Rassegna sgravi INDICE RASSEGNA STAMPA Rassegna sgravi Evidenza Confindustria Corriere Veneto Ve 24/06/2014 p. 11 Telenovela sgravi, rivincono le aziende Gazzettino Venezia 24/06/2014 p. 8 Sgravi fiscali, ora il Tar da ragione alle imprese Elisio Trevisan 2 Nuova Venezia 24/06/2014 p. 17 Sgravi, il Tar dà ragione alle imprese Giorgio Cecchetti 3 Indice Rassegna Stampa 1 Pagina I Le se- ®. II Tar accoglie il ricorso di 80 imprese contro le cartelle esattoriali dell' nps per gli aiuti degli anni Novanta Telenovela sgravi, rivincono le aziende Alberghi, vetrerie, imprese, coop non dovranno restituire 250 milioni VENEZIA - Sgravi contributivi: le aziende veneziane vincono l'ennesimo round contro l'Inps. La prima sezione del Tar del Veneto ha infatti dato ragione alle 8o imprese - alberghi, imprese di costruzioni, maestri vetrai, cooperative e servizi - che tra il 1995 e il 1997 poterono versare contributi più leggeri per i dipendenti, un aiuto alla specificità veneziana che però portò l'Italia dritta davanti alla Corte Europea per una procedura di infrazione per aiuti lesivi della concorrenza. La Corte disse all'Inps che, prima di emanare le cartelle, doveva provare caso per caso che gli sgravi avevano alterato il libero mercato. LIInps lo scorso anno ha emanato nuove ingiunzioni di pagamento dopo una nuova istruttoria. Ma, dice adesso il Tar, l'istituto di previdenza «non avrebbe in concreto verificato se gli sgravi fiscali concessi abbiano effettivamente falsato la concorrenza». La sentenza conferma quella del 2012 del Tribunale Civile sezione Lavoro. Tra un ricorso e un'udienza, il conto da pagare per le imprese in questi 17 anni si è moltiplicato: 250 milioni di euro da restituire, il triplo degli aiuti ricevuto. «Un importante successo per le aziende veneziane», commenta la sentenza lo studio dell'avvocato Alfredo Bianchini che segue una ventina di prestigiosi hotel veneziani. Il ricorso al Consiglio di Stato sarà l'ovvio prosieguo della telenovela giudiziaria e comunitaria che va avanti da diciassette anni. Ma, a questo Evidenza Confindustria punto, una soluzione politica pare la via d'uscita a rigor di logica. Logica giuridica, innanzitutto. «Le motivazioni della sentenza del Tar sono le medesime delle prime sentenze del tribunale del lavoro del 2012 - nota l'avvocato Alessio Vianello dello studio Mda che patrocina una cinquantina di imprese - E a distanza di due anni, l'Inps non ha dato le prove che la Corte di Giustizia chiedeva, cioè che gli sgravi avessero alterato la concorrenza. Lo Stato ha fatto errori gravi, dovrebbe riflettere su di una soluzione da proporre alla Commissione Europea». Una soluzione politica perché se la questione va avanti per tribunali, ri- portante - sillaba Matteo Zoppas, presidente di Confindustria Venezia - ci permette di sederci al tavolo del Governo consci della legittimità delle nostre posizioni e delle ragioni che ci portano a respingere ogni pretesa di Bruxelles». Mo.Zi schia di compiere la maggiore età senza una via d'uscita. «Auspichiamo che, a seguito di questa ennesima sconfitta giudiziaria, lo Stato italiano rinunci definitivamente a questo accanimento nei confronti delle aziende veneziane e ammetta a Bruxelles di essere l'unico responsabile di questa triste vicenda». L'Associazione costruttori di Venezia Ance, Legacoop e Confindustria esprimono tutta la loro soddisfazione. «La sentenza del Tar ha riconosciuto le ragioni delle imprese - commenta Ugo Cavalli-, presidente Ance - sebbene permanga ancora la spada di Damocle di un ricorso al Consiglio di Stato, siamo fiduciosi che la situazione possa risolversi finalmente per il meglio, evitando graripercussioni vi sull'economia e l'occupazione del territorio». «Le imprese non hanno mai avuto responsabilità e non possono pagare le colpe di altri, non hanno fatto altro che applicare una legge dello Stato - fa eco Adriano Rizzi, presidente Legacoop Veneto - Prova ne è che i giudici per l'ennesima volta hanno dato ragione loro. L'auspicio è che finalmente si interrompa questo accanimento e si trovi una soluzione con la Commissione europea». «Una vittoria im- Pagina 1 ITENZIOSO Seconda "sconfitta" per le pretese dell'Inps Sgravi fiscali, ora il Tar dà ragione alle imprese Elisio Trevisan .............................................................................. MESTRE L'Inps si è sparato due volte sul piede, e sempre con la stessa pistola. Dopo che nel 2012 il Tribunale del lavoro di Venezia aveva annullato le cartelle esattoriali inviate tra il 2003 e il 2004, ieri il Tar del Veneto ha dato ragione per la seconda volta all'ottantina di aziende veneziane, chioggiotte e mestrine cui lo Stato chiede circa 250 milioni di euro, tra multa e interessi maturati, per gli sgravi contributivi di cui hanno goduto tra il 1995 e il 1997. Sgravi che lo stesso Stato aveva loro consigliato visto che operavano in una situazione di svantaggio rispetto alle imprese insediate fuori della laguna. E che poi la Commissione europea giudicò, invece, aiuti indebiti che falsavano la concorrenza. Il Tar ha dunque annullato le nuove cartelle dell'Inps, inviate dopo che la Legge di Stabilità del 2012 aveva azzerato tutti i procedimenti in corso e fatto ripartire da zero il cronometro, questo perché la Corte di giustizia europea aveva dato ragione alla sua Commissione, giudicando quegli sgravi effettivamente indebiti ma aggiungendo che l'Italia avrebbe dovuto procedere con istruttorie caso. E invece, per la seconda volta, l'Inps non ha fatto alcuna istruttoria singola. Evidenza Confindustria IMPRESE Nuova vittoria per le imprese nel lungo contenzioso con l'Inps Ora l'istituto di previdenza potrà presentare appello al Consiglio di Stato ma intanto le aziende alberghiere, della pesca, del vetro, le imprese edili e le società come Italgas e Casinò per la questione degli sgravi fiscali di Venezia possono tirare un sospiro di sollievo. «E una vittoria importante che ci permette di sederci al tavolo del Governo consci della legittimità delle nostre posizioni e delle ragioni che ci portano a respingere ogni pretesa di Bruxelles» ha dichiarato Matteo Zoppas, presidente di Confindustria Venezia, che pensa appunto alla trattativa col Governo per cercare di risolvere una volta per tutte questa vicenda che da anni sta tenendo col fiato sospeso decine di aziende. E sulla stessa linea si è espresso anche l'avvocato Alessio Vianello che, con i colleghi Bortoluzzi e Veronese dello Studio MDA assiste una cinquantina di aziende: «Auspichiamo che, a seguito di questa ennesima sconfitta giudiziaria, lo Stato Italiano rinunci definitivamente a questo accanimento nei confronti delle aziende veneziane e ammetta a Bruxelles di essere l'unico responsabile». Anche per gli avvocati Alfredo Bianchini e Francesca Busetto, che rappresentano 16 alberghi del centro storico, «è un importante successo per le aziende veneziane». Adriano Rizzi, presidente Legacoop Veneto, sostiene che questo successo arriva perché «le imprese non hanno mai avuto responsabilità e non possono pagare le colpe di altri, non hanno fatto altro che applicare una legge dello Stato». Sebbene sulla loro testa penda ancora la spada di Damocle del ricorso al Consiglio di Stato dal parte dell'Inps «siamo fiduciosi che la situazione possa risolversi finalmente per il meglio, evitando gravi ripercussioni sull'economia e l'occupazione del territorio» conclude Ugo Cavallin, presidente di Ance Venezia. @ riproduzione riservata Pagina 2 Sgravi, il Tar dà ragione alle prese Il Tribunale cancellagli addebiti Inps, accolti i ricorsi delle 160 aziende veneziane che avrebbero dovuto pagare 88 milioni di Giorgio Cecchetti Il Tribunale amministrativo regionale ha definitivamente accolto i ricorsi delle aziende veneziane contro gli addebiti dell'Inps per il recupero degli sgravi contributivi del triennio 1994-1997. I giudici amministrativi hanno accolto le tesi avanzate dagli avvocati Alfredo Bianchini e Alessio Vianello. I legali hanno sostenuto che «le attività di recupero da parte dell'Inps era illegittima in quanto non preceduta dalla necessaria verifica se gli sgravi concessi, con riferimento alla posizione di ogni singola impresa, avessero in concreto caso per caso effettivamente falsato la concorrenza ed inciso negativamente sugli scambi comunitari» spiega l'avvocato Bianchini. Le imprese veneziane coinvolte, alberghi, vetrerie, cooperative, cantieri, ditte edili e altre sono poco più di 160: gli avvisi di pagamento raggiungevano una cifra considerevole, 88 milioni di euro, a fronte di sgravi concessi per 21 milioni, questo a causa degli interessi nel frattempo maturati. «Si tratta di una sentenza coraggiosa» sostiene l'avvocato Alessio Vianello, «il vizio insanabile dell'azione di recupero dell'Inps è scolpito nella sentenza della Corte di Giustizia del 2011, che costituisce la base logica e giuridica dell'odierna sentenza del Tar Veneto. Lo Stato Italiano avrebbe dovuto svolgere un'istruttoria su ogni singola azienda e fornire la prova che quel presunto aiuto di stato era idoneo, all'epoca dei fatti, a distorcere la concorrenza nel mercato. In circa 15 anni di giudizio, l'Inps non ha mai fornito quella prova». «E' la seconda volta», prosegue il legale, «dopo la sentenza della Sezione Lavoro del Tribunale di Venezia del 2012, che i giudici italiani annullano gli avvisi di pagamento emessi dell'Inps in violazione del diritto dell'Unione Europea. Auspichiamo che, a seguito di questa ennesima sconfitta giudiziaria, lo Stato Italiano rinunci definitivamente a questo accanimento nei confronti delle aziende veneziane e ammetta a Bruxelles di essere l'unico responsabile di questa triste vicenda». Infine, l'avvocato Bianchini ricorda che, grazie a questa sentenza, verranno sicuramente annullate le udienza davanti alla Corte dei conti, che avrebbe dovuto affrontare i ricorsi dell'Inps contro le decisioni del Tar Veneto sulle sospensive chieste ed ottenute dalle imprese veneziane. Sulla vicenda è intervenuto il presidente degli industriali veneziani Matteo Zoppas: «Finalmente una buona notizia Il Tar ha dato ragione alle aziende riconoscendo la validità delle loro istanze e la buonafede di chi all'epoca, nel totale rispetto della norma, ne aveva beneficiato. E' una vittoria importante, in questa annosa battaglia che ci vede in prima linea nella difesa degli interessi delle imprese, che ci permette di sederci al tavolo del Governo consci della legittimità delle nostre posizioni e delle ragioni che ci portano a respingere ogni pretesa di Bruxelles». Sulla stessa linea i costruttori edili veneziani: «L'Ance di Venezia esprime soddisfazione per la sentenza del Tar che ha accolto il ricorso delle imprese veneziane. L'auspicio è che la vicenda, dopo un lungo confronto giudiziario con l'Inps, che aveva preteso la restituzione degli sgravi emettendo le relative cartelle esattoriali, trovi finalmente la parola fine». «La sentenza del Tar» ha commentato Ugo Cavallin, il presidente di Ance, «ha riconosciuto le ragioni delle imprese. Sebbene permanga ancora la spada di Damocle di un ricorso al Consiglio di Stato, siamo fiduciosi che la situazione possa risolversi per il meglio, evitando gravi ripercussioni sull'occupazione». L'interno di una fornace a Murano . Sono molte le vetrerie interessate al provvedimento Evidenza Confindustria Pagina 3
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