LA MIA CASETTA (6-7 anni) SPAZZOLINO (6-7 anni) Gallo e galline dentro il pollaio, la formichina nel formicaio; l’ape regina nell’alveare, il pesciolino in fondo al mare. Sta nel suo nido il cardellino, in mezzo ai ghiacci vive il pinguino; dorme il leprotto nella sua tana, e la scimmietta sulla liana. La chiocciolina dentro il suo guscio, e anch’io alla sera, se chiudo l’uscio, ho la fortuna d’una casetta dove dormire, anche se stretta. Il mio caro spazzolino è l’amico del mattino e i vantaggi più evidenti son senz’altro per i denti. A lavarli poi ritorno anche quando, a mezzogiorno, ho finito di mangiare preparandomi a studiare. L’abitudine non smetto prima di infilarmi a letto: è per questo che il dentista l’ho perduto ormai di vista. IL CORPO (6-7 anni) OGNUNO CERCA (6-7 anni) Occhi, orecchie, naso, bocca: ecco qui una filastrocca. Testa, spalle, collo, gola: com’è bello andare a scuola! Pancia, schiena, braccia, mani: la ripeto anche domani. Sederino, gambe, piedi: è finita, non lo vedi? Cerca la rondine il caldo nido, cerca il leprotto la dolce tana, la barca cerca l’amato lido, un corso d’acqua cerca la rana. Cerca chi è triste un po’ di affetto, cerca chi ha freddo la calda fiamma; il bimbo piange, solo soletto: cerca le braccia della sua mamma. 1 OGNUNO AL SUO POSTO (6-7 anni) L’AQUILONE (6-7 anni) C’è un gallo nel pollaio, c’è un topo nel solaio, c’è un cane nel cortile, c’è un gatto nel fienile, c’è un pesce nel laghetto, c’è un passero sul tetto, c’è un fiore in mezzo al prato, c’è un cielo blu stellato; c’è un bimbo nella culla non sta pensando a nulla, sorride a lui la mamma cantando ninna-nanna. Ho visto un bambino giocare in un prato: stringeva pianino un filo dorato; nel cielo volava un grande aquilone che poi diventava un punto marrone lontano lontano: il filo dorato la piccola mano aveva lasciato. 2 IL MERLO (8-9 anni) IL PAPPAGALLO (6-7 anni) Sbuffa il trenino, corre il cavallo, sta il soldatino sul piedestallo. Il merlo canta stando sul ramo di una gran pianta mentre giochiamo. Vorrei salire e spensierato potergli dire che è fortunato. Vede la gente ma non lo dice e solamente fischia felice. Avevo un pappagallo con piume colorate: il verde, il rosso, il giallo sembravan disegnate. Un giorno arrivò il gatto che con fare sornione si avvicinò, e d’un tratto non perse l’occasione. Saltò sul poveretto le piume sparpagliando poi corse sopra il tetto felice miagolando. Il pappagallo adesso ha freddo senza piume e con il mio permesso si scalda presso il lume. 3 ANIMALI AMICI (6-7 anni) LA CHIOCCIOLA (8-9 anni) Se ne stava il coccodrillo sulla punta di uno spillo: non sentiva neanche male quel simpatico animale. Un leone passò accanto e per rompere l’incanto esibì il più gran ruggito che si fosse mai sentito. La giraffa là dall’alto guardò giù, poi fece un salto e si ritrovò seduta sorseggiando una spremuta. Un simpatico elefante sfoderò l’idea brillante di raggiungerli in gran fretta con la propria bicicletta. Alla fine tutti quanti d’entusiasmo scoppiettanti si abbracciarono felici come cari vecchi amici. La chiocciolina una mattina s’era svegliata un po’ svogliata. Aperto l’uscio fuori dal guscio mise la testa ma lesta lesta chiuse la porta: già s’era accorta che dopotutto non era brutto stare a dormire a non finire là ben protetta nella casetta. 4 ANIMALI STRANI (6-7 anni) IL MIO GATTO (8-9 anni) Ho visto un grillo coi tacchi a spillo, la cavalletta con la borsetta, il maggiolino con un violino e la farfalla giocando a palla. Una formica - non lo si dica teneva in mano un aeroplano. La coccinella - e questa è bella s’era mangiata la marmellata. Vi sembra sciocca la filastrocca? Non ve l’ho detto: è uno scherzetto. Silenzioso, quatto-quatto, quel sornione del mio gatto ha raggiunto la gabbietta e già pensa alla cenetta. Si è però dimenticato che c’è il cane lì in agguato e d’un tratto, come un razzo, lo rincorre sul terrazzo. L’uccellino guarda il cane con riconoscenza immane: quando si hanno degli amici si può vivere felici. 5 I COLORI (8-9 anni) Cielo azzurro, pane e burro; spiga gialla, gioco a palla; frutti arancio, pizza al trancio; fiocco rosa, mangio a iosa. Pane bianco, sono stanco; verde prato, son malato; sciarpa viola, vado a scuola; nubi grigie, le valigie. Fumo nero, son straniero; blu di Prussia, vado in Russia; di marrone c’è un torrone; rosso fuoco, questo è un gioco. Per adesso con permesso io mi sposto, ti do il posto: tu puoi fare se ti pare rime ancora per un’ora. 6 L’ALFABETO (8-9 anni) LA ZANZARA (8-9 anni) Con la A scrivo aeroplano, per la B c’è un battimano, alla C tolgo il cappello, con la D dico drappello. E ricorda l’elefante, F fa apparire un fante; G ci metto un girasole, H non ci son parole. Dico I, penso all’imbuto, L è un tizio linguacciuto; con la M penso al mare, N sogno di nuotare. O ricorda un bell’orsetto, P si affaccia al parapetto; con la Q dico quadrato, R è nel reticolato. Uno scoglio con la S, T, la tela il ragno tesse; per la U c’è un uccellino, V è un bicchiere di buon vino. Resta ormai solo la Z per raggiunger la mia mèta L’antipatica zanzara con un’aria alquanto ignara se ne stava riposando sul suo bel cuscino, quando a sorprenderla è venuta una mano a sua insaputa abbattendosi d’un tratto su di lei con uno scatto. Ora giace spiaccicata ma se l’è un poco cercata; vedi che può capitare se continui a molestare? La zanzara te lo insegna: chi punzecchia non è degna di restar tutta la vita dispettosa ed impunita. 7 zio, zanzara, zaino, zanna: ora posso andare a nanna. LA FARFALLA (8-9 anni) IL RE (8-9 anni) La delicata gaia farfalla sulla mia spalla s’era posata. Le ho chiesto allora: “Non puoi restare con me a giocare almeno un’ora?” Lei m’ha risposto garbatamente: “Qui veramente, non è il mio posto. Per salutarti ero venuta ma son tenuta proprio a lasciarti. Devi scusarmi, ho un altro amore: sopra un bel fiore vado a posarmi”. Nella città c’è sua maestà ; nessuno sa che cosa fa. Pensa per sé, beve caffè, mangia per tre, è lui il re. A mezzodì passa di lì, poi torna qui lui è così. Riposa un po’ sopra il comò, altro però dirvi non so. Di star quaggiù guardando in su il cielo blu non ne può più. 8 MATRIMONIO NELLA FORESTA (6-7 anni) Nella foresta oggi è gran festa: il re leone, questo briccone, vuole sposare senza esitare la principessa che è la leonessa. Tra gli invitati incravattati c’è l’elefante tutto elegante, rinoceronte col corno in fronte e il coccodrillo già mezzo brillo. Ma sul più bello manca l’anello, così gli sposi tristi e scontrosi scoppiano in pianto mentre lì accanto i testimoni lasciano i doni. Allora arriva tra mille “evviva” una scimmietta in tutta fretta con il più bello, splendido anello, mai esistito di alcuno al dito. E agli invitati tutti assetati altro non resta che far la festa e infin brindare per augurare ai nuovi sposi giorni gioiosi. 9 IL PESCIOLINO (8-9 anni) DIFFERENZE (8-9 anni) Un pesciolino ch’era finito dentro il retino s’era sentito da quel bambino come tradito. Il bimbo allora per liberarlo e alla dimora sua ritornarlo dopo mezz’ora volle aiutarlo. Il pesce rosso si dimenava a più non posso mentre nuotava: l’acqua del fosso lo rincuorava. Quattro ochette in uno stagno si facevano un bel bagno mentre un vispo pesciolino le guardava da vicino. Si chiedeva: “Come fanno queste ochette tutto l’anno a restare sempre a galla quasi fossero una palla?” L’oca a lui, senza esitare: “Come fai tu a respirare se sott’acqua la tua testa da mattino a sera resta?” Della vita questo è il bello: rana, pesce, ragno, uccello... siamo tutti differenti e di questo siam contenti. 10 LA STALLA (8-9 anni) MINESTRONE (8-9 anni) Nella stalla della nonna passeggiando in minigonna va la chioccia coi pulcini scanzonati e birichini. A guardarli c’è una mucca con in testa una parrucca e vicino c’è un cavallo con un bel cappello giallo. Ci sta pure un asinello tutto serio col suo ombrello, mentre allegra la capretta sta girando in bicicletta. La gentile pecorella appoggiata a una stampella fa la foto a due maiali col cappotto e gli stivali. Manca ormai soltanto il toro; lui è al posto di ristoro: mangia e beve a più non posso, poi s’infuria... e vede rosso. Questo è il vero minestrone con verdura di stagione, dalla nonna l’ho imparato che il segreto ha tramandato. Nella pentola a pezzetti le verdure prima metti, poi aggiungi l’acqua e il sale e vedrai che non è male. Gli spinaci e le carote dalle proprietà ben note, il basilico e i piselli freschi, usciti dai baccelli; di prezzemolo un pochino e anche qualche fagiolino, aglio, sedano e cipolle mentre l’acqua ancor non bolle; qualche porro e due zucchine che non guastano alla fine, di fagioli una manciata e una bella mescolata. Ora cuoce lentamente, il profumo già si sente; tra un’oretta sarà pronto, me lo mangio e vi racconto. 11 BABBO NATALE (8-9 anni) Così il buon Babbo Natale sta arrivando anche quest’anno : con il freddo che lo assale non avrà qualche malanno? Lui di certo è preparato, ha un giaccone con il pelo che lo tiene riscaldato contro il freddo e contro il gelo. Ha una slitta che percorre tutto il cielo nella notte; e un gran sacco che gli occorre per portarci cose ghiotte. In quel sacco ha separato i regali suoi migliori per quei bimbi che son stati ubbidienti ai genitori. Poi per quelli che ogni giorno alla scuola volentieri sono andati, ed al ritorno e hanno fatto i lor doveri. Ed infine per coloro che son stati generosi, che non pensan solo a loro e non son troppo golosi. Augurandoti di cuore ogni bene e nessun male, ti aspettiamo con fervore vecchio e buon Babbo Natale! CARAMELLE (8-9 anni) Caramella, io ti scarto, in un angolo mi apparto, poi ti gusto lentamente senza più pensare a niente. Nella vita c’è bisogno di gustare il proprio sogno e pian piano assaporarlo per paura di sciuparlo. Ma la vita ci riserva perché di lezion ci serva cose brutte e cose belle: non soltanto caramelle! 12 IL LOMBRICO (8-9 anni) I MESI (8-9 anni) Sono un lombrico ma non lo dico; vivo strisciando e masticando. Quando ne ho voglia mangio la foglia, bevo rugiada nessun ci bada. La vita è piatta ma ci si adatta, non ho pensieri che siano neri. Del mio passato mi sento grato ed al domani apro le mani. Vivo il presente allegramente, sempre in vacanza: basta ed avanza! Sono dodici i mesi dell’anno compagnia per gruppetti si fanno dando vita alle quattro stagioni che ci porgono ognuna i suoi doni. Freddo e neve ci porta gennaio, carnevale ravviva febbraio, dense nubi accompagnano marzo ad aprile ogni prato è uno sfarzo. Maggio delle ciliege è il bel mese, porta giugno le vacanze attese; luglio ha ceste ricolme di frutti, mare e monti in agosto per tutti. A settembre è già odore di scuola, ad ottobre ogni foglia s’invola; c’è di nebbia in novembre un quintale, poi dicembre ci porta il Natale. 13 CONCERTO (8-9 anni) Il maggiolino con il clarino, la cavalletta con la trombetta e il calabrone col suo trombone diedero vita - cosa gradita coi loro fiati bene accordati ad un concerto tutto all’aperto. La serenata improvvisata a lungo andare fece balzare come una molla tutta la folla che offrì al terzetto in modo schietto il suo tributo più che dovuto. UNIONE (8-9 anni) Un mattone, due mattoni, posti l’uno accanto all’altro: se per bene li disponi una casa avrai senz’altro. Una pianta, un’altra pianta: più nessuna sola resta e l’unione sarà tanta da formare una foresta. Un bambino, due bambini, tutti i bimbi di ‘sto mondo, mani strette, ben vicini: un immenso girotondo. 14 NASCITA (8-9 anni) LA COCCINELLA (8-9 anni) “Dimmi mamma, per favore: come nascono i bambini? Per davvero eran semini innaffiati dall’amore?” “Della mamma nella pancia il papà un seme minuto ha deposto, che è cresciuto la misura di un’arancia. E poi, giorno dopo giorno, trepidanti e lunghe attese terminate al nono mese per poter darti il buongiorno. Tu sei nato, finalmente: per il bene che ti voglio sei - lo dico con orgoglio – un miracolo vivente!” La coccinella sopra uno stelo si dondolava guardando il cielo col suo vestito tutto a puntini da far invidia ai maggiolini. Non era certo la sua eleganza solo una cosa di circostanza; era graziosa, e lo sapeva, ma a tutto il mondo non lo diceva. Un bimbo venne, e piano piano al bell’insetto tese la mano; con l’andatura d’una modella si posò sopra la coccinella. “A chi mi tocca porto fortuna se la sua mano non m’importuna; d’ora in avanti saremo amici per giorni ed anni lunghi e felici!” 15 UNA STRANA COPPIA (10-11 anni) MAMMA (8-9 anni) Una zebra ed un cavallo invitati ad una festa si incontrarono al gran ballo e lì persero la testa. Lui le disse: “Sei carina...” Lei rispose: “Ne son fiera” Lui aggiunse: “E che codina...” Lei a lui: “Tu, che criniera!” Sta di fatto che in un niente fra di lor scoppiò l’amore senza dirlo all’altra gente, né al fornaio, né al dottore. Il cavallo ormai ci crede ma una cosa lui non ama: ogni volta che la vede è vestita col pigiama... Oggi, mamma, è la tua festa, l’hai davvero meritata! L’occasione è dunque questa di sentirti ancor più amata. Tu mi svegli ogni mattina, mi prepari cose buone che mi danno l’acquolina, mi ricopri di attenzione. Angelo del focolare, sorridente e premurosa ti dobbiamo ringraziare come mamma e come sposa. Del tuo amor ci fai gioire, per te il tempo non s’invola; mamma, te lo voglio dire: come te ce n’è una sola! 16 IL GATTO E IL TOPO (8-9 anni) Il topo mette fuori la testa ma se ne pente, perché in un lampo una zampata s’abbatte lesta: il poverino non ha più scampo. Volge il suo sguardo esterrefatto al gatto, furbo, che l’ha afferrato, chiedendo: “Dimmelo, come hai fatto? Un cane forse non ha abbaiato?” Risponde il gatto: “Amico caro, devi sapere che a questo mondo se di altre lingue tu sei ignaro arrivi presto a toccare il fondo!” Il topolino nella dispensa s’era infilato con gran coraggio dopo un assiduo pensa e ripensa per rosicchiare un buon formaggio. Temeva infatti che lì vicino da qualche parte, forse in agguato, ci fosse il gatto che, malandrino, la sua cenetta avrebbe guastato. Nemmeno il tempo d’incominciare il suo spuntino che, in un momento, nella dispensa il gatto appare e prende inizio l’inseguimento. Agile il gatto rincorre il topo che sta correndo senza voltarsi; ad acchiapparlo manca ormai poco, ma dentro un buco riesce a infilarsi. Il topolino tende l’orecchio: non sente nulla, pensa che il gatto ha rinunciato, essendo vecchio e affaticato da quello scatto. Ma quel silenzio d’un tratto è rotto d’un grosso cane dall’abbaiare: di certo il gatto se la fa sotto ed è fuggito senza fiatare. LA SETTIMANA (8-9 anni) Il lunedì è sempre duro svegliarsi, il martedì serve ad abituarsi; mercoledì c’è fin troppa lezione e giovedì c’è l’interrogazione; il venerdì è per tirare un po’ il fiato, sabato è sempre il più desiderato; e la domenica ci si rilassa ma troppo in fretta ogni volta lei passa. 17 LA DOMENICA (10-11 anni) Dopo che la s’è aspettata un’intera settimana la domenica è arrivata cosa niente affatto strana. Per sei giorni abbiam studiato della scuola sopra i banchi; papà e mamma han lavorato e anche loro sono stanchi. Ma quest’oggi finalmente tutti insieme siam riuniti per mangiare allegramente anche i dolci preferiti. Tanta gente è per le strade e passeggia senza fretta, piano piano ecco che invade ogni viale e ogni piazzetta. E alla sera un pensierino va a chi questo dì ci ha dato per sentirlo più vicino: che il suo nome sia lodato! LA TRAPPOLA (8-9 anni) La sua trappola mortale un bel ragno sta tessendo proprio sotto il davanzale: dentro finirà cadendo cosa niente affatto rara una mosca o una zanzara. Sta paziente ad aspettare, qualche preda poco accorta per poterla catturare. A lui solo questo importa: di finire la giornata con la cena assicurata. 18 LINGUE DIVERSE (8-9 anni) Siamo in mezzo alla foresta : ma che voce mai è questa? L’elefante che barrisce e il leone che ruggisce e nell’erba, un po’ indolente, striscia e sibila il serpente. Ora siamo nella stalla tra una mucca e una cavalla: l’una placida muggisce, l’altra s’agita e nitrisce, e d’un tratto, sul più bello, raglia un piccolo asinello. Lì nel mezzo del cortile tra la stalla ed il fienile vedo un gatto miagolando ed un cane sta abbaiando, mentre pigola il pulcino e cinguetta un uccellino. Nello stagno, non lontana, ecco gracida una rana mentre l’anatra starnazza quasi fosse in una piazza e guardandola da un ramo gracchia il corvo al suo richiamo. Tante lingue differenti eppur sembrano contenti; loro almeno, strano a dirsi, fan lo sforzo di capirsi; l’uomo ormai sempre più spesso parla solo con se stesso. 19 IL PANE (10-11 anni) LA RUOTA (8-9 anni) Sulla tavola ogni giorno c’è di buon pane fragrante un cestino traboccante: sembra uscito ora dal forno. Non ci pensi, ma qualcuno, mentre tu dormivi ancora s’è svegliato di buon ora senza dir niente a nessuno. Le pagnotte ora son pronte, ma anche tu, se vuoi mangiare, te le devi guadagnare col sudore della fronte. Questo pan che a molti manca mentre ad altri spesso avanza; c’è chi sta nell’abbondanza, c’è chi chiede e non si stanca. Pane nostro quotidiano di cui sempre ringraziare ed apprendere a spezzare con chi a te tende la mano. Ecco che arriva la primavera: grida di evviva perché la sera fanno un concerto grilli e cicale ed all’aperto non si sta male. Dopo il gran gelo la brezza sfiora dolce uno stelo che si colora. Così è la vita: mai non finisce, ruota infinita che ci stupisce. 20 I NUMERI (8-9 anni) IL MILLEPIEDI (8-9 anni) Quanto fanno sei per sei ? E’ evidente: trentasei! Quanto fa nove per nove? Ottantuno, non ci piove! Quanto fa cinque per cinque? Che banale: venticinque! Tre per nove ventisette sono buone le polpette; due per cinque uguale a dieci a me piace pasta e ceci; quattro volte due fa otto che ne dite di un risotto? Sei per cinque fanno trenta oggi latte con polenta; tre al quadrato è uguale a nove anche se non ci son prove. la radice di ottantuno non la sa quasi nessuno: anche lei è uguale a nove ma che noia quando piove... “E tu, millepiedi, perché non ti siedi? Ne hai tante di gambe, ma son così strambe...” “Ascolta, moccioso dal fare borioso, con le gambe corte e pure un po’ storte... Ti credi migliore? Più bello d’un fiore che vive nel prato di blu colorato? Ognuno è diverso, nessuno è perverso; occorre imparare a non giudicare! 21 IL BRUCO (8-9 anni) Mi chiamo bruco; quando ne ho voglia in una foglia faccio un bel buco. Crede la gente che passi il giorno guardando attorno senza far niente. Ma lavorare non è soltanto correre tanto fino a sudare. Perché ti affanni? ci vuol pazienza: chi vuol far senza fa solo danni. IL RAGNO (8-9 anni) Dalla finestra della mia stanza amo guardare il mondo fuori: sembra di assistere ad una danza di movimenti senza rumori. Corre la gente con grande fretta ma non mi sembra del tutto lieta: a piedi, in auto, in bicicletta vuole arrivare presto alla meta. Vedo anche un ragno che lì vicino tesse la tela sua lentamente; il suo lavoro lo fa pianino: lui non ha fretta come la gente! 22 IL CIRCO (8-9 anni) Non soltanto gli animali, ma anche maghi eccezionali: con un gesto fanno uscire - non potendosi smentire dal cilindro un coniglietto, dalla bocca un fazzoletto. E gli acrobati: dal suolo a distanza fanno un volo afferrandosi le mani del trapezio veterani. Coi pagliacci le risate non van certo risparmiate: capriole e barzellette, frizzi, lazzi e piroette. Ed infine c’è un nanetto con lo sguardo da furbetto; è il più piccolo di tutti ma diverte belli e brutti. Questo è il circo: un gran tendone che dei bimbi è la passione! Lo spettacolo è vivace e anche ai grandi non dispiace. Su, venite brava gente! Qui ogni cosa è sorprendente, e vedrete – è cosa vera – di animali una gran schiera. Un leone e un elefante, una zebra stravagante; un cammello, una scimmietta ed un orso in bicicletta. Cagnolini danzatori, tigri e i loro domatori; le caprette coi cavalli, dromedari e pappagalli. 23 LE CINQUE DITA (8-9 anni) VORREI ESSERE (8-9 anni) Alzo il pollice per dire che va tutto a gonfie vele: dolce e buona come il miele è la vita a non finire. L’indice è per indicare le città sul mappamondo, le montagne oppure il mare qui vicino o laggiù in fondo. Medio è quel che sta nel mezzo, il più alto e il più birbone; sopra gli altri avanza un pezzo ma ad usarlo fa’ attenzione. Hanno messo all’anulare papà e mamma il loro anello in quel giorno sull’altare che è per loro anche il più bello. Ed il mignolo è di tutti i fratelli il più piccino ma di certo non lo butti: anche lui serve un pochino... Vorrei essere un fiore che cresce in mezzo al prato sgargiante di colore e tutto profumato. Vorrei essere il vento che ovunque si nasconde ed agita contento degli alberi le fronde. Vorrei essere il sole lassù per ore ed ore: anche chi non mi vuole si scalda al mio tepore. Vorrei esser soltanto quello che sono adesso e ricordar di quanto ho avuto un po’ più spesso. 24 COMPLEANNO (8-9 anni) IL FRINGUELLO (8-9 anni) Il giorno del mio compleanno non nego, m’è sempre piaciuto, ed ecco che torna ogni anno per dirmi che sono cresciuto. La festa, gli amici, i regali... e infine tagliare la torta: i giorni non son tutti uguali, la mamma se n’è ben accorta perché in questo dí, stranamente, sia lei che papà m’han trovato felice, affettuoso, ubbidiente e dolce... come un cioccolato. Spegnendo le mie candeline ancora una volta ho promesso di esser più buono; avrà infine il mio desiderio successo? Sul campanile del mio paese un uccellino vive da un mese ; con la sua acuta, bella vocina saluta il mondo ogni mattina. Lui canta sempre, non so che dice, ma di sicuro vive felice; guarda dall’alto tutta la gente che nella piazza corre per niente. Come sarebbe tutto più bello se si vivesse come un fringuello senza una casa di bei mattoni e senza mille preoccupazioni. 25 SPERANZA (8-9 anni) L’AEROPLANO (8-9 anni) C’eran tanti fiorellini colorati in mezzo al prato e uno stuolo di bambini scorazzava spensierato. C’eran tante nuvolette a rincorrersi nel cielo disegnando piroette sull’azzurro grande telo. C’era anche, in mezzo al mare, una piccola barchetta sulle onde a dondolare dolcemente e senza fretta. Da qualunque luogo venga l’uomo ha un lume di speranza: non lasciare che si spenga nella vita è già abbastanza. Ho visto in cielo un aeroplano, l’ho salutato con la mia mano. Sono rimasto allor pensando Chi c’è là dentro? Dove sta andando? Son bianchi e neri, grandi e piccini, tutti diversi, tutti vicini; a ognun di loro non può mancare la propria storia da raccontare. C’è chi va in cerca di un’avventura, c’è chi ai suoi mali cerca una cura, chi sta viaggiando per il lavoro, chi solamente cerca ristoro. E c’è chi a casa sua fa ritorno, forse da molto attende il giorno. Ognuno insegue il proprio sogno: di questo in fondo abbiam bisogno. 26 RIMPIANTO (8-9 anni) DA LONTANO (8-9 anni) Tre case col tetto dipinto di rosso, due pini un laghetto le rive d’un fosso; di antichi sapori vivevo contento giocando coi fiori, col prato, col vento. Son più fortunato adesso che ho tanto? Perché del passato ho allora il rimpianto? Acqua che sgorghi dalla fontana a cui attinge tutta le gente: dimmi, ti prego, quant’è lontana là in mezzo ai monti la tua sorgente? Piccola rondine che con coraggio il vasto mare hai traversato, l’estenuante tuo lungo viaggio posso sapere dov’è iniziato? Uomo che passi sulla mia strada, il tuo paese perché hai lasciato? Alle tue pene nessuno bada nessun si chiede dove sei nato. 27 IL CASTELLO (8-9 anni) IL FIORE (8-9 anni) Alla montagna come aggrappato sembra il castello abbandonato; quali misteri, quali segreti nascondi ancora tra le pareti? Re, giocolieri, regine e streghe dame di corte tra mille beghe; feste, banchetti, prìncipi e danze, tetri fantasmi nelle tue stanze. A chi ti vede oggi non resta, attraversando l’ombra funesta, che immaginare, rabbrividendo, stridule grida pur non sentendo. Era un fiore solitario che viveva un po’ precario sulle sponde d’un torrente ben lontano dalla gente. Oscillava con il vento e di questo era contento, di farfalle e coccinelle era amico per la pelle. Poi un giorno un piede umano arrivato piano piano si posò sulla sua testa: di quel fior più nulla resta. 28 IL GRATTACIELO (8-9 anni) Lucido acciaio, freddo cemento: il grattacielo, questo gigante, con la sua mole snella e elegante sfida la pioggia, il sole e il vento. La gente pare non farci caso vivendo in questo gran formicaio fatto di vetri, cemento e acciaio. Solo un bambino, alzando il naso, guarda quel mostro dal basso in alto, e pensa a come sarebbe stato se lì davanti ci fosse un prato, alberi e fiori invece di asfalto. IL CUOCO (8-9 anni) Mi chiamo cuoco, scherzo col fuoco; cappello bianco non son mai stanco. I miei fratelli sono i fornelli e le padelle son mie sorelle. Faccio polpette, torte, omelette, riso, spaghetti, manicaretti. Del mio segreto sono bel lieto e non lo dico neanche all’amico. LA LUMACHINA (8-9 anni) Lenta e tranquilla, con l’aria lieta, la lumachina scala il suo muro; probabilmente farà già scuro quando raggiunta avrà la mèta. C’è chi le grida: “Corri, lumaca!” E lei risponde: “Che te ne importa? Tu anche alla sera, chiusa la porta, hai una fretta che non si placa...” 29 SEGNALI DI FUMO (8-9 anni) Pare proprio che gli Indiani, lungo i secoli lontani, si servissero del fuoco divertendosi non poco. Quando il fumo nero e denso ad alzarsi era propenso si prendeva una coperta ovviamente stando all’erta. E le nuvole di fumo (energia a basso consumo) trasmettevano un segnale perlopiù convenzionale. E così, quasi in un niente, arrivavano alla gente le notizie principali senza leggere i giornali. LA GOCCIA (8-9 anni) Con il suo lento, ritmo costante la goccia cade sopra la pietra; piccola sembra, ciò nonostante la sua tenacia mai non arretra. Passano i giorni, la goccia scava; la pietra è dura, ma piano piano del martellare diventa schiava di quella goccia, che non è vano. Così è la vita: occorre spesso con gran costanza stringere i denti per ottenere qualche successo di cui infine esser contenti. 30 GLI ELEMENTI (8-9 anni) Aria, acqua, terra e fuoco: si può fare quasi un gioco. L’aria serve a respirare, non la puoi nemmen toccare, è leggera come un velo e pertanto riempie il cielo. S’usa l’acqua per lavare ed inoltre, senza il mare, credi forse che la vita non sarebbe già finita? Il segreto della terra quando un seme si sotterra sta nel fatto che marcisce ma d’incanto poi fiorisce. Con il fuoco si cucina ogni sera e ogni mattina e si forgiano i metalli che nascondon monti e valli. Sono questi gli elementi sempre uniti e differenti: tre sorelle ed un fratello, grazie a loro il mondo è bello! L’UCCELLINO (8-9 anni) Che cos’hai visto bell’uccellino là dalla cima dell’alto pino? Ho visto gente giù sulla terra che ad ogni istante si fa la guerra. Ho visto i bimbi morir di fame, ho visto i ricchi e le loro brame; tante ingiustizie: poveri oppressi, persone sole, vecchi malmessi. Ma ho visto anche laggiù lontano chi al suo vicino tende la mano; ho visto gente d’animo grande che sa che il bene lento si espande, senza mostrarsi né far rumore arriva sempre diritto al cuore. 31 BUONGIORNO (8-9 anni) Dal mattino lo si vede se è un buon giorno che ti attende; questo molta gente crede e al destin così si arrende. Se sei sceso dal tuo letto con il piede che è sbagliato sarà un giorno maledetto, di sicuro sfortunato. Ma è una donna la fortuna e la devi conquistare: alta o snella, bionda o bruna, ama farsi corteggiare. Incomincia tu il tuo giorno con la gioia e col sorriso e vedrai che il mondo attorno si trasforma in paradiso. STORIE (8-9 anni) Begli occhi azzurri, capelli biondi; capelli neri, occhioni tondi, ispide chiome, dritte treccine, bimbi furbetti, dolci bambine. Esser diversi, essere in molti, coi propri nomi, coi propri volti; ognun che porta nella memoria qualche pezzetto della sua storia. Storie vicine, storie lontane, storie comuni, storie un po’ strane; in ogni storia la sua ricchezza: questa del mondo è la bellezza! 32 PROVERBI E ANIMALI (10-11 anni) Tutte le strade portano a Roma, scuote il leone la bionda chioma. Manca dei denti colui che ha il pane, muove la coda contento il cane. Mosca non entra in bocca chiusa, guardo il mio gatto che fa le fusa. Dalla padella cadi alla brace, il pesciolino ti guarda e tace. Non ti stancare: chi cerca trova, cova la chioccia le proprie uova. Vai con lo zoppo, zoppichi pure, l’aquila vola sopra le alture. Se c’è l’unione c’è anche la forza, perfora il picchio la dura scorza. Sano e lontano va chi va piano, il corvo gracchia in modo strano. Chi troppo vuole non stringe nulla, sta la scimmietta sulla betulla. Trovi un amico, trovi un tesoro, grilli e cicale fanno un bel coro. L’uomo propone ma Dio dispone, di fiore in fiore va il calabrone. Non c’è una rosa senza una spina, lavora sodo la formichina. Non è tutt’oro quello che brilla, la tartaruga viaggia tranquilla. Non si risveglia il can che dorme, sul tronco l’orso lascia le orme. Se non è zuppa è pan bagnato, corre il cavallo in mezzo al prato. Non dire gatto se non nel sacco, l’audace tigre sferra il suo attacco. Perde il suo pelo ma non il vizio, dicon del lupo oppur di un tizio. Tra il dire e il fare c’è in mezzo il mare, chi cade in acqua... deve nuotare. 33 L’UOMO RICCO (8-9 anni) ARCOBALENO (8-9 anni) Un uomo ricco di Salonicco volendo fare un grande affare: sulla sua nave ben chiusi a chiave aveva messo senza permesso pietre e diamanti non si sa quanti da trasportare di là del mare. Ma quel gran peso aveva reso il suo natante troppo pesante; così deriso e scuro in viso si vide il ricco colare a picco. I colori sono sette di sicuro ognun l’ammette; formano l’arcobaleno e di essi il mondo è pieno. Si comincia con il rosso come il pesce che è nel fosso, poi lo segue l’arancione della zucca e del melone. Vedo, quando penso al giallo, un allegro pappagallo; verde mi ricorda i prati con i fiori profumati. blu è la volta su nel cielo che ci avvolge come un velo; E’ striato di violetto il tramonto sul laghetto. Un colore manca ancora ma il pensiero non mi sfiora; com’è fatto il color indaco? Non lo sa nemmeno il sindaco... 34 LA STORIA DI PINOCCHIO (8-9 anni) Un brav’uomo, di nome Geppetto, falegname oltremodo provetto, mise in pratica tutto il suo ingegno: un pupazzo intagliò con il legno, lo tastò, lo squadrò di buon occhio e lo volle chiamare Pinocchio. Una fata venuta in gran fretta lo toccò con la propria bacchetta e Pinocchio, dal sonno destato, si trovò d’improvviso animato. E la fata: “Pinocchio, coraggio! Se dimostrerai d’essere saggio farò che diventare tu possa un bambino di carne e di ossa”. Poi, vedendo che già era un birbante alle cure d’un grillo parlante l’affidò, che gli stesse vicino per condurlo sul retto cammino. Per mandare Pinocchio alla scuola quella giacca che aveva, la sola, fu obbligato Geppetto a scambiare per due soldi, così da comprare, - non potendo sbarcare il lunario per Pinocchio un bell’abbecedario. Ma il birbante il suo libro vendette lo spettacolo di marionette per poter da vicino vedere coi soldini di un tal rigattiere; la baldoria però duro poco perché presto arrivò Mangiafuoco. All’orario di cena vicino mangiafuoco afferrò il burattino; buon per lui, gli mancò solo un poco prima d’esser bruciato nel fuoco. Alla fine, tra un pensa e un ripensa, insperata ebbe una ricompensa. Le monete dorate nel sacco attirarono presto l’attacco di una volpe e di un gatto che, astuti, ad attenderlo eran venuti per convincerlo a sotterrare le monete da moltiplicare. Quando a casa rientrò il burattino, il suo babbo lo prese vicino e gli chiese dov’era finito il suo libro ancor nuovo e pulito. Ma Pinocchio, a Geppetto mentendo, sentì il naso che stava crescendo. 35 Il suo naso tornava normale solo quando, alla stretta finale, ammetteva la propria menzogna di cui ora provava vergogna. Poi per caso incontrò sulla strada il più discolo della contrada e di nuovo, anziché andare a scuola, dove il tempo di certo non vola al paese partì dei balocchi con Lucignolo ed altri un po’ sciocchi. Giochi e bizze, però sul più bello, grandi orecchie come un asinello a Pinocchio spuntarono in testa rovinandogli tutta la festa. Con quel nuovo, terribile assillo tornò a casa inseguito dal grillo. Arrivò che calava la sera, ma stavolta Geppetto non c’era... La colomba portò la novella di sicuro più brutta che bella: il suo babbo, volendo cercarlo per potere di nuovo abbracciarlo, era stato da un pesce inghiottito, e Pinocchio ne fu sbigottito. Corse fino alla riva del mare il suo babbo volendo trovare e nel gran ventre d’una balena lo raggiunse con l’animo in pena. Poi volendo da quel ventre uscire la balena obbligò a starnutire e salvò dalle onde del mare il suo babbo vicino a affogare. Quando infine, con grande fatica, approdarono alla spiaggia amica, svenne il povero buon burattino e Geppetto il suo caro bambino che dal mare l’aveva salvato riportò a casa sua addolorato. Ecco infine arrivare la fata: la promessa non s’era scordata. E Pinocchio divenne davvero un bambino di cui fu ben fiero sorridente il suo babbo Geppetto il cui sogno era adesso perfetto! 36 L’ACQUAZZONE (8-9 anni) LA BEFANA (6-7 anni) Cielo grigio, nuvoloni, l’acquazzone sta arrivando; ecco i primi goccioloni, già si stava soffocando. E’ un regalo questa pioggia per i saggi agricoltori che attingevano alla roggia ormai pieni di timori. Piano piano la campagna torna ad esser verdeggiante; sarà certo una cuccagna, un raccolto più abbondante. Quando piove si è un po’ tristi: ma ben presto rossi frutti che non s’erano mai visti ci saranno per noi tutti. La Befana sta arrivando su una scopa a cavalcioni e qualcuno sta aspettando di ricevere i suoi doni. Fazzoletto sulla testa, per la gioia dei bambini, ormai altro non le resta che calarsi nei camini. Troverà le calze appese di regali da riempire e di soddisfar le attese ha gran voglia di riuscire. Ma ai bambini mascalzoni e alle bimbe fannullone lascerà invece dei doni le cipolle col carbone. 37 L’ISOLA (10-11 anni) IL GIARDINO ZOOLOGICO (8-9 anni) Sopra un’isola deserta finalmente sono in pace: la mia porta è sempre aperta, faccio quello che mi piace. Per mangiare vado a caccia, per dormire ho la mia stuoia, non ho tasche né bisaccia, non c’è niente che mi annoia. Bevo l’acqua del ruscello e mi è più che sufficiente, faccio a gara col fringuello fischiettando allegramente. Vivo in mezzo alla natura, di nient’altro ho più bisogno, ma, per colmo di sventura, tutto questo è solo un sogno! Un giardino zoologico ho visto di animali diversi provvisto, grandi e piccoli tutti riuniti mi guardavano un poco impauriti. Il leone con folta criniera, la feroce e scattante pantera, la giraffa dal collo allungato e la zebra dal manto rigato. La proboscide per l’elefante, la gazzella dal fare elegante, la scimmietta con la lunga coda, l’orso bianco vestito alla moda. Poi d’un tratto ho provato a pensare: non potrebbero forse trovare una vita migliore di questa ritornando alla loro foresta? 38 IL PIOPPO (10-11 anni) Ero un pioppo solitario, ed un giorno il proprietario m’ha tagliato, sai per cosa? Per ridurmi in cellulosa! A un bel merlo il nido offrivo di cui lui era giulivo, e al passante regalavo la mia ombra, essendo bravo. Ero un pioppo, come dire? generoso a non finire; mi son forse meritata questa fine disgraziata? Senza rami, senza foglie, hanno preso le mie spoglie, le han per bene maciullate ed infine raffinate. Non pensavo, là disteso, che sarei uscito illeso; ma - la cosa è strabiliante oggi sono più importante. C’è chi forse non ci crede, ma ho più gente che mi vede perché adesso, meno male, faccio parte di un giornale. STUPORE (10-11 anni) E’ sbocciato stanotte nel prato questo fiore che ieri non c’era quale annuncio della primavera; i tuoi occhi non l’han contemplato? E la notte col manto suo nero trapuntato di vivide stelle d’uno spicchio di luna sorelle, non racchiude un solenne mistero? E quell’acqua che dalla sorgente abbondante e purissima sgorga senza che qualche d’un se ne accorga, puoi a lei restar tu indifferente? Ai miracoli della natura riesce ancora a stupirsi il tuo cuore? L’uomo è in essa soltanto un attore: ai suoi occhi il mistero perdura. 39 FATICHE (8-9 anni) A nessuno, se sta male, piace andare all’ospedale; per i bimbi nella scuola scorre il tempo ma non vola; è difficile il lavoro: posson dirlo tutti in coro; e scalare una montagna non è certo una cuccagna. Ma ogni cosa ha il suo motivo che sarà chiaro all’arrivo. L’ospedale è per guarire vuol la scuola t’istruire; il lavoro ti dà il pane, la montagna gioia immane. Quindi, accetta le fatiche, perché in fondo sono amiche. LA GIOSTRA (10-11) Gira la giostra, gira veloce, la gente sale ben volentieri: per far svanire tutti i pensieri, gridano i bimbi a piena voce. Un primo giro, un altro ancora, e poi finisce che ai bimbi in festa a poco a poco gira la testa finché di scender non vedon l’ora. Cosi è anche il mondo: una gran giostra dove si sale per divertirsi, dove si scende senza arricchirsi, dove ciascuno si mette in mostra. 40 IL SUPERMERCATO (8-9 anni) PREGHIERA (10-11) Sotto casa hanno piazzato un gran bel supermercato pieno zeppo di prodotti con dei prezzi assai ridotti. Dai bambini alle vecchiette, dalle mamme alle coppiette, è un via-vai per tutto il mese di chi viene a far le spese. L’obiettivo è risparmiare, ma se inizi un po’ a guardare riempirai presto il carrello aggiungendo questo e quello. E’ la legge del consumo che fa andare presto in fumo quanto avevi, in ore ed ore, guadagnato con sudore. Nel silenzio della sera tra le cime già innevate occhi chiusi, mani alzate, sulle labbra una preghiera. Grazie per le cose belle che compongono il creato e che non ho meritato: sole e luna, cielo e stelle, le montagne e le colline, mari e fiumi, boschi e valli, prati in fiore rossi e gialli ghiacci e nevi, piogge e brine. Grazie per tante persone che ho incontrato sul cammino e che, standomi vicino, scopro quanto siano buone. 41 LA VOLPE E L’UVA (10-11) Una volpe disonesta s’era messa nella testa di farsi una scorpacciata di quell’uva maturata nella vigna di cui spesso arrivava sull’ingresso. Visti i chicchi deliziosi di quei grappoli gustosi delle viti lassù in alto pensò che, facendo un salto, si sarebbe con un niente tolta il gusto facilmente. Prova e torna a riprovare, finché, esausta di saltare, disse allor la furbacchiona: “Certo, l’uva non è buona; che m’importa? Son sicura: che non è neanche matura”. Con la coda tra le gambe rinunciò alle sue idee strambe; così accade a molta gente che a se stessa e agli altri mente: se a una cosa non ci arriva finge che non gli serviva. IL CACCIATORE (10-11) L’orecchio teso, sul grilletto il dito, sta il cacciatore col fucile in mano; il cane resta al fianco suo impietrito e attende un movimento del fagiano. Ed ecco, nello spazio d’un istante, il silenzio squarciato da uno sparo e poi l’uccello a terra sanguinante colpito a morte, tristemente ignaro. Il cane tra i cespugli è già schizzato e al padrone la preda in fretta porta; l’uomo, con il fucile ancor spianato, guarda orgoglioso la sua preda morta. Afferrato il trofeo con fare losco a casa sua lo porta nella mano, mentre in un’altra casa, là nel bosco, degli uccelletti aspetteranno invano. 42 PATRIA (10-11) Romanacci e milanesi, veneziani e torinesi, siciliani o fiorentini, sardi, liguri, trentini, calabresi oppur campani su, stringiamoci le mani! Siamo un popolo di artisti, di pittori e musicisti, in ogni epoca inventori e del mar navigatori, artigiani e pasticceri, architetti e salumieri, ed ancora di poeti di giullari sempre lieti. Sian fratelli: che facciamo se più forte non ci uniamo per tenere alto l’onore di quel nostro tricolore che ha percorso il mondo intero e di cui ognun va fiero? Alla patria nostra amata mille volte bistrattata oggi lo vogliamo dire: siamo qui per t’applaudire! OLTREMARE (10-11) Di là dal mare, laggiù, lontano, come un gabbiano vorrei volare. Vorrei scoprire ben volentieri storie e misteri a non finire. Si dice spesso che in fondo in fondo in tutto il mondo l’uomo è lo stesso. Che pianga o rida, mangi o lavori, gioia e dolori: l’eterna sfida. 43 Al bancone dei formaggi le massaie fan la spola e l’odor di gorgonzola si diffonde nei paraggi. Alla fine, soddisfatti, avventori e commercianti rientreranno gongolanti per i buoni affari fatti. IL MERCATO (10-11) Oggi è giorno di mercato. Nella piazza del paese tutti corrono a far spese: c’è chi sbuca da ogni lato. In quel turbine vociante che nessuno sa zittire forsennato fa sentire la sua voce ogni ambulante. C’è chi elogia il proprio pesce: d’altra parte non ha scelta, deve venderlo alla svelta; che farà se non vi riesce? Chi ha la frutta e la verdura l’offre a prezzi convenienti agli increduli clienti che hanno tutti un po’ premura. Il fioraio, poco avanti, con orgoglio mostra i fiori dai bellissimi colori proponendoli ai passanti. Ha già estratto il suo coltello l’imponente macellaio, e col luccicante acciaio sta squartando mucca e agnello. MONDO ANTICO (10-11) C’era la ruota con l’arrotino, c’era la penna col calamaio, delle castagne c’era l’omino, c’era un baule su nel solaio. Dentro ci stava di tutto un poco: bambole rotte, vecchi vestiti, un giradischi dal suono roco, foto, quaderni, fogli ingialliti. Antico mondo dimenticato: al tuo richiamo oggi siam sordi; mentre ti penso con cuore grato della mia infanzia sfoglio i ricordi. 44 IL LUPO DI GUBBIO (10-11) Un lupo viveva nei pressi di Gubbio che senza alcun dubbio di fame ne aveva... Se una pecorella passava lì accanto, voleva soltanto riempir le budella. Di Gubbio i signori il povero lupo già magro e un po’ cupo volevan far fuori. Ma disse Francesco: “Trarrò con le buone quel lupo a ragione se un giorno lo pesco”. E quando un bel giorno il lupo ed il santo sedettero accanto col popolo attorno Francesco promise: “Avrai, te lo giuro, un pranzo sicuro”. E il lupo decise che avrebbe lasciati in pace gli agnelli e come fratelli li avrebbe trattati. Il popolo intanto di gioia piangendo si strinse applaudendo al lupo ed al santo. 45 L’ANNUNCIO AI PASTORI (10-11) VIVERE IL NATALE (10-11) Ai pastori intirizziti portan gli angeli a gran frotte un annuncio nella notte che li lascia sbigottiti. “Su, venite; non temete! Oggi è nato un Salvatore! D’una stalla nel tepore un bambino troverete. E’ Maria che l’ha deposto proprio accanto a un asinello non trovando nell’ostello per dormire nessun posto. Un Messia per voi è nato dal re Davide disceso, dai profeti a lungo atteso ed al popolo annunciato. Eliminerà ogni guerra con la forza del vangelo: Gloria a Dio lassù nel cielo, e alle genti pace in terra!” Natale è mistero che avvolge ogni cosa, è scia luminosa nel cielo più nero. Natale è calore che unisce e rinsalda, fa fremere e scalda il fondo del cuore. Natale è perdono, è dimenticare, ricevere e dare un semplice dono. Natale ti offre la bella occasione d’una buona azione pensando a chi soffre: guardandoti attorno, scoprendo che il bene allevia le pene non solo in quel giorno! 46 REGALI DI NATALE (8-9) ANNO NUOVO (10-11) Sotto l’albero quest’anno pacchi, dolci e regalini come sempre troveranno le bambine ed i bambini? Parlan tutti della crisi ed in giro per il mondo siam perfino un po’ derisi come un pozzo senza fondo. Mi sa che Babbo Natale anche lui non è da meno e alla spesa eccezionale ha senz’altro messo un freno. Ma Natale è solo questo? I regali non son tutto e se sei un poco onesto, sai che il mondo, bello o brutto, puoi tu renderlo migliore perché il bene vince il male. Basta agli altri aprire il tuo cuore: vuoi provarci per Natale? Quando inizia un Anno Nuovo di parenti c’è un ritrovo e là in mezzo si è sicuri che si sprecano gli auguri. Tra un “Buon Anno”, un “buone cose” e battute spiritose a brindare si fa a gara, pur tra i bimbi c’è chi impara. Una pagina si volta, la pellicola è riavvolta; ma se un Anno Nuovo inizia, quello vecchio è già immondizia? Proiettati nel futuro che è più incerto che sicuro si dimentica il passato per il qual nessuno è grato. 47 CIMITERO (10-11) PENSIERI (10-11) Ci si andava, l’intera famiglia, quando già era calata la sera ravvivando con una preghiera quel legame che il tempo assottiglia. Sotto il portico l‘eco dei passi, sulle tombe una tremula luce; strascicare di piedi tra i sassi là fin dove il sentier li conduce. Sulla lapide un nome, una foto, una frase che vuole colmare quell’immenso e incolmabile vuoto tra di noi e chi fu familiare. Dentro l’ombra di quel cimitero che degli uomini il cuor addolora è sepolto coi morti un mistero: chi sa quando verrà la sua ora? Cammina l’uomo coi suoi pensieri come una nube sopra la testa che non si vede, eppure resta quasi una cappa, che volentieri si toglierebbe, ma che lo tiene imprigionato con le catene. Pensieri lieti, pensieri neri, pensieri assurdi, pensieri strani: pensa al presente, pensa al domani, pensa ai fantasmi pure d’ieri. Non lo sapevi che basta appena ad ogni giorno la propria pena? 48 LA VITTORIA DELL’ATLETA (10-11) IL TRENO (10-11) Del podio sul gradino più alto sta l’atleta, raggiunta ha la sua méta, si sente emozionar. In alto, sul pennone issata è la bandiera: lassù dal vento, fiera, si lascia sventolar. La nota familiare d’un inno si diffonde: il cuore suo confonde, fa gli occhi luccicar. Al collo una medaglia; dagli altri contendenti riceve i complimenti, d’applausi uno scrosciar. Di tanti sacrifici il frutto ora è raccolto; la gioia sul suo volto nessun può cancellar. C’era una volta il treno a vapore, sbuffava lento, per ore ed ore, il fumo della locomotiva nel cielo azzurro, nero saliva. Un viaggio in treno, un’avventura che non sapevi mai quanto dura; sedili duri fatti di legno, confort moderni, nemmeno il segno. In questo clima un po’ irreale c’eran signori con il giornale, c’erano mamme con i bambini e le merende dentro i cestini. Negli scomparti delle carrozze, per quanto fredde, per quanto rozze, c’era il calore d’una famiglia o di qualcosa che le assomiglia. Oggi se sali sul tuo bel treno sei già arrivato in un baleno; come una freccia corre veloce ma ti rimane un dubbio atroce: non era meglio quand’era peggio? Forse mi sbaglio, forse vaneggio, ma quel trenino che andava lento lasciava tutti col cuor contento. 49 Pulcinella gliela taglia, poi, da buon napoletani, se la mangian con le mani. Di pizzoccheri Arlecchino si rimpinza con Gioppino; bergamaschi, non si scappa, devon bersi anche una grappa. Bagna cauda a tutto spiano per Gianguia, che ha già in mano di Torino la bandiera e un bicchiere di barbera. Il toscano Stenterello che è un po’ matto nel cervello mangerebbe ogni mattina una bella fiorentina. Se di pesto dai una cassa al buon Capitan Fracassa caro a tutta la Liguria, non gli fai certo un’ingiuria. Peppa Nappa, siciliano, si nasconde con in mano una teglia grande e bella di babà e di cassatella. Burlamacco da Viareggio di quegli altri non è peggio; panzanella e ribollita: la sua cena è già servita. E per tutti un Carnevale che sia allegro e conviviale, delle maschere a braccetto e gustando un buon dolcetto. LE MASCHERE DI CARNEVALE (8-9) Si festeggia il Carnevale dappertutto in modo uguale, ma le note mascherine, baldanzose e birichine, son di fatto provenienti da regioni differenti dove per i propri piatti tutti quanti vanno matti. Meo Patacca e Rugantino stan facendo uno spuntino, (non è certo cosa strana) con porchetta e amatriciana. Fagiolino e Balanzone stan mangiando uno zampone aggiungendo, benintesi, tagliatelle bolognesi. Pantalone è lì che stappa un prosecco a Fracanappa mentre al fuoco cuoce lenta con gli uccelli la polenta. Da Milano vien la Cecca ed al posto di bistecca gorgonzola sopraffino offre al caro Meneghino. Una pizza fa Tartaglia; 50 LIBERTA’ (10-11) NATURA (10-11) Una volte le prigioni dalle sbarre ben protette eran piene di imbroglioni, ladri e miseri in manette. Oggigiorno questa gente in gran parte sta di fuori mentre invece chi è innocente è soggetto ai loro umori. E per non metterci in mostra restiam noi dietro sbarre rassegnandoci alla nostra libertà farci sottrarre. Da ogni lato circondati da muraglie e vetri aguzzi ci siam tanto abituati che facciam come gli struzzi. Sole scalda, nebbia avvolge, giorno a sera presto volge; vento fischia, pioggia scroscia, mar ruggisce, fior s’affloscia. Stella brilla, nube corre, luna cala, fiume scorre; terra trema, neve cade, brina i boschi e i campi invade. Lampo squarcia, tuono echeggia, gelo spacca e il tronco scheggia. Quanta forza ha la natura! Sta anche a te prenderne cura... 51 IL GREGGE (10-11) Ogni tanto ancor si vede nelle valli a primavera qualche gregge che non chiede prima che scenda la sera altro che di pascolare e potersi abbeverare. Il pastore sta davanti a indicare il buon cammino, poi le pecore esitanti con al fianco un agnellino, dietro a tutti stanno i cani al lor posto di guardiani. E c’è pure un asinello: ha sul dorso le coperte, qualche pentola, un fornello, e si mostra assai solerte. Guardo il gregge e intanto penso della vita qual è il senso: meglio viver da leoni senza guide e senza legge che esser come i pecoroni intruppati dentro il gregge? Le mie idee saranno strane, ma un gran dubbio mi rimane. PASQUA (10-11) Pasqua è sempre vita nuova: è uno schiudersi di uova, è un vivace coniglietto, è una rondine sul tetto. Pasqua è un suono di campane, è zampillo di fontane; Pasqua è festa di colori, è l’odor di mille fiori. Pasqua è un canto d’alleluia nella notte triste e buia; scardinate son le porte: Pasqua è Vita oltre la morte! 52 I PIANETI (10-11) I pianeti sono otto, se li giri sopra e sotto e li osservi per benino ci puoi fare un bel giochino. Il più piccolo è Mercurio che ti porta un buon augurio messaggero, se ci credi, che ha le ali sopra i piedi. Venere è come una brezza, rappresenta la bellezza; che sia giovane o sia vecchia ogni donna in lei si specchia. Poi c’è nostra madre terra tra le braccia sue ci serra; ha i difetti che sappiamo, tutti noi però l’amiamo. Più vicino a noi è Marte, sembra starsene in disparte; se la rabbia poi lo afferra può venire a farci guerra. Grande più di tutti è Giove e su questo non ci piove...; se gli va di dar battaglia tuoni e fulmini lui scaglia. Ha Saturno un grande disco (pagherà per questo il fisco?); dei raccolti protettore piace ad ogni agricoltore. Nel cratere d’un vulcano pare che forgiasse Urano lance ed armi d’ogni sorte seminando ovunque morte. E’ Nettuno il dio del mare pronto i pesci ad inforcare; star nell’acqua gli conviene corteggiando le sirene. Ci sarebbe anche Plutone ma gli han detto con le buone che è già stato declassato e un po’ male ci è restato. 53 MONDO MULTIETNICO (10-11) Un simpatico africano vende borse per la strada; poi proseguo piano piano e ne vedo ovunque vada. Al mercato di cinesi è evidente l’invasione: ti propongono cortesi ogni tipo d’occasione. Vado al ristorante indiano: di ingredienti stravaganti il mio piatto tengo in mano con salsine ben piccanti. Al semaforo c’è un tale che vuol vendermi una rosa: certamente è un orientale, non sorprende ormai la cosa. Vedo in strada degli artisti di paesi sconosciuti, saltimbanchi e musicisti da lontano son venuti. Multietnico è ‘sto mondo, lo dobbiam mettere in testa e accettarlo, perché in fondo altra scelta non ci resta. Forse che noi, dall’Italia, non si emigra là in Australia? Oltreoceano, in parte almeno, di italiani non è pieno? Se succede oggi il contrario è perché cerca un salario chi laggiù nel suo paese non arriva a fine mese. Son stranieri i mungitori, son rumeni i muratori, egiziano è il pizzaiolo e di certo non è il solo. Oggi ho visto due polacchi incollare suole e tacchi e ho scoperto che la sarta è nativa di Giacarta. L’impiegata è una malgascia ed il posto non lo lascia; l’infermiera è ecuadoregna e il lavoro non disdegna; la badante è un’ucraina, brasiliana è la vicina, un compagno della scuola è arrivato dall’Angola. La Ministra vien dal Congo? Il problema non mi pongo. Pure il Papa è un argentino: certo, non è clandestino... 54 STADIO (10-11 anni) E’ una bolgia il gran catino dello stadio già da un’ora; con lo sguardo ognuno allora cerca il proprio beniamino mentre scende sul terreno: l’entusiasmo non ha freno. Di striscioni e di bandiere la gran curva è colorata; per la squadra beneamata sono i cori... e le preghiere; poi dell’arbitro il fischietto fa balzare il cuore in petto. Alla caccia del pallone vanno adesso i contendenti col coltello in mezzo ai denti; corre rapida l’azione, cross dell’ala, grande stacco, e il pallone è dentro il sacco! Tutti attorno al marcatore, si festeggia in mezzo ai salti; urla e applausi sugli spalti grida dell’allenatore che pregusta la vittoria, e il suo giorno di gran gloria. Si conclude la partita tra le zuffe e le schermaglie, poi lo scambio delle maglie: la contesa è ormai finita, ma non cessan lunghi cori per i vinti e i vincitori. 55 SCHEDA DIDATTICA QUESTIONARIO PER LA RIFLESSIONE E IL DIBATTITO 1. • 2. • 3. • 4. • 5. • 6. • 7. • 8. • 9. • 10. • 11. • 12. • 13. • 14. • LA MIA CASETTA pag. 1 Quali sono le “case” degli animali che conosci? • Descrivi la tua casa e dì le cose di essa che ti piacciono di più. IL CORPO pag. 1 Riscrivi le varie parti del corpo aggiungendone altre che conosci. • Descrivi quel è la funzione di ogni parte. SPAZZOLINO pag. 1 Quali sono le altre buone abitudini che si devono imparare? • Quanti denti hai nella bocca, come si chiamano e a cosa servono? OGNUNO CERCA pag. 1 Osservando la natura, prova ad dire quali altre cose vengono cercate e da chi. • Che cosa si aspetta il bambino dalla mamma? E la mamma dal bambino? OGNUNO AL SUO POSTO pag. 2 In quali posti preferisci stare e perché? • Quali sono i tuoi ricordi di famiglia di quando eri più piccolo? L’AQUILONE pag. 2 Quali sono i giochi che si possono fare all’aperto e quale preferisci? • Se tu fossi un aquilone, dove ti piacerebbe volare e perché? IL MERLO pag. 3 Perché il merlo è fortunato? • Immagina di essere sul ramo di una pianta e descrivi quello che vedi. IL PAPPAGALLO pag. 3 Quali animali si fanno tra loro dei dispetti? • Alcuni animali usano dei metodi particolari per difendersi: quali conosci? ANIMALI AMICI pag. 4 Conosci degli animali che si comportano tra di loro come amici? • In che modo tu puoi essere amico degli animali? LA CHIOCCIOLA pag. 4 Dove ti senti più protetto, come la chiocciola nel suo guscio? • Quali sono le cose per le quali ti capita più spesso di essere svogliato? ANIMALI STRANI pag. 5 Quali sono gli animali più strani o buffi che conosci? • Se tu ti trasformassi in un animale, quale vorresti essere e perché? IL MIO GATTO pag. 5 Quali animali fanno paura ad altri animali? • Descrivi le caratteristiche degli animali domestici che conosci? I COLORI pag. 6 Trova due oggetti per ognuno dei colori descritti nella poesia. • Quali colori caratterizzano le quattro stagioni e perché? LA ZANZARA pag. 7 Quali sono gli animali più molesti che conosci? • In quale ambiente vivono più facilmente le zanzare e come possiamo difenderci da esse? 56 15. L’ALFABETO pag. 7 • Usando la lettera muta dell’alfabeto, scrivi quattro nomi che contengano chi, che, ghi, ghe. • Trova un nome con ognuna delle seguenti doppie: bb, cc, mm, nn, rr, ss, tt, zz. 16. LA FARFALLA pag. 8 • Trova il nome di cinque insetti e metti accanto ad ognuno un aggettivo appropriato. • Quali altri insetti si posano sui fiori e con quale scopo? 17. IL RE pag. 8 • Se tu fossi il re, che cosa ti piacerebbe fare? • Quali sono, nel mondo di oggi, le persone più famose e che hanno più potere? 18. MATRIMONIO NELLA FORESTA pag. 9 • Scrivi il nome del maschio e della femmina degli animali della foresta che conosci. • Riscrivi i nomi degli animali citati nella poesia dicendo le caratteristiche di ognuno. 19. DIFFERENZE pag. 10 • Quali animali conosci che vivono nell’acqua oltre ai pesci? • Rana, pesce, ragno e uccello: a quale gruppo di animali appartengono? 20. IL PESCIOLINO pag. 10 • Scrivi il nome di alcuni pesci che conosci di acqua dolce e di acqua salata. • Come dobbiamo comportarci con i corsi d’acqua perché i pesci non muoiano? 21. LA STALLA pag. 11 • Scrivi i nomi degli animali della stalla e le caratteristiche di ognuno. • Come si chiamano la femmina ed il piccolo del cavallo, della pecora, del maiale, ecc.? 22. MINESTRONE pag. 11 • Perché si dice che il minestrone di verdura fa bene? • Quali sono le verdure che si trovano più comunemente sulla tua tavola e quali preferisci? 23. BABBO NATALE pag. 12 • In che modo devi comportarti per poter ricevere i doni di Babbo Natale? • Descrivi il clima natalizio: cosa noti di diverso nelle strade, nei negozi, nelle case? 24. CARAMELLE pag. 12 • Quali sono le cose “dolci” della vita, che ti piace assaporare? • Perché secondo te non si può vivere mangiando soltanto caramelle? 25. IL LOMBRICO pag. 13 • Perché secondo te il lombrico può vivere “allegramente”? • Elenca le varie azioni che fai dal mattino alla sera, a differenza del lombrico. 26. I MESI pag. 13 • Qual è il mese dell’anno che preferisci e perché? • Associa un mese ai seguenti nomi: mare, neve,vacanze, scuola, carnevale, vendemmia. 27. CONCERTO pag. 14 • Quali strumenti musicali conosci? Quali sai suonare o ti piacerebbe suonare? • Con quali aggettivi potresti definire un concerto? 28. UNIONE pag. 14 • Secondo te è meglio quando si è uniti o quando si è divisi? Perché? • Qual è la differenza tra essere vicini e essere uniti? 29. NASCITA pag. 15 • Di che cosa ha bisogno un bambino appena nato? • Che cosa succede alla mamma quando aspetta un bambino? Quali cambiamenti? 57 30. • 31. • 32. • 33. • 34. • 35. • 36. • 37. • 38. • 39. • 40. • 41. • 42. • 43. • 44. • LA COCCINELLA pag. 15 Quali animali si dice che portino fortuna? Tu ci credi? • Quali sono secondo te gli animali che hanno un “vestito” più bello e originale? UNA STRANA COPPIA pag. 16 Esistono coppie che vengono considerate “strane”? Perché? • Quali sono i sentimenti che aiutano una coppia a restare unita? MAMMA pag. 16 Con quali aggettivi definiresti la tua mamma? • Come puoi ricambiare l’affetto che la mamma ti dimostra? IL GATTO E IL TOPO pag. 17 Sei già stato in altri paesi ho hai conosciuto bambini che parlano altre lingue? • A cosa serve secondo te saper parlare altre lingue? LA SETTIMANA pag. 17 Qual è il giorno della settimana che preferisci e perché? • Com’è organizzata la tua settimana? Quali altri impegni hai oltre la scuola? LA TRAPPOLA pag. 18 Che cosa significa tendere una trappola e quando si usa questa espressione? • Quali animali si nutrono di altri animali? Di quali animali si nutre l’uomo? LA DOMENICA pag. 18 Come ti piace trascorrere la domenica? Avete delle abitudini particolari in famiglia? • Quali differenze noti tra la domenica e gli altri giorni della settimana? LINGUE DIVERSE pag. 19 Conosci delle parole in altre lingue oltre all’italiano? • Come è possibile intendersi con chi parla una lingua diversa dalla nostra? LA RUOTA pag. 20 In che senso si può dire che la vita è una grande ruota? • Se tu potessi tornare indietro, quali momenti della tua vita vorresti rivivere e perché? IL PANE pag. 20 Pensa alle cose di uso quotidiano e chiediti chi le ha costruite o preparate per te. • Come si può intendere la frase “spezzare il pane con qualcuno”? Trovi che sia giusto? IL MILLEPIEDI pag. 21 Se tu avessi mille piedi per camminare, dove ti piacerebbe andare? • Ci sono bambini che per andare a scuola devono fare lunghi tragitti a piedi? Dove? I NUMERI pag. 21 Prova a inventare delle combinazioni con i numeri. • Conosci l’origine dei numeri? Ti ricordi come si scrivono i numeri romani? IL BRUCO pag. 22 Che cosa ci insegna l’esempio del bruco? • Che lavoro ti piacerebbe fare quando sarai grande e perché? IL RAGNO pag. 22 Descrivi quello che vedi dalla tua finestra. • Quali sono i lavori che, come quello del ragno, richiedono più pazienza e precisione? IL CIRCO pag. 23 Hai già visto il circo (in realtà o in televisione)? Che cosa ti è piaciuto di più? • Pensi che la vita degli animali del circo sia bella? 58 45. LE CINQUE DITA pag. 24 • Pensa a quante cose puoi fare con le tue dita e descrivine alcune. • Quali messaggi si possono inviare attraverso le dita? 46. VORREI ESSERE pag. 24 • Quali sono i tuoi pregi e quali i tuoi difetti che vorresti eliminare? • Sei soddisfatto della tua vita o ci sono delle cose che vorresti cambiare? 47. IL FRINGUELLO pag. 25 • Quali sono le differenze tra la tua vita e quella del fringuello? • Perché in certi posti la gente, pur avendo meno di noi, sembra essere più felice? 48. COMPLEANNO pag. 25 • Hai già organizzato una festa di compleanno? Puoi descriverla? • Sei contento di diventare ogni anno più grande o preferiresti restare sempre piccolo? 49. SPERANZA pag. 26 • Spesso si dice che si spera in un mondo migliore: tu come lo vorresti? • In che modo speri di poter contribuire al miglioramento di questo mondo? 50. L’AEROPLANO pag. 26 • Sei già salito su un aereo? O l’hai visto solo da lontano? A cosa ti fa pensare? • Immagina di intervistare i passeggeri di un aereo: che cosa domanderesti loro? 51. RIMPIANTO pag. 27 • C’è qualche cosa del tuo passato che ti manca particolarmente? • Pensi che la felicità dipenda solo dalle cose che si hanno, o anche da qualcos’altro? 52. DA LONTANO pag. 27 • Ti chiedi mai da dove vengono le cose che usi quotidianamente? • Prova ad immaginare la storia di una persona di un altro paese che incroci per strada. 53. IL CASTELLO pag. 28 • Se tu abitassi in un castello, quale personaggio ti piacerebbe essere e perché? • Perché esistono i castelli e quali sensazioni ti comunicano? 54. IL FIORE pag. 28 • In che modo possiamo rovinare le cose belle che la natura ci offre? • Se un fiore potesse parlare, cosa pensi che ti direbbe? 55. IL CUOCO pag. 29 • Conosci persone appassionate del loro lavoro? E tu per che cosa ti appassioni? • Hai dei segreti che non racconti neanche al tuo miglior amico? 56. IL GRATTACIELO pag. 29 • A che cosa ti fa pensare la vista di un grattacielo? • Perché in una città servono delle aree verdi? Quali benefici ne derivano? 57. LA LUMACHINA pag. 29 • Preferisci fare le cose bene e lentamente o farle di fretta in modo arruffato? • Quali sono le cose che potresti fare meglio se tu avessi un po’ più di pazienza? 58. SEGNALI DI FUMO pag. 30 • Quali sono le invenzioni che hanno cambiato i modo di comunicare lungo la storia? • Prova a comunicare coi tuoi compagni senza usare le parole. 59 59. • 60. • 61. • 62. • 63. • 64. • 65. • 66. • 67. • 68. • 69. • 70. • 71. • 72. • LA GOCCIA pag. 30 Quali sono le cose che richiedono maggiore costanza? • In genere preferisci le cose facili o quelle difficili? Perché? L’UCCELLINO pag. 31 Cita una notizia bella e una brutta dell’attualità. • Quali sono le buone azioni che anche tu ogni tanto riesci a compiere? GLI ELEMENTI pag. 31 Fai altri esempi di cose a cui servono i quattro elementi fondamentali. • Quali di questi quattro elementi vorresti essere e perché? BUONGIORNO pag. 32 Descrivi come inizia la giornata nella tua famiglia. • Quali sono le cose che possono cambiare una giornata e renderla migliore? STORIE pag. 32 Cerca di immaginare e di raccontare brevemente la storia di un bambino diverso da te. • Quali sono le cose che appartengono alla tua storia di cui ti senti orgoglioso? PROVERBI E ANIMALI pag. 33 Cita altri proverbi che conosci e spiegane il significato. • Quali altre cose, oltre ai proverbi, fanno parte della saggezza popolare? L’UOMO RICCO pag. 34 Inventa un racconto in cui una persona disonesta fa una brutta fine. • Sei su una nave che sta colando a picco. A cosa penseresti? Cosa faresti? ARCOBALENO pag. 34 Quando appare l’arcobaleno e che cosa simboleggia l’armonia dei suoi colori? • Scrivi un racconto di fantasia con colori che non esistono (es. un cane verde). LA STORIA DI PINOCCHIO pag. 35-36 Quale morale ci insegna la storia di Pinocchio? • Tra i personaggi della storia di Pinocchio, in quale ti identifichi di più e perché? L’ACQUAZZONE pag. 37 Quali sono i benefici che derivano dalla pioggia? • In quali regioni le piogge sono particolarmente scarse e quali sono le conseguenze? LA BEFANA pag. 37 Ci sono persone che per il loro modo di fare ti ricordano la Befana? • Se la Befana invece di regali distribuisse “virtù”, quale le chiederesti di portarti? L’ISOLA pag. 38 Se tu dovessi vivere per un mese su un’isola deserta, quali oggetti porteresti con te? • Quali isole hai visitato o conosci che presentano particolari attrattive? IL GIARDINO ZOOLOGICO pag. 38 Quali animali “esotici” conosci e quali hai già visto personalmente? • Che impressione ti fa vedere degli animali dietro le sbarre? A te piacerebbe vivere così? IL PIOPPO pag. 39 Guardati attorno e pensa a tutte le cose che sono state fabbricate con il legno. • Che importanza hanno gli alberi per la vita umana? Possiamo distruggerli come vogliamo? 60 73. STUPORE pag. 39 • Osservando attentamente la natura, quali sono le cose che ti stupiscono di più? • Quale rapporto deve instaurare l’uomo con la natura che lo circonda? 74. FATICHE pag. 40 • Quali sono le tue fatiche quotidiane, di cui faresti volentieri a meno? • Secondo te c’è sempre un premio alla fatica, o esistono dei casi in cui si fatica per nulla? 75. LA GIOSTRA pag. 40 • Quali altri divertimenti “tradizionali” (simili alla giostra) conosci? • Commenta la frase: “Il mondo è come una grande giostra”. Cosa significa secondo te? 76. IL SUPERMERCATO pag. 41 • Che cosa ti piace e che cosa non ti piace dei supermercati e dei centri commerciali? • I tuoi genitori ti comprano tutto quello che ti piace? O a volte devi rinunciare a qualcosa? 77. PREGHIERA pag. 41 • Quando ammiri le bellezze della natura, quale sentimento ti viene spontaneo? • Quali sono nella tua vita le persone che riconosci di dover ringraziare e perché? 78. IL CACCIATORE pag. 42 • Da sempre la caccia è stata per l’uomo un mezzo di sussistenza. Oggi è ancora così? • Che rapporto dobbiamo avere con gli animali per vivere in armonia? 79. LA VOLPE E L’UVA pag. 42 • Ti è già capitato qualche volta di comportarti un po’ come la volpe della favola? • Che cosa fai quando desideri una cosa e non puoi averla? Pensi a chi ha meno di te? 80. PATRIA pag. 43 • Sei orgoglioso della tua patria? O ci sono cose che secondo te andrebbero migliorate? • Per che cosa il tuo paese d’origine è conosciuto e apprezzato nel mondo? 81. OLTREMARE pag. 43 • Quali sono secondo te le “sfide” che da sempre l’essere umano deve affrontare? • Cosa significa per te il detto che : “Tutto il mondo è paese”? 82. IL MERCATO pag. 44 • Descrivi alcune scene tipiche di un mercato (del tuo o di un altro paese). • Chiedi ai tuoi genitori com’è cambiato il mercato rispetto a una ventina d’anni fa. 83. MONDO ANTICO pag. 44 • Ci sono oggetti che usavano i tuoi genitori o i tuoi nonni e che oggi non si usano più? • Quali sono le cose moderne che hanno rimpiazzato quelle vecchie? Con quali vantaggi? 84. IL LUPO DI GUBBIO pag. 45 • La convivenza con i vicini non è sempre facile... Racconta un episodio in proposito. • La storia insegna che per raggiungere un’intesa è meglio usare le buone o le cattive maniere? 61 85. • 86. • 87. • 88. • 89. • 90. • 91. • 92. • 93. • 94. • 95. • 96. • L’ANNUNCIO AI PASTORI pag. 46 Credi che il racconto di Natale si basi su un fatto storico? Quale? • Quali altre tradizioni non cristiane si sono aggiunte per festeggiare il Natale? VIVERE IL NATALE pag. 46 E vero che a Natale “tutti si sentono più buoni”? E tu, pensi a qualche gesto di bontà? • Esistono vicino a te delle situazioni di povertà per le quali nel tuo piccolo puoi fare qualcosa? REGALI DI NATALE pag. 46 Come incide la crisi di cui si parla spesso sul modo di festeggiare il Natale? • Oltre ad aspettarti qualcosa per Natale, che cosa tu puoi dare agli altri? ANNO NUOVO pag. 47 Descrivi un veglione o un pranzo di Capodanno a cui hai preso parte. • Quali sono le tue aspettative per il Nuovo Anno e quali i ricordi più belli dell’anno vecchio? CIMITERO pag. 48 Che cosa pensi delle persone che non ci sono più? Continui ad avere un “rapporto” con loro? • Se tu potessi, quali persone vorresti far ritornare in vita e perché? PENSIERI pag. 48 Pensi più spesso al tuo passato o al tuo futuro? A che cosa in particolare? • Quali sono secondo te le maggiori preoccupazioni per i tuoi genitori e la gente in generale? LA VITTORIA DELL’ATLETA pag. 49 Mettiti nei panni di un atleta che vince un’importante gara e descrivi le tue emozioni. • Che cosa sono le “paraolimpiadi” e che importanza hanno per chi vi partecipa? IL TRENO pag. 49 Racconta un episodio avvenuto durante un viaggio in treno o su un mezzo pubblico. • Sali su un treno che ti porta in un paese immaginario e descrivi questo paese. LE MASCHERE DI CARNEVALE pag. 50 Che cosa ti ricorda il Carnevale? Maschere, sfilate, scherzi, dolci...? • Quali sono i piatti caratteristici della tua regione o del tuo pese di origine? Quando li mangi? NATURA pag. 51 Quali fenomeni esprimono maggiormente la forza e la bellezza della natura? • La natura ti chiede di rispettarla. In che modo lo puoi fare? LIBERTA’ pag. 51 Credi che in ogni parte del mondo la gente sia realmente libera? Porta qualche esempio. • Nella nostra società è giusto sentirsi liberi di fare quello che si vuole? PASQUA pag. 52 Quali sono i simboli della Pasqua e qual è per te il significato di tale festa? • Pensi che esista un’altra vita oltre questo mondo? Come te la immagini? 62 97. • 98. • IL GREGGE pag. 52 Descrivi gli aspetti positivi e negativi di un’esperienza di gruppo che hai vissuto. • Preferiresti essere un leone o una pecora? Perché? I PIANETI pag. 53 Come ti immagini l’arrivo sulla terra degli abitanti di un altro pianeta? • Nell’antichità ogni pianeta era legato ad una divinità. A quale di esse ti senti più vicino? 99. MONDO MULTIETNICO pag. 54 • Descrivi una scena di vita quotidiana dove appare che il mondo è ormai multietnico. • Trovi giusto che ognuno (italiani compresi) rimanga nel suo paese di origine oppure...? 100. STADIO pag. 55 • Quali cose sono inaccettabili nel mondo dello sport? • Cosa significa: “L’importante è partecipare”? Pensi che succeda così nel mondo dello sport? INDICE PER ARGOMENTO ANIMALI OGNUNO AL SUO POSTO IL MERLO IL PAPPAGALLO ANIMALI AMICI LA CHIOCCIOLA ANIMALI STRANI IL MIO GATTO LA ZANZARA LA FARFALLA MATRIMONIO NELLA FORESTA DIFFERENZE IL PESCIOLINO LA STALLA IL LOMBRICO CONCERTO LA COCCINELLA UNA STRANA COPPIA IL GATTO E IL TOPO LA TRAPPOLA LINGUE DIVERSE IL MILLEPIEDI IL BRUCO IL RAGNO IL FRINGUELLO LA LUMACHINA L’UCCELLINO PROVERBI E ANIMALI IL GREGGE RICORRENZE BABBO NATALE NASCITA LA SETTIMANA LA DOMENICA COMPLEANNO LA BEFANA L’ANNUNCIO AI PASTORI VIVERE IL NATALE REGALI DI NATALE ANNO NUOVO pag. 2 pag. 3 pag. 3 pag. 4 pag. 4 pag. 5 pag. 5 pag. 7 pag. 8 pag. 9 pag. 10 pag. 10 pag. 11 pag. 13 pag. 14 pag. 15 pag. 16 pag. 17 pag. 18 63 pag. 19 pag. 21 pag. 22 pag. 22 pag. 25 pag. 29 pag. 31 pag. 33 pag. 52 pag. 12 pag. 15 pag. 17 pag. 18 pag. 25 pag. 37 pag. 46 pag. 46 pag. 46 pag. 47 LE MASCHERE DI CARNEVALE PASQUA STORIE STORIE L’UOMO RICCO LA STORIA DI PINOCCHIO LA VOLPE E L’UVA IL LUPO DI GUBBIO PERSONE IL RE MAMMA IL CUOCO IL CACCIATORE LA VITTORIA DELL’ATLETA LUOGHI IL CIRCO L’AEROPLANO IL GRATTACIELO L’ISOLA LA GIOSTRA IL SUPERMERCATO IL MERCATO CIMITERO IL TRENO STADIO NATURA IL FIORE LA GOCCIA GLI ELEMENTI ARCOBALENO L’ACQUAZZONE IL PIOPPO STUPORE NATURA I PIANETI pag. 50 pag. 52 VARIE LA MIA CASETTA IL CORPO SPAZZOLINO OGNUNO CERCA L’AQUILONE I COLORI L’ALFABETO MINESTRONE CARAMELLE I MESI UNIONE LA RUOTA IL PANE I NUMERI LE CINQUE DITA VORREI ESSERE SPERANZA RIMPIANTO DA LONTANO IL CASTELLO SEGNALI DI FUMO BUONGIORNO FATICHE PREGHIERA PATRIA OLTREMARE MONDO ANTICO PENSIERI LIBERTA’ MONDO MULTIETNICO pag. 32 pag. 34 pag. 35-36 pag. 42 pag. 45 pag. 8 pag. 16 pag. 29 pag. 42 pag. 49 pag. 23 pag. 26 pag. 29 pag. 38 pag. 40 pag. 41 pag. 44 pag. 48 pag. 49 pag. 55 pag. 28 pag. 30 pag. 31 pag. 34 pag. 37 pag. 39 pag. 39 pag. 51 pag. 53 pag. 1 pag. 1 pag. 1 pag. 1 pag. 2 pag. 6 pag. 7 pag. 11 pag. 12 pag. 13 pag. 14 pag. 20 pag. 20 pag. 21 pag. 24 pag. 24 pag. 26 pag. 27 pag. 27 pag. 28 pag. 30 pag. 32 pag. 40 pag. 41 pag. 43 pag. 43 pag. 44 pag. 48 pag. 51 pag. 54 Stampato in proprio a Bujumbura (Burundi) – settembre 2014 Contatti: [email protected] 64 65
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