VIBO TIMES I s ti t u t o C om p re ns iv o “ G .G a ri b a ld i - B ucc ar e l l i” - RE D AZ IO NE G IO RN AL IST I CA E’ una ricorrenza che si celebra in tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite Per non dimenticare la Shoah Il 27 gennaio e il significato della “Giornata della Memoria” E’ IL giorno della memoria. Il giorno in cui, in maniera ancora più consistente, è necessario e doveroso ricordare cosa è accaduto. Il 27 gennaio si celebra, infatti, la “Giornata della Memoria”. La scelta della data non è casuale e riposa nel fatto che proprio il 27 gennaio del 1945 le truppe sovietiche dell'Armata Rossa, arrivando nella città di Auschwitz in Polonia, scoprirono il purtroppo tristemente e famoso campo di concentramento, provvedendo a liberare i superstiti (che erano circa 7 mila). Con la scoperta di Auschwitz e grazie anche alle testimonianze dei sopravvissuti, tutto il mondo venne a conoscenza, per la prima volta, del genocidio nazista. La Giornata della Memoria è celebrata da tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite a partire dal 2005, in seguito alla risoluzione Onu del primo novembre 2005. In Italia, sono gli articoli 1 e 2 della legge n. 211 del 20 luglio 2000 che definiscono le finalità e le celebrazioni del “Giorno della Memoria”. «La Repubblica italiana – si legge negli articoli in oggetto - riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. Giovedì 30 gennaio 2014 Anno 4, numero 2 Sommario: Papa Francesco 2 In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all'articolo 1, sono organizzate cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa e affinché simili eventi non possano mai più accadere» Come puntualmente accade, pertanto, lo scorso 27 gennaio sono stati tantissimi gli eventi svoltisi in tutta Italia per tenere vivo il ricordo. Non bisogna cancellare quello che è accaduto, perché è bene ricordarsi cosa è stato in grado di fare il genere umano. Il ricordo più toccante e significativo proviene senza alcun dubbio da coloro che hanno vissuto in prima persona l’odio razziale, i soprusi, gli abusi da parte di chi riteneva di appartenere ad una razza superiore. Nulla insomma, va cancellato, affinché non si ripeta più ciò che è purtroppo accaduto. A cura della redazione di Vibo Times Il Pon 3 Le interviste 4-5 Schumacher 6 Maradona 6 La Juventus 7 Tutti a tavola 8 Notizie di rilievo: La storia dell’arte I tablet La Torre Eiffel La “mamma” di Harry Potter I professori Lombardo, Tropeano, De Rito e Gallo rispondono alle nostre domande La Juventus fra presente e futuro I giovani e il tempo libero Cecilia Cassini, ragazza prodigio Francesco: il Papa della pace e della povertà di PAOLO BASILE no ai più deboli e agli umili di cuore. e ALEANDRO PAGANO Francesco è stato senza alcun dubbio un Papa amato fin da subito, anche perché si è dedicato alla pace e alla vicinanza nei confronti di chi soffre, mostrando, come si diceva, grandissima umiltà. Ed è un pontefice che piace molto anche ai giovani, che da subito ne hanno apprezzato modi e idee. SI è presentato come un uomo buono e una persona semplice. Fin da subito è piaciuto a tutti per il suo modo di porsi, per la sua idea di una Chiesa che stia sempre dalla parte dei poveri, dei bisognosi e degli emarginati. Papa Francesco, insomma, è stato subito visto come un Papa buono, capace di toccare le corde giuste e il cuore di tutti. E tutti l’hanno considerato come un Papa umile e che si dedica ai giovani e al futuro. Papa Bergoglio ha sempre dedicato grande attenzione alle persone meno fortunate come i poveri, ma anche alle persone che vivono ai margini della società, tanto da affermare che il potere del Papa deve essere al servizio dei poveri, ma anche dei giovani, dei più deboli e delle persone meno fortunate. In quest'ottica, desidera che la sua Chiesa sia fondata sull’aiuto verso il prossi- Mario Jose Bergoglio viene da Buenos Aires ed è stato eletto Papa a San Pietro dai vescovi di tutto il mondo. Ha scelto di chiamarsi Francesco, come il poverello di Assisi. mo. Tanto per far capire meglio il personaggio, si racconta che nel 2001 Bergoglio fece una visita ad un ospedale di Buenos Aires e volle lavare i piedi dei malati di aids, criticando le persone che non si offro- In merito, subito dopo la sua nomina, ha spiegato il motivo di questa scelta: «È per me l'uomo della povertà, l'uomo della pace, l'uomo che ama e custodisce il creato. In questo momento anche noi abbiamo con il creato una relazione non tanto buona, no? È l'uomo che ci dà questo spirito di pace, l'uomo povero... Ah, come vorrei una Chiesa povera e per i poveri». Quando gli uomini primitivi dipingevano nelle grotte di OLGA FARFAGLIA TANTO tempo fa gli uomini primitivi iniziarono a dipingere nelle grotte. Dapprima cominciarono a disegnare con il dito: infatti i tratti erano doppi , ma si trovarono anche disegni così fini che era impossibile averli realizzati con il dito. Era evidente, pertanto, che erano stati fatti con un pennarello con sopra una piuma di volatile o un legnetto. Poi per pitturare usavano il muschio. Già da quel tempo amavano l’arte, ma l’arte non è solo colore e schizzi, ma è anche scultura: infatti iniziarono a creare statuine di animali e a modellare borse di tutti i colori. A loro piaceva molto usare le dita e disegnavano anche nel terreno bagnato e amavano creare animali come i cervi, i cavalli, ma anche un animale molto raro chiamato liocorno, una creatura leggendaria dal corpo di cavallo con un singolo corno in mezzo alla fronte. Oggi noi usiamo l’arte per esprimere i nostri sentimenti come facevano gli uomini primitivi. Dipingiamo nelle tele, mentre loro lo facevano nelle grotte. Grazie a loro abbiamo scoperto nuovi modi per dipingere. Il tablet continua a piacere: fra due anni si venderà più del pc di BENITO PACIENZA LA vendita dei tablet sta superando quella dei pc, tanto che è previsto il sorpasso tra due anni. Si tratta di un computer portatile che grazie alla presenza di uno o più digitalizzatori permet- Pagina 2 te all'utente di interfacciarsi con il sistema direttamente sullo schermo, mediante una penna e, in particolari modelli, anche le dita. Il tablet è di fatto un normale personal computer portatile con capacità di input diverse. Questa nuova era tecnologica vede protagoniste molte marche di computer come la Samsung, Lg, Nokia e tante altre. Alcuni modelli vecchi sono stati rilanciati, come ad esempio il Samsung Note 10.1. Altri, invece, sono modelli del tutto nuovi come i tablet Nokia. VIBO TIMES Anche quest’anno una ricca offerta formativa di FABIO BONELLI ANCHE quest’anno, nell’ambito del Pon (Programma operativo nazionale) 2007-2013 la scuola Garibaldi offre dei percorsi formativi con l’obiettivo di migliorare i livelli di conoscenza e competenza degli studenti e per lo sviluppo delle competenze chiave. In particolare la nostra scuola prevede dei percorsi riservati alle classi prime, seconde e terze. Per le classi terze sono previsti i corsi Ecdl e il corso “Verso Cambridge” per migliorare la lingua inglese. Per le classi seconde ecco il Teatro francese e il Teatro spagnolo. Per le prime classi, infine, ecco i corsi: Redazione giornalistica, che è quello che facciamo noi, e il corso di scacchi. Lo spettacolo della Torre Eiffel di SAMUELE GALLACE È il monumento più importante della Francia ed è noto in tutto il mondo. Stiamo parlando della Torre Eiffel, progettata da un grande ingegnere, Gustave Effeil, alta ben 324 metri. Per 40 anni è stata la torre più alta del mondo. Ci sono voluti due anni per costruirla dal 1887 al 1889. Nell’anno 2000 la torre fu illuminata da 352 fari e adesso la sera è sempre illuminata, regalando un magico effetto. Sono state inserite queste luci per festeggiare il nuovo millennio. Per salire in cima ci sono due possibilità: percorrere i 1665 scalini oppure utilizzare i due ascensori di cui è dotata la struttura. Alla scoperta di Joanna, la “mamma” di Harry Potter di EMMANUELE FULLONE PENNA QUESTA settimana, invece di un libro, vi proponiamo la biografia di una scrittrice: Joanne Kathleen Rowling, autrice di una delle più famose saghe fantasy degli ultimi decenni. La sua fama è legata alla serie di romanzi di Harry Potter, che ha scritto firmandosi con lo pseudonimo J. K. Rowling (in cui "K" sta per Kathleen, nome della nonna paterna). Qui vi vogliamo raccontare com’è nata l’idea di scrivere il libro su Harry Potter, ma prima di farlo occorre subito considerare che la Rowling ha fin da piccola mostrato il proprio talento. Durante la sua infanzia, infatti, Joanne dimostra una notevole e spiccata fantasia, divenendo autrice di numerosi racconti: a 6 anni scrisse la storia di Rabbit, un coniglietto malato di morbillo, mentre a dodici anni scrisse un romanzo che trattava di sette diamanti maledetti. Dopo l'università traslocò a Londra per lavorare per Amnesty International come ricercatrice e segretaria bilingue. Fu in questo periodo che, su un treno, nacque il personaggio di Harry Potter, seguito da Hermione, Ron, Pix e Hagrid. Iniziò dunque a scrivere il primo romanzo, Harry Potter e la pietra filosofale, durante le pause pranzo. Traslocò ancora una volta ad Oporto, in Portogallo, per insegnare lingua inglese. Fu proprio lì che si sposò con il giornalista Jorge Arantes il 16 ottobre 1992. Dall'unione nacque una bambina, Jessica. Dopo questa parentesi portoghese, per l'autrice iniziò un periodo molto cupo, segnato da una forte depressione e da una situazioneLO finanziaria disastrosa. Joanne, infatti, credeva che, in quel periodi BIANCA BIANCO do, ogni cosa bella sarebbe andata storta come tutto il resto, e che non sarebbe mai più stata felice o spensierata. Da questo momento buio della sua vita, la scrittrice ha estratto la figura dei Dissennatori, creature che "risucchiano la pace, la speranza DAVANTI al computer, magari ore e e la felicità dall'aria che li circonda". ore su Facebook o con il x Magari a Nel 1995, terminò il manoscritto e, dopo numerosi tentativi di ricerca di agenti letterari, Christopher Little accettò di dicontatto con la natura, facendo qualventare il suo agente proponendo il testo a tre differenti case editrici. Tutte e tre rifiutarono di pubblicare il romanzo, etiche bella passeggiata con la famiglia o chettandolo come un romanzo troppo lungo. Solo nel 1997 una casa editrice allora non molto conosciuta, la Bloomsbury, con gli amici, oppure praticando una accettò infine il manoscritto, avviando l'evento letterario più importante degli ultimi decenni. sana disciplina sportiva. L’attività fisiIl successo di Harry Potter e la pietra filosofale superò enormemente anche le più ottimiste delle aspettative, ottenendo i ca è di fondamentale importanza. consensi di un pubblico di lettori di tutte le età. Se poi si considera che J.K. Rowling era praticamente sconosciuta, senza alcun appoggio editoriale, non si può fare a meno di restare di stucco dinanzi a questa improvvisa presa di notorietà. Anno 4, numero 2 Pagina 3 L’intervista/1. “Il sorriso dei ragazzi è la cosa più bella che vi possa essere” Domenico Lombardo, prof. e vice preside di FRANCESCA BELSITO e CLARA CALLIPO e di ELENA ANASTASI e EMANUELA PROCOPIO la soluzione ad ogni problema». Com’è il rapporto con gli studenti e cosa si aspetta da loro? LO abbiamo intervistato due volte. Dapprima nella sua veste di «Molto equilibrato. Sono amico di tutti, ma non eccessivamente, professore di violino. Quinperché ci vuole pur sempre di abbiamo rivolto altre un minimo di distacco. domande a Domenico LomPenso, però, di essere uno bardo, stavolta nella veste di che ama il dialogo ed al vice preside. E pure in quequale piace molto il consta circostanza è stato schietfronto. Inoltre mi aspetto to e sincero. che diventino meglio di noi adulti». Com’è nata la passione per il violino? Qual è il suo rapporto con i professori e la presi«Quando avevo sei anni ho de? ascoltato un concerto con l’orchestra. In quella circo«Un rapporto basato sul stanza i violini solisti e lo rispetto reciproco e, nei strumento cantavano come confronti della preside, c’è fossero la voce degli angeli. anche molta stima». Ho cominciato a studiare a Cosa si aspetta dalla scuo11 anni, quando sono stato la? ammesso al Conservatorio». «Mi aspetto che la nuova Da quanto insegna in quegenerazione sia migliore di sta scuola? noi». «Da sei anni. Da quattro anni come vicepreside». Qual è il ricordo più bello? Qual è l’emozione più bella e la più faticosa dell’insegnamento? «Non ho un ricordo più bello degli altri, perché lavorando qui ho «La cosa più bella è il sorriso dei ragazzi. La più faticosa è trovare accumulato tanti bei momenti. E li ricordo tutti con affetto». L’intervista/2. Diversi anni di insegnamento e l’emozione di condividere l’intesa con i propri studenti Letizia Tropeano, docente di flauto traverso, tocca quota 18 di EMANUELA PROCOPIO e ELENA ANASTASI LE dobbiamo chiedere scusa due volte: la prima perché nonostante le avessimo scattato la foto in classe per inserirla a corredo di questo articolo, dopo non siamo riusciti a trovarla! La seconda perché, per ovviare a questa mancanza, le abbiamo “rubato” una bella foto dal suo profilo facebook! Scherzi a parte, ecco a voi Letizia Tropeano, docente di flauto traverso, ormai colonna di questa scuola, visto che vi insegna da ben 18 anni. Com’è nata la passione per il flauto traverso? «All’età di 9 anni mi presero in Conservatorio intenta a fare pianoforte, ma il professore mi consigliò di fare flauto traverso. E se dopo cinque mesi non mi fosse piaciuto, Pagina 4 avrei fatto pianoforte. Dopo cinque mesi ci incontrammo per caso e lui mi chiese se volevo ancora fare pianoforte, ma io rifiutai. Ormai ero pienamente coinvolta da questo strumento». Da quanto insegna in questa scuola? «Credo di essere la più “anziana” in fatto di insegnamento in questa scuola. Questo è infatti il mio 18° anno di insegnamento». Qual è l’emozione più bella e la più faticosa dell’insegnamento? «Preferisco parlare solo dell’emozione più bella e questa si verifica quando c’è l’intesa con i miei alunni». Com’è il rapporto con gli studenti e cosa si aspetta da loro? «Mi aspetto intesa dai miei studenti. Io do a loro e loro danno a me». VIBO TIMES L’intervista/3. “Mi aspetto che i ragazzi studino e che si realizzino nella vita” Rosarina Gallo e quella passione nata da piccola di ELENA ANASTASI e EMANUELA PROCOPIO UNA passione nata quando aveva cinque anni. Rosarina Gallo, docente di pianoforte, risponde così alle domande di Vibo Times. Com’è nata la passione per il pianoforte? «Vi sembrerà un po’ curioso, ma la mia passione è nata a cinque anni ascoltando la professoressa Marchese e sua sorella suonare il piano e poi mi sono iscritta al Conservatorio per studiarlo». Da quanto insegna in questa scuola? «Insegno in questa scuola da sei anni». Qual è l’emozione più bella e la più faticosa dell’insegnamento? «La più bella o almeno la più gratificante è avere risultati dai ragazzi. La più faticosa è quando questi risultati non arrivano». Com’è il rapporto con gli studenti e cosa si aspetta da loro? «Il rapporto con loro è buono, quasi familiare. Mi aspetto che studino e che si realizzino nella vita». L’intervista/4. “Tutto ebbe inizio da lì. Ora mi aspetto soprattutto che gli allievi imparino divertendosi” Quando il professore Antonello De Rito suonava con gli scout di EMANUELA PROCOPIO e ELENA ANASTASI CANTAVA e suonava le canzoni con gli racconta così come tutto ebbe inizio e si scout. Ed è lì che ha cominciato ad amare la presta a rispondere alle nostre domande. chitarra. Il professore Antonello De Rito ci Com’è nata la passione per la chitarra? «E’ iniziato tutto per caso quando mio padre mi iscrisse a tromba, ma io gli dissi che se lui non mi avesse fatto fare la chitarra, io mi sarei ritirato. Quindi, visto che io frequentavo gli scout cominciai a suonare ed a cantare le loro canzoni». Da quanto insegna in questa scuola? «Ho insegnato musica alle Superiori e la mia prima supplenza l‘ho fatta in questa scuola. Insegno da 9 anni» Qual è l’emozione più bella e la più faticosa dell’insegnamento? «La più bella è vedere gli allievi che si sono realizzati. La più faticosa, per dire la verità, non c’è». Com’è il rapporto con gli studenti e cosa si aspetta da loro? «Mi aspetto che i miei studenti imparino a suonare la chitarra divertendosi. Il rapporto è buono con tutti». Anno 4, numero 2 Pagina 5 Forza Schumacher, adesso tifiamo solo per te di BENITO PACIENZA L’EX pilota di Formula 1 Michael Schumacher combatte per la vita dopo la caduta con gli sci in Francia. L’incidente ha procurato all’ex pilota lesioni cerebrali multiple. Ha sbattuto con la testa contro una roccia e, nonostante avesse il casco, l’impatto è stato così forte da procurargli seri danni. Dal giorno dell’incidente è ricoverato all’ospedale di Grenoble dove si trova in condizioni critiche, ma stabili ed è stato sottoposto ad alcuni interventi chirurgici. Subito dopo l’incidente, vari sportivi hanno mandato su Twitter diversi messaggi d’incoraggiamento. Per i suoi quarantacinque anni i tifosi della Ferrari hanno creato un corteo sotto l’ospedale. La famiglia ha ringraziato tutti per la vicinanza e per l’affetto dimostrato a Michael. Ma col passare del tempo subentra anche la paura che non possa svegliarsi più dal coma, oppure che non possa tornare più quello di un tempo. campione di Formula 1 non abbia rischiato la vita in carriera e adesso combatte contro la morte per un banale incidente con gli sci. Adesso si cerca di fare luce sugli Il paradosso è che Schumacher, sette volte avvenimenti accaduti nell’incidente grazie al filmato ripreso dalla telecamera che si trovava sul casco di Michael, mentre tutti aspettano buone notizie sulle sue condizioni di salute. E stavolta non solo sono i ferraristi a fare il tifo per lui. Zoom sui calciatori che hanno fatto la storia. Cominciamo con... Diego Armando Maradona, il più grande di tutti di BENITO PACIENZA QUESTA rubrica vi farà conoscere i più grandi calciatori di sempre. Iniziamo con Diego Armando Maradona, per tutti il “pibe de oro”, il più grande calciatore argentino di ogni tempo e, per moltissimi, il miglior giocatore in assoluto a livello mondiale. Diego è nato a Lanus il 20 ottobre 1960. Da piccolo si è fatto conoscere con molti e bei gol. La sua prima rete è arrivata nella sua prima partita disputata, dopo essere entrato come riserva. Poi è passato nelle giovanili dell’Argentinos Junior. Quindi si è trasferito al Boca Juniors dove è diventato subito un idolo e anche un fenomeno. caina. Noi, però, preferiamo raccontarvi un episodio che non tutti conoscono. Si racconta, infatti, che una volta saputo del suo trasferimento in Europa, al Barcellona, il prete che l’aveva cresciuto gli disse: «Te ne vai? Io non potrò mai vederti con una maglia diversa dal Boca Juniors». Una volta in Italia è diventato il beniamino della tifoseria del Napoli e l’idolo di un’intera città, che ancora oggi vive con il suo ricordo. Con i partenopei ha vinto due scudetti e una Coppa Uefa e, durante la sua avventura napoletana, ha conquistato il titolo mondiale con l’Argentina. Di Maradona si potrebbero raccontare tante cose. Le sue Meno fortunata, invece, la sua avventura da allenatore. Ma reti, i suoi trionfi, ma anche le sue tristi vicende con la co- questa è un’altra storia. Pagina 6 VIBO TIMES Carlitos Tevez e la Juve: un binomio perfetto di NAOMI MORGESE e ANTONINO STUPPIA NONOSTANTE la sconfitta in casa della Roma e l’eliminazione dalla Coppa Italia, nel torneo di Serie A la Juventus continua a fare ottime cose. Lo dimostra la lunga serie di vittorie e lo conferma il 1° posto in classifica. In una squadra di per sé già molto competitiva, la dirigenza ha aggiunto colui il quale in poco tempo è già diventato un beniamino della tifoseria. Stiamo parlando di Carlitos Tevez, giocatore argentino che sta confermando il proprio valore e che con le sue 11 della Juve in Serie A. La squadra bianconera, che è al vertice della classifica, è molto determinata e vuole vincere il suo terzo scudetto consecutivo. Diversi suoi calciatori sono fra i più forti in circolazione e non a caso il Manchester United, per quel che è dato sapere, è sulle tracce di Pogba e Vidal, pezzi pregiati dell’organico bianconero, oggetto del desiderio di molti altri club europei. Giocatori cresciuti tecnicamente e di valore, guidati con mano ferma e sicura da Antonio Conte, tecnico che ha adesso il compito di condurre la squadra alla vittoria reti è attualmente il migliore goleador del campionato e dell’Europa League. Calciomercato: ecco i possibili colpi per i bianconeri di BENITO PACIENZA tutti saprete, è saltata la trattativa con l’Inter per lo scamGUARIN, Nani trequartista del Manchester United, Do- bio fra Vucinic e Guarin, con quest’ultimo che rimane pur menico Berardi e Simone Zaza, entrambi giovani promesse sempre un obiettivo dei bianconeri. del Sassuolo sono solo alcuni dei calciatori di un certo Sempre a giugno, invece, si deciderà la sorte di Berardi e valore che potrebbero andare a rafforZaza, che la Juve ha in comproprietà zare la Juventus in vista dei prossimi con il Sassuolo. Il sogno resta Nani del impegni o, magari, della prossima staIntanto è arrivata la prima cessione. Manchester United. A giugno gione. L’esterno sinistro Paolo De Ceglie, che potrebbe arrivare Berardi. La Juve è, inoltre, ancora in cerca di nella Juve aveva poco spazio, ha scelto un top player e i nomi di maggior riliedi lasciare Torino per trasferirsi al GeChe ne sarà di Vucinic? vo in tal senso sono Luiz Suarez del noa. In quel ruolo era chiuso da AsaLiverpool, Jonhathan Biabiany del moah e da Peluso e per lui erano davParma e Alessio Cerci del Torino. Suarez però è quasi ir- vero poche le possibilità di giocare. raggiungibile perché il Liverpool ha deciso di non cederlo. Resta invece da capire quale sarà, adesso, il futuro di MirNani, invece, potrebbe arrivare a giugno, mentre come ko Vucinic, dopo la trattativa fallita con l’Inter. I giovani divisi fra lo sport all’aperto e la scelta della playstation di NICOLÒ CONDOLEO Anche per questo motivo si preferisce la classica playstaMOLTI giovani oggi, per trascorrere il tempo libero, scelgo- tion, gioco che va sempre più di moda fra i ragazzi. no fra due alternative, vale a dire praticare un’attività sporti- La domanda, insomma, è la seguente: calcio o playstation? va e in tal senso il gioco del calcio è quello maggiormente Una sana partita all’aperto con gli amici o un interminabile preferito, oppure utilizzano i videogames. pomeriggio trascorso davanti alla tv con i videogames? L’inCi sono, pertanto, ragazzi che sono soliti giocare a calcio terrogativo viene naturale di questi tempi, con i giovani per le strade, nelle scuole calcio, nei campetti, ma in questi separati fra la scelta di giocare al calcio (o di praticare un’alcasi molte volte bisogna fare i conti con la mancanza di tra attività all’aperto) e quella di giocare alla playstation. strutture adeguate. Un problema che affligge soprattutto le Certo è che se ci fossero strutture adeguate, in tanti prefericittà del Meridione. E Vibo e la provincia non sfuggono a rebbero sicuramente una sana attività sportiva praticata all’aperto. questo triste problema. Anno 4, numero 2 Pagina 7 Istituto Comprensivo “G.Garibaldi - Buccarelli” - REDAZIONE GIORNALISTICA L’angolo della cucina: ricette per tutti i gusti Adesso è la volta dei “Salti in bocca” Redazione Vibo Times Scuola Secondaria di 1° grado Giuseppe Garibaldi Piazza Martiri d’Ungheria 89900 Vibo Valentia Dirigente Scolastico: Rosaria Galloro Tel.: 0963-42120 Fax: 0963-471975 E mail: [email protected] Vibo Times Piano Integrato 2013/14 Prot. n. A00GDAI/2373 Progetto C1 FSE-2013—615 Redazione giornalistica Tutor: prof.ssa Maria Adele Carullo Esperto: Roberto Saverino di MATTEO ESPOSITO reranno: 4 fettine di carne di vitello, qualche fettina di prosciutto, provola, vino rosso, sale QUESTA settimana vi offriamo una pietanza e pepe. squisita e prelibata. Un piatto da gustare in compagnia di amici, accompagnandolo con E adesso andiamo alla preparazione: fate un un buon bicchiere di vino. Stiamo parlando involtino con la provola e la carne, quindi dei “Salti in bocca”, vale a dire involtini che si mettete la provola all'interno e la carne all'epossono preparare con sterno e a sua volta diversi ingredienti. avvolgetela nel prosciutto. Cucinate il tutto in Siete pronti? Tutti a una padella con del tavola, allora, il piatto burro. ve lo serviamo noi! Quando si iniziano ad Per fare questi involtiasciugarsi, sfumate con ni non serve molto un po’ di vino rosso. E tempo: vi occorreranpoi, quando li vedete no appena 30 minuti belli dorati, toglieteli di tempo e allora subidalla padella e usate il to ai fornelli fondo di cottura rimaLo chef vi propone sto sulla padella come questa ricetta che farà salsa facendogliela colare di sopra. Infine impazzire tutti, ma in particolare i più piccoli. condite con sale e pepe. Se dovete prepararne per 4 persone vi occor- E buon appetito. Il personaggio. Giovane stilista americana di chiare origini italiane Cecilia Cassini: una star a soli 12 anni Questo numero è stato realizzato da... Elena Anastasi Paolo Basile Francesca Belsito Fabio Bonelli Clara Callipo Nicolò Condoleo Matteo Esposito Olga Farfaglia Emmanuele Fullone Samuele Gallace Naomi Morgese Benito Pacienza Aleandro Pagano Arianna Patania Teresa Patania Emanuela Procopio Antonino Stuppia di ARIANNA PATANIA HA solo dodici anni, ma è già una stilista di fama mondiale. Stiamo parlando di Cecilia Cassini, “baby fashion designer” americana, nata in California, ma che ha origini italiane. La sua storia d'amore con la moda inizia sei anni fa grazie alla nonna che l'ha incoraggiata a seguire questa passione, regalandole per il suo sesto compleanno una macchina da cucire. La nonna le diceva sempre che doveva inseguire i suoi sogni e lei ha subito imparato a tagliare e cucire ed ha così liberato la sua fantasia, creando una serie di abiti per ragazzini della sua età. Cecilia è diventata la più giovane stilista del mondo. Ha soli 12 anni e ha già creato vestiti per: Miley Cyrus, Jenna Busch e molti altri personaggi famosi. Ha già fatto sfilate di moda e nella sua prima sfilata ha venduto più di 50 capi d’abbigliamento in meno di tre ore. Lei vorrebbe avere da grande le sue boutique in tutto il mondo, ma intanto spera che fra dieci anni, possa avere una propria attività a Milano o a Parigi. Seppur alle prese con le sue creazioni, Cecilia non dimentica gli impegni scolastici e continua a studiare.
© Copyright 2024 ExpyDoc