N. 415 - 21 Dicembre 2014 SS. Messe Festive: Sabato: ore 18.30 - Domenica: ore 8.00; 10.00; 11.15; 18.30 Sito web: www.parrocchiamacherio.it - E-mail: [email protected] Mentre il silenzio fasciava la terra Mentre il silenzio fasciava la terra e la notte era a meta’ del suo corso, tu sei disceso, o Verbo di Dio, in solitudine e piu’ alto silenzio. La creazione ti grida in silenzio, la profezia da sempre ti annuncia, ma il mistero ha ora una voce, al tuo vagito il silenzio è più fondo. E pure noi facciamo silenzio, più che parole il silenzio lo canti, il cuore ascolti quest’unico verbo che ora parla con voce di uomo. A te, Gesù, meraviglia del mondo, Dio che vivi nel cuore dell’uomo, Dio nascosto in carne mortale, a te l’amore che canta in silenzio. Federico Fiori, detto Barroccio Milano, Pinacoteca Ambrosiana Poesia di Natale di David Maria Turoldo 1 Lettera di Natale alle famiglie QUANDO VENNE LA PIENEZZA DEL TEMPO, DIO MANDO’ IL SUO FIGLIO, NATO DA DONNA “Quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna” (Gal 4,4). Così San Paolo sintetizza il significato del Natale. Si avvera la profezia di Isaia, fatta otto secoli prima di Cristo: “Un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio” (Is 9.5). E’ venuto per noi, non contro di noi, come disse Paolo VI, il nostro amato arcivescovo Card. Montini, che abbiamo avuto recentemente la gioia di veder proclamato Beato. Per questo vorrei che ciascuno di noi, bambini e adulti, giovani e anziani, credenti e non credenti, stesse davanti a Gesù Bambino, come sta davanti al miracolo di ogni nascita. Con lo stesso umile stupore di Maria e di Giuseppe o dei pastori. Dio nasce come ogni bambino. Per farsi conoscere e amare sceglie la strada da cui è passato ognuno di noi: il mistero della nascita. Niente come la nascita di un figlio – penso che ogni mamma e ogni papà lo possano confermare mette di fronte all’evidenza di qualcosa che ci sorpassa da tutte le parti. Da un lato sentiamo che non c’è nulla di più profondamente nostro. Dall’altro, altrettanto radicalmente, percepiamo che nulla è più ricevuto. La vita non è nostra, ci è affidata dal Padre celeste come un dono preziosissimo da custodire. I genitori non ne sono i creatori, ma i pro-creatori, coloro che generano per conto del Creatore. Egli, anche quando noi facciamo fatica a “volere” e ad amare i nostri figli, li vuole e li ama sempre e comunque. Per essere il Dio con noi, l’Emmanuele, Egli è venuto e si è fatto uno di noi. La buona notizia che anche quest’anno, attraverso i miei sacerdoti o i loro collaboratori, desidero portarvi è questa: l’uomo non deve più cercare Dio a tentoni, perché Dio ha cercato lui. Ha colmato la distanza ed è venuto tra noi. 2 Così la Sua nascita potrà diventare la nostra rinascita. Impareremo a stare di fronte a tutte le circostanze – quelle liete e quelle dolorose – e a tutti i rapporti – quelli facili e quelli difficili. E sostenuti dalla sua compagnia, attraverso la compagnia dei fratelli. Lentamente ma certamente ci troveremo grati e non più risentiti, pieni di voglia di ricominciare. Perchè, come scrisse acutamente il poeta Charles Peguy, a Natale “tutto è nuovo, tutto ricomincia”. “Ogni cosa che avrete fatto a uno di questi piccoli, l’avrete fatto a me” ci ha detto il Signore. A Natale, ospitando nelle nostre case qualcuno dei suoi “piccoli” – penso agli anziani, a coloro che sono abbandonati o lontani dalla loro terra, ai più poveri… -, avremo la gioia di ospitare fisicamente Lui. Buon Natale! Di cuore vi abbraccio uno ad uno e vi benedico. Angelo Card. Scola, Arcivescovo La parola del Parroco Guardando il Presepio Cari amici, vorrei essere a casa vostra e guardare insieme a voi il presepio. Vorrei guardarlo con la fede di chi crede che il presepio narra un avvenimento reale di cui conosciamo il luogo, la data e il contesto storico ma anche con lo sguardo curioso di chi fa il presepio solo per una pia tradizione che ha il sapore sia di una cultura diffusa sia di un vero atto religioso. Personalmente credo che il presepio parli a tutti, credenti e non credenti: agli uni dice che quel bambino è il volto umano di Dio, agli altri dice che quel bambino ha il volto di un’umanità pienamente compiuta. Voglio dire: forse non per tutti quel bimbo è vero Dio, per tutti però è vero uomo: tutti allora fermiamoci a guardare il presepio. GUARDANDO il presepio vedo un bambino, un bambino come i nostri bambini. Quel bimbo ci ricorda che la vita è un dono, un dono da custodire. Viene dall’Amore, viene dall’amore di un uomo e una donna. Custodiamo la vita dei nostri bambini come Maria e Giuseppe hanno custodito quel bimbo che vediamo nel presepio. Non permettiamo a nessuno di spegnere la lucentezza degli occhi dei nostri bambini e l’innocenza dei loro cuori. La bellezza dei nostri piccoli fa trasparire una bellezza più grande, la bellezza di Dio. GUARDANDO il presepio vedo due sposi, due genitori, vedo una famiglia. Una famiglia “povera” ma una famiglia come ogni nostra famiglia. In quella famiglia del presepio manca tutto, ma non manca l’Amore. E’ sacra la vita di ogni bambino ma è sacra altrettanto la vita di ogni famiglia. Sposati in chiesa o in comune o anche semplicemente conviventi, un uomo e una donna che si amano e sono aperti alla vita, parlano di Dio, di Dio che è Amore, di Dio che per amore ci ha dato e continua a darci la vita: davvero il presepio parla a tutti gli uomini e le donne che sono dalla parte della vita. GUARDANDO il presepio vedo che da Gesù Bambino vanno i più poveri, i pastori. Anzi vedo che quel bimbo che per noi cristiani è figlio di Dio, è povero, spogliato di tutto. Davanti a questo spettacolo di povertà, come non pensare alle tante forme di povertà del nostro tempo? Come non pensare alla crescente povertà di tante famiglie? Come non pensare ai volti tristi e supplichevoli di tanti bambini che non hanno più nulla se non l’abbraccio di una mamma spesso lasciata sola? Questo spettacolo di povertà nel presepio è un forte richiamo alla solidarietà, alla sobrietà, all’accoglienza di qualcuno che a Natale sarà solo. Perché non educare i nostri ragazzi a rinunciare a qualche regalo per soccorrere qualche famiglia che la mancanza di lavoro ha reso povera? GUARDANDO, infine, il presepio vedo che quel bimbo è posto in una capanna. Per la verità doveva essere una povera grotta posta fuori paese perché per quel bimbo e quella famiglia le porte sono rimaste chiuse. L’hanno cacciato “fuori” a nascere come morirà “fuori” città; sì, possiamo dire che l’hanno “scartato”. Papa Francesco parla di frequente di “ideologia dello scarto” pensando alla povera gente messa da parte da chi potrebbe aiutarla e accoglierla… quante persone sono “scartate” anche oggi! Se ci pensiamo bene il primo fra gli “scartati” e messo da parte è proprio il Signore Gesù. E’capi3 tato allora ma capita anche oggi, il Signore rispetta la libertà di ciascuno. Ecco allora il mio augurio di Natale. Ai credenti auguro di accogliere Cristo nella loro vita, di non aver paura ad accoglierlo in casa! Ai non credenti o agli indifferenti di fronte al fatto religioso auguro che Gesù sia almeno uno dei pensieri di Natale, un pensiero bello e positivo che dia senso al nostro fare festa. Agli uni e agli altri non capiti di “scartare” Cristo; se così fosse il nostro sarebbe, inevitabilmente, un povero Natale. Auguri di buon Natale! Don Giuseppe Auguri da Don Marco È sicuro. Abbiamo proprio bisogno di LUCE. Certo ci auguriamo che il lavoro di rifacimento dell’impianto di illuminazione della nostra Chiesa Parrocchiale, che verrà ultimato per le Celebrazioni del Natale, sia anche un “segno profetico” oltre che una sicura miglioria dello spazio per la preghiera di questa Comunità… Ma non basta per risolvere il buio che avvertiamo più “profondo”, più interiore; si addensa alimentato dall’insicurezza del futuro, offusca ogni prospettiva, rende amara ogni esperienza e infine ci priva della consolazione della speranza. Ci ritroviamo così più tristi e magari ci difendiamo con l’indifferenza verso i bisogni degli altri, reclamando sempre le nostre necessità e le nostre attese deluse. Credo che la “Luce del Natale” sia proprio quello di cui abbiamo bisogno. Perché è una luce in fondo semplice, discreta, anche se ci chiede un certo “impegno”. La riassume bene la profezia di Isaia, che è risuonata anche in questo tempo di Avvento: «Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia.» (Isaia 9,1-2) La Luce del Natale, anche quando si manifesta nella stella che guida alla grotta di Betlemme, non è lo splendore del meriggio che illumina ogni cosa, ma ci basta per non smarrire la via; è una esperienza più “raccolta” anche se può essere molto intensa per chi l’accoglie; non brucia con ardore, anche se riscalda a sufficienza per scrollarsi dall’intorpidimento della notte; non ci permette di rimirare tutto il pano4 rama, ma può illuminare il sentiero lungo il quale continuare a procedere senza inciampo. Troppo abbiamo atteso nelle tenebre: abituandoci a prospettive strette; compiacendoci nelle vuote lamentele; brancolando verso proposte all’apparenza più facili ed allettanti. La Luce del Natale è esigente: ci indica la prospettiva da cui ricominciare ogni volta che smarriamo la via, ci dona la grazia sufficiente per riprendere il cammino, ci spoglia delle facili giustificazioni che eleviamo per non metterci in gioco. Allora non ci resta che accogliere la Luce del Natale di Cristo: ormai giunti qui, di fronte allo “spettacolo” del presepe, che ci parla dell’immutato amore di Dio per noi, facciamo nostro l’augurio “scomodo” che don Tonino Bello, rivolgeva ai suoi fedeli: bene riassume grazia e impegno di questo dono di Luce che la nascita di Gesù ci consegna. «I Poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell’oscurità e la città dorme nell’indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi volete vedere “una gran luce” dovete partire dagli ultimi. I pastori che vegliano nella notte, “facendo la guardia al gregge”, e scrutano l’aurora, vi diano il senso della storia, l’ebbrezza delle attese, il gaudio dell’abbandono in Dio. E vi ispirino il desiderio profondo di vivere poveri che è poi l’unico modo per morire ricchi. Buon Natale.» 1° gennaio 2015 – Giornata della Pace Il Papa: “La fraternità sconfigga la schiavitù” Il Messaggio per la 48a Giornata mondiale della pace intitolato “Non più schiavi, ma fratelli” - descrive le cause della tratta, tra cui «le reti criminali che ne gestiscono il traffico» ed esorta gli Stati ad applicare meccanismi di controllo per non lasciare spazio a «corruzione e impunità» Per sradicare la schiavitù c’è solo un modo: globalizzare la solidarietà. Nel messaggio per la Giornata mondiale della pace 2015 intitolato «Non più schiavi ma fratelli», papa Francesco indica la strada per sconfiggere una piaga senza confini e senza tempo: quella della schiavitù contemporanea. Il documento per la 48a Giornata mondiale, si lega idealmente a quello dello scorso anno («Fraternità, fondamento e via per la pace») e invoca «un triplice impegno a livello istituzionale di prevenzione, di protezione delle vittime e di azione giudiziaria nei confronti dei responsabili», a cui deve unirsi «uno sforzo comune e altrettanto globale da parte dei diversi attori che compongono la società». In questo senso, si rivolge alle donne, alle imprese e ai consumatori invitati a scegliere tra «prodotti che potrebbero ragionevolmente essere stati realizzati attraverso lo sfruttamento di altre persone». Non solo. Il Pontefice chiede «leggi giuste incentrate sulla persona umana», capaci «di difendere i diritti fondamentali e il ripristino se violati, riabilitando chi è vittima e assicurandone l’incolumità, nonché meccanismi efficaci di controllo della corretta applicazione di queste norme, che non lascino spazio alla corruzione e all’impunità». Il pressante appello del Papa - indirizzato agli uomini e alle donne di buona volontà, e a tutti coloro che, anche ai più alti livelli delle istituzioni, «sono testimoni della piaga della schiavitù contemporanea» - è di «non voltare lo sguardo di fronte alle sofferenze dei loro fratelli e sorelle in umanità, privati della libertà e della dignità». «Abominevole fenomeno», reato di lesa umanità che colpisce non meno di ventuno milioni di persone: nel descrivere la schiavitù papa Francesco non usa mezzi termini. Il documento si compone di due parti: nella prima il Pontefice passa in esame i tanti volti della schiavitù e cita le vittime del lavoro-schiavo, i migranti privati della libertà, abusati, detenuti in modo disumano, ricattati dal datore di lavoro, gli schiavi sessuali, i bambini soldato, le vittime dell’espianto di organi o di forme mascherate di adozione, i prigionieri dei terroristi. Ma se molteplici sono le facce della schiavitù, altrettante sono le cause profonde di questo fenomeno. La prima, sottolinea Bergoglio, è ontologica, causata dal «peccato che corrompe il cuore dell’uomo». È il rifiuto dell’umanità dell’altro, il trattarlo come un oggetto, un mezzo e non un fine. Tra gli altri motivi il Santo Padre elenca anche la povertà, il mancato accesso all’educazione e al lavoro, le «reti criminali che gestiscono il traffico di esseri umani», i conflitti armati, il terrorismo e l’uso criminale di internet. Per non dimenticare che la corruzione passa anche attraverso componenti delle forze dell’ordine e dello Stato. «Non si può permettere che la famiglia, da luogo di accoglienza e di promozione della vita, si trasformi in luogo in cui la vita è tradita, disprezzata, negata, manipolata e venduta come se si potesse disporre di questo dono secondo i propri interessi»: è quanto ha detto il cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, presidente del Pontificio Consiglio della giustizia e della pace. Tratto da “Chiesa di Milano” 5 APPUNTAMENTI DEL TEMPO DI NATALE 24 DICEMBRE - VIGILIA DI NATALE SANTE CONFESSIONI dalle 9.00 – 12.00 dalle 15.00 – 18.00 ore 18.30 - SANTA MESSA VIGILIARE DEL NATALE ore 23.30 - VEGLIA DI PREGHIERA con la corale ore 24.00 - SANTA MESSA NELLA NOTTE 25 DICEMBRE - SOLENNITA’ DI NATALE Sante Messe, secondo il seguente orario: ore 8.00 - 10.30 - 18.30 ore 18.00 - VESPERO SOLENNE E BENEDIZIONE EUCARISTICA 26 DICEMBRE - Festa di Santo Stefano Sante Messe, secondo il seguente orario: ore 8.00 - 10.30 - 18.30 ore 16.00 – Tombolata 28 DICEMBRE - Domenica - Festa dei Santi Innocenti Martiri Sante Messe, secondo il seguente orario: ore 8.00 - 10.30 - 18.30 31 DICEMBRE - Ultimo giorno dell’anno Sante Messe, secondo il seguente orario: ore 9.00 - ore 18.30 con canto del “TE DEUM” 1° GENNAIO - CAPODANNO Sante Messe, secondo il seguente orario: ore 8.00 - 10.30 ore 18.30 - Santa Messa per la Pace e canto del “Veni Creator” Dopo le Messe sarà dato a tutti il Santo protettore dell’anno 4 GENNAIO - 6 GENNAIO Domenica dopo l’Ottava del Natale Sante Messe, secondo il seguente orario: ore 8.00 - 10.30 - 18.30 - EPIFANIA DEL SIGNORE Sante Messe, secondo il seguente orario: ore 8.00 - 10.00 (Santa Messa delle Genti) - 11.15 - 18.30 Al termine di tutte le messe del mattino: “Bacio a Gesù bambino” ore 16.00 – Concerto della Banda 6 COMUNITÀ PASTORALE “MARIA VERGINE MADRE DELL’ASCOLTO” Parrocchia SS.Gervaso e Protaso - Macherio VITA D’AUTORE INCONTRI FORMATIVI Adulti domenica pomeriggio - ore 15.30 quando? dove? 18 Gennaio 2015 22 Febbraio 2015 15 Marzo 2015 19 Aprile 2015 17 Maggio 2015 SOVICO Oratorio MACHERIO Casa Parrocchiale MACHERIO Casa Parrocchiale MACHERIO Casa Parrocchiale BIASSONO Oratorio Maschile quale argomento? I incontro: IN RICERCA II incontro: CON SPERANZA III incontro: AFFIDABILI IV incontro: CONTEMPL-ATTIVI V incontro: UNIFICATI chi interviene? Silvia LANDRA (Presidente Diocesano) Soci A.C. Chiara GROSSI (Vice Presid. – Resp. Adulti) Soci A.C. Paolo ZAUPA (Vice Presid. – Resp. Adulti) Domenica 11 Gennaio 2015 alle ore 15.30 l’Azione Cattolica ha programmato la visita guidata alla Mostra CHAGALL E LA BIBBIA presso il Museo Diocesano di Milano (Corso di Porta Ticinese, 95). Il costo della visita è euro 10,00 per ciascun partecipante (e comprende l’ingresso alla mostra e una quota per la Guida). Per informazioni e iscrizioni, rivolgersi a: MACHERIO: Cazzaniga Carola - cell.: 3394609119 - mail: [email protected]; La mostra offre la possibilità di ammirare 60 lavori che l’artista dedica al messaggio biblico. Chagall fu affascinato sin dagli anni giovanili dalla Bibbia, da lui considerata come la più importante e affascinante fonte di poesia e di arte e si confrontò con questi temi per tutta la vita, sino alla realizzazione del ciclo sul Messaggio Biblico, negli anni Sessanta. I soggetti furono elaborati in varie occasioni, con tecniche diverse (acqueforti, oli, ceramiche, sculture....), di cui la mostra dà ragione. Fulcro dell’esposizione sono le 22 guaches preparatorie, inedite sino ad ora, che si caratterizzano per una freschezza e una immediatezza di segno e per un grande fascino. Il Museo Diocesano propone tutto ciò all’interno di un allestimento straordinario, costituito da una grande arca che, realizzata dallo studio Morpurgo de Curtis Architetti Associati, ripropone il tema biblico desunto dal libro dell’Esodo. 7 UNA CULLA PER LA VITA Anche per questo Avvento l’esito della raccolta effettuata attraverso l’iniziativa della CULLA PER LA VITA è stato più che positivo, e ciò nonostante una situazione economica che si mantiene particolarmente delicata. Vale a dire che le famiglie dei ragazzi che vi hanno aderito hanno voluto confermare una grande generosità nei confronti di quelle situazioni di accertata necessità seguite dai CENTRI AIUTO VITA, nati proprio per sostenere e accompagnare le mamme che nel condurre una gravidanza si trovano ad attraversare profondi disagi. loro semplice e importante gesto alla buona riuscita dell’iniziativa. Siamo convinti di poter affermare che questo GRAZIE si sviluppa anche dal CUORE di quelle MAMME che beneficeranno della solidarietà concretamente realizzata dalla parrocchia di Macherio. Il dettaglio della raccolta è evidenziato nella tabella esposta nell’atrio della chiesa parrocchiale di Macherio. Volendo fare sintesi possiamo indicare che i generi alimentari superano i 52 chilogrammi, i capi d’abbigliamento sono circa 340, e diversi articoli per bambini (pannolini, ciucci, lenzuola, bavaglini ecc.) sono stati depositati nella culla. Tutto quanto raccolto è già stato recapitato al CENTRO AIUTO VITA. Grazie di cuore per la vostra solidarietà! Un GRAZIE di cuore ai ragazzi, ai genitori, alle catechiste, che hanno desiderato contribuire con il Come è noto la raccolta continuerà anche in futuro e al di fuori del periodo d’Avvento: alimenti e vestitini per bimbi sino ai tre anni d’età saranno sempre graditi così come abbigliamento pre-maman. MpV “Gianna Beretta Molla” Tutti gli articoli sono stati recapitati al Centro Aiuto alla Vita di Vimercate. Quanto inadatto ai bambini da zero a tre anni (alimenti e/o abbigliamento) è stato consegnato alla Caritas Parrocchiale. LA 37° GIORNATA DELLA VITA SI TERRA’ IL 1° FEBBRAIO 2015 E IL MESSAGGIO E’: SOLIDALI PER LA VITA. EPIFANIA: la manifestazione di Gesù a tutti i popoli del mondo “Padre, che tutti siano Uno”: questo è il testamento di Gesù in terra. Siate una famiglia, siate una cosa sola, ci ha chiesto Gesù prima di salire al Padre. Ecco qual’è il senso del nostro ritrovarci insieme per celebrare l’Eucarestia di martedì 6 gennaio, nel santo giorno dell’Epifania, in una messa “Straordinaria” in cui la comunità accoglie i fratelli e le sorelle migranti. Spalancare le braccia al mondo: essere tutti una cosa sola, un’unica famiglia senza frontiere. Durante la 8 S. Messa pregheremo con letture di diverse lingue, sentiremo testimonianze di terre lontane, offriremo al Padre doni che parlano di lunghi viaggi, paesi lontani. E intorno all’altare, saremo l’uno per l’altro: uomini, donne, famiglie di tante nazioni, tutti insieme in un unico abbraccio, uniti dalla presenza di Gesù risorto in mezzo a noi a renderci tutti una cosa sola. Abbiamo visto spuntare la Sua stella e siamo venuti ad adorarlo (Mt. 2,2) NELLA FESTA DEI POPOLI, LA NOSTRA COMUNITÀ CELEBRA L’EUCARISTIA INSIEME ALLE COMUNITÀ DEI MIGRANTI PARROCCHIA DI BIASSONO S.MESSA ORE 10,15 PARROCCHIA DI MACHERIO S.MESSA ORE 10,00 PARROCCHIA DI SOVICO S.MESSA ORE 10,30 Al TERMINE DELLA S.MESSA SEGUIRA’ UN MOMENTO CONVIVIALE Catechesi degli adulti FAMIGLIA CARDINE DELLA NOSTRA SOCIETA’ E DELLA CHIESA La Famiglia è come tenuta in un ideale abbraccio, tra il Sinodo straordinario dell’ottobre 2014 e il Sinodo generale del 2015, che si terrà a Filadelfia (USA) nel settembre 2015 sul tema “L’amore è la nostra missione. La famiglia pienamente viva. Come ci ha ricordato papa Francesco, “c’è una crisi della famiglia, crisi perché la bastonano da tutte le parti e la lasciano molto ferita”, e ancora “I valori e le virtù della famiglia, le sue verità essenziali, sono i punti di forza su cui poggia il nucleo familiare e non possono essere messi in discussione. Siamo chiamati, invece, a rivedere il nostro stile di vita che è sempre esposto al rischio di venire “contagiato” da una mentalità mondana, individualistica, consumista, edonista e ritrovare sempre di nuovo la strada maestra, per vivere e proporre la grandezza e la bellezza del matrimonio e la gioia di essere e fare famiglia”. Gli attacchi alla famiglia sono diversi: ci troviamo droga facile, divorzio facile e gender come materia d’insegnamento. Ecco perché proponiamo quattro incontri, tra testimonianza e riflessioni su alcuni temi che toccano la famiglia e che ci aiuteranno nella riflessione per fare chiarezza su alcuni temi in cui la famiglia è coinvolta. Gli incontri si terranno a: ORATORIO DI SOVICO ORE 21 - Salone “Giovanni Paolo II” PROGRAMMA 20 gennaio - L’ESPERIENZA DEL DOLORE NELLA FAMIGLIA Testimonianza del Dr. Felice Achilli - Primario di cardiologia Ospedale S. Gerardo di Monza 27 gennaio - L’EDUCARE IN FAMIGLIA - L’età dell’adolescenza Relatore don Paolo Caiani Salesiano - Insegnate 3 febbraio - LA FAMIGLIA COME LUOGO DI CRESCITA UMANA E CRISTIANA Testimonianza del Dr. Agostino Silva Pediatra e Vice Presidente G.S.A. Gruppo Solidarietà Africa 13 febbraio - LE IDEOLOGIE DEL GENDER - L’attacco a natura umana, matrimonio e famiglia. Relatore p. Giorgio Carbone op. - Docente di bioetica e teologia morale presso la Facoltà di Teologia di Bologna Sono incontri da non perdere per la qualità dei relatori, l’attualità, e importanza dei temi. 9 Festa della Famiglia 2015 ANNIVERSARI DI MATRIMONIO Tutti gli Sposi che ricordano un particolare Anniversario di Matrimonio (10°- 20°- 25°- 30°- 40°- 50°- 60°- …) sono invitati a festeggiarlo con la Comunità Parrocchiale Carissimi, in occasione della Festa della Famiglia, che si celebrerà il 25 gennaio 2015, la Comunità Parrocchiale vuole condividere con voi la gioia del vostro anniversario di matrimonio. Coloro che intendono partecipare, sono pregati di iscriversi in segreteria parrocchiale entro e non oltre sabato 17 gennaio, per motivi di organizzazione. Don Marco e Don Luigi Domenica 25 gennaio durante la S. Messa delle ore 11.15 Celebreremo insieme l’Eucarestia Domenicale e avrete l’occasione di rinnovare le vostre promesse matrimoniali. Al termine della Santa Messa, ci sarà l’aperitivo insieme e, per chi avrà dato l’adesione (Euro 5,00). Dall’Archivio Parrocchiale: ANAGRAFE Hanno ricevuto il suffragio cristiano per la chiamata alla casa del Padre: Vergani Luigia, Recchia Giovanni Battista, Grillo Immacolata, Pellanda Anna Maria. 10 Emergenza profughi Iraq Generare bellezza Può uno sguardo diverso permettere a una persona di riscoprire il proprio valore, così da aprirsi alla speranza di una vita migliore per sé e per gli altri? L’uomo diventa protagonista se nei contesti in cui vive è raggiunto da uno sguardo che gli dice: “Tu vali”. E allora la vita cambia, comincia un cammino. Così una bellezza nascosta, la solidarietà e cura per l’altro sono inizi da incoraggiare, segni di un abbraccio che l’Infinito ha messo nel finito della grotta di Betlemme. Abbraccio che ciascuno di noi ha nella vita la responsabilità di portare all’altro. Con questa consapevolezza proponiamo, subito dopo le festività Natalizie e in occasione della settimana per l’Unità dei Cristiani, dei gesti di riflessione, preghiera e di aiuto ai cristiani perseguitati in Iraq, aderendo alla campagna di raccolta fondi promossa da AVSI. Comunità Pastorale Maria Vergine Madre dell’Ascolto Centro Culturale Don Ettore Passamonti Biassono Gruppo Culturale Parrocchiale Macherio 11 CALENDARIO DAL 11 GENNAIO 2015 AL 21 FEBBRAIO DOM 11 LUN Battesimo del Signore 12 Ore 8.00 - 10.00 - 11.15 - 18.30: S. Messe Banchetto equo solidale Ore 20.45: Catechesi Adolescenti MAR 13 Ore 21.00 Consiglio Pastorale della Comunità MER 14 Ore 21.00 Catechesi giovani e 18/19 enni a Biassono GIO Ore 21.00 proiezione del Film Cristiada, Cinema Nuovo, Sovico 15 DOM 18 LUN II dopo L’EPIFANIA Ore 8.00 - 10.00 - 11.15 - 18.30: S. Messe Giornata di preghiera per i cristiani perseguitati e raccolta fondi Ore 21.00: Catechesi Adolescenti 19 Ore 21.00: Incontro gruppo Missionario MAR 20 Ore 21.00: Catechesi Adulti a Sovico MER 21 Ore 21.00: Lectio Divina giovani – 18/19 enni a Biassono DOM 25 LUN FESTA DELLA FAMIGLIA Ore 8.00 - 10.00 - 11.15 - 18.30: S. Messe Celebrazione degli anniversari di matrimonio 26 SETTIMANA DELL’EDUCAZIONE MAR 27 Ore 21.00: Catechesi Adulti a Sovico SAB CONCLUSIONE SETTIMANA DELL’EDUCAZIONE 31 DOM 1 LUN 2 Ore 21.00: Catechesi Ado parrocchiale MAR 3 Ore 21.00: Catechesi Adulti a Sovico MER 4 Ore 21.00: Catechesi giovani – 18/19 enni a Biassono VEN 6 Ore 9.00: S. Messa a seguire esposizione Eucaristica Ore 16.30: Esposizione Eucaristica Ore 18.00: Vespero e S. Messa DOM 8 VEN 13 DOM 15 LUN 16 SAB 21 12 IV dopo L’EPIFANIA Penultima dopo L’EPIFANIA Ore 8.00 - 10.00 - 11.15 - 18.30: S. Messe Ore 8.00 - 10.00 - 11.15 - 18.30: S. Messe Ore 21.00: Catechesi Adulti a Sovico Ultima dopo L’EPIFANIA Ore 8.00 - 10.00 - 11.15 - 18.30: S. Messe Ore 21.00 Incontro gruppo missionario Ore 21.00 Catechesi Adolescenti Sfilata di Carnevale Macherio - Sovico
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