DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
ISTITUTO TECNICO SETTORE TECNOLOGICO
COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO
“Pier Luigi Nervi”
Spalto Borgoglio n. 77
15121 Alessandria
“ NERVI – FERMI “
Sede amministrativa
ISTITUTO PROFESSIONALE
INDUSTRIA E ARTIGIANATO
Via A. Morbelli n. 33 - 15121 Alessandria
C.F. 96051850061
Email:[email protected]
PEC:[email protected]
Tel. 0131 252558 Fax 0131 231875 Sito web
www.iisnervifermi.it
“Enrico Fermi”
Via A. Morbelli n. 33
15121 Alessandria
ESAME DI STATO CONCLUSIVO
Anno scolastico 2013/2014
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Formulato ai sensi dell’O.M. N. 37
del 19/05/2014
CLASSE
V MODA
INDIRIZZO
TECNICO DELL’ABBIGLIAMENTO
E DELLA MODA
Certificazione Qualità
United Registrar of System
Cert. No. 11743/2004
Accreditamento Regionale
Formazione e Orientamento
Cert. del 23/03/2006
1
PARTE PRIMA
L'Istituto di Istruzione Superiore "Nervi-Fermi" nasce il 1° Settembre dell’anno scolastico 2012-13,
costituito da:
•sezione
associata
I.P.S.I.A.
"E.
• sezione associata I.T.G. "P.L. Nervi” di Alessandria.
Fermi"
di
Alessandria;
L'Istituto Tecnico per Geometri "Pier Luigi Nervi" vanta un'esperienza secolare avendo convissuto, fin
dalla sua fondazione, con l'Istituto Tecnico Commerciale "L. da Vinci". L'Istituto sorse negli anni 1877
e 1878 con una struttura propria, ma già 20 anni prima, nel 1857, erano state poste - da parte del
Comune - le premesse per la sua istituzione con l'avvio della "Scuola Tecnica", poi parificata a scuola
di Stato nel 1864 per volontà dell'alessandrino Urbano Rattazzi.
Lo sviluppo eccezionale dell'Istituto determinò la necessità di separare i due indirizzi (Ragionieri e
Geometri) per renderli più agili e più consoni ai tempi moderni, così con l'anno scolastico 1980-81
l'Istituto Tecnico per Geometri acquista una sua completa autonomia e nel 1982 viene intitolato al
maestro dell'architettura moderna Pier Luigi Nervi.
In questo ventennio di vita autonoma l'Istituto "Nervi" si è dotato di attrezzature adeguate alle esigenze
di oggi e alle prospettive future ed ha curato nei giovani una formazione umana e generale a
interpretazione e coronamento della specializzazione.
Pur con le immaginabili difficoltà che derivano soprattutto dal ritardo della riforma dell'Istruzione
Secondaria Superiore, l'Istituto ha sempre posto molta attenzione ai problemi dell'allievo che proviene
dalla scuola media, tenendo presente che l'obiettivo finale è quello di portarlo ad una maturazione
tecnica flessibile, aperta a nuove conoscenze ed ulteriori approfondimenti e capace di rapportarsi sia al
mondo del lavoro sia a quello universitario.
L'I.P.S.I.A. "E. Fermi" opera sul territorio da oltre trent'anni.
Dagli anni sessanta, quando ebbe origine con un ciclo triennale caratterizzato da un rapido accesso al
mondo del lavoro e da un significativo peso dell'attività di addestramento ad oggi, l'I.P.S.I.A. "E.
Fermi" ha seguito la mutevole realtà del sistema socio - produttivo e l'evoluzione della domanda di
professionalità.
Ha subito variazioni nel tempo a livello di sede, di indirizzi di studio e di consistenza numerica di
allievi; il nuovo ordinamento relativo alla qualifica (D.M. 24 aprile 1992) e al biennio postqualifica
(D.M. 15 aprile 1994) hanno apportato all'Istituto innovazioni profonde, orientate al superamento del
semplice addestramento ripetitivo per l'acquisizione di una dimensione polivalente delle
professionalità, coerentemente con le nuove esigenze del mondo produttivo: da qui le innovazioni
metodologico-didattiche, di ordinamento e di struttura introdotte negli ultimi anni.
2
IDENTITA’ DELL’ISTITUTO, RISORSE, CARATTERISTICHE
DELL’OFFERTA FORMATIVA dell’I.P.S.I.A. FERMI
La scuola opera sul territorio dal 1962.
Dagli anni sessanta, quando ebbe origine con un ciclo triennale caratterizzato da un rapido accesso al
mondo del lavoro e da un significativo peso dell’attività di addestramento ad oggi, l’Istituto “E.Fermi”
ha adeguato l’Offerta Formativa alla mutevole realtà del sistema socio- produttivo e l’evoluzione della
domanda di professionalità.
Ha subito variazioni nel tempo a livello di sede ( attualmente dispone di una sede centrale e di una
sezione associata in Acqui Terme), di indirizzi di studio e di consistenza di numero di allievi
(nell’anno scolastico 1996/97 si è aggiunto il corso per odontotecnici, pareggiato dall’a.s. 1988/89;
dall’anno scolastico 2006/2007 il corso Tecnico dell’abbigliamento e della Moda) .
Il nuovo ordinamento relativo alla qualifica (D.M. 24 aprile 1992) e al biennio post-qualifica ( D.M. 15
aprile 1994 ) ha apportato nell’Istituto innovazioni profonde, orientate al superamento del semplice
addestramento ripetitivo per l’acquisizione di una dimensione polivalente delle professionalità,
coerentemente con le nuove esigenze del mondo produttivo, (da qui le innovazioni metodologicodidattiche, di ordinamento e struttura introdotte negli ultimi anni) offrendo opportunità formative
ispirate al raccordo tra scuola, territorio, mondo del lavoro.
L’evoluzione storica dell’Istituto è stata ricostruita ed ha visibilità grazie al riordino dell’ARCHIVIO
STORICO e del MUSEO DELLE RISORSE STRUMENTALI STORICHE dell’Istituto.
I corsi funzionanti nell’Istituto trovano riscontro nelle esigenze proprie della struttura industriale ed
artigianale della provincia di Alessandria, caratterizzata da un quadro produttivo, salvo poche
eccezioni, privo di industrie di grosse dimensioni, ma molto disseminato sul territorio in un tessuto di
piccole e medie aziende.
L’apparato produttivo opera nel campo meccanico ed elettrico, con una notevole incidenza del settore
energetico; la produzione industriale ed artigianale è molto differenziata per tipologie merceologiche.
Al fine di consentire agli allievi il consolidamento delle conoscenze e competenze tecniche per una
futura crescita culturale, professionale e di specializzazione tecnologica, l’Istituto ha progettato negli
anni scorsi un’integrazione del curricolo mediante la certificazione di competenze professionali in
campo elettronico, sistemi di comando e controllo programmato, con particolare riguardo
all’AUTOTRONICA (gestione elettronica dell’auto), alla HOME AUTOMATION (DOMOTICA) e
alle energie alternative con particolare attenzione al FOTOVOLTAICO.
Dall’a.s. 2006/2007 è altresì avviato il nuovo indirizzo “OPERATORE MODA” (triennale) con
possibilità di Diploma statale di “TECNICO DELL’ABBIGLIAMENTO E DELLA MODA”
(quinquennale)
L’OFFERTA FORMATIVA del FERMI si articola in un’AREA DI ISTRUZIONE GENERALE,
comune a tutti i percorsi, che ha l’obiettivo di fornire la preparazione di base e in un’AREA DI
INDIRIZZO,presente già nel primo Biennio, che consente l’acquisizione delle competenze specifiche
di settore attraverso l’utilizzo di metodologie laboratoriali funzionali a reali situazioni di lavoro.
3
L’Istituto collabora con partner di prestigio:
LA PROVINCIA di Alessandria-Assessorato all’Istruzione-Formazione-Lavoro con il
Progetto Europeo Leonardo da Vinci-TOI-2008 attualmente in corso d’opera e che terminerà
nel settembre 2010
L’ANTLO per le attività dell’indirizzo odontotecnico
ASL 20 di Alessandria (Progetto Protesi sociale-Sorridere prego)
Questo è il profilo del Professionale, che è stato il più importante canale di mobilità culturale e sociale
della scuola italiana, delineato anche dalla Riforma della secondaria superiore che interesserà le prime
classi dell’Istituto nel prossimo anno scolastico, ovvero quello di una scuola che consente ai suoi
studenti di sviluppare “saperi e competenze necessari ad assumere ruoli tecnici operativi nei settori
produttivi e di servizio di riferimento”, in linea con il nuovo modello europeo delle qualifiche, al fine
di favorire i passaggi tra i sistemi di istruzione, formazione e lavoro e la mobilità dei lavoratori a
livello europeo (Obiettivi di Lisbona)
************
TECNICO DELL’ABBIGLIAMENTO E DELLA MODA
PROFILO PROFESSIONALE
Il profilo professionale del tecnico dell’abbigliamento e della moda deve essere in grado di svolgere la
propria attività nella ideazione e creazione di capi d’abbigliamento.
Il tecnico dell’abbigliamento deve possedere, al termine del corso di studi, le seguenti caratteristiche:
solida cultura tecnico-progettuale di base
abilità professionale di base
disponibilità ad essere flessibile
saper ragionare nei diversificati e mutevoli contesti aziendali
La cultura tecnico-progettuale di base verte sulle seguenti conoscenze:
conoscenza del ciclo completo di lavorazione e di organizzazione aziendale, dei materiali e
della tipologia delle attrezzature
conoscenza dei principi fondamentali della strumentazione computerizzata
consapevolezza di potersi avvalere di soluzioni funzionali nelle varie fasi del lavoro
Le abilità professionali di base consistono nelle seguenti capacità:
saper interpretare le richieste del sistema moda
saper scegliere e gestire le informazioni, individuandone le priorità nell’ambito del processo
produttivo
conoscere e utilizzare i meccanismi e i codici della comunicazione aziendale e del mercato
saper ricercare soluzioni funzionali nelle varie fasi del lavoro
La flessibilità implica la capacità di:
utilizzare le conoscenze in proprio possesso al fine di potersi rapidamente inserire in un
particolare ambiente di lavoro
impegnarsi per apprendere, anche mediante l’uso di materiali specifici, l’uso di una nuova
apparecchiatura
Il saper ragionare nei diversificati e mutevoli contesti aziendali implica:
avere capacità progettuali che consentono di operare, sia autonomamente sia in equipe
essere in grado di elaborare gli aspetti tecnici, produttivi e comunicazionali richiesti dalle
differenti realtà aziendale
4
QUADRO ORARIO QUINQUENNALE
MATERIE DELLE CLASSI QUARTA E QUINTA E TEMPI COMPLESSIVI DELL’ITER
FORMATIVO
TEMPI COMPLESSIVI DELL’ITER FORMATIVO
AREA COMUNE
Valutazioni
Cl IV
Cl V
132
66
99
99
66
33
132
66
99
99
66
33
S
Disegno professionale
132
198
SG
Storia dell’arte e del costume
132
132
S
Tecnologie Tessili
66
--
Tecniche di settore
165
165
Italiano
Storia
Matematica
Lingua straniera
Educazione fisica
Religione e materia alternativa
O
O
O
O
S
S
P
O
AREA D’INDIRIZZO
STAGES
Alternanza scuola-lavoro
O
O
P
132
RISULTATI DELL’ESAME DI QUALIFICA
NUMERO ALUNNI: 12
M=6
6<M≤7
7<M≤8
8<M≤10
1
6
2
7
RISULTATI DELLO SCRUTINIO FINALE DELLA CLASSE QUARTA
NUMERO ALUNNI: 12
Non
Promossi
3
M=6
6<M≤7
Totale Con* Totale
/
/
4
Con *
3
7<M≤8
Totale
4
Con *
2
8<M≤10
Totale
1
Con *
/
* = sospensione di giudizio
5
COMPOSIZIONE DELLA CLASSE
Numero alunni
Iscritti per la prima volta alla classe quinta
Ripetenti la quinta classe
Hanno ripetuto la quarta classe
Hanno ripetuto la terza classe
Hanno conseguito la promozione alla quinta classe senza sospensione di
giudizio
Hanno conseguito la promozione alla quinta classe in integrazione
scrutinio finale
10
11
0
0
0
4
5
IL CONSIGLIO DI CLASSE
Prof.ssa Alferano Luigia
Italiano- Storia
Prof.ssa Repetto Marina
Inglese
Prof.ssa Bechelli Ebe
Matematica
Prof.
Alfieri Emiliano
Disegno Professionale
Prof.
D’Esposito Gabriella
Storia dell’Arte e del Costume
Prof.
Porcelli Elena
Tecniche di Settore
Prof.ssa Canegale Simonetta
Educazione Fisica
Prof.ssa Cristina Viotto
Religione (coordinatore di classe)
6
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE 5 OM
COMPOSIZIONE.
Gli alunni sono tutti bene integrati nel gruppo classe che presenta una fisionomia abbastanza
eterogenea per quanto riguarda le abilità scolastiche di base.
La classe è composta da 10 alunni ( 9 femmine e 1 maschio) che frequentano la classe Quinta per
la prima volta, tranne un’allieva che non ha mai frequentato le lezioni dall’inizio dell’anno. Tutti gli
alunni provengono da questo stesso istituto.
E’ presente un alunno DSA con relativa documentazione depositata presso la segreteria della
scuola e due alunne straniere.
I rapporti con le famiglie sono stati esigui nonostante le continue comunicazioni inviate.
Infatti è stata cura del docente coordinatore, sentito il parere dei colleghi del consiglio di classe,
prendere contatto con le famiglie, sia telefonicamente che per lettera, ogni volta che la situazione lo ha
reso necessario. A tal proposito è stato convocato un Consiglio di Classe straordinario al quale sono
stati invitati alunni e genitori per evidenziare problematiche relative al profitto e alla frequenza.
La composizione del Consiglio di Classe ha subìto modifiche nel corso dei cinque anni, sia,
necessariamente, nel passaggio dal Biennio iniziale al Monoennio di Qualifica, sia, dalla classe III alla
classe V. Durante tale triennio, per ragioni di mobilità del corpo docente, si sono ulteriormente
avvicendati i docenti di Italiano-Storia,di Inglese, di Storia dell’Arte e del Costume e di Tecniche di
Settore.
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PROFILO COMPORTAMENTALE E ATTITUDINALE.
Gli alunni, nella varietà degli atteggiamenti, hanno manifestato,pur dotati di differenti attitudini,
interessi alterni e settoriali, alcuni si sono distinti per originalità nelle discipline specifiche, altri poco
responsabili nella frequenza hanno cercato di sopperire alle difficoltà incontrate accostandosi allo
studio con maggiore impegno.
Il Consiglio di Classe ha impostato una costruttiva relazione tra docente e discente, ha fornito a
ogni allievo gli strumenti di crescita più adeguati a potenziare le proprie competenze.
L’importanza del dialogo costruttivo aperto tra docenti e studenti ha consentito di tenere in
debita considerazione anche le esigenze specifiche del singolo allievo, aiutando a sfruttare i punti di
forza personali nell’ottica di migliorare la qualità degli apprendimenti e la classe ha saputo recepire i
messaggi educativi ricevuti.
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METODOLOGIE DIDATTICHE ADOTTATE
PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI
Nell’ambito degli OBIETTIVI TRASVERSALI EDUCATIVI, in continuità con l’intento educativo
iniziato dalla prima classe, si è cercato:
• di far acquisire a tutti le alunne il rispetto reciproco, il corretto comportamento nei confronti di tutti
gli operatori della scuola, dell’ambiente scolastico e dell’ambiente in senso lato;
• di potenziare, mediante informazione e stimolo continuo alla riflessione, la capacità di
autovalutazione, di orientamento ai fini delle scelte future, di valutazione critica della realtà in cui
viviamo.
Per potenziare il senso della responsabilità personale si sono avviati momenti di riflessione e di
discussione, a seguito di esperienze culturali e formative che, interconnettendo conoscenze e
competenze, hanno contribuito ad allargare i codici comunicativi e ad integrare esperienze socioaffettive, relazionali ed etico-sociali.
Quasi tutte le allieve hanno conseguito tali obiettivi.
Nell’ambito degli OBIETTIVI TRASVERSALI COGNITIVI, pur con le opportune diversificazioni
operate in ciascun ambito disciplinare (cfr. Attività didattica disciplinare) le strategie educative sono
state finalizzate al recupero delle carenze delle allieve (secondo i dettami della recente normativa) e
alla valorizzazione delle loro attitudini, cercando di adeguare la didattica ai diversi stili cognitivi.
Nel presentare una proposta didattico –educativa si è cercato di:
• trattare i diversi argomenti procedendo con gradualità , dai concetti più semplici a quelli più
complessi
• usare un linguaggio chiaro e di facile comprensione
• ricorrere ad esempi, esercizi, applicazioni
• offrire griglie e schemi per l’osservazione e l’analisi
• sollecitare i collegamenti interdisciplinari e quelli fra temi della stessa disciplina
• alternare i momenti informativi a quelli di dibattito aperto
• invitare gli alunni ad effettuare approfondimenti su particolari tematiche per sviluppare capacità di
osservazione e di documentazione autonoma
• informare sui contenuti e sugli obiettivi da conseguire, in modo da focalizzare l’attenzione sui
concetti più significativi
Per la declinazione delle competenze acquisite dal singolo studente si veda il LIBRETTO
FORMATIVO DELL’ALUNNO.
ATTIVITA’ PLURIDISCIPLINARI
Ogni qualvolta i programmi di studio lo consentivano, sono stati realizzati momenti di raccordo fra
discipline affini con l’obiettivo di operare in sinergia al fine di favorire l’analisi di problemi anche da
più punti di vista.
In modo particolare si sono prestati al coordinamento pluridisciplinare argomenti relativi ad Italiano,
Storia, Inglese, Storia dell’Arte e del Costume e materiale dell’Area di Professionalizzazione.
In quest’ottica, durante l’anno scolastico sono stati preparati, con l’ausilio degli insegnanti, lavori di
ricerca e di approfondimento finalizzati alla preparazione individuale della prova orale dell’Esame di
Stato.
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SIMULAZIONI PROVE D’ESAME
In corso d’anno sono state effettuate due simulazioni di terza prova d’esame, in riferimento alle
seguente tipologia:
1) Quesiti a risposta singola + Quesiti a scelta multipla (TIPOLOGIA B + C)
Discipline coinvolte: Storia dell’arte e del costume, Matematica, Tecniche di settore,
Educazione fisica
Durata: H. 2
2) Quesiti a risposta singola + Quesiti a scelta multipla (Tipologia B +C)
Discipline coinvolte: Storia dell’arte e del costume, Matematica, Tecniche di settore,
Educazione fisica
Durata: H. 2
3) Una simulazione di colloquio
La scelta del tipo di prova e delle discipline coinvolte è stata effettuata seguendo il dettato ministeriale.
Tutte le tipologie previste per la terza prova sono comunque state fatte oggetto di analisi, discussione,
affissione in aula di apposite tabelle esplicative delle caratteristiche di ciascuna ed utilizzate dai
docenti in riferimento alla propria disciplina.
La prima e la seconda prova scritte previste dall’Esame di Stato sono state fatte oggetto di
esercitazioni in corso d’anno e simulate nel corso di verifiche periodiche in classe.
Si allega copia delle griglie utilizzate per la loro correzione in APPENDICE.
ATTIVITA’ INTEGRATIVE COMPLEMENTARI
Strettamente connesse alla didattica, programmate a livello di Collegio dei Docenti, sono state fatte
proprie dal Consiglio di Classe, con lo scopo di integrare l’attività curricolare, una serie di attività
progettate ed attuate dalla scuola o da soggetti territoriali che, secondo la specificità del policentrismo
formativo di cui la scuola dell’autonomia è parte significativa, operano nel sistema culturale, sociale e
produttivo del territorio. Vengono di seguito raggruppate per tipologia e obiettivi.
10
TIPOLOGIA
OBIETTIVI
ATTIVITA’ DI ORIENTAMENTO UNIVERSIT.
E IN USCITA
-
-
-
Orientamento in uscita con partecipazione
all’Open
Day
Università
A.Avogadro
Alessandria
Progetto Fixo S&U di job placementprogramma formazione ed innovazione per
l’occupazione promosso dal Ministero del
Lavoro e delle Politiche Sociali per ridurre i
tempi di ingresso al mercato del lavoro
“INFORMAGIOVANI”-percorso
TRAL(tecniche ricerca attiva del lavoro)
Laboratori rete occupabilità- piano provinciale
orientamento:
1-La reputazione digitale e la selezione del
personale
Individuare l’area universitaria alla quale i
soggetti sono maggiormente interessati e le facoltà
più affini. Valutare le caratteristiche del corso di
laurea o diploma universitario appartenente
all’area che è risultata di maggior interesse.
Valutare le prospettive lavorative in funzione del
proprio curriculum.
CONVEGNI CULTURALI E PROFESSIONALI
Educazione alla salute e a corretti stili di vita:
- “Guida con la TESTA”, in collaborazione
con la Polizia Municipale di Alessandria
- “Annusa….. che ti passa…., in
collaborazione Unità Cinofila Polizia
Municipale di Alessandria
- “ Screening Andrologico (PASS), ASL di
Alessandria
- “AVIS, cultura della donazione”, in
collaborazione con la sez. Avis di
Alessandria
- Progetto legalità e costituzione “ Incontro
con Guardia di Finanza”
Potenziare le conoscenze, le competenze culturali
e professionali.
ATTIVITA’ AGGIUNTIVE
-
Partecipazione al progetto legalità e
costituzione “Incontro con Guardia di Finanza
Partecipazione al progetto “Giorno della
Memoria” presso ISRAL
Partecipazione al progetto “Giorno della
Memoria” Assessorato alla Cultura Provincia
di Alessandria
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CRITERI DI MISURAZIONE E DI VALUTAZIONE
Il Consiglio di Classe, in fase di programmazione, ha deciso i seguenti criteri di valutazione che sono
stati seguiti costantemente nel corso dell’anno scolastico dagli insegnanti di tutte le materie.
Il voto assegnato alle singole prove di verifica è stato rappresentativo della “misura” del livello di
apprendimento realizzato dall’alunno.
E’ stata utilizzata la scala di misurazione dall’uno al dieci facendo riferimento agli obiettivi classificati
dalla tassonomia di Bloom secondo quanto previsto dal POF.
Il processo di verifica dell’apprendimento è stato condotto con sistematicità e continuità.
La tipologia delle prove sia scritte che orali è stata scelta, per ciascuna materia, nell’ambito della
programmazione disciplinare.
Per la correzione delle prove scritte, al fine di limitare la soggettività della misurazione, gli insegnanti
si sono avvalsi di apposite griglie predisposte per ciascuna disciplina e per ciascun tipo di prove.
Nelle operazioni di valutazione finale si è tenuto conto dei seguenti fattori:
- esiti delle prove di verifica formativa e sommativa;
- progresso e continuità nel processo di apprendimento rispetto ai livelli di partenza;
- continuità nell’impegno;
- interesse e impegno nella partecipazione alle attività didattiche ed educative;
- partecipazione alle attività integrative e complementari
- livello generale della classe.
- esiti delle attività svolte nell’area di professionalizzazione
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL PUNTEGGIO INTEGRATIVO
ALLE ESPERIENZE MATURATE ALL’ESTERNO DELLA SCUOLA
Sono state prese in considerazione tutte le esperienze indicate dal D.M. n.452/98 dalle quali derivino
competenze coerenti con il corso frequentato e maturate al di fuori della scuola e in ambiti e settori
della società legati a:
• formazione della persona
• crescita umana, civile, in particolare relativi ad attività culturali, artistiche, ricreative
• formazione professionale
• lavoro
• ambiente, volontariato, solidarietà, cooperazione, sport
Non si è ritenuto di dover indicare alcuna corrispondenza tra tali esperienze e un punteggio da
attribuire; si è tenuto conto del merito all’interno della classe, nel rispetto della fascia di punteggio
previsto dalla nuova tabella ministeriale (D.M. n.42 del 22 maggio 2007) in cui ciascun candidato si
colloca in virtù della media dei voti conseguiti nello scrutinio finale.
12
PARTE SECONDA
ATTIVITA’ DIDATTICA DISCIPLINARE
Italiano
Storia
Inglese
Matematica
Disegno Professionale
Storia dell’Arte e del Costume
Tecniche di settore
Educazione Fisica
Religione
Stages 2013 (alternanza scuola-lavoro)
13
ATTIVITA’ DIDATTICA DISCIPLINARE
DISCIPLINA: ITALIANO
DOCENTE:
Prof.ssa ALFERANO LUIGIA
N. ore settimanali previste:
N. ore annuali previste:
N. ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2013/2014 (al 15/5/14):
4
132
99
OBIETTIVI CONSEGUITI
CONOSCENZE/CONTENUTI
EDUCAZIONE LETTERARIA: In generale gli alunni possiedono una sufficiente conoscenza dei
contenuti culturali esaminati e riescono a sviluppare le tipologie di testo inserite nel programma.
Alcuni alunni hanno evidenziato una discreta conoscenza del contesto storico-culturale in cui
collocare i contenuti letterari e hanno mostrato di possedere padronanza della poetica degli autori presi
in esame.
Altri,invece, hanno incontrato difficoltà espressive nella produzione scritta e nella rielaborazione orale
dei contenuti a causa di una fragile preparazione di base e di un impegno discontinuo e poco
responsabile.
EDUCAZIONE LINGUISTICA:
Tutti gli allievi hanno seguito le lezioni frontali; conoscono
pertanto le caratteristiche e le tecniche di produzione testuale, nonché le fasi procedurali per lo
svolgimento delle tipologie di testo previste dalle norme relative all’Esame di Stato.
Sono state fornite indicazioni di carattere teorico (fotocopie ed esempi di prove guidate) ed effettuate
esercitazioni scritte.
CAPACITA’/COMPETENZE:
EDUCAZIONE LETTERARIA: la maggioranza della classe ha evidenziato sufficiente autonomia
nello studio dei testi proposti, sufficiente capacità di comprendere gli elementi di continuità e di
mutamento nella storia letteraria e di cogliere lo sviluppo del pensiero e della poetica di un autore.
In generale gli alunni sono apparsi consapevoli del ruolo assunto dall’intellettuale nei diversi contesti
storico-culturali, non sempre dimostrando, però, di saper comprendere in maniera autonoma analogie
e differenze tra opere tematicamente accostabili e di saper riconoscere persistenze e variazioni
tematiche e formali attraverso il tempo nell’ambito di un genere letterario.
Alcuni presentano difficoltà ad esprimersi in modo efficace ed appropriato e faticano a rielaborare in
modo personale e critico le nozioni acquisite.
EDUCAZIONE LINGUISTICA: nonostante il lavoro svolto in classe, la padronanza procedurale
delle tipologie testuali sopra descritte non tutte gli alunni possiedono la competenza linguistica
adeguata, infatti alcuni, soprattutto le alunne straniere, hanno palesato molte incertezze nel produrre
elaborati completi e lineari e solo in qualche caso sono emerse doti di originalità e di proprietà di
linguaggio.
14
METODOLOGIE DIDATTICHE
Per l’educazione letteraria il metodo di lavoro si è basato soprattutto sulla lezione frontale, adattata alle
esigenze della classe e orientata a favorire il dialogo e la discussione supportata dalla lettura e
interpretazione dei testi letterari e guidata anche successivamente da esercitazioni.
Dei testi esemplari è stata effettuata l’analisi contenutistica, strutturale, linguistica e stilistica, con
l’interpretazione dei temi più significativi. Di ogni autore è stata esaminata la biografia, il profilo
psicologico e letterario, il contesto storico e culturale d’appartenenza. In preparazione alla prova orale
d’Esame, ogni alunna ha sviluppato e approfondito un argomento storico letterario coerente con il
percorso scelto.
Per l’educazione linguistica, sulla base delle esperienze maturate negli anni scolastici precedenti, sono
state fornite, in più occasioni, indicazioni di carattere teorico ed esempi di procedura di redazione di
testi conformi alle indicazioni ministeriali; sono state assegnate prove guidate per l’esercitazione
domestica e sono state recuperate regole grammaticali e sintattiche.
STRUMENTI OPERATIVI E AMBITI DI LAVORO
Testo adottato: Marta Sambugar- Gabriella Salà, LIEM 2 Il Novecento, Ed. La nuova Italia
Fotocopie, griglie per l’analisi testuale, tratte da testi integrativi forniti dall’insegnante,articoli di
giornale, saggi di approfondimento e romanzi a lettura integrale in edizione libera.
MODALITA’ E STRUMENTI UTILIZZATI PER LA VERIFICA
Verifica d’ingresso: alcune brevi interrogazioni orali per la verifica di conoscenze e competenze
relative al programma svolto l’anno precedente.
Prove scritte: sono state effettuate due/tre prove scritte in classe per ciascun quadrimestre consistenti
nello svolgimento di testi proposti nei precedenti esami di Stato e in merito ad argomenti di attualità.
E’ stata dedicata particolare cura alla correzione individuale e collettiva degli esiti di tali prove,
considerati uno dei momenti fondamentali del processo di apprendimento e di recupero.
Prove orali: si sono svolti due colloqui a quadrimestre, per lo più al termine di moduli di lavoro, ed
intesi come verifica degli obiettivi per i quali essi sono stati progettati. Inoltre, sono state effettuate
verifiche scritte di tipologia A e B previste per la terza prova d’Esame.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Fatto salvo quanto già indicato nella parte generale del Documento alla voce “Criteri di valutazione”,
si precisa che essi sono stati resi noti agli studenti, in modo da renderli consapevoli delle difficoltà e
dei progressi compiuti.
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Indicatori adottati per la formulazione dei giudizi e per l’attribuzione dei voti
Prove scritte
Pertinenza alla traccia e conoscenza dei contenuti
Prove orali
Conoscenza degli argomenti
utilizzarli
coerenza Completezza dell’esposizione
e capacità di
Articolazione,
coesione
e
dell’argomentazione
Capacità di approfondimento e spunti di Capacità di collegamento delle conoscenze
originalità
Correttezza e proprietà linguistica, efficacia Competenza lessicale e sintattica ed efficacia
espositiva
nell’esposizione
Le caratteristiche distintive di ciascuna tipologia hanno comportato l’introduzione di alcune varianti (si
vedano in allegato ipotesi di griglie di valutazione sia della prima prova scritta che del colloquio
elaborate in seno a gruppi di lavoro per materie affini).
In entrambi i casi, facendo riferimento agli obiettivi classificati dalla tassonomia di Bloom, si è
ritenuta sufficiente la prestazione dell’alunno che dimostrasse:
una conoscenza dei contenuti completa, anche se non approfondita ed una comprensione globale,
anche se con qualche incertezza
la capacità di applicare le conoscenze in compiti semplici, senza gravi errori
la capacità di effettuare analisi, anche se non approfondite
la capacità di sintetizzare e rielaborare in forma corretta e con lessico appropriato le conoscenze
acquisite e, in alcuni casi, di esprimere valutazioni personali.
un’espressione chiara mediante l’uso di una terminologia adeguata
Nel corso dell’ultimo anno si è ritenuto opportuno che la valutazione delle prove scritte venisse
calcolata sia in decimi che in quindicesimi affinché docenti ed alunni potessero abituarsi a comparare
il tipo di scala normalmente usato con quello che viene utilizzato dalla Commissione nelle prove
d’esame.
ESEMPIO DI SCHEDA DI VALUTAZIONE DI UNA PROVA D’ITALIANO
16
Indicatori
Punteggio
massimo
Attinenza
alla 3
tipologia prescelta
Contenuto.
4
Svolgimento
3
Esposizione
5
Livelli
di valore
scarso
parziale
completo
Punti
1
2
3
Modesto/parzialmente
aderente alla traccia
Superficiale/semplice
Pertinente
1
Approfondito/con
validi
apporti
personali
Incoerente/disorganico
Con
qualche
incongruenza
Ben articolato
4
Punteggio
attribuito
2
3
1
2
3
Molto scorretta
1
Scorretta ed impropria 2
Con qualche errore ed 3
improprietà
Corretta ma semplice
4
5
Corretta ed efficace
TOTALE
ATTIVITA’ DI RECUPERO
Nella fase iniziale dell’anno scolastico è stato necessario effettuare un’attività di ripasso dei
fondamentali contenuti letterari relativi al programma svolto nella classe quarta.
In corso d’anno si sono individuati momenti , durante il normale svolgimento delle lezioni (per lo più
all’inizio dell’ora), in cui procedere ad un rapido riesame delle tematiche di maggior rilievo in quanto
lacune, incertezze o semplici dubbi espressi dagli allievi lo imponevano.
I recuperi curricolari sono stati continui e frequenti soprattutto nell’ultimo periodo dell’anno; infatti
diversi alunni sono riusciti a colmare le difficoltà incontrate nelle verifiche scritte applicandosi allo
studio con maggiore impegno.
ATTIVITA’ PLURIDISCIPLINARI
Gli argomenti relativi alla letteratura e alla storia sono stati continuamente oggetto di coordinamento;
unitamente alle altre discipline di indirizzo.
17
ATTIVITA’ DI PREPARAZIONE ALLA PRIMA PROVA
Sono state ampiamente illustrate le diverse tipologie di prima prova:
- Tipologia A – Analisi del testo
- Tipologia B – Redazione di un saggio breve o articolo di giornale
- Tipologia C – Tema di argomento storico
- Tipologia D – Tema di Ordine generale
La tipologia A e B hanno avuto miglior successo in termini di scelta.
ATTIVITA INTEGRATIVE
Durante l’anno scolastico e con l’obiettivo di preparare un lavoro di approfondimento finalizzato
all’Esame di Stato, tutti gli alunni hanno curato una ricerca personale destinata al colloquio d’Esame.
SELEZIONE E ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI
L’organizzazione dei contenuti in moduli, sia per la Letteratura che per la Storia, e la loro scansione in
unità didattiche è stata prevista dalla Programmazione di inizio anno scolastico (i Piani di lavoro del
docente sono disponibili per consultazione nell’ufficio di Vicepresidenza) e riflette i dettami
ministeriali ed è stata condivisa dai docenti di Materie letterarie di tutte le classi quinte dell’Istituto.
MODULO N. 1:
Il quadro economico, sociale e culturale europeo
Le nuove ideologie del Novecento
Le poetiche: il Decadentismo, l’Estetismo, il Simbolismo e le Avanguardie storiche
MODULO N. 2
LA NARRATIVA DELL’ETA’ DELLA CRISI
La nuova concezione estetica dell’arte e della letteratura:
o La tipologia dell’eroe decadente: K. HUYSMANS (lettura di “Una vita artificiale” da A
ritroso); O.WILDE (lettura di “Lo splendore della giovinezza” da Il ritratto di Dorian
Gray); G.D’ANNUNZIO, Il piacere, contenuto e tematiche,da Il piacere “Il ritratto di un
esteta: Andrea Sperelli”
MODULO N. 3
LA PRIMA META’ DEL NOVECENTO-STORIA E CULTURA
LA POESIA ITALIANA DEL PRIMO NOVECENTO
La poesia nell’età del Decadentismo in Europa e in Italia: C. Baudelaire: da I Fiori del Male
“Corrispondenze”, “L’albatro”
G.Pascoli – la personalità, l’opera e la poetica; da Il fanciullino: “E’ dentro di noi un fanciullino”,
da Myricae: “Lavandare”, “Novembre”, “X Agosto”, da I canti di Castelvecchio: “La mia sera”
G. D’Annunzio – la personalità e l’opera; da Alcione: “La pioggia nel pineto”, “La sera fiesolana”
Futuristi e Crepuscolari: Il manifesto del Futurismo di F. T. Marinetti
18
MODULO N.4
L.PIRANDELLO: via, opere, personalità, poetica.
o
o
o
o
o
o
DUE INTERPRETI ESEMPLARI DEL ROMANZO MODERNO IN
ITALIA
da L’UMORISMO, “Il sentimento del contrario”;
da NOVELLE PER UN ANNO, “La patente”, “La carriola”;
da UNO,NESSUNO,CENTOMILA, “Filo d’aria”.
da IL FU MATTIA PASCAL, “Cambio treno”.
da COSI’ E’ (SE VI PARE), “Come parla laverità”.
La produzione teatrale – da I sei personaggi in cerca d’autore “La condizione dei
personaggi”.
I. SVEVO: vita, opere, personalità, poetica.
o La figura dell’inetto nei romanzi sveviani
o Letture da La coscienza di Zeno:
L’ultima sigaretta
Un rapporto conflittuale
Il trionfo di Zeno
Una catastrofe inaudita
MODULO N.5
LA POESIA CONTEMPORANEA
Caratteri generali della poesia italiana dopo la prima guerra mondiale: l’Ermetismo.
o G.UNGARETTI: vita, opere, poetica. (da ALLEGRIA, Veglia, Sono una creatura, I fiumi, San
Martino del Carso, Mattina, Soldati, Fratelli, da IL DOLORE, Non gridate più)
o E.MONTALE: vita, opere, personalità. (da OSSI DI SEPPIA, I limoni, Spesso il male di vivere ho
incontrato, Meriggiare pallido e assorto, da LE OCCASIONI, Non recidere,fobice,quel volto, da
SATURA, Caro piccolo insetto,Ho sceso,dandoti il braccio,almeno un milione di scale)
o S.QUASIMODO: vita, opere, poetica. (da ACQUE E TERRE, Ed è subito sera; da GIORNO
DOPO GIORNO, Alle fronde dei salici)
MODULO N.6
LA NARRATIVA ITALIANA TRA LE DUE GUERRE
Il Neorealismo: caratteri generali.
19
DISCIPLINA: STORIA
Docente:
Prof.ssa ALFERANO LUIGIA
N. ore settimanali previste:
N. ore annuali previste:
N. ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2012/2013 (al 15/5/2013):
2
66
57
OBIETTIVI CONSEGUITI
Conoscenze/Contenuti:
Gran parte della classe conosce i principali modelli con cui si descrive il mutamento storico:
continuità/cesura; decadenza/progresso; rivoluzione/restaurazione, i nodi fondamentali di natura
economica-sociale-politica e le periodizzazioni su cui è costruita la scansione dei moduli di lavoro.
Molti possiedono una conoscenza generale dei contenuti proposti; alcuni, in virtù anche di conoscenze
pregresse e di interessi personali, hanno mostrato di sapersi esprimere con disinvoltura.
Capacità/Competenze:
Quasi tutti gli alunni sanno collocare i fenomeni storici nel tempo e nello spazio. Non tutti però sono
in grado di distinguere in un evento storico i fattori in gioco e le principali interazioni e di individuare i
diversi soggetti del processo storico e le azioni che li rendono protagonisti.
I più interessati alla disciplina sanno mettere a confronto ideologie ed istituzioni diverse indicando
affinità e differenze.
METODOLOGIE DIDATTICHE
Ciascun modulo di lavoro è stato affrontato attraverso la lezione frontale per la proposta dei contenuti,
curando anche l’interazione verbale con gli studenti, in modo da sollecitare la manifestazione dei
prerequisiti e delle capacità cognitive di ognuno.
Gli alunni sono state sollecitate alla lettura e all’analisi di documenti (per lo più presenti sul libro di
testo), di articoli di giornale o di altre fonti idonei a sollecitare collegamenti mono e pluridisciplinari
(es. Italiano-Storia); sono state altresì stimolate all’approfondimento dello studio della storia mediante
attività di ricerca su argomenti relativi al programma svolto, collegabili per lo più all’Italiano, in
funzione del colloquio d’esame.
STRUMENTI OPERATIVI ED AMBITI DI LAVORO
Testo adottato: G.GENTILE,L.RONCA,A.ROSSI, L’Erodoto,vol 5 Editrice La Scuola.
MODALITA’ E STRUMENTI UTILIZZATI PER LA VERIFICA
Verifica d’ingresso: Alcune brevi interrogazioni orali per la verifica di conoscenze e competenze
relative al programma svolto l’anno precedente.
In corso d’anno: ai fini della verifica quadrimestrale, due/tre prove (un colloquio e una o due prove
strutturate inerenti la tipologia A e B della terza prova d’Esame).
20
CRITERI DI VALUTAZIONE
Fatto salvo quanto già indicato nella parte generale del Documento, alla voce “Criteri di valutazione”,
per la formulazione del giudizio e l’attribuzione del voto di storia si sono adottati i seguenti indicatori:
•
•
•
•
•
Conoscenza degli argomenti e capacità di utilizzarli
Completezza dell’esposizione
Capacità di collegamento delle conoscenze
Abilità nell’uso degli strumenti storici (cronologie, atlanti, diagrammi…)
Padronanza degli strumenti concettuali della storiografia e del lessico adeguato.
Anche nel caso della Storia, facendo riferimento agli obiettivi classificati dalla tassonomia di Bloom, si
è ritenuta sufficiente la prestazione dell’alunno che dimostrasse:
- una conoscenza dei contenuti completa, anche se non approfondita
- la capacità di applicare le conoscenze in compiti semplici, senza commettere vistosi errori (es.di
collocazione cronologica degli eventi)
- la capacità di effettuare analisi storiche, corrette, anche se non approfondite
- la capacità, opportunamente guidata, di sintetizzare e rielaborare le conoscenze acquisite.
ATTIVITA’ DI RECUPERO
In corso d’anno, costantemente, ad ogni inizio di lezione, si è individuato un momento in cui
procedere al riesame di tematiche di rilievo e all’accertamento, mediante brevi domande, dei nuovi
apprendimenti .
Sono stati effettuati continui recuperi curricolari e diversi alunni si sono mostrati più responsabili
nell’impegno e nella frequenza tanto da recuperare le insufficienze conseguite nel primo quadrimestre.
ATTIVITA’ PLURIDISCIPLINARI
Gli argomenti relativi alla letteratura e alla Storia sono stati continuamente oggetto di coordinamento.
ATTIVITA’ DI PREPARAZIONE ALLA TERZA PROVA
Sono state ampiamente illustrate tutte le tipologie di terza prova ed ipotetici quesiti relativi alla
disciplina con previsione di risposta adeguata.
21
ORGANIZZAZIONE E SELEZIONE DEI CONTENUTI
La scansione modulare dei contenuti disciplinari ricalca quella in cui è organizzato il libro di testo,
strutturato secondo quanto previsto dai programmi ministeriali per il biennio postqualifica degli
istituti professionali.
MODULO N. 1:
L’EUROPA TRA OTTOCENTO E NOVECENTO
La società di massa
L’età giolittiana
MODULO N. 2:
IL NOVECENTO TRA GUERRA E RIVOLUZIONE
La prima guerra mondiale: cause e inizio della guerra, l’Italia in guerra, la grande guerra, i
trattati di pace.
La rivoluzione russa: l’impero russo fino al XIX secolo, le tre rivoluzioni, la nascita
dell’URSS, l’URSS di Stalin.
Il primo dopoguerra: i problemi del dopoguerra, il biennio rosso, dittature, democrazie,
nazionalismi.
MODULO N. 3:
L’ETA’ DEI TOTALITARISMI
L’Italia tra le due guerre: il fascismo: la crisi del dopoguerra, il biennio rosso, Mussolini alla
conquista del potere, l’Italia fascista, la politica estera, l’Italia antifascista.
La crisi del 1929: gli anni ruggenti, il “big crash”, Roosevelt e la politica del “New Deal”.
La Germania tra le due guerre: il nazismo: la Repubblica di Weimar, la fine della repubblica di
Weimar, il nazismo, il Terzo Reich.
MODULO N. 4:
LA SECONDA GUERRA MONDIALE
La seconda guerra mondiale: crisi e tensioni internazionali, la guerra civile in Spagna, la
vigilia del conflitto, 1939-40: “la guerra lampo”, 1941: la guerra mondiale, il dominio nazista
in Europa, 1942-43: la svolta, 1944-45: la vittoria degli alleati, dalla guerra totale ai progetti di
pace, la guerra e la resistenza in Italia dal 1943 al 1945
Il suddetto modulo sarà completato dai seguenti argomenti: la fine del conflitto e i progetti di pace, la
Resistenza in Italia,l’avvento della Repubblica in Italia.
22
DISCIPLINA: INGLESE
DOCENTE : Prof.ssa REPETTO MARINA
N. ORE SETTIMANALI PREVISTE : 3
N. ORE ANNUALI PREVISTE
: 99
N. ORE EFFETTUATE NELL’ANNO SCOLASTICO 2013/20124 (al 15/05/2014) : 84
OBIETTIVI CONSEGUITI :
La classe ha raggiunto una conoscenza dei contenuti discreta e una conoscenza linguistica pienamente
sufficiente.
La situazione di partenza, riscontrata dall’attuale insegnante all’inizio dell’anno scolastico, ha
evidenziato qualche lacuna, soprattutto nell’esposizione orale, che via via è stata in parte colmata. I
concetti di base dei vari moduli affrontati nel corso dell’anno sono stati elaborati con assiduità e
partecipazione. La classe è in grado di comprendere un testo scritto e di rielaborarne i contenuti. Le
maggiori difficoltà sono emerse nella produzione orale nella quale la padronanza della L2 appare non
sempre sicura.
METODOLOGIE DIDATTICHE
Le abilità di comprensione sono state sviluppate su testi di carattere tecnico e di civiltà della L2. Gli
studenti hanno cercato di cogliere il significato globale e le informazioni specifiche lavorando anche a
coppie. Per quanto riguarda la produzione scritta gli studenti hanno sempre lavorato su un brano
guidati dall’insegnante per raggiungere una rielaborazione autonoma.
STRUMENTI OPERATIVI E AMBITI DI LAVORO
Testi utilizzati :
C. Oddone, E. Cristofani, Fashionable English, Editrice San Marco
Fotocopie, schede, materiale autentico.
MODALITA’ E STRUMENTI UTILIZATI PER LA VERIFICA
Sono state svolte prove che preparassero alla prova di esame.
Verifiche scritte : 3 per quadrimestre sulla base delle indicazioni ministeriali per la 3° prova
dell’esame di stato (Questionari, vero/falso, risposta multipla, risposta aperta).
Verifiche orali : almeno 2 per quadrimestre al fine di accertare la capacità di comunicare in L2.
CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione è stata effettuata in decimi per le prove quadrimestrali e tenendo comunque presente i
progressi effettuati, la partecipazione, l’impegno, il rispetto delle scadenze, la frequenza, le eventuali
difficoltà di salute e di ambiente.
ATTIVITA’ DI RECUPERO
Nella fase iniziale dell’anno scolastico è stato necessario effettuare un’attività di ripasso delle
fondamentali strutture grammaticali e sintattiche precedentemente affrontate.
In corso d’anno gli interventi di recupero sono stati svolti in itinere.
23
ATTIVITA’ DI PREPARAZIONE ALLA TERZA PROVA
Sono state illustrate le tipologie di terza prova e sono state svolte verifiche di tipologia B e C.
ORGANIZZAZIONE E SELEZIONE DEI CONTENUTI
MODULO N. 1:
STARTER UNIT
Fashion and trends
The 1950's. The teenagers as a market force
MODULO N. 2.: 60s AND 70s
The several trends of fashion in the 1960's
Disco fashion
Punk fashion
MODULO N. 3:
THE 80s
The variety of trends in the 1980's
MODULO N. 4:
1990s AND 2000s
Main features in the 1990's
Main features in the 2000's
MODULO N. 5 :
TRENDS AND DESIGNERS
Trends and websites
Fashion magazines
How to start a fashion boutique
A designer
MODULO N. 6 :
ENGLISH LITERATURE
Thomas Hardy - Tess of the D'Urbervilles
Oscar Wilde - The Picture of Dorian Gray
English videos about Tess and Dorian Gray
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DISCIPLINA: MATEMATICA
DOCENTE: Prof.ssa
BECHELLI EBE
N° ore settimanali previste
3
N° ore annuali previste:
99
N° ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2013/2014 (al 15/05/2014): 91
OBIETTIVI
I risultati attesi, secondo quanto programmato, in termine di conoscenze, competenze e capacità
disciplinare erano:
a) conoscenza dei concetti e delle regole fondamentali dell’analisi matematica;
b) applicazione corretta delle regole apprese nelle diverse situazioni;
c) lettura di un grafico in rapporto con le proprietà delle funzioni.
d) uso di un linguaggio matematico sufficientemente corretto.
I suddetti obiettivi sono stati raggiunti dagli alunni in maniera diversificata. Alcuni alunni hanno
seguito le lezioni con una discreta attenzione e partecipazione ottenendo così risultati accettabili. Altri
invece hanno trovato difficoltà ad assimilare e far propri gli argomenti trattati a causa di una fragile
preparazione di base e di un impegno discontinuo e poco responsabile.
METODOLOGIE DIDATTICHE
Gli argomenti svolti sono stati presentati soprattutto in maniera intuitiva.
Le modalità con cui sono stati proposti i contenuti nelle varie lezioni hanno fatto costante riferimento
alla lezione frontale completata da immediati esercizi guidati, eseguiti prima dall’insegnante e, poi,
dagli alunni alla lavagna.
Constatate le difficoltà incontrate da una parte degli alunni nello studio dei contenuti più impegnativi,
si è preferito dare la priorità all’aspetto applicativo della materia .
Gli esercizi assegnati sia a casa sia in classe sono stati proposti dall’insegnante che li ha scelti tra quelli
che presentavano minori difficoltà.
STRUMENTI OPERATIVI E AMBITI DI LAVORO
Testo adottato: LucianoScaglianti-Federico Bruni . “Linee essenziali 4” , LA SCUOLA
Appunti forniti dall’insegnante.
25
MODALITA’ E STUMENTI UTILIZZATI PER LA VERIFICA
Le verifiche scritte, tre per quadrimestre, sono state formulate sulla base delle indicazioni ministeriali
per la terza prova dell’Esame di Stato.
Le verifiche orali, due per quadrimestre, hanno accertato le capacità di comunicare in modo adeguato
ed efficace relativamente al contesto.
Durante il mese di maggio sono state svolte alcune verifiche tipo terza prova come ripasso degli
argomenti trattati.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Gli indicatori di cui si è tenuto conto nella valutazione di ogni prova sono i seguenti: capacità di
comprensione, conoscenza dei contenuti, correttezza nell’uso di un linguaggio matematico
sufficientemente corretto.
Nella valutazione finale si è tenuto conto dei seguenti fattori:
a) Esiti delle prove di verifica
b) Continuità dell’impegno
c) Grado di partecipazione all’attività di classe
d) Progressi rispetto ai livelli di partenza
e) Collocazione rispetto al livello generale della classe
ATTIVITA’ DI RECUPERO
Nella fase iniziale dell’anno scolastico è stato necessario effettuare un’attività di ripasso dei contenuti
svolti negli anni precedenti.
In corso d’anno, costantemente, ad ogni inizio di lezione, si è individuato un momento in cui
procedere al riesame di tematiche di rilievo e all’accertamento, mediante brevi esercizi, dei nuovi
apprendimenti .
Sono stati effettuati continui recuperi curricolari ed alcuni extracurricolari. Diversi alunni si sono
mostrati più responsabili nell’impegno e nella frequenza tanto da recuperare le insufficienze
conseguite nel primo quadrimestre.
PREPARAZIONE ALLA TERZA PROVA
Poiché la matematica è tra le materie oggetto della terza prova sono state effettuate due simulazioni
durante il secondo quadrimestre (tipologia risposta aperta e a crocette) la cui valutazione è stata
espressa in quindicesimi e si è basata sui criteri e gli indicatori utilizzati per le prove scritte svolte
durante l’anno scolastico.
Durante le simulazioni è stato consentito l’uso della calcolatrice non scientifica.
CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI
Equazioni e Disequazioni ( oggetto di ripasso – inizio anno scolastico)
Equazioni di primo e secondo grado
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Funzioni in R
Definizione di funzione reale di variabile reale
Classificazione delle funzioni (razionali intere/fratte)
Dominio delle funzioni (razionali intere/fratte)
Lettura del grafico di una funzione
Determinare il dominio
Determinare i limiti agli estremi del dominio
Determinare l’intersezione con gli assi cartesiani
Determinare la positività e la negatività di una funzione
Determinare la crescenza e la decrescenza di una funzione
Determinare i massimi e minimi di una funzione
Determinare i flessi di una funzione
Determinare le equazioni degli asintoti orizzontali e verticali
Rappresentare il valore assoluto di una funzione data
Limite di una funzione
Concetto intuitivo di limite
Calcolo di semplici limiti
Forme indeterminata ∞/∞ (funzione algebrica razionale fratta sciolta confrontando il grado
del numeratore con quello del denominatore)
Derivata di una funzione
Significato geometrico di derivata
Derivata di alcune funzioni elementari
Punti di massimo e di minimo (studio del segno della derivata prima)
INDICATORI ADOTTATI PER LA FORMULAZIONE DEI GIUDIZI E PER
L’ATTRIBUZIONE DEI VOTI
Durante la correzione delle prove scritte si è tenuto conto dell’individuazione di metodologie risolutive
e della correttezza dello svolgimento.
La valutazione della prova orale si è basata sulla conoscenza dei contenuti, sulla capacità di utilizzarli
correttamente, sulla completezza lessicale e sull’efficacia espositiva.
In entrambi i casi, facendo riferimento agli obiettivi classificati dalla tassonomia di Bloom, si è
ritenuta sufficiente la prestazione dell’alunno che ha dimostrato:
Una conoscenza dei contenuti completa , anche se non approfondita
La capacità di applicare le conoscenze in compiti semplici, senza gravi errori
Un’espressione chiara, mediante l’uso di una terminologia accettabile.
27
DISCIPLINA : DISEGNO PROFESSIONALE
DOCENTE:
Prof. ALFIERI EMILIANO
N° ore settimanali:
N° ore annuali previste (ore settimanali x 33 settimane):
N° ore effettuate in questo A.S. (al 15/5/2014):
6
198
181
Conoscenze/Contenuti:
Dopo il percorso scolastico svolto, molti possiedono una conoscenza generale dei contenuti proposti;
pochi, in virtù anche di conoscenze pregresse e di interessi personali, hanno mostrato di sapersi
muovere con disinvoltura negli apprendimenti generali richiesti.
Conoscere, inoltre, le fasi progettuali e distributive che compongono una collezione, sapendo gestire il
disegno della figura umana con l’uso di supporti idonei e dando spazio alle possibilità
tecnico/espressive che uniscono le principali topologie tessili in commercio a quelle di ricerca più
contemporanea. Il tutto seguendo il principio fondamentale di “linea” e “stile”.
Capacità/Competenze:
Quasi tutta la classe sa effettuare scelte consone all’impostazione di una collezione.
Non tutti però sono in grado di distinguere e progettare abiti in un ottica commerciale, proponendo
tagli non artigianali ma industrializzati ed operare scelte stilistiche finalizzate ad un progetto di moda.
I più interessati alla disciplina sanno proseguire nella personalizzazione del disegno,
realizzando e presentando professionalmente il lavoro svolto tramite un personale stile di ricerca.
Quasi tutti saprebbero, in ogni caso, usare in modo sufficiente i principali “strumenti del lavoro”,
quali:
-Indirizzare l’input creativo all’interno di un contesto artistico/personale.
-Formulare un bozzetto iniziale ai fini di focalizzare meglio quello tecnico attraverso la costruzione di
una scheda che specifica il figurino stesso.
-Progettare capi di abbigliamento, partendo da ispirazioni ed input tra i più disparati possibili (artisti,
avanguardie pittoriche e sensazioni cromatiche).
Molte le difficoltà espositive nello sviluppo del linguaggio visivo dei grafici ed eventuali disegni in
plat.
METODOLOGIE DIDATTICHE:
Ciascun modulo di lavoro è stato affrontato attraverso la lezione frontale per la proposta dei contenuti,
ma curando anche l’interazione verbale con gli studenti, in modo da sollecitare la manifestazione dei
prerequisiti e delle capacità cognitive di ognuno, dando in questo modo a ciascuno di loro, la
possibilità di esporre anche verbalmente i singoli operati.
Gli studenti sono stati stimolati alla lettura e all’analisi concreta dei figurini e di ogni tema esposto,in
modo da facilitare collegamenti tra i diversi registri e stimolandone l’approfondimento mediante
attività di ricerca su argomenti relativi al programma svolto.
STRUMENTI OPERATIVI ED AMBITI DI LAVORO:
Manuali, libri di settore, fotocopie , collegamenti a siti internet specifici come e film a tema.
28
MODALITA’ E STRUMENTI UTILIZZATI PER LA VERIFICA:
Ai fini della verifica si sono presi in considerazione le diverse attività di elaborazione. Inoltre nella
fase finale del quadrimestre si sono considerati lavori “a tema” come elaborati di verifica. In fine, sono
state svolte due simulazioni strutturate come prova d’esame.
CRITERI DI MISURAZIONE E DI VALUTAZIONE:
Il Consiglio di Classe in fase di programmazione ha deciso i seguenti criteri di valutazione che sono
stati seguiti costantemente nel corso dell’anno scolastico dagli insegnanti di tutte le materie.
Il voto assegnato alle singole prove di verifica è stato rappresentativo della “misura” del livello di
apprendimento realizzato dall’alunno.
E’ stata utilizzata la scala di misurazione dall’uno al dieci facendo riferimento agli obiettivi classificati
dalla Tassonomia di Bloom secondo quanto previsto dal POF.
Il processo di verifica dell’apprendimento è stato condotto con sistematicità e continuità.
La tipologia delle prove grafiche sono state scelte, per ciascuna materia, nell’ambito della
programmazione disciplinare.
Per la correzione delle prove, al fine di limitare la soggettività della misurazione, gli insegnanti si sono
avvalsi di apposite griglie predisposte per ciascuna disciplina e per ciascun tipo di prove.
Nelle operazioni di valutazione finale si è tenuto conto dei seguenti fattori:
- progresso e continuità nel processo di apprendimento rispetto ai livelli di partenza;
- continuità nell’impegno;
- livello generale della classe.
Fatto salvo quanto già indicato nella parte generale del Documento, alla voce “Criteri di valutazione”,
per la formulazione del giudizio e l’attribuzione del voto si sono adottati i seguenti Indicatori:
-Conoscenza degli argomenti e capacità di utilizzarli
-Completezza dell’esposizione
-Capacità di collegamento delle conoscenze
-Abilità nell’uso degli strumenti
Anche nel caso del Disegno Professionale, facendo riferimento agli obiettivi classificati dalla
Tassonomia di Bloom, si è ritenuta sufficiente la prestazione dell’alunno che dimostrasse:
-la capacità di applicare le conoscenze in compiti semplici, senza commettere vistosi errori
-la capacità di effettuare analisi del costume, anche storico, corrette anche se non approfondite
-la capacità, opportunamente guidata, di sintetizzare e rielaborare le conoscenze acquisite.
29
GRIGLIA DI VALUTAZIONE di disegno:
ATTIVITA’ DI RECUPERO:
Ciascun attività aveva valore di recupero costante in itinere per tutta la classe, e di ripasso per i
meritevoli.
ORGANIZZAZIONE E SELEZIONE DEI CONTENUTI(1):
La scansione modulare dei contenuti disciplinari ricalca per buona parte del percorso del lavoro in
classe,quella in cui è organizzato il PdL, conservando alcuni adeguamenti di tematiche svolte in
itinere. Come: elaborazione teorica/grafica con tema “l’opera d’arte e i riferimenti all’architettura dei
grandi progettisti del mondo”,
Taluni argomenti previsti dalla Programmazione di inizio anno non sono stati sviluppati per impiego
del tempo scuola in altre attività di cui sopra.
ATTIVITA’ DI PREPARAZIONE ALLA SECONDA PROVA:
Possono ritenersi attività di preparazione alla seconda prova quasi tutti i lavori grafici e nello
specifico la prova di simulazione avente per tema i suggerimenti che la moda contemporanea evidenzia
con la produzione di una mini collezione avente come tema: nella prima prova simulata “il mondo
dello show business, lo stile si fa spettacolo”, in cui si evidenziano tipologie specifiche dei tagli, come
Tailleur ed abiti interi o spezzati, indossabili sia di giorno che di sera ponendo una particolare
attenzione sugli accessori che distingueranno i diversi capi proposti in esclusiva dal candidato.
30
Nella seconda prova simulata si è sviluppata la seguente tematica: sulla base delle nuove tendenze di
ricerca nell’immagine e produzione dei capi di moda, negli ultimi anni si ha sempre più attenzione e
sensibilità nel proporre capi d’abbigliamento sportivo che presentino sempre più combinazioni di
utilizzo con l’elegante. Gli elementi naturali che si associano a quelli sintetici, generando capi di nuova
generazione e di recente applicazione. In base a quanto appena descritto,
il candidato proponga una collezione di capi maschili o femminili (a scelta), in cui venga preso in
considerazione l’interazione tra uno stile di gusto “Vintage”, con quello”sportivo”e proponendo
coordinati, senza voler escludere elementi che liberamente possono essere introdotti e sviluppati con
inventiva personale.
Tale prova, è stata svolta con canoni simili ad una reale verifica di esame di maturità e con la
valutazione in quindicesimi, effettuata tramite griglia di cui sopra sono specificate le caratteristiche.
MODULI DIDATTICI SEGUITI:
Num.
1
Titolo del modulo
Come creare una collezione per un Brand affermato (Chanel, Armani,
Etro, Versace etc.), mantenendo in esso le fasi di ricerca approfondite
nell’anno precedente, sviluppando le specificità delle professionalità
del settore attraverso briefing e lavoro d’equipe.
Durata
48 ore*
2
Arte e Moda: Come interpretarla in un progetto e svilupparla
attraverso il design, lo spettacolo ed il cinema.
36 ore*
3
Approfondimento delle tecniche grafiche: il Pantone, il collage, le
matite/pastelli, la tempera, gli acquarelli (introdotti già nel percorso
studi degli anni precedenti), con integrazione di nozioni base di
software di grafica come Adobe Photoshop.
48 ore*
4
La moda tecnica: l’unione tra materiale classico e hi-tech.
24 ore*
5
Il Novecento: cenni di moda nel tempo con identificazione dei tagli
fondamentali che segnano le varie epoche del contemporaneo.
42 ore *
*per maggiori chiarimenti, il PdL dell’anno in corso conserva approfondimenti nello specifico.
31
DISCIPLINA: STORIA DELL’ARTE E DEL COSTUME
DOCENTE: Prof.ssa D’ESPOSITO GABRIELLA
N° ore settimanali previste: 4
N° ore annuali previste: 140
N° ore annuali effettivamente svolte (al 15/05/2013): 114
OBIETTIVI CONSEGUITI IN TERMINI DI CONOSCENZE
La classe è formata da dieci alunni (9 femmine e 1 maschio) il cui comportamento e partecipazione al colloquio
educativo e didattico è stato durante l’anno quasi sufficiente e discontinuo.
Gli alunni hanno dimostrato nel corso dell’anno poca volontà e ricettività in rapporto alla proposta didattica.
Solo una parte della classe è stata in grado di raggiungere un sufficiente livello di base nella lettura descrittiva
delle opere d’arte studiate, nell’acquisizione della competenza linguistica specifica e nel riuscire a relazionare
con altri ambiti del sapere.
Maggiore accessibilità ha dimostrato la parte del programma dedicato alla Storia del Costume, verosimilmente
per il carattere “pratico” dei contenuti. In tale ambito la preparazione raggiunta dal gruppo classe si colloca
sempre su un piano quasi sufficiente, fino a esiti di piena sufficienza.
OBIETTIVI CONSEGUITI IN TERMINI DI COMPETENZE
La classe, con fatica e in modo differenziato, ha dimostrato di saper tradurre in competenze pratiche le
conoscenze acquisite. I concetti sono stati presentati, quindi, da pochi alunni utilizzando la terminologia
specifica e le motivazioni legate al contesto storico-culturale in seno al quale sono nati. Nel complesso, pertanto,
solo parte della classe è in grado in maniera più che sufficiente di porre in evidenza le peculiarità tanto delle
opere d’arte studiate quanto dei prodotti della Moda in generale.
OBIETTIVI CONSEGUITI IN TERMINI DI CAPACITA’
La traduzione delle conoscenze e delle competenze in una chiave personale è stata raggiunta parzialmente e in
modo differenziato all’interno del gruppo classe. Anche in tale contesto, più immediato accesso è quello
all’ambito della Storia del Costume, date le capacità di padronanza anche pratica del “fare moda”.
METODOLOGIA E STRUMENTI DIDATTICI
Durante l’anno scolastico si è cercato di fornire gli strumenti per un corretto approccio al mondo dell’arte e per
una migliore conoscenza dei periodi storici affrontati.
Il metodo principale per trattare gli argomenti del programma è stato quello della lezione frontale dialogata in
classe, coadiuvata dalla visione di DVD forniti dall’insegnante nelle apposite aule dell’Istituto, per meglio
contestualizzare gli artisti e le loro opere.
Nel I ° quadrimestre le verifiche sono state tre: due orali e una scritta, mentre nel II ° quadrimestre la classe è
stata sottoposta a cinque diversi momenti di verifica: tre orali e due scritte intese come simulazione di terza
prova d’esame (tipologia B-C). La valutazione si è basata sui criteri attualmente vigenti nell’Istituto ed espressi
nella tavola docimologica.
Libri di testo:
Moduli di arte in due. Dal Barocco all’età contemporanea, Milano, Edizioni scolastiche Bruno Mondadori
Arte, 2003.
Di Iorio R., Benatti Scarpelli L, Grana I., Il tempo del vestire 3. Storia del costume e della moda dall’Ottocento
al Duemila, Roma, CLITT, 2008.
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PROGRAMMA SVOLTO DI STORIA DELL’ARTE E STORIA DEL COSTUME
A.S. 2013/14
1° Quadriemestre
Il Romanticismo:
- La pittura in Francia: Théodore Gèricault e Eugéne Delacroix, pag. 120-123 (La zattera della Medusa e La
Libertà che guida il popolo)
L’arte romantica in Italia: Francesco Hayez, pag.126-127 (Pietro Rossi prigioniero degli Scaligeri e Il
Bacio)
- 1830-1865: La Moda romantica, pag. 33-37
Il Realismo:
Gustave Courbet e la rivoluzione del Realismo, pag. 138-141 (Gli spaccapietre, Sepoltura a Ornans e
L’atelier del pittore)
Lo scenario italiano. I Macchiaioli: Giovanni Fattori, pag.142-144 ( In vedetta e Il campo italiano alla
battaglia di Magenta)
La stagione dell'Impressionismo:
- L’Arte da Salon e il Salon des Refusès, pag. 148
- Edouard Manet, pag. 150-153 ( Olympia, Il bar alle Folies-Bergère e Colazione sull’erba)
- Gli Impressionisti e le loro mostre, pag. 154-155 ( Impressione:levar del sole, La stazione di Saint-Lazare e
Moulin de la Galette)
Claude Monet, pag. 156-159 (Donna con parasole e bambino, Ninfee e Cattedrale di Rouen armonia
bianca)
- Edgar Degas e Pierre-Auguste Renoir, pag.160-161 ( Classe di danza, Le stiratrici, La tinozza, Colazione dei
canottieri a Bougival, Le grandi bagnanti)
- 1865-1900 : La Moda tra revival ed eclettismo, pag. 46-51
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2° Quadrimestre
Tendenze postimpressioniste:
- Paul Cezanne, pag. 166-169 ( La casa dell’impiccato, Giocatori di carte, Monte Saint-Victoire e Le grandi
bagnanti)
- Vincent Van Gogh: le radici dell’espressionismo, pag.170-171 ( I mangiatori di patate, La camera da letto,
Notte stellata, Autoritratto, Chiesa di Auvers)
Secessioni e Modernità :
- Edvard Munch e la Secessione di Berlino, pag. 184-185 e 187 ( La bambina malata, Il bacio e L’urlo)
- L'Espressionismo: il gruppo Die Brucke, pag. 204-205 (Cinque donne nella strada e Autoritratto in divisa)
La nascita delle Avanguardie storiche: pag.194-199
Il Cubismo:
- Pablo Picasso, pag. 210-217 (Autoritratto con il cappotto, Madre con bambino malato, Madre e figlio, Les
demoiselles d’Avignon, La fabbrica di Horta de Hebro, Ritratto di Daniel-Henry Kahnweiler, Natura morta con
la sedia di paglia e Guernica in fotocopia)
Il Futurismo:
- La nascita del Futurismo e l’attività di Umberto Boccioni, pag. 222-225 ( La città che sale, La risata, Stati
d’animo: Gli Addii, Forme uniche della continuità nello spazio e Materia)
L’Astrattismo :
- Il gruppo del “Cavaliere azzurro” e Vasilij Kandinskij, pag. 230-231 e 234 ( Improvvisazione V Parco,
Punte nell’arco e Primo acquerello astratto)
La pittura metafisica:
Giorgio De Chirico, pag. 244-245 ( L’enigma dell’oracolo, Enigma di un pomeriggio d’autunno,
Autoritratto) ; pag.262-263 ( Il pomeriggio gentile, Le Muse inquietanti)
L'arte dell'inconscio: il Surrealismo;
Il surrealismo figurativo: Salvador Dalì e Renè Magritte, pag. 258-259 ( La persistenza della memoria,
Mercato di schiavi con l’apparizione del busto invisibile di Voltaire, L’uso della parola, La condizione umana)
- Il surrealismo non-figurativo: Juan Mirò, pag.260-261 ( Il carnevale di Arlecchino)
La moda del Novecento: dalla Belle Epoque alla moda di guerra
- La Belle Epoque, pag. 60-66
- Gli anni dieci, pag. 80-85
- Gli anni venti, pag. 96-102
- Gli anni trenta, pag. 118-122
- Gli anni quaranta, pag.134-138
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DISCIPLINA: TECNICHE DI SETTORE
DOCENTE: Prof.ssa PORCELLI ELENA
N.ore settimanali previste: 5
N.ore annuali previste:165
N.ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2013/2014 (al 15/05/14): 154
OBIETTIVI CONSEGUITI
Conoscenze/contenuti:
Gran parte della classe conosce la costruzione della base abiti e i relativi spostamenti di pince; la
costruzione della base della gonna e le relative trasformazioni; la tecnica del drappeggio e le maniche
speciali come raglan e kimono.
Molti possiedono una conoscenza generale dei contenuti proposti; alcuni, in virtù anche di conoscenze
pregresse e di interessi personali. Buone sono le conoscenze nell’ambito della confezione.
Capacità/Competenze:
Quasi tutti gli alunni sanno costruire un abito proposto dall’analisi delle sfilate contemporanee. Non
tutti però sono in grado di riconoscere con disinvoltura gli spostamenti di pince da una fotografia di
moda. I più interessati alla disciplina sanno applicare le nozioni teoriche alla pratica.
METODOLOGIE DIDATTICHE
Ciascun modulo di lavoro è stato affrontato attraverso la lezione frontale e pratica per la proposta dei
contenuti, curando anche la manualità degli studenti nelle attività laboratoriali, in modo da sollecitare
la manifestazione dei prerequisiti e delle capacità cognitive di ognuno.
Gli allievi sono stati sollecitati alla pratica continua e alle simulazioni in laboratorio con relativa
analisi delle immagini di sfilate contemporanee; sono state altresì stimolate all’approfondimento dello
studio della modellistica mediante attività di ricerca su stilisti contemporanei.
STRUMENTI OPERATIVI ED AMBITI DI LAVORO
Lezioni laboratoriali con l’utilizzo di fonti relative a stilisti contemporanei. Utilizzo di tutta la
strumentazione presente in laboratorio.
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MODALITA’ E STRUMENTI UTILIZZATI PER LA VERIFICA
Verifica d’ingresso: una prova pratica relativamente all’esecuzione della gonna base per la verifica
della padronanza degli strumenti, della conoscenza della geometria e delle regole.
In corso d’anno: ai fini della verifica quadrimestrale, tre/sei prove pratiche e due/tre prove teoriche
strutturate inerenti alla tipologia A e B della terza prova d’Esame.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Fatto salvo quanto già indicato nella parte generale del Documento alla voce “Criteri di valutazione”,
si precisa che essi sono stati resi noti agli studenti, in modo da renderli consapevoli delle difficoltà e
dei progressi compiuti.
Indicatori adottati per la formulazione dei giudizi e per l’attribuzione dei voti
Prove scritte
Prove pratiche
Articolazione, coesione e coerenza
Conoscenza degli argomenti e capacità di
dell’argomentazione
applicarli
Correttezza e proprietà linguistica tecnica del
Capacità di risoluzione a eventuali
settore moda
problematiche durante la lavorazione
Capacità di approfondimento
Capacità di analisi personale
In entrambi i casi, facendo riferimento agli obiettivi classificati dalla tassonomia di Bloom, si è
ritenuta sufficiente la prestazione dell’alunno che dimostrasse:
• Una conoscenza dei contenuti completa, anche se non approfondita ed una comprensione
globale anche se con qualche incertezza.
• La capacità di applicare le conoscenze in compiti semplici, senza gravi errori.
• La capacità di effettuare analisi, anche se non approfondite.
• La conoscenza teorica delle fasi di lavorazione di un capo d’abbigliamento.
• La capacitò di costruzione dei capi base.
ESEMPIO DI SCHEDA DI VALUTAZIONE DI UNA PROVA TEORICA E PRATICA
Indicatori
Attinenza alla
tipologia
prescelta
Contenuto
Svolgimento
Punteggio
massimo
4
6
5
Livelli di valore
Punti
Scarso
Parziale
Completo
Modesto/parzialmente
aderente alla domanda
Superficiale/semplice
Pertinente
Approfondito
1
2
4
1
Incoerente/disorganico
Con qualche
incongruenza
Ben articolato
1
3
Punteggio
attribuito
3
4
6
5
Totale
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ATTIVITA’ DI RECUPERO
Nella fase iniziale dell’anno scolastico è stato necessario effettuare un approfondito ripasso dei
fondamentali contenuti della modellistica e della confezione relativi al programma svolto negli anni
precedenti.
In corso d’anno si sono individuati momenti, durante il normale svolgimento delle lezioni per fare dei
richiami alla teoria legata alla pratica laboratoriale e a modelli base di anni precedenti necessari allo
svolgimento dei nuovi poiché lacune, incertezze o semplici dubbi espressi dagli allievi lo imponevano.
In aggiunta, è stata effettuata una pausa didattica con relativa prova per il recupero delle insufficienze.
ATTIVITA’ INTEGRATIVE
Durante l’anno scolastico e con l’obiettivo di preparare un lavoro di approfondimento finalizzato
all’esame di Stato, tutti gli alunni hanno curato un approfondimento della modellistica legato ai
figurini di moda da loro realizzati per il colloquio orale.
SELEZIONE E ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI
L’organizzazione dei contenuti in moduli e la scansione in unità didattiche è stata prevista dalla
Programmazione di inizio anno scolastico; riflette i dettami ministeriali ed è stata condivisa dai docenti
delle materie d’indirizzo.
MODULO n.1: IL DRAPPEGGIO
•
•
•
•
Teoria del drappeggio.
Studio e applicazione su una gonna o su un abito.
Analisi e relative varianti.
Confezionamento di una gonna con relativo studio e piazzamento.
MODULO n.2: SPOSTAMENTI DI PINCE
• Costruzione della base abiti davanti e dietro e relative misure occorrenti.
• Studio e analisi dei sei principali spostamenti di pince.
• Esecuzione di un modello per ogni tipo di spostamento con relative varianti di taglio.
MODULO n.3: MANICHE
• La manica a raglan con relativa applicazione teorico-pratico su un capospalla.
• La manica finta raglan con relativa applicazione teorico-pratico su un abito.
• La manica a kimono con relativa applicazione teorico-pratico su un capospalla.
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DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA
DOCENTE: prof.ssa CANEGALE SIMONETTA
N. ore settimanali previste: 2
N. ore annuali previste: 66
N. ore effettivamente svolte nell'a.s. 2013/’14 alla data del 15/05/14: 52
OBIETTIVI CONSEGUITI ( in termini di conoscenze, capacità e competenze )
•Conoscenza delle attitudini fisiche e neuro-muscolari dell'organismo umano impegnate nel
movimento
•Conoscenza del linguaggio corporeo nella comunicazione
•Conoscenza del corpo umano e dei corretti modi d'agire per ottenere e mantenere la buona forma
fisica
•Conoscenza delle regole e degli schemi di gioco di alcuni sports individuali e di squadra
•Sapersi muovere in modo adeguato
•Saper praticare attività motoria
•Utilizzare il movimento del corpo per un corretto stile di vita
•Saper praticare almeno due sports individuali e due di squadra ( Atletica: velocità e resistenza;
Pallavolo)
•Saper organizzare il movimento in funzione di variabili spazio-temporali
•Saper organizzare un attività motoria mirata all'incremento delle qualità psico-fisiche
•Saper muovere il proprio corpo in modo consapevole
•Saper promuovere lo sport per un corretto stile di vita
METODOLIGIE DIDATTICHE
•Metodo dell'esperienza diretta, della ricerca e comunicazione verbale
•Metodologie globali ed analitiche
•Lavoro in modo individuale ed in gruppo
•Sollecitazione alla ricerca e creazione di regole di gioco
Le unità didattiche sono state strutturate generalmente seguendo questa progressione di lavoro:
•Riscaldamento generale ( preatletici ed allungamento ) effettuato con o senza attrezzo ( pallone)
•Esercizi di tecnica individuale
•Giochi di preparazione
•Gioco ( partita con regole )
•Esercizi di defaticamento e rilassamento finale
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STRUMENTI OPERATIVI E AMBITI DI LAVORO
Le lezioni sono sempre state svolte presso la palestra dell' Istituto "E. Fermi" di Alessandria
utilizzando tutte le attrezzature sportive disponibili
MODALITA' E STRUMENTI UTILIZZATI PER LA VERIFICA
Il momento della verifica è sempre stato affrontato nell'ambito di situazioni ludico-motorie individuali
e di gruppo attraverso prove oggettive ( combinazioni a corpo libero, circuiti, partite ecc. ) e tests
codificati
CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione è stata effettuata in base a:
•Frequenza alle lezioni e partecipazione attiva sul piano motorio
•Continuità nell'impegno e nell'interesse dimostrato per la materia
•Incremento delle capacità acquisite rispetto ai livelli di partenza
•Partecipazione a progetti di attività motoria e sportiva per la scuola
•Capacità di organizzazione di tornei sportivi interni di classe e di istituto anche con mansioni di
arbitraggio
ATTIVITA' DI RECUPERO
Le attività di recupero sono state svolte durante l'orario curricolare suddividendo il gruppo classe in
piccoli gruppi e diversificando il livello delle consegne e delle richieste.
ATTIVITA' PLURIDISCIPLINARI
ATTIVITA' DI PREPARAZIONE ALLA TERZA PROVA
Due simulazioni terza prova e relativa valutazione con l’utilizzo di relativa griglia
ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI
Per l'intero anno scolastico i contenuti dei diversi moduli sono stati presentati in unità di lavoro di due
ore di lezione ciascuna organizzati come segue:
•Fase di messa in movimento dell'organismo ( fase di avviamento motorio) realizzata attraverso
esercitazioni a corpo libero ad impatto progressivo
•Fase di consapevolezza della motricità attraverso la stimolazione delle qualità fisiche per il
miglioramento delle competenze motorie realizzata attraverso esercitazioni a corpo libero individuali e
in piccoli gruppi, a carico naturale e con piccoli sovraccarichi, per i diversi distretti muscolari
dell'organismo
•Fase ludico-motoria che caratterizza la parte centrale di ciascuna unità didattica e che si concretizza
attraverso la realizzazione di partite, gare sportive, mini tornei
•Fase di defaticamento motorio e di rilassamento finale
•Teoria delle caratteristiche e dei regolamenti delle diverse attività sportive praticate.
39
DISCIPLINA: RELIGIONE
DOCENTE: Prof.ssa VIOTTO CRISTINA
N° ore settimanali :
N° ore previste:
N° ore svolte:
1 ore
33 ore
27 ore
La classe, composta da 11 alunni, presenta nel complesso buone disponibilità all’ascolto e buone
capacità di partecipazione. In alcuni si nota una certa difficoltà nel rielaborare in modo autonomo il
dato acquisito e nell’utilizzare il linguaggio specifico della disciplina. Ottimo l’interesse.
OBIETTIVI DISCIPLINARI
Come obiettivi disciplinari l’IRC si è proposto di:
• stimolare la consapevolezza della dimensione religiosa insita nelle culture umane, per mezzo
della conoscenza di elementi esemplari di essa;
• promuovere la conoscenza della natura universale di questa dimensione come precondizione
dell’incontro rispettoso con la diversità religiosa degli uomini;
• evidenziare e spiegare la specificità della confessione cattolica, favorendo la riflessione e la
presa di coscienza della propria personale esperienza religiosa.
METODOLOGIE E STRATEGIE DIDATTICHE
Il metodo di insegnamento privilegiato è stato quello esperienziale-induttivo che coinvolge e
stimola gli studenti ad un approfondimento attivo e significativo, aperto alla ricerca e al confronto.
A tal scopo si è utilizzato soprattutto il lavoro di gruppo e il confronto delle idee emerse. Come
criterio metodologico fondamentale si è assunto il principio della correlazione che contribuisce
all’educazione della persona, aiutando l’apprendimento e la rielaborazione personale dei contenuti
culturali proposti. Per questo si è favorito il rapporto tra le esperienze formative del soggetto e la
conoscenza della religione cristiana cattolica, considerata nelle sue più significative espressioni
culturali.
MODULO N. 1 “Le domande di senso religioso”
Conoscenze:
Le esigenze della persona tra il desiderio di infinito e i limiti umani
Competenze:
Individuare le principali risposte date sul senso della vita e riconoscere la religiosità come
caratteristica della persona umana
Capacità:
Imparare a confrontare la propria opinione con quella degli altri con rispetto e pertinenza.
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METODOLOGIA
• Esperienziale - induttiva
• Lavoro di gruppo
• Principio della correlazione
STRUMENTI OPERATIVI
• Libro di testo
• Bibbia
• Lavagna
• Documenti ecclesiali e storico culturali
• Materiale multimediale
Tipologie e numero di verifiche:
• Interventi spontanei degli studenti
• Interrogazioni orali
MODULO N. 2 “La morale Biblico-Cristiana”
Conoscenze:
Conoscere l’originalità della legge morale cristiana
Competenze:
Leggere e comprendere alcuni passi della Gaudium et Spes
Capacità:
Imparare a comprendere la propria opinione con i compagni in modo rispettoso
METODOLOGIA
• Esperienziale - induttiva
• Lavoro di gruppo
• Principio della correlazione
STRUMENTI OPERATIVI
• Libro di testo
• Bibbia
• Lavagna
• Documenti ecclesiali e storico culturali
Tipologie e numero di verifiche:
• Interventi spontanei degli studenti
• Interrogazioni orale
41
MODULO N. 3 “L’etica delle relazioni”
Conoscenze:
Il rapporto con se stessi, con gli altri e il rapporto uomo-donna.
Competenze:
Conoscere i modelli storici del concetto di uomo e assumere responsabilmente la propria
corporeità
Capacità:
Dialogare in modo rispettoso e accettare l’opinione degli altri
METODOLOGIA
• Esperienziale - induttiva
• Lavoro di gruppo
• Principio della correlazione
STRUMENTI OPERATIVI
• Libro di testo
• Bibbia
• Lavagna
• Documenti ecclesiali e storico culturali
Tipologie e numero di verifiche:
• Interventi spontanei degli studenti
• Interrogazioni orali
MODULO N. 4 “L’etica della solidarietà”
Conoscenze:
La solidarietà con le altre religioni
Competenze:
La teologia monastica, scolastica ed ortodossa
Capacità:
Dialogare in modo rispettoso e accettare l’opinione degli altri
METODOLOGIA
• Esperienziale - induttiva
• Lavoro di gruppo
• Principio della correlazione
STRUMENTI OPERATIVI
• Libro di testo
• Bibbia
• Lavagna
• Documenti ecclesiali e storico culturali
Tipologie e numero di verifiche:
• Interventi spontanei degli studenti
• Interrogazioni orali
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STAGES 2013 (alternanza scuola-lavoro)
Contenuti disciplinari della classe IV
Gli obiettivi generali perseguiti nelle ore di stage sono i seguenti:
Prendere contatto con esperti del settore
Programmare un piano di lavoro con scelte opportune di materiali e metodologie
Rispettare i tempi di lavoro
Integrare conoscenze teoriche e pratiche
Contenuti disciplinari della classe
Modulo di lavoro
Esecuzione di modelli base (gonne, abiti fantasia, corpetti, pantaloni)
Sviluppo manuale di capi di abbigliamento
Rifiniture e stiro
Riparazioni su capi di abbigliamento
Inserimento di accessori (perline, palette, zip, bottoni ecc.)
Realizzazione di capi di corsetteria
Obiettivi raggiunti
Gli obiettivi raggiunti nell’arco dell’ anno sono complessivamente buoni: gli allievi hanno potenziato
l’interesse per le discipline professionali maturando una nuova consapevolezza dell’indirizzo
professionale del proprio corso di studi. Gli allievi hanno affrontato lo stage nel quarto anno con un
monte ore totale di 132 ore. Nella maggior parte dei casi, con interesse per le mansioni da affrontare e
per le relazioni interpersonali con cui misurarsi. Tutte le situazioni di inserimento, avvenute in aziende
molto diversificate tra loro, dallo studio stilistico alla produzione di corsetteria, hanno avuto
valutazioni positive sia per gli obiettivi trasversali sia per quelli professionali. Gli allievi, affiancati dal
tutor aziendale ed inseriti in reparto in modo operativo, hanno acquisito consapevolezza delle proprie
attitudini professionali, mettendo a frutto i saperi acquisiti in classe. Nella fase di valutazione dello
stage, i tutor aziendali si sono espressi con giudizi positivi, sia rispetto ai saperi professionali e al
saper fare, sia rispetto alle caratteristiche personali relative al saper essere.
43
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
MATERIA
DOCENTE
FIRMA
Italiano
Luigia ALFERANO
.………………...………
Storia
Luigia ALFERANO
…………………………
Matematica
Ebe BECHELLI
…………………………
Lingua Inglese
Marina REPETTO
…………………………
Disegno Professionale
Emiliano ALFIERI
………………………….
Storia dell’arte e del costume
Gabriella D’ESPOSITO
…………………….……
Tecniche del settore
Elena PORCELLI
………………………….
Educazione fisica
Simonetta CANEGALE
…………………………
Religione
Cristina VIOTTO
…………………………
PRESA VISIONE E ACCETTAZIONE DEL DOCUMENTO
La Rappresentante delle alunne della classe V MODA
Fabiana IACULLI
…………………………
Giulia
…………………………
SIRONI
Alessandria, 15 maggio 2014
44
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
ISTITUTO TECNICO SETTORE TECNOLOGICO
COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO
“Pier Luigi Nervi”
Spalto Borgoglio n. 77
15121 Alessandria
“ NERVI – FERMI “
Sede amministrativa
Via A. Morbelli n. 33 - 15121 Alessandria
C.F. 96051850061
Email:[email protected]
PEC:[email protected]
Tel. 0131 252558 Fax 0131 231875 Sito web
www.iisnervifermi.it
ISTITUTO PROFESSIONALE
INDUSTRIA E ARTIGIANATO
“Enrico Fermi”
Via A. Morbelli n. 33
15121 Alessandria
Anno Scolastico 2013/2014
APPENDICE
1.
PROPOSTA DI GRIGLIA DI VALUTAZIONE DI ITALIANO
2. PROPOSTA DI GRIGLIA DI VALUTAZIONE DI DISEGNO PROFESSIONALE
3. ESEMPI DI TERZA PROVA E PROPOSTA DI GRIGLIA DI VALUTAZIONE
4. PROPOSTA DI GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER IL COLLOQUIO
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I.I.S. NERVI-FERMI - ALESSANDRIA
Griglie di valutazione della prima prova scritta - ITALIANO
Candidato : ___________________________________Tipologia: ______________________
Indicatori
Attinenza alla
tipologia prescelta
Punteggio
massimo
3
Contenuto.
4
Svolgimento
3
Esposizione
5
Livelli
di valore
scarso
parziale
completo
Punti
1
2
3
Modesto/parzialmente
aderente alla traccia
Superficiale/semplice
Pertinente
1
Approfondito/con
validi apporti
personali
Incoerente/disorganico
Con qualche
incongruenza
Ben articolato
4
Molto scorretta
Scorretta ed impropria
Con qualche errore ed
improprietà
1
2
3
Corretta ma semplice
4
5
Punteggio
attribuito
2
3
1
2
3
Corretta ed efficace
TOTALE
46
I.I.S. NERVI-FERMI - ALESSANDRIA
Griglia di valutazione della seconda prova scritta - Disegno :
47
SIMULAZIONE TERZA PROVA
Nel corso dell’anno, sono state affrontate dalla classe, per le discipline di Educazione fisica,
Matematica, Storia dell’arte e del costume e Tecniche di settore due simulazioni .
Tipologia della prova:
due quesiti a risposta singola (tipologia B)
tre a risposta multipla (tipologia C) .
Durata della prova due ore.
Vengono di seguito riportate le prove proposte agli alunni.
Segue la griglia di valutazione utilizzata.
48
Simulazione terza prova
del 22/03/2014
Materie coinvolte
Educazione fisica
Matematica
Storia dell’arte e del costume
Tecniche di settore
49
CANDIDATO/A ___________________________
III PROVA SCRITTA
MATERIA : Educazione fisica
Il candidato risponda senza superare le righe assegnate per ciascun quesito.
Formule e disegni non vengono considerati nel conteggio righe
e possono essere scritte anche sul retro di questo foglio
1) Elenca le principali regole del gioco della Pallavolo
1) ____________________________________________________________________________
2) ____________________________________________________________________________
3) ____________________________________________________________________________
4) ____________________________________________________________________________
5) ____________________________________________________________________________
6) ____________________________________________________________________________
7) ____________________________________________________________________________
8) ____________________________________________________________________________
9) ____________________________________________________________________________
10) ____________________________________________________________________________
2) Enuncia i principali benefici dell’attività fisica sull’apparato cardiovascolare
________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
50
a) Come l’attività motoria influenza lo sviluppo della muscolatura?
Diminuisce la sezione trasversale totale
Aumenta la capacità di sostenere sforzi prolungati
Decrementa i legami fosforici ricchi di energia
Inibisce lo smaltimento dell’acido lattico
b) Come è considerato nella Pallavolo il palleggio?
Un fondamentale di attacco
Un fondamentale di difesa
Un fondamentale di costruzione
Un passaggio qualsiasi
c) Che cosa si intende con l’affermazione:”Lo sport determina una miglior economia
respiratoria.”?
Abbassa la frequenza respiratoria
Aumenta la frequenza respiratoria
Diminuisce la capacità di trasporto dell’ossigeno nel sangue
Diminuisce l’utilizzo di ossigeno nei tessuti
51
CANDIDATO/A ____________________________
III
PROVA SCRITTA - MATERIA : Matematica
E’consentito l’uso della calcolatrice non programmabile
1) Data la funzione
a)Classificare:______________________________________________________________________
b)Dominio:_________________________________________________________________________
c)Limiti agli estremi del dominio: _______________________________________________________
__________________________________________________________________________________
d) Intersezioni con gli assi:____________________________________________________________
e) Positività: _______________________________________________________________________
f) Negatività:_______________________________________________________________________
g) Crescenza:_______________________________________________________________________
h) Decrescenza:_____________________________________________________________________
i) Massimi :________________________________________________________________________
l) Minimi: _________________________________________________________________________
m) Flessi:__________________________________________________________________________
n) Asintoti:_________________________________________________________________________
o) Rappresentare
52
2) Calcolare il limite
motivando la risposta
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
3) Data la funzione
il suo dominio è:
(-∞,+∞)
(-∞,-3) ∪ (-3,3) ∪ (3,+∞)
(-∞,-3) ∪ (3,+∞)
(-∞,5) ∪ (5,+∞)
4) Considerando il grafico dell’esercizio 1) il
e il
tendono rispettivamente a:
-∞,-∞
-∞,+∞
+∞,-∞
+∞,+∞
5) Dato
la funzione y =
ha un
asintoto orizzontale
asintoto verticale
asintoto obliquo
asintoto orizzontale e verticale
53
SIMULAZIONE TERZA PROVA D’ESAME
(Tipologia B-C)
Storia dell’arte e del costume
NOME:
CLASSE: V Operatore Moda
DATA:
TIPOLOGIA B): Il candidato risponda ai seguenti quesiti (ciascuna risposta dovrà essere contenuta
nel limite massimo di 5 righe).
1. Indica cosa si intende per “Espressionismo” e in cosa diverge dall’Impressionismo.
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
2. Descrivi la celebre opera di U. Boccioni “Materia” indicando come gli elementi formali e
coloristici traducono il tema rappresentato.
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
54
TIPOLOGIA C): Il candidato risponda ai seguenti quesiti:
1.Il cosiddetto “periodo blu” della produzione pittorica di P. Picasso:
a) ha inizio nel 1901, all’epoca del secondo soggiorno parigino dell’artista
b) ha inizio nel 1904, quando si conclude la stagione del cosiddetto “periodo rosa”
c) coincide con la realizzazione del celebre dipinto “Le demoiselles d’Avignon” nel 1907
d) ha inizio nel 1909 e precede il cosiddetto “periodo rosa”
2. Con il termine “manteau de voiture” nella moda femminile Belle Epoque si intendeva:
a) un elegante mantello da sera
b) un mantello impreziosito da pizzi e ricami
c) un soprabito da automobile
d) una camicia a volant
3. Con il termine “jupe coulotte” nella moda femminile anni ’10 si indicava:
a) un paio di pantaloni aderenti
b) un paio di pantaloni stile militare
c) un paio di pantaloni da golf
d) un paio di pantaloni da harem
55
Cadidato/a ________________________________________
III
PROVA SCRITTA - MATERIA : Tecniche di settore
1.
Quanti sono gli spostamenti di pince? Descrivili tutti in modo accurato.
__________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
2.
Quali misure occorrono per costruire la base abiti?
__________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________
3.
Cosa si intende per drappeggio?
o
Uno spostamento di pince.
o
Un taglio che viene interamente cucito e crea motivo.
o
Una piega localizzata che crea motivo.
o
Una piega combaciata che crea motivo.
4.
Quali sono le caratteristiche della manica a raglan?
o
Avere il giromanica, essere un unico pezzo col telino, presentare una cucitura nel sottomanica.
o
Essere un unico pezzo col telino, presentare una cucitura nel sottomanica, avere un tassello.
o
Avere una cucitura a mezzo giro sotto l’ascella, avere un taglio da giromanica a collo, avere poca
aderenza.
o
collo
Non avere il giromanica, avere una cucitura a mezzo giro sotto l’ascella, avere un taglio da giromanica a
5.
A cosa serve il D.F. (drittofilo)?
o
Per posizionare il modello sul tessuto parallelo ai fili di trama e ordito.
o
Per tagliare in modo corretto il tessuto prima di confezionarlo.
o
Per posizionare il modello su tessuto parallelo ai fili di ordito e alla cimosa.
o
Per posizionare il modello sul tessuto parallelo ai fili di ordito e quindi di trama per tagliare in modo
corretto lasciando un margine di cucitura di 2cm.
56
Simulazione terza prova
del 06/05/2014
Materie coinvolte
Educazione fisica
Matematica
Storia dell’arte e del costume
Tecnica di settore
57
CANDIDATO/A
___________________________
III
PROVA SCRITTA
MATERIA : Educazione fisica
Il candidato risponda senza superare le righe assegnate per ciascun quesito.
Formule e disegni non vengono considerati nel conteggio righe
e possono essere scritte anche sul retro di questo foglio
1) Elenca le principali regole del gioco del Tennis
1) _______________________________________________________________________________
2) _______________________________________________________________________________
3) _______________________________________________________________________________
4) _______________________________________________________________________________
5) _______________________________________________________________________________
6) _______________________________________________________________________________
7) _______________________________________________________________________________
8) _______________________________________________________________________________
9) _______________________________________________________________________________
10) _______________________________________________________________________________
2) Enuncia i principali benefici dell’attività fisica sull’apparato osteo-legamentoso
________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
58
a) Come l’attività motoria influenza lo sviluppo delle capacità coordinative?
Diminuisce la difficoltà di effettuare gesti motori
Aumenta la capacità di realizzare gesti motori complessi
Aumenta la capacità di resistere a sforzi prolungati nel tempo
Decrementa l’accumulo dell’acido lattico
b) Come è considerato nella Pallavolo il muro?
Un fondamentale di attacco
Un fondamentale di difesa
Un fondamentale di costruzione
Un passaggio qualsiasi
c) Quanto vale un tiro a canestro realizzato nel Basket ?
Un punto
Due punti
Tre punti
Uno, due, tre, dipende
59
CANDIDATO/A ____________________________
III
PROVA SCRITTA - MATERIA : Matematica
E’consentito l’uso della calcolatrice non programmabile
1) Data la funzione
a) Classificare:
____________________________________________________________
b) Dominio:
____________________________________________________________
c) Limiti agli estremi del dominio________________________________________________
___________________________________________________________________________
d) Intersezioni con gli assi ______________________________________________________
e) Positività:
____________________________________________________________
f) Negatività:
____________________________________________________________
g) Crescenza:
____________________________________________________________
h) Decrescenza: ____________________________________________________________
i) Massimi :
____________________________________________________________
l) Minimi:
____________________________________________________________
m) Flessi:
____________________________________________________________
n) Asintoti:
____________________________________________________________
o) rappresentare
2) Determinare i punti di massimo o minimo della funzione
motivando la risposta
__________________________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________________
60
3) Data la funzione
il suo dominio è:
(-∞,+∞)
(-∞,-5) ∪ [5,+∞)
(-∞,-5) ∪ (5,+∞)
∅
4) Considerando il grafico dell’esercizio 1) il
-∞,-∞
e il
tendono rispettivamente a:
-∞,+∞
+∞,-∞
+∞,+∞
5) Data la funzione
2
la sua derivata seconda vale:
6x
0
61
SIMULAZIONE TERZA PROVA D’ESAME
(Tipologia B-C)
Storia dell’arte e del costume
NOME:
CLASSE: V Operatore Moda
DATA:
TIPOLOGIA B): Il candidato risponda ai seguenti quesiti (ciascuna risposta dovrà essere contenuta
nel limite massimo di 5 righe).
1. Descrivi l’abbigliamento femminile anni ’20.
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
2. Presenta l’opera di V. Kandinskij “Primo acquerello astratto” evidenziando lo sviluppo della
sua ricerca astrattista.
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
62
TIPOLOGIA C): Il candidato risponda ai seguenti quesiti:
1. Dal punto di vista compositivo nell’opera “GUERNICA”:
a) la distribuzione delle figure e degli oggetti è simbolicamente caotica e priva di ogni logica
b) i piani sono incastrati l’uno nell’altro, secondo un principio ancora cubista
c) le figure si concentrano verso i lati, mentre al centro risalta, simbolicamente, l’unica fonte luminosa
d) la tripartizione verticale rinnega il modello dei trittici religiosi medievali
2. La pittura metafisica:
a) opera uno straniamento sul piano del soggetto e della logica tradizionale
b) recupera modelli iconografici antichi con l’obiettivo di riproporre nel presente i valori classici e
rinascimentali di armonia, compostezza e proporzione
c) condivide con il Cubismo la propensione alla sperimentazione sul piano delle tecniche e dei
materiali
d) condivide con il Futurismo l’interesse per il movimento, soggetto prediletto e fulcro delle scelte
stilistiche
3. Alcuni critici considerano l’opera “La libertà guida il popolo” il primo dipinto politico nella
storia della pittura moderna:
a) in realtà, il dipinto è stato eseguito per assecondare l’ambiente intellettuale in cui Delacroix
ricercava un definitivo riconoscimento
b) l’artista, pur avendo idee politiche conservatrici, condivide l’idealità dell’artista romantico, che in
nome della libertà sente di dover essere protagonista degli eventi
c) l’opera, infatti, si basa su una scrupolosa documentazione storica, tanto da essere utilizzata come
riferimento per la ricostruzione anche topografica di Parigi
d) in realtà il dipinto, dichiaratamente allegorico, si mostra più come un esercizio stilistico e
intellettuale che come una testimonianza attendibile agli eventi
63
Cadidato/a ________________________________________
III
PROVA SCRITTA - MATERIA : Tecniche di settore
Quanti sono gli spostamenti di pince? Descrivili tutti in modo accurato.
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
2.
Qual è la differenza tra una manica a raglan, a giro e a kimono?
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
3.
o
o
o
o
A cosa servono le pince?
A creare delle fantasie di taglio.
A far aderire un capo sul corpo.
A creare drappeggi localizzati.
Ad avere una linea guida per poter imbastire i tagli.
4.
Quali sono le caratteristiche della manica a raglan?
o
Avere il giromanica, essere un unico pezzo col telino, presentare una cucitura nel sottomanica.
o
Essere un unico pezzo col telino, presentare una cucitura nel sottomanica, avere un tassello.
o
Avere una cucitura a mezzo giro sotto l’ascella, avere un taglio da giromanica a collo, avere
poca aderenza.
o
Non avere il giromanica, avere una cucitura a mezzo giro sotto l’ascella, avere un taglio da
giromanica a collo.
5.
A cosa serve il “tassello” nella manica a kimono?
o
Per creare un motivo fantasia.
o
Per tagliare in modo corretto il tessuto prima di confezionarlo.
o
Per donare la giusta ampiezza alla manica così da poter indossare il capo. Senza di esso risulta
impossibile indossare una giacca con un kimono aderente.
o
Per evidenziare il giromanica.
64
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
“ NERVI – FERMI “
ISTITUTO TECNICO SETTORE TECNOLOGICO
COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO
ISTITUTO PROFESSIONALE
INDUSTRIA E ARTIGIANATO
Sede amministrativa
Via A. Morbelli n. 33 - 15121 Alessandria
C.F. 96051850061
Email:[email protected]
PEC:[email protected]
Tel. 0131 252558 Fax 0131 231875 Sito web
www.iisnervifermi.it
“Pier Luigi Nervi”
Spalto Borgoglio n. 77
15121 Alessandria
“Enrico Fermi”
Via A. Morbelli n. 33
15121 Alessandria
COMMISSIONE PER GLI ESAMI PRELIMINARI
Candidato/a ........................................................................................... Classe 5^ MODA
Tipologia della prova: due quesiti a risposta singola (tipologia B) e tre a risposta multipla (tipologia C) :
11) due domande (tipologia B) per ciascuna delle materie scelte dalla commissione; a ciascuna risposta viene
attribuito un punteggio massimo di 4,5 punti (secondo la griglia di seguito riportata):
griglia di valutazione per quesiti a risposta singola (tipologia B)
mancata risposta o risposta completamente errata
Punti 0
risposta molto incompleta e/o con gravi errori
Punti 1
risposta incompleta e/o con errori
Punti 2
risposta completa - o quasi - con qualche imprecisione (lieve errore) o
eccessivamente sintetica
Punti 3
risposta completa senza imprecisioni, ma non del tutto adeguata
nella forma o nell’uso dei termini specifici della disciplina
Punti 4
risposta completa - o quasi - senza imprecisioni e adeguata
nella forma e nell’uso dei termini specifici della disciplina
Punti 4,5
12) tre domande (tipologia C) per ciascuna delle materie scelte dalla commissione; a ciascuna risposta viene
attribuito un punteggio massimo di 2 punti (secondo la griglia di seguito riportata):
griglia di valutazione per quesiti a risposta multipla (tipologia C)
- mancata risposta o risposta completamente errata
Punti 0
- risposta corretta
Punti 2
Secondo la griglia di seguito riportata si otterrà un totale di 15 punti per ciascuna materia; la valutazione
complessiva della prova risulterà dalla media dei punteggi delle singole discipline.
Materia
Tecniche di
settore
Storia
dell’Arte e
del Costume
Educazione
fisica
Matematica
Punti
1^ risposta
Punti
2^ risposta
Punti
3^ risposta
Punti
4^ risposta
Punti
5^ risposta
TOTALE
Totale per
materia
………...
Media in quindicesimi : …… / 15
Certificazione Qualità
United Registrar of
System
Mod.22-PQ02 - Rev. 03
Accreditamento Regionale
Formazione e Orientamento
Mod. 29/C - Rev. 03
65
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “NERVI-FERMI”
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
ESAME DI STATO 2013-2014
PUNTEGGIO
CRITERI
PARZIALE
1
Esposizione
2
3
4
5
Limitata da
errori
grammaticali
e sintattici
Scarse
conoscenze
Povera e talvolta
imprecisa
Buona ma povera
nell’uso di lessico
disciplinare
specifico
Sufficienti
conoscenze;
qualche difficoltà
nel fare
collegamenti
Fluida e
lessicalmente ricca
Insufficiente
anche a
livello
mnemonico
Contenuti appresi
parzialmente e
mnemonicamente
Raggiunti gli
obiettivi minimi,
nessun
approfondimento
Discreta
padronanza dei
contenuti; solo
approfondimenti
elementari
Incapacità
nell’effettuare
collegamenti
e
nell’esprimere
giudizi critici
Difficoltà nei
collegamenti
e
nell’esprimere
giudizi critici
Effettua
collegamenti più
immediati ed
esprime parziali
giudizi
Effettua
collegamenti in
autonomia con
qualche incertezza
Assente
Non
pertinente
Poco
significativa
Sa effettuare i
collegamenti
richiesti ed
esprime giudizi
critici su
sollecitazione
dell’insegnante
Significativa
Scorretta
a
b
c
d
e
Conoscenza dei
contenuti
del’argomento
scelto
Utilizzazione
delle conoscenze
acquisite e
approfondimento
dei vari
argomenti
Rielaborazione
degli argomenti
attraverso
collegamenti
pluridisciplinari e
capacità critiche
Elaborazione
personale e
creativa
Allievo/a:
Parziali
conoscenze
Classe:
Discrete
conoscenze,qualche
difficoltà a fornire
collegamenti
6
7
Buone le
conoscenze;
effettua
collegamenti
basilari ma
pertinenti
Buona padronanza
dei contenuti.
Alcuni
approfondimenti
Capacità ad
effettuare
collegamenti
più
complessi
motivandoli
Completa ed
approfondita
Effettua
collegamenti ed
esprime giudizi
critici
autonomamente
Ricca ed originale
PUNTEGGIO TOTALE
Data:
66
67