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VIBO TIMES
I s ti t u t o C om p re ns iv o “ G .G a ri b a ld i - B ucc ar e l l i” - RE D AZ IO NE G IO RN AL IST I CA
E’ una ricorrenza che si celebra in tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite
Per non dimenticare la Shoah
Il 27 gennaio e il significato della “Giornata della Memoria”
E’ IL giorno della
memoria. Il giorno in cui, in maniera ancora più
consistente,
è
necessario e doveroso
ricordare
cosa è accaduto. Il
27 gennaio si
celebra, infatti, la
“Giornata della
Memoria”.
La
scelta della data
non è casuale e
riposa nel fatto
che proprio il 27
gennaio del 1945
le truppe sovietiche dell'Armata
Rossa, arrivando
nella città di Auschwitz in Polonia, scoprirono il
purtroppo tristemente e famoso campo di concentramento, provvedendo a liberare i superstiti
(che erano circa 7 mila). Con la scoperta di
Auschwitz e grazie anche alle testimonianze dei
sopravvissuti, tutto il mondo venne a conoscenza, per la prima volta, del genocidio nazista.
La Giornata della Memoria è celebrata da tutti
gli Stati membri delle Nazioni Unite a partire
dal 2005, in seguito alla risoluzione Onu del
primo novembre 2005. In Italia, sono gli articoli
1 e 2 della legge n. 211 del 20 luglio 2000 che
definiscono le finalità e le celebrazioni del
“Giorno della Memoria”.
«La Repubblica italiana – si legge negli articoli
in oggetto - riconosce il giorno 27 gennaio, data
dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz,
"Giorno della Memoria", al fine di ricordare la
Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi
razziali, la persecuzione italiana dei cittadini
ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che,
anche in campi e schieramenti diversi, si sono
opposti al progetto di sterminio, ed a rischio
della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Giovedì 30
gennaio 2014
Anno 4, numero 2
Sommario:
Papa Francesco 2
In occasione del "Giorno della Memoria" di cui
all'articolo 1, sono organizzate cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione
dei fatti e di riflessione, in modo particolare
nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è
accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da
conservare nel futuro dell'Italia la memoria di
un tragico ed oscuro periodo della storia nel
nostro Paese e in Europa e affinché simili eventi
non possano mai più accadere»
Come puntualmente accade, pertanto, lo scorso
27 gennaio sono stati tantissimi gli eventi svoltisi in tutta Italia per tenere vivo il ricordo. Non
bisogna cancellare quello che è accaduto, perché
è bene ricordarsi cosa è stato in grado di fare il
genere umano. Il ricordo più toccante e significativo proviene senza alcun dubbio da coloro
che hanno vissuto in prima persona l’odio razziale, i soprusi, gli abusi da parte di chi riteneva
di appartenere ad una razza superiore. Nulla
insomma, va cancellato, affinché non si ripeta
più ciò che è purtroppo accaduto.
A cura della redazione di Vibo Times
Il Pon
3
Le interviste
4-5
Schumacher
6
Maradona
6
La Juventus
7
Tutti a tavola
8
Notizie di rilievo:
 La storia dell’arte
 I tablet
 La Torre Eiffel
 La “mamma”
di Harry Potter
 I professori Lombardo, Tropeano,
De Rito e Gallo
rispondono alle
nostre domande
 La Juventus fra
presente e futuro
 I giovani e
il tempo libero
 Cecilia Cassini,
ragazza prodigio
Francesco: il Papa della pace e della povertà
di PAOLO BASILE
no ai più deboli e agli umili di cuore.
e ALEANDRO PAGANO
Francesco è stato senza alcun dubbio un
Papa amato fin da subito, anche perché si è
dedicato alla pace e alla vicinanza nei confronti di chi soffre, mostrando, come si
diceva, grandissima umiltà. Ed è un pontefice che piace molto anche ai giovani, che
da subito ne hanno apprezzato modi e idee.
SI è presentato come un uomo buono e
una persona semplice. Fin da subito è piaciuto a tutti per il suo modo di porsi, per la
sua idea di una Chiesa che stia sempre
dalla parte dei poveri, dei bisognosi e degli
emarginati. Papa Francesco, insomma, è
stato subito visto come un Papa buono,
capace di toccare le corde giuste e il cuore
di tutti. E tutti l’hanno considerato come
un Papa umile e che si dedica ai giovani e
al futuro.
Papa Bergoglio ha sempre dedicato grande
attenzione alle persone meno fortunate
come i poveri, ma anche alle persone che
vivono ai margini della società, tanto da
affermare che il potere del Papa deve essere
al servizio dei poveri, ma anche dei giovani,
dei più deboli e delle persone meno fortunate. In quest'ottica, desidera che la sua
Chiesa sia fondata sull’aiuto verso il prossi-
Mario Jose Bergoglio viene da Buenos Aires ed è stato eletto Papa a San Pietro dai
vescovi di tutto il mondo. Ha scelto di
chiamarsi Francesco, come il poverello di
Assisi.
mo. Tanto per far capire meglio il personaggio, si racconta che nel 2001 Bergoglio
fece una visita ad un ospedale di Buenos
Aires e volle lavare i piedi dei malati di
aids, criticando le persone che non si offro-
In merito, subito dopo la sua nomina, ha
spiegato il motivo di questa scelta: «È per
me l'uomo della povertà, l'uomo della pace,
l'uomo che ama e custodisce il creato. In
questo momento anche noi abbiamo con il
creato una relazione non tanto buona, no?
È l'uomo che ci dà questo spirito di pace,
l'uomo povero... Ah, come vorrei una Chiesa povera e per i poveri».
Quando gli uomini primitivi dipingevano nelle grotte
di OLGA FARFAGLIA
TANTO tempo fa gli uomini primitivi iniziarono a dipingere
nelle grotte. Dapprima cominciarono a disegnare con il dito: infatti i tratti erano doppi , ma si trovarono anche disegni così fini che
era impossibile averli realizzati con il dito. Era evidente, pertanto,
che erano stati fatti con un pennarello con sopra una piuma di
volatile o un legnetto. Poi per pitturare usavano il muschio.
Già da quel tempo amavano l’arte, ma l’arte non è solo colore e
schizzi, ma è anche scultura: infatti iniziarono a creare statuine di
animali e a modellare borse di tutti i colori.
A loro piaceva molto usare le dita e disegnavano anche nel terreno
bagnato e amavano creare animali come i cervi, i cavalli, ma anche
un animale molto raro chiamato liocorno, una creatura leggendaria dal corpo di cavallo con un singolo corno in mezzo alla fronte.
Oggi noi usiamo l’arte per esprimere i nostri sentimenti come
facevano gli uomini primitivi. Dipingiamo nelle tele, mentre loro
lo facevano nelle grotte. Grazie a loro abbiamo scoperto nuovi
modi per dipingere.
Il tablet continua a piacere: fra due anni si venderà più del pc
di BENITO PACIENZA
LA vendita dei tablet sta superando quella dei pc, tanto che è
previsto il sorpasso tra due
anni.
Si tratta di un computer portatile che grazie alla presenza di
uno o più digitalizzatori permet-
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te all'utente di interfacciarsi con
il sistema direttamente sullo
schermo, mediante una penna
e, in particolari modelli, anche
le dita. Il tablet è di fatto un
normale personal computer
portatile con capacità di input
diverse.
Questa nuova era tecnologica
vede protagoniste molte marche
di computer come la Samsung,
Lg, Nokia e tante altre.
Alcuni modelli vecchi sono stati
rilanciati, come ad esempio il
Samsung Note 10.1. Altri, invece, sono modelli del tutto nuovi
come i tablet Nokia.
VIBO TIMES
Anche quest’anno una ricca offerta formativa
di FABIO BONELLI
ANCHE quest’anno, nell’ambito del Pon
(Programma operativo nazionale) 2007-2013 la
scuola Garibaldi offre dei percorsi formativi con
l’obiettivo di migliorare i livelli di conoscenza e
competenza degli studenti e per lo sviluppo delle
competenze
chiave.
In particolare la nostra
scuola prevede
dei
percorsi
riservati alle
classi prime,
seconde e
terze.
Per le classi terze sono previsti i corsi Ecdl e il corso
“Verso Cambridge” per migliorare la lingua inglese.
Per le classi seconde ecco il Teatro francese e il Teatro spagnolo. Per le prime classi, infine, ecco i corsi:
Redazione giornalistica, che è quello che facciamo
noi, e il corso di scacchi.
Lo spettacolo della Torre Eiffel
di SAMUELE GALLACE
È il monumento più importante della Francia ed
è noto in tutto il mondo.
Stiamo parlando della
Torre Eiffel, progettata
da un grande ingegnere,
Gustave Effeil, alta ben
324 metri. Per 40 anni è
stata la torre più alta del
mondo. Ci sono voluti
due anni per costruirla dal
1887 al 1889. Nell’anno 2000 la torre fu illuminata da 352 fari e adesso la
sera è sempre illuminata, regalando un magico effetto. Sono state inserite
queste luci per festeggiare il nuovo millennio.
Per salire in cima ci sono due possibilità: percorrere i 1665 scalini oppure
utilizzare i due ascensori di cui è dotata la struttura.
Alla scoperta di Joanna, la “mamma” di Harry Potter
di EMMANUELE FULLONE PENNA
QUESTA settimana, invece di un libro, vi proponiamo la biografia di una scrittrice: Joanne Kathleen Rowling, autrice di
una delle più famose saghe fantasy degli ultimi decenni. La sua fama è legata alla serie di romanzi di Harry Potter, che ha
scritto firmandosi con lo pseudonimo J. K. Rowling (in cui "K" sta per Kathleen, nome della nonna paterna).
Qui vi vogliamo raccontare com’è nata l’idea di scrivere il libro su Harry Potter, ma prima di farlo occorre subito considerare che la Rowling ha fin da piccola mostrato il proprio talento. Durante la sua infanzia, infatti, Joanne dimostra una notevole e spiccata fantasia, divenendo autrice di numerosi racconti: a 6 anni scrisse la storia di Rabbit, un coniglietto malato di
morbillo, mentre a dodici anni scrisse un romanzo che trattava di sette diamanti maledetti.
Dopo l'università traslocò a Londra per lavorare per Amnesty International come ricercatrice e segretaria bilingue. Fu in
questo periodo che, su un treno, nacque il personaggio di Harry Potter, seguito da Hermione, Ron, Pix e Hagrid. Iniziò
dunque a scrivere il primo romanzo, Harry Potter e la pietra filosofale, durante le pause pranzo. Traslocò ancora una volta
ad Oporto, in Portogallo, per insegnare lingua inglese. Fu proprio lì che si sposò con il giornalista Jorge Arantes il 16 ottobre 1992. Dall'unione nacque una bambina, Jessica. Dopo questa parentesi portoghese, per l'autrice iniziò un periodo molto
cupo, segnato da una forte depressione e da una
situazioneLO
finanziaria
disastrosa. Joanne, infatti, credeva che, in quel periodi BIANCA
BIANCO
do, ogni cosa bella sarebbe andata storta come tutto il resto, e che non sarebbe mai più stata felice o spensierata. Da questo
momento buio della sua vita, la scrittrice ha estratto la figura dei Dissennatori, creature che "risucchiano la pace, la speranza
DAVANTI al computer, magari ore e
e la felicità dall'aria che li circonda".
ore su Facebook o con il x Magari a
Nel 1995, terminò il manoscritto e, dopo numerosi tentativi di ricerca di agenti letterari, Christopher Little accettò di dicontatto con la natura, facendo qualventare il suo agente proponendo il testo a tre differenti case editrici. Tutte e tre rifiutarono di pubblicare il romanzo, etiche bella passeggiata con la famiglia o
chettandolo come un romanzo troppo lungo. Solo nel 1997 una casa editrice allora non molto conosciuta, la Bloomsbury,
con gli amici, oppure praticando una
accettò infine il manoscritto, avviando l'evento letterario più importante degli ultimi decenni.
sana disciplina sportiva. L’attività fisiIl successo di Harry Potter e la pietra filosofale
superò enormemente
anche le più ottimiste delle aspettative, ottenendo i
ca è di fondamentale
importanza.
consensi di un pubblico di lettori di tutte le età. Se poi si considera che J.K. Rowling era praticamente sconosciuta, senza
alcun appoggio editoriale, non si può fare a meno di restare di stucco dinanzi a questa improvvisa presa di notorietà.
Anno 4, numero 2
Pagina 3
L’intervista/1. “Il sorriso dei ragazzi è la cosa più bella che vi possa essere”
Domenico Lombardo, prof. e vice preside
di FRANCESCA BELSITO e CLARA CALLIPO
e di ELENA ANASTASI e EMANUELA PROCOPIO
la soluzione ad ogni problema».
Com’è il rapporto con gli studenti e cosa si aspetta da loro?
LO abbiamo intervistato due volte. Dapprima nella sua veste di «Molto equilibrato. Sono amico di tutti, ma non eccessivamente,
professore di violino. Quinperché ci vuole pur sempre
di abbiamo rivolto altre
un minimo di distacco.
domande a Domenico LomPenso, però, di essere uno
bardo, stavolta nella veste di
che ama il dialogo ed al
vice preside. E pure in quequale piace molto il consta circostanza è stato schietfronto. Inoltre mi aspetto
to e sincero.
che diventino meglio di
noi adulti».
Com’è nata la passione per
il violino?
Qual è il suo rapporto
con i professori e la presi«Quando avevo sei anni ho
de?
ascoltato un concerto con
l’orchestra. In quella circo«Un rapporto basato sul
stanza i violini solisti e lo
rispetto reciproco e, nei
strumento cantavano come
confronti della preside, c’è
fossero la voce degli angeli.
anche molta stima».
Ho cominciato a studiare a
Cosa si aspetta dalla scuo11 anni, quando sono stato
la?
ammesso al Conservatorio».
«Mi aspetto che la nuova
Da quanto insegna in quegenerazione sia migliore di
sta scuola?
noi».
«Da sei anni. Da quattro anni come vicepreside».
Qual è il ricordo più bello?
Qual è l’emozione più bella e la più faticosa dell’insegnamento?
«Non ho un ricordo più bello degli altri, perché lavorando qui ho
«La cosa più bella è il sorriso dei ragazzi. La più faticosa è trovare accumulato tanti bei momenti. E li ricordo tutti con affetto».
L’intervista/2. Diversi anni di insegnamento e l’emozione di condividere l’intesa con i propri studenti
Letizia Tropeano, docente di flauto traverso, tocca quota 18
di EMANUELA PROCOPIO
e ELENA ANASTASI
LE dobbiamo chiedere scusa due volte: la
prima perché nonostante le avessimo scattato la foto in classe per inserirla a corredo
di questo articolo, dopo non siamo riusciti
a trovarla! La seconda perché, per ovviare a
questa mancanza, le abbiamo “rubato” una
bella foto dal suo profilo facebook! Scherzi
a parte, ecco a voi Letizia Tropeano, docente di flauto traverso, ormai colonna di
questa scuola, visto che vi insegna da ben
18 anni.
Com’è nata la passione per il flauto traverso?
«All’età di 9 anni mi presero in Conservatorio intenta a fare pianoforte, ma il professore mi consigliò di fare flauto traverso. E
se dopo cinque mesi non mi fosse piaciuto,
Pagina 4
avrei fatto pianoforte. Dopo cinque
mesi ci incontrammo per caso e lui
mi chiese se volevo ancora fare pianoforte, ma io rifiutai. Ormai ero
pienamente coinvolta da questo
strumento».
Da quanto insegna in questa scuola?
«Credo di essere la più “anziana” in
fatto di insegnamento in questa scuola. Questo è infatti il mio 18° anno
di insegnamento».
Qual è l’emozione più bella e la più
faticosa dell’insegnamento?
«Preferisco parlare solo dell’emozione
più bella e questa si verifica quando
c’è l’intesa con i miei alunni».
Com’è il rapporto con gli studenti e
cosa si aspetta da loro?
«Mi aspetto intesa dai miei studenti.
Io do a loro e loro danno a me».
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L’intervista/3. “Mi aspetto che i ragazzi studino e che si realizzino nella vita”
Rosarina Gallo e quella passione nata da piccola
di ELENA ANASTASI
e EMANUELA PROCOPIO
UNA passione nata quando aveva cinque anni. Rosarina
Gallo, docente di pianoforte, risponde così alle domande di
Vibo Times.
Com’è nata la passione per il pianoforte?
«Vi sembrerà un po’ curioso, ma la mia passione è nata a
cinque anni ascoltando la professoressa Marchese e sua
sorella suonare il piano e poi mi sono iscritta al Conservatorio per studiarlo».
Da quanto insegna in questa scuola?
«Insegno in questa scuola da sei anni».
Qual è l’emozione più bella e la più faticosa dell’insegnamento?
«La più bella o almeno la più gratificante è avere risultati
dai ragazzi. La più faticosa è quando questi risultati non
arrivano».
Com’è il rapporto con gli studenti e cosa si aspetta da loro?
«Il rapporto con loro è buono, quasi familiare. Mi aspetto che
studino e che si realizzino nella vita».
L’intervista/4. “Tutto ebbe inizio da lì. Ora mi aspetto soprattutto che gli allievi imparino divertendosi”
Quando il professore Antonello De Rito suonava con gli scout
di EMANUELA PROCOPIO
e ELENA ANASTASI
CANTAVA e suonava le canzoni con gli racconta così come tutto ebbe inizio e si
scout. Ed è lì che ha cominciato ad amare la presta a rispondere alle nostre domande.
chitarra. Il professore Antonello De Rito ci
Com’è nata la passione per la chitarra?
«E’ iniziato tutto per caso quando mio padre
mi iscrisse a tromba, ma io gli dissi che se
lui non mi avesse fatto fare la chitarra, io mi
sarei ritirato. Quindi, visto che io frequentavo gli scout cominciai a suonare ed a cantare
le loro canzoni».
Da quanto insegna in questa scuola?
«Ho insegnato musica alle Superiori e la mia
prima supplenza l‘ho fatta in questa scuola.
Insegno da 9 anni»
Qual è l’emozione più bella e la più faticosa dell’insegnamento?
«La più bella è vedere gli allievi che si sono
realizzati. La più faticosa, per dire la verità,
non c’è».
Com’è il rapporto con gli studenti e cosa si
aspetta da loro?
«Mi aspetto che i miei studenti imparino a
suonare la chitarra divertendosi. Il rapporto
è buono con tutti».
Anno 4, numero 2
Pagina 5
Forza Schumacher, adesso tifiamo solo per te
di BENITO PACIENZA
L’EX pilota di Formula 1 Michael Schumacher combatte per la vita dopo la caduta
con gli sci in Francia. L’incidente ha procurato all’ex pilota lesioni cerebrali multiple. Ha sbattuto con la testa contro una
roccia e, nonostante avesse il casco, l’impatto è stato così forte da procurargli seri
danni. Dal giorno dell’incidente è ricoverato all’ospedale di Grenoble dove si trova in
condizioni critiche, ma stabili ed è stato
sottoposto ad alcuni interventi chirurgici.
Subito dopo l’incidente, vari sportivi hanno mandato su Twitter diversi messaggi
d’incoraggiamento. Per i suoi quarantacinque anni i tifosi della Ferrari hanno creato
un corteo sotto l’ospedale. La famiglia ha
ringraziato tutti per la vicinanza e per l’affetto dimostrato a Michael. Ma col passare
del tempo subentra anche la paura che
non possa svegliarsi più dal coma, oppure
che non possa tornare più quello di un
tempo.
campione di Formula 1 non abbia rischiato la vita in carriera e adesso combatte
contro la morte per un banale incidente
con gli sci. Adesso si cerca di fare luce sugli
Il paradosso è che Schumacher, sette volte avvenimenti accaduti nell’incidente grazie
al filmato ripreso dalla telecamera che si
trovava sul casco di Michael, mentre tutti
aspettano buone notizie sulle sue condizioni di salute. E stavolta non solo sono i
ferraristi a fare il tifo per lui.
Zoom sui calciatori che hanno fatto la storia. Cominciamo con...
Diego Armando Maradona, il più grande di tutti
di BENITO PACIENZA
QUESTA rubrica vi farà conoscere i
più grandi calciatori di sempre. Iniziamo con Diego Armando Maradona,
per tutti il “pibe de oro”, il più grande calciatore argentino di ogni tempo
e, per moltissimi, il miglior giocatore
in assoluto a livello mondiale.
Diego è nato a Lanus il 20 ottobre
1960. Da piccolo si è fatto conoscere
con molti e bei gol. La sua prima rete è arrivata nella sua
prima partita disputata, dopo essere entrato come riserva.
Poi è passato nelle giovanili dell’Argentinos Junior. Quindi
si è trasferito al Boca Juniors dove è diventato subito un
idolo e anche un fenomeno.
caina. Noi, però, preferiamo raccontarvi un episodio che non tutti conoscono. Si racconta, infatti, che
una volta saputo del suo trasferimento in Europa, al Barcellona, il
prete che l’aveva cresciuto gli disse:
«Te ne vai? Io non potrò mai vederti
con una maglia diversa dal Boca
Juniors».
Una volta in Italia è diventato il
beniamino della tifoseria del Napoli e l’idolo di un’intera
città, che ancora oggi vive con il suo ricordo. Con i partenopei ha vinto due scudetti e una Coppa Uefa e, durante la
sua avventura napoletana, ha conquistato il titolo mondiale
con l’Argentina.
Di Maradona si potrebbero raccontare tante cose. Le sue Meno fortunata, invece, la sua avventura da allenatore. Ma
reti, i suoi trionfi, ma anche le sue tristi vicende con la co- questa è un’altra storia.
Pagina 6
VIBO TIMES
Carlitos Tevez e la Juve: un binomio perfetto
di NAOMI MORGESE
e ANTONINO STUPPIA
NONOSTANTE la sconfitta in casa
della Roma e l’eliminazione dalla Coppa Italia, nel torneo di Serie A la Juventus continua a fare ottime cose. Lo
dimostra la lunga serie di vittorie e lo
conferma il 1° posto in classifica.
In una squadra di per sé già molto
competitiva, la dirigenza ha aggiunto
colui il quale in poco tempo è già diventato un beniamino della tifoseria.
Stiamo parlando di Carlitos Tevez,
giocatore argentino che sta confermando il proprio valore e che con le sue 11
della Juve in Serie A.
La squadra bianconera, che è al vertice
della classifica, è molto determinata e
vuole vincere il suo terzo scudetto consecutivo. Diversi suoi calciatori sono
fra i più forti in circolazione e non a
caso il Manchester United, per quel
che è dato sapere, è sulle tracce di Pogba e Vidal, pezzi pregiati dell’organico
bianconero, oggetto del desiderio di
molti altri club europei. Giocatori cresciuti tecnicamente e di valore, guidati
con mano ferma e sicura da Antonio
Conte, tecnico che ha adesso il compito di condurre la squadra alla vittoria
reti è attualmente il migliore goleador del campionato e dell’Europa League.
Calciomercato: ecco i possibili colpi per i bianconeri
di BENITO PACIENZA
tutti saprete, è saltata la trattativa con l’Inter per lo scamGUARIN, Nani trequartista del Manchester United, Do- bio fra Vucinic e Guarin, con quest’ultimo che rimane pur
menico Berardi e Simone Zaza, entrambi giovani promesse sempre un obiettivo dei bianconeri.
del Sassuolo sono solo alcuni dei calciatori di un certo Sempre a giugno, invece, si deciderà la sorte di Berardi e
valore che potrebbero andare a rafforZaza, che la Juve ha in comproprietà
zare la Juventus in vista dei prossimi
con il Sassuolo.
Il sogno resta Nani del
impegni o, magari, della prossima staIntanto è arrivata la prima cessione.
Manchester United. A giugno
gione.
L’esterno sinistro Paolo De Ceglie, che
potrebbe arrivare Berardi.
La Juve è, inoltre, ancora in cerca di
nella Juve aveva poco spazio, ha scelto
un top player e i nomi di maggior riliedi lasciare Torino per trasferirsi al GeChe ne sarà di Vucinic?
vo in tal senso sono Luiz Suarez del
noa. In quel ruolo era chiuso da AsaLiverpool, Jonhathan Biabiany del
moah e da Peluso e per lui erano davParma e Alessio Cerci del Torino. Suarez però è quasi ir- vero poche le possibilità di giocare.
raggiungibile perché il Liverpool ha deciso di non cederlo. Resta invece da capire quale sarà, adesso, il futuro di MirNani, invece, potrebbe arrivare a giugno, mentre come ko Vucinic, dopo la trattativa fallita con l’Inter.
I giovani divisi fra lo sport all’aperto e la scelta della playstation
di NICOLÒ CONDOLEO
Anche per questo motivo si preferisce la classica playstaMOLTI giovani oggi, per trascorrere il tempo libero, scelgo- tion, gioco che va sempre più di moda fra i ragazzi.
no fra due alternative, vale a dire praticare un’attività sporti- La domanda, insomma, è la seguente: calcio o playstation?
va e in tal senso il gioco del calcio è quello maggiormente Una sana partita all’aperto con gli amici o un interminabile
preferito, oppure utilizzano i videogames.
pomeriggio trascorso davanti alla tv con i videogames? L’inCi sono, pertanto, ragazzi che sono soliti giocare a calcio terrogativo viene naturale di questi tempi, con i giovani
per le strade, nelle scuole calcio, nei campetti, ma in questi separati fra la scelta di giocare al calcio (o di praticare un’alcasi molte volte bisogna fare i conti con la mancanza di tra attività all’aperto) e quella di giocare alla playstation.
strutture adeguate. Un problema che affligge soprattutto le Certo è che se ci fossero strutture adeguate, in tanti prefericittà del Meridione. E Vibo e la provincia non sfuggono a rebbero sicuramente una sana attività sportiva praticata
all’aperto.
questo triste problema.
Anno 4, numero 2
Pagina 7
Istituto Comprensivo
“G.Garibaldi - Buccarelli”
- REDAZIONE
GIORNALISTICA
L’angolo della cucina: ricette per tutti i gusti
Adesso è la volta dei “Salti in bocca”
Redazione Vibo Times
Scuola Secondaria di 1°
grado Giuseppe Garibaldi
Piazza Martiri d’Ungheria
89900 Vibo Valentia
Dirigente Scolastico:
Rosaria Galloro
Tel.: 0963-42120
Fax: 0963-471975
E mail:
[email protected]
Vibo Times
Piano Integrato 2013/14
Prot. n. A00GDAI/2373
Progetto C1 FSE-2013—615
Redazione giornalistica
Tutor: prof.ssa Maria Adele
Carullo
Esperto: Roberto Saverino
di MATTEO ESPOSITO
reranno: 4 fettine di carne di vitello, qualche
fettina di prosciutto, provola, vino rosso, sale
QUESTA settimana vi offriamo una pietanza
e pepe.
squisita e prelibata. Un piatto da gustare in
compagnia di amici, accompagnandolo con E adesso andiamo alla preparazione: fate un
un buon bicchiere di vino. Stiamo parlando involtino con la provola e la carne, quindi
dei “Salti in bocca”, vale a dire involtini che si mettete la provola all'interno e la carne all'epossono preparare con
sterno e a sua volta
diversi ingredienti.
avvolgetela nel prosciutto. Cucinate il tutto in
Siete pronti? Tutti a
una padella con del
tavola, allora, il piatto
burro.
ve lo serviamo noi!
Quando si iniziano ad
Per fare questi involtiasciugarsi, sfumate con
ni non serve molto
un po’ di vino rosso. E
tempo: vi occorreranpoi, quando li vedete
no appena 30 minuti
belli dorati, toglieteli
di tempo e allora subidalla padella e usate il
to ai fornelli
fondo di cottura rimaLo chef vi propone
sto sulla padella come
questa ricetta che farà
salsa facendogliela colare di sopra. Infine
impazzire tutti, ma in particolare i più piccoli. condite con sale e pepe.
Se dovete prepararne per 4 persone vi occor- E buon appetito.
Il personaggio. Giovane stilista americana di chiare origini italiane
Cecilia Cassini: una star a soli 12 anni
Questo numero è stato
realizzato da...
Elena Anastasi
Paolo Basile
Francesca Belsito
Fabio Bonelli
Clara Callipo
Nicolò Condoleo
Matteo Esposito
Olga Farfaglia
Emmanuele Fullone
Samuele Gallace
Naomi Morgese
Benito Pacienza
Aleandro Pagano
Arianna Patania
Teresa Patania
Emanuela Procopio
Antonino Stuppia
di ARIANNA
PATANIA
HA solo dodici anni,
ma è già una stilista di
fama mondiale. Stiamo parlando di Cecilia
Cassini, “baby fashion
designer” americana,
nata in California, ma
che ha origini italiane.
La sua storia d'amore
con la moda inizia sei
anni fa grazie alla nonna che l'ha incoraggiata a seguire questa
passione, regalandole per il suo sesto
compleanno una macchina da cucire.
La nonna le diceva sempre che doveva
inseguire i suoi sogni e lei ha subito
imparato a tagliare e cucire ed ha così
liberato la sua fantasia, creando una
serie di abiti per ragazzini della sua età.
Cecilia è diventata
la più giovane stilista del mondo. Ha
soli 12 anni e ha già
creato vestiti per:
Miley Cyrus, Jenna
Busch e molti altri
personaggi famosi.
Ha già fatto sfilate
di moda e nella sua
prima sfilata ha
venduto più di 50
capi d’abbigliamento in meno di tre
ore.
Lei vorrebbe avere da grande le sue
boutique in tutto il mondo, ma intanto
spera che fra dieci anni, possa avere
una propria attività a Milano o a Parigi.
Seppur alle prese con le sue creazioni,
Cecilia non dimentica gli impegni scolastici e continua a studiare.