ART 3D | Dal disegno alla terza dimensione Il mio progetto desidera offrire una riflessione sulle potenzialità che gli strumenti della Digital Fabrication possono avere nella sfera dell’istruzione e dei beni culturali. La mia analisi si sofferma sul quesito di originare modelli in tre dimensioni dai file o supporti originali nativi in due dimensioni o di andare a creare riproduzioni di modelli scultorei esistenti per fini educativi, privati e intrattenimento. Chi non ha mai pensato di poter studiare o esporre un bene artistico conservato unicamente in Gallerie d’arte e musei oppure di dare vita a una fotografia che visioniamo su un libro d’arte? Sculture, disegni, pezzi di design e perché no anche architetture… tutti potrebbero essere ambiti di ricerca sui quali sperimentare a seguito di un accurato studio di rilievo, dimensionamento, mapping, la forte resa del pezzo in 3D. Ho simulato nel progetto la creazione di una copia scultorea del famoso artista futurista Umberto Boccioni: Linee di forza di un pugno del 1915 ca. Dopo un rilievo dall’originale ed essere giunto ad un disegno planimetrico e delle varie altezze ho estruso le linee come potrebbe fare una stampante 3D, originando l’oggetto. Nel mio caso si partiva da un oggetto scultoreo su cui poi eseguire la riproduzione, ma niente vieta di poter originare da zero un oggetto a partire da un semplice schizzo o bozzetto. Dagli incunaboli del trecento, passando per gli studi rinascimentali sulla prospettiva e le proporzioni sino ai tempi recenti dove risulta sempre più complesso giungere a comprendere l’esito formale dalla lettura dei disegni tecnici (vedi architetture di F. Gehry). Ecco che ART3D e gli strumenti di resa a tre dimensioni ci possono giungere in soccorso, soddisfando le nostre esigenze.
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