Perle di Persia Iran

Perle di Persia
Iran
Dal 28 settembre al 10 ottobre 2014
In gruppo con accompagnatore dall’Italia
Tehran, Kerman, Shiraz, Persepolis, Isfahan
12 notti in hotel 4/5 stelle
Pensione completa
Guida Parlante Italiano
Volo internazionale Incluso
Fino al 1971 con i luoghi santi di Israele, l’Egitto e Roma la Persia era considerata davvero tra le mete più importanti
del turismo internazionale. Fu quello l’anno in cui lo Scià Reza Pahlavi, pensò di festeggiare il 2500° anniversario della
fondazione dell’Impero persiano spendendo solo per una tendopoli reale oltre 100 milioni di dollari e cifre ancor più
esorbitanti per modernizzare l’esercito del Paese senza averne peraltro una reale necessità. Questo depauperamento
spropositato fu la scintilla che provocò la ribellione del popolo e la rivoluzione che ne seguì fu terribile e ancor più
terribile fu la guerra d’aggressione contro l’Iraq, incoraggiata dalle potenze occidentali e durata fino al 1988.
Finalmente dal 1989 l’Iran vive un periodo di stabilità anche nelle relazioni internazionali e consente nuovamente la
visita di splendidi siti che testimoniano la potenza elamita, achemenide e successivamente islamica.
Sono previsti alcuni lunghi spostamenti in pullman, un po’ faticosi ma interessanti per le visite ed il paesaggio che si
attraversa. Si incontra una natura mutevole, altipiani con magnifici panorami, rocce luminose e grandiose, steppe,
deserti e improvvisamente appaiono acqua corrente e giardini colmi di alberi. La luce, lo spazio e i colori scorrono ad
ondate. Tenendo conto che l’Iran è un paese caratterizzato da una radicata fede islamica ricordiamo che è necessario
adeguarsi agli usi e costumi locali nel rispetto delle regole e delle abitudini. Ricordiamo soprattutto alle donne che in
pubblico devono rimanere col capo coperto; questa piccola scomodità è ampiamente ripagata dall’interesse altissimo
nelle visite.
Ricordiamo che lo standard degli hotels in Iran non raggiunge lo standard internazionale.
1° giorno, domenica 28 settembre ITALIA / TEHERAN Partenza con voli di linea. Pasti e pernottamento a bordo.
Arrivo in tarda notte, disbrigo delle formalità di frontiera, ritiro del bagaglio e trasferimento in hotel per il
pernottamento.
2° giorno, lunedì 29 settembre TEHERAN / KERMAN Prima colazione e breve tempo per il riposo. Quindi inizio
delle visite nella capitale. Quello che colpisce subito della capitale è il suo aspetto poco orientale, dovuto al fatto che
Teheran è una città relativamente giovane in contrapposizione ad un impero dalle tradizioni così antiche. La città,
assumendosi la funzione di guida del Paese, si è trasformata in pochi decenni da un grosso villaggio in una metropoli
moderna, intricata, caotica, inquinata e con una densità di popolazione elevatissima. Qui sono avvenuti i grandi
cambiamenti e qui si rappresenta il Paese sotto gli aspetti ideologico, culturale, amministrativo e politico. Il suo
ingresso nella storia avvenne nel XIII secolo con l’invasione dell’Afganistan e dell’Iran da parte delle orde del
conquistatore mongolo Gengis Khan. La città, situata lungo il percorso della via carovaniera che attraversava il paese
da nord a sud, cominciò ad acquistare man mano importanza come luogo di sosta e ristoro per i mercanti ed i loro
seguiti fino ad essere prescelta quale capitale dello stato della dinastia dei Cagiari che l’arricchirono di viali, giardini e
palazzi. E’ a partire dalla seconda guerra mondiale che Teheran ha conosciuto una rapida crescita. Oggi, nel reticolo di
grandi viali, è difficile scoprire qualche vestigia della città vecchia.
Seconda colazione in corso di visita. Nel pomeriggio trasferimento in aeroporto e partenza per Kerman con volo
domestico. Arrivo e trasferimento in hotel. Cena e pernottamento.
3° giorno, martedì 30 settembre KERMAN (RAYEN / MAHAN) Prima colazione e proseguimento verso sud per
circa 100 km fino a raggiungere Rayen, una splendida cittadella, simile a Bam (seriamente danneggiata nel terremoto
del dicembre 2003). La cittadella circondata da mura con sedici possenti torri, sempre abitata fino al XIX, è di epoca
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sasanide e copre una superficie di circa 4 ettari. La città è divisa in quartieri dove si trovano le costruzioni abitative ed
il bazar. Esplorare la città è un’esperienza alquanto interessante. Seconda colazione in corso di visita. Nel pomeriggio
proseguimento per Mahan, sulla via del rientro a Kerman. Colpisce immediatamente l’attenzione la cupola azzurra del
mausoleo di Nur-ed-Din-Nimat Allah (16º secolo), poeta, mistico e fondatore di un ordine derviscio. Il santuario rievoca
l’armonia tra natura e architettura. Sosta presso i Giardini del Principe del periodo cagiaro con un bel padiglione
centrale. Percorrendo altri 70 km arrivo a Kerman. Cena e pernottamento.
4° giorno, mercoledì 1 ottobre KERMAN Pensione completa. Intero giorno dedicato al completamento delle visite.
In particolare visita delle cosiddette cattedrali nel deserto. Siamo nella storica satrapia della Carmania (XIV satrapia
dell’impero di Alessandro) ai margini del deserto di Lut, considerato fra i più aridi e caldi del mondo. Il paesaggio
desertico per quanto inospitale, appare ricco di suggestioni richiamando alla mente la vita semplice dei nomadi del
luogo.
5° giorno, giovedì 2 ottobre KERMAN / YAZD Prima colazione e partenza per Yazd percorrendo circa 387 km
attraverso un bel territorio, tra il deserto di Lut e i monti Rud, cosparso di piantagioni di pistacchi, datteri, cereali e
agrumi. Arrivo a Yazd, antica città carovaniera che conta numerosi bazar sempre affollati e stracolmi di merci di ogni
genere. Anche in passato Yazd è stata una città importante e fiorente, nonostante il clima sfavorevole causa di estati
torride ed inverni molto freddi. (È tipico il sistema di ventilazione ad aria forzata usato anche in tutti i paesi del golfo.) Il
suo apogeo risale al XIV secolo, quando i Muzaffaridi la abbellirono con alcuni monumenti tra cui la moschea (masjid)
Masjid-i-Jami, dalla struttura che ricorda lo stile mongolo.
Yazd è anche la capitale dello zoroastrismo, fondato da Zoroastro o Zaratustra, personaggio storico circondato da
molte leggende. Alcune fonti indicano l’inizio dello zoroastrismo nel 1000 a.C. a fronte delle locali pre-esistenti religioni
politeiste. Secondo questa fede, nella sua espressione più antica, il supremo dio creatore è Ahura Mazda che indica
agli uomini un cammino di giustizia, di verità e di bene al fine della salvezza dell’anima. Inoltre, in base ad una
concezione dualistica, Zoroastro indicò l’esistenza di un dio del male, anche se comunque predestinato alla sconfitta
finale. In seguito lo zoroastrismo risentì delle influenze ancora persistenti dell’antico politeismo, affiancando ad Ahura
Mazda altre divinità minori create dallo stesso quali suoi ministri. La fede zoroastriana sopravvive tuttora e si esprime
attraverso un culto molto semplice consistente nella continua alimentazione di un fuoco sacro, nella recitazione di testi
ed inni contenuti nell’Avesta, il libro della loro fede. Secondo le antiche usanze i corpi dei morti, non potendo essere
bruciati o sepolti per non contaminare né la terra, né l’acqua, né il fuoco, venivano esposti nelle torri senza finestre,
cosiddette del silenzio, dove i corpi venivano divorati dagli uccelli da preda. Magi fu il nome che gli antichi Greci
diedero ai sacerdoti di Zoroastro, forse dal nome di una tribù meda. Seconda colazione in corso di visita. Sosta presso
alcune torri del silenzio sulle colline attorno alla città, il Tempio del Fuoco dove si trova il fuoco permanente, il quartiere
antico sotto la protezione dell'Unesco, un giardino cagiaro dove si trova la torre di ventilazione più alta dell'Iran.
Cena e pernottamento.
6° giorno, venerdì 3 ottobre YADZ / PASARGADE / SHIRAZ Prima colazione e partenza per la visita di
Pasargade, luogo che fu scelto da Ciro il Grande per costruirvi la sua capitale in ricordo della vittoria qui riportata su
Astiage re dei Medi. Pasargade non rimase per lungo tempo sede del trono achemenide poiché alla morte di Cambise
II, successore di Dario, la capitale primaverile fu spostata da Pasargade a Persepoli. I monumenti di Pasargade
occupano una superficie molto ampia. La tomba di Ciro è particolarmente interessante ed emblematica: una camera
funeraria fatta di enormi blocchi di pietra con frontone triangolare che si eleva su un basamento con sei gradoni
arretrati. Prima di essere profanata, la camera sepolcrale era chiusa da una porta di pietra e, a quanto si dice, le
spoglie di Ciro riposavano in un sarcofago d’oro. Il luogo è splendido e la luce magica: è facile indovinare il profondo
rispetto provato da Alessandro Magno quando si trovò davanti a questi monumenti. Seconda colazione in ristorante
locale. Proseguimento alla volta di Shiraz. Cena e pernottamento.
7° giorno, sabato 4 ottobre SHIRAZ (PERSEPOLIS/NAQCHE-E-RUSTAM) Prima colazione. In mattinata visita
di Persepoli, iniziata da Dario I nel 518 a.C. e completata due secoli più tardi dai suoi successori. Il complesso dei
palazzi reali che appare come una foresta di colonne, copre un’area di 150.000 mq: per avere un’idea si pensi che solo
l’edificio delle udienze, il cui soffitto era sostenuto da 76 colonne alte 20 metri, era grande poco meno del Duomo di
Milano. Persepoli non fu concepita come capitale amministrativa (che era Susa, nell’Elam), ma quale fastoso e pacifico
emblema della gloria della dinastia achemenide. I rilievi splendidamente conservati non raffigurano scene di guerra o
di conquiste, ma celebrano prestigiose cerimonie ufficiali, incoronazioni, feste, alle quali partecipavano i rappresentanti
di tutti i popoli dell’impero che qui giungevano a versare tributi.
Seconda colazione. Proseguimento per la vicina necropoli di Naqche-e-Rustam con le tombe di Dario I, Dario II, Serse
e Artaserse. Lo schema di costruzione prevede facciate cruciformi nelle quali si aprono porte che culminano con un
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fregio a bassorilievo; le due coppie di pilastri che incorniciano le porte sono sormontate da capitelli a forma di testa di
toro. Al di sotto di questa necropoli achemenide si vedono otto rilievi rupestri che celebrano la gloria dell’impero
sasanide. Rientro a Shiraz e visita della città. Shiraz è una città raffinata ed è sempre stata celebrata come la culla
della cultura persiana. Capoluogo della provincia di Fars, nella zona meridionale del paese, conta più di un milione di
abitanti, dista 900 km da Tehran, situata a 1525 metri di altezza dal livello del mare, ai piedi del monte Allahakbar.
All’epoca del suo maggior splendore, la città era stata soprannominata Dar-ol-Elm (Casa del Sapere) ed era sinonimo di
cultura, usignoli, poesia, rose e vino. Era anche una delle città più importanti del mondo islamico medievale e fu
capitale dell’Iran durante la dinastia degli Zand (1747-79), epoca in cui furono costruiti o restaurati molti dei suoi
bellissimi edifici. Visita ai mausolei di Hafez e Saadi, due dei più grandi poeti persiani; ai giardini Bagh-Eram o del
Paradiso, della cittadella di Karim Khan, del vecchio bazar, uno dei più affascinati dell'Iran per l'atmosfera e la sua
architettura. Cena e pernottamento.
8° giorno, domenica 5 ottobre SHIRAZ / ISFAHAN Prima colazione. Giorno dedicato al completamento delle
visite in Shiraz. Seconda colazione. Nel pomeriggio, in tempo utile, trasferimento in aeroporto e partenza per Isfahan
con volo domestico. Cena e pernottamento.
9°/10° giorno, lunedì 6 ottobre e martedì 7 ottobre ISFAHAN Pensione completa.
Due giorni dedicati a questa splendida città, capitale della provincia omonima, situata a 1367 metri d’altitudine in una
piana irrigata dallo Zayendehrud, “il fiume che dona la vita”. Isfahan, nel 600 fu una delle più brillanti capitali
dell’Oriente e veniva chiamata con l’appellativo “l’altra metà del mondo”. La grande piazza centrale della città (ora
piazza dell’Imam) è veramente suggestiva col suo sfondo di cupole e minareti, colonne ed arcate che ormai da più di
quattro secoli si compongono in un quadro unitario. Sulla piazza si affaccia la moschea dell’Imam. È il primo
monumento commissionato dallo Scià Abbas, una delle più imponenti e compiute realizzazioni dell’arte safavide.
Su un altro lato della piazza si affaccia invece l’elegante e slanciata moschea Loftollah.
Di fronte a questa moschea si trova il palazzo Ali Qapu (porta alta) che una volta rappresentava il monumentale
accesso ai palazzi reali. La grande terrazza serviva un tempo da loggia reale e da questo eccelso punto di osservazione
lo Scià seguiva insieme ai suoi ospiti gli spettacoli che avevano luogo nella piazza. La sala della musica, all’interno del
palazzo, colpisce per la straordinaria decorazione delle pareti e della volta, con intarsi raffiguranti bottiglie, flaconi e
strumenti musicali che non solo avevano valore ornamentale ma dovevano sicuramente servire a migliorarne l’acustica.
Poco distante dalla grandiosa piazza si trova il palazzo Chehel Sotun o delle 40 colonne. Nel porticato le venti colonne
si riflettono perfettamente nel bacino del parco, tanto che le colonne sembrano essere effettivamente 40. Ricordiamo
che il numero 40 ha in tutta l’Asia islamica un valore simbolico ed è considerato un numero fortunato. Ed ancora la
moschea del Venerdì è considerato il più venerabile monumento di Isfahan. La pertinenza tecnica e la temerarietà degli
architetti selgiuchidi è chiaramente dimostrata dal fatto che la pianta quadrata della sala diviene circolare in alto con
16 archi che sorreggono la copertura. Gli architetti sperimentarono soluzioni audaci e, facendo tesoro degli errori
passati, riuscirono a costruire già nel XII secolo una cupola così perfetta da non essere di nuovo eguagliata, se non nel
XVIII secolo grazie al progresso delle scienze matematiche. La visita del bazar è molto interessante soprattutto nella
zona degli artigiani, nella quale si ha modo di assistere alla lavorazione di argenti, rami, intarsi, babbucce e tappeti,
con un’abilità ed una maestria di cui in occidente si è perso il ricordo. Ed ancora ricordiamo il quartiere della Jolfa con
la bella chiesa armena. È comunque soprattutto il ricordo della gloriosa dinastia dei Safavidi che risplende nelle cupole
e nei minareti di Isfahan dove la maestosità dei monumenti e l’esuberanza delle decorazioni rievocano la raffinata
atmosfera di corte e le fastose feste dell’epoca.
Ed inoltre visita di Hasht Behesht (8 paradisi), l'harem estivo dello Scià Abbas. Persi tra le moschee azzurre, in un
turbinio di polvere, di fronte alle trame inaspettate dei tappeti, uno più bello dell’altro, avvolti da una intimità che si
credeva impossibile, si resta davvero intrappolati da una autentica passione per questo Paese.
Isfahan è una delle città più antiche del mondo. La storia ci racconta che essa era meta di tutte le carovane dei
mercanti che provenivano dall’interno dell’Asia, cariche dei doni più raffinati e che tre secoli fa, per volontà di Scià
Abbas, rifiorì a nuova vita grazie ad una tribù di Armeni del nord che si stabilì sulla riva del fiume. Fu grazie alla loro
intraprendenza che ben presto Isfahan fu abbellita con magnifici palazzi, dimore lussuose, moschee splendide.
Scià Abbas fece ciò che la natura non aveva fatto allargando il letto del fiume e costruendo canali che attraversavano
la città. Isfahan divenne così centro culturale ed artistico di prima grandezza, in contatto con l’Europa e con l’Asia.
11° giorno, mercoledì 8 ottobre ISFAHAN / KASHAN Prima colazione. Partenza in direzione di Teheran, e sosta
ad Abyaneh, il più antico villaggio di montagna del paese e patrimonio Unesco. Quindi proseguimento per Kashan, ai
margini dell’esercito iranico. Nessuno può dubitare della predilezione dello Scià Abbas per Kashan: la sua tomba è
custodita nel mausoleo di Habit ibn Moussi. Tuttavia della splendida tenuta del grande re safavide, descritta con
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ammirazione dai viaggiatori del tempo, rimangono oggi solo i cipressi secolari ed i canali dove scorrono le acque della
sorgente del fiume Fin. Sono visibili le case tradizionali dei mercanti, coi loro bei giardini interni e la piacevole
architettura. Seconda colazione in ristorante locale. Cena e pernottamento.
12° giorno, giovedì 9 ottobre KASHAN / TEHERAN Prima colazione. Partenza per Tehran. Arrivo e prosecuzione
della visita della capitale con i suoi pregevoli musei (se non visitati all’arrivo). Seconda colazione in corso di visita. Cena
e pernottamento.
13° giorno, venerdì 10 ottobre TEHERAN / ITALIA Trasferimento all’aeroporto internazionale e partenza per
l’Italia con voli di linea. Arrivo previsto in tarda mattinata.
Gli hotels previsti (o della stessa categoria)
Teheran, Azadi International / Ferdowsi
Kerman, Pars
Yazd, Safaieh, Moshir Garden
Shiraz, Chamran / Pars
Isfahan, Kowsar
Operativo voli previsto
28
28
10
10
Sett
Sett
Ott
Ott
TK1872 Venezia/Istanbul 14,20/17,45
TK874 Istanbul/Teheran 20,15/00,45
TK879 Teheran/Istanbul 07,25/10,20
TK1871 Istanbul/Venezia 11,50/13,20
Condizioni individuali di partecipazione
Quota base, minimo 10 persone € 2.630,00
Quota base, minimo 15 persone € 2.440,00
Quota base, minimo 20 persone € 2.350,00
Tasse di imbarco e carburanti da € 210,00 (variabili fino all’emissione dei biglietti aerei)
Supplemento singola € 430,00
Visto di ingresso da € 60,00 (da pagare in arrivo)
Iscrizione / Assicurazione Annullamento € 85,00
La quota base comprende: voli internazionali di linea dall’Italia con la compagnia Turkish
Airlines, voli interni da programma, sistemazione negli hotels segnalati, pensione completa,
trasporti con veicoli privati, ingressi per la vista dei siti, esperta guida/accompagnatore
locale parlante italiano, accompagnatore dall’Italia, facchinaggio e ingressi da programma,
assicurazione medico-bagaglio, documenti da viaggio.
La quota base non comprende: Bevande supplementari, mance, extra e spese personali.
(Ricordiamo che l’accompagnatore raccoglierà un importo di circa € 50,00 in base al
numero di partecipanti per la gestione delle mance locali ad autisti, guide, facchini e
camerieri)
Nota bene: La percorrenza stradale è soggetta a regolari controlli di polizia che possono
richiedere qualche istante o tempi più lunghi.
La visita di tutti i siti è soggetta ai giorni e orari di apertura, e alle frequenti festività
religiose del paese, nonché a chiusure non prevedibili, e alla presenza di eventi e o
convegni politici religiosi che ne determinano il divieto di accesso ai turisti.
Documenti: Per effettuare questo viaggio occorre il passaporto valido per almeno sei mesi
dalla data di inizio del viaggio. Il visto viene rilasciato in loco. All’atto della prenotazione
verrà richiesta la copia scannerizzata a colori, in formato jpg, della pagina del passaporto
contenente i dati.
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