24 Provincia LIBERTÀ Domenica 23 febbraio 2014 CASTELSANGIOVANNI - Convegni,spettacoli,attività per le scuole ma anche un libro e una mostra CALENDASCO - I ricordi diventano un video Da 50 anni col“fazzoletto”al collo Gruppo scout, fitto calendario di celebrazioni da marzo a luglio CASTELSANGIOVANNI - Il gruppo scout di Castelsangiovanni festeggia il suo primo mezzo secolo. Era l’anno 1964 quando la formazione venne ricostituita grazie all’impulso dato dall’indimenticato don Aldo Concari, curato della parrocchia castellana, che si fece promotore di un gruppo dell’Asci (Associazione scouts cattolici italiani) che prese il nome di “Castelsangiovanni 1°”. Se quella è la data di partenza di un’avventura che prosegue ancora oggi, va ricordato che in realtà lo scoutismo a Castello affonda le radici in un passato più lontano. Quasi un secolo fa, negli anni Venti, un gruppo di pionieri gettò infatti le basi di un gruppo sotto l’impulso di monsignor Aristide Conti e di monsignor Giacomo Ferrari. Questa aggregazione fu però soppressa dopo pochi anni per disposizione del regime fascista e poté riprendere vigore solo nel dopoguerra, fino ad arrivare alla costituzione in via definitiva che si ebbe proprio nel 1964. La storia di questa importante realtà locale a cui oggi fanno riferimento oltre un centinaio di giovani provenienti da tutta la vallata, verrà ripercorsa in un volume CASTELLO - Don Aldo Concari a cui si deve la ricostituzione del gruppo castellano nel 1964 e a sinistra alcuni scout nel ‘66 vicino alla chiesa dei Sacchi che sarà presentato nei prossimi mesi, forse all’inizio di giugno. Nel frattempo il gruppo scout, attraverso un comitato sorto per l’occasione, ha messo a punto un lungo calendario di festeggiamenti che si aprirà sabato 15 marzo con un convegno che nell’oratorio parrocchiale con inizio alle 21. Tra gli ospiti ci sarà Maria Teresa Spagnoletti, ex capo guida scout e giudice del Tribunale dei minori di Roma. Il tema della tavola rotonda sarà: “Si impara da piccoli a diventare grandi”. Per venerdì 30 maggio è fissato invece un convegno nella sala d’onore di villa Braghieri (alle 21) con protagonista Eugenio Garavini, ex capo scout, che si soffermerà sul tema: “Essere scout dopo la partenza”. Nella serata di domenica 1° giugno la compagnia teatrale del gruppo scout “Carpi 2” di Modena metterà in scena il musical dal titolo La bussola Perduta. Appuntamento alle 21 in piazza cardi- nale Casaroli (o, in caso di maltempo, al cinema teatro Moderno). Martedì 3 giugno alle 21 nella chiesa di San Rocco sarà celebrata una messa in ricordo degli scout defunti, mentre mercoledì 4 e giovedì 5 giugno si terranno le giornate clou dei festeggiamenti. Per l’occasione la sede scout, che si trova all’uscita della città lungo la strada per Parpanese, aprirà le porte ai visitatori con due mattinate interamente dedicate ad attività scout con i ragazzi delle scuole elementari e di prima media. Durante la serata saranno allestiti un fuoco di bivacco, assaggi gastronomici, la proiezione di diapositive e di alcuni filmati e una mostra fotografica. Seguiranno altri appuntamenti: sabato 7 giugno serata musicale nel parco di villa Braghieri; domenica 8 giugno alle 18 messa in Collegiata per la chiusura dei festeggiamenti; sabato 12 luglio cena aperta a tutti nella sede di via Parpanese. Durante i festeggiamenti verrà anche allestita una mostra fotografica itinerante che racconterà per immagini i cinquant’anni del gruppo. Mariangela Milani CASTELSANGIOVANNI - I consigli del maggiore Mancini ai ragazzi «Web,attenti alle insidie» CASTELSANGIOVANNI - La rete e i social network? Insidiosi per gli adulti e pericolosi per i minorenni. Meglio pubblicare il minor numero possibile di informazioni personali. E possibilmente niente foto, soprattutto nel caso dei ragazzi che hanno meno di 18 anni. E’ questo uno dei consigli che i carabinieri hanno dato ieri ai giovanissimi e ai loro genitori durante una conferenza promossa dal gruppo scout di Castelsangiovanni nella biblioteca comunale di villa Braghieri. Il maggiore Michele Mancini, comandante dei carabinieri della Compagnia di Piacenza impegnati in una campagna di sensibilizzazione nelle scuole, ha cercato di fornire qualche “dritta” relativamente al corretto utilizzo dei moderni mezzi di comunicazione, Facebook in testa ma non solo, tanto facili da utilizzare quanto pieni di rischi nascosti. Durante l’incontro non poteva non farsi sentire l’eco dei recenti fatti di cronaca che hanno avuto come protagonisti alcuni ragazzini spinti al suicidio dopo essere stati ripetutamente presi di mira sui social network. In sala c’erano genitori preoccupati. «Come facciamo – si è chiesta una mamma – a controllare i nostri figli, che spesso e volentieri sanno cose sull’utilizzo del computer e dei social network che noi, di un’altra generazione, ignoriamo? ». Il maggiore ha consigliato di limitare al massimo la quantità di informazioni che vengono riversate in rete. «Facebook, ma non solo – ha detto il comandante della Compagnia di Piacenza – è una grande piazza. Spesso nei profili c’è tutta la storia delle persone. Attenzione a riversarci tutto e a inserire troppe fotografie: è come gettare un vostro documento aperto in mezzo a una strada». Uno dei pericoli sempre in ag- CASTELLO L’incontro che si è tenuto ieri a villa Braghieri (foto Bersani) guato è quello di vedersi rubare l’identità. Ma l’attenzione deve essere massima nei confronti degli “adescatori”. «Spesso – ha detto il maggiore Mancini, che era accompagnato dal comandante della stazione di Castelsangiovanni, maresciallo Domenico Colantoni – ai ragazzi vengono inoltrate richieste di amicizia da parte di persone che si presentano con foto di modelli o modelle bellissime. Non cascateci, si tratta per lo più di tentativi di adescamento». Tra i pericoli maggiori che la rete cela ci sono infatti reati odiosi come la pedopornografia minorile e l’adescamento di minori, che insieme all’istigazione al suicidio sono purtroppo oggi sempre più tristemente ricorrenti. «Il mondo di internet si evolve velocemente – ha sottolineato il comandante Mancini ospite ieri a Castello – ma non altrettanto il quadro legislativo, che purtroppo arriva sempre in ritardo, con il rischio che per diverso tempo tanti reati restino impuniti. E’ fondamentale conservare la cronologia dei messaggi, che possono servire come prova. Si deve evitare che i reati restino impuniti magari perché nel frattempo caduti in prescrizione». mar. mil. CALENDASCO - Fagioli con i ragazzi e il manifesto della fiera (foto Bersani) Fagioli racconta ai ragazzi i 50 anni della Fiera del Po CALENDASCO - «Inizialmente non catalizzare l’attenzione degli alsi era considerata l’ipotesi di lievi della professoressa Lella promuovere una fiera, l’impe- Lezzi, insegnante che ha aderigno era piuttosto rivolto alla co- to al progetto con la sua classe. stituzione di una Pro loco. Poi è «Eravamo in dubbio sulla dearrivato a Calendasco il segre- nominazione dell’evento - ha tario comunale Alberto Curto- affermato Adriano -. Le alternani che, nell’estate del tive erano “Fiera del Po” ’64, ha lanciato l’idea di o “Fiera di Primavera”, dar vita ad una kermespoi si è scelta la prima se sul modello di Boranche in consideraziogonovo, paese da cui lui ne del particolare legaproveniva: a noi non me tra Calendasco e il sembrava vero, volevaGrande fiume». Un rapmo far conoscere il noporto stretto, al punto stro territorio e quella che il pesce fritto nel era un’opportunità per Adriano Fagioli corso della festa era forriuscirci». Così Adriano di Calendasco nito direttamente dai Fagioli, tra i primi orgapescatori del posto. Si nizzatori della Fiera del trattava dei famosi e Po, ha raccontato ieri le origini gustosissimi stricci, cucinati per della manifestazione che spe- l’occasione da tutte le osterie gnerà tra un mese le 50 cande- della borgata. line. Altro elemento distintivo delAd ascoltarlo, gli alunni della le prime fiere, l’impronta mar2° B delle scuole medie. Il tutto catamente agricola. «Sebbene nell’ambito di un laboratorio non mancassero alcune bancapromosso dall’Aministrazione relle, a partecipare alla rassegna municipale con l’intento di ren- erano per lo più produttori di dere gli studenti veri protagoni- mezzi per l’agricoltura - ha agsti della kermesse in calendario giunto -. I primi espositori arriper il 29 e 30 marzo. Con l’utiliz- vavano già venerdì o sabato: per zo di tablet e cellulari, realizze- questo prevedevamo turni di viranno le riprese di un filmato gilanza notturna con volontari che resterà a testimonianza del- che potevano sempre contare la futura edizione dell’iniziati- sul pulmino di Duilio Livelli per va. A guidarli nello svolgimento trovare un riparo dal freddo deldel lavoro, il giovane regista pia- la notte». Di ricordo in ricordo, centino Francesco Barbieri, con anni di Fiera del Po sono stati la collaborazione di Francesco presentati agli studenti insieme Dotti, studente appassionato di alle iniziative collaterali: la fotografia e video. gimkana motoclistica, le rassePer introdurre le attività, si è gne estemporanee di pittura, le tenuto un approfondimento esposizioni dei lavori degli alliesulla storia della manifestazio- vi delle scuole. Quindi la done affidato appunto alla memo- manda spontanea di un alunno ria di ferro di Fagioli. Ricordi, i a Fagioli. «Ma tu organizzi ansuoi, che si sono intrecciati con cora la fiera? ». «No, ormai non le carte dell’archivio comunale ho più l’età», è stata la risposta. e le cronache pubblicate nei de- «Ma porterò sempre nel cuore cenni dalle colonne di Libertà. quegli anni spesi impegnandoUn mix di elementi capaci di mi per il mio paese». Le ricerche di Personale di le puoi trovare anche su internet Consulta il sito @ Interessato? 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