Il gruppo teatrale LE TESTE MATTE in collaborazione con L’Istituto Italiano di Cultura Seta racconto d'amore e di viaggi EJ"MFTTBOESP#BSJDDP voce narrante Paolo Gaio con la partecipazione di Tiziana Chieca Giovedì 13 Febbraio 2014 alle 19.00 prezzo unico per spettacolo e buffet €12,00 PRENOTAZIONI Tel 02 767 64 88 02 534 03 82 email [email protected] [email protected] pagamento da effettuare su c/c BE 19 310 0381039 12 con menzione Seta Il ricavato sarà devoluto alle opere umanitarie dell'associazione Femmes d'Europe design by Nicola Marra de Scisciolo TEATRO DEL’ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA rue de Livourne 38 Seta Alessandro Baricco Alessandro Baricco è uno dei maggiori esponenti della narrativa italiana. Scrittore tra i più conosciuti e amati dai lettori in Italia, è nato a Torino, nel 1958. Diplomato in pianoforte al Conservatorio, ha collaborato come critico per La Repubblica e per La Stampa. Oltre che Scrittore è anche saggista, critico musicale, pianista, sceneggiatore e regista. Ha scritto numerosi romanzi, Castelli di rabbia (1991), Oceano mare (1993), Seta (1996), City (1999), Senza sangue (2002), Questa storia (2005), Emmaus (2009) in grado di coniugare qualità letterarie e grande successo di pubblico, grazie a una scrittura estremamente incisiva ed evocativa. Ha pubblicato inoltre opere teatrali (Novecento,1994 - dal cui monologo fu tratto La leggenda del pianista sull'oceano di Giuseppe Tornatore -, Omero, Iliade, 2004), sceneggiature (Partita spagnola, 2003, con L. Moisio), saggi (Il genio in fuga. Due saggi sul teatro musicale di Gioacchino Rossini, 1988; L'anima di Hegel e le mucche del Wisconsin, 1992; Next. Piccolo libro sulla globalizzazione e sul mondo che verrà, 2002) e raccolte di articoli (Barnum. Cronache del Grande Show, 1995; Barnum 2. Altre cronache del Grande Show, 1998; I barbari, 2006; Una certa idea di mondo, 2013). Per la televisione ha ideato e condotto "Pickwick, del leggere e dello scrivere ", programma dedicato alla letteratura e nel 1998 è stato protagonista di un'altra avventura televisiva, scaturita dalla pratica teatrale:"Totem", durante la quale commenta e narra i passi più salienti di racconti e romanzi. La critica letteraria è divisa in merito alla produzione letteraria di Baricco. Amato o odiato, accusato di fatuità o difeso a spada tratta come uno dei pochi esempi di intellettuale eclettico e coerente (malgrado la sua fama, ha sempre rifiutato comparsate televisive di vario ordine e "grado"), il suo personaggio e il suo operare non lasciano mai indifferenti. Seta Hervé Joncour, commerciante di uova di bachi da seta, a causa di un’epidemia che ha colpito i bachi da seta di tutti i paesi europei e africani, è costretto a recarsi in Giappone per comprarne le uova. In questo paese, per lui nuovo e irreale, è accolto al palazzo reale di Hara Kei, un uomo enigmatico, che è sempre in compagnia di una giovane ragazza. “I suoi occhi – come descrive Baricco - non avevano un taglio orientale, il suo volto era il volto di una ragazzina”. Tra i due nasce un'intensa attrazione, costituita da una triste, segreta e impotente danza di sguardi. Nonostante il suo ritorno a casa, dove l'aspetta la moglie Hélène, non riesce a dimenticare quella ragazza che con il suo volto, il suo sguardo, sgua e il mistero che in esso è avvolto, lo ha stregato. Il romanzo è limpido e leggero come la seta: il titolo infatti allude sia al motore della vicenda, che alla trasparenza del racconto stesso. La narrazione è lineare e semplice, sembra nascere quasi dal nulla e dal nulla si sviluppa, come la seta. “Seta” è sfuggente ed elusivo, quasi immaginario come un racconto di fiaba, nonostante i frequenti riferimenti storici. Anche il suono dei nomi riesce ad evocare un’immagine di leggerezza (Baldabiou, Madame Blanche, Hara Kei). Il romanzo è breve ed efficace, essenziale: del viaggio di Hervé vengono solo riportate alcune immagini in rapida successione, come un gabbiano che sfiora la superficie dell’acqua, senza mai tuffarsi. Sono le sensazioni a delineare i luoghi. La sua essenzialità è uno stupevole manifesto di leggerezza e delicatezza letteraria: le parole sembrano soffiare candidamente petali di dente di leone.
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