Il Sole 24 Ore Giovedì 23 Ottobre 2014 - N. 291 3 La legge di stabilità Ultimo passaggio Il testo è arrivata ieri sera al Quirinale dopo il via libera della Ragioneria LE MISURE DEL GOVERNO Riduzioni di spesa Nel mirino sono finiti anche 43 enti e organismi pubblici tra cui l’Istat Manovra «bollinata», ecco i nuovi tagli È la Difesa la più penalizzata - Risparmi anche su Tar, Consiglio di Stato e Corte dei conti SINTESI VISIVA Marco Mobili Marco Rogari ROMA Arriva nella serata di ieri la tanto attesa "bollinatura" della Ragioneria generale dello Stato aldisegnodileggedistabilitàvarato dal Governo la scorsa settimana.Unlungoearticolatolavoro di verifica dei 47 articoli che compongono il Ddl e degli allegati che, mai come quest’anno, rappresentano la bussola per orientarsi soprattutto sulla portatadellacuradimagrantecuisaranno sottoposti ministeri, enti di rilevanza costituzionale (dalla Corte dei conti ai Tar), enti pubblici (dall’Istat al Commercio estero) e organismi internazionali (Onu in testa). Un puzzle complesso che nel totale già annunciato dallo stes- FORZE ARMATE I risparmi della Difesa si concentrano su approvvigionamenti militari e pianificazione delle Forze armate so premier, Matteo Renzi, dovrà portareaunariduzionecomplessivadellespesedelloStatoperalmeno 6,1 miliardi di euro. Una grossapartearriveràdaiministeri,apartiredai2,5miliardiallesingole voci di spesa di diretta competenzadeidicastericonportafoglio. Oltre ai tagli espressamente codificati nella Sezione III del Ddlsottolavoce"Misuredisettore", si va dalla riduzione del 5% dei trasferimenti alla Rai del canoneTvallavenditadeglialloggi della Difesa, e che nel loro complessodovrebberoridurrelaspesa per oltre 1,4 miliardi (si veda Il Sole24Oredisabatoscorso,sidovranno sommare 1,017 miliardi che emergono dalle riduzioni delle dotazioni finanziarie a disposizione di vari ministri. In questo caso i tagli, frutto del lavoro di scrematura delle proposte fatte pervenire nelle settimane scorse all’Economia dai singoli ministeri, vedono al primo posto la Difesa che con 504 milioni di riduzione contribuisceal50%deltagliocomplessivo. Di questi 504 milioni ben 496 arriveranno dalla revisione delle spese per la pianificazione delle Forze armate e l’approvvigionamento militare. Altra sforbiciata pesante in arrivo anche per l’istruzione che subirà una stretta per altri 148,6 milioni. Con un taglio di circa 55 milioni all’istruzione secondaria di primo grado, di 36 milioni per l’istruzione primaria e di altri 30 perlaprescolastica.La Giustizia el’Internosonoglialtridueministeri che si vedono ridurre i fondi, rispettivamente, per 102 milioni e per 100 milioni. Il taglio del Guardasigilli si concentra sulla giustizia civile e penale (64,1 milioni) e il restante quasi tuttosull’amministrazionepenitenziaria(36,1milioni).DalViminale i risparmi colpiranno soprattutto l’ordine pubblico e la sicurezza con un taglio di circa 74 milioni sui 100 complessivi previsti dall’elenco 2. Di questi 42,7riguarderannolerisorsedestinate al contrasto e alla tutela dell’ordine pubblico e circa 30 quelle destinate per la pianificazione e il coordinamento delle Forze di polizia. Nel mosaico dei tagli ai ministeri entrano di diritto anche i 38,7 milioni riportati nella tabellaDallegataalla"stabilità"2015e cheriportaildettagliodelleriduzioniapportatealleautorizzazioni di legge di spesa corrente già disposte.Dieci pagine dettagliate in cui spiccano il taglio ai contributi per le emittenti televisive,quelliperlosvilupposostenibile e la tutela del territorio e dell’ambiente,ilfondoperlaformazione e l’aggiornamento della dirigenza scolastica o ancora i tirocini nella Pa. Ma la spending review targata Renzinonsilimitaaisoliministeri.Nelmirinosonofinitianche43 enti e organismi pubblici. Questi contribuiranno alla riduzione delle spese per poco più di 22 milioni di euro. L’Istat, ad esempio, si vedrà ridurre i trasferimenti, a decorrere dal 2015, per 2 milioni. Mentreperl’Agealariduzionedi risorsesaràdi3milioni.Stessotaglioperlavalorizzazionedell’istituto di tecnologia. Penalizzata la promozione all’estero, l’internazionalizzazione delle imprese e l’attrazione degli investimenti esteri che si vedranno tagliare fondiperoltre1,5milioni.LostessoCantonesivedràtagliaresubito 100mila euro dalla somma che deve ancora essere assegnata all’autorità anticorruzione. La spending made in italy non risparmierà neanche i contributi a organismi internazionali. Dei 25 milionidirisparmioben20saranno sotto la voce Onu e altri 3 sottola casellaOsce. Infine, 10 milioni arriveranno complessivamente dal taglio ai bilanci di organi a rilevanza costituzionale:circa 6saranno dalla Corte dei conti e 3,2 da Consiglio di Statoe Tar. Tra le voci di riduzione della spesacisonoanchequelleinconto capitale (circa 864 milioni indicatinellaTabellaE)cheimpattano su missioni e programmi deiministeri:traquesti463,7milioni tagliati al fondo per lo sviluppo e la coesione, i 200 milioni di contributo in conto impianti per le Fs. Ma ci sono anche i 75 milioni tagliati per le Zone franche urbane e i 25 milioni per Tetra,laretetecnologicadicomunicazione trale forze dell’ordine. © RIPRODUZIONE RISERVATA Speciale legge di stabilità I focus alle pagine 45 e 46 Made in Italy. Non aumenta la dote Ice Saltano le risorse per «Piano export» e investimenti esteri Carmine Fotina ROMA Bollinatura. Ieri è arrivato il sigillo della Ragioneria generale dello Stato alla legge di stabilità La mappa I TAGLI AI MINISTERI Riduzione delle dotazioni finanziarie delle spese 2015. Dati in migliaia di euro I TAGLI A ENTI E ORGANISMI PUBBLICI Riduzione dei trasferimenti 2015. Dati in migliaia di euro TOTALE TOTALE 1.017.702 22.060 di cui Assegnazione all’agenzia per le erogazioni in agricoltura (A.G.E.A.) 504.495 Difesa 3.000 Istat 2.000 Agenzia Ice 1.550 Agenzia delle dogane e dei monopoli 148.610 Istruzione 1.000 Formez 1.000 Enti parco 102.724 Giustizia 1.000 Enac 1.000 Enea 100.923 Interno 583 Consiglio di presidenza della giustizia tributaria 300 Consob 85.614 Economia Beni e attività culturali e turismo 21.500 Sviluppo economico 11.722 Salute 11.350 Infrastrutture e trasporti 200 Anac 11.281 Politiche agricole 8.303 Ambiente 6.580 Lavoro 4.600 Affari esteri 0 100 I TAGLI AGLI ORGANI COSTITUZIONALI Riduzione degli stanziamenti 2015. Dati in migliaia di euro I TAGLI AGLI ORGANISMI INTERNAZIONALI Riduzione contributi 2015. Dati in migliaia di euro TOTALE TOTALE Consiglio giustizia 35 amministrativa Sicilia ONU 10.000 25.243 Csm 3.209 825 Corte dei Conti 5.931 Consiglio di stato e Tar OSCE 20.000 3.000 Altri 2.243 IL GIRO DI VITE 2,5 463,7 74 64,1 Tagli ai ministeri con portafoglio Dai dicasteri arriverà oltre un terzo della stretta sulla spesa dello Stato Fondo sviluppo e coesione Una riduzione consistente tra le spese in conto capitale Ordine pubblico e sicurezza Verranno in massima parte da questo comparto i tagli del Viminale Giustizia civile e penale La quota maggiore dei tagli al ministero della Giustizia miliardi milioni milioni milioni Saltano i fondi per il Piano sul made in Italy. Il finanziamento per le nuove attività dipromozioneeperl’attrazione degli investimenti esteri non compare nella Tabella C della legge di stabilità, nonostante quanto era stato previsto con il decreto Sblocca Italia.Aprimavistaun’altraoccasione persa, a dispetto degli annunci, e al pari del mancato rifinanziamento della "nuova Sabatini" che agevola l’acquisto di macchinari industriali (si veda Il Sole 24 Ore di ieri). Sullepolitiche perl’internazionalizzazione si attendeva unarobusta iniezione dirisorse,per circa130 milioninelprimo anno. Il premier Matteo Renzi, a luglio, di ritorno dalla missione istituzionale in Africa subsahariana, aveva preannunciatoche il piano sarebbe stato un pilastro del programma dei "mille giorni" perguadagnare «oltreun punto di Pil dalla crescita delle esportazioni, con 22mila nuove aziende italiane presenti sui mercati esteri». Le iniziative, la cui elaborazione è stata curata nei dettagli dal viceministro per lo Sviluppo economico Carlo Calenda, erano state poi presentate in conferenza stampa dal ministro Federica Guidi il 29 agosto. Il comunicato preannunciava un Piano «per oltre 270 milioni di euro nel triennio 2015-2017». Non ce n’è traccia. Ma non basta. Perché, a fronte del mancato finanziamento del Piano, la Tabella C contiene un’altra sorpresa, stavolta con il segno meno: scatta un taglio di 6,9 milioni, praticamente il 50%, per un mix di stanziamenti previsti a «sostegno all’internazionalizzazione»: organizzazione mostre, funzionamento camere di commercio italiane all’estero, consorzi per le materie prime, supporto prodotti agroalimentari. Ora c’è da attendersi il pressing del ministero di via Molise per ottenere dal premier e dal ministero dell’Economia un recupero delle risorse durante il passaggio parlamentare. Per quanto riguarda il Piano, il decreto Sblocca Italia elencava una lunga serie di azioni rinviando però l’individuazione delle coperture alla Stabilità. Il contenitore doveva essere l’Agenzia Ice attraverso il «Fondo per la promozione degli scambi e l’internazionalizzazione delle imprese».Ma,perquestavoce,laTabella C, che contiene gli stanziamenti da quantificare anno per anno con la Stabilità, non vaoltrelaconfermadelladotazione già prevista a legislazione vigente, ovvero 19,107 milioni. Invariato anche il finanziamento delle spese di funzionamento dell’Agenzia (14,8 milioni). Il Piano appare ora legato a filo doppio a possibili integrazioni in Parlamento. A rischio c’è un pacchetto composto da 5 azioni all’estero edaltrettanteinItalia. Traleprimespiccano accordi con la grande distribuzione per inserire marchi italiani; il progetto di comunicazione contro il fenomeno dell’"italian sounding" e un’iniziativa specifica per INIZIATIVE A RISCHIO Il governo aveva annunciato un mix di azioni per 270 milioni in tre anni. Spunta invece un taglio di 7 milioni per contributi ad enti vari concretizzarelaricadutacommerciale dell’Expo nell’agroindustriaeinaltri settoriindustriali.InItalial’obiettivoèrafforzareiprincipalieventifieristici; finanziare le imprese che assumono dei manager temporaneiper l’export; favorire la diffusione dell’e-commerceperle venditeoltreconfine; organizzare un roadshow in 20 piazze finanziarie per attrarre investimenti stranieri.Gliobiettivisonoapparsi subito ambiziosi: 50 miliardi di dollari di esportazioni in più al 2016 e 20 miliardi di flussi aggiuntivi di investimento in Italia. Ottime intenzioni in cerca adesso delle risorse perdute. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL PROGETTO 68 milioni Azioni all’estero nel 2015 Lastimadelcostodellecinque azioniprevistedalPiano all’estero,dagliaccordiconla grandedistribuzionealle iniziativecontrol’italian sounding.Ammontainvecea62 milionil’insiemedelleiniziative previsteinItalia 22mila Potenziali nuovi esportatori IlPianopuntaafavorirelosbarco neimercatiinternazionalidi 22milanuoveimprese.Ulteriori obiettivi:50miliardididollaridi esportazioniinpiùal2016e20 miliardidiflussiaggiuntividi investimentoinItalia UNA LEGGENDA CHE CRESCE IL NUOVO NAVITIMER 46 mm
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