Salute e benessere a Verona e provincia Trimestrale - anno IX - n. 1/2014 OTTOBRE 2014 “Uomo che ami parlare molto: ascolta e diventerai simile al saggio. L’inizio della saggezza è il silenzio.” Pitagora www.corporesano.info www.corporesano.info OTTOBRE 2014 SOMMARIO Dott. Dott.Allegri Giovanni Giovanni Allegri Proprietario ed Editore Proprietario ed Editore 2 Dott.ssa Dott.ssa Daniela Coloni Daniela Coloni Responsabile di Redazione Responsabile di Redazione Registrazione N. 1673 depositata presso il Tribunale di Verona in data 26 Luglio 2005 Proprietario ed Editore Dott. Giovanni Allegri Via IV Novembre, 18 – 37126 Verona Dir. Responsabile Pier Giuseppe Montresor Responsabile di Redazione Dott.ssa Daniela Coloni Pubblicità e Comunicazione DC Communication Consulting Tel. Cell. 347 1739112 Website: www.comunicazionediretta.com pag. 2 pag. 4 5 pag. 6 7 pag. 8 pag. 9 10 pag. 12 13 pag. 10 Un elemento patologico difficile da contrastare: la spasticità pag. 11 Vertigini: come si manifesta e come si cura pag. pag. pag. Schiavo delle mentine? L’alitosi va curata, ecco come pag. pag. La solidarietà per bambini bisognosi di cure ortodontiche pag. La bellezza appesa ad un filo pag. pag. Il benessere a sorsi di caffè ...e non solo pag. pag. L’importanza del benessere psicofisico Pillole di salute: il frassino COR POR E SANO è il trimestrale di Verona , che si occupa di salute e benessere a Verona e Provincia. 12 pagine che ospita no varie rubric he di argomen ti specialistici, di caratte re medico, paramedico e relativ i alla salute e al benessere in generale. 5000 copie distrib uite sul territorio Verone se per inform are la cittadinanza in modo chiaro e semplice su quanto la città offra per prende rsi cura di se stessi. COR POR E SANO 3 4 5 6 8 9 la rivist a di SALU TE E BENE SSER E di VERONA E PROV INCI A per approfondimenti visitate il sito internet: www.corporesano.info oppure contattate l’Editore: [email protected] Dott. Giovanni Allegri cell. 347 4197610 Responsabile di Redazione: Dott.ssa Daniela Coloni Cell. 347 1739112 Email: [email protected] www.corporesano.info OTTOBRE 2014 3 OTORINOLARINGOIATRIA Vertigini: come si manifesta e come si cura Intervista al Dottor Antonio Gentile, Medico Chirurgo specializzato in Otorinolaringoiatria. di Giovanni Allegri D opo aver trattato ampiamente nelle uscite precedenti di Corporesano le patologie dell’orecchio, oggi con il dottor Gentile ci soffermeremo sul problema delle vertigini. Un sintomo che può comparire in qualsiasi momento o circostanza, andando a compromettere seriamente la qualità della vita della persona. Pensiamo solo a cosa possa voler dire una crisi vertiginosa mentre si guida un’auto. Dottor Gentile, che cosa sono le vertigini? “Per vertigine s’intende il classico “giramento di testa” e medicamente parlando le vertigini si dividono in “soggett ive”(es. alzarsi dal letto con velocità) e “oggett ive”. Le prime danno una sensazione di disequilibrio, di difficoltà a camminare e sono avvertite soggett ivamente dal paziente. Le seconde invece sono molto più gravi e si vede quello che sta intorno girare verticosamente con sensazione di angoscia, vomito, impossibilità di mantenere la posizione eretta e stare seduti: unica soluzione restare sdraiati con la testa immobile. Le vertigini non hanno preferenza sessuale ( maschio e femmine) e alcuni individui presentano instabilità come conseguenza dell’età.” Quali sono le cause? “In molti casi le vertigini sono dovute a disturbi di circolazione a livello dei piccolissimi vasi che irrorano l’orecchio interno e i nervi dell’equilibrio. Quello che stabilisce il nostro equilibrio fisico è un complicato sistema di organi che interagiscono fra di loro (occhi, sistema propiocett ivo diff uso in tutto il corpo, il cervelletto) portando una massa di informazioni all’organo dell’equilibrio vero e proprio che è costituito dal “labirinto” nell’orecchio interno formato da sacculo e utricolo e da tre canali semicircolari disposti in tre posizioni spaziali diverse, raccolgono tutte le informazioni e le mandano al cervello che le codifica e che permette un corretto modo di camminare e stare in piedi. Mi preme sottolineare che i labirinti sono bilaterali e il segreto è che funzionino contemporaneamente nella stessa maniera. E’ chiaro che se uno funziona più dell’altro si ha l’insor- genza delle vertigini anche gravi come la labirintite che non è altro che un disturbo infiammatorio dell’orecchio interno (o labirinto). Un’altra anomalia dell’orecchio interno e che provoca vertigini forti da costringere il paziente a sdraiarsi è la sindrome di Ménière (caratterizzata dalla classica triade, vertigini imponenti e invalidanti, acufene intenso ed ipocusia più o meno grave). Essendo causata da un ipertensione del liquido dei fluidi nella parte dell’orecchio interno si avvale di terapie come l’assunzione di diuretici, vasodilatatori da somministrare durante il ricovero ospedaliero. Del resto i pazienti che soff rono di un attacco di questo tipo possono stare solo a letto per qualche giorno.” Quali consigli terapeutici si sente di dare nella sintomatologia delle vertigini? “Bisogna conoscere le cause, distinguere le due tipologie di vertigini (soggett iva e oggett iva) e att raverso esse correggerle. In alcuni casi, le vertigini si manifestano in modo così brusco e violento che la sola cura farmacologica non è sufficiente: in questo caso, la chirurgia costituisce l’ultima, estrema, opzione terapica possibile. Resta il fatto che comunque bisogna prestare sempre molta attenzione quando ci si alza dal letto, si scendono le scale e si guida la macchina.” Ricordiamo ai lettori di Corpore Sano che se qualcuno avesse dei dubbi, perplessità o semplicemente desiderasse avere qualche ulteriore chiarimento sull’argomento, può scrivere a: [email protected] e il Dottor Gentile sarà lieto di rispondervi. NOVEMBRE 2010 OTTOBRE 2014 4 NATURA Pillole di salute: il frassino I A cura del Dottor Massimo Coatto Farmacista l frassino (Fraxinus excelsior L.) è una pianta diffusa in tutta Europa e nell’Asia minore che fiorisce tra aprile e maggio. La corteccia è verrucosa di colore bruno mentre le foglie sono ovali-lanceolate, seghettate ai margini, verdi nella pagina superiore e pallide in quella inferiore. La pianta può raggiungere altezze di oltre 30 metri. In campo erboristico le parti della pianta utilizzate sono la corteccia e le foglie. È stato scientificamente dimostrato che l’estratto della corteccia e delle foglie presentano att ività antinfiammatoria (El-Ghazaly & Khayyal 1992), antireumatica (Von Kruedener & Schneider 1995) e diuretica (Right Cl & Van Buren L. 2007) mentre in La Parona del Gelato vince il campionato Europeo del Gelato festival con il gusto: Sbrisolona del ’12 Apostoli’ con Recioto bianco Piazza del porto 10 Verona loc. Parona - 3472103606 www.laparonadelgelato.it medicina popolare trovano impiego anche in casi di gotta, oliguria, litiasi renale, spasmi della muscolatura liscia e febbre. I principali costituenti att ivi sono acido ursolico, benzochinone, fraxite, quercitina, cumarine, flavonoidi, acido ascorbico, iridoidi. L’effetto antinfiammatorio e antireumatico si ott iene con l’assunzione di 200 mg di estratto 3 volte al giorno, oppure facendo bollire per 5-7 minuti 10 g di foglie in 250 ml di acqua da bere due volte al giorno, matt ina e sera a stomaco vuoto. Fatta eccezione per soggett i ipersensibili o allergici e persone in cui l’effetto diuretico non fosse desiderato, il frassino è normalmente ben tollerato. 1 La Parona del Gelato www.corporesano.info OTTOBRE 2014 5 ODONTOIATRIA Schiavo delle mentine? L’alitosi va curata, ecco come Intervista al Dottor Carlo Casato specializzato in odontoiatria medica ed estetica di Daniela Coloni L o slogan di una pubblicità ormai datata citava: “io l’alito ce l’ho profumato!” e mostrava le famose mentine capaci di compiere il miracolo di risanare un alito pestilenziale. Beh per chi non vuol essere schiavo delle mentine che coprono l’odore, ma non lo eliminano, parliamo col dott. Casato del problema dell’alitosi, delle sue cause principali e di come intervenire per ridurre o eliminare il problema. Innanzitutto cos’è l’alitosi e perché affrontarla come un problema medico? “L’alitosi consiste nel cattivo odore dell’alito di alcune persone, è un problema che va affrontato in sede medica e non semplicemente masticando chewingum o mentine, perché è un fenomeno molto diffuso e sempre più sentito, che può causare forte imbarazzo per chi ne soffre e altrettanto fastidio per chi deve subirne gli effetti in una normale vita di relazione, soprattutto però può essere indice e sintomo di altre patologie.” C’è una categoria di persone che può soffrire maggiormente di alitosi? “L’alitosi riguarda in modo trasversale ogni categoria di persone, dai bambini, agli adulti, agli anziani, maschi e femmine indistintamente. Questo per la presenza di difficoltà peculiari a ciascuna età, per esempio nei bambini per il fatto che possono avere un’alimentazione molto proteica o ricca di grassi o difficoltà nell’igiene orale perché non sanno ancora bene come farla, oppure negli anziani si manifesta con maggior frequenza a causa della riduzione della salivazione. La saliva è un agente di pulizia molto importante e la sua riduzione non permette la rimozione dei residui di cibo e batteri dalla cavità orale.” Quali sono le cause dell’alitosi? “Intanto distinguiamo due tipi di alitosi: quella transitoria e quella cronica. La prima si limita ad una manifestazione temporanea che va da qualche ora o pochi giorni e che trova le sue cause principali nell’assunzione di cibi che alterano temporaneamente l’odore dell’alito; (soprattutto aglio e cipolla); in alcuni farmaci; nei piccoli malanni come raffreddori, mal di gola, sinusiti etc. a causa del ristagno del muco che diventa maleodorante; oppure in fattori che possono alterare la flora batterica della cavità orale o intestinale. L’alitosi cronica invece si manifesta con un cattivo odore persistente e durevole, che trova le sue cause principali in patologie gastriche, come per chi soffre di reflusso gasto-esofageo; in patologie epatiche o renali; in tonsilliti, etc. Persino lo stress può essere causa di alitosi considerando che l’adrenalina, l’ormone prodotto in condizioni di stress, agisce sulla salivazione riducen- dola (xerostomia); La maggiore causa di alitosi tuttavia è legata ad una scarsa igiene orale, ad apparecchi ortodontici o protesi (ott urazioni, ponti, dentiere) difficili da pulire e a malattie della cavità orale (gengiviti, carie estese, piorrea, etc.). Sempreché l’alitosi non sia dovuta a cause di altro genere, una buona igiene orale è indispensabile per evitarla, poiché elimina i residui alimentari prevenendo o riducendo l’accumulo della placca batterica che si deposita su denti, lingua e gengive. Proprio il proliferare della carica batterica nella cavità orale è causa del tanto sgradito cattivo odore.” È possibile rendersi conto da soli, senza accertamenti medici, di quali siano le cause dell’alitosi? “L’odore dell’alito può essere un indicatore approssimativo per intuire la causa che lo sta generando, per esempio problemi intestinali producono un puzzo di feci, problemi digestivi un effluvio acido come di frutta matura in fermentazione, e così via. Spesso all’alitosi si associano altri sintomi, come acidità di stomaco nel caso esemplificativo del reflusso gastro-esofageo, ed è ovvio che questi sintomi vadano considerati nel loro insieme interpellando il medico curante che ci indirizzerà allo specialista più adeguato al caso specifico. Considerando tuttavia che la casistica più frequente di alitosi riguarda l’igiene e la salute della cavità orale, consiglierei un controllo dal medico dentista.” Possiamo dare qualche consiglio pratico per affrontare il problema dell’alitosi? “Innanzitutto lavare i denti con attenzione e senza fretta, anche nelle zone meno raggiungibili che spesso si trascurano. Non limitarsi ai denti, ma spazzolare la lingua in modo da rimuovere i residui di placca batterica che vi si deposita anche più che sui denti; usare il filo interdentale; fare periodici controlli per verificare che non vi siano carie, gengiviti o altre malattie. Richiedere sedute d’igiene orale presso il proprio dentista per rimuovere i depositi di placca e tartaro ed infine, bere molto per favorire una buona salivazione, necessaria a detergere la bocca.” E ora cari lettori, ringraziando il dott. Casato per la sua disponibilità, vi invito a collegarvi al sito www.carlocasato.it dove troverete interessanti informazioni e suggerimenti su come pulire i denti nonché sui servizi medici offerti dal suo studio e vi lascio con questa domanda: ora che sappiamo come risolvere il problema, vogliamo davvero affidarci solo alle mentine? Dott. Carlo Casato Studio Di Verona Via Leone Pancaldo 76 - 37138 VERONA - Tel. 045 8101710 - Fax 045 8308925 Studio Di Mantova Via Giovanni Acerbi 27 - 46100 MANTOVA - Tel. 0376 362515 - Fax 0376 362515 CONTATTACI SUBITO: [email protected] www.carlocasato.it www.corporesano.info OTTOBRE 2014 6 ODONTOIATRIA La solidarietà per bambini bisognosi di cure ortodontiche Intervista al Dottor Adriano Muraro, specialista in Odontostomatologia a Verona e in Ortognatodonzia a Padova. di Giovanni Allegri I n un momento come quello att uale nel quale la crisi economica sembra assorbire ogni prospett iva, parlare di solidarietà appare quasi assurdo, fuori dalle urgenze che premono sulle vite di molte persone. Eppure sono recentemente comparse sulla stampa locale alcune notizie su casi di solidarietà e altruismo verso ragazzi con problemi odontoiatrici appartenenti a famiglie economicamente disagiate. Ne abbiamo parlato con il dottor Muraro che in questa uscita di Corporesano abbiamo voluto coinvolgere per conoscere il suo parere su questo argomento delicato e di att ualità. Dottor Muraro nei mesi scorsi sul quotidiano “L’Arena” è stata riportata la notizia riguardante le cure ortodontiche di una bambina sfortunata perchè affetta da labio-palato-schisi ? “Innanzitutto precisiamo che la labiopalatoschisi è una malformazione congenita che coinvolge palato labbro superiore e arcata dentale. Si, ho avuto modo di leggere l’articolo e sono rimasto colpito che il costo dell’apparecchio è stato sostenuto per intero dalla lodevole iniziativa di alcuni cittadini che con una colletta hanno raccolto la somma necessaria. Potete immaginare la grande contentezza e gratitudine manifestata dai genitori della bambina in questione. Vorrei aggiungere un altro caso questa volta che coinvolge due stimati dentisti di Livorno, che hanno deciso di dedicare una giornata della loro attività a ragazzi bisognosi di cure odontoiatriche, ma sprovvisti dei necessari mezzi economici per affrontarle. Nel loro racconto, di come è maturata questa scelta encomia- bile e veramente altruista, quello che colpisce maggiormente è la grande richiesta di intervento che in poco tempo si sono trovati ad affrontare. In primo luogo sono stati i cosiddetti extra comunitari che hanno approfittato della loro iniziativa; ma in questi ultimi due anni si rivolgono a loro un numero sempre più crescente di connazionali.” Come è la situazione att uale riguardo l’intervento pubblico sanitario nell’ambito odontoiatrico? “Purtroppo le leggi in materia di cure odontoiatriche coperte dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) sono cambiate www.corporesano.info OTTOBRE 2014 molte volte negli ultimi anni e spesso in maniera differente da una Regione all’altra, trattandosi di materia di pertinenza delle singole Regioni. Questo complica notevolmente l’organizzazione del servizio odontoiatrico. Inoltre bisogna dire che non tutti gli ospedali ed i distretti sono attrezzati per fornire le cure odontoiatriche o la gamma completa di queste. Molto spesso svolgono solo un servizio di pronto soccorso generico ed il paziente viene invitato a rivolgersi ai privati o messo, quando esiste la possibilità, in lista di attesa 7 ODONTOIATRIA per il completamento delle cure. Ovviamente c’è da sostenere un ticket come per ogni prestazione sanitaria, salvo i casi di esenzione previsti. Anche in questo ambito le regole variano molto a seconda delle singole Regioni. Specificamente per le cure protesiche e ortodontiche, la possibilità di ottenerle sfruttando il SSN risulta ulteriormente complicata perché trattandosi di terapie lunghe e intese erroneamente come una sorta di cura estetica quasi mai esiste la possibilità che il SSN le preveda. Detto ciò, risulta evidente come le ini- ziative sopramenzionate di filantropia verso le persone economicamente sfortunate siano da guardare con ammirazione ed augurarsi che l’esempio possa venire imitato più volte da tanti sensibili Colleghi Dentisti. L’attuale stretta dei consumi e la perdurante crisi economica, secondo i dati divulgati dall’ANDI ( l’Associazione Nazionale dei Dentisti Italiani ), sta allontanando dalle pratiche curative più del 30% delle persone che precedentemente andavano abitualmente dal dentista, che già erano meno del 40% della popolazione.” Via Cà di Cozzi, 12 37124 Verona Tel. 045 8300721 - fax 045 8348848 MURARO-ORIO S T U D I O D E N T I S T I C O A S S O C I AT O e-mail [email protected] www.muraro-orio.it www.corporesano.info OTTOBRE 2014 8 DERMATOLOGIA LA BELLEZZA APPESA AD UN FILO Intervista al Dottor Gianfranco Barba, specialista in Dermatologia e Venereologia e specialista in Angiologia Medica. di Giovanni Allegri L a biorivitalizzazione è una metodica utilizzata per prevenire e combattere i segni dell’invecchiamento della cute, stimolando la produzione di collagene e consiste in microiniezioni di vitamine, aminoacidi, minerali, coenzimi, acidi nucleici e acido ialuronico a basso peso molecolare. Solo recentemente si è diffusa la metodica di Biorivitalizzazione con fili in PDO. Ne parliamo con il Dott. Barba , che utilizza questa tecnica già da tempo e ci spiega in cosa consiste. Dott. Barba perché la biorivitalizzazione con fili in PDO è una tecnica così innovativa ed ha trovato un così vasto consenso? “Attraverso l’inserimento nella cute, senza incisioni, di fili in PDO (polidioxanone), medical device, già utilizzati in chirurgia generale e cardiovascolare come fili di sutura bioriassorbibili e antimicrobici è possibile effett uare trattamenti ambulatoriali e senza anestesia per viso e corpo creando una intensa biostimolazione prolungata dalla presenza dei fili, che si riassorbono in 6-8 mesi, e la stimolazione dei tessuti lassi con effetto liftante (soft-lifting).” L’inserimento di questi fili nel tessuto cutaneo, come avviene? “Questi fili vengono inseriti con aghi ipodermici sottili, all’interno dei quali è contenuto il filo stesso, cosi da creare un vero e proprio reticolo nelle aree che intendiamo rivitalizzare. Un elementare sistema meccanico consente all’ago, una volta penetrato nella cute, di depositare, all’interno del tessuto, il filo. L’effetto sarà legato alla presenza degli stessi fili che stimolando il rinnovamento della pelle, forniscono elasticità, vitalità e maggiore luminosità. Inoltre migliorerà anche l’aspetto delle rughe, delle pliche cutanee e della pelle flaccida.” Quali sono gli effetti immediati e quelli a lungo periodo? “Il posizionamento dei fili di sutura nel sottocute, provoca un effetto lifting immediato, favorendo la produzione naturale di collagene di tipo III, inoltre i fili sostengono e rimodellano il tessuto e contribuiscono al sostegno delle parti molli della zona trattata. Per quanto concerne gli effetti a lungo periodo sono la produzione di collagene, l’aumento del metabolismo cutaneo e della microcircolazione nelle zone trattate.” Il paziente che subisce il trattamento ha bisogno di tempi di recupero? “Assolutamente no. Essendo un’applicazione praticamente indolore, il paziente può tornare immediatamente alle attività quotidiane, senza bisogno di camouflage e di trucco. Il trattamento è assolutamente sicuro, Dottor Gianfranco Barba senza rischi e/o complicanze.” Quando si cominciano a vedere i risultati? “Di solito dopo tre settimane, quando il filo inizia ad esercitare la sua azione biorivitalizzante, anche se già immediatamente dopo la seduta si possono iniziare a percepire i miglioramenti. Il risultato che si ottiene è gradevole, assolutamente naturale e progressivo, i miglioramenti si vedranno con l’aumento della tonicità e della compatezza della propria pelle.” A chi si rivolge l’uso dei fi li in PDO? “A uomini e donne che presentano rughe e cute rilassata di viso e collo e che desiderano un intervento preventivo di biorivitalizzazione. È possibile ottenere risultati anche nei distretti corporei, dove fino ad oggi era difficile ottenere miglioramenti apprezzabili, quali il decolleté, le braccia, l’addome ed i fianchi, le cosce e le ginocchia, perché i fili in PDO sono in grado di risollevare e riposizionare la cute che ha perso tono, rimodellare il contorno del viso e biorivitalizzare i tessuti.” Dott. Gianfranco Barba Lungadige Giacomo Matteotti 7 - 37126 Verona Tel e Fax 045 913246 www.gianfrancobarba.it www.corporesano.info OTTOBRE 2014 9 ALIMENTAZIONE Il benessere a sorsi di caffè ...e non solo di Giovanni Allegri I l Ganoderma Lucidum è un fungo utilizzato, fin dai tempi antichi, in Cina e in Giappone. Viene chiamato “il fungo dell’immortalità” grazie alle sue molteplici proprietà terapeutiche, e per questo gli viene conferito un posto privilegiato tra i funghi medicinali. Contiene infatti alcuni importanti principi attivi, mediante i quali sono possibili la regolazione e l’abbassamento del colesterolo, della pressione arteriosa, dell’aritmia e della glicemia e ha un’azione specifica sul sistema immunitario. È un tonico naturale, capace di ripristinare il benessere dal punto di vista sia fisico che psichico. Viene definito rimedio “adattogeno”, come ad esempio il Ginseng, anch’esso rimedio della farmacopea orientale, cioè è in grado di aumentare la resistenza dell’organismo, ed è quindi indicato per affrontare e superare al meglio periodi di intenso stress o indebolimento. Una delle applicazioni dei composti organici del Ganoderma Lucidum si trova nel caffè. Unito al caffè il Ganoderma offre una varietà di benefici per la salute, anche se ci sono molti modi per acquistare e utilizzare questo fungo come integratore, per esempio creme, estratti, polveri. Il caffè però è molto popolare rispetto a tutte le altre forme di integratori semplicemente perchè il 90% della popolazione beve caffè e potrebbe diventare un buon metodo per avere integrazione senza cambiare abitudine. Cerchiamo ora di capire cosa ne pensa la gente delle proprietà benefiche del Ganoderma, perchè non tutti sono accondiscendenti riguardo l’efficacia reale della medicina orientale. Ne abbiamo parlato con chi da qualche anno lo sta utilizzando. “Grazie ad una mia vecchia conoscenza mi sono accostato a questo prodotto che per me definire fantastico è poco” ci dice Roberto. ”Ho provato il caffè e devo dire che oltre ad essere particolarmente buono mi ha fatto passare un’acidità di stomaco di cui ero affetto. Vorrei sottolineare anche l’energia che mi trasmette. Ma attenzione non c’è assuefazione, è un mi- Fungo Ganoderma lucidum glioramento della propria vita in maniera molto semplice e naturale e cioè assumendo del caffè o del tè. “Per me questo è davvero straordinario” Claudio mi racconta la sua esperienza con il Ganoderma partendo dalla situazione di grande sofferenza della madre. “Mia madre soffriva di forti emicranie ed era sottoposta ad un vero tormento: utilizzava diverse pastiglie al giorno. Da quando ha provato questi prodotti caffè, tè e anche il caffè/latte mia madre ha drasticamente ridotto il numero delle pastiglie e sta decisamente meglio. Di riflesso ho cominciato anch’io ad assumerlo e devo dire che ha migliorato la mia qualità di vita specialmente per quanto riguarda il sonno. Io infatti facevo molta fatica a dormire e questo per me era diventato un serio problema soprattutto da un punto di vista lavorativo in quanto ero sempre stanco. L’assunzione di un semplice caffè latte ha migliorato la qualità del mio sonno e di conseguenza anche da un punto di vista psicologico mi sono sentito “nuovo”. Federica è disarmante nella semplicità della sua esperienza. “Cosa c’è di meglio che migliorare la propria vita bevendo un caffè o del tè senza cambiare le proprie abitudini alimentari e di vita? Capisco comunque una certa diffidenza perchè è comprensibile. Se ne sentono tante e si ha paura che questi prodotti siano delle burle o che ci sia qualcosa di poco chiaro. Per quanto mi riguarda devo dire che da quando assumo il Ganoderma e cioè da circa un anno sto bene in maniera naturale. C’è anche un aspetto umano che questi prodotti riescono a trasmettere e che mi piace sottolineare. Tra le persone che lo provano e cominciano ad assumerlo con costanza e regolarità si creano dei legami di amicizia: ci si trova, ci si confronta, si parla di come questi prodotti sono entrati nella propria vita senza stravolgerla.” Per info telefonare a: Cristiano 331 6320408 Sandra 320 7952514 www.corporesano.info OTTOBRE 2014 10 NUOVO BENESSERE L’importanza del benessere psicofisico Intervista ad Oriana Russi, Operatore olistico in discipline bionaturali e del benessere. di Giovanni Allegri L e discipline bio-naturali (shiatsu, biodanza, biopranoterapia, craniosacrale, floriterapia, ecc) sono delle pratiche che stimolano le risorse naturali dell’individuo e sono mirate al benessere e alla difesa delle migliori condizioni della persona, e sono volte a generare una migliore qualità della vita. Ne abbiamo parlato con chi da anni ne ha fatto non solo una propria professione ma anche uno stile di vita. Sig.rina Russi, come e quando ha iniziato a interessarsi in discipline bionaturali? “Il mio interessamento per le discipline bionaturali e del benessere risale a molto tempo indietro, a quando questa dicitura così lunga non ancora esistente, non aveva bisogno di traduzione. Era tutto molto più semplice e per dirla con una sola parola: naturale. Già da bambina, ricordo che avevo una particolare propensione all’osservazione. Mi piaceva guardare la natura, osservare quello che mi succedeva e come reagivo in alcune situazioni. Ma ai bambini così spontanei nei loro comportamenti manca la consapevolezza, il rendersi conto di quello che realmente ciò significhi. Senza saperlo da ragazzina ho incontrato qualcuno che si trovava nel bel mezzo di un processo di guarigione dopo un intervento chirurgico ed è stato sufficiente semplicemente guidarlo nell’ascolto del suo respiro…in quel preciso momento non potevo sapere che quando avrei deciso di studiare come operatore olistico, la mia prima specializzazione sarebbe stata proprio in psicosomatica (che si avvale tra le diverse tecniche proprio del respiro come veicolo per apportare consapevolezza e stimolare un processo di auto guarigione del corpo). Da allora il mio percorso personale non si è mai arrestato e ho continuato a specializzarmi in cranio sacrale, riflessologia plantare, fiori australiani, massaggio psicosomatico, meditazione, alimentazione naturale, e in tutte quelle discipline che una volta erano considerate alternative alla medicina allopatica e che oggi per legge sono invece viste proprio come complementari ad essa.” Quali sono i suoi obiettivi e a chi si rivolge? “Proprio a tal proposito il mio obiettivo oggi è quello di diffondere quanto più possibile la conoscenza di tutte queste tecniche da utilizzarsi in complementarietà con la medicina ufficiale. Lo scopo è semplicemente quello di mantenere, favorire o coadiuvare un ritorno alla Salute della persona, sostenendo un processo naturale del corpo che sa in che modo guarirsi. Con il mio lavoro cerco soprattutto di sensibilizzare le persone ad uno stile di vita più sano, alla consapevolezza e al prendersi cura di sé. Attivando la consapevolezza nelle persone attraverso l’ascolto del proprio corpo sono esse stesse in grado di comprendere che il concetto di Salute, non è semplicemente assenza di malattia, ma abbraccia un concetto più ampio di qualità della nostra vita a più livelli, fisico, mentale e spirituale e di cui noi siamo responsabili in prima persona. L’olismo è un modo di guardare la persona nella sua totalità fatta dell’insieme di questi tre aspetti e di tutte le sfaccettature che ciò comporta. Siamo molto di più di quello che gli occhi percepiscono: l’olismo racchiude l’esperienza dell’essere. Così inteso il Oriana Russi operatore olistico Te l . 3 3 3 5 640 070 e:mail [email protected] Oriana Russi trattamento olistico abbraccia tutta la popolazione, tutti possono trarre un beneficio da questo lavoro che mira soprattutto a ristabilire un contatto e una comunicazione profonda fra tutte le nostre parti affinchè affiori la nostra naturale capacità di auto guarirci.” Perché scegliere un trattamento olistico? “La forza e l’efficacia di questi trattamenti risiedono nella gentilezza del lavoro. Rispettando infatti i naturali processi di guarigione e i tempi del corpo detti trattamenti non sono mai invasivi. Non interferiscono con altre cure alle quali la persona si sta nel frattempo sottoponendo, ma addirittura ne sostengono l’effetto e accelerano il processo di disintossicazione del corpo favorendo un più rapido raggiungimento della Salute e del benessere. Il mio è un rapporto che mira prima di tutto a sostenere le persone in un processo di ricerca e liberazione delle proprie risorse interiori di guarigione affinchè queste possano tornare nuovamente disponibili e utilizzabili dalla persona che così diventa parte attiva e responsabile del proprio stato di Salute e del proprio benessere.” www.corporesano.info OTTOBRE 2014 11 ORTOPEDIA Un elemento patologico difficile da contrastare: la spasticità Intervista al Dottor Enrico Carità. Laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Ortopedia e Traumatologia presso l’Università degli studi di Verona. Si occupa di Chirurgia della Mano e del Gomito presso la Casa di Cura San Francesco di Giovanni Allegri 1 2 L ’ischemia cerebrale è la mancanza di adeguato afflusso di sangue al cervello. Una malattia piuttosto grave, spesso origine di ictus, che rappresenta una delle cause maggiori di invalidità permanente e, nei casi più complicati, di morte. Con il dottor Enrico Carità, che da anni si occupa di Chirurgia della Mano e del Gomito presso la Casa di Cura San Francesco, affronteremo l’argomento della spasticità dell’arto superiore in seguito ad un evento cosi serio. Innanzitutto dottor Carità che cosa si intende per “spasticità”? 3 “Per Spasticità si intende una contrazione tonica costante e involontaria di un muscolo che rimane attivo senza produrre movimento e instaurando posture involontarie o dolorose. Tale fenomeno si instaura spesso come esito di eventi ischemici cerebrali che possono avvenire alla nascita o in età adulta. La contrazione muscolare spastica detta anche “ipertono” è dovuta alla continua attivazione delle Il Dott. Alberto Donadelli e il Dott. Enrico Carità fibre muscolari per l’assenza del controllo cerebrale dalle aree che sono andate incontro ad ischemia.” Quali sono gli effetti della spasticità? “In età adulta, si manifesta un atteggiamento tipico dell’arto superiore in intra rotazione della spalla, flessione di gomito e polso e chiusura del pugno (Immagine 1) con diversi gradi di gravità e di paralisi. Nelle paralisi pediatriche e in altri casi particolari si possono produrre atteggiamenti meno frequenti a seconda delle aree cerebrali e dei muscoli coinvolti. Tali contratture si riducono durante il sonno mentre aumentano durante il giorno intensificandosi in risposta a stimoli meccanici o emotivi. A volte l’atteggiamento prolungato in flessione del gomito o in chiusura del pugno rende difficile l’igiene personale e la cute delle zone di piega può andare incontro a problemi di danneggiamento o sovrainfezione. Inoltre, l’atteggiamento in chiusura dell’arto superiore, spostando il baricentro verso il lato sano, ha ripercussioni negative anche sulla deambulazione che risulta più difficile e meno stabile. Quali sono i possibili tratt amenti che si sente di consigliare? “Le possibilità terapeutiche della spasticità vanno dalla prevenzione, alla fisioterapia (che va svolta da personale specializzato in riabilitazione neurologica), all’utilizzo della tossina botulinica, alla chirurgia. Quest’ultima è limitata ai casi in cui gli altri trattamenti non hanno dato buoni risultati o in cui non sia possibile un corretto igiene personale e consiste nel ridurre l’azione dei muscoli spastici allungandone i tendini o denervandoli o trasferendoli su altri muscoli meno attivi. Tale trattamento produce un riequilibrio muscolare e risolve gli atteggiamenti involontari, scomodi e dolorosi di flessione migliorando la funzionalità dell’arto, la postura generale e la deambulazione dell’ammalato (Immagine 2-3).” respira inspira respira stampa respira inspira respira Stampante HP Officejet Pro X451dw 30/12/2014 Scopri la promozione lida fino al Promozione va Nessuna emissioni di polveri toner ed ozono HP ePrint Risparmio fino al 85% di energia elettrica Stampante Pro X451dw HP Officejet nco/nero Chiamaci allo 049 87 38 666 ed usa la parola chiave “Corporesano” per conoscere l’offerta a te riservata HP ePrint ed in bia e A4 a colori • Stampant stampa 55 ppm li fog • Velocità di ozono to carta da 500 set veri sottili ed cas Un • issioni di pol e senza em tico • Stampant armio energe connessione la risp di per i 5% cav bile senza • Fino all’8 dispositivi mo • Stampa da Via E. 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