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SOLUZIONI INTERMODALI PER
IL TRAFFICO MERCI TRANSALPINO
© European Academy Bolzano (Mathias Wagner)
© RVDI Regional Association Donau-Iller
Obiettivi del progetto
TRANSITECTS
Soluzioni comuni per i “nodi del traffico alpino”…
La congestione del traffico stradale è in rapido e costante aumento, comportando
problemi sui corridoi viari che attraversano l’arco alpino. Ne consegue un urgente
bisogno di incentivare soluzioni di trasporto alternative alla strada.
Il trasporto merci su ferrovia è una valida alternativa, oggi non ancora sufficientemente
utilizzata, a causa di diversi fattori economici, logistici e culturali. Per rendere più
agevole, ecocompatibile ed efficiente il collegamento fra le regioni alpine, il trasporto
ferroviario dovrebbe essere promosso più intensamente, soprattutto sulle principali
rotte di transito.
Il traffico attraverso le Alpi collega e interessa numerosi Paesi e regioni: un’intensa
cooperazione transnazionale tra le regioni interessate costituisce pertanto la base per
lo sviluppo di soluzioni sostenibili. Nel progetto TRANSITECTS i partner italiani,
tedeschi, austriaci e sloveni lavorano insieme per proporre e sviluppare concrete
alternative al trasporto su strada, sia nella regione alpina che all’interno della rete
transeuropea di trasporto.
… offrendo e promuovendo adeguate alternative al trasporto su strada
Il progetto mira ad incrementare l’attrattività del trasporto merci ferroviario presso gli
operatori logistici e tutti i potenziali utenti del ferro merci, comprese le piccole e medie
imprese del settore del trasporto su strada. La gamma dei servizi ferroviari sarà
ampliata, così come saranno proposte soluzioni per migliorare l'efficienza dei centri
intermodali.
TRANSITECTS promuove il passaggio dal trasporto stradale a quello ferroviario.
Stakeholder del settore della logistica, decision makers pubblici e altri attori cooperano
per promuovere e discutere, anche attraverso le azioni condotte parallelamente da
altri progetti europei, nuovi approcci sostenibili.
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TRANSITECTS aiuterà a ridurre la congestione del traffico lungo i corridoi stradali e il
conseguente impatto negativo sull’ambiente. Un modello ambientale dimostrerà gli
effetti positivi delle misure adottate.
© RVDI Regional Association Donau-Iller
Sviluppando il trasporto intermodale
non accompagnato
Dalla teoria…
Il progetto sviluppa nuovi prodotti per il trasporto intermodale non accompagnato, al
fine di trasferire il traffico merci dalla strada alla ferrovia.
Le rotte principali del traffico merci sono state investigate tramite un’analisi originedestinazione basata sui più recenti studi europei sul traffico alpino. Sono state definite
nuove possibili connessioni di trasporto intermodale. L'indagine ha coinvolto operatori
della logistica e del trasporto, operatori ferroviari, di navigazione e autorità portuali, al
fine di migliorare i servizi esistenti e crearne di nuovi. Supportati da questo contatto
diretto con il mercato, i nuovi servizi saranno definiti in accordo alle reali necessità degli
operatori.
… a soluzioni concrete
Tra le possibili connessioni, è stata analizzata la domanda di trasporto tra l’area
metropolitana di Milano e il Baden Württemberg, verificando la possibilità di
connettere la Germania con i porti liguri. Altri progetti pilota riguardano gli assi
Mantova - Norimberga, Trieste - Monaco di Baviera – Ulm, così come gli assi
Lombardia - Europa dell’est e Berlino/Brandeburgo - Porti adriatici.
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© IPG
Aumentare le opportunità per il trasporto
intermodale accompagnato
Imparando dal passato…
Insieme a soluzioni di trasporto non accompagnato, il progetto sviluppa nuove
soluzioni per il trasporto intermodale accompagnato. Insieme alla mitigazione degli
effetti negativi sull’ambiente e alla promozione dell’intermodalità, queste attività
contribuiranno allo sviluppo dell’integrazione modale fra strada, ferrovia e vie d’acqua.
Inoltre, le attività del progetto supporteranno un forum di discussione stabile per gli
operatori della logistica e dei terminal per migliorare l’integrazione tra i porti marittimi e i
terminal intermodali terrestri.
Negli ultimi anni, tecniche quali la RoLa (Autostrada Viaggiante) – che permette di
caricare su treno i camion accompagnati dall'autista – sono integrate da numerose
altre soluzioni per sviluppare nuove tecniche di movimentazione orizzontale delle
merci. Scopo di queste tecniche è offrire una più ampia gamma di opportunità agli
imprenditori che non possono usare il trasporto intermodale non accompagnato, a
causa di ridotti o non frequenti volumi di merci da trasportare.
Principali attività:
• analisi socioeconomiche, di mercato e tecniche;
• identificazione di nuovi prodotti intermodali;
• sviluppo di business plan aziendali e di strategie di mercato;
• nuove connessioni ferroviarie dirette.
… per offrire servizi migliori
I partner del progetto svilupperanno e miglioreranno i servizi intermodali tra:
Lombardia - Austria/Est Europa; Lombardia – Baviera - Baden-Württemberg; Friuli
Venezia Giulia - Est Europa; Slovenia - Germania/Austria.
.
Per realizzare queste attività, è stata analizzata la domanda di trasporto sulle principali
rotte transalpine, nonché l’offerta di trasporto (infrastrutture, servizi e operatori) nelle
regioni interessate. Sulla base di queste analisi sono state definite le potenzialità per lo
sviluppo di nuovi servizi o il miglioramento di quelli esistenti.
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Sviluppando uno specifico
modello ambientale
Una metodologia per valutare i risultati…
E’ stato sviluppato uno specifico modello per valutare l’impatto sull’ambiente dei nuovi
servizi ferroviari.
Il modello combina la tipica struttura di assegnazione del traffico con tecniche del
modello di dispersione. E’ così possibile valutare le emissioni di anidride carbonica
10) lungo i percorsi selezionati.
(Co2.), ossidi di azoto (NO.x) e polveri sottili (PM..
Per simulare l’impatto dei nuovi servizi di trasporto su ferro attraverso le Alpi, il modello
è applicato a differenti scenari e calcola caso per caso l’impatto specifico sul territorio.
… non solo sul mercato ma anche sull’ambiente
Seguendo questa metodologia è possibile affinare le conoscenze sulle caratteristiche
dei modelli di valutazione ambientale (quali i Programmi Corinair-Copert 5 e HBEFA
riguardanti ad esempio i coefficienti di valutazione delle unità di emissione per tipo di
veicolo, le relazioni fra modelli funzionali e ambientali o i parametri di equivalenza per
la valutazione delle unità trasportate).
Facendo riferimento a specifici treni pilota, il modello stimerà la riduzione di emissioni
rispetto al trasporto su strada.
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© RVDI Regional Association Donau-Iller
© Regione Veneto
Coordinamento con la rete dei
trasporti europea
Le Alpi sono una delle principali aree di transito nella rete dei trasporti europea. Assi
non meno importanti, quali ad esempio i corridoi Adriatico - Scandinavia o Adriatico –
Mar Baltico, attraversano la regione alpina. Considerato che i flussi di traffico
transalpino connettono ed interessano un gran numero di Paesi e regioni dentro e fuori
lo Spazio Alpino, i punti critici del traffico divengono problemi comuni. Pertanto, solo la
collaborazione fra Stati e regioni pone le basi per lo sviluppo di soluzioni di trasporto
sostenibili, costruendo strutture di cooperazione transazionale all’interno della regione
alpina…
…e in un contesto trans-europeo
Data l’importanza del ruolo dell’area Alpina nella rete di trasporto europea, soluzioni
logistiche affidabili per il traffico merci transalpino devono essere inserite in un
contesto europeo complesso e multidisciplinare.
TRANSITECTS coinvolge partner dentro ed oltre lo Spazio Alpino in un approccio
trasnazionale (INTERREG IV B) sullo sviluppo dei trasporti sostenibili. Inoltre, il
progetto sviluppa una piattaforma di cooperazione fra progetti europei correlati; in
particolare vengono stabilite forti connessioni con i progetti SoNorA, SCANDRIA,
BATCo - relativi ai corridoi Sud - Nord - e con i progetti AlpCheck2 e iMONITRAF! che
mirano alla riduzione e riorganizzazione del trasporto sulle strade alpine. In un intenso
processo di scambio, che comprende ad esempio workshop pubblici con
amministratori, politici ed economisti, si sviluppano idee per rendere la rete di trasporto
europea più ecologica ed efficiente.
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Istituzioni partner
Italia
Ministero dell’Ambiente, della
Tutela del Territorio e del
Mare
www.minambiente.it
A.L.O.T. s.c.a r.l. - Agenzia
della Lombardia Orientale per
i Trasporti e la Logistica
www.alot.it
Unioncamere Veneto
www.ven.camcom.it
Regione Lombardia - Direzione
Generale Commercio, Turismo e
Servizi
www.commercio.regione.lombardia.it
Regione Veneto
www.regione.veneto.it
Regione autonoma Friuli Venezia
Giulia - Direzione Centrale
Infrastrutture, Mobilità, Pianificazione
Territoriale e Lavori Pubblici
www.regione.fvg.it
EURAC – Accademia
Europea di Bolzano
www.eurac.edu
Austria
Ministero dei Trasporti,
dell’Innovazione e della Tecnologia
- Dip. Trasporto Combinato
www.bmvit.gv.at
Governo della Carinzia – Dip.
Affari economici ed
infrastrutture
www.ktn.gv.at
Governo della Città di
Salisburgo - Dip. Traffico e
Trasporto pubblico
www.salzburg.gv.at
Governo del Tirolo - Dip.
Traffico
www.tirol.gv.at
Germania
Centro per la competenza
tecnica sulla logistica
(COORDINATORE)
www.lkzprien.de
Associazione tedesca per
l’housing, lo sviluppo urbano
e spaziale (LEAD PARTNER)
www.deutscher-verband.org
Dipartimento statale per la
pianificazione comune di
Berlino e Brandeburgo
www.gl.berlin-brandenburg.de
Associazione regionale
Donau-Iller
www.rvdi.de
Corporazione per lo sviluppo
economico della regione di
Stoccarda
www.wrs.region-stuttgart.de
Slovenia
Ministero dei Trasporti
www.mzp.gov.si
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© Regione Veneto
Per ulteriori informazioni contattare:
Antonella Prete
[email protected]
Telefono: 02 6765 4695
Giovanna Bassi
[email protected]
Telefono: 02 6765 5220
LEAD PARTNER
Judith Artmann
[email protected]
T: +49 (0)30 206132557
www.deutscher-verband.org
Sonia Amelotti
[email protected]
Telefono: 02 6765 5332
Luca Legnani
[email protected]
Telefono: 02 6765 5159
www.commercio.regione.lombardia.it
www.transitects.org