Luglio 2014 Anno 9 n. 46 CONFERENZA EUROPEA SULLA PSICHIATRIA GIOVANILE pag. 28 L’isola della salute La speranza è nella preghiera LA STRISCIA DI GAZA TORNA A INFIAMMARSI E IL PAPA FA IL SUO APPELLO "CESSATE IL FUOCO" pag. 6 BLOCCARE L'EBOLA NELL'AFRICA OCCIDENTALE LE SFIDE DELLA PRIVACY SVILUPPO DEL BAMBINO PREMATURO LA PASTA NELL'ALIMENTAZIONE ESTIVA di Fra Moises Martin B. di Simona Bricchi di Simona Matricardi di Alessandra Grosso 1 Luglio 2014 Anno 9 n. 46 CONFERENZA EUROPEA SULLA PSICHIATRIA GIOVANILE pag. 28 L’isola della salute La speranza è nella preghiera LA STRISCIA DI GAZA TORNA A INFIAMMARSI E IL PAPA FA IL SUO APPELLO "CESSATE IL FUOCO" pag. 6 La speranza è nella preghiera BLOCCARE L'EBOLA NELL'AFRICA OCCIDENTALE LE SFIDE DELLA PRIVACY SVILUPPO DEL BAMBINO PREMATURO LA PASTA NELL'ALIMENTAZIONE ESTIVA di Fra Moises Martin B. di Simona Bricchi di Simona Matricardi di Alessandra Grosso 46 Rivista della Curia Generalizia e dell'Ospedale San Giovanni Calibita Fatebenefratelli all'Isola Tiberina L’isola della salute Anno 9 n. 46 LUGLIO 2014 Direttore Editoriale: Fra Jesús Etayo Arrondo Vicedirettore Editoriale: Fra Giampietro Luzzato Direttore Responsabile: Franco Ilardo Comitato editoriale: Fra Rudolf Knopp Fra Benigno Ramos Fra Pascal Ahodegnon Fra André Sene Fra Angelo López Fra J. A. Buitrago Gómez In redazione: Silvia Farina Emanuela Finelli Laura Mariotti Mariangela Riontino Promozione: Susanna Bubbico editoriale IN RETE 5 L'ISOLA E IL SUO ANNO DIFFICILE 16 L'OSPEDALE 2.0: CONNESSI AL FUTURO L'INTERVISTA SALUTE NEWS di Riccardo Fragomeni di Fra Jesús Etayo Arrondo 6 LA TERRA SANTA TRA GUERRA E SPERANZA di Franco Ilardo MISSIONI 10 BLOCCARE L'EBOLA NELL'AFRICA OCCIDENTALE di Fra Moisès Martín B. RICERCA 11 LA "SCATOLA ELETTRICA di Emanuela Finelli ENTER 12 PRIVACY E SANITà 13 LE SFIDE DELLA PRIVACY 17 AGLI ANZIANI MANCA LA VITAMINA D 17 L'INQUINAMENTO AUMENTA I RISCHI PER IL CUORE 17 PRONTO IL PATTO PER LA SALUTE 17 ATTENZIONE AI RIMEDI ANTI-FUMO 17 MAL DI TESTA NEI BAMBINI 17 LA VOLONTà DI DONARE GLI ORGANI SALUTE&SAPERE 18 SVILUPPO DEL BAMBINO PREMATURO di Simona Matricardi e Rocco Agostino l'unione fa la forza 20 LA CICOGNA FRETTOLOSA di Simona Bricchi di Simona Bricchi WEBSITE 14 I RISULTATI A TRE ANNI DALLA MESSA ONLINE SALUTE&SAPERE 22 LA PASTA NELL'ALIMENTAZIONE ESTIVA di Alessandra Grosso di Mariangela Riontino INIZIATIVE 24 CARTA DEI DIRITTI E DEI DOVERI DEI PAZIENTI di Maria Teresa Iannone e Veronica Fabiano UN PO' DI STORIA 25 SAN GIOVANNI DI DIO A GRANADA di José María Valverde Tercedor I QUADERNI DEL PRONTO SOCCORSO 26 COLPO DI CALORE di Massimo Manzi e Giovanni M. Vincentelli UFFICIO EUROPEO 28 CONFERENZA EUROPEA SULLA PSICHIATRIA GIOVANILE di Carlo Filippo Galasso 28 RIUNIONE CON I REFERENTI DELLE PROVINCE di Carlo Filippo Galasso 28 PRIMO BANDO NELL'AREA SANITà di Carlo Filippo Galasso L'ISOLA E I MEDIA 29 RAME E CERVELLO 29 IN CORO PER LA CICOGNA 29 SCLEROSI MULTIPLA 29 SALUTE IN TV FIF 30 MEDICINA ESTETICA di Sara Lanfredi 30 EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA di Sara Lanfredi 31 CENTRO APE 2 Foto: Augusto Fabbroni Arnaldo Lucianetti Franco Ilardo Redazione, grafica e impaginazione: Ufficio Stampa FBF Lungotevere de’ Cenci, 5 00186 Roma Tel. 06.68.37.301 [email protected] [email protected] Stampa: Arti Grafiche Agostini s.r.l. Via Decollatura, 64 00118 Morena - Roma Hanno collaborato a questo numero: Fra Jesús Etayo Arrondo Fra Moisès Martín Bosca Camillo Miceli Simona Bricchi Riccardo Fragomeni Simona Matricardi Rocco Agostino Alessandra Grosso Maria Teresa Iannone Veronica Fabiano José María Valverde Tercedor Marcella Sarandrea Massimo Manzi Giovanni Maria Vincentelli Carlo Filippo Galasso Sara Lanfredi Autorizzazione: Tribunale di Roma n. 52/2005 del 21/02/2005 Tiratura: 20.000 copie DIFFUSIONE GRATUITA 3 L’isola della salute L'EDITORIALE L'ISOLA E IL SUO ANNO DIFFICILE Questo numero della rivista “L’Isola della salute” esce in estate, e pertanto in un periodo di vacanze per la maggior parte delle persone e anche per molti collaboratori del nostro Ospedale. Vorrei approfittare di questa opportunità per augurare a tutti delle serene vacanze e un meritato periodo di riposo, soprattutto quest’anno, contrassegnato dalla difficile e complicata situazione che stiamo vivendo. di FRA JESÚS ETAYO ARRONDO Priore Generale, O.H. Dall’inizio dell’anno l’Ordine sta celebrando in tutto il mondo i Capitoli Provinciali che, come Superiore Generale, sto presiedendo e ai quali prenderò parte fino al mese di agosto. Malgrado questo impegno mi porti lontano da Roma, sono sempre in contatto con il Nosocomio dell’Isola Tiberina, seguendo le diverse circostanze che sta vivendo, spesso dolorose. Obiettivamente le difficoltà sono molte, e pur riconoscendo che non si sono ancora chiariti tutti i dubbi e i rischi, credo e spero fermamente che potremo andare avanti, evidentemente, come ho detto in altre occasioni, con il sacrificio e l’impegno di tutti. In questo senso, prego ogni giorno San Giovanni di Dio, affinché ci assista e ci aiuti per poter continuare a realizzare la nostra missione di Ospitalità in uno dei luoghi più emblematici di Roma, dove il nostro Ordine è presente da oltre quattrocento anni. Sono tempi difficili e complessi in tutto il mondo e a tutti i livelli: economico, sociale, politico, religioso e istituzionale. È una realtà che sto vivendo e sperimentando in diversi Paesi dei cinque continenti, dove mi reco per partecipare ai Capitoli Provinciali dell’Ordine. Proprio come sta accadendo con il Fatebenefratelli dell’Isola Tiberina, è sempre più imprescindibile vigilare per la sostenibilità di molte nostre opere, alcune delle quali sono grandi e complesse nella gestione e nel mantenimento di una chiara identità carismatica. Tutto ciò ci sta portando a pensare con urgenza al futuro della presenza delle nostre strutture in molte Province. Stiamo assistendo all’importanza di studiare diversi scenari per il futuro, anche per le nostre strutture canoniche, in modo da poterne garantire la sostenibilità nella fedeltà allo spirito dell’Ordine. Ci sono altre importanti sfide che l’Ordine sta affrontando, e che dovrà affrontare anche nel futuro, e che non riguardano solo la gestione e le risorse. Non possiamo ignorare infatti la mancanza di vocazioni, e la formazione dei collaboratori alla filosofia e ai valori dell’Istituzione, così che lo spirito di San Giovanni di Dio rimanga sempre vivo. In questo senso, la promozione della Famiglia Ospedaliera di San Giovanni di Dio risulta fondamentale, anche tenendo conto delle difficoltà che attraversiamo. Spero e auspico fermamente che potremo continuare ad affrontare queste sfide anche nei prossimi anni nel nostro amato Ospedale dell’Isola Tiberina. Come ho già detto, so che quest’anno è stato molto duro per tutti e non mi voglio ripetere. Sono sicuro però che anche in questo periodo ci sono state buone dimostrazioni di ospitalità, di servizio e di dedizione ai malati e certamente molti altri gesti di solidarietà tra i membri della Famiglia dell’Isola. Tutto ciò lo dobbiamo riconoscere, perché fa parte delle radici che sosterranno – ne sono sicuro – l’Ospedale nei prossimi anni. Ringrazio tutti per la dedizione nei confronti dei malati e dei loro familiari, e ribadisco il mio augurio di trascorrere delle serene vacanze estive in compagnia delle persone care, per poter riposare e recuperare le forze, nella speranza che il prossimo anno sia migliore per tutti, e ovviamente anche per il Fatebenefratelli dell’Isola Tiberina. Buone vacanze. 4 5 L'INTERVISTA LA TERRA SANTA TRA GUERRA E SPERANZA I missili sono tornati a cadere sulla Striscia di Gaza e lo storico conflitto tra israeliani e palestinesi si riaccende. Eppure non è trascorso molto tempo dal viaggio di Papa Francesco in Terra Santa e dall’incontro di preghiera in Vaticano tra il Pontefice e i due Capi dello Stato israeliano e palestinese. Due eventi che sembravano aver aperto uno spiraglio di pace in questa terra. Ripercorriamo insieme a Padre Pierbattista Pizzaballa, Custode di Terra Santa, la cronaca di quei momenti e il loro significato. di FRANCO ILARDO Direttore Responsabile Isola della Salute 6 »» 7 »» continua dalla pagina precedente L'INTERVISTA (ebrei, musulmani, israeliani, palestinesi). Questa preparazione ci ha in qualche modo “costretto” a lavorare insieme, e questo è stato un aspetto molto bello e molto positivo, che è rimasto nel cuore di tutti. Ora quello che dobbiamo fare è continuare su questa via del dialogo che – in qualche modo – la visita del Papa ha rilanciato, rinsaldandola e ridefinendone gli obiettivi. Qual è il suo ricordo più significativo di quei giorni? I ricordi sono davvero tanti, poiché ho avuto la grazia di trascorrere molto tempo vicino al Pontefice in quei giorni. Due sono stati i momenti che più mi hanno colpito: sicuramente l’arrivo al Santo Sepolcro e poi la messa al Cenacolo, molto intima e molto bella. Lo scorso 8 giugno c’è stato un incontro di preghiera tra il Papa e i Capi dello Stato israeliano e palestinese. Si è trattato sicuramente di un incontro significativo… Q uello di Papa Francesco in Terra Santa, è stato da molti definito un “evento storico”, eppure molti Pontefici hanno fatto lo stesso viaggio. Qual è il suo parere a riguardo? Gli ultimi Pontefici a partire da Paolo VI – il primo dopo San Pietro – sono venuti in Terra Santa e ogni visita ha avuto un suo significato particolare, che l’ha resa una visita storica. Anche Papa Francesco, con i suoi gesti, ha conferito al suo viaggio una valenza storica e mi riferisco in particolare all’incontro con il Patriarca della Chiesa ortodossa Bartolomeo davanti al Santo Sepolcro: non è stata soltanto una rievocazione di quanto accaduto 50 anni prima tra Paolo VI e Atenagora, ma molto di più. Questa volta l’incontro non è avvenuto come nel 1964 alla periferia di Gerusalemme, sul Monte Sinai, ma nel cuore della Gerusalemme cristiana, ossia al Santo Sepolcro, che tutti sappiamo essere un simbolo di divisione dei cristiani, ma anche il luogo della comune memoria della morte e resurrezione di Cristo. Quella che è stata celebrata al Santo Sepolcro, è stata una liturgia dal sapore ecumenico, preparata insieme da ortodossi e cattolici. Credo che sia la prima volta in assoluto in tutta la storia della Chiesa. Come vi siete preparati per l’arrivo di Bergoglio in Terra Santa? Come tutti gli eventi di questo genere, anche questa visita ha richiesto una preparazione a 360 gradi, da un punto di vista sia pratico che spirituale. Questo viaggio ha creato delle opportunità di dialogo e collaborazione che prima non si erano mai verificate: nei mesi precedenti infatti si sono intensificati molto i contatti tra noi e le altre chiese Tutti conosciamo le tensioni tra questi due popoli – israeliano e palestinese – e purtroppo sappiamo anche che queste tensioni non accennano a finire. La politica dal canto suo si è finora dimostrata incapace di trovare una soluzione concreta a questo conflitto. Questa iniziativa di Papa Francesco di invitare i due Capi dello Sato in Vaticano rappresenta un’apertura, una speranza, un nuovo respiro di cui entrambi i popoli hanno bisogno. Non è solo la politica che deve lavorare per la pace, ma tutta la società nei suoi vari strati, in primis i religiosi e i credenti. Secondo lei, oltre alla preghiera, il Papa insieme con il Vaticano potrebbe fare qualcosa di più, un intervento più concreto per portare la pace in Terra Santa? Credo che la forza della Santa Sede e dei religiosi sia proprio quella di rimanere nel proprio ambito, non dobbiamo mischiare religione e politica. La politica deve attingere dal patrimonio di fede, spiritualità e ideali che i religiosi propongono, ma le due cose non si devono mischiare. La Santa Sede deve lavorare molto in ambito religioso e sicuramente dare indicazioni, senza entrare nella specificità delle questioni politiche. La vostra comunità vive in questo Paese, teatro di guerra da oltre 50 anni. Quanto questa situazione di conflitto influisce sulla vostra quotidianità? Il conflitto in Terra Santa entra nella quotidianità di chiunque: un check point, un passaggio, i controlli, la paura di quello che può accadere. Questo è parte integrante della vita di chiunque e quindi anche della nostra. Lei è il Custode di Terra Santa. Quali sono i suoi compiti e quelli dell’Istituzione di cui fa parte? Il Custode di Terra Santa insieme alla Custodia ha un compito molto particolare, che è quello di custodire i luoghi santi, ossia tutti quei luoghi che sono legati alla storia della salvezza e della redenzione (Betlemme, Gerusalemme, Getsemani, …) e allo stesso tempo supportare, sostenere in coordinamento con tutta la Chiesa, la presenza cristiana in Terra Santa. Oltre questo, la Custodia ha il compito di curare i rapporti con le Chiese sorelle, ossia le Chiese cristiane non cattoliche. In particolare qual è il vostro contributo per la pace? Non solo noi, ma tutta la Chiesa è impegnata nelle piccole cose quotidiane ma importanti: nelle scuole, nelle parrocchie, … sono tantissime ad esempio le scuole dove affluiscono migliaia di studenti non solo cristiani ma anche musulmani e in alcuni casi anche ortodossi che – in un certo senso – attingono dai nostri ideali, anche se in maniera indiretta. Ci sono poi tante altre attività di carattere sociale e religioso che sicuramente non arrivano a tutta la popolazione ma a quella parte che è interessata. Questo è il nostro contributo, non possiamo fare molto di più, soprattutto perché come cristiani siamo l’1% della popolazione: una realtà molto piccola che però si impegna ogni giorno a mantenere il suo stile cristiano in un contesto così conflittuale. Non è solo la politica che deve lavorare per la pace, ma tutta la società, in primis religiosi e credenti Lei fa parte dell’Ordine dei Francescani. Come vivete il fatto che il nuovo Pontefice abbia scelto il nome del vostro Fondatore e che i suoi gesti ricordino un pò l’umiltà e la semplicità del Santo? Per noi è una grande responsabilità: Papa Francesco con il suo nome e con il suo modo di fare così semplice e così – potremmo dire – francescano in qualche modo ci “obbliga” a fare quello che già ci indica il nostro carisma, ma in modo ancora più profondo e ancora più responsabile. È come se questo Papa con il suo esempio ci chiamasse a essere veramente francescani. FRA PIERBATTISTA PIZZABALLA Nato a Cologno al Serio, in diocesi e provincia di Bergamo, il 21 aprile 1965, ha intrapreso il percorso di formazione tra i frati della Provincia francescana dell’Emilia Romagna, a cui giuridicamente ancora appartiene. è sacerdote dal 15 settembre 1990 ed è entrato a servizio effettivo della Custodia di Terra Santa nel 1999. Dopo il primo ciclo di studi filosofico-teologici ha conseguito il baccellierato in Teologia il 19 giugno 1990 presso il Pontificio Ateneo Antonianum di Roma. Ha compiuto gli studi di specializzazione presso lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, ottenendo la licenza in Teologia Biblica il 21 giugno 1993 e successivamente ha conseguito il Master presso l’Università ebraica di Gerusalemme. Ha svolto il compito di docente di ebraico moderno alla Facoltà francescana di Scienze Bibliche e Archeologiche di Gerusalemme e nell’ambito della comunità del Patriarcato Latino di Gerusalemme ha lavorato nella Pastorale per i fedeli di espressione ebraica. 8 9 MISSIONI RICERCA BLOCCARE L'EBOLA NELL'AFRICA OCCIDENTALE Focolaio di Ebola Ospedali OH PER LE DONAZIONI: FATEBENEFRATELLI (Italia): IBAN IT07 L030 6905 0691 0000 0007 376 SWIFT : BCITITMM700 Ref- EBOLA COSA CHIEDIAMO Donazioni per realizzare l’area di isolamento e per l’acquisto di materiali ospedalieri specifici, oltre a prodotti disinfettanti per un adeguato controllo e trattamento dell’ebola. Attualmente non esiste alcun vaccino né un trattamento specifico efficace, per cui il trattamento è sintomatico. LA "SCA TOLA" ELET TRI CA PERCHÉ di FRA MOISèS MARTÍN B. Perché i materiali ospedalieri necessari per il trattamento e il controllo dell’ebola sono molto costosi e i centri di Sierra Leone e Liberia non possono acquistarli, ragion per cui ci hanno chiesto aiuto . Attualmente non esiste un vaccino né un trattamento specifico efficace, per cui la cura è sintomatica, ed è fondamentale prevenire ed evitare il contagio tra i familiari e il personale sanitario che si occupa dei malati. DOVE VA L’AIUTO: AIUTO: • St. John of God Hospital di Lunsar, Sierra Leona. Leona. • St. Joseph Catholic Hospital di Monrovia, Liberia. Liberia I seguenti Ospedali dell’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio: • St. John of God Hospital di Lunsar (Sierra Leone) • St. Joseph Catholic Hospital di Monrovia (Liberia) stanno curando e assistendo pazienti che hanno contratto l’ebola, in coordinamento con i Ministeri della Salute dei rispettivi Paesi, che purtroppo dispongono di risorse e infrastrutture limitati per far fronte a questa epidemia; per questo è molto urgente cercare di controllare e di bloccare la diffusione di questa malattia. Questi due Ospedali hanno pertanto bisogno del nostro appoggio, per terminare di adeguare le aree destinate all’isolamento dei malati, e per dotarsi di materiali sanitari specifici (guanti, mascherine, occhiali speciali…), e di prodotti disinfettanti per il controllo e il trattamento dell’ebola. Attualmente non esiste un vaccino né un trattamento specifico efficace, per cui la cura è sintomatica, ed è fondamentale prevenire ed evitare il contagio tra i familiari e il personale sanitario che si occupa dei malati. Il focolaio di ebola nell’Africa occidentale è il più grande mai registrato sino ad ora, e colpisce per la prima volta diversi Paesi, come Guinea Conakry, Sierra Leone e Liberia. I primi casi hanno fatto la loro comparsa a gennaio 2014, e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato ufficialmente l’epidemia di ebola nel mese di marzo. Da allora i casi riportati sono andati aumentando, con un tasso di mortalità fino al 90%, ed hanno causato finora 518 morti, il che fa di questa epidemia la più grave conosciuta fino ad ora, oltre ad essere la prima volta che compare in questa regione. Cosa chiediamo Donazioni per realizzare l’area di isolamento e per l’acquisto di materiali ospedalieri specifici, oltre a prodotti disinfettanti per un adeguato controllo e trattamento dell’ebola. Attualmente non esiste alcun vaccino né un trattamento specifico efficace, per cui il trattamento è sintomatico. Perché Perché i materiali ospedalieri necessari per il trattamento e il controllo dell’ebola sono molto costosi e i centri di Sierra Leone e Liberia non possono acquistarli, ragion per cui ci hanno chiesto aiuto. Coordinamento In contatto con la Provincia Africana di Sant’Agostino e i Centri coinvolti, il coordinamento di questa campagna d’emergenza è stato affidato a Juan Ciudad ONGD a Madrid (Spagna), e sono stati abilitati due conti bancari per poter raccogliere le donazioni che arriveranno con questa finalità: JUAN CIUDAD ONGD (España): ES2100496096472016061967 FATEBENEFRATELLI (Italia): IBAN IT07 L030 6905 0691 0000 0007 376 SWIFT BCITITMM700 Ref- EBOLA Per info: www.juanciudad.org www.ohsjd.org 10 di EMANUELA FINELLI CHE COMBATTE LA FATICA NELLA SCLEROSI MULTIPLA è stato di recente pubblicato dalla prestigiosa rivista Journal of Neurology uno studio sull’efficacia della stimolazione elettrica trans-cranica in corrente continua nei malati di sclerosi multipla affetti da stanchezza cronica. N La mancanza di terapie efficaci in tal senso ha motivato il nostro lavoro negli ultimi 5 anni: questo trial clinico conferma finalmente la possibilità di un trattamento non farmacologico contro la fatica nelle persone con sclerosi. Quale è la principale novità che emerge da questa ricerca? L’elemento di novità riguarda la possibilità di curare un sintomo, quello della stanchezza nella sclerosi multipla, che ad oggi non conosce altre possibilità di intervento validate. La fatica è un sintomo molto importante, con forti ripercussioni nella vita sociale ed affettiva, considerato come il più invalidante dal 40% delle persone con sclerosi multipla, una malattia che oggi colpisce 2,5-3 milioni di persone nel mondo, 600 mila in Europa, 70 mila in Italia. I farmaci attualmente prescritti contro la fatica in tale patologia non sono riconosciuti come efficaci: le uniche strategie fornite dalle linee guida internazionali riguardano aspetti legati al benessere generale, come la nutrizione, l’esercizio fisico e altre strategie di ottimizzazione del dispendio delle proprie energie. Può spiegare brevemente in cosa consiste il trattamento? Il trattamento di stimolazione elettrica trans-cranica in corrente continua rientra tra le tecniche di neuro modulazione non invasive e conformi ai criteri di sicurezza attualmente in uso per modificare l’eccitabilità di certe regioni del nostro cervello. Queste tecniche possono cambiare le relazioni tra le diverse aree celebrali e quindi modificarne la funzionalità, la capacità di eseguire compiti e di vivere bene, di lavorare e stare con gli altri. Noi abbiamo adattato alle persone con sclerosi multipla affaticate un trattamento che applicato nei sani li aveva resi più resistenti alla fatica. Ciò che cambia è che mentre nei sani la parte stimolata del cervello è quella delle regioni sensoriali e motorie di solo controllo della mano, nei malati di sclerosi la stimolazione avviene nelle regioni sensoriali di tutto il corpo, escludendo le regioni motorie che risultano già sovra-eccitabili. È stato eseguito un trattamento di 15 minuti al e parliamo con Franca Tecchio, capofila di questa sperimentazione clinica condotta con il Centro per la Sclerosi Multipla presso il Dipartimento di Neuroscienze dell’Ospedale Fatebenefratelli all’Isola Tiberina, insieme ai suoi collaboratori del CNR, Carlo Cottone e Andrea Cancelli, e all’AFaR - Divisione Ricerca della Fondazione Fatebenefratelli. giorno per 5 giorni consecutivi per ottenere effetti di lunga durata. Quali gli sviluppi futuri di questa terapia? Siamo molto fiduciosi. Estenderemo questo intervento ad un campione molto più ampio: il trial clinico fin qui è stato eseguito su 10 pazienti ma in modo talmente accurato e ben disegnato da essere pubblicato sul Journal of Neurology, una delle massime riviste del settore. Ora, in collaborazione con Patrizio Pasqualetti e Giancarlo Zito dell’AFaR - Divisione Ricerca della Fondazione Fatebenefratelli, vogliamo ampliare lo studio in modo da essere ancora più solidi nel determinare che questo trattamento è efficace. Stiamo inoltre sviluppando la capacità di eseguirlo a casa: i pazienti verranno in Ospedale il primo giorno, daremo loro le istruzioni, gli forniremo una specie di elmetto che permette di porre gli elettrodi con precisione nella regione cerebrale voluta e una “scatoletta” che sostanzialmente fornisce corrente. Il Centro Sclerosi Multipla del Fatebenefratelli, coordinato da Maria Maddalena Filippi, in collaborazione con Anna Ghazaryan, con il supporto tecnico di Marina Di Giorgio, oggi segue circa 300 pazienti e siamo in contatto con altre strutture interessate ad estendere questo trattamento anche ai loro pazienti. 11 SOCIETà servizi che vengono chiamati espressamente alla fase di acquisizione della parte documentale e quindi della firma da parte degli utenti. Dopodiché sono stati interessati anche l’Ufficio Relazioni con il Pubblico, al quale abbiamo presentato le modifiche apportate al complesso delle attività sulla privacy del nostro Ospedale e con il quale ci riserviamo di continuare a interagire per continuare a rispondere insieme anche con la Direzione Generale e la Direzione Sanitaria a quelli che saranno i quesiti di volta in volta posti dagli utenti. L’incontro più recente è stato quello con l’area infermieristica in cui è stato presentato a tutti i coordinatori delle Unità, la nuova modulistica e le nuove incombenze in merito all’acquisizione del consenso alla comunicazione dello stato di salute del paziente ai familiari o alle persone legittimate dallo stesso. PRIVACY & SANITà di SIMONA BRICCHI Intervista a Camillo Miceli, R Coordinatore dell’Ufficio Privacy Direzione Sanitaria iguardo alle direttive emanate dal Garante della Privacy in ambito sanitario, come si sta adeguando l’Ospedale? Ci stiamo adeguando, con grandi sforzi, a queste nuove linee riguardanti la protezione dei dati soprattutto per la parte di produzione e conservazione della documentazione sanitaria prodotta. Nello specifico significa che i nuovi sistemi di elaborazione dei dati in forma informatizzata e che prevedono la creazione di archivi sanitari devono rispondere a quelle che sono le nuove normative emanate. Questo è indispensabile soprattutto in vista della prossima attivazione nella regione Lazio del Fascicolo Sanitario Elettronico che permetterà la portabilità dei dati sanitari dell’utente presso qualsiasi altro operatore sanitario del SSR (Sistema Sanitario Regionale) o Azienda sanitaria a cui decide di rivolgersi. Quali sono i campi specifici che saranno oggetto di intervento? Aggiornamenti importanti sono previsti nei seguenti ambiti: nel settore della modulistica, dell’acquisizione del consenso da parte dell’utente, di tutti i comportamenti che devono essere tenuti dagli operatori sanitari e soprattutto da parte del nostro centro di elaborazione dati, che deve rielaborare, ristrutturare e pianificare gli interventi atti a rispondere a tutti i quesiti della normativa stessa. Perché il settore sanitario è considerato tra i più delicati in materia di privacy? Questo settore riveste indubbiamente delle criticità per la qualità dei dati che vengono trattati, perché sono dati sensibili e sono stati oggetto purtroppo di cattive lavorazioni. Si tratta di informazioni che non dovrebbero essere mai perse perché una parte di queste hanno l’obbligo di essere tenute per l’intero arco di vita delle persone (cartella clinica), e poi solleva tutte una serie di problematiche che noi abbiamo risolto o comunque siamo in fase di risoluzione. Nella relazione del Garante si fa anche espressamente riferimento a quello che è il futuro della privacy in Italia… Si, non dobbiamo dimenticare che è in fase di deliberazione, entro la fine di quest’anno, il regolamento europeo in merito a questa materia. Anche perché i regolamenti europei ormai già prevedono la possibilità da parte dei cittadini europei di rivolgersi verso qualsiasi Paese dell’Unione Europea portandosi dietro i loro dati e quindi tutta la loro storia. È indubbiamente una grande sfida che dovremo continuare a tenere sotto controllo migliorando la qualità degli strumenti messi in campo per accogliere e rispondere a quanto ci verrà richiesto di volta in volta. Sono previsti corsi di formazione per il personale ospedaliero? Sono già stati espletati dei corsi che vengono effettuati nel momento in cui ci sono nuove tipologie di lavorazione come nuove modulistiche, una nuova attività di archiviazione e prospettive di nuove eventuali risposte agli interrogativi dei pazienti. Questo specifico momento ha comportato l’inizio di un’attività di aggiornamento che è stata svolta inizialmente presso tutti i front-office e le postazioni che riguardano l’attività ambulatoriale, di ricovero, dell’area alberghiera, del pronto soccorso, del pronto soccorso ostetrico, della neonatologia e di tutti gli altri 12 Come può il paziente difendersi in caso di violazione della propria privacy? Il paziente può voler modificare la sua volontà nei riguardi di quello che aveva precedentemente stabilito per diversi motivi. La creazione dell’archivio clinico, l’utilizzo dei dati in modo anonimo per studi epidemiologici o statistici, l’impiego di immagini radiografiche o di interventi per motivi di studio o di ricerca, piuttosto che la volontà di comunicare la sua presenza all’interno del nostro ospedale, in tutti questi casi – più tutti quelli previsti dall’apposita normativa disposta sempre dal Garante e che prevede la possibilità di cancellare l’informazione in maniera totale, parziale oppure di oscurarla - l’utente verrà invitato a rivolgersi presso gli sportelli di accettazione per quanto riguarda la correzione anagrafica (errori di nomi, cognomi, data o luogo di nascita, indirizzi, telefoni o quant’altro). Per quanto riguarda invece tutte le altre problematiche, è previsto come unico punto di riferimento sanitario l’Ufficio Relazioni con il Pubblico che farà da punto unico di raccolta di queste richieste da parte di tutti gli utenti e successivamente provvederà a prenderne in carico la lavorazione e trasmetterle alle diverse competenze: Direzione Generale, Direzione Sanitaria, area informatica, ufficio legale per qualsiasi altra possibile vertenzialità su questo trattamento, rispondendo come stabilito dal Garante entro 15 giorni all’utente in maniera certificabile. LE SFIDE DELLA PRIVACY nella continuità Il Garante per la protezione dei dati personali ha presentato la Relazione annuale sull’attività svolta nel 2013 L’ Autorità Garante per la Privacy (composta da Antonello Soro, Augusta Iannini, Giovanna Bianchi Clerici, Licia Califano), il giorno 10 giugno a Palazzo Madama, ha presentato la sua relazione annuale, illustrando i diversi fronti sui quali si è impegnata nel 2013, facendo il punto sullo stato attuale della legislazione sulla riservatezza ed esponendo le varie prospettive di azione futura. Un capitolo apposito è stato dedicato alla sanità. L’attenzione si è concentrata sulle problematiche legate alla realizzazione del Fascicolo sanitario elettronico (Fse) e all’utilizzo dei dossier sanitari. Per il Fse è necessaria l’adozione di misure di garanzia e di sicurezza nei confronti del trattamento dei dati personali, dei sistemi di codifica degli stessi, delle modalità e dei livelli di accesso, della definizione e relativa attribuzione di un codice identificativo univoco dell’assistito che non ne consenta l’identificazione diretta. Mentre per quanto riguarda i dossier sanitari, da parte delle strutture sanitarie sono state avviate diverse istruttorie per consentire la verifica dei sistemi attualmente in uso e stabilire quanto questi rispettino le misure indicate. L’Autorità ha messo al corrente di come molte delle segnalazioni pervenute, riguardano la consegna dei referti a soggetti diversi dell’interessato che avveniva a busta aperta o senza la verifica dell’esistenza di una delega per il ritiro; le modalità di custodia delle prescrizioni mediche che avveniva nelle bacheche degli studi medici; la consegna dei presidi sanitari a domicilio che avveniva in busta trasparente, o lasciando questa a vicini e con l’utilizzo di bolle di accompagnamento recanti la specifica del contenuto; il delicato percorso di rilascio, rinnovo dell’esenzione e dell’erogazione per i pazienti affetti da HIV. I provvedimenti stabiliti sono rispettivamente: la verifica dell’identità del soggetto che ritira i referti per conto di altri e l’obbligo della chiusura della busta; l’adozione di idonee cautele per la custodia delle prescrizioni con un’adeguata formazione del personale addetto a questo; la consegna dei presidi nelle mani direttamente dell’interessato e qualora questo fosse assente il rilascio di un avviso privo della tipologia del contenuto, gli addetti alle consegne inoltre non devono avere nè maglie nè automezzi recanti scritte che possano identificarne il contenuto che deve essere riposto in scatole non trasparenti; per quanto riguarda le pratiche di rilascio o rinnovo dell’esenzione dei pazienti affetti da HIV, l’Autorità spiega come si sia ritenuto necessario un confronto con il Ministero della Salute al fine di individuare dei percorsi alternativi a quello previsto dalla legge. Il Presidente del Senato, ha ricordato come queste siano solo alcune delle complesse sfide a cui è chiamata a rispondere l’Autorità nella nostra epoca. Infatti, già nel discorso di apertura, il Presidente del Senato, Pietro Grasso, aveva evidenziato come il progresso tecnologico abbia apportato numerose comodità e vantaggi ma allo stesso tempo costituisca una minaccia per i dati personali che l’utente, molto spesso in maniera ignara, consegna ad esso. I social network, la tutela dei minori sui media e sul web, i sistemi di pagamento mediante smartphone e tablet, le telefonate promozionali indesiderate, la conservazione dei dati di traffico telefonico e telematico, le intercettazioni telefoniche, ha confermato Antonello Soro il Garante della Privacy, sono solo alcuni dei campi che necessitano di un nuovo Regolamento europeo finalizzato all’aggiornamento delle norme di riservatezza dei dati adeguato alla nostra contemporaneità. 13 I risultati a tre anni dalla messa online Visite 574.571 % del totale: 100.00 % (574.571) Visitatori unici 377.180 Visualizzazioni di pagina 2.117.910 Pagine/Visita 3,69 Media sito: 3,69 (0,00%) Durata media visita 00:03:03 Media sito: 00:03:03 (0,00%) Media sito: 65,01% (0,00%) Il nostro sito è stato visitato in tutte le nazioni. Qui sotto vengono riportati i primi dieci Paesi Paese/Zona S ono trascorsi quasi tre anni dalla messa online del sito dell’Ospedale (settembre 2011) e nel tempo questo ha raggiunto notevoli risultati, conquistando ben 400.000 nuovi visitatori, metà dei quali sono tornati più volte a navigare nel nostro portale per un totale di circa di 600.000 visite. Questo ritorno del 35% dei visitatori totali è spiegabile non solo con l’interesse da parte del cittadino nei confronti della struttura ospedaliera ma anche dalla praticità e ricchezza di contenuti del nostro sito internet. Il restante 65% rappresenta invece i nuovi accessi. Secondo i dati ogni visitatore trascorre in media 3 minuti navigando nel nostro portale e visita circa 4 pagine a ogni suo accesso, per un totale di più di 2.000.000 di pagine visualizzate. I contenuti più cliccati Le pagine più cliccate sono, oltre alla Home Page – circa 580.000 visualizzazioni – anche quelle relative ai Servizi Ospedalieri (Reparti circa 390.000 visualizzazioni; Ambulatori circa 300.000 visualizzazioni; Servizi circa 80.000 visualizzazioni), alle quali si aggiungono le pagine relative ai numeri utili con oltre 80.000 visualizzazioni. Il fatto che l’Home Page del sito sia la più cliccata è dovuto principalmente al fatto che essa rappresenta la schermata iniziale, ma in parte anche perché in questa pagina sono presenti degli spazi informativi – articoli, video e banner – che promuovono tutte le iniziative in cui l’Ospedale è coinvolto. Dalla sua messa online sono stati pubblicati sul sito circa 200 articoli e caricati 22 servizi video; l’Ospedale infatti oltre al sito internet dispone anche di un canale Vimeo dove sono raccolti tutti i servizi giornalistici realizzati in occasione di particolari eventi che riguardano il Nosocomio sia da un punto di vista medico-scientifico sia da un punto di vista religioso: dalle ultime novità in ambito di ricerca alle iniziative promosse dalle varie Unità Operative, agli eventi che coinvolgono la comunità religiosa dell’Ospedale o tutto l’Ordine dei Fatebenefratelli. La grande novità che offre questo spazio video è la possibilità di seguire in diretta streaming gli eventi più importanti. 14.293 Click per i video Parole chiave 14 Visite % Nuove visite 65,01% Visite %Nuove Visite Luoghi di accesso L website Sorgenti di ricerca L di MARIANGELA RIONTINO a maggior parte delle visite – parliamo di circa il 96% - viene effettuata dall’Italia, di cui più di 400.000 da Roma e provincia. Questo sottolinea l’importanza che la nostra struttura ospedaliera riveste sul territorio. Seguono poi Milano (45.000 visite) e Napoli (6.900 visite). Non bisogna però dimenticare che i Fatebenefratelli sono una realtà molto più ampia, conosciuta in tutto il mondo. Sono stati registrati infatti accessi anche da altri Paesi europei ed extra-europei. Facendo una panoramica salta subito all’occhio come il sito dell’Ospedale sia noto in tutta l’Europa, le Americhe, e l’Australia, in gran parte dei Paesi asiatici e in un discreto numero delle nazioni africane, dove sappiamo bene scarseggiano le apparecchiature tecnologiche. Subito dopo l’Italia - nella classifica - troviamo la Gran Bretagna con 3.100 visite, di cui il 70% sono nuovi accessi, e gli Stati Uniti con 2.900 visite, di cui quasi l’80% sono nuovi accessi: questo significa che è una realtà in via di espansione. Poi a seguire troviamo ancora la Germania (2.700 visite), la Francia (1.500 visite), la Spagna (1.300 visite), la Svizzera (900 visite), il Belgio (600 visite) e la Danimarca (500 visite). www.fatebenefratelli-isolatiberina.it a maggior parte delle visite – parliamo dell’85% sul numero totale di accessi - vengono effettuate attraverso i principali motori di ricerca (google, bing, virgilio, yahoo). Solo tramite google avvengono ben 470.000 accessi. Questi esiti così soddisfacenti sono il risultato di una buona indicizzazione del sito, ossia dell’inserimento delle giuste parole-chiave nel database dei motori di ricerca. Nella maggior parte dei casi – più di 60.000 visite - il nostro sito viene raggiunto digitando “fatebenefratelli roma”, ma è importante notare anche come solo con la parola “fatebenefratelli” acquisiamo altre 41.000 visite, altre 27.000 scrivendo “ospedale fatebenefratelli roma” e altre 10.000 se scriviamo “ospedale fatebenefratelli”. Si tratta di dati molto interessanti se si tiene conto che in Italia ci sono altre 17 strutture Fatebenefratelli oltre la nostra, tra cui una a Roma. I visitatori possono però raggiungere il sito dell’Ospedale in maniera diretta digitando l’indirizzo su internet – parliamo dell’11% sul numero totale di accessi per la quale si registrano circa 63.000 visite, e allo stesso tempo anche attraverso altri siti in cui è presente il link del nostro portale o un qualche rimando/riferimento a esso (traffico dai referral). Un esempio è il sito dell’ICOMM Italia, la scuola di osteopatia con la quale l’Ospedale collabora, o ancora i social network come Facebook. www.google.it Organic/referral Visite: 468.724 % Nuove Visite: 64,84% www.icommitalia.it Referral Visite: 1.724 % Nuove Visite: 60,44% www.bing.com Organic Visite: 7.376 % Nuove Visite: 66,70% www.arianna.libero.it Referral Visite: 1.945 % Nuove Visite: 74,34% www.virgilio.it Organic Visite: 3.263 % Nuove Visite: 66,38% www.babylon.com Organic Visite: 1.526 % Nuove Visite: 71,76% www.yahoo.com Organic Visite: 4.600 % Nuove Visite: 60,30% www.psicologiaeterapia.it Referral Visite: 960 % Nuove Visite: 46,67% 15 di RICCARDO FRAGOMENI Responsabile Settore ICT N SALUTE EWS L’Ospedale 2.0: connessi al futuro è evidente che parlare oggi, in un tempo di crisi come quello che stiamo vivendo, di Ospedale 2.0 è anacronistico. è altrettanto vero però che molto spesso è in momenti come questi che ci viene chiesto di guardare al futuro con la voglia di fare, di fare bene e di più. C ome è noto l’Information Communication Technology (ICT) e i Sistemi Informativi in generale, rappresentano l’asse portante di qualunque organizzazione. Questo è vero anche in sanità. All’interno di un ospedale il SIO (Sistema Informativo Ospedaliero) rappresenta l’elemento di supporto indispensabile e fondamentale per lo svolgimento di tutte le attività. Con il termine 2.0 si classificano i sistemi informatici moderni che offrono un livello di interazione “semplice, funzionale e amichevole” molto evoluto con gli utenti, che garantisce agli operatori della struttura che li adotta e ai cittadini che ad essa si rivolgono, un alto grado di usabilità degli strumenti software offerti. Nel piano programmatico di rilancio del nostro Ospedale questo tema è tra quelli in evidenza. Tutte le Direzioni, le UOC, gli Ambulatori, i Servizi, gli Uffici devono disporre di sistemi informativi al passo con i tempi, efficaci ed efficienti, maggiormente flessibili, rivisti in una “visione 2.0”. Per contribuire al raggiungimento di questo affascinante quanto ambizioso obiettivo è importante lavorare in modo sinergico. è importante disporre di soluzioni informatiche che favoriscano oltre al trattamento dei “dati”, anche un maggiore scambio di “informazioni” tra le diverse componenti del management, in particolare tra l’Area Clinico-Assistenziale e quella Amministrativo-Gestionale. Il Sistema Informatico è dunque una delle leve sulle quali agire per rimanere connessi al futuro. Il SIO non solo deve agevolare con strumenti “facili” il lavoro quotidiano di medici e infermieri all’interno delle singole UOC seguendone i modelli organizzativi, ma deve “estendersi” per potenziare l’offerta dell’Isola verso l’utenza, verso il territorio, con i mezzi moderni di cui oggi la tecnologia ICT dispone. è necessario recuperare il ritardo con il quale ci presentiamo sul mercato dei servizi on-line per il cittadino, aumentando la flessibilità del “sistema” verso “l’esterno” (e-cup, e-health, e-payment ecc.) per migliorare il rapporto tra la domanda e l’offerta ed efficientarne l’azione “sul campo”. Queste alcune delle linee programmatiche: per gli operatori: cloud computing, virtualizzazione, cartella clinica elettronica in tutti i reparti e ambulatori, mobile health, medical app, sistemi di clinical governance per il controllo e la programmazione dei flussi, software budget management, gestione KPI (Key Performance Indicators), banca dati on-line dei farmaci, gestione rischio clinico, sistemi di business intelligence; per gli utenti: self-service (e-payment, prenotazioni on-line, instant messaging, re-calling cup), servizi web personalizzati per l’utente. Dunque ancora una volta… carità antica e mezzi moderni per fare, fare bene e di più… 16 AGLI ANZIANI MANCA LA VITAMINA D La dieta degli anziani è troppo povera di vitamina D e la sua carenza è associata all’osteoporosi ma non solo. Questo decifit si riscontra in pazienti affetti da patologie come cancro della mammella, della prostata e del colon ma anche da malattie quali Alzheimer e Parkinson. Gli esperti dell’Osservatorio Nutrizionale che hanno indagato le abitudini alimentari degli anziani italiani suggeriscono una passeggiata al sole tutti i giorni, il consumo di due porzioni di latticini al giorno, due uova alla settimana e tre porzioni di pesce variando tra tonno, trota, merluzzo e anguilla. L’INQUINAMENTO AUMENTA I RISCHI PER IL CUORE Aumento di aritmie, di coaguli sanguigni e trombi nei polmoni: questo il risultato dell’esposizione ad inquinamento. La segnalazione proviene dalla London School of Hygene & Tropical Medicine. Le categorie più a rischio sarebbero gli over 75 e le donne, colpiti da malattie ischemiche croniche e aritmie. Recente è l’iniziativa dedicata agli abitanti di Roma e promossa dal Dipartimento di Epidemologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio che ha messo a punto un sito: www.romariasalute.it, che permette di sapere quanto inquinamento respiriamo nell’area urbana. PRONTO IL PATTO PER LA SALUTE Tickets in base al reddito, a favore delle famiglie meno abbienti. La riduzione, oltre al reddito familiare, prende in considerazione anche la composizione del nucleo familiare nella determinazione del tetto di riferimento. Questa è la nuova linea direttrice insieme a quella riguardante i livelli essenziali di assistenza, ovvero le prestazioni garantite ai cittadini, contenute nel Patto per la Salute 2014-2016 siglato dopo mesi di incontri dal Ministero della Salute, Ministero dell’Economia e Regioni. Il patto prevede fondi per 337 miliardi e tutti i risparmi che ne deriveranno saranno reinvestiti nella sanità. MAL DI TESTA NEI BAMBINI: PRIMA CAUSA DI ASSENZA DA SCUOLA ATTENZIONE AI RIMEDI ANTI-FUMO CON NICOTINA Cerotti, gomme e sigarette elettroniche a base di nicotina potrebbero essere dannose. A lanciare l’allarme i ricercatori della Virginia Bioinformatics Istitute, negli USA. Lo studio pubblicato dalla rivista Oncotarget, riscontra che la nicotina provoca migliaia di mutazioni chiamate polimorfismi del singolo nucloide nelle cellule esposte. Tali mutazioni sono state osservate anche nelle cellule che sperimentano stress ossidativo, un effetto precursore del cancro. La ricerca smentisce le teorie precedenti secondo le quali la nicotina sarebbe la sostanza meno pericolosa delle 4.000 presenti in una sigaretta. Per chiudere con il fumo quindi non rimane che fare appello alla propria forza di volontà. I giorni di scuola persi all’anno sarebbero circa 7-8, un calo dei risultati scolastici e un interferimento con le attività quotidiane. Queste le conseguenze della cefalea nei bambini, un disturbo poco considerato dai genitori che spesso ignorano il fatto che il figlio ne soffra. Il responsabile del Centro Cefalee Pediatriche della Cattedra di Pediatria della Università Sapienza di Roma, Pasquale Parisi, avverte che questo disturbo è cresciuto maggiormente negli ultimi 30 anni anche a causa dell’uso eccessivo di videogiochi, tv, tablet e smartphone. A questi si aggiungono fattori noti come l’ansia e lo stress, la predisposizione genetica e i disturbi del sonno. È consigliato ridurre gli stimoli visivi e adottare un corretto stile di vita. LA VOLONTÀ DI DONARE GLI ORGANI È SCRITTA SULLA CARTA D’IDENTITÀ Per la prima volta a Roma sarà possibile, firmando un semplice modulo, dare il proprio consenso alla donazione dei propri organi e ritrovare questa volontà espressa direttamente sulla carta d’identità. Il tutto verrà poi prontamente comunicato al centro nazionale trapianti. L’iniziativa inaugurata dal sindaco Ignazio Marino è volta a sensibilizzare il cittadino nei confronti dell’importanza del donare gli organi. Perugia, Cesena, Ancona avevano già adottato la legge in questione ma è la prima volta che a farlo è una metropoli come Roma. 17 18 19 LA I CICOGNA FRETTOLOSA l'UNIONE FA LA FORZA A SOSTEGNO DEI BIMBI PREMATURI DELL'ISOLA TIBERINA Nasce nel 2006 l’associazione La Cicogna Frettolosa, da un’idea del Prof. Rocco Agostino, all’epoca Direttore della Neonatologia dell’Isola che riesce a coinvolgere un gruppo di genitori di bambini nati prematuri o con patologie, ricoverati e assistiti nel Reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale N ell’incantevole location di Palazzo Braschi, che domina piazza Navona, si è svolto lo scorso 14 giugno il concerto di beneficenza organizzato dall’Associazione “La cicogna frettolosa” dall’idea di Emanuela Capozzi, socia attiva dell’associazione, che ha lavorato appassionatamente alla realizzazione dell’evento, con l’obiettivo di raccogliere fondi per l’acquisto di un ventilatore meccanico da donare al Reparto di Terapia Intensiva Neonatale del nostro Ospedale, strumento essenziale per la sopravvivenza dei neonati prematuri. L’evento è stato aperto dalle parole del Prof. Rocco Agostino, attuale presidente onorario dell’Associazione, che ha ricordato di aver «volutamente, nel corso della sua carriera, scelto di tenere sempre aperte le porte del suo studio, per permettere ai genitori che avevano domande di essere rassicurati in ogni momento». «Nulla di quello che si fa per aiutare questi bambini sarebbe possibile senza questo personale fantastico» ha poi aggiunto rivolgendosi agli operatori del Reparto presenti. «Si tratta infatti di un momento difficile quello che i genitori di questi bambini si trovano ad affrontare, le complicazioni sono molte», ha sottolineato la neonatologa Camilla Gizzi, che ha poi spiegato cosa significa la condizione di prematurità. Ha concluso la presentazione del concerto Alessandro Cavicchia che ha sottolineato come un bimbo prematuro non è soltanto un bambino nato prima ma è un bimbo che ha bisogno di cure competenti medico-infermieristinche con il supporto di apparecchiature sofisticate e costose. Si è poi lasciato spazio al Coro Ensemble Vocale “Thesaurus” e al Coro Gospel “Centonote” che con la loro esibizione hanno deliziato le oltre 140 persone presenti all’evento. «Il risultato è stato molto positivo» ha confermato la caposala del Reparto Laura Coia «abbiamo fatto un piccolo passo in avanti e stiamo lavorando per organizzare altre raccolte fondi che ci consentiranno di raggiungere il budget necessario per l’acquisto del ventilatore meccanico». 20 l momento di grande difficoltà e di stress emotivo che questi genitori devono vivere, favorisce la loro aggregazione e la creazione di un progetto concreto finalizzato al sostegno dei bisogni di questi bambini e dei loro genitori. L’idea - come confermato dal Presidente dell’Associazione, Alessandro Cavicchia - trova sin da subito anche il pieno appoggio di tutto il personale medico e infermieristico del Reparto, che con professionale dedizione si occupa dei neonati. La Cicogna Frettolosa con il passare degli anni si è arricchita di numerosi sostenitori, grazie ai quali è riuscita a raggiungere i tanti obiettivi che si era posta. Tra le attività più importanti, si è occupata e si occupa ancora oggi di finanziare i costi per l’acquisto di apparecchiature indispensabili per l’attività di Reparto (crono siringhe, incubatrici, apparecchio per le otoemissioni acustiche, ventilatori meccanici); di dare sostegno alle famiglie con difficoltà economiche donando quanto necessario (carrozzine, ovetti, vestiti, latte in polvere e medicinali); di portare avanti il progetto di Home-Visiting, che fornisce assistenza infermieristica domiciliare nella post-dimissione del bambino; di proseguire con le attività del laboratorio espressivo dedicato ai genitori; di incontrare una volta alla settimana i genitori che stanno vivendo l’esperienza drammatica del loro bimbo che lotta tra la vita e la morte, ascoltando le loro ansie e proponendo speranza attraverso la loro esperienza finita bene; infine di fornire ai richiedenti un kit posturale ideato appositamente per il prematuro. Grazie all’aiuto di questa Associazione è stato inoltre possibile ristrutturare la “stanza delle mamme”, dove le puerpere possono rilassarsi e ritrovarsi tra una poppata e l’altra. Per raccogliere i fondi necessari La Cicogna Frettolosa è solita organizzare eventi: tra gli appuntamenti fissi vi è l’annuale Festa del Prematuro, che rappresenta per genitori e figli una lieta occasione per rincontrarsi, ma anche concerti di beneficenza e iniziative come il confezionamento di bomboniere. Questa è una realtà preziosa che anima il Reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’Isola e che negli anni è divenuta sempre più parte integrante nella cura e nell’aiuto per la sopravvivenza dei nostri piccoli prematuri. di SIMONA BRICCHI 21 22 23 INIZIATIVE CARTA DEI DIRITTI E DEI DOVERI DEL PAZIENTE: UNO STRUMENTO PER di MARIA TERESA IANNONE e VERONICA FABIANO L'OSPITALITà Le Carte dei diritti del malato rappresentano uno strumento a disposizione del cittadino per interpretare e rendere fruibile il diritto alla tutela della salute riconosciuto dall’art. 32 della nostra Costituzione. Sono, infatti, documenti che sintetizzano le iniziative indispensabili per rendere concreti e proclamare i diritti che spettano a coloro i quali si trovino ad aver bisogno di assistenza sanitaria e si inseriscono nel panorama più ampio dei diritti fondamentali dell’uomo. A ccanto a questi è solitamente affiancata la definizione dei doveri che la persona malata assume nel momento in cui incontra l’organizzazione sanitaria che la ospita. Quanto proclamato nella Carta dei diritti e doveri del malato non rappresenta raccomandazioni teoriche e astratti riferimenti ma, dando concretezza ai diritti fondamentali della persona, promuove la protezione della salute umana attraverso la giusta qualità dei servizi sanitari erogati. In essa gli operatori debbono trovare i riferimenti per la riflessione sul loro operato professionale, oggi troppo spesso vittima di eccessivo tecnicismo a scapito di armoniose relazioni che permettano la adeguata coniugazione tra “scienza” e “coscienza”. Se questo è sempre vero, nell’Ordine di San Giovanni di Dio la Carta dei diritti e doveri del paziente assume una caratteristica peculiare fondandosi sul carisma dell’Ospitalità. I diritti del malato, secondo i Fatebenefratelli, vanno rispettati crescendo nelle qualità di apertura, accoglienza, capacità di ascolto, attitudine al servizio e semplicità (Cfr. Carta d’Identità dell’Ordine 5.1). L’Ordine fa propri i diritti del malato “riconosciuti e proclamati e, dalla prospettiva di un’assistenza integrale, valorizza in maniera particola- 24 re”: la riservatezza, intesa come intimità, segreto, fiducia; la veracità, per la quale “il diritto di ogni uomo a conoscere la verità sulle cose che lo colpiscono e il corrispondente obbligo di informarlo stanno alla base della convivenza; l’autonomia, conquista della modernità che deve essere ben compresa per evitare di passare dal forte paternalismo ad un eccessivo contrattualismo; la libertà di coscienza, da cui non è esclusa la dimensione religiosa dell’esistenza. Per raggiungere una assistenza davvero integrale è necessario il rispetto della Carta da parte degli operatori ma anche la collaborazione dei malati, dei familiari e dei visitatori affinché l’Ospedale possa davvero essere un luogo in cui, pur in presenza di sofferenza, la persona malata possa essere aiutata a vivere il suo momento di difficoltà e, se possibile, riacquistare la salute in ogni suo aspetto: fisico, psichico e spirituale. IL FUTURO è NELL' OSTEOPATIA P er sfidare la crisi bisogna crearsi nuove opportunità di lavoro. Una delle nuove frontiere professionali è quella dell’osteopatia, una disciplina che si occupa delle disfunzioni corporee non patologiche attraverso tecniche manuale. La medicina manuale viene utilizzata in particolare per il trattamento delle affezioni dolorose a carico dell’apparato muscolo-scheletrico, del sistema neurologico e di qualsiasi alterazione funzionale che coinvolga e metta in difficoltà il sistema cranio-sacrale e viscerale. L’osteopatia può essere utilizzata da sola o associata ad altre terapie. La scuola di osteopatia ICOMM è nel settore una scelta molto vantaggiosa sotto l’aspetto economico, competitivo e personale: essa tutela la professionalità degli allievi con classi poco numerose per facilitare l’apprendimento con docenti disponibili, un monitoraggio costante della frequenza dei corsi e trasferte formative. La scuola mette poi a disposizione degli allievi, tutors specializzati, per supportarli nell’attività di ricerca e nella preparazione degli esami. L’offerta formativa prevede un corso full time dedicato in particolare agli studenti post diploma, un corso part time per i professionisti già laureati che desiderano perfezionarsi. UN PO' DI STORIA Monumenti commemorativi di SAN GIOVANNI DI DIO A GRANADA L'OPERA DELLO SCULTORE MIGUEL MOREN M onumenti pubblici o commemorativi, di grande successo nel mondo classico, servivano a magnificare i personaggi più importanti, soprattutto politici, filosofi o militari e contribuivano a immortalare la loro fama e il ricordo. Questa pratica arriva fino ai nostri giorni, è durante il Barocco che raggiungerà il suo apice. In questo contesto, l'enorme impatto del Concilio di Trento riempirà le strade e le piazze delle principali città del mondo cristiano, di memoriali dedicati a rendere pubblico il culto di Gesù, di Maria e dei Santi. Erede di questo gusto Barocco e influenzato dal successo della scultura commemorativa, il XX secolo vide il proliferare in tutto il mondo di questo tipo di rappresentazioni sia profane che religiose, in particolare con numerosi monumenti dedicati a San Giovanni di Dio. Di solito viene raffigurato al momento della sua morte, inginocchiato e abbracciato a un crocifisso, occasionalmente in altri atteggiamenti. La città di Granada è sede di due monumenti dedicati a Juan Ciudad, realizzate dal granadino Miguel Moreno Romera. La città ospita altre opere del Santo firmate da vari autori. Miguel Moreno è nato a Granada nel 1935. La sua gestazione artistica ha avuto inizio come apprendista orafo nella bottega del padre, Miguel Moreno Grados. Dopo una formazione ampia e diversificata, nel 1961 ha compiuto un passo importante verso la modernità nel suo lavoro, iniziando le sue opere di scultura su lastra forgiata e saldata. Durante tutta la sua vita sarà un grande esponente di questo materiale, lavorando al tempo stesso, tra gli altri, marmo e bronzo. Nella sua produzione emerge il suo interesse per le forme astratte, ma sempre all'interno della conservazione del tema umanistico, lavorando la cavità con un valore espressivo profondo, concepito come volume virtuale. santo, espressione che esprime sostegno, amore, identificazione con il dolore, inteso non come una tragedia ma come un cammino verso la piena carità". San Giovanni di Dio sostiene con le mani un corpo nudo di un vecchio morente accasciato, che affonda il suo tronco tra le gambe del santo. Opera verticale, la cui profondità è data dalla postura dell’infermo attraverso le sue gambe: la destra allungata e la sinistra genuflessa. San Giovanni di Dio con un paziente, un ragazzo e una prostituta. Gruppo scultoreo in bronzo fuso, che si trova in Piazza del Triunfo, vicino al Ospedale Reale, inaugurato nel 2000. L’ archivio-museo di San Giovanni di Dio "Casa de los Pisa" di Granada conserva una riproduzione in scala ridotta di questa opera in bronzo. Rappresenta un gruppo scultoreo insolito. Il nostro santo è vicino a tre appartenenti agli strati sociali più emarginati, personificati da un bambino, una prostituta e un malato mezzo nudo. Il gruppo appare rialzato da un basamento di marmo ed è posto su un lastricato a scalini, scale su cui si sostiene l'uomo svenuto. L’architrave, è di una modernità molto formale, come una porta, sul quale si appoggia la donna: è l'ingresso di un postribolo, e può essere considerato come un elemento di separazione tra la virtù e il vizio. Il Santo dei poveri è vestito con l’ abito dell'ordine e accanto a lui sul pavimento, si trovano il bastone e la sporta. La marcata drammaticità del gruppo è al tempo stesso riflessa nella figura del bambino abbracciato a San Giovanni di Dio e nell’espressione di dolore sul suo volto, mentre ha una delle sue dita in bocca, nel movimento senza speranza del povero e nell’espressione statica sul volto della donna, la quale offre un pezzo di pane a San Giovanni di Dio. Le figure del povero e della donna sono di dimensioni più grandi del naturale e si incorniciano all'interno di una scala intermedia, evitando sia il piccolo che il colossale. Vorrei concludere affermando che se ci allontaniamo dalla materialità di questi monumenti commemorativi incontreremmo il loro valore essenziale, che non è altro che l’elogio sottile e poetico del carisma di San Giovanni di Dio. Attraverso l'arte il "pazzo di Dio" esce allo scoperto per offrirsi ai viandanti come un esempio di vita donata al servizio dei bisognosi. Pertanto, queste opere mantengono, oggi, vivo lo spirito del santo in pieno secolo XXI. OPERE DEDICATE A SAN GIOVANNI DI DIO DI MIGUEL MORENO. San Giovanni di Dio con un vecchio moribondo. Gruppo scultoreo su lastra posto al di fuori della clinica di San Rafael, risalente al 1986. Siamo di fronte ad una opera molto sobria, rotonda e compatta, ma segnata da un accento espressivo profondo. In essa San Giovanni di Dio è eretto con indosso l'abito dell'ordine e in atteggiamento contemplativo. Come indica lo studioso dell’artista, Francisco Prados de la Plaza, Miguel Moreno in questa scultura concepisce il ritratto come qualcosa di intimo. Allo stesso tempo Francisco Prados afferma "l'artista cerca di catturare l'espressione di sofferenza per il dolore degli altri che raffigurano l’espressione del Per info contattare: Segreteria ICOMM Tel. 06.99805319 Fax 06.99809966 email [email protected] (Traduzione di Marcella Sarandrea) di JOSé MARÍA VALVERDE TERCEDOR 25 26 27 di CARLO FILIPPO GALASSO L’ISOLA e i media CONFERENZA EUROPEA SULLA PSICHIATRIA GIOVANILE Una conferenza europea sullA psichiatria giovanile sarà organizzata a Venezia del 16 al 18 dicembre 2014 (di seguito il link al sito del convegno: www.youthmentalhealth2014.eu). Per l’organizzazione di detta conferenza la Commissione Europea ha stanziato un contributo di circa Euro 90.000 a seguito della domanda presentata nel 2013 dal dr. Giovanni De Girolamo, direttore scientifico dell’IRCCS Fatebenefratelli di Brescia ed alla quale ha collaborato anche l’ufficio Hospitality Europe di Bruxelles. La conferenza rappresenta un appuntamento di portata unica per l’Ordine e le Suore ospedaliere, da sempre attive per l’assistenza e la cura delle persone affette da disturbi mentali. Il panel scientifico comprende i più qualificati esperti nel settore della psichiatria infantile ed adolescenziale, provenienti sia dall’Europa che dagli Stati Uniti e dall’Australia. Il Convegno è stato anche inserito nella lista degli eventi ufficiali del semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea, prevista nella seconda metà dell’anno. Non essendoci costi d’iscrizione a carico dei partecipanti, ma solamente di viaggio e pernottamento, si incoraggia vivamente la partecipazione di almeno due collaboratori da parte di ogni Provincia. L’occasione costituisce infatti un momento unico di incontro e confronto su un tema chiave dell’ospitalità. 28 RIUNIONE CON I REFERENTI DELLE PROVINCE Venerdì 6 giugno la Curia Generalizia ha ospitato il primo incontro di lavoro del 2014 tra i referenti delle Province europee incaricati di interagire con l’ufficio “Hospitality Europe” attivato a Bruxelles. La sessione mattutina della riunione è stata dedicata in primo luogo alla relazione sull’evoluzione e sulle attività promosse dall’ufficio di Bruxelles nel periodo successivo all’ultima riunione con i referenti, tenutasi il 3 dicembre 2013. Il dr. Galasso ha in particolare illustrato ai presenti l’assetto ed le caratteristiche dell’associazione senza fine di lucro, costituita ad inizio anno in Belgio, per agevolare il funzionamento dell’ufficio europeo a Bruxelles. Successivamente sono intervenuti due relatori invitati a partecipare ai lavori: il Prof. Peter Roelofsma, docente e ricercatore presso l’Università di Amsterdam, e la dr.ssa Giulia Signorini, ricercatrice presso l’IRCCS Fatebenefratelli di Brescia. Nel pomeriggio c’è stato un apposito spazio per gli interventi liberi e si e poi analizzata la nuova normativa europea sulle cure trans-frontaliere. L’appuntamento per il prossimo incontro è già fissato – sempre a Roma – per il prossimo 2 dicembre. SCLEROSI MULTIPLA: PRIMO BANDO NELL'AREA SANITà Venerdì 6 giugno è stato pubblicato il bando 2014 relativo al nuovo programma UE per la salute pubblica 2014-2020. Il bando riguarAda il co-finanziamento di progetti e dispone di un budget di 12,3 milioni di Euro. Quest’anno i temi rilevanti per la presentazione di proposte e candidature interessano soprattutto l’area delle malattie croniche. In tal senso, si sostiene infatti l’innovazione per la prevenzione e la gestione delle principali malattie croniche quali il diabete e le malattie cardiovascolari, così come si promuove la diagnosi precoce e lo screening delle stesse. Nella stessa ottica, il bando dedica uno spazio ai finanziamenti per promuovere il reinserimento professionale di persone con malattie croniche e migliorare la loro occupabilità. Ancora, verrà finanziata la realizzazione di progetti ed azioni in aree collegate all’adesione alle prescrizioni mediche, alla fragilità e alle cure integrate e alle condizioni multi-croniche. La scadenza per la sottomissione delle proposte progettuali è fissata al 25 settembre. Naturalmente, la partecipazione ai progetti è consentita non solo alle strutture ospedaliere pubbliche e private, ma anche a centri di ricerca, università scuole professionali e associazioni no-profit attive nel settore. E’ richiesta la partecipazione di almeno tre entità con sede in tre diversi Paesi comunitari ed i fondi di cui si può beneficiare per le attività progettuali possono coprire fino al 60% dei costi delle stesse. Per partecipare è necessario che ciascun ente venga registrato in un apposito portale on line sul sito interntet della Commissione Europea. UFFICIOEUROPEO un rimedio contro la stanchezza cronica al Fatebenefratelli con il CNR “IN CORO PER LA CICOGNA” Rame e Cervello: un test per predire la malattia di Alzheimer Confermata, grazie a uno studio targato Fatebenefratelli - Isola Tiberina, la correlazione tra presenza di rame “libero” (non legato alle proteine) nel nostro organismo ed evoluzione della malattia di Alzheimer. L o studio, di cui è capofila Rosanna Squitti, della Fondazione Fatebenefratelli – Ricerca e Formazione, è stato condotto in collaborazione con il Policlinico Gemelli, il Campus Bio-Medico di Roma e l’IRCCS Centro San Giovanni di Dio - Fatebenefratelli di Brescia. Grazie ad un test che misura la concentrazione di rame Non-Ceruloplasminico nel sangue, sarà dunque possibile prevedere il rischio di ammalarsi di Alzheimer, che risulta triplicato nel caso di soggetti con livelli elevati di tale elemento. Ne hanno parlato agenzie, quotidiani ed emittenti nazionali: Corriere della Sera, Il Giornale, Il Messaggero, Avvenire, Il Sole 24 Ore (Radio 24), Rai 3 TGR Leonardo, Ansa, Adnkronos, Asca, Agi, Dire, Agenparl, Ago Press, Prima Pagina News; agenzie e quotidiani locali: La Provincia, Giornale di Brescia, Brescia Oggi, Leggo, Omniroma, L’Eco di Bergamo, Gazzetta del Sud, L’Adigetto; siti: Dica 33, Italia Globale, Urban Post, Osservatorio Malattie Rare, Doctor 33, Superabile, Staibene, Galileonet, Terzo Binario, Buone Notizie, Salus, Castelli Notizie, Quotidiano Sanità, Qui Brescia, Tiscali Scienze, Benessere Blog, L’Impronta, Global Times, Health Desk, Cultura e Culture, Il Fogliettone, Vanity Fair. Questo il titolo dell’evento di beneficenza organizzato a Palazzo Braschi dall’Associazione “La Cicogna Frettolosa”, in favore del reparto di Neonatologia del Fatebenefratelli all’Isola Tiberina. Obiettivo dell’iniziativa, l’acquisto di un ventilatore meccanico, apparecchiatura fondamentale per la sopravvivenza dei nati prematuri. Ne hanno parlato: La Repubblica, Il Tempo, Ansa, Adnkronos, Agenzia Sir, Meridiana Notizie. È stato di recente pubblicato dalla prestigiosa rivista Journal of Neurology uno studio sull’efficacia di un trattamento - la stimolazione elettrica trans-cranica in corrente continua - contro la stanchezza cronica nei malati di sclerosi multipla. Lo studio è stato condotto presso l’Ospedale Fatebenefratelli all’Isola Tiberina nel Centro Sclerosi Multipla del Dipartimento di Neuroscienze, con Franca Tecchio, ricercatrice del CNR, capofila della sperimentazione clinica, i suoi collaboratori Carlo Cottone e Andrea Cancelli, e l’AFaR – Divisione Ricerca della Fondazione Fatebenefratelli. La notizia è stata divulgata da: Asca, Prima Press, Iamm-e-press, Tribuna Economica, Quotidiano di Sicilia, Galileonet, Health Desk, Yahoo Notizie, Meteo web, Savona Notizie. SALUTE IN TV Parto in diretta all’Isola Tiberina: i neo-genitori del piccolo Riccardo, assistiti dall’équipe medica dell’Ospedale, hanno raccontato la loro felice esperienza su RAI UNO, all’interno del programma “La Vita in Diretta”. A ridosso della Festa della Mamma, si è voluto dare la giusta visibilità e il giusto valore al Reparto di Maternità del Nosocomio e al lavoro che viene svolto 24 ore su 24 dagli operatori sanitari, che garantiscono un servizio sempre di qualità alle mamme e ai loro bambini. Aspetti che sono stati sottolineati dalla stessa giornalista nei vari interventi della diretta. Sul tema dell’ipertensione, è stato ospite in studio del programma “Elisir” di RAI 3, Dario Manfellotto, Direttore dell’Unità Operativa di Medicina al Fatebenefratelli dell’Isola Tiberina. 29 MEDICINA ESTETICA TRA LAVORI APPENA CONCLUSI E PROGETTTI FUTURI di SARA LANFREDI S La cerimonia di apertura dei lavori è stata interamente dedicata alla commemorazione del Professor Carlo Alberto Bartoletti, padre fondatore della Medicina Estetica in Italia: a lui si deve l’intuizione, nel 1975, della necessità di una medicina per la qualità della vita, per la salute come espressione del benessere psicofisico, in chiave preventiva e correttiva. Il Congresso SIME ha rappresentato per i discenti della Scuola di Medicina Estetica della Fondazione Fatebenefratelli l’ultimo incontro didattico a conclusione dell’anno accademico in corso. Il futuro anno accademico 2014- 2015 inizierà domenica 26 ottobre 2014, i è recentemente concluso con successo il XXXV Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Estetica (SIME) che ha beneficiato della presenza di oltre 2200 partecipanti, tra cui medici specialisti della disciplina e professionisti dedicati a settori afferenti la medicina estetica. Il Congresso SIME, che si conferma come la più importante occasione annuale di aggiornamento scientifico del settore, ha visto il coinvolgimento di circa 500 persone tra presidenti, moderatori, segretari di sessione e relatori italiani e stranieri, oltre al sostegno delle 100 aziende sponsor. ATTIVITà FONDAZIONE INTERNAZIONALE FATEBENEFRATELLI FORMAZIONE Programma Corsi strutturato nei collaudati quattro appuntamenti didattici distribuiti durante l’anno. Ai diplomati della Scuola sarà riservato l’annuale Corso di Approfondimento didattico, accreditato ai fini ECM presso l’Agenas – Ministero della Salute, che si svolgerà nei giorni 22 e 23 novembre 2014 a Roma. Il Corso di approfondimento rappresenterà un momento importante di aggiornamento per tutti i professionisti formati negli anni dalla Scuola e che hanno intrapreso e continuano a praticare la Medicina Estetica con la rigorosità scientifica insegnata dal Professor Carlo Alberto Bartoletti. SETTEMBRE 2014 CENTRO APE UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER LE PERSONE VITTIME DI VIOLENZA I L’EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA UN’OPPORTUNITÀ PER MIGLIORARSI! Il percorso FIF da provider provvisorio a provider standard I l Provider ECM è un soggetto qualificato nel campo della formazione continua in sanità e abilitato ad attribuire i crediti agli eventi formativi. La Divisione FIF, dopo un lungo percorso come Provider per l’ECM iniziato nel 2001 e riavviato nel 2010 con il nuovo sistema di accreditamento provvisorio, ha ottenuto dall’Agenas lo scorso 13 giugno il riconoscimento come Provider Standard: questo è il risultato di anni di lavoro e ricerca, per una formazione di qualità e un miglioramento continuo delle proprie competenze. La Divisione FIF, ora Provider Standard, può quindi proporsi sul mercato con una qualifica che pochi provider oggi possono vantare. Il sistema dell’ECM mira a una progettazione del dossier formativo, basato sugli obiettivi nazionali. Dei 150 crediti previsti nel triennio: 30 • la formazione a distanza (FAD) consente di acquisirne il 100%; • le attività rivolte al proprio settore professionale e specialistico devono essere almeno il 75%; • gli argomenti affini o generali (come bioetica, legislazione, informatica, ecc.) massimo il 25%; • le attività residenziali con oltre 200 partecipanti massimo il 60%; • la partecipazione su invito di Sponsor massimo 1/3 degli eventi; • per la docenza e la co-docenza 1 credito per ½ ora, 2 crediti ogni ora effettiva, massimo 60%; • gli eventi di rilevo regionale max il 30%; • al tutor FAD o tirocini 4 crediti/mese, massimo 60%; • per eventi all’estero massimo 50%. l Centro A.P.E. (Accoglienza Persone Esposte), attivo da Novembre 2011, offre un intervento a livello psicologico, sociale, medico e legale alle persone vittime di violenza, maltrattamenti e stalking. Dal mese di settembre 2013 al mese di giugno 2014 hanno contattato il Centro APE trenta persone, di cui la metà sono state prese in carico dall’èquipe del Centro. Gli interventi effettuati sono stati caratterizzati da: accoglienze telefoniche di orientamento ad altri servizi, colloqui individuali di valutazione, colloqui di èquipe, intervento di gruppo (10 incontri a cadenza quindicinale) con alcune donne vittime di violenza. Oltre agli interventi di tipo clinico, il Centro APE ha realizzato una giornata formativa il 4 dicembre 2013, in collaborazione con l’Associazione Athenaeum NAE, dal titolo “Contro la violenza educhiamoci all’affettività” rivolta a circa 300 studenti di istituti superiori per sensibilizzare ed in-formare su come “sane” relazioni affettive prevengano comportamenti violenti. ORARI DI APERTURA lunedì e giovedì ore 9.00 - 13.00 Gli operatori ricevono previo appuntamento telefonico. Tel. 06.68370440 E-mail: [email protected] Sito internet: www.fatebenefratelli-isolatiberina.it Il Centro APE sospende le attività dal 25 Luglio. Il servizio riprenderà regolarmente dal 15 Settembre 2014 NUMERI UTILI 16 Segue Corso ECM rivolto a 50 partecipanti tra Biologi e Medici (tutte le discipline) "Aggiornamento in Medicina Interna Seminari di Clinica e Terapia 2014" SALA VERDE Osp. "S. G. Calibita" Isola Tiberina 18 Corso ECM rivolto a 100 partecipanti appartenenti a tutte le professioni "Un mese di vita solidale a bordo di Levina Italia: Ricerca-Formazione-Salute" - In collaborazione con MED E MED Onlus Auditorium del Ministero della Salute Lungotevere Ripa, 1 20 Corso ECM rivolto a 50 tra Infermieri e Medici (tutte le discipline) "Scompenso Cardiaco" - FADOI Lazio in collaborazione con la Fondazione di Medicina Interna: FADOI SALA CONVEGNI FOSSANOVA DI PRIVERNO - Fossanova di Priverno - LT 27 Corso ECM rivolto a 50 tra Infermieri e Medici (tutte le discipline) "Corso Teorico-Pratico di Medicina Respiratoria e Ventilazione non invasiva" in collaborazione con la Fondazione di Medicia Interna: FADOI POLO DIDATTICO P.za Oderico da Pordenone, 3 Dal 6 settembre al 8 Novembre 2014 Corso Preparto settimanale sabato dalle ore 10,00 alle ore 12,00 CENTRO SAN BENEDETTO MENNI Lungotevere de' Cenci, 5 Dal 11 settembre al 9 Ottobre 2014 Corso Preparto settimanale lunedì e giovedì dalle ore 18,00 alle ore 20,00 CENTRO SAN BENEDETTO MENNI Lungotevere de' Cenci, 5 Dal 13 settembre al 15 Novembre 2014 Corso Preparto settimanale sabato dalle ore 15,30 alle ore 17,30 CENTRO SAN BENEDETTO MENNI Lungotevere de' Cenci, 5 è attivo il Servizio di PUERPERIO DOMICILIARE: “Sostenere l’avvio dell’esperienza genitoriale al fine di contenere il disagio emotivo vissuto dalle donne nel post-partum” Per maggiori informazioni e per i programmi dettagliati dei corsi consultare il sito: www.fondazionefatebenefratelli.it Corso di lingua inglese L ’inglese con parole e non più con gesti. Questo lo slogan della nuova iniziativa FIF per il 2014 che promuove presso la nostra struttura un corso d’inglese aperto a tutti, che punta in particolar modo sulla conversazione. I partecipanti saranno suddivisi per livelli (Starters, Intermediate, Advanced) e potranno imparare il funzionamento della lingua attraverso compiti e situazioni reali. Le lezioni – di due ore settimanali, per un totale di 32 – saranno un piacevole salotto dove, con il pretesto di una semplice chiacchierata, verranno applicate in modo pratico le regole della lingua, che mano man saranno approfondite in base ai diversi livelli. Non solo conversazione, ma anche grammatica, pronuncia, lettura e altri aspetti legati all’apprendimento. Scopo di questo corso è insegnare l’inglese, che sia per lavoro o per diletto, in modo pratico ed efficace. Per informazioni: Tel. 06.5818895 - 06.68370551 www.fondazionefatebenefratelli.it CUP Centro Unico di Prenotazioni 06.68136911 URP Ufficio Relazioni con il Pubblico 06.6837843 Numero Verde per le segnalazioni 800.171703 Ospedale San Giovanni Calibita Fatebenefratelli Centralino 06.68371 Annullamento prenotazioni 06.6837600 31 32
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