C OMUNICAZI O N I PAR R OC C HI A L I S. Messe: 07.30 def.a Pia 08.30 def.o Mario 17.30 Rosario e Benedizione Eucaristica 18.00 def.e Bruna e Bruna S. Messe: 07.30 def.a Pia 08.30 secondo l’intenzione dell’offerente 11.00 Funerale: def.a Renata 17.30 Rosario e Benedizione Eucaristica 18.00 def.o Maurizio S. Messe: 07.30 def.i Feriano e Mafalda 08.30 def.i Alfredo e Maria 17.30 Rosario e Benedizione Eucaristica 18.00 def.a Pia S. Messe: 07.30 def.a Maria 08.30 def.a Pia 17.30 Rosario e Benedizione Eucaristica 18.00 def.o Dario S. Messe: 07.30 def.a Pia 08.30 def.i Sergio e Serafina 17.30 Rosario e Benedizione Eucaristica 18.00 def.o Antonio S. Messe: 07.30 def.a Pia 08.30 def.i Carmino e Maria 18.30 Rosario e Benedizione Eucaristica 19.00 def.a Maria S. Messe: 07.15 def.o Giuseppe 08.00 def.i Anton e Anna 09.00 def.a Silvia 10.00 def.a Pia 11.30 secondo l’intenzione dell’offerente 18.30 Canto del Vespero 19.00 Pro Populo Lunedì 26/1 Ss. Timoteo e Tito Martedì 27/1 Mercoledì 28/1 S. Tommaso D’Aquino Giovedì 29/1 Venerdì 30/1 Sabato 31/1 S. Giovanni Bosco Domenica 1/2 4a domenica Tempo Ordinario Celebrazioni festive Sante Messe ore 7.15; 8.00 (in lingua slovena); 9.00; 10.00; 11.30; 19.00 Canto del Vespero: ore 18.30 PARROCCHIA SAN VINCENZO DE’ PAOLI Numero 4 Anno 2015 III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 25 gennaio 2015 Nel Vangelo di Marco è la prima predica di Gesù. È brevissima, ma offre una sintesi dei temi fondamentali di tutta la sua predicazione: il compimento del tempo, il regno di Dio, la conversione, la fede al vangelo. Poi vi è la chiamata dei primi discepoli: è il paradigma concreto di ogni sequela. L’attesa è finita poiché il regno di Dio si è fatto vicino, è ormai presente nella storia, perciò non è più possibile rimandare la decisione, occorre convertirsi, cambiare cioè la testa e la direzione del cammino passando a credere al vangelo. Conversione e fede non sono due azioni che si succedono, ma due momenti del medesimo movimento: quello negativo del distacco, quello positivo di fondare la vita sul vangelo, cioè credere, mettendosi a seguire Gesù. Vangelo è il termine greco che significa lieta notizia nuova, e una bella notizia evidentemente porta gioia. Il regno di Dio è l’espressione riassuntiva di tutta la gioia. LITURGIA DELLA PAROLA Prima Lettura (Gio 3, 1-5. 10) Fu rivolta a Giona questa parola del Signore: «Àlzati, va’ a Nìnive, la grande città, e annuncia loro quanto ti dico». Giona si alzò e andò a Nìnive secondo la parola del Signore. Nìnive era una città molto grande, larga tre giornate di cammino. Giona cominciò a percorrere la città per un giorno di cammino e predicava: «Ancora quaranta giorni e Nìnive sarà distrutta». I cittadini di Nìnive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, grandi e piccoli. Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece. Seconda Lettura (1Cor 7, 29-31) Questo vi dico, fratelli: il tempo si è fatto breve; d’ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l’avessero; quelli che piangono, come se non piangessero; quelli che gioiscono, come se non gioissero; quelli che comprano, come se non possedessero; quelli che usano i beni del mondo, come se non li usassero pienamente: passa infatti la figura di questo mondo! Vangelo (Mc 1, 14-20) Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Van- gelo». Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui. AVVISI PARROCCHIALI • Domenica 25 gennaio 2015 - 3a domenica del Tempo Ordinario ore 18.30 in chiesa: Canto del Vespero. • Venerdì 30 gennaio 2015 ore 20.30 in biblioteca: Riunione del Consiglio Pastorale Parrocchiale. • Sabato 31 gennaio 2015 ore 9.30 S. Giusto: Congregazione Sinodale (documenti del terzo anno). PEREGRINATIO MARIÆ Domenica 25 gennaio 2015 il Vescovo darà inizio alla PEREGRINATIO MARIÆ Alle ore 16.00 Concelebrazione Eucaristica nel SANTUARIO di SANTA MARIA MAGGIORE Dopo la celebrazione la Statua sarà portata processionalmente in Cattedrale per la prima tappa del pellegrinaggio. Con le torte offerte domenica scorsa, alle porte della chiesa, è stata raccolta la somma di 550,00 € a favore dell’oratorio. 26 gennaio Ss. Timoteo e Tito I due Santi sono frutto prezioso della predicazione e dell’opera del grande apostolo delle genti. Paolo li ha convertiti, se li è allevati con amore cristiano e paterno e ne ha fatto dei fari luminosi e delle guide per l’umanità. Paolo incontra il giovane Timoteo per la prima volta a Listri; egli è figlio di una ebrea e di un pagano; è stato educato nel culto delle Sacre Scritture. Ascoltando l’apostolo e vedendo le opere straordinarie da lui compiute, Timoteo si converte e viene battezzato da Paolo che lo prende con sé. Tutta la sua vita di giovane e di uomo sarà associata a quella di Paolo, di cui diventerà figlio, collaboratore, compagno di viaggio, confidente, amico, erede. Tito è di famiglia greca, ancora pagana, ed è convertito dall’apostolo in uno dei suoi viaggi apostolici; viene ben presto scelto da Paolo come collaboratore, compagno e fratello nell’apostolato. Attraverso Timoteo e Tito l’apostolo ha potuto incarnare quello che è il centro della sua particolare predicazione: la fede in Cristo libera dalla legge, anche se la salvezza viene dai giudei, dalla stirpe di Davide. Ciò che fa la vera elezione è una buona coscienza e la fede in Dio realizzata con le opere della carità. È un concetto ignoto al mondo pagano e ignorato dagli ebrei che fanno dipendere la salvezza dalla circoncisione prescritta da Mosè. Paolo circoncide il discepolo Timoteo e non circoncide l’altro discepolo Tito, che pure porta con sé a Gerusalemme davanti al Concilio degli apostoli. Così nei suoi due collaboratori Paolo presenta le due strade: gli uomini della legge e gli uomini della fede. Paolo ha scritto due Lettere a Timoteo e una a Tito quando questi discepoli erano uno vescovo di Efeso e l’altro di Creta. Sono le uniche Lettere della Scrittura indirizzate a un individuo, con annotazioni molto personali, ricche di ripetizioni e di abbandono, quasi che il vecchio Paolo, mentre istruisce, si confidi e si compiaccia dei giovani rampolli; i quali non l’hanno deluso, fedeli nel servizio, attingendo forza nella grazia che è in Cristo Gesù, rimanendo saldi in quello che avevano imparato e di cui erano convinti, ben sapendo da chi l’avevano appreso.
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