FILARMONICA LAUDAMO

PROGRAMMA
FILARMONICA
LAUDAMO
ASTOR PIAZZOLLA
MESSINA
ente morale onlus
La Trilogia del Angel
domenica 4 maggio 2014 ore 18
Palacultura «Antonello da Messina»
La Milonga del Angel
La Muerte del Angel
La Resurecion del Angel
SESTETTO ARMONIA

Antonino Cicero fagotto
Francesco Toro primo violino
Fabrizio Scaparra secondo violino
Salvatore Randazzo viola
Sunah Choi violoncello
Giuseppe Blanco contrabbasso
ASTOR PIAZZOLLA
Ave Maria
CARLOS GARDEL - ALFREDO LE PERA
Por una Cabeza
PEDRO LAURENZ
Milonga de mis amores
ASTOR PIAZZOLLA
Escualo
Escolaso
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Regione Siciliana - Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo
Amministrazione Comunale di Messina
Provincia Regionale di Messina
E.A.R. Teatro di Messina
Fondazione Bonino Pulejo - Messina
“Tango del Angel”
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FILARMONICA ANTONIO LAUDAMO
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STAGIONE CONCERTISTICA 2014-2015
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stagione concertistica 2013-2014
31º concerto • 2032º dalla fondazione
Antonino Cicero fagotto
Diplomato in fagotto con il massimo dei voti presso l’Istituto musicale “Vincenzo Bellini ”di Catania. Ha seguito da allievo effettivo vari corsi di perfezionamento e musica da camera tenuti da: Claudio Gonella, Roberto Giaccaglia, Karl Leister,
i solisti del teatro alla Scala di Milano e Francesco Bossone. Ha partecipato ai corsi di formazione orchestrale di Lanciano
e ha fatto parte dell’ Orchestra Giovanile Italiana. Collabora con varie orchestre quali: l’Orchestra Sinfonica di Savona, l’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, la Filarmonica di Oviedo (Spagna), l’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma. È primo
fagotto dell’Accademia Musicale Euterpe con la quale ha preso parte alla registrazione di un CD per la Scomegna di Torino ed ha conseguito numerosi primi premi Nazionali ed Internazionali. Svolge una intensa concertistica solistica e cameristica per Associazioni e Istituzioni Musicali. Nei mesi scorsi ha tenuto un recital per l’auditorium RAI di Palermo che ha
riscosso grande successo. Anche come solista o in formazione cameristica ha ricevuto premi in vari concorsi musicali nazionali ed internazionali. É componente del Quintetto Ibleo con il quale a quale svolge un’intensa attività concertistica. Accompagnato dal Quintetto Armonia ha pubblicato recentemente il lavoro discografico “Pasion de Basoon” dedicato al Tango
ricevendo recensioni entusiastiche dalla stampa specializzata, ma anche ottenendo grande riscontro di pubblico. Tiene
annualmente corsi di perfezionamento e master class estive. Da qualche anno si è dedicato alla didattica pubblicando un
metodo basilare per piccoli allievi. Attualmente è fagotto solista della Hulencourt Soloists Chamber Orchestra di Bruxelles
con cui ha tenuto concerti con i più importanti solisti della scena internazionale, fra cui John Williams e Richard Galliano.
Salvatore Randazzo viola
Si diploma con il massimo dei voti presso il Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze sotto la guida del Maestro Augusto Vismara. Si perfeziona inoltre con i Maestri Ettore Causa (Yale Academy), Simone Briatore (Orchestra Nazionale dell’accademia di Santa Cecilia), Serghey Girshenko. Per quanto riguarda il repertorio cameristico studia in numerose
Masterclass con il Quartetto Bernini, il Quartetto di Torino, il Trio Johannes, con Maestri Rocco Filippini, Alain Meunier e Gaetano Adorno. Suona regolarmente con diverse formazioni cameristiche in numerose sale fiorentine tra cui il
Teatro Comunale, Palazzo Pitti, Il Teatro della Pergola; e con musicisti quali Augusto Vismara, Alirio Diaz, Bruno Canino. Ha suonato per numerosi festival internazionali in Svezia, Germania, Francia, Svizzera. Negli ultimi anni si dedica,
inoltre, al repertorio barocco collaborando con artisti quali Alfonso Fedi, Pierre Cao, Claire Corneloup, e ha frequentato
il corso di formazione barocca tenuto dal teatro del Maggio Musicale Fiorentino, sotto la guida di Federico Bardazzi e
Luigi Cozzolino. Ha effettuato numerose registrazioni tra cui quella per Radio Vaticana, con l’esecuzione del settimino
di Ravel. Nel maggio 2011 ha ottenuto con il quintetto AKHAR il 1° Premio Assoluto al Concours International de Musique et d’Art Dramatique Leopold Bellan di Parigi nella categoria Musica da camera. Dal 2013 insegna inoltre al Liceo
Musicale “G. Verga” di Modica (RG).
Sunah Choi Violoncello
Laureata in violoncello presso la Kyoungbuk National University in Corea del Sud, ha conseguito anche il diploma di violoncello presso il Conservatorio L.Cherubini di Firenze. Si è perfezionata inoltre con i maestri Yun, Guadagni, Centurione
e Ceccanti. Ha seguito masterclass di perfezionamento in quartetto d’archi con il M° Skampa Ha studiato musica barocca
con il M° Crispo, e musica da camera con i maestri Chiarappa e De Santis, e presso il Corso di Alta formazione strumentale lirico sinfonica del Teatro Maggio Musicale di Firenze. Ha collaborato ad incisione sia di musica classica che pop.
Ha effettuato tournée teatrali in veste di violoncello solista e concerti con cantanti pop in quartetto d’archi. Collabora in qualità di Primo Violoncello con varie orchestre italiane tra cui l’Orchestra Sinfonica Siciliana. Effettua concerti in tutta Italia,
Germania, Svezia e Albania con diverse formazioni (duo, trio e quartetto).
Giuseppe Blanco contrabbasso
Si diploma nel 2003 con il massimo dei voti sotto la guida del M° G. Santamaria, presso il Conservatorio “A. Corelli”
di Messina. Nel 2005 consegue la qualifica di Professore d’Orchestra presso il corso di Formazione Orchestrale dell’en-
te Maggio Musicale Fiorentino, formazione giovanile con la quale suonerà in qualità di primo contrabbasso, collaborando con le prime parti del prestigioso teatro e col M° Zubin Mehta. Già collaboratore dal 2005 dell’Orchestra del Ente
Autonomo Regionale Teatro V. Emanuele di Messina, dal 2008, vincitore di audizione, ne ricopre il ruolo di 1° contrabbasso, collaborando con Maestri qualiˇOtvos, Campellone, Kohn, Delogu, Mastrangelo, Palleschi, Desderi, Veronesi.
Ha suonato sotto la direzione dei maestri: Battistoni, Gatti, Rustioni, Oren. Dal 2006 è membro stabile della Chamber
Sinopoli Orchestra di TaorminaArte in qualità di contrabbasso solista, con cui, nel 2006, ha eseguito la seconda edizione del “Giuseppe Sinopoli Festival” diretta da Fabio Maestri con ripresa dalla Rai, nel 2007 la terza edizione alla Biennale di Musica Contemporanea di Venezia con composizioni di Pennisi, nel 2008 la terza edizione del festival con esecuzione in prima assoluta di una composizione di Giuseppe Sinopoli con registrazione live per Radio Rai. Dal 2005 è
membro stabile dell’Orchestra Aracoeli, diretta dal M° N. Piovani, dal 2004 al 2006, ha collaborato con l’Orchestra Sinfonica Iblea come primo contrabbasso, dal 2005 con l’Orchestra Filarmonica del Teatro Massimo di Catania, Filarmonica del Teatro alla Scala, Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Collabora frequentemente con la Fondazione Orchestra
della Regione Toscana. Per la 64° Stagione d’Opera 2012, Teatro Giuseppe Di Stefano, ricopre il ruolo di 1° Contrabbasso per la rappresentazione del Trittico di Verdi. A maggio del 2013, partecipa alla masterclass per Contrabbasso tenuta dal M° Ezio Pederzani, storico Primo Contrabbasso del Teatro alla Scala di Milano, il quale gli assegna il “Premio
Demetrio Costantino per particolari meriti artistici”, quale allievo più meritevole del corso.
Fabrizio Scaparra violino
Si è diplomato in violino presso l’Istituto Musicale “Vincenzo Bellini” di Catania sotto la guida del M° Marco Serino, e
ha conseguito il Biennio Accademico di II livello in Discipline Musicali con il massimo dei voti e la lode. Ha frequentato prestigiosi corsi di perfezionamento con i Violinisti Sergey Girschenko, Federico Agostini, Franco Mezzena, Roland
Baldini, Thomas Brandis, Alyna Company, Pavel Vernikov, e per la formazione cameristica i Maestri Piero Farulli, Sadao
Harada, Boris Baraz, Manuel Zigante, Andrea Nannoni, James Creitz. Ha frequentato il corso di alto perfezionamento di
Violino di spalla con il M° Giulio Pranzetti, e collaborato con numerose Orchestre quali: Orchestra Cherubini, Orchestra
Roma Sinfonietta, Orchestra Regionale della Toscana, Orchestra Regionale del Lazio, Orchestra del Teatro Massimo di
Catania, E.A.R. Teatro di Messina, Orchestra del Teatro Comunale F. Cilea di Reggio Calabria, I Solisti Aquilani, sotto
la direzione di illustri direttori, quali Riccardo Muti, Jeffrey Tate,Yuri Temirkanov, Wayne Marshall, Rudolf Barshai,
Roberto Abbado, Krysztof Penderecki, Gabriele Ferro, Isaac Karabtchevsky. Ha effettuato concerti in Italia, Francia,
Malta, Croazia, Spagna, Cile, Brasile, Germania, Argentina, Austria e suonato. Ha collaborato con musicisti di chiara
fama quali Salvatore Accardo, Enrico Bronzi, Michele Campanella, Calogero Palermo, Francesco Manara, Massimo
Polidori, David Fray, Johannes Moser, Peter Lukas Graff, Massimiliano Damerini, Hansjorg Schellenberger, Martin
Gabriel. Nell’ambito della musica leggera ha suonato con Lucio Dalla, Amedeo Minghi, Phil Woods, Sergio Cammariere, Abdullah Ibrahim (Dollar Brand), Anne Ducros, Gianni Ferrio ed effettuato diverse registrazioni di colonne sonore
con Ennio Morricone, Nicola Piovani, Luis Bacalov, Paolo Buonvino. Attualmente, oltre a svolgere intensa attività concertistica svolge attività didattica in scuole pubbliche e private e collabora stabilmente con l’Orchestra del Teatro Massimo di Catania.
Francesco Toro violino
Nato a Catania, consegue il Diploma di violino nel 2002 presso l’Istituto Musicale “Vincenzo Bellini” di Catania con il
massimo dei voti e la lode, sotto la guida di Marco Serino, primo violino del quartetto Bernini di Roma, ottenendo una
borsa di studio come miglior diplomato.
Si perfeziona all’Accademia Filarmonica Romana con Alain Meunier, all’Accademia Musicale Giuliese con Georg
Mönch, al Campus Internazionale di Sermoneta con Mariana Sirbu; a Erice ha preso parte all’International Master Classes for strings and chamber music con Federico Agostini, Yosuke Kawasaki, James Kreitz, Sadao Harada, con una borsa
di studio, frequenta i corsi alla Ayvalik International Music Academy in Turchia tenuti da Mariana Sirbu. Nel 2003 vince
il concorso per studiare alla Hochschule für Musik und Theater “Felix Mendelssohn-Bartholdy” a Lipsia, dove consegue
il diploma nel 2006, sotto la guida della solista Mariana Sirbu, per il violino ed Henrik Hochschild, spalla della Gewandhaus zu Leipzig, per il repertorio orchestrale. Ha al suo attivo numerosi concerti da solista in Italia: si è esibito presso
l’Associazione Musicale Etnea e l’Auditorium Bellini di Catania, l’Associazione Concerti Città di Noto, l’Associazione
Almoetia di Taormina, Sala Casella di Roma, il festival Firenze Classica, la Großer Saal e la KammerMusikSaal dell’Università della musica di Lipsia, l’Università di Limerick. Ha collaborato con l’Orchestra del Gran Teatro La Fenice
di Venezia, l’Orchestra Sinfonica Siciliana di Palermo, l’Orchestra del Teatro Verdidi Trieste, l’Orchestra Filarmonica di
Magdeburg, I solisti della Filarmonica di Magdeburg. Attualmente collabora con il Teatro Massimo Bellini di Catania.
Note al Programma
Piazzolla è sicuramente il compositore latino-americano più eseguito al mondo. Nato in Argentina, si trasferì con la sua
famiglia a New York nel 1925 dove imparò a suonare il bandoneòn. All’età di 16 anni tornò a Buenos Aires dove prese
parte in orchestre da ballo e formò anche un proprio ensemble. Tuttavia egli sembrava interessato soprattutto ad affinare i propri studi di composizione: così, dopo aver sciolto la sua orchestra, si dedicò alla composizione di opere sinfoniche, che gli valsero una borsa di studio grazie alla quale nel 1954 andò a studiare a Parigi con Nadia Boulanger. Costei
lo incoraggiò a seguire la propria inclinazione naturale musicale, connessa profondamente, ma in maniera del tutto personale, con il tango argentino, invece di ripercorrere le strade già battute dai compositori classici europei. Sin da allora,
Piazzolla iniziò a porre le fondamenta su quello che sarebbe stato universalmente conosciuto come il “Tango Nuevo”.
Tornato in Argentina nel 1955 formò l’Octeto di Buenos Aires, una sorta di laboratorio dove il tango si contaminava con
la musica contemporanea ed il jazz, e dove Piazzolla cercò di realizzare qualcosa di unico per il suo tempo e per le epoche successive. Una musica che pur traendo le basi dal tango argentino, non fosse funzionale solo alla danza ed elevasse il tango al rango della musica “colta”. Fu infatti chiamato “Tango Nuevo” anche per distinguerlo dalla forma classica
del tango, delle grandi orchestre argentine che rappresentavano la Vecchia Guardia. E, certamente, la sua musica non fu
certamente di rapida presa, anzi incontrò grandi resistenze, soprattutto da coloro che vedevano violentata la forma e i
suoni tipici del tango tradizionale. In realtà Piazzolla progettava i propri lavori come delle vere e proprie opere da camera. Ci volle molto tempo perché venisse realmente compreso il valore artistico di questa forma ibrida, che è stato il vero
marchio di fabbrica di Piazzolla. Sicchè, soprattutto dall’inizio degli anni ’90, un infinito numero di musicisti di tutte le
latitudini, inserirono nei propri repertori la musica di Piazzolla. Uno dei motivi per i quali diventa più facile potersi
immergere visivamente in questa musica deriva dalle trascrizioni che ne sono state fatte da alcuni dei suoi musicisti. Uno
di questi, il violoncellista Josè Bragato, suo fedele componente dell’Octeto de Buenos Aires, si preoccupò di trascrivere
molti degli arrangiamenti di Piazzolla, affinché la sua musica fosse universalmente diffusa. La Trilogia del Angel, presentata stasera dal Sestetto Armonia, deriva propria da queste trascrizioni. In realtà Piazzolla aveva iniziato a comporre
il Tango del Angel, uno dei primi esempi di New Tango, nel 1957. Nel 1962 il drammaturgo e regista Alberto Rodriguez
Munoz (1915-2004), probabilmente ispirato dalla composizione di Piazzolla, scrisse un lavoro teatrale intitolato El Tango
del Àngel, chiedendo allo stesso Piazzolla di comporre altra musica che potesse aggiungersi al tema (già composto) e
che potesse servire quale commento musicale alla rappresentazione. La Milonga del Àngel e La Muerte del Àngel furono due dei brani aggiunti. Tre anni dopo, il compositore completò la suite con La Resurreciòn del Àngel. La trama del
lavoro di Rodriguez Muñoz è basata sulla storia di un angelo che si presenta ai residenti di un palazzo di Buenos Aires
per purificare le loro anime, ma che finisce accoltellato durante una lite. Il senso generale della rappresentazione è suddiviso in tre parti, di cui la prima, pacifica e ottimista, è descritta da una milonga, la seconda dal vigore e dall’asprezza
dell’episodio della morte dell’Angelo e l’ultima dal trionfo della rinascita con la resurrezione dell’Angelo. Il concerto
“Tango del Angel” è un viaggio musicale nei paesaggi sonori del tango, in cui il fagotto, strumento di nobile tradizione
classica insieme al quintetto d’archi attraversa un repertorio originale e alquanto inedito per questo tipo di formazione
cameristica.