Piano Annuale per l’Inclusività POLO SCOLASTICO INDIRIZZO PROFESSIONALE “SERVIZI SOCIO-SANITARI” anno scolastico 2013 2014 Il Collegio dei Docenti del 13 giugno 2014 ha confermato per l’anno scolastico 2014/15 l’impostazione e i contenuti del Piano con l’aggiornamento successivo dei dati numerici Sede: Reggio Emilia Via Canalina, 21 – tel. 0522551019 0522325711 fax 0522294233 Internet: www.galvanire.it – mail: [email protected] - Codice fiscale: 91156990359 Premessa Nel Piano Annuale per l’Inclusività sono riassunti i principali dati inerenti la presenza di alunni per i quali si rende necessario attivare percorsi didattici personalizzati QUADRO DI SINTESI DEI PERCORSI PERSONALIZZATI ● ● ● alunni certificati in base alla legge 104/1992 alunni certificati in base alla legge 170/2010 alunni rientranti nella III tipologia bes o alunni in particolari condizioni di salute Scuola in ospedale Istruzione domiciliare Somministrazione farmaci in orario scolastico o alunni stranieri non alfabetizzati in lingua italiana (o con conoscenza della lingua italiana non adeguata alle necessità di studio) o alunni bes non rientranti nelle tipologie precedenti QUADRO DI SINTESI DELLE RISORSE A DISPOSIZIONE DELLA SCUOLA IN TERMINI QUANTITATIVI ● ● ● ● ● ● risorse di personale risorse degli enti locali risorse esterne spazi attrezzati all’interno della scuola spazi attrezzati esterni alla scuola collaborazioni interistituzionali QUADRO DI SINTESI DELLE RISORSE A DISPOSIZIONE DELLA SCUOLA IN TERMINI INCLUSIVI AZIONI PROGETTATE DALLA SCUOLA PER RISPONDERE ALLE ESIGENZE DI PERSONALIZZAZIONE E INCLUSIONE (PROGETTI) PUNTI DI CRITICITÀ E PROPOSTE ● ● ● autovalutazione d’istituto sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati analisi delle condizioni su cui la scuola può direttamente agire nell’ottica del cambiamento possibile CRITERI CONDIVISI ● ● ● per l’individuazione di studenti che necessitano di percorsi personalizzati per la stesura dei percorsi personalizzati per la valutazione ● con le famiglie per la stesura dei percorsi personalizzati e per comunicazione in itinere delle valutazioni in ordine ai risultati raggiunti dagli allievi ● per l’orientamento scolastico e professionale, per la programmazione e attuazione della transizione all’età adulta, alla vita indipendente ed autonoma e al lavoro QUADRO DI SINTESI DEI PERCORSI PERSONALIZZATI alunni certificati in base alla legge 104/1992 INDIRIZZO SOCIALE INDIRIZZO OTTICO INDIRIZZO ODONTOTECNICO 10 2 1 9 0 0 13 1 0 4 2 0 3 1 0 39 6 1 CLASSI prime seconde terze quarte quinte TOTALE TOTALE 13 9 14 6 4 46 alunni con segnalazioni di disturbi specifici di apprendimento in base alla legge 170/201 CLASSI INDIRIZZO SOCIALE INDIRIZZO OTTICO INDIRIZZO TOTALE ODONTOTECNICO prime 9 4 7 20 seconde 8 6 4 18 terze 5 1 6 quarte 13 2 1 16 quinte 3 2 2 7 TOTALE 38 14 15 67 alunni rientranti nella terza tipologia di bes alunni in particolari condizioni di salute Scuola In Ospedale E Istruzione Domiciliare Nel corrente anno scolastico non sono, attualmente, presenti allievi in questa situazione Progetto “far scuola ma non a scuola” Nel corrente anno scolastico non sono, attualmente, presenti allievi in questa situazione Alunni Con Fabbisogno Di Somministrazione Di Farmaci In Orario Scolastico Nel corrente anno scolastico non sono, attualmente, presenti allievi in questa situazione alunni stranieri non alfabetizzati in lingua italiana (o con alfabetizzazione insufficiente rispetto alle necessità di studio) CLASSI prime seconde terze quarte quinte TOTALE OTTICO NAI/A1 1 1 ODONTOTECNICO A2 3 3 B1 6 8 SOCIALE TOTALE NAI/A1 1 A2 3 1 1 B1 2 7 2 1 NAI/A1 2 2 A2 7 8 B1 3 3 1 NAI/A1 4 1 A2 12 12 B1 5 14 5 1 1 5 12 4 15 7 5 24 25 4 2 1 ottico 1 servizi 1 odonto 2 ottico 2 servizi 2 odonto 3 ottico 3 servizi 3 odonto 4 ottico 4 servizi 4 odonto 5 ottico 5 servizi 5 odonto 2 1 TOT 6 4 0 2 1 1 altro Alunni con problemi di salute Alunni con problemi di autostima scarsamente motivati Alunni con comportamenti dirompenti Alunni viventi in contesti sociali culturalmente deprivati Alunni che necessitano di interventi di potenziamento per aspetti cognitivi limite alunni bes non rientranti nelle tipologie precedenti TIPOLOGIA BES 1 1 1 1 1 1 1 1 2 4 1 ISTITUTO 16 QUADRO DI SINTESI DELLE RISORSE A DISPOSIZIONE DELLA SCUOLA IN TERMINI QUANTITATIVI Risorse professionali Risorse di personale Insegnanti curricolari Insegnanti di sostegno Educatori Assistenti alla comunicazione Tutor allievi disabili Tutor allievi dsa Tutor tra pari Funzioni strumentali / coordinamento (docenti coinvolti) Commissioni (docenti coinvolti) Referenti di progetto (docenti coinvolti) Personale ATA Genitori coinvolti nelle attività collegiali Numero 99 25 5 0 circa 20 11 circa 15 64 34 26 28 56 Elenco delle risorse professionali coinvolte nel processo educativo Servizi sociosanitari territoriali CTS / CTI privato sociale e volontariato Esperti esterni: • Psicologa (sportello di ascolto) • Facilitatori linguistici • esperto motricità • esperto teatrale • esperti “Luoghi di prevenzione” • associazione “Amici di gancio” • associazione “Nondasola” • centro di formazione professionale “Enaip” • rete degli istituti superiori “Manodori” • Associazione “Tutti in Bici” • Ente“Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano” Spazi attrezzati interni alla scuola • palestra • aula polivalente per attività pratiche con cucina • aula magna con struttura per attività teatrali • biblioteca • aula informatica • laboratori professionali (ottici , odontotecnici e servizi sociali) • serra Spazi attrezzati esterni alla scuola • Piscina • Palestra • Laboratori presso centri di formazione professionale QUADRO DI SINTESI DELLE RISORSE A DISPOSIZIONE DELLA SCUOLA IN TERMINI INCLUSIVI Risorse professionali specifiche Azioni inclusive Insegnante di sostegno Supporta ed integra l’attività del docente curricolare Attiva iniziative individualizzate e per piccolo gruppo Attiva laboratori (cucina, informatica, creatività, nuoto, teatro, biblioteca) e percorsi di alternanza scuola-lavoro (laboratori in situazione) Educatore Svolge attività di socializzazione di studenti bes legge 104 all’interno della scuola Collabora con il docente di sostegno nella realizzazione di laboratori Accompagna studenti bes legge 104 in attività di alternanza scuola-lavoro Funzione strumentale / Coordina i progetti e le risorse interne ed esterne alla coordinamento scuola in sintonia con il progetto didattico/educativo dell’Istituto Referente di Istituto Gestisce le risorse e coordina le attività necessarie (disabilità, DSA, BES) (aggiornamento del personale, contatti con enti esterni, contatti con il CTS e il CTH) Psicologa Fornisce supporto psicologico a tutti gli studenti, genitori e personale scolastico che lo richieda Tutor allievi disabili Aiuta il ragazzo nello svolgimento dei compiti, durante le alternanze scuola/lavoro, in attività di integrazione nella scuola Tutor allievi dsa Aiuta i ragazzi nello svolgimento dei compiti Docente curricolare Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Organizzazione /coordinamento alternanza scuola/lavoro Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva: • visite didattiche • predisposizione di materiale strutturato e multimediale • riorientamento • didattica laboratoriale (uda, classi aperte, circletime…) Personale ATA Assistenza alunni disabili Progetti di inclusione / laboratori integrati, supporto alle attività pratiche e laboratoriali con predisposizione materiali e spazi Genitori Coinvolgimento in progetti di inclusione Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante Progettazione, all’interno dei consigli di classe e del consiglio d’Istituto, di attività educative Servizi sociosanitari territoriali Accordi di programma CTS / CTI Collaborazione in funzione delle esigenze degli allievi l. 104 privato sociale e volontariato Realizzano in collaborazione con i docenti e le famiglie i progetti di volontariato attivati Alfabetizzatori Didattica interculturale / italiano L2 AZIONI PROGETTATE DALLA SCUOLA PER RISPONDERE ALLE ESIGENZE DI PERSONALIZZAZIONE E INCLUSIONE (PROGETTI) Il nostro istituto considera fondamentale una progettazione della propria azione didattica che ponga al centro l’alunno e le sue opportunità di successo formativo, in relazione alle personali modalità di apprendimento, aspirazioni e potenzialità. Proprio in quest’ottica, anche alla luce di quanto indicato dalla Riforma degli ordinamenti della scuola superiore, viene dato ampio spazio a metodologie didattiche che privilegiano attività laboratoriali disciplinari e pluridisciplinari, anche in codocenza, esperienze in contesti reali, (visite guidate ai servizi ed alle opportunità del territorio, esperienze di tirocinio e stage), utilizzo di strumenti multimediali e interattivi. Strumento importante di queste metodologie didattiche inclusive, oltre ai laboratori disciplinari o legati a specifici progetti e all’aula informatica attrezzata, è la LIM, presente nella gran parte delle aule per facilitare i diversi stili di apprendimento e rendere l’ambiente di studio più stimolante e più aperto alla realtà circostante, con la quale interagire in tempo reale. Per favorire la motivazione ed il successo formativo degli alunni nel biennio iniziale la programmazione didattica riconosce uno spazio specifico alla costruzione ed al consolidamento di un metodo di studio efficace, capace di integrare gli strumenti tradizionali e le possibilità offerte dalle nuove tecnologie. Particolare attenzione viene dedicata al recupero delle difficoltà emerse, attraverso l’attivazione di corsi di recupero, sportelli didattici in orario curricolare ed extracurricolare, codocenze per gruppi di livello nell’ambito delle singole discipline, con l’intervento di docenti curricolari e di sostegno, coinvolti nella progettazione didattica di tali interventi. Alla prospettiva di inclusione precedentemente delineata fanno da sfondo le finalità educative fondamentali, a cui concorrono tutte le discipline, definite dalle indicazioni ministeriali come competenze di cittadinanza, indispensabili per sostenere non solo il percorso formativo di ciascun alunno, ma anche la sua integrazione positiva nella comunità scolastica ed il suo progetto di vita nella società. Progetto Il linguaggio delle emozioni Percorso Identità e sport IN-DIFFERENZA “Free Student Box” Centro Sportivo Scolastico Obiettivi riflettere sulle proprie emozioni, imparare a riconoscerle e a controllarle Modalità attività in classe durante la programmazione di Psicologia e Scienze naturali e con la partecipazione a laboratori didattici presso i Luoghi di prevenzione far comprendere come l’attività motoria attività in classe durante la sia espressione della propria identità. programmazione di Educazione Fisica e con la partecipazione a laboratori didattici presso “Luoghi di prevenzione” è far riflettere gli studenti sulle in collaborazione con l’Associazione differenze di genere e sull’assunzione di NONDASOLA che propone diversi ruoli relativi al genere di appartenenza, percorsi scelti in base alle specifiche per promuovere relazioni di coppia più caratteristiche di ogni classe consapevoli, rafforzare l’autostima e prevenire violenze alle donne. promuovere un luogo di ascolto e di sportello di ascolto settimanale in sostegno sulle tematiche adolescenziali, collaborazione con il servizio psicologico ai ragazzi della scuola mediante anche del USL la mediazione di un gruppo di Pari provenienti dalle classi Terze, Quarte e Quinte dell’Istituto, adeguatamente formati. Promuovere attività ludico sportive Le attività promozionali rivolte alle ricreative per l’acquisizione di sane discipline sportive sono programmate abitudini di vita e per la gestione del tempo libero Gancio originale Alla Scoperta del Territorio Circle Time Una goccia di speranza Progetti europei Progetto di Alfabetizzazione Crescere e maturare a livello personale attraverso l’aiuto in molteplici situazioni di disagio che coinvolgono bambini, ragazzi e giovani Produrre opportunità di crescita degli studenti sia in ambito curricolare che extra finalizzate allo sviluppo fisico, cognitivo, relazionale e per la conoscenza delle opportunità che il territorio offre. Migliorare la conoscenza del territorio di appartenenza e della montagna Valorizzare il concetto di mobilità sostenibile attraverso l’uso della bicicletta e approfondimento delle tematiche di tutela ambientale e di ed. stradale Promuovere attività in ambiente naturale come attività ludico sportive ricreative anche per l’acquisizione di sane abitudini di vita e per la gestione del tempo libero Migliorare il senso di responsabilità e di rispetto delle regole e delle persone, anche nell’ottica di una cittadinanza attiva Offrire agli studenti la possibilità di migliorare le capacità di ascolto e dialogo interpersonale, la coesione del gruppo classe, il “clima “ dei lavoro nella classe. Crescere e maturare a livello personale attraverso l’aiuto in molteplici situazioni di disagio che coinvolgono bambini, ragazzi e giovani Sperimentare situazioni nuove sia scolastiche che lavorative Venire a contatto con culture e stili di vita diversi, favorire l'uso delle lingue straniere, l'adattamento a regole fissate dalle famiglie ospitanti e a mettere in atto delle competenze trasversali, di cui non hanno sempre consapevolezza e occasione di mettere in pratica. Offrire ai partecipanti la possibilità di sperimentare un’espressione creativa di nell'ambito delle ore curricolari, si attivano tornei interni di calcetto maschile per biennio e triennio e pallavolo femminile o mista. workshop (laboratori) con attività guidate da operatori specializzati, ma realizzate dai giovani. Il progetto promuove diverse attività svolte in collaborazione con enti ed associazioni presenti sul territorio : In collaborazione con l’Associazione “Tutti in Bici” di Reggio Emilia (USCITE DIDATTICHE sul territorio per approfondire tematiche legate sia agli aspetti storico/culturali/ambientali e dei servizi della città di Reggio Emilia e del suo territorio ) In collaborazione con Parco Nazionale Tosco Emiliano (Visite e soggiorni esperienze di studio e attività in ambiente naturale presso il Parco nazionale Tosco Emiliano.) Utilizza la metodologia dell’educazione socio-affettiva nella quale, attraverso la sperimentazione diretta di un gruppo di discussione: gli studenti discutono di argomenti da loro scelti, seguendo le regole e la struttura definita dal “facilitatore” della discussione. Animazione di spazi giochi frequentati da bambini diversamente abili di età scolare ( 5- 12 anni) presso diverse parrocchie della provincia scambi che prevedono giornate a scuola, visite culturali ed a strutture dei vari indirizzi di studio (scuole materne, case protette, laboratori) con tirocini lavorativi o di teatro o scambi Partendo dal concetto di spettacolo basato sulle emozioni e sulla capacità di Teatrale Attività di rafforzamento curricolare Sviluppare, valutare e certificare le competenze dell’italiano per lo studio per migliorare il successo scolastico Attività realizzate in rete con gli istituti superiori di Reggio Emilia se stessi che permetta a persone con differenti esperienze di incontrarsi. Combattere il fenomeno dell’emarginazione e dell’esclusione del diverso. Promuovere una maggiore conoscenza delle proprie e altrui emozioni attraverso l’utilizzo di linguaggi alternativi. Sperimentare nuove autonomie, implementare l’autostima, le specifiche capacità fisiche e relazionali, potenziare capacità e risorse di tutti i soggetti coinvolti. Promuovere l’ascolto, la conoscenza, il rispetto reciproco. Invito all’ascolto di se stessi e degli altri. Capacità di lavorare in equipe. Sviluppare un ascolto attivo e critico di sé e dell’altro. Vivere un’esperienza di gruppo che sia accogliente e gratificante, che venga percepita come luogo in cui ci si sente accettati e ascoltati. Sostenere l’integrazione, la motivazione allo studio e l’apprendimento disciplinare degli alunni delle classi prime e seconde in difficoltà. Contrastare l’insuccesso scolastico e la dispersione degli alunni di cittadinanza non italiana e degli alunni italofoni delle classi prime e seconde, attraverso un intervento strutturato e curricolare sulle abilità di studio e le competenze linguistiche trasversali alle discipline. comunicazione questo progetto vede lo spettacolo come mezzo e non come fine. Il progetto consta di un pacchetto di 60 ore e si realizza in collaborazione con Etoile: Associazione Teatrale no profit con sede a Reggio Emilia affiliata alla Federazione Italiana Teatro Amatori Facilitare l’accesso all’istituzione scolastica attraverso buone pratiche di accoglienza Accompagnare e sostenere l’integrazione scolastica degli studenti stranieri Favorire il processo di apprendimento dell’italiano per la comunicazione e dell’italiano per lo studio Certificare i livelli di competenza linguistica in uscita (A2 B1 B2) raggiunti, mediante una prova di certificazione coerente con il percorso svolto si sviluppano nell’ambito della rete degli istituti superiori che coordina tali azioni: Corsi di italiano L2 (livello NAI) in rete, presso una scuola polo Corsi di italiano L2 (livello A2) in rete, rivolti agli alunni stranieri con necessità di consolidare le proprie competenze linguistiche, per 30 ore, al pomeriggio, presso una scuola della rete. Corsi di italiano L2 (livello B1e B2) in rete, rivolti agli alunni stranieri con necessità di consolidare le proprie competenze linguistiche, per 30 ore, creazione di gruppi di livello in orario curricolare, gestiti dai docenti del consiglio di classe o da altri docenti disponibili dell’istituto. per classi aperte e/o gruppi di livello (sulla base di un test diagnostico di inizio anno), in orario curricolare, gestiti dai docenti di lettere delle classi e da facilitatrici linguistiche formate dall’università; Attività di riorientamento e tirocinio in collaborazione con ENAIP Stanza di Dante Accendiamo la vista Protesi dentarie Adozione a DistanzaLaboratorio a Distanza Agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro e realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro nell'ambito dei processi formativi, a beneficio degli studenti delle classi prime per i quali il consiglio di classe abbia ritenuto non adeguata alle loro motivazioni ed al loro progetto di vita la prosecuzione del percorso quinquennale del nostro istituto. favorire attraverso pratiche di peer education la costruzione di relazioni positive fra pari; aiutare gli allievi coinvolti a superare lo shock culturale iniziale; incrementare le loro possibilità di entrare in reti di pari che li aiutino nel sostegno alla frequenza scolastica e nel potenziamento degli apprendimenti, ed in particolare dell’apprendimento della lingua italiana I ragazzi stranieri coinvolti nel progetto fanno passi importanti nel cammino di vera “integrazione” perché passano dalla condizione di persone che necessitano di aiuti straordinari, alla condizione di persone che volontariamente si spendono gratuitamente per venire incontro alle necessità di altri cittadini, in collaborazione con le Istituzioni; assumono consapevolmente un atteggiamento di cittadinanza attiva I ragazzi stranieri coinvolti nel progetto fanno passi importanti nel cammino di vera “integrazione” perché passano dalla condizione di persone che necessitano di aiuti straordinari, alla condizione di persone che volontariamente si spendono gratuitamente per venire incontro alle necessità di altri cittadini, in collaborazione con le Istituzioni; assumono consapevolmente un atteggiamento di cittadinanza attiva venire in aiuto a persone, soprattutto bambini, che nel Terzo Mondo si trovano in condizioni di grave bisogno al pomeriggio, presso una scuola della rete. convenzione con ENAIP per la predisposizione di un tirocinio formativo in orario curricolare, nel secondo quadrimestre. Prevede un pomeriggio alla settimana di sostegno allo studio per studenti stranieri di recente immigrazione con la collaborazione di compagni delle classi terze, quarte e quinte che svolgono la funzione di tutor, con la supervisione di uno\ due docenti della scuola. In collaborazione con l’associazione “Amici di Gancio” Realizzazione di occhiali da vista gratuiti in favore dei pazienti poveri seguiti dai Servizi sociali del nostro territorio e dal Chaaria Cottolengo Mission Hospital in Kenya produzione di protesi dentarie gratuite per persone indigenti Produzione di oggetti regalo con le tecniche più diverse, spesso riciclando materiale che altri scartano. Progetto tutor per ragazzi DSA Favorire l’acquisizione di un metodo di studio adeguato Einstein DSA nella comunità scolastica Il progetto mira ad aiutare gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento supportandoli nell’individuazione delle migliori strategie per favorire il loro successo scolastico autonomia e metodo di studio la cooperazione e l’istaurarsi di relazioni positive reciproche tra allievi La raccolta ed elaborazione dei dati per la stesura di un’ipotesi di progetto relativo al primo anno di frequenza scolastica in anticipo rispetto all'inizio dell'anno scolastico consentono di inserire gli allievi nelle classi più idonee e preparare l’accoglienza. Preaccoglienza allievi disabili Laboratori DA Rappresentano un'importante occasione di arricchimento dell'esperienza, soprattutto in riferimento alla finalità che devono caratterizzare il percorso scolastico degli alunni disabili: la crescita personale, l’apprendimento di abilità pre-professionali, il miglioramento dell’autonomia personale e sociale e lo sviluppo delle competenze relazionali per un inserimento il più possibile positivo nel sociale Questi laboratori consentono lo svolgimento di un graduale processo di conoscenza di sé e del mondo esterno con le sue regole sociali: rappresentano uno spazio formativo in più che si affianca, arricchendoli, agli altri momenti che caratterizzano la vita scolastica. 6 ore pomeridiane alla settimana con tutor studente universitario in collaborazione con la provincia di Reggio Emilia Un compagno di classe funge da tutor al ragazzo con disturbi specifici di apprendimento, si attiva un percorso di accompagnamento durante l’anno scolastico con momenti di studio pomeridiano in coppia, favorendo apprendimenti e socializzazione A seguito della preiscrizione degli alunni disabili nel nostro istituto alcuni insegnanti di sostegno e del consiglio di classe si attivano per reperire il maggior numero di informazioni (modi e tempi di apprendimento, capacità linguistiche ed espressive, autonomia, strategie didattiche adottate, problemi risolti e irrisolti, comportamenti sociali ed affettivi) al termine dell’anno scolastico in cui viene effettuata l’iscrizione. Si procederà pertanto ad una sistematica raccolta delle informazioni attraverso: incontri con la famiglia incontri con il referente dell’AUSL incontri con la scuola di provenienza. ” una serie di visite alla scuola superiore con la partecipazione dell’alunno ad alcune attività strutturate Si organizzano vari laboratori settimanali Cucina Teatro Biblioteca Informatica Laboratorio creativo Nuoto Gli studenti DA, a seconda del progetto educativo per loro predisposto, insieme a compagni di classe e in accordo con le famiglie, partecipano a una o più attività all’interno dei laboratori Corsi di recupero e sportelli didattici Con le attività laboratoriali si intende promuovere una maggiore articolazione e flessibilità delle opportunità offerte dalla istituzione scolastica in riferimento alle necessità formative occorrenti agli alunni disabili. Colmare le lacune relative alla disciplina Rafforzare conoscenze e abilità In itinere, durante l’orario curricolare come previsto dalla programmazione didattica, Gruppi di livello: suddivisione della classe in due o più gruppi di pari livello che in orario curricolare svolgono attività o all’interno della stessa classe o in due classi diverse (una per il recupero, una per l’approfondimento) da attuarsi dopo gli scrutini del primo quadrimestre con modifica dell’orario settimanale delle lezioni Sportello svolto in orario pomeridiano, minimo 3 partecipanti (si iscrivono gli studenti sulla disponibilità data dai docenti) Corsi di sostegno e/o recupero svolto in orario pomeridiano (minimo 6 massimo 12 allievi ogni corso). Sono possibili corsi attivati direttamente del docente della classe in qualsiasi periodo dell’anno scolastico. PUNTI DI CRITICITÀ E PROPOSTE autovalutazione d’istituto La valutazione di Istituto avviene attraverso l’analisi dei dati emergenti da : grado di soddisfazione dei principali soggetti protagonisti del progetto formativo-educativo quali studenti, loro famiglie e docenti del corso diurno e del corso serale e del personale ata esiti degli scrutini finali grado di mobilità in entrata ed uscita dall’Istituto modalità e tempi di inserimento nella realtà lavorativa o della prosecuzione degli studi prove Invalsi percentuali di assenze dall’attività scolastica confronto con le agenzie del territorio in merito alle performance in ambito lavorativo esiti certificazioni linguistiche A2,B1,B2 studenti stranieri progressi e successo formativo di BES grado di partecipazione alle attività extracurricolari mobilità del personale docente sintesi delle criticità rilevate*: Difficoltà negli aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo Necessità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Difficoltà nella progettazione e sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Difficoltà nel progettare strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Difficoltà nell’organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Difficoltà nel supportare gli studenti nel lavoro domestico e nelle attività extra-scolastiche Difficoltà nel coinvolgere le famiglie nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; Difficoltà nella valorizzazione delle risorse esistenti Difficoltà nell’acquisizione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Difficoltà nel gestire le fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo; difficoltà nel desumere, per gli alunni neo-iscritti, dalla documentazione presentata, informazioni sufficienti utili a prevedere eventuali BES per l’anno scolastico successivo Scarso numero delle risorse di sostegno a favore degli alunni con disabilità; Elevato numero di studenti per classe Mancanza di spazi/aule per attività didattiche a piccolo gruppo o attività speciali Elevato numero di alunni stranieri non alfabetizzati che si iscrivono in corso d’anno Presenza di barriere architettoniche interne ed esterne alla scuola che limitano la mobilità degli alunni con disabilità motoria 0 1 2 3 4 x x x x x x x x x x x x x x Mancanza di servizi igienici a norma per alunni con disabilità motoria x Indisponibilità di mezzi di trasporto dotati di dispositivi per disabili motori x Ridotto numero di docenti preparati per l’impiego di tecnologie digitali utili x quali strumenti compensativi Situazioni di tensione fra i genitori delle classi frequentati da alunni con x BES che esprimono comportamenti disturbanti e/o a rischio Altro: * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici analisi delle condizioni su cui la scuola può direttamente agire nell’ottica del cambiamento possibile Aspetti da migliorare Spuntati se da migliorare Difficoltà negli aspetti organizzativi e ● mancano le figure di riferimento gestionali coinvolti nel cambiamento ● mancano indicazioni precise riguardanti le inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità modalità valutative ecc. (specificare) nelle pratiche di intervento, ecc.) Necessità di strutturare percorsi specifici approfondimento delle conoscenze sulle potenzialità didattiche delle nuove di formazione e aggiornamento degli tecnologie e potenziamento dell’uso delle insegnanti TIC nella prassi didattica quotidiana (*) ● illustrazione ai docenti delle misure dispensative e compensative al fine di sostenere un processo d'insegnamento che supporti le modalità di apprendimento degli allievi aggiornamento riguardante le modalità di valutazione e le didattiche cooperative aggiornamento corso sul “metodo Gordon” riguardante il tema delle regole. Difficoltà nella progettazione e sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Difficoltà nel progettare strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; ● Revisione e condivisione degli obiettivi essenziali di conoscenze e abilità per ogni disciplina e identificazione di criteri per la valutazione degli allievi progettazione di attività che supportino una didattica per problemi reali (forte componente di attivazione e scoperta) (es. webquest) progettazione di attività pratiche e laboratoriali (laboratori creativi, espressivi, produttivi) progettazione di attività metacognitive al fine di suscitare la riflessione, l'autovalutazione negli alunni dei propri processi di apprendimento, fornendo feedback positivi, aiuti e incoraggiamenti individualizzati, sostenendo la motivazione ad apprendere Progettare attività di Tutoring (apprendimento fra pari: lavori a coppie) Procedere in modo strutturato e sequenziale: proporre attività con modello fisso e dal semplice al complesso→ si faciliteranno nell’alunno l’esecuzione delle consegne, la memorizzazione e l’ordine nell’esposizione dei contenuti progettazione di attività con didattica multisensoriale: uso costante e simultaneo di più canali percettivi (visivo, uditivo, tattile, cinestesico) anche attraverso l'utilizzo delle tecnologie multimediali (LIM, computer, notebook per utilizzare software specifici) ● Individuare punti di contatto tra le competenze del curricolo e quelle dell’alunno ● Offrire anticipatamente schemi grafici relativi all’argomento di studio, per orientare l’alunno nella discriminazione delle informazioni essenziali ● progettazione condivisa di strumenti di valutazione per le diverse attività (pratiche e laboratoriali, metacognitive) Per alunni “lenti”: predisporre verifiche brevi, su singoli obiettivi; semplificare gli esercizi (evitare esercizi concatenati); consentire tempi più lunghi o ridurre il numero degli esercizi nello stesso tempo (strategia da scegliere secondo la personalità del ragazzo). Per alunni che manifestano difficoltà di concentrazione: Difficoltà nell’organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola ● ● Difficoltà nel supportare gli studenti nel lavoro domestico e nelle attività extrascolastiche Difficoltà nel coinvolgere le famiglie nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; Difficoltà nella valorizzazione delle risorse esistenti sollecitazione da parte dei singoli docenti a colloqui più frequenti coinvolgimento nelle varie iniziative organizzate dalla scuola realizzazione di una banca dati contenente Difficoltà nell’acquisizione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione fornire schemi/mappe/diagrammi prima della spiegazione (aiuteremo la mente a selezionare, categorizzare, ricordare, applicare quanto recepito durante la spiegazione); evidenziare concetti fondamentali/parole chiave sul libro; spiegare utilizzando immagini; utilizzare materiali strutturati e non fornire la procedura scandita per punti nell’assegnare il lavoro. programmazione di almeno 3 incontri annuali del GLHI allargato anche alle nuove componenti per l'analisi dell'andamento dei vari progetti scolastici per monitorarli, valutarli e riprogettarli potenziamento del lavoro di gruppo per alunni con difficoltà simili, al fine di ottimizzare il ruolo dell’insegnante di sostegno (compiti dell'ins. Di sostegno: attività di rinforzo, semplificazione dell'attività, sviluppo delle autonomie personali, orientamento nell'ambiente scolastico, sviluppo competenze comunicative e relazionali, sviluppo delle autonomie sociali) tutoraggio tra pari tutoraggio con tutor esterni le produzioni didattiche multimediali svolte con l'utilizzo delle tecnologie informatiche; realizzazione di una banca dati contenenti le lezioni registrate; utilizzo della cucina, serra, attività di nuoto e teatro al fine di strutturare attività pratiche inclusive; utilizzo del laboratorio di informatica per supportare un'attività didattica cooperativa e inclusiva; partecipazione a concorsi collaborazione con altri enti pubblici (provincia) acquisto di materiali (casse acustiche per le LIM) Difficoltà nel gestire le fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel nostro istituto, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo; difficoltà nel desumere, per gli alunni neo-iscritti, dalla documentazione presentata, informazioni sufficienti utili a prevedere eventuali BES per l’anno scolastico successivo Altre Azioni raccogliere maggiori informazioni dalle scuole inferiori sulle caratteristiche dello studente e delle soluzioni sperimentate in precedenza stabilire contatti con gli enti, agenzie formative, luoghi di lavoro per agevolare la realizzazione del progetto di vita del singolo studente ● CRITERI CONDIVISI criteri condivisi per l’individuazione di studenti che necessitano di percorsi personalizzati Gli studenti soggetti alla l. 104 e 170 sono individuati in base alla segnalazione ausl. Gli stranieri di recente immigrazione (NAI, A1, A2) sono individuati attraverso screening forniti dal Dipartimento di Glottodidattica dell’Università di Parma Gli altri allievi con BES sono individuati dai consigli di classe, anche a seguito di segnalazioni provenienti da enti esterni alla scuola, attraverso una osservazione e successiva condivisione collegiale in base alla griglia che segue: FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ SCOLASTICHE Lettura Scrittura Espressione o Comprensione o o o Scarsa Essenziale Globale Grafia o Leggibile o Poco leggibile Tipologia di errori o o o Ortografici Morfologici Sintattici Produzione o o o Aderente alla consegna A volte aderente alla consegna Non aderente alla consegna Si esprime: o o o Con frasi semplici, non corrette Con frasi semplici e corrette Con frasi articolate o o o o Nessun tipo di testo Una frase semplice Testi semplici formati da più frasi Testi complessi o o Raggiunta Parzialmente raggiunta Non raggiunta Correttezza Comprensione Calcolo o o Molto lenta Lenta Scorrevole Adeguata Parzialmente adeguata Non adeguata Velocità Mentale o o o o FUNZIONAMENTO DELLE ABILITA’ SOCIALI ED INDIVIDUALI o Motivazione socioDifficoltà familiari economica e culturale o Assistenza sociale Motivazione fisicobiologica Ricovero in ospedale temporaneo o Frequenza Progetto Scuola in ospedale Assistenza domiciliare Comprovati motivi di salute o o o Motivazione psicologica, relazionale e comportamentale Atteggiamenti e comportamenti riscontrabili a scuola Comportamento complessivamente adeguato alle situazioni Difficoltà a socializzare e relazionarsi o Aggressività o Incapacità di autocontrollo o o Interventi non pertinenti Eccessiva timidezza o Frequenza scolastica o o Discontinua Molto discontinua Impegno o o o Adeguato Parzialmente adeguato Non adeguato Attenzione o o o o Adeguata Parzialmente adeguata Non adeguata Viene escluso dai compagni dalle attività scolastiche Tende ad autoescludersi dalle attività scolastiche Autostima Consapevolezza dell’alunno del proprio modo d’apprendere o o Coetanei Adulti Non si sa controllare Si controlla parzialmente o o Autonomia nel lavoro o o o o o Nulla scarsa Affaticabilità o eccessiva o o o acquisita da rinforzare da sviluppare Nulla Scarsa Il consiglio di classe valuterà la gravità delle difficoltà emerse e la loro ricaduta sul percorso formativo e delibererà in conseguenza. criteri condivisi per la stesura dei percorsi personalizzati In un primo momento tutti i Piani saranno raccolti in formato cartaceo nelle cartelline dei ragazzi in segreteria didattica, dopo essere stati condivisi e sottoscritti dalle parti. Si prevede di redigere i Piani in formato digitale. I Piani Educativi Individualizzati degli allievi disabili e dislessici saranno compilati in sede di consiglio di classe entro il mese di novembre e condivisi con le famiglie. I Piani Educativi per tutti gli altri allievi saranno realizzati entro 1 mese dalla loro individuazione quali soggetti che necessitano di interventi personalizzati. criteri condivisi per la valutazione Si intende valutare se le scelte effettuate siano state o no efficaci rispetto ai risultati attesi attraverso la discussione collegiale dei docenti, la raccolta di informazioni dalla famiglia e da enti esterni, attraverso i risultati ottenuti nelle singole discipline comparati con quelli ottenuti prima della personalizzazione del percorso scolastico. Periodicamente i consigli di classe rivaluteranno le condizioni dei ragazzi e ricalibrati gli interventi di tutti i docenti. Le modifiche saranno condivise con le famiglie. La valutazione è parte integrante della programmazione didattico-educativa e consiste in un processo che parte da una accertata situazione iniziale. L’iter di valutazione non riguarda solo i progressi dell’alunno nell’area cognitiva ma considera anche il processo di maturazione di ogni alunno. Lo studente è coinvolto attivamente in questo processo attraverso il contratto formativo che deve renderlo consapevole del proprio apprendimento aiutandolo a conoscere e a riconoscersi: ● ● ● Obiettivo (dove deve arrivare) Iter operativo (il percorso da compiere) Livello di obiettivo raggiunto. Il Consiglio di Classe verifica periodicamente il processo formativo e valuta soprattutto se l’azione educativa è attinente all’obiettivo da perseguire. Per questo motivo i docenti finalizzano la valutazione a tre fondamentali aspetti: ● ● ● Valutazione d’ingresso: accertamento delle competenze delle abilità di base- prerequisiti Valutazione come processo dinamico formativo in itinere: analizzare l’aderenza delle conoscenze rispetto alla programmazione, fare il punto sui livelli di competenza raggiunti segnalando carenze e organizzando adeguate strategie di recupero; Valutazione sommativa: puntualizzare il raggiungimento degli obiettivi prefissati in sede di programmazione misurando l’acquisizione di competenze ed abilità. Il Consiglio di classe verificherà periodicamente gli obiettivi cognitivi e gli obiettivi formativi fissati in sede di programmazione. Ogni docente dovrà mantenere una certa conformità con i colleghi nell’impostazione delle prove di verifica e nel rispetto dei criteri adottati per la valutazione degli alunni. A tale proposito si utilizza la seguente scala GIUDIZIO VALUTAZIONE Gravemente insufficiente 2-3-4 Insufficiente 5 Sufficiente 6 Buono 7 Ottimo 8-9-10 La Valutazione finale non somma solo i risultati ottenuti, legati alle diverse verifiche ma, accanto e oltre alle conoscenze, competenze adeguate al profilo professionale e capacità acquisite, considera abilità raggiunte, partecipazione al dialogo scolastico, progressi rispetto alla situazione di partenza, creatività, debiti e crediti formativi. In caso di insufficienze si terrà conto : ● della possibilità di raggiungere gli obiettivi delle discipline tramite accertamento delle carenze (Debito Formativo) nel corso dell’anno successivo secondo i criteri previsti; ● della possibilità di impegno e organizzazione autonoma dello studio da sollecitare Il voto di condotta è la valutazione del comportamento degli studenti assegnato dai docenti del Consiglio di Classe. Tale valutazione viene assegnata secondo i criteri deliberati nel CD tenuti presente i punti più significativi sul processo di attuazione della legge 169 del 30-10-08 . VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA Voto di condotta descrizione del comportamento 10 Alunni con frequenza regolare, caratterizzati da partecipazione attiva, atteggiamento propositivo ed impegno assiduo 9 Alunni con frequenza regolare, rispettosi delle regole, caratterizzati da partecipazione attenta, atteggiamento ricettivo ed impegno costante 8 Alunni con frequenza a volte irregolare e ritardi nelle giustificazioni, caratterizzati da comportamento vivace, ma controllato, impegno non sempre costante; possono aver conseguito delle note sul registro di classe, ma senza essere stati sospesi 7 Alunni con frequenza irregolare e ritardi nelle giustificazioni, caratterizzati da comportamento vivace e non controllato, impegno incostante; hanno conseguito delle note sul registro di classe e sono stati sospesi 1 volta 6 Idem come per il 7, ma alunni sospesi più volte 5 Alunni assolutamente carenti nella motivazione al lavoro scolastico e gravemente insofferenti rispetto alle regole della comunità scolastica, la cui ammissione potrebbe essere interpretata come una legittimazione di atteggiamenti non costruttivi per sè e negativi nel contesto del gruppo classe Nel corso del biennio la valutazione del Consiglio avrà una funzione orientativa e formativa, tenendo conto dell’età evolutiva degli alunni, con consigli e orientamenti per il passaggio ad altri indirizzi e certificazioni delle competenze per gli alunni prosciolti dall’obbligo (L.9/1999) nelle more dell’attuazione della L.53/2003. Il Collegio ritiene che il Consiglio di Classe possa decidere per il bene dello studente, caso per caso, se sia utile ed effettivamente formativa la ripetenza dell’anno scolastico. Per le classi terze, quarte e quinte i criteri concordati si coniugano con i criteri di assegnazione del credito scolastico, secondo la tabella di valutazione degli esami di Stato. VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DIFFICOLTÀ SPECIFICA DI APPRENDIMENTO “1. Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell'attività didattica e delle prove di esame, sono adottati, nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologico‐didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. 2. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove.” Dopo una prima osservazione dei casi, i consigli di classe predispongono ed approvano un PDP con l'indicazione particolareggiata degli interventi, dei criteri di valutazione e verifica nonché gli strumenti di ausilio a disposizione dell'alunno. Il PDP è condiviso e sottoscritto dalla famiglia. La programmazione è collegiale e tiene in debita considerazione la certificazione prodotta dalla famiglia. VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI (ART. 9) “1. La valutazione degli alunni con disabilità certificata nelle forme e con le modalità previste dalle disposizioni in vigore è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato previsto dall'articolo 314, comma 4, del testo unico di cui al decreto legislativo n. 297 del 1994, ed è espressa con voto in decimi secondo le modalità e condizioni indicate nei precedenti articoli. 5. Gli alunni con disabilità sostengono le prove dell'esame di Stato conclusivo del secondo ciclo dell'istruzione secondo le modalità previste dall'articolo 318 del testo unico di cui al decreto legislativo n. 297 del 1994. 6. All'alunno con disabilità che ha svolto un percorso didattico differenziato e non ha conseguito il diploma attestante il superamento dell'esame di Stato conclusivo del secondo ciclo, è rilasciato un attestato recante gli elementi informativi relativi all'indirizzo e alla durata del corso di studi seguito, alle materie di insegnamento comprese nel piano di studi, con l'indicazione della durata oraria complessiva destinata a ciascuna, alle competenze, conoscenze e capacità anche professionali, acquisite e dei crediti formativi documentati in sede di esame.” Nell'Istituto, l’applicazione di quanto previsto dalla normativa, è prassi ormai consolidata. Il PEI, di ogni alunno, è redatto in modo collegiale dai docenti di sostegno e da tutti i docenti del consiglio di classe che costruiscono, in accordo e collaborazione con la famiglia, un percorso personalizzato finalizzato alla costruzione del progetto di vita (sia in termini di autonomia, sia in ambito professionali) del singolo ragazzo. VALUTAZIONE ALUNNI STRANIERI L’art. 1 del DPR 122/09 al comma 9 recita “I minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti all'obbligo d'istruzione ai sensi dell'articolo 45 del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani.” L’art. 45 prevede che “Il collegio dei docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni, stranieri, il necessario adattamento dei programmi di insegnamento; allo scopo possono essere adottati specifici interventi individualizzati o per gruppi di alunni, per facilitare l'apprendimento della lingua italiana, utilizzando, ove possibile, le risorse professionali della scuola.” L’art. 1 del DPR 122 non lascia nessun margine di discrezionalità al CD in merito alla valutazione degli alunni stranieri mentre prescrive un adattamento dei programmi di insegnamento, ciò significa che per ogni studente è predisposto un PEP (piano educativo personalizzato) nel quale il consiglio di classe individua, per ogni materia, gli obiettivi minimi sui quali l’alunno a fine anno scolastico sarà valutato. Per gli alunni stranieri delle classi del triennio si adottano i seguenti criteri di valutazione: Alunni non in grado di affrontare i contenuti delle discipline curricolari per conoscenze linguistiche non sufficienti Valutazione in corso d’anno classi prima e seconda Sul documento di valutazione del primo quadrimestre, negli spazi riservati alle discipline, a seconda della data di arrivo dello studente e delle informazioni raccolte sulle sue abilità e conoscenze scolastiche, potrebbero essere espressi enunciati (N.C. non classificato) che esprimono il seguente concetto: “La valutazione viene sospesa in quanto lo studente si trova nella prima fase di alfabetizzazione della lingua italiana e non ha ancora raggiunto la conoscenza linguistica sufficiente per affrontare l’apprendimento di contenuti anche semplificati ” Valutazione di fine anno Nel secondo quadrimestre la valutazione è la garanzia per il passaggio o meno alla classe successiva e quindi deve essere formulata. Classe prima Gli studenti da poco in Italia potranno raggiungere risultati adeguati in tempi diversi rispetto ai compagni di classe. Di conseguenza, “la valutazione espressa si riferisce al percorso personale di apprendimento, in quanto lo studente si trova ancora nella fase di alfabetizzazione della lingua italiana”. Tale annotazione pu\’o autorizzare il passaggio alla classe seconda pur senza il raggiungimento di tutti gli obiettivi comuni, al fine di consentire un percorso di apprendimento dilazionato nei due anni scolastici del biennio iniziale. Il consiglio di classe, il quale è deputato a determinare non solo il possesso della lingua e la padronanza delle singole discipline, ma anche gli obiettivi trasversali di integrazione impegno e partecipazione al lavoro, terrà conto anche della regolarità nella frequenza a scuola e ai corsi di alfabetizzazione e potrebbe ritenere utile attribuire eventuali debiti solo nelle discipline i cui contenuti siano propedeutici agli anni successivi . Classe seconda / terza Le classi seconda e terza hanno la necessità di valutare la costante progressione, tale per cui, pur permanendo ovvie limitazioni al possesso della lingua, tuttavia deve essere sviluppata la sicura padronanza delle nozioni e competenze previste per l’anno in ogni disciplina. Pertanto, pur consigliando margine di oscillazione e personalizzazione nella disciplina di italiano (che si presume dovrebbe essere la più ostica per i non italofoni), riguardo alle altre materie vale l’equiparazione dei risultati (obiettivi minimi se necessario) alla classe di appartenenza. Tenendo in considerazione l’eventuale permanere di difficoltà nella lingua italiana, si potrebbe considerare non soggetto a debito lo studente che, a fronte di una non perfetta padronanza della lingua italiana, ne abbia dimostrato una progressione costante nell’apprendimento e nell’uso, tale per cui si possa parlare di raggiungimento di obiettivi minimi. Alunni in grado di affrontare i contenuti delle discipline curricolari Per questa tipologia di alunni sarà il caso che il docente individui i nuclei tematici fondamentali in modo da permettere il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla programmazione. In questo caso l’insegnante valuterà le competenze raggiunte dall’alunno rispetto agli obiettivi minimi previsti per la classe. criteri condivisi con le famiglie per la stesura dei percorsi personalizzati e per comunicazione in itinere delle valutazioni in ordine ai risultati raggiunti dagli allievi Una forte alleanza educativa con le famiglie è condizione essenziale per la riuscita dei percorsi di personalizzazione, sarà cura dei docenti e di tutta la comunità educativa di trasmettere alle famiglie la serenità nel fruire di percorsi personalizzati, andando verso una didattica che ha l’obiettivo di includere i diversi bisogni formativi degli studenti. I percorsi saranno concordati con le famiglie, i suggerimenti e gli apporti, sia iniziali che in corso d’anno, saranno fondamento per la costruzione del progetto formativo del ragazzo. Le famiglie effettueranno gli incontri con i coordinatori delle rispettive classi di appartenenza dei figli. criteri condivisi per l’orientamento scolastico e professionale, per la programmazione e attuazione della transizione all’età adulta, alla vita indipendente ed autonoma e al lavoro: alternanza scuola lavoro L’alternanza scuola-lavoro, pur presentando alcune analogie con le esperienze di stage e tirocinio, si differenzia da queste per le caratteristiche strutturali e per la più stretta relazione personale dello studente con il contesto lavorativo. Introdotta in Italia come una delle modalità di realizzazione dei percorsi di scuola secondaria di secondo grado (art. 4 legge delega n.53/03), l’alternanza scuola-lavoro si configura quale metodologia didattica innovativa del sistema dell’istruzione che consente agli studenti che hanno compiuto il quindicesimo anno di età, di realizzare i propri percorsi formativi alternando periodi di studio “in aula” e forme di apprendimento in contesti lavorativi. Si tratta, dunque, di una possibilità attraverso la quale si attuano modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo. Con l’alternanza scuola-lavoro si riconosce, infatti, un valore formativo equivalente ai percorsi realizzati in azienda e a quelli curricolari svolti nel contesto scolastico. Attraverso la metodologia dell’alternanza, infatti, si permette l’acquisizione, lo sviluppo e l’applicazione di competenze specifiche previste dai profili educativi culturali e professionali dei diversi corsi di studio che la scuola ha adottato nel Piano dell’Offerta Formativa. Attraverso l’alternanza scuola-lavoro si concretizza il concetto di pluralità e complementarietà dei diversi approcci nell’apprendimento. Il mondo della scuola e quello dell’azienda/impresa non sono più considerate come realtà separate bensì integrate tra loro, consapevoli che, per uno sviluppo coerente e pieno della persona, è importante ampliare e diversificare i luoghi, le modalità ed i tempi dell’apprendimento. “Pensare” e “fare” come processi complementari, integrabili e non alternativi. Il modello dell’alternanza scuola-lavoro, inoltre, intende non solo superare l'idea di disgiunzione tra momento formativo ed applicativo, ma si pone gli obiettivi più incisivi di accrescere la motivazione allo studio e di guidare i giovani nella scoperta delle vocazioni personali, degli interessi e degli stili di apprendimento individuali, arricchendo la formazione scolastica con l’acquisizione di competenze maturate “sul campo”, quindi sicuramente spendibili nel mercato del lavoro. Condizione che offre quel vantaggio competitivo (rispetto a quanti circoscrivono la propria formazione al solo contesto teorico) che costituisce, esso stesso, stimolo all’apprendimento e valore aggiunto alla formazione della persona. L’alternanza scuola-lavoro, perciò, non costituisce un percorso “di recupero”, ma al contrario si qualifica come strumento per rendere più flessibili i percorsi di istruzione, nella cornice del lifelong learning. Per questo alla scuola è richiesto un maggiore impegno progettuale, perché l’alternanza scuola-lavoro investe direttamente i curricoli, con l’esigenza di definire preliminarmente, ai fini della predisposizione di progetti formativi personalizzati, quali risultati di apprendimento possono essere sviluppati efficacemente a scuola e quali si prestano meglio a maturare e progredire attraverso l’esperienza pratica e il contesto operativo. Un percorso di alternanza implica necessariamente l’esigenza di correlare l’offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio e quindi richiede un raccordo diretto della scuola con il tessuto produttivo anche mettendo in relazione l’analisi delle caratteristiche socio-economiche del territorio con le attitudini degli studenti. I nuovi modelli organizzativi proposti dal riordino degli Istituti Professionali, quali i Dipartimenti e il Comitato Tecnico Scientifico, possono svolgere un ruolo importante sia per facilitare l’inserimento dei giovani in quei contesti operativi disponibili ad ospitare gli studenti, sia per attivare efficacemente le procedure per strutturare i percorsi di alternanza, più complesse di quelle previste per gli stage e i tirocini. 77 In questo specifico contesto educativo, assume particolare rilevanza la funzione tutoriale, preordinata alla promozione delle competenze degli studenti e al raccordo tra l’istituzione scolastica, il mondo del lavoro e il territorio. Nell’alternanza la figura del tutor supporta e favorisce i processi di apprendimento dello studente. Il tutor si connota come “facilitatore dell’apprendimento”: accoglie e sostiene lo studente nella costruzione delle proprie conoscenze, lo affianca nelle situazioni reali e lo aiuta a ri-leggere l’insieme delle esperienze per poterle comprendere nella loro naturale complessità, lo aiuta, dunque, a ri-visitare il suo sapere e ad aver chiare e a valutare le tappe del proprio processo di apprendimento. Sotto il profilo organizzativo, l’alternanza condivide la maggior parte degli adempimenti previsti per la pianificazione degli stage e dei tirocini. È evidente l’impegno richiesto ai Dirigenti Scolastici per la stipula di accordi, che possono coinvolgere anche reti di scuole, con i diversi soggetti del mondo del lavoro operanti nel territorio. Accordi a valenza pluriennale, ovviamente, garantiscono alla collaborazione maggiore stabilità e organicità.
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