ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE ISTITUTO TECNICO SETTORE TECNOLOGICO COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO “Pier Luigi Nervi” Spalto Borgoglio n. 77 15121 Alessandria “ NERVI – FERMI “ Sede amministrativa ISTITUTO PROFESSIONALE INDUSTRIA E ARTIGIANATO Via A. Morbelli n. 33 - 15121 Alessandria C.F. 96051850061 Email:[email protected] PEC:[email protected] Tel. 0131 252558 Fax 0131 231875 Sito web www.iisnervifermi.it “Enrico Fermi” Via A. Morbelli n. 33 15121 Alessandria ESAME DI STATO CONCLUSIVO Anno scolastico 2013/2014 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Formulato ai sensi dell’O.M. N. 37 del 19/05/2014 CLASSE V MODA INDIRIZZO TECNICO DELL’ABBIGLIAMENTO E DELLA MODA Certificazione Qualità United Registrar of System Cert. No. 11743/2004 Accreditamento Regionale Formazione e Orientamento Cert. del 23/03/2006 1 PARTE PRIMA L'Istituto di Istruzione Superiore "Nervi-Fermi" nasce il 1° Settembre dell’anno scolastico 2012-13, costituito da: •sezione associata I.P.S.I.A. "E. • sezione associata I.T.G. "P.L. Nervi” di Alessandria. Fermi" di Alessandria; L'Istituto Tecnico per Geometri "Pier Luigi Nervi" vanta un'esperienza secolare avendo convissuto, fin dalla sua fondazione, con l'Istituto Tecnico Commerciale "L. da Vinci". L'Istituto sorse negli anni 1877 e 1878 con una struttura propria, ma già 20 anni prima, nel 1857, erano state poste - da parte del Comune - le premesse per la sua istituzione con l'avvio della "Scuola Tecnica", poi parificata a scuola di Stato nel 1864 per volontà dell'alessandrino Urbano Rattazzi. Lo sviluppo eccezionale dell'Istituto determinò la necessità di separare i due indirizzi (Ragionieri e Geometri) per renderli più agili e più consoni ai tempi moderni, così con l'anno scolastico 1980-81 l'Istituto Tecnico per Geometri acquista una sua completa autonomia e nel 1982 viene intitolato al maestro dell'architettura moderna Pier Luigi Nervi. In questo ventennio di vita autonoma l'Istituto "Nervi" si è dotato di attrezzature adeguate alle esigenze di oggi e alle prospettive future ed ha curato nei giovani una formazione umana e generale a interpretazione e coronamento della specializzazione. Pur con le immaginabili difficoltà che derivano soprattutto dal ritardo della riforma dell'Istruzione Secondaria Superiore, l'Istituto ha sempre posto molta attenzione ai problemi dell'allievo che proviene dalla scuola media, tenendo presente che l'obiettivo finale è quello di portarlo ad una maturazione tecnica flessibile, aperta a nuove conoscenze ed ulteriori approfondimenti e capace di rapportarsi sia al mondo del lavoro sia a quello universitario. L'I.P.S.I.A. "E. Fermi" opera sul territorio da oltre trent'anni. Dagli anni sessanta, quando ebbe origine con un ciclo triennale caratterizzato da un rapido accesso al mondo del lavoro e da un significativo peso dell'attività di addestramento ad oggi, l'I.P.S.I.A. "E. Fermi" ha seguito la mutevole realtà del sistema socio - produttivo e l'evoluzione della domanda di professionalità. Ha subito variazioni nel tempo a livello di sede, di indirizzi di studio e di consistenza numerica di allievi; il nuovo ordinamento relativo alla qualifica (D.M. 24 aprile 1992) e al biennio postqualifica (D.M. 15 aprile 1994) hanno apportato all'Istituto innovazioni profonde, orientate al superamento del semplice addestramento ripetitivo per l'acquisizione di una dimensione polivalente delle professionalità, coerentemente con le nuove esigenze del mondo produttivo: da qui le innovazioni metodologico-didattiche, di ordinamento e di struttura introdotte negli ultimi anni. 2 IDENTITA’ DELL’ISTITUTO, RISORSE, CARATTERISTICHE DELL’OFFERTA FORMATIVA dell’I.P.S.I.A. FERMI La scuola opera sul territorio dal 1962. Dagli anni sessanta, quando ebbe origine con un ciclo triennale caratterizzato da un rapido accesso al mondo del lavoro e da un significativo peso dell’attività di addestramento ad oggi, l’Istituto “E.Fermi” ha adeguato l’Offerta Formativa alla mutevole realtà del sistema socio- produttivo e l’evoluzione della domanda di professionalità. Ha subito variazioni nel tempo a livello di sede ( attualmente dispone di una sede centrale e di una sezione associata in Acqui Terme), di indirizzi di studio e di consistenza di numero di allievi (nell’anno scolastico 1996/97 si è aggiunto il corso per odontotecnici, pareggiato dall’a.s. 1988/89; dall’anno scolastico 2006/2007 il corso Tecnico dell’abbigliamento e della Moda) . Il nuovo ordinamento relativo alla qualifica (D.M. 24 aprile 1992) e al biennio post-qualifica ( D.M. 15 aprile 1994 ) ha apportato nell’Istituto innovazioni profonde, orientate al superamento del semplice addestramento ripetitivo per l’acquisizione di una dimensione polivalente delle professionalità, coerentemente con le nuove esigenze del mondo produttivo, (da qui le innovazioni metodologicodidattiche, di ordinamento e struttura introdotte negli ultimi anni) offrendo opportunità formative ispirate al raccordo tra scuola, territorio, mondo del lavoro. L’evoluzione storica dell’Istituto è stata ricostruita ed ha visibilità grazie al riordino dell’ARCHIVIO STORICO e del MUSEO DELLE RISORSE STRUMENTALI STORICHE dell’Istituto. I corsi funzionanti nell’Istituto trovano riscontro nelle esigenze proprie della struttura industriale ed artigianale della provincia di Alessandria, caratterizzata da un quadro produttivo, salvo poche eccezioni, privo di industrie di grosse dimensioni, ma molto disseminato sul territorio in un tessuto di piccole e medie aziende. L’apparato produttivo opera nel campo meccanico ed elettrico, con una notevole incidenza del settore energetico; la produzione industriale ed artigianale è molto differenziata per tipologie merceologiche. Al fine di consentire agli allievi il consolidamento delle conoscenze e competenze tecniche per una futura crescita culturale, professionale e di specializzazione tecnologica, l’Istituto ha progettato negli anni scorsi un’integrazione del curricolo mediante la certificazione di competenze professionali in campo elettronico, sistemi di comando e controllo programmato, con particolare riguardo all’AUTOTRONICA (gestione elettronica dell’auto), alla HOME AUTOMATION (DOMOTICA) e alle energie alternative con particolare attenzione al FOTOVOLTAICO. Dall’a.s. 2006/2007 è altresì avviato il nuovo indirizzo “OPERATORE MODA” (triennale) con possibilità di Diploma statale di “TECNICO DELL’ABBIGLIAMENTO E DELLA MODA” (quinquennale) L’OFFERTA FORMATIVA del FERMI si articola in un’AREA DI ISTRUZIONE GENERALE, comune a tutti i percorsi, che ha l’obiettivo di fornire la preparazione di base e in un’AREA DI INDIRIZZO,presente già nel primo Biennio, che consente l’acquisizione delle competenze specifiche di settore attraverso l’utilizzo di metodologie laboratoriali funzionali a reali situazioni di lavoro. 3 L’Istituto collabora con partner di prestigio: LA PROVINCIA di Alessandria-Assessorato all’Istruzione-Formazione-Lavoro con il Progetto Europeo Leonardo da Vinci-TOI-2008 attualmente in corso d’opera e che terminerà nel settembre 2010 L’ANTLO per le attività dell’indirizzo odontotecnico ASL 20 di Alessandria (Progetto Protesi sociale-Sorridere prego) Questo è il profilo del Professionale, che è stato il più importante canale di mobilità culturale e sociale della scuola italiana, delineato anche dalla Riforma della secondaria superiore che interesserà le prime classi dell’Istituto nel prossimo anno scolastico, ovvero quello di una scuola che consente ai suoi studenti di sviluppare “saperi e competenze necessari ad assumere ruoli tecnici operativi nei settori produttivi e di servizio di riferimento”, in linea con il nuovo modello europeo delle qualifiche, al fine di favorire i passaggi tra i sistemi di istruzione, formazione e lavoro e la mobilità dei lavoratori a livello europeo (Obiettivi di Lisbona) ************ TECNICO DELL’ABBIGLIAMENTO E DELLA MODA PROFILO PROFESSIONALE Il profilo professionale del tecnico dell’abbigliamento e della moda deve essere in grado di svolgere la propria attività nella ideazione e creazione di capi d’abbigliamento. Il tecnico dell’abbigliamento deve possedere, al termine del corso di studi, le seguenti caratteristiche: solida cultura tecnico-progettuale di base abilità professionale di base disponibilità ad essere flessibile saper ragionare nei diversificati e mutevoli contesti aziendali La cultura tecnico-progettuale di base verte sulle seguenti conoscenze: conoscenza del ciclo completo di lavorazione e di organizzazione aziendale, dei materiali e della tipologia delle attrezzature conoscenza dei principi fondamentali della strumentazione computerizzata consapevolezza di potersi avvalere di soluzioni funzionali nelle varie fasi del lavoro Le abilità professionali di base consistono nelle seguenti capacità: saper interpretare le richieste del sistema moda saper scegliere e gestire le informazioni, individuandone le priorità nell’ambito del processo produttivo conoscere e utilizzare i meccanismi e i codici della comunicazione aziendale e del mercato saper ricercare soluzioni funzionali nelle varie fasi del lavoro La flessibilità implica la capacità di: utilizzare le conoscenze in proprio possesso al fine di potersi rapidamente inserire in un particolare ambiente di lavoro impegnarsi per apprendere, anche mediante l’uso di materiali specifici, l’uso di una nuova apparecchiatura Il saper ragionare nei diversificati e mutevoli contesti aziendali implica: avere capacità progettuali che consentono di operare, sia autonomamente sia in equipe essere in grado di elaborare gli aspetti tecnici, produttivi e comunicazionali richiesti dalle differenti realtà aziendale 4 QUADRO ORARIO QUINQUENNALE MATERIE DELLE CLASSI QUARTA E QUINTA E TEMPI COMPLESSIVI DELL’ITER FORMATIVO TEMPI COMPLESSIVI DELL’ITER FORMATIVO AREA COMUNE Valutazioni Cl IV Cl V 132 66 99 99 66 33 132 66 99 99 66 33 S Disegno professionale 132 198 SG Storia dell’arte e del costume 132 132 S Tecnologie Tessili 66 -- Tecniche di settore 165 165 Italiano Storia Matematica Lingua straniera Educazione fisica Religione e materia alternativa O O O O S S P O AREA D’INDIRIZZO STAGES Alternanza scuola-lavoro O O P 132 RISULTATI DELL’ESAME DI QUALIFICA NUMERO ALUNNI: 12 M=6 6<M≤7 7<M≤8 8<M≤10 1 6 2 7 RISULTATI DELLO SCRUTINIO FINALE DELLA CLASSE QUARTA NUMERO ALUNNI: 12 Non Promossi 3 M=6 6<M≤7 Totale Con* Totale / / 4 Con * 3 7<M≤8 Totale 4 Con * 2 8<M≤10 Totale 1 Con * / * = sospensione di giudizio 5 COMPOSIZIONE DELLA CLASSE Numero alunni Iscritti per la prima volta alla classe quinta Ripetenti la quinta classe Hanno ripetuto la quarta classe Hanno ripetuto la terza classe Hanno conseguito la promozione alla quinta classe senza sospensione di giudizio Hanno conseguito la promozione alla quinta classe in integrazione scrutinio finale 10 11 0 0 0 4 5 IL CONSIGLIO DI CLASSE Prof.ssa Alferano Luigia Italiano- Storia Prof.ssa Repetto Marina Inglese Prof.ssa Bechelli Ebe Matematica Prof. Alfieri Emiliano Disegno Professionale Prof. D’Esposito Gabriella Storia dell’Arte e del Costume Prof. Porcelli Elena Tecniche di Settore Prof.ssa Canegale Simonetta Educazione Fisica Prof.ssa Cristina Viotto Religione (coordinatore di classe) 6 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE 5 OM COMPOSIZIONE. Gli alunni sono tutti bene integrati nel gruppo classe che presenta una fisionomia abbastanza eterogenea per quanto riguarda le abilità scolastiche di base. La classe è composta da 10 alunni ( 9 femmine e 1 maschio) che frequentano la classe Quinta per la prima volta, tranne un’allieva che non ha mai frequentato le lezioni dall’inizio dell’anno. Tutti gli alunni provengono da questo stesso istituto. E’ presente un alunno DSA con relativa documentazione depositata presso la segreteria della scuola e due alunne straniere. I rapporti con le famiglie sono stati esigui nonostante le continue comunicazioni inviate. Infatti è stata cura del docente coordinatore, sentito il parere dei colleghi del consiglio di classe, prendere contatto con le famiglie, sia telefonicamente che per lettera, ogni volta che la situazione lo ha reso necessario. A tal proposito è stato convocato un Consiglio di Classe straordinario al quale sono stati invitati alunni e genitori per evidenziare problematiche relative al profitto e alla frequenza. La composizione del Consiglio di Classe ha subìto modifiche nel corso dei cinque anni, sia, necessariamente, nel passaggio dal Biennio iniziale al Monoennio di Qualifica, sia, dalla classe III alla classe V. Durante tale triennio, per ragioni di mobilità del corpo docente, si sono ulteriormente avvicendati i docenti di Italiano-Storia,di Inglese, di Storia dell’Arte e del Costume e di Tecniche di Settore. 7 PROFILO COMPORTAMENTALE E ATTITUDINALE. Gli alunni, nella varietà degli atteggiamenti, hanno manifestato,pur dotati di differenti attitudini, interessi alterni e settoriali, alcuni si sono distinti per originalità nelle discipline specifiche, altri poco responsabili nella frequenza hanno cercato di sopperire alle difficoltà incontrate accostandosi allo studio con maggiore impegno. Il Consiglio di Classe ha impostato una costruttiva relazione tra docente e discente, ha fornito a ogni allievo gli strumenti di crescita più adeguati a potenziare le proprie competenze. L’importanza del dialogo costruttivo aperto tra docenti e studenti ha consentito di tenere in debita considerazione anche le esigenze specifiche del singolo allievo, aiutando a sfruttare i punti di forza personali nell’ottica di migliorare la qualità degli apprendimenti e la classe ha saputo recepire i messaggi educativi ricevuti. 8 METODOLOGIE DIDATTICHE ADOTTATE PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI Nell’ambito degli OBIETTIVI TRASVERSALI EDUCATIVI, in continuità con l’intento educativo iniziato dalla prima classe, si è cercato: • di far acquisire a tutti le alunne il rispetto reciproco, il corretto comportamento nei confronti di tutti gli operatori della scuola, dell’ambiente scolastico e dell’ambiente in senso lato; • di potenziare, mediante informazione e stimolo continuo alla riflessione, la capacità di autovalutazione, di orientamento ai fini delle scelte future, di valutazione critica della realtà in cui viviamo. Per potenziare il senso della responsabilità personale si sono avviati momenti di riflessione e di discussione, a seguito di esperienze culturali e formative che, interconnettendo conoscenze e competenze, hanno contribuito ad allargare i codici comunicativi e ad integrare esperienze socioaffettive, relazionali ed etico-sociali. Quasi tutte le allieve hanno conseguito tali obiettivi. Nell’ambito degli OBIETTIVI TRASVERSALI COGNITIVI, pur con le opportune diversificazioni operate in ciascun ambito disciplinare (cfr. Attività didattica disciplinare) le strategie educative sono state finalizzate al recupero delle carenze delle allieve (secondo i dettami della recente normativa) e alla valorizzazione delle loro attitudini, cercando di adeguare la didattica ai diversi stili cognitivi. Nel presentare una proposta didattico –educativa si è cercato di: • trattare i diversi argomenti procedendo con gradualità , dai concetti più semplici a quelli più complessi • usare un linguaggio chiaro e di facile comprensione • ricorrere ad esempi, esercizi, applicazioni • offrire griglie e schemi per l’osservazione e l’analisi • sollecitare i collegamenti interdisciplinari e quelli fra temi della stessa disciplina • alternare i momenti informativi a quelli di dibattito aperto • invitare gli alunni ad effettuare approfondimenti su particolari tematiche per sviluppare capacità di osservazione e di documentazione autonoma • informare sui contenuti e sugli obiettivi da conseguire, in modo da focalizzare l’attenzione sui concetti più significativi Per la declinazione delle competenze acquisite dal singolo studente si veda il LIBRETTO FORMATIVO DELL’ALUNNO. ATTIVITA’ PLURIDISCIPLINARI Ogni qualvolta i programmi di studio lo consentivano, sono stati realizzati momenti di raccordo fra discipline affini con l’obiettivo di operare in sinergia al fine di favorire l’analisi di problemi anche da più punti di vista. In modo particolare si sono prestati al coordinamento pluridisciplinare argomenti relativi ad Italiano, Storia, Inglese, Storia dell’Arte e del Costume e materiale dell’Area di Professionalizzazione. In quest’ottica, durante l’anno scolastico sono stati preparati, con l’ausilio degli insegnanti, lavori di ricerca e di approfondimento finalizzati alla preparazione individuale della prova orale dell’Esame di Stato. 9 SIMULAZIONI PROVE D’ESAME In corso d’anno sono state effettuate due simulazioni di terza prova d’esame, in riferimento alle seguente tipologia: 1) Quesiti a risposta singola + Quesiti a scelta multipla (TIPOLOGIA B + C) Discipline coinvolte: Storia dell’arte e del costume, Matematica, Tecniche di settore, Educazione fisica Durata: H. 2 2) Quesiti a risposta singola + Quesiti a scelta multipla (Tipologia B +C) Discipline coinvolte: Storia dell’arte e del costume, Matematica, Tecniche di settore, Educazione fisica Durata: H. 2 3) Una simulazione di colloquio La scelta del tipo di prova e delle discipline coinvolte è stata effettuata seguendo il dettato ministeriale. Tutte le tipologie previste per la terza prova sono comunque state fatte oggetto di analisi, discussione, affissione in aula di apposite tabelle esplicative delle caratteristiche di ciascuna ed utilizzate dai docenti in riferimento alla propria disciplina. La prima e la seconda prova scritte previste dall’Esame di Stato sono state fatte oggetto di esercitazioni in corso d’anno e simulate nel corso di verifiche periodiche in classe. Si allega copia delle griglie utilizzate per la loro correzione in APPENDICE. ATTIVITA’ INTEGRATIVE COMPLEMENTARI Strettamente connesse alla didattica, programmate a livello di Collegio dei Docenti, sono state fatte proprie dal Consiglio di Classe, con lo scopo di integrare l’attività curricolare, una serie di attività progettate ed attuate dalla scuola o da soggetti territoriali che, secondo la specificità del policentrismo formativo di cui la scuola dell’autonomia è parte significativa, operano nel sistema culturale, sociale e produttivo del territorio. Vengono di seguito raggruppate per tipologia e obiettivi. 10 TIPOLOGIA OBIETTIVI ATTIVITA’ DI ORIENTAMENTO UNIVERSIT. E IN USCITA - - - Orientamento in uscita con partecipazione all’Open Day Università A.Avogadro Alessandria Progetto Fixo S&U di job placementprogramma formazione ed innovazione per l’occupazione promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per ridurre i tempi di ingresso al mercato del lavoro “INFORMAGIOVANI”-percorso TRAL(tecniche ricerca attiva del lavoro) Laboratori rete occupabilità- piano provinciale orientamento: 1-La reputazione digitale e la selezione del personale Individuare l’area universitaria alla quale i soggetti sono maggiormente interessati e le facoltà più affini. Valutare le caratteristiche del corso di laurea o diploma universitario appartenente all’area che è risultata di maggior interesse. Valutare le prospettive lavorative in funzione del proprio curriculum. CONVEGNI CULTURALI E PROFESSIONALI Educazione alla salute e a corretti stili di vita: - “Guida con la TESTA”, in collaborazione con la Polizia Municipale di Alessandria - “Annusa….. che ti passa…., in collaborazione Unità Cinofila Polizia Municipale di Alessandria - “ Screening Andrologico (PASS), ASL di Alessandria - “AVIS, cultura della donazione”, in collaborazione con la sez. Avis di Alessandria - Progetto legalità e costituzione “ Incontro con Guardia di Finanza” Potenziare le conoscenze, le competenze culturali e professionali. ATTIVITA’ AGGIUNTIVE - Partecipazione al progetto legalità e costituzione “Incontro con Guardia di Finanza Partecipazione al progetto “Giorno della Memoria” presso ISRAL Partecipazione al progetto “Giorno della Memoria” Assessorato alla Cultura Provincia di Alessandria 11 CRITERI DI MISURAZIONE E DI VALUTAZIONE Il Consiglio di Classe, in fase di programmazione, ha deciso i seguenti criteri di valutazione che sono stati seguiti costantemente nel corso dell’anno scolastico dagli insegnanti di tutte le materie. Il voto assegnato alle singole prove di verifica è stato rappresentativo della “misura” del livello di apprendimento realizzato dall’alunno. E’ stata utilizzata la scala di misurazione dall’uno al dieci facendo riferimento agli obiettivi classificati dalla tassonomia di Bloom secondo quanto previsto dal POF. Il processo di verifica dell’apprendimento è stato condotto con sistematicità e continuità. La tipologia delle prove sia scritte che orali è stata scelta, per ciascuna materia, nell’ambito della programmazione disciplinare. Per la correzione delle prove scritte, al fine di limitare la soggettività della misurazione, gli insegnanti si sono avvalsi di apposite griglie predisposte per ciascuna disciplina e per ciascun tipo di prove. Nelle operazioni di valutazione finale si è tenuto conto dei seguenti fattori: - esiti delle prove di verifica formativa e sommativa; - progresso e continuità nel processo di apprendimento rispetto ai livelli di partenza; - continuità nell’impegno; - interesse e impegno nella partecipazione alle attività didattiche ed educative; - partecipazione alle attività integrative e complementari - livello generale della classe. - esiti delle attività svolte nell’area di professionalizzazione CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL PUNTEGGIO INTEGRATIVO ALLE ESPERIENZE MATURATE ALL’ESTERNO DELLA SCUOLA Sono state prese in considerazione tutte le esperienze indicate dal D.M. n.452/98 dalle quali derivino competenze coerenti con il corso frequentato e maturate al di fuori della scuola e in ambiti e settori della società legati a: • formazione della persona • crescita umana, civile, in particolare relativi ad attività culturali, artistiche, ricreative • formazione professionale • lavoro • ambiente, volontariato, solidarietà, cooperazione, sport Non si è ritenuto di dover indicare alcuna corrispondenza tra tali esperienze e un punteggio da attribuire; si è tenuto conto del merito all’interno della classe, nel rispetto della fascia di punteggio previsto dalla nuova tabella ministeriale (D.M. n.42 del 22 maggio 2007) in cui ciascun candidato si colloca in virtù della media dei voti conseguiti nello scrutinio finale. 12 PARTE SECONDA ATTIVITA’ DIDATTICA DISCIPLINARE Italiano Storia Inglese Matematica Disegno Professionale Storia dell’Arte e del Costume Tecniche di settore Educazione Fisica Religione Stages 2013 (alternanza scuola-lavoro) 13 ATTIVITA’ DIDATTICA DISCIPLINARE DISCIPLINA: ITALIANO DOCENTE: Prof.ssa ALFERANO LUIGIA N. ore settimanali previste: N. ore annuali previste: N. ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2013/2014 (al 15/5/14): 4 132 99 OBIETTIVI CONSEGUITI CONOSCENZE/CONTENUTI EDUCAZIONE LETTERARIA: In generale gli alunni possiedono una sufficiente conoscenza dei contenuti culturali esaminati e riescono a sviluppare le tipologie di testo inserite nel programma. Alcuni alunni hanno evidenziato una discreta conoscenza del contesto storico-culturale in cui collocare i contenuti letterari e hanno mostrato di possedere padronanza della poetica degli autori presi in esame. Altri,invece, hanno incontrato difficoltà espressive nella produzione scritta e nella rielaborazione orale dei contenuti a causa di una fragile preparazione di base e di un impegno discontinuo e poco responsabile. EDUCAZIONE LINGUISTICA: Tutti gli allievi hanno seguito le lezioni frontali; conoscono pertanto le caratteristiche e le tecniche di produzione testuale, nonché le fasi procedurali per lo svolgimento delle tipologie di testo previste dalle norme relative all’Esame di Stato. Sono state fornite indicazioni di carattere teorico (fotocopie ed esempi di prove guidate) ed effettuate esercitazioni scritte. CAPACITA’/COMPETENZE: EDUCAZIONE LETTERARIA: la maggioranza della classe ha evidenziato sufficiente autonomia nello studio dei testi proposti, sufficiente capacità di comprendere gli elementi di continuità e di mutamento nella storia letteraria e di cogliere lo sviluppo del pensiero e della poetica di un autore. In generale gli alunni sono apparsi consapevoli del ruolo assunto dall’intellettuale nei diversi contesti storico-culturali, non sempre dimostrando, però, di saper comprendere in maniera autonoma analogie e differenze tra opere tematicamente accostabili e di saper riconoscere persistenze e variazioni tematiche e formali attraverso il tempo nell’ambito di un genere letterario. Alcuni presentano difficoltà ad esprimersi in modo efficace ed appropriato e faticano a rielaborare in modo personale e critico le nozioni acquisite. EDUCAZIONE LINGUISTICA: nonostante il lavoro svolto in classe, la padronanza procedurale delle tipologie testuali sopra descritte non tutte gli alunni possiedono la competenza linguistica adeguata, infatti alcuni, soprattutto le alunne straniere, hanno palesato molte incertezze nel produrre elaborati completi e lineari e solo in qualche caso sono emerse doti di originalità e di proprietà di linguaggio. 14 METODOLOGIE DIDATTICHE Per l’educazione letteraria il metodo di lavoro si è basato soprattutto sulla lezione frontale, adattata alle esigenze della classe e orientata a favorire il dialogo e la discussione supportata dalla lettura e interpretazione dei testi letterari e guidata anche successivamente da esercitazioni. Dei testi esemplari è stata effettuata l’analisi contenutistica, strutturale, linguistica e stilistica, con l’interpretazione dei temi più significativi. Di ogni autore è stata esaminata la biografia, il profilo psicologico e letterario, il contesto storico e culturale d’appartenenza. In preparazione alla prova orale d’Esame, ogni alunna ha sviluppato e approfondito un argomento storico letterario coerente con il percorso scelto. Per l’educazione linguistica, sulla base delle esperienze maturate negli anni scolastici precedenti, sono state fornite, in più occasioni, indicazioni di carattere teorico ed esempi di procedura di redazione di testi conformi alle indicazioni ministeriali; sono state assegnate prove guidate per l’esercitazione domestica e sono state recuperate regole grammaticali e sintattiche. STRUMENTI OPERATIVI E AMBITI DI LAVORO Testo adottato: Marta Sambugar- Gabriella Salà, LIEM 2 Il Novecento, Ed. La nuova Italia Fotocopie, griglie per l’analisi testuale, tratte da testi integrativi forniti dall’insegnante,articoli di giornale, saggi di approfondimento e romanzi a lettura integrale in edizione libera. MODALITA’ E STRUMENTI UTILIZZATI PER LA VERIFICA Verifica d’ingresso: alcune brevi interrogazioni orali per la verifica di conoscenze e competenze relative al programma svolto l’anno precedente. Prove scritte: sono state effettuate due/tre prove scritte in classe per ciascun quadrimestre consistenti nello svolgimento di testi proposti nei precedenti esami di Stato e in merito ad argomenti di attualità. E’ stata dedicata particolare cura alla correzione individuale e collettiva degli esiti di tali prove, considerati uno dei momenti fondamentali del processo di apprendimento e di recupero. Prove orali: si sono svolti due colloqui a quadrimestre, per lo più al termine di moduli di lavoro, ed intesi come verifica degli obiettivi per i quali essi sono stati progettati. Inoltre, sono state effettuate verifiche scritte di tipologia A e B previste per la terza prova d’Esame. CRITERI DI VALUTAZIONE Fatto salvo quanto già indicato nella parte generale del Documento alla voce “Criteri di valutazione”, si precisa che essi sono stati resi noti agli studenti, in modo da renderli consapevoli delle difficoltà e dei progressi compiuti. 15 Indicatori adottati per la formulazione dei giudizi e per l’attribuzione dei voti Prove scritte Pertinenza alla traccia e conoscenza dei contenuti Prove orali Conoscenza degli argomenti utilizzarli coerenza Completezza dell’esposizione e capacità di Articolazione, coesione e dell’argomentazione Capacità di approfondimento e spunti di Capacità di collegamento delle conoscenze originalità Correttezza e proprietà linguistica, efficacia Competenza lessicale e sintattica ed efficacia espositiva nell’esposizione Le caratteristiche distintive di ciascuna tipologia hanno comportato l’introduzione di alcune varianti (si vedano in allegato ipotesi di griglie di valutazione sia della prima prova scritta che del colloquio elaborate in seno a gruppi di lavoro per materie affini). In entrambi i casi, facendo riferimento agli obiettivi classificati dalla tassonomia di Bloom, si è ritenuta sufficiente la prestazione dell’alunno che dimostrasse: una conoscenza dei contenuti completa, anche se non approfondita ed una comprensione globale, anche se con qualche incertezza la capacità di applicare le conoscenze in compiti semplici, senza gravi errori la capacità di effettuare analisi, anche se non approfondite la capacità di sintetizzare e rielaborare in forma corretta e con lessico appropriato le conoscenze acquisite e, in alcuni casi, di esprimere valutazioni personali. un’espressione chiara mediante l’uso di una terminologia adeguata Nel corso dell’ultimo anno si è ritenuto opportuno che la valutazione delle prove scritte venisse calcolata sia in decimi che in quindicesimi affinché docenti ed alunni potessero abituarsi a comparare il tipo di scala normalmente usato con quello che viene utilizzato dalla Commissione nelle prove d’esame. ESEMPIO DI SCHEDA DI VALUTAZIONE DI UNA PROVA D’ITALIANO 16 Indicatori Punteggio massimo Attinenza alla 3 tipologia prescelta Contenuto. 4 Svolgimento 3 Esposizione 5 Livelli di valore scarso parziale completo Punti 1 2 3 Modesto/parzialmente aderente alla traccia Superficiale/semplice Pertinente 1 Approfondito/con validi apporti personali Incoerente/disorganico Con qualche incongruenza Ben articolato 4 Punteggio attribuito 2 3 1 2 3 Molto scorretta 1 Scorretta ed impropria 2 Con qualche errore ed 3 improprietà Corretta ma semplice 4 5 Corretta ed efficace TOTALE ATTIVITA’ DI RECUPERO Nella fase iniziale dell’anno scolastico è stato necessario effettuare un’attività di ripasso dei fondamentali contenuti letterari relativi al programma svolto nella classe quarta. In corso d’anno si sono individuati momenti , durante il normale svolgimento delle lezioni (per lo più all’inizio dell’ora), in cui procedere ad un rapido riesame delle tematiche di maggior rilievo in quanto lacune, incertezze o semplici dubbi espressi dagli allievi lo imponevano. I recuperi curricolari sono stati continui e frequenti soprattutto nell’ultimo periodo dell’anno; infatti diversi alunni sono riusciti a colmare le difficoltà incontrate nelle verifiche scritte applicandosi allo studio con maggiore impegno. ATTIVITA’ PLURIDISCIPLINARI Gli argomenti relativi alla letteratura e alla storia sono stati continuamente oggetto di coordinamento; unitamente alle altre discipline di indirizzo. 17 ATTIVITA’ DI PREPARAZIONE ALLA PRIMA PROVA Sono state ampiamente illustrate le diverse tipologie di prima prova: - Tipologia A – Analisi del testo - Tipologia B – Redazione di un saggio breve o articolo di giornale - Tipologia C – Tema di argomento storico - Tipologia D – Tema di Ordine generale La tipologia A e B hanno avuto miglior successo in termini di scelta. ATTIVITA INTEGRATIVE Durante l’anno scolastico e con l’obiettivo di preparare un lavoro di approfondimento finalizzato all’Esame di Stato, tutti gli alunni hanno curato una ricerca personale destinata al colloquio d’Esame. SELEZIONE E ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI L’organizzazione dei contenuti in moduli, sia per la Letteratura che per la Storia, e la loro scansione in unità didattiche è stata prevista dalla Programmazione di inizio anno scolastico (i Piani di lavoro del docente sono disponibili per consultazione nell’ufficio di Vicepresidenza) e riflette i dettami ministeriali ed è stata condivisa dai docenti di Materie letterarie di tutte le classi quinte dell’Istituto. MODULO N. 1: Il quadro economico, sociale e culturale europeo Le nuove ideologie del Novecento Le poetiche: il Decadentismo, l’Estetismo, il Simbolismo e le Avanguardie storiche MODULO N. 2 LA NARRATIVA DELL’ETA’ DELLA CRISI La nuova concezione estetica dell’arte e della letteratura: o La tipologia dell’eroe decadente: K. HUYSMANS (lettura di “Una vita artificiale” da A ritroso); O.WILDE (lettura di “Lo splendore della giovinezza” da Il ritratto di Dorian Gray); G.D’ANNUNZIO, Il piacere, contenuto e tematiche,da Il piacere “Il ritratto di un esteta: Andrea Sperelli” MODULO N. 3 LA PRIMA META’ DEL NOVECENTO-STORIA E CULTURA LA POESIA ITALIANA DEL PRIMO NOVECENTO La poesia nell’età del Decadentismo in Europa e in Italia: C. Baudelaire: da I Fiori del Male “Corrispondenze”, “L’albatro” G.Pascoli – la personalità, l’opera e la poetica; da Il fanciullino: “E’ dentro di noi un fanciullino”, da Myricae: “Lavandare”, “Novembre”, “X Agosto”, da I canti di Castelvecchio: “La mia sera” G. D’Annunzio – la personalità e l’opera; da Alcione: “La pioggia nel pineto”, “La sera fiesolana” Futuristi e Crepuscolari: Il manifesto del Futurismo di F. T. Marinetti 18 MODULO N.4 L.PIRANDELLO: via, opere, personalità, poetica. o o o o o o DUE INTERPRETI ESEMPLARI DEL ROMANZO MODERNO IN ITALIA da L’UMORISMO, “Il sentimento del contrario”; da NOVELLE PER UN ANNO, “La patente”, “La carriola”; da UNO,NESSUNO,CENTOMILA, “Filo d’aria”. da IL FU MATTIA PASCAL, “Cambio treno”. da COSI’ E’ (SE VI PARE), “Come parla laverità”. La produzione teatrale – da I sei personaggi in cerca d’autore “La condizione dei personaggi”. I. SVEVO: vita, opere, personalità, poetica. o La figura dell’inetto nei romanzi sveviani o Letture da La coscienza di Zeno: L’ultima sigaretta Un rapporto conflittuale Il trionfo di Zeno Una catastrofe inaudita MODULO N.5 LA POESIA CONTEMPORANEA Caratteri generali della poesia italiana dopo la prima guerra mondiale: l’Ermetismo. o G.UNGARETTI: vita, opere, poetica. (da ALLEGRIA, Veglia, Sono una creatura, I fiumi, San Martino del Carso, Mattina, Soldati, Fratelli, da IL DOLORE, Non gridate più) o E.MONTALE: vita, opere, personalità. (da OSSI DI SEPPIA, I limoni, Spesso il male di vivere ho incontrato, Meriggiare pallido e assorto, da LE OCCASIONI, Non recidere,fobice,quel volto, da SATURA, Caro piccolo insetto,Ho sceso,dandoti il braccio,almeno un milione di scale) o S.QUASIMODO: vita, opere, poetica. (da ACQUE E TERRE, Ed è subito sera; da GIORNO DOPO GIORNO, Alle fronde dei salici) MODULO N.6 LA NARRATIVA ITALIANA TRA LE DUE GUERRE Il Neorealismo: caratteri generali. 19 DISCIPLINA: STORIA Docente: Prof.ssa ALFERANO LUIGIA N. ore settimanali previste: N. ore annuali previste: N. ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2012/2013 (al 15/5/2013): 2 66 57 OBIETTIVI CONSEGUITI Conoscenze/Contenuti: Gran parte della classe conosce i principali modelli con cui si descrive il mutamento storico: continuità/cesura; decadenza/progresso; rivoluzione/restaurazione, i nodi fondamentali di natura economica-sociale-politica e le periodizzazioni su cui è costruita la scansione dei moduli di lavoro. Molti possiedono una conoscenza generale dei contenuti proposti; alcuni, in virtù anche di conoscenze pregresse e di interessi personali, hanno mostrato di sapersi esprimere con disinvoltura. Capacità/Competenze: Quasi tutti gli alunni sanno collocare i fenomeni storici nel tempo e nello spazio. Non tutti però sono in grado di distinguere in un evento storico i fattori in gioco e le principali interazioni e di individuare i diversi soggetti del processo storico e le azioni che li rendono protagonisti. I più interessati alla disciplina sanno mettere a confronto ideologie ed istituzioni diverse indicando affinità e differenze. METODOLOGIE DIDATTICHE Ciascun modulo di lavoro è stato affrontato attraverso la lezione frontale per la proposta dei contenuti, curando anche l’interazione verbale con gli studenti, in modo da sollecitare la manifestazione dei prerequisiti e delle capacità cognitive di ognuno. Gli alunni sono state sollecitate alla lettura e all’analisi di documenti (per lo più presenti sul libro di testo), di articoli di giornale o di altre fonti idonei a sollecitare collegamenti mono e pluridisciplinari (es. Italiano-Storia); sono state altresì stimolate all’approfondimento dello studio della storia mediante attività di ricerca su argomenti relativi al programma svolto, collegabili per lo più all’Italiano, in funzione del colloquio d’esame. STRUMENTI OPERATIVI ED AMBITI DI LAVORO Testo adottato: G.GENTILE,L.RONCA,A.ROSSI, L’Erodoto,vol 5 Editrice La Scuola. MODALITA’ E STRUMENTI UTILIZZATI PER LA VERIFICA Verifica d’ingresso: Alcune brevi interrogazioni orali per la verifica di conoscenze e competenze relative al programma svolto l’anno precedente. In corso d’anno: ai fini della verifica quadrimestrale, due/tre prove (un colloquio e una o due prove strutturate inerenti la tipologia A e B della terza prova d’Esame). 20 CRITERI DI VALUTAZIONE Fatto salvo quanto già indicato nella parte generale del Documento, alla voce “Criteri di valutazione”, per la formulazione del giudizio e l’attribuzione del voto di storia si sono adottati i seguenti indicatori: • • • • • Conoscenza degli argomenti e capacità di utilizzarli Completezza dell’esposizione Capacità di collegamento delle conoscenze Abilità nell’uso degli strumenti storici (cronologie, atlanti, diagrammi…) Padronanza degli strumenti concettuali della storiografia e del lessico adeguato. Anche nel caso della Storia, facendo riferimento agli obiettivi classificati dalla tassonomia di Bloom, si è ritenuta sufficiente la prestazione dell’alunno che dimostrasse: - una conoscenza dei contenuti completa, anche se non approfondita - la capacità di applicare le conoscenze in compiti semplici, senza commettere vistosi errori (es.di collocazione cronologica degli eventi) - la capacità di effettuare analisi storiche, corrette, anche se non approfondite - la capacità, opportunamente guidata, di sintetizzare e rielaborare le conoscenze acquisite. ATTIVITA’ DI RECUPERO In corso d’anno, costantemente, ad ogni inizio di lezione, si è individuato un momento in cui procedere al riesame di tematiche di rilievo e all’accertamento, mediante brevi domande, dei nuovi apprendimenti . Sono stati effettuati continui recuperi curricolari e diversi alunni si sono mostrati più responsabili nell’impegno e nella frequenza tanto da recuperare le insufficienze conseguite nel primo quadrimestre. ATTIVITA’ PLURIDISCIPLINARI Gli argomenti relativi alla letteratura e alla Storia sono stati continuamente oggetto di coordinamento. ATTIVITA’ DI PREPARAZIONE ALLA TERZA PROVA Sono state ampiamente illustrate tutte le tipologie di terza prova ed ipotetici quesiti relativi alla disciplina con previsione di risposta adeguata. 21 ORGANIZZAZIONE E SELEZIONE DEI CONTENUTI La scansione modulare dei contenuti disciplinari ricalca quella in cui è organizzato il libro di testo, strutturato secondo quanto previsto dai programmi ministeriali per il biennio postqualifica degli istituti professionali. MODULO N. 1: L’EUROPA TRA OTTOCENTO E NOVECENTO La società di massa L’età giolittiana MODULO N. 2: IL NOVECENTO TRA GUERRA E RIVOLUZIONE La prima guerra mondiale: cause e inizio della guerra, l’Italia in guerra, la grande guerra, i trattati di pace. La rivoluzione russa: l’impero russo fino al XIX secolo, le tre rivoluzioni, la nascita dell’URSS, l’URSS di Stalin. Il primo dopoguerra: i problemi del dopoguerra, il biennio rosso, dittature, democrazie, nazionalismi. MODULO N. 3: L’ETA’ DEI TOTALITARISMI L’Italia tra le due guerre: il fascismo: la crisi del dopoguerra, il biennio rosso, Mussolini alla conquista del potere, l’Italia fascista, la politica estera, l’Italia antifascista. La crisi del 1929: gli anni ruggenti, il “big crash”, Roosevelt e la politica del “New Deal”. La Germania tra le due guerre: il nazismo: la Repubblica di Weimar, la fine della repubblica di Weimar, il nazismo, il Terzo Reich. MODULO N. 4: LA SECONDA GUERRA MONDIALE La seconda guerra mondiale: crisi e tensioni internazionali, la guerra civile in Spagna, la vigilia del conflitto, 1939-40: “la guerra lampo”, 1941: la guerra mondiale, il dominio nazista in Europa, 1942-43: la svolta, 1944-45: la vittoria degli alleati, dalla guerra totale ai progetti di pace, la guerra e la resistenza in Italia dal 1943 al 1945 Il suddetto modulo sarà completato dai seguenti argomenti: la fine del conflitto e i progetti di pace, la Resistenza in Italia,l’avvento della Repubblica in Italia. 22 DISCIPLINA: INGLESE DOCENTE : Prof.ssa REPETTO MARINA N. ORE SETTIMANALI PREVISTE : 3 N. ORE ANNUALI PREVISTE : 99 N. ORE EFFETTUATE NELL’ANNO SCOLASTICO 2013/20124 (al 15/05/2014) : 84 OBIETTIVI CONSEGUITI : La classe ha raggiunto una conoscenza dei contenuti discreta e una conoscenza linguistica pienamente sufficiente. La situazione di partenza, riscontrata dall’attuale insegnante all’inizio dell’anno scolastico, ha evidenziato qualche lacuna, soprattutto nell’esposizione orale, che via via è stata in parte colmata. I concetti di base dei vari moduli affrontati nel corso dell’anno sono stati elaborati con assiduità e partecipazione. La classe è in grado di comprendere un testo scritto e di rielaborarne i contenuti. Le maggiori difficoltà sono emerse nella produzione orale nella quale la padronanza della L2 appare non sempre sicura. METODOLOGIE DIDATTICHE Le abilità di comprensione sono state sviluppate su testi di carattere tecnico e di civiltà della L2. Gli studenti hanno cercato di cogliere il significato globale e le informazioni specifiche lavorando anche a coppie. Per quanto riguarda la produzione scritta gli studenti hanno sempre lavorato su un brano guidati dall’insegnante per raggiungere una rielaborazione autonoma. STRUMENTI OPERATIVI E AMBITI DI LAVORO Testi utilizzati : C. Oddone, E. Cristofani, Fashionable English, Editrice San Marco Fotocopie, schede, materiale autentico. MODALITA’ E STRUMENTI UTILIZATI PER LA VERIFICA Sono state svolte prove che preparassero alla prova di esame. Verifiche scritte : 3 per quadrimestre sulla base delle indicazioni ministeriali per la 3° prova dell’esame di stato (Questionari, vero/falso, risposta multipla, risposta aperta). Verifiche orali : almeno 2 per quadrimestre al fine di accertare la capacità di comunicare in L2. CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione è stata effettuata in decimi per le prove quadrimestrali e tenendo comunque presente i progressi effettuati, la partecipazione, l’impegno, il rispetto delle scadenze, la frequenza, le eventuali difficoltà di salute e di ambiente. ATTIVITA’ DI RECUPERO Nella fase iniziale dell’anno scolastico è stato necessario effettuare un’attività di ripasso delle fondamentali strutture grammaticali e sintattiche precedentemente affrontate. In corso d’anno gli interventi di recupero sono stati svolti in itinere. 23 ATTIVITA’ DI PREPARAZIONE ALLA TERZA PROVA Sono state illustrate le tipologie di terza prova e sono state svolte verifiche di tipologia B e C. ORGANIZZAZIONE E SELEZIONE DEI CONTENUTI MODULO N. 1: STARTER UNIT Fashion and trends The 1950's. The teenagers as a market force MODULO N. 2.: 60s AND 70s The several trends of fashion in the 1960's Disco fashion Punk fashion MODULO N. 3: THE 80s The variety of trends in the 1980's MODULO N. 4: 1990s AND 2000s Main features in the 1990's Main features in the 2000's MODULO N. 5 : TRENDS AND DESIGNERS Trends and websites Fashion magazines How to start a fashion boutique A designer MODULO N. 6 : ENGLISH LITERATURE Thomas Hardy - Tess of the D'Urbervilles Oscar Wilde - The Picture of Dorian Gray English videos about Tess and Dorian Gray 24 DISCIPLINA: MATEMATICA DOCENTE: Prof.ssa BECHELLI EBE N° ore settimanali previste 3 N° ore annuali previste: 99 N° ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2013/2014 (al 15/05/2014): 91 OBIETTIVI I risultati attesi, secondo quanto programmato, in termine di conoscenze, competenze e capacità disciplinare erano: a) conoscenza dei concetti e delle regole fondamentali dell’analisi matematica; b) applicazione corretta delle regole apprese nelle diverse situazioni; c) lettura di un grafico in rapporto con le proprietà delle funzioni. d) uso di un linguaggio matematico sufficientemente corretto. I suddetti obiettivi sono stati raggiunti dagli alunni in maniera diversificata. Alcuni alunni hanno seguito le lezioni con una discreta attenzione e partecipazione ottenendo così risultati accettabili. Altri invece hanno trovato difficoltà ad assimilare e far propri gli argomenti trattati a causa di una fragile preparazione di base e di un impegno discontinuo e poco responsabile. METODOLOGIE DIDATTICHE Gli argomenti svolti sono stati presentati soprattutto in maniera intuitiva. Le modalità con cui sono stati proposti i contenuti nelle varie lezioni hanno fatto costante riferimento alla lezione frontale completata da immediati esercizi guidati, eseguiti prima dall’insegnante e, poi, dagli alunni alla lavagna. Constatate le difficoltà incontrate da una parte degli alunni nello studio dei contenuti più impegnativi, si è preferito dare la priorità all’aspetto applicativo della materia . Gli esercizi assegnati sia a casa sia in classe sono stati proposti dall’insegnante che li ha scelti tra quelli che presentavano minori difficoltà. STRUMENTI OPERATIVI E AMBITI DI LAVORO Testo adottato: LucianoScaglianti-Federico Bruni . “Linee essenziali 4” , LA SCUOLA Appunti forniti dall’insegnante. 25 MODALITA’ E STUMENTI UTILIZZATI PER LA VERIFICA Le verifiche scritte, tre per quadrimestre, sono state formulate sulla base delle indicazioni ministeriali per la terza prova dell’Esame di Stato. Le verifiche orali, due per quadrimestre, hanno accertato le capacità di comunicare in modo adeguato ed efficace relativamente al contesto. Durante il mese di maggio sono state svolte alcune verifiche tipo terza prova come ripasso degli argomenti trattati. CRITERI DI VALUTAZIONE Gli indicatori di cui si è tenuto conto nella valutazione di ogni prova sono i seguenti: capacità di comprensione, conoscenza dei contenuti, correttezza nell’uso di un linguaggio matematico sufficientemente corretto. Nella valutazione finale si è tenuto conto dei seguenti fattori: a) Esiti delle prove di verifica b) Continuità dell’impegno c) Grado di partecipazione all’attività di classe d) Progressi rispetto ai livelli di partenza e) Collocazione rispetto al livello generale della classe ATTIVITA’ DI RECUPERO Nella fase iniziale dell’anno scolastico è stato necessario effettuare un’attività di ripasso dei contenuti svolti negli anni precedenti. In corso d’anno, costantemente, ad ogni inizio di lezione, si è individuato un momento in cui procedere al riesame di tematiche di rilievo e all’accertamento, mediante brevi esercizi, dei nuovi apprendimenti . Sono stati effettuati continui recuperi curricolari ed alcuni extracurricolari. Diversi alunni si sono mostrati più responsabili nell’impegno e nella frequenza tanto da recuperare le insufficienze conseguite nel primo quadrimestre. PREPARAZIONE ALLA TERZA PROVA Poiché la matematica è tra le materie oggetto della terza prova sono state effettuate due simulazioni durante il secondo quadrimestre (tipologia risposta aperta e a crocette) la cui valutazione è stata espressa in quindicesimi e si è basata sui criteri e gli indicatori utilizzati per le prove scritte svolte durante l’anno scolastico. Durante le simulazioni è stato consentito l’uso della calcolatrice non scientifica. CONTENUTI E OBIETTIVI SPECIFICI Equazioni e Disequazioni ( oggetto di ripasso – inizio anno scolastico) Equazioni di primo e secondo grado 26 Funzioni in R Definizione di funzione reale di variabile reale Classificazione delle funzioni (razionali intere/fratte) Dominio delle funzioni (razionali intere/fratte) Lettura del grafico di una funzione Determinare il dominio Determinare i limiti agli estremi del dominio Determinare l’intersezione con gli assi cartesiani Determinare la positività e la negatività di una funzione Determinare la crescenza e la decrescenza di una funzione Determinare i massimi e minimi di una funzione Determinare i flessi di una funzione Determinare le equazioni degli asintoti orizzontali e verticali Rappresentare il valore assoluto di una funzione data Limite di una funzione Concetto intuitivo di limite Calcolo di semplici limiti Forme indeterminata ∞/∞ (funzione algebrica razionale fratta sciolta confrontando il grado del numeratore con quello del denominatore) Derivata di una funzione Significato geometrico di derivata Derivata di alcune funzioni elementari Punti di massimo e di minimo (studio del segno della derivata prima) INDICATORI ADOTTATI PER LA FORMULAZIONE DEI GIUDIZI E PER L’ATTRIBUZIONE DEI VOTI Durante la correzione delle prove scritte si è tenuto conto dell’individuazione di metodologie risolutive e della correttezza dello svolgimento. La valutazione della prova orale si è basata sulla conoscenza dei contenuti, sulla capacità di utilizzarli correttamente, sulla completezza lessicale e sull’efficacia espositiva. In entrambi i casi, facendo riferimento agli obiettivi classificati dalla tassonomia di Bloom, si è ritenuta sufficiente la prestazione dell’alunno che ha dimostrato: Una conoscenza dei contenuti completa , anche se non approfondita La capacità di applicare le conoscenze in compiti semplici, senza gravi errori Un’espressione chiara, mediante l’uso di una terminologia accettabile. 27 DISCIPLINA : DISEGNO PROFESSIONALE DOCENTE: Prof. ALFIERI EMILIANO N° ore settimanali: N° ore annuali previste (ore settimanali x 33 settimane): N° ore effettuate in questo A.S. (al 15/5/2014): 6 198 181 Conoscenze/Contenuti: Dopo il percorso scolastico svolto, molti possiedono una conoscenza generale dei contenuti proposti; pochi, in virtù anche di conoscenze pregresse e di interessi personali, hanno mostrato di sapersi muovere con disinvoltura negli apprendimenti generali richiesti. Conoscere, inoltre, le fasi progettuali e distributive che compongono una collezione, sapendo gestire il disegno della figura umana con l’uso di supporti idonei e dando spazio alle possibilità tecnico/espressive che uniscono le principali topologie tessili in commercio a quelle di ricerca più contemporanea. Il tutto seguendo il principio fondamentale di “linea” e “stile”. Capacità/Competenze: Quasi tutta la classe sa effettuare scelte consone all’impostazione di una collezione. Non tutti però sono in grado di distinguere e progettare abiti in un ottica commerciale, proponendo tagli non artigianali ma industrializzati ed operare scelte stilistiche finalizzate ad un progetto di moda. I più interessati alla disciplina sanno proseguire nella personalizzazione del disegno, realizzando e presentando professionalmente il lavoro svolto tramite un personale stile di ricerca. Quasi tutti saprebbero, in ogni caso, usare in modo sufficiente i principali “strumenti del lavoro”, quali: -Indirizzare l’input creativo all’interno di un contesto artistico/personale. -Formulare un bozzetto iniziale ai fini di focalizzare meglio quello tecnico attraverso la costruzione di una scheda che specifica il figurino stesso. -Progettare capi di abbigliamento, partendo da ispirazioni ed input tra i più disparati possibili (artisti, avanguardie pittoriche e sensazioni cromatiche). Molte le difficoltà espositive nello sviluppo del linguaggio visivo dei grafici ed eventuali disegni in plat. METODOLOGIE DIDATTICHE: Ciascun modulo di lavoro è stato affrontato attraverso la lezione frontale per la proposta dei contenuti, ma curando anche l’interazione verbale con gli studenti, in modo da sollecitare la manifestazione dei prerequisiti e delle capacità cognitive di ognuno, dando in questo modo a ciascuno di loro, la possibilità di esporre anche verbalmente i singoli operati. Gli studenti sono stati stimolati alla lettura e all’analisi concreta dei figurini e di ogni tema esposto,in modo da facilitare collegamenti tra i diversi registri e stimolandone l’approfondimento mediante attività di ricerca su argomenti relativi al programma svolto. STRUMENTI OPERATIVI ED AMBITI DI LAVORO: Manuali, libri di settore, fotocopie , collegamenti a siti internet specifici come e film a tema. 28 MODALITA’ E STRUMENTI UTILIZZATI PER LA VERIFICA: Ai fini della verifica si sono presi in considerazione le diverse attività di elaborazione. Inoltre nella fase finale del quadrimestre si sono considerati lavori “a tema” come elaborati di verifica. In fine, sono state svolte due simulazioni strutturate come prova d’esame. CRITERI DI MISURAZIONE E DI VALUTAZIONE: Il Consiglio di Classe in fase di programmazione ha deciso i seguenti criteri di valutazione che sono stati seguiti costantemente nel corso dell’anno scolastico dagli insegnanti di tutte le materie. Il voto assegnato alle singole prove di verifica è stato rappresentativo della “misura” del livello di apprendimento realizzato dall’alunno. E’ stata utilizzata la scala di misurazione dall’uno al dieci facendo riferimento agli obiettivi classificati dalla Tassonomia di Bloom secondo quanto previsto dal POF. Il processo di verifica dell’apprendimento è stato condotto con sistematicità e continuità. La tipologia delle prove grafiche sono state scelte, per ciascuna materia, nell’ambito della programmazione disciplinare. Per la correzione delle prove, al fine di limitare la soggettività della misurazione, gli insegnanti si sono avvalsi di apposite griglie predisposte per ciascuna disciplina e per ciascun tipo di prove. Nelle operazioni di valutazione finale si è tenuto conto dei seguenti fattori: - progresso e continuità nel processo di apprendimento rispetto ai livelli di partenza; - continuità nell’impegno; - livello generale della classe. Fatto salvo quanto già indicato nella parte generale del Documento, alla voce “Criteri di valutazione”, per la formulazione del giudizio e l’attribuzione del voto si sono adottati i seguenti Indicatori: -Conoscenza degli argomenti e capacità di utilizzarli -Completezza dell’esposizione -Capacità di collegamento delle conoscenze -Abilità nell’uso degli strumenti Anche nel caso del Disegno Professionale, facendo riferimento agli obiettivi classificati dalla Tassonomia di Bloom, si è ritenuta sufficiente la prestazione dell’alunno che dimostrasse: -la capacità di applicare le conoscenze in compiti semplici, senza commettere vistosi errori -la capacità di effettuare analisi del costume, anche storico, corrette anche se non approfondite -la capacità, opportunamente guidata, di sintetizzare e rielaborare le conoscenze acquisite. 29 GRIGLIA DI VALUTAZIONE di disegno: ATTIVITA’ DI RECUPERO: Ciascun attività aveva valore di recupero costante in itinere per tutta la classe, e di ripasso per i meritevoli. ORGANIZZAZIONE E SELEZIONE DEI CONTENUTI(1): La scansione modulare dei contenuti disciplinari ricalca per buona parte del percorso del lavoro in classe,quella in cui è organizzato il PdL, conservando alcuni adeguamenti di tematiche svolte in itinere. Come: elaborazione teorica/grafica con tema “l’opera d’arte e i riferimenti all’architettura dei grandi progettisti del mondo”, Taluni argomenti previsti dalla Programmazione di inizio anno non sono stati sviluppati per impiego del tempo scuola in altre attività di cui sopra. ATTIVITA’ DI PREPARAZIONE ALLA SECONDA PROVA: Possono ritenersi attività di preparazione alla seconda prova quasi tutti i lavori grafici e nello specifico la prova di simulazione avente per tema i suggerimenti che la moda contemporanea evidenzia con la produzione di una mini collezione avente come tema: nella prima prova simulata “il mondo dello show business, lo stile si fa spettacolo”, in cui si evidenziano tipologie specifiche dei tagli, come Tailleur ed abiti interi o spezzati, indossabili sia di giorno che di sera ponendo una particolare attenzione sugli accessori che distingueranno i diversi capi proposti in esclusiva dal candidato. 30 Nella seconda prova simulata si è sviluppata la seguente tematica: sulla base delle nuove tendenze di ricerca nell’immagine e produzione dei capi di moda, negli ultimi anni si ha sempre più attenzione e sensibilità nel proporre capi d’abbigliamento sportivo che presentino sempre più combinazioni di utilizzo con l’elegante. Gli elementi naturali che si associano a quelli sintetici, generando capi di nuova generazione e di recente applicazione. In base a quanto appena descritto, il candidato proponga una collezione di capi maschili o femminili (a scelta), in cui venga preso in considerazione l’interazione tra uno stile di gusto “Vintage”, con quello”sportivo”e proponendo coordinati, senza voler escludere elementi che liberamente possono essere introdotti e sviluppati con inventiva personale. Tale prova, è stata svolta con canoni simili ad una reale verifica di esame di maturità e con la valutazione in quindicesimi, effettuata tramite griglia di cui sopra sono specificate le caratteristiche. MODULI DIDATTICI SEGUITI: Num. 1 Titolo del modulo Come creare una collezione per un Brand affermato (Chanel, Armani, Etro, Versace etc.), mantenendo in esso le fasi di ricerca approfondite nell’anno precedente, sviluppando le specificità delle professionalità del settore attraverso briefing e lavoro d’equipe. Durata 48 ore* 2 Arte e Moda: Come interpretarla in un progetto e svilupparla attraverso il design, lo spettacolo ed il cinema. 36 ore* 3 Approfondimento delle tecniche grafiche: il Pantone, il collage, le matite/pastelli, la tempera, gli acquarelli (introdotti già nel percorso studi degli anni precedenti), con integrazione di nozioni base di software di grafica come Adobe Photoshop. 48 ore* 4 La moda tecnica: l’unione tra materiale classico e hi-tech. 24 ore* 5 Il Novecento: cenni di moda nel tempo con identificazione dei tagli fondamentali che segnano le varie epoche del contemporaneo. 42 ore * *per maggiori chiarimenti, il PdL dell’anno in corso conserva approfondimenti nello specifico. 31 DISCIPLINA: STORIA DELL’ARTE E DEL COSTUME DOCENTE: Prof.ssa D’ESPOSITO GABRIELLA N° ore settimanali previste: 4 N° ore annuali previste: 140 N° ore annuali effettivamente svolte (al 15/05/2013): 114 OBIETTIVI CONSEGUITI IN TERMINI DI CONOSCENZE La classe è formata da dieci alunni (9 femmine e 1 maschio) il cui comportamento e partecipazione al colloquio educativo e didattico è stato durante l’anno quasi sufficiente e discontinuo. Gli alunni hanno dimostrato nel corso dell’anno poca volontà e ricettività in rapporto alla proposta didattica. Solo una parte della classe è stata in grado di raggiungere un sufficiente livello di base nella lettura descrittiva delle opere d’arte studiate, nell’acquisizione della competenza linguistica specifica e nel riuscire a relazionare con altri ambiti del sapere. Maggiore accessibilità ha dimostrato la parte del programma dedicato alla Storia del Costume, verosimilmente per il carattere “pratico” dei contenuti. In tale ambito la preparazione raggiunta dal gruppo classe si colloca sempre su un piano quasi sufficiente, fino a esiti di piena sufficienza. OBIETTIVI CONSEGUITI IN TERMINI DI COMPETENZE La classe, con fatica e in modo differenziato, ha dimostrato di saper tradurre in competenze pratiche le conoscenze acquisite. I concetti sono stati presentati, quindi, da pochi alunni utilizzando la terminologia specifica e le motivazioni legate al contesto storico-culturale in seno al quale sono nati. Nel complesso, pertanto, solo parte della classe è in grado in maniera più che sufficiente di porre in evidenza le peculiarità tanto delle opere d’arte studiate quanto dei prodotti della Moda in generale. OBIETTIVI CONSEGUITI IN TERMINI DI CAPACITA’ La traduzione delle conoscenze e delle competenze in una chiave personale è stata raggiunta parzialmente e in modo differenziato all’interno del gruppo classe. Anche in tale contesto, più immediato accesso è quello all’ambito della Storia del Costume, date le capacità di padronanza anche pratica del “fare moda”. METODOLOGIA E STRUMENTI DIDATTICI Durante l’anno scolastico si è cercato di fornire gli strumenti per un corretto approccio al mondo dell’arte e per una migliore conoscenza dei periodi storici affrontati. Il metodo principale per trattare gli argomenti del programma è stato quello della lezione frontale dialogata in classe, coadiuvata dalla visione di DVD forniti dall’insegnante nelle apposite aule dell’Istituto, per meglio contestualizzare gli artisti e le loro opere. Nel I ° quadrimestre le verifiche sono state tre: due orali e una scritta, mentre nel II ° quadrimestre la classe è stata sottoposta a cinque diversi momenti di verifica: tre orali e due scritte intese come simulazione di terza prova d’esame (tipologia B-C). La valutazione si è basata sui criteri attualmente vigenti nell’Istituto ed espressi nella tavola docimologica. Libri di testo: Moduli di arte in due. Dal Barocco all’età contemporanea, Milano, Edizioni scolastiche Bruno Mondadori Arte, 2003. Di Iorio R., Benatti Scarpelli L, Grana I., Il tempo del vestire 3. Storia del costume e della moda dall’Ottocento al Duemila, Roma, CLITT, 2008. 32 PROGRAMMA SVOLTO DI STORIA DELL’ARTE E STORIA DEL COSTUME A.S. 2013/14 1° Quadriemestre Il Romanticismo: - La pittura in Francia: Théodore Gèricault e Eugéne Delacroix, pag. 120-123 (La zattera della Medusa e La Libertà che guida il popolo) L’arte romantica in Italia: Francesco Hayez, pag.126-127 (Pietro Rossi prigioniero degli Scaligeri e Il Bacio) - 1830-1865: La Moda romantica, pag. 33-37 Il Realismo: Gustave Courbet e la rivoluzione del Realismo, pag. 138-141 (Gli spaccapietre, Sepoltura a Ornans e L’atelier del pittore) Lo scenario italiano. I Macchiaioli: Giovanni Fattori, pag.142-144 ( In vedetta e Il campo italiano alla battaglia di Magenta) La stagione dell'Impressionismo: - L’Arte da Salon e il Salon des Refusès, pag. 148 - Edouard Manet, pag. 150-153 ( Olympia, Il bar alle Folies-Bergère e Colazione sull’erba) - Gli Impressionisti e le loro mostre, pag. 154-155 ( Impressione:levar del sole, La stazione di Saint-Lazare e Moulin de la Galette) Claude Monet, pag. 156-159 (Donna con parasole e bambino, Ninfee e Cattedrale di Rouen armonia bianca) - Edgar Degas e Pierre-Auguste Renoir, pag.160-161 ( Classe di danza, Le stiratrici, La tinozza, Colazione dei canottieri a Bougival, Le grandi bagnanti) - 1865-1900 : La Moda tra revival ed eclettismo, pag. 46-51 33 2° Quadrimestre Tendenze postimpressioniste: - Paul Cezanne, pag. 166-169 ( La casa dell’impiccato, Giocatori di carte, Monte Saint-Victoire e Le grandi bagnanti) - Vincent Van Gogh: le radici dell’espressionismo, pag.170-171 ( I mangiatori di patate, La camera da letto, Notte stellata, Autoritratto, Chiesa di Auvers) Secessioni e Modernità : - Edvard Munch e la Secessione di Berlino, pag. 184-185 e 187 ( La bambina malata, Il bacio e L’urlo) - L'Espressionismo: il gruppo Die Brucke, pag. 204-205 (Cinque donne nella strada e Autoritratto in divisa) La nascita delle Avanguardie storiche: pag.194-199 Il Cubismo: - Pablo Picasso, pag. 210-217 (Autoritratto con il cappotto, Madre con bambino malato, Madre e figlio, Les demoiselles d’Avignon, La fabbrica di Horta de Hebro, Ritratto di Daniel-Henry Kahnweiler, Natura morta con la sedia di paglia e Guernica in fotocopia) Il Futurismo: - La nascita del Futurismo e l’attività di Umberto Boccioni, pag. 222-225 ( La città che sale, La risata, Stati d’animo: Gli Addii, Forme uniche della continuità nello spazio e Materia) L’Astrattismo : - Il gruppo del “Cavaliere azzurro” e Vasilij Kandinskij, pag. 230-231 e 234 ( Improvvisazione V Parco, Punte nell’arco e Primo acquerello astratto) La pittura metafisica: Giorgio De Chirico, pag. 244-245 ( L’enigma dell’oracolo, Enigma di un pomeriggio d’autunno, Autoritratto) ; pag.262-263 ( Il pomeriggio gentile, Le Muse inquietanti) L'arte dell'inconscio: il Surrealismo; Il surrealismo figurativo: Salvador Dalì e Renè Magritte, pag. 258-259 ( La persistenza della memoria, Mercato di schiavi con l’apparizione del busto invisibile di Voltaire, L’uso della parola, La condizione umana) - Il surrealismo non-figurativo: Juan Mirò, pag.260-261 ( Il carnevale di Arlecchino) La moda del Novecento: dalla Belle Epoque alla moda di guerra - La Belle Epoque, pag. 60-66 - Gli anni dieci, pag. 80-85 - Gli anni venti, pag. 96-102 - Gli anni trenta, pag. 118-122 - Gli anni quaranta, pag.134-138 34 DISCIPLINA: TECNICHE DI SETTORE DOCENTE: Prof.ssa PORCELLI ELENA N.ore settimanali previste: 5 N.ore annuali previste:165 N.ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2013/2014 (al 15/05/14): 154 OBIETTIVI CONSEGUITI Conoscenze/contenuti: Gran parte della classe conosce la costruzione della base abiti e i relativi spostamenti di pince; la costruzione della base della gonna e le relative trasformazioni; la tecnica del drappeggio e le maniche speciali come raglan e kimono. Molti possiedono una conoscenza generale dei contenuti proposti; alcuni, in virtù anche di conoscenze pregresse e di interessi personali. Buone sono le conoscenze nell’ambito della confezione. Capacità/Competenze: Quasi tutti gli alunni sanno costruire un abito proposto dall’analisi delle sfilate contemporanee. Non tutti però sono in grado di riconoscere con disinvoltura gli spostamenti di pince da una fotografia di moda. I più interessati alla disciplina sanno applicare le nozioni teoriche alla pratica. METODOLOGIE DIDATTICHE Ciascun modulo di lavoro è stato affrontato attraverso la lezione frontale e pratica per la proposta dei contenuti, curando anche la manualità degli studenti nelle attività laboratoriali, in modo da sollecitare la manifestazione dei prerequisiti e delle capacità cognitive di ognuno. Gli allievi sono stati sollecitati alla pratica continua e alle simulazioni in laboratorio con relativa analisi delle immagini di sfilate contemporanee; sono state altresì stimolate all’approfondimento dello studio della modellistica mediante attività di ricerca su stilisti contemporanei. STRUMENTI OPERATIVI ED AMBITI DI LAVORO Lezioni laboratoriali con l’utilizzo di fonti relative a stilisti contemporanei. Utilizzo di tutta la strumentazione presente in laboratorio. 35 MODALITA’ E STRUMENTI UTILIZZATI PER LA VERIFICA Verifica d’ingresso: una prova pratica relativamente all’esecuzione della gonna base per la verifica della padronanza degli strumenti, della conoscenza della geometria e delle regole. In corso d’anno: ai fini della verifica quadrimestrale, tre/sei prove pratiche e due/tre prove teoriche strutturate inerenti alla tipologia A e B della terza prova d’Esame. CRITERI DI VALUTAZIONE Fatto salvo quanto già indicato nella parte generale del Documento alla voce “Criteri di valutazione”, si precisa che essi sono stati resi noti agli studenti, in modo da renderli consapevoli delle difficoltà e dei progressi compiuti. Indicatori adottati per la formulazione dei giudizi e per l’attribuzione dei voti Prove scritte Prove pratiche Articolazione, coesione e coerenza Conoscenza degli argomenti e capacità di dell’argomentazione applicarli Correttezza e proprietà linguistica tecnica del Capacità di risoluzione a eventuali settore moda problematiche durante la lavorazione Capacità di approfondimento Capacità di analisi personale In entrambi i casi, facendo riferimento agli obiettivi classificati dalla tassonomia di Bloom, si è ritenuta sufficiente la prestazione dell’alunno che dimostrasse: • Una conoscenza dei contenuti completa, anche se non approfondita ed una comprensione globale anche se con qualche incertezza. • La capacità di applicare le conoscenze in compiti semplici, senza gravi errori. • La capacità di effettuare analisi, anche se non approfondite. • La conoscenza teorica delle fasi di lavorazione di un capo d’abbigliamento. • La capacitò di costruzione dei capi base. ESEMPIO DI SCHEDA DI VALUTAZIONE DI UNA PROVA TEORICA E PRATICA Indicatori Attinenza alla tipologia prescelta Contenuto Svolgimento Punteggio massimo 4 6 5 Livelli di valore Punti Scarso Parziale Completo Modesto/parzialmente aderente alla domanda Superficiale/semplice Pertinente Approfondito 1 2 4 1 Incoerente/disorganico Con qualche incongruenza Ben articolato 1 3 Punteggio attribuito 3 4 6 5 Totale 36 ATTIVITA’ DI RECUPERO Nella fase iniziale dell’anno scolastico è stato necessario effettuare un approfondito ripasso dei fondamentali contenuti della modellistica e della confezione relativi al programma svolto negli anni precedenti. In corso d’anno si sono individuati momenti, durante il normale svolgimento delle lezioni per fare dei richiami alla teoria legata alla pratica laboratoriale e a modelli base di anni precedenti necessari allo svolgimento dei nuovi poiché lacune, incertezze o semplici dubbi espressi dagli allievi lo imponevano. In aggiunta, è stata effettuata una pausa didattica con relativa prova per il recupero delle insufficienze. ATTIVITA’ INTEGRATIVE Durante l’anno scolastico e con l’obiettivo di preparare un lavoro di approfondimento finalizzato all’esame di Stato, tutti gli alunni hanno curato un approfondimento della modellistica legato ai figurini di moda da loro realizzati per il colloquio orale. SELEZIONE E ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI L’organizzazione dei contenuti in moduli e la scansione in unità didattiche è stata prevista dalla Programmazione di inizio anno scolastico; riflette i dettami ministeriali ed è stata condivisa dai docenti delle materie d’indirizzo. MODULO n.1: IL DRAPPEGGIO • • • • Teoria del drappeggio. Studio e applicazione su una gonna o su un abito. Analisi e relative varianti. Confezionamento di una gonna con relativo studio e piazzamento. MODULO n.2: SPOSTAMENTI DI PINCE • Costruzione della base abiti davanti e dietro e relative misure occorrenti. • Studio e analisi dei sei principali spostamenti di pince. • Esecuzione di un modello per ogni tipo di spostamento con relative varianti di taglio. MODULO n.3: MANICHE • La manica a raglan con relativa applicazione teorico-pratico su un capospalla. • La manica finta raglan con relativa applicazione teorico-pratico su un abito. • La manica a kimono con relativa applicazione teorico-pratico su un capospalla. 37 DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA DOCENTE: prof.ssa CANEGALE SIMONETTA N. ore settimanali previste: 2 N. ore annuali previste: 66 N. ore effettivamente svolte nell'a.s. 2013/’14 alla data del 15/05/14: 52 OBIETTIVI CONSEGUITI ( in termini di conoscenze, capacità e competenze ) •Conoscenza delle attitudini fisiche e neuro-muscolari dell'organismo umano impegnate nel movimento •Conoscenza del linguaggio corporeo nella comunicazione •Conoscenza del corpo umano e dei corretti modi d'agire per ottenere e mantenere la buona forma fisica •Conoscenza delle regole e degli schemi di gioco di alcuni sports individuali e di squadra •Sapersi muovere in modo adeguato •Saper praticare attività motoria •Utilizzare il movimento del corpo per un corretto stile di vita •Saper praticare almeno due sports individuali e due di squadra ( Atletica: velocità e resistenza; Pallavolo) •Saper organizzare il movimento in funzione di variabili spazio-temporali •Saper organizzare un attività motoria mirata all'incremento delle qualità psico-fisiche •Saper muovere il proprio corpo in modo consapevole •Saper promuovere lo sport per un corretto stile di vita METODOLIGIE DIDATTICHE •Metodo dell'esperienza diretta, della ricerca e comunicazione verbale •Metodologie globali ed analitiche •Lavoro in modo individuale ed in gruppo •Sollecitazione alla ricerca e creazione di regole di gioco Le unità didattiche sono state strutturate generalmente seguendo questa progressione di lavoro: •Riscaldamento generale ( preatletici ed allungamento ) effettuato con o senza attrezzo ( pallone) •Esercizi di tecnica individuale •Giochi di preparazione •Gioco ( partita con regole ) •Esercizi di defaticamento e rilassamento finale 38 STRUMENTI OPERATIVI E AMBITI DI LAVORO Le lezioni sono sempre state svolte presso la palestra dell' Istituto "E. Fermi" di Alessandria utilizzando tutte le attrezzature sportive disponibili MODALITA' E STRUMENTI UTILIZZATI PER LA VERIFICA Il momento della verifica è sempre stato affrontato nell'ambito di situazioni ludico-motorie individuali e di gruppo attraverso prove oggettive ( combinazioni a corpo libero, circuiti, partite ecc. ) e tests codificati CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione è stata effettuata in base a: •Frequenza alle lezioni e partecipazione attiva sul piano motorio •Continuità nell'impegno e nell'interesse dimostrato per la materia •Incremento delle capacità acquisite rispetto ai livelli di partenza •Partecipazione a progetti di attività motoria e sportiva per la scuola •Capacità di organizzazione di tornei sportivi interni di classe e di istituto anche con mansioni di arbitraggio ATTIVITA' DI RECUPERO Le attività di recupero sono state svolte durante l'orario curricolare suddividendo il gruppo classe in piccoli gruppi e diversificando il livello delle consegne e delle richieste. ATTIVITA' PLURIDISCIPLINARI ATTIVITA' DI PREPARAZIONE ALLA TERZA PROVA Due simulazioni terza prova e relativa valutazione con l’utilizzo di relativa griglia ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI Per l'intero anno scolastico i contenuti dei diversi moduli sono stati presentati in unità di lavoro di due ore di lezione ciascuna organizzati come segue: •Fase di messa in movimento dell'organismo ( fase di avviamento motorio) realizzata attraverso esercitazioni a corpo libero ad impatto progressivo •Fase di consapevolezza della motricità attraverso la stimolazione delle qualità fisiche per il miglioramento delle competenze motorie realizzata attraverso esercitazioni a corpo libero individuali e in piccoli gruppi, a carico naturale e con piccoli sovraccarichi, per i diversi distretti muscolari dell'organismo •Fase ludico-motoria che caratterizza la parte centrale di ciascuna unità didattica e che si concretizza attraverso la realizzazione di partite, gare sportive, mini tornei •Fase di defaticamento motorio e di rilassamento finale •Teoria delle caratteristiche e dei regolamenti delle diverse attività sportive praticate. 39 DISCIPLINA: RELIGIONE DOCENTE: Prof.ssa VIOTTO CRISTINA N° ore settimanali : N° ore previste: N° ore svolte: 1 ore 33 ore 27 ore La classe, composta da 11 alunni, presenta nel complesso buone disponibilità all’ascolto e buone capacità di partecipazione. In alcuni si nota una certa difficoltà nel rielaborare in modo autonomo il dato acquisito e nell’utilizzare il linguaggio specifico della disciplina. Ottimo l’interesse. OBIETTIVI DISCIPLINARI Come obiettivi disciplinari l’IRC si è proposto di: • stimolare la consapevolezza della dimensione religiosa insita nelle culture umane, per mezzo della conoscenza di elementi esemplari di essa; • promuovere la conoscenza della natura universale di questa dimensione come precondizione dell’incontro rispettoso con la diversità religiosa degli uomini; • evidenziare e spiegare la specificità della confessione cattolica, favorendo la riflessione e la presa di coscienza della propria personale esperienza religiosa. METODOLOGIE E STRATEGIE DIDATTICHE Il metodo di insegnamento privilegiato è stato quello esperienziale-induttivo che coinvolge e stimola gli studenti ad un approfondimento attivo e significativo, aperto alla ricerca e al confronto. A tal scopo si è utilizzato soprattutto il lavoro di gruppo e il confronto delle idee emerse. Come criterio metodologico fondamentale si è assunto il principio della correlazione che contribuisce all’educazione della persona, aiutando l’apprendimento e la rielaborazione personale dei contenuti culturali proposti. Per questo si è favorito il rapporto tra le esperienze formative del soggetto e la conoscenza della religione cristiana cattolica, considerata nelle sue più significative espressioni culturali. MODULO N. 1 “Le domande di senso religioso” Conoscenze: Le esigenze della persona tra il desiderio di infinito e i limiti umani Competenze: Individuare le principali risposte date sul senso della vita e riconoscere la religiosità come caratteristica della persona umana Capacità: Imparare a confrontare la propria opinione con quella degli altri con rispetto e pertinenza. 40 METODOLOGIA • Esperienziale - induttiva • Lavoro di gruppo • Principio della correlazione STRUMENTI OPERATIVI • Libro di testo • Bibbia • Lavagna • Documenti ecclesiali e storico culturali • Materiale multimediale Tipologie e numero di verifiche: • Interventi spontanei degli studenti • Interrogazioni orali MODULO N. 2 “La morale Biblico-Cristiana” Conoscenze: Conoscere l’originalità della legge morale cristiana Competenze: Leggere e comprendere alcuni passi della Gaudium et Spes Capacità: Imparare a comprendere la propria opinione con i compagni in modo rispettoso METODOLOGIA • Esperienziale - induttiva • Lavoro di gruppo • Principio della correlazione STRUMENTI OPERATIVI • Libro di testo • Bibbia • Lavagna • Documenti ecclesiali e storico culturali Tipologie e numero di verifiche: • Interventi spontanei degli studenti • Interrogazioni orale 41 MODULO N. 3 “L’etica delle relazioni” Conoscenze: Il rapporto con se stessi, con gli altri e il rapporto uomo-donna. Competenze: Conoscere i modelli storici del concetto di uomo e assumere responsabilmente la propria corporeità Capacità: Dialogare in modo rispettoso e accettare l’opinione degli altri METODOLOGIA • Esperienziale - induttiva • Lavoro di gruppo • Principio della correlazione STRUMENTI OPERATIVI • Libro di testo • Bibbia • Lavagna • Documenti ecclesiali e storico culturali Tipologie e numero di verifiche: • Interventi spontanei degli studenti • Interrogazioni orali MODULO N. 4 “L’etica della solidarietà” Conoscenze: La solidarietà con le altre religioni Competenze: La teologia monastica, scolastica ed ortodossa Capacità: Dialogare in modo rispettoso e accettare l’opinione degli altri METODOLOGIA • Esperienziale - induttiva • Lavoro di gruppo • Principio della correlazione STRUMENTI OPERATIVI • Libro di testo • Bibbia • Lavagna • Documenti ecclesiali e storico culturali Tipologie e numero di verifiche: • Interventi spontanei degli studenti • Interrogazioni orali 42 STAGES 2013 (alternanza scuola-lavoro) Contenuti disciplinari della classe IV Gli obiettivi generali perseguiti nelle ore di stage sono i seguenti: Prendere contatto con esperti del settore Programmare un piano di lavoro con scelte opportune di materiali e metodologie Rispettare i tempi di lavoro Integrare conoscenze teoriche e pratiche Contenuti disciplinari della classe Modulo di lavoro Esecuzione di modelli base (gonne, abiti fantasia, corpetti, pantaloni) Sviluppo manuale di capi di abbigliamento Rifiniture e stiro Riparazioni su capi di abbigliamento Inserimento di accessori (perline, palette, zip, bottoni ecc.) Realizzazione di capi di corsetteria Obiettivi raggiunti Gli obiettivi raggiunti nell’arco dell’ anno sono complessivamente buoni: gli allievi hanno potenziato l’interesse per le discipline professionali maturando una nuova consapevolezza dell’indirizzo professionale del proprio corso di studi. Gli allievi hanno affrontato lo stage nel quarto anno con un monte ore totale di 132 ore. Nella maggior parte dei casi, con interesse per le mansioni da affrontare e per le relazioni interpersonali con cui misurarsi. Tutte le situazioni di inserimento, avvenute in aziende molto diversificate tra loro, dallo studio stilistico alla produzione di corsetteria, hanno avuto valutazioni positive sia per gli obiettivi trasversali sia per quelli professionali. Gli allievi, affiancati dal tutor aziendale ed inseriti in reparto in modo operativo, hanno acquisito consapevolezza delle proprie attitudini professionali, mettendo a frutto i saperi acquisiti in classe. Nella fase di valutazione dello stage, i tutor aziendali si sono espressi con giudizi positivi, sia rispetto ai saperi professionali e al saper fare, sia rispetto alle caratteristiche personali relative al saper essere. 43 COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE MATERIA DOCENTE FIRMA Italiano Luigia ALFERANO .………………...……… Storia Luigia ALFERANO ………………………… Matematica Ebe BECHELLI ………………………… Lingua Inglese Marina REPETTO ………………………… Disegno Professionale Emiliano ALFIERI …………………………. Storia dell’arte e del costume Gabriella D’ESPOSITO …………………….…… Tecniche del settore Elena PORCELLI …………………………. Educazione fisica Simonetta CANEGALE ………………………… Religione Cristina VIOTTO ………………………… PRESA VISIONE E ACCETTAZIONE DEL DOCUMENTO La Rappresentante delle alunne della classe V MODA Fabiana IACULLI ………………………… Giulia ………………………… SIRONI Alessandria, 15 maggio 2014 44 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE ISTITUTO TECNICO SETTORE TECNOLOGICO COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO “Pier Luigi Nervi” Spalto Borgoglio n. 77 15121 Alessandria “ NERVI – FERMI “ Sede amministrativa Via A. Morbelli n. 33 - 15121 Alessandria C.F. 96051850061 Email:[email protected] PEC:[email protected] Tel. 0131 252558 Fax 0131 231875 Sito web www.iisnervifermi.it ISTITUTO PROFESSIONALE INDUSTRIA E ARTIGIANATO “Enrico Fermi” Via A. Morbelli n. 33 15121 Alessandria Anno Scolastico 2013/2014 APPENDICE 1. PROPOSTA DI GRIGLIA DI VALUTAZIONE DI ITALIANO 2. PROPOSTA DI GRIGLIA DI VALUTAZIONE DI DISEGNO PROFESSIONALE 3. ESEMPI DI TERZA PROVA E PROPOSTA DI GRIGLIA DI VALUTAZIONE 4. PROPOSTA DI GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER IL COLLOQUIO 45 I.I.S. NERVI-FERMI - ALESSANDRIA Griglie di valutazione della prima prova scritta - ITALIANO Candidato : ___________________________________Tipologia: ______________________ Indicatori Attinenza alla tipologia prescelta Punteggio massimo 3 Contenuto. 4 Svolgimento 3 Esposizione 5 Livelli di valore scarso parziale completo Punti 1 2 3 Modesto/parzialmente aderente alla traccia Superficiale/semplice Pertinente 1 Approfondito/con validi apporti personali Incoerente/disorganico Con qualche incongruenza Ben articolato 4 Molto scorretta Scorretta ed impropria Con qualche errore ed improprietà 1 2 3 Corretta ma semplice 4 5 Punteggio attribuito 2 3 1 2 3 Corretta ed efficace TOTALE 46 I.I.S. NERVI-FERMI - ALESSANDRIA Griglia di valutazione della seconda prova scritta - Disegno : 47 SIMULAZIONE TERZA PROVA Nel corso dell’anno, sono state affrontate dalla classe, per le discipline di Educazione fisica, Matematica, Storia dell’arte e del costume e Tecniche di settore due simulazioni . Tipologia della prova: due quesiti a risposta singola (tipologia B) tre a risposta multipla (tipologia C) . Durata della prova due ore. Vengono di seguito riportate le prove proposte agli alunni. Segue la griglia di valutazione utilizzata. 48 Simulazione terza prova del 22/03/2014 Materie coinvolte Educazione fisica Matematica Storia dell’arte e del costume Tecniche di settore 49 CANDIDATO/A ___________________________ III PROVA SCRITTA MATERIA : Educazione fisica Il candidato risponda senza superare le righe assegnate per ciascun quesito. Formule e disegni non vengono considerati nel conteggio righe e possono essere scritte anche sul retro di questo foglio 1) Elenca le principali regole del gioco della Pallavolo 1) ____________________________________________________________________________ 2) ____________________________________________________________________________ 3) ____________________________________________________________________________ 4) ____________________________________________________________________________ 5) ____________________________________________________________________________ 6) ____________________________________________________________________________ 7) ____________________________________________________________________________ 8) ____________________________________________________________________________ 9) ____________________________________________________________________________ 10) ____________________________________________________________________________ 2) Enuncia i principali benefici dell’attività fisica sull’apparato cardiovascolare ________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ 50 a) Come l’attività motoria influenza lo sviluppo della muscolatura? Diminuisce la sezione trasversale totale Aumenta la capacità di sostenere sforzi prolungati Decrementa i legami fosforici ricchi di energia Inibisce lo smaltimento dell’acido lattico b) Come è considerato nella Pallavolo il palleggio? Un fondamentale di attacco Un fondamentale di difesa Un fondamentale di costruzione Un passaggio qualsiasi c) Che cosa si intende con l’affermazione:”Lo sport determina una miglior economia respiratoria.”? Abbassa la frequenza respiratoria Aumenta la frequenza respiratoria Diminuisce la capacità di trasporto dell’ossigeno nel sangue Diminuisce l’utilizzo di ossigeno nei tessuti 51 CANDIDATO/A ____________________________ III PROVA SCRITTA - MATERIA : Matematica E’consentito l’uso della calcolatrice non programmabile 1) Data la funzione a)Classificare:______________________________________________________________________ b)Dominio:_________________________________________________________________________ c)Limiti agli estremi del dominio: _______________________________________________________ __________________________________________________________________________________ d) Intersezioni con gli assi:____________________________________________________________ e) Positività: _______________________________________________________________________ f) Negatività:_______________________________________________________________________ g) Crescenza:_______________________________________________________________________ h) Decrescenza:_____________________________________________________________________ i) Massimi :________________________________________________________________________ l) Minimi: _________________________________________________________________________ m) Flessi:__________________________________________________________________________ n) Asintoti:_________________________________________________________________________ o) Rappresentare 52 2) Calcolare il limite motivando la risposta __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ 3) Data la funzione il suo dominio è: (-∞,+∞) (-∞,-3) ∪ (-3,3) ∪ (3,+∞) (-∞,-3) ∪ (3,+∞) (-∞,5) ∪ (5,+∞) 4) Considerando il grafico dell’esercizio 1) il e il tendono rispettivamente a: -∞,-∞ -∞,+∞ +∞,-∞ +∞,+∞ 5) Dato la funzione y = ha un asintoto orizzontale asintoto verticale asintoto obliquo asintoto orizzontale e verticale 53 SIMULAZIONE TERZA PROVA D’ESAME (Tipologia B-C) Storia dell’arte e del costume NOME: CLASSE: V Operatore Moda DATA: TIPOLOGIA B): Il candidato risponda ai seguenti quesiti (ciascuna risposta dovrà essere contenuta nel limite massimo di 5 righe). 1. Indica cosa si intende per “Espressionismo” e in cosa diverge dall’Impressionismo. __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ 2. Descrivi la celebre opera di U. Boccioni “Materia” indicando come gli elementi formali e coloristici traducono il tema rappresentato. __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ 54 TIPOLOGIA C): Il candidato risponda ai seguenti quesiti: 1.Il cosiddetto “periodo blu” della produzione pittorica di P. Picasso: a) ha inizio nel 1901, all’epoca del secondo soggiorno parigino dell’artista b) ha inizio nel 1904, quando si conclude la stagione del cosiddetto “periodo rosa” c) coincide con la realizzazione del celebre dipinto “Le demoiselles d’Avignon” nel 1907 d) ha inizio nel 1909 e precede il cosiddetto “periodo rosa” 2. Con il termine “manteau de voiture” nella moda femminile Belle Epoque si intendeva: a) un elegante mantello da sera b) un mantello impreziosito da pizzi e ricami c) un soprabito da automobile d) una camicia a volant 3. Con il termine “jupe coulotte” nella moda femminile anni ’10 si indicava: a) un paio di pantaloni aderenti b) un paio di pantaloni stile militare c) un paio di pantaloni da golf d) un paio di pantaloni da harem 55 Cadidato/a ________________________________________ III PROVA SCRITTA - MATERIA : Tecniche di settore 1. Quanti sono gli spostamenti di pince? Descrivili tutti in modo accurato. __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ 2. Quali misure occorrono per costruire la base abiti? __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ 3. Cosa si intende per drappeggio? o Uno spostamento di pince. o Un taglio che viene interamente cucito e crea motivo. o Una piega localizzata che crea motivo. o Una piega combaciata che crea motivo. 4. Quali sono le caratteristiche della manica a raglan? o Avere il giromanica, essere un unico pezzo col telino, presentare una cucitura nel sottomanica. o Essere un unico pezzo col telino, presentare una cucitura nel sottomanica, avere un tassello. o Avere una cucitura a mezzo giro sotto l’ascella, avere un taglio da giromanica a collo, avere poca aderenza. o collo Non avere il giromanica, avere una cucitura a mezzo giro sotto l’ascella, avere un taglio da giromanica a 5. A cosa serve il D.F. (drittofilo)? o Per posizionare il modello sul tessuto parallelo ai fili di trama e ordito. o Per tagliare in modo corretto il tessuto prima di confezionarlo. o Per posizionare il modello su tessuto parallelo ai fili di ordito e alla cimosa. o Per posizionare il modello sul tessuto parallelo ai fili di ordito e quindi di trama per tagliare in modo corretto lasciando un margine di cucitura di 2cm. 56 Simulazione terza prova del 06/05/2014 Materie coinvolte Educazione fisica Matematica Storia dell’arte e del costume Tecnica di settore 57 CANDIDATO/A ___________________________ III PROVA SCRITTA MATERIA : Educazione fisica Il candidato risponda senza superare le righe assegnate per ciascun quesito. Formule e disegni non vengono considerati nel conteggio righe e possono essere scritte anche sul retro di questo foglio 1) Elenca le principali regole del gioco del Tennis 1) _______________________________________________________________________________ 2) _______________________________________________________________________________ 3) _______________________________________________________________________________ 4) _______________________________________________________________________________ 5) _______________________________________________________________________________ 6) _______________________________________________________________________________ 7) _______________________________________________________________________________ 8) _______________________________________________________________________________ 9) _______________________________________________________________________________ 10) _______________________________________________________________________________ 2) Enuncia i principali benefici dell’attività fisica sull’apparato osteo-legamentoso ________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ 58 a) Come l’attività motoria influenza lo sviluppo delle capacità coordinative? Diminuisce la difficoltà di effettuare gesti motori Aumenta la capacità di realizzare gesti motori complessi Aumenta la capacità di resistere a sforzi prolungati nel tempo Decrementa l’accumulo dell’acido lattico b) Come è considerato nella Pallavolo il muro? Un fondamentale di attacco Un fondamentale di difesa Un fondamentale di costruzione Un passaggio qualsiasi c) Quanto vale un tiro a canestro realizzato nel Basket ? Un punto Due punti Tre punti Uno, due, tre, dipende 59 CANDIDATO/A ____________________________ III PROVA SCRITTA - MATERIA : Matematica E’consentito l’uso della calcolatrice non programmabile 1) Data la funzione a) Classificare: ____________________________________________________________ b) Dominio: ____________________________________________________________ c) Limiti agli estremi del dominio________________________________________________ ___________________________________________________________________________ d) Intersezioni con gli assi ______________________________________________________ e) Positività: ____________________________________________________________ f) Negatività: ____________________________________________________________ g) Crescenza: ____________________________________________________________ h) Decrescenza: ____________________________________________________________ i) Massimi : ____________________________________________________________ l) Minimi: ____________________________________________________________ m) Flessi: ____________________________________________________________ n) Asintoti: ____________________________________________________________ o) rappresentare 2) Determinare i punti di massimo o minimo della funzione motivando la risposta __________________________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________________________ 60 3) Data la funzione il suo dominio è: (-∞,+∞) (-∞,-5) ∪ [5,+∞) (-∞,-5) ∪ (5,+∞) ∅ 4) Considerando il grafico dell’esercizio 1) il -∞,-∞ e il tendono rispettivamente a: -∞,+∞ +∞,-∞ +∞,+∞ 5) Data la funzione 2 la sua derivata seconda vale: 6x 0 61 SIMULAZIONE TERZA PROVA D’ESAME (Tipologia B-C) Storia dell’arte e del costume NOME: CLASSE: V Operatore Moda DATA: TIPOLOGIA B): Il candidato risponda ai seguenti quesiti (ciascuna risposta dovrà essere contenuta nel limite massimo di 5 righe). 1. Descrivi l’abbigliamento femminile anni ’20. __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ 2. Presenta l’opera di V. Kandinskij “Primo acquerello astratto” evidenziando lo sviluppo della sua ricerca astrattista. __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ 62 TIPOLOGIA C): Il candidato risponda ai seguenti quesiti: 1. Dal punto di vista compositivo nell’opera “GUERNICA”: a) la distribuzione delle figure e degli oggetti è simbolicamente caotica e priva di ogni logica b) i piani sono incastrati l’uno nell’altro, secondo un principio ancora cubista c) le figure si concentrano verso i lati, mentre al centro risalta, simbolicamente, l’unica fonte luminosa d) la tripartizione verticale rinnega il modello dei trittici religiosi medievali 2. La pittura metafisica: a) opera uno straniamento sul piano del soggetto e della logica tradizionale b) recupera modelli iconografici antichi con l’obiettivo di riproporre nel presente i valori classici e rinascimentali di armonia, compostezza e proporzione c) condivide con il Cubismo la propensione alla sperimentazione sul piano delle tecniche e dei materiali d) condivide con il Futurismo l’interesse per il movimento, soggetto prediletto e fulcro delle scelte stilistiche 3. Alcuni critici considerano l’opera “La libertà guida il popolo” il primo dipinto politico nella storia della pittura moderna: a) in realtà, il dipinto è stato eseguito per assecondare l’ambiente intellettuale in cui Delacroix ricercava un definitivo riconoscimento b) l’artista, pur avendo idee politiche conservatrici, condivide l’idealità dell’artista romantico, che in nome della libertà sente di dover essere protagonista degli eventi c) l’opera, infatti, si basa su una scrupolosa documentazione storica, tanto da essere utilizzata come riferimento per la ricostruzione anche topografica di Parigi d) in realtà il dipinto, dichiaratamente allegorico, si mostra più come un esercizio stilistico e intellettuale che come una testimonianza attendibile agli eventi 63 Cadidato/a ________________________________________ III PROVA SCRITTA - MATERIA : Tecniche di settore Quanti sono gli spostamenti di pince? Descrivili tutti in modo accurato. __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ 2. Qual è la differenza tra una manica a raglan, a giro e a kimono? __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ 3. o o o o A cosa servono le pince? A creare delle fantasie di taglio. A far aderire un capo sul corpo. A creare drappeggi localizzati. Ad avere una linea guida per poter imbastire i tagli. 4. Quali sono le caratteristiche della manica a raglan? o Avere il giromanica, essere un unico pezzo col telino, presentare una cucitura nel sottomanica. o Essere un unico pezzo col telino, presentare una cucitura nel sottomanica, avere un tassello. o Avere una cucitura a mezzo giro sotto l’ascella, avere un taglio da giromanica a collo, avere poca aderenza. o Non avere il giromanica, avere una cucitura a mezzo giro sotto l’ascella, avere un taglio da giromanica a collo. 5. A cosa serve il “tassello” nella manica a kimono? o Per creare un motivo fantasia. o Per tagliare in modo corretto il tessuto prima di confezionarlo. o Per donare la giusta ampiezza alla manica così da poter indossare il capo. Senza di esso risulta impossibile indossare una giacca con un kimono aderente. o Per evidenziare il giromanica. 64 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “ NERVI – FERMI “ ISTITUTO TECNICO SETTORE TECNOLOGICO COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO ISTITUTO PROFESSIONALE INDUSTRIA E ARTIGIANATO Sede amministrativa Via A. Morbelli n. 33 - 15121 Alessandria C.F. 96051850061 Email:[email protected] PEC:[email protected] Tel. 0131 252558 Fax 0131 231875 Sito web www.iisnervifermi.it “Pier Luigi Nervi” Spalto Borgoglio n. 77 15121 Alessandria “Enrico Fermi” Via A. Morbelli n. 33 15121 Alessandria COMMISSIONE PER GLI ESAMI PRELIMINARI Candidato/a ........................................................................................... Classe 5^ MODA Tipologia della prova: due quesiti a risposta singola (tipologia B) e tre a risposta multipla (tipologia C) : 11) due domande (tipologia B) per ciascuna delle materie scelte dalla commissione; a ciascuna risposta viene attribuito un punteggio massimo di 4,5 punti (secondo la griglia di seguito riportata): griglia di valutazione per quesiti a risposta singola (tipologia B) mancata risposta o risposta completamente errata Punti 0 risposta molto incompleta e/o con gravi errori Punti 1 risposta incompleta e/o con errori Punti 2 risposta completa - o quasi - con qualche imprecisione (lieve errore) o eccessivamente sintetica Punti 3 risposta completa senza imprecisioni, ma non del tutto adeguata nella forma o nell’uso dei termini specifici della disciplina Punti 4 risposta completa - o quasi - senza imprecisioni e adeguata nella forma e nell’uso dei termini specifici della disciplina Punti 4,5 12) tre domande (tipologia C) per ciascuna delle materie scelte dalla commissione; a ciascuna risposta viene attribuito un punteggio massimo di 2 punti (secondo la griglia di seguito riportata): griglia di valutazione per quesiti a risposta multipla (tipologia C) - mancata risposta o risposta completamente errata Punti 0 - risposta corretta Punti 2 Secondo la griglia di seguito riportata si otterrà un totale di 15 punti per ciascuna materia; la valutazione complessiva della prova risulterà dalla media dei punteggi delle singole discipline. Materia Tecniche di settore Storia dell’Arte e del Costume Educazione fisica Matematica Punti 1^ risposta Punti 2^ risposta Punti 3^ risposta Punti 4^ risposta Punti 5^ risposta TOTALE Totale per materia ………... Media in quindicesimi : …… / 15 Certificazione Qualità United Registrar of System Mod.22-PQ02 - Rev. 03 Accreditamento Regionale Formazione e Orientamento Mod. 29/C - Rev. 03 65 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “NERVI-FERMI” GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO ESAME DI STATO 2013-2014 PUNTEGGIO CRITERI PARZIALE 1 Esposizione 2 3 4 5 Limitata da errori grammaticali e sintattici Scarse conoscenze Povera e talvolta imprecisa Buona ma povera nell’uso di lessico disciplinare specifico Sufficienti conoscenze; qualche difficoltà nel fare collegamenti Fluida e lessicalmente ricca Insufficiente anche a livello mnemonico Contenuti appresi parzialmente e mnemonicamente Raggiunti gli obiettivi minimi, nessun approfondimento Discreta padronanza dei contenuti; solo approfondimenti elementari Incapacità nell’effettuare collegamenti e nell’esprimere giudizi critici Difficoltà nei collegamenti e nell’esprimere giudizi critici Effettua collegamenti più immediati ed esprime parziali giudizi Effettua collegamenti in autonomia con qualche incertezza Assente Non pertinente Poco significativa Sa effettuare i collegamenti richiesti ed esprime giudizi critici su sollecitazione dell’insegnante Significativa Scorretta a b c d e Conoscenza dei contenuti del’argomento scelto Utilizzazione delle conoscenze acquisite e approfondimento dei vari argomenti Rielaborazione degli argomenti attraverso collegamenti pluridisciplinari e capacità critiche Elaborazione personale e creativa Allievo/a: Parziali conoscenze Classe: Discrete conoscenze,qualche difficoltà a fornire collegamenti 6 7 Buone le conoscenze; effettua collegamenti basilari ma pertinenti Buona padronanza dei contenuti. Alcuni approfondimenti Capacità ad effettuare collegamenti più complessi motivandoli Completa ed approfondita Effettua collegamenti ed esprime giudizi critici autonomamente Ricca ed originale PUNTEGGIO TOTALE Data: 66 67
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