COMUNE DI MURAVERA PROVINCIA DI CAGLIARI PROPOSTA DI VARIANTE AL PIANO DI ASSETTO IDROGEOLOGICO DEL COMUNE DI MURAVERA NEL TERRITORIO DEL BACINO IDROGRAFICO “ CANALE DELLE ACQUE ALTE “ ALLEGATO N. 1 RELAZIONE GENERALE I Professionisti Incaricati Dott. Geol. Gianfranco Piras Dott. Ing. Alberto Stochino -1- 1.1 PREMESSA I sottoscritti Dott. Ing. Alberto Stochino iscritto all’Albo degli Ingegneri della provincia di Nuoro al n° 387 e Dott. Geol. Gianfranco Piras iscritto all’albo dei Geologi della Sardegna al n° 50, domiciliati presso i propri studi professionali rispettivamente in via Marconi 44 08045 Lanusei e in Piazza Virchow n°2 09121 Cagliari, hanno ricevuto dall’Amministrazione Comunale di Muravera l’incarico per uno studio di variante al Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico (PAI) attualmente in adozione, con riferimento al corso d’acqua del Canale delle Acque Alte compresi nel territorio comunale. Tale variante potrà essere richiesta dall’Amministrazione in funzione dell’art.37 del TITOLO IV Varianti ed aggiornamenti del PAI ( Art. approvato con Del. 54/33 del 12/2004). I bacini idraulici oggetto dell’incarico sono quelli del Canale delle Acque Alte, dalla via Quattro Venti fino alla confluenza con il rio Foxi Predionnas. Relativamente al rischio geomorfologico, cosi’ come indicato nella relazione geologica non vengono apportate variazioni alle perimetrazioni del rischio geomorfologico confermando conseguentemente la Perimetrazione del rischio geomorfologico del PAI vigente, cosi’ come riportato nelle tavole n. 9,10,11 alla scala 1:10'000. Pertanto il presente lavoro riguarderà soltanto la variante al PAI per quanto concerne il rischio idraulico. 1.1.1 PIANO ASSETTO IDROGEOLOGICO COMUNE DI MURAVERA La necessità di programmare interventi di Pianificazione urbanistica nel territorio oggetto di studio, e soprattutto per completare l'analisi d'insieme dei corsi d'acqua già studianti nel PAI vigente, ha indotto l'Amministrazione Comunale di Muravera ad intraprendere uno studio di dettaglio del Rischio Idrogeologico ed Idraulico, in particolare nelle aree circostanti l'alveo del Canale delle Acque Alte e le aree a ridosso del canale stesso. Infatti di recente sono stati ultimati i lavori di sistemazione idraulica del rio Sant'Anna e del Rio Funtana Montis, e per effetto delle mitigazioni indotte da questi interventi si prevedono un alleggerimento delle condizioni di rischio idraulico nelle aree circostanti i corsi d'acqua e la zona a valle compresa tra la via Roma e la via Sarrabus. In queste aree l'aggiornamento del PAI a firma degli Ingg. Marco Salis e Giulio Barbieri prevedeva, sulla base della cartografia -2- 1:10000, una zona di esondazione a rischio Ri4 derivante dai canali a monte del centro abitato, e una zona , classificate in zona a rischio Ri3 a valle del canale acque alte fino agli argini del Flumendosa. Infatti le problematiche dell'area in oggetto sono legate principalmente alla mutua influenza tra il corso d'acqua del canale delle acque alte ed i canali dei bacini a monte del centro abitato, (sponda idraulica destra) e non si tiene conto del' influenza che una eventuale esondazione del Flumendosa potrebbe esercitare sul centro abitato. 1.1.2 PIANO URBANISTICO Il piano vigente classifica la zona oggetto di intervento nelle zone A, B, D S mentre la restante parte in sponda sinistra ricade in zona E. 1.1.3 CENSIMENTO INTERVENTI DI SISTEMAZIONE IDRAULICA ESEGUITI NELL'AMBITO DEI BACINI IDROGRAFICI TRIBUTARI DEL CANALE DELLE ACQUE ALTE NEL COMUNE DI MURAVERA. Interventi eseguiti Negli anni passati sono stati eseguiti degli interventi di sistemazione idraulica concentrarti prevalentemente nei tratti a monte del Canale delle Acque Alte ed in particolare sono stati eseguiti degli interventi sul rio Sant'Anna, sul rio Funtana Montis, rio San Leonardo con finanziamenti diversi, concessi attraverso la Misura 1,3 Bando Por 2001-2006 Interventi sul suolo. Altri interventi sono stati eseguiti sotto regia del Consorzio di Bonifica che ha riguardato l'inversione del canale delle acque Alte dalla via Quattro venti verso l'incrocio con Villaputzu attualmente in fase di ultimazione e sul rio Niu Crobu e nella parte del canale delle acque alte compresa tra la confluenza con il rio Niu Crobu e il rio Foxi Predionnas. Attualmente sono oggetto di progettazione gli interventi che interessano i bacini del rio Santa Lucia, rio sa Matta 1,2,3,3a,4 ed la parte del Bacino del rio Niu Crobu a monte dell'intervento del consorzio di Bonifica sul rio Niu Crobu stesso. In allegato sono riportate le schede degli interventi già realizzati e le documentazioni autorizzative e i certificati di Collaudo delle opere in oggetto. 1.2 FINALITA E MOTIVAZIONI DELLO STUDIO Precipuo scopo dell’incarico conferito è quello di valutare una più realistica -3- perimetrazione delle aree a rischio idraulico rispetto a quelle attualmente individuate dal P.A.I. con particolare riferimento allo studio del regime idraulico del Canale delle acque alte e l'influenza del canale nelle aree limitrofi. 1.3 PROCEDURE ED ANALISI Sulla scorta delle fotografie aeree, della cartografia con scala massima al 10'000, dei rilievi aerofotogrammetrici con scale di dettaglio fino al 2.000 aggiornati all’anno in corso, nonché in base ai rilievi topografici di dettaglio del canale delle acque alte e delle opere d'arte relative, fornite dall'Amministrazione Comunale si è potuta realizzare una rappresentazione plano-altimetrica del territorio con un alto grado di precisione. L’ausilio di idonei supporti informatici ha infine consentito di ottimizzare la gestione dei dati raccolti. È stata effettuata l’analisi idrologica (Allegato 2) volta alla definizione della piena di riferimento la cui stima è stata condotta per i tempi di ritorno indicati dal P.A.I. Tale analisi è stata svolta utilizzando le portate indicate nel PAI vigente che interessano tutti i corsi d'acqua tributari del Canale delle Acque Alte. I risultati delle elaborazioni hanno condotto alla formulazione grafica delle sezioni e dei profili idraulici identificativi dei livelli di piena. I risultati sono stati infine riportati planimetricamente identificando le superfici interessate dalle piene nelle aree per le quali la relativa quota altimetrica è tale da essere inferiore al battente d’acqua stimato per la piena. Ciò, in analogia con le carte allegate al P.A.I., è dettagliatamente riportato nelle apposite tavole grafiche (cfr. Tavv. 3 e 4 per le aree inondabili ) in cui differenti colori individuano le aree a diversa classe di pericolosità o rischio . Queste carte, come pure la altre allegate, sono georeferenziate secondo standard idonei alle elaborazioni del SIT della Regione Sardegna . 1.4 RISULTATI DEI CALCOLI E CONFRONTI Come illustrato in dettaglio nella Relazione Idrologica si è stabilito di utilizzare i -4- valori di portata di piena derivanti dallo studio del PAI vigente a cura dei Proff. Giulio Barbieri e Marco Salis. 1.5 LE PERIMETRAZIONI ADOTTATE E IN VARIANTE Il confronto fra le superfici indicate dal P.A.I. Vigente come pericolose e quelle invece ricavate dal presente studio, ha evidenziato la fondatezza della ipotesi di una diversa perimetrazione del rischio dovuto questo principalmente all'effetto degli interventi di mitigazione eseguiti in questi ultimi anni. Infatti l'analisi scaturita dallo studio idraulico del canale delle acque alte, evidenzia come fondamentale l'intervento di inversione del tratto di canale tra la via QuattroVenti , verso l'abitato di Villaputzu (intervento Ing Marco Avignione e Più). Con questo intervento sono state deviate portate rilevanti, corrispondenti alle portate del rio San Leonardo, rio Masala 1, rio Masala 2, cosi' come risulta dalla tabella seguente. L'intervento di mitigazione sul rio Sant'anna e sul rio Funtana Montis, cosi' come risulta dagli elaborati progettuali, evidenzia una notevole diminuzione del rischio idraulico nelle aree attigue il canale Sant'Anna e rio Funtana Montis, nella via Roma e nelle aree comprese tra la via Roma e la via Sarrabus. Per quete zone si prevede una riduzione del rischio idraulico rispetto a quello previste dal PAI vigente La situazione attuale del Canale delle Acque Alte tra la via Quattro Venti e il rio Foxi Predionnas, è fortemente condizionata dalla presenza delle ostruzioni dei diversi ponti presenti nel canale. Inoltre la presenza dei ponti, e la conseguente perturbazione che essi stessi esercitano sul deflusso delle acque nel canale, (profili di rigurgito a monte del ponte) induce un effetto negativo sul deflusso dei canali laterali del canale delle acque alte, con una riduzione dell'efficienza idraulica rispetto a quelle calcolate in progetto (dei singoli interventi realizzati) ed effetti di rigurgito nei canali laterali stessi, con conseguente rischio esondazione dalle griglie o pozzetti che interessano la viabilità comunale nei tratti compresi tra la via Roma e la via Sarrabus. In corrispondenza dei ponti, più precisamente a monte di essi, si verificano zone di esondazione che consentono all'acqua di allagare le aree attigue alla via Sarrabus in sponda destra e la zona agricola in sponda sinistra. Sulla base delle indicazioni desunte dalle elaborazioni di simulazione di onda di piena si evidenzia che la zona maggiormente colpita dagli allagamenti sono quelle in corrispondenza del rio Sant'Anna -5- (ponte 2 via Giardini), e la zona a monte del ponte 2, la zona a monte dell'immissione del rio Funtana Montis (del ponte 4 via dei Platani) e la zona attigua della via Gramsci e la via Sarrabus e via dei Platani. Infatti in quest'area l'esondazione è dovuta all'effetto concomitante dell'influenza che il canale delle acque alte esercita sui deflussi del canale in via Gramsci e del rio Funtanta Montis , canali questi ultimi collegati da una soglia sfiorante, che permette all'acqua rigurgitata dal rio Funtana Montis di scorrere nel canale sulla via Gramsci e di immettersi di nuovo nel canale delle acque alte. Le immissioni sotto battente non consentono alle acque dei canali di defluire con efficienza per cui si generano dei profili di rigurgito che determinano lungo strada ( su cui insistono i canali) delle fuoriuscite dai tombini o griglie con conseguente allagamento della sede stradale. Inoltre la presenza del ponte 4(via dei Platani) e del ponte 5 (prosecuzione via Gramsci), determinano dei profili di rigurgito che favoriscono allagamenti sia in sponda destra che in sponda sinistra. Situazioni di profili di rigurgito sono evidenziate anche in prossimità del ponte 6 e del ponte 7, con esondazioni in sponda destra e sinistra. Particolare attenzione va posta in concomitanza dell'immissione del rio santa Lucia per effetto della quota di immissione, relativamente alta rispetto a quelle degli altri canali con la conseguenza che il deflusso e meno disturbato. Per quanto riguarda il rio Niu Crobu ed il tratto terminale del canale delle acque alte, compreso tra la confluenza del rio Niu Crobu e il rio Foxi Predionnas, esso è stato oggetto di intervento da parte del Consorzio di Bonifica e i risultati delle verifiche idrauliche sono positive anche per periodi di ritorno di 500 anni (in assenza di trasporto solido). Tuttavia l'intervento su rio Niu Crobu è stato completato solo parzialmente in quanto devono essere intrapresi degli interventi di mitigazione a monte del tratto dell'intervento del consorzio di Bonifica consistenti nella realizzazione di briglie frangi colata. Pertanto fino a quando non verranno realizzati quegli interventi si manterrà la valutazione del rischio idraulico già presente nel PAI vigente. Analoghe valutazioni dovranno essere fatte per gli interventi a monte del centro abitato sui bacini Sa Matta 1,2,3,4 e del rio Santa Lucia e Santa Lucia Serbatoio. In attesa della realizzazione delle opere di mitigazione in corrispondenza delle immissioni nei canali e dell'adeguamento degli stessi a sezioni idonee, e verificabili per i periodi di ritorno del PAI (50,100,200,500 anni), il rischio idraulico è fortemente connesso al rischio di colata detritica che può interessare la rete dei canali a monte del centro abitato (Bacini Sa Matta 1,2,3,4 , Santa Lucia Serbatoio e Santa Lucia, Rio Niu Crobu, rio Funtanedda Masala), con il conseguente intasamento della rete, la riduzione della efficienza idraulica e incremento del rischio connesso di allagamenti. Per queste aree si propone di mantenere la stessa -6- classificazione del rischio già adottata nel PAI vigente. Definita la carta della pericolosità (Tav. 3) e con l’utilizzo della Carta degli elementi a rischio di inondazione secondo il procedimento di calcolo del Rischio così come illustrato nella valutazione del Rischio, si è ottenuto l’elaborato di cui alla Tavola 4“ carta del Rischio Idraulico” in proposta di variante. -7- 1.6 VALUTAZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO La presente è parte integrante ed allegata allo studio di valutazione delle aree a rischio di esondazione ubicate nell’ambito del bacino idrologico del Canale delle Acque Alte nel Comune di Muravera. Analisi di Valutazione del rischio Idraulico Secondo la notazione usuale, il Rischio Idraulico, Ri , è definito come il prodotto di tre fattori secondo l'espressione: Ri = Hi x E xV 1. Ri = rischio idraulico totale, quantificato secondo 4 livelli riportati in Tabella 4, dove sono evidenziati gli estremi superiore delle classi. 1. Hi = pericolosità (natural Hazard) ossia la probabilità di superamento della portata al colmo di piena; V = vulnerabilità in accordo al DPCM 29/09/98 è ripartita in 4 livelli, pari a 0.02, 0.01, 0.005, 0.002, che corrispondono ai periodi di ritorno di 50, 100, 200 e 500 anni. 1.E = elementi a rischio; ai sensi del citato DPCM sono costituiti da persone e cose suscettibili di essere colpiti da eventi calamitosi. Ai fini del presente lavoro si classificano secondo la Tabella 6, nella quale ad ogni classe è stato attribuito un peso secondo una scala tra [0, 1]. •V = vulnerabilità intesa come capacità a resistere alla sollecitazione indotte dall’evento e quindi dal grado di perdita degli elementi a rischio E in caso del manifestarsi del fenomeno. • Ogni qualvolta si ritenga a rischio la vita umana, ovvero per gli elementi di tipo E4, E3 e parte di E2, la vulnerabilità, secondo quanto si evince dal DPCM, sarà assunta pari all'unità; per quanto concerne gli elementi di alto tipo occorrerebbe provvedere ad effettuare analisi di dettaglio sui singoli cespiti ma esse esulano dai limiti delle attività previste dal dispositivo di -8- legge e, pertanto, anche a tali elementi si attribuirà un valore di vulnerabilità ancora unitario. Rischio idraulico totale Classe Intensità Valore Descrizione degli effetti Ri1 danni sociali, economici e al patrimonio ambientale Moderato Ri2 Medio Ri3 Elevato Ri4 Molto elevato ≤ 0,002 marginali sono possibili danni minori agli edifici, alle infrastrutture e al patrimonio ambientale che non ≤ 0,005 pregiudicano l’incolumità del personale, l’agibilità degli edifici e la funzionalità delle attività economiche sono possibili problemi per l’incolumità delle persone, danni funzionali agli edifici e alle infrastrutture con conseguente inagibilità degli ≤ 0,01 stessi, la interruzione di funzionalità delle attività socio-economiche e danni rilevanti al patrimonio ambientale sono possibili la perdita di vite umane e lesioni gravi alle persone, danni gravi agli edifici, alle ≤ 0.02 infrastrutture e al patrimonio ambientale, la distruzione delle attività socio-economiche Elementi a rischio Classi Elementi E1 Peso Aree libere da insediamenti e aree improduttive; zona boschiva; zona agricola non edificabile; demanio pubblico non edificato e/o edificabile 0.25 Aree con limitata presenza di persone; aree extraurbane, poco abitate; edifici sparsi E2 Zona agricola generica (con possibilità di edificazione); zona di protezione ambientale, rispetto, verde privato; Parchi, verde pubblico non edificato; 0.50 infrastrutture secondarie Nuclei urbani non densamente popolati; infrastrutture pubbliche (strade statali, provinciali e comunali strategiche, ferrovie, lifelines, oleodotti, elettrodotti, E3 acquedotti); aree sedi di significative attività produttive (insediamenti artigianali, 0.75 industriali, commerciali minori); zone per impianti tecnologici e discariche RSU o inerti, zone a cava. Centri urbani ed aree urbanizzate con continuità (densità abitativa superiore al 20% della superficie fondiaria); nuclei rurali minori di particolare pregio; zone di completamento; zone di espansione; grandi insediamenti industriali e commerciali; E4 servizi pubblici prevalentemente con fabbricati di rilevante interesse sociale; infrastrutture pubbliche (infrastrutture viarie principali strategiche); zona discarica speciali o tossico nocivi; zona alberghiera; zona campeggi e villaggi turistici; beni architettonici, storici e artistici -9- 1.00 Gli elementi a rischio sono indicati nella Tavola 2, mentre nella TAVOLA 3 è indicata la Carta della aree inondabili e e nella TAVOLA 4 è indicata Carta della del rischio idraulico. 3.5.1 INDIVIDUAZIONE E PERIMETRAZIONE DELLE AREE A RISCHIO Analizzando i dati ottenuti dallo studio idraulico, occorre fare alcune puntualizzazioni circa l’effettivo beneficio ottenuto con gli interventi di mitigazione realizzati negli ultimi anni e successivi alla pubblicazione del PAI vigente. I benefici sono sensibili nella parte a monte della via Roma, in quanto gli interventi effettuati sul rio Funtana Montis e rio S. Anna consentono di raccogliere e incanalare le acque meteoriche che prima degli interventi defluivano incontrollate lungo le strade allagando le aree della parte pianeggiante compresa tra la via Roma e la via Sarrabus e il canale delle acque alte. Inoltre l’intervento di inversione della pendenza del canale delle acque alte dal Ponte 1 verso Villaputzu, ha consentito la diminuzione della portata idraulica di circa 20 m3 alleggerendo notevolmente il carico idraulico sul canale. Le aree oggetto di esondazione data la conformazione particolare del canale delle acque alte ( quota dell’argine in sponda destra mediamente superiore alla quota dell’argine in sponda sinistra) sono quasi esclusivamente ubicate in sponda sinistra, ad eccezione di alcune aree ubicate in sponda idraulica destra che sono di seguito identificate: - Area circostante il Ponte1, la via Roma nel tratto compreso tra la via Quattro Mori e la via Manzoni e la via Manzoni stessa: l’esondazione è causata dall’insufficienza della sezione idraulica del Rio Funtanedda Masala in prossimità della via Roma e del Ponte 1. - Area circostante la via Sarrabus compresa tra la via Manzoni e il Ponte 2, dovuta all’esondazione causata dal profilo di rigurgito dovuto al Ponte 2 a monte dell’immissione del rio S. Anna evidenziando l’insufficienza della sezione del ponte che determina una riduzione della sezione idraulica del canale, oltre all’inopportuna scelta dell’ubicazione dello sbocco del canale S. Anna sotto l’impalcato del ponte 2. - Area circostante la via Sarrabus, compresa tra il ponte 2 (via Giardini) e il ponte 4 via dei Platani, determinata dall’esondazione del canale per effetto del profilo di rigurgito dovuto alla presenza del ponte 4. - Area circostante la via Sarrabus, la via dei Platani, via Gramsci. La zona è soggetta ad allegamento dovuto principalmente di diversi fattori quali: o Il ponte 4 costituisce un restringimento della sezione del canale determinando - 10 - un profilo di rigurgito verso monte, che ostacola il deflusso del rio Funtana Montis. Su rio Funtana Montis si determina un profilo di rigurgito, fino allo sfioro ubicato in prossimità dell’incrocio con la via Gramsci. Il collettore ubicato nella via Gramsci drena, oltre alle acque del bacino di cui esso è tributario,le acque dello sfioratore del rio Funtana Montis. Il collettore di via Gramsci sbocca sotto l’impalcato del ponte 5, subendo a sua volta l’influenza del canale delle acque alte che ne limita il deflusso. Conseguentemente l’intera area, considerate anche le caratteristiche morfologiche (area più depressa) risulta soggetta ad allagamento. Le aree a monte del canale delle acque alte comprese tra il rio Santa Lucia, via Foscolo e fino al rio Niu Crobu, comprendenti le zone relative ai bacini del rio Santa Lucia, Rio Nuraghe sa Matta 1, rio Nuraghe sa Matta 2, compluvio Campo Sportivo, compluvio S.S. 125 e Niu Crobu, non sono state oggetto di studio in quanto sono vigenti le condizioni di rischio messe in evidenza dal vigente PAI. Inoltre l’Amministrazione Comunale ha affidato un incarico per la progettazione degli interventi di mitigazione del rischio idraulico a monte delle sezioni di consegna dei corsi d’acqua dei bacini su indicati. Sono state prese in considerazione tuttavia i corsi d’acqua citati ai soli fini di valutare le mutue interferenze con il canale delle acque alte e ovviamente il carico idraulico. Per effetto degli interventi di mitigazione del rischio idraulico eseguiti dal Comune sui Rii Funtana Montis e Sant'Anna, si evidenzia che il rischio di esondazione risulta mitigato riducendo la classe di pericolosità idraulica da Hi4 ad Hi2, con identica riduzione del rischio da Ri4 a Ri2 solo per le zone interessate da edificazione ed ubicate a valle della via Marconi. La viabilità cosi come indicata nella cartografia, è stata classificata in classe di pericolosità Hi3 e conseguente classe di rischio Ri3 in quanto sono possibili, durante eventi meteorologici intensi, delle fuoriuscite anche ingenti dalle grate e tombini , diventando le strade stesse vie di deflusso preferenziale delle acque. Nella zona limitrofa al canale acque alte, non soggetta ad esondazione diretta, si può verificare comunque un allagamento causato dal concentrarsi delle acque che scorrono lungo la viabilità per cui si è ritenuto in via cautelativa di estendere a queste zone la regolamentazione prevista dal PAI per le zone a rischio idraulico Ri2. In corrispondenza dei ponti, più precisamente a monte di essi, si verificano zone di esondazione che consentono all'acqua di allagare le aree attigue alla via Sarrabus in sponda destra e la zona agricola in sponda sinistra. Nella zona terminale del canale delle acque alte, compresa tra e la confluenza del rio Niu - 11 - Crobu, e la sezione terminale sul rio Foxi Predionnas nonché .del tratto terminale dei Niu Crobu fino al Ponte sulla S.S., 125 si osserva il corretto funzionamento idraulico dell’intervento effettuato dal Consorzio di Bonifica. Di seguito sono riportati i calcoli del valore del livello di rischio idraulico. AREA A MONTE CANALE ACQUE ALTE COMPRESA TRA LA VIA ROMA E LA VIA SARRABUS, Ri= Hi x Ei = 0,005 x1=0.005 = Ri2 Hi= 1/200=0.005 Ei= 1.00 (E4) AREA A MONTE CANALE ACQUE ALTE COMPRESA TRA LA VIA ROMA E LA VIA MARCONI Ri= Hi x Ei = 0,005 x1=0.005 = Ri2 Hi= 1/200=0.005 Ei= 1.00 (E4) VIABILITA' MONTE CANALE ACQUE ALTE COMPRESA TRA LA VIA ROMA E LA VIA SARRABUS , SU CUI INSISTONO I CANALI – RIO SANT'ANNA, CANALE VIALE EUROPA, RIO FUNTANA MONTIS, CANALE VIA GRAMSCI Ri= Hi x Ei = 0,005 x1=0.005 = Ri2 Hi= 1/200=0.005 Ei= 1.00 (E4) VALUTAZIONE DEL RISCHIO GEOMORFOLOGICO Dall’entrata in vigore del vigente Piano di Assetto Idrogeologico a firma degli Ingg. Giulio Barbieri e Marco Salis, non sono stati eseguiti nuovi interventi di mitigazione del rischio geomorfologico nel bacini che interessano i canali afferenti il Canale delle Acque Alte. Sono stati invece eseguiti, interventi di carattere idraulico che hanno adeguato i canali oggetto di studio alle portate previste dai periodi di ritorno 50,100,200,500 anni, cosi' come certificato dai collaudi tecnico amministrativi e dalle approvazioni degli enti preposti. - 12 - Tuttavia in assenza di opere specifiche di mitigazione del pericolo di colate detritiche, il rischio risulta inalterato rispetto alla situazione precedente, e pertanto si ritiene di non dover apportare variazioni alcuna alla perimetrazione delle aree di pericolosità e rischio geomorfologico, cosi' come sono state già classificate in modo esauriente e puntuale dallo studio degli Ingg. Barbieri e Salis in precedenza citati. In particolare sul rio Funtana Montis in corrispondenza della sezione di consegna del rio stesso, è presente una traversa/briglia e immediatamente a valle una vasca di calma con griglie e l'immissione nel canale Funtana Montis. L'intervento a cura dell'Ingg Lai Giorgio ed Alessandro, è stato eseguito in periodi antecedenti l'entrata in vigore del PAI vigente. Nello studio del PAI vigente il manufatto di protezione delle colate detritiche non è stato considerato sufficiente al fine della mitigazione e contenimento del pericolo da colate detritiche per cui sul rio Funtana Montis si considerano valide le valutazioni e classificazione del rischio vigenti. Per il Rio S'Anna, gli interventi hanno riguardato principalmente l'adeguamento idraulico per cui valgono le considerazioni dallo Studio Barbieri Salis. Attualmente sono in fase di progettazione le opere di mitigazione nei bacini secondari a monte del centro abitato, che prevedono idonee soluzioni di mitigazione per la riduzione della pericolosità geomorofologica. Anche in questo caso non essendo le opere realizzate valgono le considerazioni e la perimetrazione del PAI vigente. Alla luce di quanto detto in precedenza gli scriventi ritengono di dover confermare la Perimetrazione del rischio geomorfologico del PAI vigente, e quindi di non apportare variazione alcuna a quanto riportato nelle tavole n. 9,10,11 alla scala 1:10'000 che sono state tratte dal PAI vigente. 3.6 CONCLUSIONI Da quanto emerso, risultano evidenti gli effetti benefici degli interventi eseguiti sul rio Funtana Montis, rio S. Anna e l’inversione della pendenza del tratto del canale delle acque alte compreso tra il Ponte 1 in direzione Villaputzu. Infatti nel tratto oggetto di studio il canale delle acque alte registra un alleggerimento del carico idraulico, che consente di limitare l’effetto di esondazione nell’area in sponda idraulica destra, compresa tra la via Roma e la via Sarrabus. Tuttavia le caratteristiche geometriche dei ponti, determinano delle ostruzioni al regolare deflusso delle acque, causando fenomeni di rigurgito sia a monte dei ponti stessi, sia nelle rete idrografica in corrispondenza delle immissione dei rii e collettori in sponda idraulica destra. Questo aspetto ha limitato la riduzione delle aree a rischio Hi4 che in assenza di queste interferenze poteva essere più considerevole considerando le aree in sponda destra. Per quanto - 13 - riguarda invece la sponda sinistra si evidenziano un incremento della pericolosità e del conseguente rischio che da Ri3, previsto nel PAI vigente passa al livello Ri4 in quanto è stato accertato che le acque del canale in oggetto esonda con le portate relative ai tempi di ritorno dei 50 anni. In sintesi è possibile stimare l’estensione delle aree che hanno subito una variazione del livello di rischio rispetto al PAI vigente. Le aree classificate con livello di rischio Ri2, sono incrementate rispetto al PAI vigente di 23,10 ha, (aree che originariamente erano caratterizzate da un livello di rischio Ri4), mentre le aree classificate con livello di rischio Ri4, sono incrementate rispetto al PAI vigente di 85,46 ha, (aree classificate originariamente con livello di rischio Ri3). Pertanto sulla base delle indicazioni delle zone allagabili e sulla scorta delle considerazioni legate ai fenomeni di corrivazione superficiale potenziali sulla viabilità, sono state riviste i livelli del rischio idraulico rispetto al PAI vigente. La nuova perimetrazione delle zone di pericolosità e del rischio idraulico ricadenti nel bacino del Canale delle Acque Alte in Comune di Muravera sono riprodotte negli elaborati Tavola 4 ( Carta della elementi a rischio idraulico ) Tavola 5 ( Carta della Pericolosità Idraulica ) e Tavola 6 ( Carta del Rischio Idraulico ) . Inoltre, relativamente al rischio geomorfologico, non viene apportata alcuna variazione alle perimetrazioni del rischio geomorfologico confermando conseguentemente la Perimetrazione del rischio geomorfologico del PAI vigente, cosi’ come riportato nelle tavole n. 9,10,11 alla scala 1:10'000,. Pertanto gli scriventi ritengono di non dover apportare varianti al PAI di Muravera per quanto concerne il rischio geomorfologico. Cagliari, Settembre 2010 I Professionisti Incaricati Dott. Geol. Gianfranco Piras Dott. Ing. Alberto Stochino - 14 -
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