PAI 2014 2015 - Istituto Galvani Iodi

Piano Annuale per l’Inclusività
POLO SCOLASTICO INDIRIZZO PROFESSIONALE
“SERVIZI SOCIO-SANITARI”
anno scolastico 2013 2014
Il Collegio dei Docenti del 13 giugno 2014 ha
confermato per l’anno scolastico 2014/15
l’impostazione e i contenuti del Piano con
l’aggiornamento successivo dei dati numerici
Sede: Reggio Emilia Via Canalina, 21 – tel. 0522551019 0522325711 fax 0522294233
Internet: www.galvanire.it – mail: [email protected] - Codice fiscale: 91156990359
Premessa
Nel Piano Annuale per l’Inclusività sono riassunti i principali dati inerenti la presenza di alunni per i
quali si rende necessario attivare percorsi didattici personalizzati
QUADRO DI SINTESI DEI PERCORSI PERSONALIZZATI
●
●
●
alunni certificati in base alla legge 104/1992
alunni certificati in base alla legge 170/2010
alunni rientranti nella III tipologia bes
o
alunni in particolari condizioni di salute
Scuola in ospedale
Istruzione domiciliare
Somministrazione farmaci in orario scolastico
o alunni stranieri non alfabetizzati in lingua italiana
(o con conoscenza della lingua italiana non adeguata alle necessità di studio)
o alunni bes non rientranti nelle tipologie precedenti
QUADRO DI SINTESI DELLE RISORSE A DISPOSIZIONE DELLA SCUOLA IN TERMINI
QUANTITATIVI
●
●
●
●
●
●
risorse di personale
risorse degli enti locali
risorse esterne
spazi attrezzati all’interno della scuola
spazi attrezzati esterni alla scuola
collaborazioni interistituzionali
QUADRO DI SINTESI DELLE RISORSE A DISPOSIZIONE DELLA SCUOLA IN TERMINI
INCLUSIVI
AZIONI PROGETTATE DALLA SCUOLA PER RISPONDERE ALLE ESIGENZE DI
PERSONALIZZAZIONE E INCLUSIONE (PROGETTI)
PUNTI DI CRITICITÀ E PROPOSTE
●
●
●
autovalutazione d’istituto
sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati
analisi delle condizioni su cui la scuola può direttamente agire nell’ottica del
cambiamento possibile
CRITERI CONDIVISI
●
●
●
per l’individuazione di studenti che necessitano di percorsi personalizzati
per la stesura dei percorsi personalizzati
per la valutazione
●
con le famiglie per la stesura dei percorsi personalizzati e per comunicazione in
itinere delle valutazioni in ordine ai risultati raggiunti dagli allievi
● per l’orientamento scolastico e professionale, per la programmazione e
attuazione della transizione all’età adulta, alla vita indipendente ed autonoma e
al lavoro
QUADRO DI SINTESI DEI PERCORSI PERSONALIZZATI
alunni certificati in base alla legge 104/1992
INDIRIZZO SOCIALE
INDIRIZZO OTTICO INDIRIZZO
ODONTOTECNICO
10
2
1
9
0
0
13
1
0
4
2
0
3
1
0
39
6
1
CLASSI
prime
seconde
terze
quarte
quinte
TOTALE
TOTALE
13
9
14
6
4
46
alunni con segnalazioni di disturbi specifici di apprendimento in base alla legge 170/201
CLASSI
INDIRIZZO SOCIALE
INDIRIZZO OTTICO INDIRIZZO
TOTALE
ODONTOTECNICO
prime
9
4
7
20
seconde
8
6
4
18
terze
5
1
6
quarte
13
2
1
16
quinte
3
2
2
7
TOTALE
38
14
15
67
alunni rientranti nella terza tipologia di bes

alunni in particolari condizioni di salute
Scuola In Ospedale E Istruzione Domiciliare
Nel corrente anno scolastico non sono, attualmente, presenti allievi in questa situazione
Progetto “far scuola ma non a scuola”
Nel corrente anno scolastico non sono, attualmente, presenti allievi in questa situazione
Alunni Con Fabbisogno Di Somministrazione Di Farmaci In Orario Scolastico
Nel corrente anno scolastico non sono, attualmente, presenti allievi in questa situazione
 alunni stranieri non alfabetizzati in lingua italiana
(o con alfabetizzazione insufficiente rispetto alle necessità di studio)
CLASSI
prime
seconde
terze
quarte
quinte
TOTALE
OTTICO
NAI/A1
1
1
ODONTOTECNICO
A2
3
3
B1
6
8
SOCIALE
TOTALE
NAI/A1
1
A2
3
1
1
B1
2
7
2
1
NAI/A1
2
2
A2
7
8
B1
3
3
1
NAI/A1
4
1
A2
12
12
B1
5
14
5
1
1
5
12
4
15
7
5
24
25
4
2
1 ottico
1 servizi
1 odonto
2 ottico
2 servizi
2 odonto
3 ottico
3 servizi
3 odonto
4 ottico
4 servizi
4 odonto
5 ottico
5 servizi
5 odonto
2
1
TOT
6
4
0
2
1
1
altro
Alunni con problemi di
salute
Alunni con problemi di
autostima scarsamente
motivati
Alunni con
comportamenti
dirompenti
Alunni viventi in contesti
sociali culturalmente
deprivati
Alunni che necessitano di
interventi di
potenziamento per
aspetti cognitivi limite

alunni bes non rientranti nelle tipologie precedenti
TIPOLOGIA BES
1
1
1
1
1
1
1
1
2
4
1
ISTITUTO
16
QUADRO DI SINTESI DELLE RISORSE A DISPOSIZIONE DELLA SCUOLA IN TERMINI
QUANTITATIVI
Risorse professionali
Risorse di personale
Insegnanti curricolari
Insegnanti di sostegno
Educatori
Assistenti alla comunicazione
Tutor allievi disabili
Tutor allievi dsa
Tutor tra pari
Funzioni strumentali / coordinamento (docenti coinvolti)
Commissioni (docenti coinvolti)
Referenti di progetto (docenti coinvolti)
Personale ATA
Genitori coinvolti nelle attività collegiali
Numero
99
25
5
0
circa 20
11
circa 15
64
34
26
28
56
Elenco delle risorse professionali coinvolte nel processo educativo
Servizi sociosanitari territoriali
CTS / CTI
privato sociale e volontariato
Esperti esterni:
• Psicologa (sportello di ascolto)
• Facilitatori linguistici
• esperto motricità
• esperto teatrale
• esperti “Luoghi di prevenzione”
• associazione “Amici di gancio”
• associazione “Nondasola”
• centro di formazione professionale “Enaip”
• rete degli istituti superiori “Manodori”
• Associazione “Tutti in Bici”
• Ente“Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano”
Spazi attrezzati interni alla scuola
• palestra
• aula polivalente per attività pratiche con cucina
• aula magna con struttura per attività teatrali
• biblioteca
• aula informatica
• laboratori professionali (ottici , odontotecnici e servizi sociali)
• serra
Spazi attrezzati esterni alla scuola
• Piscina
• Palestra
• Laboratori presso centri di formazione professionale
QUADRO DI SINTESI DELLE RISORSE A DISPOSIZIONE DELLA SCUOLA IN TERMINI
INCLUSIVI
Risorse professionali specifiche
Azioni inclusive
Insegnante di sostegno Supporta ed integra l’attività del docente curricolare
Attiva iniziative individualizzate e per piccolo gruppo
Attiva laboratori (cucina, informatica, creatività, nuoto,
teatro, biblioteca) e percorsi di alternanza scuola-lavoro
(laboratori in situazione)
Educatore Svolge attività di socializzazione di studenti bes legge
104 all’interno della scuola
Collabora con il docente di sostegno nella realizzazione
di laboratori
Accompagna studenti bes legge 104 in attività di
alternanza scuola-lavoro
Funzione strumentale / Coordina i progetti e le risorse interne ed esterne alla
coordinamento scuola in sintonia con il progetto didattico/educativo
dell’Istituto
Referente di Istituto Gestisce le risorse e coordina le attività necessarie
(disabilità, DSA, BES) (aggiornamento del personale, contatti con enti esterni,
contatti con il CTS e il CTH)
Psicologa Fornisce supporto psicologico a tutti gli studenti,
genitori e personale scolastico che lo richieda
Tutor allievi disabili Aiuta il ragazzo nello svolgimento dei compiti, durante
le alternanze scuola/lavoro, in attività di integrazione
nella scuola
Tutor allievi dsa Aiuta i ragazzi nello svolgimento dei compiti
Docente curricolare Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Organizzazione /coordinamento alternanza
scuola/lavoro
Progetti didattico-educativi a prevalente tematica
inclusiva:
• visite didattiche
• predisposizione di materiale strutturato e
multimediale
• riorientamento
• didattica laboratoriale (uda, classi aperte, circletime…)
Personale ATA Assistenza alunni disabili
Progetti di inclusione / laboratori integrati, supporto
alle attività pratiche e laboratoriali con predisposizione
materiali e spazi
Genitori Coinvolgimento in progetti di inclusione
Coinvolgimento in attività di promozione della comunità
educante
Progettazione, all’interno dei consigli di classe e del
consiglio d’Istituto, di attività educative
Servizi sociosanitari territoriali Accordi di programma
CTS / CTI Collaborazione in funzione delle esigenze degli allievi l.
104
privato sociale e volontariato Realizzano in collaborazione con i docenti e le famiglie i
progetti di volontariato attivati
Alfabetizzatori Didattica interculturale / italiano L2
AZIONI PROGETTATE DALLA SCUOLA PER RISPONDERE ALLE ESIGENZE DI
PERSONALIZZAZIONE E INCLUSIONE (PROGETTI)
Il nostro istituto considera fondamentale una progettazione della propria azione didattica che ponga al
centro l’alunno e le sue opportunità di successo formativo, in relazione alle personali modalità di
apprendimento, aspirazioni e potenzialità.
Proprio in quest’ottica, anche alla luce di quanto indicato dalla Riforma degli ordinamenti della scuola
superiore, viene dato ampio spazio a metodologie didattiche che privilegiano attività laboratoriali
disciplinari e pluridisciplinari, anche in codocenza, esperienze in contesti reali, (visite guidate ai servizi ed
alle opportunità del territorio, esperienze di tirocinio e stage), utilizzo di strumenti multimediali e
interattivi.
Strumento importante di queste metodologie didattiche inclusive, oltre ai laboratori disciplinari o legati a
specifici progetti e all’aula informatica attrezzata, è la LIM, presente nella gran parte delle aule per
facilitare i diversi stili di apprendimento e rendere l’ambiente di studio più stimolante e più aperto alla
realtà circostante, con la quale interagire in tempo reale.
Per favorire la motivazione ed il successo formativo degli alunni nel biennio iniziale la programmazione
didattica riconosce uno spazio specifico alla costruzione ed al consolidamento di un metodo di studio
efficace, capace di integrare gli strumenti tradizionali e le possibilità offerte dalle nuove tecnologie.
Particolare attenzione viene dedicata al recupero delle difficoltà emerse, attraverso l’attivazione di corsi di
recupero, sportelli didattici in orario curricolare ed extracurricolare, codocenze per gruppi di livello
nell’ambito delle singole discipline, con l’intervento di docenti curricolari e di sostegno, coinvolti nella
progettazione didattica di tali interventi.
Alla prospettiva di inclusione precedentemente delineata fanno da sfondo le finalità educative
fondamentali, a cui concorrono tutte le discipline, definite dalle indicazioni ministeriali come competenze
di cittadinanza, indispensabili per sostenere non solo il percorso formativo di ciascun alunno, ma anche la
sua integrazione positiva nella comunità scolastica ed il suo progetto di vita nella società.
Progetto
Il linguaggio delle
emozioni
Percorso Identità
e sport
IN-DIFFERENZA
“Free Student
Box”
Centro Sportivo
Scolastico
Obiettivi
riflettere sulle proprie emozioni,
imparare a riconoscerle e a controllarle
Modalità
attività in classe durante la
programmazione di Psicologia e Scienze
naturali e con la partecipazione a
laboratori didattici presso i Luoghi di
prevenzione
far comprendere come l’attività motoria attività in classe durante la
sia espressione della propria identità.
programmazione di Educazione Fisica e
con la partecipazione a laboratori
didattici presso “Luoghi di prevenzione”
è far riflettere gli studenti sulle
in collaborazione con l’Associazione
differenze di genere e sull’assunzione di NONDASOLA che propone diversi
ruoli relativi al genere di appartenenza, percorsi scelti in base alle specifiche
per promuovere relazioni di coppia più
caratteristiche di ogni classe
consapevoli, rafforzare l’autostima e
prevenire violenze alle donne.
promuovere un luogo di ascolto e di
sportello di ascolto settimanale in
sostegno sulle tematiche adolescenziali, collaborazione con il servizio psicologico
ai ragazzi della scuola mediante anche
del USL
la mediazione di un gruppo di Pari
provenienti dalle classi Terze, Quarte e
Quinte dell’Istituto, adeguatamente
formati.
Promuovere attività ludico sportive
Le attività promozionali rivolte alle
ricreative per l’acquisizione di sane
discipline sportive sono programmate
abitudini di vita e per la gestione del
tempo libero
Gancio originale
Alla Scoperta del
Territorio
Circle Time
Una goccia di
speranza
Progetti europei
Progetto di
Alfabetizzazione
Crescere e maturare a livello personale
attraverso l’aiuto in molteplici situazioni
di disagio che coinvolgono bambini,
ragazzi e giovani
Produrre opportunità di crescita degli
studenti sia in ambito curricolare che
extra finalizzate allo sviluppo fisico,
cognitivo, relazionale e per la
conoscenza delle opportunità che il
territorio offre.
Migliorare la conoscenza del territorio
di appartenenza e della montagna
Valorizzare il concetto di mobilità
sostenibile attraverso l’uso della
bicicletta e approfondimento delle
tematiche di tutela ambientale e di ed.
stradale
Promuovere attività in ambiente
naturale come attività ludico sportive
ricreative anche per l’acquisizione di
sane abitudini di vita e per la gestione
del tempo libero
Migliorare il senso di responsabilità e di
rispetto delle regole e delle persone,
anche nell’ottica di una cittadinanza
attiva
Offrire agli studenti la possibilità di
migliorare le capacità di ascolto e
dialogo interpersonale, la coesione del
gruppo classe, il “clima “ dei lavoro nella
classe.
Crescere e maturare a livello personale
attraverso l’aiuto in molteplici situazioni
di disagio che coinvolgono bambini,
ragazzi e giovani
Sperimentare situazioni nuove sia
scolastiche che lavorative
Venire a contatto con culture e stili di
vita diversi, favorire l'uso delle lingue
straniere, l'adattamento a regole fissate
dalle famiglie ospitanti e a mettere in
atto delle competenze trasversali, di cui
non hanno sempre consapevolezza e
occasione di mettere in pratica.
Offrire ai partecipanti la possibilità di
sperimentare un’espressione creativa di
nell'ambito delle ore curricolari, si
attivano tornei interni di calcetto
maschile per biennio e triennio e
pallavolo femminile o mista.
workshop (laboratori) con attività
guidate da operatori specializzati, ma
realizzate dai giovani.
Il progetto promuove diverse attività
svolte in collaborazione con enti ed
associazioni presenti sul territorio :
In collaborazione con l’Associazione
“Tutti in Bici” di Reggio Emilia (USCITE
DIDATTICHE sul territorio per
approfondire tematiche legate sia
agli aspetti
storico/culturali/ambientali e
dei servizi della città di Reggio Emilia e
del suo territorio )
In collaborazione con Parco Nazionale
Tosco Emiliano
(Visite e soggiorni esperienze di studio
e attività in ambiente naturale presso il
Parco nazionale Tosco Emiliano.)
Utilizza la metodologia dell’educazione
socio-affettiva nella quale, attraverso la
sperimentazione diretta di un gruppo di
discussione: gli studenti discutono di
argomenti da loro scelti, seguendo le
regole e la struttura definita dal
“facilitatore” della discussione.
Animazione di spazi giochi frequentati
da bambini diversamente abili di età
scolare ( 5- 12 anni) presso diverse
parrocchie della provincia
scambi che prevedono giornate a
scuola, visite culturali ed a strutture dei
vari indirizzi di studio (scuole materne,
case protette, laboratori) con tirocini
lavorativi o di teatro o scambi
Partendo dal concetto di spettacolo
basato sulle emozioni e sulla capacità di
Teatrale
Attività di
rafforzamento
curricolare
Sviluppare,
valutare e
certificare le
competenze
dell’italiano per
lo studio per
migliorare il
successo
scolastico
Attività realizzate
in rete con gli
istituti superiori
di Reggio Emilia
se stessi che permetta a persone con
differenti esperienze di incontrarsi.
Combattere il fenomeno
dell’emarginazione e dell’esclusione del
diverso.
Promuovere una maggiore conoscenza
delle proprie e altrui emozioni
attraverso l’utilizzo di linguaggi
alternativi.
Sperimentare nuove autonomie,
implementare l’autostima, le specifiche
capacità fisiche e relazionali, potenziare
capacità e risorse di tutti i soggetti
coinvolti.
Promuovere l’ascolto, la conoscenza, il
rispetto reciproco.
Invito all’ascolto di se stessi e
degli altri.
Capacità di lavorare in equipe.
Sviluppare un ascolto attivo e critico di
sé e dell’altro.
Vivere un’esperienza di gruppo
che sia accogliente e gratificante, che
venga percepita come luogo in cui ci si
sente accettati e ascoltati.
Sostenere l’integrazione, la motivazione
allo studio e l’apprendimento
disciplinare degli alunni delle classi
prime e seconde in difficoltà.
Contrastare l’insuccesso scolastico e la
dispersione degli alunni di cittadinanza
non italiana e degli alunni italofoni delle
classi prime e seconde, attraverso un
intervento strutturato e curricolare sulle
abilità di studio e le competenze
linguistiche trasversali alle discipline.
comunicazione questo progetto vede lo
spettacolo come mezzo e non come
fine.
Il progetto consta di un pacchetto di 60
ore e si realizza in collaborazione con
Etoile: Associazione Teatrale no profit
con sede a Reggio Emilia affiliata alla
Federazione Italiana Teatro Amatori
Facilitare l’accesso all’istituzione
scolastica attraverso buone pratiche di
accoglienza
Accompagnare e sostenere
l’integrazione scolastica degli studenti
stranieri
Favorire il processo di apprendimento
dell’italiano per la comunicazione e
dell’italiano per lo studio
Certificare i livelli di competenza
linguistica in uscita (A2 B1 B2) raggiunti,
mediante una prova di certificazione
coerente con il percorso svolto
si sviluppano nell’ambito della rete degli
istituti superiori che coordina tali azioni:
 Corsi di italiano L2 (livello NAI) in
rete, presso una scuola polo
 Corsi di italiano L2 (livello A2) in
rete, rivolti agli alunni stranieri con
necessità di consolidare le proprie
competenze linguistiche, per 30 ore,
al pomeriggio, presso una scuola
della rete.
 Corsi di italiano L2 (livello B1e B2) in
rete, rivolti agli alunni stranieri con
necessità di consolidare le proprie
competenze linguistiche, per 30 ore,
creazione di gruppi di livello in orario
curricolare, gestiti dai docenti del
consiglio di classe o da altri docenti
disponibili dell’istituto.
per classi aperte e/o gruppi di livello
(sulla base di un test diagnostico di
inizio anno), in orario curricolare, gestiti
dai docenti di lettere delle classi e da
facilitatrici linguistiche formate
dall’università;
Attività di
riorientamento e
tirocinio in
collaborazione
con ENAIP
Stanza di Dante
Accendiamo
la vista
Protesi
dentarie
Adozione a
DistanzaLaboratorio a
Distanza
Agevolare le scelte professionali
mediante la conoscenza diretta del
mondo del lavoro e realizzare momenti
di alternanza tra studio e lavoro
nell'ambito dei processi formativi, a
beneficio degli studenti delle classi
prime per i quali il consiglio di classe
abbia ritenuto non adeguata alle loro
motivazioni ed al loro progetto di vita la
prosecuzione del percorso
quinquennale del nostro istituto.
favorire attraverso pratiche di peer
education la costruzione di relazioni
positive fra pari; aiutare
gli allievi coinvolti a superare lo shock
culturale iniziale; incrementare le loro
possibilità di entrare in
reti di pari che li aiutino nel sostegno
alla frequenza scolastica e nel
potenziamento degli apprendimenti, ed
in particolare dell’apprendimento della
lingua italiana
I ragazzi stranieri coinvolti nel progetto
fanno passi importanti nel cammino di
vera “integrazione” perché passano
dalla condizione di persone che
necessitano di aiuti straordinari, alla
condizione di persone che
volontariamente si spendono
gratuitamente per venire incontro alle
necessità di altri cittadini, in
collaborazione con le Istituzioni;
assumono consapevolmente un
atteggiamento di cittadinanza attiva
I ragazzi stranieri coinvolti nel progetto
fanno passi importanti nel cammino di
vera “integrazione” perché passano
dalla condizione di persone che
necessitano di aiuti straordinari, alla
condizione di persone che
volontariamente si spendono
gratuitamente per venire incontro alle
necessità di altri cittadini, in
collaborazione con le Istituzioni;
assumono consapevolmente un
atteggiamento di cittadinanza attiva
venire in aiuto a persone, soprattutto
bambini, che nel Terzo Mondo si
trovano in condizioni di grave bisogno
al pomeriggio, presso una scuola
della rete.
convenzione con ENAIP per la
predisposizione di un tirocinio
formativo in orario curricolare, nel
secondo quadrimestre.
Prevede un pomeriggio alla settimana di
sostegno allo studio per studenti
stranieri di recente
immigrazione con la collaborazione di
compagni delle classi terze, quarte e
quinte che svolgono la
funzione di tutor, con la supervisione di
uno\ due docenti della scuola. In
collaborazione con l’associazione “Amici
di Gancio”
Realizzazione di occhiali da vista gratuiti
in favore dei pazienti poveri seguiti dai
Servizi sociali del nostro territorio e dal
Chaaria Cottolengo Mission Hospital in
Kenya
produzione di protesi dentarie gratuite
per persone indigenti
Produzione di oggetti regalo con le
tecniche più diverse, spesso riciclando
materiale che altri scartano.
Progetto tutor
per ragazzi DSA
Favorire l’acquisizione di un metodo di
studio adeguato
Einstein
DSA nella
comunità
scolastica
Il progetto mira ad aiutare gli alunni con
difficoltà specifiche di apprendimento
supportandoli nell’individuazione delle
migliori strategie per favorire
il loro successo scolastico
autonomia e metodo di studio
la cooperazione e l’istaurarsi di relazioni
positive reciproche tra allievi
La raccolta ed elaborazione dei dati per
la stesura di un’ipotesi di progetto
relativo al primo anno di frequenza
scolastica in anticipo rispetto all'inizio
dell'anno scolastico consentono di
inserire gli allievi nelle classi più idonee
e preparare l’accoglienza.
Preaccoglienza
allievi disabili
Laboratori DA
Rappresentano un'importante
occasione di arricchimento
dell'esperienza, soprattutto in
riferimento alla finalità che devono
caratterizzare il percorso scolastico
degli alunni disabili: la crescita
personale, l’apprendimento di abilità
pre-professionali, il miglioramento
dell’autonomia personale e sociale e lo
sviluppo delle competenze relazionali
per un inserimento il più possibile
positivo nel sociale
Questi laboratori consentono lo
svolgimento di un graduale processo di
conoscenza di sé e del mondo esterno
con le sue regole sociali: rappresentano
uno spazio formativo in più che si
affianca, arricchendoli, agli altri
momenti che caratterizzano la vita
scolastica.
6 ore pomeridiane alla settimana con
tutor studente universitario in
collaborazione con la provincia di
Reggio Emilia
Un compagno di classe funge da tutor al
ragazzo con disturbi specifici di
apprendimento, si attiva un percorso di
accompagnamento durante l’anno
scolastico con momenti di studio
pomeridiano in coppia, favorendo
apprendimenti e socializzazione
A seguito della preiscrizione degli alunni
disabili nel nostro istituto alcuni
insegnanti di sostegno e del consiglio di
classe si attivano per reperire il maggior
numero di informazioni (modi e tempi
di apprendimento, capacità linguistiche
ed espressive, autonomia, strategie
didattiche adottate, problemi risolti e
irrisolti, comportamenti sociali ed
affettivi) al termine dell’anno scolastico
in cui viene effettuata l’iscrizione.
Si procederà pertanto ad una
sistematica raccolta delle informazioni
attraverso:
incontri con la famiglia
incontri con il referente dell’AUSL
incontri con la scuola di provenienza. ”
una serie di visite alla scuola superiore
con la partecipazione dell’alunno ad
alcune attività strutturate
Si organizzano vari laboratori
settimanali
Cucina
Teatro
Biblioteca
Informatica
Laboratorio creativo
Nuoto
Gli studenti DA, a seconda del progetto
educativo per loro predisposto, insieme
a compagni di classe e in accordo con le
famiglie, partecipano a una o più
attività all’interno dei laboratori
Corsi di recupero
e sportelli
didattici
Con le attività laboratoriali si intende
promuovere una maggiore articolazione
e flessibilità delle opportunità offerte
dalla istituzione scolastica in riferimento
alle necessità formative occorrenti agli
alunni disabili.
Colmare le lacune relative alla
disciplina
Rafforzare conoscenze e abilità
In itinere, durante l’orario curricolare
come previsto dalla programmazione
didattica,
Gruppi di livello: suddivisione della
classe in due o più gruppi di pari livello
che in orario curricolare svolgono
attività o all’interno della stessa classe o
in due classi diverse (una per il
recupero, una per l’approfondimento)
da attuarsi dopo gli scrutini del primo
quadrimestre con modifica dell’orario
settimanale delle lezioni
Sportello svolto in orario pomeridiano,
minimo 3 partecipanti (si iscrivono gli
studenti sulla disponibilità data dai
docenti)
Corsi di sostegno e/o recupero svolto
in orario pomeridiano (minimo 6
massimo 12 allievi ogni corso). Sono
possibili corsi attivati direttamente del
docente della classe in qualsiasi periodo
dell’anno scolastico.
PUNTI DI CRITICITÀ E PROPOSTE
autovalutazione d’istituto
La valutazione di Istituto avviene attraverso l’analisi dei dati emergenti da :
 grado di soddisfazione dei principali soggetti protagonisti del progetto formativo-educativo quali
studenti, loro famiglie e docenti del corso diurno e del corso serale e del personale ata
 esiti degli scrutini finali
 grado di mobilità in entrata ed uscita dall’Istituto
 modalità e tempi di inserimento nella realtà lavorativa o della prosecuzione degli studi
 prove Invalsi
 percentuali di assenze dall’attività scolastica
 confronto con le agenzie del territorio in merito alle performance in ambito lavorativo
 esiti certificazioni linguistiche A2,B1,B2 studenti stranieri
 progressi e successo formativo di BES
 grado di partecipazione alle attività extracurricolari
 mobilità del personale docente
sintesi delle criticità rilevate*:
Difficoltà negli aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento
inclusivo
Necessità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento
degli insegnanti
Difficoltà nella progettazione e sviluppo di un curricolo attento alle
diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Difficoltà nel
progettare strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
Difficoltà nell’organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno
della scuola
Difficoltà nel supportare gli studenti nel lavoro domestico e nelle attività
extra-scolastiche
Difficoltà nel coinvolgere le famiglie nel dare supporto e nel partecipare
alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;
Difficoltà nella valorizzazione delle risorse esistenti
Difficoltà nell’acquisizione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione
Difficoltà nel gestire le fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel
sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo
inserimento lavorativo; difficoltà nel desumere, per gli alunni neo-iscritti,
dalla documentazione presentata, informazioni sufficienti utili a prevedere
eventuali BES per l’anno scolastico successivo
Scarso numero delle risorse di sostegno a favore degli alunni con disabilità;
Elevato numero di studenti per classe
Mancanza di spazi/aule per attività didattiche a piccolo gruppo o attività
speciali
Elevato numero di alunni stranieri non alfabetizzati che si iscrivono in corso
d’anno
Presenza di barriere architettoniche interne ed esterne alla scuola che
limitano la mobilità degli alunni con disabilità motoria
0
1
2
3
4
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Mancanza di servizi igienici a norma per alunni con disabilità motoria
x
Indisponibilità di mezzi di trasporto dotati di dispositivi per disabili motori
x
Ridotto numero di docenti preparati per l’impiego di tecnologie digitali utili
x
quali strumenti compensativi
Situazioni di tensione fra i genitori delle classi frequentati da alunni con
x
BES che esprimono comportamenti disturbanti e/o a rischio
Altro:
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
analisi delle condizioni su cui la scuola può direttamente agire nell’ottica del cambiamento
possibile
Aspetti da migliorare
Spuntati se da migliorare
Difficoltà negli aspetti organizzativi e
● mancano le figure di riferimento
gestionali coinvolti nel cambiamento
● mancano indicazioni precise riguardanti le
inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità
modalità valutative ecc. (specificare)
nelle pratiche di intervento, ecc.)
Necessità di strutturare percorsi specifici
 approfondimento delle conoscenze sulle
potenzialità
didattiche
delle
nuove
di formazione e aggiornamento degli
tecnologie
e
potenziamento
dell’uso
delle
insegnanti
TIC nella prassi didattica quotidiana (*)
● illustrazione ai docenti delle misure
dispensative e compensative al fine di
sostenere un processo d'insegnamento che
supporti le modalità di apprendimento degli
allievi
 aggiornamento riguardante le modalità di
valutazione e le didattiche cooperative
 aggiornamento corso sul “metodo Gordon”
riguardante il tema delle regole.
Difficoltà nella progettazione e sviluppo di
un curricolo attento alle diversità e alla
promozione di percorsi formativi inclusivi;
Difficoltà nel progettare strategie di
valutazione coerenti con prassi inclusive;
● Revisione e condivisione degli obiettivi
essenziali di conoscenze e abilità per ogni
disciplina e identificazione di criteri per la
valutazione degli allievi
 progettazione di attività che supportino una
didattica per problemi reali (forte
componente di attivazione e scoperta) (es.
webquest)
 progettazione di attività pratiche e
laboratoriali (laboratori creativi, espressivi,
produttivi)
 progettazione di attività metacognitive al
fine
di
suscitare
la
riflessione,
l'autovalutazione negli alunni dei propri
processi di apprendimento, fornendo
feedback positivi, aiuti e incoraggiamenti
individualizzati, sostenendo la motivazione
ad apprendere
 Progettare
attività
di
Tutoring
(apprendimento fra pari: lavori a coppie)
 Procedere in modo strutturato e
sequenziale: proporre attività con modello
fisso e dal semplice al complesso→ si
faciliteranno nell’alunno l’esecuzione delle
consegne, la memorizzazione e l’ordine
nell’esposizione dei contenuti
 progettazione di attività con didattica
multisensoriale: uso costante e simultaneo
di più canali percettivi (visivo, uditivo, tattile,
cinestesico) anche attraverso l'utilizzo delle
tecnologie multimediali (LIM, computer,
notebook per utilizzare software specifici)
● Individuare punti di contatto tra le
competenze del curricolo e quelle
dell’alunno
● Offrire anticipatamente schemi grafici
relativi all’argomento di studio, per
orientare l’alunno nella discriminazione
delle informazioni essenziali
● progettazione condivisa di strumenti di
valutazione per le diverse attività (pratiche e
laboratoriali, metacognitive)
Per alunni “lenti”:

predisporre verifiche brevi, su singoli
obiettivi;
 semplificare gli esercizi (evitare esercizi
concatenati);
 consentire tempi più lunghi o ridurre il
numero degli esercizi nello stesso tempo
(strategia da scegliere secondo la
personalità del ragazzo).
Per alunni che manifestano difficoltà di
concentrazione:





Difficoltà nell’organizzazione dei diversi
tipi di sostegno presenti all’interno della
scuola
●
●
Difficoltà nel supportare gli studenti nel
lavoro domestico e nelle attività extrascolastiche
Difficoltà nel coinvolgere le famiglie nel
dare supporto e nel partecipare alle
decisioni che riguardano l’organizzazione
delle attività educative;
Difficoltà nella valorizzazione delle risorse
esistenti



sollecitazione da parte dei singoli docenti a
colloqui più frequenti
 coinvolgimento nelle varie iniziative
organizzate dalla scuola
 realizzazione di una banca dati contenente



Difficoltà nell’acquisizione di risorse
aggiuntive utilizzabili per la realizzazione
dei progetti di inclusione
fornire schemi/mappe/diagrammi prima
della spiegazione (aiuteremo la mente a
selezionare,
categorizzare,
ricordare,
applicare quanto recepito durante la
spiegazione);
evidenziare concetti fondamentali/parole
chiave sul libro;
spiegare utilizzando immagini;
utilizzare materiali strutturati e non
fornire la procedura scandita per punti
nell’assegnare il lavoro.
programmazione di almeno 3 incontri
annuali del GLHI allargato anche alle nuove
componenti per l'analisi dell'andamento dei
vari progetti scolastici per monitorarli,
valutarli e riprogettarli
potenziamento del lavoro di gruppo per
alunni con difficoltà simili, al fine di
ottimizzare il ruolo dell’insegnante di
sostegno (compiti dell'ins. Di sostegno:
attività
di
rinforzo,
semplificazione
dell'attività, sviluppo delle autonomie
personali,
orientamento
nell'ambiente
scolastico,
sviluppo
competenze
comunicative e relazionali, sviluppo delle
autonomie sociali)
tutoraggio tra pari
tutoraggio con tutor esterni



le produzioni didattiche multimediali svolte
con l'utilizzo delle tecnologie informatiche;
realizzazione di una banca dati contenenti le
lezioni registrate;
utilizzo della cucina, serra, attività di nuoto e
teatro al fine di strutturare attività pratiche
inclusive;
utilizzo del laboratorio di informatica per
supportare un'attività didattica cooperativa
e inclusiva;
partecipazione a concorsi
collaborazione con altri enti pubblici
(provincia)
acquisto di materiali (casse acustiche per le
LIM)
Difficoltà nel gestire le fasi di transizione
che scandiscono l’ingresso nel nostro
istituto, la continuità tra i diversi ordini di
scuola e il successivo inserimento
lavorativo; difficoltà nel desumere, per gli
alunni neo-iscritti, dalla documentazione
presentata, informazioni sufficienti utili a
prevedere eventuali BES per l’anno
scolastico successivo
Altre Azioni

raccogliere maggiori informazioni dalle
scuole inferiori sulle caratteristiche dello
studente e delle soluzioni sperimentate in
precedenza
 stabilire contatti con gli enti, agenzie
formative, luoghi di lavoro per agevolare la
realizzazione del progetto di vita del singolo
studente
●
CRITERI CONDIVISI
criteri condivisi per l’individuazione di studenti che necessitano di percorsi personalizzati
Gli studenti soggetti alla l. 104 e 170 sono individuati in base alla segnalazione ausl.
Gli stranieri di recente immigrazione (NAI, A1, A2) sono individuati attraverso screening forniti dal
Dipartimento di Glottodidattica dell’Università di Parma
Gli altri allievi con BES sono individuati dai consigli di classe, anche a seguito di segnalazioni provenienti da
enti esterni alla scuola, attraverso una osservazione e successiva condivisione collegiale in base alla griglia
che segue:
FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ SCOLASTICHE
Lettura
Scrittura
Espressione
o
Comprensione
o
o
o
Scarsa
Essenziale
Globale
Grafia
o Leggibile
o Poco leggibile
Tipologia di errori
o
o
o
Ortografici
Morfologici
Sintattici
Produzione
o
o
o
Aderente alla consegna
A volte aderente alla consegna
Non aderente alla consegna
Si esprime:
o
o
o
Con frasi semplici, non corrette
Con frasi semplici e corrette
Con frasi articolate
o
o
o
o
Nessun tipo di testo
Una frase semplice
Testi semplici formati da più frasi
Testi complessi
o
o
Raggiunta
Parzialmente raggiunta
Non raggiunta
Correttezza
Comprensione
Calcolo
o
o
Molto lenta
Lenta
Scorrevole
Adeguata
Parzialmente adeguata
Non adeguata
Velocità
Mentale
o
o
o
o
FUNZIONAMENTO DELLE ABILITA’ SOCIALI ED INDIVIDUALI
o
Motivazione socioDifficoltà familiari
economica e culturale
o
Assistenza sociale
Motivazione fisicobiologica
Ricovero in ospedale temporaneo
o
Frequenza Progetto Scuola in
ospedale
Assistenza domiciliare
Comprovati motivi di salute
o
o
o
Motivazione
psicologica,
relazionale e
comportamentale
Atteggiamenti e
comportamenti
riscontrabili a scuola
Comportamento complessivamente
adeguato alle situazioni
Difficoltà a socializzare e relazionarsi
o
Aggressività
o
Incapacità di autocontrollo
o
o
Interventi non pertinenti
Eccessiva timidezza
o
Frequenza scolastica
o
o
Discontinua
Molto discontinua
Impegno
o
o
o
Adeguato
Parzialmente adeguato
Non adeguato
Attenzione
o
o
o
o
Adeguata
Parzialmente adeguata
Non adeguata
Viene escluso dai compagni dalle
attività scolastiche
Tende ad autoescludersi dalle attività
scolastiche
Autostima
Consapevolezza
dell’alunno del
proprio modo
d’apprendere
o
o
Coetanei
Adulti
Non si sa controllare
Si controlla parzialmente
o
o
Autonomia nel lavoro
o
o
o
o
o
Nulla
scarsa
Affaticabilità
o
eccessiva
o
o
o
acquisita
da rinforzare
da sviluppare
Nulla
Scarsa
Il consiglio di classe valuterà la gravità delle difficoltà emerse e la loro ricaduta sul percorso formativo e
delibererà in conseguenza.
criteri condivisi per la stesura dei percorsi personalizzati
In un primo momento tutti i Piani saranno raccolti in formato cartaceo nelle cartelline dei ragazzi in
segreteria didattica, dopo essere stati condivisi e sottoscritti dalle parti.
Si prevede di redigere i Piani in formato digitale.
I Piani Educativi Individualizzati degli allievi disabili e dislessici saranno compilati in sede di consiglio
di classe entro il mese di novembre e condivisi con le famiglie.
I Piani Educativi per tutti gli altri allievi saranno realizzati entro 1 mese dalla loro individuazione
quali soggetti che necessitano di interventi personalizzati.
criteri condivisi per la valutazione
Si intende valutare se le scelte effettuate siano state o no efficaci rispetto ai risultati attesi attraverso la
discussione collegiale dei docenti, la raccolta di informazioni dalla famiglia e da enti esterni, attraverso i
risultati ottenuti nelle singole discipline comparati con quelli ottenuti prima della personalizzazione del
percorso scolastico. Periodicamente i consigli di classe rivaluteranno le condizioni dei ragazzi e ricalibrati
gli interventi di tutti i docenti. Le modifiche saranno condivise con le famiglie.
La valutazione è parte integrante della programmazione didattico-educativa e consiste in un processo che
parte da una accertata situazione iniziale. L’iter di valutazione non riguarda solo i progressi dell’alunno
nell’area cognitiva ma considera anche il processo di maturazione di ogni alunno.
Lo studente è coinvolto attivamente in questo processo attraverso il contratto formativo che deve renderlo
consapevole del proprio apprendimento aiutandolo a conoscere e a riconoscersi:
●
●
●
Obiettivo (dove deve arrivare)
Iter operativo (il percorso da compiere)
Livello di obiettivo raggiunto.
Il Consiglio di Classe verifica periodicamente il processo formativo e valuta soprattutto se l’azione educativa
è attinente all’obiettivo da perseguire.
Per questo motivo i docenti finalizzano la valutazione a tre fondamentali aspetti:
●
●
●
Valutazione
d’ingresso: accertamento delle competenze delle abilità di base- prerequisiti
Valutazione
come processo dinamico formativo in itinere: analizzare l’aderenza delle
conoscenze rispetto alla programmazione, fare il punto sui livelli di competenza raggiunti
segnalando carenze e organizzando adeguate strategie di recupero;
Valutazione
sommativa: puntualizzare il
raggiungimento degli obiettivi prefissati in sede di
programmazione
misurando l’acquisizione di competenze ed abilità.
Il Consiglio di classe verificherà periodicamente gli obiettivi cognitivi e gli obiettivi formativi fissati in sede
di programmazione.
Ogni docente dovrà mantenere una certa conformità con i colleghi nell’impostazione delle prove di verifica
e nel rispetto dei criteri adottati per la valutazione degli alunni.
A tale proposito si utilizza la seguente scala
GIUDIZIO
VALUTAZIONE
Gravemente insufficiente
2-3-4
Insufficiente
5
Sufficiente
6
Buono
7
Ottimo
8-9-10
La Valutazione finale non somma solo i risultati ottenuti, legati alle diverse verifiche ma, accanto e oltre
alle conoscenze, competenze adeguate al profilo professionale e capacità acquisite, considera abilità
raggiunte, partecipazione al dialogo scolastico, progressi rispetto alla situazione di partenza, creatività,
debiti e crediti formativi.
In caso di insufficienze si terrà conto :
● della possibilità di raggiungere gli obiettivi delle discipline tramite accertamento delle carenze
(Debito Formativo) nel corso dell’anno successivo secondo i criteri previsti;
● della possibilità di impegno e organizzazione autonoma dello studio da sollecitare
Il voto di condotta è la valutazione del comportamento degli studenti assegnato dai docenti del Consiglio di
Classe.
Tale valutazione viene assegnata secondo i criteri deliberati nel CD tenuti presente i punti più significativi
sul processo di attuazione della legge 169 del 30-10-08 .
VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA
Voto di condotta
descrizione del comportamento
10
Alunni con frequenza regolare, caratterizzati da partecipazione attiva,
atteggiamento propositivo ed impegno assiduo
9
Alunni con frequenza regolare, rispettosi delle regole, caratterizzati da
partecipazione attenta, atteggiamento ricettivo ed impegno costante
8
Alunni con frequenza a volte irregolare e ritardi nelle giustificazioni,
caratterizzati da comportamento vivace, ma controllato, impegno non
sempre costante; possono aver conseguito delle note sul registro di
classe, ma senza essere stati sospesi
7
Alunni con frequenza irregolare e ritardi nelle giustificazioni,
caratterizzati da comportamento vivace e non controllato, impegno
incostante; hanno conseguito delle note sul registro di classe e sono
stati sospesi 1 volta
6
Idem come per il 7, ma alunni sospesi più volte
5
Alunni assolutamente carenti nella motivazione al lavoro scolastico e
gravemente insofferenti rispetto alle regole della comunità scolastica, la
cui ammissione potrebbe essere interpretata come una legittimazione
di atteggiamenti non costruttivi per sè e negativi nel contesto del
gruppo classe
Nel corso del biennio la valutazione del Consiglio avrà una funzione orientativa e formativa, tenendo conto
dell’età evolutiva degli alunni, con consigli e orientamenti per il passaggio ad altri indirizzi e certificazioni
delle competenze per gli alunni prosciolti dall’obbligo (L.9/1999) nelle more dell’attuazione della
L.53/2003.
Il Collegio ritiene che il Consiglio di Classe possa decidere per il bene dello studente, caso per caso, se sia
utile ed effettivamente formativa la ripetenza dell’anno scolastico.
Per le classi terze, quarte e quinte i criteri concordati si coniugano con i criteri di assegnazione del credito
scolastico, secondo la tabella di valutazione degli esami di Stato.
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DIFFICOLTÀ SPECIFICA DI APPRENDIMENTO
“1. Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la
valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame
conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali
fini, nello svolgimento dell'attività didattica e delle prove di esame, sono adottati, nell'ambito delle
risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologico‐didattici
compensativi e dispensativi ritenuti più idonei.
2. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di
svolgimento e della differenziazione delle prove.”
Dopo una prima osservazione dei casi, i consigli di classe predispongono ed approvano un
PDP con l'indicazione particolareggiata degli interventi, dei criteri di valutazione e verifica nonché
gli strumenti di ausilio a disposizione dell'alunno. Il PDP è condiviso e sottoscritto dalla famiglia. La
programmazione è collegiale e tiene in debita considerazione la certificazione prodotta dalla
famiglia.
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI (ART. 9)
“1. La valutazione degli alunni con disabilità certificata nelle forme e con le modalità previste dalle
disposizioni in vigore è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del
piano educativo individualizzato previsto dall'articolo 314, comma 4, del testo unico di cui al
decreto legislativo n. 297 del 1994, ed è espressa con voto in decimi secondo le modalità e
condizioni indicate nei precedenti articoli.
5. Gli alunni con disabilità sostengono le prove dell'esame di Stato conclusivo del secondo ciclo
dell'istruzione secondo le modalità previste dall'articolo 318 del testo unico di cui al decreto
legislativo n. 297 del 1994.
6. All'alunno con disabilità che ha svolto un percorso didattico differenziato e non ha conseguito il
diploma attestante il superamento dell'esame di Stato conclusivo del secondo ciclo, è rilasciato un
attestato recante gli elementi informativi relativi all'indirizzo e alla durata del corso di studi seguito,
alle materie di insegnamento comprese nel piano di studi, con l'indicazione della durata oraria
complessiva destinata a ciascuna, alle competenze, conoscenze e capacità anche professionali,
acquisite e dei crediti formativi documentati in sede di esame.”
Nell'Istituto, l’applicazione di quanto previsto dalla normativa, è prassi ormai consolidata.
Il PEI, di ogni alunno, è redatto in modo collegiale dai docenti di sostegno e da tutti i docenti del
consiglio di classe che costruiscono, in accordo e collaborazione con la famiglia, un percorso
personalizzato finalizzato alla costruzione del progetto di vita (sia in termini di autonomia, sia in
ambito professionali) del singolo ragazzo.
VALUTAZIONE ALUNNI STRANIERI
L’art. 1 del DPR 122/09 al comma 9 recita “I minori con cittadinanza non italiana presenti sul
territorio nazionale, in quanto soggetti all'obbligo d'istruzione ai sensi dell'articolo 45 del decreto
del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, sono valutati nelle forme e nei modi
previsti per i cittadini italiani.”
L’art. 45 prevede che “Il collegio dei docenti definisce, in relazione al livello di
competenza dei singoli alunni, stranieri, il necessario adattamento dei programmi di insegnamento;
allo scopo possono essere adottati specifici interventi individualizzati o per gruppi di alunni, per
facilitare l'apprendimento della lingua italiana, utilizzando, ove possibile, le risorse professionali
della scuola.”
L’art. 1 del DPR 122 non lascia nessun margine di discrezionalità al CD in merito alla valutazione
degli alunni stranieri mentre prescrive un adattamento dei programmi di insegnamento, ciò
significa che per ogni studente è predisposto un PEP (piano educativo personalizzato) nel quale il
consiglio di classe individua, per ogni materia, gli obiettivi minimi sui quali l’alunno a fine anno
scolastico sarà valutato.
Per gli alunni stranieri delle classi del triennio si adottano i seguenti criteri di valutazione:
 Alunni non in grado di affrontare i contenuti delle discipline curricolari per conoscenze
linguistiche non sufficienti

Valutazione in corso d’anno classi prima e seconda
Sul documento di valutazione del primo quadrimestre, negli spazi riservati alle discipline, a
seconda della data di arrivo dello studente e delle informazioni raccolte sulle sue abilità e
conoscenze scolastiche, potrebbero essere espressi enunciati (N.C. non classificato) che
esprimono il seguente concetto:
“La valutazione viene sospesa in quanto lo studente si trova nella prima fase di
alfabetizzazione della lingua italiana e non ha ancora raggiunto la conoscenza linguistica
sufficiente per affrontare l’apprendimento di contenuti anche semplificati ”

Valutazione di fine anno
Nel secondo quadrimestre la valutazione è la garanzia per il passaggio o meno alla classe
successiva e quindi deve essere formulata.

Classe prima
Gli studenti da poco in Italia potranno raggiungere risultati adeguati in tempi diversi rispetto
ai compagni di classe.
Di conseguenza, “la valutazione espressa si riferisce al percorso personale di apprendimento,
in quanto lo studente si trova ancora nella fase di alfabetizzazione della lingua italiana”.
Tale annotazione pu\’o autorizzare il passaggio alla classe seconda pur senza il
raggiungimento di tutti gli obiettivi comuni, al fine di consentire un percorso di
apprendimento dilazionato nei due anni scolastici del biennio iniziale.
Il consiglio di classe, il quale è deputato a determinare non solo il possesso della lingua e la
padronanza delle singole discipline, ma anche gli obiettivi trasversali di integrazione impegno
e partecipazione al lavoro, terrà conto anche della regolarità nella frequenza a scuola e ai
corsi di alfabetizzazione e potrebbe ritenere utile attribuire eventuali debiti solo nelle
discipline i cui contenuti siano propedeutici agli anni successivi .

Classe seconda / terza
Le classi seconda e terza hanno la necessità di valutare la costante progressione, tale per cui,
pur permanendo ovvie limitazioni al possesso della lingua, tuttavia deve essere sviluppata la
sicura padronanza delle nozioni e competenze previste per l’anno in ogni disciplina.
Pertanto, pur consigliando margine di oscillazione e personalizzazione nella disciplina di
italiano (che si presume dovrebbe essere la più ostica per i non italofoni), riguardo alle altre
materie vale l’equiparazione dei risultati (obiettivi minimi se necessario) alla classe di
appartenenza.
Tenendo in considerazione l’eventuale permanere di difficoltà nella lingua italiana, si
potrebbe considerare non soggetto a debito lo studente che, a fronte di una non perfetta
padronanza della lingua italiana, ne abbia dimostrato una progressione costante
nell’apprendimento e nell’uso, tale per cui si possa parlare di raggiungimento di obiettivi
minimi.
 Alunni in grado di affrontare i contenuti delle discipline curricolari
Per questa tipologia di alunni sarà il caso che il docente individui i nuclei tematici
fondamentali in modo da permettere il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla
programmazione. In questo caso l’insegnante valuterà le competenze raggiunte dall’alunno
rispetto agli obiettivi minimi previsti per la classe.
criteri condivisi con le famiglie per la stesura dei percorsi personalizzati e per
comunicazione in itinere delle valutazioni in ordine ai risultati raggiunti dagli allievi
Una forte alleanza educativa con le famiglie è condizione essenziale per la riuscita dei percorsi di
personalizzazione, sarà cura dei docenti e di tutta la comunità educativa di trasmettere alle famiglie la
serenità nel fruire di percorsi personalizzati, andando verso una didattica che ha l’obiettivo di includere i
diversi bisogni formativi degli studenti.
I percorsi saranno concordati con le famiglie, i suggerimenti e gli apporti, sia iniziali che in corso d’anno,
saranno fondamento per la costruzione del progetto formativo del ragazzo.
Le famiglie effettueranno gli incontri con i coordinatori delle rispettive classi di appartenenza dei figli.
criteri condivisi per l’orientamento scolastico e professionale, per la programmazione e
attuazione della transizione all’età adulta, alla vita indipendente ed autonoma e al lavoro:
alternanza scuola lavoro
L’alternanza scuola-lavoro, pur presentando alcune analogie con le esperienze di stage e tirocinio, si
differenzia da queste per le caratteristiche strutturali e per la più stretta relazione personale dello studente
con il contesto lavorativo.
Introdotta in Italia come una delle modalità di realizzazione dei percorsi di scuola secondaria di secondo
grado (art. 4 legge delega n.53/03), l’alternanza scuola-lavoro si configura quale metodologia didattica
innovativa del sistema dell’istruzione che consente agli studenti che hanno compiuto il quindicesimo anno
di età, di realizzare i propri percorsi formativi alternando periodi di studio “in aula” e forme di
apprendimento in contesti lavorativi. Si tratta, dunque, di una possibilità attraverso la quale si attuano
modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo.
Con l’alternanza scuola-lavoro si riconosce, infatti, un valore formativo equivalente ai percorsi realizzati in
azienda e a quelli curricolari svolti nel contesto scolastico. Attraverso la metodologia dell’alternanza, infatti,
si permette l’acquisizione, lo sviluppo e l’applicazione di competenze specifiche previste dai profili educativi
culturali e professionali dei diversi corsi di studio che la scuola ha adottato nel Piano dell’Offerta Formativa.
Attraverso l’alternanza scuola-lavoro si concretizza il concetto di pluralità e complementarietà dei diversi
approcci nell’apprendimento. Il mondo della scuola e quello dell’azienda/impresa non sono più considerate
come realtà separate bensì integrate tra loro, consapevoli che, per uno sviluppo coerente e pieno della
persona, è importante ampliare e diversificare i luoghi, le modalità ed i tempi dell’apprendimento.
“Pensare” e “fare” come processi complementari, integrabili e non alternativi.
Il modello dell’alternanza scuola-lavoro, inoltre, intende non solo superare l'idea di disgiunzione tra
momento formativo ed applicativo, ma si pone gli obiettivi più incisivi di accrescere la motivazione allo
studio e di guidare i giovani nella scoperta delle vocazioni personali, degli interessi e degli stili di
apprendimento individuali, arricchendo la formazione scolastica con l’acquisizione di competenze maturate
“sul campo”, quindi sicuramente spendibili nel mercato del lavoro.
Condizione che offre quel vantaggio competitivo (rispetto a quanti circoscrivono la propria formazione al
solo contesto teorico) che costituisce, esso stesso, stimolo all’apprendimento e valore aggiunto alla
formazione della persona.
L’alternanza scuola-lavoro, perciò, non costituisce un percorso “di recupero”, ma al contrario si qualifica
come strumento per rendere più flessibili i percorsi di istruzione, nella cornice del lifelong learning. Per
questo alla scuola è richiesto un maggiore impegno progettuale, perché l’alternanza scuola-lavoro investe
direttamente i curricoli, con l’esigenza di definire preliminarmente, ai fini della predisposizione di progetti
formativi personalizzati, quali risultati di apprendimento possono essere sviluppati efficacemente a scuola e
quali si prestano meglio a maturare e progredire attraverso l’esperienza pratica e il contesto operativo.
Un percorso di alternanza implica necessariamente l’esigenza di correlare l’offerta formativa allo sviluppo
culturale, sociale ed economico del territorio e quindi richiede un raccordo diretto della scuola con il
tessuto produttivo anche mettendo in relazione l’analisi delle caratteristiche socio-economiche del
territorio con le attitudini degli studenti.
I nuovi modelli organizzativi proposti dal riordino degli Istituti Professionali, quali i Dipartimenti e il
Comitato Tecnico Scientifico, possono svolgere un ruolo importante sia per facilitare l’inserimento dei
giovani in quei contesti operativi disponibili ad ospitare gli studenti, sia per attivare efficacemente le
procedure per strutturare i percorsi di alternanza, più complesse di quelle previste per gli stage e i tirocini.
77 In questo specifico contesto educativo, assume particolare rilevanza la funzione tutoriale, preordinata
alla promozione delle competenze degli studenti e al raccordo tra l’istituzione scolastica, il mondo del
lavoro e il territorio.
Nell’alternanza la figura del tutor supporta e favorisce i processi di apprendimento dello studente. Il tutor si
connota come “facilitatore dell’apprendimento”: accoglie e sostiene lo studente nella costruzione delle
proprie conoscenze, lo affianca nelle situazioni reali e lo aiuta a ri-leggere l’insieme delle esperienze per
poterle comprendere nella loro naturale complessità, lo aiuta, dunque, a ri-visitare il suo sapere e ad aver
chiare e a valutare le tappe del proprio processo di apprendimento.
Sotto il profilo organizzativo, l’alternanza condivide la maggior parte degli adempimenti previsti per la
pianificazione degli stage e dei tirocini. È evidente l’impegno richiesto ai Dirigenti Scolastici per la stipula di
accordi, che possono coinvolgere anche reti di scuole, con i diversi soggetti del mondo del lavoro operanti
nel territorio. Accordi a valenza pluriennale, ovviamente, garantiscono alla collaborazione maggiore
stabilità e organicità.