I nostri campioni in grande spolvero

Anno XLI - GIUGNO 2014 - Una copia
se non diremo cose
che a qualcuno spiaceranno,
non diremo mai la verità
3,00
6/2014
w w w. i l f i e r a m o s c a . i t
Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003
(conv. in Legge n. 46 del 27/02/2004) Art. 1 Comma 1 - CNS BA
Mensile di cultura, informazione e attualità
LUIGI DORONZO · Scacchi
Oro a squadre · Campionati nazionali scolastici
CLAUDIA CASCELLA · Tennis
Oro nel doppio · Campionati italiani universitari
LOREDANA SPERA · Tiro con l’arco
Oro a squadre · Campionati giovanili europei
VERONICA INGLESE · Atletica leggera
Titolo italiano assoluto 10.000 m su pista
PAOLA PIAZZOLLA · Canottaggio
Bronzo · Campionati nazionali juniores
I nostri campioni in grande spolvero
6/2014
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Successo per la seconda edizione
del Green Village allestito nei giardini del Castello di Barletta
Ambiente
Green Bat. Stati Generali dell’Ambiente
Tre giorni di iniziative su tematiche ecologiche
Provincia
Manifesto del Patto della Val d’Ofanto sottoscritto presso la Prefettura di Avellino
Inaugurata la Sala Operativa Integrata di
Protezione Civile
Ricordo
Il Maestro dei maestri: Carlo Maria Giulini
di Marina Ruggiero
Canne della Battaglia
Tutto tace su Canne della Battaglia
di Ruggiero Mennea
Coste
Barletta: una città che si specchia nel
mare
di Giuseppe Santaniello
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29
Manifesto del Patto della Val d’ofanto sottoscritto presso la Prefettura di Avellino
Puglia Imperiale
Relazione dell’attività Agenzia Puglia Imperiale Turismo
1429
Il prefetto Carlo Gabrielli a Barletta
per inaugurare la Sala Operativa
Integrata di Protezione Civile
31
Musica
Woojin Kim è il vincitore del 17° concorso
internazionale di esecuzione pianistica
“Premio Mauro Paolo Monopoli”
Il Coro della Polifonica “Il Gabbiano” festeggia trent’anni di vita
Chiesa
Il messaggio dell’Arcivescovo per la 48a
Giornata Mondiale delle Comunicazioni
Sociali
32
Brevi di chiesa
Incontro sulla prevenzione al gioco d’azzardo e alle ludopatie
33
Film
L’inizio delle riprese di un film per ricordare il giovane Mennea
di Stefania Patella
Storia locale
Il triste declino dei beni culturali
di Michele Grimaldi
35
36
Maggio dei libri
Margherita di Savoia: resoconto del “Maggio dei libri 2014”
di Melania Penza
Ricordo
Ricordo del maestro ebanista Salvatore
Gambino, mio padre
di Francesco Gambino
Investitura
Ordine dei Cavalieri del CID. Cerimonia
di investitura nella Chiesa di Sant’Andrea
di Ruggiero Piazzolla
Scuola
Note…vole festa della Repubblica a Barletta
di Amalia Balducci
15
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38
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41
Omaggio della città al Maestro
Carlo Maria Giulini nel centenario
della nascita
43
45
Scuola “Modugno”: Convegno-consuntivo di fine anno
Scuola “Girondi”: Presentato il giornalino
scolastico “L’eco della Girondi”
Scuola “Manzoni”: Nave della legalità
di Elisabetta Pasquale
Scuola “Manzoni”: Al Concorso “Primi in
sicurezza” la classe II I vince il Premio
Nazionale
Scuola “Manzoni”: A rischio di chiusura
Scuola “Musti-Dimiccoli”: Ripercorrere a
Formia le tappe di un mito
Scuola “R. Moro”: Donna, mille volti una
sola anima
di Giovanna Fiorentino
Istituto “Garrone”: Festa a cielo aperto di
orienteering
di Maria Sterpeta Somma
Istituto “Garrone” a Roma per un convegno sulla inclusione
47
Enigmistica
Cruciverba con riferimento a Barletta
di Franco Lamonaca
29
26
48
50
A Barletta l’inizio delle riprese di
un film per ricordare il giovane
Mennea
Brevi di sport
Scacchi / Triathlon / Canottaggio / Maratona /
Atletica / Karate / Tiro con l’arco / Tennis / Calcio
6
Vetrina Rotas
Iridiscenze di liberi voli
Matteo Bonadies, undici in vent’anni
La leggenda dei camminamenti sotterranei di Barletta
La ballata di Fratello Sole e Sorella Luna
51
32
Poesie
Signor Peschechera Vincenzo di Paolo Polvani
7
9
Perplessità
I giorni della vita scivolano
Speranze
Bacio di Ada Roggio
30
52
A Margherita di Savoia, la terza
edizione del “Maggio dei libri” ha
riscosso un notevole successo
RUBRICHE
Lettere al direttore
- Accoglienza a Castel del Monte
- A Francesca Musti
- Politiche sociali inadeguate
- I tifosi del Barletta Calcio nel Consiglio
di Amministrazione
- Auguri da Milano
- Il campanile del Santo Sepolcro
- E Marx disse: ho capito “Il capitale”!
- Perché il Gargano e la Puglia Imperiale
non mi avranno più
- Giornalista per un giorno…
- Unitre Margherita di Savoia, un servizio
alla collettività
- La Cattedrale di Barletta in un quadro di
Antonella Palmitessa
Libri del mese
La freschezza più cara / I mondiali di Repubblica a cura della Libreria Liverini
Vernacolo
La leggenda di Sant’Antonio
di Michele Vitobello
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4 IL FIERAMOSCA
GIUGNO
2014
GIUGNO
2014
IL FIERAMOSCA
5
Lettere al direttore
Lettere al direttore
E Marx disse:
finalmente ho capito
“Il capitale”!
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se non diremo cose
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LUIGI DORONZO · Scacchi
Oro a squadre · Campionati nazionali scolastici
CLAUDIA CASCELLA · Tennis
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Oro a squadre · Campionati giovanili europei
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Titolo italiano assoluto 10.000 m su pista
Accoglienza
a Castel del Monte
Politiche sociali
inadeguate
Continua a rimanere senza
soluzione l’accoglienza turistica a Castel del Monte. Il
sito più visitato della Puglia,
con centinaia di migliaia di
Si ha come la sensazione
che le politiche sociali del nostro sistema assistenziale siano
inadeguate alle presenti necessità, anche se non possiamo
ignorare le gravi difficoltà nelle
quali le nostre amministrazioni
locali (non parlo solo di quella
comunale, ma anche provinciale e regionale) sono costrette a
operare. Un bell’esempio viene
dai paesi del Nord Europa. Anche loro non se la passano bene
economicamente e tuttavia godono di un regime assistenziale
migliore del nostro.
PAOLA PIAZZOLLA · Canottaggio
Bronzo · Campionati nazionali juniores
I nostri campioni in grande spolvero
n° 6 - giugno 2014
anno XLI
Direttore responsabile
RENATO RUSSO
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in abbonamento postale 45%
Registrazione presso Tribunale
di Trani n. 140 del 1-3-1975
Stampa in proprio
su carta ecologica riciclata
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Direzione, Redazione
e Amministrazione
Editrice Rotas s.r.l.
Via Risorgimento, 8
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BARLETTA
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ISSN 1722-8972
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per le Americhe 110,00
6 IL FIERAMOSCA
visitatori all’anno, un castello
che è stato inserito nella prestigiosa lista dei Beni Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco,
deve ancora fare i conti con il
come organizzare l’accoglienza turistica, tra situazioni paradossali conflittuali, non chiare,
il tutto naturalmente, con ben
presente un rimpallo di responsabilità che fatalmente va poi a
sconfinare nel più classico scarica-barile. (…)
Michele Palombo
A Francesca Musti
Si dice di te
che hai soffici e ricci capelli
il sorriso fresco e sincero
un animo gentile e fiero.
“Di chi parlate?”
“Ma di Francesca,
la pianista,
è una vera artista.”
Le sue mani scorrono
sulla tastiera
bianca e nera.
“Si è sposata”.
“Con chi?”
“Bartolomeo l’ha scelta.
Entrerà nel suo mondo,
tra le sue note,
tra le sue fragranze
di donna”.
Antonietta Fioravante Esperti
Pasquale Dibitonto
A fronte di una consolidata presenza di strutture sociali
adeguate alle necessità della
vita operanti nei paesi del nord
Europa, dobbiamo purtroppo
ammettere la precarietà e la
inadeguatezza del nostro sistema di assistenza sociale a
beneficio delle diverse categorie alle quali tradizionalmente queste strutture avrebbero
necessità di provvedere. È un
discorso che parte da lontano
e che - più che per altri settori - interessa necessariamente
l’intervento pubblico, il quale
partendo dal Governo centrale e passando per la Regione,
finisce inevitabilmente col
coinvolgere perifericamente i
Comuni. Bisognerebbe intervenire non con provvedimenti
estemporanei, ma con la attuazione di una politica sociale di
base, che dovrebbe trovare il
suo punto di partenza in una
feconda collaborazione fra
struttura comunale e organizzazioni periferiche. Ma non è
facile, soprattutto nei difficili
tempi attraversati.
I tifosi del Barletta Calcio
nel Consiglio
di Amministrazione
Caro direttore,
mi piace davvero che a
Barletta i tifosi avranno una
piccola quota azionaria per far
parte dell’amministrazione del
Barletta calcio! Per la Lega Pro
saremo dei veri e propri pionieri! Bene!
Spero che a far parte del
consiglio di amministrazione
della società potranno ambire
a farvi parte anche quei tifosi
che non siano i 12 soci fondatori del club dei tifosi!
Sarebbe la cosa più democratica che qualsiasi componente del club possa ambire
a quel posto! Del resto i soci
fondatori del club saranno in
carica 4 anni (come da Statuto da loro stessi ideato!), fino
alle prossime elezioni! Chiedo
al direttivo del club dei tifosi
di essere più comunicativi con
il resto degli aderenti al club.
Insomma informare maggiormente e discutere il da farsi
anche con gli altri soci, inoltre
“condivisione” delle iniziative
da intraprendere.
Cordiali saluti
Con la metaforica lancia
del tuo Fieramosca continua a
spronare i cavalieri spesso assonnati delle pubbliche amministrazioni e dei cittadini.
Poniti alla testa di un ideale, nostrano “piano Marshall”
per la cultura e civiltà simboleggiata da Castel del Monte.
Un abbraccio solidale.
Salvatore Giannella
Cassina de’ Pecchi (Milano)
Il campanile
del Santo Sepolcro
Abito nei dintorni della
chiesa del Santo Sepolcro e
qualcuno mi ha assicurato che
un tempo la chiesa aveva un
alto campanile. Stento a credere, per cui vi chiederei la cortesia di pubblicarne una foto….
Grazie.
Antonio Rizzitelli
Francesco D’Argenio
Auguri da Milano
Caro Renato, mi associo
alla gioia tua e dei tuoi collaboratori per l’importante traguardo (40 anni) raggiunto
dallo stimolante Fieramosca
che mi porta quassù a Milano
ogni mese dalla mia terra nativa, lasciata proprio 40 anni fa,
notizie buone e meno buone
(vedi nell’ultimo numero “La
Grande Bellezza. Dimenticata”
dell’amata Puglia Imperiale).
GIUGNO
2014
Caro direttore, ho letto recentemente un piccolo testo,
Compendio del capitale di Carlo Cafiero, nostro illustre concittadino al quale è intitolata una
strada e il Liceo Scientifico.
Mi ha colpito al termine
della lettura, una bella lettera
di Carlo Marx al nostro Cafiero
nella quale - dopo aver bocciato due altri tentativi similari si congratula col nostro autore,
per aver egli saputo invece cogliere lo spirito della iniziativa,
cioè quella di divulgare la sua
opera. E a tal proposito spiritosamente chiosava “finalmente
ho capito il capitale…”
Perché il Gargano
e la Puglia Imperiale
non mi avranno più
Caro direttore,
la festività del 2 giugno mi è
stata rovinata dalla lettura della
pagina delle lettere a “Repubblica”. Sul numero di sabato
31 maggio, leggo, a firma del
lettore Pietro Luciani e resto
senza parole nel vedere ancora
una volta l’immagine della nostra terra ferita per colpa di chi
non ha capito che l’economia
del turismo, del tempo libero,
dell’ospitalità è uno dei pilastri
del benessere generale della
nostra terra:
“Frequento il Gargano da
oltre 35 anni ma l’anno scorso
ho deciso, con molto dispiacere,
che sarebbe stata l’ultima volta: non esiste più una spiaggia
libera con la sola esclusione di
Vieste, tutte le calette più belle
sono sbarrate, accessibili solo a
condomini e campeggiatori, immondizia dappertutto, prezzi insensati. Per quanto riguarda poi
l’interno, bell’esempio di incuria e di sporcizia è il parcheggio
di Castel del Monte, sacchetti
di immondizia agganciati agli
alberi della pineta quando non
sparsa per terra. Veramente un
bel biglietto da visita per uno dei
più bei monumenti d’Italia”.
Salvatore Giannella
GIUGNO
2014
Giornalista per un giorno
Poi si vedrà, chissà!
Tutto è cominciato per caso…
Sono una semplice cuoca, anche
mamma, moglie e casalinga che,
nel suo piccolo percorso di vita, ha
svolto tanti lavori. Quando si ha
una famiglia, in un periodo storico
di crisi occupazionale, ben venga
qualsiasi lavoro; purché sia digni- Angela Ziri
toso.
Oggi lavoro in un fast food a conduzione familiare.
Certo non è il lavoro che avevo sempre desiderato e per
il quale avevo studiato, ma lo faccio con piacere. Secondo
me per apprezzare ciò che fai devi metterci amore, come
diceva Mary Poppins: con un poco di zucchero la pillola va
giù… Nel mio lavoro non ho una unica mansione perché
essendo a conduzione familiare ci adeguiamo e ci aiutiamo a vicenda.
Le mie mattine non sono sempre uguali…. La mia
giornata tipo ha inizio con una buona colazione. Arrivata
al lavoro. Inizio ad allestire al meglio i banchi caldi con
tutte le buone pietanze che in cucina il mio compagno ha
preparato e da una cert’ora in poi arrivano i clienti. È un
via vai continuo più o meno fino alle quindici dopo di
che provvediamo alla pulizia degli ambienti e non torno
a casa se non ho lasciato tutto in ordine.
Quanto al tempo libero alterno le faccende domestiche, con una visita a mia madre e alle mie nipotine (le
figlie di mia sorella).
L’unica cosa certa è che alla fine della giornata non
vedo l’ora di incontrare il mio lettuccio per una bella dormita per affrontare una nuova giornata. In tutta sincerità
la mansione che più rispecchia il mio carattere è quella
del “servire” i clienti, sì, perché mi permette di conoscere
gente nuova, avere scambi di idee, chiacchierare, imparare… parole che lette così sembrano povere ma se ci rifletti
su, possono darti dei momenti di umanissima cordialità.
Proprio questa predisposizione alla cordialità coi
clienti mi ha fatto conoscere un signore del quale non conosco neppure il nome. Un bel giorno questo signore,
avendo apprezzato - credo - la mia comunicativa mi ha
regalato una copia del giornale cittadino “Il Fieramosca”,
che io conosco da bambina perché lo leggeva mio padre.
Grande è stata la mia gioia quando mi ha offerto l’opportunità di scrivere una “lettera al direttore (chissà, sarà lui
il direttore?), “Cosa scrivere?” mi sono chiesta! Forse la
storia semplice della mia giornata, realizzerei così almeno per un giorno il sogno della mia vita che da bambina
era quello (da grande), di fare… la giornalista!
“Chissà - ho immaginato - può darsi che questa pagina sia apprezzata e che faccia vendere qualche copia
al giornale in più e che allora quel signore mi chieda di
scrivere un vero articolo”!
Ma dal bel sogno a occhi aperti vengo svegliata da un
frettoloso cliente che ordina una bella porzione di matrisciana alla barlettana. Ciao a tutti!
Angela Ziri
IL FIERAMOSCA
7
Lettere al direttore
Unitre Margherita di Savoia: un servizio alla collettività.
Da anni, corsi ed eventi nell’ottica del dialogo intergenerazionale
La ripresa delle pubblicazioni del Corriere dell’Ofanto ci consente di mettere
la cittadinanza al corrente delle attività
dell’Unitre.
A fine marzo, l’assemblea dei soci ha
proceduto al rinnovo delle cariche sociali, eleggendo presidente il prof. Ruggiero
Mascolo, vicepresidente la prof.ssa Anna
Maria Forina, direttrice dei corsi la prof.
ssa Rita Ceci, segretaria la rag.ra Antonietta Porcelli, tesoriere il rag. Sabino
Bufo, consiglieri i sigg. Michele Ivone e
Damiano Lattanzio.
Non sfugge a nessuno l’opera che questa associazione sviluppa ormai da anni
con l’organizzazione di corsi ed eventi
rivolti soprattutto alle persone della terza
età: siamo una novantina di soci che in
gruppo scopriamo il piacere di stare insieme rendendoci utili alla collettività.
Tra le tante iniziative svolte, domenica
13 aprile abbiamo fatto una gita ad Ascoli
Satriano per visitare il Museo che, tra tanti
reperti, contiene il bellissimo Trapezophoros, una mensola in marmo che rappresenta due grifi che azzannano un cervo: è testimonianza di come questo territorio avesse
una realtà economica e culturale molto
avanzata in epoca classica. L’opera fu venduta da tombaroli a un museo americano
e solo di recente è stata riportata in Italia,
ove gli studiosi vengono ad ammirarla da
tutto il mondo. Abbiamo inoltre visitato il
paese, gli scavi archeologici per conclu-
dere con un pranzo all’insegna di un sano
modo di stare insieme, coniugando cultura,
socialità e divertimento.
Il 26 aprile inoltre, nell’atrio del vecchio Palazzo di Città, abbiamo tenuto
uno spettacolo di poesie, canzoni, letture
e filmati sulla Prima Guerra Mondiale. Vi
è stata una grande partecipazione, suggellata dalla presenza del sindaco che ha riconosciuto il ruolo di promozione sociale
che l’associazione svolge e ci ha spronato
all’impegno per una maggiore moralizzazione e legalità del paese.
Ma le attività dell’associazione sono
tante, con la partecipazione quotidiana di
decine e decine di soci agli oltre 20 corsi
che si sono tenuti da ottobre a maggio.
Per la chiusura dell’anno accademico,
abbiamo organizzato il 28 maggio una
serata con distribuzione degli attestati di
frequenza, un’esposizione di quadri dei
corsisti e l’esibizione della nostra corale;
per il 7 giugno la rappresentazione a cura
del nostro gruppo teatrale della commedia
di Peppino De Filippo: Quaranta ma non
li dimostra; per chiudere poi il 14 giugno
con il pranzo sociale.
La consapevolezza del ruolo dell’associazione nel contesto cittadino ci sollecita all’impegno per la realizzazione delle
finalità del nostro Statuto, nell’ottica del
dialogo intergenerazionale, dell’apertura
al diverso e al volontariato sociale, con gli
strumenti che la comunità vorrà metterci
a disposizione per la realizzazione dei comuni intenti.
Non vi sembra che ci siano tanti motivi
per iscriversi all’Unitre?!...
Ruggiero Mascolo
Presidente Unitre Margherita
La Cattedrale di Barletta
in un quadro di Antonella Palmitessa
La Cattedrale di Barletta, innalzata nel corso di quattro
secoli (1147-1516), così come ci si presenta oggi, mostra
all’esterno due stili architettonici nettamente distinti fra di
loro: nella sua parte anteriore si presenta infatti come romanica, mentre in quella posteriore - la parte absidale - in
forme chiaramente gotiche. Al suo interno invece, anche se
persistono gli stessi elementi di diversità stilistica, tuttavia
si presentano attenuati dall’abilità dei maestri costruttori
del tempo, che hanno saputo armonizzarla conferendole
una uniformità architettonica.
Quando parliamo della nostra Cattedrale, spesso la classifichiamo sbrigativamente come romanica, mentre ad integrazione di questo aggettivo dovremmo aggiungerne subito
un altro, cioè pugliese. E al romanico-pugliese sono in realtà
assegnabili gran parte di quei templi costruiti in quell’epoca
nella nostra terra, fra cui spiccano quelle di Bari (la Cattedrale e S. Nicola), S. Margherita a Bisceglie, le cattedrali di
Bitonto, di Monopoli e di Trani, per citare le più note. (da R.
RUSSO, Barletta immagini, Editrice Rotas 2005)
GIUGNO
2014
Antonella Palmitessa, La Cattedrale di Barletta, olio su tela, cm. 120x80
IL FIERAMOSCA
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Ambiente
Ambiente
Tre giorni di iniziative su tematiche ecologiche
Green BAT - Stati Generali dell’Ambiente
Q
uesta volta il tempo è stato più che clemente, col caldo a
farla da padrone.
E manco a farlo apposta, il giorno dell’inaugurazione, giovedì
5 giugno, è coinciso con la Giornata Mondiale dell’Ambiente.
Davvero un grande successo ha accompagnato la seconda edizione del Green Village, lo spazio espositivo e didattico interamente dedicato all’Ambiente, allestito da giovedì a sabato nell’incantevole scenario dei Giardini “Fratelli Cervi” del Castello di
Barletta.
Centinaia e centinaia di curiosi, durante la tre giorni, hanno
letteralmente invaso le decine di stands presenti, presidiati da Provincia, enti pubblici, consorzi di raccolta rifiuti, associazioni di
categoria ed aziende partner. Tutti impegnati nella diffusione delle pratiche per il rispetto dell’ambiente e per la razionalizzazione
delle risorse naturali, di azioni corrette per la gestione dei rifiuti e
per il risparmio energetico.
Presi d’assalto anche i numerosi laboratori didattici (da quello per l’educazione alimentare a quello per il riciclaggio creativo
degli scarti tessili e dell’abbigliamento usato, passando per il recupero degli scarti della spesa quotidiana e per la costruzione di
oggetti con materiali poveri e di recupero) e gli stands dedicati ad
attività ludiche, come i giochi “all’aria aperta” con i Gruppi Scout,
ed i mini corsi di cucina con prodotti a chilometro zero, fino agli
spettacoli serali, dal teatro alla musica passando per il cabaret ed
una sfilata di moda.
Sempre con la parola “Ambiente” a fare da leitmotiv dell’intera manifestazione.
«Perché in questa Provincia, che vanta la percentuale di raccolta differenziata più alta in Puglia, sta davvero cambiando l’approccio culturale rispetto alle tematiche ambientali - ha affermato
il Presidente della Provincia di Barletta Andria Trani Francesco
Ventola -. In molte delle nostre città si effettua la Raccolta Differenziata porta a porta, di ambiente si parla sempre più spesso,
e non solo durante incontri tematici o forum di approfondimento,
GIUGNO
2014
Da sinistra il Cav. Giovanni Pomarico, Presidente del Gruppo Megamark, il presidente della provincia BAT Francesco Ventola e l’assessore provinciale alle risorse naturali, politiche ambientali e difesa
del suolo Gennaro Cefola
ma tutti giorni. È questa una conquista culturale che negli ultimi
anni siamo riusciti ad ottenere, anche grazie ad iniziative come il
“Green Village” in cui sensibilizziamo i cittadini ad adottare comportamenti corretti per il rispetto dell’ambiente, dialoghiamo con
loro di salvaguardia del creato, di riutilizzo di rifiuti e di buone
prassi in materia ambientale».
«È stupendo vedere centinaia e centinaia di nostri concittadini
affacciarsi ai nostri stands, partecipare alle nostre iniziative, interessarsi ed informarsi rispetto alle problematiche ambientali - ha
affermato l’Assessore alle Risorse Naturali, Politiche Ambientali e
Difesa del Suolo della Provincia di Barletta Andria Trani Gennaro
Cefola -. Vuol dire che qualcosa sta cambiando, soprattutto nella
nostra mentalità. Sono anni che ci battiamo per il nostro ambiente,
e mi piace constatare come al nostro fianco ci siano associazioni
ma anche cittadini. Siamo insomma sulla strada giusta».
IL FIERAMOSCA
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Provincia
VINO
A REGOLA
D’ARTE
12 IL FIERAMOSCA
Via Foggia, 118 - Barletta
Tel. 0883 510 421 - Fax 0883 510 429
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GIUGNO
2014
MANIFESTO DEL PATTO DELLA VAL D’OFANTO
sottoscritto presso la Prefettura di Avellino
LE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE VENTOLA E DEL SINDACO CASCELLA
S
arà trasmesso ai Presidenti delle Regioni Basilicata, Campania e Puglia, al Sottosegretario della Presidenza del Consiglio dei
Ministri ed al delegato alla Coesione Territoriale,
il Manifesto del Patto della Val d’Ofanto, sottoscritto presso la Prefettura di Avellino. Obiettivo
dei firmatari è chiedere che il territorio della Val
d’Ofanto sia inserito a pieno titolo fra le aree oggetto d’intervento nell’ambito della programmazione europea 2014-2020.
Parte attiva dell’appello sono gli Amministratori delle quattro Province interessate (Avellino,
Barletta - Andria - Trani, Foggia e Potenza), i
Sindaci dei comuni ofantini, i Rappresentanti
delle Università, delle Camere di commercio e
dei GAL. Seguirà il coinvolgimento di altri soggetti pubblici e privati impegnati per lo sviluppo
del territorio ofantino, per rafforzare il partenariato territoriale e la sua capacità di collaborazione
su scala interregionale, così da superare i confini amministrativi che sin qui hanno ostacolato
una proficua collaborazione fra i territori ofantini
delle tre regioni e fra le stesse istituzioni regionali.
Il Manifesto sottoscritto ad Avellino segue
il precedente Manifesto di Melfi di luglio 2009,
che ha già prodotto in questi pochi anni tangibili
risultati per lo sviluppo dei vari contesti territoriali
bagnati dal fiume Ofanto.
«In questa fase, l’obiettivo prioritario dell’iniziativa è quello di proporre il territorio della Val
d’Ofanto nella imminente programmazione europea e nazionale 2014-2020, con riferimento ai
vari strumenti operativi di sviluppo locale e interregionale previsti dai regolamenti attuativi» ha
dichiarato a margine dell’incontro il Presidente
della Provincia di Barletta Andria Trani France-
GIUGNO
2014
sco Ventola.
Questa rinnovata collaborazione consentirà
di progettare interventi capaci di guardare allo
sviluppo socio-economico dell’intero territorio
ofantino da proporre a finanziamento. Il Manifesto pone l’accento, tra l’altro, sul “Contratto di
Fiume”, uno strumento giuridico previsto dalla
legislazione italiana, che consentirebbe a tutti i
51 Comuni della Val d’Ofanto, ai suoi 420 mila
abitanti, alle quattro Province e alle tre Regioni
interessate di affrontare la tutela ambientale del
fiume, unitariamente.
«Partendo dall’attuale configurazione regionale del Parco dell’Ofanto, ritengo sia necessario ed opportuno puntare su una strategia
interregionale che consenta una visione integrata
e sostenibile dello sviluppo dell’intera area interessata, con una riqualificazione ambientale e
con una idonea promozione turistica dell’Ofanto,
un fiume quale risorsa preziosa da salvaguardare
in simbiosi con la sua connotazione rurale per la
presenza di una imprescindibile realtà agricola di
pregio» ha proseguito il Presidente Ventola.
L’impegno sottoscritto già prevede un suo
immediato seguito: promuovere una governance
interregionale della Val d’Ofanto per implementare proposte adeguate di sviluppo in linea con gli
obiettivi e le regole della programmazione 20142020.
«Ci siamo ritrovati in tanti - sindaci, amministratori provinciali, rappresentanti di enti e del partenariato pubblico-privato - ad Avellino, nel territorio della sorgente del fiume Ofanto per riprendere
il filo di una storia che non deve interrompersi - ha
invece affermato il Sindaco di Barletta Pasquale Cascella -. Nel 2009 fu firmato il manifesto di
Melfi, per cercare di recuperare l’occasione della
programmazione nazionale ed europea 20072013: alcuni progetti hanno avuto modo di concretizzarsi, ma in modo frammentato e al di fuori
di una strategia condivisa tra le tre regioni lungo
il cui territorio scorre l’Ofanto. Questa volta nella
Prefettura di Avellino, ovvero nella sede rappresentativa dell’insieme delle istituzioni, abbiamo
sottoscritto un “patto”, cioè abbiamo assunto un
impegno fondato sulla consapevolezza e l’assunzione di una diretta responsabilità, a ogni livello,
per cogliere la nuova occasione della programmazione 2014-2020 con una visione moderna
dello sviluppo sostenibile, che rivitalizza il deserto
attorno alle vecchie cattedrali industriali includendo le piccole e medie realtà produttive diffuse nel
territorio, che realizza le infrastrutture materiali
e immateriali finalizzate alla valorizzazione delle
risorse che quest’area può mettere a disposizione dell’intero paese. Non chiediamo, ma offriamo
una visione diversa dell’uso di queste risorse che
pure ci appartengono. Se altri puntano a dividere
e a contrapporre il Nord al Sud, noi guardiamo a
ciò che ci ha unito e deve unirci, ricordando Francesco De Sanctis - ma potremmo richiamare
tante lezioni meridionaliste e sociali di tanti padri
della nostra storia nazionale, da Carlo Cafiero
a Giuseppe Di Vittorio, da Giustino Fortunato
a Francesco Saverio Nitti - quando nell’Italia a
brandelli avvertiva che solo “una grand’energia
con una grande moderazione potrebbe salvare
l’Italia”. Oggi ancor più di ieri - ha concluso il Sindaco Cascella - solo insieme il Mezzogiorno e
il paese possono tornare a crescere e ritrovare
coesione, visione e futuro nel ruolo che ci spetta
nella più larga prospettiva dell’integrazione europea».
IL FIERAMOSCA
13
Provincia
Ricordo
Il Maestro dei maestri: Carlo Maria Giulini
Inaugurata la Sala Operativa
Integrata di Protezione Civile
(BARLETTA 9 MAGGIO 1914 - BRESCIA 15 GIUGNO 2005)
Non un divo ma un uomo riservato protagonista del podio per più di sessant’anni
di Marina Ruggiero
M
ercoledì 4 giugno 2014. Una data da più parti definita “storica”
per la Provincia di Barletta Andria Trani: quella che segna la nascita della Sala Operativa Integrata di Protezione Civile, istituita presso la
Prefettura a Barletta ed inaugurata alla presenza del Capo Dipartimento
della Protezione Civile, il Prefetto Carlo Gabrielli, del Prefetto Clara Minerva e del Presidente della Provincia Francesco Ventola.
Numerosissime le autorità civile e militari presenti, tra cui l’ex Prefetto
della Bat, Carlo Sessa, oggi Prefetto di Avellino, che ha tanto operato,
durante il suo incarico a Barletta, per la nascita della struttura.
Nella sede dell’Ufficio Territoriale del Governo, in Via Cialdini a Barletta, la Sala Operativa Provinciale di Protezione Civile consentirà, attraverso
le 14 funzioni di supporto, nonché le strutture governative (organi di governo, ufficio territoriale di governo, corpo nazionale vigili del fuoco, forze
armate, forze di polizia, corpo forestale dello stato, enti di ricerca nazionali,
croce rosse, corpo nazionale di soccorso alpino ed associazioni di volontariato), di porre in essere situazioni e strategie necessarie per fronteggiare
le criticità emergenti da eventi calamitosi che potrebbero colpire l'intero
territorio provinciale.
La Sala Operativa disporrà inoltre di una Sala Remota, ubicata presso
la sede legale della Provincia di Barletta Andria Trani, in Piazza San Pio
X ad Andria e consentirà il controllo coordinato e continuato di tutti quegli
elementi precursori, che anticipano gli eventi.
«Come sempre sono i migliori che se ne vanno».
Ha cominciato il suo intervento con una battuta, il Capo Dipartimento
della Protezione Civile Carlo Gabrielli, rivolgendosi al Presidente Ventola
col chiaro riferimento alle sorti degli enti Province.
«Sono orgoglioso di constatare che nel nostro Paese ci siano realtà come la Provincia di Barletta Andria Trani, in grado di fare realmente
sistema e di operare in perfetta sinergia con le istituzioni del territorio e
con il mondo del volontariato - ha spiegato il Prefetto Gabrielli -. Mi ha parecchio colpito la scelta di collocare questa Sala nell’Ufficio Territoriale del
Governo. È una scelta che coglie pienamente l’essenza della Protezione
Civile, che è una funzione esercitata da un insieme di Amministrazioni. Il
valore aggiunto si raggiunge proprio quando le amministrazioni capiscono
la necessità di fare sistema. Spesso mi capita di scontrarmi con Regioni
che non parlano con le Prefetture, di Prefetture che non dialogano con le
Province e di Province che non parlano con i Comuni: tutti immaginano che
le responsabilità sui temi di Protezione Civile siano di altri. Oggi posso dire
con convinzione che nella Provincia di Barletta Andria Trani non è affatto
così: qui si è scritta una splendida pagina di Protezione Civile, lavorando
nell’esclusivo interesse della comunità» ha concluso il Prefetto Gabrielli.
«Dedichiamo questa giornata a tutti i volontari di Protezione Civile di
questo territorio, ed in particolar modo alla povera Nicoletta Losapio di
Trinitapoli, la volontaria dell’associazione Avs Casal Trinità, scomparsa
lo scorso anno mentre cercava di spegnere un incendio divampato in un
campo lungo la strada provinciale 61 - ha affermato il Presidente della
Provincia di Barletta Andria Trani Francesco Ventola -. In quell’occasione
è cresciuto in noi il desiderio di fare qualcosa di significativo. Ed oggi inauguriamo un’infrastruttura che mettiamo a disposizione dei Comuni, fruitori
diretti della Sala Multirischi, e del mondo del volontariato, al quale ci sentiamo sempre più legati e senza il quale non esisterebbe la Protezione Civile.
Mettiamo questa Sala a completa disposizione del Prefetto Gabrielli - ha
poi concluso il Presidente Ventola -, con la certezza che questa parte della
Puglia sarà sempre in suo soccorso, con una struttura all’avanguardia e
tecnologicamente innovativa».
«La nascita della Sala Multirischi di Protezione Civile è un traguardo
importante ma al tempo stesso un punto di partenza per lavorare al meglio
nell’interesse comune - ha invece affermato il Prefetto della Provincia di
Barletta Andria Trani Clara Minerva -. Si tratta di una struttura altamente
tecnologica, che ci consentirà di essere collegati con le strutture comunali,
con la Sala Operativa regionale e con il Dipartimento nazionale, comunicando in tempo reale. Ma questa Sala opererà anche nel campo della
prevenzione: a giorni terremo una riunione per la prevenzione degli incendi
boschivi con tutte le componenti istituzionali, sempre nel solco di quella
sinergia istituzionale che ha dato luogo a questo splendido progetto».
In rappresentanza della Regione Puglia, il Consigliere regionale Giovanni Epifani, Presidente del Comitato Regionale Protezione Civile, ha
posto l’accento sull’ottimo lavoro di squadra svolto da Regione, Provincia,
Prefettura e Comuni del territorio. «Un ottimo esempio di pubblica amministrazione, in un momento in cui le risorse economiche a disposizione degli
enti pubblici sono molto esigue» ha spiegato il Consigliere Epifani.
Riconoscibili da sinistra, il prefetto Clara Minerva, il prefetto Carlo Gabrielli, il presidente della Provincia Francesco Ventola, il prefetto
Carlo Sessa, il vice prefetto Giulia Cazzella
14 IL FIERAMOSCA
GIUGNO
2014
“D
evo alla Puglia il mio primo incontro con la musica, a questa terra così generosa, dove il mare e
il cielo si fondono in piena armonia”. Questo è l’affettuoso
ricordo del maestro Carlo Maria Giulini per Barletta dove
nacque il 9 maggio 1914. Affetto ricambiato dalla città nel
corso delle manifestazioni, che ne hanno celebrato i cento
anni dalla nascita, promosse dal Club Unesco di Barletta,
l’Associazione Amici della musica “Mauro Giuliani” e il
Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale.
Nella splendida cornice di Palazzo Della Marra è stata ospitata la Mostra dal titolo “Un grande Italiano nato a
Barletta”. Il percorso espositivo riporta, come ha precisato
Nino Vinella presidente del Comitato Italiano Pro Canne
della Battaglia, le immagini più significative delle visite a
Barletta del maestro, articoli di stampa, interviste a testimonianza del legame con la città ed alcuni preziosi cimeli: Aprile 1985. A Barletta per il suo 80° compleanno
dalla bacchetta del famoso direttore, donata nel 1994, al
registro dei battezzati conservato in Cattedrale con l’an- è intervenuto Vittorio Dibitonto vicepresidente dell’Assonotazione del Sacramento impartito al maestro il 17 mag- ciazione Amici della musica “Giuliani”. Un plauso all’inigio 1914 da don Peppuccio Damato. Da segnalare, inoltre, ziativa è venuto anche dal vicesindaco Anna Rizzi Francauna testa in terracotta, opera di Michelina Piazzolla, che bandiera e dall’assessore alla cultura Giusy Caroppo che
ritrae il maestro con gli occhi socchiusi, così come era solito hanno preso l’impegno di portare avanti il progetto nel
dirigere ispirato dalla musica. La mostra è stata allestita nome del maestro Giulini, coinvolgendo anche le periferie
“pensando alle future generazioni - ha dichiarato Mario cittadine.
A Barletta il celebre maestro ritornò nell’aprile del 1985,
Tatò, presidente del locale Club Unesco - l’idea è quella di
portarla anche nelle scuole per far conoscere ai più giovani su invito dell’Amministrazione Comunale e del locale
la figura di questo geniale uomo di cultura che gli america- Club Unesco. In quell’occasione potè rivedere la casa nani amano definire: il maestro dei maestri”.
Sulla necessità di creare sinergie e spinte
Tra i tanti aneddoti che costellano la carriera musicale amava ricordare il
culturali dal basso per far emergere le ecseguente: “A Bergamo nel ‘51, offrirono a me la direzione della Traviata con
cellenze del territorio e far crescere la città
protagonista la Tebaldi. Ero piuttosto perplesso giacché non avevo mai diretto un
anche turisticamente ed economicamente,
melodramma in teatro, e tra l’altro non ero certo che una Tebaldi sarebbe venuta a
tutte le prove con un direttore poco noto. Mi convinsi. La Tebaldi venne. Provammo molto bene e finalmente andammo in scena, con generale soddisfazione. Poi
tornai subito a Milano perché nel frattempo era nato il mio terzo figlio. E a Milano mi telefonarono agitatissimi, annunciandomi che la Tebaldi s’era ammalata e
che era disposta a sostituirla una certa Maria Callas: per caso, la conoscevo? Sì,
l’avevo sentita giusto un anno prima… E mi aveva fatto una grande impressione.
Così corsi a Bergamo per preparare l’opera, e mi trovai davanti a questo donnone
che iniziò subito la conversazione dicendomi: “Guardi maestro che io Violetta
la faccio tutta diversa dalla Tebaldi!”. Io risposi: “Signora, non si preoccupi qui
sullo spartito c’è scritto Giuseppe Verdi. Lei me la faccia così, e a me sta bene”.
Neppure un anno e mezzo dopo, a Milano, mi sento salutare da una signora alta,
slanciata, elegantissima. “Scusi Signora ma non ho il piacere...”. “Ma come, maestro, non mi riconosce? Sono Maria Callas!”. Un’altra donna. Tranne che come
musicista, in quello era esattamente la stessa. Un genio del teatro”.
M.R.
GIUGNO
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IL FIERAMOSCA
15
Ricordo
Biografia
Dalla sua nascita a Barletta nel 1914 fino al suo ritiro dalle
scene, il maestro Giulini ha diretto le più importanti orchestre internazionali, vincendo sei Grammy Award, gli Oscar
della musica, e collaborando con artisti quali Maria Callas,
Arturo Benedetti Michelangeli, Arthur Rubinstein e Maurizio
Pollini. Considerato uno dei più importanti direttori d’orchestra per l’armonia, l’equilibrio interpretativo e della concertazione, Carlo Maria Giulini si diplomò in viola e in direzione
orchestrale all’Accademia Santa Cecilia di Roma. Il debutto
come direttore dell’Orchestra dell’Augusteo di Roma risale al
1944, in occasione del concerto celebrativo per la liberazione
della città. Dal ‘45 al ‘52 divenne direttore stabile alla Rai a
Roma e a Milano. Nel 1951 fu assistente di De Sabata e due
anni dopo gli succedette come direttore stabile al Teatro della Scala di Milano dove conobbe Arturo Toscanini. Sono gli
anni in cui Giulini collaborò con i registi Luchino Visconti e
Franco Zeffirelli e la leggendaria Maria Callas, producendo
numerosi trionfi alla Scala. Nel ‘55 debuttò in America dirigendo la Chicago Symphony Orchestra, ha poi diretto prestigiose orchestre come la Filarmonica di Londra, la Sinfonica
di Vienna, la Nazionale della Rai e dal 1978 al 1984 ha ricoperto la carica di direttore musicale dell’Orchestra Filarmonica di Los Angeles ed è stato direttore della Scuola di Musica
di Fiesole. Nel 1998 il maestro annunciò il suo ritiro: “Smetto
con i concerti ma non con la musica quella no, mai potrei lasciarla. Sul podio salirò ancora ma solo per i giovani, non per
insegnare, ma per trasmettere un po’ della mia esperienza”.
Ed è proprio per dirigere i giovani dell’Orchestra Sinfonica
di Milano che Giulini tornò eccezionalmente sul podio per un
concerto a favore dei profughi del Kosovo nell’aprile del ‘99.
Morì nel 2005, qualche anno prima aveva dichiarato: “Dalla vita ho avuto tutto ciò che un artista può desiderare: ho
diretto le più grandi Orchestre con i più grandi Cantanti e
Strumentisti, scegliendo sempre le Opere e i Compositori da
me più amati”.
M.R.
1975. La bacchetta ispirata del maestro Carlo Maria Giulini durante la direzione di un concerto a Los Angeles
16 IL FIERAMOSCA
Canne della Battaglia
tale nella palazzina Feltrinelli, che ancora oggi conserva
il nome della ditta di legnami per la quale lavorava il padre. Uomo di grande sensibilità, visitò la scuola di musica
”Nino Rota” e parlò ai giovani allievi incitandoli a proseguire nel loro impegno; la domenica partecipò da semplice
fedele alla celebrazione della S. Messa nella storica chiesa
di S. Andrea, volle visitare la Cattedrale di Trani e ne rimase letteralmente incantato mentre, dopo aver visto Castel
del Monte, dichiarò di essere stato quasi turbato dall’atmosfera magica emanata dal monumento federiciano.
Nel ’94 festeggiò a Barletta gli 80 anni, su invito dell’Associazione “Mauro Giuliani” e si congedò dai suoi concittadini con queste brevi parole: “Sono commosso, è difficile
esprimere questo sentimento profondissimo che è in me.
Dimenticate il musicista e vedete l’uomo che è nato qui,
pieno di emozione, grazie per questo affetto che mi date”.
Nel 1998 il maestro Giulini annunciò il suo ritiro: “Smetto
con i concerti ma non con la musica quella no, mai potrei
lasciarla. Sul podio salirò ancora ma solo per i giovani, non
per insegnare, ma per trasmettere un po’ della mia esperienza. Alla mia età credo che questo sia il meglio che possa
fare”.
Nel 1999, per ragioni di salute, il maestro dovette rinunciare all’ultimo momento ad un nuova visita nella “sua”
Barletta e toccò al figlio Francesco portare i saluti di tutta la
città all’eccezionale artista. Francesco, architetto affermato, è ritornato per dare la sua testimonianza per i festeggiamenti del centenario: “Mi sento figlio di questa terra,
perché ogni volta che vengo qui mi sento a casa, proprio
come mio padre - ha dichiarato - un uomo che studiava
sempre, era molto concentrato nel suo lavoro e viaggiava
di continuo; con lui non parlavamo mai di musica, piuttosto si discuteva di calcio, era tifoso della Juventus. Mia
madre era il punto di riferimento, teneva unita la famiglia
e lo seguiva in tutto”.
Un efficace ritratto del celebre direttore è stato tracciato
dal critico musicale Alessandro Zignani, autore della biografia: “Carlo Maria Giulini. Una demonica umiltà” edita
da Zecchini. “Chi ha qualità di direzione ha un certo carisma che può esercitare per accrescere il proprio potere,
nel caso di Giulini era capace di rendere protagonista ogni
singolo musicista dell’orchestra.
Nel dirigere aveva una tecnica gestuale che richiedeva una padronanza assoluta dell’orchestra, eppure non si
metteva tra l’orchestra e il pubblico, sapeva essere trasparente”.
Emozionante la visita alla casa natale del maestro, nella
palazzina Feltrinelli, che ora risuona della musica di tanti
giovani che rendono vivo il centro giovanile comunale e
si è arricchita di una pianta di alloro “l’albero Giulini” che
sarà affidato a questi ragazzi.
A fare da corollario alle celebrazioni la S. Messa a S. Andrea, in ricordo del celebre musicista, nel corso della quale
mons. Giuseppe Paolillo, ha sottolineato il rigore morale e
il genio del maestro, l’annullo filatelico commemorativo e
i molteplici e apprezzati omaggi musicali: della corale polifonica “Il Gabbiano”, diretta dal maestro Gianluigi Gorgoglione, reduce da prestigiose affermazioni in campo nazionale; dell’Istituto San Domenico Savio, dirigente Amalia
Balducci, con il Piccolo Coro diretto da Maria Teresa Nesta
e Caterina Giannella e un concertino per flauti dolci, diretto da Carla Superbo e Grazia Buono.
GIUGNO
2014
TUTTO TACE SU CANNE DELLA BATTAGLIA
di Ruggiero Mennea*
A
distanza di molti mesi, tutto tace sulla questione di Canne della Battaglia. Dopo aver
perso i primi 400mila euro, anche gli ulteriori 100mila euro stanziati nell’ultimo bilancio regionale, sono
al momento inutilizzati. Il bando regionale, collegato
alla specifica legge regionale su Canne della Battaglia, prevedeva che gli Enti locali potessero partecipare con progetti che avessero il fine di valorizzare il
sito di Canne della Battaglia, con progetti di recupero
e gestione dei servizi turistici annessi e connessi al
sito di Canne della Battaglia, che finalmente avrebbero potuto non solo mettere in luce la straordinarietà
del luogo e della storia che rappresenta, ma anche la
sua fruibilità a scopi turistico-culturali.
Mi fa specie che l’ennesima occasione stia per essere perduta, vanificando tutti gli sforzi che ho compiuto per arrivare all’obiettivo di ottenere una legge
regionale di tutela e valorizzazione della Battaglia La collina di Canne (FOTORUDY)
di Canne, che nelle intenzioni avrebbe dovuto far
diventare un fiore all’occhiello quello straordinario patri- ha visto dissolvere gran parte di queste risorse a causa della inerzia e della inconcludenza della provincia di Barletta
monio.
Ora, non c’è più tempo da perdere e credo vada subito Andria Trani, che era soggetto capofila. Il mio appello ora
affrontato il problema della revisione del protocollo di in- è rivolto al sindaco di Barletta che non può ignorare questa
grande e unica opportunità per la crescita culturale, amtesa, ormai superato, tra il Comune di Barletta e il Mibac.
E vada subito convocata una Conferenza di servizi con bientale, storica e turistica della città. È arrivato il momenla Direzione regionale della Sovrintendenza, il Comune to di dare una svolta decisiva per orientare i nostri giovani
e l’università, allo scopo di partecipare al bando con una e i nostri imprenditori, verso uno sviluppo turistico che
idea progettuale all’altezza della storia che la Battaglia di ridia vigore all’economia di questo territorio.
Canne rappresenta. Inoltre, occorrerà reperire altri finan* consigliere regionale del PD
ziamenti che mirano al completamento dell’Antiquarium.
Già troppe risorse abbiamo perso e il Sac (servizi amLo scorso mercoledì, 14 maggio il consigliere regionabientali e culturali), a fronte di due milioni di dotazione,
le del Partito Democratico, Ruggiero Mennea, nel corso
di una conferenza stampa, ha presentato Garanzia Giovani (Youth Guarantee), il Piano Europeo per la lotta alla
disoccupazione giovanile.
Con questo obiettivo sono stati previsti dei finanziamenti per i Paesi Membri con tassi di disoccupazione
superiori al 25%, che saranno investiti in politiche attive
di orientamento, istruzione e formazione e inserimento
al lavoro, a sostegno dei giovani che non sono impegnati
in un’attività lavorativa, né inseriti in un percorso scolastico o formativo.
Programmi, iniziative, servizi informativi, percorsi
personalizzati, incentivi: sono queste le misure previste a livello nazionale e regionale per offrire opportunità
di orientamento, formazione e inserimento al lavoro, in
un’ottica di collaborazione tra tutti gli attori pubblici e
privati coinvolti.
GIUGNO
2014
IL FIERAMOSCA
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Coste
Barletta: una città che si specchia nel mare
IL PIANO COMUNALE DELLE COSTE CHE DEVE INTEGRARSI NEL PIANO REGIONALE
È UNA OPPORTUNITÀ PER IL RILANCIO TURISTICO DEL TERRITORIO
di Giuseppe Santaniello
I
l deragliamento del treno intercity Milano-Ventimiglia
in Liguria, fra Andora e Cervo, ha messo in evidenza ancora una volta la fragilità delle coste italiane. Anche in Puglia,
nel Salento, recentemente, si è verificata una intensa azione di
smottamento delle falesie che ha determinato provvedimenti di
divieti per quasi venti chilometri di litorale. In un recente dossier
di Legambiente si rileva che oltre il 55% delle aree costiere italiane sono state trasformate e cementificate dall’urbanizzazione
indiscriminata e si evidenzia un quadro preoccupante con la crescente esposizione delle coste italiane al rischio idrogeologico e
la conseguente necessità di una pianificazione di riqualificazione
dell’esistente.
La Regione Puglia, in verità, ha già da tempo legiferato in materia (LR. n.17 del 23/6/2006) per la definizione del Piano Regionale
delle Coste (PRC) nel quale devono integrarsi i singoli Piani Comunali delle Coste (PCC). Questi Piani devono essere predisposti
dai 67 Comuni costieri pugliesi per la gestione integrata, ispirata
alle direttive europee, della zona costiera (GIZC) e delle concessioni per le attività turistico-balneari. L’Ufficio del Demanio Marittimo ha provveduto alla pubblicazione delle istruzioni (SID) in una
piattaforma informatica per omogeneizzare i dati disponibili in un
unico portale informatico (DD. n. 405 del 6/12/2011). La Regione
ha anche fissato i principi fondamentali del PRC (Del. n. 2273 del
13/10/2011), ma perdurando una latitanza dei Comuni interessati,
ha ritenuto doveroso sollecitare l’attività di pianificazione comunale con una delibera di Giunta (Dgr. n. 1778 del 24-9-2013) definendo una tempistica e, in caso di non rispetto, l’attivazione di
una procedura per l’esercizio dei poteri di sostituzione al mancato
operato delle Amministrazioni Comunali.
La tempistica prevista dalla Lg.17/2006 e dalle successive determinazioni è stata superata per cui la Regione, anche a seguito
della procedura di infrazione CE 2008/4908, ha in corso di revisione il quadro normativo in materia con alcune variazioni ri-
GIUGNO
2014
La presentazione del Piano comunale delle coste
guardanti principalmente i termini di scadenza, la semplificazione
dell’impianto legislativo, la proroga e non il rinnovo delle concessioni (circolare 0004696 del 20/3/2014), l’obbligatorietà del SID
e la conformità delle concessioni al Piano Regolatore Portuale.
Sono confermate la possibilità di rilascio di nuove concessioni nei
limiti del 40% dell’Area Demaniale Comunale, la predisposizione di una cartografia della fascia costiera con l’indicazione del
“fronte mare” delle concessioni e delle spiagge libere, l’amovibilità delle attrezzature delle concessioni, il divieto delle recinzioni,
il diritto alla libera balneazione ed all’uso pubblico del demanio
nella misura del restante 60%.
Il processo di pianificazione attualmente in corso nella regione Puglia per la predisposizione del piano regionale (PRG) e dei
piani comunali (PCC) riguarda solo l’utilizzo dell’area demaniale
marittima che, però, deve essere raccordata, per le zone immediatamente adiacenti il demanio marittimo, con gli altri strumenti
di pianificazione territoriale (PUT e PUG). Vi sono quindi strette
interconnessioni nella predisposizione dei PCC per qualificare la
fascia costiera mediante interventi sulle aree demaniali, sia marittime che comunali, con l’esecuzione di opere infrastrutturali quali
stabilimenti balneari, punti di ristoro, discese a mare, verde attrezzato, parcheggi, aree per la sosta di caravan etc., fermo restando la
tutela e l’uso eco-sostenibile dell’ambiente.
BARLETTA ha avuto la sua origine dal mare ed è una città
che si specchia nel mare. Nel corso degli ultimi anni sono stati approntati, approvati e finanziati, ma mai realizzati, alcuni progetti di
rigenerazione dell’assetto urbanistico che avevano nel mare un punto di riferimento. 2003: il costoso Progetto Ambastz, 2005: il PST
Barletta Città Arcobaleno per il riposizionamento nella ReCS - rete
città strategiche -, 2009: il Progetto di Barletta Vision 2020 con un
finanziamento di sei miliardi dell’Azione 7.1.1 - P.O.FESR 20072013 per trasformarla in città del turismo e dell’arte, 2014: oggi, altri Progetti (PIRU) sono previsti nelle Linee di Mandato 2013-2018
IL FIERAMOSCA
19
Puglia Imperiale
Coste
approvate dal Consiglio Comunale fra cui il Piano Comunale delle
Coste, rispolverato frettolosamente dopo due anni per approvarlo
con diritti di urgenza. Per la realizzazione delle opere previste bisogna augurarsi che questi progetti non facciano la stessa fine dei precedenti mentre gli eterni muri di sostegno ai tre fatiscenti fabbricati
di Via S. Antonio (ex Caserma CC), Corso Cavour (ex Ospedaletto)
e Via S. Andrea (ex Carcere), monumenti della incapacità tecnicaamministrativa nella riqualificazione, sono sempre lì.
Nel PCC deve essere definita la strategia della gestione costiera: il litorale di Barletta, dalla Fiumara ad Ariscianne, caratterizzato da un unico morfotipo sabbioso, ha due diverse esposizioni
- Ponente e Levante - ed una lunghezza di km.14,8 (Margherita
km.19) con una bassa percentuale di aree demaniali in concessione: 3% (Margherita 38%) per il limitato numero degli stabilimenti
balneari: 20 (Margherita 78), 15 a Ponente e 5 a Levante. Questa
area demaniale - come si rileva nel SID - è interessata da fenomeni
di erosione naturale sia nella zona della Fiumara a nord (km. 5,20)
che in quella di Ariscianne a sud (km. 2,57) ed in questi tratti la
dividente demaniale coincide o interseca la linea di riva ricadendo
in mare in diversi punti.
È necessario stabilire il ruolo di questa fascia costiera: lasciare
inalterata la situazione con la sensibilità all’erosione in avanzamento o realizzare opere di contenimento già progettate anche con
indagini geognostiche per il potenziale sviluppo turistico costiero? Nel secondo caso bisogna completare questi lavori (stralcio
Tomasicchio 2012) già approvati dai vari Organi Regionali e Ministeriali, compreso l’Autorità di Bacino, entro il 2014 per rendicontarli nel 2015 altrimenti il finanziamento CE di euro 2.700.000
già disponibile non potrà più essere utilizzato.
La linea di costa utile (LCU) di Barletta, attualmente, per questi fenomeni si riduce ad oltre la metà, ma anche in questa area,
dove insistono gli attuali stabilimenti, sia a Ponente che a Levante,
vi sono nove rigagnoli e canali di scolo delle acque reflue, fra cui
principalmente il Ciappetta-Camaggi ed il canale H, che determinano altri tipi di erosione antropica con ristagni di acqua putrida, il
degrado paesaggistico e l’inquinamento del mare: certamente non
favoriscono un adeguato incremento della domanda di balneazione (Margherita bandiera blu) e lo sviluppo delle attuali limitate
concessioni. Gli scempi ambientali si possono anche evitare con
appropriati e preventivi controlli dell’abusivismo sempre con enfasi annunciati, ma mai attivati.
Le 12 acque di balneazione - 8 a Ponente e 4 a Levante - definite per i punti di monitoraggio delle periodiche analisi effettuate
dall’Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione dell’Ambiente (ARPA-Puglia) non sono conformi e devono essere aggiornate anche per le fasce di rispetto: non permettono oggi una più corretta
e tempestiva informazione che i Comuni devono dare ai cittadini
in ubicazioni facilmente accessibili sulla balneabilità e sulla qualità
delle acque come prescritto (art. 15 DL. 30/5/2008 n. 116).
Un altro grave ostacolo allo sviluppo balneare è l’attuale difficile accessibilità al litorale marino barlettano dei flussi turistici sia
dalle città del Nord-barese e del Potentino che dalle grandi strade di
comunicazione nazionali ed autostradali: per il tratto di Levante la
barriera ferroviaria di Via Andria e per Ponente l’indecoroso spettacolo dell’inizio della strada delle Salinelle sul Ponte Ofanto.
Se si riuscisse ad eliminare queste principali criticità ed a recuperare le tre specificità del territorio locale - turismo-agricolturacultura - superando le logiche perverse e l’abulia al rinnovamento,
un ben articolato Piano Comunale delle coste, con le necessarie
interconnessioni, potrebbe costituire indubbiamente una leva per
il rilancio della economia della città. È utile ricordare che:
….il fascino delle coste italiane sta nell’essere
un crocevia di storie
dove lungo gli innumerevoli paesaggi si incontrano
realtà antichissime,
la ricchezza della natura e delle colture agricole
(Fernand Braudel)
e quindi bisogna fare tutto il possibile per conservare gelosamente questo fascino e trasmetterlo alle future generazioni.
RELAZIONE DELL’ATTIVITÀ AGENZIA
PUGLIA IMPERIALE TURISMO (MARZO 2012 - MAGGIO 2014)
“U
na esperienza abbastanza positiva in un ruolo impegnativo e prestigioso: nel febbraio 2012 sono stato
nominato dal Patto Territoriale nord barese-ofantino come Presidente ed Amministratore unico dell’Agenzia Puglia Imperiale Turismo (una nomina che porto avanti in maniera del tutto gratuita,
con spirito di servizio e passione, è bene sottolinearlo ancora una
volta), e fin da subito ho potuto constatare l’enorme potenzialità
che questa Agenzia ha sul territorio, contando su un patrimonio
monumentale, naturalistico e enogastronomico davvero ineguagliabile. Ma spesso queste potenzialità vengono soffocate dalle
corte vedute, dai personalismi e dai localismi di qualcuno degli
enti coinvolti, ma anche dalla burocrazia”: Michele Marcovecchio
non nasconde l’entusiasmo per il ruolo che ricopre per l’Agenzia
Puglia Imperiale Turismo, ma neanche cela ombre e problematiche che tendono a “ostacolare” in qualche modo un cammino che
potrebbe invece essere assolutamente luminoso per l’economia
del territorio.
“I dieci Comuni della Bat, insieme a Corato (sono 11 i Comuni
del Patto Territoriale e dunque dell’Agenzia Puglia Imperiale), pur
avendo sposato con grande lungimiranza il concetto di “rete” aderendo al Patto Territoriale, in alcuni casi sembrano non cogliere
alcune occasioni che determinati progetti proposti da Puglia Imperiale riescono ad offrire. È chiaro che la crisi economica attanaglia
un po’ tutti, enti comunali in primis, e noi comunque facciamo di
tutto per riuscire a portare risultati che valgano per tutto il territorio, nessuno escluso”.
Queste in breve, le attività più importanti svolte durante il suo
mandato e le ricadute turistiche nel territorio.
ANNO 2012
- Progetto Interregionale Itinerari di Federico II.
- Partecipazione alla Fiera BIT di Milano 2012.
- “Il Turismo della memoria” Premio giornalistico internazionale.
- Partecipazione all’ITB Berlino (marzo 2012).
- Convenzione con Puglia Promozione per assistenza tecnica al
servizio IAT di Trani.
- Promozione “Riti della Settimana Santa in Puglia Imperiale”.
- XIV Settimana della Cultura: eventi a cura di Puglia Imperiale.
- Convegno Teatro Lembo per un nuovo marketing turistico nel
territorio e premiazione neo laureati per tesi di laurea su Puglia
Imperiale (20 aprile).
- Partecipazione prima fiera Art&Tourism di Firenze (maggio).
- Progetto Amistad - Treno dell’Alta Murgia: firma protocollo
d’intesa istituzionale.
- Realizzazione Progetto Puglia Green Hour (Canosa, Trinitapoli,
Andria).
- Realizzazione Progetto “Open Days” 2012 finanziato da Puglia
Promozione.
- Incontro sulla via Francigena (luglio).
- Firma del Protocollo d’Intesa tra Puglia Imperiale e Miragica
20 IL FIERAMOSCA
GIUGNO
2014
GIUGNO
2014
“insieme per una
nuova proposta di
promozione turistica
del territorio”.
- Attivazione Infopoint
a Trani estate 2012.
-Miglioramento funzionale del servizio
di informazione turistica dello IAT di
Barletta.
-Partecipazione
al
Premio Diomede di
Canosa (agosto).
- Organizzazione ospitalità e conferenza Michele Marcovecchio
dell’Ambasciatore
della Costa d’Avorio in visita a Trani (settembre).
- Partecipazione al Travel Trade Italia di Rimini (settembre).
- Organizzazione della Conferenza stampa della Sagra del fungo
cardoncello di Minervino Murge (ottobre).
- Partecipazione alla Borsa Mediterranea del Turismo archeologico di Paestum (novembre).
ANNO 2013
- Pubblicazione Guida turistica “la Strada di Federico II in Puglia” in italiano.
- Partecipazione alla BIT di Milano (febbraio).
- Pubblicazione DVD per “la Strada di Federico II in Puglia” in
tre lingue (ita, ing, ted).
- Partecipazione all’ITB Berlino (marzo).
- Convenzione con Puglia Promozione per assistenza tecnica al
servizio IAT di Trani (apr-giu).
- Valorizzazione della Murgia di Castel del Monte con l’iniziativa
“I cavalli dell’Imperatore” nell’ambito del progetto Discovering
Puglia finanziato da Puglia Promozione (apr-mag).
- Valorizzazione del patrimonio naturalistico con le iniziative domenicali nelle Saline di Margherita e nelle zone umide di Trinitapoli, nell’ambito del progetto Discovering Puglia finanziato
da Puglia Promozione (gen-giu).
- Organizzazione, coordinamento e promozione della “Settimana
del Patrimonio Culturale in Puglia Imperiale” (11-19 maggio),
con il sostegno e patrocinio della Provincia di Barletta Andria
Trani, presentata in conferenza stampa presso il sito archeologico di Canne della Battaglia. Il calendario ha proposto un cartellone unico di oltre 110 appuntamenti, con 30 enti partner tra
Pro Loco, Associazioni di promozione culturale e altri operatori
privati, dislocati in più di 50 siti e location del nostro territorio,
aperti o animati con eventi artistici, concerti, spettacoli, raduni
storici, mostre, letture, performance teatrali, artisti di strada, laIL FIERAMOSCA
21
Chiesa
Puglia Imperiale
boratori didattici, visite guidate.
- Convegno Teatro Lembo (11 maggio) su “Missione Museo”,
di inaugurazione della “Settimana del Patrimonio Culturale” in
Puglia Imperiale.
- Stand promozionale durante l’Apulia Plein Air svolta presso il
nuovo polo fieristico di Trani Apulia Fiere (giugno).
- Accoglienza delegazione rumena di studenti e specializzandi in
marketing turistico, nell’ambito del progetto europeo “Strumenti strategici per l’Occupazione nell’industria del Turismo” di cui
è partner la Provincia BAT (luglio).
- Pubblicazione Guida turistica “la Strada di Federico II in Puglia” in lingua tedesca.
- Realizzazione attività di valorizzazione del patrimonio culturale e naturalistico nell’ambito del Progetto “Discovering Puglia”
finanziato da Puglia Promozione (set-dic).
- Partecipazione alla Borsa Mediterranea del Turismo archeologico di Paestum (novembre).
ANNO 2014
- Pubblicazione Guida turistica “la Strada di Federico II in Puglia” in tedesco.
- Collaborazione per realizzare l’evento “Bellezza Natura e Cinema” - Parco Nazionale dell’Alta Murgia nell’ambito del BIFEST 2014.
-Presentazione proposta progettuale inerente la “Indagine di
mercato per la progettazione e la realizzazione di iniziative turistico-culturali da tenersi durante la primavera 2014 nel Comune
di Trani.
- Patrocini gratuiti e supporto alla comunicazione e promozione
di eventi culturali e turistici del territorio di Puglia Imperiale.
- Convenzione con il Centro per l’impiego di Andria per tirocinio
di formazione e orientamento per agevolare l’inserimento lavorativo di donne svantaggiate.
Per tutto il periodo l’Agenzia ha proseguito con la gestione del
portale turistico multilingue www.pugliaimperiale.com, curandone la redazione e l’aggiornamento continuo dei contenuti, per
la promozione delle opportunità del nostro territorio e degli eventi
organizzati da Comuni e associazioni locali, in 25 lingue in tutto
il mondo.
Si sottolinea l’impossibilità di realizzare progetti in cantiere
per la promozione turistica del territorio e in particolare l’attuazione del Piano Promozionale 2014 (a partire dalla mancata partecipazione alla BIT di Milano), la realizzazione della II edizione
della Settimana del Patrimonio Culturale in Puglia Imperiale e
della I Borsa del Turismo in Puglia Imperiale.
Il Coro della Polifonica “Il Gabbiano”
festeggia trent’anni di vita
D
omenica 1 giugno, il Coro Polifonco “Il Gabbiano”, diretto dal maestro Gianluigi Gorgoglione, con un concerto
a Trani, organizzato dall’Associazione Obiettivo Trani, ha festeggiato i suoi primi trent’anni di attività.
Fondato dal suo direttore Gianluigi Gorgoglione nel 1983
nell’ambito dell’Associazione omonima, il Coro è composto da elementi di varia età e preparazione musicale. Il repertorio spazia dal
canto gregoriano a composizioni moderne. Il coro ha eseguito numerosi concerti e cerimonie solenni in ambito cittadino, regionale e
nazionale riscuotendo sempre ampi consensi di pubblico e critica.
Va altresì menzionata l’attività didattica, laboratoriale e seminariale
che, non meno importante di quella concertistica, arricchisce l’offerta formativa dell’associazione. Frequenti sono le collaborazioni anche con altre associazioni, orchestre da camera e sinfoniche,
Enti, compagnie teatrali e di danza, integrando così percorsi artistici differenti e complementari che consentono di produrre eventi
spettacolari di alto livello. Va altresì menzionata, la partecipazione
del coro a TV2000 (vedi foto) in una trasmissione molto seguita e
dedicata ai cori, andata in onda il 13 gennaio 2014 e visto il successo ottenuto, il recente invito rivolto al Coro, sempre dalla stessa emittente Nazionale per partecipare alla trasmissione televisiva
“La Gara”, esibizione musicale in diretta tra cori scelti tra i migliori
d’Italia, andata in onda venerdì 2 maggio. La trasmissione condotta
da Arianna Ciampoli presentava in giuria Claudio Lippi, Aba finalista di X-Factor e Josè Maria Sciutto direttore del Coro del Teatro
dell’Opera di Roma che al termine dell’esibizione del Coro hanno
tributato notevoli consensi all’intero ensemble costituito da Coro,
direttore, solista e pianista.
Gianluigi Gorgoglione, operatore culturale, laureato in Musica all’Università di Bologna, diplomato in Canto didattico,
Musicologia liturgica, Direttore di Coro, esperto in Canto Gregoriano, pianista. Insignito per meriti artistici dell’onorificenza
di “Militare Vincenziano Ordine dei Cavalieri del Cid”. Tra le
sue molteplici esperienze ed attività musicali, particolare rilievo
assume la trentennale attività didattica e concertistica in qualità di Direttore di Coro. Come docente, ha collaborato con vari
Enti Pubblici e Privati tenendo corsi e seminari riguardanti il
canto classico, moderno ed il canto corale. Dal 1998 al 2003 ha
collaborato con la Direzione Artistica del Teatro “G. Curci” di
Barletta.
Il messaggio dell’Arcivescovo
per la 48a Giornata Mondiale
delle Comunicazioni Sociali
C
arissimi,
il 1° giugno 2014, domenica VII di Pasqua e Solennità dell’Ascensione, si celebra la 48a
Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali. Come faccio sempre in questa circostanza, invito
tutti a leggere il messaggio del Papa Francesco, dal titolo “Comunicazione al servizio di un’autentica
cultura dell’incontro”.
Non posso fare a meno di sottolineare quanto si legge nel suddetto messaggio: “La comunicazione
è, in definitiva, una conquista più umana che tecnologica”. Essa è al servizio della persona umana
e deve aiutarla nell’esplicitare la sua natura più profonda di essere relazionale e comunicante. È
nell’‘incontro’ che l’altro appare nella sua identità e concretezza e, anche se lontano, nella sua
prossimità. A questo riguardo risulta essere significativo che Papa Francesco per esprimere questa
verità sull’uomo abbia assunto l’icona del ‘buon samaritano’ che, nel suo viaggiare per le strade,
incontra l’altro, un malcapitato. E qui, proprio qui, in un contesto di incontro, che è possibile cominciare
a coniugare quel dinamismo di apertura, di attenzione, che diventa ‘amore’, ‘solidarietà’.
Pertanto primo compito della comunicazione è quello di avvicinare, di mettere assieme, di abbattere
i muri, accostare realtà diverse. La comunicazione è veicolo di unità e di comunione.
E, volgendo lo sguardo alla nostra chiesa diocesana, il Primo Sinodo che stiamo celebrando vuole
essere un evento di comunicazione, snodato nel tempo, nel quale realtà ecclesiali diverse con una
propria storia e collocazione spazio temporale, sanno ritrovarsi assieme per realizzare un progetto
unico, all’interno del quale trovano senso e significato azioni e iniziative legate al proprio specifico:
crescere nella consapevolezza di essere una porzione del Popolo di Dio che, nello stile della sinodalità,
approfondisce la sua più intima identità di comunione con il Signore, di comunione ecclesiale, di
apertura alla missione.
Nel prossimo anno pastorale 2014-2015, il Sinodo entrerà nel vivo delle ragioni per le quali ho
voluto avviarlo. Con l’Instrumentum Laboris, che sarà consegnato nell’ottobre prossimo, e con le
assemblee sinodali, che prenderanno corpo a partire dal gennaio 2015, il Sinodo Diocesano sarà evento
di comunicazione nel quale quanto elaborato negli anni appena trascorsi prenderà forma in precise
indicazioni pastorali e di natura normativa allo scopo di vivere meno imperfettamente la comunione
ecclesiale e la nostra vocazione alla missione.
Vi saluto e su tutti invoco la benedizione del Signore risorto e asceso al Padre.
Trani, 1 giugno 2014
X Giovan Battista Pichierri
Arcivescovo
Le nuove nomine fatte
da S.E. l’Arcivescovo
• Il Can. Mauro Sarni è stato nominato Parroco della
Parrocchia di S. Agostino in
Bisceglie.
• Il Can. Mauro Sarni è stato
nominato Padre Spirituale della Confraternita “Immacolata
Concezione” in Bisceglie.
• Don Giorgio Del Vecchio è
stato nominato Cappellano
delle Suore Salesiane dei Sacri Cuori, Istituto S. Giuseppe, in Trani.
• Don Giorgio Del Vecchio è
stato nominato Responsabile Diocesano della Pastorale
delle Persone Sorde.
• Sig. Giuseppe Faretra è stato nominato Membro della
Commissione Diocesana Cultura e Comunicazioni Sociali,
rappresentante della Zona pastorale di Corato.
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22 IL FIERAMOSCA
Tra la Cattedrale e il Castello,
in pieno centro storico,
sullo sfondo del mare
e delle balze garganiche
Il Covo delle Sirene
è la cornice ideale per cerimonie,
feste, meeting e aperitivi.
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2014
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IL FIERAMOSCA
23
Brevi di Chiesa
Brevi di Chiesa
Incontro sulla prevenzione
al gioco d’azzardo e alle ludopatie
Giovedì 5 giugno, presso l’auditorium della parrocchia San Paolo
Apostolo in Barletta si è tenuto l’incontro “La vita, giocatevela
bene!”, aperto alla collettività, sul tema della prevenzione al gioco
d’azzardo e alle ludopatie. All’evento, organizzato dall’Azione
Cattolica della parrocchia San Paolo, sono intervenuti Mauro
Dell’Olio, educatore e dottore in psicologia, e Angela Paparella,
presidente diocesana dell’Azione Cattolica di Molfetta.
Il convegno si è proposto di informare e sensibilizzare i giovani
a riflettere sulla problematica in questione, attraverso una
conoscenza globale e approfondita del fenomeno, cercando di
elaborare un percorso di “riabilitazione” sociale per chi è capitato
sulla strada della deriva.
L’Italia è il paese dove non soltanto si registra la maggiore
diffusione delle ludopatie per problematicità economiche, ma
è anche il paese dove il gioco d’azzardo è la terza industria che
eroga più di 8 miliardi di euro per le casse statali, con 400 mila
slot-machine e 6.181 locali e agenzie autorizzate.
Una questione complessa a cui è necessario dare delle risposte
efficaci che, nell’incontro si è cercato di far emergere anche
attraverso un adeguato e costruttivo confronto.
L’ARCIDIOCESI ADERISCE ALLA MARCIA DELLA
VITA. LETTERA DELL’ARCIVESCOVO PICHIERRI
… È una lodevole iniziativa, puntuale appuntamento annuale,
su un tema di grande attualità e di rilevanza sociale, che merita
ancora una volta l’adesione della nostra Chiesa diocesana.
Già in altre occasioni ho avuto modo di rivolgere la mia riflessione
sulla vita, partendo dai recenti auguri pasquali inviativi con un
messaggio il cui titolo è significativo “Sì alla vita”. In esso, tra
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24 IL FIERAMOSCA
l’altro, dicevo, “Dal modo di vivere senza Dio esala un fetore
di morte, una nausea della vita malata, indebolita dal mal
costume, dall’impero di un ‘io’ che si fa ‘dio’. La Pasqua del
Signore Gesù porta in noi il vero Dio e ci dà la capacità di vivere
‘divinamente’”.
La missiva poi si apre ad un’analisi della situazione contemporanea
in ordine alla vita: “Viviamo tempi in cui si assiste di certo ad una
particolare attenzione alla dignità umana, ma molti sono i segni
che contrastano questo orizzonte di tutela e di promozione del
valore della vita. Numerose le tendenze culturali e poi giuridiche
in atto che la legano alle congiunture del momento, che la
cosificano e la mercificano, che ne riconoscono solo alcuni aspetti
mentre altri non sono considerati, che la collocano in uno stato
di sudditanza alle nuove frontiere delle tecniche nel campo della
biotecnica. (…)
LA PRIMA SETTIMANA BIBLICA IN DIOCESI
Promossa dall’Apostolato Biblico Diocesano (responsabile don
Francesco Piazzolla), si è tenuta a Barletta, presso l’Auditorium
“Giovanni Paolo II” della Parrocchia S. Giovanni Apostolo
(Piazzale Don Tonino Bello), la prima settimana biblica sul tema
“I racconti di passione, morte e risurrezione nei vangeli di Matteo,
Marco e Luca”.
A proposito dell’iniziativa, S. E. Mons. Giovan Battista Pichierri,
in una lettera alla comunità diocesana, ha dichiarato: “Finalmente
anche nella nostra diocesi celebriamo la 1a settimana biblica,
come compimento di un intenso cammino alla scuola della Parola
di Dio, trasmessa dagli evangelisti Matteo, Marco e Luca. Questo
evento di forte valenza ecclesiale è il compimento di un percorso
del nostro apostolato biblico che giunge all’apice del kerigma:
i racconti di morte e risurrezione del Signore. Grazie al lavoro
di don Francesco Piazzolla, responsabile dell’apostolato biblico
diocesano e ai suoi collaboratori, quest’anno si è realizzato
un proficuo programma d’incontri che hanno permesso di
approfondire la parola di Dio.”
INTITOLAZIONE DI UNA
PIAZZA A DON TONINO BELLO
Martedì 13 maggio 2014, a Barletta, si è tenuta la cerimonia di intitolazione del Piazzale antistante la
Chiesa di San Giovanni Apostolo a
“Don Tonino Bello”. Dopo la Santa
Messa, è seguita la proiezione video “Testimonianza di Don Tonino
Bello” e quindi lettura di poesie.
(FOTO MARIANO GAGLIARDI - UFFICIO STAMPA COMUNE DI BARLETTA)
A BARLETTA LA 16 GIORNATA
DIOCESANA DEL MALATO
Presso il Santuario dello Sterpeto, si è tenuta la 16a Giornata
diocesana del malato. A proposito della Giornata, così si è
espresso l’Arcivescovo in un messaggio alla comunità ecclesiale:
“L’attenzione agli ammalati che tutta la Chiesa diocesana deve
coltivare non si limita ad uno o a due giorni nell’anno, ma
deve essere quotidiana là dove sono presenti gli ammalati nelle
famiglie; settimanale per gli ammalati delle parrocchie attraverso
il ministero dei sacerdoti, diaconi, ministri straordinari della
‘Comunione’; per come è possibile, negli ospedali e case di
anziani.
La sofferenza, vista alla luce pasquale, è la partecipazione
personale al ‘sacrificio di Gesù Cristo’ in riparazione dei peccati,
per la salvezza di tutti gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo,
a gloria del Divin Padre.
a
GIUGNO
2014
La sofferenza vissuta con fede genera la ‘carità’, cioè l’amore che
affratella, fa condividere, rende umana la vita. È quanto ci dice il
tema di quest’anno: Fede e carità: ‘Anche noi dobbiamo dare la
vita per i fratelli’ (1Gv 3,16). L’organizzazione della Giornata è
a cura della Commissione diocesana per la salute, che ringrazio
per il servizio che svolge con zelo (…).”
VICINANZA E PREGHIERA
PER LE VITTIME DEL MEDITERRANEO
S.E. Mons. Pichierri - sulla scia delle parole di Papa Francesco
- ha dichiarato fra l’altro: «Oramai non basta più, se mai fosse
servita, l’indignazione fine a se stessa, quel rintanarsi dietro frasi
di circostanza ascoltate e lette in queste occasioni; se è vero che
la gran parte di questi nostri fratelli proviene da Paesi considerati
poveri, è altrettanto vero che in quello stato di povertà li tiene
l’occidente industrializzato, che sfrutta le risorse minerarie dei
Paesi del Centr’Africa, che non fa nulla per sedare i conflitti
tribali solo per incrementare il commercio delle armi.
È il momento, questo, di riflettere su quale Cristo vogliamo
testimoniare come Chiesa: se è quello descritto da Gesù quale
“Bel Pastore”, oppure quello incarnato dai mercenari, da coloro
che, dinanzi al perpetuarsi di queste vere e proprie stragi, volgono
il capo dall’altra parte, nascondendosi dietro al classico: ‘…e io
che ci posso fare?’»
Non interponiamo altri indugi e facciamo nostro l’invito
accorato del Santo Padre nel pregare per coloro che vivono la
tragedia delle migrazioni ma anche per sollecitare interventi
di cooperazione fra i Paesi europei nel rendere dignità a
coloro che hanno perduto, oltre agli affetti lasciati nei loro
Paesi di origine, anche la speranza dell’incontro con il Buon
Samaritano.
PREGHIAMO PER LA PACE NEL MONDO
“Durante il suo viaggio in Terra Santa, Papa Francesco
aveva invitato il presidente di Israele Shimon Peres e quello
palestinese Abu Mazen ad una preghiera congiunta per la
pace in Vaticano. Invito subito accolto dai due leader dei
Paesi che si sono incontrati. L’Arcivescovo ha dichiarato:
“Nelle veglie di Pentecoste che si sono svolte nelle singole
Città dell’Arcidiocesi il 7 giugno e nella Santa Messa di
Pentecoste l’8 giugno, abbiamo pregato in particolare per
la “pace” in Medio Oriente in comunione col Santo Padre
Francesco e le Autorità governative dei due Stati israeliano
e palestinese che si sono incontrati nella “casa” del Papa in
Vaticano proprio per il suddetto motivo.
Solo la preghiera rivolta a Dio, padre di tutti i popoli e
nazioni, può ottenerci il dono della giustizia e della pace
che Gesù Cristo ha già portato sulla terra: “Gloria a Dio
nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini che Egli ama”
(Lc 2,14). Ci soccorra in detta preghiera la Regina della
pace, Maria santissima!”.
LA FESTA PARROCCHIALE
DI SANTA RITA E SAN BENEDETTO
Per la prima volta nella storia recente della parrocchia di S.
Benedetto, la festa ha coinvolto anche le figure di Santa Rita
da Cascia.
“Da quest’anno - ha dichiarato Don Vincenzo Misuriello,
Parroco di San Benedetto - vogliamo accostare Santa Rita
e San Benedetto, anche se la festa parrocchiale si svolge nel
giorno della memoria liturgica della prima. E ciò in quanto
nella nostra parrocchia alla Santa di Cascia è tributato un
culto che affonda le radici nella storia, un culto che si estende
GIUGNO
2014
anche fuori dei confini parrocchiali. E San Benedetto, in quanto
egli è il titolare della parrocchia e in quanto la sua opera e il suo
messaggio sono oggi di grande attualità per rinvigorire la nostra
spiritualità così bisognosa di recuperare il senso della presenza
di Dio. Senza dimenticare una circostanza di non secondaria
importanza: Egli è Patrono d’Europa. Pertanto giovedì 22 maggio
le due statue sono state portate in processione per le vie della
Parrocchia”.
“TERRE SENZA PROMESSE” SULL’EMIGRAZIONE
«‘Terre senza promesse’. Storie di emigrazione»: Un progetto,
che ha coinvolto sessanta sale della comunità, promosso dal
‘Progetto culturale della Chiesa Italiana, dall’‘ACEC-La Sala della
Comunità’, dal ‘Servizio promozione sostegno economico della
Chiesa Cattolica’, con il patrocinio della ‘Fondazione Migrantes’
e del ‘Centro Astalli’. A Barletta, la “Sala della Comunità S.
Antonio” è stata prescelta per realizzare a livello territoriale il
progetto. Lo ha fatto in uno stile di sinergia, avvalendosi della
collaborazione della Parrocchia SS. Crocifisso e del periodico
‘La Stadera’, del mondo della scuola rappresentato dall’Ipsia
‘Archimede’ e dal cinecircolo ‘S. Antonio’.
L’iniziativa ha visto il sostegno anche delle commissioni diocesane
‘Migrazioni’ e ‘Cultura e comunicazioni sociali’, del ‘Centro
Diocesano Missionario’.
Arcidiocesi
Trani-Barletta-Bisceglie
50° anniversario
di Ordinazione Sacerdotale
di
Mons. Savino Giannotti
Vicario generale
1964 - 28 giugno - 2014
Siete invitati a partecipare
agli eventi di ringraziamento
venerdì 27 giugno 2014
Concerto in Cattedrale | Trani - ore 20,30
“MUSICA SPIRITUALE”
San Nicola il Pellegrino, anonimo, dipinto su tavola,
sec. XIV, 205x114 cm, Museo Diocesano, Trani
Coro “Note Blu” di San Ponziano - Roma
MARINA MUNGAI, direttore - MANUELE ORATI, vicedirettore
MARCO DI LENOLA, organista
FRANCESCO DEL MONTE - DANIELE MASELLA, trombe
SIMONE GRAZIANI, corno
SERGIO BATTISTA, trombone
CLAUDIO ROMANO, bassotuba
Mihi vivere
Christus est
sabato 28 giugno 2014
(Fil 1,21)
Cattedrale | Trani - ore 20,00
CELEBRAZIONE EUCARISTICA
presieduta da Mons. Savino Giannotti
omelia di S.E. Mons. Giovan Battista Pichierri
Il Coro “Note Blu” di San Ponziano - Roma
diretto dal M° Marina Mungai
eseguirà la Messa “Il Risorto Crocifisso”
composta per San Nicola il Pellegrino nel 1994
da P. Giovanni M. Rossi, camilliano
su testi di don Guido Pasini
Ogni offerta sarà devoluta per una borsa di studio
per i seminaristi dell’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie
Kyrie eleison.
“Signore
misericordioso,
grande è l’amore
che hai manifestato
verso di me”
(Ef 2,4)
EDITRICE
ROTAS
BARLETTA
FOTORUDY
AVVISO SACRO
IL FIERAMOSCA
25
Film
In città
NOTIZIE IN BREVE
L’INIZIO DELLE RIPRESE DI UN FILM
PER RICORDARE IL GIOVANE MENNEA
di Stefania Patella
S
otto un sole battente, tra l’incuriosito mormorio
dei passanti che si attardavano presso il campo
sportivo “Lello Simeone”, si sono tenute le prime riprese
della fiction televisiva “La freccia del Sud”, omaggio alla
vita di Pietro Mennea. Un Mennea ragazzino, alle prime
esperienze di precoce piccolo velocista che nei primi
tempi si allenava di mattina a scuola e di pomeriggio
sulla battigia del mare di Ponente, e poi qui, sulla pista
del vecchio campo sportivo “Lello Simeone”.
Diretto da Ricky Tognazzi, con la sceneggiatura scritta
a quattro mani con Simona Izzo, la produzione del film
è stata agevolata da un cospicuo sostegno finanziario di
Apulia Film Commission, un film che arriva a due anni
dal documentario proposto in omaggio al campione
dal titolo “Diciannove e settantadue” diretto da Sergio
Basso.
La fiction, che sarà girata in soli 27 giorni di lavorazione,
tra Barletta, Bisceglie e Bari, darà vita alla mini serie in
due puntate da 100 minuti ognuna che dovrebbe andare Durante una pausa della lavorazione del film. Da sinistra il regista Ricky
in onda nel primo trimestre del prossimo anno, proprio Tognazzi, l’autore del libro “Quella maledetta voglia di vincere” (consulin occasione dell’anniversario della scomparsa del nostro tato dagli autori del film) Renato Russo e la sceneggiatrice Simona Izzo
grande campione.
Ad interpretare Pietro Mennea è l’attore tarantino Michele mentre al centro la troupe trovava sollievo alla insopportabile
Riondino (lo ricordiamo nel 2012 nel ruolo da protagonista calura estiva sotto lo scudo protettivo di ampi, attrezzati
nella fiction Rai Il giovane Montalbano), affiancato da un gazebo. Sotto i quali solerti costumisti ed esperti scenografi si
cast di attori di tutto rispetto, quali Luca Barbareschi, Gian adoperavano per facilitare riprese curate dall’inesausto zelo
Marco Tognazzi, Nicole Grimaudo, Lunetta Savino e Nicola del regista, l’anima della lavorazione. E ci ha fatto piacere
che il costumista si adoperasse perché sulle magliette dei
Rignagnese.
Nonostante il sole, le “piccole” comparse hanno avuto un ragazzini comparisse la scritta G.S. AVIS BARLETTA. Molti,
bel da fare lungo il perimetro dello stadio, fra partenze, false infatti, dimenticano che l’avventura umana e sportiva del
partenze ed affannosi arrivi sulla fettuccia del traguardo, giovane Pietro Mennea, prese le mosse proprio di lì, dalla
sua appartenenza al glorioso Gruppo Sportivo Avisino.
E come nelle riprese di tutti i film che si rispettano, anche
per questo è scattata la macchina organizzativa scenografica
STUDIO DENTISTICO CANFORA
circostante, resa possibile dalla collaborazione del Comando
dei Dottori Cesare e Rita Canfora
dei Vigili Urbani. Perché infatti, per girare certe scene, come
la simulazione delle gare che il giovane Mennea disputava
•Chirurgia dentale
per le strade cittadine, è stato necessario sgomberare del
•Odontoiatria estetica
tutto alcune vie.
•Ortodonzia tradizionale
Piccoli momentanei disagi ben sopportati dai cittadini
®
•Ortodonzia estetica InvIsalIgn
anni
del quartiere, al pensiero ch’erano un modesto prezzo da
Da 40 servizio
•Protesi
fisse
e
mobili
o
al vos9tr71-2011)
pagare per vedere realizzato un filmato che ci ricordasse la
•Impianti immediati ed osteointegrati
(1
•Paradontologia
splendida avventura di un ragazzo del Sud, che - partito da
Barletta - calpestò vittorioso i più grandi stadi dell’epoca,
battendo i più famosi velocisti del suo tempo, portando il
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nome della nostra città sulla vetta del mondo.
26 IL FIERAMOSCA
GIUGNO
2014
IL CARDINALE MONTERISI COMPIE
OTTANTA ANNI
S. Em. il Cardinale Francesco Monterisi
il 28 maggio ha compiuto 80 anni e nella
Parrocchia SS. Crocifisso, ha reso il
proprio grazie al Signore presiedendo la
S. Messa e in serata, in suo omaggio,
sempre presso la Parrocchia del SS.
Crocifisso si è tenuto un concerto.
LAVORO E WELFARE: QUALE FUTURO PER L’ITALIA
Incontro presso il Brigantino 2 su “Lavoro e Welfare: quale futuro per
l’Italia”. Relatori Domenico Garofalo, Ordinario di Diritto del Lavoro
presso l’Università “A. Moro” di Bari ed Elisa Agolini, coordinatrice
attività dell’Alleanza contro la povertà; moderatore prof. Ugo Villani,
Ordinario di Diritto Internazionale Università “Aldo Moro” di Bari.
Sono intervenuti Emanuela Tatò, presidente del Circolo Acli Barletta
“P. Mennea”, Pasquale Cascella e Anna Rizzi Francabandiera che
hanno portato il saluto dell’Amministrazione comunale.
INCONTRO SULL’ECOCENTRO
Nell’auditorium “Giovanni Paolo II” della Parrocchia S. Giovanni Apostolo si è tenuto un incontro su “Ecocentro: confrontarsi è capire”. Ha
introdotto il parroco don Ruggiero Mastrodomenico, relatore Antonio
Procacci, giornalista di TgNorba. Moderatore Tommy Di Bari.
SECONDA EDIZIONE
PREMIO GIALLUISI
Si è svolta presso la Sala Rossa
del Castello, la cerimonia di
premiazione della seconda
edizione del premio Gialluisi,
organizzato dalla sezione arbitri
di Barletta (presidente Savino
Filannino). Quest’anno il premio
è andato a Narciso Pisacreta,
vice presidente dell’AIA nonché
vice assistente internazionale.
Il premio è nato per ricordare la
figura di Pasquale Gialluisi che,
terminata l’attività di direttore di gara, profuse il suo impegno affinché
fosse istituita anche a Barletta una sede periferica dell’AIA.
ROSSO BARLETTA SHOW
La valorizzazione del “Made in Barletta” è stato il filo conduttore che
ha caratterizzato la quarta edizione di “ROSSO BARLETTA SHOW - u
pesc mac’ a ghett” presso il Que Cuba (lungomare Mennea, Barletta).
Tanti gli artisti che si sono esibiti sul palco e che si sono alternati nella
tre giorni ricca di eventi. Numerosi gli ospiti (espositori, imprenditori,
stampa e amministratori) che hanno reso testimonianza all’importante
iniziativa che punta a promuovere e valorizzare le eccellenze e le
tradizioni della “Città della Disfida”. La giornata conclusiva è stata
incentrata sull’importanza dell’alimentazione in tema di benessere e
GIUGNO
2014
salute con la partecipazione straordinaria dello scrittore Pino Africano
che ha presentato il suo nuovo libro intitolato “Vivere mi piace da
morire”.
CONVEGNO DELL’AIDO
Organizzato dall’AIDO della provincia BAT (presidente Natalia Inchingolo), in collaborazione con il Centro Regionale Trapianti Puglia, un
convegno sul tema “Lavoriamo insieme per implementare la cultura in
materia di donazione di organi, tessuti e cellule nella regione Puglia”.
Il convegno si è tenuto presso l’Auditorium della Chiesa di San Paolo.
PIER PAOLO PASOLINI IN MOSTRA A BARLETTA
In mostra a Barletta, in maniera eccezionale ed esclusiva, una mostra dedicata a uno dei più illustri artisti italiani, Pier Paolo Pasolini,
presso il Circolo Arci Cafiero. Una serie di disegni e di dipinti mostrano, con l’abile mano di Claudio Vino, gli appunti di viaggio, le
foto, i frammenti di film e riprese video, tracciano un percorso della
sua vitalità creativa, presentando al pubblico anche alcuni lati nascosti del poeta e regista, i luoghi immaginari e reali della sua vita
d’artista.
Il percorso che l’autore delle opere propone è un viaggio attraverso
ritratti interattivi ed elaborati, che portano in sé il ritratto-base, il
volto in primissimo piano dell’artista senza alcuna alterazione e che
perciò richiama quell’immaginario creativo che si delinea sullo sfondo, in maniera distanziante e allo stesso tempo inclusiva.
CAPITANERIA DI PORTO DI BARLETTA
IL CAPITANO PALLOTTI È IL NUOVO COMANDANTE
Si è svolta ieri presso la piazza d’armi del Castello Svevo di Barletta, alla presenza del Direttore Marittimo della Puglia e Basilicata
Jonica, Contrammiraglio Giovanni de Tullio, la cerimonia di cambio
Comandante della Capitaneria di porto di Barletta. Il Capitano di
Fregata Pierpaolo Pallotti è subentrato al Capitano di Fregata Marco Benedini che ha lasciato il comando dell’Ufficio dopo due anni di
intensa attività a beneficio del territorio ed al servizio degli operatori
del complesso mondo marittimo e dei cittadini tutti.
Oltre ai reparti schierati in armi, hanno preso parte all’evento il gonfalone della città di Barletta, insignito della medaglia d’oro al valor
militare, il sindaco e il prefetto della città della disfida nonché autorità religiose, civili, militari, e rappresentanti del mondo del cluster
marittimo.
Dopo una breve allocuzione del Comandante cedente e del sindaco
di Barletta, ha preso la parola il Contrammiraglio Giovanni de Tullio
che, nel sottolineare come la partecipazione degli illustri ospiti alla
cerimonia ha consacrato la vicinanza e la fiducia della intera collettività locale nei riguardi di tutto il personale del Compartimento
Marittimo di Barletta e del suo primo Comandante, ha invitato il Comandante Pallotti a continuare ad esercitare le funzioni di comando in sinergica, costante e di certo ricambiata collaborazione con
tutte le istituzioni locali e forze di polizia per il perseguimento di un
comune e preminente obiettivo: il bene della collettività attraverso
l’osservanza della legge.
IL FIERAMOSCA
27
Storia locale
PEDICO
IL TRISTE DECLINO DEI BENI CULTURALI
Il virus “Pompei” colpisce anche Barletta
di Michele Grimaldi
I
n molti e sempre più frequentemente scelgono i mezzi di
comunicazione o mass-media, come preferite chiamarli, per
fare outing. Bene, seguendo la moda, dichiaro di essere affetto
dalla Sindrome di Don Chisciotte... ecco l’esatta e triste diagnosi
che farei su me stesso! Sempre alla ricerca di una causa persa per
cui combattere e, se volete, la principale quella della tutela dei
beni culturali che poi, in conclusione, potrebbe rappresentarsi con
una sola frase un po’ in disuso: la difesa dell’Uomo. L’uomo e la
sua cultura, il suo linguaggio, la sua Storia! La più grande delle
sue ricchezze, ma anche quella maggiormente dimenticata. Penso
che ci troveremmo in grossissima difficoltà se dovessimo rispondere ad una domanda secca come quella posta da Salvatore Settis,
insegnante di Archeologia classica presso la Normale di Pisa, e
cioè “È ancora possibile indignarsi, recuperare memoria storica,
riguadagnare spazio all’insegna della Costituzione?”.
Difficile e molto impegnativo formulare una soluzione anche
perché farlo vorrebbe dire mettere in discussione delle proprie
prerogative o privilegi, tipo le famigerate auto blu. E sì perché le
sole auto blu costano due volte e mezzo l’intero stanziamento per
i Beni culturali. Ed ogni qual volta che un qualsiasi Ente a livello
nazionale o comunale si trova in serie difficoltà finanziarie sceglie
come strada, a sentir loro, obbligata quella della dismissione dei
propri gioielli.
Non è la prima volta che prendo in prestito situazioni portate
sullo schermo dal Principe della Risata Antonio De Curtis. Ve lo
ricordate infatti nel film “Totò truffa 62” allorquando vende ad
un oriundo di ritorno dall’America la Fontana di Trevi? Abbiamo
riso tutti ma, pensandoci in maniera approfondita su quella scena,
avremmo dovuto prendere la conversazione fra i due molto sul
serio, perché quello che sta avvenendo oggi nel Belpaese e (forse)
nella nostra Città, è davvero la (s)vendita ai businessman del patrimonio culturale italiano, e chi ci guadagna, una volta di più, non
sono le casse esangui del Comune e tanto meno la collettività.
Le più grandi stimatrici
del “vendi e vai” , manco a
dirlo, sono le Regioni, soprattutto quelle a elevata
intensità artistica (la Puglia
tra le primissime in Italia),
a cui non par vero di poter
trasformare in denaro fresco una imbarazzante (è il
caso di dirlo) voce di costo
dei loro bilanci. L’Italia potrà essere il sesto o settimo
Paese industrializzato del
mondo, però è certamente
la prima potenza culturale
del pianeta e proprio per
questo vere e proprie lobbies nel campo “cultura”
Fig. 1. Il Sedile del Popolo
chiedono a gran voce una
legge di defiscalizzazione per i privati che investono nei beni culturali, per rendere ancora più appetibile il neomecenatismo: non
basta più la svendita dei monumenti, servono ulteriori incentivi! E
pensare che poco più di un secolo fa gli Amministratori barlettani
erano fra i più illuminati estimatori dei beni culturali della propria
Città. Lo scettico di turno chiederà: “Come si può dimostrare una
tale virtuosa propensione?”. Semplicemente andando a studiarsi i
documenti (anche questi, naturalmente, bene culturale!).
A questo punto ben vengano i casi “dismissione patrimonio immobiliare del Comune” se servono a far conoscere istituti culturali
come gli Archivi di Stato i quali, alla fin fine, rappresentano l’unica
memoria storica di una comunità civile che vuol chiamarsi tale.
A supporto di tale tesi ci permettiamo di portare a conoscenza
di tutti e in special modo degli addetti ai lavori, i quali un domani
Fig. 2. L’ospedale civile Principe Umberto
Fig. 3. Le mura del Paraticchio
Via F. d’Aragona, 46 - angolo Via S. Antonio
Barletta
GIUGNO
2014
IL FIERAMOSCA
29
Storia locale
Corso Garibaldi, 180 - Tel. 0883.534389 - Barletta
LA FRESCHEZZA
PIÙ CARA
di Gerard Manley Hopkins
La Biblioteca di Papa Francesco
La Civiltà Cattolica
Corriere della Sera
pp. 242 - i 10,90 + il prezzo del quo-
tidiano
Leggere un poeta significa sempre
assumere il suo sguardo sulle cose,
sulla realtà, sulla vita. Questo è vero in particolare per Gerard
Manley Hopkins, la cui potenza consiste innanzitutto nella
capacità di modificare lo sguardo del lettore, nell’appello a
sentire e gustare ogni cosa nella sua assoluta unicità.
Lo sguardo del poeta, maturato da una profonda sofferenza
interiore e forgiato in un’inesausta ricerca che è spirituale quanto
linguistica, sa restituire la “freschezza” del reale proprio perché
non indugia su ciò che è stagnante, ma insegue il fuoco vivo
di una resurrezione. La bellezza non svanisce col suo tramonto:
solo questa speranza può guidare l’uomo e il mondo fuori dalla
desolazione.
I MONDIALI DI REPUBBLICA
a cura di A. Carotenuto - F.S. Intorcia
Le più grandi firme raccontano
personaggi, emozioni e luoghi
dell’evento calcistico più amato
La Biblioteca di Repubblica
pp. 474 - i 12,90 + il prezzo del
quotidiano
Dalla sua fondazione, il 14 gennaio 1976, a oggi, Repubblica ha
raccontato con il suo stile e le sue firme nove edizioni del campionato del mondo di calcio, a partire dalla Coppa del 1978 in Argentina. Alla sua nascita, il giornale non aveva le pagine sportive,
introdotte in modo stabile solo dal 1979.
Nel 1982 approdò a Repubblica Gianni Brera, che, alla vigilia del
Mundial in Spagna, poi vinto dagli Azzurri, volle ripercorrere la
storia della competizione con un lungo racconto in tre puntate, che
apre questo volume.
In questa raccolta degli articoli originali del quotidiano, le partite memorabili, i grandi protagonisti e gli eventi più singolari dei
Mondiali rivivono in una meravigliosa opera collettiva, un affascinante romanzo senza tempo.
30 IL FIERAMOSCA
Musica
ed è già accaduto non dovranno fare acrobazie inutili per trovare
uno “straccio” di documento, importanti ed utilissimi dati, si badi
bene “dati” e non sentito dire o personalissime conoscenze, riguardanti beni immobili o addirittura documenti di proprietà della
Città di Barletta, scoperti come un tesoro di inestimabile valore,
tra le “carte” facenti parte dell’archivio storico del Comune di
Barletta datati 1889 e conservati presso la Sezione di Archivio.
Le notizie che riportiamo sono un estratto del censimento dei
beni mobili ed immobili del Comune di Barletta effettuato dall’Ufficio del Patrimonio riferito a tutto il 31 dicembre 1889.
Tra le più importanti sono da segnalare la proprietà del Seggio
Antico del Popolo al Corso Vittorio Emanuele (fig.1) valutato £.
3.000 e diventato di proprietà comunale con dispaccio di Re Manfredi del 1° Agosto 1256 e successivo di Re Carlo II d’Angiò del
15 luglio 1302, in seguito demolito.
Altro immobile è quello di San Domenico, da poco ritornato
nella piena proprietà e disponibilità della Città, ubicato tra via Cavour e corso Garibaldi, occupato nel 1889 dalle scuole elementari
maschili, dell’Istituto Comunale, dalla Scuola Tecnica Governativa e dalla Biblioteca, valutato £.110.000 ed entrato in possesso
del Comune con Real Decreto 24 aprile 1824. Interessanti da segnalare la proprietà del Cimitero Pubblico valutato £.70.000 (più
del doppio del Castello costato £.32.728!) del Macello acquistato
con istrumento del notaio Acquaviva del 3 giugno 1866 e costato
£. 60.000 ed infine il Teatro Comunale valutato £.312.024 con proprietà legittimata da due istrumenti rogati dal notaio Celentano l’11
aprile 1866 e dal notaio De Leon il 6 febbraio 1868.
Infine da riportare la proprietà dell’Ospedale civile e militare
Principe Umberto valutato £.30.000 (fig. 2) passato al Comune
con verbale di cessione dal Fondo per il Culto datato 31 luglio
1869 e il processo verbale di cessione dal Demanio statale al Municipio di Barletta del Fortino Paraticchio (fig. 3) (recentemente e
finalmente restaurato) redatto in data 23 aprile 1877.
La maggior parte di quelli elencati sono beni che ormai (poveri
noi!) stanno prendendo una china che porta all’irreversibile perdita. Vi dice niente l’ex Distilleria ? Da quanto tempo si parla della
sua riqualificazione? Ci siamo resi conto di cosa è restato di quello
che era un raro e formidabile esempio di archeologia industriale?
Un mucchio di macerie e nient’altro!
Ma la lista di monumenti storici maltrattati, lasciati in balia del
degrado e della rovina, è lunga e si srotola per tutta la Città.
Solo un esempio: Villa Bonelli. In quella che doveva essere il
polmone verde della Barletta al di là della ferrovia, la parte architettonica diventa preda ambita dei Vandali del tempo e i giardini
sono spesso “maltrattati” dall’incuria.
Il valzer di responsabilità e “scaricabarili” da parte dell’amministrazione pubblica (priva di fondi per le varie manutenzioni) non
ha sortito altro effetto che quello di vederla “degradare” e con la
prospettiva di essere venduta come un cimelio qualunque.
Come si può dedurre dalle cifre, di soldini (e tanti!) gli Amministratori ne hanno spesi nel passato ed ora perché non si pensa
a preservare quei tesori utilizzando, dopo averli recuperati, veri
e propri gioielli architettonici quali gli ex Conventi di S. Andrea,
S. Maria della Vittoria (ex ufficio anagrafe) e S. Lucia o Palazzo
Bonelli in corso Garibaldi acquistato solo qualche anno fa per poi
essere abbandonato così miseramente? Non sarebbe cosa “buona
e giusta” pensare a questi prima di imbarcarsi in svendite sconsiderate o ancor peggio in acquisti scellerati?
Quella di chi scrive potrebbe essere una vera e propria Donchisciottata (scusate il termine) ma nonostante i precedenti, che
purtroppo sono tanti, non smetterò di combattere contro i mulini a
vento sperando che, almeno una volta, riesca a batterne uno.
GIUGNO
2014
Woojin Kim è il vincitore del 17° concorso internazionale
di esecuzione pianistica “Premio Mauro Paolo Monopoli”
2° Premio ex-aequo al pianista giapponese Yoshiki Nishi e al pianista uzbeko Michael Davidov
T
rionfo del giovanissimo pianista coreano Woojin Kim, nella serata
conclusiva del Concorso Musicale Internazionale di Esecuzione
Pianistica “Premio Mauro Paolo Monopoli”, giunto quest’anno alla sua diciassettesima edizione e dedicato a Mauro Paolo Monopoli, alta figura di
artista di raffinata sensibilità, brillante, entusiasta e con un temperamento
sempre cordiale. La serata conclusiva della prestigiosa manifestazione interamente dedicata ai grandi talenti del pianoforte, si è svolta, come ogni
anno, presso il Teatro Comunale Curci, di fronte ad un pubblico numerosissimo che ormai aspetta con impazienza e curiosità questa manifestazione.
A presentare la manifestazione è stata Floriana Tolve, che con la sua
attenzione e cura dei particolari ha accompagnato il pubblico durante l’intera serata. Un concorso tutto al maschile per la serata finale che ha visto
l’esibizione di tre giovani e brillanti interpreti della tastiera: il pianista uzbeko Michael Davidov, di 28 anni, il pianista giapponese Yoshiki Nishi di 29
anni, e il giovanissimo pianista Coreano Woojin Kim, di soli 23 anni, che si
sono sfidati nei giorni precedenti con altri concorrenti provenienti da ogni
parte del mondo.
Tra i 6 ammessi alla semifinale, il pianista greco Ilias Foulidis, di 32
anni, la pianista giapponese Maiko Kanehara, di 25 anni, e il pianista russo
Daniil Kontuashvili, di 28 anni. La prestigiosa Giuria ha scelto come tre
finalisti l’uzbeko Michael Davidov, il pianista giapponese Yoshiki Nishi e il
giovanissimo pianista Coreano Woojin Kim.
Veste nuova, quella presentata dall’Associazione Curci per questa diciassettesima Edizione del Concorso Musicale Internazionale.
Ad aprire la serata con l’Inno Nazionale è stata la neonata Soundiff
Orchestra - Diffrazioni Sonore, vera rivelazione, formata da giovani talenti
del nostro territorio e nuova realtà cittadina che si sta imponendo attraverso esecuzioni di grande prestigio e valenza, affidata per l’occasione
alla impeccabile bacchetta del maestro Rino Campanale, subito dopo, la
scaletta ha offerto, come novità di questo anno, molto apprezzata da tutto
il pubblico, l’esibizione solistica dei tre finalisti. E in un teatro stracolmo in
ogni ordine di posti, si è dato inizio all’ennesima avventura musicale che
ha concluso la maratona musicale internazionale dell’Associazione Curci.
Ad avviare le danze è stata la coinvolgente esecuzione del pianista Michael Davidov, uzbeko di nascita, ma spagnolo di adozione, vincitore di numerosi concorsi Internazionali con una interessante esecuzione del Mephisto
Valzer di Franz Liszt, creando momenti di intensa tensione e coinvolgendo il
pubblico con la sua passionalità e simpatia. Più composta e precisa è stata
poi l’esecuzione della Sonata n. 23 in Fa min. Op. 57 Appassionata del
pianista giapponese Yoshiki Nishi, che dopo i suoi studi in Giappone si sta
perfezionando presso l’Accademia “F. Liszt” di Budapest.
Ha concluso la prima parte del concerto il giovanissimo pianista coreano Woojin Kim, che ha cesellato atmosfere coloratissime tra esaltazione
e seduzione, in una pirotecnica esecuzione delle Reminiscenze del Don
Giovanni di Mozart di Franz Liszt.
La seconda parte della serata si è presentata con una veste insolita,
con la presentazione di un programma totalmente diverso dagli altri anni.
La volontà dell’Associazione Curci di presentare e supportare i giovani
talenti e le nuove proposte, si è realizzata con un “Vetrina dei Giovani Talenti” della nostra città, si è realizzata nel Teatro Curci, e così accanto alla
GIUGNO
2014
Soundiff - Orchestra, che ci ha
regalato una gioiosa esecuzione
della Piccola Serenata Notturna di
Mozart, abbiamo potuto apprezzare l’esibizione del giovanissimo
talento Mauro Paolo Monopoli,
violoncellista, vincitore delle selezioni del progetto “La Puglia
suona bene” della Fondazione
Petruzzelli di Bari, e selezionato
come solista dall’orchestra del
Conservatorio di Bari, che ci ha
regalato una memorabile esecuzione delle Variazioni di bravura, Il vincitore del 17° concorso insu di una corda sola, su temi del ternazionale “Premio Mauro PaMosè di Rossini, trascritti da Ni- olo Monopoli” Woojin Kim
cola Monopoli, con eccezionali
funambolismi e preziosismi sonori resi con estrema semplicità e bravura,
tipici di un concertista quasi all’apice della sua carriera, incredibili però per
un ragazzo di soli 13 anni.
Ed a Mauro è toccato anche cimentarsi, in una serata in cui si sono
finemente intrecciate proposte estremamente classiche a proposte estremamente innovative, sempre accompagnato dalla Soundiff Orchestra Diffrazioni Sonore, nella Prima Esecuzione Assoluta del brano dal titolo
“QFD”, per violoncello, orchestra ed elettronica, del compositore Nicola
Monopoli, l’acronimo che si traduce in Quiete, Fuga, Disordine è il titolo del
brano che Nicola Monopoli, compositore affermatosi già da alcuni anni in
ambito internazionale e attualmente docente di Composizione Elettroacustica, presso il Conservatorio “C. Pollini” di Padova, ha offerto una rappresentazione tangibile di alcune delle espressioni della nostra vita, uno stato
di quiete iniziale, un’ossessiva corsa contro il tempo e contro ciò che più ci
spaventa, e infine, il ritorno nel caos più totale.
Durante tutto il concorso intenso è stato il lavoro della Giuria Internazionale, che, al termine della serata, ha assegnato il Primo Premio, offerto dalla
Buzzi Unicem di Barletta, al giovanissimo pianista coreano Woojin Kim, per
la sua maturità esecutiva e interpretativa e per l’alto livello dimostrato in tutte
le prove precedenti del concorso, mentre ai pianisti Yoshiki Nishi e Michael
Davidov è andato il Secondo Premio, ex-aequo, offerto dalla Fondazione
Megamark (ex Nicolaus). Sono poi stati assegnati, il Quarto Premio al pianista Ilias Foulidis, il Quinto Premio alla pianista giapponese Maiko Kanehara,
mentre il Sesto Premio è andato al russo Daniil Kontuashvili, premi tutti offerti
dalla Direzione Artistica del Concorso.
Fondamentale, come ogni anno, l’apporto degli Sponsor istituzionali
come la Buzzi Unicem e la Fondazione Megamark, che insieme al Comune di Barletta e alla Regione Puglia hanno reso possibile, ancora una
volta, la realizzazione della manifestazione, sponsor a cui va il più sentito
ringraziamento dell’Associazione Curci che cerca sempre, con la sua intensa attività, di creare momenti di crescita per i giovani artisti che ogni
anno, arrivano a Barletta da tutto il mondo.
IL FIERAMOSCA
31
Maggio dei libri
Ricordo
RICORDO DEL MAESTRO EBANISTA
SALVATORE GAMBINO, MIO PADRE
Margherita di Savoia: resoconto
del “Maggio dei libri 2014”
di Francesco Gambino
di Melania Penza
E
G
iunto alla sua terza annualità, il “Maggio dei libri 2014”
ha fatto registrare un record di presenze, a Margherita di
Savoia (BT): ai suoi tre appuntamenti, tutti in giorni festivi di maggio e giugno, hanno partecipato ben centoventi bambini e ragazzi,
provenienti anche da Foggia, Terlizzi, Molfetta e Barletta. L’evento,
reso possibile dalla collaborazione tra le associazioni del territorio
(Associazione NaturalMENTE, Associazione Torre Pietra, Nati per
Leggere - sez. PUGLIA), con il patrocinio morale del Comune di
Margherita di Savoia, è stato organizzato e finanziato dai volontari “Amici della BIblioarcobalena” e dalla casa editrice barlettana
ROTAS. Ogni appuntamento ha richiamato l’attenzione dei partecipanti su un diverso ambiente, tra quelli che caratterizzano il paesaggio margheritano: la salina, le coltivazioni orticole dell’arenile
e, naturalmente, il mare.
Un elemento di novità, rispetto alle precedenti edizioni, che ha
riscosso un elevato indice di gradimento tra le famiglie dei bambini,
è stata la distribuzione di libri omaggio ad ogni partecipante. I due
libri, “Bianca e Petra” (F. Bellafronte, ROTAS, 2013) e “Gioconda
nel Regno del Sale” (F. Bellafronte, V. Piazzolla, ROTAS, 2014),
accendono la fantasia dei piccoli lettori proprio a partire da elementi
storico-naturalistici presenti sul territorio: così sono stati i protagonisti di queste due favole, la cipollina Bianca e l’onda Gioconda,
l’ondina più giocherellona del mare Adriatico, ad accompagnarli
in fantastici viaggi, attraverso quel meraviglioso “tappeto volante”
che è l’esperienza della lettura! È stato molto suggestivo leggere e,
sollevando lo sguardo dalle pagine dei libri, ricercare nell’ambiente
circostante gli elementi del racconto, per identificarli e riconoscerli,
con gioia: Feny, il fenicottero che accompagna Gioconda e che le
presenta gli altri uccelli, suoi amici, della salina; Petra, l’antica torre
cinquecentesca che restituirà a Bianca la coscienza del suo valore,
nonostante tutte quelle sgradevoli caratteristiche per cui gli altri ortaggi dell’arenile la canzonavano; un campetto di fiori di cipolle,
il mare Adriatico, papà di Gioconda e la paurosissima Montagna,
regina indiscussa del Regno del Sale.
E dopo l’immersione nella magia delle storie, i bambini si sono
Laboratorio tra le cipolle
32 IL FIERAMOSCA
Laboratorio in Salina
sbizzarriti nella creazione di manufatti, tutti in tema con i racconti
letti: dalla creazione di marionette-ortaggio in cartoncino, alla lavorazione delle cipolle; dalla costruzione di simpatiche barchette, alla
decorazione di sassi marini con la tecnica del decoupage; dalla stampa a tempera con le mani, alla rappresentazione del mare con quadretti polimaterici e tridimensionali, di grande effetto estetico. Per
visionare una selezione fotografica più completa, e notizie più dettagliate sui prossimi appuntamenti estivi, invitiamo i lettori interessati
a cliccare “mi piace” sulla pagina Facebook dell’Arcobalena.
Questa sorprendente affluenza, insomma, ha dimostrato che i libri e le letture, soprattutto se gradevoli ed accattivanti come queste
e, come nei due casi, illustrate da altri bambini, sono ancora in grado di fare presa su grandi e piccini, nell’era tecnologica che stiamo
attraversando. E che i libri giusti, nel contesto giusto, possono non
temere concorrenza.
Laboratorio al mare
GIUGNO
2014
gregio Direttore,
circa un anno fa le ho trasmesso una foto del 1935, con
un mio breve testo, in cui mio padre Salvatore Gambino, classe
1920, ricordava la Scuola Marittima di Barletta di cui era stato
allievo.
Lei gentilmente pubblicava i due documenti su “Il Fieramosca” del maggio 2013 ma mio padre non ebbe la possibilità di
saperlo perché venne a mancare il giorno 10 dello stesso mese.
Così oggi sono io a ricordarlo.
Nato a Barletta il 13 novembre 1920 da Francesco (marittimo) e Carmela Pinto (casalinga) era il quarto di sei fratelli. Già
all’età di otto anni sua mamma lo accompagnava, dopo le ore di
scuola, presso la bottega del falegname Rocco Postiglione, nel
rione Santa Maria, affinché imparasse quel mestiere che sarebbe
poi servito per aiutare la famiglia e formare il suo avvenire.
“Nonna Carmela” raccontava che dava qualche soldino al
“Maestro” (u Mest) affinché tenesse il ragazzo a bottega. Così
facendo mio padre frequentò il laboratorio e la scuola fino al terzo anno della Scuola Professionale Marittima nella specialità di
“falegname e maestro d’ascia”. I giocattoli lui se li costruiva da
solo o con gli scarti del legno o con la creta che impastava vicino
alle fontane e batteva sulle chianche. Il luogo di gioco e di svago
era soprattutto il piazzale sterrato del castello. Mi raccontava di
quando aveva circa dodici anni e che, presso la fontana dietro la
Cattedrale, giocò al tiro delle pietre contro altre, a distanza. In
quel frangente passò di lì, in macchina, il Podestà Giuseppe Lamacchia. Una pietra era rimbalzata urtando l’auto dell’Autorità
cittadina e suscitando le ire dello stesso personaggio che, arrestata bruscamente l’auto, scese rapido, e tirando fuori dalla cintola
una pistola gridava minacciando di far fuoco. Mio padre si diede
a precipitosa fuga verso le stradine mentre il Podestà fu calmato
da alcune persone lì presenti.
Dai 15 ai 20 anni operò nelle botteghe delle allora note falegnamerie di Barletta (Savino Stellatelli, Giuseppe Marchisella,
Luigi Azzari, Antonio Lanzone, Leonardo Superti) affinando la
conoscenza dei legni e le tecniche di lavorazione (all’epoca quasi
tutto era fatto a mano).
A fine di ogni settimana lavorativa, come gli altri operai,
aspettava con impazienza la modesta paga, che così importante
era per la sua famiglia, e molto spesso capitava che la lunga,
muta ed estenuante attesa rimaneva vana, perché il maestro non
poteva pagare. Si tornava a casa delusi, mesti e … incavolati
(la paga la consegnava tutta a sua mamma per i bisogni della
famiglia).
Dal 1940 al 1945 svolse il servizio militare nella Regia Marina presso il Comando Difesa di Brindisi, mettendo a frutto anche
la sua professionalità, si occupava sia dei lavori di falegnameria
GIUGNO
2014
sia del Carro di Tespi (Teatro ambulante per le truppe).
Lì ebbe modo di assistere
all’arrivo ed alla permanenza del Re Vittorio Emanuele
III e della sua famiglia in
fuga da Roma il 9 settembre
del 1943, poi alloggiati nella casa dell’Ammiragliato
di Brindisi. Dopo la guerra
ed il congedo, il 15 agosto
1945, tornò a casa portandosi in spalla una bicicletta ed
alcune fasce di una balestra
(ammortizzatore elastico)
di un autoveicolo. Con quel
prezioso acciaio fece forgiare alcuni “ferri” per la sgrossatura del legno e la realizzazione di
cornici.
La sua attività di falegname riprendeva subito dopo presso la
bottega di Marchisella e, dopo circa un anno, nella Compagnia
Lirica del Maestro Kappa come macchinista per gli allestimenti
delle quinte e delle scene nei teatri. A 28 anni era alle dipendenze del Maestro Ruggiero Gallo: allora per lui la paga era di lire
2.000 a settimana cioè lire 8.000 al mese (quella ufficiale di un
operaio era di circa 15.000 lire al mese). La sua attività consisteva principalmente nella realizzazione di mobilio. Cominciò
quindi a lavorare in proprio in un sottano di via Cavour dove
abitava, in affitto, con sua mamma ed i suoi fratelli (il papà gli
era mancato nel 1947).
Nel 1948 realizzò anche il suo mobilio e si sposò con Angela
Di Chio.
Il primo grosso lavoro in proprio lo acquisì nel 1949 realizzando il Magazzino Gallo di Corso Garibaldi e quindi la Farmacia del dott. Delcuratolo in Via Municipio.
Trasferì quindi il suo laboratorio nel portone di ingresso di
via Ettore Fieramosca 25.
In quel periodo conobbe il sig. Luigi Faggella (don Giggino, fratello di Carmine del negozio di ottica, e padre dell’ing.
Franco) nonché il Professore di disegno Vito Stifano di Capurso,
valenti disegnatori, progettisti e arredatori. Con questi due professionisti dimostrava di saper leggere ed interpretare i disegni,
realizzando con il legno quanto da loro progettato, dando atto
della sua puntigliosa precisione, della conoscenza delle tecniche
lavorative e consapevolezza della eccellente qualità delle opere
che eseguiva.
Nel 1951 Salvatore aderiva all’Associazione Artigiani di Barletta; nel 1952 allestiva la bottega in Via Baldacchini n. 22 con
IL FIERAMOSCA
33
Ricordo
Investitura
Intanto nel 1958 il maestro falegname Salvatore Gambino terminava la sua nuova bottega, con lavori in economia, (edificio progettato dall’ing. Tarantino) in Via Lido
S. Giovanni ed incrementava lavorazione e organico di
personale. Realizzava quindi anche numerosi arredamenti
nelle case di noti professionisti e personalità di Barletta
collaborando anche con il prof. Pietro Chiummo, prima, e
con l’architetto Fausto Fiore poi. Degno di nota anche la
stima reciproca con il prof. Paolo Vitali di Fano.
Nel 1965 partecipava alla fondazione della Sezione
dell’Associazione Marinai d’Italia di Barletta e successivamente aderiva anche alla Lega Navale di Barletta collaborando attivamente con i relativi direttivi e stringendo una
fortissima e fraterna amicizia con il dott. Pasquale Pedico.
Infatti con l’ANMI contribuì alla realizzazione dello stabi1953. Salvatore Gambino, maestro ebanista, il terzo da destra insieme ai limento balneare sulla Litoranea di Levante costruendovi
suoi figli Carmela e Francesco, a due operai ed a un ragazzo di bottega in le cabine in legno (colorate a fasce bianche e blu). Con
via Baldacchini a Barletta. Sullo sfondo i motocarri Ape B della Piaggio su la Lega Navale collaborò alla realizzazione della Nuova
cui sono stati montati i cabinati e la furgonatura di sua produzione. CommitSede nella darsena del porto di Barletta (in prossimità del
tenti i Monaci Francescani di Bari.
Castello) e poi effettuando numerosi interventi di rinnovo
o migliorie alle barche dei soci. Continuò ovviamente a remacchine utensili moderne ed assumendo alcuni operai. Il suo
alizzare arredamenti per diversi professionisti di Barletta fra cui
lavoro diventò ben presto intenso, lavorando da mattina presto
il dott. Gabriele Lionetti. Da non dimenticare la realizzazione del
a sera inoltrata, oltre che il sabato e spesso la domenica mattina.
Ristorante “Il Cerchio”, in Via S. Samuele, ed il negozio “Style”
Lì realizzò, negli anni ’50, il Bar Trieste di Corso Garibaldi, i
di Vitobello. Ed infine il legame al suo mare ed alla sua Barletta
negozi di scarpe Lamantea, di tessuti Sernia, di tessuti e corredi
lo dimostrava con le riparazioni disinteressate che apportava al
Magazzini Italia di Tommaso Crescente, di Ottica Faggella di Trabucco del sig. Gaetano Ricatti sul molo di Levante. Quando
corso Garibaldi, la Farmacia Marzocca in via Imbriani. Realizzò il Trabucco fu incendiato, lui pianse perché non avrebbe potuto
anche i cabinati per dei motocicli per le missioni dei Padri Fran- più ripararlo o riedificarlo: ha poi sempre sperato, invano, che
cescani di Bari nel Mozambico (1953-54)
qualcuno lo ricostruisse.
A fine anni ’50 iniziò la collaborazione con gli ingegneri AnOvviamente dalla sua bottega sono passati molti giovani. Da
tonio e Mimmo Balsamo di Bari, progettisti e titolari di un’azien- quelli più piccoli, che come lui, sono cresciuti dietro al banco,
da di lavorazione di alluminio. Con questi realizzò moltissimi a porgere gli attrezzi, a mantenere il legno, a passare le morse
lavori, perlopiù allestimenti di farmacie, negozi di abbigliamento per l’incollaggio, a tenere in ordine i … cantoni (i pezzi di legno
e tessuti, gioiellerie, banche, a Bari, Lecce, Maglie, Turi, Taran- poggiati alle pareti), a raffinare cornici, a quelli più grandi che
to, Cosenza, Roma, e stand fieristici a Milano.
poi si sono affinati e magari hanno aperto laboratori propri. VorRicordo che all’epoca i lavori realizzati venivano spediti tra- rei ricordare il sig. Francesco Stillante, un operaio che è stato per
mite la ditta di autotrasporti Garribba di via F. d’Aragona. Sia lui molti anni alle sue dipendenze.
che gli operai si recavano fuori Barletta con le “corriere” Marozzi
Così tra impegni di lavoro notevoli e con l’instancabile aiuto
e Scarcia. Agli inizi degli anni ’60 comprò un “motorino mono di sua moglie, Salvatore consentì ai suoi quattro figli di studiare
marcia” rosso, e con quello si recava spesso a Bari. Dopo qualche e di affermarsi nel mondo del lavoro. Lui non è mai stato ricco,
anno acquistò una Fiat 600 grigia (ovviamente usata) e con quella anzi ha sempre investito molti dei suoi guadagni nei migliori lepotè muoversi con maggiore facilità, trasportare operai ed attrezzi, gnami da usare e nelle nuove attrezzature. La sua filosofia era
nonché, utilizzando un portapacchi, sia i legni grezzi che i prodotti innanzitutto mantenere la parola data, seguivano la precisione
lavorati. In parte la 600 fece perdere importanza ad un carretto in dei particolari, la consapevolezza di realizzare elementi d’arredo
legno che veniva tirato a braccia, molto utile al trasporto sia dei non ripetibili, studiati apposta per un particolare ambiente e per
legni acquistati (ditte Feltrinelli in piazza Tramvia e Frezza in via un particolare committente. Sapeva benissimo che a differenza
F. d’Aragona), sia delle consegne dei lavori a Barletta.
di chi scrive libri, di chi dipinge, di chi scolpisce, di chi compone
musica, la sua arte e maestria rimaneva all’interno del locale da
tel. 0883 531209 - fax 0883 330616 - [email protected]
arredare a pieno godimento dei proprietari o dei fruitori.
Via A. Casardi, 22 - Barletta
Nel 1985 cessò l’attività artigianale ma il legame con la sua
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bottega e con il piacere di modellare il legno, di farne prendere
NON SOLO FARMACI
forma, di realizzare qualcosa di utile, di caldo, di bello, di pratico, non lo staccavano fisicamente dal banco di lavoro. Continuò
così a realizzare cose a livello amatoriale (ricordo fra gli ultimi
impegni il restauro dei confessionali in noce della Cattedrale di
Barletta e una cassa particolare per il trasporto della matrice delNON SOLO FARMACI
la scultura di Mons. Salvatore Santeramo alla fonderia). Poi, sin
tanto che poteva e fino all’agosto del 2011, poggiandosi al suo
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Via A. Casardi, 22 - Barletta
odiato bastone, trascorreva le sue giornate in bottega.
tel. 0883 531209 - fax 0883 330616 - [email protected]
Veniva a mancare il 10 maggio del 2013.
ORDINE DEI CAVALIERI DEL CID
Cerimonia d’investitura nella Chiesa di Sant’Andrea
di Ruggiero Piazzolla*
S
iamo nel terzo millennio; la
Cristianità ha celebrato i suoi
duemila anni di vita e di storia e, al
fianco della Chiesa, la Cavalleria ha
acclamato i suoi mille anni vissuti
all’insegna della Fede e della Lealtà.
Se queste due realtà hanno avuto
vita così lunga, è perché - usando le
parole di Gesù - hanno fondato le loro
basi sulla roccia e non sulla sabbia.
Il nostro secolo è caratterizzato
da un’evoluzione così veloce che non
ha precedenti, ciò che acquistiamo
oggi, fra due settimane sarà obsoleto.
E, mentre l’uomo odia le macchine,
perché lo privano del lavoro, si fa con- Il cav. Gran Croce Alberico
Tullio (FOTO DI ANNA TRONCI)
dizionare da esse, tanto da ragionare,
al fine, come una macchina, pertanto
vuol stare al passo con i rapidi cambiamenti che gli sono proposti.
Nell’aria aleggia l’edonismo ed il narcisismo che coinvolgono piccoli
e grandi; l’antropofagia delle multinazionali è in continuo tumulto; la TV è
al primo posto come baby-sitter; l’arrivismo è divenuto una consuetudine
e vanno a ruba le maschere di pirandelliana memoria.
C’è, però, chi non si fa coinvolgere dai tempi: un esercito di volontari,
riuniti in gruppi ed associazioni, ed altri in privato operano là dove lo Stato
è assente, aiutando il prossimo e la comunità nei momenti di necessità.
Tra questi volontari sono da ricercare i Cavalieri del Duemila i
quali con opere pie, convegni, pubblicazioni, giornali si muovono
alla ricerca della salvaguardia dei valori antichi.
Se oggi non è anacronistico parlare di Fede, Speranza, Carità,
Famiglia, Amore per il prossimo e crediamo in questi valori fondamentali, allora non è inopportuno nemmeno parlare di Cavalleria e
di Cavalieri di Cristo.
Certamente a questi valori primari si affidano e s’ispirano i due Aspiranti che domenica 11 maggio 2014 sono stati investiti della dignità di
Cavaliere dell’Ordine Equestre del Cid, ed ai quali va tutto il nostro affetto
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34 IL FIERAMOSCA
NON SOLO FARMACI
GIUGNO
2014
La cerimonia di investitura (FOTO DI ANNA TRONCI)
Foto di gruppo dei cavalieri del CID (FOTO DI ANNA TRONCI)
e la nostra stima.
L’investitura, alla presenza di un folto pubblico, è avvenuta nel tempio
sacro della Chiesa di Sant’Andrea dopo la celebrazione eucaristica delle
11,30, officiata, per la straordinaria occasione, da Mons. Giuseppe Paolillo ed ha avuto inizio con la benedizione della spada, quale strumento
d’investitura, degli stendardi, delle croci e diplomi dei neo Cavalieri, e magistralmente condotta dal cerimoniere Cav. dr. Filippo Antonio Piazzolla.
Il Cav. Gr. Cr. Alberico Tullio ha letto la formula del giuramento per i
neo Cavalieri dr. Francesco Paolo Maffei e Ruggiero Riefolo.
Si è, quindi, proceduto all’investitura; il Presidente Generale dott.
Ruggiero Piazzolla, coadiuvato dal Grand’Inquisitore Alberico Tullio e
dal cav. Giulio Ruggieri dopo l’imposizione della spada, ha consegnato
i brevetti e le croci ai neofiti, nonché il diploma di Benemerito con croce
a Mons. Giuseppe Paolillo già Vicario Episcopale, per l’impagabile impegno profuso al servizio dell’intera comunità diocesana oltre che ai meriti
personali.
Il Presidente legge la lettera ai neofiti e con la preghiera dei Cavalieri
del Cid la cerimonia s’è conclusa.
* Il presidente generale A.I.C.C.
GIUGNO
2014
IL FIERAMOSCA
35
Scuola
Scuola
ISTITUTO COMPRENSIVO “PIETRO PAOLO MENNEA” (EX “S. DOMENICO SAVIO - 7° GRUPPO”)
“NOTE”….VOLE FESTA DELLA REPUBBLICA A BARLETTA
di Amalia Balducci*
“N
ote” in festa, a Barletta, il 2 giugno 2014 per festeggiare
la nostra Repubblica in un clima sobrio e serio, ma al
contempo, gioioso e fiducioso nel futuro. La Prefettura di Barletta,
guidata da S. E. dott.ssa Clara Minerva, si è “magicamente”
trasformata in un’aula didattica, esprimendo lezioni di “storia”,
“cultura” e “cittadinanza”, per “alunni” di tutte le età. La “cultura”
non ha età, soprattutto quando serve a risvegliare coscienze, valori,
sentimenti, apparentemente attenuati dalle mille difficoltà della vita
quotidiana, ma invece vivi e vigili negli animi dei piccoli e grandi
italiani. Non potevano mancare, nel “cuore” di una cerimonia
ufficiale di rilevante importanza nazionale, le diverse Autorità che
la Prefettura ha chiamato a raccolta per onorare il merito di coloro
che si sono adoperati e si adoperano, nei diversi campi istituzionali
e non, per un contributo di crescita civile a supporto della libertà
e del rispetto della dignità umana. E così, nel giardino soleggiato
dello storico Palazzo del “vecchio” Monte di Pietà, testimone
silente delle tante sofferenze della vita quotidiana, numerose sedie
sono state occupate dagli ospiti autorevoli del nostro territorio
provinciale, tra cui anche un benemerito concittadino, Antonio
Donvito, sopravvissuto alle incomprensibili vicende dei campi di
concentramento di un’epoca ormai superata ma mai dimenticata.
Agli autorevoli ospiti, e alla “padrona di casa” dott.ssa C.
Minerva, l’Istituto Comprensivo 4° C. D. “San Domenico Savio”
- S. M. “7° Gruppo”, ormai ufficialmente e istituzionalmente
denominato “Pietro Mennea”, ha dedicato un piccolo ma
significativo repertorio di “note” musicate e cantate, che gli alunni
della scuola dell’infanzia “C. M. Giulini”, delle scuole primarie “G.
Rodari” e “San Domenico Savio” e della scuola secondaria di 1°
grado “Rita Levi-Montalcini” (ex 7° Gruppo) hanno interpretato
con la loro “passionale” fiducia in un domani sempre migliore.
Reduce da un percorso decennale di “trasferte” canore e
corali nel territorio nazionale, e dalle diverse sedi di concorsi e
competizioni ove ha conquistato riconoscimenti e premi di grande
rilievo (il più recente, a Campobasso, coincidente con la vittoria del
1° Premio Assoluto su tutte le categorie partecipanti), il “Piccolo
36 IL FIERAMOSCA
Foto di gruppo. Da sinistra, in alto, il prefetto Clara Minerva, la
dirigente Amalia Balducci, il vicesindaco Anna Francabandiera,
l’assessore alla cultura Giusy Caroppo, i ragazzi del Piccolo Coro,
il soprano Annarita Di Giovine Ardito, e la direttrice del coro Maria
Teresa Nesta
con polifonia e “a cappella”, quale preghiera di aiuto e guida
nelle difficoltà del cammino quotidiano:
Il “Piccolo Coro Stabile” diretto dall’ins. Maria Teresa Nesta e la
preziosa collaborazione del soprano Annarita Di Giovine Ardito
Coro Stabile” composto da 31 alunni ha “seminato”, nel giardino
della Prefettura di Barletta, i valori della solidarietà, dell’impegno,
della speranza, dell’amore per la nostra Italia.
In questa circostanza la Direttrice di Coro, ins. Maria Teresa
Nesta (affiancata dalla coordinatrice organizzativa ins. Caterina
Giannella e supportata dallo staff tecnico costituito dall’ass.te amm.
vo sig. Emanuele Tanzi e dall’ins. Giuseppe Garofoli), si è avvalsa
della preziosa collaborazione della pianista, prof.ssa Vittoria
Giannini e del Soprano Annarita Di Giovine Ardito.
Insieme hanno armoniosamente suonato e cantato i valori
necessari a “traghettare” la nostra Italia oltre la “crisi” che da tempo
affligge gran parte della nostra Nazione:
•In apertura, il famoso Inno di Mameli, anticipato dalla voce
solista del Soprano Di Giovine Ardito Annarita, per affermare la
nostra inconfondibile identità, e seguito dal coro con una varietà
di strumenti musicali dello strumentario Orff.
•Subito dopo, l’Inno alla Gioia, che ha espresso la nostra
cittadinanza europea, con lo sventolìo delle diverse bandiere,
sollevate verso il cielo in segno di fiducia.
• Quindi, il magnifico Inno al Creatore di L. V. Beethoven, cantato
GIUGNO
2014
Tu che il campo fai beato delle messi, o buon Signor.
Sul mio labbro poni il canto della lode e dell’amore,
ti sia grato un pensier santo, un omaggio d’umil cuor;
coi tuoi lumi e tuoi consigli, Tu ne addita il buon sentiero:
sempre a noi, che siam tuoi figli, splenda vivo il sol del ver.
• A seguire, il brano intitolato Se per miracolo, scritto dal grande
F. Chopin, simbolo dei sogni di serenità tipici del mondo dei
bambini e dei più giovani: “Se per miracolo io fossi il Sole, per
te soltanto risplenderei: non soffriresti più, non piangeresti più,
perché io ti farei carezze tiepide d’affettuosa luce”.
• Dal caldo abbraccio del sole, il Coro è passato alla “botteguccia
della SPERANZA”, dal famoso testo di G. Rodari, che ha
ravvivato il senso della storica ricorrenza, avvio di una svolta
nella storia italiana, animata proprio dal desiderio di rinascita
SCUOLA ELEMENTARE “G. MODUGNO”
e di affermazione della dignità e del rispetto dell’uomo: “Se io
avessi una botteguccia fatta di una sola stanza vorrei mettermi
a vendere, sai cosa? La speranza. Speranza a buon mercato! Per
un soldo ne darei, ad un solo cliente, quanto basta per sei. E alla
povera gente che non ha da campare darei tutta la mia speranza
senza fargliela pagare”.
•A conclusione, il Va pensiero del grande Giuseppe Verdi, ha
spinto le note verso “l’ali dorate” dei sentimenti patriottici che
sostengono la forza e l’orgoglio dello spirito nazionale nel viaggio
dei più giovani verso i loro progetti di vita.
“Il repertorio - ha spiegato la Dirigente Scolastica dott.ssa
Amalia Balducci - non è stato casuale, poiché frutto di una sentita
condivisione tra la Direttrice di Coro M. T. Nesta ed il Prefetto dott.ssa
C. Minerva, allo scopo di creare un clima armoniosamente coerente
con i ricordi storici che le Istituzioni puntualmente rinnovano per
orientare le nostre scelte quotidiane. Questo ricordo è stato vissuto
con grande entusiasmo dalla comunità scolastica dell’Istituto
Comprensivo “Pietro Mennea”, che ha aderito con altrettanto
impegno al concorso di testi scritti e disegni, intitolato “Esprimi
le tue riflessioni sul significato e sul valore della Repubblica e sui
principi fondamentali della Costituzione”. Il concorso ha mobilitato
gli alunni delle classi quinte di scuola primaria e delle classi 1a 2a - 3a di scuola secondaria di 1° grado, e solo simbolicamente
sono stati individuati alcuni temi che hanno ricevuto un Attestato
dalla Prefettura di Barletta: tutti i temi elaborati dagli alunni sono
meritevoli di riconoscimento per la dedizione e la semplicità con
cui gli alunni hanno comunicato idee, speranze, sentimenti verso
la Patria.”
La Dirigente Scolastica dott.ssa A. Balducci ha più volte
ringraziato il Prefetto di Barletta per aver dato agli alunni
l’opportunità di incontrare “di persona” le Istituzioni e per aver
aperto le porte delle Istituzioni alla Scuola, dimostrando attenzione
e sensibilità verso il difficile compito di educare e formare, rispetto
al quale tutti dobbiamo sentirci responsabilmente collaborativi e
corresponsabili, per il bene dei nostri figli. Buona Italia e buona
democrazia a tutti!
* La dirigente scolastica
(FOTORUDY)
Convegno-consuntivo di fine anno
L
a scuola elementare “G. Modugno”, (via Ofanto, nel
quartiere Maranco), diretta dalla dirigente prof. Eleonora Iuliano, di concerto con la scuola materna paritaria “Immacolata di Maria” e la scuola paritaria “San Benedetto”, per
fine anno scolastico ha organizzato una serie di manifestazioni
sotto il titolo “Indicazioni per il curricolo che faRete con…”. Il
programma si è realizzato in tre momenti distinti:
• CANTIAMO INSIEME, esibizione canora di alunni di
Scuola Primaria e Scuole dell’Infanzia;
• LAVORI IN MOSTRA, esposizione di prodotti finali dei
laboratori progettuali, PON, DAS, UNCEF;
• Convegno finale sul tema: IndicAzioni per il curricolo che
faRete con… relatrice la prof.ssa Carmela Montagnuolo.
Queste iniziative rappresentano l’espressione finale di un
intenso anno scolastico, ispirato dalle indicazioni nazionali del
curricolo della scuola dell’Infanzia e del primo ciclo di istruzione, secondo le quali: La scuola deve porre le basi del percorso
formativo dei bambini e degli adolescenti sapendo che esso pro-
2014
2014
GIUGNO
GIUGNO
seguirà in tutte le fasi successive della vita. In tal modo la scuola
fornisce le chiavi per apprendere ad apprendere, per costruire e
trasformare la mappe dei saperi rendendole continuamente coerenti con la rapida e spesso imprevedibile evoluzione delle conoscenze e dei loro oggetti.
La dirigente Iuliano, nell’invito indirizzato ad alunni, docenti,
familiari ed ospiti, ha voluto proporre una riflessione del noto sociologo francese Edgar Morin: In questo mondo in continua trasformazione le conoscenze sono destinate ad essere consumate. Pertanto è
indispensabile formare le menti che possano disporre di un’attitudine generale a porre e trattare i problemi e di principi organizzatori
che permettano di collegare i saperi e di dare loro senso.
M. A. Falanga
37
37
ILIL
FIERAMOSCA
FIERAMOSCA
Scuola
Presentato il giornalino scolastico
L’eco della Girondi
Scuola
“Nave della legalità”
A.S. 2013/2014
giugno 2014
la partecipazione della Scuola Media “A. Manzoni”
DIREZIONE DIDATTICA STATALE
6° Circolo “Raffaele Girondi” - Barletta
di Elisabetta Pasquale
Ospite d’onore Rosy Paparella, garante per i minori
M
U
U
n giornalino realizzato da voi bambini ormai
ragazzi. Anzi baby giornalisti. Durante
questo percorso di comunicazione compiuto
tutti abbiamo vissuto una bell’esperienza di
crescita culturale e umana. Nelle pagine che seguono
è leggibile l’entusiasmo con il quale avete dialogato
con l’universo della comunicazione. Abbiamo creato
una redazione giornalistica a tutti gli effetti non
tralasciando alcun particolare tecnico. Con scrupolo
abbiamo verificato tutte le notizie e durante la rassegna
stampa abbiamo ragionato sull’importanza del leggere
e del sapere. Come una ossessione abbiamo ripetuto che
leggere è fondamentale per la vostra crescita e siamo
certi che lo farete con la gioia che ci avete mostrato.
Questo «mondo» siamo certi che lo esplorerete con
impegno. Un testimone che vi affidiamo con affetto. Vedervi
a lavoro durante la giornata dedicata a Pietro Mennea,
intervistare la dirigente Ardito e perfettamente a vostro
agio alla Gazzetta del Mezzogiorno e a Teleregione è stata
la dimostrazione che siete dei cronisti di razza che amano
la mozzarella ma non la bufala. In ultimo ma non per ultimo
la vignetta, che come redazione avete ideato, è appunto l’eco
della vostra bravura. Grazie.
n bel pomeriggio trascorso fra i piccoli
Un giornalino realizzaalunni in occasione della presentazione
del giornalino “L’Eco della Girondi”, la scuola
to da voi bambini ormai
elementare diretta dalla prof.ssa Serafina Ardiragazzi. Anzi baby giorto. Molto bravi gli alunni del coro che hanno
nalisti. Durante questo
interpretato in modo impeccabile alcuni brani
percorso di comunicazione compiuto tutti abbiamo vissuto una
fra cui l’inno nazionale.
bell’esperienza di crescita culturale e umana. Nelle pagine che seOspite d’onore Rosy Paparella, garante per
guono è leggibile l’entusiasmo con il quale avete dialogato con
i minori, esperta nella relazione di aiuto e in
l’universo della comunicazione. Abbiamo creato una redazione
processi formativi, promotrice di interventi
giornalistica a tutti gli effetti non tralasciando alcun particolare
sulle tematiche della relazione educativa, della
tecnico. Con scrupolo abbiamo verificato tutte le notizie e durante
promozione del benessere nei sistemi familiari
la rassegna stampa abbiamo ragionato sull’importanza del leggere
e scolastici rivolti a educatori, operatori sociali
e del sapere. Come una ossessione abbiamo ripetuto che leggere è
e ragazzi. A coordinare il pomeriggio, il giornafondamentale per la vostra crescita e siamo certi che lo farete con
lista della Gazzetta del Mezzogiorno Giuseppe
la gioia che ci avete mostrato.
Dimiccoli che tra l’altro è stato anche il coordiQuesto «mondo» siamo certi che lo esplorerete con impegno. Un
natore del giornalino.
testimone che vi affidiamo con affetto. Vedervi a lavoro durante la
Con lui, animatrice del lavoro di redazione,
giornata dedicata a Pietro Mennea, intervistare la dirigente Ardito
la docente Rossana Belardinelli. Realizzato in
e perfettamente a vostro agio alla Gazzetta del Mezzogiorno e a
quadricromia, a otto pagine, il giornalino ha
Teleregione è stata la dimostrazione che siete dei cronisti di raztoccato alcuni aspetti salienti della vita scolastiza che amano la mozzarella ma non la bufala. In ultimo ma non
ca, come il ricordo di Pietro Mennea, rivissuto
per ultimo la vignetta, che come redazione avete ideato, è appunto
con grande intensa partecipazione emotiva sul
l’eco della vostra bravura. Grazie.
lungomare di Ponente a lui intitolato. Servizio
Rossana Belardinelli - Giuseppe Dimiccoli
giornalistico illustrato da numerose foto a colori, una pagina intera dedicata all’affermazione dei diritti e dei doveri dell’infanzia, un’altra
e negli studi televisivi di Teleregione. In ultima pagipagina alla visita - a scuola - di Emanuele Lacerenza
na, le foto-tessere dei ragazzi che hanno collaborato
(in arte Manu Circus) e infine un redazionale sulla
alla realizzazione del giornalino.
visita alla redazione della Gazzetta del Mezzogiorno
Rossana Belardinelli - Giuseppe Dimiccoli
38 IL FIERAMOSCA
GIUGNO
2014
olto spesso si sente parlare di Cosa Nostra, di mafia, di
pizzo, di corruzione, di appalti illeciti, di strozzinaggio,
di evasione fiscale, e purtroppo molti credono che si tratti di tematiche riguardanti solo la Sicilia. Queste organizzazioni illecite nacquero nelle campagne della Sicilia verso la seconda metà dell’Ottocento, ma nel corso della storia si sono ampliate sempre più ed ora
sono presenti in tutto il mondo!
È doveroso per i docenti e per gli alunni affrontare ogni anno il
tema della legalità con serietà e un pizzico di creatività.
Un impegno di educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva che ha coinvolto la scolaresca, le famiglie, i docenti e il dirigente scolastico, prof. Nicola Occhionorelli che ha condiviso e
promosso tutte le iniziative che hanno arricchito un POF (Piano
dell’Offerta Formativa) già significativo. Grande collaborazione e
lavoro di squadra sono stati due degli ingredienti indispensabili per
raggiungere gli obiettivi prefissati.
Numerose le iniziative proposte dalla prof.ssa Elisabetta Pasquale, referente per l’educazione alla cittadinanza attiva, a cui gli
studenti hanno partecipato: in occasione della XIX giornata della memoria e dell’impegno, sabato 14 marzo, all’incontro presso l’Auditorium dell’Istituto Tecnico Commerciale “M. Cassandro”, organizzato
da LIBERA, per ricordare Sergio Cosmai e il 21 marzo, in occasione
della XIX Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle
vittime delle mafie, in tutte le classi i docenti hanno letto un volantino
redatto dalla redazione del giornalino scolastico, “Manzonilive”.
Successivamente gli studenti hanno partecipato al concorso
“Legalità e cittadinanza economica. Sconfiggere le mafie attraverso un uso consapevole del denaro”, indetto dalla Fondazione
Falcone in collaborazione con il MIUR, un approccio empirico
allo studio del fenomeno mafioso che ha permesso di fornire agli
studenti una visione precisa del rapporto tra mafie ed economia e
soprattutto è stato occasione di stimolo nei ragazzi nell’adozione di
un comportamento quotidiano di legalità economica.
In molte classi è stato letto il racconto “Scacco matto alla mafia”
di Carolina Lo Nero e il 29 marzo è stato drammatizzato a scuola
alla presenza di genitori, docenti e amministrazione comunale che
ha mostrato molto interesse per queste buone prassi di didattica.
Il 30 aprile gli studenti hanno accolto la Carovana Antimafie
di Libera nell’anfiteatro del Castello Svevo di Barletta con canti,
poesie e riflessioni.
E non solo… il 19 maggio gli studenti hanno incontrato l’autrice del romanzo “Ragazzi di camorra” Pina Varriale tempestandola
di domande relative alla vicenda avvincente del romanzo adatto ai
giovani e agli adulti. Una scrittura che ha ricevuto consensi e applausi ad ogni chiarimento, ad ogni risposta.
Ed infine il progetto che la scuola ha voluto ribattezzare “Di corsa
verso la legalità”, omaggiando un concittadino illustre come Pietro
Mennea, esempio di legalità per i giovani, ha trovato, per quest’anno
scolastico ormai volto al termine, il suo momento culminante.
Una delegazione di alunni meritevoli, rappresentata dagli studenti Federica Pastore, Andrea Bitetto, Nicola Pomarico, MaddaleGIUGNO
2014
La nave della legalità
na Fiorentino, Federica Dicataldo e Marianna Dicataldo accompagnata dalla prof.ssa Elisabetta Pasquale e dalla prof.ssa Antonella
Filannino, ha salpato da Civitavecchia il 22 maggio, dopo aver
ricevuto il saluto del presidente Giorgio Napolitano, per sbarcare
a Palermo il 23 maggio per ricordare le stragi del ’92 di Capaci e
via D’Amelio e partecipare ad una manifestazione dall’alto valore
educativo e simbolico, insieme a numerosi studenti e docenti provenienti da tutta Italia.
Al Concorso Nazionale “Primi in sicurezza”
la classe 2ª I della “Manzoni” vince il Premio Nazionale
U
n anno decisamente ricco
di eventi e di riconoscimenti per la scuola "Manzoni".
Il 20 maggio è stata una data
da ricordare per i ragazzi della II
I. Tra una lezione di educazione
linguistica e l’altra i docenti sono
riusciti ad affrontare un argomento
di cui troppo spesso si sente parlare e sono riusciti ad affrontarlo
in maniera costruttiva, originale e
significativa.
Portare gli studenti italiani
ad essere… “bravi in sicurezza”,
avvicinandoli alla realtà della prevenzione come strumento per risolvere il fenomeno degli incidenti e
degli infortuni è stata questa la finalità della XII edizione di PRIMI IN
SICUREZZA promossa a pieno titolo da ANMIL ed OKAY!
Gli studenti hanno realizzato lavori, ricerche ed elaborati sul tema
della sicurezza e della prevenzione degli incidenti e degli infortuni sul
lavoro.
- Perché succedono gli incidenti sul lavoro? Quali sono le cause?
Quali sono i settori più colpiti? Che cosa dicono le statistiche?
- Che cosa accade durante un incidente? Che tipo di conseguenze
può comportare sul fisico e nella vita quotidiana? Che sentimenti e che
stati d’animo provoca? - Si parla in famiglia dei rischi negli ambienti di lavoro? I genitori
confidano ai propri figli di lavorare in condizioni di disagio e di pericolo?
Qualche genitore è stato vittima di incidenti sul lavoro?
Queste sono alcune delle domande a cui i giovani studenti della
classe II I, coordinati dalle prof.sse Carmela Campese ed Elisabetta
Pasquale, hanno risposto elaborando un giornalino della sicurezza e
“Il rap della sicurezza”.
IL FIERAMOSCA
39
Con il patrocinio
Scuola
La scuola “Manzoni”
a rischio di chiusura
chiede un maggior interessamento del Comune
U
n gruppo di genitori di alunni della scuola media “Manzoni” ha inoltrato al Comune
una vivace protesta contro la prospettiva di chiusura dell’Istituto frequentato dai loro figli. Lamentano essi, di essere stati abbandonati, che i politici
e gli amministratori della città non hanno preso
nella dovuta considerazione questo imminente rischio. La situazione di pericolo è determinata dalla
nascita di nuove realtà scolastiche, specialmente
della recente istituzione, quella dei Comprensivi,
ad uno dei quali doveva far capo proprio la “Manzoni”.
I genitori evidenziano la scarsa attenzione delle
autorità amministrative verso questo problema in
generale, ma anche un certo disinteresse verso l’adempimento di alcune carenze strutturali dell’edificio, pur tenendo conto delle ristrette disponibilità
economiche di cui dispongono purtroppo le nostre
strutture scolastiche.
Tra i numerosi problemi evidenziati dalla delegazione dei genitori, vi è anche quello relativo ai
ragazzi diversamente abili che chiedono maggiori certezze sulle prospettive della continuità della
loro frequenza a scuola. La delegazione ha anche
insistito perché, in un prossimo incontro, possa
essere presente anche il sindaco che garantisca
il mantenimento di un impegno più fermo. E soprattutto intervenga presso le altre scuole perché
si possa realizzare un incontro fra tutti gli istituti
interessati ad una più equa ripartizione numerica
presso ogni plesso scolastico.
La Scuola Media “A. Manzoni” (FOTORUDY)
40 IL FIERAMOSCA
Scuola
Città di Bisceglie
tra
ISTITUTO COMPRENSIVO “MUSTI-DIMICCOLI”
terra
e mare
Ripercorrere a Formia le tappe di un mito
GEMELLAGGIO CON LA CITTÀ DI BARLETTA NEL NOME DI PIETRO PAOLO MENNEA
S
Personale di
Bisceglie
Sepolcreto Santa Croce
Via Frisari, 3
7/15 giugno 2o14
Tra terra e mare
Una dolce pausa di gabbiani in cerca di cibo…
gli spruzzi d’acqua di un cavallo in corsa…
lo sguardo sognante di una giovane donna…
il richiamo di un trabucco solitario…
il verde smagliante dei nostri giardini…
l’inebriante sussurro dei fiori…
il profumo intenso di frutti maturi…
ole, entusiasmo e tanta voglia di correre sulla pista che fu
del grande Pietro Mennea. Quasi 60 bambini delle scuole
elementari di Formia e Barletta si sono incontrati presso il Centro
di Preparazione Olimpica “Bruno Zauli” nell’ambito del gemellaggio stretto tra le due città nel ricordo del campione barlettano
che proprio a Formia costruì la gran parte dei suoi trionfi.
I bambini delle classi 4a e 5a dell’Istituto Comprensivo “Musti
- Di Miccoli” di Barletta e dell’Istituto Comprensivo “Pasquale
Mattej” di Formia hanno corso sulle distanze di 400, 100 metri e
50 metri, sotto gli occhi vigili dei docenti, di Isidoro Alvisi, delegato provinciale del Coni di Barletta, del direttore del Centro
Coni di Formia Nicola Perrone e del Professor Marcello Lucciola,
storico collaboratore della Scuola di Atletica.
Un gemellaggio sportivo fortemente voluto dall’amministrazione comunale, rappresentata dall’Assessora allo Sport Eliana
Talamas e dal Delegato agli Affari Generali Luigi De Santis.
Momenti toccanti, anche per la presenza del Professor Francesco Mascolo che di Mennea fu scopritore e primo allenatore. Lo
sfondo del Redentore, la pista circondata dagli alberi di arancio,
gli ambienti dove la “Freccia del sud” si allenava, quelli dove discuteva con gli atleti. “Lì, vedete, è dove Pietro si fermava a riposare”. Grande emozione, la gioia di poter ripercorrere coi propri
occhi le tappe di un mito.
Alle fine si è tenuta la cerimonia di premiazione. Targhe, coppe
ed una medaglia per ogni bambino a ricordare come stare insieme
sia già una vittoria.
Da sinistra Marcello Lucciola, Luigi De Santis, Eliana Talamas,
Franco Mascolo, Isidoro Alvisi, Nicola Perrone
“Una bellissima giornata - è il commento dell’Assessora Eliana Talamas -, tappa di un percorso che vogliamo duraturo. Informalmente, ci siamo accordati perché Formia restituisca la visita
a Barletta, in occasione del prossimo 21 marzo e del trofeo organizzato per celebrare la memoria di Mennea. La volontà è di
renderlo un evento annuale. Nel segno dello sport, dell’amicizia
e del ricordo di un grande atleta che ha dato lustro ad entrambe le
comunità”.
Maria Pierro sempre varia nella stesura cromatica
così come nella scelta dei soggetti, trae ispirazione dal
mondo esterno, il mare, la campagna, i fiori, la figura
nella variazione dei temi e contesti alternativi, tralasciando ogni problema esistenziale o d’impegno.
Attraverso la sua pittura emotiva e sincera, l’artista
riesce a trasferire pensieri e sensazioni che hanno per
linguaggio la forza del colore, perché senza dubbio il
colore e l’armonia costituiscono la “vis” e la sostanza
dei suoi quadri.
Poesia e libertà sembrano guidare la sua mano, in
più la ricerca di spazio ed una volontà d’infinito che si
proiettano oltre la sfumatura del segno e la profondità
dei colori.
Prof. Carmine Festa
(pittore professionista)
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Scuola
La Scuola Media “Renato Moro” premiata per il teatro in occasione della giornata della donna
Donna, mille volti una sola anima
di Giovanna Fiorentino
I
n occasione della celebrazione della Giornata della Donna, gli alunni delle classi III D e III C della Scuola Secondaria di 1° grado “R. Moro”, Dirigente Scolastico Prof.
ssa Grazia Di Nunno, sono stati impegnati in un percorso
formativo in cui protagonista indiscussa è stata la donna,
in tutto il suo splendore, ma anche nella sua complessità,
elementi che la rendono affascinante e straordinaria nello
stesso tempo.
Il lavoro è culminato in uno spettacolo teatrale dal titolo:
Donna: mille volti, una sola anima che, attraverso un viaggio
nella storia del teatro, si è soffermato su alcune opere in cui
protagoniste sono le donne, ora passionali, ora fragili, ora
determinate, ora vagheggiate.
Si tratta di donne coraggiose e audaci come Medea o determinate come Lisistrata; ma sono anche donne innamorate
come Giulietta e ancora, vivaci e avvenenti come Mirandolina. Infine, storie quotidiane, in cui protagoniste sono state
ancora le donne, vittime di una violenza di “genere”, la cui
vita è stata segnata, irrimediabilmente, da un amore malsano, che amore non è…
Presentato al Premio Nazionale Castel di Sangro, il successo
de “Donna, mille volti una sola anima” non si è fatto attendere.
Al Concorso hanno partecipato ventiquattro scuole di
tutto il territorio nazionale ed un’apposita Commissione ne
ha selezionate otto, che hanno avuto l’opportunità di esibirsi presso il Teatro Tosti, nel cuore di Castel di Sangro.
Dopo aver valutato attentamente tutte le opere in concorso, la Giuria, composta da esperti teatrali, insegnanti,
alunni e genitori della scuole della città, ha decretato i nomi
di quattro scuole vincitrici.
E così sulla scia del successo, sabato 24 maggio 2014, la
Scuola secondaria di I grado “R. Moro” si è aggiudicata il
NUOVO CENTRO PRELIEVI
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BARLETTA
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Alla scuola “R. Moro” il premio della Critica ed i premi per la migliore scenografia e la migliore coreografia
Premio della Critica ed i premi per la Migliore scenografia e la
Migliore coreografia.
Grande è stato l’entusiasmo per il Dirigente Grazia Di
Nunno, le docenti Giovanna Fiorentino, Angela Scardigno, Antonella Palmitessa e Maria Rosaria Cavaliere e tutti
gli alunni che hanno partecipato alla premiazione, che in
questa occasione hanno avuto l’opportunità di valorizzare
l’esperienza teatrale della propria scuola, in quanto attività
formativa capace di intrecciare diverse discipline e sviluppare le capacità espressive degli allievi.
Quest’ultima attestazione, insieme ad altri riconoscimenti di vario genere, ottenuti dalla Scuola “R. Moro” a seguito
della partecipazione a diverse rassegne e concorsi teatrali a
livello nazionale, conferma ancora una volta l’importanza
di una tradizione teatrale, che da anni è ormai consolidata
presso la nostra Istituzione Scolastica.
“Il teatro, così come altre espressioni artistiche sperimentate nella nostra scuola, quali la musica ed il cinema, - come
ha più volte affermato il Dirigente scolastico prof.ssa Grazia
Di Nunno - hanno una funzione catartica dell’intelligenza
emotiva, pertanto diventano strumento didattico per eccellenza che, focalizzando la propria attenzione sulla centralità
dell’alunno, realizzano la personalizzazione dell’intervento
didattico e sviluppano la dimensione metacognitiva, affettiva e relazionale del sapere.
In una società in cui le coscienze sono intorpidite dal
consumismo, dalla routine, dall’essere schiavi della realtà
virtuale, il teatro, la musica ed il cinema possono dare le ali
alla nostra creatività e permettere di volare in alto.”
IL FIERAMOSCA
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Scuola
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“F
esta a Cielo Aperto di Orienteering” è il titolo dell’evento che si è tenuto giovedì 22 maggio presso i giardini del
Castello di Barletta, con gara sportiva tra i vicoli del centro storico,
seguita da animazione, conferenza stampa presso la sala Rossa e rinfresco per i 400 partecipanti, tra alunni disabili e normodotati, docenti
e genitori degli Istituti
scolastici I.I.S.S. “Garrone”, Liceo Scientifico “Cafiero”, I.T.E.M.
“Cassandro”, I.P.S.I.A.
“Archimede” di Barletta, Scuola Media
Statale “D. Alighieri”, I.I.S.S. “T. Fiore”
di Modugno, Liceo
Scientifico
“Nuzzi”,
I.T.E.S.
“Carafa”,
Scuola Media “Vaccina” di Andria.
Promotrici della manifestazione le scuole in rete I.I.S.S. “Garrone” di Barletta, I.I.S.S. “Tommaso Fiore” e Scuola Media Statale
“Dante Alighieri” di Modugno, classificatesi al terzo posto, su 213
progetti presentati, sul podio del bando Nazionale “Lo Sport per Tutti
a Scuola”, CIP (Comitato Italiano Paraolimpico) - Enel Cuore - UNICEF, con un progetto dedicato al Trail-Orienteering (Orientamento
su sentiero).
La “Festa a Cielo Aperto di Orienteering” è la conclusione di una
progettualità che ha permesso a circa 200 alunni, disabili e normodotati, di praticare orienteering nei parchi cittadini e nel proprio centro storico già a partire da febbraio, nonché di partecipare alle fasi
provinciali e regionali dei Campionati Studenteschi di Orienteering,
vincendole e qualificandosi alla finale nazionale.
La manifestazione è supportata anche dalle seguenti istituzioni:
Comune di Barletta, Direzione scolastica Regionale (coordinamento ed. Motoria, Fisica e Sportiva), C.O.N.I. Bat, Corso di Laurea in
Scienze delle Attività Motorie e Sportive di Bari, Sportinsieme Sud,
Movimiento Latino, A.s.d. Orienteering Academy Puglia.
Maria Sterpeta Somma
L’Istituto “N. Garrone” a Roma
per un convegno sulla inclusione
“O
ltre l’inclusione, verso la qualità della vita” è
il titolo del convegno al quale ha partecipato
una rappresentanza dell’Istituto “Garrone”, guidata dal
preside Antonio Diviccaro, lo scorso martedì 27 maggio
presso l’Auditorium Isfol, in corso Italia, a Roma. L’istituto “Garrone” comprende l’Istituto Professionale, con
gli indirizzi Servizi Socio-Sanitari e Servizi Commerciali
(che comprende le opzioni Aziendale, Turistico e Grafico
Pubblicitario) ed il Liceo Artistico, con indirizzo grafica
pubblicitaria.
L’istituto è Scuola Polo per l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità ed ha attivato negli anni numerose
sperimentazioni didattiche nell’ambito della inclusione.
Web: www.istitutogarrone.it
Gli studenti iscritti sono 883, di cui 65 con disabilità
certificata e di cui 60 con disabilità psichica, 132 i docenti
in organico di cui 54 di sostegno.
Altre figure professionali a supporto, educatore, esperto di orientatore, operatore sanitario. Il progetto “Pensami
adulto” di cui ha parlato il prof. Diviccaro è stato incentrato sull’approccio per competenze nell’ambito della scuola
secondaria di primo e secondo grado, in modo che essa sia
funzionale al processo di transizione, vale a dire all’accesso al mondo del lavoro dei giovani con disabilità. Lo
strumento utilizzato per facilitare l’accesso al mondo del
lavoro è stato il Piano Individuale di Transizione.
Il progetto prevede un intervento di orientamento già
a partire dagli studenti del primo ciclo della secondaria,
anche con incontri con le famiglie.
“Quanto all’orientamento - sottolinea il preside - il
progetto ha previsto specifiche azioni di orientamento professionale attraverso colloqui, bilancio di competenze, attività di informazione e orientamento alle professioni, per
comprendere gli interessi e le attitudini professionali degli
studenti. In particolare, sono state somministrate alcune
schede dal questionario Astrid-or per la valutazione degli
interessi, delle credenze di efficacia professionale, dei valori e delle motivazioni professionali, delle abilità sociali
al lavoro e del senso di efficacia”.
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Enigmistica
AVVISO SACRO
SEZIONE PUGLIESE
La gioia
della
Cruciverba simmetrico con riferimento a Barletta
di Franco Lamonaca
conversione
A schema risolto, leggendo di seguito le due intere righe del 22 e 52 orizzontali, si avrà la completa denominazione
della manifestazione artistica barlettana, svoltasi ininterrottamente dal 1980 al 2011, il cui logo, al centro, rappresenta una significativa foto d’epoca
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FOTO SERGIO PANCALDI
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Le definizioni riguardanti Barletta, sono precedute da un asterisco (*) (Soluzione a pag. 49)
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Lourdes
con l’UNITALSI
2/8 settembre
3/7 settembre
in TRENO
in AEREO
ALTRI PELLEGRINAGGI IN PARTENZA DALLA PUGLIA
TRENO
da Lecce
27 giugno / 3 luglio
TRENO
da Taranto
18 luglio / 24 luglio
AEREO
da Bari
da Brindisi
8 agosto / 12 agosto
TRENO
da Lecce
AEREO
da Bari
28 settembre / 4 ottobre
29 settembre / 3 ottobre
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EDITRICE
R O TA S
BARLETTA
INFO
SOTTOSEZIONE DI BARLETTA
Via Mura del Carmine sn • Tel. 0883.536788
[email protected] • www.unitalsibarletta.it
Orari apertura sede: tutti i giorni 18.30 - 21.00
Orizzontali
Verticali
1.* La caparbietà di “Mennea” a perseguire primati. - 10. Congetturale, suppositiva. - 18. Individua i sottomarini. - 19. Si corre
nell’incerto. - 20. Si chiama proprio come l’altro. - 21. Associazione Sportiva. - 22.* (non definito). - 25. Andata. - 26. Sul filo
dell’onda. - 27. Sdegnato, arrabbiato. - 28. Reggono il tendone.
- 29. La prima nota. - 30. Opache, senza lucido. - 31. Napoli. 32.* La “Stella” che albergava presso San Cataldo. - 33. Sono tutti
ammogliati. - 34.* Il nome del prof. Dicorato, primo preside della
De Nittis. - 35. La veste inconsutile di Gesù. - 36.* Un diminutivo
di Ruggero. - 37.* La musica che trionfava al Curci. - 39. Antico
naviglio di vario trasporto. - 41.* Eraclio nell’antichità. - 42. A
fine serie. - 43. Venditori d’olio. - 44. Messina. - 45.* Don Michele, primo parroco di San Nicola. - 46. Kofi, ex segretario generale
dell’ONU. - 49. La giornalista e scrittrice Mafai. - 51. La banca
del Vaticano. - 52.* (non definito). - 55. Esempio in breve. - 56.
Sollevati nella protesta. - 57. Le pone alte l’ambizioso. - 58. Taccuino per appunti. - 59. La godono le regioni a statuto speciale.
- 60. Vedibili, esaminabili.
1. Ruvido, scabroso. - 2.* Aveva l’isola e il lazzaretto. - 3. L’eroe
di Troia. - 4. Una memoria informatica. - 5. La cittadina lucana di
Rocco Scotellaro. - 6.* Il bus che fa la spola tra il centro e l’ospedale. - 7. Continui venti equatoriali. - 8. Vecchio marchio di pneumatici. - 9.* Il capolavoro (j=i) del musicista barlettano Renato Virgilio
(1879-1959). - 10.* L’ex maglieria di Riccheo su via Canosa. - 11.
È un paesino del ternano. - 12. Piccolo comune del bergamasco. 13.* Lo storico Livio tra via Canne e Piazza Divittorio. - 14. Le iniziali dello scrittore (premio Nobel) di “Addio alle armi”. - 15. Torino. - 16. È materia prima per la porcellana. - 17. Seduto, situato.
- 20. Intrattengono… i perditempo. - 23. È una pianta pruriginosa.
- 24.* La piazza della dogana. - 28. Son pieni di paura. - 30. C’era
a Bisceglie per le cure mentali. - 32. Mariafilomena accorciata. 33. Chiusa nella parete. - 34. I “televisivi” con più episodi e stessi
personaggi. - 35. Sollevare, alzare. - 36.* Metà nome della traversa
di via Dimiccoli, prima di via Pastrengo. - 37. Una bianca via…
celeste. - 38. Gli ori delle “napoletane”. - 39. Scendono nell’arena.
- 40. Scherniti, dileggiati. - 42. La settimana… del cinema. - 44. Un
alberghetto sull’autostrada. - 46. Bruciato, inaridito. - 47. Idonea
al caso. - 48. Io e gli altri. - 49.* Il “papà” dei taralli scaldati. - 50.
L’uccello sacro agli egizi. - 51. Sporgenti e appuntiti. - 53. Son
centrali nel biennio. - 54. Le pari del palombo.
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Esaltante successo dell’arciera
barlettana Loredana Spera che, nel
corso dei campionati europei giovanili di tiro con l’arco, a Lubiana
(Slovenia), ha vinto la medaglia
d’Oro nell’arco olimpico a squadre
Juniores. Del team vincente, portacolori della Polisportiva Arcieri
del Sud, facevano parte Federica
Santoro e Chiara Romano, numero
quattro del tabellone. Loredana ha
chiuso la sua gara, risultando la migliore delle azzurre in classifica.
Agevole il cammino per giungere al titolo del terzetto tricolore: dopo aver battuto infatti la Germania (6-2) nei quarti
e l’Ucraina (5-4) nelle semifinali, da ultimo la nostra rappresentativa ha battuto in finale la Russia (5-1). Non nuova
a questi successi, Loredana vantava già un oro ai mondiali
Juniores a squadra, un oro agli Europei e due titoli italiani.
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Sono stati 2500 i podisti tra tesserati FIDAL e semplici
amatori che hanno preso parte alla sesta edizione della
VIVI BARLETTA, prova sui dieci chilometri. Valida come
settima tappa del “Corripuglia 2014”, organizzata dalla
Barletta sportiva (presidente Enzo Cascella): partenza dal
lungomare “P.P. Mennea” ed arrivo nel fossato del castello svevo. Ospiti d’onore i campioni barlettani Veronica Inglese (Gs Esercito Italiano) e Mimmo Ricatti (Aeronautica
militare), i quali hanno voluto onorare egualmente la Kermesse sportiva, anche senza fare classifica.
A vincere la gara Francesco Minerva in campo maschile e
Marisa Russo nel settore femminile, mentre la classifica per
società è stata vinta dall’Associazione Maratoneti di Andria.
Una curiosità: il più anziano? L’ottantacinquenne Gennaro
Chimenti, della Montedoro Noci, classificatosi al 1713° posto… che per lui in ogni caso certo vale una vittoria.
Loredana Spera medaglia d’Oro a squadre
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Vivibarletta una grande festa dello sport
Tiro con l’arco
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Atletica
Bellissima impresa ha compiuto Fabio Luce, ventitreenne, portacolori della Shotokan
Funakoshi di Barletta, che ha
conquistato il titolo di campione nazionale seniores di
Karate tradizionale (la più importante manifestazione organizzata dalla FITKA) nel Palabruel di Bassano del Grappa.
L’ambito traguardo al temine di dure selezioni regionali
e valutati poi a Bassano dal maestro Hiroshi Shirai e dalla
commissione tecnica nazionale.
Fabio Luce non è nuovo a queste imprese, anche se questa
è la più prestigiosa: egli è infatti reduce da una esaltante carriera giovanile nel corso della quale ha conquistato
numerosi allori. Legittima quindi la soddisfazione del suo
allenatore Savino Luce.
Si chiude la gestione della presidenza di Roberto Tatò
per aprire la nuova gestione affidata a Giuseppe Perpignano, che tranquillizza
i tifosi sulle prospettive di
continuità del club biancorosso. Prima però di
aprire al nuovo presidente, vogliamo spendere
due parole sul presidente uscente, sulla grande
signorilità dimostrata da
Roberto Tatò. Ce l’aveva
messa tutta per ottenere Giuseppe Perpignano (BARLETTASPORT.IT)
buoni risultati nella guida del club Biancorosso. Non ce l’ha fatta e ha
passato la mano. Ma non
possiamo non dargli atto
della moderazione dimostrata in ogni evenienza,
anche nei momenti più
difficili della vita societaria, quando avrebbe po- Roberto Tatò (BARLETTASPORT.IT)
tuto fare la voce grossa e
ha invece preferito sempre tenere un atteggiamento
moderato e propositivo ispirato dal buon senso. Grazie, presidente, per questa lezione di stile.
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Ricatti ha prenotato gli Europei
Mimmo Ricatti - portacolori dell’Aeronautica Militare disputerà la maratona ai prossimi Europei che si svolgeranno a Zurigo (Svizzera) dal 12 al 17 agosto. Il suo nome
è stato fatto dal direttore tecnico della nazionale di atletica Massimo Magnani. Con Mimmo, convocati anche Lalli,
Meucci, Palamini, Pellecchia e Pertile. “È il coronamento di
un sogno a lungo inseguito”, ci ha detto il nostro campione
che si allenerà con grande determinazione nelle prossime
settimane per ben figurare nella più importante maratona
della stagione.
Fabio Luce campione
nazionale di Karate
Perpignano nuovo presidente del Barletta.
Esce di scena con signorilità Roberto Tatò
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Maratona
Karate
Calcio
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Si è svolta domenica 18 maggio, in una splendida giornata
di sole, la terza edizione della “LAY UP BARLETTA TRIATHLON Sprint”, gara di Triathlon articolata sulle seguenti distanze: 750 metri di nuoto, 20 km di bici e 5 km di corsa.
Il tutto si è disputato nella location del bellissimo Lungomare Pietro Paolo Mennea di Barletta, che ben si presta
Ancora una brillante prestazione
della barlettana Paola Piazzolla nel
singolo junior di canottaggio, giunta terza ai Campionati Nazionali
Juniores svoltisi a Varese. Paola, atleta della Lega Navale di Barletta
ha ribadito una volta di più le sue
credenziali tecniche e caratteriali.
Quello che conforta è che la nostra
atleta pur essendosi classificata terza, aveva riserve di
energie per poter migliorare ulteriormente i suoi piazzamenti, e nel corso dell’estate non mancheranno altre opportunità per progredire ulteriormente. Tempo della sua
performance: 7.56.97. Il ringraziamento per il suo allenatore Cosimo Damiano Cascella, un successo dedicato al
papà che l’ha accompagnata a Varese e ai tre nonni che
- da Barletta - la seguono con tanta trepidazione.
La barlettana Claudia Cascella, in coppia con Natasha Piludu, gareggiando per il CUS Foggia, ha conquistato l’oro
nei campionati italiani universitari che si sono svolti sui
campi del Tennis Club Lombardo di Milano. Nel corso del
torneo nel quale hanno affrontato cinque coppie, non hanno perso neanche un set.
Claudia Cascella conquista l’oro nel doppio
N S O R T
“Lay up Barletta Triathlon Sprint”
Paola Piazzolla
terza sul podio nazionale
Straordinaria impresa della
nostra Veronica Inglese, l’atleta barlettana allenata da Tonino Ferro, che sabato 17 maggio a Ferrara ha vinto il titolo
nazionale sui 10.000 metri confermandosi la regina del mezzofondo italiano, col tempo di
32:25.76, col quale ha migliorato il suo precedente primato
di ben un minuto. Tempo che
le consente, ora, di partecipare a pieno titolo ai campionati europei che si terranno in estate a Zurigo. Questo è il
terzo titolo nazionale conquistato da Veronica in carriera,
dopo quelle dei 10 chilometri su strada e nel cross.
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Triathlon
Canottaggio
Tennis
Veronica Inglese campionessa nei 10.000 metri
A U T O N O M I
Dopo le eliminatorie regionali
nella fase finale che si è svolta a
Terrasini (Palermo) le scuole barlettane hanno vinto tre titoli nazionali su otto, ed un secondo posto,
a conferma del consolidamento
di una scuola di alto livello. Hanno vinto il titolo il Liceo Classico
“Casardi” categoria allievi femmi- Cristina Santeramo del
nile (Cristina Santeramo, Valentina Liceo Classico “Casardi”
Palmieri, Anna Pia Dicorato, Maria
Laura Strignano, Lucia Tedeschi,
Paola Quarto), il liceo Scientifico
“Cafiero” categoria Juniores maschile (Domenico Diviccaro, Antonio Distaso, Domenico Santeramo,
Vincenzo Angelo Lombardi, Michele Doronzo, Nicola Cassano),
la Scuola Media “Manzoni”, categoria maschile (Luigi Doronzo,
Salvatore Cassano, Luca Barone,
Pierluigi Francavilla, Francesco
Cassano); un secondo posto è an- Luigi Doronzo della
Scuola media “Manzoni”
dato al Liceo Scientifico “Cafiero”
categoria allievi maschile (Giuseppe Cafagna, Michele
Arcangelo Damato, Ruggiero Martire, Daniele Rizzi, Pasquale Damato, Angelo Cafagna). E inoltre si è classificata
settima la Scuola Media “De Nittis”, categoria allievi femminile (Rossella Abbatantuono, Lucia Palmitessa, Valeria
Laporta, Raffaella Guerra, Angela Pia Martire, Donatella
Dicorato) e nona la Scuola elementare “S. Domenico Savio” categoria allievi femminile (Alessia Piazzolla, Claudia Marchiselli, Giulia Doronzo, Alessia Scarcella, Maria
Postiglione, Aurora Liso).
Atletica
E S
Tre titoli nazionali
ai nostri giovani scacchisti
ad organizzare una disciplina sportiva articolata quale il
triathlon. La Gara ha registrato la partecipazione record
di 180 atleti provenienti da tutta Italia. La gara è stata vinta
da Michele INSALATA della ASD Nadir on the road che ha
bissato il successo della scorsa edizione che ha concluso
la gara in 1 h 1’ 37”, mentre la gara femminile è stata vinta
dall’atleta Francesca GALLUZZO della società “Minerva
Roma” che ha concluso la gara in 1 h 10’ e 37”.
59
Scacchi
Brevi di sport
49
Rosa Spera
Poesie
IRIDESCENZE
DI LIBERI VOLI
IRIDESCENZE DI LIBERI VOLI
Signor Peschechera Vincenzo
Rosa Spera
Rosa Spera
poesie
Editrice Rotas
ite cermpo, e
o ritmiccanti,
ntesi.
che se
o, l’abpalpita
aesaggi
Vetrina Rotas
Editrice Rotas
Rosa Spera è nata a Barletta, dove vive.
Pluriaccademica di svariati centri culturali, è
“Membro Honoris Causa” del C. D. A.P. (Centro Divulgazione Arte e Poesia).
Fa parte di giurie di diversi concorsi letterari
e collabora attivamente con riviste e associazioni specializzate nel settore. Le poesie di Rosa
Spera sono state inserite in varie Antologie
didattiche distribuite sul territorio nazionale.
Inserita anche nel volume: “La Saggezza della
Letteratura”, atti del Forum Puglia Letteraria
Mediterraneo Europa a cura di Ettore Catalano
e nell’Antologia dedicata al bicentenario della
nascita di Giacomo Leopardi.(Recanati).
Alcune sue liriche sono state tradotte in
francese e in portoghese con pubblicazione
sulla Rivista culturale Il Ponte Italo – Americano New Jersey, U S A. Premiata e apprezzata da
Mario Luzi e da Maria Luisa Spaziani, l’autrice
ha ricevuto per la sua attività letteraria anche
un riconoscimento dal Ministero per i Beni
Culturali.
Le notizie degli innumerevoli premi da lei
conseguiti sono state riportate dai maggiori
organi di stampa, inoltre illustri critici si sono
interessati alle sue opere esaltandone la validità
dei contenuti.
Si citano solo alcuni dei numerosi primi
premi:
Dostoevskij (Roma), Trofeo Giacomo Leopardi (Recanati), Histonium (Vasto-CH), Città
di Pompei, Città di Milano, Il Molinello (Siena),
Cesare Pavese (Cuneo), Ketty Daneo (Trieste),
Città di Basilea, Città di Atene, Città di Lecce,
Città di Bitetto (Ba), Leonardo (Firenze), Padus Amoenus (Parma), Levante (Bari), Picena
(Ascoli Piceno), Iniziative Letterarie (Milano),
Nicola Mirto (Alcamo), A.U.P.I. (Albo Ufficiale Poeti Italiani).
Pubblicazioni: “Silenzi di rugiada”, collana
“Gli Esteti” Piacenza 1999; “Oltre i silenzi”, Edizioni Giuseppe Laterza Bari 2001; “Il tempo e
la rosa”, Edizioni Giuseppe Laterza Bari 2005.
IRIDISCENZE DI LIBERI VOLI Poesie
pp. 104 - e 10.00
È in libreria la raccolta di poesie di Rosa Spera, Iridiscenze di liberi voli edito da Rotas, con prefazione di Fulvio Castellani. Alla sua quarta esperienza lirica - dopo Silenzi di rugiada (1999), Oltre
i silenzi (2003), Il tempo e la rosa (2005) - questa quarta silloge conferma e rafforza in noi il giudizio
lusinghiero già espresso in altre circostanze, del resto suffragato da numerosi premi e riconoscimenti,
nonché da autorevoli critici letterari (come Ettore Catalano) e premiata da eminenti poeti (come Mario Luzi e Maria Luisa Spaziani).
La Spera, nelle sue ispirate liriche, mentre affida al verso una ampiezza comunicativa, si confronta
con il quotidiano, realizzando nei suoi versi un equilibrio sintattico tra la vocazione ad un registro
più elevato e una espressività più colloquiale ed accessibile, dove registra le sue impressioni, proietta
fotogrammi del proprio passato, lascia filtrare momenti di controllata emozione.
Autori vari
MATTEO BONADIES, UNDICI IN VENT’ANNI
pp. 96 - e 6.00
Partecipare le ansie del proprio tempo che attanagliano, in maniera latente, palese o subdola ma
incisiva, le tensioni emotive che, se non rallegrano o lacerano, comunque condizionano l’intima e
recondita serenità di molti dei contemporanei è quanto si è prefisso Matteo nei diversi settori in cui
opera, evidenziando i conseguiti risultati ai distratti protagonisti della nostra epoca.
Il lavoro, pur inteso quale mezzo di riscatto sociale della propria condizione, non è, né può essere, il fine ultimo per giustificare la propria esistenza ma una valida necessità, di certo la migliore,
attraverso le cui opportunità ogni essere raziocinante, valorizzando i talenti posseduti, trasmette le
emozioni, manifesta le sofferenze, comunica le tensioni e le aspirazioni che connotano la propria
condizione, con le esigenze da soddisfare, insieme alle auspicate attese per conseguire quella crescita
interiore da coltivare nel raffronto dialettico con i propri simili. Si spiega in tal modo la sua tensione
a voler analizzare, comprendere e descrivere le sofferenze non palesate, le motivazioni inconsce che
portano ai variegati patemi repressi, alle agognate conquiste perseguite.
Francesco Carpagnano
LA LEGGENDA DEI CAMMINAMENTI SOTTERRANEI DI BARLETTA
pp. 32 - e 5.00
La leggenda dei camminamenti sotterranei di Barletta è un pregevole lavoro di ricerca e di
scrittura che ha anche il merito di far passeggiare, attraverso la lettura, il lettore sulle gambe della
fantasia. L’autore prende il lettore per mano e lo guida nelle viscere e nei meandri della storia della
nostra città. Lo fa con garbo e galanteria. Ma soprattutto passione.
La “camminata” muove i suoi passi lungo le coordinate della storia e della immaginazione.
Due sentieri che arricchiscono, sempre, l’anima e lo spirito. Il Nostro riesce, con un linguaggio
diretto e scevro da tecnicismi, ad intersecare le due coordinate offrendo al lettore scenari a dir poco
incredibili.
Antonella Loffredo
LA BALLATA DI FRATELLO SOLE E SORELLA LUNA
Sotto le ali di un Custode: tra il sogno e la realtà
pp. 280 - e 17.00
Quest’opera dai contenuti profondi e da un linguaggio chiaro ed incisivo, che giunge al cuore di
ogni lettore: «descrive l’esistenza di ogni uomo e donna toccando temi esistenziali e spirituali che sono
quelli di ogni anima credente e non credente, che si sforza ogni giorno di credere e si predispone ad un
dialogo vero ed autentico, che insegna a credere e a sperare in un mondo più fraterno ed armonico in
cui si possa comprendere che “la vita va giocata fino all’ultimo respiro, non va sprecata adagiandosi
in una quotidianità senza scossoni che ci renderebbe tiepidi, amorfi, rassegnati” e che nella vita
“non è la conquista che ci rende felici, ma è il dono di se stessi che ci da perdurata gioia”». Un libro
che conduce a risvegliare le nostre coscienze addormentate per “scorgere in tanti piccoli miracoli
quotidiani i segni tangibili dell’amore incondizionato di un Dio innamorato delle Sue creature”.
50 IL FIERAMOSCA
GIUGNO
2014
Ottanta autunni nuotano,
signor Peschechera Vincenzo,
[nei riflessi caldi del tuo
vino biondo, ottanta luminose scie.
Nel tuo vino si condensa l’asprigno
[delle rughe
che il tempo, in silenzio, lentamente,
ti ha tatuato sulla faccia.
Ci sono i tuoi migliori anni di contadino.
Il tuo vino è limpido.
Vedo la signora Rosa vacillare
[lungo le scale
in compagnia della sua artrosi, le parla
come si parla a un cucciolo insolente,
[minaccia
di lasciarlo digiuno fuori dalla porta,
[ma poi
con scarto repentino supplica di lasciarla
[stare,
solo per poco, almeno per le scale.
Questo vedo nel giallo obliquo
[del tuo vino.
Gli anni del sindacato. La sofferta gioia
del partito. La tessera storica e i figli
che non hanno l’epica
[nel sangue e trovano
patetica la commozione e anche
l’Internazionale. Nel tuo vino
la parola compagno naviga asprigna,
è sole che struscia la zolla della vigna,
eco che ti accompagna e ti riscalda.
Signor Peschechera Vincenzo
[nel tuo vino risplende
una dimessa morte. Le hai consegnato
[le mani
rassegnate, le mani pazienti
come la vigna che non sorride più.
Perplessità
Speranze
Se la mia vita fosse un film.
Lo cancellerei.
Se la mia vita fosse un racconto.
Lo strapperei.
Se la mia vita fosse una poesia.
La dissolverei.
Eh...
Se la mia vita fosse un tema.
Se la mia vita fosse un racconto.
Se la mia vita fosse un giallo.
Se la mia vita fosse un romanzo.
Se la mia vita fosse un trailer.
Se la mia vita fosse uno show.
Se la mia vita fosse un’avventura.
Se la mia vita fosse un film dell’orrore.
La vita di ognuno di noi diversa.
La vita di ognuno di noi dispersa.
La vita di ognuno di noi sembra uguale, [ma in realtà nulla è eguale.
Della mia vita prenderei tanti pastelli, [tanti colori,
la mano ricca di entusiasmo e di amori.
Amo l’aria, la terra, il mare,
[amo me stessa,
amo la vita, amo la vita della mia vita.
I figli sono la vita infinita.
Ma la realtà è che la vita
[è una cavalcata ardita.
Allora dipingerei di rosso l’amore,
di giallo la passione,
di verde la speranza,
di azzurro la pazienza,
di marrone il calore, di bianco la vita.
Ogni momento che scivola via
[racchiuso in un colore.
Ognuno di noi alla fine della sua corsa [raccoglie il suo colore.
Dietro le grate di un cielo verde.
Occhi.
Occhi grandi.
Occhi piccini.
Occhi invecchiati.
Occhi stanchi.
Occhi ricchi di speranza.
Sono lì dietro le grate del mondo
[ad aspettare.
Mentre il mondo ricco di avarizia.
Falsità.
È chiuso dalle mani nere
[che lo trattengono.
Mani ricche.
Mani sovrane.
Mani nere che hanno imprigionato
[l’umanità.
Mentre il lusso primeggia oltre le grate.
Domina il vino un’allegria aspra,
[un sorriso sguincio
perché bisogna saper sorridere
[alla morte,
perché molte rinascite congiunge il vino.
E tu signor vino biondo che risplendi
di ottanta luminosi autunni,
[delle sue rughe,
della dentiera custodita nel cassetto
con i ritagli, le fotografie,
spediscigli un breve arrivederci.
Paolo Polvani
GIUGNO
2014
I giorni della vita scivolano
I giorni della vita scivolano,
scivolano maledettamente,
scivolano precipitosamente
come in un vortice svaniscono.
Via.
Bacio
Che cos’è il bacio …
Il bacio vero.
Il bacio è l’essenza dell’amore.
Traspare l’essere di ognuno.
Il bacio è passione, racchiude
[un sentimento primordiale,
nella parola “amare”.
Il bacio è trascendentale
[nel corpo, nell’anima.
Il bacio è coinvolgente,
[ti prende corpo e mente.
Il bacio è pulsante quando ti cattura
[ami ogni istante.
Il bacio.
Due labbra che si cercano, si rincorrono, [si sfiorano, vivono.
Indimenticabili attimi di vita
[chiusi in un bacio.
Tutto ha cambiato me
Se potessi cambierei tutto.
Invece tutto ha cambiato me.
Ada Roggio
IL FIERAMOSCA
51
Vernacolo
INFORMAZIONI TURISTICHE E CULTURALI
Archeoclub di Barletta
348 3739839
Archivio di Stato (Via F. d’Aragona, 132)
0883 331002
La leggenda di Sant’Antonio
[email protected]
Archivio della Memoria e della Resistenza
(c/o Castello)
0883 578644
Ass. Cultura e Turismo (Via d’Aragona, 95) 0883 578612 - 578614 - 578620
Aufidus - Ass. inform. turistica
339 3218439
Biblioteca Comunale (c/o Castello)
0883 578607
Molto diffusa nelle campagne, ai primi del Novecento, era l’usanza di raccontare, di sera intorno al fuoco, storie che nel contempo dovevano mantenere alto
il morale dei braccianti dopo una dura giornata di
lavoro.
Biblioteca e Archivio Diocesani “Pio IX” (Via Nazareth, 68)
di Michele Vitobello*
Raccont na leggend, anteich assè
ca u fuch sop a terr ne’ng stav,
aggend ca t’nav fridd assè
a Sent’Antonio vuler’n sci a pr’ghè
p’rcè quenn u virn t’nav luch
s putess’r nga’l’desc m’becc o fuch.
Stu pov’r Sent, s m’ttett a Crist m’pitt
e s’ccom tenta bbun id sapav,
u post andò ca u fuch stav.
N’ compa’gne du maialett
p’gghiett u purch n’cud, e s partett
armat d pacie’nz,
e cu baston sciett a tuzz’lè1
a port d l’infern
semp guidat dal grande Padretern.
O dievl purtir n’c calett2
com u v’dett, facett u muss sturt,
tutt i diavolett stra’futtent
fecern’n a gar, p n’zrrell a port
p’rcè t’nev’n pagour d Sent’Antonio
ca ne’n t’nav pagour du demonio,
intent u maialett avav trasout
e s’err meis a carr com o vint
facenne ciam’buchè3 tutt i dannat4.
A stu punt succ’dett a ribbe’glion,
u cap diev’l s’avav r’parat
rat a na catest d legn ammunt’nat
c’app’ccè na sort d fanov
ch ierd tutt l’enm p’r’dout.
Stù purtir, parlen ciutt ciutt,
iaprett a port e diss a Sent’Antonio:
“vin a p’gghier’t stu pur’cid maledett
s’nà do mo succiad u pande’monio”.
Stu maialett, com v’dett o Sent
s’accu’stett pacious e sottomess,
sapav c’avav fett tutt quent
ched ca Sent’Antonio l’avav ditt.
Assett Sent’Antonio giè convint
ca pour all’infern id avav vint,
e mentr camm’nav mezz o fuch
faic attacchè na lemb allu baston,
fo acchssì ca Sent’Antonio fu cuntent
d purtè sop a Terr u fuch
p scaldè aggent.
1. bussare
2. accecò
3. inciampare
4. dannati
52 IL FIERAMOSCA
FOTORUDY
SERVIZI SOCIALI
A.I.A.S. - Assistenza Spastici (Via della Repubblica, 1)
0883 527859
ANT - Delegazione di Barletta (Via A. Bruni, 28) 0883 310230
A.V.I.S. - Donatori Sangue (c/o ospedale vecchio)
0883 521686
Casa di riposo “R. Margherita”
0883 522446
Centro Antiviolenza per le donne (P.zza Aldo Moro n. 16) 0883 310293
Centro Aperto Polivalente (via R. Margherita, 126) 0883.510181
Centro Accog. Immig. Caritas (Via Manfredi, 45)
0883 572557
Centro Intercult. per le migrazioni (via. A. Bruni, 13) 0883.310387
Consultorio familiare “Insieme…” 0883 520395
Curia Arcivescovile 0883 531274
Fratres - Donatori Sangue (P.za Principe Umberto, I)
0883 518002
GOS Laboratorio urbano
0883 531274
Cantina della Sfida
0883 532204
Castello 0883 578620
Centro Culturale Zerouno
0883 333807
C. T. G. Gruppo “Leontine” 333 2453170
IAT (c/o Palazzo San Domenico) 0883 331331
Lega Navale
0883 533354
Pinacoteca (c/o Palazzo della Marra)0883 538313 - 0883 538312 - 0883 538374
Parco Archeologico di Canne
0883 510993
Pro Loco Barletta e Canne della Battaglia (Via Venezia, 42)
339 3869860
URP (Ufficio relazioni con il Pubblico)
0883 578488
Numero Verde 800761414
tel. 0883 310214 - fax 0883 576156
ODO-ANT (Via Fusco, n. 157 - Trani) 0883 584128
Sert
0883 577302
Settore Servizi sociali Comune di Barletta, piazza Moro, 16 0883.516460
TAXI - AUTOAMBULANZE
E TRASPORTO INFERMI
A.S.L. BT - centralino
0883 577111
AVSER (Via Magenta, 24)
368 3511354 - 0883 528443
Croce Rossa - Gruppo Pionieri e Volontari del Soccorso
0883 526924
Misericordia Barletta - Servizio ambulanza
347 0951836
O.E.R. - Operatori emergenza radio (Via M. del Carmine)
0883 535000
NO. di SS. Nuovi Orizzonti di Sostegno Sociale
329 0536112
U.N.I.T.A.L.S.I. (Via M. del Carmine)
0883 536788
Taxi (P.zza Conteduca)
0883 521469
POSTI TELEFONICI PUBBLICI
Bar Haiti (Via Leontina De Nittis, 49) Orario: 7-22
0883 534305
SERVIZI DI INTERESSE PUBBLICO
Acquedotto (Servizio Guasti)
800 735735
Scoppio (Servizio Trasporto Urbano)
0883 518554
Capitaneria - Soccorso in mare
0883 531020 - 1530
Carabinieri - Pronto Intervento
112
- comando compagnia
0883 537400
Cimitero
0883 510675
Comune - centralino
0883 578111
Corpo Forestale dello Stato1515
Elettricità (Enel, Guasti, Contratti e info)
800 900800
Ferrovia (informazioni) numero verde (ore 7-21)
89 20 21
Gas (Servizio Guasti)
800 900999
Guardia di Finanza117
- Comando compagnia
0883 531081
Guardia Medica - notturno e festivo
0883 575130
Polizia di Stato - soccorso pubblico
113
Polizia Commissariato
0883 341611
Polizia Locale - Pronto intervento
0883 332370
Polizia Stradale
0883 341711
Polfer
0883 521502
Poste Italiane
0883 536097
Prefettura - centralino
0883 539111
Pronto Intervento
118
Pronto Soccorso A.S.L. BT
0883 577781
Protezione Civile
0883 578320
URP - A.S.L.
0883 577610 - 0883 577971 - 0883 577050
Soccorso ACI
116
Soccorso Pubblico
113
Vigili del Fuoco - Pronto Intervento
115
- locale stazione
0883 531222
* detto Lillino
GIUGNO
2014
GIUGNO
2014
IL FIERAMOSCA
53
ORARIO FERROVIARIO fino a dicembre 2014
BARLETTA - BARI CENTRALE BARLETTA - FOGGIA
Da Barletta a Bari: 4.42 4.43 5.27* 5.48 5.54* 6.20* 6.40 6.43 6.48 7.00 7.12 7.30 7.52 8.30
8.50 10.42 10.59 11.36* 12.44 12.56 13.37* 13.48* 14.02 14.10* 14.22 14.43* 15.02* 15.22
15.57 16.10* 16.46* 17.04* 17.16 17.43* 17.46 18.13* 18.20* 18.39 18.46* 19.00 19.18
19.43* 19.55 20.04 20.16* 20.44* 21.03* 21.36* 21.44* 22.16* 22.39 22.52 23.03*
Da Bari a Barletta: 0.01 0.15 4.00 4.23 5.32* 6.00* 6.05 6.29 6.45 7.15* 7.38* 7.45
8.00 8.07* 8.15 8.38* 9.38* 10.04* 10.10 11.38* 11.48 11.53 12.04* 12.30 12.38*
13.05 13.17* 13.27 13.38* 13.45 14.04* 14.10* 14.27 14.38* 15.15 15.38* 16.05*
16.35 16.42 17.05 17.15 17.35 17.45 18.07 18.10 18.17* 18.34 19.00 19.34 19.40
20.15 20.30 21.19 21.33* 21.40 22.06 22.13 23.09*
Legenda: Espresso, Regionale, IC, ICN, F.Argento, F.Bianca, Festivo
*= il servizio si effettua anche la domenica
STAZIONI DI SERVIZIO
TURNI FESTIVI MESI GIUGNO 2014 e LUGLIO 2014
Antimeridiano dalle ore 7.00 alle ore 12,30
Pomeridiano dalle ore 15,30 alle ore 20,00
2Giugno
TURNO A 28-29 Giugno
26-27 Luglio
IP
ESSO
ESSO
TAMOIL
ESSO
via L. Da Vinci
via R. Margherita
p.za 13 febbr. 1503
via S. Samuele
via Trani
14-15 Giugno
TURNO B
7-8Giugno
5-6Luglio
AGIP
IP
ERG
TOTALERG
TOTALERG
via Canosa
via Trani
via Parrilli
lit. di Ponente
via Barberini
21-22 Giugno
TURNO C 12-13 Luglio
TURNO D 19-20 Luglio
ERG
AGIP
IP
IP
Q8
ERG
ERG
TOTAL
AGIP
Q8
via Canosa, 84
via Foggia
via Andria
lit. di Ponente
via Trani
54 IL FIERAMOSCA
via R. Margherita
via Violante
via Andria
via Trani
via Foggia SS 16
Da Barletta a Foggia: 0.34* 4.47 5.11 6.02* 6.43* 6.53 6.54 7.15 7.45* 8.08* 8.31
8.50* 8.56 9.03 9.08* 10.08* 10.48* 10.58 12.08* 12.31 12.39 12.48 13.08 13.20
13.45* 14.08* 14.21 14.48* 14.54 14.57 15.08* 15.21 16.02 16.08* 16.48* 17.30
17.37 18.02 18.22 18.45* 18.57* 19.50 20.26 21.02 21.13 21.21 22.06 22.21* 22.28
22.53 22.58 23.57*
Da Foggia a Barletta: 4.00* 4.10 4.48* 5.05 5.19* 5.39* 6.00 6.06 6.15 6.37 6.46 7.10
7.57 10.00 10.15 11.05* 12.00 12.13 13.05* 13.12 13.19* 13.38* 14.14* 14.20* 15.18
15.38* 16.17* 16.22* 16.33 17.14* 17.38* 17.50* 17.55 18.17* 18.35 19.14* 19.25
19.46* 20.14* 20.19* 21.05* 21.14* 21.45* 22.10 22.32*
Per informazioni sugli orari dei treni e per prenotazioni e
acquisto biglietti telefonare al numero verde FS INFORMA 89 20 21
(Raggiungibile solo da telefoni di rete fissa).
CHIESE: orari Ss. Messe
sabato sera domenica
BUON PASTORE 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00
via Medaglie d’Oro, 29
CARMINE 17.00
via Mura del Carmine
CHIESA CIMITERO 9.00 CUORE IMM. DI MARIA 19.00
8.00 10.00 11.30 19.00
via Barberini
IMMACOLATA 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00
via Firenze, 52
MARIA SS. STERPETO 18.30 20.00 8.30 10.00 11.30 18.30 20.00
viale del Santuario, 13 12.30
OSPEDALE CIVILE 9.00
PURGATORIO 19.309.00 19.30
corso Garibaldi
S. AGOSTINO 19.00 8.30 10.00 11.30 19.00
via Pozzo S. Agostino, 28
S. ANDREA 18.30
9.00 10.30 11.30 18.30
via M. Bruno
S. BENEDETTO 19.00
8.00 10.00 11.30 19.00
via R. Margherita
S. CATALDO 10.00
20.00
via Mura S. Cataldo
S. DOMENICO 19.30 19.30
corso Garibaldi, 198
S. FILIPPO NERI 1110 7.30 9.30 11.30 19.00
via Mons. Dimiccoli, 116
S. GIACOMO 19.00 8.30 10.00 11.00 19.00
c.so Vitt. Emanuele, 147
S. GIOVANNI APOSTOLO 19.00 8.30 11.00 19.00
via delle Querce, 2
S. LUCIA 19.00 8.30 10.00 11.15 19.00
vicoletto Santa Lucia
S. MARIA DEGLI ANGELI 8.00 10.00 11.30 19.00
viale Marconi, 22
S. M. DELLA VITTORIA 18.00 20.00 18.00
via Cialdini, 70
S. MARIA DI NAZARETH via Nazareth
S. NICOLA
19.00 8.15 11.00 19.30
via Canne, 195 12.15
S. PAOLO 19.00 8.30 10.00 12.00 19.00
via Donizetti
S. RUGGERO 7.30
via Cialdini
SACRA FAMIGLIA 19.00 8.00 10.00 19.00
via Canosa, 143
SANTA M. MAGGIORE
11.00
via Duomo
SANTO SEPOLCRO
19.00 8.30 10.00 12.00 19.00
corso Vitt. Emanuele
SPIRITO SANTO 19.00 9.00 11.00 19.00
via Boggiano, 43
SS. CROCIFISSO 19.00
8.30 10.00 11.30 19.00
via Petrarca
SS. TRINITÀ 19.00
10.00 11.30 19.00
via Palmitessa, 38
GIUGNO
2014