Com st.7 Cortona in rivolta controil PIT Regione Toscana

Anche Cortona in rivolta contro la proposta del nuovo
Piano di Indirizzo Territoriale (PIT)
della Regione Toscana
“Il Piano di Indirizzo Territoriale proposto dalla Regione Toscana è sbagliato e dannoso per chi
da secoli vive su questa terra, la coltiva e l’ha resa un patrimonio di bellezza per l’umanità e una
fonte molto specializzata di prodotti unici e di reddito.”
Non ha mezzi termini e nessuna voglia di mediare Marco Giannoni, presidente del Consorzio Vini
Cortona, che sferra un durissimo attacco al Piano paesaggistico testè approvato dal Consiglio
regionale. Giannoni che rappresenta circa 30 aziende del comparto di Cortona sparse in un’area di
oltre 400 ettari, si fa portavoce di una protesta che ormai dilaga e si consolida fra tutti i Consorzi
Toscani di vini, tra le associazioni di categoria e i lavoratori del comparto agricolo.
”Vogliono deliberatamente far morire la cultura e le colture dei vini eccellenti. Con questo piano,
infatti, centinaia di lavoratori perderanno il lavoro, le aziende più piccole dovranno chiudere.
Stiamo parlando di aziende che producono etichette conosciute in tutto il mondo e che ottengono
premi internazionali, ma che, sulla base delle normative proposte dal PIT , non dovrebbero
neppure esistere.
E’ un piano surreale frutto di menti che certamente dimorano altrove, - continua Giannoni - tremila
pagine di indicazioni dettagliate che vorrebbero controllare i processi di trasformazione delle
colture ed in particolare vietare l’espansione del vigneto specializzato o – si legge fra le varie
indicazioni - addirittura vietare espressamente ulteriori processi di intensificazione delle attività
agricole e la realizzazione di vigneti specializzati …”.
Un documento autolesionista, anacronistico, dal momento che non solo siamo nel 2014, ma anche
che non tiene conto di quanto il paesaggio toscano, conservato, preservato, migliorato e curato
anche con ingenti investimenti, è una prerogativa unica della nostra Regione, conosciuta in tutto il
mondo.
Non solo, ci si dimentica che un quinto dell’intera produzione del vino italiano esportato nel
mondo, pro - viene dalla Toscana. Un dato che svanirebbe, a sfavore della nostra economia se
invece il piano dovesse passare: infatti centinaia di ettari di vigne dovrebbero essere espiantati a
favore di pascoli o di altre culture.
Occorrono almeno vent’anni per ottenere una produzione di vino che si possa definire eccellente,
con investimenti che possono toccare anche i 50 mila euro ad ettaro. Tutto questa eccellenza,
purezza, attenzione per il prodotto, nonché la cura maniacale del territorio non esisteranno più se il
PIT non verrà modificato. Si dovrà dire addio a quel famoso “Tuscan Shire” che tutto il mondo ci
riconosce e ci invidia
Cosa chiediamo? Un radicale e consistente cambiamento del Piano Territoriale, sulla base
della nostra esperienza e dei punti programmatici che abbiamo preparato e presentato in
Consiglio e che tiene conto anche di precisi calcoli economici. Le mediazioni sono finite. “
Il Consorzio Vini Cortona, nato nel 2000, annovera 49 etichette DOC Cortona che producono in media oltre mezzo
milione di bottiglie l’anno. L’80% del prodotto DOC Cortona viene esportato soprattutto in USA, Canada, Nord Europa,
Giappone e Cina. Presidente del Consorzio è Marco Giannoni, a sua volta produttore.
Per informazioni: CONSORZIO VINI CORTONA Consorzio di tutela dei Vini a Denominazione di Origine Controllata Cortona
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