Trento 14 martedì 1 luglio 2014 PROVINCIA l'Adige Daldoss e Gilmozzi: «Rivedere con gli enti locali gli interventi non prioritari» E Ugo Rossi conta di recuperare gli accantonamenti per Roma La loro parte nel sostenere lavoro e reddito dovranno farla anche gli enti locali. Comunità e Comuni avranno a disposizione oltre 500 milioni di euro, di cui 430,5 confermati rispetto alla programmazione originaria (opere igienico sanitarie, viabilità, servizi pubblici essenziali, sviluppo del territorio) e 111,1 soggetti ad una ulteriore verifica con i territori in ordine alle priorità che con gli stessi verranno concordate. Da parte della giunta ieri c’è stato un forte richiamo alla responsabilità con l’obiettivo di rinegoziare le opere oggi non prioritarie in una logica di urgenza, sobrietà e sovracomunalitá. Per questo ora Daldoss (nella foto) e Gilmozzi avvieranno un confronto con le amministrazioni locali per decidere come impiegare gli oltre 21 milioni di euro a suo tempo destinati a quattro interventi che sono stati invece revocati: il Centro polifunzionale della valle di Cembra; il potenziamento dell’acquedotto di Rovereto; l’impianto natatorio intercomunale di Mezzolombardo e il completamento della interconnessione tra gli acquedotti di Trento e Rovereto. Opere, un miliardo di nuovi appalti La giunta rassicura: per far lavorare i «nostri» DANIELE BATTISTEL La spending review c’è stata, eccome, eppure si è trovato un «miliarduccio» per fare lavorare le imprese (si spera locali) e sostenere l’economia trentina. Dopo tanto tagliare, limare, spostare in avanti e riprogrammare ieri il governatore Ugo Rossi con gli assessori Mauro Gilmozzi (lavori pubblici) e Carlo Daldoss (enti locali) ha ufficializzato il piano delle opere pubbliche per la nuova legislatura. Manca mezzo milione. Rispetto alla bozza iniziale dello scorso febbraio che sommava un miliardo e 800 milioni, in realtà la Provincia ne avrà a disposizione «solo» 1,3. Taglio, come noto, che ha fatto accantonare opere da tempo previste, quali la circonvallazione di Pinzolo, la variante del Tesino, quella di Cles, il grande impianto per il Monte Bondone (solo per citare qualche esempio) e spostare in avanti progetti quali la bonifica delle rogge di Trento. «Le risorse sono scarse e noi stiamo cercando di far quadrare bene i conti» ha detto chiaro e tondo l’assessore Gilmozzi, preoccupato - e con lui il presidente Rossi - di rassicurare imprese e sindacati che il taglio deciso dalla Provincia è stato «selettivo», in modo da incidere negativamente il meno possibile sull’economia locale. «In un momento di oggettiva difficoltà - ha spiegato l’assessore - abbiamo I CANTIERI comunque fatto una programmazione in modo che la “costruzione” degli appalti sia una risposta concreta e precisa per le nostre imprese edili». Insomma, magari opere più piccole ma meno interessanti per i «colossi forestieri» e dunque più facilmente aggiudicabili dalle ditte locali. «La riprogrammazione delle opere pubbliche cui la giunta ha dato il via libera - ha sottolineato il presidente Rossi - ha l’obiettivo di reagire energicamente alla recessione per immettere sul mercato liquidità immediata. La direzione è quella di continuare a “fare”. Certo, a fronte della consistente contrazione delle risorse, ora più che mai è necessario scegliere bene “cosa fare”». Il piano. Sul piatto la Provincia metterà come noto 1,3 miliardi di euro di cui 857 milioni per il pagamento di lavori in fase di esecuzione e 516 milioni di nuovi appalti. A questa cifra si aggiungeranno gli oltre 500 milioni degli enti locali (vedi sopra). I criteri con cui sono state scelte le opere da mantenere «a bilancio» sono la strategicità, la sobrietà e l’adeguatezza dei bacini di utenza serviti, il fatto che siano finanziariamente sostenibili e la celerità di «cantierizzazione» (in modo da ridurre i tempi di realizzazione, per evitare immobilizzazione di risorse). Gli interventi riguarderanno - come riportato nell’infografia a lato - aree industriali, ciclabili, depuratori, discariche, edilizia scolastica, grandi Valore delle opere in comunità di valle e enti locali Aree Industriali 6.300.000,00 Depuratori e Collettori 12.274.195,84 Piano RSA 38.697.594,60 Viabilità 22.033.089,35 Trasporti 52.484.000,00 Discariche e bonifica discariche 34.466.238,90 Ciclabili 11.736.506,45 Edilizia Scolastica 40.747.435,96 TOTALE GENERALE Grandi opere civili 77.700.076,68 Interventi della PDT 65.382.000,00 opere civili, strutture sanitarie, trasporti, viabilità, interventi della Patrimonio del Trentino, manutenzioni (la cifra più elevata) e complessivamente «movimenteranno» circa 1,8 miliardi di euro (compresi i soldi degli enti locali). Una cifra che - nonostante la sforbiciata - la Provincia definisce pur sempre «importante» e la cui ricaduta sull’intero sistema economico trentino può essere stimata in oltre tre miliardi di euro. Sanità 33.500.000,00 La trattativa. Per non dare soltanto brutte notizie, Rossi e Gilmozzi hanno assicurato che si farà di tutto «per sbloccare risorse che abbiamo accantonato per la riserva all’Erario e per il contributo al risanamento del bilancio nazionale». Per questo si guarda con interesse a quello che potrà accadere nelle prossime settimane a Roma. «Se le trattative con il governo dovessero stabilizzare il bilancio dal 2018 in poi - ha Per il piano della viabilità 61 milioni di euro Nella programmazione di legislatura anche i lavori contro le valanghe a Passo Rolle e a Passo Fedaia con la rotatoria di Cadino locale, dando priorità alle opere strategiche per lo sviluppo e puntando, in particolare, sulla realizzazione di un sistema funzionale di mobilità di persone e merci, per sostenere la diffusione capillare dei servizi e delle opportunità di lavoro e impresa sul territorio. Le strategie individuate con la manovra finanziaria 2014 si coniugano ora nella definizione degli strumenti di programmazione per la viabilità, in particolare attraverso la revisione del «planning» precedente. Per quanto riguarda le opere nuove, si tratta di interventi non previsti in area di priorità del piano degli investimenti per la viabilità per la passata legislatura. Adesso sono state classificate prioritarie in particolare per la messa in sicurezza della rete viabilistica. Si tratta dell’intervento al Passo Rolle (un milione di euro, vedi approfondimento a pagina 32), della messa in sicurezza della retta Valsugana ad Ospedaletto (3,5 milioni) e della stazione di Strigno Villa Agnedo all’intersezione con la strada provinciale 78 del Tesino (300 mila euro). Da appaltare anche la messa in sicurezza della galleria di Tenna per 1,3 milioni di euro. Tra le nuove opere da segnalare l’allargamento della provinciale 58 a Ville di Giovo (300 mila euro), l’intervento paravalanghe a Fedaia e la progettazione della nuova rotaria a Cadino (1,3 milioni). In ogni caso, la cifra più grossa stanziata (poco più di 43 milioni di euro) riguarda gli accordi di programma sulla viabilità con le Regioni confinanti. La Provincia ha messo sul piano 28,8 milioni di euro per la convenzione con Brescia (vedi pagina 37) per la statale del Caffaro. «Un intervento importante per gli scambi industriali e turistico-commerciali del Trentino con la Lombardia l’ha definita il governatore Rossi visto che accorcerà di un’ora il viaggio tra Milano e Campiglio». Altri 14,2 milioni (su 36 totali) saranno invece impegnati nel capitolo «Veneto» per sistemazione della strada statale 50 del Grappa e Passo Rolle per interventi sul tratto Fonzaso - Predazzo. 515.454.279,48 spiegato Rossi - potremo immaginare di fare una programmazione più lunga, mentre se le sentenze sulla riserva all’Erario ci dessero ragione...» beh, allora qualche soldino da investire ci sarebbe. Rossi fa buon viso a cattivo gioco e annuncia che solleciterà la questione al premier Renzi, che il prossimo fine settimana sarà in Alto Adige (Fié allo Scilliar, casa Kompatscher) per un convegno sulle regioni in Europa. Oltre 5 milioni investiti per sistemare la Valsugana, quasi 29 per la statale del Caffaro Fissati i criteri e i fondi del piano delle opere pubbliche, ieri la giunta ha definito pure la prima tappa della riprogrammazione, elaborata dal Dipartimento lavori pubblici: il Piano di investimenti per la viabilità 2014 - 2018, presentato dall’assessore Mauro Gilmozzi e il cui ammontare complessivo sfiora i 61 milioni di euro. Pur nel ridimensionamento del quadro della finanza provinciale, la giunta ha previsto di proseguire nel miglioramento e nel rafforzamento della rete viabilistica e ferroviaria Manutenzioni 120.133.141,70 SI DELIBERA CHE Nuovo cda dell’Opera Nominato oggi il nuovo Cda dell’Opera Universitaria, che resterà in carica per cinque anni. Presidente: Alberto Molinari; Francesca Sartori e Maria Laura Frigotto (nominati dal Senato accademico); Carla Strumendo, Florita Sardella e Ilaria Goio (indicati dalla Provincia), Gabriele Hamel, Tobia Ronco e Daniele Roccazzella (rappresentanti degli studenti). Nominato anche il Collegio dei revisori, nel quale entrano: Fulvia Deanesi, Marco Bernardis e Philippe Vidalot. Nomina per Stenico La statale delle Dolomiti a passo Fedaia interrotta da una valanga SANITÀ Protonterapia, allargata la cabina di regia Assegno di cura, 3,7 milioni Stanziati dalla Provincia 3,7 milioni euro in favore dell’Agenzia provinciale per l’assistenza e la previdenza integrativa (Apapi) quale integrazione per l’anno 2014 del fondo per l’assegno di cura. Tenuto conto della situazione relativa ai primi mesi dell’anno, il fabbisogno complessivo 2014 per l’assegno di cura in provincia di Trento dovrebbe ammontare a circa 5 milioni di euro. Eventuali risorse non utilizzate per l’anno 2014 saranno considerate un anticipo sul finanziamento relativo al 2015. In tema di sanità la giunta ha anche deciso l’allargamento della cabina di regia per il coordinamento tra l’attività clinica e quella di ricerca del Centro di Protonterapia. Essendo un laboratorio di grande interesse scientifico per quanto riguarda lo studio delle caratteristiche dei fasci protonici e dei loro potenziali utilizzi in campo scientifico e tecnologico si ritiene infatti opportuno che della cabina facciano parte anche professionisti nel campo della ricerca. La cabina dovrà definire e monitorare il cronoprogramma che porterà alla piena operatività del centro. Individuata dalla giunta provinciale la figura della consigliera di parità nel lavoro. Ratificando l’operato della commissione esaminatrice è stata nominata Eleonora Stenico. Dietro di lei si sono classificati Emanuele Corn e Angela Guerriero. Corn è stato nominato viceconsigliere. Allo sport 2,9 milioni La giunta ha deciso il riparto dei fondi (quasi 2,9 milioni) per il sostegno delle attività sportive per il 2014. Tra le voci maggiori: organizzazione di manifestazioni (800.000); spese di associazioni in ambito interregionale, nazionale o internazionale (770.000).
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