DENTRO MAGAZINE - La Voce del Nord Est Romano

SETTIMANALE GRATUITO DEL VENERDì
ANNO XI - NUMERO 23 - 13 GIUGNO 2014
Rubeis già perde pezzi
Nomina Di Palma vicesindaco e Ncd esplode. Tortora: “Lascio il gruppo”
pagina 3
Conteggi nella bufera
Salomone fuori dal consiglio
Il seggio a sorpresa ai grillini
Il Pd: “Faremo ricorso”
pagina 6
Tivoli
Vandali ancora
in azione
al palazzetto
Nubifragio, Villanova
in ginocchio
pagina 10
Tivoli
pagina 8
Il Comune ora è di Proietti
e nel Pd è psicodramma
pagina 9
Fonte Nuova
Guidonia
Tivoli
Palombara
Cannella asfalta Floridi
e nel centrodestra
ora si fa autocritica
L’analisi di Falcioni
Nel borgo
rubinetti a secco
Scatta la petizione
dei residenti
Tassa dei rifiuti
alle stelle
Sono i costi
del post Inviolata
Il pareggio
tra i carri
delle Cerase
scatena veleni
pagina 13
pagina 7
pagine 10
pagina 12
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GUIDONIA MONTECELIO
Cinque giorni dopo la vittoria Eligio
Rubeis è già nella bufera. Parte per
una settimana di riposo il neo eletto
lasciando dietro di sé una maggioranza in fibrillazione per la Giunta
che dovrà avere tre donne al tavolo
e con uno strappo consumato giovedì pomeriggio. Antonio Tortora
lascia Ncd dopo il colpo di mano
del sindaco che senza sentire nessuno nomina vice Andrea Di Palma.
Il mare è diventato mosso alla
vigilia del ballottaggio, Tortora ha
subito fatto intendere: il ritorno di
Di Palma in Giunta va evitato a
ogni costo. Il sostegno di Augusto
Cacciamani (primo della lista) non
era sufficiente, superato il voto il
messaggio è stato ribadito in un
documento a quattro firme. “Chi
non si è candidato non dovrebbe
avere un ruolo di quel tipo. I consiglieri eletti di Ncd siamo io e Augusto
Cacciamani che ha preso più voti
di me. Gli avevo chiesto: dimettiti e
vai tu in Giunta ma lui non ha voluto. Allora l'alternativa ero io”.
L'ex assessore al Personale ha lanciato persino un referendum su facebook, a nulla è servito scandire
il “no” pubblicamente sulla piazza
virtuale, giovedì nel primo pomeriggio un dipalmiano doc
scrive sul social: se scendi nella
gabbia con il leone, il leone ti
si mangia. Il post è in una versione più romana, ma è questo.
Rubeis appena ricevuta l'ufficialità dell'elezione dal magistrato ha nominato vicesindaco
Di Palma. Sgomenti i maggiorenti forzisti per i metodi in solitaria dell'architetto, su tutte le
venerdì 13 giugno 2014
Strappo in maggioranza,
Tortora lascia Ncd
Rubeis fa il colpo di mano: Di Palma già nominato vicesindaco
Il gruppo si spacca, l'ex assessore: “Esco dal partito, è stato
un grave errore”. Forza Italia intanto freme: in Giunta vanno tre donne
furie Tortora: “Di Palma è stato cinque anni con il centrosinistra, poi
con il centrodestra e adesso torna
per farsi altri cinque anni? Non
posso condividere. In Giunta doveva
entrare chi ha messo la faccia in
questa campagna elettorale così
dura, passando dal giudizio degli
Il consigliere
comunale
Antonio
Tortora
elettori. Esco da Ncd, è rottura.
Resto autonomo in maggioranza.
Ora voglio vedere come fa un solo
consigliere a reggere il vicesindaco”.
La squadra perde un pezzo e nelle
stanze di Forza Italia non si respira
un'aria migliore, troppi i nervi scoperti, le incognite e i rebus da risolvere. Perché lo schema generale
della Giunta parte da un unico dato
certo: vanno nominate tre donne
su sette assessori. Un fattore che
manda per aria le carte e le certezze,
in una geografia di divisione tra i
partiti che dovrebbe essere questa,
almeno nelle intenzioni del sindaco:
tre sedie per Forza Italia, una per
Ncd (Di Palma), una per Fratelli
d'Italia, una per la civica Rubeis e
una per la lista Cerroni che guadagnerebbe un posto al sole ai danni
dei berlusconiani. Un volto femminile sarà – è quasi certo – a carico
di Messa. E avanza l'ipotesi che
Rubeis possa far dimettere la De
Maio per portarla in esecutivo, facendo entrare in consiglio a sostegno
della lady azzurra insieme a Venturiello, il primo dei non eletti Mario
Valeri. Opzioni in campo in un
tetris difficile, il nome della De
Maio è in gioco anche per la seconda
carica istituzionale. Un assessorato
dovrebbe andare al più votato Marco
Bertucci (insieme ad Anna Maria
Vallati) e secondo le indiscrezioni
il leader delle urne sarebbe orientato
a chiedere la Presidenza del consiglio
comunale e i Lavori Pubblici invece
dell'Ambiente. La seconda scelta
spetterà ai forzisti neri di Mauro
Lombardo ben disponibili a un settore di peso per Ernelio Cipriani o
in alternativa alla Presidenza del
consiglio comunale per Gianluigi
Marini. La terza stanza andrebbe
appunto ai rubeisiani De Maio e
Venturiello, lasciando però in questo
modo fuori dall'esecutivo il Presidente uscente Stefano Sassano terzo
degli eletti in lista, oltre a Andrea
Mazza e Alberto Morelli. La stagione
della tensione è appena iniziata.
gp
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GUIDONIA MONTECELIO
venerdì 13 giugno 2014
Il dopo elezioni
Rubeis vince, nel Pd è caos
Al centrodestra tutti i quartieri tranne Albuccione e Marco Simone
Montecelio non è più zona rossa. De Vincenzi: “Si riparte dai giovani”
GEA PETRINI
E' Rubeis bis. Il centrodestra vince
il ballottaggio di domenica, l'uscente si conferma sindaco della terza
città del Lazio con il 56.19% dei
consensi contro il 43.81% del democratico Domenico De Vincenzi.
Un esito maturato sulle macerie
di una campagna elettorale avvelenata.
L'affluenza segna quota 43.16%,
sono 28.526 gli elettori che popolano i seggi nella giornata decisiva
per la sfida tra l'architetto e il
presidente della Cotral. Bastano i
risultati delle prime sezioni per
far intendere al centrosinistra che
non c'è possibilità di ripresa, il
divario è incolmabile. I conti finali
sono questi: 15.682 a 12.229. Villanova è decisiva, il forzista conquista 2mila voti in più dell'antagonista, ma i quartieri vanno quasi
tutti in quella direzione: a Guidonia
centro mille elettori in più premiano il centrodestra. Il democratico riesce a stare avanti solo
all'Albuccione Bivio di Guidonia
Eligio Rubeis
riconfermato sindaco
di Guidonia. A destra
il candidato di
centrosinistra
Domenico De
Vincenzi, sconfitto al
ballottaggio
e a Marco Simone, con 200 schede
di distanza per ognuna delle zone.
A Setteville vince Rubeis (per 200
voti), stesso trend a Colleverde
(qui per 500), a Villalba c'è un
pareggio quasi perfetto. Il sindaco
prende 1587, lo sfidante 1582. Il
colpo d'occhio è chiaro, ma lo
choc è Montecelio, la fortezza non
è più rossa: il riconfermato è cento
voti sopra. Il consiglio comunale
dei ventiquattro nasce così. Manifesti anonimi l'ultima notte, feste
in quartieri diversi, arriva il sipario
sulle amministrative 2014. Una
sconfitta annunciata per il centrosinistra ma con cifre più pesanti
rispetto a qualsiasi aspettativa. Le
conseguenze diventano regionali,
nella provincia di Roma i ballottaggi
COLLEVERDE POST ELEZIONI
Gara di imbrattatori nel quartiere
Non manca il centrosinistra di De Vincenzi – la foto è a Vena D'Oro –
con una distesa a terra. Ma al forzista nero Marini va la medaglia: la
pensilina di via Nomentana è una succursale del comitato elettorale.
– esclusa Fonte Nuova – fanno
scattare l'allarme in casa Pd che
ora riunisce direzioni e si interroga
sui perché. Il neo segretario del
Lazio Melilli è già bersagliato, Nicola Zingaretti parla di “fenomeni
locali” ma sa bene il Presidente
che la “ciambella” è un caso politico vero e proprio. La componente
di Bruno Astorre (di cui De Vin-
cenzi è espressione) subisce il colpo, il capogruppo alla Pisana Marco Vincenzi resta senza Tivoli: un
terremoto. L'onda Renzi non è
bastata, il gruppo dirigente di Guidonia Montecelio però non ha
molto da domandarsi. Il partito
non esiste, quasi totalmente assente nell'opposizione in questi
cinque anni di governo non poteva
certo risorgere in due mesi nelle
pieghe di una campagna elettorale
impostata male sin dall'inizio, ingessata nelle mosse di corrente,
piegata dai personalismi. De Vincenzi riflette, “capiremo adesso
strada facendo quello che il centrodestra ha messo in campo in
queste settimane” e dà un'unica
via d'uscita: “Si riparte dai giovani”.
Sull'altra sponda del fiume Rubeis
ha giocato in difesa, moltiplicando
i cantieri prima del voto, senza
veicolare un messaggio uno sul
futuro, aiutato dalla forza numerica
dei mister preferenze. Non gli serviva parlare di domani, anche le
gocce di normale amministrazione
– rotatorie, strade, pensiline –
nella città della stasi perenne sono
sembrate a tanti cittadini già qualcosa. Gli scandali sui concorsi,
l'urbanistica a orologeria, la gestione da casse d'oro, gli appalti
in tre giorni, sono evaporati sullo
sfondo. L'architetto vince con una
maggioranza che non è più monocolore, animata dall'entrata sulla
scena di Messa con Fratelli d'Italia
e Morelli con Cerroni. E' la fase
due dagli orizzonti molto incerti.
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GUIDONIA MONTECELIO
Cambia l'opposizione
Il Pd perde un seggio,
fuori Rita Salomone
venerdì 13 giugno 2014
A destra Rita
Salomone,
che
nonostante i
suoi 742 voti
non riesce ad
entrare. “Per
noi ci sono
stati degli
errori”
I conteggi finali assegnano un terzo consigliere
ai cinque stelle: è Giuliano Santoboni. I democratici
sul piede di guerra: “Calcoli errati, faremo ricorso”
Il colpo di scena arriva ieri mattina, il Pd perde
un seggio in consiglio comunale e i cinque
stelle conquistano invece un terzo scranno.
Fuori Rita Salomone quindi e dentro Giuliano
Santoboni. I democratici però non sono convinti
dei metodi utilizzati nei calcoli e si preparano a
fare ricorso.
Il caso da fine campagna elettorale. Il magistrato
sigla il verbale conclusivo e stabilisce la geografia
degli eletti. Il Partito democratico ha in base a
quanto stabilito quattro banchi più quello di
Domenico De Vincenzi, non più cinque. A scattare è il terzo pentastellato, varcherà la soglia
dell'assise alla prima convocazione anche Santoboni.
Il giallo si era aperto già subito il primo turno
quando i cinque stelle avevano fatto notare
mancassero voti alla lista in alcune sezioni, e
attendevano solo l'ufficialità dell'attribuzione
dei seggi per impugnare. Il quadro invece si è
capovolto, e sfuma una sedia del Pd nella
► Il grillino Santoboni
è in assise con 281
voti, la presenza dei
Cinque Stelle cambia il
volto dell’assemblea
MAGGIORANZA - Marco Bertucci, Anna Maria Vallati, Stefano Sassano,
Gianluigi Marini, Veronica Cipriani, Marianna De Maio, Michele Venturiello,
Andrea Mazza, Alberto Morelli (FI), Augusto Cacciamani e Antonio Tortora
(Ncd), Paolo Giammaria e Silvia Mazza (civica Rubeis), Aldo Cerroni (civica
Aldo Cerroni sindaco), Alessandro Messa (FdI)
MINORANZA - Domenico De Vincenzi, Patrizia Carusi, Emanuele Di Silvio,
Simone Guglielmo, Paola De Dominicis (Pd), Rocco Cisano (Futuro Comune),
Sebastiano Cubeddu, Serenella Di Vittorio e Giuliano Santoboni (Cinque Stelle)
Subito dopo lo spoglio
Spumante, gestacci e discorso
La festa in piazza dell'architetto
“Questo è solo l'inizio, per noi ha votato la gente perbene”
Quando arrivano i dati di Montecelio Domenico De Vincenzi lascia
il quartier generale del centrosinistra, decine di persone davanti lo
schermo guardano scorrere i numeri che consegnano la città –
per la seconda volta – all'architetto
Eligio Rubeis. Un distacco di 3mila
voti, una vittoria schiacciante tramortisce piddì e alleati, negli stessi
minuti la piazza del Comune si
anima per i festeggiamenti, ci sono
sostenitori, parenti, consiglieri, e
gli uomini chiave del sistema.
“Non finisce qui, abbiamo solo
iniziato”, voce roca e gestaccio
(quello dell'ombrello) dalla loggia
del Palazzo circondato dagli alfieri.
Le corna poi le mostra a ripetizione
con quel modo ironico e sbeffeggiante, i bicchieri e le bottiglie di
spumante passano di mano in
mano: è l'una passata, il forzista
Rubeis è sindaco di Guidonia Montecelio.
Gli accoliti di terza fascia, quel
variegato mondo di consulenti e
tifosi stagionali sprizza gioia, l'incarnazione della felicità, niente
scatoloni: il re è salvo. Un gruppo
Si stappano le bottiglie a palazzo Matteotti tra i
tifosi e i consiglieri entrati solo grazie alla vittoria.
Le competizioni e le frizioni interne sembrano non
esistere. Ma la finta pace dura solo poche ore
persona dell'ex capogruppo Salomone (742 preferenze) che precisa subito le intenzioni del
piddì, “per noi ci sono stati degli errori perché
i quozienti sono stati calcolati per voti di lista e
non per voti di coalizione, ed è sbagliato,
faremo ricorso”. De Vincenzi è ferreo: “Rita Salomone è stata illegittimamente esclusa e deve
rientrare in consiglio comunale, e così sarà sicuramente. Siamo pronti al ricorso”. Altri umori
tra i grillini, Santoboni (281 voti): “Una sorpresa
enorme non tanto a livello personale, perché il
mio lavoro con i cinque stelle e per la città sarebbe andato avanti comunque, ma per la
nostra lista che potrà contare su tre rappresentanti. Cambia il volto dell'opposizione, e la
nostra sarà dura e costruttiva.
Mi dispiace personalmente per Rita Salomone
se pensano a degli errori saranno esaminati, ci
rimettiamo a quello che stabilirà la magistratura”.
Intanto le danze si aprono così.
si ritrova nei pressi del bar Lanciani,
bandiere sulle spalle, toni di rivalsa,
il corteo serpeggia fino alla piazza
dove finalmente Rubeis incontra
la sua gente. Michele Venturiello è sudato, non sembra
nemmeno lui, di solito così
compreso nel suo ruolo,
Adriano Mazza, Ugo Fabri le
truppe della civica lo circondano. Come uno
sposo vola da un
capannello all'altro, dispensando
sorrisi a beneficio
dei flash, commenta i risultati
di Tivoli e non appare
soddisfatto dalla disfatta del Pd e di Marco Vincenzi, affatto.
I signori delle preferenze di Forza Italia
ci sono, disseminati
qui e lì, Marco Bertucci con la moglie
Monica, l'ex aennino
però la vera festa l'ha
già organizzata il 25
maggio. Gli occhi lucidi, è notte inoltrata
quando mette piede
nell'arena dei vincitori
Umberto Ferrucci, il
dirigente a chiamata diretta custode
delle deleghe di peso, emblema
della gestione targata Rubeis. Con
l'aria stanca raggiunge il party politico improvvisato anche Rosa Ma-
riani, la dottoressa al vertice della
macchina burocratica osserva con
partecipazione. Il senatore dei senatori Antonio Muratore passeggia,
l'ultraottantenne
socialista omaggia il trionfatore
del ballottaggio.
Quando la platea è sufficientemente calda,
Rubeis e consiglieri salgono
le scale bianche. “Non ho
la voce, Ugo
dillo tu” suggerisce al gigante Fabri
non eletto sparso tra la gente,
l'amico lo segue: “Per una Guidonia
migliore, nuova, più bella”. Sei minuti di discorso, “ha votato per
noi la gente perbene, non solo i
nostri, ma anche il centrosinistra”,
una tesi ardita ma è l'entusiasmo
a prevalere, per l'analisi del voto
ci saranno giorni a disposizione.
E' nella conclusione che Rubeis si
rivolge all'avversario sconfitto, “la
consapevolezza mia è di averlo
mandato a casa una volta per
tutte”. “E-li-gio, E-li-gio, E-li-gio”
ritmano i suoi, “mandiamo a casa
pure la Merkel” grida sempre Fabri.
“Che acustica perfetta” commenta
a bassa voce un falco, “sembra di
ascoltare un discorso in una piazza
dell'Ottocento”.
A voler andare molto indietro con
il tempo.
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GUIDONIA MONTECELIO
venerdì 13 giugno 2014
La linea dei forzisti neri
“Cipriani sarà il nostro assessore”
Marini non esclude di diventare presidente ma spinge per la riconferma
dell'ex vicesindaco. “La presenza della figlia in consiglio non apre alcun problema”
GEA PETRINI
Consigliere Gianluigi Marini 1215
voti. Al di sopra o al di sotto delle
aspettative?
Quanto mi aspettavo.
Nella competizione interna a Forza
Italia il suo nome sembrava però
lanciato verso posizioni più alte.
Come possibile antagonista di Bertucci per il primo posto, o secondo.
Invece è arrivato quarto dopo Sassano. E' deluso?
No. Marco ha ottenuto un risultato
straordinario, fuori dalla norma, noi
ottimo. Nessuna delusione.
Colleverde è il suo quartiere, ma rispetto al 2009 non è cresciuto considerando che questa volta aveva
anche Ferrigno a sostenerla.
Ferrigno ci ha dato un grosso apporto soprattutto su Marco Simone
dove siamo cresciuti. A Colleverde
abbiamo tenuto, ma c'erano candidati forti: Mazza, Neri che portava
Bertucci, due di Fratelli d'Italia. La
differenza tra il voto delle europee
e delle comunali dimostra che i cittadini hanno riconosciuto il buon
lavoro fatto da noi in questi anni,
da me.
Senta, quando lo scrutinio delle europee ha confinato Forza Italia al
terzo posto con un boom di voti per
Pd e cinque stelle cosa ha pensato?
Qui sopra Ernelio
Cipriani, ex
vicesindaco della
prima
amministrazione
Rubeis. A lato Gigi
Marini, quarto nella
lista di Forza Italia
Ho detto ai due rappresentanti di lista: questi numeri ve li faccio leggere solo per una notte, domani me
li riprendo.
Come è stata questa campagna elettorale?
Dura. Noi abbiamo parlato di
quanto realizzato e il centrosinistra
invece si è impegnato solo a distruggere ed è stata la loro sconfitta.
Ora c'è da mettere a punto il governo. Il vostro gruppo esprimerà
un assessore. Ma negli ultimi giorni
circola l'indiscrezione che potreste
in alternativa chiedere la presidenza
del consiglio comunale per lei. E'
vero?
Il commento di Veronica Cipriani
“Un ruolo per mio padre? Nessun conflitto”
Entusiasmo è la parola chiave, almeno a sentirla parlare Veronica Cipriani mette piede nel
consiglio comunale della terza città del Lazio con 1202 voti per la vittoria del sindaco
Rubeis. Ora che l'ansia da urne è superata si lascia andare a qualche commento, “sono
andata oltre le aspettative ed è stato determinante lavorare con persone valide. Eligio
Rubeis ha già lavorato perfettamente in questi cinque anni, essere in maggioranza oggi mi
dà una carica in più proprio per questo. Ma non siamo stati solo noi di Forza Italia a
muoverci tanto, tanti ragazzi delle liste civiche si sono dati da fare. Ed è merito di tutti”.
Componente lombardiana, l'epico nome deriva dal “capo” Mauro Lombardo mentore strategico del gruppo. Veronica
Cipriani è figlia del vicesindaco uscente. E sul possibile nuovo impegno del padre in Giunta non trova note stonate:
“Non credo ci saranno problemi sul suo nome, ma nella rosa che proporremo al sindaco non c'è solo mio padre.
L'ultima parola poi sarà di Rubeis che farà la scelta migliore. Ci sono donne e uomini nella nostra proposta, persone
che hanno già fatto l'assessore nel migliore dei modi”.
Fratelli d'Italia, tre nomi per la Giunta
Messa è chiaro: Valeriani, Boleo o Di Pietro che è in pole.
Per il partito è infatti più probabile l'assessorato al femminile
E Pozzi scompare dalla scena
Dopo Ncd e con la spada di Damocle del ballottaggio. Senza la vittoria di Rubeis, il partito della Meloni
sarebbe rimasto fuori dal consiglio comunale. Invece entra in assise l'avvocato Alessandro Messa – 667
voti – non mostra cedimenti nella valutazione generale e detta la linea di Fratelli d'Italia per la Giunta
dove esiste un ventaglio di tre nomi possibili. L'escluso è il primo dei non eletti Mario Pozzi.
“Credo che Fratelli d'Italia sia andata benissimo, era dura, c'erano
partiti che avevano in gioco consiglieri e assessori. Noi ci siamo
presentati con una lista di militanti e molti alla prima esperienza
partivano da zero. Penso alla Boleo, a Leonetti, a Pozzi loro hanno
messo in campo la loro passione. Certo poi gli incidenti di percorso
esistono, alla lista sono mancati 200 voti ma sono estremamente
soddisfatto”. Messa quando si parla dei prossimi assetti dell'esecutivo
intanto chiarisce il contesto profondamente mutato rispetto al
2009. “I tempi del fu Pdl sono conclusi, Rubeis non ha più una
maggioranza monocolore. Ci sono più partiti in maggioranza ed è
giusto che ognuno abbia una propria rappresentanza in base al
peso, quindi anche Fratelli d'Italia”. Sui nomi in ballo che il partito
sottoporrà al sindaco la scelta sembra ricadere su una rosa a tre:
“C'è la possibilità che la nostra formazione esprima una donna, e
ne abbiamo diverse in gamba. La Boleo, una valida trentenne che
ha un profilo più tecnico e la Di Pietro, più giovane e che fa politica da tempo con impegno. Se lo
meriterebbe. Se fosse un uomo Augusto Valeriani rappresenta la scelta dell'esperienza, presidente di circoscrizione a Villalba in passato ha dato prova di grande capacità amministrativa”. La scelta ricadrà tra
uno di questi nomi – dice Messa – e a guardare il quadro generale che Rubeis deve comporre sembra che
la casella sia per una donna. Ma tra i papabili il delfino guidoniano di Meloni e Lollobrigida, non è
nemmeno preso in considerazione. Mario Pozzi è fuori.
Stiamo valutando tutte le ipotesi,
c'è anche questa ma credo sia importante per noi avere un assessorato.
In questo caso sarà Ernelio Cipriani
o ci sono altri papabili?
Per me Cipriani è il nome più forte
che abbiamo e non vedo altre opzioni all'orizzonte.
Il fatto che ci sia la figlia in consiglio
non è un limite alla sua nomina?
No perché Ernelio ha dimostrato il
suo valore in questi anni, valore che
non cambia se c'è la figlia. Anzi.
Forse è una maggiore spinta a fare
ancora meglio, se possibile.
Non esiste un problema di opportunità? Padre e figlia al governo insieme.
Non lo vedo.
I Lavori Pubblici sono un settore
nel quale vi piacerebbe mettervi alla
prova?
Ci piacerebbe metterci alla prova in
tutti i settori. Avere un assessorato
nuovo è uno stimolo in più, lavorare
in uno che già conosciamo ci farebbe partire con maggiore velocità.
Rubeis troverà più insidie nella composizione della Giunta rispetto a
cinque anni fa?
Penso ci siano insidie simili a quelle
del 2009 ma con la sua capacità di
sintesi riuscirà a nominare l'esecutivo in breve tempo.
Vita da single
“Con Morelli stiamo
chiudendo l'accordo”
“Gli elettori mi hanno premiato triplicando i voti del 2009”. Il giovane
Andrea Mazza è stato sottovalutato dagli addetti, a urne chiuse e conti
definiti le 782 preferenze hanno fatto sobbalzare dalla sedia più di
qualcuno. “E' stata dura questa campagna elettorale ma il nostro lavoro è stato riconosciuto,
Rubeis ha vinto con il fare, il centrosinistra ha
perso con lo sparlare”. Nella nuova scacchiera di
Forza Italia ci sono ancora punti interrogativi,
sul piano delle alleanze interne utili anche a indicare assessori. I “single” che cercano unioni.
Mazza è dato in trattativa avanzata con l'ultimo
degli eletti Alberto Morelli. “Stiamo trovando
Mazza: “Spero
un'intesa, abbiamo fatto un manifesto insieme
esprimeremo
ed è un segnale politico forte. E' un matrimonio
nato strada facendo quindi ora stiamo definendo
insieme un
alcuni aspetti. Con il gruppo Lombardo non c'è
assessore” Ma
alcun avvicinamento particolare, parliamo con
l'altro frena:
Mauro perché siamo amici e abbiamo collaborato
“Dialogo anche
insieme in questi anni. Ma niente di più. Mi
auguro che con Morelli esprimeremo un nostro
con Bertucci
assessore e che il sindaco arrivi al primo consiglio
e Sassano”
comunale con la Giunta costituita”. L'altra metà
della mela rimane fortemente cauta, “non ho preso alcuna decisione”
dice Morelli chiarendo di essersi seduto a tavolino “anche con Bertucci e
Sassano, il dialogo è aperto da più parti, l'importante è mettere in Giunta
persone degne”.
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GUIDONIA MONTECELIO
venerdì 13 giugno 2014
Il caso a Montecelio
Senza acqua da giorni,
rivolta nel borgo
Danni agli elettrodomestici e vita impossibile
Petizione dei cittadini al sindaco: “Qualcuno
intervenga, altrimenti ci rivolgiamo alla Procura”
La fotonotizia
Tre capannoni
in fiamme,
paura al Bivio
Fiamme in tre capannoni
dove era ammassato materiale vario al Bivio di Guidonia, vicino alla Tiburtina,
nelle ex serre Majorana. L'incendio è divampato intorno
alle 14 e 30 del 9 giugno, è
immediatamente intervenuto
il gruppo di protezione civile
Volontari Valle Aniene diretto
da Serena Di Paolo e i vigili
del fuoco.
E' raggiante Marianna De Maio,
“non mi aspettavo di prendere più
di mille preferenze”. La capocomponente dei rubeisiani torna in
consiglio comunale dopo aver premuto l'acceleratore al massimo tra
il primo turno e il ballottaggio. In
caso di sconfitta sarebbe rimasta a
casa insieme al collega Michele
Venturiello, il colpaccio del sindaco
che fa il bis invece riporta tutti in
pista e con numeri che peseranno
nelle dinamiche di governo. Ma
che l'assessore del gruppo sia
Mirko Benetti è tutto da vedere, gli
accordi a sentire i toni gelidi sembrano traballare. D'altronde i contatti con l'ex Marco Berlettano
sono stati ripetuti, c'è l'incognita
della Presidenza del consiglio e soprattutto la necessità di mettere
donne in esecutivo.
“E' stato riconosciuto il lavoro di
questi cinque anni, mi ha riempito
di gioia ricevere tanto credito da
parte dei cittadini, avere tante testimonianze di affetto in campagna
elettorale. Vuol dire che si è fatto
bene. Quando ci si candida per la
seconda volta si è sotto esame perché si viene valutati sulle iniziative
concrete. Il ticket con Venturiello
è andato molto bene, è d'altronde
la persona con cui ho legato maggiormente e siamo politicamente
molto simili”. La Giunta è l'argo-
Rubinetti a secco, Montecelio è in emergenza. Il borgo conosce bene il
dramma ma da venerdì scorso il disagio è continuo. Sono all'esasperazione i residenti che hanno avviato una raccolta di firme indirizzata al
sindaco Eligio Rubeis. “Si deve fare carico del nostro problema, altrimenti ci rivolgeremo alla Procura”.
Durante l'inverno i fine settimana sono stati un calvario, la mancanza
d'acqua – spiegano – si concentrava però nel week-end lasciando un
po' di respiro nei giorni lavorativi. Così non è da venerdì scorso,
quando il problema è diventato costante e interessa il 90 percento
delle case.
Nella parte più alta del centro storico, vicino alla Rocca, dalla mattina
i rubinetti sono una causa persa, l'ora può variare da una zona all'altra
ma il pastrocchio è lo stesso. Il comitato cittadino “Acqua bene comune
per tutti” racconta di una settimana d'inferno nel borgo, ci si deve svegliare all'una di notte per caricare le lavatrici o per fare i piatti perché
l'acqua torna dopo le undici di sera, “senza considerare che dopo il lavoro non ci si può nemmeno lavare”. E' scattata la petizione, la prima
ondata giovedì pomeriggio in piazza e adesso i moduli girano di mano
in mano.
“Chiediamo al sindaco Rubeis di farsi carico di un disagio gigantesco
presso chi di dovere. Non si possono ignorare le condizioni in cui
siamo costretti a vivere, tanto più con l'estate”. E i guai sono materiali,
gli elettrodomestici sono a rischio – come le caldaie – e “oltre il danno
c'è anche la beffa perché i contatori continuano a girare per l'aria.
Siamo pronti a fare un esposto in Procura se nessuno interviene”. Intanto le docce notturne sono l'unica soluzione: nel borgo, che dovrebbe
essere culla del turismo della terza città del Lazio, mancano i servizi
essenziali.
Mirko Benetti sempre più a rischio
Guerra fredda tra i rubeisiani
De Maio e Venturiello sulla Giunta non si sbilanciano
venti gelidi sull'ex consigliere che è in bilico. Ma avverte:
“Non sto nei giochetti da prima Repubblica”
mento caldo di queste ore. De
Maio e Venturiello dovrebbero fare
il nome dell'ex consigliere Mirko
Benetti. Almeno così recitano gli
accordi da campagna elettorale.
Nonostante le indiscrezioni dettagliate, nessuno però si sbilancia.
Anzi. E il nome di Benetti sembra
indebolirsi. La De Maio precisa
“sono prerogative del sindaco certo
su indicazioni dei consiglieri”, e
sul possibile impegno del cugino
però glissa: “Per noi fare dei nomi
oggi è prematuro, bisognerà vedere
gli equilibri complessivi. Si è parlato anche della Presidenza del
consiglio comunale per me, posso
dire che in campagna elettorale di
incontri con diverse persone ce ne
sono stati molti alla presenza del
sindaco. Per me sarebbe un onore
fare il Presidente perché è un ruolo
molto rappresentativo a livello istituzionale. Non bisogna dimenti-
care che c'è l'obbligo di avere in
Giunta le donne, quindi esprimersi
oggi è molto difficile”. Il fedelissimo Venturiello è soddisfatto “per
Rubeis che ha conquistato un consenso straordinario sul campo e
sono contento di essere ancora con
lui, per la fiducia che mi hanno riservato i cittadini. Sulla Giunta non
posso dire nulla se non che auspico sia la migliore possibile nel
rispetto della presenza della componente femminile”. Benetti non
molla il punto: “Non sto nei giochetti da prima Repubblica, per me
resta salda la parola del sindaco e
dei due consiglieri comunali che
ho contribuito in maniera determinante a far eleggere. Non credo
che Rubeis possa venir meno agli
impegni assunti a casa sua né che
lo possano fare i due consiglieri
che hanno beneficiato del mio
passo indietro”.
Benetti non si è
ricandidato per
l’impegno del sindaco a
nominarlo
nell’esecutivo
Dall’alto Marianna De Maio, a sinistra
Mirko Benetti e a fianco Michele Venturiello
8
GUIDONIA MONTECELIO
venerdì 13 giugno 2014
Allarme maltempo a Villanova
Nubifragio, allagati i negozi
I commercianti esasperati protestano: “Lasciati soli anche questa volta”
Negozi e cantine allagate, il violento
nubifragio giovedì pomeriggio non
ha risparmiato Villanova. Le piogge
hanno causato disagi nelle zone della
città dove la manutenzione è scarsa,
come nella parte bassa del quartiere.
“Sono scoppiate le fogne”, racconta
intorno alle otto di sera Tiziana nella
piena esasperazione. “Qui non si è
visto nessuno dal Comune, l'intero
rione si è mobilitato per affrontare
l'emergenza”.
A via Ciro Menotti è una corsa a
ostacoli, gli esercizi commerciali sono
quelli maggiormente bersagliati dagli
effetti del maltempo.
All'acqua piovana si aggiunge quanto
esce dalle condutture. Il patatrac si
ripete ogni volta che il tempo fa le
bizze più del normale. In un negozio
cade l'intonaco, nella cartolibreria si
raccoglie e si raccoglie, “ma dovremo
disinfettare tutto sapete quanto ci
costa?”, Tiziana è arrabbiata, “ci siamo tutti tirati su i pantaloni per correre ai ripari, gente a piedi scalzi tra
i tombini. Non si è visto nessuno.
Paghiamo le tasse come gli altri, facciamo sacrifici, in campagna elettorale
chiedono voti e promettono ma sempre soli restiamo. Di soluzioni per i
cittadini non se ne vedono”. Si preoccupa il consigliere comunale di
Morelli:
“Il sindaco
intervenga”
E disagi
al traffico
anche
sulla via
Tiburtina
Villalba, amianto vicino la scuola
Si mobilita anche l'osservatorio nazionale
C'è una denuncia per l'eternit trovato a ridosso
della scuola Manzi di Villalba, il caso ha creato
rabbia e paura tra residenti e genitori. Proprio
dopo le segnalazioni dei cittadini e l'intervento
del movimento cinque stelle il coordinatore
dell'osservatorio nazionale amianto Ennio Pietrangeli ha presentato un esposto contro ignoti.
“Ci attiveremo presso tutte le sedi possibili per
dare voce alla tutela del diritto alla salute dei
cittadini residenti nei pressi dell'area interessata – commentano dal movimento pentastel-
lato - contemporaneamente, lo stesso Pietrangeli ha nominato l'avvocato Ezio Bonanni procuratore e difensore ed ha chiesto l'escussione, come testimoni, dei nostri consiglieri
che hanno portato alla luce quanto sopra esposto e del professor Ugazio, ordinario di patologia generale presso l'Università degli Studi di
Torino. Seguiremo la vicenda finché non verrà
fatta luce sull'intera questione e l'area non
verrà bonificata”.
Elisabetta Di Maddalena
Gli alunni della Leonardo Da Vinci
balzano sul podio nazionale
Il professor Caggiano: “Ottimi risultati nonostante
la carenza di strutture sportive al coperto”
Gli alunni dell'istituto comprensivo
Leonardo Da Vinci protagonisti
anche quest'anno di vere e proprie
imprese: nonostante il maltempo
e la carenza di strutture sportive
pomeridiane al coperto, i ragazzi
sono arrivati sul podio nazionale.
Un secondo posto alle finali interregionali dei campionati studenteschi di bowling, con la squadra maschile composta da Andrea
Porcelli, Gianmarco Proia e Mirco
De Liso. Quest’ultimo giunto terzo
nella finale individuale. A conferma, in questa specialità sportiva,
del “ dominio” a livello provinciale
e regionale che dura da alcuni
anni, sia femminile che maschile,
quest’anno plurimedagliati, anche
nel bowling integrato. Anche in
questa specialità, degli alunni con
disabilità motoria e non, hanno
potuto dare il massimo delle loro
possibilità, ottenendo degli ottimi
piazzamenti provinciali. Le altre
specialità sono state la corsa campestre, con tre squadre finaliste
provinciali, ed il calcio a 5, sia
maschile che femminile. Le ra-
Forza Italia Alberto Morelli: “Sono
di Villanova e so che vuol dire, il
problema è la fognatura che risale
agli anni '60. Il sindaco deve subito
intervenire sulle condutture di via
Maremmana e stanziare se sarà necessario una somma per i commercianti che hanno subito i danni”.
Nelle stesse ore problemi anche su
via Tiburtina.
Il gruppo di protezione civile volontari
Valle Aniene è intervenuto – al chilometro 22 – per far defluire l'acqua.
Una caditoia ostruita aveva infatti
causato l'allagamento di una carreggiata della strada costringendo le automobili a deviazioni improvvise e
pericolose.
gp
I ragazzi primi
in più
discipline.
Secondo
posto alle
finali dei
campionati
di bowling
Incendio al casello, le fiamme vicino
la discarica abusiva di Tor Mastorta
Solo l'intervento tempestivo dei vigili del fuoco ha impedito all'incendio di
divampare nella discarica abusiva di Tor Mastorta, solo lambita dal fuoco
mercoledì scorso. I cumuli di spazzatura e rifiuti ingombranti abbandonati
nell'area del cavalcavia rappresentano lo scempio ambientale di cui nessuno sembra occuparsi – prima e dopo la campagna elettorale – nella
“bella città” di Eligio Rubeis. Verso le sette di mattina le fiamme hanno interessato la scarpata a ridosso del casello autostradale, anche quella disseminata di immondizia, tanto che il fumo è arrivato alle carreggiate
facendo imporre alla Stradale il blocco del traffico veicolare per qualche
minuto. Incendio spento, l'area è tornata in sicurezza. Ma la discarica continua a restare dov'è.
gazze, in questa specialità, hanno
ottenuto un ottimo secondo posto
provinciale, seconde solo a delle
avversarie che praticano tale disciplina da diversi anni. “Nonostante la mancanza di impianti
sportivi prettamente scolastici, nonostante le condizioni climatiche spesso avverse –
racconta il professor Gerardo Caggiano - siamo
riusciti a partecipare lo
stesso, con successo, a varie discipline sportive, con
alunni non tesserati in
queste discipline. Rimane
l’amaro in bocca per non
aver potuto prendere parte
ad altre specialità a cui
tenevamo, come l’atletica
leggera, il nuoto, il tennis
o il badminton. Anche quest’anno,
l’organizzazione provinciale e non
solo, condizionata dai continui
tagli di spesa, ha fatto slittare il
tutto a marzo inoltrato, incastrando
tra di loro le date delle varie discipline sportive che talvolta sono
state comunicate pochi prima degli
incontri. Quindi è diventato impossibile far conciliare l’organizzazione e la reale partecipazione
di tutti. Comunque i ragazzi hanno
aderito in molti alle varie discipline
proposte e alle varie manifestazioni. Ognuno ha dato il massimo.
Grazie a tutti i partecipanti”.
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TIVOLI
venerdì 13 giugno 2014
Assalto a Palazzo San Bernardino
Il sindaco è Giuseppe Proietti
Elezioni shock per i democratici che perdono per la seconda volta consecutiva
Grida e bottiglie di spumante di fronte al comitato dei civici “è finita l’era di Marco Vincenzi”
ANNA LAURA CONSALVI
■ STORIA DI UNA VITTORIA
NON ANNUNCIATA
Otto giugno, ore 23 piazza Garibaldi. Il centro della città, dove
troneggia l’arco di Pomodoro è
gremito. I democratici sono tutti
pronti, fermi con i sorrisi stampati
sul volto in attesa di festeggiare
il ritorno al municipio cittadino
dopo quattro anni di digiuno forzato. Stavolta non possono sbagliare. Certo qualcuno si è rifiutato
di salire sul carro, come Massimiliano Iannilli, ma la fascia tricolore è vicina. Strette di mano,
pacche sulle spalle, girandole di
ammiccamenti: ci sono Giuseppe
Baisi, Andrea Ferro, Alessandro
Fontana e la candidata scelta nella
notte dei tempi, Manuela Chioccia,
l’unica in fondo che ancora non
si sbilancia. I primi risultati sono
confortanti, anche se poco significativi, poi alla spicciolata i compagni salgono nella sede tiburtina
del piddì, dove pochi istanti dopo
si consumerà il dramma. Arrivano
i numeri che contano e succede
quello che per qualcuno era impossibile: lo sfidante, Proietti, è
sopra di 500 voti e siamo a metà
dello scrutinio.
Le facce cambiano, il panico serpeggia tra le stanze dove a perdere
colore gradualmente sono pure
le bandiere. Di fronte al computer
in cui mano a mano vengono inseriti i dati che non ti aspetti c’è
proprio Vincenzi, che vede materializzarsi il peggiore degli incubi.
Sul balcone qualcuno a bassa
voce dice: “Ancora non arrivano
quelli del centro storico, lì ci hanno massacrato”. L’impossibile si
Non ci sono interpretazioni stavolta, opinioni o punti di vista, ci
sono solo i numeri e una storia
recente che decreta la fine di
un’epoca, di una stagione politica
scritta a lettere di fuoco che oggi
deve fare i conti con l’ennesima
sconfitta bruciante. I democratici
hanno perso dopo la fine della
rovinosa esperienza targata Sandro Gallotti e un anno e mezzo di
commissariamento. Hanno perso
quando sembrava impossibile,
nonostante la pace ritrovata all’interno del gruppo. L’asse che
ha messo insieme Andrea Ferro,
il deputato, e Bruno Astorre, il senatore, ha portato a casa il suo
risultato: dentro il parlamentino
a sedersi sarà la coppia di cavalli
su cui i due hanno puntato, Sergio Semproni e Laura Di Giu-
“Vincenzi, è finita!”. Le urla di gioia che
accompagnano l’arrivo degli ultimi dati domenica
notte sono queste. C’è chi salta, chi si abbraccia, chi
piange, chi grida “Pino, Pino”. È una scena surreale
per qualcuno, è un sogno che si avvera per
qualcun altro, è l’inizio di un percorso nuovo ma
soprattutto è la fine di un’era geologica e politica
che ha visto la città svegliarsi per più di dieci anni
accanto al Re, appellativo che lui, Marco Vincenzi,
si è guadagnato sul campo grazie a una gestione
d’acciaio, crollata sotto i colpi dell’armata delle
civiche che ha saputo fare il miracolo. Il sindaco
scelto dai tiburtini è Giuseppe Proietti.
Giuseppe Proietti
51,96%
A sinistra la
candidata Pd
Manuela Chioccia
con il 48,04% delle
preferenze al
ballottaggio. A destra
il neosindaco
Giuseppe Proietti, che
con le sue civiche ha
battuto la rivale con il
51,96%
Manuela Chioccia
48,04%
sta concretizzando e qualcuno dei
big inizia a scendere le scale in
solitaria. Il dato che emerge in
fondo è uno e pesa come un macigno sulla testa del gruppone
renziano: “L’uomo della cultura”
sta recuperando i dieci punti percentuali di distacco che lo separavano dalla Chioccia al primo
turno, il castello del piddì non è
riuscito a tenere neanche quello
che ha acchiappato il 25 maggio.
La macchina si è bloccata. Il
terrore della sconfitta diventa realtà.
■ IL RIBALTONE E LA FESTA:
“I SOGNI SI AVVERANO”
Nove giugno, ore 00.30 via Parmeggiani. Mancano una manciata
di seggi ma la vittoria ormai è
scontata e i vincitori si scatenano
fuori dal comitato elettorale. I tiburtini che hanno scelto di andare
ai seggi sfidando il caldo e l’inedia
di una seconda manche con il
solleone hanno scelto e dato la fiducia agli outsider che portano a
casa l’impossibile con il 51,96%
dei voti contro il 48,04% della
sfidante. Nella sede non c’è più
spazio, in molti restano fuori, increduli, arrampicati sui vasi di
fiori sparsi lungo il vicolo su cui
si affaccia la porta d’ingresso del
locale che ha fatto da base al
gruppo. Quando ogni dubbio viene
fugato il leader esce e dice le
prime parole post vittoria: "Siete
commoventi, oggi si ricostruisce,
oggi è un punto di partenza per
tutti, nessuno escluso. Andate a
casa con una certezza: i sogni si
avverano”. Poco dopo arriva la
nota della Chioccia: “Prima di
tutto voglio ringraziare tutti i ti-
Psicodramma Pd
Due sconfitte in quattro anni, il vincenzismo è finito
seppe, insieme a Manuela Chioccia e ad Alessandro Fontana, mister preferenze al secolo segretario del piddì tiburtino, legati a
doppia mandata a Marco Vincenzi. Una situazione inedita per
i due gruppi abituati a rapporti di
forza ben diversi. Certo, come
succede nelle migliori famiglie,
qualche testa dovrebbe rotolare,
qualcuno le proprie responsabilità dovrebbe prendersele. A urne
chiuse, con le emozioni che si affievoliscono, la rabbia lascia spazio alle valutazioni: i voti del
primo turno erano 11.478, quelli
del girone di ritorno 10.759, si
burtini che ci hanno dato fiducia
e tutta la mia coalizione. In attesa
di analizzare il voto di questo
ballottaggio posso già dire, con
sicurezza, che la nostra presenza
in opposizione sarà costruttiva,
forte e determinata. Il bene di Tivoli è, e resterà, la nostra priorità.
Lo abbiamo già dimostrato in passato e continueremo a dimostrarlo.
Saremo la voce delle istanze e
delle richieste dei cittadini”. I vincitori si spostano a piazza Plebiscito, per gli atri inizia la stagione
della resa dei conti.
chiude in passivo e non è la
prima volta che i compagni perdono. Giuseppe Baisi ha governato poco e niente, poi è iniziata
la lunga militanza tra i banchi dell’opposizione, con Vincenzi sconfitto in prima persona nel 2010
e indirettamente oggi, visto che
la paternità dell’ “operazione
Chioccia” porta il suo nome e cognome.
Le scelte fatte non hanno premiato, vuoi per le primarie di coalizione negate, vuoi perché l’aria
forse è davvero cambiata. Neanche il ruolo di primo piano dell’ex
uomo d’oro della sinistra tiburtina in regione è servito. A tale
proposito la domanda che in
molti si fanno è una: ma Nicola
Zingaretti cosa dice? Il silenzio
pare non sia un buon segno.
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TIVOLI
venerdì 13 giugno 2014
Vandali al palazzetto dello sport,
distrutti bagni e porte
Il complesso degli Arci perde pezzi. Dopo gli estintori è la volta degli spogliatoi
Continua la serie di atti vandalici
ai danni del palazzetto dello
sport che si trova nel quartiere
Arci. Dopo gli estintori, svuotati
e lasciati a terra, adesso è la
volta dei bagni. Ad essere distrutte le docce che si trovano
nella zona che ospita gli spogliatoi, dove i sanitari sono stati
letteralmente spaccati. Stessa sor-
te è toccata agli armadietti e agli
appendiabiti, buttati a terra e
lasciati languire lungo i corridoi,
e alle porte d’ingresso.
Oltre a rompere il lucchetto che
impediva l’accesso, a subire la
stessa sorte è stato il maniglione
antipanico. Dentro la sala che
ha ospitato una manciata di iniziative non è rimasto nulla se
non qualche manifesto strappato
accanto all’intonaco che cade in
più punti.
La struttura sportiva, inaugurata
nel 2008 e poi lasciata a se stessa,
è stata oggetto di un bando di
gara, lo stesso che ha visto la SS
Lazio Nuoto aggiudicarsi il polo
natatorio, ma ad oggi, viste le condizioni in cui versa, per metterla
in sicurezza e renderla di nuovo
operativa sarebbe necessario un
investimento da un milione e mezzo di euro.
Caro rifiuti, aumenti del 40 per cento
Nel piano finanziario dell’Asa Spa la raccolta passa da 9 a 13 milioni di euro
A pesare sulle finanze la chiusura della discarica dell’Inviolata
La stagione della resa dei conti
Il Nuovo centrodestra contro tutti:
“Siamo stati polverizzati”
Dopo la sconfitta del 25 maggio Tirrò e De Lillo all’attacco
Tropiano lascia il coordinamento di Forza Italia
+40%
dei rifiuti e le tariffe
La Tari graverà sulla
TARI per l’anno 2014
tasche dei contribuenti
il rincaro
registrano aumenti siil 40% in più dell’anno
gnificativi rispetto alprecedente. La tegola,
dei costi
l’anno 2013, a causa
arrivata sulla testa dei
del servizio
della situazione di
tiburtini già alle prese
di raccolta
emergenza rifiuti docon una serie intermidei rifiuti
vuta alla chiusura di
nabile di gabelle, è cadiversi impianti di diduta in queste settimane quando è stato comunicato il scarica situati nel territorio della
nuovo piano relativo proprio alla Regione Lazio, in particolare per
Tariffa dei rifiuti. Il motivo è presto il Comune di Tivoli la chiusura
detto: la chiusura della discarica della discarica dell'Inviolata di Guidell’Inviolata ha costretto i camion donia ha comportato maggiori spedell’Azienda speciale ambiente a se di conferimento rifiuti in discadirigersi verso Colfelice, un cambio rica e di trasporto”. Insomma, la
di programma che come è facile gestione della faccenda che ha teintuire non è stato affatto indolore. nuto con il fiato sospeso parecchi
Viene ben evidenziato anche nella comuni, che prima si servivano
delibera numero 12 firmata dal della discarica guidoniana, continua
commissario prefettizio, Alessandra a dare parecchi problemi che l’avvio
de’ Notaristefani di Vastogirardi, del sistema di raccolta differenziata
con cui si certificano le nuove porta a porta potrebbe in parte ricifre: “I costi del servizio di gestione solvere.
Perdere non fa mai bene, se poi la
sconfitta è una di quelle che non ti
aspetti, almeno nei numeri, la faccenda
se possibile si complica in maniera
esponenziale. A far partire la stagione
della caccia alle streghe è il Nuovo centrodestra, rimasto senza nessun rappresentante in consiglio comunale. Succede così che gli alfaniani, memori
della proposta rispedita al mittente di
fare le primarie tra i partiti della coalizione per individuare il nome del candidato a sindaco, diano l’input per le
prime rappresaglie. “Abbiamo sostenuto
il centrodestra e il candidato di Forza
Italia e ci siamo accorti, dopo la sconfitta,
che sostenere ancora una volta le imposizioni romane ci ha portato a polverizzarci diventando il terzo polo tiburtino, cosa mai successa a nostra memoria -. Fanno sapere dal gruppo che
in quel di Tivoli fa capo ad Ettore Tirrò
ed in regione è legato a Fabio De Lillo . Ora alcuni signori vengono a farci la
morale. Avevamo chiesto condivisione,
negata. Avevamo chiesto le primarie,
negate. Avevamo chiesto rinnovamento,
Dall’alto
Andrea Napoleoni,
Vincenzo Tropiano
ed Ettore Tirrò
negato”. Insomma non si è scesi a compromessi su nulla e per questo la disamina post voto è ancora più impietosa.
“Forse è bene ricordare che ciò che è
successo è frutto dei personalismi e
delle politiche convetio ad excludendum
che qualcuno mette in atto da anni
perché si sente come quegli animali
che segnano il loro territorio al quale
non faranno mai accedere gli altri”,
continuano riferendosi chiaramente alla
dinamica che ha visto gli azzurri bruciare
sul tempo tutti gli altri, puntando tutto
su Laura Cartaginese senza mai fare
un passo indietro. Intanto proprio dalle
parti dei forzisti si consumano i primi
terremoti che coinvolgono direttamente
i vertici. A lasciare la guida del coordinamento locale è l’ex assessore al Turismo del governo Gallotti, Vincenzo Tropiano: “Finita la campagna elettorale,
prendendo atto del fallimento del centrodestra tiburtino del 25 maggio, ho
comunicato ai coordinatori provinciali
e regionali le mie dimissioni irrevocabili
e ben circostanziate”. Le rivoluzioni
pare siano solo agli inizi.
11
TIVOLI
venerdì 13 giugno 2014
Agenda Proietti, si parte dalle municipalizzate
Asa Spa sorvegliata speciale
Avrà il servizio di raccolta dei rifiuti per un altro anno, poi si valuterà cosa fare
IL 31%
ANNA LAURA CONSALVI
Passata la festa è il momento di prendere in mano la situazione dei conti
e le municipalizzate sono in cima
alla lista delle cose da fare. Per Giuseppe Proietti, sbarcato in quel del
comune di Tivoli mercoledì pomeriggio inizia il lavoro. Ieri mattina
(giovedì, ndr) ha salutato il commissario prefettizio, Alessandra de’ Notaristefani di Vastogirardi, che dopo
un anno e mezzo di lacrime e sangue
ha lasciato piazza del Governo numero
1. “E' stato un commissariamento
lungo e impegnativo - . dice il viceprefetto - Ringrazio tutti i funzionari
e i dirigenti del comune di Tivoli.
Sono sicura che adesso si andrà avanti
in maniera egregia. Noi abbiamo
svolto il nostro lavoro ma Tivoli è
una città complicata, non è stato
semplice”. Chiuso il capitolo saluti il
neo sindaco ha dettato le linee guida
della sua amministrazione comunale,
cominciando proprio da uno dei temi
che ha tenuto banco in campagna
elettorale e non solo, quello delle società municipalizzate. Chiaramente
in cima alla lista svetta l’Azienda
speciale ambiente spa, quella che si
occupa di gestire il servizio di raccolta
dei dipendenti
dell’ASA Spa è in
possesso di un
certificato di
inidoneità al
lavoro. Ci
riprenderemo le
azioni della
Acque Albule spa
in mano privata e
ricollocheremo
l’intero pacchetto
sul mercato
della spazzatura in città. Il passato
recente non ha fatto dormire tranquillo
nessuno: stretta in una morsa di
debiti e crediti da capogiro, finita
con un piano di ristrutturazione dei
soldi dovuti che alla fine ha evitato
lo spauracchio del fallimento per il
rotto della cuffia, oggi è senza un
contratto che garantisca futuro e
lavoro ai dipendenti che ha in
carico. In tutto si tratta di circa 90
operai, che spesso e volentieri si
sono ritrovati pure senza stipendio.
E le prospettive? Stavolta si comincia
proprio dai numeri: “Si partirà innanzitutto dal controllo analogo,
che dovrà essere esteso a tutte le
società municipalizzate – esordisce
Proietti -. Poi verrà rinnovato il contratto di servizio per un anno a
seguito del quale valuteremo se l’Asa
è in grado o meno di svolgerlo. Il
31% dei dipendenti è in possesso di
un certificato di inidoneità al lavoro,
devo dire che mi sembra una cosa
assurda, non è una società che può
svolgere il ruolo di ammortizzatore
sociale, per questo dovranno essere
fatte delle verifiche sulla base di
quanto è previsto dalla legge”. Chiare
anche le idee sulla Acque Albule spa,
azienda che ha in carico le Terme di
Roma, in mano privata per il 40%
delle azioni. In questo caso, a differenza degli indirizzi delle precedenti
amministrazioni non ci sarà semplicemente la vendita delle quote rimaste
in mano pubblica, ma la riacquisizione
del pacchetto di minoranza. “Privatizzare le terme con un socio che ha
in mano il 40% delle azioni è difficile
– continua il primo cittadino -. Per
questo, una volta visti i bilanci la
strada da percorrere è quella di riprendere tutto e ricollocarlo sul mercato con un solo obiettivo: far esplodere l’attività termale e capire perché
invece ci si sia messi a fare attività
edile”. Una domanda che si sono
posti in molti.
“Giunta e commissioni pronte
per il primo consiglio comunale”
Traffico in tilt e cantine
allagate, disagi in città
a causa della grandine
Il sindaco non si sbilancia sui nomi della squadra di governo
ma ribadisce la linea della prima ora: “Sarà una mia prerogativa”
Il temporale di giovedì ha creato
problemi dal centro alle periferie
Per l’esecutivo ci sarà ancora
da aspettare qualche giorno,
in particolar modo il primo
consiglio comunale, scadenza
che il sindaco Giuseppe Proietti si è dato per presentare
la squadra di governo al completo. Sulle modalità di gestione dell’affaire però non
ci sono dubbi: li sceglierà direttamente lui, come stabilito
da quella che oggi è la sua
maggioranza prima di conoscere l’esito delle urne. Tra i
requisiti necessari c’è sicuramente la competenza, che comunque da sola non basta.
Come è chiaro che i nomi, da
cinque a sette come stabilisce
la legge, saranno comunque
comunicati e condivisi con i
suoi.
“I responsabili dei movimenti
civici hanno dato a me la delega di comporre il gruppo
che dovrà lavorare. Ma io non
sono un despota e mi confronterò in tempi rapidissimi”,
commenta Proietti. I book-
Nella foto
Urbano
Barberini (a
destra)
insieme al
nuovo
sindaco
Giuseppe
Proietti
MAGGIORANZA - Tivoli mia: Gabriele
Terralavoro, Riccardo Luciani, Emanuele Di
Lauro, Fabio Attilia. Progetto Tivoli: Andrea
Napoleoni, Maria Rosaria Cecchetti, Stefano
Pacifici, Marta Passariello. Una Nuova Storia:
Damiano Leonardi, Irene Marinucci. Movimento
Tivoli Terme: Maurizio Conti e Simone Cavallo.
Insieme: Nello Rondoni. W Tivoli: Gianni
Innocenti. Cambiamo Tivoli: Alessandro Baldacci.
MINORANZA - Forza Italia: Laura Cartaginese,
Alessandro Petrini. Movimento 5 Stelle: Carlo
Caldironi. La Città in Comune: Massimiliano
Iannilli. Pd: Manuela Chioccia, Alessandro
Fontana, Sergio Semproni e Laura Di Giuseppe.
Tivoli Futura: Raffaele Rossi.
makers locali intanto hanno
già dato del loro meglio e
cercato di intuire chi potrà
fare cosa. In cima alla lista
dei papabili per un posto dalle
parti del settore Cultura c’è
Urbano Barberini: principe e
attore, è stato tra i paladini
che hanno messo a ferro e
fuoco la città per evitare
l’apertura della discarica dalle
parti di Corcolle.
Pare che a lui l’incarico possa
anche piacere, agli altri è tutto
da vedere.
Nel parlamentino, invece, in
pole position per ricoprire il
ruolo di presidente del consiglio c’è Andrea Napoleoni: il
cursus honorum in questo
caso parla chiaro e sicuramente tra le anime di quelli
che siedono alla destra del
sindaco è il più preparato.
Una condizione necessaria vista la responsabilità di un
compito che nell’ultima esperienza comunale utile è stato
scoperto per diverso tempo.
Prima il caldo afoso poi la pioggia battente e il caos
è dietro l’angolo. Pomeriggio di passione per gli automobilisti tiburtini alle prese con i primi temporali
violenti della stagione. La grandine, scesa copiosa
fin dalle tre, ha letteralmente investito la Superba,
provocando disagi a
catena. In cima all’elenco dei problemi
c’è sicuramente quello del traffico, andato
in tilt sulla via Tiburtina sia in entrata
che in uscita dalla
città. La zona più
colpita, come da copione, è stata quella
di Ponte Lucano
dove gli allagamenti
in casi come questi
sono decisamente
frequenti. A Villa
Adriana diverse le
cantine allagate, mentre un albero ha interrotto la
viabilità su via Rosolina in entrambi i sensi di marcia.
Bloccato anche il traffico ferroviario sempre in
direzione Tivoli, a causa della caduta di alcuni rami.
Disagi anche al bivio di San Polo con qualche piccolo
smottamento.
12
COMUNI
venerdì 13 giugno 2014
IL CARRO “CUORE DI DRAGO”
Durante la parata allegorica il gruppo di Michele
Bevilacqua circonda la struttura
IL CARRO “IL GUERRIERO”
Simone Zingaretti in piedi sopra la sua creazione:
“Vogliamo difendere la sagra”
IL GRUPPO DI ZINGARETTI
I festeggiamenti della vittoria condivisa con la
compagine di Bevilacqua
Discussioni a Palombara dopo la Sagra delle Cerase
Drago e Guerriero, pareggio e veleni
I carri entrambi al primo posto. I commenti dei due gruppi tra bon ton e polemiche
A sinistra
Simone
Zingaretti.
A fianco
Michele
Bevilacqua
NICOLE MATURI
Il pari merito tra i due carri vincitori
nella sfilata della sagra delle cerase
fa discutere Palombara. Le opere
d’arte vengono realizzate utilizzando solamente quattro elementi:
ciliegie, margherite bianche, margherite gialle e infine cardi. Un regolamento rigido, distribuito solo
ai carristi, delinea le direttive principali che devono essere rispettate
al fine di conquistare la giuria popolare. Sei i carri che si sono presentati e due quelli che si sono aggiudicati il primo posto sul podio
sabino: “Cuore di drago” del gruppo
capitanato da Michele Bevilacqua
e “Il Guerriero” di Simone Zingaretti.
Il primo carro, la cui costruzione
ha richiesto all’incirca tre mesi,
nasce dall’ispirazione del film Dragonheart. “Abbiamo voluto elevare
il concetto di cuore - commenta
Michele Bevilacqua - il quale è
stato inteso come la ciliegia, che
ha un po’ questa forma. Rappresenta
il nostro cuore, quello dei carristi,
che ci mettono sentimento nella
realizzazione”. Il secondo carro “Il
Guerriero” ha invece tutt’altra storia.
Il condottiero rappresenta il difensore
della Sagra più antica d’Europa.
“Lo scorso anno non abbiamo realizzato un carro ma siamo scesi in
piazza con uno striscione in segno
di protesta - spiega Zingaretti - perché ci siamo sentiti trascurati e abbiamo constatato disinteresse nei
Sant’Angelo Romano
Carolini all'Urbanistica
e Cornacchia all'Ambiente
Ecco la nuova Giunta Domenici
Sono passati ormai più di quindici giorni da quando Sant’Angelo Romano ha
scelto Martina Domenici per occupare la poltrona più importante del paese. Il
nuovo sindaco insediatosi a Palazzo, a tutti gli effetti, il 6 giugno, giorno in cui
si è svolto ufficialmente il primo consiglio comunale della nuova amministrazione
post Mascetti, non ha perso tempo e ha subito affidato le deleghe ai suoi collaboratori. Molte le facce nuove, soprattutto donne. La scelta
della gestione del settore Urbanistica è ricaduta su Claudio
Carolini a cui è stato affidato
anche il ruolo di vicesindaco,
mentre l’Ambiente è di nuovo
nelle mani di Attilio Cornacchia, già assessore nell’amministrazione precedente. L’esponente della sua squadra appartenente al gentil sesso, Daniela Dominici, ha preso la
carica che in passato era stata ricoperta dalla stessa neo sindaco, cioè quella
dei Servizi Sociali e Istruzione. Antonio Cornacchia va ai Lavori Pubblici. Per
quanto riguarda la Cultura il posto è ancora vuoto. Dall’altra parte invece, nell’opposizione, dopo l’uscita di scena sia del suo antagonista politico per
eccellenza alle scorse amministrative, Ottorino Mattei, sia di Bernardino Testa,
si è dovuto provvedere ad una surroga, e sono entrati Elena Campini e Ciro
Quindici.
Marcellina
Apre
il centro
estivo
diurno
confronti di queste opere. Quest’anno abbiamo voluto presentarci scegliendo questo tema, sulla scia dell’anno precedente, perché tramite
il guerriero volevamo dare l’idea di
difendere la Sagra, che sembra stia
andando in declino”. Molte però
sono state le polemiche scaturite
da questa “vittoria condivisa”. Sui
social molti giovani hanno preso
delle posizioni in difesa dell’uno o
dell’altro, alcuni mirano al regolamento puntualizzando che “Il guerriero” presentava degli spazi staccati
altri invece difendevano la sua imponenza, il più alto tra tutti. “I due
carri vincitori sono entrambi bellissimi e a mio avviso il pari merito
è giusto. L’unico appunto nasce
dal fatto che il nostro carro è sceso
in piazza completamente finito
mentre il Guerriero presentava alcune parti staccate - continua Bevilacqua - Al di là di questo noi abbiamo voluto fare un gesto carino
e al momento della premiazione
abbiamo lasciato a loro la coppa
del numero uno”. Dall’altra parte
invece Zingaretti non sembra aver
apprezzato in maniera molto positiva la parità.
“Gli spazi lasciati staccati sono stati
studiati, per logistica e comunque
abbiamo rispettato il regolamento.
Noi abbiamo visto e sentito il riscontro positivo del pubblico e questo ci ha davvero gratificato”. L’importante, polemiche a parte, per i
palombaresi è continuare a portare
avanti questa preziosa tradizione e
realizzare opere d’arte sempre più
belle.
Al via i centri estivi comunali. Come negli anni precedenti l’amministrazione comunale, nello specifico il settore Servizi Sociali, ha promosso e
organizzato l’iniziativa del Centro estivo diurno dal 9 giugno all’8 agosto.
Sono previste attività ludiche, laboratori, gite e uscite in piscina. Potranno
partecipare tutti i minori di età compresa dai 4 ai 13 anni.
Il centro estivo è un luogo di incontro e aggregazione che permetterà ai
bambini di divertirsi stando in gruppo, ora che le scuole hanno chiuso i
battenti.
Palombara, riduzione dei rifiuti
Entro fine anno parte il progetto
Il progetto Arco prende forma.
La riunione operativa di martedì 10 giugno presso la Regione Lazio, alla quale ha partecipato anche il vicesindaco
Danilo Quaglini, ha chiarito
un po’ le idee sui finanziamenti
da tempo promessi e mai arrivati. Sono 150mila, gli euro
stanziati per Palombara Sabina,
fondi necessari per la realizzazione del progetto finalizzato
alla riduzione e al riutilizzo dei rifiuti. Arco
(azioni per la riduzione dei rifiuti e il compostaggio organizzato), per il Comune vuole essere
un laboratorio di idee e pratiche reali. Il progetto
dunque vuole: evitare gli sprechi e ridurre la
produzione dei rifiuti alla fonte, ridurre sensibilmente il quantitativo di rifiuti non differenziati
attraverso meccanismi che si sviluppano a
monte, aumentare il coinvolgimento della comunità, facilitare il riuso dei beni, permettere il recupero e il reinserimento nel ciclo produttivo
dei materiali scartati, consentire
degli usi e del mercato dei
materiali riutilizzabili e riciclati,
gestione dei rifiuti residuali.
Inoltre, è stato suddiviso in
diverse azioni, dalla progettazione esecutiva alla campagna
di comunicazione, passando per il compostaggio
e la riduzione di carta negli uffici pubblici. Lo
scopo e l’obiettivo principale è appunto quello
di sensibilizzare la comunità nei confronti di
azioni sostenibili di riutilizzo e riciclo. A seguito
di questa riunione il vicesindaco Quaglini si
dice molto propositivo ed ottimista, “entro la
fine dell’anno il progetto partirà”.
13
FONTE NUOVA/MENTANA
venerdì 13 giugno 2014
Fonte Nuova torna al centrosinistra
Cannella stravince, è il nuovo sindaco
In giunta punterà su assessori di esperienza. Curiosità sui progetti “ereditati” da Di Buò
Il centrodestra sconfitto fa autocritica
Falcioni: uniti avremmo vinto noi
“Pagate le fratture interne. C’è il rammarico di non poter completare
le opere avviate. La nuova maggioranza? E’ quasi la stessa di Vittori”
A fianco Fabio
Cannella, nuovo
Con più di 6mila voti, oltre il
sindaco di Fonte
61per cento del totale, Fabio
Nuova. Nella
Cannella ha stravinto il ballotfoto sopra
momenti dei
taggio con Claudio Floridi e ha
festeggiamenti
restituito Fonte Nuova al cenper la vittoria
trosinistra.
elettorale
Dopo l’ottimo riscontro delle
primarie, per il veterinario di Santa Lucia un’ulteriore conferma di
grande consenso. Specialmente nella sua frazione, che tra l’altro avrà la
maggioranza dei rappresentanti in consiglio.
Per il nuovo primo cittadino - che curiosamente succede a suo zio
Graziano Di Buò - neanche il tempo di festeggiare, che già è tempo di
mettersi al lavoro per la composizione della giunta. In città è scattato il
toto assessori, ma per il momento l’unica indicazione che sembra certa
è che si punterà preferibilmente su assessori con esperienza sul territorio,
questo per velocizzare la fase di rodaggio amministrativo, inevitabile
dopo il cambio di guardia.
Il passo successivo sarà la valutazione di quei progetti “ereditati” dall’amministrazione Di Buò. Su tutti i programmi del Plus, che prevedono
una serie importante di opere sul territorio cittadino.
C’è curiosità invece per la realizzazione dei marciapiedi in via Palombarese.
Il progetto infatti è già finanziato ma la scelta di intervenire su entrambi
i lati della strada proposta dalla giunta Di Buò non era gradita dall’attuale
maggioranza, che spingeva piuttosto per il transito dei pedoni su un solo
lato. A questo punto non si escludono novità, che riaccenderebbero il
consiglio comunale, ma questa volta a parti invertite.
fm
in breve
● Mentana, ancora un caso
di cani abbandonati
Solo la scorsa settimana ai vigili urbani di
Mentana era arrivata la segnalazione di
sei cuccioli gettati da qualcuno all’interno
di un fosso poco distante da via Palombarese. Trascorsi pochi giorni il caso si ripete,
anche se le vittime dell’abbandono sono
stavolta due cani
adulti.
L’altra sera nuovamente un cittadino
si è rivolto alla polizia municipale per
segnalare che in
piazza Garibaldi
erano stati abbandonati due splendidi cani. Gli agenti si
sono recati sul posto dove alcuni testimoni
hanno raccontato che i cani erano stati
lasciati da un ragazzo con maglietta nera,
occhiali e pantaloni scuri, il quale subito
dopo sarebbe salito su un autobus diretto
a Roma.
Che batosta al ballottaggio, ve
l’aspettavate?
No, almeno non in queste proporzioni.
Vi siete dati una spiegazione?
Ha influito una serie di cause.
La prima?
E’ innegabile che abbiamo pagato
le fratture interne che si sono
aperte prima delle elezioni.
Sta ammettendo che sarebbe stato
meglio ricandidare Di Buò?
Assolutamente no. Sto dicendo
che sarebbe stato meglio che la
coalizione si presentasse compatta.
I risultati del primo turno hanno
dimostrato che la scelta di Claudio
(Floridi, ndr) è stata giusta.
In effetti al primo turno Forza
Italia era andata forse anche
oltre le aspettative.
Per questo la delusione è
stata ancora più grande.
Con l’apparentamento
pensavamo di farcela.
Va detto però che al
ballottaggio il Pd ha
preso più voti che al
primo turno. E’ evidente che ha ricevuto
il sostegno anche di
qualcuno che in precedenza aveva fatto
altre scelte. I grillini
insomma...
Cos’altro ha influito?
Forse anche l’immagine del nostro
candidato. Claudio è una persona
estremamente corretta, moderata
e dai modi pacati. Per vincere il
ballottaggio poteva essere più efficace un sindaco da battaglia.
Come Di Buò?
Come Di Buò, ma non Di Buò.
A Fonte Nuova si è parlato molto
dei suoi trasformismi politici: in
pochi mesi da Forza Italia a Ncd
e poi da Ncd nuovamente in Forza
Italia.
Una situazione che mi ha creato
un certo imbarazzo visto che in
tanti anni non avevo mai cambiato
partito. Ero uscito da Forza Italia
per seguire la linea del mio gruppo
in Regione. Il ritorno in Forza
Italia doveva servire per ricompattare il centrodestra e per vincere
le elezioni a Fonte Nuova.
Invece sarete in opposizione.
Non faremo opposizione a prescindere. Abbiamo il rammarico
di non poter completare le opere
avviate, ma se la nuova amministrazione deciderà di portarle
avanti avrà il nostro sostegno.
Che pensa del nuovo sindaco?
In consiglio non ha mai brillato. Tuttavia mi dicono sia
una brava persona e questo
è già un buon inizio.
E della nuova maggioranza?
Mi sembra sia stato fatto
un passo indietro. C’è molto della vecchia amministrazione Vittori con
un’aggiunta di inesperienza. Staremo a vedere.
In strada col megafono “Addio maestra,
per riprenderci Mentana ci mancherai tanto”
Il coordinatore locale Pd Andrea Ciccolini:
“Incontrare la gente in strada, la nostra
arma per liberarci del malgoverno Lodi”
Le mamme della scuola di Castelchiodato
e le colleghe ricordano Alessandra Prandelli
“Aveva un cuore grande e aiutava tutti”
“Se servirà scenderemo in piazza con il megafono: non possiamo
continuare a subire il malgoverno dell’amministrazione Lodi”. Il
coordinatore del Pd di Mentana Andrea Ciccolini chiama a raccolta il popolo democratico:
“L’esito delle europee ha confermato che Mentana ha voglia di
cambiare. - spiega - L’ottimo risultato ottenuto accentua però l’insofferenza nei confronti di amministratori eletti con i voti del Partito
democratico ma che oggi garantiscono i numeri a un’incapace amministrazione di centrodestra.
Stiamo lavorando bene in consiglio e a livello di partito: continueremo a scendere nelle strade per incontrare i cittadini e illustrare loro tutto ciò che c’è da cambiare, a cominciare dalla volontà di Lodi di privatizzare le farmacie”.
Viveva a Santa Lucia. Era arrivata tanti anni fa dall’Australia e
dal 1998 insegnava religione ai bambini delle classi elementari
di Castelchiodato e catechismo alla parrocchia di Santa Lucia. In
tanti la conoscevano e lunedì mattina hanno ricevuto la brutta notizia: la maestra Alessandra Prandelli, 50 anni, si era arresa a una
terribile malattia con la quale combatteva silenziosamente da due
mesi. “Era una persona speciale. ricorda una delle mamme - Mi colpiva la sua capacità di aiutare sempre tutti. Ci mancherà”. “Abbiamo
iniziato a insegnare lo stesso anno e fra noi si era creato un
legame forte. Ma con Alessandra era facile. - ricorda con commozione la maestra Mariangela. Che posso dire di lei, è semplicemente la persona più buona che ho mai conosciuto”.
SPORT
14
venerdì 13 giugno 2014
Nuova Tivoli Calcio 1919
sport in breve
E’ Sabucci il direttore sportivo
Dopo mister Tavani annunciato anche l’incarico dirigenziale
L’ex direttore
sportivo del
Cerreto, Giuseppe
Sabucci (sopra),
approda alla
Tivoli Calcio 1919
ALESSANDRO GALASTRI
La Tivoli Calcio 1919, dopo l’ufficializzazione di
Tavani sulla panchina amarantoblù, annuncia di aver
ingaggiato Giuseppe Sabucci come nuovo direttore
sportivo. La scelta della società è ricaduta su di lui,
non solo per la sua professionalità e per la sua esperienza nel mondo del calcio, ma soprattutto per l'entusiasmo e la determinazione che ha mostrato sin
dai primi contatti con la società. Una vita trascorsa
nel calcio, Sabucci per anni è stato direttore sportivo
del Cerreto, squadra che ha contribuito ad arricchire
grazie alla sua competenza e alle sue doti umane,
universalmente apprezzate da tutti coloro che hanno
avuto la fortuna di poter lavorare al suo fianco.
Per quanto riguarda il mercato di riparazione, si
parla di un possibile accordo con Andrea Salvati,
anche se il giocatore appare ancora indeciso sul
proprio futuro. Un nome che fa sognare i tifosi, per i
suoi vecchi trascorsi nella vecchia Tivoli Calcio 1919
negli anni d'oro della C2 di Patron Caucci, precisamente
nella stagione 2003-2004.
● Villalba, D’Aniello non è più l’allenatore
Dopo l’entusiasmante stagione che l’ha visto
aggiudicarsi il Girone E di Prima Categoria,
le strade del Villalba e dell’allenatore Luigi
D’Aniello si separano. Diversità di vedute
sulle strategie future, ecco le motivazioni di
un addio improvviso. La società dei presidenti
Scrocca e D’Autilia sta vagliando una rosa di
candidati per ripartire con un nuovo progetto
tecnico che, nelle intenzioni della proprietà,
vuole essere ambizioso nel nuovo campionato di Promozione. Il nome più vicino accostato alla società è quello di Mauro Bencivenga, per tanti anni allenatore delle
formazioni giovanili della Roma e successivamente tecnico di Pomezia e Palestrina.
● La Martial Academy allo Sport Village
Un’associazione sportiva che si dedica alle arti marziali, è la Martial Academy, presente in questi giorni all'interno dello Sport Village di Guidonia,
per dare la possibilità a tutti di cimentarsi nelle discipline di combattimento.
I fondatori sono Andrea Rubeis, istruttore Taekwondo e di Allenamento
Funzionale, e Carlo Papili, istruttore Krav Maga, difesa personale e cintura
nera 1°DAN di Taekwondo. I due giovani trentenni, entrambi di Guidonia,
vantano già una preziosa esperienza nel campo. Oltre alla presenza fissa
allo Sport Village di Guidonia, con l’apertura al pubblico per gli allenamenti
tutti i martedì dalle 20 alle 21 e 30, e tutti i giovedì dalle 21 e 30 alle 23,
i corsi di Taekwondo di Andrea Rubeis si terranno a partire dal mese di
settembre presso il centro sportivo “La Piramide” di Guidonia, mentre
quelli di Krav Maga difesa personale di Carlo Papili riprenderanno sempre
presso la K.S.A. Nike di Guidonia. I due istruttori sono in continuo aggiornamento e puntano su un insegnamento qualitativo e aperto a persone
di ogni età. Tramite l’associazione Martial Academy e attraverso la loro
comprovata esperienza ai massimi livelli, Andrea e Carlo si prefiggono di
organizzare stage e manifestazioni per far avvicinare le persone a questo
tipo di metodo, talmente efficiente che gli stessi partecipanti difficilmente
lo abbandonano una volta provato.
CULTURA & TEMPO LIBERO
15
venerdì 13 giugno 2014
Emilio Stella, 30enne
cantautore romano, in
un’immagine tratta dal
suo ultimo video
“Capocotta non è
Kingston”
Sapore di mare a Tivoli
Emilio Stella, viaggio nei ritmi dell'estate
Apre la stagione live all’enoteca Gadì: raggae e il tormentone Capocotta non è Kingston
CAROLINE LATINI
P
rendere ritmi raggae incalzanti,
unirli a parole che evocano
immagini della vita da spiaggia
sul litorale romano, mescolare il tutto
con una spiccata autoironia e shakerare bene. Così nasce “Capocotta non
è Kingston” il cocktail musicale dell’estate, targato Emilio Stella. Il giovane
cantautore romano, porterà con la
sua musica una ventata di spensieratezza sulla scena tiburtina il prossimo 14 giugno, presso l’enoteca Gadì
di Tivoli. E se “Ostia non è Rio”, direttamente dal testo della canzone,
Tivoli avrà il suo angolo di Giamaica
sabato sera, rigorosamente prima la
partita Italia-Inghilterra, grazie alla
semplice forza di voce e chitarra.
Già definita sulla rete come il tormentone dell’estate, con oltre 67mila
visualizzazioni in pochi giorni sul
canale Youtube dell’artista, la canzone
si presta a diventare la bandiera della
stagione estiva romana. Ad aiutare
certamente anche il clima goliardico
e ironico del video tra le dune di
Ostia e Torvajanica, con volti conosciuti del panorama tiburtino tra le
fila di amici improvvisati attori. “L’idea
è nata per gioco, in un giorno di
Emilio Stella
intraprende la
sua carriera
musicale tra
concerti live e
tanta gavetta,
fino a
conquistare nel
2010 il premio
della critica al
Live Musik
Festival di
Ladispoli. In
questi anni
rafforza il suo
repertorio, incide
un disco
autoprodotto che
arriva sui
maggiori palchi
della capitale.
Partecipa al “No
B Day2” e apre i
concerti di
Alessandro
Mannarino e
L’Orchestraccia.
mare tra amici – racconta Emilio poi però l’ho elaborata e chiesto consiglio a Diego Castaldi, produttore
artistico e musicista reggae. Non ci
aspettavamo tutta questa attenzione,
è stata una bella sorpresa, ma ne siamo contenti perché è ciò che in fondo
speravamo”. Una scaletta ancora tutta
da decidere quella di sabato, come
confessa il musicista originario di
Velletri ma vissuto e cresciuto nei
quartieri popolari di Pomezia, altra
periferia romana raccontata in alcune
canzoni del suo primo album “Panni
e Scale”.
“Sicuramente il brano 'Alle case popolari' è uno dei più conosciuti del
mio primo esperimento autoprodotto
e cercherò di trasmettere questo carattere popolare romano anche al
mio prossimo disco, con personaggi
e storie che animano il mondo in cui
vivo”. E se si chiede quale ambizione,
dopo il successo del singolo da poco
pubblicato, il primo pensiero è rivolto
al teatro e alla speranza di trasformare
questo progetto in qualcosa di più
grande. Partendo dal basso per arrivare
sempre più in alto, nel frattempo si
balla sulle note di Emilio Stella, sognando le dune e il rumore del mare.
Rock Night live al Dissesto Musicale
Due formazioni locali e ospiti dai volti noti per la serata di venerdì 13 giugno al Dissesto di via del Barco a Tivoli Terme. In
scena i Musaika, formazione di rock italiano indipendente della Valle dell’Aniene, dal carattere mutevole, meglio noti
tempo fa come Dorsum cloos, ma animati da tanta passione e amore per le sette note. A far loro da cornice musicale
alcune guest star del panorama musicale tiburtino, tra questi Andrea Cauduro di Von Datty, ma anche Gabriele Proietti,
chitarrista de Le Mura e volto ignoto del progetto Lock n Stock che si cimenterà con Cristian Crocetti nel tributo ai
Coldplay e Radiohead sotto il nome di Midnight. Il tutto in perfetto stile dissestato, tra boccali di birra, qualche pacca
sulla spalla e tante risate. Inutile andare lontano, la buona musica si fa in casa.
Elisabetta Di Maddalena
L’oroscopo di Psiche
ARIETE ♥♥♥
Inutile sforzarvi di capire cosa
state sbagliando, piuttosto rileggetevi la teoria sull’effetto farfalla.
Scoprirete che anche minime variazioni possono creare variazioni
sostanziali nel comportamento a
lungo termine in un sistema.
GEMELLI ♥♥
Il tempa inesorabile, sembrava ieri
la prima manifestazione contro
l’omofobia. Eppure il Gay pride festeggia quest’anno 20 anni. Incredibile vero? Senza riflettere un secondo di troppo passate all’azione,
il tempo stringe.
LEONE ♥♥♥♥
La vostra vita sta prendendo una
piega inaspettata, anche se cosi
non sembra, potrebbe capitarvi
qualcosa di totalmente sconvolgente. Un po’ come quando “appiopparono la santità” a Padre Maronno. Mica male.
BILANCIA ♥♥
Ve lo ricordate il film anni '90 Sliding Doors? Ecco dimenticatelo. I
vostri continui dubbi vi rendono
poco pratici e finite per agire a casaccio.L'amore non è lì dove lo credete. Uscite a fare shopping, le vetrine nascondono occasioni.
SAGITTARIO ♥♥
Se Il mantello dell’invisibilità di
Harry Potter è uno strumento utile,
ricordate però che il piccolo mago
aveva un coraggio da leoni nel trattare il terribile avversario Voldemort. Spesso nel fuggire si fa peggio per sé stessi.
ACQUARIO ♥♥♥♥♥
Anche le makeup artist più famose
lo dicono, Clio lo consiglia ad ogni
suo video su Youtube: la cura della
pelle è il primo passo per un buon
risultato. Applicate questo sano
principio a ogni aspetto della vostra persona e sarete radiosi.
TORO ♥♥♥
Se aspettate che il cambiamento
arrivi nelle vostre vite improvviso
come l’abdicazione di Juan Carlos
di Spagna, fate male. Puntate sulla
determinazione della neo regina
Letizia Ortiz. Le favole esistono ma
ci vuole coraggio e determinazione.
CANCRO ♥
Il vostro sentimentalismo nei prossimi giorni toccherà apici mai visti,
fate attenzione alla scelta musicale di sottofondo, un Gigi D’Alessio dell’ultima ora potrebbe irrimediabilmente rovinare una bella
serata. A meno che non sia una
fan della Tatangelo.
VERGINE ♥♥
Provate a immaginare che emozione si prova a ritrovarsi soli in un
grande spazio tra centinaia di tifosi
romanisti e centinaia di tifosi laziali
dall’altro, e voi con la maglia del
Milan! Più o meno questo è il vostro stato d’animo in questo periodo.
SCORPIONE ♥♥♥♥
Hai davvero scelto la strada della
sregolatezza, nessuno riuscirà a
fermare il tuo week end da Paura e
delirio a Las Vegas. Certo il finale
lascia perplessi, ma in fondo l’importante è il viaggio e non la destinazione, giusto?
CAPRICORNO ♥♥♥♥
Avete presente il film L’amore non
va in vacanza? Una commediola
romantica con un fichissimo Jude
Law ai tempi d’oro, ecco prendetelo come spunto di partenza per
quest’inizio estate.
Le sorprese sono dietro la porta, al
campanello
PESCI ♥♥♥
Jovanotti l’ha cantata su una zattera in mezzo al mare cristallino,
“voglio andare a casa, ma la casa
dov’è?” e la sua risposta è quella
che anche voi cercate… “il posto
dove posso stare con te”.
Ditelo, senza aver paura.