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IL POPOLO
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Giovedì 7 agosto 2014
LA SCOPERTA Ritrovato nel nostro Archivio diocesano l’atto di battesimo di Maria Gogna
Archivio Storico della Diocesi di Tortona: atto di battesimo di Maria Gogna
Anagrafe del Comune di Cabella Ligure: atto di nascita di Maria Gogna
La nonna materna del Papa
è nata a Cabella Ligure
Un paio di mesi or sono l’amico torinese Giancarlo Libert, che ha al suo attivo
numerose pubblicazioni relative all’emigrazione italiana nell’America del sud,
mi ha chiesto di verificare il
luogo di nascita della nonna
materna del Sommo Pontefice Francesco. Sulla base
della sua pluriennale esperienza maturata attraverso
numerose ricerche era infatti convinto che fosse nata in
Val Borbera. Una sua prima
indagine presso il comune
di Mongiardino non aveva
dato esito positivo.
Da qui la richiesta per una
ricerca tra le carte dell’archivio vescovile.
I dati in possesso erano:
cognome e nome:
Gogna Maria;
data di nascita:
3 giugno 1887;
paternità:
Gogna Pietro Giovanni;
maternità:
Demergazzo Regina.
Nella documentazione esistente come luogo di nascita veniva indicata genericamente “Alessandria (intesa
come provincia), Piemonte,
Italia”.
L’albero genealogico del
Pontefice è già stato ampiamente studiato da Analìa
Montorfano, ricercatrice di
Buenos Aires nonché appartenente al Consiglio direttivo dell’Accademia americana di genealogia.
Un articolo in proposito è
apparso sulle pagine del
quotidiano Il Secolo XIX
del 31 marzo 2014 a firma
di Eloisa Moretti Clementi.
Mancava però una tessera,
quella appunto relativa alla
località di nascita della
nonna materna.
Con l’ausilio della dott.ssa
Silvia Malaspina, responsabile dell’Archivio Storico
Diocesano, è stato possibile
identificare le parrocchie
della Val Borbera per le
quali erano disponibili i dati relativi ai battesimi dell’anno in questione.
Non molte per la verità, ma
comunque sufficienti per
iniziare la ricerca.
Le prime indagini hanno
dato esito negativo. Poi, inaspettatamente, tra gli atti
di battesimo della parrocchia di San Lorenzo di Cabella Ligure (anni 1886-87)
ecco che è emerso il se-
guente documento (atto n.
21), parzialmente a stampa
trattandosi di un registro
fornito a tutte le parrocchie
della diocesi, che trascrivo
integralmente evidenziando
in corsivo le parti manoscritte:
“L’anno di Signore mille
ottocento ottanta sette ed
alli cinque del mese di Giugno nella parrocchia di S.
Lorenzo di Cabella fu presentata alla Chiesa una fan-
ciulla nata il tre del mese di
Giugno alle ore tre pomerid[iane] nel distretto di
questa Parrocchia (Teo) figlia di Gugna Pietro Giovanni vulgo Antonio e di
Demergasso Regina fu Giovanni conjugi Gugna: cui
fu amministrato il Battesimo da me Parroco sottoscritto e furono imposti li
nomi di Maria: essendo
stato padrino Demergasso
Giovanni del fu Giovanni e
madrina Demergasso Ma-
ria del fu Giovanni”.
Prev[osto] Paolo Torre
L’indicazione “Teo” sta ad
indicare una frazioncina di
Cabella Ligure dove abitavano i coniugi Gogna.
Il parroco, chissà per quale
motivo, scrive nell’atto e
nell’annotazione a margine
“Gugna”, anziché “Gogna”
come giustamente risulta
nell’atto di nascita presso il
municipio di Cabella Ligure. Dall’atto di nascita fatto
Seduta in prima fila Maria Gogna, nonna materna del Pontefice, nativa di Cabella Ligure, con alla sua destra il marito Francesco Sivori
pervenire dal comune di
Cabella, risulta altresì che
entrambi i genitori erano
contadini.
Il rebus del luogo di nascita
della nonna materna del
Pontefice è quindi ora risolto.
Ovviamente mi sono premurato di avvertire Giancarlo Libert al quale ho anche trasmesso prima telematicamente e poi materialmente copia dell’atto in
questione.
Maria, emigrata in tenera
età in Argentina con i genitori, viveva a Buenos Aires
in calle Yapeyù 669 quando
il 4 aprile 1907 sposa nella
parrocchia di San Carlo
Borromeo Francesco Sivori. La madre Regina muore
disgraziatamente nel giorno
del suo matrimonio.
Da Maria e Francesco nacque il 28 novembre 1911
una figlia alla quale venne
dato il nome Regina Maria,
la futura madre
del Pontefice.
Qui il cerchio si chiude.
Nell’effettuare questa ricerca non ho potuto fare a meno di ricordare quanti argentini si sono rivolti alla
nostra diocesi, così come ad
altre del Piemonte, per ritrovare le radici della propria famiglia e devo ammettere che in numerosi casi le indicazioni fornite
hanno consentito di “evadere” la pratica che sovente aveva come fine ultimo anche quello di ottenere la cittadinanza italiana. D’altra
parte non si dice che in Argentina metà della popolazione è di origine italiana e
l’altra metà è figlia di italiani?
Giuseppe Decarlini
Si ringrazia sentitamente
Mariangela Bava, funzionario dell’Anagrafe del Comune di Cabella Ligure.
MAC.
SOCIETAʼ CATTOLICA di Caldirola Paolo CAL.
Simone e Macciò Alfonso S.n.c
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