REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. PROPOSTA N. 4712 GIUNTA REGIONALE DEL DEL 21/03/2014 STRUTTURA Direzione Regionale: PROPONENTE AGENZIA REGIONALE DEL TURISMO Area: PROMOZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE Prot. n. ___________________ del ___________________ OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: Approvazione dello schema di Protocollo d'intesa tra la Regione Lazio e la Regione Umbria per l'individuazione e il coordinamento di azioni di promozione turistica integrata. (SIRACUSA SALVATORE) ___________________________ L' ESTENSORE ASSESSORATO (S. SIRACUSA) ___________________________ IL RESP. PROCEDIMENTO (F. SANTARELLI) ___________________________ IL DIRIGENTE RESPONSABILE (G. BASTIANELLI) ___________________________ IL DIRETTORE REGIONALE ___________________________ PRESIDENZA DELLA GIUNTA REGIONALE (Zingaretti Nicola) ___________________________ IL PRESIDENTE PROPONENTE DI CONCERTO ___________________________ IL DIRETTORE ___________________________ L' ASSESSORE ___________________________ IL DIRETTORE ___________________________ L' ASSESSORE ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE COMMISSIONE CONSILIARE: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA: IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO Data dell' esame: con osservazioni senza osservazioni ___________________________ 26/03/2014 - prot. 145 Data di ricezione ______________________ SEGRETERIA DELLA GIUNTA ISTRUTTORIA: Pagina 1 / 8 ____________________________________ IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO ____________________________________ IL DIRIGENTE COMPETENTE ____________________________________ IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA ____________________________________ IL PRESIDENTE Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI Oggetto: Approvazione dello schema di Protocollo d’intesa tra la Regione Lazio e la Regione Umbria per l’individuazione e il coordinamento di azioni di promozione turistica integrata. LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA del Presidente della Regione Lazio; VISTO lo Statuto della Regione Lazio; VISTA la Legge regionale 18 febbraio 2002, n.6 concernente “Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale”, e successive modifiche e integrazioni; VISTO il Regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1 concernente l’organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale, e successive modifiche e integrazioni; VISTA la legge regionale 20 novembre 2001, n.25 recante “Norme in materia di programmazione, bilancio e contabilità della Regione”; VISTA la legge regionale 30 dicembre 2013, n. 13 concernente: “ Legge di stabilità regionale 2014”; VISTA la legge regionale 30 dicembre 2013, n. 14 concernente: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2014 - 2016”; VISTA la Deliberazione di Giunta regionale n. 169 del 3 luglio 2013 con la quale è stato conferito l’incarico di Direttore dell’Agenzia Regionale del Turismo; VISTO legge 7 agosto 1990, n. 241 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” e successive modificazioni, che all’art. 15 prevede per le Amministrazioni pubbliche la possibilità di concludere fra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune; CONSIDERATO che la Regione Lazio intende individuare una serie di interventi di promozione territoriale a fini turistici, attraverso interventi condivisi con altre realtà territoriali, volti alla valorizzazione dei prodotti turistici territoriali e tematici; CONSIDERATO che il Lazio e l’Umbria si trovano in una posizione privilegiata, in quanto crocevia di importanti percorsi artistici, culturali e religiosi, tra loro connessi, sia sul piano storico, sia su quello geografico e paesaggistico, e che nel tempo, tra le due Regioni sono emersi sempre più stretti legami, dovuti alla contiguità geografica, che hanno determinato numerose forme di collaborazione nel settore turistico, tali da sostenere l’identificazione di comuni ed articolati prodotti turistici territoriali e tematici; RITENUTO OPPORTUNO, di procedere alla messa in campo e al coordinamento di attività volte allo sviluppo delle destinazioni e dei prodotti turistici più competitivi per alcuni mercati esteri strategici, mettendo in campo azioni mirate verso i paesi BRICS, con particolare riferimento a Cina e Russia, e in generale verso i mercati turistici dell’incoming a medio e lungo raggio, in un’ottica di turismo differenziato per i prodotti turistici offerti; Pagina 2 / 8 CONSIDERATO inoltre, che in tale ottica si rende possibile potenziare i flussi turistici con particolare valenza di destagionalizzazione, favorendo target turistici differenziati e prodotti mirati quali: natura e paesaggio, cultura, città, salute e benessere, sport, escursionismo, tempo libero, shopping, wedding, enogastronomia, congressuale (MICE); PRESO ATTO che la partecipazione all’Expo 2015 rappresenta un ulteriore ed importante appuntamento nel quale rafforzare l’immagine e gli elementi di richiamo delle due realtà regionali, mediante iniziative congiunte; TENUTO CONTO pertanto, della valenza strategica rappresentata dalla collaborazione tra la Regione Lazio e la Regione Umbria, quale elemento di forza, da mettere a sistema nell’ambito di un comune percorso di cooperazione; CONSIDERATO che la Regione Lazio con l’art 12 della L.R. n.13/2007, così come modificato dall’art. 1, comma 11 della L.R. n. 3/2010, ha istituito l’Agenzia Regionale del Turismo, preposta allo svolgimento delle attività tecnico-operative di interesse regionale in materia turistica, in particolare, tra l’altro, prevede la promozione dell’offerta turistica in Italia ed all’estero, nonché la realizzazione di campagne promozionali e azioni di comunicazione di interesse regionale; CONSIDERATO altresì, che la Regione Lazio ha adottato il Regolamento regionale 16 giugno 2011, n. 5, successivamente modificato con RR n. 15 9/09/ 2013, concernente “Regolamento di organizzazione dell’Agenzia Regionale del Turismo”; PRESO ATTO che ai sensi dell’art. 14, comma 1, del citato Regolamento regionale n. 5/2011, “l’Agenzia può svolgere attività tecnico-operative attinenti alle materie di propria competenza anche nell'interesse degli enti locali e di altri enti pubblici, previa stipula di apposito protocollo d'intesa fra il Presidente della Regione o l'Assessore competente in materia di turismo suo delegato e i rappresentanti istituzionali degli enti interessati”; RITENUTO, altresì, necessario sottoscrivere un protocollo d’intesa tra la Regione Lazio e la Regione Umbria al fine di individuare una serie di interventi coordinati di promozione turistica, in Italia ed all’estero, finalizzati allo sviluppo dei flussi turistici verso i rispettivi territori; TENUTO CONTO che la sottoscrizione del Protocollo d’intesa non comporta movimentazione di risorse finanziarie tra le Parti e che ciascuna Parte si farà carico dei costi di propria competenza, relativi alla collaborazione prevista, nelle azioni attivate congiuntamente; RITENUTO di approvare lo schema di Protocollo d’Intesa con la Regione Umbria, per l’individuazione coordinata di interventi di promozione turistica dei rispettivi territori regionali, in Italia ed all’estero, finalizzati all’individuazione coordinata di campagne promozionali e di azioni di comunicazione, di cui all’Allegato “A”, parte integrante della presente Deliberazione; ATTESO che i contenuti e gli interventi che derivano dal presente Protocollo d'intesa saranno attuati secondo le modalità e le condizioni definite da un apposito Tavolo tecnico permanente, composto da referenti, designati dai rispettivi Enti, composto per la Regione Lazio, dal Direttore dell’Agenzia Regionale del Turismo o Suo delegato e da due funzionari, in esecuzione del Protocollo medesimo, di cui al predetto allegato “A”; Pagina 3 / 8 DELIBERA per le motivazioni indicate in premessa che si intendono integralmente recepite: di approvare l’Allegato “A” contenente lo schema di Protocollo d’intesa, tra la Regione Lazio e la Regione Umbria, per l’individuazione e il coordinamento di azioni di promozione turistica e integrata. I successivi provvedimenti attuativi saranno assunti dall’Agenzia Regionale del Turismo. La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito regionale www.regione.lazio.it Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di deliberazione che risulta approvato all’unanimità. Pagina 4 / 8 ALLEGATO A) SCHEMA DI PROTOCOLLO D’INTESA tra La Regione Lazio, con sede legale in Roma, Via Cristoforo Colombo, 212 (Codice Fiscale 80143490581), nella persona del Presidente pro-tempore Nicola Zingaretti, domiciliato per la carica presso la suindicata sede; e la Regione Umbria, con sede legale in Perugia, Piazza Italia 1 (Codice Fiscale 80000130544), nella persona della Presidente pro-tempore Catiuscia Marini, domiciliata per la carica presso la suindicata sede; di seguito indicate come “Parti”; Premesso che: l’art. 15 della L. 241/90 e ss.mm.ii. concernente: Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi prevede per le Amministrazioni pubbliche la possibilità di concludere fra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune; - l’art. 112 del DLgs 22 gennaio 2004, n. 42 e ss.mm.ii. riconosce allo Stato, alle Regioni ed agli Enti pubblici territoriali la facoltà di stipulare accordi per definire strategie ed obiettivi comuni di valorizzazione; - Il turismo costituisce uno dei principali assi portanti dell’economia delle rispettive aree di pertinenza e che pertanto occorre sostenerne e svilupparne tutte le potenzialità, anche attraverso coordinate attività volte ad incrementare i flussi in termini di arrivi e presenze, così da determinare occasioni e condizioni per una maggiore crescita e destagionalizzazione dell’incoming; il Lazio e l’Umbria, situati al centro dell’Italia, si trovano in una posizione privilegiata, in quanto crocevia di importanti percorsi artistici, culturali e religiosi, tra loro connessi, sia sul piano storico che su quello geografico e paesaggistico; - nel tempo sono emersi sempre più stretti legami, dovuti alla contiguità geografica, che hanno determinato numerose forme di collaborazione nel settore turistico, tali da sostenere l’identificazione di comuni ed articolati prodotti turistici territoriali e tematici; - a seguito di incontri intervenuti tra le rispettive strutture è emerso il comune intento, di procedere, alla messa in campo e al coordinamento di attività volte, allo sviluppo delle destinazioni e dei prodotti turistici più attraenti e competitivi per alcuni importanti mercati esteri; - le suddette attività comportano la messa in campo di una costante sinergia tra i soggetti istituzionali firmatari ed un coinvolgimento degli stakeholders e degli operatori di volta in volta interessati, a seconda dei diversi prodotti turistici da potenziare e della capacità di rispondere alle esigenze generali della domanda e alle sue diverse segmentazioni; - la città di Roma rappresenta una meta obbligatoria per quanti arrivano nel nostro Paese; in particolare, gli aeroporti di Roma rappresentano il principale scalo aereo per viaggiatori e turisti che arrivano in Italia e si recano in visita alle varie destinazioni turistiche; - per quanto concerne l’Umbria la contiguità con il Lazio e la vicinanza a Roma rappresentano elementi di possibile arricchimento dell’esperienza di viaggio in Italia, soprattutto verso un pubblico che si muove alla ricerca di una dimensione - Pagina 5 / 8 particolarmente legata alla storia, all’arte, alla cultura, alla natura, al paesaggio, al gusto/sapori, alla spiritualità; - risulta di importanza strategica la collaborazione tra Regione Lazio e Regione Umbria, quale elemento di forza da mettere a sistema nell’ambito di un comune percorso di cooperazione; - l’offerta turistica congiunta può trovare preziose sinergie e reciproco arricchimento, soprattutto in una situazione nella quale la permanenza media risulta oggi in decremento e pertanto la proposta di più destinazioni, tra loro vicine e collegate, ma diverse può costituire un elemento di attrazione in termini di arrivi e di prolungamento della permanenza; - tra il Lazio e l’Umbria esistono antichi collegamenti viari come la Via Amerina e la Via Flaminia, nonché il fiume Tevere, con tutto il loro carico di storia e le importanti valenze paesaggistiche, archeologiche, artistico-culturali ed eno-gastronomiche; - va ulteriormente potenziata l’attrattività dell’offerta archeologica, con la promozione congiunta degli itinerari etruschi, già definiti in accordi tra Regioni Lazio, Umbria e Toscana; - il territorio umbro e quello laziale sono attraversati da importanti percorsi religiosi come la Via Benedicti, la Via di Francesco e la Via Lauretana, con notevole proiezione d’interesse su vasti mercati, da quello europeo a quello intercontinentale; - si ritiene possibile incrementare i flussi turistici in termini di incoming, mettendo in campo azioni mirate determinate verso i paesi BRICS, con particolare riferimento a Cina e Russia, e in generale verso i mercati turistici dell’incoming a medio e lungo raggio, in un’ottica di turismo multi-esperienzale e differenziato nei prodotti turistici offerti; - in tale ottica si rende possibile un potenziamento dei flussi con particolare valenza di destagionalizzazione, favorendo i diversi target turistici da quello sociale e per tutti (rivolto alle famiglie, ai giovani, agli anziani) a quello di settore legato agli eventi e manifestazioni, ed ai diversi prodotti turistici: natura e paesaggio, cultura, città, salute e benessere, sport, escursionistico, tempo libero, shopping, wedding, enogastronomico, congressuale (MICE); - la partecipazione all’Expo 2015, il cui tema sarà “Nutrire il pianeta, energia per la vita” ed in cui saranno chiamate in causa, tra l’altro, la cultura e le tradizioni legate al settore dell'alimentazione, del cibo espresse dai territori, potrà rappresentare un ulteriore ed importante appuntamento nel quale rafforzare, mediante iniziative congiunte, l’immagine e gli elementi di richiamo delle due realtà regionali; - la Regione Lazio e la Regione Umbria intendono sostenere questo processo con coordinate azioni promozionali e di comunicazione; Tutto ciò premesso: SI CONVIENE QUANTO SEGUE: Art. 1 Le premesse costituiscono parte integrante del presente Protocollo d’Intesa. Art. 2 Il presente protocollo è finalizzato ad individuare una serie di interventi di promozione turistica, attraverso una progettazione condivisa, finalizzata a sviluppare e coordinare azioni, volte ad incrementare i flussi turistici, in termini di incoming e di destagionalizzazione, nei rispettivi territori. Art. 3 Le Parti con la presente intesa si impegnano in una collaborazione finalizzata a supportare iniziative congiunte che potranno riguardare i seguenti ambiti: costruzione di un’immagine integrata ed attrattiva dei territori connotata da un’ offerta turistica di alta qualità; Pagina 6 / 8 sviluppo di azioni comuni promozionali verso i mercati turistici europei e del Sud America, con particolare attenzione ai percorsi religiosi, coinvolgendo opportunamente tutte le realtà territoriali di riferimento, in particolare l’organizzazione, valorizzazione e promozione di itinerari interregionali di particolare valore storico, artistico, ambientale, spirituale, quali la “Via di Francesco”, la “Via Lauretana” e la Via Benedicti; potenziamento dell’attrattività dell’offerta archeologica, con la promozione degli itinerari etruschi, già definiti in accordi tra la Regione Lazio - Umbria – Toscana; dell’offerta culturale degli itinerari riconosciuti dal Consiglio d’Europa che attraversano i territori dell’Umbria e del Lazio, nonché l’individuazione di ulteriori itinerari nella logica del turismo sostenibile ed esperienziale; attuazione di azioni mirate, verso i paesi a medio e lungo raggio, e verso i paesi BRICS, con particolare riferimento al mercato cinese e russo, per lo sviluppo del turismo multi-esperienzale e differenziato nonché dei prodotti turistici più pertinenti per detti mercati; avvio di iniziative in ordine ai diversi target turistici da quello sociale e per tutti (rivolto alle famiglie, ai giovani, agli anziani) a quello di settore legato agli eventi e manifestazioni, ed ai diversi prodotti turistici: natura e paesaggio, cultura, città, salute e benessere, sport, escursionismo, tempo libero, shopping, wedding, enogastronomia, congressuale (MICE), al fine di arricchirne l’offerta territoriale e di incrementare la destagionalizzazione; organizzazione e partecipazione a fiere, eventi e forum locali nazionali ed internazionali sul turismo, con il coinvolgimento delle istituzioni e degli operatori del settore, nonché delle associazioni dei consumatori collegati al settore turistico; promozione dei territori attraverso azioni di formazione, consulenza, sensibilizzazione, comunicazione in materia di identità/tipicità e dell’accoglienza rivolta alle istituzioni locali, agli operatori turistici ed agli abitanti; promozione di attività, che prevedono il coinvolgimento degli stakeholders, delle agenzie di viaggio e dei tour operator, per la formulazione di proposte di prodotti turistici atte a favorire una ricaduta in termini di incoming nei diversi mercati; sviluppo di azioni coordinate volte ad incrementare i flussi in termini di arrivi e presenze nei rispettivi territori, così da determinare occasioni e condizioni per una maggiore crescita e destagionalizzazione; sviluppo di azioni congiunte relative alla partecipazione all’evento Expo 2015. sostegno a forme di partenariato inerenti la realizzazione di progetti interregionali, d’eccellenza e comunitari; sviluppo dell’offerta turistica nei borghi attraversati dalla Via Amerina e dalla Via Flaminia, nonché il potenziamento dell’attrattività turistica del Fiume Tevere. Art. 4 Le Parti si impegnano ad adottare forme di reciproca consultazione in riferimento alle finalità di cui al presente protocollo, anche in ordine ai rispettivi atti di programmazione e pianificazione delle iniziative. A tale scopo ed in attuazione di quanto stabilito al precedente articolo 3, sarà costituito un Tavolo tecnico permanente, composto da referenti, designati dai rispettivi Enti, così composto: - per la Regione Lazio, dal Direttore dell’Agenzia Regionale del Turismo o suo delegato e due funzionari; - per la Regione Umbria, dal Dirigente del Servizio Turismo e Promozione Integrata o suo delegato e da due funzionari; Al termine di ciascuna annualità le parti di cui sopra si impegnano ad effettuare una valutazione dell’attività svolta e dei risultati conseguiti. Art. 5 Il presente Protocollo d’intesa non comporta movimentazione di risorse finanziarie tra le Parti. Ciascuna Parte sopporta i costi di propria competenza relativi alla collaborazione prevista dal presente atto. Pagina 7 / 8 Art. 6 Il presente protocollo ha una durata triennale a decorrere dalla data di sottoscrizione dello stesso. La durata può essere prorogata per un periodo pari a ulteriori 3 (tre) anni, previo accordo scritto tra le Parti che dovrà intervenire entro 3 (tre) mesi dalla data di scadenza. Il Protocollo d’intesa può essere modificato, integrato o rinnovato, previo accordo scritto tra le Parti. Ciascuna delle Parti può recedere in qualunque momento dal presente Protocollo d’intesa dandone un preavviso scritto di almeno 60 (sessanta) giorni. Art. 7 Le Parti si impegnano reciprocamente a trattare e custodire i dati e/o le informazioni, sia su supporto cartaceo che informatico, relativi all’attività di collaborazione in qualunque modo riconducibili al presente Protocollo d’intesa, in conformità alle misure e agli obblighi imposti dal DLgs. 196/2003. Il presente Protocollo, redatto in due esemplari originali, consta di ___ pagine. Letto, approvato e sottoscritto ___________, ________________ per la Regione Umbria per la Regione Lazio La Presidente Il Presidente Catiuscia Marini Nicola Zingaretti ___________________________ Pagina 8 / 8 ___________________________ REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. PROPOSTA N. 4949 GIUNTA REGIONALE DEL DEL 25/03/2014 STRUTTURA Direzione Regionale: PROPONENTE FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO Area: PROGRAMM. DELL'OFF. D'ISTRUZ. E DIR. STUDIO SCOL. Prot. n. ___________________ del ___________________ OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: Convalida ora per allora delle opzioni degli istituti professionali e tecnici attivate a partire dagli anni scolastici 2012/13 e 2013/14. (CIATTAGLIA CLAUDIA) ___________________________ L' ESTENSORE ASSESSORATO (ANGELA PAOLA RECCHIA) ___________________________ IL RESP. PROCEDIMENTO (A. D'ALESSIO) ___________________________ IL DIRIGENTE RESPONSABILE (P. BOTTARO) ___________________________ IL DIRETTORE REGIONALE ___________________________ FORMAZIONE, RICERCA, SCUOLA, UNIVERSITA (Smeriglio Massimiliano) ___________________________ IL VICE-PRESIDENTE PROPONENTE DI CONCERTO ___________________________ IL DIRETTORE ___________________________ L' ASSESSORE ___________________________ IL DIRETTORE ___________________________ L' ASSESSORE ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE COMMISSIONE CONSILIARE: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA: IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO Data dell' esame: con osservazioni senza osservazioni ___________________________ 31/03/2014 - prot. 150 Data di ricezione ______________________ SEGRETERIA DELLA GIUNTA ISTRUTTORIA: Pagina 1 / 4 ____________________________________ IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO ____________________________________ IL DIRIGENTE COMPETENTE ____________________________________ IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA ____________________________________ IL PRESIDENTE Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI Oggetto: Convalida ora per allora delle opzioni degli istituti professionali e tecnici attivate a partire dagli anni scolastici 2012/13 e 2013/14. LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA dell’Assessore alla Formazione, Ricerca, Scuola, Università; VISTI gli articoli 33, 34, 117 terzo comma e 118 della Costituzione; VISTA la sentenza della Corte Costituzionale n. 147 del 7 giugno 2012; VISTO lo Statuto Regionale e in particolare l’art. 7; VISTA la Legge Regionale 18 febbraio 2002, n. 6 - Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale - e successive modificazioni; VISTA la Legge Regionale 6 agosto 1999, n. 14 - Organizzazione delle funzioni a livello regionale e locale per la realizzazione del decentramento amministrativo - e in particolare gli artt. 152-156; VISTO il D.P.R. 18 giugno 1998, n. 233 - Regolamento recante norme per il dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche e per la determinazione degli organici funzionali dei singoli istituti, a norma dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59; VISTO il D.P.R. 20 marzo 2009, n. 81 - Norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane della scuola, ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133; VISTO il D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87 - Regolamento recante norme per il riordino degli istituti professionali, a norma dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133; VISTO il D.P.R. 15 marzo 2010, n. 88 - Regolamento recante norme per il riordino degli istituti tecnici a norma dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133; VISTA la CIRCOLARE 23 gennaio 2012, n. 14 - con cui il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca – Dipartimento per l’istruzione forniva gli elenchi nazionali delle opzioni relative agli istituti tecnici e professionali; VISTO il Decreto Interministeriale 24 aprile 2012, n. 7428 - Definizione degli ambiti, dei criteri e delle modalità per l'ulteriore articolazione delle aree di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali (di cui agli articoli 3 e 4 del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 87) negli spazi di flessibilità' previsti dall'articolo 5, comma 3, lettera b) del citato decreto presidenziale; VISTO il Decreto Interministeriale 24 aprile 2012, n.7431 - Definizione degli ambiti, dei criteri e delle modalità per l'ulteriore articolazione delle aree di indirizzo dei percorsi degli istituti tecnici (di cui agli articoli 3 e 4 del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 88) negli spazi di flessibilità' previsti dall'articolo 5, comma 3, lettera b) del citato decreto presidenziale; Pagina 2 / 4 VISTO il Regolamento Regionale 6 settembre 2002, n. 1 - Organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale - e successive modificazioni ed integrazioni; VISTO il Regolamento Regionale 26 giugno 2013, n.12- Regolamento dei lavori della Giunta regionale; VISTA la D.G.R. del 3 febbraio 2012, n. 42 e successive modificazioni e integrazioni - Piano regionale di dimensionamento delle istituzioni scolastiche – anno scolastico 2012/13; TENUTO CONTO che il D.P.R. n. 88/2010 all’art. 8, comma 2, lett. d) e il D.P.R. n. 87/2010 all’art. 8, comma 4, lett. c) prevedono l’ulteriore articolazione in opzioni delle aree di indirizzo con utilizzazione, nel secondo biennio e nel quinto anno dei percorsi di studio di istruzione tecnica e professionale, degli spazi di flessibilità previsti; TENUTO CONTO che il D.P.R. n. 88/2010 all’art. 5, comma 3, lett. b) prevede per gli Istituti tecnici l’utilizzo degli spazi di flessibilità entro il 30% nel secondo biennio e il 35% nell’ultimo anno; TENUTO CONTO che il D.P.R. n. 87/2010 all’art. 5, comma 3, lett. b) prevede per gli Istituti professionali l’utilizzo degli spazi di flessibilità entro il 35% nel secondo biennio e il 40% nell’ultimo anno; TENUTO CONTO che con la circolare 23 gennaio 2012, n. 14, il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca – Dipartimento per l’istruzione, a integrazione della precedente circolare sulle iscrizioni (C.M. n. 110/2011), consentiva agli alunni frequentanti il secondo anno del primo biennio di presentare domanda di iscrizione per il percorso di studi relativo alla specifica opzione a partire dall’anno scolastico 2012/13; CONSIDERATO CHE il Piano regionale di dimensionamento delle istituzioni scolastiche – anno scolastico 2012/13 (D.G.R. n. 42/2012) non prevedeva l’attivazione delle nuove opzioni e che esso è stato prorogato anche per l’anno scolastico 2013/14; CONSIDERATO CHE diversi Istituti tecnici e professionali del Lazio hanno utilizzato gli spazi di flessibilità previsti per l’ulteriore articolazione in opzioni delle aree di indirizzo negli anni scolastici 2012/13 e/o 2013/14; PRESO ATTO delle note prot. n. 93547 del 21 novembre 2013, prot. n. 131335 del 22 novembre 2013, prot. n. 80577 del 26 novembre 2013 e prot. n. 155119 del 22 novembre 2013 con cui rispettivamente le Province di Latina, Frosinone, Viterbo e Roma comunicavano le richieste loro pervenute dalle scuole relativamente all’attivazione delle opzioni negli anni scolastici 2012/13 e 2013/14; PRESO ATTO delle richieste provenienti dagli Istituti tecnici e professionali del Lazio; PRESO ATTO della nota dell’Ufficio scolastico regionale per il Lazio prot. n. 5880 del 25 febbraio 2014; RITENUTO, pertanto, di convalidare ora per allora le opzioni degli istituti professionali e tecnici attivate a partire dagli anni scolastici 2012/13 e 2013/14 negli spazi di flessibilità previsti e indicate nell'allegato A che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; Pagina 3 / 4 DELIBERA - di convalidare ora per allora le opzioni degli istituti professionali e tecnici attivate a partire dagli anni scolastici 2012/13 e 2013/14 negli spazi di flessibilità previsti e indicate nell'allegato A che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione. La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e ne sarà data diffusione nel sito regionale www.regione.lazio.it/re_istruzione_giovani. Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al T.A.R Lazio nel termine di giorni sessanta dalla pubblicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di centoventi giorni. Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di deliberazione che risulta approvato all’unanimità. Pagina 4 / 4 ALLEGATO A (il presente allegato si compone di n. 3 pagine) PROVINCIA di FROSINONE Comune Istituzione scolastica Opzione richiesta Anno di attivazione Frosinone IIS Bragaglia - presso IPSIA 1) apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili 2) manutenzione dei mezzi di trasporto 2013/14 Ferentino ITIS Don Morosini costruzioni aeronautiche 2013/14 PROVINCIA di LATINA Comune Istituzione scolastica Opzione richiesta Anno di attivazione Gaeta IIS Caboto - presso ITN 1) conduzione del mezzo navale 2) conduzione di apparati e impianti marittimi 2012/13 Latina IIS Einaudi Mattei - presso IPSIA apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili 2012/13 pag. 1 PROVINCIA di ROMA Comune Istituzione scolastica Opzione richiesta 1) costruzioni navali 2) conduzione del mezzo navale 3) conduzione di apparati e impianti marittimi Anno di attivazione Roma ITN Colonna Palestrina IIS via Pedemontana - presso sede Palestrina 1) produzioni tessili e sartoriali 2) promozione commerciale e pubblicitaria 2012/13 Roma IPSIA Carlo Cattaneo 1) apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili 2) manutenzione dei mezzi di trasporto 2012/13 Roma IIS via de Mattias - presso IPS promozione commerciale e pubblicitaria 2012/13 Roma IIS Rossellini - presso CINE TV 1) produzioni audiovisive 2) produzioni artigianali del territorio 2012/13 Roma IPS Stendhal promozione commerciale e pubblicitaria 2012/13 Tivoli IPIAS Olivieri 1) manutenzione dei mezzi di trasporto 2) apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili 3) produzioni tessili e sartoriali 2012/13 Frascati IPS Maffeo Pantaleoni promozione commerciale e pubblicitaria 2012/13 2012/13 pag. 2 Comune Istituzione scolastica Opzione richiesta Anno di attivazione Velletri IPSSAR Tognazzi prodotti dolciari artigianali e industriali 2013/14 Velletri IIS Cesare Battisti - presso IPS promozione commerciale e pubblicitaria 2013/14 Anzio IPSIA Colonna Gatti produzioni tessili e sartoriali 2012/13 Morlupo IIS Via Campagnanese, 3 - presso IPS promozione commerciale e pubblicitaria 2012/13 Fiumicino IIS Baffi - presso IPS promozione commerciale e pubblicitaria 2012/13 Guidonia Montecelio ITCGT Pisano tecnologie del legno nelle costruzioni 2012/13 Roma IPSSEOA Vespucci prodotti dolciari artigianali e industriali 2012/13 pag.3 REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. PROPOSTA N. 3744 GIUNTA REGIONALE DEL DEL 06/03/2014 STRUTTURA Direzione Regionale: PROPONENTE SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA Area: GIUR. NORM., ISTITUZ. E INTERF. CON AVV. REGIONALE Prot. n. ___________________ del ___________________ OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: Funzioni del Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio in attuazione della L.R. n. 4 del 28/06/2013. (FELICI DANIELA) ___________________________ L' ESTENSORE ASSESSORATO (CRISTINA MATRANGA) ___________________________ IL RESP. PROCEDIMENTO (C.MATRANGA) ___________________________ IL DIRIGENTE RESPONSABILE (F. DEGRASSI) ___________________________ IL DIRETTORE REGIONALE ___________________________ PRESIDENZA DELLA GIUNTA REGIONALE (Zingaretti Nicola) ___________________________ IL PRESIDENTE PROPONENTE DI CONCERTO ___________________________ IL DIRETTORE ___________________________ L' ASSESSORE ___________________________ IL DIRETTORE ___________________________ L' ASSESSORE ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE COMMISSIONE CONSILIARE: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA: IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO Data dell' esame: con osservazioni senza osservazioni ___________________________ 26/03/2014 - prot. 146 Data di ricezione ______________________ SEGRETERIA DELLA GIUNTA ISTRUTTORIA: Pagina 1 / 8 ____________________________________ IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO ____________________________________ IL DIRIGENTE COMPETENTE ____________________________________ IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA ____________________________________ IL PRESIDENTE Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI OGGETTO: Funzioni del Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio in attuazione della L.R. n. 4 del 28/06/2013. LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA del Presidente della Regione Lazio; VISTA la legge costituzionale 18 ottobre 2001 n. 3, concernente “Modifiche al titolo V della seconda parte della Costituzione”; VISTA la legge statutaria 11 novembre 2004, n. 1, che approva lo Statuto della Regione Lazio; VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6, e successive modificazioni recante la “Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale”; VISTO il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1, concernente “Regolamento di organizzazione degli uffici e servizi della Giunta regionale” e successive modifiche ed integrazioni; VISTO il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni ed integrazioni concernente “Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’art. 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421 e successive modificazioni”; VISTA la legge regionale 16 giugno 1994, n. 18, e successive modificazioni recante: “Disposizioni per il riordino del servizio sanitario regionale ai sensi del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni e integrazioni. Istituzione delle aziende unità sanitarie locali”; VISTA la legge regionale 1 settembre 1999 n.16, “Istituzione di Laziosanità - Agenzia di sanità pubblica della Regione Lazio (ASP)”, così come da ultimo modificata dall’articolo 135 della legge regionale 28 aprile 2006, n. 4; VISTA la DGR n. 290 del 16 maggio 2006: “Direttive per lo svolgimento delle attività di epidemiologia del SSR”, che ha riconosciuto il Dipartimento di Epidemiologia dell’ASL RM/E, come la struttura regionale di riferimento per l’epidemiologia, così come definita dall’art. 5 della l.r. 16/99; VISTA la determinazione della Direzione Regionale Tutela della Salute e SSR n. 2783 del 26 settembre 2006, con la quale si prende atto della riorganizzazione del Dipartimento di Epidemiologia dell’ASL RM/E ai sensi della DGR 290/2006, della modifica e integrazione dell’atto Aziendale della ASL RM E e della rideterminazione della pianta organica; VISTA la legge regionale 28 Giugno 2013, n. 4, “Disposizioni urgenti di adeguamento all'articolo 2 del decreto legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213, relativo alla riduzione dei costi della politica, nonché misure in materia di razionalizzazione, controlli e trasparenza dell'organizzazione degli uffici e dei servizi della Regione”; Pagina 2 / 8 VISTO, in particolare, l’art. 35 della su citata L.R. 4/2013 (Razionalizzazione delle funzioni di supporto tecnico ed epidemiologico della programmazione sanitaria e razionalizzazione delle attività dell’Agenzia di sanità pubblica della Regione. Abrogazioni), che, al comma 1, prevede: “Al fine di assicurare il contenimento della spesa e la piena integrazione delle funzioni di supporto tecnico ed epidemiologico, nonché di perseguire obiettivi di efficienza, economicità, trasparenza ed efficacia nell’utilizzazione delle competenze tecnico-scientifiche disponibili da parte della Regione nelle diverse fasi dell’attività propria di programmazione sanitaria e di ottimizzare le risorse, evitando duplicazioni di attività, le competenze istituzionali attribuite a Laziosanità – Agenzia di sanità pubblica della Regione Lazio (ASP), ai sensi della legge regionale 1° settembre 1999, n. 16 (Istituzione di Laziosanità - Agenzia di sanità pubblica della Regione Lazio (ASP)) e successive modifiche, sono trasferite, a partire dal 1° dicembre 2013, alla Giunta regionale ed al Dipartimento di epidemiologia della ASL RM/E.”; VISTO il decreto del Presidente della Regione Lazio n. T00170 del 5 luglio 2013, con il quale si è proceduto alla nomina del dott. Fabrizio Ferri quale commissario liquidatore dell’ASP; VISTO il verbale prot. n. 7198/ASP/OC del 10.07.2013 con il quale ha avuto luogo l’insediamento formale del Commissario Liquidatore, avviando il procedimento di liquidazione dell’Agenzia di sanità pubblica regionale; VISTA la DGR 17 dicembre 2013, n. 458 “Legge regionale 28 giugno 2013, n. 4 - articolo 35, comma 10 - Individuazione delle risorse umane, logistiche, strumentali e finanziarie di Laziosanità - Agenzia di sanità pubblica della Regione Lazio (ASP)” che stabilisce, al punto 1 comma 4, le modalità di passaggio delle risorse logistiche, strumentali e finanziarie dei programmi e dei progetti di ricerca precedentemente affidati a Laziosanità – ASP, come riportati nell’allegato n. 5 “Programmi e progetti di studio e ricerca trasferiti al dipartimento di epidemiologia della asl RM/E”; CONSIDERATO - che l’art. 35, comma 4, della L.R. 4/2013 prevede che al Dipartimento di Epidemiologia della ASL RM/E siano attribuite le funzioni relative a valutazione epidemiologica sullo stato di salute della popolazione, valutazione di esito, prestazione, qualità e rischio clinico, epidemiologia ambientale, occupazionale e sociale e programmi di ricerca del SSR sulle materie di competenza e che il Dipartimento provveda, altresì, con riferimento alla L.R. 6/2012, a coordinare il monitoraggio epidemiologico; - che l’art. 35 della menzionata L.R. 4/2013 prevede che, al fine di assicurare l’accessibilità ai dati dei sistemi informativi sanitari, il Dipartimento di epidemiologia della ASL ROMA E e la Direzione Regionale Salute e Integrazione Socio Sanitaria, sono collegati funzionalmente per la gestione, l’utilizzo e l’integrazione di tali dati. - che al Dipartimento di Epidemiologia dell’ASL RM/E è stata trasferita la gestione tecnico-scientifica, amministrativa e contabile dei progetti e programmi rispetto ai quali non è stato ancora formalizzato un accordo e/o finanziamento tra l’ASP e gli Enti Pubblici o i soggetti privati, prevedendo che sia lo stesso Dipartimento di Epidemiologia dell’ASL RM/E ad assumere la titolarità dei relativi rapporti; - che, a tal fine, è individuato, ai sensi della Delibera del Direttore Generale della ASL RM/E n. 292/2010, nella persona del Direttore del Dipartimento di Epidemiologia dell’ASL RM/E, il responsabile sia della acquisizione di nuovi programmi e progetti di studio e ricerca, sia della gestione amministrativa dei predetti progetti e di quelli già in Pagina 3 / 8 - - corso, da effettuarsi anche mediante l’eventuale subentro nella titolarità dei relativi rapporti giuridici e contrattuali in luogo dell’ASP; che per i programmi e progetti in corso, futuri o ancora in itinere e da formalizzare, i referenti tecnico-scientifici siano di volta in volta individuati dal Direttore del Dipartimento di Epidemiologia dell’ASL RM/E; che il Dipartimento di Epidemiologia dell’ASL RM/E si avvarrà per lo svolgimento delle attività funzionali ai programmi e progetti di cui sopra delle risorse umane, strumentali e finanziarie trasferite da Laziosanità-ASP così come previsto dal comma 10 dell’art. 35 della L.R. 4/2013; che con nota prot. n. 59684/GR11/00 del 31/01/2014, la Direzione Regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria, ha trasferito la gestione funzionale della biblioteca della soppressa ASP “Antonio Filocamo”, presso il Dipartimento di Epidemiologia dell’ASL RM/E, rinominandola, e attribuendole la funzione di “Biblioteca Alessandro Liberati del S.S.R. del Lazio” con l’obiettivo di realizzare una biblioteca medica virtuale di supporto all’attività degli operatori sanitari e di direzione sanitaria e regionale nell’attività assistenziale, nell’educazione continua, nella ricerca e nella programmazione sanitaria. Tale biblioteca dovrà fornire un servizio che preveda lo sviluppo di un portale sulle conoscenze medico-scientifiche prodotte a livello internazionale. PRESO ATTO a. che la DGR n. 290 del 16 maggio 2006: “Direttive per lo svolgimento delle attività di epidemiologia del SSR” attribuiva già al Dipartimento di Epidemiologia dell’ASL RM/E le funzioni di epidemiologia per il SSR del Lazio; b. che la DGR n. 93 del 20 Febbraio 2007 ha approvato il “Programma di epidemiologia ambientale della Regione Lazio” affidato al Dipartimento di Epidemiologia dell’ASL RM/E e che la successiva DGR 929 del 22/12/2008 ha esteso il suddetto programma alla valutazione dello stato di salute della popolazione esposta a processi di raccolta, trasformazione e smaltimento dei rifiuti urbani”; c. che la DGR n. 301 del 24 aprile 2008, ha approvato il Programma regionale di valutazione di esiti degli interventi sanitari (P.Re.Val.E.) il cui svolgimento è affidato al Dipartimento di Epidemiologia dell’ASL RM/E; d. che la DGR n. 177 del 27/02/2009 ha attribuito al Dipartimento di Epidemiologia dell’ASL RM/E le funzioni di Centro Operativo Regionale (C.O.R.) della Regione Lazio previste dal D.lgs. 9 aprile 2008, n.81, art. 244 “Istituzione del Registro Regionale dei casi di neoplasie di sospetta origine professionale e delle relative esposizioni”; e. che la DGR 311 del 08.05.2009 ha approvato il progetto per il monitoraggio ambientale ed epidemiologico delle aree interessate dagli impianti di trattamento rifiuti e dai siti nucleari in fase di dismissione, ai sensi dell’art. 34 della L.R. n. 31/2008; f. che con il Decreto del Commissario ad Acta n. U00234 del 06/06/2013 “Definizione, ai sensi dell’art. 3 bis, comma 5, del d.lgs. 30 novembre 1992, n. 502, dei criteri generali e delle procedure per la valutazione dell’attività dei Direttori Generali delle Aziende del Servizio Sanitario Regionale e assegnazione degli obiettivi” il Dipartimento di Epidemiologia dell’ASL RM/E viene individuato come struttura incaricata di collaborare con la Direzione Regionale Salute ed Integrazione Socio-Sanitaria alla definizione e valutazione degli obiettivi sopracitati; g. che il Decreto del Commissario ad Acta n. 238 del 13/06/2013 “Costituzione della Commissione per elaborazione e aggiornamento del Prontuario Terapeutico Ospedaliero Regionale – P.T.O.R.” al punto D del deliberato stabilisce che la suddetta Commissione Pagina 4 / 8 h. i. j. k. si avvale del Dipartimento di Epidemiologia dell’ASL RM/E per la revisione delle conoscenze scientifiche e per la conduzione di studi epidemiologici; che il decreto del Commissario ad Acta 28 ottobre 2013, n. 437 “Piano regionale per il governo delle liste di attesa 2013-2015” prevede che per la stesura del documento la Regione si avvarrà del supporto metodologico del Dipartimento di Epidemiologia dell’ASL RM/E; che il Protocollo di intesa tra il Ministero della Salute - Dipartimento della Protezione Civile e il Dipartimento di Epidemiologia dell’ASL RM/E ribadisce la volontà del Dipartimento della Protezione Civile, ai sensi del DPCM 27.02.2004, di avvalersi del Dipartimento di Epidemiologia dell’ASL RM/E come Centro di Competenza nazionale per le attività di sorveglianza e prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute; che gli artt. 1 e 3 della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27/02/2004, identificano il Dipartimento di Epidemiologia dell’ASL RM/E, come Centro di Competenza per lo svolgimento di attività di ricerca, elaborazione e contributi tecnicoscientifici nell’ambito della valutazione degli effetti sulla salute della popolazione da eventi climatici e meteorologi, in particolare degli effetti delle ondate di calore, e per lo sviluppo dei sistemi HHWWS; che la deliberazione assunta, su proposta del Ministero della Salute, dalla Conferenza Stato Regioni il 24.1.2013 “Portale per la trasparenza dei servizi sanitari” identifica il Dipartimento di Epidemiologia dell’ASL RM/E quale Centro di Riferimento Operativo per il Programma Nazionale Esiti gestito da AgeNaS; RITENUTO OPPORTUNO che il Dipartimento di Epidemiologia dell’ASL RM/E, in considerazione del fatto che svolge le funzioni di epidemiologia per il Servizio Sanitario Regionale, assuma la denominazione di Dipartimento di Epidemiologia (DEP) del SSR del Lazio; che per il Dipartimento di Epidemiologia dell’ASL RM/E siano identificate le seguenti funzioni e correlate attività di: a. Sviluppo e realizzazione di progetti e programmi di ricerca in ambito epidemiologico b. Realizzazione, sviluppo e gestione di una biblioteca medica virtuale di supporto all’attività degli operatori sanitari e di direzione sanitaria e regionale nell’attività assistenziale, nell’educazione continua, nella ricerca e nella programmazione sanitaria c. Valutazione epidemiologica sullo stato di salute della popolazione d. Valutazione di esito, performance, qualità e rischio clinico e. Epidemiologia ambientale f. Epidemiologia occupazionale g. Epidemiologia sociale h. Epidemiologia delle Tossicodipendenze i. Sviluppo, gestione e analisi dati di registri di patologia e mortalità j. Raccolta e revisione della documentazione scientifica a supporto delle attività di epidemiologia k. Sintesi delle conoscenze per l’Health Technology Assessment e revisioni sistematiche della letteratura scientifica sull’efficacia dei trattamenti sanitari l. Supporto scientifico alle attività della Commissione regionale preposta all’aggiornamento ed elaborazione del Prontuario terapeutico ospedaliero territoriale regionale – P.T.O.T.R e sviluppo di progetti di farmacoepidemiologia Pagina 5 / 8 m. Monitoraggio epidemiologico LR 6/2012 (Piano regionale in favore di soggetti affetti da malattia di Alzheimer-Perusini e altre demenze senili) n. Supporto alla Direzione Salute e Integrazione Sociosanitaria per la definizione e valutazione degli obiettivi assegnati dei direttori generali delle Aziende del SSR del Lazio o. Centro di riferimento operativo del Programma Nazionale Esiti (P.N.E.) gestito da AgeNaS p. Centro di Competenza nazionale della Protezione Civile per le attività di sorveglianza e prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute q. Centro operativo regionale e Registro regionale dei casi di neoplasie di sospetta origine professionale e delle relative esposizioni (art. 244, D.Lgs n.81/2008) r. Formazione in epidemiologia che il Dipartimento di Epidemiologia dell’ASL RM/E, ai sensi di quanto previsto dalla L.R. n. 4/13, art. 35, abbia accesso diretto per lo svolgimento delle proprie funzioni ai dati dei sistemi informativi sanitari, attraverso un collegamento alla struttura regionale competente in materia di sanità; che il Direttore Generale della ASL RM/E, nella redazione del provvedimento relativo alle modifiche ed integrazioni al proprio atto aziendale, tenga conto delle funzioni attribuite dal presente atto, al fine dell’adeguamento dell’organizzazione del Dipartimento di Epidemiologia dell’ASL RM/E per lo svolgimento delle funzioni predette; che il Dipartimento di Epidemiologia dell’ASL RM/E svolga le proprie attività di ricerca epidemiologica anche attraverso contratti, accordi di programma e convenzioni con strutture pubbliche e private di rilievo internazionale e nazionale; che la Regione Lazio, per lo svolgimento delle funzioni attribuite al Dipartimento di Epidemiologia del SSR del Lazio, assicuri annualmente, nell’ambito del provvedimento di ripartizione del Fondo Sanitario Regionale, uno specifico finanziamento alla ASL Roma E finalizzato alla copertura e al sostenimento dei costi di funzionamento del dipartimento stesso; la presente deliberazione non comporta oneri a carico del bilancio della Regione Lazio; che, in considerazione dello specifico finanziamento assegnato, la ASL Roma E, per il Dipartimento di Epidemiologia, a partire dall’esercizio 2014, assicuri la tenuta di una contabilità separata mediante la contabilità analitica per centri di costo, la cui rendicontazione dovrà essere allegata al bilancio di esercizio ed illustrata in dettaglio nella nota integrativa di corredo; DELIBERA per le motivazioni espresse in premessa: 1) che il Dipartimento di Epidemiologia della ASL Roma E, svolgendo le funzioni di epidemiologia per il Servizio Sanitario Regionale, assuma la denominazione di Dipartimento di Epidemiologia (DEP) del SSR del Lazio; 2) che per il Dipartimento di Epidemiologia (DEP) del SSR del Lazio siano identificate le seguenti funzioni e correlate attività: Pagina 6 / 8 3) 4) 5) 6) 7) Pagina 7 / 8 a. Sviluppo e realizzazione di progetti e programmi di ricerca in ambito epidemiologico; b. Realizzazione, sviluppo e gestione di una biblioteca medica virtuale di supporto all’attività degli operatori sanitari e di direzione sanitaria e regionale nell’attività assistenziale, nell’educazione continua, nella ricerca e nella programmazione sanitaria.; c. Valutazione epidemiologica sullo stato di salute della popolazione; d. Valutazione di esito, performance, qualità e rischio clinico; e. Epidemiologia ambientale; f. Epidemiologia occupazionale; g. Epidemiologia sociale; h. Epidemiologia delle Tossicodipendenze; i. Sviluppo, gestione e analisi dati di registri di patologia e mortalità; j. Raccolta e revisione della documentazione scientifica a supporto delle attività di epidemiologia; k. Sintesi delle conoscenze per l’Health Technology Assessment e revisioni sistematiche della letteratura scientifica sull’efficacia dei trattamenti sanitari; l. Supporto scientifico alle attività della Commissione regionale preposta all’aggiornamento ed elaborazione del Prontuario terapeutico ospedaliero territoriale regionale – P.T.O.T.R e sviluppo di progetti di farmacoepidemiologia; m. Monitoraggio epidemiologico LR 6/2012 (Piano regionale in favore di soggetti affetti da malattia di Alzheimer-Perusini e altre demenze senili); n. Supporto alla Direzione Salute e Integrazione Sociosanitaria per la definizione e valutazione degli obiettivi assegnati dei direttori generali delle Aziende del SSR del Lazio; o. Centro di riferimento operativo del Programma Nazionale Esiti (P.N.E.) gestito da AgeNaS; p. Centro di Competenza nazionale della Protezione Civile per le attività di sorveglianza e prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute; q. Centro operativo regionale e Registro regionale dei casi di neoplasie di sospetta origine professionale e delle relative esposizioni (art. 244, D.Lgs n.81/2008); r. Formazione in epidemiologia. che il Dipartimento di Epidemiologia (DEP) del SSR del Lazio, per lo svolgimento delle suddette funzioni, abbia accesso diretto ai dati dei sistemi informativi sanitari, attraverso un collegamento alla struttura regionale competente in materia di sanità. che al Dipartimento di Epidemiologia (DEP) del SSR del Lazio si applicano i diritti di trattamento dei dati sensibili e i doveri di protezione della privacy e della sicurezza secondo la normativa vigente; che il Direttore Generale della ASL RM/E, nella redazione del provvedimento relativo alle modifiche ed integrazioni al proprio atto aziendale, tenga conto delle funzioni attribuite dal presente atto, al fine dell’adeguamento dell’organizzazione del Dipartimento di Epidemiologia (DEP) del SSR del Lazio per lo svolgimento delle funzioni predette; che il Dipartimento di Epidemiologia (DEP) del SSR del Lazio svolga le proprie attività di ricerca epidemiologica anche attraverso contratti, accordi di programma e convenzioni con strutture pubbliche e private di rilievo internazionale e nazionale; che la Regione Lazio, per lo svolgimento delle funzioni attribuite al Dipartimento di Epidemiologia del SSR del Lazio, assicuri annualmente, nell’ambito del provvedimento di ripartizione del Fondo Sanitario Regionale, uno specifico finanziamento alla ASL Roma E finalizzato alla copertura e al sostenimento dei costi di funzionamento del dipartimento stesso; la presente deliberazione non comporta oneri a carico del bilancio della Regione Lazio; 8) che, in considerazione dello specifico finanziamento assegnato, la ASL Roma E, per il Dipartimento di Epidemiologia, a partire dall’esercizio 2014, assicuri la tenuta di una contabilità separata mediante la contabilità analitica per centri di costo, la cui rendicontazione dovrà essere allegata al bilancio di esercizio ed illustrata in dettaglio nella nota integrativa di corredo. Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il su esteso schema di deliberazione che risulta approvato all’unanimità. Pagina 8 / 8
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