GdB 18.4.14

SPETTACOLI
GIORNALE DI BRESCIA VENERDÌ 18 APRILE 2014
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RESO CELEBRE DA VASCO ROSSI
SPOSTATO IL CONCERTO AL PALABANCO
Chiude a Bologna il Roxy Bar
Massimo Ranieri slitta a giugno
■ Saracinesche abbassate per il Roxy Bar, nel cuore di
Bologna, reso celebre da Vasco Rossi per la canzone «Vita
Spericolata»: i costi elevati hanno portato il titolare a
chiudere. Peraltro, ha twittato ieri Red Ronnie, «in quel
Roxy, che non è il mio, Vasco c’è andato una sola volta». Per
il Blasco era più un luogo dell’immaginazione che «fisico».
■ Annunciato per il 27 aprile, è stato spostato a lunedì 9
giugno, alle 21, lo show di Massimo Ranieri (foto) «Sogno e
son desto», in programma al Palabancodibrescia, via San
Zeno 168 in città. I biglietti già acquistati sono validi per la
nuova data. Rimborsi entro il 2 maggio nelle prevendite di
acquisto. Info: 334.8413092; www.palabancodibrescia.it.
PRIMA VISIONE
Cineforum
Un gigolò
Bread & Roses:
tra umorismo cuore e sindacato
secondo Loach
e solitudine
Pronti per una nuova avventura fra teatro e danza
■ Da sin.: Claudio Simeone, Andrea Spagnoli, Vittorio Pedrali, Giovanni Zani,
Luisa Cuttini, Elisabetta Rizzi e Giacomo Ferrari, ieri alla conferenza stampa che
ha ufficializzato i nomi dei vincitori del Bando Spot. A destra: in alto, Chiara
Cervati di Centopercento e (sotto) Carlo Massari di C&C
Bando Spot Artisti off per la città
tra Sanpolino e Comparto Milano
«Far East» e «ContaminAzioni» i progetti collettivi scelti dalla giuria
A luglio le performance coinvolgeranno gli abitanti in zona
■ «Far East» e «ContaminAzioni» sono
i progetti vincitori del Bando Spot (Sostegno alla Produzione Off Teatrale), rivolto a giovani artisti bresciani.
Il primo farà rivivere i fasti del Far West al
quartiere Sanpolino, grazie a Centopercento Teatro e alle compagnie Elea e Il
Servomuto; il secondo, composto da
C&C, Small Choices, più Mauro Montalbetti e Maurizio Rinaldi, nel Comparto
Milano farà partecipare gli abitanti ad
uno spettacolo itinerante. Il tutto terminerà con delle performance a luglio di
quest’anno; il genere sarà di arte varia
(teatro, musica, danza, video, arti circensi), e verranno coinvolti gli abitanti del
territorio. Tutto questo è stato annunciato ieri in una conferenza stampa. Si parla, dunque, non del classico centro storico, ma di quartieri un po’ più ai margini,
«che rischiano a volte di essere dimenticati», chiosa Elisabetta Rizzi, vicepresidente di Fondazione Asm, che insieme
con Fondazione Comunità Bresciana
(presente con Giacomo Ferrari) finanzia
il progetto. Anche il Comune di Brescia
dà un piccolo contributo, e un autofinan-
ziamento arriva dagli stessi responsabili
di Spot, Luisa Cuttini, Davide D’Antonio
(ieri per Residenza Idra era presente Giovanni Zani), Mario Gumina, Vittorio Pedrali e Claudio Simeone. Questi ultimi
hanno deciso in una commissione (coadiuvata anche dall’architetto Serena Cominelli, l’industriale Luca Borsoni e Giovanni Franco Valenti, segretario del Bando Andrea Spagnoli) i vincitori, «scelti
fra 70 artisti partecipanti - ha spiegato Pedrali -, con criteri di trasparenza, tanto
che tutte le voci di spesa, per un totale di
77.000 euro, saranno rendicontate sul sito www.spotbs.org». Cuttini spiega come siano stati scelti i vincitori «secondo
"criteri oggettivi", con una griglia sul passato lavoro professionale dei partecipanti nel mondo del teatro, e secondo "criteri qualitativi"». Erano presenti anche alcuni dei vincitori. «"Far East" vorrebbe
far rivivere il Far West alla Sergio Leone a
Sanpolino - annuncia Diego Veneziano
de Il Servomuto -, pure grazie alla scenografia naturale del quartiere». «Il progetto - prosegue Chiara Cervati di Centopercento -, mischierà teatro, arti circensi, vi-
deo e musica, rappresentando un "duello" tra le aspettative della società industriale, di democrazia, civiltà, fine della
legge del più forte, di contro invece
all’esistenza, nella realtà, di inquinamento, crisi economica, rifiuti...».
«"ContaminAzioni" invece - spiega il
danzatore Carlo Massari di C&C -, sarà
un melting pot fra teatro fisico, che non
esclude la parola, e musica, come quella
del compositore bresciano Mauro Montalbetti. Particolare attenzione e ascolto
saranno dati alle persone del luogo. Ci
piace essere delle spugne, rimandare i
pensieri della gente. Vogliamo farlo anche con uno spettacolo itinerante».
Ci saranno pure tutor di fama nazionale,
sia per gli organizzatori che per gli artisti,
i quali saranno seguiti dal "teatrante"
Emanuele Valenti per «ContaminAzioni» e dalla danzatrice Francesca Pennini
per «Far East». «Una mescolanza anche
qui - spiega Cuttini -, l’esperto di teatro
sarà tutor del progetto più vicino a danza
e musica, quella di movimento in scena
aiuterà i gruppi più vicini al teatro».
Simone Tonelli
■ In una Brooklyn di crisi, il
libraio ebreo Murray chiude
bottega, ed al suo ex commesso Fioravante, artista floreale
di poco lucro, propone incontri a pagamento con ricche signore annoiate, pretendendo per sé piccola percentuale. Fioravante non ne è convinto, ma ci prova, con la sua
sensibilità ha successo, diventa richiestissimo, sino a quando Murray lo avvicina ad Avigal, giovane vedova di rabbino.
Le cose si complicano: Murray è processato da un tribunale rabbinico, e per Fioravante e Avigal, benché tra loro palpitino sussulti di romantica tenerezza, maturano ben diversi destini.
Murray è Woody Allen, ebreo
dai contorti rapporti esistenziali lungo un paesaggio di nevrotiche insicurezze trinate
da burleschi aforismi. Fioravante è John Turturro, tra l’assorto e il demistificante figura curiosa o perplessa che anche solo con silenzi e sguardi
sottrae alla scena ogni eccesso di comicità o patetico melò. Gli fa comodo quell’affabulare di Allen a stile di cabaret,
tra sornione ilarità e sconcerti per l’assurdo e l’ ingannevole che è nel mondo. Ma, per la
quinta volta dietro la macchina da presa, e in tre film,
«Mac», «Illuminata», «Passione» anche protagonista, non
vi si smarrisce. Con delicatezza e garbato pudore tiene saldamente barra sulla propria
poetica, incrociando, a riflesso della propria solitudine e
umanissima dignità, una frustrata triade femminile, con
Sharon Stone e Sofia Vergara
in libero sesso, con Vanessa
Paradis sotto pretesto di salutari massaggi, donne ancora
desiderose di uno scambio
d’attenzione, forse d’amore.
Alberto Pesce
GIGOLÒ PER CASO
Regia: John Turturro
con: John Turturro, Woody
Allen, Sharon Stone
Odeon classic Ciajkovskij e l’omaggio a Prandelli
Un concerto sinfonico con bande e uno lirico, nel teatro comunale di Lumezzane
LUMEZZANE Presentata ieri «Odeon
Classic», la rassegna dell’Assessorato alla cultura del Comune di Lumezzane retto da Lucio Facchinetti, composta da un
Concerto sinfonico che si terrà il 10 maggio e da un Concerto lirico per ricordare
Giacinto Prandelli, nel quarto anniversario della scomparsa e nel centenario della nascita, il 14 giugno alle 20,45. Sul palco del Teatro Odeon, via Marconi 5 a Lumezzane, sabato 10 maggio alle 20.45 salirà l’Orchestra sinfonica dei Colli Morenici, diretta da Giuseppe Orizio, maestro
della Banda di S. Apollonio e direttore artistico della proposta musicale. Nella se-
Il maestro
Giuseppe Orizio
conda parte il concerto coinvolgerà anche le due bande cittadine, in una sorta
di «prima insieme» di alto spessore musicale. L’Orchestra sinfonica si esibirà da
sola nella Sinfonia n. 5 in Mi minore op.
64 di Ciajkovskij e, con le due bande che
interverranno verso la fine, nell’Ouverture Solenne «1812» in Mib maggiore
Op.49 dello stesso compositore.
Alla presenza dell’assessore Facchinetti,
del presidente della Banda di S. Apollonio Tarcisio Bugatti, di quella di S. Sebastiano, Gianpaolo Cavagna, e del maestro di questa, Pierfranco Rubagotti, è
toccato al direttore della serata, Giusep-
pe Orizio, sottolineare i due momenti
musicali. «La Quinta Sinfonia è una tra le
più importanti dal punto di vista romantico. Un lavoro importante di Ciajkovskij
in quanto crea occasioni timbriche che
fino a quel momento non erano state
sentite. Ho scelto questa pensando alle
bande, con assolo di clarinetto, flauto,
corno». Sarà un’occasione per valorizzare gli strumenti che le bande utilizzano
da oltre 100 anni. «L’obiettivo è quello di
fare sentire ai bandisti e alla popolazione l’importanza di questi strumenti accompagnati dagli archi - ricorda Orizio -.
Proponiamo una sinfonia che ti culla per
■ Per il ciclo su «Lavoro e
immigrazione» spunto d’avvio è il film di Ken Loach
«Breadand Roses», che il cineforum dell’Associazione Tina
Modotti presenterà stasera alle 20.30, ingresso gratuito,
all’Auditorium del Museo di
Scienze Naturali, via Ozanam 4 in città.
«Pane» (bread) necessario alla sopravvivenza, e «rose» per
dare bellezza e piacere alla vita: un secolo fa era lo slogan
di una manifestazione operaia americana del Massachusetts, adottata vent’anni fa da
una campagna sindacale in
California.
Vi approfitta l’inglese Ken Loachal suo primo film hollywoodiano per ricamarvi ancora
una volta un intreccio "proletario". È una love story tra Maya (Pilar Padilla), immigrata
clandestina in California dove già vive e lavora la sorella
Rosa (Elpidia Carrillo), e il
brioso sindacalista di Sam
(Adrien Brody), con cui si allea e, mettendosi al suo fianco, trovandosi a rompere con
la sorella di cui ignora umiliante passato, alla fine, però,
dopo aver provocato una sequela di licenziamenti, riuscendo vittoriosa con le proprie richieste di ferie e assistenza sanitaria.
Loach, però, è ormai lontano
dai tempi di «Riff Raff» e «Ladybird Ladybird», con cui si
scagliava contro un’Inghiltera thatcheriana e conservatrice. Lascia intravedere qualche scheggia della rabbia antica, come nel sottofinale, ma a
forza di ripetersi dalla parte
degli "ultimi" finisce per farsi
troppo semplicistico, con personaggi senza sfumature psicologiche, situazioni prevedibili, intrecci schematizzati su
una linearità poco coinvolgente.
Dopo la pausa di venerdì 25
aprile, la rassegna riprenderà
venerdì 2 maggio proponendo «Io sono Li» di Andrea Segre (Italia-Francia 2011), alle
20,30, stessa sede.
a. pe.
lungo tempo e che poi esplode». La seconda parte, quella dell’Ouverture solenne, permetterà invece alle bande di dare
un senso di grandiosità e maestosità. Sul
palco ci saranno 50 bandisti, aggiunti ai
50 elementi dell’orchestra sinfonica. Tutti protagonisti in una serata particolare e
densa di emozioni. Un’occasione musicale che non verrà dimenticata presto.
Per quanto riguarda invece il concerto lirico in omaggio a Giacinto Prandelli, il
programma è in fase di completamento». «Come negli anni precedenti - ha
concluso Facchinetti - sarà un momento
che valorizzerà un nostro concittadino,
acclamato nei templi mondiali della lirica, prediletto dai più grandi direttori, registi, compositori. Un appassionato di
musica, che decide di trasformare la passione in lavoro».
Angelo Seneci