Galileo ipertesto 2 D - Istituto Comprensivo Leonardo da Vinci

I.C. LEONARDO DA VINCI-ROMA
….questo grandissimo libro che ci sta aperto innanzi agli
occhi……………………………è scritto in lingua matematica……..
e i caratteri sono triangolo, cerchi………………senza questi
è un aggirarsi vanamente per un oscuro labirinto ……
Galileo Galilei
A cura della classe II D
a.s. 2008-2009
Il Nostro Laboratorio
Il nostro lavoro nasce all’interno dei laboratori di approfondimento
curricolare di scienze, del tempo prolungato.
E´ fatto a scuola, con grande fatica e con libri e strumenti forniti dalla
scuola e dall’ insegnante.
E´ un lavoro svolto nel secondo quadrimestre e vuole ricordare, nell’anno
dedicato all’astronomia e a Galileo, questo straordinario genio
italiano.Partendo da questa figura vuole essere uno sguardo sulla fisica
in generale attraverso lo studio di pochi grandi fisici del passato che
hanno segnato l’evoluzione scientifica in modo determinante:Archimede,
Leonardo, Newton, Einstein e Planck.
Tutta la classe ha collaborato alla riuscita di questo
lavoro. Ogni
alunno ha curato una parte e tutti insieme hanno rielaborato il
percorso,presentandolo con una semplice ma significativa
drammatizzazione, ai genitori,ai quali hanno, inoltre, regalato il CD da
loro preparato. Vi auguriamo una buona visione!
P.Tozzi
Attenzione!:
Può avere effetti indesiderati anche gravi sulle vostre conoscenze
scientifiche:vi appassionerete irrimediabilmente!
Obiettivi del Progetto “Galileo”
•
•
•
•
Attraverso il percorso su Galileo e la Fisica ci
siamo posti i seguenti obiettivi:
approfondire lo studio della storia della matematica
e delle scienze;
raccogliere e organizzare una serie di dati;
effettuare ricerche in internet usando il computer
in modo consapevole;
rielaborare contenuti attraverso la lettura di
articoli di giornale e brani di libri;
• imparare a costruire un ipertesto.
Cos’è la fisica?
–Anticamente la fisica era la scienza che
studiava il mondo naturale in tutti i suoi
aspetti: aria, acqua, animali, piante,
pietre, cioè tutto ciò che veniva
percepito dai cinque sensi.
– Oggi la Fisica studia la materia e i
suoi comportamenti
E’ suddivisa in alcuni rami ognuno dei
quali si occupa di un particolare tipo di
fenomeno.
I campi della Fisica
La “meccanica” studia il movimento e le sue
cause;
“L’acustica” studia i suoni;
“L’ottica” studia la luce;
La “termodinamica” studia le varie forme di
energia tra le quali il calore;
“L’elettromagnetismo” studia i fenomeni
elettrici e magnetici;
La “Fisica Atomica” insieme alla “Fisica
Nucleare” e alla “Fisica delle Particelle”
studiano come sono fatte e come funzionano
le particelle più piccole che compongono la
materia.
Le tre fisiche
Possiamo distinguere all’interno della fisica tre
diverse “fisiche”:
La FISICA CLASSICA che ha inizio con
GALILEO e viene detta “newtoniana”, perchè
basata su principi e leggi,elaborati da NEWTON,
che valgono per gli oggetti che possiamo vedere
e toccare (I 3 principi della dinamica detti anche
leggi del moto, e la legge di gravitazione
universale).
La Fisica di Einstein
La Fisica Quantistica
In realtà esiste una sola fisica in continua
evoluzione che gli scienziati stanno cercando di
sintetizzare nella “Teoria del tutto” .
Nascita della fisica-scienza
• Possiamo dire che la
fisica nasce con l’uomo.
• La storia dell’uomo
comincia 4 milioni di anni
fa con LUCY,primo
reperto fossile di essere
umano femminile trovato
nella valle africana di
Afar.
• La prima “vera scienza”
nasce presso antichi
popoli, i Sumeri , i
Babilonesi e gli Egizi.
Resti dello scheletro di
LUCY
• Guardando il cielo e osservando lo
scorrere dei fiumi (Tigri, Eufrate,
Nilo) i Sumeri, i Babilonesi e gli Egizi
scriveranno i primi capitoli di scienza
astronomica matematica e fisica.
• I fenici inventeranno l’alfabeto
• I Greci con Talete, Eraclito,
Empedolcle, Democrito e Aristotele
cominceranno a porsi domande.
• Nasce la filosofia.
Tigri Eufrate
Nilo
• Nasce l’idea che si possa
comprendere la natura in modo
razionale,discutendone e
confrontandosi chiedendosi il
“perché ?” e cercando
risposte;
• La Grecia è la culla ideale
dove nasce la DEMOCRAZIA:
le decisioni vengono prese in
comune nelle assemblee e dove
il potere è rinegoziato
continuamente con i cittadini.
Democrito e Aristotele
In questo contesto libero e
democratico nascono i primi
filosofi che parlano di “materia”:
• Democrito (460-370 a.C.), che
intuì che la materia era formata
da particelle piccolissime, che
chiamò atomi, parola che in
greco vuol dire “indivisibile”.
• Aristotele, fisico-astronomo
ma anche naturalista.
DEMOCRITO
ARISTOTELE
• Democrito aveva idee molto somiglianti alle teorie
moderne.
• Oggi sappiamo che l’atomo non è “indivisibile”, come
diceva Democrito;
• è formato da un nucleo contenente neutroni e
protoni e da elettroni che gli girano attorno.
Sappiamo anche che le particelle del nucleo possono
essere divise in particelle ancora più piccole
(quark).
•Aristotele pensava che esistesse una materia
priva di caratteristiche e che su di essa agissero
quattro “qualità”:il caldo, il freddo, il secco e
l’umido.
L’’uomo, quindi,curioso per natura, si è posto
sempre domande, si è chiesto quale fosse la
struttura della materia che lo circondava e
ha cercato, sin dai tempi di Aristotele, di
catalogarla, di capire com’è fatta .
Solo negli ultimi secoli è però
diventato possibile elaborare un
metodo che possa rispondere
correttamente a queste
domande: il metodo di Galileo.
Prima di Galileo solo Aristarco da
Samo aveva proposto un’ipotesi
eliocentrica, ma nessuno l’aveva
ascoltato!
Aristarco da Samo
Archimede
•
La vita di Archimede fu molto intensa…Egli
fu un grande fisico e matematico. Nacque a
Siracusa nel 287 a.C.Tra i suoi studi un
importante spazio venne occupato dal
“ Principio di Archimede”
Le leve
Immagine della morte di
Archimede,ucciso da un soldato
romano
Il principio di
Archimede dice che:“ogni
oggetto immerso in un
liquido riceve una spinta
da basso pari al peso
volume dell’acqua
spostata”.
• Fece anche studi di ottica.
• Diventò famoso per aver
incendiato le navi dei
romani con gli “specchi
ustori”.
• Celebre è la sua
frase:datemi un punto
d’appoggio e vi solleverò
il mondo.
•
IL PRINCIPIO DI ARCHIMEDE
Se la sostanza di cui è
fatto un corpo ha un peso
specifico maggiore del
liquido in cui è immerso, il
corpo affonda
• Se ha un peso specifico
minore il corpo galleggia.
Il peso specifico di un
corpo venne quindi
definito come il rapporto
tra il peso ed il volume di
un corpo.
•
Archimede costruì macchine semplici che
potessero facilitare il lavoro e diminuire la
fatica dell’uomo.
La vite idraulica
Leve
Il genio
Ciao, io sono la
vostra guida e
oggi viaggeremo
nel passato con
Leonardo da
vinci.
Mi chiamo mister
Focus ma mi potete
chiamare Cus.
ADESSO
COMINCIAMO !
Leonardo nacque nel 1452 a Vinci, cresciuto solo dal
padre che capì che era molto bravo a pitturare,fu
portato alla bottega di Andrea Verrocchio. Il padre
capì che, oltre che come pittore, il figlio aveva doti
particolari come:
architetto
scienziato
ingegnere
Allora …
Casa natale di
Leonardo a
Anchiano-Vinci
Come abbiamo gia detto lui è stato un
bravissimo pittore
Immagine
Dama con
ermellino
Immagine
Immagine
Immagine
L abelle
ferronière
La vergine
delle rocce
Vergine con
bambino
Nel1482, anno del trasferimento a Milano,si
presenta alla corte di Ludovico il Moro come
ingegnere militare, architetto, scultore, pittore e
persino musicista.
Nel 1495-1498 lavora a uno dei suoi più celebri
lavori: l’Ultima Cena, nel refettorio del Monastero
domenicano di Santa Maria delle Grazie..
• Leonardo, fu grandissimo
inventore di varie specie di
ingranaggi,di macchine più
o meno semplici e anche di
vari strumenti musicali. Ma
aveva un’ aspirazione:capire
il volo e i suoi segreti.
Studiò con precisione il
volo degli uccelli e nel 1490
costruì la prima macchina
fornita di ali da pipistrello
destinata a consentire
all’uomo di volare.
Disegni di Leonardo sul volo
•Nel 1503-04 lavora alla sua opera piùpiù
famosa: la Gioconda, ritratto che terrà
sempre con sé.
•Nel 1515-1516 a Roma progetta la
bonifica delle paludi Pontine e disegna il
porto di Civitavecchia.
•Trasferitosi i Francia diviene primo
pittore, ingegnere e architetto di corte
di Francesco I,si trasferisce nel castello
di Cloux presso Amboise.
•Muore il 2 maggio 1519a Cloux e per sua
volontà viene seppellito nel chiostro
della chiesa di Saint Valentin ad
Amboise.
La GIOCONDA
• Gli strumenti, progetti e disegni di
Leonardo
Fisica
Galileo e
la matematica
Galileo e
la religione
Galileo e
l’astronomia
Galileo e il metodo
scientifico
GALILEO e la storia
della fisica
Galileo e
gli altri
Galileo e
gli strumenti
Galileo e
la pittura
Galileo e
la letteratura
La vita di Galileo
Salve ragazzi sono Galileo e
sono nato il 15 febbraio del
1564 a Pisa
A soli 18 anni fui attratto
dall’ oscillazione di una
lampada.
Io stesso, con i battiti del
cuore, riuscii a scoprire
l’ampiezza delle oscillazioni.
•Enunciò cosi la legge dell’isocronismo del pendolo,
seguendo lo stesso metodo di indagine che aveva
seguito Leonardo.
Dopo questa scoperta Galileo abbandonò la medicina,
che non lo attirava, per dedicarsi alla matematica
sotto la guida di Ostilio Ricci, amico di famiglia.
La lampada del
Duomo di Pisa
• Galileo si guadagnava da
vivere leggendo in pubblico
e impartendo lezioni
private a Siena e Firenze.
• A 24 anni ottenne la
cattedra di matematica a
Pisa.
• Per motivi di disaccordo
con i Medici, si trasferì a
Padova. Li si fermò per 18
anni, i più felici e fecondi
della sua vita
Galileo insegna il sistema
geocentrico a PADOVA
. Circondato da valenti
studiosi, libero di
pensare e di esprimere
le proprie idee
• ideò il compasso
geometrico e militare
• inventò una macchina
idrovora
• enunciò le leggi della
caduta dei gravi
• completò gli studi sul
pendolo e lo applicò
all’orologio per misurare
il tempo
• perfezionò il
cannocchiale.
Libri scritti da Galileo a
Padova
• Con questo strumento poté
rilevare :
• le montuosità della Luna,
• le macchie solari,
• le stelle della Via Lattea,
• i satelliti di Giove che egli
denominò Medicei, in onore
della casa toscana.
Questo gesto contribuì a
riconciliarlo con il granduca
di Toscana, che lo richiamò
e gli offrì un assegno di
1000 scudi annui.
Galileo Galilei a Padova
Lente obiettivo del
telescopio di Galilei
• La sua adesione al sistema
copernicano- eliocentrico
che pone il Sole al centro
del planetario, gli causò
grandi problemi.
• Il Santo Uffizio
( Tribunale dell’ Inquisizione )
gli strappò la la promessa di
abbandonare la teoria
copernicana. (1616).
Tomba di Galileo
nella Chiesa di Santa
Croce a Firenze.
anno
titolo
Le opere di Galileo
1592
De motu
1613
-15
Lettere copernicane
1623
Il Saggiatore
1638
Discorsi e
dimostrazioni
matematiche.
1610
1632
Sidereus Nuncius
Dialogo sopra i due
massimi sistemi del
mondo, tolemaico e
copernicano
Genere
Trattato sul moto
Le osservazioni astronomiche compiute
col cannocchiale gli confermano la teoria
eliocentrica copernicana.
Quattro lettere in cui si difende dalle
accuse di eresia,e chiede l’autonomia
della ricerca scientifica
Opera sulla natura delle comete.
Opera in forma di dialogo in cui
riconferma la teoria copernicana
Opera in forma di dialogo sul problema
del moto: prima esposizione sistematica
della cinematica moderna
Metodo sperimentale di
Galileo:
Osservare un
fenomeno
• Per svolgere una
ricerca secondo il
metodo
sperimentale
occorre:
Formulare un’ ipotesi
Eseguire un esperimento
e raccogliere i dati
Trarre le conclusioni
Galileo e la religione
Galileo Galilei, sostenitore
della teoria eliocentrica,
scatenò un feroce
conflitto tra religione e
scienza.
La teoria tolemaica
sosteneva che la Terra si
trovasse all’interno di una
enorme sfera, sulla quale
giacevano le stelle. Su
sfere concentriche di
dimensioni minori si
trovavano i pianeti, la Luna
e il Sole.
TOLOMEOvissuto nel II
sec d.C.
La teoria geocentrica
• Questa teoria riprendeva un’idea
aristotelica, fu messa in dubbio già
nel 300 a.C da Aristarco da Samo.
• Copernico (1473-1543) propose un
modello eliocentrico, secondo cui il
Sole si trovava al centro
dell’universo e la Terra era un
semplice pianeta che ruotava, come
gli altri, intorno al Sole.
• Il frate e filosofo Giordano Bruno
sostenne tale modello estendendolo
a tutte le stelle, immaginando che
esse fossero altri Soli come il
nostro.
Copernico
G.Bruno
G.Bruno immaginò che
ciascuna stella fosse il centro
di un sistema solare che
includeva pianeti abitati: si
trattava di una visione
modernissima che gli costò la
condanna al rogo da parte
della Chiesa.
•Galilei aderì alla teoria
Copernicana e fu condannato
nel 1633 dalla Chiesa che
sosteneva che l’uomo non può
porre nella scienza fiducia
così radicale.
•Papa Giovanni Paolo II ha
Galileo nel duomo di Pisa
riabilitato Galileo.
• Possiamo quindi concludere che scienza e
chiesa dovrebbero cooperare aiutandosi
reciprocamente l’una compensando l’altra a
seconda delle domande che si trovano a dover
affrontare.
Galileo davanti al tribunale
dell’inquisizione
Galileo e la matematica
• Galileo Galilei fu un grande
matematico; insegnò per tanti anni
nell’ università di Pisa e Padova.
• La sua grande rivoluzione fu quella
di tradurre le osservazioni fatte
durante gli esperimenti in leggi
matematiche.
• Prima di lui i filosofi scrivevano
pagine e pagine piene di descrizioni
lunghissime e inutili.
• Oggi sembra scontato, ma Galileo
fu il primo a dire che la matematica
è il linguaggio con cui è scritto il
libro della Natura.
• Con Galileo e la matematica nasce quindi il metodo
sperimentale, anima della scienza moderna:
osservazione imparziale,ipotesi, esperimento e
formulazione di una legge matematica. Senza però
cercare spiegazioni filosofiche, il perché veniva
lasciato ai filosofi mentre il come spettava agli
scienziati. Anche se molti studiosi, anche tra i
grandi scienziati, continuarono a chiedersi il perché.
Galileo e la Letteratura…
• Può uno scienziato essere un
grande scrittore? Secondo
Italo Calvino Galileo è
addirittura uno dei più grandi
scrittori italiani di tutti i
tempi. Il poeta inglese
Milton,considerato il migliore
dopo Shakespeare, lo nomina
nelle suo opere maggiori e lo
va a trovare nel suo viaggio in
Italia del 1638.
Milton visita Galileo
•Galileo Galilei è considerato uno dei
più grandi scrittori italiani di tutti i
tempi.Le sue opere più famose, note
per la loro ricchezza sintattica,
precisione lessicale e forza espressiva
sono state:
• il “Sidereus Nuncius” del 1610,
•“il Saggiatore” del 1623,
• il “Dialogo sopra i due massimi sistemi
del mondo ” cioè Tolemaico e
Copernicano del 1632
•“Discorsi e dimostrazioni matematiche
intorno a due nuove scienze attinenti
alla meccanica ed ai movimenti locali
con un appendice del centro di gravità
di alcuni solidi”
Descrizione
dell’incontro tra
Galileo e Milton
La sua prosa è diversa da quella
barocca degli altri autori del
seicento.
Egli scrive in lingua volgare per essere
compreso da tutto il pubblico.
Il linguaggio è spesso tecnico ma ricco
di termini appartenenti alla lingua
parlata.
Le opere sono in genere scritte in
forma di dialogo o in forma di
lettera e indirizzate a persone colte
che siano in grado di comprendere le
sue teorie.E’ un letterato umanista
che si comporta come un
investigatore scientifico.
Frontespizio del
“Dialogo sui
Massimi sistemi”
Galileo e l’astronomia
Inizialmente Galileo insegna
astronomia secondo i
programmi ufficiali della Chiesa
perché non è ancora convinto
di possedere prove sufficienti
sul sistema copernicano.
. Le cose cambiano radicalmente
dopo la pubblicazione del suo
libro Sidereus Nuncius nel
quale si schiera apertamente
con Copernico.
Copertina del
Sidereus Nuncius
La scoperta del cannocchiale
astronomico gli fece cambiare
opinione!
Secondo il resoconto che ne fa nel
Sidereus, egli, nel 1609, ebbe
notizia dell’invenzione, nei Paesi
Bassi, di un sistema ottico capace
di fare apparire più vicini gli
oggetti distanti.
Intuì l’importanza che può avere
l’invenzione per i navigatori e ne
costruì un esemplare per venderlo
molto caro agli armatori di Venezia.
Il
cannocchiale
di Galileo
Alla fine dell’anno 1609 lo illustra
al Senato di Venezia ma la sua
invenzione non è presa in
considerazione.
Galileo farà allora del suo
cannocchiale un uso personale.
Comincia ad osservare il cielo la
luna.
Vede allora che è ricoperta da una
superficie accidentata come quella
della Terra.
La luna studiata
da Galileo grazie
al cannocchiale
In una notte del 1610, mentre esplorava il cielo, vide
anche Giove e tre piccole luci, che identificò come i
suoi satelliti, in moto di rivoluzione attorno al pianeta,
come la Luna attorno alla Terra.
Ebbe la prova che la Terra non è al centro di tutti i
movimenti celesti e che la sua natura non è differente
da quella di Giove.
Giove
IO , LA LUNA DI GIOVE
"Io“la luna di Giove è grande quanto la Luna
terrestre.
Fu avvistata nel 1610 da Galileo Galilei e da
Simon Marius, contemporaneamente ma
separatamente.
Negli anni Settanta, è stato osservato "da
vicino" e le missioni del Voyager ne hanno
inviato sulla Terra le prime immagini.
La sua superficie ricorda quella della terra e
sembra che ci siano gli stessi fenomeni di
vulcanismo e tettonica.
Galileo e gli strumenti
Specchio per le
osservazioni
astronomiche
Il pendolo
Il cannocchiale
Il piano inclinato
La pompa idraulica
L’orologio
Galileo e gli strumenti
•Galileo studiò il
comportamento di semplici
oggetti materiali come sassi,
palline, piani inclinati di legno
su cui far rotolare le palline...
•Costruì un compasso
geometrico e militare con il
quale si potevano effettuare
molte operazioni: dal calcolo
degli interessi all'estrazione
delle radici quadrate e
cubiche, dal disegno dei
poligoni al calcolo di aree e
volumi
Il compasso di Galileo
Galileo e il piano inclinato
Galileo era interessato allo
studio della caduta libera dei
corpi ed elaborò un sistema
efficiente per la misura del
tempo. : invece di osservare la
caduta verticale di un oggetto
fece uso di un piano inclinato
lungo in quale faceva rotolare una
sfera di bronzo.
Il tempo impiegato dalla sfera
per arrivare in fondo era più
lungo e più facilmente misurabile.
Ecco il ragionamento di Galileo sul
piano inclinato
La velocità finale V¹ acquistata dalla sfera che
rotola lungo un piano inclinato è uguale a quella
che la sfera acquisterebbe cadendo
verticalmente dalla stessa altezza h del piano
inclinato.
h
h
h
v1
v1
Galileo nella pittura
arazzo
astronomico di
Toledo di Jan
Bruegel il
Vecchio
Galileo nella cattedrale di Pisa
Galileo e il cannocchiale
• Galileo, grazie alle sue
osservazioni col cannocchiale,
scoprì:
• quattro satelliti che orbitavano
intorno a Giove, smentendo il
principio secondo cui tutto
doveva ruotare intorno alla
Terra;
• le fasi del pianeta Venere, simili
alle fasi lunari;
• i crateri della luna.
Il cannocchiale di
Galileo
Sulla luna vi erano pianure (o
"mari") e montagne che
producevano ombre variabili
a seconda della posizione
del Sole.
Immaginò allora che
l’universo fosse regolato da
leggi matematiche che, pur
essendo di origine divina,
erano le stesse sia sulla
Terra che nei cieli.
Immagini tratte dai libri sulla vita di Galileo
Galileo nella Pittura
Dipinto di G.Bezzuoli 1784-1855
Ritratto di Galileo
di D.Crespi
Galileo Galilei scopre le leggi del pendolo
osservando le oscillazioni di una lampada
nel duomo di Pisa.
Galileo la casa e la figlia
La casa di Arcetri
La figlia suora
Isaac NEWTON
• Sir Isaac Newton,nacque il 25
dicembre del 1642 lo stesso anno
della morte di Galileo, nei pressi
di Grantham, in Inghilterra.
• Proveniva da una famiglia di
modesti agricoltori.
• Suo padre morì alcuni mesi prima
che lui nascesse e sua madre si
risposò e affidò Isaac alla nonna
materna.
Scoprì a soli 23 anni la legge
della gravitazione universale.
Si racconta che l’avrebbe
intuita dalla caduta di una
mela da una pianta di un
giardino presso il quale stava
meditando.
Si interessò anche di ottica:
•intuì le leggi della dispersione
e della rifrazione della luce
•costruì un telescopio,
strumento che lo fa diventare
famoso e gli apre le porte nel
1672 le porte della Royal
Society .
Schema della legge di
gravitazione universale
A soli 26 anni :
•diventa professore
all’università di Cambridge
•si interessa soprattutto di
matematica e di fisica, ponendo
le basi di tutta la matematica e
della fisica moderna.
•I suoi studi sono “veramente
rivoluzionari”!!
Per questo fu definito dai suoi
successori
“colui che nel genio ha superato
il genere umano”.
Newton morì a Londra il 20
marzo 1727lasciandoci i
principi della fisica che
ancora oggi ci spiegano il
moto dei corpi.
Lasciò scritto che tutto ciò
che aveva scoperto non
sarebbe stato possibile se
non fosse salito sulle spalle
di tre
“giganti”:Copernico,Galilei e
Keplero
Il libro più famoso di
Newton
• Le scoperte:
• Le prime lezioni di
Newton trattavano
argomenti di ottica,.
• Egli era arrivato alla
rivoluzionaria
conclusione che la luce
bianca non è un’entità
semplice e omogenea
• Facendo passare un sottile
fascio di luce solare
attraverso un prisma di
vetro, Newton notò lo
spettro colorato di rosso,
giallo, verde, blu, violetto,
che si formava sulla parete
opposta.
• Intuì che la luce bianca era
in realtà una mescolanza di
differenti tipi di raggi
colorati.
• Il lavoro di Newton fu
ben accolto, ma due
scienziati, Robert Hooke
e Christian Huygens, lo
contestarono.
• Questa teoria fu
perfezionata nel secolo
XIX da Einstein che
spiegò che la luce era
formata in parte
dacorpuscoli e in parte
onda
Il disco di
Newton,ruotandolo si
ottiene la luce bianca
che è la somma di tutti i
colori
La teoria della gravitazione
universale del 1666.
• Nel 1666 aveva formulato le
sue tre leggi del moto(Principi
della dinamica)
• Aveva anche scoperto la legge
che stabilisce che la forza
centrifuga di un corpo è
uniforme in un orbita circolare.
• Tuttavia all’inizio credeva che
la gravità terrestre e il moto
dei pianeti dovessero essere
causati dall’azione di gorghi, o
vortici, di piccoli corpuscoli
come aveva affermato Cartesio.
• Newton pensò che il
moto circolare fosse il
risultato di un equilibrio
tra due forze, una
centrifuga e l’altra
centripeta.
• La grande intuizione fu
quella di pensare che la
forza di gravità
terrestre si estendesse
fino alla luna,
controbilanciando la sua
forza centrifuga.
3° principio della
dinamica
• Partendo dalla sua legge
della forza centrifuga e
dalla terza legge dei moti
planetari di Keplero, Newton
riformulò la sua legge:La
forza di attrazione è
direttamente proporzionale
alla massa dei corpi e
inversamente proporzionale
al quadrato della loro
distanza.
• Tornò ai suoi studi di
meccanica celeste nel
1679.
• Nel 1687 pubblicò
“Philosophiae naturalis
principia matematica”
( principi matematici
della scienza)
considerato il più
grande libro scientifico
che sia mai stato
scritto.
• Fissata la legge della
gravitazione e le leggi del
moto Newton poté
esplorare una grande
quantità di altri fenomeni ,
come le orbite eccentriche
delle comete, le cause
delle maree e delle loro
variazioni, la precessione
all’asse terrestre e la
perturbazione del moto
della luna da parte della
gravità del sole.
• Con la pubblicazione dei
“Principia” fu riconosciuto
come lo scienziato più
eminente della sua epoca;
dopo aver sofferto di un
esaurimento nervoso nel
1693 si ritirò dalla
ricerca .
• Nel 1703 fu eletto
presidente della Royal
Society.
•Royal Society.
EINSTEIN
Nacque in Germania nel 1879 poi diventò
cittadino svizzero e,in seguito
americano.
Nei primi anni di vita i suoi genitori
ebrei si trasferirono.
La sua famiglia si occupava della
fabbricazione di apparecchi elettrici ,ma
nel 1894 la ditta fallì e così gli Einstein
andarono da Ulm a Monaco di Baviera a
Milano. Dopo aver finito la scuola
secondaria egli non riuscì a superare
l’esame d’ammissione a un corso di
ingegneria elettrica presso l’istituto
federale svizzero per la tecnologia (il
politecnico di Zurigo), anche per la
giovane età.
• Dopo aver finito la
scuola secondaria non
riuscì a superare
l’esame d’ammissione a
un corso di ingegneria
elettrica presso
l’istituto federale
svizzero per la
tecnologia (il
politecnico di Zurigo),
anche per la giovane
età.
Passò l’anno successivo ad
Aarau , dove studiò fisica.
Nel 1896 tornò al
politecnico di Zurigo dove
nel 1900 conseguì il diploma
per l’insegnamento della
matematica e della fisica
nelle scuole secondarie.
Dopo circa due anni ottenne
un posto all’Ufficio brevetti
di Brema e dal 1902 al
1909 pubblicò una
sorprendente serie di
articoli di fisica teorica.
La fisica di Einstein
• Einstein scriveva sui principi della teoria della
relatività, sul moto browniano, sulle prova della
natura corpuscolare della luce.
• Nel 1914, tornato in Germania fu nominato
direttore del Kaiser Wilhem istituto di Berlino
e fu premio nobel per la fisica nel 1921,
proprio per gli studi sulla natura della luce: la
luce, disse, è formata da particelle ed onde.
• La sua fama mondiale è data però dalla
teoria della relatività,una teoria che
avrebbe rivoluzionato la scienza del XX
secolo e il modo di percepire lo spazio
nel tempo.
• Rifugiatosi in America durante il periodo
delle persecuzioni razziali di Hitler, vi
si stabilì definitivamente e continuò a
lavorandovi per tutto il resto della vita.
• Famosissima la sua equazione
E = m x c2
• E vuol dire energia
(espressa in joule
), m sta per massa, e C è la velocità
della luce. Quindi
• E=mc²= m x 300.000 x 300.000 =
90000000000 joule.
• Questo ci dice che massa ed energia
sono equivalenti e basta pochissima
massa per ottenere moltissima energia.
• Morì nel 1955 ed è considerato uno degli
scienziati più importanti di tutti i tempi.
Come spiegava Einstein la sua
equazione?
• FUSIONE NUCLEARE: nel
sole gli atomi di H(idrogeno e
i loro isotopi si fondono a
formare He (elio).Ogni volta
che avviene questo processo
l’elio che si genera ha una
massa inferiore agli atomi
che lo hanno generato.
• Questa massa si è
trasformata in energia
Il sole, la nostra
stella trasforma
l’idrogeno in elio ,ma
una parte di massa
sparisce e la troviamo
sotto forma di energia
La Fissione nucleare
Oggi tutte le centrali nucleari
funzionano secondo l’equazione di
EINSTEIN, che l’aveva pensata solo
per scopi pacifici .Lo stesso principio è
stato invece pensato per la
costruzione della bomba atomica.
Basta una piccolissima quantità di U
(uranio) colpito da una particella
veloce,genera una reazione a catena in
cui gli atomi che si generano dalla sua
spaccatura hanno meno massa:si
trasforma in energia.Basta pochissima
massa di uranio e si ottiene tantissima
energia
Enrico Fermi,premio
nobel italiano per la
Fisica, che ha
lavorato al progetto
di costruzione della
bomba atomica
basato sugli studi di
Einstein
Planck
Max Planck (Kiel, 1858 - Gottinga,
1947), considerato il fondatore della
meccanica quantistica, studiò a
Monaco, entrando poi all'Università
della stessa città all'età di soli 16 anni
per seguire il corso di fisica. Proseguì i
suoi studi a Berlino.Dal 1880 al 1885
insegnò all'Università di Monaco e
successivamente all'Università di Kiel e
nel 1889 insegnò Fisica all'Università
di Berlino, dove rimase fino al 1927.
Per i suoi contributi rivoluzionari nel
campo della fisica, nel 1918 gli venne
assegnato il premio Nobel.
• Si occupo dello studio del comportamento
degli elettroni. La «teoria dei quanti» spiega
che l'energia delle radiazioni non è un flusso
continuo, ma una realtà discontinua; essa è un
insieme di «quanti» (unità quantitativa, quanto
elementare di azione); in ogni fenomeno fisico
la quantità di energia, sia essa emessa o
assorbita, risulta sempre multipla di un certo
valore elementare, da considerarsi non piú
divisibile ma costante, che è, appunto, il
«quanto» o costante di Planck.Anche la luce è
quindi composta da quanti detti anche fotoni.
• Vi ringraziamo della pazienza . Abbiamo
cercato di spiegarvi in modo semplice
cose alquanto complicate. Speriamo di
esserci riusciti
• La II D anno scolastico 08-09
• I.C. Leonardo da Vinci