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CORSO DI FORMAZIONE
1
- Il PIANO GENERALE della MOBILITA’ comunale - PGM
Dai “PUT” ai “PUM”, un manuale tecnico con la proposta metodologica, analitica, progettuale e l’iter di
approvazione del “PIANO GENERALE della MOBILITÀ comunale - PGM” di breve-medio-lungo periodo
nostra informazione
Auto per 1.000 abitanti
800
635
596
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Cesena
Italia
Europa
MORTI sul territorio
76%
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Area URBANA Area EXTRA
URBANA
La nuova rete viaria
MORTI sul territorio
I nuovi flussi di traffico
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3,5%
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3,5%
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AUTO
MOTO
BICI
PEDONI
BUS
Allegati:
1 - Il progetto di un “PGM” in un Comune di 100.000 abitanti
2 - Le direttive e circolari della comunità internazionale sullo sviluppo e la mobilità
sostenibile
1) OBIETTIVI del corso.
-
Il “Piano generale della mobilità comunale” (indicato come “Piani dei Trasporti” nelle direttive ministeriali sui
“PUT” del 1995, e “Piani Urbani della Mobilità-PUM” nell’art. 22 della legge 24/11/2000 n. 340), è lo strumento per
pianificare la mobilità, ma anche l’urbanizzazione e le valutazioni ambientali, economiche e sociali della
trasformazione del territorio. Al tempo stesso, è lo strumento più incerto, labile, di fatto non obbligatorio e meno
studiato ed approvato dai Comuni.
- Il corso mira a formare i tecnici comunali fornendo il metodo e le informazioni per predisporre il “piano generale
della mobilità’ comunale” che pianifica, struttura e controlla tutte le strutture, forme e sviluppo della mobilità, per
tutti gli utenti della strada: dal pedone all’automobilista, dalla strada alla pista ciclabile, dall’autostrada alle corsie
del trasporto pubblico, dalla circolazione alla sosta, dalla sicurezza alla migliore accessibilità, ecc..
- Il corso illustra l’“architettura tecnica” del “Piano” e gli strumenti per pianificare e relazionare tutte le tipologie della
mobilità (esempio: 1) Infrastrutture, circolazione privata e sicurezza; 2) Sosta e riqualificazione urbana; 3)
Trasporto pubblico; 4) Mobilità sostenibile e tutela dell’ambiente).
- Il corso illustra il metodo per analizzare, progettare, condividere ed approvare il “Piano” con le seguenti fasi: A)
CONSAPEVOLEZZA dello stato della mobilità, della rete viaria e del tessuto urbano comunale; B)
RESPONSABILITA’ nella riqualificazione della mobilità, della sicurezza e dell’ambiente; C) RACCOLTA dei DATI
ANALITICI; D) PROPOSTA PROGETTUALE; E) CONSULTAZIONE, osservazioni e controdeduzioni; F)
APPROVAZIONE del piano.
- Il corso verifica il rapporto formale e sostanziale tra il “Piano generale della mobilità comunale” ed il PRG nonché
con i piani dei trasporti provinciali e regionali;
- Il corso indica i riferimenti e gli obblighi normativi generali e settoriali che interessano le tematiche della
pianificazione e della progettazione della mobilità.
In sintesi il corso mira a dare conoscenze oggettive, responsabilità’ consapevoli, certezze professionali e
normative ai tecnici che pianificano la mobilità e progettano gli interventi nei singoli piani di settori.
2) TARGET DI PARTECIPANTI
-
I principali referenti del corso sono i tecnici dei Comuni.
3) ARGOMENTI trattati
-
consapevolezza sui “punti deboli” della mobilità comunale e del territorio;
responsabilità per raggiungere le qualità della rete viaria, del sistema della mobilità relazionata all’urbanizzazione
del territorio comunale;
rapporto tra PRG e Piano della Mobilità comunale;
relazioni con i “Piani provinciali” ed “Piani regionali” della mobilità;
individuazioni de settori ed utenti - dal pedone all’autostrada, dall’auto al trasporto pubblico, dalla circolazione alla
sosta, dalla sicurezza stradale alla accessibilità - che compongono il “Piano generale della mobilità”;
classificazione e gerarchia funzionale delle strade: dalla rete viaria principale a quella locale;
“banche dati” per conoscere lo stato delle strade, della mobilità e della sicurezza: flussi e tipologia del traffico,
velocità veicolare, incidenti stradali, uso funzionale della città, sviluppo del territorio;
progettazione complessiva della nuova struttura della rete viaria principale esterna ai centri abitati: il
declassamento delle strade esistenti e l’esigenza motivata di nuove infrastrutture stradali;
riorganizzazione del traffico di attraversamento e verifiche di compatibilità con studi di simulazione;
“sistema della mobilità dei veicoli pesanti”: l’accesso alle zone produttive e alla grande viabilità regionale e
nazionale;
“sistema della rete del trasporto pubblico”: sviluppo delle corsie bus e impatto sulla mobilità privata;
rete della mobilità ciclabile;
organizzazione del “sistema della sosta” e lo studio motivato del rapporto tra domanda ed offerta di parcheggi per
la “sosta lunga” e la sosta breve”;
priorità della sicurezza stradale e la messa a norma della rete stradale;
mobilità pedonale e la sicurezza degli utenti deboli;
atti formali (Giunta e Consiglio Comunale) per approvare ed attuare il Piano Generale della Mobilità.
RISPOSTE AI QUESITI DEI PARTECIPANTI.
4) GESTIONE e MATERIALE del corso.
-
Durante il corso saranno descritti tutti i passaggi della “costruzione” del “Piano generale della mobilità”: ricerca e
costruzione delle banche dati; progettazione e consultazione; adozione ed approvazione. Saranno indicate anche
le successivi fasi di attuazione con i piani di settore e particolareggiati.
Tutte le fasi del Piano saranno illustrate con specifici esempi, dati, tavole ed elaborati grafici redatti per la
pianificazione della mobilità di un Comune tipo.
Ai partecipanti sarà consegnato il seguente materiale:
 MANUALE TECNICO (115 pagine) sul metodo di analisi e progettazione del “Piano della mobilità comunale”,
 RACCOLTA di tutte le DIRETTIVE INTERNAZIONALI sullo sviluppo e mobilità sostenibile;
 il “PIANO della MOBILITA’ comunale” di un Comune di 100.000 abitanti (115 pagine e 43 tavole).
INDICE
Piano generale della mobilità comunale – PGM
- Premessa
- Introduzione al corso
- Metodo di lavoro
pag. 1
pag. 3
pag. 11
Capitolo 1 - RIFERIMENTI NOMATIVI & DINTORNI
- Art. 22, Legge 24/11/2000, n. 340: “Piani Urbani della Mobilità-PUM”
- Una curiosità: la suddivisione anagrafica dei Comuni italiani
- L’art. 36 del Codice della Strada: “Piani Urbani del Traffico – PUT”
- Le direttive ministeriali per la redazione e approvazione dei PUT
- Altre norme, direttive e circolari sulla mobilità & dintorni
- Norme e nuova cultura della mobilità
- Il Codice della Strada
- Le direttive ministeriali per la redazione e approvazione dei PUT
- Le “direttive” europee ed internazionali
pag. 21
pag. 24
pag. 25
pag. 27
pag. 31
pag. 35
pag. 36
pag. 37
pag. 39
Capitolo 2 – GRUPPO di LAVORO ed altre risorse
- Gruppo di lavoro ed altre risorse
pag. 46
Capitolo 3 – INFORMAZIONE & FORMAZIONE
degli INTERLOCUTORI
- Informazione e formazione degli interlocutori
- L’ascolto delle storie, percezione e sensibilità sulla mobilità
- La consapevolezza sui problemi della mobilità
- La responsabilità sui problemi della mobilità
pag. 48
pag. 49
pag. 50
pag. 51
Capitolo 4 – CONOSCENA, RICERCA & DATI
- Senza tradizione di ricerca e dati
- Le ricerche & dati da rilevare e catalogare
- Suggerimenti per le ricerche & dati da rilevare e catalogare
pag. 54
pag. 56
pag. 58
Capitolo 5 – Il PROGETTO:
PIANIFICAZIONE, INDIRIZZI & PROGETTI
- Il progetto: pianificazione, indirizzi & progetti
- La struttura della pianificazione, progettazione e gestione della
mobilità comunale
- Il progetto: le tematiche principali
- A – Area pianificazione, infrastrutture e sicurezza
- Le nuove infrastrutture
- La circolazione e distribuzione delle merci
- Gli scenari viari ed ambientali futuri
- La sicurezza stradale nei quartieri – zona 30
- Il sistema delle rotatorie
- Il sistema della segnaletica stradale
- B – Area sosta e qualità urbana
- NO al “toto parcheggi”
- Il “giusto” rapporto tra domanda e offerta della sosta per auto
- Gli utenti della sosta nel centro cittadino
pag. 70
pag. 72
pag. 73
pag. 75
pag. 77
pag. 78
pag. 79
pag. 80
pag. 81
pag. 82
pag. 83
pag. 83
pag. 84
pag. 85
- Il “rebus” del rapporto tra sosta a pagamento e gratuita
- Le tariffe della sosta a pagamento
- “Mito” e funzionalità dei parcheggi di scambio
- L’altra sosta: le moto
- L’altra sosta: le biciclette
- La sosta è un prodotto da vendere
- Sosta e qualità urbana
- C – Area trasporto pubblico & riqualificazione urbana
- Difficoltà e potenzialità del trasporto pubblico
- D – Area mobilità sostenibile & ambiente
- Mobilità e sviluppo sostenibile:
forza e abuso di una “parola-concetto”
- Cosa significa mobilità sostenibile
- Perché occorre favorire e sviluppare la mobilità sostenibile
- Il futuro della bicicletta
- Area & rumore
pag. 86
pag. 87
pag. 88
pag. 89
pag. 90
pag. 91
pag. 92
pag. 94
pag. 94
pag. 96
pag. 96
pag. 97
pag. 99
pag. 100
pag. 102
Capitolo 6 – APPROVAZIONE del PIANO
- Le fasi di consultazione, adozione ed approvazione del Piano
pag. 104
Capitolo 7 – ATTUAZIONE del PIANO
- Attuazione del “Piano della sicurezza stradale nei quartieri”
pag. 106
Capitolo 8 - CONTROLLO delle FORZE dell’ORDINE
- Controllo delle Forze dell’Ordine
pag. 108
Capitolo 9 – MONITORAGGIO del PIANO
- Monitoraggio del “Piano della sicurezza stradale nei quartieri”
pag. 110
Capitolo 10 – AGGIORNAMENTO del PIANO
- Aggiornamento del “Piano della sicurezza stradale nei quartieri”
pag. 112
- Conclusione
pag. 114
ALLEGATI:
Allegato 1 -
Il “Piano Generale della Mobilità” in un Comune di 100.000 abitanti
Allegato 2 -
Le direttive e circolari della comunità internazionale sullo sviluppo e la mobilità sostenibile