la Voce Cicloturistica Portogruarese Anno XVIII - Numero 185 Notiziario per i Soci Settembre 2014 Randonnèe “Oltre i Mille” di Piavon Km 1211 -29 agosto stava tutta. A tavola di comune accordo si decide per un gelato a Peschiera, speravo che la sosta avesse calmato gli animi, ma mi sbagliavo così al comparire delle prime salite parte la bagarre tutti in piedi sui pedali a spingere a più non posso e via. Dopo poco ci ritroviamo in cinque anche per una decisione condivisa altrimenti continuando con quelle andature non avremmo fatto molta strada. Da qui in avanti la media cala drasticamente, Gabriele e Giuseppe continuano a pedalare con una buona andatura mentre io fatico a tenere le loro ruote, ma stringo i denti tanto ormai mi conosco bene e so che di Francesco Paolon S pinti da una passione per le ultracicling, giovedì 28 agosto alle ore 24,00 il sottoscritto Paolon Francesco, Ceresatto Gabriele e Pauletto Giuseppe abbiamo partecipato alla randonnèe di 1200 km di Piavon di Oderzo. Sfida alla quale si sono cimentati una cinquantina di randoneeur provenienti da tutta Italia e alcuni anche da nazioni vicine, Slovenia, Croazia Austria. Brevetto valido alle preiscrizioni della PBP 2015.Il percorso prevedeva l’attraversamento di parte di pianura padana, Oderzo, Ferrara, Carpi, Reggio Emilia, Mantova e poi il Garda con Peschiera, Trentino con la salita impegnativa che porta a Caldonazzo, il Feltrino, Belluno, Ponte delle Alpi, Longarone, Cortina, Val Pusteria con Dobbiaco e San Candido, l’Austria con Lienz , Spittal e Villach, rientro in Italia a Tarvisio, passo Predil, Bovec (Slovenia), direzione Nova Gorica, Gorizia (Italia), Gradisca, Grado, Cervignano, Lignano, Bibione, La Salute, Motta di Livenza, Piavon. Tempo massimo 90 ore per portare a termine la corsa e circa 8500m di dislivello. Si parte a tutta come spesso accade, la notte sfila abbastanza velocemente, il tratto di argine di 50 -60km che porta a Ferrara (personalmente non passava più) dove arriviamo alle ore 7 circa al controllo. Qui ci fermiamo per un cappuccino con briosche e poi via direzione Carpi e Reggio Emilia noi tre da soli visto che il gruppo di testa si e già rimesso in viaggio, le energie sono ancora molte, tant’e vero che raggiungiamo Reggio Emilia con una media notevole 31,5.AL controllo ci ricompattiamo al primo gruppo e insieme percorriamo la ciclabile del Mincio, tra Mantova e Peschiera del Garda decidiamo di fermarci per il pranzo con circa 370km fatti. Giornata bella, soleggiata e calda. La sosta si prolunga per un oretta abbondante, considerando che avevamo pedalato tutta notte e mattino ci il primo giorno e sempre il più duro, passato questo cambia la musica. Dopo un pomeriggio lungo sulla ciclabile dell’ Adige alle 19,40 siamo a Mattarello (TN) ai piedi della salita che porta a Caldonazzo, sicuramente la più dura di tutta la randonnèe, tratti con pendenze al 18% per 6 km. Con il sopraggiungere della notte le mie energie ritornano alla grande e mi fanno salire verso Caldonazzo come un missile. Al controllo troviamo Giuseppe Ovelli organizzatore tutto fare il quale registra il passaggio dei randonneur. Qui troviamo un piccolo ristoro e un dormitorio che praticamente non esiste, in quanto non ci sono brande, quindi chi decide di fermarsi si organizza come può. Primo vero stop di alcune ore, nelle quali si cerca di riposare quantomeno le gambe, solo Bepi troppo carico di adrenalina non riesce a rilassarsi. Alle ore 2,30 della notte si riparte questa volta assieme massimo brocco del pedale veneziano che decide di aggregarsi a noi tre visto che i suoi due compagni di viaggio non c’è la fanno, la stanchezza e il sonno si fanno sentire. Le ore della notte passano, i ritmi sono sostenuti cosi andando ci ritroviamo alle 6,30 del mattino in prossimità di Belluno, nuovo controllo e crisi per Bepi che è costretto a un breve pisolino al riparo di una tettoia, Gabriele approfitta della sosta per mandare un sms a Giorgio Bozza aggiornandolo sulla nostra posizione nel percorso, in quanto Giorgio si era offerto di pedalare con noi un tratto di randonnèe zona dolomiti anche per darci assistenza, cambio vestiario, ecc.. (probabilmente da vero randonneur qual è sente il richiamo dell’evento). L’appuntamento con lui e a Tai di Cadore che raggiungeremo verso le 11, affamati come lupi e con energie al minimo, orario giusto per un bel piatto abbondante di spaghetti al pomodoro con parmigiano. A Tai oltre a Giorgio ci raggiunge anche Mario Migliore in moto per darci forza e coraggio nel continuare la nostra avventura e forse con un po’ di rammarico per non esserci anche lui, sarà per la prossima. La compagnia e i luoghi familiari delle dolomiti ci danno la carica per affrontare un nuovo tratto. A Cortina salutiamo Giorgio, ci attrezziamo con pantaloni e giacca in goretex, inizia a piovere, si sale verso Cima Banche, fa freddo, il cielo scuro non promette niente bene. La ciclabile da Dobbiaco a Lienz, siamo costretti a percorrerla interamente sotto la pioggia. Alle ore 20,30 siamo nella cittadina austriaca Lienz, bagnati, stanchi e con fame ci precipitiamo subito nel centro per cercare un alloggio dove poter sostare qualche ora e rifocillarsi a sufficienza, impresa in quei momenti non facile ma alla fine due camere in un hotel le troviamo anche se care. Finalmente dopo quasi due giorni una doccia rigenerante e un letto per 3 ore ci rimettono in sesto. La sveglia e per le ore 02,30 del mattino, sperando in un meteo più clemente. Ripartiamo consapevoli di aver già percorso 750km, per nostra fortuna non piove,100km ci separano da Spittal. Si parte puntuali alle ore 03,30 morale buono nonostante i problemi a un tendine della caviglia per Gabriele, causati da un catarifrangente mal posizionato. Nella notte il traffico e quasi inesistente, questo e positivo dato che il tratto che porta a Spittal è sulla statale. Con le prime luci dell’alba le crisi di sonno si ripresentano e per Bepi sono nuovi momenti difficili ma la compagnia e una buona La Voce n. 185 Randonnèe “oltre i mille” (parte seconda) colazione le fanno allontanare. Ore 8,30 siamo a Villach, foto di rito, oramai sentiamo aria di casa (si fa per dire mancano ancora 320km).Raggiungiamo Tarvisio alle10,15 e finalmente qualche raggio di sole ci accompagna e ci riscalda, dopo l’acqua e il freddo della serata precedente. A questo punto una pasta ci vuole, il problema e trovare chi c’è la fa, dato che alle 10,30 le cucine delle trattorie sono chiuse, trovato il locale ordiniamo subito, ma quando arriva la pasta è pessima, riscaldata, tant’è vero che chiediamo che il piatto di Gabri venga rifatto, ma il risultato non cambia di molto. Il morale e buono anzi di più, fisicamente stiamo quasi tutti bene solo Gabriele purtroppo deve tenere duro per il problema al tendine ,ma soffre in silenzio. Imboccata la strada che porta al passo Predil saliamo ognuno ad andatura propria, una volta scollinato approfittiamo per fare delle foto, il “fotografo ufficiale Gabriele” e sempre pronto. La discesa ripida e veloce ci fa scendere di quota subito circondati dal paesaggio suggestivo delle dolomiti Carniche verso Bovec e su questo tratto che ci incrociamo con Giorgio Bozza (come da accordi) e continuiamo con lui per una cinquantina di km , incoraggiati a proseguire con la determinazione che ci vuole per portare a termine queste distanze. Le prime ore del pomeriggio sono tutte pedalate sulle strade slovene fino al raggiungimento di Nova Gorica e Gorizia, da qui ci dirigiamo verso gradisca di Isonzo dove alle 18 circa ci fermiamo sulla piazza per un meritato ristoro a base di pizze al trancio, Bepi allerta casa per organizzare un pit stop a Cervignano. Le soste sono sempre rigeneranti in effetti ripartiamo molto carichi e determinati nel proseguire, Grado viene raggiunta percorrendo il tratto come a una granfondo cioè a tutta, ci alterniamo io e Giuseppe sembra quasi una sfida a chi tira di più, sembriamo dei pazzi. A grado prendiamo la ciclabile direzione Aquileia-Cervignano, parallela alla statale, veramente bella sicura e con un asfalto liscio. Eccoci a Cervignano dove ad aspettarci troviamo la moglie di Bepi con il Raduno a Udine 17 agosto 2014 Km 85 Bozza Giorgio Ceresatto Gabriele Rossitto Gianluca Tuniz Claudio Settembre 2014 Pag.2 fratello Alcide e un abbondante buffet, foto ,baci e abbracci. Passati una ventina di minuti di nuovo in sella direzione Precenicco, Lignano, in lontananza si sentono i primi tuoni, temporale in arrivo ma comunque la percezione e che sia lontano in effetti fino a Lignano arriviamo asciutti. Da questo momento in poi inizia la nostra odissea, veniamo raggiunti dal temporale, che con il passare dei km si trasforma in una vera e propria tormenta di pioggia, vento e grandine da costringerci a fermarci al riparo di una tettoia di una serra nei pressi dello stradone di Bibione, la bufera non da tregua, lampi, tuoni, fulmini, dopo una ventina di minuti in un momento di apparente calma di vento e pioggia si riparte, la situazione e veramente difficile, riprendono in maniera importante raffiche di borino e pioggia intensa, a fatica arriviamo a Lugugnana. Qui Giuseppe propone di dirigersi verso casa sua, dato che ci troviamo a pochi km e di aspettare che passi il temporale, Ma la sua proposta non viene ascoltata, io decido che dobbiamo andare avanti, a questo punto, stanchi, bagnati e con una carica di adrenalina a 1000 si deve continuare fino alla fine senza se e senza ma, il tratto di triestina viene percorso a slalom per i rami caduti dagli alberi, incrociamo solo una macchina e un camion di pompieri. Raggiunta La Salute, inizia l’argine, questa tratta fino a Motta di Livenza per quanto mi riguarda e stata infinita, non finiva mai, nonostante un forcing continuo e costante per contrastare vento e pioggia e sentire sempre più vicina la meta .finalmente giunti a Motta di Livenza anche la pioggia ci sta piano piano abbandonando. Gli ultimi km li percorriamo assaporando l’impresa che si sta per compiere. L’arrivo e alle ore 2.45 della notte al campo sportivo di Piavon dove ad accoglierci con un caloroso applauso ci attendono l’organizzatore Giuseppe Ovelli e alcuni randagi che ci avevano preceduto. Abbracci e foto si conclude così la lunga cavalcata di 1200 km in 74 ore, che ci ha regalato tante emozioni. Un ringraziamento ai miei due compagni Gabriele e Giuseppe per aver condiviso ogni fatica. Raduno a Povoletto 24 agosto 2014 Km 92 Barro Paolo Drigo Maria Gruarin Enzo Tuniz Claudio Raduno a La Salute di L. 31 agosto 2014 Km 70 Drigo Dante Scalzotto Gianni Florean Gianfranco Versolato Gianni Luvisutto Alcide Zanon Paolo Milanese Eugenio Settembre 2014 La Voce n. 185 Pag.3 12 ore di Portogruaro 07 settembre 2014 arrivata Squadra n° giri Media Km totali tempo medio al giro 15° CT Portogruarese 332 41,95 498 2,10 nominativi CERESATTO Cristiano CUSAN Marco DRIGO Davide DRIGO Paolo FONTANEL Enrico LUVISUTTO Luigi LUVISUTTO Michele TONDELLO Villiam Giro più veloce in 1,56 Ceresatto Cristiano di Cristiano Ceresatto N on avrei mai pensato – lo ammetto - di vivere il centro storico di Portogruaro, la città dove sono nato e cresciuto, in una veste che fosse diversa dalla passeggiata rilassante della domenica, o dalla citybike comoda e rassicurante che è sinonimo di weekend. Neanche dopo aver vissuto da spettatore la prima edizione della 12 Ore, nel 2013, ero stato folgorato da un circuito piatto, tutto forza e guida, che poco si addice al mio piacere di scalare montagne. I 4 angoli, racchiusi nelle storiche torri, mi facevano pensare ad una sofferenza estrema, un misto tra il timore di scivolare e la necessità di non mollare la presa di piccoli gruppetti che si spartiscono il circuito. Poi non so cosa sia successo, credo il merito sia tutto del papà. “Claudio, hai ancora posto in squadra?”. Detto, fatto. Via le scarpette da corsa, una spolverata alla bici che da due mesi oziava dopo la Maratona delle Dolomiti, un po’ di volate contro i cartelli stradali (chissà cosa penseranno vedendo un ciclista sgomitare contro il nulla) e siamo al via. A 200 metri da casa, ma immerso in un’atmosfera surreale. Sogno o son desto? Non è Feltre, non ci sono vip e campioni a popolare il parterre, non c’è lo strappo micidiale che ho sempre amato. Apro gli occhi. Sono alla partenza di una corsa davanti al mio Municipio, c’è aria di casa, c’è una sensazione strana e bellissima. Via, si parte, si soffre, non sarà mica sempre così infernale? Davanti a me non toccano i freni, ogni curva perdo tre metri. Chi me l’ha fatto fare? Mollo, scoppio, tengo, ci provo, mollo, i metri diventano cinque, poi set- te, poi serve un binocolo per vedere le ruote che mi precedono. Bel respiro, primo cambio. Marco, scusa il testimone solitario, altrimenti mi avresti rubato il giro più veloce, va bene così! Passano i giri, prendo confidenza con i freni, mi assicurano che CRISTIANO MARCO DAVIDE PAOLO ENRICO LUIGI MICHELE VILLIAM In centro ex campione Paolo Drigo Media kmh 42,92625 42,85833 42,12089 39,74813 42,74917 41,67886 41,59227 41,92667 n° giri 32 48 45 48 36 35 44 44 41,95007 tot.332 posso farne a meno, basta non pensarci. Inizio a divertirmi, i giri passano veloci, passa anche il mio turno, ci rivediamo in serata. Faretti accesi. Nonostante la poca luce, mi accorgo che potrei contare tutti gli spettatori che attendono pazienti lungo il percorso. Sono davvero pochi, nota stonata di una cittadina bellissima, che fatica a fare squadra, a stringersi intorno a chi lavora, e mostrarsi bella come la natura, e qualche esteta di troppi secoli fa, la hanno creata. Sono convinto che un evento come questo, possa diventare uno degli spot più belli e importanti per la nostra città. Credo che ognuno, noi per primi che portiamo il nome di Portogruaro sulla maglia, dovremmo contribuire alla valorizzazione di queste occasioni. Giochiamo in casa, è la nostra vetrina per mostrarci belli e accoglienti verso chiunque ami il ciclismo e si trovi a passare di qui. Io stesso ho snobbato la prima edizione, credo di avere imparato la lezione. Collaboriamo, con la nostra partecipazione, con i nostri tifosi, a valorizzare un evento unico e che merita di raggiungere una sua stabile consistenza. Chiudo ringraziando Claudio, che ha dato l’anima per organizzare il tutto, salvo poi venire fermato all’ultimo momento da un problema fisico; ti aspettiamo alla prossima edizione. I nostri sbandieratori e al gruppo del Gazebo, grazie di tutto. Infine un grazie speciale a Paolo (Drigo), che ci ha trascinati con l’entusiasmo dei tempi d’oro, prima in corsa, poi a tavola come suoi ospiti, per brindare a questa splendida giornata di sport insieme. Settembre 2014 La Voce n. 185 Pag.4 Giro sociale con gara a Cronocoppie 28-09-2014 di Gabriele Ceresatto G iornata soleggiata e mite ha accompagnato un gruppo di 25 ciclisti della cicloturistica Portogruarese per un giro tranquillo. Partenza dalla sede alle 08,30 e passando per Summaga, San Biagio tra strade tranquille e vigneti ormai senza grappoli, siamo arrivati a Cinto Caomaggiore, Settimo, Marignana, Sesto al Reghena ( sempre un piacere passare per il suo centro ) , poi girata a sinistra verso Bagnarola, Cordovado, Suzzolins, Teglio Veneto, Fratta, Fossalta di P, Villanova, Vado, Giussago e proseguendo su stradine interne siamo transitati per Marina di Lugugnana dove seguendo le frecce della gara a cronocoppie siamo arrivati a Sindacale. Piccola spiegazione sul “ regolamento gara” e dopo aver chiesto Cronocoppie a Sindacale KM 14,350 il 28-09-2014 arrivo 1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° nominativi coppie Paolon Francesco - Gruarin Enzo De Stefano Alfredo - Bonaldo Giorgio Luvisutto Alcide - Ceresatto Mario Pauletto Giuseppe - Migliore Mario Tuniz Claudio - Tondello Villiam Zanon Daniele - Travain Daniele Milanese Eugenio - Ceresatto Gabriele minuti media 23.01 23.24 23.27 23.38 23.57 24.00 24.27 37.40 36.79 36.71 36.43 35.94 35.87 35.21 chi voleva provare l’emozione della cronometro, purtroppo hanno risposto positivamente solo 14 soci, peccato, abbiamo fatto i sorteggi, Dante da il via alla prima coppia poi alla seconda e così via ogni 2 minuti. Io speravo nel sorteggio con Milanese e la sorte mi ha accontentato. Bisogna appressare il carattere di quest’uomo che pur non essendo più tanto giovane non ha esitato un solo secondo per mettersi in lista sapendo che primo di sicuro non sarebbe arrivato. Dante annuncia la partenza della coppia Gabriele/Eugenio, siamo subito sulla linea , TRE, DUE, UNO, VIA, parto sui 34/35 kmh e chiedo ad Eugenio se va bene così, lui mi dice che fin quando non parla vuol dire che c’è l’ha fa, proseguo aumentando anche fino ai 39 kmh ,mi giro lui mi fa segno col dito ok e arriviamo fino a 300 metri dal traguardo dove l’ho invito a scattare e lui parte che quasi, quasi mi molla. Questo è lo spirito giusto, non importa arrivare primi ,ma divertirsi tutti assieme. “Purtroppo” in questa giornata c’era la gran fondo del Prosecco che ci ha privati di 5 soci di grosso valore. Vedremmo nel 2015 con l’arrivo del nuovo consiglio se ci saranno delle novità a riguardo. Altri soci partecipanti alla gita: Bertolo Ivan, Bertolo Pierino, Bifone Pietro, Canciani Paolo, Chiarot Romeo, Di Palma Antonio, Drigo Dante, Florean Gianfranco, Versolato Gianni. Due amici : Marzinotto Graziano e Giavedoni GianPaolo. Granfondo Prosecco cycling a Valdobbiadene 28 settembre 2014 arrivo nominativo ore cat. 91° FONTANEL ENRICO 2.42.44 21° 478° CUSAN MARCO 3.02.24 40° 666° CENTAZZO MASSIMO 3.09.56 75° 738° ROSSITTO GIANLUCA 3-13.53 136° 888° LUVISUTTO LUIGI 3.19.51 109° Settembre 2014 La Voce n. 185 Pag.5 Gita sul Monte Prat (con salita) 14-09-2014 I primi tre: 1° Furlanis Luca 2° Cusan Marco 3° Babich Fulvio di Gianluca Rossitto D a Forgaria al Monte Prat: per il terzo anno filato la crono scalata della CT Portogruarese si è tenuta sulla salita di 8,4 km con partenza da Forgaria e arrivo sul Monte Prat. Come l'anno scorso ha messo tutti in fila l'abile grimpeur Luca Furlanis, al quale non sembra affatto pesare il passare del tempo. Luca ha vinto col tempo sorprendente di 23' e 57'. Alle sue spalle un altro concordiese, Marco Cusan in 26' e 03”. Terzo gradino del podio per l'immancabile Fulvio Babich (26', 17”). Ma facciamo un passo indietro: come da copione, la salita cronometrata è stata preceduta da un giro su percorso ondulato, creato da Mario Ceresatto, svoltosi in prevalenza nel comune di Pinzano al Tagliamento, attraverso i colli che separano la Val d'Arzino dalla Val Cosa. Piccoli borghi silenziosi, strade ombreggiate secondarie e fitti boschi hanno caratterizzato il nostro percorso, che ci ha visti rientrare verso Forgaria, transitando per Flagogna e proseguendo verso Cornino. Da qui la risalita mai troppo difficoltosa verso le alture di Forgaria, sotto il Prat. La lunghezza complessiva del giro, inclusa la salita, è stata di 53 km. Tornando alla gara, complessivamente vi hanno preso parte 32 corridori, 28 dei quali soci della CT Portogruarese, altri 4 non tesserati. Tra questi citiamo Cristian Luvisutto, figlio di Luigi e Filippo Bellomo, figlio di Daniele. Un plauso lo dedichiamo a Eugenio Milanese, il decano dei nostri soci, instancabile nonostante l'età quasi ottuagenaria. Gabriele Ceresatto ha corso nel giro preliminare, saltando la crono per un acciacco tendineo. Ci ha attesi sul Monte Prat, assieme a Gianfraco Florean nelle vesti di cronometrista. Anche Dante Drigo ha corso nel giro preliminare senza crono, mentre si è rivisto in bicicletta dopo moltissimo tempo il presidente Fiorenzo Nosella, che è risalito (fuori classifica) da Forgaria al Monte Prat. Sarà l'inizio di una nuova stagione da ciclista? Vedremo. Chiusa la fase agonistica, soci, amici e parenti hanno condiviso il pranzo nell'accogliente ristorante a brevissima distanza dal traguardo. Classifica salita monte Prat di km 8,400 1° Furlanis Luca In 23,57 14° Luvisutto Luigi 32,14 27° Milanese Eugenio 46,55 2° Cusan Marco 26,03 15° Travain Daniele 32,42 28° Scalzotto Gianni 50,30 Minetto Gianfranco 26,40 3° Babich Fulvio 26,17 16° Franzolini Roberto 33,57 —— 4° Centazzo Massimo 27,07 17° Tuniz Claudio 34,35 —— Montesano Vincenzo 28,17 5° Rossitto Gianluca 27,34 18° Gruarin Aldo 36,24 —— Luvisutto Cristian 35,29 6° Tonutti Daniele 29,02 19° Gobatto Gabriele 36,47 —— Bellomo Filippo 37,01 7° Anese Vanni 29,39 20° Bellomo Daniele 37,30 8° Ceresatto Mario 30,05 21° Gazzin Paolo 37,55 9° Russi Roberto 30,39 22° Zanon Paolo 37,57 10° Tondello Villiam 30,50 23° Braidotti Simone 38,07 11° Guglielmini Maurizio 30,54 24° Luvisutto Alcide 38,08 12° Bozza Giorgio 30,56 25° Gruarin Enzo 42,50 13° Migliore Mario 31,07 26° Pascotto Maurizio 42,57 Ceresatto Gabriele Cronometrista Florean Gianfranco Cronometrista Settembre 2014 La Voce n.185 Pag.6 Randonnèe della Giulia a Trieste 07 settembre 2014 di San Floriano, uno dei luoghi più panoramici e spettacolari della “rando”. Da qui abbiamo iniziato a contare i chilometri mancanti al ristoro, posto nelle vicinanze di Chiopris (Udine), ma prima abbiamo pedalato fra le vigne del Collio, uscendo dal goriziano attraverso il centro di Cormons. Poi strade larghe, pianeggianti e monotone fino di Gianluca Rossitto Sole e temperatura gradevole hanno accompagnato i ciclisti in corsa alla Randonnèe della Venezia Giulia, tenutasi domenica 7 settembre 2014, e giunta quest'anno alla seconda edizione. La Ct Portogruarese era presente con un nutrito gruppo che si è diviso fra il percorso lungo di 205 km e quello corto di 100 km. Sul lungo erano presenti Giorgio Bozza, Romeo Chiarot, Maurizio Guglielmini, Mario Migliore, Francesco Paolon, Giuseppe Pauletto, Gianluca Rossitto e Daniele Travain. Hanno optato per il corto Gabriele Ceresatto e Pierluigi Bigliatti (non al meglio fisicamente), Maria Drigo, Alcide Luvisutto. Il Ciclo Club Trieste ha ritoccato il giro dell'anno scorso, rendendolo un po' più impegnativo (oltre 1800 metri di dislivello) ma anche più interessante. Il via anche quest'anno alle ore 8 dal campo sportivo di Domio, sul Carso a nord est di Trieste. Prima salita gradevole in direzione Muggia, subito vedute accattivanti sul mare e sulla parte orientale del capoluogo giuliano, poi discesa a Muggia e passaggio lungo il mare, fino al confine con la Slovenia. Ci siamo poi cimenta- ti sulla più impegnativa ascesa del Lazzaretto, quest'anno affrontata nella sua interezza, fino allo scollinamento a Muggia Vecchia (Castrum Muglae). Timbratura presso la splendida basilica dell'Assunta e poi giù, su strada ripida e abbastanza pericolosa fino a Porto San Rocco. I randonneurs hanno poi puntato Trieste, attraversandola da est a ovest, toccano i quartieri di Valmaura, Ponziana, Rive e imboccando la strada statale 14 costiera. Secondo controllo a Sistiana (con apprezzata colazione inclusa nell'iscrizione): qui abbiamo salutato i quattro che hanno iniziato il giro di rientro sull'altopiano carsico sul percorso corto. La maggior parte del gruppo portogruarese ha fatto rotta verso Gorizia, non prima di aver risalito interamente il Monte San Michele (seconda novità del percorso), con evocativo passaggio accanto al Museo storico della Grande Guerra. Abbiamo affiancato qualche occasionale compagno di strada, pedalando di fatto per l'intero percorso con il nostro ex socio Claudio Maranzana. Dopo un intervallo pianeggiante ecco la salita verso Oslavia (altro luogo commemorativo della Grande Guerra), pedalabile nella prima parte, più incisiva fino alla sommità del colle Notiziario ” La VOCE “ Luigi BOZZATO Ideato da: Antonio Di PALMA Redatto da: Gabriele CERESATTO Fondato Da: al ristoro, giunto dopo 126 km. La nostra “rando” fin qui lineare, favorita da una discreta condizione generale del gruppo e da una segnaletica impeccabile del percorso, si è fatta più tribolata. Una parte del gruppo ha gradualmente perso smalto, fino a un affaticamento marcato, inoltre la segnaletica si è fatta via via meno evidente, fin quasi a scomparire. Insomma, il rientro non è stato agevole (laborioso l'attraversamento di Monfalcone). Siamo usciti dal percorso sul Carso triestino), e per rientrare verso l'ultimo controllo, posto a Sales di Sgonico (terza novità gradevole del percorso) abbiamo dovuto prendere strade minori, su indicazioni di gente del luogo. Chi vi scrive ha raggiunto Sales dalla direzione opposta a quella del circuito. Da qui ancora dislivello da fare, non duro ma continuo, fino ai 340 metri di Basovizza, da dove è iniziata l'ultima discesa attraverso Bagnoli della Rosandra, Sant'Antonio Moccò, Dolina e finalmente il traguardo, raggiunto in 8 ore e mezza. Ha corso per conto proprio Romeo Chiarot, randonneur solitario e tenace. Il 21 settembre 2014 verso le 22,00 è nata ASIA FURLANIS, Tantissimi Auguri alla mamma GAIA e al papà LUCA Facebook ; Cicloturistica Portogruarese A cura di Claudio Coassin e Gianluca Rossitto SITO INTERNET: www.portogruarese.it A cura di Claudio Coassin Cicloturistica PORTOGRUARESE - Sede nuova in via Stadio n° 5 a Portogruaro 30026 Venezia Consiglio Direttivo: Presidente Nosella Fiorenzo—Vice Presidente Dante Drigo Vice Presidente Coordinatore Gabriele Ceresatto, Segretario Aldo Gruarin, Consiglieri: , Centazzo Massimo, Ceresatto Mario, Coassin Claudio, Luvisutto Luigi, Pauletto Giuseppe, Rossitto Gianluca, Paolo Zanon . Cassiere: Zanon Paolo A questo numero hanno collaborato: Gabriele Ceresatto. Gianluca Rossitto, Francesco Paolon, Cristiano Ceresatto..
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