambientale. Infine l’assessore
al Marketing territoriale
Sergio Ghiringhelli che, già
molto impegnato sul fronte di
Expo,
parla
di
«un
importante tassello in fatto di
promozione e attrattività
turistica ». Stefania Morandi,
alla guida della Morandi
Tour, annuncia, per Expo, di
avere una porta riservata a
Malpensa, per i collegamenti
con
Lugano.
«È
un
investimento non indifferente
ma, con qualche contributo
finanziario, ci si può
pensare».
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07/07/2014
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Expo
Politica a “lezione” di liberty. Con il bus targato Expo
Il “Varese Liberty Tour” viene
promosso anche dai politici. Durante la
mattinata di ieri e ad una settimana dal
via dell’iniziativa organizzata da Morandi Tour e patrocinata da Comune di Varese, Provincia ed Agenzia del turismo, le
autorità cittadine hanno potuto toccare
con mano la proposta turistica in chiave
liberty che proietterà Varese nell’anno
di Expo, grazie ad un giro in pullman
organizzato appositamente per loro.
Gli assessori intervenuti si sono
dimostrati soddisfatti, nonché
preparati sulla storia delle bellez-
ze architettoniche di inizio Novecento.
A cominciare dall’assessore alla Cultura Simone Longhini:
«Nell’offerta liberty cittadina c’è
un po’ di tutto, dalle dimore visibili salendo al Sacro Monte ai più
famosi hotel Palace e Villa Recalcati. Questa nuova possibilità
permetterà non solo ai turisti, ma
anche ai cittadini, di conoscere le
nostre eccellenze». Longhini ammette che il “Liberty Tour” vada
a colmare una mancanza piutto-
Viaggio nel liberty per i vip
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
sto grave per un territorio così
ricco di potenzialità come Varese:
«Ci volevano i soldi di Expo 2015.
L’evento che coinvolgerà anche
le nostre latitudini è stato uno
stimolo soprattutto economico
per investire su un aspetto finora
un po’ trascurato».
«Bisognerà abituare la gente a
questo nuovo servizio, la città di
Varese merita di essere scoperta
– afferma l’assessore al Commercio Sergio Ghiringhelli – Anche
per le notevoli differenze che, al-
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Expo
l’interno del liberty stesso, si possono notare: pensiamo alla Birreria Poretti che è un esempio notevole di architettura industriale,
con delle geometrie ben diverse
rispetto allo stile floreale classico
che caratterizza le ville e gli alberghi».
Presente ed interessato anche
il rettore dell’Università dell’Insubria Alberto Coen Porisini,
con cui si ragiona di scelte inerenti al passato che hanno finito per
penalizzare città e provincia:
«Con questo tour si rivivono le
atmosfere di un tempo in cui Varese era effettivamente una città
turistica. Dopo la guerra si è scelto di concentrarsi sullo sviluppo
industriale a discapito del turismo, penalizzando gli incentivi
alla scoperta della nostra bellezza. Pensiamo agli Stati Uniti: lì,
anche i piccoli monumenti senza
storia vengono valorizzati. Noi
invece non siamo in grado di promuovere siti che avrebbero un
valore esponenziale». 1 F. Gan.
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Expo
Corsa per l'Autodromo La scommessa di Maroni per rilanciare il turismo
SARÀ PERCHÉ, come dice
Roberto Maroni, «non c’è
Formula Uno senza Monza». O
perché, come osserva Fabrizio
Sala, «i parchi in Brianza
assumono vitale importanza per
attrarre turisti».Maè un fatto che
alla sesta tappa dell’Expo Tour
organizzato
da
Regione
Lombardia è l’Autodromo a
rubare
la
scena.
Come
eccellenza da spendere nel
2015, e non solo. I riflettori
restano puntati sul futuro di
Monza nell’ambito del Gran
Premio.
Il
governatore
lombardo gioca la carta
dell’ottimismo:
«Ancora
nessuna risposta da parte di
Renzi e del governo sul Gp,
come temevo, quindi ci
muoviamo noi: d’accordo con il
sindaco di Monza, stiamo
studiando delle iniziative. La
Regione si è già attivata a 360
gradi, in Italia e fuori, per
garantire che il Gp di Monza
resti nel calendario mondiale
anche
oltre
la
scadenza
dell’accordo prevista nel 2016».
NONÈ L’UNICA partita in
gioco. La Regione ha chiesto ai
Comuni di Monza e Milano la
possibilità di entrare a far parte
dei proprietari del parco che
circonda l’Autodromo. Un
passo che potrebbe portare in
futuro ad altri cambiamenti.
Alcuni dei quali pianificati
anche in chiave Expo 2015. La
strategia
è
la
diretta
conseguenza dei piani e degli
investimenti fin qui messi in
campo per la Villa Reale e il
verde che la circonda. «I parchi
offrono l’opportunità di attrarre
un tipo di turismo tipicamente
nordeuropeo, che predilige gli
spostamenti a piedi o in
bicicletta - spiega Fabrizio Sala,
sottosegretario all’Expo di
Regione Lombardia - Per questo
stiamo
investendo
sul
potenziamento dei percorsi
ciclopedonali e, a Monza in
particolare, abbiamo recuperato
anche lo storico frutteto
matematico che si trova nel
parco adiacente alla Villa Reale,
utilizzando i contributi dei fondi
di coesione». IL RECUPERO l’appuntamento del 2015».
del frutteto matematico, una [email protected]
delle iniziative messe in campo
per Expo, si inserisce nel più
ampio progetto di Parco Valle
Lambro. «Il piano che farà da
regia - precisa Sala - a tutti gli
interventi di riqualificazione
ambientale messi in cantiere in
Brianza». La Lombardia, prima
regione agricola d’Italia e
seconda in Europa, ha una
naturale vocazione al verde.
«Vogliamo valorizzarla in tutti i
modi e in tutte le sue
componenti - annuncia Maroni
alla fitta platea riunita alla Villa
Reale - compreso il settore
floro-vivaistico.
E
questa
vocazione al verde è un tema
coerente con Expo, con il suo
titolo ‘Nutrire il pianeta, energia
per la vita’ e con la nostra
visione di sviluppo della
Lombardia». Il tema è connesso
con quello del consumo del
suolo. «Noi abbiamo una nostra
visione
sottolinea
il
governatore - ovvero che non si
può procedere ulteriormente a
un consumo di suolo agricolo,
perché
ne
abbiamo
già
consumato abbastanza. Prima di
procedere ad altro consumo,
dobbiamo pensare a come
recuperare i centri storici e le
aree
industriali
dismesse:
perché, lo sappiamo bene, in
ogni provincia lombarda ci sono
aree enormi di ettari e ettari
costruite nel secolo scorso,
quando le imprese avevano
meno
tecnologia
per
la
produzione e quindi bisogno di
più spazio». Di questo si occupa
un progetto di legge regionale
ancora in discussione. In
parallelo corre il lavoro sul
futuro dell’Autodromo e del suo
parco.
«Una
cornice
puntualizza Sala - che racchiude
sport, storia, ambiente. Serve un
grande piano strategico da
approntare con i Comuni di
Monza e Milano. Proprio
l’Autodromoinsegna che per
progetti di questa portata
occorre aprirsi ai privati.
Contiamo di avere novità a
breve e di calare questo asso per
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Expo
Expo: il Verbano "cartolina" per la Slovacchia
ARONA – Anche il delegato
della Comunità Europea
David Wilkinson ad Arona
dove alla giornata slovacca,
organizzata a Villa Ponti è
stato
presentato
un
documento-guida che sarà
poi
distribuito
nelle
ambasciate e dai tour
operator
slovacchi
per
illustrare le bellezze del Lago
Maggiore e dei dintorni ai
potenziali turisti. Wilkinson
ha annunciato che «lunedi’
sarà presentato il padiglione
della Comunità europea e
sarà svelato il suo nome. Il
padiglione sarà davanti a
quello italiano. Sono sicuro
che quello slovacco, nazione
che è entrata dieci anni fa
nell’Ue,
ha
grandi
potenzialità di crescita». Il
sindaco Alberto Gusmeroli
ha chiosato: «E’una iniziativa
unica nel suo genere ed il
documento
contiene
informazioni utili di natura
commerciale e turistica che
potranno essere utili ai turisti
slovacchi e successivamente
anche a quelli di altri Paesi».
La presentazione è stata però
disertata dal delegato Expo
della Regione Lombardia
Fabrizio Sala e dall’assessore
all’economia della Regione
Lombardia
Massimo
Garavaglia
che
erano
annunciati tra i relatori. A
fare gli onori di casa per la
Slovacchia l’ambasciatrice
del governo di Bratislava
Maria Krasnohorka e il
commissario
governativo
all’Expo
Martin
Polak,
mentre
Luigi
Cuzzolin,
console onorario slovacco ha
illustrato
il
documento
intitolato “Il grande Lago
Maggiore”: «Gli operatori
slovacchi saranno ospitati
negli alberghi di Arona e
dintorni.
L’opuscolo
presenterà tutte le possibili
attrazioni del Lago Maggiore
e del Vco, oltre alle
possibilità di escursioni e
visite nelle principali città
d’arte italiane. Sono indicati
ben 960 ristoranti e 78
agriturismi. Dobbiamo far
capire all’estero che non c’è
solo il Lago di Como e di
Garda,
ma
anche
il
Maggiore». In copertina una
splendida foto dell’Isola
Bella. Maurizio Robberto
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Expo
Una pedalata destinazione Amsterdam. Ed Expo
Venticinque ciclisti varesini
sono partiti alla conquista dell’Europa
portando in alto il nome della Città Giardino. Ha preso il via ieri dai Giardini
Estensi la settima edizione della “Varese in Europa”, la manifestazione organizzata dall’Associazione per la cultura
ed il tempo libero.
È dal 2009 che questo gruppo di
amanti del pedale macina chilometri su chilometri all’insegna
della buona compagnia, della
promozione della propria città e
del piacere della scoperta. Negli
anni scorsi la carovana, composta da atleti validissimi nono-
stante l’età non più verde (molti
i partecipanti sopra i 60 anni), ha
raggiunto Palermo per onorare
le vittime degli attentati mafiosi;
in un’altra occasione la meta finale è stata Atene, con un tour
che ha toccato zone particolarmente difficili da attraversare.
Per il 2014 è stata scelta la destinazione di Amsterdam, un
modo per onorare il semestre
italiano al Parlamento europeo
ma soprattutto per celebrare
Expo 2015, facendo conoscere
Varese, le sue bellezze e la sua
passione per il ciclismo al pubbli-
I venticinque ciclisti varesini hanno iniziato la pedalata dai Giardini
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Expo
co potenziale che raggiungerà
Milano il prossimo anno.
La carovana affronterà un
percorso di 1.200 chilometri,
passando per Altdorf – con una
prima tappa di 190 chilometri –
Basilea, Strasburgo (dove ci sarà
l’incontro con l’ambasciatore italiano), Metz, Bastogne e Bruxelles. L’arrivo nella capitale olandese è previsto per il 12 luglio.
La partenza di quest’anno è
stata vissuta nel segno di un caloroso saluto a Vincenzo Bifulco,
presidente di Actl ed anima delle
passate edizioni, purtroppo as-
sente alla pedalata. Il gruppo ha
poi ricevuto la benedizione del
parroco di Masnago, don Mauro
Barlassina, ed ascoltato l’incoraggiamento del sindaco Attilio
Fontana: «La città è onorata di
sostenere questa iniziativa: la vostra è un’impresa di alto livello
sportivo, umano e culturale».
Per seguire in diretta l’avventura si potranno usare Facebook
alla pagina “Varese in Europa”,
il sito dell’associazione www.vareseineuropa. eu, oppure twitter
con l’hashtag #vabruxam
2014. 1 F. Gan.
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Expo
Primi fondi in arrivo Alla Brianza spettano novecentomila euro
UN BANDO da dieci milioni
di euro per la promozione dei
territori in vista di Expo.
Questo
è
quanto
ha
annunciato ieri Fabrizio Sala,
sottosegretario
alla
Presidenza
di
Regione
Lombardia
con
delega
all’Expo,
nel
corso
dell’incontro istituzionale che
si è svolto nel pomeriggio
durante la tappa monzese del
Lombardia Expo Tour che si
è svolta nella Villa Reale.
«Per la prima tranche
erogata, pari a tre milioni di
euro, al territorio brianzolo
andranno 270mila euro che
diventeranno
900mila,
quando il contributo sarà
erogato integralmente», ha
spiegato Sala. Per poter
accedere ai fondi, che
copriranno il 50 per cento dei
costi delle iniziative, sarà
indispensabile che i soggetti
facciano rete e formulino
un’unica proposta per la
Regione che, in una fase
successiva, valuterà i progetti
pervenuti. I diversi soggetti
dovranno quindi attivarsi per
comunicare la manifestazione
d’interesse,
poi,
con
proceduranegoziata dovranno
elaborare le proposte che
possono essere presentate da
associazioni temporanee di
scopo
o
aggregazioni
provinciali.
Il
soggetto
capofila,
che
verrà
individuato, dovrà dialogare
con la Regione. «Il nostro
obiettivo
è
quello
di
coinvolgere tutti i territori sul
tema di Expo per promuovere
l’evento da qui fino al primo
maggio 2015 - ha affermato
Sala -. Vogliamo mettere in
luce le eccellenze e far
conoscere le realtà locali».
AQUESTOproposito,
per
aiutare i territori della
Brianza a fare rete e a
costituire un sistema, il
sottosegretario Sala, su invito
di Dario Allevi, presidente
della Provincia di Monza e
Brianza,
prenderà
parte
all’incontro
che
sarà
convocato a fine mese con
tutti i sindaci del territorio
per illustrare nel dettaglio il
bando
e
spiegare
concretamente
come
formulare le proposte e
sfruttare i fondi messi a
disposizione dalla Regione
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Expo
Stresa capitale mondiale di modellismo militare
STRESA - Stresa si sta per
trasformare nella capitale
mondiale del modellismo
militare. Dall’11 al 13 luglio,
infatti, ospiterà il World
Model Expo. "Un evento che
viene organizzato ogni tre
anni e per ospitare il quale
Stresa
ha
battuto
la
concorrenza di Marsiglia e
Palermo », ha spiegato alla
presentazione
dell’evento
Gaetano Losa, viceprefetto di
Alessandria, già capo di
gabinetto
a
Verbania.
S’annuncia
una
partecipazione da record:
«Finora le iscrizioni, che si
chiudono oggi, sono 630.
Tanto per rendere l’idea,
all’ultima edizione, a Girona
in Spagna, i partecipanti
erano stati 420. Senza
considerare l’indotto: 60 ditte
specializzare nella vendita di
materiale». «Le verifiche
effettuate con gli albergatori
sulle prenotazioni per questo
evento
fanno
registrare
numeri
importanti,
è
esattamente ciò che ci
aspettavamo quando abbiamo
erogato il nostro contributo»,
ha
confermato
il
vicepresidente
della
Fondazione Comunitaria del
Vco, Emanuele Terzoli. «Il
tema di questa edizione è il
periodo napoleonico », ha
precisato Losa. Per questo,
oltre all’esposizione, ospitata
al Palazzo dei congressi, è in
programma, sabato 11, un
evento di grande richiamo:
"Napoleone a Stresa", una
rievocazione della visita del
Bonaparte nel 1797 con la
moglie
Josephine
de
Beauharnais. «Già da venerdì
sarà
possibile
visitare
l’accampamento dei soldati
di Napoleone nel parco di
villa La Palazzola», ha
aggiunto il sindaco Canio Di
Milia. La rievocazione vera e
propria sarà alle 11 di sabato,
con la partecipazione della
Milizia
Napoleonica
di
Bannio Anzino. E al Palazzo
dei congressi sarà allestita
una mostra commemorativa
dei 200 anni di attività
dell’Arma dei Carabinieri:
«Pochi sanno che questo
palazzo dove ora ci troviamo
(il municipio in piazza
Matteotti, ndr) è stata la sede
della prima Stazione dei
carabinieri di Stresa, nel
1863»,
ha
rivelato
il
comandante
provinciale
dell’Arma,
tenente
colonnello
Luca
Politi.
Integra il programma, nella
palazzina Liberty, la mostra
"Gli Albini che fecero
l’Italia. La storia delle truppe
alpine dal 1872 al 1945", nel
cui ambito uno spazio verrà
riservato al Battaglione Intra.
Mauro
Rampinini
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Expo
SIGNORE&SIGNORI
NICOLETTAROMANO
Una questione d’orgoglio
Anche in tempi di crisi
hi ha i denti non ha il pane e chi ha il pane non ha
i denti. Un proverbio che
calza alla perfezione per
noi varesini. Perché, dopo 25 anni d’assenza, al mio ritorno ho
visto il nostro territorio con occhi nuovi, spesso sgranati nel
vedere gradevolissime sorprese
che tuttora mi si presentano.
Capolavori liberty sono disseminati ovunque, discrete quanto anonime stradine sfociano su
ville principesche, immerse in
lussureggianti parchi che farebbero impallidire buon numero
delle celebrate dimore della
“corniche francese”, ma certo,
loro sì che le sanno mettere in
evidenza... E che dire del nostro
lago, riscoperto solo di recente
C
grazie ai mondiali di canottaggio... perché gli stranieri lo portano in auge.
Quel gioiello del Sacro Monte,
patrimonio dell’Unesco, tanto
trascurato e dileggiato: si discute di un rovinoso parcheggio e
non ci si accorge che i lampioni
sulla strada accidentata che conduce al Mosè sono spenti, a rischio e pericolo dei turisti. E poi
l’agonizzante Ippodromo varesino, storico monumento, emblema di un tempo in cui la città
era meta ambita da stranieri e
aristocratici, e che è ora in terapia intensiva nel tentativo di risollevarne le sorti. E allora mi
chiedo, possibile che a Varese
non esista un pizzico d’orgoglio
d’appartenenza? Possibile che i
tanti industriali che a queste terre devono fama e ricchezza non
pensino a dare il loro contributo
per mantenerle in uno stato degno di coloro che le vivono o le
visitano? I tempi sono duri sì, ma
temo che questo refrain cominci
ad essere la scusa per tutto: andiamo, non nascondiamoci dietro un dito, di fortune private a
Varese ve ne sono a iosa, di quelli
che i soldi per aumentare i propri patrimoni li trovano sempre
ma, chissà perché, quando si
tratta di dare una mano alla città
fanno orecchio da mercante.
Che il bosino abbia notoriamente il braccino corto è risaputo, però se almeno in previsione
di Expo si diventasse un po’ più
prodighi, non sarebbe male. Forse è proprio l’indole, troppo riversa su se stessa, che impedisce
di aprirsi: lo notai a bordo del
pullman Morandi destinato idea magnifica - al Liberty Tour.
Un mezzo imponente le cui fiancate riportano la silhouette di
Villa Recalcati in dimensioni faraoniche. Ebbene, al suo passaggio, un signore che passeggiava
col cane non lo ha nemmeno degnato di uno sguardo. Ai varesini
cosa manca, il pane o i denti?
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Expo
Plast 2015, dal Varesotto aderiscono 100 aziende
VARESE - (r.e.) - Ci saranno
anche un centinaio di aziende
varesine all’edizione Plast
2015
(il
Salone
internazionale
triennale
dell’industria delle materie
plastiche e della gomma)
organizzato da Promaplast
srl. In tutto, ad oggi, sono
mille le aziende che hanno
aderito all’evento previsto
dal 5 al 9 maggio del
prossimo anno nel quartiere
espositivo di Fiera Milano a
Rho, in concomitanza con la
settimana inaugurale di Expo.
Nonostante il periodo di crisi
e di recessione che ha colpito
quasi
tutti
i
rami
dell’industria italiana, la
filiera della plastica si
afferma come un settore
solido, riconfermando, a
circa un anno dall’inizio del
Salone, lo stesso numero di
espositori iscritti, nello stesso
periodo, per l’edizione 2012.
A Varese l’industria della
plastica registra un fatturato
con un peso considerevole
sull’economia della provincia
ed anche della Lombardia,
una delle regioni con la più
alta densità di aziende di
questo
settore.
Se
si
considerano i costruttori di
macchine, attrezzature e
stampi per materie plastiche e
gomma si ricordano marchi
storici
come
Bandera,
Comerio Ercole e Macchi,
stabili sul territorio e con
importanti
sviluppi
nei
mercati di tutto il mondo. «Il
settore delle macchine e degli
stampi per materie plastiche e
gomma si mantiene stabile in
un contesto nazionale ancora
di recessione - spiega l’ad di
Promaplast Mario Maggiani
-. Un settore di eccellenza in
Italia,
che
ha
fatto
dell’innovazione il suo punto
di forza. L’edizione 2012 di
Plast ha registrato 1.500
espositori e un totale di
50mila visitatori. Nel 2015,
grazie
anche
alla
concomitanza
con
la
settimana di apertura di
Expo, ci aspettiamo una
presenza ancora più incisiva
sia da parte degli espositori,
sia da parte dei visitatori».
Dalla
nota
di
settore
riguardante il 2013 si evince
che le aziende associate
hanno
registrato
una
produzione complessiva in
crescita dell’ 1,3% e che le
esportazioni si consolidano
come punto di forza: un
fattore fondamentale per il
settore,
che
rappresenta
mediamente oltre il 70% del
fatturato.
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Expo
Purosangue arabi in gara a Villa Inzoli
TRADATE - In sella al purosangue
arabo per correre verso un futuro in
cui si intrecciano diverse proposte.
Ieri mattina, a villa Inzoli, alla
presenza del sindaco Laura Cavalotti
e della giunta quasi al completo
(nella foto Redazione), è stato
presentato il "Primo Gran Premio del
purosangue arabo" calendarizzato per
il 18,19 e 20 luglio. La regia è della
associazione "Pan de mej" e andrà in
scena proprio a villa Inzoli: «Un
avvenimento unico che darà lustro a
Tradate non solo per la qualità degli
esemplari che parteciperanno al gran
premio», ha detto Alessandro Lovo,
uno
degli
organizzatori.
La
manifestazione,
oltre
che
di
Provincia e Comune che l’hanno
patrocinata, conta anche sul marchio
"Expo". «Attraverso il quale - ha
confermato Chicco Ceriani, anche lui
della "Pan de mej" - vogliamo far
conoscere
la
nostra
città,
valorizzandone
le
peculiarità
socio-culturali».
Soprattutto
attraverso il cavallo arabo ma anche
attraverso una serie di iniziative
collaterali che coinvolgono diversi
settori. Fra i quali quello della
ristorazione che, nei giorni in cui si
svolgerà il Gran Premio offrirà menù
a base di prodotti tipici del Varesotto
e più in generale della Lombardia. A
Tradate
arriveranno
circa
un
centinaio di cavalli arabi purosangue,
alcuni degli allevamenti sparsi in
provincia e che spesso vengono
addirittura presi a leasing dagli
sceicchi per le loro manifestazioni.
«Penso sia una manifestazione che
abbina la bellezza di questi splendidi
animali alla natura e al piacere di
stare insieme. davvero un plauso agli
organizzatori e un invito alla
cittadinanza a partecipare», ha
concluso il sindaco Cavalotti.
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Expo
Trasporti pubblici per l'Expo
PER IL 2015 non servono
nuove infrastrutture per auto
e altri veicoli, ma ci vuole un
massiccio intervento sui
trasporti pubblici. Meglio,
quindi,
abbandonare
i
progetti di «espansione» per
alcune strade, in primis la
tratta B1 della Pedemontana,
quella che dovrebbe partire
da Lomazzo, ai confini con il
Varesotto, per arrivare a
Lentate. La posizione è
espressa da Dario Balotta,
responsabile Trasporti di
Legambiente
Lombardia.
«Saranno i trasporti pubblici
il
banco
di
prova
dell’esposizione universale dice l’esponente del cigno
verde - Linee congestionate
di treni e metro, scarsità di
materiale
rotabile
e
tecnologie di segnalamento
inadeguate per la circolazione
dei mezzi sono il vero tallone
di Achille di Expo». TANTE
LE LACUNE individuate da
Legambeinte.
«L’assenza,
oramai
scontata,
dell’adozione di biglietti
integrati
(TrenordATM-Autolinee e ingresso
Expo) sarà la vera croce per i
visitatori e un pessimo
biglietto da visita italiano spiega Balotta - Secondo
alcune stime di Expo 2015
saranno circa 20 milioni i
visitatori
dell’esposizione
universale. Nel periodo che
va dal 1 maggio al 31 ottobre
i padiglioni espositivi di Rho
saranno raggiunti con il treno
dal
32%,
con
la
metropolitana dal 25%, con
l’autobus dal 19%, con
l’automobile dal 20% ed solo
dal 4% con il taxi. Sulla base
di queste stime sono stati
calcolati una media di 130
mila
visitatori
giornalierimasarà nei picchi
festivi con 250 mila visitatori
che i trasporti saranno messi
alla prova». Sempre secondo
le previsioni «il 57% dei
visitatori - ricorda l’esperto
di trasporti - arriverà con i
mezzi pubblici e il 43% con
quelli privati. Se così stanno
le
cose
utilizzeranno
l’accessibilità stradale 8,6
milioni di visitatori contro gli
11,4 milioni che useranno i
mezzi
pubblici».
Basta,
quindi,
privilegiare
la
mobilità su gomma. A
PARTIRE dall’autostrada del
Nord Lombardia «È ardito aggiunge Balotta - ritenere
che i 7 chilometri di tratta B1
della
Pedemontana
da
Lomazzo a Lentate sia
indispensabile per l’Expo».
Ci
si
può
fermare,
nell’opinione dell’animatore
dell’associazione
ambientalista, alla parte che
da
Cassano
Magnago
attraverserà il Varesotto per
terminare in provincia di
Como. Anche in chiave
Expo. «Tutti i quadranti
stradali di accesso - è
l’opinione di Balotta Sostenere che sono urgenti 7
chilometri di autostrada B1
da Lomazzo a Lentate che
peraltro sono destinati al
traffico
residenziale/
pendolare a mio parere non
corrisponde a realtà. Saranno
i trasporti pubblici il banco di
prova
dell’esposizione
universale».
R.V.
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Expo
«Ue si schieri contro la contraffazione alimentare»
MONZA - «Vogliamo far firmare il
protocollo anti contraffazione scritto
dalla Lombardia a tutti i Paesi
europei che parteciperanno a Expo.
Vogliamo l'impegno di tutti i Paesi
europei a contrastare il falso, che
rappresenta un danno grave per tutta
l'economia italiana, basti pensare che
tutto l'export agroalimentare italiano
vale 30 miliardi, mentre il consumo
di prodotti italiani falsificati nel
mondo vale il doppio, per cui
basterebbe una riduzione del 10 per
cento di questi falsi, per dare un
contributo notevolissimo all'industria
agro-alimentare italiana». Lo ha
spiegato il presidente della Regione
Lombardia
Roberto
Maroni,
incontrando i giornalisti al suo arrivo
alla villa Reale di Monza per la sesta
tappa del 'Lombardia Expo Tour'.
Durante l’incontro si sono affrontate
diverse problematiche in vista di
Expo, tra cui quelle agricole
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Expo
Obiettivo aiuole e bici
(sa.m.) - Iniziare a sistemare la zona
della stazione ferroviaria per renderla
più ordinata e meno degradata. Un
piano organico che includa la
partecipazione degli assessorati ai
Lavori pubblici e alle Attività
economiche,
sentendo
i
commercianti della zona, anche in
previsione di Expo 2015. «L’idea è
un progetto di fattibilità per
interventi che vedano innanzitutto la
sistemazione delle aiuole e la
possibilità di trovare uno spazio per il
parcheggio delle biciclette », spiega
l’assessore Danilo Barban (Lavori
pubblici),
sottolineando
anche
l’importanza di contatti con la
ferrovie soprattutto per capire se
esistono luoghi dove realizzare un
deposito per le bici dei pendolari.
«La sistemazione della piazza è
anche nel Pgt. Intanto sistemeremo il
porfido e interverremo sulle aiuole.
Abbiamo inoltre predisposto gli
attacchi per il car sharing con le auto
elettriche». Che la stazione necessiti
di interventi importanti anche come
deterrente a presenze spesso piuttosto
pericolose, con bivacchi soprattutto
nelle ore serali, è un fatto ripetuto da
anni. E ancora costantemente
segnalato da molti cittadini.
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Expo
Dal verde alle imprese, luci sul Sistema Brianza
UN ASSAGGIO di Expo arriva oggi
a Monza: nella rinnovata Villa Reale,
con incontri che inizieranno a trattare
i temi di alimentazione e agricoltura.
In centro città si potranno trovare i
prodotti
dell’agroalimentare
di
qualità al mercato di Campagna
Amica, oltre che eventi in piazza fino
al concerto di Davide Van De Sfroos,
alle 21. Alle 10.30 nel salone da
ballo della Villa Reale si apre la
tavola rotonda «Expo e Verde
Urbano: parchi, orti e giardini per la
qualità della vita nelle città del futuro
»,
organizzato
dall’assessorato
regionale all’Agricoltura e da
Coldiretti Lombardia; alle 14.30, nel
salotto della Regina, «La Regione
incontra il sistema Monza per Expo
2015». Piazza Trento e Trieste si
animerà dalle 9.30 con il mercato
agricolo di Campagna Amica, dove
sarà anche presente lo stand del
consorzio piacentino «La Carne che
piace »: previsti buoni sconto
sull’acquisto di carni presentando il
coupon allegato al «Giorno». Il
nostro quotidiano, media partner
della giornata, viene distribuito
gratuitamente allo stand allestito alla
Villa
Reale.
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Expo
Per la cerrese Patrizia Pedrotti i pm chiedono ancora l'arresto
CERROMAGGIORE - (l.t.)
Richiesta di arresto bis nei
confronti dell’ex direttore
amministrativo dell’ospedale
di Melegnano, la funzionaria
cerrese Patrizia Pedrotti, e di
altri 11 indagati a piede
libero coinvolti nella nuova
Tangentopoli milanese che
ha svelato l’esistenza di una
cupola
in
grado
di
influenzare
la
sanità
lombarda e anche gli appalti
per Expo. L’hanno proposta,
ieri, dinanzi ai giudici del
Tribunale del Riesame di
Milano, i pm Claudio
Gittardi e Antonio D’Alessio,
nell’udienza nella quale è
stato
discusso
l’appello
contro il rigetto della
precedente richiesta di arresto
da parte del gip Fabio
Antezza. Tra gli elementi
portati all’attenzione del
Riesame c’è anche un
“pizzino” sequestrato da cui è
facile dedurre l’alta capacità
di
condizionamento
politico-amministrativo nella
gestione
del
nosocomio
melegnanese da parte del
leader della sedicente copula
di
affaristi,
l’attempato
Gianstefano Frigerio, 74enne
ex segretario della Dc ai
tempi di Tangentopoli e, in
seguito, parlamentare del Pdl.
In altre parole, Frigerio, in
carcere dall’8 maggio scorso,
si sarebbe comportato quasi
come un direttore generale
“ombra” al punto da dare al
direttore
generale
dell’ospedale, Paolo Moroni
(pure lui indagato) una serie
di disposizioni riguardanti
l’organigramma.
Nel
rigettare la prima richiesta di
arresto della 52enne Pedrotti
(destinataria all’inizio 2013
di un altro avviso di garanzia
per turbativa d’asta, quando
operava ancora per l’AO di
Desio-Vimercate,
per
un’indagine
relativa
ad
appalti per la copertura
assicurativa delle Aziende
ospedaliere della regione), il
gip Antezza aveva ritenuto
provata solo l’ipotesi di reato
della turbativa d’asta, non
invece
quella
della
corruzione
(l’altra
contestazione mossa dalla
Procura
del
capoluogo
lombardo).
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Expo
A Varese i mille di Locloc. E l'oggetto utile non si compra ma si noleggia
VARESE
E’
una
rivoluzione
silenziosa
l’espandersi nel mondo della
“sharing
economy”,
l’economia
della
condivisione.
I
suoi
ingredienti principali sono
Internet e la voglia di tornare
a intrattenere rapporti, usare i
beni e condividerli come si
faceva una volta tra vicini di
casa, o nei piccoli paesi, ma
con un orizzonte nazionale e
internazionale. Se n’è parlato
a Milano, alla presentazione
del Documento di Indirizzo
di Sharexpo, promosso da
“Collaboriamo”, Fondazione
Eni Enrico Mattei (Feem),
“ModaCult-Università
Cattolica di Milano” e
“Secolo Urbano”. Si intitola
Collaboriamo un libro di
Marta Mainieri che illustra
10 esempi di portali di
condivisione
italiani
e
internazionali ed è anche il
nome del portale internet
(www.collaboriamo.org)
promosso
dalla
stessa
Mainieri e da altre 3 persone;
fine dichiarato è «aiutare le
start up, le aziende e le
pubbliche amministrazioni a
cogliere
le
opportunità
offerte
dalla
sharing
economy per migliorare i
propri servizi e per crearne di
nuovi e più sostenibili». E’
collegato ad altri 135 siti
suddivisi
per
categorie:
abitare, bambini, denaro,
pubblica amministrazione ...
Uno dei più recenti è
“Locloc” (www.locloc.it), il
primo in Italia dedicato al
noleggio di oggetti fra
privati. E’ nato circa 2 anni
fa dall’esperienza personale
che una designer, Michela
Nosè, ha avuto all’estero.
“Prendi a noleggio ciò che ti
serve e risparmi. Metti a
noleggio ciò che già possiedi
e guadagni”, con questo
motto Locloc è diventato una
community di utilizzatori ed
offerenti. «Ha poco più di un
anno di vita - spiega Nosè -,
ma conta già 15mila iscritti
in Italia, di cui 6500 in
Lombardia, soprattutto a
Milano.
A
Varese
e
provincia, pur non avendo
finora potuto divulgare il
progetto, abbiamo circa mille
iscritti». Locloc fornisce una
bacheca online per incontrare
chi offre oggetti a noleggio:
si va dal martello alla radio
vintage, dal robot da cucina
alla tenda da campeggio, dal
cavalletto per pittori al
costume
femminile
medievale. I più gettonati
sono attrezzi e piccoli
elettrodomestici
d’epoca.
Anche i canoni giornalieri
possono variare da poco più
di un euro a diverse decine.
«Forniamo
anche
una
copertura assicurativa su ogni
oggetto - prosegue Nosè -.
L’iscrizione
e
la
pubblicazione degli annunci
sono gratuite; se qualcuno
prenota un oggetto il sistema
trattiene il 20% del canone di
locazione per coprire le spese
di
gestione
e
di
assicurazione.
Se
la
prenotazione verrà accettata
il pagamento del resto e la
consegna
dell’oggetto
avverranno fisicamente tra le
parti; se per qualsiasi motivo
non fosse accettata, il sistema
restituirà il 20% della
prenotazione». Se in Italia i
problemi più gravi per
qualsiasi iniziativa sono
burocrazia e pressione fiscale
la Sharing Economy sembra
fare eccezione. «Ad oggi non
abbiamo avuto problemi di
inefficienze della pubblica
amministrazione - spiega
Nosè -. Al contrario, siamo
parte
del
progetto
“Sharexpo” che propone la
Sharing
Economy
alle
amministrazioni come ottima
opportunità per la città di
Milano in occasione di
Expo». Mauro Zuccari
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Expo
Expo, Lula
accetta invito
del ministro
Martina
MILANO
Ci sarà anche Luiz Inacio Lula
da Silva, già presidente del Brasile, agli
incontri di carattere internazionale che
l’anno prossimo, a Milano, anticiperanno
l’apertura ufficiale dell’Expo 2015.
La notizia è stata confermata dal
ministro all’Agricoltura, con delega all’Expo, Maurizio Martina.
«L’incontro con Lula – spiega
Martina – si è tenuto presso la
Fondazione Lula. A nome del governo italiano ho invitato l’ex presidentenelnostroPaeseperilgennaio 2015, quando si svolgerà un
evento con il presidente del Consiglio Matteo Renzi, che aprirà il
ciclo di iniziative internazionali
chel’Italiapromuoveràprimadell’apertura di Expo sui grandi temi
dell’esposizione: la sfida della sicurezza alimentare, la sostenibilità dei modelli di sviluppo, la lotta
alla fame, alla povertà e allo spreco
alimentare. Il presidente Lula ha
accettato l’invito. Sarà la prima
personalitàprotagonistadiquesta
iniziativa che coinvolgerà leadership globali da ogni continente». 1
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Expo
Nel Padiglione Lombardia i «motori d'Europa»
UNO SCAMBIO di buone
pratiche per fronteggiare la
disoccupazione e potenziare
le azioni nel campo della
ricerca e dell’innovazione
nelle regioni da sempre
considerate le più produttive
d’Europa. Questi i temi ieri al
centro
dell’incontro
dei
«Quattro Motori per l’Europa
», l’associazione a cui
aderiscono le regioni più
innovative a livello europeo Baden Wurttemberg, Rhone
Alpes,
Catalunya
e
naturalmente Lombardia che si è concluso con la firma
di
una
dichiarazione
congiunta
su
ricerca,
innovazione e sviluppo. Il
governatore della Lombardia,
Roberto Maroni, che da
ottobre 2013 è anche il
presidente di turno dei
quattro motori d’Europa, si è
detto
decisamente
soddisfatto: «Abbiamo fatto
presente le nostre buone
pratiche, in particolare sulla
disoccupazione
giovanile.
Abbiamo sperimentato il
Patto generazionale in 300
aziende della provincia di
Como nelle quali i lavoratori
anziani si sono accordati per
far entrare i giovani e nei
prossimi
giorni
firmerò
l’accordo». Maroni ha fatto
sapere di aver invitato
ufficialmente
i
Quattro
motori a Expo, «mettendo
loro a disposizione lo spazio
nel Padiglione Lombardia e
abbiamo organizzato una
missione comune nel Quebec
che
è
interessato
a
collaborare con i Quattro
motori». LA FIRMA di ieri,
ha aggiunto l’assessore alle
Attività produttive, Ricerca e
Innovazione,
Mario
Melazzini, non è certo un atto
formale perché «faranno
seguito azioni concrete». «In
particolare - ha aggiunto
l’assessore - si lavorerà
sull’integrazione e la sinergia
tra i cluster tecnologici che
hanno sede in ogni regione,
anche con la partecipazione
comune
ai
bandi
del
programma “Horizon 2020”.
Ricerca e innovazione sono
temi strategici e fondamentali
per il rilancio del nostro
tessuto produttivo. Regione
Lombardia crede fortemente
in questo, così come le altre
regioni dei quattro motori. È
una sfida che vogliamo
affrontare insieme». S.C.
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Expo
«Opere necessarie per il turismo»
BISUSCHIO - Con un gioiello
unico come la cinquecentesca
villa dei conti CicognaMozzoni, la più significativa
interpretazione rinascimentale
di una dimora patrizia di
campagna in tutta la Lombardia
occidentale, il turismo e la
cultura possono diventare un
volano
per
rilanciare
l’economia
di
Bisuschio,
sfruttando
l’occasione
dell’Expo di Milano del 2015.
Di questo sono convinti i nuovi
amministratori comunali del
paese della Valceresio, che già
ospita il festival “Sogni all’aria
aperta” e dispone di strutture
come il grande salone del
cinema- teatro parrocchiale o il
percorso vita con attrezzi
ginnici nel verde. Si è pronti ad
investire
per
opere
di
valorizzazione
del
nucleo
storico, come la pavimentazione
delle strade con materiali che
consentano di recuperarne il
loro antico aspetto ed una nuova
configurazione della piazza. Se
si deve incentivare il turismo
fondamentale
è
il
completamento
delle
infrastrutture per raggiungere il
paese. Così, uno dei primi atti
del nuovo sindaco, Giovanni
Resteghini, è stato quello di
scrivere ad Anas ed Rfi,
impegnati rispettivamente nella
realizzazione della tangenziale
Arcisate-Bisuschio
e
della
ferrovia Arcisate-Stabio. «I
lavori di realizzazione della
nuova
superstrada
della
Valceresio», dice Resteghini,
«che dalla zona industriale di
Arcisate raggiungerà il nostro
paese, liberando tra l’altro il
centro storico dal traffico che
ora congestiona la Statale 344
che lo attraversa, sono fermi da
alcuni mesi ma la ripresa
sembra imminente. Quanto alla
ferrovia
Arcisate-Stabio,
vogliamo sia mantenuta la
promessa di riattivare la tratta
terminale
Arcisate-Porto
Ceresio e quindi la stazione nel
nostro paese che era utilizzata,
oltre che dai pendolari, anche
dagli studenti per raggiungere
l’Isis Valceresio in via Roma
che è l’unica scuola superiore
della valle e venne qui
realizzata alla fine degli anni
Ottanta anche per la vicinanza
al collegamento ferroviario.
Sono opere di fondamentale
importanza anche per le realtà
produttive del territorio. Come
amministrazione realizzeremo
un sottopasso della tangenziale
per mantenere il collegamento
pedonale tra il centro paese e la
frazione Piamo, in una zona
dove ci sono il polo scolastico,
ma anche il centro sportivo e
l’area delle feste». Certo non si
attenderà
l’ultimazione
di
queste opere per valorizzare la
villa Cicogna- Mozzoni, i cui
giardini e le sale sono aperti alle
visite in questo periodo tutti i
giorni festivi dalle 9.30 alle 12 e
dalle 14.30 alle 19 e per gruppi
organizzati tutti i giorni su
prenotazione. Sulla base di una
convenzione
con
l’amministrazione comunale è
possibile celebrare in villa
matrimoni civili. Costruita nel
Quattrocento come casa da
caccia, all’epoca circondata da
boschi popolati da orsi, la
splendida villa fu ampliata nel
secolo successivo e s’affaccia
su un giardino all’italiana, con
siepi di bosso, fontane, vasche e
grotte, ispirato a quello
fiorentino
di
Boboli.
È
impreziosita da decorazioni dei
fratelli Campi di Cremona che
affrescarono scene mitologiche
sotto i porticati, mentre nelle
sale si conservano arredi
d’epoca. Nel 1989 fu location
per le riprese dei "Promessi
sposi" televisivi diretti dal
regista arcisatese Salvatore
Nocita e interpretati da attori di
grande livello internazionale
come Alberto Sordi e Burt
Lancaster.
La
biblioteca
divenne quella di don Ferrante.
Roberto
Sala
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Expo
Pedemontana ora è caso politico
Roma s’è svegliata ma basterà?
L’appello di Maroni e delle associazioni imprenditoriali arriva ai parlamentari
Marantelli (Pd): «L’abbiamo finanziata, la finiremo». Candiani: «Basta superficialità»
VARESE
ANDREA ALIVERTI
Varese fa sistema per
centrare al più presto l’obiettivo
della defiscalizzazione. «Pedemontana l’abbiamo finanziata
noi, ci mancherebbe che non vogliamo completarla» ricorda Daniele Marantelli, deputato del Pd.
Ma il senatore Stefano Candiani
provoca: «Servono risposte concrete, non stucchevole retorica,
come su Expo e Malpensa. Renzi
ha rastrellato voti e poi della
Lombardia se ne sbatte?».
Su Pedemontana tutti i partiti
sono pronti a raccogliere l’appello rilanciato ieri dalle rappresentanze del mondo economico varesino, che ribadiscono quanto
sia indispensabile e strategico
per il nostro territorio un collegamento diretto con l’Est della
Lombardia che possa bypassare
il congestionatissimo nodo di
Milano.
«Non stiamo con le mani in mano»
«Che la Pedemontana sia un’infrastruttura strategica è fuori discussione - sottolinea Daniele
Marantelli, deputato varesino
del Pd, che nel 2007 fu relatore
in parlamento del provvedimento di stanziamento di quel miliardo e 250 milioni di contributo
pubblico per la Busto-Dalmine l’abbiamo fatta finanziare noi, ai
tempi del governo Prodi, perciò
siamo i primi ad essere interessati a completare l’opera, nel rispetto delle compensazioni ambientali previste».
Dopo l'impasse al Cipe e le polemiche di questi giorni sul mancato via libera, Marantelli, in contatto con il segretario regionale
del Pd Alessandro Alfieri, si sta
mobilitando per accelerare una
soluzione. «Condividiamo le preoccupazioni delle categorie pro-
La mancata defiscalizzazione, da parte del Cipe, di Pedemontana rischia di trasformarsi in un vero e proprio cappio per l’autostrada
duttive, ma non stiamo di certo
con le mani - fa sapere Marantelli
- Constatate le difficoltà del ministro delle Infrastrutture, stiamo lavorando per produrre un
risultato concreto in tempi ragionevoli. Sono sicuro che su questo
tema il Pd saprà assumere iniziative adeguate e concrete».
Il rischio dell’aiuto di Stato
La partita è delicata, anche perché in Europa pende il rischio che
la defiscalizzazione possa essere
considerata un aiuto di Stato.
Lo sostiene l’ex eurodeputata
verde Monica Frassoni, ma lo
hanno ventilato anche i deputati
Pd Ermete Realacci e Chiara Braga, quest’ultima componente del
direttivo “renziano” del partito,
nell’interrogazione ancora senza
risposta sullo stato di avanzamento di Pedemontana rispetto
alle priorità Expo. Come andrà a
finire? Il senatore leghista Stefano Candiani si schiera con gli
imprenditori varesini, ricordando che più un anno fa in Senato
fu accolto dal governo un emendamento della Lega Nord a favore
della defiscalizzazione: «Ribadire l’importanza di Pedemontana
sembra quasi superfluo, talmente è ritrita la questione. Se Renzi
non ne capisce l’importanza per
questo territorio vuol dire che
agisce con grande superficialità».
Pur non avendo grande feeling
con il premier, Candiani rilancia
la provocazione del presidente di
Confapi Franco Colombo: «Lo
accompagno io a fare un giro,
senza auto blu e in orario di punta, da Varese a Bergamo. Così forse chi come lui vive fuori dalla
realtà si rende conto cosa significa, in termini commerciali e di
salute, tenere sotto scacco la viabilità di un’intera regione». 1
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Expo
Spazio alle donne Due concorsi per talenti in rosa
IMPRENDITORIA
e
solidarietà,
purché
rigorosamente in rosa. Sono
questi i due settori dei
concorsi
lanciati
dal
Padiglione Italia insieme alla
società Expo spa nella
cornice del progetto «Women
for Expo», il network
mondiale di scrittrici, artiste,
imprenditrici
e
persone
comuni che lavora sui temi
dell’alimentazione e che
promuove
l’impegno
femminile
all’Esposizione
universale di Milano del
2015. Da un lato i «Progetti
delle donne», dall’altro i
«Progetti per donne» – questi
i titoli dei due bandi –
rispettivamente rivolti a
start-up al femminile e a
interventi di solidarietà che
migliorino la condizione
delle donne. Il primo
concorso premierà le idee
imprenditoriali legate al tema
dell’Expo,
«Nutrire
il
pianeta, energia per la vita» e
prevede tre riconoscimenti,
da 40mila, 30mila e diecimila
euro (quest’ultimo per under
35), come carburante per
l’avvio di impresa, oltre alla
possibilità di raccontare al
mondo la propria start-up nei
sei mesi dell’Esposizione. Il
secondo concorso, invece, è
rivolto a tutte le realtà del
terzo settore che abbiano già
messo in campo iniziative, in
Italia o all’estero, per il
supporto e il miglioramento
della vita delle donne. In
questo caso ai primi 100
progetti saranno offerti uno
spazio espositivo per sette
giorni all’Expo e visibilità sui
canali di comunicazione del
Padiglione Italia. COME
PROCEDERE? Fino al 31
ottobre si possono candidare i
propri progetti, registrandosi
sul
sito
wepadiglioneitalia.ideatre60.i
t. Allo scadere dei termini,
sarà nominata una giuria
composta da cinque persone
«di rilievo del mondo
dell’imprenditoria
e
dell’industria», che dovranno
stabilire il verdetto finale.
«C’è una familiarità naturale
con il nutrire, il prendersi
cura e il fornire energia alla
vita che inevitabilmente
renderà le donne protagoniste
dell’Esposizione universale a
Milano. Le donne infatti sono
responsabili
da
sempre
dell’attenzione
e
della
solidarietà nei confronti della
propria famiglia ma anche
del genere umano nel suo
complesso», ha detto ieri,
presentando
l’iniziativa,
Diana Bracco, commissario
del Padiglione Italia. L.Z.
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Expo
Un secolo di sanità si celebra con Scola
(a.g.) - Il primo maggio 2015 aprirà il
grande Expo di Milano, ma Busto
Arsizio quel giorno avrà un altra data
da celebrare: un secolo prima, quel
giorno veniva inaugurato l’ospedale
cittadino. Il direttore generale
Armando Gozzini è impegnato fin da
ora nell’organizzazione di eventi
commemorativi
e
ha
chiesto
all’arcivescovo Angelo Scola di fare
visita alla struttura sanitaria nel mese
di aprile. «Dal 1915 l’ospedale ha
sempre rappresentato un importante
punto di riferimento per la
salvaguardia della salute e la cura
delle persone malate - scrive Gozzini
nel suo invito - E’ inserito nella
comunità che serve il territorio
dell’Alto Milanese e del Basso
Varesotto con diagnosi, cure e
riabilitazione, sempre più frutto di
interventi
multidisciplinari
e
interfunzionali ». Il momento
celebrativo sarà aperto alla città,
«atto doveroso verso i tanti operatori
che che lavorano con senso di
appartenenza e con partecipazione a
una
significativa
missione
e
contribuiscono a costruire la storia
dell’ospedale». Gozzini punta alla
presenza di istituzioni civili e
religiose, del volontariato, dei
benefattori che pensano a quanti sono
bisognosi
di
cure.
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Expo
,
Expo/Touring: nasce Welcome to Italy
DI
FRANCESCA SOTTILARO
Non solo food e non solo Milano. In occasione dell’esposizione universale, Expo
Milano 2015 e Touring Club Italiano lanciano Welcome to
Italy un progetto di
comunicazione in
ambito social media
per valorizzare il patrimonio culturale e
paesaggistico volàno dell’Italia. Per
n
ttre mesi, fino al 15
ssettembre 2014, sui
canali ufficiali Fac
cebook e Twitter di
c
Expo Milano 2015 e
E
Touring Club ItaliaT
no, città d’arte, località di montagna, mare,
n
llaghi dialogheranno con i fan attraverso le
cartoline storiche dell’archivio Tci (nella
c
ffoto, uno scorcio di Milano): tra gli scenari
sstorici le Dolomiti, il duomo di Orvieto, il
ttempio di Cerere a Paestum, ma anche i
primi transatlantici nel porto di Genova,
p
la stagione della Dolce Vita. La costiera
amalfitana, musei e capolavori dell’arte,
borghi e filari di viti, la Riviera, il pranzo
al sacco, i primi autogrill, insomma l’Italia
in viaggio, da Goethe ai social media.
L’iniziativa è stata presentata ieri a
Milano da Franco
Iseppi, presidente
del Touring Club Italiano, presente, fra
gli altri, Susanna Legrenzi, responsabile
del team social media
di Expo.
Secondo Gfk Eurisko
ogni anno 15 milioni
di utenti internet in
Italia usano la tecnologia mobile (smartphone e tablet), per
effettuare le prenotazioni di viaggio e si
stima un potenziale di 47 milioni di persone
disposte a farlo in futuro. Mentre vale 4
miliardi di euro il fatturato totale dell’etourism nel 2011 (+13% rispetto al 2010).
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Expo
Ricerca e sviluppo, patto fra i Motori d'Europa
SI TIENE oggi a Milano, a Palazzo
Lombardia, l’incontro dei Quattro
Motori per l’Europa. L’associazione,
a cui aderiscono le regioni più
produttive e innovative a livello
europeo, comprende Lombardia,
Baden Wurttemberg, Rhone Alpes e
Catalunya. Da ottobre 2013 il
governatore
della
Lombardia,
Roberto Maroni, è anche il presidente
di turno dei Quattro Motori
d’Europa. A Palazzo Lombardia si
tiene il tavolo di lavoro a cui
partecipano i rappresentanti dei
Quattro Motori e le loro delegazioni.
Per
Regione
Lombardia,
intervengono il presidente Maroni, il
sottosegretario a Expo 2015 Fabrizio
Sala, il sottosegretario con delega ai
Quattro Motori per l’Europa Ugo
Parolo, gli assessori all’Agricoltura
Gianni Fava e alle Attività
produttive,
Mario
Melazzini.
Nell’incontro, che tratterà anche di
Expo,
verrà
sottoscritta
la
Dichiarazione congiunta su ricerca,
innovazione
e
sviluppo
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Expo
Il "giallo" della bandiera scomparsa
ISPRA - Il cerimoniale
prevedeva l'ammainabandiera
della Grecia e l'alzabandiera
tricolore, ma il drappo
bianco, rosso e verde è
mancato all' appuntamento.
Un momento di imevitabile
imbarazzo ha accolto il
"battesimo" del semestre
italiano
di
presidenza
dell'Unione
Europea
celebrato ieri mattina sul
piazzale
d'ingresso
del
Centro Comune di Ricerca.
Inutile dire che tra le
centinaia di persone di varie
nazionalità europee presenti
alla cerimonia dotate di
macchina
fotografica
e
cellulare per immortalare il
rito della staffetta di bandiere
le battute ironiche alla "solita
Italia" si sono sprecate
creando imbarazzo tra le
autorità presenti e i sindaci
del territorio: possibile che ci
si fosse dimenticati proprio la
bandiera?
Il
problema,
causato da un imprevisto, è
durato una decina di minuti
che sono comunque stati
rallegrati dal Corpo musicale
"Giovanni Colombo" di Sesto
Calende. La banda sestese si
è
esibita
dopo
gli
sbandieratori della Contrada
San Giorgio di Noale e ha
così
avuto
l'inattesa
occasione di farsi apprezzare
da tutti i presenti. Alla fine la
bandiera è comparsa davanti
al
pennone
e
due
rappresentanti del Comitato
del Semestre Italiano hanno
provveduto a completare il
cerimoniale. Un problema
alle bandiere era già capitato
negli anni scorsi quando un
vessillo non aveva voluto
alzarsi sul pennone e a molti
dei presenti l'infortunio di ieri
mattina ha ricordato quella
situazione. La cerimonia era
iniziata con il saluto del
direttore generale del JRC
Vladimir Sucha e del
direttore del sito di Ispra del
CCR, Dan Chirondoian, che
ha poi lasciato la parola a
Irene
Souka,
direttore
generale delle risorse umane
e
sicurezza
nella
Commissione
Europea.
Come tradizione il bilancio di
chiusura del semestre greco
di presidenza europea al CCR
è
stato
illustrato
dal
responsabile Koletsos mentre
Giampiero
Tartaglia,
presidente del Comitato per
l'organizzazione del Semestre
italiano al CCR di Ispra ha
rivolto un saluto alle autorità
illustrando il programma di
eventi che si terranno da
luglio a fine dicembre. Si
parlerà di cultura con una
conferenza sulla Gioconda
«visto che abbiamo chiesto in
prestito il quadro al Louvre
ma non ce l'hanno voluto
dare», ha scherzosamente
spiegato il presidente. Si
parlerà inoltre di cibo con
molte
performance
eno-gastronomiche, con un
occhio a Expo, per il quale il
CCR di Ispra sarà sede
privilegiata per molti eventi.
Il Prefetto di Varese dottor
Giorgio Zanzi ha poi
sottolineato il ruolo del CCR,
«la più importante struttura
straniera in territorio italiano
che è un vanto per la nostra
provincia e per Ispra che lo
ospita. A distanza di 11 anni
l'Italia torna a guidare il
semestre europeo ma allora
era
un
altro
contesto
economico -ha aggiunto
Zanzi. Oggi la nuova
presidenza è un momento
impegnativo che sono sicuro
porterà ottimi risultati. Gli
italiani sono capaci di
togliere il meglio di loro nei
momenti di difficoltà ».
Melissa De Santis, nuovo
sindaco di Ispra ha dato il
benvenuto auspicando una
sempre
maggior
collaborazione col CCR.
Norberto
Furlani
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Expo
Il fagiolo dall’occhio nero sale sul ring
«Un punto di forza in vista dell’Expo»
BREBBIA
Il fagiolo dell’occhio nero,
un prodotto tipico di Brebbia recentemente riscoperto e rilanciato, come
simbolo di unità per il paese ma anche
di promozione, sia in occasione del
semestre europeo di presidenza italiana sia in vista di Expo 2015, dove il cibo
e sarà protagonista.
«Attorno al fagiolo brebbiese sottolinea il sindaco Domenico
Gioia - si è formata una vera e
propria identità civica; per la
nostra comunità, gli appuntamenti legati al ciclo di coltivazione sono diventati eventi attesi e partecipati, a partire dalla
semina, alla raccolta, alla sbacellatura, fino alla degustazione». Un gruppo di volontari,
guidati dallo stesso primo cittadino, provvede a curare la pian-
tagione nel campo messo a disposizione in zona industriale
da un imprenditore locale; anche i brebbiesi nei loro orti,
stanno riscoprendo il fagiolo
autoctono, con cui si possono
realizzare ricette e piatti molto
gustosi, dagli antipasti fino ai
biscotti.
«Mi piacerebbe che le scuole
del paese collaborassero mag-
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giormente magari pensando ad
un logo e a laboratori didattici
con protagonista il fagiolo di
Brebbia che è anche una comunità di cibo certificata da Slow
Food» afferma Gioia, che ricorda la collaborazione con le associazioni del territorio e con la
parrocchia; tutti uniti nel nome
del fagiolo. L’obiettivo è sfruttare il traino del fagiolo per far
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Expo
conoscere il paese ben oltre i
confini del paese e della provincia; due in particolare sono gli
eventi in cui Brebbia vuole essere protagonista, ovvero il semestre di presidenza italiano dell’Europa che vedrà il Jrc di Ispra
in prima fila e ovviamente il
grande evento mondiale di Expo
2015.
«In occasione del semestre spiega il sindaco - stiamo lavorando con il Comitato organizzatore del Jrc per inserire
l’evento legato alla sbacellatura
in programma a ottobre nell’elenco ufficiale degli eventi;
sarebbe un bel successo per il
fagiolo e per Brebbia». L’altra
grande partita da giocare è quel-
la dell’esposizione universale,
che avrà luogo a 50 chilometri
da dove il gustoso legume viene
coltivato. «L’ideale sarebbe organizzare una manifestazione
con protagonisti tutti i prodotti
tipici della provincia di Varese
- osserva Gioia - in vista di Expo
bisogna unire le forze anche per
promuovere i nostri prodotti;
penso al nostro fagiolo, ma anche alle pesche di Monate, al
vino di Angera, ai brutti e buoni
di Gavirate. Manca purtroppo
una regia; l’ideale sarebbe una
manifestazione di una settimana con servizio trasporto dall’area Expo fino al nostro territorio per gustare e acquistare i
prodotti tipici». 1 M. Fon.
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Expo
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Expo
Milano ripartirà con Expo: su produzione e reddito
MILANO - Milano ripartirà
entro l'anno anche grazie ad
Expo, crescerà la produzione
(+1,4%) e il reddito delle
famiglie (+2,6%) da ora al
2016. E' quanto emerge dal
rapporto annuale «Milano
Produttiva» 2014, a cura
dell'Ufficio
studi
della
Camera di Commercio. «A
Milano - si legge nel rapporto
- va il primato di territorio a
più
elevata
densità
produttiva, 228 imprese e
1.171 addetti per km2.
36mila le imprese con titolare
straniero, il 12,7%, +6,2%.
La disoccupazione però
riguarda 80mila giovani,
15-29enni residenti che non
studiano, non lavorano e non
hanno formazione, in due
anni circa 20mila in più. Però
grazie alle multinazionali
vengono creati 274mila posti
di lavoro. Milano concentra il
33% delle multinazionali
estere che investono in Italia:
ce ne sono oltre 3mila, +7%
in cinque anni. Un milanese
su sette lavora per una
impresa estera». Anche le
286mila
imprese
attive
tengono grazie a quelle
straniere (+6,2%), perchè
Milano
è
aperta
nternazionalmente e infatti fa
anche meglio di Francia e
Usa. Infatti mentre gli scambi
rallentano (-2,5% l'export e
-5,9% l'import), Milano
mantiene un primato di
apertura internazionale, pari
al 64,8%, meglio della media
italiana (53,5%) e della
Francia (57,7%) doppiando
addirittura gli Usa (30%). I
settori più in crisi sono quelli
del manifatturiero e dei
servizi. Ma hanno sofferto
anche il commercio (-3,1% il
volume di affari) e i servizi
alla persona (-6,2%). «Pur tra
grandi difficoltà - commenta
Carlo Sangalli -, presidente
della Camera di commercio
di Milano, il sistema
economico milanese resiste,
ma il numero delle imprese
attive, circa 286mila, rimane
invariato
grazie
agli
imprenditori
stranieri.
Preoccupa
invece
il
rallentamento
delle
esportazioni e soprattutto la
disoccupazione
giovanile.
Oggi un under 30 su cinque
non lavora. Nel breve
termine contiamo che l'Expo
sia un importante fattore di
crescita ma non può essere
invocato come il rimedio per
tutti i mali. Occorre allora
uno sforzo straordinario di
istituzioni locali e del
governo per sostenere le
imprese che in questo
moment
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Expo
Sessanta chilometri di fibre ottiche
LEGNANO - Per la città del
carroccio comincia l’era
digitale. Entro il prossimo
mese di settembre Legnano
sarà infatti completamente
cablata con fibra ottica
ultraveloce in grado di
rendere disponibili servizi a
banda ultralarga (si parla di
una velocità di connessione
da un minimo di 30 ad un
massimo di 100 Megabit). In
questo modo Legnano, oltre
ad allinearsi agli standard
europei, entra nelle prime 68
città d’Italia in grado di
fornire servizi ad alto
contenuto tecnologico per
imprese e privati. Il piano di
copertura della rete in fibra
ottica ultraveloce è stato
presentato ieri mattina dagli
amministratori comunali, da
Fastweb e da Telecom Italia.
Programma che ha già
raggiunto oltre 20mila unità
abitative e piccole imprese
grazie a cavi in fibra ottica
che alla fine toccheranno una
lunghezza di 60 chilometri.
E’ dallo scorso gennaio che
le
due
società
di
telecomunicazioni, che qui
lavorano in partnership,
hanno iniziato gli interventi e
portato la fibra ottica dalle
centrali agli armadi stradali
situati a qualche centinaio di
metri
dalle
abitazioni.
L’architettura
usata
(FTTCab) presenta peraltro il
vantaggio, rispetto ad altre
soluzioni, di una maggiore
velocità di realizzazione
dell'infrastruttura,
minori
disagi per i cittadini e una
maggiore copertura a parità
di investimenti. La rete
legnanese è stata inoltre
realizzata in pochi mesi
grazie
anche
alla
condivisione degli obiettivi
con il Comune, cosa che ha
consentiuto di accorciare i
tempi di scavo e di posa con
un impatto minimo sulla città
(in
merito
sono
state
utilizzate e condivise le
infrastrutture
civili
del
Comune
già
disponibili
riducendo la necessità di
nuovi scavi a soli 5
chilometri). «Telecom Italia ha spiegato Gianni Moretto,
responsabile Open Access
Nord Ovest di Telecom Italia
- ha deciso di dedicare una
quota
significativa
del
proprio piano d'investimenti
al programma di sviluppo
delle
nuove
reti
ultrabroadband, sia per la
telefonia fissa che per quella
mobile. A Legnano, infatti,
abbiamo portato non solo la
fibra ottica, ma anche la
nuova rete 4G che oggi copre
quasi interamente il territorio.
Telecom sta costruendo le
autostrade informatiche del
futuro,
in
modo
che
attraverso queste si possano
poi sviluppare quei servizi
che saranno in grado di dare
impulso all'economia locale e
di migliorare la qualità della
vita dei cittadini: basti
pensare alla telemedicina,
alla didattica digitale e
all'utilizzo dell'egoverment
da parte dei privati e delle
imprese». Insomma, Legnano
ha l’opportunità di diventare
una vera "Smart City" e di
diventare attrattiva non solo
per le imprese di servizi
tecnologici. Una carta in più
da giocare in vista di Expo
2015. «La nostra società - ha
fatto eco Sergio Scalpelli,
direttore delle Relazioni
Esterne e istituzionali di
Fastweb - sta investendo per
raggiungere in fibra ottica il
20%
della
popolazione
italiana e portare Internet
ultraveloce a 5,5 milioni di
famiglie e imprese. Vogliamo
offrire il nostro contributo
per dotare il Paese di
un'infrastruttura tecnologica
all'avanguardia che può avere
un ruolo centrale nello
sviluppo economico e nella
competitività dell'Italia, della
pubblica amministrazione e
delle aziende». Luca Nazar
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Expo
Milano, ai musei ogni volta che vuoi
Card annuale e biglietto turistico
Visitare i musei civici di
Milano per la prima volta,
e soprattutto tornare a più
riprese per godere dello
straordinario patrimonio
artistico e culturale del capoluogo lombardo nel corso dell’anno, sarà più semplice. Dal 14 luglio il Comune di Milano darà il via
a una nuova, duplice forma
di abbonamento.
La prima, in previsione anche di Expo 2015, riguarda
i turisti: un biglietto valido
tre giorni che al costo di 12
euro consente l’accesso a
tutte le sedi espositive gestite dal Comune.
Il Castello Sforzesco di Milano
La seconda è invece la nuova
card annuale, al prezzo di 35
euro, che permette l’accesso
libero per un anno a tutti i
musei gestiti direttamente
dal Comune.
Quali? Tra siti più e meno
noti al grande pubblico, nell’elenco figurano Museo Archeologico, Castello Sforzesco, Museo del Novecento,
Museo del Risorgimento, Acquario, GAM - Galleria d’Arte
Moderna, Museo di Storia
Naturale, Planetario e Museo
di Palazzo Morando.
Tra i vantaggi di possedere la
card (in vendita direttamente
alle biglietterie dei musei e
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on-line sul sito ticketone.it;
in formato tessera plastificata o digitale, scaricabile direttamente su smartphone e tablet) gli sconti per l’ingresso
alle “ammiraglie” della cultura meneghina: Palazzo Reale,
Palazzo della Ragione Fotografia e PAC – Padiglione
d’Arte Contemporanea. Oltre
alle riduzioni per visite guidate, audioguide e gadget nei
bookshop; ai laboratori e le
attività didattiche organizzate nelle varie sedi.
Alla novità si accosta, in parallelo, l’adeguamento delle
tariffe d’ingresso nei spazi
museali cittadini: il biglietto
intero costerà 5 euro, 3 il ridotto (studenti e over 65).
Con particolare attenzione a
giovani, disabili, insegnanti,
studiosi e accompagnatori
delle scolaresche (ingresso
gratuito).
In un’ottica di flessibilità si
inserisce un’altra novità prevista dal prossimo 14 luglio:
l’ingresso libero in tutti i
musei civici ogni giorno
durante l’ultima ora di
apertura, e tutti i martedì
pomeriggio a partire dalle
14.
Il Comune ha inoltre stabilito che tutte le biglietterie siano dotate di POS per
il pagamento dei biglietti
d’ingresso con bancomat
o carta di credito.
Rimarranno inoltre a ingresso gratuito le due case-museo, lo Studio Museo
Francesco Messina e la Casa Museo Boschi-Di Stefano, nonché la Cripta di San
Giovanni in Conca.
Per avere una panoramica
aggiornata su collezioni
permanenti, mostre temporanee e attività organizzate all’interno della rete
dei musei civici, è possibile anche consultare il sito:
comune.milano.it nella sezione “Musei e mostre”.
1 Giulio Masperi
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Expo
Mapj, i pionieri del bio: prodotti genuini akmzero fin dagli anni Otta
BISOGNA tornare indietro di
una trentina d’anni per
raccontare l’azienda agricola
Mapj. Prima a Seregno, poi
spostandosi solo di pochi
chilometri, nella più verde
Besana, nel cuore della
Brianza, quello che era un
sogno, si è trasformato in
realtà per Pina Alagia, 57
anni, laurea in riproduzione
animale, pioniera della borsa
della spesa pret-à-porter. Una
volta a settimana, porta a
domicilio a un centinaio di
famiglie residenti in Brianza
una borsa della spesa con
frutta e verdura coltivate nei
suoi campi. Al mattino
raccoglie, nel pomeriggio
prepara le borse e alla sera
consegna a partire dalle
19.30. Cinque o sei chili di
frutta e verdura per un costo
che varia tra i 10-15 euro. Le
famiglie non ordinano ma
accettano quello che è maturo
nell’orto e poche ora dopo
finisce nella borsa: in questo
modo
territorialità
e
stagionalità sono rispettate.
«C’È
UN
RAPPORTO
speciale con i clienti: ci
scambiamo ricette, consigli e
negli anni siamo diventati di
famiglia – svela Pina Alagia
–. Piano piano inizi a
conoscerli e soprattutto a
capire i gusti: ogni borsa alla
fine viene personalizzata,
rispettando sempre i prodotti
di stagione». Ha cominciato a
sperimentare la spesa a
chilometri zero a domicilio
negli anni Novanta. «Ho
iniziato quasi per gioco, con
mio marito Mario, che mi
diceva di provare. Quattro
galline, quattro conigli e
qualche anatra, nei primi anni
Ottanta, che presto sono
diventate duemila – racconta
la titolare –. Pochi anni dopo,
prima del Novanta, a Besana
siamo stati la prima azienda
agricola della provincia di
Milano
ad
avere
la
certificazione per la vendita
di
prodotti
biologici».
Dall’allevamento di animali
da cortile di qualità, alla
coltivazione di ortaggi e
frutta di stagione, il passo è
stato
semplice:
«Per
l’orticoltura devo ringraziare
mio padre Raffaele, la sua
grande passione, che mi ha
passato nel Dna. E mia
mamma
Antonia
che,
nonostante l’età, ancora oggi
è sempre qui con me, nelle
serre e nei campi. Ora c’è
mia figlia con suo marito: un
nuovo inizio». L’azienda
Mapj è un esempio di filiera
corta con i prodotti che dal
campo finiscono direttamente
sulle tavole dei consumatori
anche grazie allo spaccio
aperto il martedì e il giovedì
e sabato mattina. «Per Expo
aderiremo al progetto Orti in
Brianza e nei prossimi anni
vorremmo creare una fattoria
didattica
destinata
alle
scuole».
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Expo
Innovazione, ricerca e sviluppo si scaldano i "motori" d'Europa
bardia, l'incontro dei "Quattro motori
per l'Europa", l’associazione, a cui
aderiscono le regioni più produttive e
innovative a livello continentale e
che comprende Lombardia, Baden
Wurttemberg, Rhone Alpes e
Catalogna. Da ottobre 2013 il
governatore
della
Lombardia,
Roberto Maroni, è anche il presidente
di turno dei Quattro motori d'Europa.
Al tavolo di lavoro parteciperanno i
rappresentanti
delle
quattro
istituzioni e le loro delegazioni. Per
la Lombardia, interverranno il
presidente Maroni, il sottosegretario
a
Expo
2015
e
all'internazionalizzazione
delle
imprese
Fabrizio
Sala,
il
sottosegretario Ugo Parolo, gli
assessori all' Agricoltura Gianni Fava
e alle Attività produttive, ricerca e
innovazione, Mario Melazzini. Tra
gli argomenti al centro dell'incontro
ci saranno, in particolare, lo stato di
attuazione della presidenza lombarda
dei Quattro motori, la partecipazione
delle Regioni che fanno parte
dell'Associazione a Expo e il
documento promosso dalla Regione
Lombardia
sulla
lotta
alla
contraffazione
alimentare.
Nell'occasione,
inoltre,
sarà
sottoscritta
una
dichiarazione
congiunta su ricerca, innovazione e
sviluppo.
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Expo
Un iter complicato
La promessa di Lupi a marzo
E l’Expo è sempre più vicino
Defiscalizzazione, il Cipe rinvia la sua
decisione da più di tre mesi. Il ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi aveva annunciato questo atto come cosa fatta già nella sua visita in
provincia di Varese ai primi di marzo.
Da allora il governatore Roberto Maroni ripete, a vuoto, appelli all’approvazione da parte del Cipe, che però
nonostante il via libera al pre-Cipe
nella seduta del 30 giugno non si è
ancora espresso, rimandando per
l’ennesima volta. Ma di cosa si tratta?
Su un costo complessivo dell’opera
Pedemontana, compresi gli oneri finanziari, di oltre cinque miliardi di
euro, con un finanziamento pubblico
in conto capitale già stanziato per
1,25 miliardi, in ballo c’è l’esenzione
fiscale totale da Ires, Irap e Iva a beneficio della società Autostrada Pedemontana Lombarda Spa (controllata al 78,97% da Serravalle, poi una
serie di istituti bancari - al 13,38 Equiter, al 4,01% Intesa San Paolo, al 3,34
Ubi banca), pari a un valore attuale
di 350-400 milioni di euro.
Oggi, su 67 chilometri di autostrada,
ne sono stati ultimati appena 15 (da
Cassano Magnago a Lomazzo), mentre è a rischio la scadenza Expo per
altri 7,5 chilometri fino a Lentate sul
Seveso. A. ALI.
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Expo
Esposizione Dall’11 al 21 dicembre la prima edizione della manifestazione. Parteciperanno i maggiori costruttori mondiali
Sì della Fiat, andrà al Salone Expo dell’auto
Il Lingotto sarà presente alla Fiera di Milano con tutti i marchi del gruppo
MILANO — L’auto riparte
da Milano con il «Milano Auto Show» che si svolgerà dall’11 al 21 dicembre. Con i costruttori tedeschi, francesi,
coreani e giapponesi, ci sarà
anche la Fiat con tutti i suoi
marchi, a dimostrazione che
il gruppo italoamericano si
sta impegnando per rilanciare l’eccellenza della nostra industria.
Fiat Chrysler Automobiles
(questo il nome che assumerà
al momento della fusione che
avverrà ufficialmente il 1
agosto), dopo gli stanziamenti effettuati per rimodernare i vari stabilimenti ( Pomigliano, Grugliasco, Mirafiori, Melfi), ha deciso di investire anche nell’immagine,
per valorizzare il nuovo posizionamento dei prodotti made in Italy. In Italia operano
una cinquantina di marche
automobilistiche che rappresentano circa il 100% della
produzione mondiale, l’automobile rimane il bene, dopo
la casa, che coinvolge nel suo
acquisto tutta la famiglia, una
cultura, radicata nel nostro
Paese, in cui circolano oltre
37 milioni di veicoli. Promotor, la società organizzatrice,
in accordo con Fiera Milano,
ha deciso di lanciare un nuovo evento internazionale legandolo alla città che ospiterà
dal 2015 l’Expo. Tecnologia,
mondo digitale, design, moda, arte perdono il ruolo statico congeniale alla loro storia,
per diventare parte integrante
di percorsi dedicati, non solo
ristretti al perimetro dei padiglioni (la Fiera Milano offre
un’area esterna di 60mila metri quadrati, ideale per le prove dei mezzi) ma all’interno
della viabilità cittadina, nei
luoghi più rappresentativi al
centro dell’Europa.
Un atto di fiducia di chi
crede nell’uscita della crisi,
un’ occasione per saldare i
rapporti tra politica, finanza
ed industria, creando nuovi
posti di lavoro per centinaia
di giovani che saranno coinvolti nelle varie attività che
una manifestazione di queste
proporzioni è destinata a creare.
Milano è un laboratorio di
innovazione per tutta la mobilità, un punto di osservazione che la confronta con le
altre capitali europee e le varie case potranno presentare
le proprie soluzioni suddivise
in quattro temi: sistemi di
propulsione alternativa a
basso impatto ambientale,
stili di vita emergenti, nuove
tendenze estetiche ed sistemi
per migliorare la qualità e il
comfort a bordo.
Bianca Carretto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Expo
Il turismo riparte dai social media Viaggio in Italia in cento cartoline
A DARE il benvenuto ai
visitatori dell’Expo, l’anno
prossimo, saranno gli scatti
selezionati
dall’Archivio
fotografico del Touring Club
Italiano. Ma già da oggi, fino
al 15 settembre, sette giorni
su sette, sui canali ufficiali
Facebook e Twitter di Expo
Milano 2015 e del Touring,
le città d’arte, le località di
montagna, di mare e dei
grandi laghi dialogheranno
con i turisti, spianando la
strada a itinerari, progetti di
visite, viaggi nell’Italia delle
vacanze. «Da Goethe ai
social media», lo slogan
dell’iniziativa,
battezzata
«Welcometo
Italy».Unprogetto
di
comunicazione pensato per
lanciare
il
patrimonio
culturale,
artistico
e
paesaggistico in chiave 2015,
ma destinato a diventare
molto di più. Almeno stando
all’impegno
preso
ieri
pubblicamente all’Expo Gate
di Milano da due degli
artefici
dell’iniziativa:
Philippe Daverio, che si
candida a suggeritore dei
turisti che si fermeranno a
Milano fino a un massimo di
tre giorni, e Franco Iseppi,
presidente del Touring, che
farà da guida a tutti gli altri,
forte
dell’esperimentato
avviato con gli utenti delle
autostrade. «L’Italia - osserva
Daverio - è un museo diffuso,
il più formidabile del globo
terrestre. A poca distanza dal
sito Expo ci sono Luino, il
lago Maggiore. E c’è Milano,
col suo Museo del Duomo, il
luogo più gettonato d’Italia: 5
milioni di visitatori, contro i
due di Firenze». Tesori
spesso dimenticati dagli
stessi italiani, ma che
acquistano valore diverso
agli occhi degli stranieri.
«Portate un cileno a vedere il
Sacro Monte di Varese o
quello di Varallo e ne parlerà
per mesi ai parenti »,
continua
Daverio.
«Gli
scenari, nel mondo del
turismo, sono cambiati avverte
Massimiliano
Vavassori,
direttore
del
Centro documentazione del
Touring - La novità sono i
vaggiatori che arrivano da
mondi
lontani,
fuori
dall’Europa, e che vanno
intercettati ». A questo dovrà
servire «Grand Tour», un
giro d’Italia per immagini,
scandito in 100 tappe,
indicate
da
altrettante
fotografie di viaggiatori del
Novecento. Un modo per
invitare, prima ancora dei
turisti
del
2015,
la
community dei social media
a suggerire mete e a
condividere esperienze. Nei
programmi del Team Social
Media Expo 2015 anche un
workshop dedicato a giovani
creativi, da organizzare a
Milano con l’obiettivo di
trasformare «Welcome to
Italy» in un gioco da tavolo
da condividere sul web in
modalità Creative Commons.
E soprattutto di costruire un
nuovo modo di promuovere il
turismo.
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Expo
Sarà il semestre della conoscenza con un occhio di riguardo per Expo
ISPRA(n.f.)
Il
Comitato
organizzatore del Semestre di
presidenza
italiana
dell'Unione
europea è presieduto da Giampiero
Tartaglia, vice presidente Maria
Betti, segretario Francesco D'Alberti,
vice segretario Elisa Longobardi,
tesoriere Osvaldo Mattana, revisore
dei conti Paolo Pizziol. Tra gli eventi
previsti una rassegna di film, assaggi
di piatti tipici delle regioni italiane,
degustazione vini, visite guidate a
dimore storiche, un corso di cucina e
di pasticceria, tornei sportivi,
conferenze, mostre, spettacoli. Primo
evento domani alle 17 a Cunardo con
l'inaugurazione della mostra di libri
d'arte
"Pulcino-Elefante",
presentazione del libro "Adriano
Porazzi, mastro xilografo", concerto
di musica medievale di Marco
Casiraghi maestro liutaio, cena e
degustazione di prodotti tipici
bergamaschi, esposizione di due
opere appositamente realizzate da
Giorgio
Robustelli
e
Marco
Ermentini, mostra fotografie degli
artisti
realizzate
da
Giorgio
Matticchio.
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Expo
RIFORME
Via i parassiti
Poi Renzi parli
In Europa Renzi: stiamo
facendo le riforme, allentateci
il patto di stabilità. È lo stesso
ritornello che dice agli italiani: gioca sull’equivoco, lui per
riforme intende quella del
Senato, l’Europa quelle che
dovrebbero fermare gli sprechi e privilegi che sono costati
al paese negli ultimi 10 anni
mille miliardi. Il 40% del
debito pubblico attuale.
Se l’Europa allentasse la
borsa i nuovi debiti serviranno a foraggiare dieci, cento
Mose o Expo 2015 e tutte le
rendite parassitarie senza
paragoni in Europa per continuare a tenere in vita due
milioni e mezzo di parassiti
italiani, i quali con la “controriforma” costituzionale targata Renzi-Verdini, approvata
da un parlamento illegittimo
di “nominati”, mai eletti da
nessuno, terrebbero saldamente il potere nelle loro
mani per qualche altro lustro.
Poi il paragone evocato da
Renzi con la Germania del
1992, autorizzata a sforare,
operazione che l’ha resa forte,
non regge in quanto i tedeschi
non hanno mai avuto una
classe parassita famelica,
incompetente e autoeletta
come la nostra.
Tagli Renzi i 100 miliardi, giù
le tasse e poi chieda di sforare.
_ FRANCESCO DEGNI
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Expo
Cuba in vetrina per i capita
capitali esteri
A Expo 2015 Cuba punta a promuovere
il comparto alimentare: verranno presentati
alcuni prodotti, come i frutti esotici, agrumi,
caffè e rum. L’agricoltura mantiene dunque
la sua importanza, soprattutto per quanto
riguarda la loro incidenza sull’entità merceologica delle esportazioni del Paese. Cuba è in
continua evoluzione, passando da un’agricoltura chimico industriale, intensiva e produttivistica, ad un sistema di produzioni estensiva
e biologica, combinando tradizioni contadine con biotecnologie avanzate. In particolare
Ciudad La Habana, città leader nell’agricoltura urbana, è un esempio di sostenibilità
e sovranità alimentare governata e sostenuta
dall’amministrazione cittadina e statale in
varie forme e modelli organizzativi: dagli orti
privati a quelli popolari, sino ai grandi orti
di ricerca e produzione alimentare. I risultati
raggiunti da questa politica agroalimentare
sono migliorati: riduzione della contaminazione dei suoli, dell’aria e delle acque da parte di pesticidi e fertilizzanti
chimici, diversificazione delle produzioni e dell’alimentazione, riciclaggio dei rifiuti, riduzione al minimo dei
costi di trasporto, sicurezza
alimentare, diminuzione
dell’inquinamento, svilup-
po dell’impiego. Questa realtà si sposa con
il tema «Nutrire il Pianeta Energie per
la Vita». Milano infatti sarà il luogo dove il
mondo si confronterà su un nuovo modello
di sviluppo sostenibile, dimostrando «in primis» di essere città aperta alle innovazioni
politiche e sociali.
A Cuba, tra gli altri settori sviluppati,
spicca la massiccia coltivazione di canna da
zucchero e l’esportazione del nichel per cui il
Paese caraibico è quarto produttore mondiale.
Il governo di L’Avana è sempre più intenzionato ad attrarre capitali stranieri nel suo Paese
e a dar respiro a un’economia stagnante, nel
2013 cresciuta meno di quanto si aspettasse.
Cuba ha infatti ribadito che ha bisogno di
due o due miliardi e mezzo di dollari l’anno
in investimenti stranieri diretti perché possa
portare avanti il proprio modello sociale socialista. Tuttavia, il fatto che questo Stato, da
tempo coinvolto in un percorso di rinnovamento economico e sociale, abbia scelto Expo come
una delle vie lungo le quali
impegnarsi nei prossimi
anni non può che costituire
un buon punto di partenza
per attirare gli investimenti stranieri sulla scia delle
aperture e liberalizzazioni.
Robert Hassan
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Expo
Alitalia ed Etihad vettori ufficiali della kermesse
ALITALIA ed Etihad sono stati
nominati «Official Global Airline
Carriers» di Expo 2015. Per Gabriele
Del Torchio, amministratore delegato
della compagnia italiana, «questa
scelta è la conferma del ruolo di
Alitalia quale asset infrastrutturale
strategico per lo sviluppo del settore
dei viaggi e del turismo nel nostro
Paese». I due vettori assicureranno
circa 100 voli al giorno da e per
Milano, collegandola con 866
destinazioni nel mondo. Di queste,
125 saranno le località collegate con
voli diretti a Milano e 741 le
destinazioni da cui sarà possibile
raggiungere Milano attraverso un
solo scalo. Secondo le previsioni dei
20 milioni di visitatori previsti per
l’Expo 2015, 7,6 milioni saranno
quelli che raggiungeranno Milano
con l’aereo; di questi, 1,5 milioni
arriveranno da mete intercontinentali,
3,3
milioni
da
destinazioni
internazionali
e
2,8
milioni
dall’Italia. «Expo - aggiunge Del
Torchio - sarà un’opportunità
irrinunciabile per il nostro Paese».
Per James Hogan, presidente e ceo
della compagnia degli Emirati Arabi,
«l’Italia è un mercato strategico per
Etihad
Airways».
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Expo
La “grande Varese” batterà Busto
Il progetto proposto da Nicoletti potrebbe portare alla fusione del capoluogo con i Comuni limitrofi
«I centri più piccoli avrebbero solo dei vantaggi, condividendo i servizi e limitando così le loro spese»
MARCO TAVAZZI
La “Grande Varese”
potrebbe diventare realtà. Il
progetto, proposto dal consigliere comunale di Movimento
Libero Alessio Nicoletti, di
dare il via all’iter per arrivare
alla fusione del capoluogo con
gli enti locali limitrofi, incassa
infatti il sì anche di parte della
maggioranza. E, a determinate
condizioni, anche del Pd.
Superare Busto
È soprattutto da Forza Italia
che arriva oggi l’apertura più
interessante, perché mostra
come anche nella maggioranza
ci sia spazio per sostenere questa ipotesi. Gli azzurri non saranno uniti, probabilmente, su
questo tema, ma nel gruppo
verrà data libertà di voto. Il
maggiore sostenitore della
Grande Varese è Piero Galparoli. «Condivido il progetto che
è stato presentato – spiega –
perché potrà dare innanzitutto
un maggiore ruolo alla nostra
città, che oggi come capolugo
tende spesso ad essere oscurata
da Busto Arsizio, che ci ha superato come abitanti. Quindi, una
città più grande potrà avere
maggiore competitività. Inoltre i comuni più piccoli, che
oggi devono sostenere grosse
spese per garantire i servizi ai
cittadini, non avranno più problemi».
Secondo Galparoli i comuni
che potrebbero aderire sono
soprattutto quelli di piccole di-
mensioni: «Penso a Brinzio,
Buguggiate, Lozza e Casciago,
per fare degli esempi. I comuni
che di fatto gravitano su Varese
anche per la maggior parte dei
servizi. Comuni grandi come
Malnate e Induno Olona è difficile che aderiscano».
La prima apertura l’aveva
fatta, nei gironi scorsi, il segretario cittadino democratico
Luca Paris. «Un tema concreto
sul quale i comuni della “Grande Varese” potrebbero da subito lavorare insieme è Expo 2015
– spiega Paris - se, come è nelle
previsioni, saranno circa venti
milioni i visitatori dell’Esposizione Universale che arriveranno nella nostra Regione tra il
mese di maggio e quello di ottobre del 2015, molti di essi
“prenderanno d’assalto” anche
le nostre località».
«Lavorare insieme
per temi importanti
come sarebbe Expo
può essere vincente»
«Fare rete
e unirsi in squadra
è la risposta
a molti problemi»
«Perché Varese e gli altri Comuni dell’area non possono effettuare insieme quel lavoro di
coordinamento necessario per
evitare confusione di ruoli e
competenze? Perché non creare da subito una rete sovracomunale che consenta agli imprenditori locali del settore turistico ma non solo di quello, di
avere degli interlocutori capaci
di dare delle risposte immediate, chiare e soprattutto univoche, alle molte domande che
essi si porranno nei prossimi
mesi?».
Condivisione da trovare
Il Pd parla tuttavia di cooperazione e non di fusione, quindi
nell’idea di Grande Varese dei
democratici c’è per il momento
il “fare rete” mantenendo tuttavia l’autonomia amministrativa dei diversi enti. «È un progetto interessante - dice il capogruppo del Pd Fabrizio Mirabelli - ricalca quello che abbiamo sempre detto, che occorre
mettere insieme risorse e servizi con i comuni limitrofi, come
i trasporti. Il Pgt di Varese è
stato una grande occasione persa da questo punto di vista perché non sono stati coinvolti gli
altri enti locali, che di fatto formano con la nostra città una
“città-territorio”».
E per quanto riguarda il voto
sulla mozione: «Siamo convinti
possa esserci spazio per qualche emendamento, così da trovare una condivisione». 1
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Expo
Lega ticinesi
contro Expo
Una spada di Damocle
pende sulla testa della
partecipazione ticinese a
Expo 2015. È il referendum, in programma il 28
settembre prossimo, chiesto e ottenuto dalla Lega
dei Ticinesi, da mesi in
guerra contro i tre milioni e mezzo di franchi
(poco più di 2 mln e 880
mila euro) stanziati via
decreto dal Consiglio di
stato, l’esecutivo, per la
partecipazione del Cantone elvetico all’esposizione universale. Nel mirino,
quella che il partito definisce «un’idea senza una
vera progettualità e senza
benefici tangibili». «I casi
di corruzione e i ritardi
nei lavori», spiega a ItaliaOggi il capogruppo della
Lega in Gran Consiglio
(il Parlamento cantonale),
Daniele Caverzasio, «ci
portano a dubitare che sia
un evento così importante
per noi. Si chiede alla gente di fare sacrifici, poi si
investono soldi in progetti fumosi e lacunosi, molti
dei quali già sciolti come
neve al sole». Il partito
nazionalista ha raccolto
12.698 firme per ottenere
il via libera alla consultazione popolare, un voto
che rischia di mettere seriamente in forse la presenza ticinese all’appuntamento. Ma il governo a
Milano vuole esserci, ecco-
me. E ha iniziato a cercare strade alternative per
non rimanere fuori dal
padiglione Svizzera, prima nazione al mondo ad
aderire a Expo, dove il Ticino ha un posto riservato
in compagnia degli altri
Cantoni del San Gottardo (Grigioni, Uri, Vallese).
Dietro l’angolo ci sono gli
imprenditori privati, con
una dote di mezzo milione
di franchi, e la decisione
di ricorrere al Fondo
Swisslos, normalmente
utilizzato per «finanziare
o sussidiare opere di beneficenza e opere d’interesse
generale», per un milione di franchi. Ma contro
questa ipotesi la Lega dei
Ticinesi ha inoltrato un
ricorso al Tram, il Tribunale amministrativo cantonale, mentre è allo studio quello da presentare
al Tribunale federale. «È
questione di diritti popolari», sottolinea Caverzasio,
«si fa prevalere la ragion
di stato sulla volontà popolare per salvaguardare
accordi presi».
Silvia Cravotta
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Expo
I quattro «motori d'Europa» viaggiano insieme
SONO considerate i quattro
motori
del
Vecchio
Continente, ovvero le regioni
più avanzate e produttive.
Lombardia,
Catalogna,
Baden Wurttemberg e Rhone
Alpes si incontreranno a
Milano domani per definire
le strategie nella battaglia alla
contraffazione alimentare e
l’adesione
all’Esposizione
universale del 2015. Sarà il
presidente lombardo Roberto
Maroni a fare gli onori di
casa: da ottobre 2013 è al
timone
dell’associazione
«Quattro motori per l’Europa
», fondata nel 1988 per
promuovere la cooperazione
tra il poker di regioni.
L’EXPO è proprio uno dei
temi
dell’agenda
della
presidenza italiana, promosso
come una vetrina per il
rilancio
economico
dell’eurozona e per dare
visibilità al tessuto produttivo
dei 28 Stati membri. In
particolare la Lombardia ha
elaborato un manifesto, il
Protocollo di Milano, per
coordinare
la
battaglia
all’industria
del
cibo
contraffatto. Documento che,
nelle missioni europee dei
vertici di palazzo Lombardia,
ha già raccolto consensi.
Sempre sulla scia dell’Expo,
Milano punta a coinvolgere
gli altri tre alleati in un
potenziamento dell’industria
del
turismo,
attraverso
l’integrazione dell’offerta di
ciascuno.
NELL’INCONTRO
in
previsione
domani,
i
presidenti
delle
quattro
regioni firmeranno anche una
dichiarazione congiunta su
ricerca,
innovazione
e
sviluppo. L’obiettivo, come
indicato nel programma della
Lombardia pubblicato sul
sito dell’associazione, è
quello di «creare legami
transfrontalieri tra i centri
scientifici e le imprese
europee». Le delegazioni
saranno ricevute a Palazzo
Lombardia.
Oltre
al
presidente
Maroni,
interverranno
il
sottosegretario a Expo 2015 e
all’internazionalizzazione
delle imprese, Fabrizio Sala,
il sottosegretario con delega
ai Quattro Motori per
l’Europa, Ugo Parolo, e gli
assessori
all’Agricoltura,
Gianni Fava, e alle Attività
produttive, Mario Melazzini.
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Expo
«Pineta al Sacro Monte?
A me sembra una giungla»
Il proprietario del bar in piazza: «Rami in testa, corrimano mancanti
La scaletta che porta all’unico bagno è dissestata. Indicazioni nulle»
Sacro Monte
VALERIA DESTE
Sentieri dissestati, corrimano di
protezione in legno marci, erbacce che proliferano e rendono
poco agibili i passaggi, rami secchi che penzolano come fossero
tante spade di Damocle sulla
testa dei pellegrini, illuminazione della pineta assente. Questa
è l’incuria che viene denunciata
dal proprietario del bar Pineta
al Sacro Monte, il signor Giuseppe.
Non vedi dove mettere i piedi
«Si parla tanto di rilanciare il
turismo al Sacro Monte - lamenta - e poi il Comune non si occupa di curare queste piccole cose». Piccole cose che, però, in
alcuni casi potrebbero tradursi
in incidenti anche pericolosi.
«Ci sono dei corrimano di protezione mancanti, perché hanno
ceduto, e altri che sembrano solidi ma in realtà non lo sono spiega il signor Giuseppe - In
questi brevi sentieri immersi
nella pineta passeggiano famiglie con bambini e anziani. Prima o poi qualcuno, aiutandosi
a percorrerli appoggiandosi al
corrimano, si farà male».
Altro nervo scoperto è la scaletta che dalla piazzola del Sacro
Monte conduce all’unico bagno
pubblico presente. «Gli scalini
sono tutti dissestati. Faccio fatica io a percorrerli, figuriamoci
una persona anziana. Vanno sistemati e resi nuovamente agibili in sicurezza. Il Comune non
è nemmeno venuto a tagliare
Dalla piazzetta del Sacro Monte c’è una scala che sembra condurre all'inferno VARESEPRESS
l’erba che invadeva i gradini: dopo che diversi clienti sono venuti a lamentarsi da me perché non
vedevano dove poggiare i piedi,
mi sono vergognato e ho fatto io
stesso un po’ di pulizia».
A questo si aggiungono i rami
secchi penzolanti dai pini che
sovrastano non solo parte del
passaggio che conduce al bar,
ma anche la scaletta utilizzata
per raggiungere il bagno. «Sono
attaccati per il rotto della cuffia.
Mia moglie è già stata colpita tre
«I turisti non sanno
come arrivare
al Santuario
e chiedono a noi»
volte da un ramo secco che si è
staccato ed è caduto a terra. Ho
più volte sollecitato il Comune
al taglio di questi rami, con il
prossimo vento forte ne cadranno degli altri: e se la prossima
volta ci fosse sotto un bambino
o un anziano?».
La soluzione: un custode
Il signor Giuseppe sostiene di
non aver visto negli ultimi sei
mesi alcun addetto del Comune
passare per la pulizia del verde.
«Ci sono sterpaglie ovunque.
Per mantenere questo posto in
ordine, secondo me, servirebbe
una sorta di custode che venga
incaricato di monitorare lo stato
di salute delle panchine, dei
lampioni, dei corrimano, delle
erbacce e di tutto il resto, per poi
intervenire dove serve. Una vol-
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ta questo posto era un vero paradiso, ben curato e ben tenuto:
oggi è un po’ abbandonato a se
stesso. Io cerco di mantenerlo
in ordine e intervenire dove necessario, ma non è un lavoro di
mia competenza. Se mi facessi
male durante un intervento di
muratura o di taglio poi chi mi
rimborsa del danno? Mi sentirei
dire che non era compito mio
fare quel lavoro ed è così».
Dulcis in fundo, la carenza di
cartelli informativi. «Regolarmente, tre o quattro volte al
giorno - conclude il proprietario
del bar -, qualche turista entra
per chiedere che strada deve
seguire per raggiungere il Santuario. C’è una indicazione ma
è poco visibile. La segnaletica
andrebbe migliorata e potenziata anche in vista di Expo». 1
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Expo
Da Alitalia
e Etihad
100 voli al dì
Alitalia ed Etihad Airways, la compagnia di bandiera degli Emirati Arabi
Uniti, sono stati nominati
Official Global Airline Carriers di Expo 2015. Dei 20
mln di visitatori previsti per
l’Expo - tra il 1° maggio e il
31 ottobre 2015 - 7,6 mln arriveranno in aereo. Di questi, 1,5 mln giungeranno da
mete intercontinentali, 3,3
mln da altri paesi e 2,8 mln
dall’Italia. I due vettori assicureranno circa 100 voli
al giorno da e per Milano,
collegando la città con 866
destinazioni nel mondo. Di
queste, 125 saranno località collegate con voli
diretti a Milano e
741 con un solo
scalo.
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Expo
Dopo le inchieste giudiziarie
ie scoppiano i mal di pancia,
panc soprattutto nel mondo anglosassone
Expo a rotoli? Va via il Rotary
L’International club è pronto a scaricare i distretti italiani
mila euro iniziali. Ha un board
A
D’A
di Fondazione di sette membri
Nasce
Expoleaks,
portale
che rappresenta ufficialmente
he cosa farà il Rotary
anti-corruzione
sull’Expo
il Rotary International all’Expo
International in oced è anche responsabile unico
casione di Expo 2015?
DI
NTONINO
C
NNA
Molte cose, e tutte di
valore: che però potrebbero
essere realizzate in extremis.
Uno dei rumors che rimbalzano
nel mondo Expo in queste ore
parla - a quanto si dice - di una
possibile sensazione d’imbarazzo in casa rotariana a seguito
delle inchieste in corso; imbarazzo - notato soprattutto dagli stranieri, in particolare gli
anglosassoni del Club - che potrebbe portare il Rotary Club
ad assumere una posizione più
defilata, lasciando quindi in
toto la gestione dell’evento ai
due distretti 2041 e 2042 che
coprono la zona di Milano.
Eppure per l’Expo milanese
i rotariani hanno voluto fare
le cose in grande. Era infatti il gennaio 2013 quando
il Consiglio Centrale del
Rotary International ha
istituito un gruppo di studio
per valutare l’invito di Expo e
poi per elaborare un concetto
di massima per un’eventuale
partecipazione del Club. Una
partecipazione approvata nel
giugno dello stesso anno alla
Convention di Lisbona e
poi concretizzatosi
nell’accordo con
Expo: un participation agreement che
attribuisce
al Rotary
lo status di
non official
participant
(dal momento
Come il Wikileaks di Julian Assange, anche l’Expo
2015 avrà il suo «leak», ovvero la sua «fuga di notizie»,
più che mai necessaria dopo la bufera giudiziaria che
ha scoperchiato il pentolone della corruzione dove ribollivano gli appalti dell’esposizione. L’Irpi (Investigative
Reporting Project Italy) e Wired Italia hanno lanciato ExpoLeaks, prima piattaforma web indipendente di
whistleblowing anonimo «dove giornalismo e tecnologia
informatica si fondono a difesa della trasparenza», si
legge sul sito. Su www.expoleaks.it sarà possibile condividere anonimamente informazioni e documenti, che
verranno vagliati e resi noti da un team di giornalisti
investigativi, ma anche donare fondi per le inchieste. Per
un Expo finalmente «corruzione-free».
Silvia Cravotta
che solo le nazioni sono official participants) e ha
avuto a disposizione
gratuita uno spazio espositivo per
tutta la durata
della manifestazione. Inoltre, l’accordo
con Expo definisce i termini e
le condizioni per
realizzare sei eventi speciali
speciali,
uno per ogni mese di durata
dell’esposizione, che si ispirano alle sei aree di intervento
del club.
Al momento il Rotary è rappresentato presso Expo dalla Fondazione Expo 2015
Rotary Milano. A fondarla e
promuoverla sono 13 distretti
italiani e tre svizzeri, per un
capitale di dotazione pari a 64
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del progetto Rotary@Expo:
per dire, ci sono membri che
arrivano anche da Francia,
Olanda, Germania. Insomma,
una partecipazione precisa, mirata e professionale. Che però,
per presunte perplessità del
Rotary International, potrebbe vedere la trasformazione
della presenza rotariana in
una presenza quasi esclusivamente «italiana» e non internazionale. E per capirci: il board
della Fondazione si occupa di
assicurare il finanziamento
dai Distretti e dagli sponsor;
gestisce sviluppo, costruzione
e operazioni del padiglione
(inclusi i volontari); collabora
con il Rotary International
per progettare e sviluppare la
mostra; inoltre, oltre a gestire
gli eventi mensili in accordo
con Expo, presenta un resoconto mensile finanziario e fa
beneficenza raccogliendo fondi
per EndPolioNow. Mentre il
Rotary International, in particolare, stanzia i finanziamenti
per gli eventi speciali, promuove Expo 2015 alle Convention
di questo e del prossimo anno
e su tutti i mezzi di comunicazione rotariani, e copre le spese
Rotary International per Expo.
Secondo i rumors raccolti da
ItaliaOggi, se il Rotary International decidesse di fare
un passo indietro, lasciando
quindi la responsabilità agli
italiani, i distretti 2041 e 2042
dovrebbero reperire un fondo
pari ad almeno 100 mila euro.
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Expo
IL CIBO E ILVALORE DELLASICUREZZA
NATO nel 2012 a sostegno
di
Expo,
il
Salone
Internazionale della Ricerca,
Innovazione e Sicurezza
Alimentare, è stato progettato
per contribuire a diffondere
la cultura della sicurezza
alimentare e ha ormai assunto
una grande importanza per i
cittadini, per le aziende e per
il mondo scientifico che si
occupa del food. Organizzato
dalla Società Umanitaria, il
Salone si sviluppa durante
tutto l’arco dell’anno e si
articola in incontri scientifici,
eventi istituzionali, momenti
culturali e laboratori per le
scuole mantenendo sempre le
proprie
finalità
educativo-formative,
ma
anche,
e
soprattutto,
divulgative.
La
manifestazione che fino ad
ora si è svolta a Milano,
Roma e Napoli e che presto
sbarcherà anche in Sardegna,
rappresenta
dunque
un’opportunità per tutti gli
stakeholder per confrontarsi
sui temi food safety e food
security ed un’occasione di
collaborazione tra tutti i
partecipanti, intenzionati a
giocare un ruolo attivo nelle
scelte cruciali legate al cibo e
alla sostenibilità in vista di
Expo
2015.
OLTRE
novantacinque relatori hanno
contribuito
alla
buona
riuscita dell’ultima edizione,
e l’impegno profuso ha dato i
suoi risultati sia in termini di
pubblico che dei media
nazionali. Il tema di Expo
2015, «Nutrire il pianeta
energia per la vita», comincia
dunque a coinvolgere tutti
perché è il tema che riguarda
il nostro presente e il nostro
futuro. Senza cibo non c’è
vita, ma per sfamare nove
miliardi di persone – tanti
saremo nel 2050 – occorre
salvaguardare il Pianeta da
un eccessivo sfruttamento.
Altrimenti,
l’uomo
è
destinato
all’estinzione.
Scienziati, ricercatori ed
esperti stanno definendo gli
obiettivi comuni di questa
sfida
che
riguarda
la
produzione del cibo e la sua
conservazione, ma anche la
ricerca di nuove fonti
alimentari ad alta efficienza
come gli insetti commestibili
o le alghe. Gli imballaggi
alimentari,
sempre
più
tecnologici,
possono
prolungare la durata degli
alimenti e una corretta
educazione al consumo può
contribuire
a
ridurre
notevolmente
lo
spreco
alimentare.
Senza
dimenticare l’altro aspetto
legato all’alimentazione: il
corretto rapporto tra uomo e
cibo. Prevenire le malattie
cardiovascolari, curare le
allergie
alimentari
e
prendersi cura di chi soffre di
diabete, obesità o anoressia è
l’altro lato della stessa
medaglia;
sono
grandi
traguardi per l’umanità le
iniziative come il Salone
Internazionale della Ricerca,
Innovazione e Sicurezza
Alimentare,
rappresentano
un’opportunità
per
raggiungerli più velocement
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Expo
Street food? Altro che kebab
L’Expo porta polenta e Bruscitti
Cibo da strada a chilometro zero: puntare sui piatti tipici locali
Il Magistero del tipico piatto bustocco: «Un’idea da coltivare»
un disciplinare ferreo, e che promuove la tradizione del piatto tipico della città. «Ne parleremo
certamente alla prossima riunione del Magistero. Potrebbe essere
un modo per allargare la conoscenza del nostro piatto».
Busto Arsizio
ANDREA ALIVERTI
Un’idea per Expo: polenta e bruscitti in formato “street food”.
Chissà che poi a Busto Arsizio non
arrivi “Chef Rubio”…Il Magistero
dei Bruscitti è pronto: «Idea da
coltivare».
Il progetto è stato lanciato, per
ora informalmente, dal distretto
del commercio, in collaborazione
con l’assessorato alle attività produttive guidato da Ivo Azzimonti: una sorta di ricerca di potenziali partner e uno studio di fattibilità di massima dell’idea, nell’ottica di rilanciare una tradizione che più bustocca non ce n’è,
quella della polenta e bruscitti.
Frutti di stagione
«Ci stiamo lavorando»
I Bruscitti sono arrivati anche alla Prova del Cuoco con la Clerici
«Ci stiamo lavorando, ci sono già
dei contatti in corso con dei commercianti per sperimentare anche questa iniziativa - ammette
Azzimonti - il tutto è fatto nell’ottica di Expo 2015, con l’obiettivo
di promuovere la tradizione locale, facendola uscire dai canali
classici». Visto che lo “street food” è una delle mode gastronomiche del momento, anche in televisione dove diversi programmi ri-
scoprono i cibi di strada storici
delle varie città italiane, perché
non provare a sfruttare l’onda della tendenza per attirare attenzione e visibilità sui bruscitti? Magari l’anno prossimo, «perché no?»
ammette l’assessore Azzimonti,
l’ormai celebre Chef Rubio, l’appassionato di street food del programma tivù “Unti e bisunti”, potrebbe fare una puntata a Busto
Arsizio, dopo che già la più istituzionale “Prova del Cuoco” con lo
chef Sergio Barzetti aveva puntato i riflettori sulla polenta e bruscitti.
«I bruscitti “da strada”? Potrebbe essere un’idea da coltivare» secondo Bruno Ceccuzzi,
che fa parte del Magistero dei
Bruscitti, la confraternita che tutela la ricetta originale, definita da
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Sul fatto che possa essere fattibile
per Expo, Ceccuzzi nutre qualche
perplessità: «La polenta e bruscitti è un piatto invernale, mentre
l’Expo si svilupperà soprattutto
nei mesi estivi. È un aspetto di cui
tenere conto». D’altra parte però
già tre anni fa l’allora Regiù della
Famiglia Bustocca, e per tanti anni Gran Maestro del Magistero
dei Bruscitti, l’indimenticato
Luigi Toia, tenne a battesimo
l’esperimento dei “Bruscitti de
frec”, un tentativo di declinare la
ricetta originale ai mesi caldi, affinché potesse essere gustata
(senza polenta) in forma fresca e
leggera, per tutto l’anno. Un altro
tentativo di adattamento dei bruscitti a “street food”, questo invece non autorizzato dal Magistero,
è stato fatto a Palermo, dove una
blogger ha provato ad utilizzare
i bruscitti bustocchi come ripieno
per gli arancini di riso siciliani. 1
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Expo
Il vate dell’ambientalismo Usa, Lester
L
Brown,
B
parla
l con IItaliaOggi
li O i delle
d ll sfide di Expo 2015
La vera bomba è demografica
La produzione di energia sarà più verde, quella di cibo no
DI
ANGELO DI MAMBRO
R
imettere al centro la
questione demografica è il suggerimento
di Lester Brown per
Expo 2015. Americano, 80 anni
compiuti lo scorso marzo, guru
planetario del movimento Verde, autore di decine di pubblicazioni tradotte in 40 lingue
e fondatore del WorldWatch
Insitute, Lester Brown è un
pioniere degli studi sui limiti
dello sviluppo in agricoltura e
nella produzione alimentare.
Ma nel suo prossimo libro, atteso per la primavera 2015, si
occuperà della «grande transizione» («The great transition»),
cioè del passaggio dai combustibili fossili alle fonti rinnovabili di energia. Ne ha anticipato alcuni passaggi a Bruxelles,
partecipando a una conferenza
organizzata dai Verdi europei.
Domanda. Dai combustibili fossili all’energia del
sole e del vento. «La grande
transizione» si può fare?
Risposta. Non ho dubbi al
riguardo. In Danimarca già il
33% del fabbisogno di energia
elettrica viene dai parchi eolici,
in certi giorni anche più della
metà. In Texas nelle giornate
giuste si arriva al 28%. La Cina
già produce più elettricità con
l’eolico che con il nucleare e sta
investendo ancora nel settore.
Magnati come Warren Buffett, Ted Turner e Michael
Bloomberg stanno impegnando miliardi di dollari nello sviluppo delle rinnovabili negli
Usa. La transizione sta già accadendo e a un ritmo
più veloce di quanto ci
rendiamo conto.
D. Lei si è occupato per anni del
rischio di un’era di
scarsità alimentare
globale. Come questo tema è connesso
con la produzione
di energia?
R. Da un lato
l’agricoltura moderna assorbe energia
e dall’altro la produce, con i
biocarburanti, entrati in competizione con la produzione alimentare. La grande transizione, però, avrà risvolti positivi
anche sul rapporto tra produzione alimentare ed energetica:
negli Usa, i ranch delle grandi
pianure e le aziende agricole
del Midwest installano sempre
più impianti per la produzione
di energia eolica. È come avere
due raccolti, la terra dà il mais
e il vento dà l’energia.
D. «Nutrire il pianeta,
energia per la vita» è il tema
dell’Esposizione universale
2015. Pensa sarà utile per
affrontare questi temi?
R. Può esserlo se gli organizzatori saranno in grado di coglierla. L’incremento delle rese
Lester
Brown
di cereali sta raggiungendo in
tutto il mondo un limite tecnico
difficilmente superabile, perciò
espandere la produzione sarà
sempre più difficile. I prezzi
alimentari sono raddoppiati
in dieci anni e continueranno
a crescere. Poi ci sono i vincoli
naturali, come la scarsità d’acqua e il cambiamento climatico.
Secondo le ricerche più recenti
per ogni grado di temperatura
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in più le rese diminuiscono in
media del 17%. Se la temperatura globale dovesse aumentare, come previsto, di 6 gradi in
questo secolo, la nostra civiltà
ha un problema.
D. Come può essere così
ottimista sullo sviluppo delle rinnovabili e così pessimista sul cibo?
R. Perché è la realtà.
D. Quali temi metterebbe
al centro di Expo?
R. La questione dell’incremento della popolazione, anche
in relazione all’aumento del
consumo di proteine animali
a livello globale, deve essere
rimessa sul tavolo. Dovremmo
andare verso famiglie più piccole. Ci sono centinaia di milioni di donne al mondo cui piacerebbe poter decidere quanti
figli avere, magari 3 invece di
7, ma non possono farlo. La
lotta alla povertà e una buona
pianificazione familiare dovrebbero andare di pari passo
per rinforzarsi
rsi a vicenda. E poi
dovremmo affrontare il tema
del consumo
o eccessivo
di proteine animali.
Mangiarne troppe
roppe può
avere conseguenze
guenze sulla
nostra salute,
e, oltre che su
quella del pianeta.
aneta.
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Expo
Dal Cnr 24 eventi sul cibo
per il Padiglione Italia
Sono 24, tutti centrati sul cibo, gli eventi che il Consiglio
nazionale delle ricerche ha selezionato per animare gli
spazi del Padiglione Italia dell’Expo, di cui è consulente
scientifico. Tre i concept (il cibo e la produzione, il cibo e
le tecnologie di trasformazione e il cibo e l’uomo) e sei le
tematiche (ambiente e salvaguardia del territorio, produzione e modelli aziendali sostenibili, le risorse genetiche tra
tradizione e innovazione, sicurezza e qualità degli alimenti,
nutrizione ed educazione alimentare e cooperazione internazionale e sviluppo) che saranno affrontate in convegni,
workshop, tavole rotonde, dibattiti e incontri sia di carattere divulgativo, che scientifico e socio-economico. In tema
d’agricoltura e ambiente si parlerà, per esempio, delle nuove
mappe mondiali della desertificazione, della fame d’acqua
del pianeta e del suo uso sostenibile in agricoltura, della
food print, ovvero del costo ambientale degli alimenti, e del
consumo di suolo. Per quanto attiene invece ai fattori della
produzione, saranno illustrate le ricerche d’eccellenza in
fatto d’agricoltura di precisione, di biodiversità e di miglioramento genetico. Saranno anche illustrati casi di studio
nei settori più rilevanti per l’economia italiana, quali la
tracciabilità della filiera vite-vino, la dieta mediterranea e
la valorizzazione dei prodotti tipici. E affrontati temi come
la bellezza del paesaggio agrario e forestale, la migrazione delle specie agrarie, vista in relazione alle migrazioni
dell’uomo a seguito di cambiamenti climatici o conflitti, o
l’analisi delle nature morte dei quadri per la documentazione della perdita di biodiversità.
Luisa Contri
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Expo
Expo vola con Alitalia ed Etihad
MILANO - Expo vola con le
ali di Alitalia, la principale
compagnia aerea italiana e
partner di SkyTeam, e di
Etihad Airways, compagnia
di bandiera degli Emirati
Arabi Uniti. Le due società
sono state nominate Official
Global Airline Carriers di
Expo 2015. Si prevede che
dei 20 milioni di visitatori
attesi nei sei mesi del 2015,
7,6 arriveranno a Milano con
l'aereo: 1,5 milioni da mete
intercontinentali, 3,3 da
destinazioni internazionali e
2,8 dall'Italia. I due vettori
assicureranno circa 100 voli
al giorno da e per Milano,
collegandola
con
866
destinazioni nel mondo. Di
queste, 125 saranno le
località collegate con voli
diretti a Milano e 741 le
destinazioni da cui sarà
possibile raggiungere Milano
attraverso un solo scalo.
«Expo
2015
sarà
un'opportunità irrinunciabile
per il nostro Paese e Alitalia
non poteva mancare - ha
detto l’ad Gabriele Del
Torchio - I valori e la visione
di Expo sono gli stessi di
Alitalia:
la
ricerca
dell'eccellenza, lo stile e
l'eleganza tipici del Made in
Italy che ci impegneremo a
mostrare nel mondo insieme
alla rinomata cucina, alla
moda, al design e all'arte».
«L'Italia - ha aggiunto James
Hogan, presidente di Etihad
Airways - è un mercato
strategico per noi e la
collaborazione con Alitalia è
una naturale estensione del
nostro accordo di codeshare.
Lo stile italiano è già ben
presente
grazie
fashion
designer Ettore Bilotta per le
uniformi, alle lounge di
Poltrona Frau, agli chef
italiani a bordo. Guardiamo a
un
pubblico
globale,
concentrandosi sui mercati
chiave nella regione del
Golfo, in Australia e in
Asia». Etihad Airways e
Alitalia
sveleranno
un
emblematico
Padiglione
Expo 2015 dove accogliere
ospiti da tutto il mondo.
Soddisfatto anche Giuseppe
Sala, ad Delegato di Expo
2015
Spa,
mentre
si
prospettano
iniziative
commerciali, pacchetti tutto
incluso e tariffe specifiche
dedicate a giovani, famiglie,
over 65 e chi viaggia per
affari. Non mancherà un
piano integrato di marketing
e di comunicazione dalle
livree degli aerei alle
campagne pubblicitarie, sia
tradizionali che on-line. In
una
giornata
convulsa,
iniziata con una ventina di
lavoratrici
precarie
che
contestando
la
mancata
assunzione al Policlinico
hanno occupato l'Expo Gate
in via Beltrami, e continuata
con la sollecitazione del
governatore Roberto Maroni
di «commissariare presto la
ditta Maltauro, perché ogni
giorno è un giorno perso», si
è
parlato
di
Expo
all’assemblea
di
Anie-Confindustria. «Se il
magistrato Raffele Cantone ha detto la presidente di Expo
e del padiglione Italia, Diana
Bracco - riesce a darci dei
processi questo ci facilita
molto,
allora
possiamo
andare avanti abbastanza
rapidamente.
Padiglione
Italia procedendo secondo i
tempi, degli allestimenti
discuteremo con Cantone,
speriamo nei tempi più
veloci». Nella stessa sede è
arrivato il monito del sindaco
Giuliano Pisapia alle imprese
straniere: «Sono ben accette,
ma non possono pensare di
venire qui a comandare come
talvolta hanno fatto in
passato. L'obiettivo sia la
crescita comune e non
l'espropriazione
del
territorio». Angela Grassi
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Expo
Expo, punto sugli appalti ogni settimana
MILANO - Un incontro a
settimana. Dopo l’avvio di
ieri, il commissario unico di
Expo, Giuseppe Sala, e il
presidente
dell'Autorità
anticorruzione
Raffaele
Cantone,
avranno
un
appuntamento fisso ogni sette
giorni per dare concretezza al
decreto "Salva Expo". Si
vogliono «fare le cose per
bene nei tempi corretti come dice Sala - lavorando in
una
logica
preventiva».
Presto Cantone indicherà
linee guida sulle «procedure
per i controlli preventivi» e
una
«serie
di
raccomandazioni indirizzate
al
commissario»,
da
esaminare «prima che il Cda
approvi il lancio delle gare».
Sarà
necessario
nelle
commissioni di gara «far
partecipare persone esterne
alla società Expo». Ieri i due
volti della trasparenza degli
appalti, dopo lo scandalo che
ha portato a diversi arresti,
hanno
presentato
il
colonnello Cosimo di Gesù
(foto Ansa), comandante del
nucleo di polizia tributaria
della Guardia di Finanza di
Roma. Sarà lui a coordinare
il personale della GdF per il
controllo sugli appalti di
Expo. «Le verifiche - ha
detto Cantone - non potranno
riguardare
le
procedure
chiuse, se non per la fase
esecutiva».
Per
quanto
riguarda le gare non bandite
perché decise dal Cda di
Expo ma prima dell' entrata
in vigore del decreto che ha
affidato i poteri di controllo a
Cantone, «sono pochissime».
Intanto,
la
questione
Maltauro «entro la prossima
settimana sarà oggetto di una
richiesta al Prefetto di
Milano» firmata da Cantone:
«Valuteremo, in base agli atti
acquisiti che richiesta fare»
ha aggiunto ricordando la
possibilità
di
commissariamento
o
di
mutamento della Governance
dell'azienda
finita
nell'inchiesta sulla cosiddetta
Cupola degli Appalti. Quanto
a Italferr per affiancare la
direzione lavori, Sala dice
che si sta «rivisitando il
sistema di convenzioni che
consente di procedere». A.G.
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Expo
Un percorso
ad ostacoli
per ritagliarsi
delle occasioni
Una corsa ad ostacoli
per ritagliarsi delle opportunità tra i padiglioni Expo: «È
mancato un lavoro sistematico, che andava fatto anni fa».
Nelle parole dell’architetto
Claudia Gregis, socia di Msc
Associati, società di ingegneria
ed architettura con sedi a Milano e Como, si possono leggere
dei consigli alle imprese del
nostro territorio che continuano a sperare nelle opportunità
di lavoro nei cantieri di Expo
2015.
Flessibilità, caparbietà e dimestichezza con le lingue straniere, sono alcune delle caratteristiche richieste per poter
trovare qualche spazio per
operare.
I padiglioni infatti vengono
gestiti direttamente dagli Stati
esteri, che si affidano a società
di progettazione e a general
contractor di loro fiducia.
«C’è chi arriva passando per
i consolati, chi per conoscenze
dirette, difficilmente attraverso i canali ufficiali - sottolinea
l’architetto Gregis - andava fatto un lavoro sistematico, ma
già tre anni fa, per far sì che si
potesse selezionare chi fosse
interessato a partecipare».
Per fortuna, di fronte alla
burocrazia e alle macchinose
procedure di approvazione, gli
stranieri spesso preferiscono
subappaltare alle piccole e medie imprese italiane, che garantiscono flessibilità e qualità
di risultato.
Ma «il rischio che si siano
perse delle opportunità» c’è
tutto. 1 A. Ali.
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Expo
Giovani in gamba con il paese nel cuore
Un’associazione promuove il territorio
CADREZZATE
Un gruppo giovanile “Cadrezzate nel cuore” per dare ai ragazzi
del paese un’opportunità di incontrarsi
e fare qualcosa per il proprio paese.
È iniziata l’avventura per una
decina di ragazzi tra i 18 e i 28
anni residenti in paese, che presto diventerà una vera e propria
associazione. Promotore dell’iniziativa è Marco Squizzato,
consigliere comunale delegato
alle Politiche giovanili.
«In paese non c’era niente
pensato per i giovani - spiega
Squizzato - l’obiettivo di questa
iniziativa è dare voce e spazio ai
ragazzi di Cadrezzate, consentire loro di esprimersi e fare qualcosa per il loro paese, a partire
per esempio dalla difesa dell’ambiente».
Non un gruppo chiuso, ma al
contrario aperto a nuovi ingressi: l’età di riferimento per farne
parte è compresa tra i 18 ed i 28
anni. “Cadrezzate nel Cuore” ha
già scelto il proprio direttivo,
che guiderà l’associazione nei
prossimi anni. Presidente è Si-
mone Butera, vicepresidente
è Giuseppe Giordano, responsabile comunicazione Indro
Pajaro, tesoriere Francesco
Bianchi, mentre i consiglieri
sono Martina e Federica Minari, Angela e Nicolò Erbini
e Antonio Caruso.
Gli obiettivi dell’associazione
sono ambiziosi e riguardano la
promozione e la difesa del territorio cadrezzatese. «Alla Festa
al Lago organizzata il 24 luglio
dalla Pro Loco il sodalizio sarà
presente con un proprio stand
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per farsi conoscere - afferma
Squizzato - Ci stiamo già muovendo in vista di Expo 2015 per
fare qualcosa di propositivo e
utile per Cadrezzate».
Il gruppo giovanile si metterà
presto al lavoro per organizzare
un altro momento di festa come
il prossimo Capodanno sul lago
di Monate. “Cadrezzate nel
Cuore” ha già le proprie magliette e una pagina su Facebook, aperta a tutti coloro che
vorranno collaborare. «L’obiettivo è aprirci anche ai Comuni
limitrofi di quella che possiamo
definire la terra dei laghi, per
mettere in campo iniziative unitarie, sia in vista di Expo, ma
anche per la difesa del nostro
lago», conclude il consigliere
delegato. 1 M. Fon.
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Expo
Expo, altri sette milioni per piani turistici
Cantone aumenta controlli e
trasparenza sul fronte appalti,
la macchina di Expo continua
ad avanzare in campo
turistico e attrattivo. Ieri
Regione
Lombardia
ha
annunciato lo stanziamento
di sette milioni di euro per
interventi di valorizzazione e
incremento
dell'attrattività
anche delle aree meno vicine
al sito espositivo. L’assessore
Mauro Parolini ha parlato di
fondi che si aggiungono ai 4
stanziati in aprile per i
Comuni
capoluogo
di
provincia. Le reti di Comuni
dovranno
presentare
un
programma con i Distretti del
Commercio o con i Sistemi
Turistici. Capofila deve
essere un Comune, una
Comunità
montana
o
l'Unione di Comuni. Al team
spetta mettere insieme altri 7
milioni, per arrivare a 14. I
beneficiari
dovranno
garantire risorse di natura
corrente per almeno il 40%
del cofinanziamento per
interventi di promozione e
animazione
turisticocommerciale e realizzare
misure di incentivazione
delle imprese del commercio
e del turismo. In primis si
prospettano itinerari turistici;
l'innovazione dei sistemi di
offerta; il contrasto a
contraffazione e abusivismo;
formazione;
accoglienza;
miglioramento
di
centri
urbani e mercati. E se il
fronte
turistico
riceve
sostegni, il sito punta a
completare il suo assetto. Ieri
è stato presentato Expo
Green, il paesaggio con
12mila alberi, 85.300 arbusti,
107.600 piante acquatiche e
151.700 erbacee. Più di
200.000
metri
quadrati
saranno dedicati a opere
paesaggistiche. L'architetto
Juan Manuel Palerm Salazar
e
il
dottore
forestale
Benedetto Selleri con il
paesaggista Franco Zagari
hanno creato un polmone
verde
apprezzato
dal
commissario Giuseppe Sala.
Obiettivo è raccontare i
diversi
paesaggi
che
connotano
il
territorio
naturale italiano: un anello
verde in fascia boschiva
definisce il perimetro; otto
Hortus dotati di pergole e
sedute per il relax; le Piazze
maggiori (Giardino delle
farfalle, Porta delle via
d'acqua, Piazza del lago), 25
Piazze minori secondo le
specie;
la
Collina
mediterrane. Tutto arriva da
vivai selezionati. A.G.
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Expo
Firma gallaratese sui padiglioni di Expo
Bossi farà quelli di Kazakistan e Monaco
Si vedono i primi frutti delle tanto decantate opportunità per il nostro territorio
«Non è stato facile entrare nella macchina organizzativa, ma per noi è un orgoglio»
milioni nel 2014. «Siamo impegnati con il padiglione del KaUna “firma” gallaratese zakistan e ci siamo aggiudicati
nei padiglioni di Expo 2015: l’im- una commessa per quello del
presa Bossi di Gallarate si aggiu- Principato di Monaco - spiegano
dica due commesse nei lavori di i titolari dell’impresa, l’architetcostruzione dei padiglioni di Ka- to Oreste Bossi e il dottor Rezakistan e Principato di Monaco. nato Bossi - ora stiamo attenFinalmente si vedono i primi dendo l’esito di altre offerte, ma
frutti tangibili delle tanto decan- comunque è una soddisfazione
tate opportunità di Expo 2015 poter partecipare ad Expo
per il tessuto economico della 2015».
Nel caso del padiglione “The
nostra provincia.
Land of Opportunities”, la “casa” della repubblica
Potenza del settore
ex sovietica del KaL’impresa di costruzioni Bossi (formal- «Per ottenere zakistan, una delle
economie emergenti
mente Ing. Oreste
Bossi e Figli Srl) di le commesse dell’Asia centrale,
Gallarate è un’attività
ci vogliono l’impresa Bossi è riuad aprire un castorica della città:
coraggio scita
nale grazie alla collafondata nel 1885 da
e capacità» borazione con lo stuGiovanni Bossi, opera
dio di architettura
nel settore di nuove
costruzioni e ristrutturazioni di Msc Associati di Milano, che ha
edifici civili e industriali, realiz- firmato il progetto in collaborazando cantieri sia nel settore zione con uno studio tedesco,
privato che in quello pubblico, che aveva ottenuto la commessa
principalmente nelle province di progettazione dallo Stato
asiatico.
di Varese e Milano.
Ora, con i lavori di scavo e la
È una delle potenze del settore, la prima impresa di costru- posa delle prime gabbie d’armazioni della provincia di Varese, tura, l’impresa gallaratese sta
dando da lavorare complessiva- avviando la realizzazione delle
fondazioni e dei sottoservizi per
mente a circa 500 persone.
E vanta numeri in grande cre- la costruzione di un edificio su
scita: il volume d’affari, tra il due piani da 800 metri quadrati
2012 e il 2013, è aumentato da 23 l’uno, su un lotto da circa 2500
milioni di euro ad oltre 35, con metri quadrati di terreno assel’obiettivo di raggiungere i 40 gnato al Kazakistan. «Entrare
GALLARATE
ANDREA ALIVERTI
Qui sorgeranno i padiglioni di Expo 2015, due dei quali costruiti da un’impresa di Gallarate
nella macchina Expo è complicato - ammettono gli imprenditori gallaratese - nel caso dei padiglioni esteri, si tratta di appalti
diretti gestiti dai general contractor delle singole nazioni con
una sorta di trattativa privata.
Selezionano le imprese in base
alle offerte economiche che pervengono».
La credibilità di un’impresa
vale molto, anche perché il cantiere del padiglione kazako do-
vrà procedere in tempi speditissimi, con consegna entro marzo
2015.
Meccanismo complesso
«È significativo che l’impresa
Bossi sia riuscita ad ottenere
questo lavoro, su uno dei padiglioni più grandi dopo quelli dei
Paesi maggiori - spiega l’architetto Claudia Gregis, socia della
Msc Associati di Milano - quel
capitolato d’appalto, con le spe-
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
cifiche tecniche del contratto,
era un documento da 50 pagine
tutto in tedesco. È stato coraggioso presentare un’offerta». Il
meccanismo è complesso, ma
per le piccole e medie imprese
del nostro territorio ci sono ancora spazi nei cantieri dei padiglioni Expo: «Ci vuole flessibilità
e bisogna rimboccarsi le maniche - spiega l’architetto Gregis ma i subappalti tendono ad essere affidati ad imprese italiane». 1
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Expo
Tutto ruota attorno al patrimonio lago
Cultura e turismo a braccetto per l’Expo
Tre spiagge, il parco e la chicca delle palafitte del Sabbione, patrimonio Unesco
Strutture ricettive pronte ad accogliere non soltanto i classici gitanti mordi e fuggi
Cadrezzate
MATTEO FONTANA
Attrazioni culturali accanto a
quelle tipicamente lacustri come
spiagge e divertimento, con
l’obiettivo di introdurre nuovi servizi nel parco al lago.
Sono questi i due pilastri del
turismo a Cadrezzate, un’attività
centraleperlavitadiquestopiccolo paese di poco meno di duemila
abitanti, che si affaccia sulle acque
del lago di Monate e nei fine settimanaeinestatedoppia,comepresenze, il numero dei cittadini residenti.
te. Una seconda punta di diamante è il parco a lago, che doteremo
di un chiosco che faccia da punto
ristoro, da affidare a un privato,
con relativi servizi igienici».
Per chi vuole fare il bagno in
spiaggia, visto che le acque del lago
di Monate sono pulitissime, ci sono tre spiagge a disposizione, due
private e una pubblica. Al parco,
vista la vicinanza con il cimitero
e la chiesa, è vietato fare il bagno
o prendere il sole in costume. «Il
gestore del chiosco farà anche da
guardiano - sottolinea il sindaco
- il parco resterà tale: per chi vuole
prendere il sole o fare il bagno ci
Offerta ampia
Una meta particolarmente apprezzata anche dagli stranieri,
grazie anche alla vicinanza con il
Jrc di Ispra - in realtà la portineria
è domiciliata proprio in territorio
di Cadrezzate - il centro europeo
di ricerca dove lavorano persone
di tutte le nazioni Ue.
«Il nostro paese si può fregiare
di diversi fiori all’occhiello - spiega
ilneosindacoCristianRobustellini - a partire dalla località Sabbione, che è patrimonio Unesco,
perl’importanzastoricaattribuita
all’impianto palafitticolo presen-
Il sindaco propone
una sinergia
tra laghi di Monate
e Verbano per il 2015
sono le spiagge, è una questione di
decoro e rispetto».
Cadrezzate è meta di tanti visitatori italiani, provenienti dal sud
della provincia di Varese o dal Milanese, mentre a livello di presenze straniere è particolarmente apprezzato da tedeschi, olandesi e
francesi.
Sistema con i centri vicini
«Dal nostro paese si può godere di
panorami da cartolina sul lago di
Monate - prosegue Robustellini ci si può rilassare e fare del turismo culturale. Non mancano le
strutture ricettive: tra residence,
alberghi, bed and breakfast e altro
soluzioni, disponiamo di un centinaio di posti letto».
Non solo turismo “mordi e fuggi”: l’opportunità offerta da Expo
2015 è ghiotta per far conoscere
ulteriormente il territorio. «Stiamo pensando a una sinergia tra
lago di Monate e lago Maggiore,
per predisporre pacchetti turistici
unificati e attrarre sul nostro territorio un maggior numero di visitatori, in particolare stranieri,
mettendo in luce risorse come
Santa Caterina, la Rocca di Angera
o le nostre palafitte», conclude il
sindaco. 1
Bagnanti si godono il refrigerio del lago a Cadrezzate ARCHIVIO
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Expo
Terrazze mediterranee e giardini medievali: l'anima verde del sito
C’ÈUNPEZZO
del
sito
espositivo di Expo che sta
crescendo già da due anni,
lontano dalle polemiche sui
tempi dei lavori e dai cantieri
tra Milano e Rho. Si tratta
dell’architettura
verde:
12mila alberi e oltre 85mila
arbusti, già opzionati dalle
imprese che hanno vinto
l’appalto dei giardini del sito
nei vivai della Lombardia,
del Veneto, della Toscana e
dell’Emilia Romagna. Piante
scelte per ricreare, nei viali
che separano il patchwork di
padiglioni dei 144 Paesi
partecipanti all’evento, il
paesaggio italiano: boschi di
carpini, faggi, noci e
castagni; giardini sul modello
dell’hortus conclusus dei
monasteri medievali; terrazze
di agrumi e ulivi come se ne
vedono sulla costiera. Ogni
pianta è già stata dotata di
una tessera elettronica che
coincide all’esatta posizione
che andrà a occupare, entro
l’inizio del maggio 2015, nel
mosaico dei giardini del sito.
I lavori di piantumazione
sono in corso. Le aree verdi
copriranno 205mila metri
quadri del milione e 100mila
totali dell’area di Rho. Altri
centomila metri quadri circa
sono occupati da canali e
specchi d’acqua e un’altra
superficie di pari dimensione
è quella che i Paesi
partecipanti devono lasciare
aperta nella progettazione dei
loro
padiglioni.
PIÙ
DIFFICILE stimare quanto
costerà
l’intervento
paesaggistico, visto che
l’opera si intreccia ai cantieri
della
rimozione
delle
interferenze
e
della
realizzazione della piastra.
All’incirca, tra alberi, terra e
sistemi
di
irrigazione,
Benedetto Selleri, progettista
capo delle aree verdi di Expo
per lo studio Pan Associati,
calcola «40 milioni di euro».
Il paesaggio si articola in
cinque progetti. Il primo
interessa
l’anello
verde
esterno, un muro perimetrale
di alberi e canali. C’è poi il
formato «Hortus», firmato
dal professor Franco Zagari
dell’università La Sapienza
di Roma: si tratta di otto
giardini, dove i visitatori
potranno sostare, arredati con
pergolati, panchine e tavolini,
decorati con le immagini di
un codice miniato salernitano
del Duecento rinvenuto tra
gli scaffali della British
Library. Nei punti strategici
del sito si collocano le tre
piazze maggiori, con il
giardino delle farfalle al
cancello ovest, la porta delle
vie d’acqua e la piazza del
lago, e altre 25 piazze minori.
Infine, nella punta est del
sito, sorgerà la collina
mediterranea
con
viti,
agrumeti
e
uliveti
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Expo
«Gli altri ospedali colonie di Gallarate»
Alle prese con riforme della
sanità regionale e accordi per
Expo, nel campo della lotta alla
contraffazione
alimentare,
l’assessore Mario Mantovani
non ha ancora fornito risposte
ufficiali (per quanto a lungo
interpellato ieri da Prealpina)
sulla situazione dell’ospedale di
Gallarate.
Il
MoVimento
Cinque Stelle ha sollevato il
tappeto sotto cui da mesi si
nascondeva la polvere di
proteste di vario genere.
L’esposto
denuncia
per
irregolarità
presunte
negli
appalti della manutenzione di
apparecchiature
tecnico
sanitarie ha dato il La a una
serie di interventi sindacali, che
proseguono senza sosta. Dopo
l’appello di Nursing Up, Cisal
Sanità e Adl di Varese, che ha
chiesto alla Regione maggiori
controlli
sul
Sant’Antonio
Abate, ora è la Federazione
Sindacati Indipendenti a dire la
sua e a rincarare la dose. Il
segretario provinciale Antonio
Negro parte dalla disposizione
del direttore generale Humberto
Pontoni, datata 25 giugno, che
modifica il Poa per trasformare
la struttura complessa dei
presidi di Somma Lombardo e
Angera in «struttura semplice».
«Si vogliono penalizzare questi
ospedali - dice la Fsi riducendoli a mere "colonie"
private dell’adeguata autonomia
gestionale e a totale beneficio
delle esigenze della sede di
Gallarate». L’elenco dei guai è
lungo: «A Somma si sta ancora
aspettando la nuova Tac; ad
Angera
si
chiudono
le
diagnostiche di Radiologia,
alcuni giorni a settimana, per
permettere ai medici radiologi
di sostituire i colleghi mancanti
a
Gallarate
in
quanto
l’amministrazione
aziendale
non
ha
provveduto
tempestivamente
alla
loro
sostituzione pur avendone avuto
tutto il tempo necessario, questo
con grave ripercussione sulle
liste di attesa e sul principio di
sussidiarietà
che
vede
privilegiare
le
esigenze
gallaratesi
a
quelle
del
territorio». La lista prevede altri
punti: «Ad Angera, la cronica
carenza
di
personale
infermieristico
genera
un
costante aumento di ore
straordinarie e ritmi estenuanti e
non più sostenibili. Il Sitra
(ufficio preposto alla gestione
del personale infermieristico)
finora ha fallito». A questo
punto, l’attacco al dg si fa
pesante:
«E’
arrivato
il
momento per lui di illustrare
precise e chiare soluzioni anche
per risolvere alcuni annosi
problemi, come la diversa
ubicazione del polo materno
infantile, attualmente disposto
su due piani e l’assenza di un
adeguato parcheggio». La Fsi
appoggia l’idea di trasformare il
Sitra in struttura complessa,
perché risolva, con la direzione
strategica e in piena autonomia
gestionale, i problemi quotidiani
dell’Ao. «Ma questa struttura chiarisce Negro - sia in aggiunta
e non a discapito dell’attuale
assetto riorganizzativo». Negro
chiede di «agire in sintonia con
la spinta riformatrice del futuro
piano sanitario regionale più
volte ribadito dagli assessori
Mantovani e Cantù e dal
presidente della commissione
consiliare regionale sanità Fabio
Rizzi». Negro ricorda quanto
disse Pontoni in ottobre a un
convegno: «Il nosocomio di
Angera è tra quelli virtuosi, lo
dicono i numeri …» è «una
piccola clinica sul lago». Oggi è la domanda di molti - forse ha
cambiato idea? Anche la Fsi gli
chiede chiarezza e promette
vigilanza contro «politiche
miopi e sciagurate». A questo
punto la palla è nelle mani della
Regione: spetta a Mantovani
fare luce su quanto avviene a
Gallarate e dintorni. I cittadini
attendono. Angela Grassi
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Expo
Parte la festa della Lega che conta
Chiude Salvini. Bossi “intermezzo”
Da domani a domenica i vertici del Carroccio si danno appuntamento a Besozzo
Debutto con l’assemblea provinciale dei militanti. Al Senatúr solo la seconda serata
ad un piatto di risotto verde,
Un’assemblea provin- siglarono la pace dopo un’inficiale estesa a tutti i militanti di nità di polemiche e di contrapVarese, ospiti illustri, a partire posizioni. Lo stesso fondatore
dal segretario federale Matteo della Lega non ha mai mancato
Salvini e un convegno sul- un’edizione della festa di Bel’emergenza lavoro in provincia sozzo, nemmeno negli anni più
di Varese.
duri della malattia, fermandosi
La ventunesima
a mangiare e a parlaedizione della festa
re con i militanti fino
della Lega Nord di
Maroni a tarda notte.
Besozzo, una delle
e Tosi Al parco comunale
più antiche e di lunga
tradizione nella stosubito Sotto il classico tenria varesina dal Carbianco nei prespresenti done
roccio, si conferma
si del centro besozzeA Rizzi gli se, a partire da domaanche quest’anno
uno degli appunta- onori di casa ni, non si parlerà pementi politici delrò del passato ma del
l’estate più imporpresente e soprattuttanti della nostra provincia, per to del futuro della Lega. Apertucapire le future strategie leghi- ra alle 20, nella tradizionale loste in tema di battaglie da por- cation del parco comunale di
tare avanti e di eventuali allean- via Milano, con l’assemblea
ze.
provinciale dei soci militanti, in
Proprio a Besozzo, nel parco preparazione del congresso fedella stazione, nell’aprile del derale.
2012, Bossi e Maroni, davanti
L’assemblea a cui partecipe-
MATTEO FONTANA
ranno centinaia di militanti del
Carroccio della nostra provincia avrà carattere consultivo,
per predisporre osservazioni e
proposte su riforme istituzionali, economia e lavoro, immigrazione, Regione e politica europea. All’assemblea parteciperanno tutti i big della Lega, a
partire da Salvini, il suo vice
Flavio Tosi, alla prima uscita
ufficiale in provincia di Varese
e il governatore della Lombardia Roberto Maroni. Attesi ovviamente anche il commissario
straordinario della Provincia
Dario Galli, i parlamentari varesini ed il segretario provinciale Matteo Bianchi.
A fare gli onori di casa l’ex
sindaco di Besozzo ed ex senatore Fabio Rizzi, attualmente
consigliere regionale e Marcello Novelli, segretario cittadino
di Besozzo, anima e organizzatore della festa, che fino ad un
paio di anni fa durava una dozzina di giorni consecutivi.
La sezione besozzese con i
suoi 30 soci militanti e più di
cento sostenitori è una delle più
grandi della provincia di Varese.
del Movimento 5 Stelle, Matteo Inzaghi, direttore di Rete
55, Ugo Gaspari, commercialista e Franco Colombo, direttore di Confapi Varese e Lombardia.
Il bis del segretario
«Abbiamo invitato gli imVenerdì è atteso l’intervento di prenditori della provincia ed i
Umberto Bossi,
commercianti per dimentre domenica,
scutere tutti insieme
ultimo giorno della
Sabato sul tema lavoro che
festa, dovrebbe chiuessere rilanciato
convegno per
dere Salvini, pronto a
deve essere legato a
fare il bis alla kersul futuro quello del turismo,
messe besozzese.
in vista di
del lavoro soprattutto
Sabato alle 10 ci
Expo» spiega Novelli,
nel nostro che dal suo osservasarà un convegno sul
futuro del lavoro nel
privilegiato beterritorio torio
nostro territorio, forsozzese vede «una
temente voluto dallo
Lega in salute, senza
stesso Novelli. Al dibattito, mo- dissidi, che guarda al territorio
derato da Rizzi, interverranno e che deve essere il motore poliesponenti di tutti i partiti, gior- tico del rilancio del lavoro e del
nalisti e associazioni di catego- turismo in tutta la provincia di
ria delle imprese. Ci saranno Varese; per questo, a settembre
Marco Carra, del Pd, Angelo vorrei organizzare un analogo
Ciocca della Lega, Lara Comi convegno sul tema del turidi Forza Italia e Paola Macchi smo». 1
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Expo
Task force contro le frodi alimentari
«UNPIANO integrato sperimentale
che consentirà ai diversi attori di
definire criteri omogenei di controllo,
così da contrastare in maniera ancora
più puntuale e rigorosa ogni forma di
frode alimentare e di contraffazione
in vista di Expo 2015». Così
l’assessore regionale alla Salute,
Mario Mantovani, ha definito il
programma sperimentale di controllo
coordinato in materia di sicurezza
alimentare, qualità degli alimenti e
repressione delle frodi, presentato
ieri a Palazzo Lombardia. La
Regione, di concerto con il ministero
della Salute, avrà il compito di
promuovere
sul
territorio
le
necessarie sinergie. «Attraverso
questo piano sperimentale - ha
precisato Mantovani - andiamo a
rodare il sistema dei controlli in vista
di una manifestazione della portata di
Expo 2015 che porterà nella nostra
regione oltre 20 milioni di visitatori
nell’arco di sei mesi, comportando
una complessiva intensificazione
delle attività produttive e turistiche».
Tra le altre finalità del piano, anche il
contrasto
alle
importazioni
clandestine e la definizione di
protocolli garantiti per quanto
concerne i processi industriali e
artigianali preposti alla produzione di
alimenti destinati al consumo umano.
M.Mez.
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Expo
«La burocrazia romana blocca la defiscalizzazione di Pedemontana»
SOLBIATE
OLONA
Continua la battaglia del
governatore della Lombardia
Roberto Maroni per ottenere
la
defiscalizzazione
di
Pedemontana,
l’autostrada
che collegherà Varese a
Bergamo. Fino a ieri la
situazione è rimasta ferma:
nessun passo avanti. Ieri
mattina, a margine della
visita alla Caserma Nato Ugo
Mara, il presidente è tornato
sull’argomento: «A quanto
mi risulata il Cipe (Comitato
interministeriale
per
la
programmazione economica)
non ha trattato l’argomento
sebbene avessi sollecitato il
governo a farlo. Erano tutti
d’accordo
sulla
defiscalizzazione:
sia
il
governo
che
il
Mef
(Ministero dell’economia e
delle
finanze)
ma
la
burocrazia
romana
ha
impedito che l’approvazione
della defiscalizzazione di
Pedemontana venisse messa
all’ordine del giorno. Questo
ci crea dei problemi inutili
perché l’accordo c’era, non
era prevista una discussione
sul merito. Trovato l’accordo
al "Pre-Cipe" (incontro in
vista della commissione,
ndr), si trattava solo di
ratificarlo formalmente». Il
valore della defiscalizzazione
è stimato a circa 800 milioni
di euro e intorno ai 400
attualizzati:
secondo
Autostrada
Pedemontana
Lombarda
e
Regione
Lombardia si tratta di un
passaggio
fondamentale
perché l'opera sia completata
per le esigenze di Expo 2015,
rappresentando uno snodo
necessario alla mobilità del
territorio. Maroni ha tuonato
ancora una volta contro il
sistema
della
capitale:
«Questo non è avvenuto
perché la burocrazia romana
considera la Pedemontana
come qualcosa di poca
importanza e, nonostante la
lettera e le richieste che ho
inviato a Renzi, il governo ha
deciso di non decidere. E’ un
problema
in
più
che
dobbiamo
risolvere».
Conclude il governatore della
Lombardia, che già lunedì
aveva alzato la voce sul
tema: «Richiamerò ancora il
governo e Matteo Renzi
affinché la defiscalizzazione
ottenga il via libera ufficiale
del Cipe. Vorrei che già la
prossima
settimana
si
riunisse la Commissione
interministeriale
per
la
programmazione economica,
non più tardi perché non
possiamo aspettare oltre».
Maroni e i vertici di
Pedemontana hanno fretta
perché la defiscalizzazione
sarebbe
una
boccata
d'ossigeno
per
i
finanziamenti
dell'opera.
Veronica
Deriu
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Expo
Ritardi “romani” per Pedemontana
E l’autostrada torna ancora a rischio
Il governo ignora l’appello del governatore Maroni sulla defiscalizzazione
E adesso ci si mette pure l’Ue: «Gli sgravi fiscali sono aiuti di Stato da bocciare»
portante». Così Maroni, che invoPedemontana ancora al ca la defiscalizzazione dal mese
palo, inascoltati gli appelli del go- di marzo e che ha ricevuto ampie
vernatore Roberto Maroni: «In- e ripetute rassicurazioni dal mispiegabili ritardi “romani”». Ma nistro Maurizio Lupi, non può
qual è la verità? Intanto la defisca- far altro che annunciare l’intenlizzazione finisce nel mirino del- zione di «risollecitare il governo»,
l’Europa: secondo i Verdi sarebbe per chiedere una nuova seduta
del Cipe «già all’inizio della pros«un aiuto di Stato».
L’atteso reinserimento della sima settimana, perché non posdelibera per la defiscalizzazione siamo perdere tempo in questo
di Pedemontana ha perso ancora modo, rischiando di arrivare tardi
per Expo». Da Roma
una volta il treno del
giungerebbero rassiCipe, nonostante la
mobilitazione conIl numero curazioni, visto che la
preparatoria
giunta del governatore
uno della riunione
del Cipe aveva dato il
lombardo e dei parlamentari del territorio
Regione via libera alla defiscacon il pieno
per fare pressing sul
non
mollerà lizzazione,
accordo tra le parti. C’è
premier Matteo Renil pressing da dire che l’ultima
zi.
riunione del Cipe prima di lunedì si era tenuta a metà
«Non capisco»
«Purtroppo il Cipe non ha tratta- aprile: vedremo se il comitato into il tema - spiega Maroni - avevo terministeriale si riunirà o se versollecitato il Governo a farlo, per- rà un’altra volta confermato
ché la decisione sulla defiscaliz- quanto sostenuto recentemente
zazione della Pedemontana era dall’ex assessore alle infrastruttugià stata condivisa da tutti i sog- re Raffaele Cattaneo, che ricorgetti interessati. Non si capisce dava il vizietto di Roma di «moltidavvero il perché di questo enne- plicare le pulci sui progetti che
simo rinvio. Evidentemente, per arrivano dalla Lombardia». Inla burocrazia romana, la Pede- tanto un’altra tegola su Pedemontana è qualcosa di poco im- montana potrebbe piovere dal-
ANDREA ALIVERTI
l’Europa, visto che la copresidente dei Verdi Europei Monica
Frassoni, già eurodeputata dei
Verdi, ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea per chiedere di «fare luce sulla questione del credito d’imposta
applicato, secondo noi come “aiuto di stato”, per favorire la realizzazione di progetti autostradali
e, primo fra tutti, quello della costruenda autostrada Pedemontana».
L’Europa sullo sfondo
Nella risposta del commissario
Joaquim Almunia infatti, sottolinea Frassoni, «si legge che finché la norma sulla defiscalizzazione non viene applicata, “la
Commissione non è in grado di
valutare se la disposizione di sgravi fiscali, prevista in tale legge,
sarebbe conforme con le norme
sugli aiuti di Stato dell’UE”. Una
mancata presa di posizione da
parte dell’istituzione che rischia
di lasciarci inermi davanti al danno compiuto». Insomma, c’è anche il rischio che poi l’Europa
possa bocciare questa tanto attesa defiscalizzazione: a quel punto,
senza l’ossigeno finanziario, che
ne sarà di Pedemontana? 1
Il cantiere della Pedemontana a Lozza. Nuovi nubi sull’opera
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Expo
Tornavento, rievocata la battaglia del 1636
L’INCLEMENZA del tempo non ha
fermato la rievocazione della
Battaglia di Tornavento, evento che
ogni anno nella frazione di Lonate
Pozzolo fa rivivere l’epico scontro
tra spagnoli e franco-sabaudi
avvenuto il 22 giugno 1636. Più forti
della pioggia i protagonisti della
rievocazione, oltre un centinaio di
figuranti, hanno ricreato l’atmosfera
di quel giorno lontano che sul campo
lasciò oltre 2000 vittime. La battaglia
che avvenne nell’ambito della
«Guerra dei Trent’anni» è un
capitolo storico locale che la
Confraternita dei Cavalieri del Fiume
Azzurro ha voluto riportare alla
memoria. E OGNI ANNO tantissima
gente arriva a Tornavento per
assistere alla rievocazione, domenica
alla diciottesima edizione. Un evento
che come ha detto il neosindaco
Danilo Rivolta «si vuole rafforzare in
concomitanza il prossimo anno con
Expo
2015».
Un’occasione
importante per valorizzare la piccola
frazione e la sua storica battaglia,
uno dei tantissimi eventi da cui è nata
l’Europa. Sul campo di battaglia
truppe in rigoroso costume d’epoca
hanno rivisitato lo scontro bellico di
quasi quattro secoli fa, un evento
sempre suggestivo che nonostante il
maltempo è stato vissuto con grande
intensità da tutti i partecipanti. R.F.
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Expo
Povertà in crescita, lavoro scarso
MILANO
(a.g.)
Lavorando sui temi di Expo
non si fa che discutere di
fame nel mondo, ma forse
non occorre andare così
lontano dalla metropoli che
accoglierà
l’Esposizione
"Nutrire il pianeta, energia
per la vita" nel 2015. Il
rapporto della fondazione
culturale
Ambrosianeum
parla di una crescita della
povertà alimentare a Milano
pari al 76 per cento dal 2008
al 2013. Il quadro si aggrava.
Il numero di utenti degli enti
milanesi riforniti dal Banco
alimentare della Lombardia è
passato da 30.151 a più di
53mila in cinque anni.
Coinvolta una larga fetta di
minorenni, circa il 30 per
cento del totale. Sono
raddoppiati gli assistiti con
pacco viveri, a fronte di un
aumento dell'8 per cento di
chi mangia nelle mense e di
un calo del 7 per cento degli
utenti residenziali. Per il
2014 è previsto un ulteriore
aumento di circa tremila
assistiti. Tra le note positive
di Expo 2015 individuate dal
rapporto, oltre al potere di
commissariare gli appalti
sospetti, c'è il ruolo centrale
di Milano nel discorso
sull'alimentazione mondiale.
Il refettorio ambrosiano da 96
posti in periferia sarà una
delle eredità di Expo, come il
rifugio Caritas per senza
dimora alla stazione centrale,
ampliato con un terzo tunnel.
Sul fronte lavoro, il rapporto
parla di scarse novità: 4.075
le assunzioni nel Milanese,
per
metà
a
tempo
determinato. Appena il 3 per
cento delle imprese cittadine
è impiegato direttamente in
Expo e il 14 per cento ritiene
che la manifestazione farà
aumentare
il
proprio
fatturato. Secondo Camera di
Commercio e Società Expo
nel periodo 2012-2020 sulle
191mila assunzioni a livello
nazionale,
nella
sola
Lombardia
dovrebbero
crearsi 129mila posti di
lavoro, di cui l'80 per cento
concentrato nel Milanese.
Costruzioni, industria del
Made in Italy, servizi alle
imprese e turismo i settori
più in espansione. Negli
ultimi due anni sono 1.672 i
soggetti che hanno assunto a
Milano,
aprendo
4.075
posizioni, finora al di sotto
dei risultati attesi ma
comunque con un aumento
del 223 per cento nel 2013
rispetto al 2012. Quasi un
quarto dei rapporti di lavoro
avviati l'anno scorso è già
finito. Il rapporto evidenzia
anche la sfiducia degli
imprenditori sulle ricadute di
Expo in termini di business.
«C’è il rischio che Expo
2015
si
trasformi
in
un'occasione
mancata
sostiene la ricercatrice del
Politecnico Giuliana Costa,
tra gli autori del volume - è
per l'assenza del tema della
legacy, una scarsa capacità di
coordinamento
di
attori
importanti
quali
le
Università,
deroghe
ai
controlli per contrastare
l'illegalità, l'alleggerimento
delle normative del lavoro
per Expo con la caduta della
qualità degli impieghi creati e
con la loro precarizzazione ».
La macchina organizzativa e
di promozione, intanto, non
si ferma. Sabato 5 luglio
Monza ospiterà a Villa Reale
la sesta tappa del Lombardia
Expo Tour ideato dalla
Regione. Il 7 luglio il gruppo
M5S del Consiglio Regionale
incontrerà il commissario
unico Giuseppe Sala «per
avere
aggiornamenti
in
merito allo stato attuale di
avanzamento dei lavori, del
numero occupati e della
contrattualistica
dei
volontari».
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Expo
Da Expo sguardo al futuro» Nei negozi la Crs crea punti
(a.g.) - Impegnato in PromoVarese, il
vicepresidente Ascom Rudy Collini è
praticamente padrone di casa a
MalpensaFiere e rilancia la location
come «luogo di incontro per le
imprese», prendendo spunto dal
Grand Prix di Magic che è appena
terminato e che indicava come sede
ai 900 giovani venuti dall’estero
"Milano" e non "Busto Arsizio". «Se
vogliamo essere competitivi nel
mercato internazionale, è giusto
usare di sponda la vicinanza con
Milano - dice - per Expo la posizione
logistica ci rende protagonisti.
Vogliamo portare qui le delegazioni
dei Paesi, a favore di alberghi e
negozi. Dobbiamo cogliere i bandi
per l’attrattività territoriale e per il
credito
a
sostegno
delle
riqualificazioni degli esercizi. Siamo
sul pezzo, la partita è importante.
Expo ci deve insegnare a ragionare in
modo diverso guardando al dopo
2015». Il Distretto del commercio è
una spinta in più. La Lombardia l’ha
scelto per sperimentare fino a fine
anno l’uso della Carta Regionale dei
Servizi nei negozi di vicinato:
«Servirà a presentare offerte e
promozioni, i punti accumulati
daranno la possibilità di riqualificare
la città. Alcuni hanno già aderito e
abbiamo individuato piccole opere
pubbliche da finanziare. Il sito del
negozio diventerà vetrina virtuale per
la promozione. Alla fine testeremo
come
sarà
andata
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Expo
«Expo? Noi non ne abbiamo bisogno»
Fai-da-te vincente in riva al Verbano
Il sindaco Oregioni: «Dubito che nel 2015 i turisti si spingeranno lontano da Milano»
Mancano gli alberghi, ma le altre strutture ricettive del paese assicurano già il pienone
Monvalle
MATTEO FONTANA
Una paese a vocazione turistica
dove non mancano né le presenze
né i servizi, e che non ha bisogno
di Expo per poter consolidarsi e
crescere.
«Monvalle si affaccia sul lago
Maggiore, ha delle belle spiagge
attrezzate, una rete di percorsi
naturalistici collegati con i paesi
vicini, un ampio campeggio al lido
da 250 posti, seconde case e ristoranti; non manca nulla insomma
per trascorrerci qualche giorno»,
spiega il sindaco Franco Oregioni, il quale non attribuisce, come
molti fanno, a Expo 2015 poteri
salvifici per le sorti turistiche della
nostra provincia.
Zoccolo duro e ricambio
«Non vorrei sembrare scettico sottolinea il primo cittadino - ma
50 chilometri di distanza dall’area
espositiva non sono pochi e da noi
mancano soprattutto gli alberghi.
Forse ci potrà essere qualche ricaduta positiva per il campeggio, ma
francamente non credo che un
turista di stacchi da Expo per venire in spiaggia».
Monvalle non ha bisogno di
Expo per attirare i turisti, compresi gli stranieri. Ad affollare il
paese, d’estate e nei fine settimana, sono i possessori di seconde
case, provenienti in gran parte da
Milano o dal sud della provincia
di Varese.
Il campeggio al lido, sulle rive
del lago, attrae molti turisti; quest’anno è boom di belgi, olandesi,
tedeschi e francesi. «A Monvalle
si viene per rigenerarsi nei
weekend, oppure per trascorrere
anche una o due settimane di vacanza. Sono per lo più gli stranieri
a farlo: c’è molto ricambio delle
nazionalità a seconda della stagio-
C’è chi fa il weekend
e chi vacanze lunghe
Tanti gli stranieri
dal nord Europa
ne», ricorda Oregioni.
D’estate il paese, che conta poco meno di duemila abitanti, si
anima e tutte le attività commerciali presenti sul territorio ne beneficiano. «Nei fine settimana sulle nostre spiagge arrivano anche
500 turisti, che possono godere di
parcheggi gratuiti. E nella spiaggia
comunale del Gurèe, gestita dalla
Pro Loco, si trova anche un chiosco affidato a un privato. In più,
nei weekend si organizzano sempre eventi e feste in riva al lago».
Effetti collaterali
Insomma, a Monvalle il turista è
il benvenuto e può usufruire di
tutti i comfort e servizi, tra cui
anche la spiaggia in sabbia, con
sdraio e ombrelloni. Al lido si possono trovare informazioni su
eventi e manifestazioni.
«Il tipo di turismo prevalente
è quello “mordi e fuggi”, che purtroppo comporta anche conseguenze spiacevoli, come l’abbandono di rifiuti o altri fenomeni di
inciviltà, a cui il Comune deve fare
fronte», afferma Oregioni.
A Monvalle si può anche fare
dello sport sul lago, grazie alla presenza del club velico, che promuove pure corsi per bambini. 1
Bagnanti sulla spiaggia di Monvalle VARESEPRESS
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Expo
Villa Reale, verde urbano e prodotti del territorio: nasce il padiglione Brianza
UN CONVEGNO sul verde
urbano nella Villa Reale
appena restaurata, promossa
sede
di
rappresentanza
dell’Esposizione universale,
e poi i mercatini di
Campagna Amica in centro
città, dove si esibiranno le
marching band e dove in
serata Davide Van De Sfroos
porterà il suo concerto. Sono
gli eventi principali del
programma della sesta tappa
del Lombardia Expo Tour
che sabato arriverà a Monza,
un’occasione per promuovere
i temi dell’esposizione del
2015 - nutrire il pianeta e
qualità del cibo - sul
territorio. «Sabato verremo
qui a posare idealmente la
prima pietra del padiglione
Brianza. Vogliamo abbattere
i confini geografici e
valorizzare le eccellenze sui
territori»,
annuncia
il
sottosegretario regionale per
l’Expo, Fabrizio Sala. La
giornata comincerà alle 10.30
nel salone delle feste della
reggia piermariniana, dove in
collaborazione con Coldiretti
si svolgerà il convegno
«Expo e verde urbano:
parchi, orti e giardini per la
qualità della vita nelle città
del futuro». «Un tema
particolarmente
sentito,
soprattutto a Monza e
dintorni, visto che l’area
brianzola detiene il record
negativo di provincia più
urbanizzata d’Italia - ricorda
il sottosegretario -. Nel primo
pomeriggio seguirà l’incontro
con il Sistema Brianza:
abbiamo stimolato i territori a
fare squadra». Obiettivo del
convegno, spiega l’assessore
regionale
all’Agricoltura,
Gianni Fava, è quello di
«affrontare la crisi con
qualche
idea
nuova:
vogliamo che questo diventi
un momento di prospettive
per impostare strategie e
valutare
proposte».
FONDAMENTALE
l’apporto di Coldiretti, con
l’organizzazione del mercato
di Campagna Amica in
piazza Trento e Trieste, al
quale aderiscono 80 aziende.
Uno dei temi del convegno
sarà il settore florovivaistico,
il cui valore di produzione
nella
sola
Lombardia
ammonta a 218 milioni.
Economia ma anche cultura,
con l’appuntamento in serata
con lo spettacolo «Terra &
Acqua di Lombardia » che ha
come direttore artistico il
cantautore laghée Davide
Van De Sfroos, il quale
racconterà il territorio con
l’aiuto di tre artisti a
«chilometro zero»: Daniele
Tenca, protagonista della
canzone d’autore ed esperto
di blues, il chitarrista e
cantautore
Lorenzo
Monguzzi, lo scorso anno sul
podio del Premio Tenco, e il
«navigatore acustico» Sergio
Arturo
Calonego.
[email protected]
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Expo
Varese "metropolitana
Fra pochi giorni in Consiglio
comunale a Palazzo Estense si
discuterà del tema della
"Grande Varese", ovvero del
territorio
che,
oltre
al
capoluogo, comprende tutte le
città e i comuni che su di esso
gravitano in termini di servizi,
trasporti, impresa e lavoro.
L'argomento è importante e
strategico per il futuro della
città e della vasta area che la
circonda e che coinvolge una
popolazione
stimabile
in
centoquarantamila abitanti. E'
evidente come le interazioni tra
Varese e le piccole e medie
cittadine che confinano con essa
tendano a essere sempre più
strette e vedano il capoluogo
come polo attrattore in termini
di lavoro e di studio. Alcuni
semplici
indicatori
sono
rappresentati
dall'intenso
volume
di
traffico
automobilistico in entrata in
città al mattino e in uscita la
sera o dalle migliaia di studenti
che, ogni giorno, in treno o con
l'autobus, raggiungono le scuole
o l’Università dell’Insubria.
Pensiamo inoltre a quante
persone si rivolgono per le cure
agli ospedali di Varese o
vengono a "prendere i servizi"
presso gli uffici pubblici e
privati della città. Altrettanto
noto è il fenomeno che vede
molti varesini trasferire la
propria residenza nei comuni
del circondario, vuoi per il costo
inferiore delle abitazioni vuoi
per
cercare
maggiore
tranquillità, mantenendo però
un solido legame con il
capoluogo. Perché allora non
promuovere un'unione sempre
più stretta, in termini politici e
amministrativi,
di
questa
"grande città" costituita da
Varese e dai molti territori a
essa così strettamente legati?
Perché non sfruttare l'occasione
di questa seduta del Consiglio
comunale per concretizzare il
dibattito in un vero progetto da
proporre a tutti i sindaci e alle
Amministrazioni di quest’area
vasta? Ecco i temi sui quali, da
subito, si potrebbe dialogare in
termini concreti: la costituzione
di un Ente provinciale e la sfida
di Expo 2015. L'elezione del
prossimo
presidente
della
Provincia e del prossimo
Consiglio provinciale avverrà
da parte dei soli consiglieri
comunali e dei sindaci della
provincia attraverso il sistema
del voto ponderale. Il presidente
dovrà essere scelto tra i sindaci
mentre i membri del Consiglio
dovranno essere scelti tra i
consiglieri comunali. Il dialogo
tra Varese ei centri vicini, a
partire dai problemi e dalle
esigenze condivise, nella scelta
dei
futuri
rappresentanti
provinciali, potrebbe favorire lo
sviluppo di un programma utile
e funzionale allo sviluppo del
territorio, in maniera chiara e
trasparente. Altro tema concreto
sul quale i comuni della
"Grande Varese" potrebbero da
subito lavorare insieme è Expo
2015. Se, come è nelle
previsioni, saranno circa venti
milioni
i
visitatori
dell'Esposizione universale che
arriveranno in Lombardia tra
maggio e ottobre del 2015,
molti di essi "prenderanno
d'assalto" anche le località
dell’area
varesina.
Perché
Varese e gli altri comuni
dell'area non possono effettuare
insieme
quel
lavoro
di
coordinamento necessario per
evitare confusione di ruoli e
competenze? Perché non creare
da
subito
una
rete
sovracomunale che consenta
agli imprenditori locali del
settore turistico di avere degli
interlocutori capaci di dare
risposte immediate, chiare e
soprattutto univoche, alle molte
domande che essi si porranno
nei
prossimi
mesi?
In
conclusione,
se
"Grande
Varese" dovrà essere, questa
dovrà
partire
dalla
sperimentazione
di
azioni
comuni e concrete. Altrimenti
potrebbe rivelarsi il consueto
slogan propagandistico, frutto di
un modo di fare politica di cui
tutti i cittadini si sono ormai
stancati. * segretario Pd Varese
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Expo
Pedemontana al Cipe, pressing di Maroni
VALLE
OLONA
Pedemontana: il governatore
della Lombardia Roberto
Maroni fa pressing sul
premier Matteo Renzi senza
ottenere risposte. Ieri mattina
lo ha cercato telefonicamente
per
parlare
della
defiscalizzazione in vista
della la riunione del Comitato
interministeriale
per
la
programmazione economica
(il Cipe), organo che decide
questo tipo di interventi.
Ottenere la defiscalizzazione
dei lavori darebbe una bella
spinta
all’opera
che
risolverebbe
parte
dei
problemi finanziari. Quale
l’impatto
di
questa
operazione sulla provincia di
Varese? I primi 14 chilometri
di Pedemontana, da Cassano
Magnago a Lomazzo sono
pronti. Da un lato ci sono i
cantieri della tratta varesina
quasi chiusi, ma devono
essere completati quelli della
tangenziale di Varese fra
Gazzada e Lozza mentre è
ancora da risolvere il nodo
delle
compensazioni
ambientali. La vera sfida è
legata al completamento
dell’opera: se l’autostrada
dovesse fermarsi a Lomazzo
senza arrivare a Bergamo il
sacrificio
del
territorio
sarebbe vano. Per questo
Maroni, che vive a Lozza e
ben conosce la valenza
dell’opera, punta a ottenere la
defiscalizzazione
di
Pedemontana, che è fra le
opere collegate all'Expo
2015. «Non ho novità: ho
mandato una lettera a Renzi –
ha spiegato Maroni - l'ho
cercato questa mattina ieri
ndr.) ma il governo non mi
ha ancora richiamato. Però ha
aggiunto
arrivando
all'udienza della Corte dei
Conti per il giudizio di
parificazione del bilancio
regionale – ho parlato con
tutti quelli con cui dovevo
parlare. Anche il ministro
Maurizio Lupi lo sa e la
pensa come me, quindi mi
aspetto che anche lui si
muova e che la questione
venga passata dal Cipe,
altrimenti dovremo prendere
atto
che
abbiamo
un
problema in più». Secondo il
governatore »non c'è motivo
di rinviare se non per la
burocrazia romana». Per
Maroni, un ulteriore rinvio
della defiscalizzazione della
Pedemontana vorrebbe dire
perdere tempo e rischiare di
non finire i lavori nei tempi
previsti. E’ da tempo che
anche i vertici di Autostrada
Pedemontana
Lombarda
fanno
pressing.
In
particolare, l’amministratore
delegato Marzio Agnoloni
sottolinea: «La Pedemontana
ha la reale necessità di vedere
approvata dal Cipe la
defiscalizzazione che vale
circa 800 milioni di euro e
intorno ai 400 attualizzati.
Un passaggio fondamentale a
che l'opera sia completata per
le esigenze di Expo 2015,
rappresentando uno snodo
necessario alla mobilità del
territorio.
Appoggio
l'iniziativa del presidente
Maroni - prosegue Agnoloni
-. Mi auguro vivamente che il
Presidente del Consiglio
comprenda appieno le istanze
della Lombardia e la
necessità di proseguire con i
lavori. In caso contrario si
rischia
un
clamoroso
autogol». Veronica Deriu
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Expo
Caravaggio e Garcia Lopez
Un dialogo senza precedenti
MILANO
Un dialogo senza precedenti tra due maestri della realtà: Caravaggio e Antonio Lopez Garcia.
Da oggi fino al 7 settembre, “La
Cena”, opera che l’artista spagnolo, tuttora vivente, Antonio
López García, dipinse tra il
1971 e il 1980, sarà esposta, alla
Pinacoteca milanese di Brera,
di fronte alla “Cena in Emmaus” di Caravaggio, una delle
sue gemme più preziose.
All’inaugurazione della mostra, dal titolo “Antonio López
García - Caravaggio. Cena per
due, pittura della realtà”, oltre
al maestro iberico, saranno
presenti il ministro dei Beni e
delle Attività Culturali e del
Turismo Dario Franceschini,
la soprintendente e direttore
della Pinacoteca Sandrina
Bandera, il critico d’arte Vittorio Sgarbi e la curatrice Manuela Piccarreta.
L’evento è uno dei fiori all’occhiello della XV edizione
del festival culturale “La Milanesiana”, in corso in questi
giorni in città.
Ad unire le due opere, apparentemente così distanti, quella dell’artista contemporaneo
e quella che Michelangelo Merisi detto il Caravaggio dipinse
nell’estate del 1606, è il grande
realismo che contraddistingue
le due scene: un momento di
vita quotidiana in famiglia e
l’episodio di Emmaus raccontato nel Vangelo di Luca, quando Gesù, sedutosi a tavola con
i due discepoli, spezzando e
benedicendo il pane, si rivela
come il Risorto. Inoltre il soggetto iconografico di entrambe
si lega al tema di Expo 2015,
“Nutrire il pianeta, energia per
la vita”.
Per López García, definito
“il più grande dei pittori realisti” da Robert Hughes sul “New
York Times” e “il più grande
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Expo
“La cena” opera dell’artista spagnolo Antonio Lopez Garcia
artista vivente” da Vittorio
Sgarbi, “La Cena” è occasione
per rivendicare il diritto a raccontare la vita, così come ci è
donata, nell’incessante trasformarsi della materia che impedisce all’artista di terminare
l’opera. Tanto è vero che la ce-
lebre frase del settantasettenne pittore e scultore di Tomelloso, «Un’opera non si finisce
mai, arriva al limite delle proprie possibilità», è subito diventata il suo manifesto poetico.
Se nel capolavoro caravag-
gesco si avverte un’aura di sacralità, un pathos coinvolgente, pur nella semplicità del desco, e sui volti dei discepoli si
legge lo stupore e l’iniezione di
fiducia per aver ritrovato il loro
Signore, in quello di López
García si respira malinconia,
sentimento insolito per una
scena tanto quotidiana. La
donna e la bambina sedute a
tavola sono soggetti umili, ben
noti all’artista spagnolo, nato
poco prima dello scoppio della
Guerra civile da una famiglia di
agricoltori.
L’intento del pittore è quello
di far percepire che la bellezza
sta anche nelle forme semplici,
nelle luci, nei colori e negli oggetti comuni, di cui facciamo
esperienza ogni giorno.
In occasione dell’inaugurazione della , oggi l’ingresso alla
Pinacoteca di Brera sarà gratuito dalle ore 16.45 alle ore
19.15. 1 Ylenia Spinelli
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Expo
Lotta alla contraffazione L'ex ministro Catania guida la commissione d'inchiesta
MARIO Catania, presidente
dellaCommissioneparlamenta
re
d’inchiesta
sulla
contraffazione,
come
intendente
combattere
l’economia del falso? «Il
nostro sistema produttivo è
orientato a quantità e perciò
molto
esposto
alla
contraffazione, che si esercita
proprio sui prodotti di
qualità, là dove il margine
dell’illecito è più elevato. Le
linee
di
azione
della
Commissione le decideremo
in modo collegiale. La nostra
missione è di approfondire le
sfaccettature del fenomeno.
Ma
è
mia
personale
convinzione che bisogna
anche dare indicazioni di
carattere legislativo. Servono
modifiche normative per un
contrasto
più
forte
all’illecito». Qual è la stima
del giro di affari dei prodotti
contraffatti in Italia? «Si
calcola un valore di 8-10
miliardi di euro solo in Italia.
Il fenomeno però per il
sistema Paese è pesante
perché incide anche sui
mercati esteri. I numeri
prevalenti sono su tessile e
moda, informatica, software.
C’è poi il fenomeno parallelo
dell’Italian sounding, che è
ancora più ampio. Solo per
l’agroalimentare si calcolano
60 miliardi di euro». È
scoppiata una polemica sui
domini .wine dei siti internet
sui vini: i produttori italiani
temonopossano
essereadoperati per falsificare
sul web le nostre etichette.
L’Italia come puòdifendersi
alivello globale? «Il caso da
lei citato dimostra il ritardo
in Europa nella normativa sui
siti a livello internazionale,
che è regolata con gli Usa.
Un aspetto su cui l’Italia
incalza l’Europa già dal
governo Monti. Cosa fare nel
mondo? In Europa bisogna
tendere a regole più rigorose
nel settore agroalimentare. È
molto più difficile fuori. Lo
stesso rapporto con gli Usa
non è sempre semplice:
nell’agroalimentare,
ad
esempio, fanno fatica ad
accettare la tutela delle Dop».
Expo può essere traguardo
del dibattito a livello
internazionale? «Expo non è
una
sede
politico-istituzionale,
ma
certo è un luogo dove in
modo non comune sono
messe a contatto visioni delle
cose di tutto il mondo, quindi
può essere un’occasione
irrepetibile per far crescere
certe idee che ci stanno a
cuore».
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Expo
L'Isolino Virginia è irraggiungibile
L’Isolino
Virginia
è
dimenticato. E irraggiungibile.
Quasi, perché esiste un servizio
di collegamento il sabato e la
domenica da Gavirate, ma
scomodo e con orari che i turisti
giudicano
«impossibili».
Dimenticato perché il pontile di
Biandronno non è stato più
ripristinato; dimenticato perché
l’isola, seppure sistemata nei
mesi scorsi dopo il nubifragio
dell’ottobre 2013, presenta
ancora i segni delle aree nelle
quali sono stati bruciati gli
arbusti o è stato accatastato il
legname da portare via.
Dimenticato perché il ristorante
è chiuso, il gestore, Antonio
Longo, è scomparso alcuni mesi
fa ma il contenzioso tra la
famiglia e il Comune sul futuro
dell’Isola non si è ancora
chiuso. Risultato: un patrimonio
inestimabile, il più importante
parco archeologico dell’area
prealpina,
è
un
gioiello
dimenticato, poco visitato e "a
fatica" perché raggiungerlo è
praticamente impossibile. Un
museo all’aperto di inestimabile
valore, sistemato dopo il
flagello del maltempo nei mesi
scorsi, eppure mai "risorto". Un
museo in muratura che potrebbe
richiamare molti più turisti e
appassionati d’arte se solo vi
fosse un modo meno scomodo
di quello attuale per arrivare
sull’isola. Di questa situazione
di abbandono si fa portavoce
Fabrizio Mirabelli, capogruppo
del Pd in consiglio comunale,
che ha presentato al sindaco
Attilio Fontana «e agli assessori
competenti, una interrogazione
urgente a risposta scritta». Ben
dieci le domande che Mirabelli
sottopone a Palazzo Estense,
che si possono sintetizzare in
questo modo: «Vogliamo che
venga dimenticato anche questo
sito tutelato dall’Unesco, un
anno prima di Expo?», dice il
capogruppo del Pd. «E’ assurdo
che la soluzione per arrivare
all’Isolino sia una crociera tutto
compreso sul lago attiva solo
nei mesi estivi - prosegue
Mirabelli -, per questo chiedo al
sindaco e alla giunta di sapere
se è vero che la situazione
imbarazzante di mancanza di
altri
collegamenti
sia
determinata da una causa legale
che vede contrapposti il
Comune e la famiglia di
barcaioli che aveva in gestione
l’unico
bar-ristorante
dell’isolotto collegato con la
terraferma e se è vero che il
bando di gestione è ormai
scaduto
da
due
anni».
Conoscere il numero di turisti
che arrivano sull’Isolino, e i
mancati incassi del piccolo
museo «a causa di questo
braccio di ferro legale», è
quanto
sollecitano
i
democratici. Soprattutto, si
chiede di fare il possibile per
ripristinare il collegamento con
la terraferma che dal 2002 era
garantito da un servizio taxi con
la barca. Ora, invece, l’Isolino
si può raggiungere da Gavirate
con minicrociere ecologiche su
mezzi a propulsione ibrida con
«fermate» all’Isolino, a Bodio
Lomnago, alla Schiranna e
ritorno. Il sabato alle 14.45 e
alle
17.30
con
rientro
dall’Isolino a Gavirate alle
16.55 e alle 19.40 e domenica
con partenze alle 10, 14.45 e
17.30 e rientro dall’Isolino alle
12.10, 16.55 e 19.40. Orari che
alcuni turisti hanno giudicato
scomodi perché la sosta
all’Isolino è breve e non si
riesce a visitare il Museo. Se ci
si ferma, invece, dopo un po’
non si sa più che fare su
un’isola
con
un
museo
importante ma piccolo e anche
se vi è il museo all’aperto,
l’attesa è lunga senza un luogo
dove prendere un caffè o un
bicchiere d’acqua. «L’Isolino
Virginia è tanto bello quanto
dimenticato, nonostante alcuni
lavori siano stati svolti per
ripristinare il pontile e, nei mesi
scorsi, per portare via i tronchi
degli alberi abbattuti dalle
alluvioni», dice lo storico del
lago di Varese Mauro Zanetti.
In aprile si erano svolti decine
di viaggi, per trasportare fuori
dall’isola-parco archeologico le
piante,
anche
di
grandi
dimensioni, che erano state
abbattute dalla furia del vento e
della pioggia nell’arco di tre
alluvioni e i dipendenti del
Verde Pubblico di Palazzo
Estense avevano svolto un
grande lavoro di riordino. Ora,
sono necessarie scelte politiche
sul futuro del patrimonio
Unesco. Barbara Zanetti
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Expo
Luisa e Carlo han detto sì nel chiostro del monastero
Monastero si apre ai matrimoni civili.
Il quadrilatero chiuso per anni per
consentirne il recupero ha ospitato
ieri mattina, per la prima volta, una
cerimonia civile di nozze. E questo –
spiega
il
sindaco,
Paolo
Mazzucchelli, che ha officiato il rito
– è solo l'avvio di nuova stagione di
promozione e valorizzazione della
struttura. Per l'ala più nobile del
Monastero si sta studiando una
gestione
che
garantisca
la
conservazione
del
bene
con
un'impostazione libera dai lacci che
vincolano gli enti pubblici: tra le
ipotesi anche la costituzione di una
fondazione. A dare il via alla
tradizione di sposarsi nel chiostro
sono stati Luisa Bellotti e Carlo
Belletta, che hanno potuto pure
scattare qualche foto. Niente da fare,
invece, almeno per ora, per i
rinfreschi: troppo alto il rischio di
danneggiamenti. Giovedì intanto il
primo cittadino cairatese volerà in
Cina insieme all'assessore Daniele
Minelli per entrare nel vivo della
collaborazione avviata nei mesi
scorsi con le ambasciate e gli enti di
promozione turistica del Paese del
Dragone per portare a Cairate i
visitatori in arrivo a Malpensa
durante l'Expo 2015. L'obiettivo è
organizzare con anticipo una tappa
valligiana per le comitive di orientali
e far loro apprezzare il gioiello
cairatese prima che si mettano in
strada verso l'esposizione milanese.
La promozione del Monastero, in
ogni caso, continua anche su scala
locale. La media delle visite è già
arrivata a 150-200 a fine settimana
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Expo
Fiera guarda alla filiera ortofrutta e lancia in anticipo Fruit Innovation
MILANO - (a.g.) - Con
l’Expo al via il primo
maggio, Fruit Innovation in
partenza dal 20 al 22 maggio
2015 al polo rhodense di
FieraMilano sarà un evento
decisamente
tempestivo.
Poco lontano dal sito
dell’Esposizione universale
dedicata a "Nutrire il pianeta,
energia per la vita", si
cercherà di dare spazio alla
filiera italiana dell'ortofrutta,
con una manifestazione che
punta a competere con Fruit
Logistica Berlino e Fruit
Attraction
Madrid.
«L'iniziativa - spiega la Fiera
- è stata avallata nei giorni
scorsi da un tavolo di lavoro,
rappresentativo delle più
importanti realtà di settore,
voluto dagli organizzatori,
Fiera Milano e gruppo
Centrexpo/Ipack-Ima.
Accanto agli spazi dedicati a
frutta
e
verdura
si
svolgeranno anche rassegne
sugli imballaggi e sulla
logistica di sicuro interesse
per il settore (Ipack Ima,
Converflex, Intralogistica).
«Siamo soddisfatti di aver
messo
a
punto,
con
l'indispensabile
supporto
delle
categorie,
questa
iniziativa, che vuole essere
un fondamentale volano di
business per uno dei settori di
punta
dell'agroalimentare
italiano, secondo solo al vino
per quanto riguarda le
esportazioni - commenta
Guido
Corbella,
amministratore delegato del
gruppo Centrexpo/Ipack-Ima
SpA - Siamo consapevoli
della responsabilità che ci
siamo assunti ma crediamo di
poter mettere in campo un
knowhow all'altezza della
sfida che ci attende ».
«Svilupperemo
tutte
le
possibili
sinergie
e
ottimizzeremo
il
collegamento di questa nuova
fiera italiana dell'ortofrutta
con Expo 2015 - aggiunge
Enrico Pazzali, ad di Fiera
Milano - Non vogliamo
metterci in concorrenza con
altre iniziative ma guardiamo
allo scenario internazionale
come nostro termine di
paragone. Milano è tra i
principali poli fieristici del
mondo e questo rappresenta
un
presupposto
non
secondario per il successo di
Fruit Innovation. La fiera non
è il fine, la fiera è lo
strumento che deve servire a
sviluppare
un
settore
produttivo.
In
questa
direzione va il nostro
impegno ». E mentre sul
fronte ortofrutta ci si dà da
fare, Expo porta benefici a
molte imprese: una cordata di
tre operatori piemontesi si è
aggiudicata il concorso di
progettazione e allestimento
del padiglione algerino per
1,8 milioni di euro. Ha
contribuito al successo il
dossier
fornitori
esemplificativo
dell'eccellenza piemontese,
ideato a fine 2013 e messo a
punto come piattaforma web
dal Centro Estero per
l'Internazionalizzazione
(Ceipiemonte), per essere
diffuso
a
livello
internazionale.
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Expo
Sanità: il futuro è fuori dagli ospedali
MILANO - «Il trenta per
cento dei cittadini lombardi è
affetto da malattie croniche e
necessita di accoglienza sul
piano
territoriale.
Un'accoglienza che non può
essere solo quella dell'
ospedale». E' uno dei principi
generali contenuti nel "Libro
bianco"
sulla
Sanità
lombarda,
citato
dall'assessore regionale alla
Salute Mario Mantovani,
intervenuto ieri alla Giornata
della ricerca, appuntamento
annuale per tracciare il
bilancio
dell'attività
scientifica all'Istituto dei
tumori (Int) di Milano. Al
termine del suo intervento,
l’esponente di Forza Italia
nella giunta guidata da
Roberto Maroni ha risposto
ad alcune domande sul
"Libro
bianco".
«Sarà
presentato - ha detto venerdì mattina in Regione
Lombardia. Sarà un evento
importante, perchè raccoglie
tutte quelle che sono le
qualità della sanità lombarda
vista soprattutto in una
prospettiva
futura.
Ne
sottoporremo i problemi e le
linee guida e di indirizzo al
dibattito con tutti coloro che
si occupano di salute:
comunità scientifica, medici,
forze sociali». Tra i principi
base, la centralità dell'
accoglienza
territoriale:
«Salvaguardando il principio
di libertà dei cittadini di
potersi far curare dove
ritengono più opportuno - ha
detto l'assessore -, vogliamo
prevedere un passaggio dal
concetto
esclusivo
di
ospedale, quindi di cura, a
quello di doversi prendere
cura del bisogno. Non
dimentichiamo che un trenta
per cento dei lombardi è
affetto da malattie croniche,
che durano tutta la vita.
Quindi c'è bisogno di una
accoglienza
sul
piano
territoriale che non può
essere
solo
quella
dell'ospedale. Ecco, questo e
uno
dei
cambiamenti
fondamentali: è l'apertura
degli ospedali al territorio».
Intanto, nel corso di una
riunione
della
Giunta
regionale in programma oggi,
l’esecutivo «discuterà anche»
delle
conclusioni
della
Commissione
d'inchiesta
interna sulla Sanità, del
Comitato per costituire una
centrale unica per gli appalti
e del piano straordinario per
l'Aler di Milano. Lo ha
spiegato,
sempre
ieri,
Roberto Maroni. Proprio ieri,
infatti, scadevano i termini
per
i
lavori
delle
Commissioni
istituite
all'indomani degli ultimi
scandali giudiziari sugli
appalti per Expo e gli
ospedali. «Informerò anche il
Consiglio regionale su tutte
queste vicende » ha fatto
sapere il governatore che,
rispondendo ai giornalisti, ha
infine
smentito
le
indiscrezioni
su
un
avvicendamento nel ruolo di
amministratore delegato di
Trenord che sarebbe stato
sollecitato da lui stesso:
«L'ho letto sui giornali, ma
questa
cosa
compete
all'azionista Fnm, non alla
Regione. Quindi decider
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Expo
Defiscalizzazione
di Pedemontana
il Cipe si fa attendere
Milano
Pedemontana sulle spine, arriva o no
il via libera del Cipe? «Completamento
della tratta Expo a rischio senza la defiscalizzazione».
Giornata di passione, ieri, per la
tanto attesa autorizzazione del
Cipe alla defiscalizzazione di Pedemontana, un intervento che
Regione Lombardia considera
necessario per garantire la sostenibilità finanziaria dell’autostrada Busto Arsizio-Dalmine.
Ancora nella serata di ieri il
governatore lombardo Roberto
Maroni twittava sulla riunione
del Cipe, chiamato a deliberare
su Pedemontana: «In attesa di
notizie da Roma. Un nuovo ritardo sarebbe incomprensibile e
senza ragione». Nel corso della
giornata anche il deputato Pd
Daniele Marantelli, su richiesta dello stesso Maroni, si è mobilitato con la presidenza del
Consiglio per sollecitare l’inserimento della pratica Pedemontana nell’ordine del giorno della
seduta del Cipe, dopo che la seduta preparatoria di dieci giorni fa
si era già espressa favorevolmente. «C’è l’accordo di tutti i soggetti
coinvolti - ribadisce il governatore - non si capisce perché rinvia-
re. Questo vorrebbe dire perdere
tempo, con il rischio di non finire
i lavori nei tempi previsti. Non c’è
un motivo per rinviare, se non la
burocrazia romana. Il Cipe si
esprima, altrimenti dovremo
prendere atto che abbiamo un
problema in più». Solo oggi si
saprà di più, anche se Palazzo
Chigi avrebbe rassicurato su una
celere approvazione.
E se l’assessore regionale alle
infrastrutture Alberto Cavalli
intravede il rischio di “bucare” la
«scadenza di Expo per la tratta
Lomazzo-Lentate, indispensabile per le esigenze dell’esposizione», per l’amministratore delegato di Autostrada Pedemontana
Lombarda Marzio Agnoloni
l’opera «ha la reale necessità di
vedere approvata dal Cipe la defiscalizzazione che vale circa 800
milioni di euro e intorno ai 400
attualizzati».
Anche per Agnoloni «è inaccettabile che lentezze esclusivamente burocratiche impediscano l’approvazione di una delibera
strategica. Il premier Renzi comprenda appieno le istanze della
Lombardia e la necessità di proseguire con i lavori. In caso contrario si rischia un clamoroso
autogol». 1 A. Ali.
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