IFRS 3 - Esempio - Università degli studi di Bergamo

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
Dipartimento Scienze aziendali, economiche e metodi quantitativi
Corso di Bilanci secondo i principi contabili internazionali
90001
91070
Tutorato
Prof. Daniele Gervasio
[email protected]
Relatore: Martina Teli
INDICE DEGLI ARGOMENTI TRATTATI
 IFRS 3
 IFRS 3 Revised
 Fusioni under common control
 Retrodatazione contabile e fiscale
IFRS 3
Il 29 dicembre 2004 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione
Europea il Regolamento CE n. 2236/2004 attraverso il quale è stato introdotto
negli ordinamenti giuridici di tutti gli Stati Membri il principio contabile
internazionale IFRS 3 Business Combination alle operazioni di finanza
straordinaria.
L'IFRS 3 Business Combination, nell'ottica della prevalenza della sostanza
sulla forma di un’operazione di business combination, non distingue il
comportamento contabile in base alle diverse tipologie di operazioni di finanza
straordinaria (fusione, scissione, conferimento, etc.) ma prevede un unico
trattamento contabile indifferenziato, il cosiddetto purchase method o
metodo dell'acquisto.
IFRS 3
Il criterio di contabilizzazione preso in esame dall’IFRS 3 è il
PURCHASE METHOD
sulla base del quale l’acquirente rileva le attività, passività e le passività
potenziali indentificabili dell’acquisito ai relativi fair value alla data di
acquisizione (i.e. quella in cui l’acquirente ottiene effettivamente il
controllo sull’acquisito) ed eventualmente l’avviamento che sarà
successivamente sottoposto ad una verifica per una eventuale sua
riduzione di valore (impairment test ai sensi dello IAS 36) anziché
ammortizzato periodicamente.
IFRS 3
Quali sono le fasi previste dal purchase method?
1. Determinazione della data di acquisizione
2. Identificazione dell’acquirente
3. Determinazione del costo dell’aggregazione
4. Purchase Price allocation
IFRS 3
Determinazione della data di acquisizione
E’ la data dalla quale l’acquirente ottiene effettivamente il controllo
dell’acquisita.
Rileva, non tanto il momento della stipula del contratto o della comunicazione al
pubblico, quanto la data di trasferimento effettivo del controllo alla parte
acquirente.
E’ la data a decorrere dalla quale l’acquirente deve contabilizzare l’operazione.
- Tale data potrebbe non coincidere con il trasferimento della proprietà delle
quote/azioni dell’impresa acquisita (data di scambio).
- Se l’acquisizione di un’impresa avviene attraverso un’unica transazione, la data di
acquisizione coincide con la data di scambio delle attività/passività dell’impresa
acquisita
IFRS 3
Identificazione dell’acquirente
L’acquirente è l’entità che ottiene il controllo delle altre entità o attività
aziendali (business) partecipanti all’operazione
 Si presume che un’impresa (l’acquirente) abbia ottenuto il controllo su un'altra
impresa (l’acquisita) quando ne acquisisce più della metà dei diritti di voto, a
meno che non sia possibile dimostrare che tale proprietà non costituisce
controllo
 In una business combination realizzata mediante uno scambio di interessenze
partecipative (es.: azioni/quote), l’entità che emette tali interessenze
partecipative (nell’esempio, effettua l’aumento di capitale) è di norma
l’acquirente
IFRS 3
Altri criteri di identificazione dell’acquirente
 “il potere su più della metà dei diritti di voto dell’altra entità in virtù di un
accordo con altri investitori; o
 il potere di determinare le politiche finanziarie e gestionali dell’altra entità in
forza di uno statuto o di un accordo; o
 il potere di nominare o sostituire la maggioranza dei membri del consiglio di
amministrazione o dell’equivalente organo di governo dell’altra entità; o
 il potere di disporre della maggioranza dei voti alle riunioni del consiglio di
amministrazione o dell’equivalente organo di governo dell’altra entità”.
IFRS 3
Determinazione del costo dell’aggregazione
IFRS 3
IFRS 3
IFRS 3
Purchase Price allocation
IFRS 3
IFRS 3
IFRS 3
IFRS 3
Determinazione dell’avviamento
IFRS 3 - Esempio
Scritture contabili di un’aggregazione aziendale
Si supponga che la società Alfa, quotata in Borsa, sia incorporata nella società Beta,
anch’essa quotata in Borsa, (fusione per incorporazione) e che, ai sensi delle
disposizioni dell’IFRS 3 (supponendosi che sia Alfa che Beta applicano i principi
IAS/IFRS), acquirente sia Beta.
La società Beta deve contabilizzare l’operazione in commento applicando il
purchase method.
Si supponga anche che la società Beta, a fronte della fusione per incorporazione
della società Alfa, effettua un aumento di capitale, mediante emissione di nuove
azioni offerte in concambio agli azionisti di Alfa.
IFRS 3 - Esempio
Ciò posto, la scritturazione contabile che deve effettuare Beta, alla data di
acquisizione, deve tenere conto:
1) dell’incremento di capitale che Beta effettua per “pagare” gli azionisti di Alfa;
2) dei costi accessori che sono direttamente attribuibili all’aggregazione ai sensi
dell’IFRS 3, par. 24 (cfr. retro, par. 2.3.1) e come tali rientrano nel costo di
acquisizione – vedi modifiche IFRS- ;
3) del valore delle azioni oggetto di emissione da parte di Beta (valore di Borsa alla
data di acquisizione);
4) del fair value degli attivi/passivi, tangibili e intangibili, rilevabili presso Alfa al
netto delle relative passività fiscali differite.
IFRS 3 - Esempio
Si supponga che:
a)la data di acquisto sia il 1° maggio 2006;
b)il rapporto di concambio tra le azioni di Alfa e le azioni di Beta sia stato
determinato pari a 0,70 azioni di Alfa per 1 azione di Beta;
c)il numero di azioni di Alfa al 1° maggio 2006 sia pari a 100;
d)il numero di azioni di Beta da assegnare agli azionisti di Alfa al 1° maggio
2006 sia pari a 70;
e)il valore nominale delle azioni di Beta sia pari a 2,5 euro per azione;
f)il fair value delle azioni della società Beta al 1/5/2006 sia pari a euro 20 per
azione (i.e. valore di Borsa);
IFRS 3 - Esempio
g)le spese accessorie attribuibili alla fusione sostenute dall’acquirente siano pari ad
euro 150;
h)il totale del passivo di Alfa, alla data di acquisizione, sia pari ad euro 4.500, di cui
euro 500 riferibili al patrimonio netto contabile (ed il restante alle passività);
i)il maggior fair value imputabile
1)agli immobili di Alfa sia 200
2)al marchio di Alfa sia 300
3) ai core deposit di Alfa sia 100
j)l’aliquota fiscale sia pari al 38,25% (33% IRES + 5,25% IRAP)
IFRS 3 - Esempio
Sulla base di tali premesse il costo di acquisto sostenuto dalla società Beta al 1°
maggio 2006 risulterà pari a
Dove P = fair value della azioni di Beta
N = numero azioni di Beta da assegnare ad azionisti di Alfa
CA = costi direttamente attribuibili all’operazione
(70*20) + 150 = 1.400 + 150 = 1.550,00€
IFRS 3 - Esempio
Data di acquisto: 01/05/2006
RDC: 0,7
N° azioni Alfa al 01/05/2006: 100
N° azioni Beta da assegnare ad azionisti Alfa: 70
Valore nominale azioni Beta: 2,50
Fair value azione di Beta (alla data di acquisto): 20
Spese di perizia inerenti la fusione: 150€
Costo di acquisto: 1.550€
Aliquota fiscale: 38,25% (=33% + 4,25%)
Passività Alfa: 4.500 (di cui 500 PN)
IFRS 3 - Esempio
Scritture contabili relative all’operazione
Costi che la società ha sostenuto direttamente attribuibili all’operazione:
Altre attività Beta
a
Cassa Beta
150
150
Chiusura conti società Alfa:
Passività Alfa
PN Alfa
a
Attività Alfa
4.000
500
4.500
IFRS 3 - Esempio
Scritture contabili relative all’operazione
Aumento capitale Beta:
Azionisti Alfa c/fusione
a
Capitale sociale Beta
Altre attività Beta
sovrapprezzo azioni Beta
1.550
175
150
1.125
Iscrizione asset società Alfa in Beta:
Attività Alfa
a
Passività Alfa
Soc. Alfa c/fusione
4.500
4.000
500
IFRS 3 - Esempio
Scritture contabili relative all’operazione
Differenza da concambio:
Soc Alfa c/fusione
Disavanzo da concambio
a
Azionisti Alfa c/fusione
500
1.050
1.550
Allocazione differenza da concambio a fair value asset di Alfa:
Immobili
Marchio
Core deposit
Avviamento
a
Passività fiscali differite su immobili
Passività fiscali differite su marchi
Passività fiscali differite su core deposit
Disavanzo da concambio
200
300
100
679,5
76,5
114,8
38,3
1.050
IFRS 3 - Esempio
Si presentano le scritture contabili che la società Beta dovrà effettuare alla data
di acquisto:
IFRS 3 Revised
Il nuovo standard, che sostituisce l’IFRS 3 pubblicato nel 2004, deve essere
applicato prospetticamente ad aggregazioni aziendali la cui data di acquisizione o
è successiva all’inizio del primo esercizio successivo al 1° luglio 2009.
Le novità più significative introdotte dall’IFRS 3 “Revised” riguardano i seguenti
aspetti:
a)l’estensione dell’ambito di applicazione dello standard;
b)la nuova definizione di aggregazione aziendale e di business;
c)la modifica della contabilizzazione dei corrispettivi potenziali e dei costi
connessi all’acquisizione;
d) la contabilizzazione delle aggregazioni aziendali realizzate in più fasi;
e)l’introduzione dell’opzione di contabilizzare l’acquisizione aziendale secondo
la teoria dell’entità.
IFRS 3 Revised
a) Ambito di applicazione
Nell’IFRS 3 “Revised” si riscontra un’estensione dell’ambito di applicazione dello
standard: in particolare esso si applica anche alle aggregazioni aziendali a cui
partecipano due o più entità di tipo mutualistico e a quelle in cui entità aziendali o
attività distinte si aggregano unicamente per contratto senza ottenere una
partecipazione di capitale.
IFRS 3 Revised
b) Definizione di aggregazione aziendale e di “Business”
L’IFRS 3 “Revised” introduce nuove definizioni circa il concetto di aggregazione
aziendale (business combination) e di attività aziendale (Business).
L’ IFRS 3 definisce un’aggregazione aziendale come “operazione in cui
un’acquirente ottiene il controllo di una o più attività aziendali”. Nella versione del
2004, lo standard si riferiva al concetto di “unione di entità o attività aziendali
distinte in un’unica entità alla redazione di bilancio”.
Si dà più enfasi alla causa economica che giustifica l’operazione, cioè l’ottenimento
del controllo, piuttosto che all’effetto del “consolidamento contabile” (unione di
imprese).
IFRS 3 Revised
c) 1. Corrispettivi potenziali
Nella versione IFRS 3 “Revised” è stato apportato un significativo cambiamento
circa la rilevazione contabile dei “corrispettivi potenziali” (contingent
consideration), i quali prevalentemente costituiscono obbligazioni per l’acquirente di
trasferire attività aggiuntive ai precedenti soci di un’acquisita, qualora si verifichino
determinati veneti futuri o vengano soddisfatte condizioni contrattuali.
L’IFRS 3 “Revised” richiede che il “corrispettivo trasferito in una aggregazione
aziendale deve essere valutato al fair value (valore equo) calcolato come la somma
dei fair value(valori equi), alla data di acquisizione, delle attività, delle passività
sostenute dall’acquirente per tali soggetti e delle interessenze emesse dall’acquirente
(…)”. Si precisa, poi, che il corrispettivo che “comprende qualsiasi attività o
passività risultante da un accordo sul corrispettivo potenziale”, deve essere rilevato
al fair value(valore equo). La precedente versione del 2004 richiede che i
corrispettivi potenziali, quelli cioè subordinati ad eventi futuri, siano rilevabili solo
quanto il pagamento è probabile e può essere determinato attendibilmente.
IFRS 3 Revised
c) 2. Costi connessi all’acquisizione
Una rilevante novità nella contabilizzazione delle aggregazioni aziendali riguarda i
costi correlati all’acquisizione, quelli cioè, sia diretti che indiretti, sostenuti
dall’acquirente per realizzare l’aggregazione.
I costi connessi all’acquisizione, in conformità alla versione Revised , sono
contabilizzati come spese relative ai periodi in cui tali costi cono sostenuti e i servizi
sono ricevuti. L’unica eccezione concerne i costi sostenuti per l’emissione dei titoli di
debito o di capitale sostenuti al fine di effettuare operazioni di business combination,
i quali sono rilevati in conformità alle disposizioni dello IAS 32 e dello IAS 39.
La versione precedente (2004) richiede che il costo di un’aggregazione aziendale
comprenda anche qualunque costo direttamente attribuibile all’aggregazione
aziendale.
IFRS 3 Revised
d) Aggregazioni aziendali realizzate in più fasi
Nell’ Ifrs 3 Revised i singoli investimenti effettuati dall’acquirente nel capitale
dell’acquisita, prima della data di acquisizione del controllo, devono essere
contabilizzati in conformità allo IAS 28 “Partecipazioni in società collegate”, allo IAS
31 “Partecipazioni in Joint venture” o allo IAS 39 “Strumenti finanziari”.
Solo nel momento in cui si ottiene il controllo, l’acquirente deve ricalcolare la
partecipazione che deteneva in precedenza nell’acquisita al rispettivo fair value e
rilevare nel conto economico un’eventuale perdita o utile risultante.
IFRS 3 Revised
d) Aggregazioni aziendali realizzate in più fasi
…Laddove negli esercizi precedenti l’acquirente abbia già contabilizzato le variazioni
di fair value della partecipazione di minoranza in un’apposita riserva di patrimonio
netto (p.e. nel caso in cui la partecipazione fosse stata classificata come AFS). Al
momento dell’acquisizione del controllo, il valore contabilizzato nella riserva
dovrebbe essere registrato a conto economico, come se l’acquirente avesse
direttamente realizzato la vendita della partecipazione nel capitale dell’acquisita già
detenuta prima dell’aggregazione di imprese. Nella precedente versione, l’acquirente
doveva trattare ciascuna operazione di acquisizione di capitale separatamente ai fini
della determinazione del goodwill.
IFRS 3 Revised
e) Opzione di contabilizzare l’acquisizione aziendale secondo la teoria dell’entità
IFRS 3 Revised
L’avviamento eventuale, emergente nel bilancio consolidato, è solo quello di
pertinenza della capogruppo, determinato come differenza tra costo dell’acquisizione e
attività nette acquisite rilevate al fair value.
La versione Revised consente anche l’applicazione del metodo di contabilizzazione che
riflette l’adesione alla teoria dell’entità (entity theory), secondo la quale il gruppo è
l’unica entità economica. Non si riscontra alcuna distinzione tra patrimonio netto della
capogruppo e patrimonio netto delle minoranze.
Il goodwill, che rappresenta un’attività come le altre viene rilevato anche per la quota
parte delle minoranze (full goddwill approach).
Il nuovo Ifrs 3 prevede, infatti che “l’acquirente deve valutare le attività acquisite e le
passività assunte identificabili ai rispettivi fair value (valori equi) alla data di
acquisizione. Per ogni aggregazione aziendale, l’acquirente deve valutare qualsiasi
partecipazione di minoranza nell’acquisita al fair value (valore equo) oppure in
proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette.
IFRS 3 Revised
Esempio
Esempio
Esempio
Fusioni under common control
Gli IAS/IFRS non forniscono indicazioni sulle differenze contabili scaturenti da
operazioni di riorganizzazione tra società del medesimo gruppo.
NON POSSONO ESSERE CONTABILIZZATE IN BASE AL C.D. METODO
DELL’ACQUISIZIONE
Volendo puntare l’attenzione su quella che tradizionalmente è la più classica
operazione fra soggetti under common control – vale a dire la fusione per
incorporazione fra controllante e controllata totalitaria – sono ravvisabili
orientamenti interpretativi diversi.
A fronte di una fusione da cui scaturirebbe (secondo i criteri contabili nazionali) una
differenza di annullamento e, segnatamente, un disavanzo da annullamento – e ciò in
ragione dell’eccedenza del costo della partecipazione annullata dall’incorporante
rispetto all’espressione contabile netta del patrimonio dell’incorporata acquisito per
effetto dell’operazione – è lecito individuare sostanzialmente due posizioni in
dottrina.
Fusioni under common control
POSIZIONE 1:
L’art 2504 – bis c.c. la menzionata differenza da annullamento andrebbe
imputata al valore degli elementi dell’attivo e del passivo patrimoniale a cui si
riferisce e, per la differenza, sarebbe da attribuire ad avviamento.
Fusioni under common control
POSIZIONE 2:
L’ASSIREVI ha emanato un orientamento preliminare (OPI 1) in cui si evidenzia
che le business combinations fra soggetti sotto comune controllo sono escluse
dall’ambito applicativo dell’IFRS3 e non esiste un altro principio internazionale che
le disciplini esplicitamente.
In assenza di un principio che scaturisce espressamente il trattamento contabile da
riservare ad un “fatto aziendale” – ai fini del perseguimento dell’obiettivo di
rappresentare attendibilmente e fedelmente gli eventi gestionali d’impresa ai sensi
dello IAS I.13 – si deve selezionare il principio contabile più idoneo in coerenza con
la gerarchia stabilita dallo IAS 8.
Fusioni under common control
POSIZIONE 2:
Per le operazioni realizzate tra soggetti appartenenti al medesimo gruppo – nel
presupposto che si tratti di operazioni di mera riorganizzazione prive di una
significativa influenza sui flussi di cassa dei singoli soggetti – generalmente si
applica il principio della c.d. continuità dei valori che consiste nella rilevazione:
- nello stato patrimoniale di valori uguali a quelli che risulterebbero se le imprese
oggetto di aggregazione fossero state da sempre unite; e
- nel conto economico della somma dei conti economici delle società partecipanti
all’operazione, avendo cura di eliminare le partite contabili tra le medesime società.
Fusioni under common control
Si ipotizzi l’esistenza di due società, Alfa e Beta, la prima controllante totalitaria
(100%) della seconda. La società Alfa presenta la seguente situazione
patrimoniale:
Attività
Partecipazione in Beta
Totale Attività
Passività
1.000.000
1.000.000
Passività
500.000
Patrimonio netto
500.000
Totale Passività /Netto
1.000.000
Fusioni under common control
La società Beta, da parte propria, presenta la situazione patrimoniale qui di
seguito riportata:
Attività
Attività
Totale Attività
Passività
700.000
700.000
Passività
100.000
Patrimonio netto
600.000
Totale Passività /Netto
700.000
Fusioni under common control
In esito alla fusione, l’incorporante Alfa presenterebbe la seguente situazione
patrimoniale (la partecipazione in Beta originariamente iscritta nel bilancio di Alfa per
un valore di 1.000.000 verrebbe integralmente annullata e sostituita con le attività e
passività della partecipata-incorporata Beta che sarebbero iscritte in continuità di valori,
con conseguente emersione di un disavanzo da annullamento).
Stato Patrimoniale Alfa (incorporante) – post fusione
Attività
Passività
Attività ex Beta
700.000
Passività
500.000
Differenza da annullamento
400.000
Passività ex Beta
100.000
Patrimonio netto
500.000
Totale Attività
1.100.000
Totale Passività /Netto
1.100.000
Fusioni under common control
Applicando le previsioni dell’art.2504 bis, c.c. ed escludendone l’imputazione a
Conto economico, la differenza di annullamento verrebbe portata ad incremento delle
attività a cui si riferisce e, per l‘eccedenza, ad avviamento, come segue:
Stato Patrimoniale Alfa (incorporante) – post fusione – ex art.2504 bis c.c.
Attività
Attività
Avviamento
Totale Attività
Passività
1.000.000
100.000
1.100.000
Passività
500.000
Passività ex Beta
100.000
Patrimonio netto
500.000
Totale Passività /Netto
1.100.000
Fusioni under common control
Adottando invece la soluzione ipotizzata dall’Opi 1, la differenza di riorganizzazione
scaturente dall’operazione di fusione verrebbe portata in diminuzione del Patrimonio
netto dell’incorporante con iscrizione di una riserva negativa.
Stato Patrimoniale Alfa (incorporante) – post fusione – ex Opi 1
Attività
Attività
Passività
700.000
Passività
500.000
Passività ex Beta
100.000
Patrimonio netto
500.000
Riserva negativa da fusione
Totale Attività
700.000
Totale Passività /Netto
(400.000)
700.000
Retrodatazione contabile e fiscale
Retrodatazione contabile e fiscale
Retrodatazione contabile e fiscale
Retrodatazione contabile e fiscale
Retrodatazione contabile e fiscale
Retrodatazione contabile e fiscale
Retrodatazione contabile e fiscale
Retrodatazione contabile e fiscale
Retrodatazione contabile e fiscale