DGR 733 del 17 aprile 2014 (allegato delibera)

ALLEGATO ALLA DELIBERA N. 733 DEL 17 APRILE 2014
Allegato A
PIANO DI VALORIZZAZIONE TERRITORIALE
PARTE PRIMA
RICOGNIZIONE DELLE FORME ASSOCIATIVE TRA COMUNI
1. Premessa
A) Il territorio e la popolazione nella Regione Friuli Venezia Giulia
B) Lo sviluppo delle forme associative dal 1998 al 2005 e la disciplina prevista dalla legge
regionale 1/2006
C) La ricognizione nei primi otto Piani di valorizzazione territoriale (2006-2013)
2. Gli esiti della ricognizione dell’anno 2014
3. Tabelle e mappe relative alla ricognizione per l’anno 2014 delle Associazioni intercomunali, Unioni di comuni e
fusioni di comuni presenti nel territorio del Friuli Venezia Giulia, come previsto dall’articolo 26, comma 1, lettera
a), della legge regionale 1/2006
PARTE SECONDA
CRITERI E MODALITÀ PER LA CONCESSIONE DI INCENTIVI (ANNUALI E STRAORDINARI)
A SOSTEGNO DELLE FORME ASSOCIATIVE (ASSOCIAZIONI INTERCOMUNALI, UNIONI
DI COMUNI E FUSIONI)
1- Termine generale per la comunicazione delle forme associative finalizzata alla ricognizione e oggetto della
comunicazione
2- Destinatari degli incentivi
3- Tipologia degli incentivi
4- Incentivo straordinario iniziale
5- Incentivo ordinario annuale
6- Funzioni e servizi gestiti in forma associata
7- Grado di integrazione nell’esercizio delle funzioni e servizi
8- Requisito della prevalenza della forma associativa
9- Tipologia della forma associativa
10- Numerosità della forma associativa
11- Territorio della forma associativa
12- Popolazione della forma associativa
1
13- Modalità di erogazione degli incentivi e applicazione delle decurtazioni
14- Durata degli incentivi
15- Incentivi spettanti per le fusioni
16- Utilizzo dell’incentivo straordinario e dell’incentivo ordinario
17- Controlli sull’attività svolta in forma associata
18- Incentivazione straordinaria della gestione associata Sportello unico attività produttive
MODELLI
2
PARTE PRIMA
RICOGNIZIONE DELLE FORME ASSOCIATIVE TRA COMUNI
1. Premessa
A) Il territorio e la popolazione nella Regione Friuli Venezia Giulia
B) Lo sviluppo delle forme associative dal 1998 al 2005 e la disciplina prevista dalla legge
regionale 1/2006
C) La ricognizione nei primi otto Piani di valorizzazione territoriale (2006-2013)
2. Gli esiti della ricognizione dell’anno 2014
3. Tabelle e mappe relative alla ricognizione per l’anno 2014 delle Associazioni intercomunali, Unioni di comuni e
fusioni di comuni presenti nel territorio del Friuli Venezia Giulia, come previsto dall’articolo 26, comma 1, lettera
a) della legge regionale 1/2006
3
RICOGNIZIONE DELLE FORME ASSOCIATIVE TRA COMUNI
1. PREMESSA
A) Il territorio e la popolazione nella Regione Friuli Venezia Giulia
La realtà comunale nel Friuli Venezia Giulia si presenta estremamente frammentata, con una popolazione
residente complessiva di 1.221.860 abitanti1, distribuita in 217 comuni2 raggruppati in quattro province, e un
territorio di 7.858,39 kmq, in parte montuoso, in parte collinare e in parte di pianura.
La struttura territoriale dei comuni è la seguente:
− 91 sono totalmente montani;
− 16 sono parzialmente montani;
−
110 non montani,
come meglio evidenziato nei grafici seguenti:
I duecentodiciassette comuni risultano suddivisi all’interno delle classi demografiche in base alle tabelle e ai
grafici di seguito riportati:
Montani
0-500
501-1.000
1.001-3.000
3.001-5.000
5.001-15.000
15.001-30.000
Capoluoghi
19
25
38
3
6
0
0
1
Secondo i dati rilevati dalle anagrafi comunali al 31 dicembre 2012
La legge regionale 8/2008 ha istituito dall’1 gennaio 2009, il Comune di Campolongo Tapogliano, mediante fusione dei preesistenti
Comuni di Campolongo al Torre e di Tapogliano. Per effetto di questa modifica i 219 comuni del 2008 passano, dal 2009, a 218.
La legge regionale 1/2013 ha istituito dall’1 gennaio 2014 il Comune di Rivignano Teor mediante fusione dei preesistenti Comuni di
Rivignano e di Teor. Per effetto di questa modifica i 218 comuni del 2013 passano, dal 2014,, a 217.
2
4
Parzialmente montani
Non montani
0-500
501-1.000
1.001-3.000
3.001-5.000
5.001-15.000
15.001-30.000
Capoluoghi
0
0
4
1
8
1
2
0-500
501-1.000
1.001-3.000
3.001-5.000
5.001-15.000
15.001-30.000
Capoluoghi
0
4
43
16
39
6
2
5
Nel territorio montano la densità di popolazione risulta estremamente bassa, quindi anche la distribuzione della
popolazione sull’intero territorio regionale non risulta omogenea.
B) Lo sviluppo delle forme associative dal 1998 al 2005 e la disciplina prevista dalla legge regionale
1/2006
In una realtà come quella descritta al precedente paragrafo, la ricerca e la sperimentazione delle possibili
sinergie tra i comuni, in particolare di quelli di minore dimensione demografica, sono diventate (anche alla luce
della riforma del Titolo V della Costituzione) un percorso necessario per porre tali enti nelle condizioni di
disporre di un'organizzazione idonea a consentire un migliore governo del territorio e consentire l'uniformità
nell'erogazione dei servizi alle comunità rappresentate, pur nella salvaguardia delle identità locali.
La scelta del legislatore regionale, dal 1998 al 2005, in considerazione della spiccata tradizione autonomista
delle amministrazioni comunali presenti sul territorio, è stata di sostenere gli enti di minore dimensione
demografica e, più in generale, l'associazionismo fra Amministrazioni, sia mediante l'incentivazione alla
stipulazione di convenzioni, sia mediante l’incentivazione alla costituzione di Unioni di comuni, non
necessariamente vincolando alla successiva scelta per la fusione.
L'istituto dell'unione, dopo l'iniziale adesione registrata nell'anno 2000 con la costituzione, almeno formale, di
ben diciotto unioni (soprattutto tra comuni montani), non ha trovato compiuta realizzazione.
Nell'anno 2004 il legislatore regionale ha favorito "l'estinzione" delle unioni scarsamente operative prevedendo
la non applicazione della sanzione (consistente nella decurtazione, in diversa misura percentuale, dei
trasferimenti ordinari dei comuni) prevista dalla normativa regionale nel caso di scioglimento anticipato rispetto
alla previsione statutaria (come pure per l'ipotesi del recesso unilaterale).
La scelta politica del legislatore è stata, quindi, in questo settore, di sistemare al meglio le situazioni pregresse,
così da poter poi elaborare e legiferare una disciplina nuova e riformatrice in materia non solo di unioni, ma di
associazionismo fra enti locali, alla luce delle esperienze maturate nel Friuli Venezia Giulia come pure in altre
regioni del centro Italia (in particolare in Emilia Romagna e in Toscana) e delle nuove competenze attribuite agli
enti locali con la devolution.
Questa disciplina è stata inserita nella legge regionale 9 gennaio 2006, n. 1, recante “Principi e norme
fondamentali del sistema Regione – autonomie locali nel Friuli Venezia Giulia”, in particolare ai Capi V e VI del
6
Titolo II, riservati, rispettivamente, all’esercizio coordinato di funzioni e gestione associata di servizi tra enti locali
e allo sviluppo delle forme associative.
Tale legge delinea i punti nevralgici nel nuovo sistema Regione –Autonomie locali, intervenendo non solo a
fissare i principi fondamentali, ma soprattutto a valorizzare l’autonomia normativa degli enti locali, l’esercizio
coordinato delle funzioni in forma associata, il Consiglio delle Autonomie locali e l’autonomia finanziaria.
Un elemento centrale della riforma è certamente la valorizzazione delle forme associative, che rappresentano
uno degli istituti fondamentali per la modernizzazione dell’amministrazione pubblica; esse sono uno strumento
che permette di operare con efficienza e competitività maggiori rispetto al passato. A tal fine la legge regionale
1/2006 dedica l’intero Capo V alla disciplina complessiva dell’esercizio coordinato di funzioni e della gestione
associata di servizi tra enti locali.
Il perno del sistema è costituito dalle Associazioni intercomunali (articolo 22), forma innovativa, priva di
personalità giuridica, costituita tra comuni contermini, diretta a realizzare la massima integrazione possibile tra
gli stessi enti. La legge, nel prevedere la possibilità di far parte di una sola Associazione intercomunale, mira allo
scopo tendenziale di creare una rete associativa su tutto il territorio della Regione.
Circa gli altri elementi caratterizzanti l’istituto, e che lo differenziano dalle altre forme di collaborazione, va
rilevato come la costituzione delle Associazioni intercomunali presupponga che i comuni interessati siano siti in
contesti omogenei dal punto di vista territoriale e socioeconomico.
Tali Associazioni devono, necessariamente, essere dotate di uffici comuni (a differenza delle convenzioni per le
quali tali requisito è facoltativo) e devono prevedere una durata non inferiore a sei anni.
La loro disciplina è caratterizzata da una semplificazione delle procedure di costituzione e di funzionamento.
Infatti, spetta ai Consigli comunali la sola adozione della convenzione quadro, mentre è di competenza delle
Giunte comunali approvare tutte le convenzioni attuative.
Per quanto riguarda le Unioni di comuni (l’articolo 23) gli elementi di novità attengono all’obbligo della
contiguità territoriale (prima solo tendenzialmente richiesta dalla legge regionale 25/1999); alla necessità di
una previsione di durata minima non inferiore a sei anni; all’indicazione delle funzioni da svolgere (da individuarsi
tra quelle elencate al comma 1 dell’articolo 23); al diverso quorum deliberativo per l’approvazione dell’atto
costitutivo e dello statuto dell’unione (in prima convocazione è richiesta la maggioranza dei due terzi, solo in
seconda battuta è sufficiente la maggioranza assoluta).
Il Capo VI del Titolo II è dedicato alla disciplina dello sviluppo delle forme associative, con la previsione di un
nuovo sistema strategico di incentivazione delle forme associative, mirante ad assicurarne un efficace sviluppo.
Lo strumento di alta programmazione regionale in questo settore è rappresentato dal Piano di valorizzazione
territoriale, previsto dall’articolo 26. Il Piano contiene, principalmente, un programma di finanziamento
strategico che ha valenza triennale.
Con esso:
a) è effettuata la ricognizione delle forme associative (Unioni e Associazioni intercomunali) nonché delle
fusioni di comuni;
b) sono definiti i criteri e le modalità per la concessione di incentivi (annuali e straordinari) a sostegno delle
forme associative suddette e dei comuni risultanti da fusione.
C) La ricognizione dei primi otto Piani di valorizzazione territoriale (2006-2013)
Alla fine del 2005 erano presenti sul territorio regionale solo 3 Unioni (che comprendevano, complessivamente,
8 comuni su 219).
7
Entro il 26 maggio 2006 (termine previsto in via transitoria per l’anno 2006 dall’articolo 46, comma 4, della legge
regionale 1/2006 per la ricognizione delle forme associative da inserire nel primo Piano di valorizzazione
territoriale) sono pervenute alla Direzione centrale competente in materia di autonomie locali le schede relative
a 4 Unioni (di queste 3 sono quelle costituite anteriormente all’entrata in vigore della l.r. 1/2006) e a 8
Associazioni intercomunali, per complessive 12 forme associative.
Entro il 15 marzo 2007, termine per la ricognizione del 2007, si è rilevata l’esistenza sul territorio regionale di 40
forme associative (1 nuova Unione e 27 Associazioni intercomunali).
L’art. 1, coma 45 della legge regionale 30/2007 ha fissato al 15 febbraio 2008 il termine per la ricognizione
relativa all’anno stesso.
Al 15 febbraio 2008, oltre alle 12 forme associative del 2006 (4 Unioni e 8 Associazioni intercomunali), e le 28
forme associative del 2007 (1 nuova Unione e 27 Associazioni intercomunali), risultano costituite ulteriori 2
forme associative (una Unione, nata dallo scioglimento di un’Associazione intercomunale del 2007, e una
Associazione intercomunale). Al termine del primo triennio di incentivazione per lo sviluppo delle forme
associative è stata rilevata l’esistenza di 41 forme associative (6 Unioni e 35 Associazioni intercomunali).
La legge regionale 8/2008 ha istituito dal 1 gennaio 2009 il comune di Campolongo Tapogliano, risultante dalla
fusione tra i comuni di Campolongo al Torre e Tapogliano della provincia di Udine. Il totale dei comuni della
Regione, pertanto, passa da 219 a 218.
Al 15 febbraio 2009, si è rilevata la presenza di 5 Unioni e 36 Associazioni Intercomunali e di 1 comune
risultante da fusione. Per effetto della costituzione di una nuova Associazione Intercomunale in provincia di
Trieste, e dello scioglimento di una unione, i comuni del Friuli Venezia Giulia che hanno aderito a una delle forme
associative previste dagli articoli 22 e 23 della legge regionale 1/2006, sono 206 su 218.
Al 15 febbraio 2010 sono risultate presenti sul territorio regionale 4 Unioni di Comuni e 37 Associazioni
intercomunali per complessive 41 forme associative, cui si aggiunge il comune di Campolongo Tapogliano
istituito con legge regionale dal 1° gennaio 2009. Si segnala la costituzione della nuova Associazione
intercomunale tra i Comuni di Attimis e Faedis (precedentemente costituiti in Unione e sciolta a fine 2009) e
l’ampliamento dell’Associazione intercomunale “Mare Carso” con l’entrata del Comune di Duino Aurisina
(avvenuta poco dopo la ricognizione del 2009).
Al 15 febbraio 2011 sono risultate costituite 5 Unioni di Comuni e 37 Associazioni intercomunali per
complessive 42 forme associative, cui si aggiunge il comune di Campolongo Tapogliano risultante da fusione.
La nuova forma associativa oggetto di ricognizione per la prima volta nel 2011 è l’Unione dei Comuni di Buja e
Treppo Grande3. Le Amministrazioni comunali che hanno aderito nel 2011 a una delle forme associative previste
dagli articoli 22 e 23 della legge regionale 1/2006, pertanto, sono risultate 207 su 218. Restano fuori da
unione o associazione intercomunale solo 11 comuni (Dolegna del Collio, Grado, Prepotto, Pulfero, San Floriano
del Collio, San Pietro al Natisone, Tarcento, Torreano, Trieste, Vajont e Vito d’Asio).
Al 15 febbraio 2012 risultano costituite 5 Unioni di Comuni e 37 Associazioni intercomunali per complessive 42
forme associative, cui si aggiunge il comune di Campolongo Tapogliano istituito con legge regionale dal 1°
gennaio 2009. Per alcune di queste forme associative l’atto di costituzione prevede la scadenza nel corso del
2012, salvo eventuale proroga.
Le Amministrazioni comunali che hanno aderito a una delle forme associative previste dagli articoli 22 e 23 della
legge regionale 1/2006, pertanto, sono 207 su 218. Restano fuori da unione o associazione intercomunale solo
3
A seguito di annullamento da parte del Tribunale amministrativo regionale degli atti di costituzione della nuova Unione per il mancato
rispetto di una norma di procedura prevista nello statuto di Treppo Grande, i due comuni hanno deliberato nuovamente la costituzione
dell’Unione, con la stipula dell’atto costitutivo in data 7 settembre 2011.
8
11 comuni (Dolegna del Collio, Grado, Prepotto, Pulfero, San Floriano del Collio, San Pietro al Natisone,
Tarcento, Torreano, Trieste, Vajont e Vito d’Asio).
Non risultano costituite, alla data di cui sopra, Unioni montane, in quanto non ancora concluso l’iter relativo alla
liquidazione delle preesistenti Comunità montane.
Per l’anno 2012 l’articolo 10, comma 22, della legge regionale 25 luglio 2012, n. 14 (Assestamento del bilancio
2012 e del bilancio pluriennale per gli anni 2012-2014 ai sensi dell'articolo 34 della legge regionale 21/2007) ha
previsto l’incentivazione in via straordinaria, con un fondo di 200.000,00 euro, di percorsi per addivenire alle
fusioni tra Comuni che hanno gestito tramite Unione di Comuni, coinvolgente anche altri Comuni, funzioni o
servizi per una durata non inferiore a quattro anni precedenti all'entrata in vigore della citata legge regionale.
Hanno presentato domanda per accedere al beneficio i Comuni di Rivignano e di Teor, in Unione dall’anno 2006.
Il 2 dicembre 2012 si è tenuto il referendum consultivo nei Comuni di Rivignano e di Teor con questo esito:
SI 87,03%, NO 12,97%. A seguito di questo risultato la legge regionale 7 febbraio 2013, n. 1 ha istituito il
comune di Rivignano Teor dall’1 gennaio 2014.
Al 15 febbraio 2013 risultano costituite, 6 Unioni di Comuni e 35 Associazioni intercomunali per complessive 41
forme associative, le Amministrazioni comunali che hanno aderito a una delle forme associative previste dagli
articoli 22 e 23 della legge regionale 1/2006, pertanto, sono 202 su 218. Restano fuori da Unione o
Associazione intercomunale 16 comuni; di questi 10 hanno esaurito la precedente esperienza di gestione in
forma sovracomunale (Udine, Campoformido, Pozzuolo, Tavagnacco, Chiopris-Viscone, Trivignano Udinese, S.
Maria la Longa, Fontanafredda, S. Pietro al Natisone e Pulfero) e 6 non hanno ancora aderito a una forma di
gestione sovracomunale disciplinata dalla legge regionale 1/2006 (Dolegna del Collio, Grado, San Floriano del
Collio, Tarcento, Trieste e Vito d’Asio).
Il grafico seguente evidenzia lo sviluppo delle forme associative nel Friuli Venezia Giulia dalla prima ricognizione
annuale del 2006 a quella del 2013.
9
Dalla tabella sotto riportata risulta che i comuni, in base alla rilevazione effettuata a febbraio del 2013,
preferiscono gestire tramite Associazioni intercomunali di medie dimensioni (nella classe compresa tra 4 e 6
comuni).
Il grafico successivo evidenzia invece come la scelta della forma associativa Unione sia sempre limitata con
riferimento al numero di Enti partecipanti. In genere, inoltre, i Comuni preferiscono optare per la forma
associativa dell’ “Associazione intercomunale”.
Per meglio comprendere la ratio sottesa al sistema di sistema di incentivazione delle forme associative
introdotto dalla l.r .1/2006 e sviluppato dai Piani di valorizzazione territoriale finora adottati, è utile accennare ai
risultati dell’indagine condotta dalla Corte dei Conti, sezione di controllo della Regione FVG, sugli effetti delle
politiche regionali di sostegno all’esercizio in forma associata di funzioni o servizi da parte degli enti locali nel
periodo 2000-2004.
10
Nello specifico, l’analisi si è concentrata sul sistema regionale di finanziamento delle convenzioni e delle Unioni
di comuni, con la finalità di verificare se i finanziamenti hanno favorito lo sviluppo del fenomeno di aggregazione
e sono stati un mezzo utilizzato dagli enti per gestire effettivamente i servizi, conseguendo incrementi in termini
di efficacia, produttività ed efficienza. Nello studio si è posto in evidenza che sulla base della normativa
antecedente alla legge regionale 1/2006 i finanziamenti erano stati concessi in modo indistinto, privilegiando le
caratteristiche della collocazione territoriale disagiata dei beneficiari, piuttosto che la natura della gestione
svolta o l’estensione territoriale dell’offerta del servizio e senza l’effettiva verifica dell’avvio della gestione
associata, necessaria per escludere dalla contribuzione associazioni puramente formali.
In ragione di ciò, la nostra Regione, in controtendenza rispetto all’andamento nel resto del Paese, non era
riuscita a raggiungere l’importante obiettivo del consolidamento delle forme associative istituite dagli enti
locali, tanto che le Unioni di comuni erano passate da 18 unità del 2000 a 3 del 2005.
Nell’analisi dell’organo di controllo si dà atto che con la legge regionale 1/2006 molte delle carenze evidenziate
sono state risolte. Di rilievo, sotto questo profilo, la previsione di cui all’art. 26, che demanda al Piano di
valorizzazione la concessione degli incentivi, superando i criteri precedentemente adottati con le leggi
finanziarie che non seguivano un indirizzo uniforme e la norma di cui all’art. 27, la quale prevede che i criteri per
la corresponsione dei finanziamenti debbano dare priorità alla tipologia delle funzioni e dei servizi oggetto della
gestione e alla popolazione interessata, nonché dispone che deve essere comprovata, ai fini dell’ottenimento
dei benefici, l’effettiva gestione congiunta dei sevizi.
I Piani di valorizzazione territoriale dal 2006 al 2011 specificano i criteri e le modalità di erogazione dell’incentivo
straordinario e dell’incentivo ordinario a favore di Unioni e Associazioni per la gestione di funzioni e servizi a
livello sovracomunale.
Per quanto attiene il finanziamento delle Unioni di comuni e delle Associazioni intercomunali il sistema di
incentivazione si basa sull’assegnazione di un incentivo straordinario, per spese di primo impianto, erogato
nell’anno di costituzione e calcolato sulla base della tipologia di forma associativa (Unione o Associazione) e sul
numero di comuni partecipanti (maggiorato in base alla densità abitativa).
Viene erogato per sei anni, decrescenti dal terzo, anche un incentivo ordinario, calcolato a partire dalla tipologia
di funzione/servizio effettivamente gestita a livello sovracomunale (che il Piano di valorizzazione elenca e
quantifica finanziariamente) e maggiorato in ragione del tipo di forma associativa prescelta, del numero di
comuni partecipanti, della popolazione e del territorio complessivi.
I Piani di valorizzazione territoriale adottati fino al 2009 in attuazione di quanto stabilito dalla legge regionale
1/2006, hanno previsto che sull’incentivo ordinario spettante nell’anno in corso venga “recuperato” il valore
dell’attività finanziata l’anno precedente qualora, sulla base della documentazione prodotta da Unioni e da
Associazioni intercomunali e delle informazioni successivamente acquisite, non risulti provata l’effettiva
gestione sovracomunale. Tale decurtazione non è pari all’intero ammontare dell’incentivo ordinario erogato
l’anno precedente, bensì è calcolata con riferimento al valore della singola funzione/servizio risultata non
effettivamente gestita. Dal 2010, in base a una modifica normativa alla legge regionale 1/2006, questa
decurtazione è stata collegata anche al mancato raggiungimento degli obiettivi dichiarati a preventivo dalla
forma associativa.
L’attività di controllo sull’effettivo svolgimento delle funzioni in forma sovracomunale è stata svolta negli anni
dal 2007 al 2010 a partire dai “modelli C”, allegati dagli enti alle domande di contributo ordinario aventi ad
oggetto l’illustrazione delle attività svolte l’anno precedente (2006 - 2009) in forma sovracomunale, con la
specificazione, anche, delle buone pratiche sperimentate e delle eventuali criticità rilevate. Il controllo sul
raggiungimento degli obiettivi è stato effettuato a partire dai “Modelli B” dall’anno 2010, a seguito della
modifica normativa cui si è fatto cenno.
11
A fronte delle relazioni trasmesse nell’anno 2007 l’ufficio regionale, in sede di istruttoria, ha richiesto, alle
quattro Unioni di comuni, nonché a cinque Associazioni intercomunali, alcune integrazioni per completare le
informazioni inizialmente trasmesse, non ritenute di per sé esaustive al fine del riscontro dell’effettività della
gestione associata. Nei confronti di un’Unione di comuni, la richiesta di integrazione è stata ripetuta una
seconda volta.
L’attività di controllo espletata nel 2007 ha consentito all’amministrazione regionale di constatare che le Unioni
di comuni costituite precedentemente all’entrata in vigore della legge 1/2006 e le forme associate che, nel
pregresso storico dei rapporti fra enti, avevano già conseguito una certa esperienza in termini di convenzioni
extra-associative, hanno incontrato minori difficoltà nel cogestire le funzioni e/o servizi.
L’avvio della forma associativa e della gestione comune di funzioni e servizi è parsa più agevole nei casi in cui vi
era già stata una condivisione nell’espletamento del servizio e, pertanto, era riscontrabile una familiarità
operativa fra i dipendenti degli enti interessati, un’omogeneità di modus operandi e nelle modalità di rilevazione
ed esame delle esigenze da soddisfare con il servizio medesimo.
Dal raffronto dei servizi e delle funzioni svolti, un buon risultato, in termini di effettività, è emerso infatti nelle
gestioni associate inerenti la polizia municipale, proprio in ragione delle pregresse esperienze di gestione
condivisa.
Nell’anno 2008, data la carenza di elementi probatori necessari a dimostrare l’effettività delle gestioni
associate, in relazione alla maggior parte dei “modelli C” esaminati, l’ufficio deputato al controllo ha chiesto
ulteriori specificazioni e la presentazione, in particolare, di atti e documenti prodotti dall’Unione o dall’ufficio
comune nel periodo di riferimento. Non sono mancati, inoltre, incontri con segretari e responsabili di servizi per
approfondire ulteriormente alcuni aspetti.
Gli esiti dell’attività in esame sono risultati soddisfacenti, specie se si considera che la maggior parte delle
informazioni integrative richieste sono state fornite e, soprattutto, sono risultate utili a dimostrare l’effettivo
svolgimento dell’attività sovracomunale.
A conclusione dell’istruttoria espletata nei confronti delle trentasei forme associative, per venti di queste non si
sono proposte decurtazioni in relazione alle funzioni o servizi finanziati, in quanto è emerso che le diverse
attività sono state svolte dalle associazioni per i comuni aderenti. Per le restanti sedici forme associative, invece,
si è proceduto ad applicare decurtazioni.
Le realtà associative in relazione alle quali è emersa l’effettività di un’amministrazione condivisa, sono quelle
che hanno scelto di esercitare soltanto un numero ristretto di funzioni e che, quindi, hanno avuto modo di
seguire al meglio il cambiamento organizzativo.
In altri casi, gli enti locali hanno avviato forme associate di gestione, chiedendo il relativo contributo alla
Regione, ma non le hanno accompagnate a una programmazione delle attività da realizzare e degli obiettivi da
raggiungere e si sono trovati impreparati di fronte alle difficoltà legate alla diversa organizzazione del lavoro e
alle eventuali “resistenze” dei dipendenti.
Spesso le amministrazioni locali non hanno considerato i tempi necessari per porre in essere le attività
propedeutiche all’avvio della concreta gestione, che spaziano dalla costituzione di un ufficio unico,
all’omogeneizzazione delle procedure amministrative, dei regolamenti e degli atti generali, all’organizzazione
delle risorse umane e dei mezzi necessari, in particolare informatici, per gestire il nuovo modello organizzativo e
hanno, quindi, visto allungarsi i tempi di preparazione, a scapito dell’avvio dell’effettiva gestione.
Un tanto ha comportato, in alcune ipotesi, dei ritardi nel concreto avvio delle gestioni in forma associata, in
particolare in relazione ad alcune macrofunzioni, quali il “controllo di gestione”, l’“home banking tributario” e il
“pagamento in via telematica dei tributi”, per le quali è necessario un adeguato supporto informatico.
Si è rilevato, peraltro, in varie situazioni l’avvio positivo di varie macrofunzioni strategiche, quali la gestione del
personale, la gestione economico finanziaria, il servizio tributi, il servizio tecnico.
12
Nell’anno 2009 il controllo delle gestioni associate è stato espletato provvedendo a verificare le attività svolte a
livello sovracomunale dalle 40 forme associative che hanno chiesto e ottenuto l’incentivo ordinario nel 2008: 34
associazioni intercomunali, 5 Unioni di Comuni in attività e 1 unione sciolta a fine 2008 e in fase di liquidazione
(tra Pulfero, San Pietro al Natisone e Savogna).
Il controllo effettuato in larga scala circa l’effettività delle gestioni associate ha permesso di acquisire una
visione d’insieme dell’operatività delle esperienze associative presenti nel territorio regionale.
Le integrazioni ottenute tramite l’esibizione di documenti, i chiarimenti telefonici e gli incontri con i
rappresentanti delle forme associative sono stati utili, in diversi casi, per accertare l’effettività della gestione e
non applicare le decurtazioni che parevano necessarie dalla sola lettura dei modelli C. In altri non sono stati
sufficienti e, anzi, hanno confermato la mancata attività in forma associata desumibile dai modelli.
Le forme associative osservate hanno dimostrato di co-gestire funzioni e servizi, in qualche caso in modo
eccellente, in altri in modo ancora non del tutto convincente. In generale, comunque, si è constatato un
significativo miglioramento delle esperienze associative, comprovato dal superamento quasi definitivo di molte
delle criticità e difficoltà riscontrate nella fase di avvio e segnalate negli anni precedenti.
Gli esiti della verifica hanno portato a non operare nessuna decurtazione per 15 forme associative (tutte
associazioni intercomunali) e ad applicare delle decurtazioni a 25 forme associative (compresa l’unione disciolta
e in fase di liquidazione).
Il controllo particolarmente significativo ha consentito inoltre di accertare funzioni non effettive che durante la
verifica svolta nel 2008 non era stato possibile rilevare. Per queste funzioni si è provveduto quindi, con
successivi decreti, a recuperare la quota di incentivo erogata nel 2007.
Nell’anno 2010 sono state previamente verificate le attestazioni rese dalle forme associative nei Modelli B e
nei Modelli C2010.
Con decreto del Direttore del Servizio finanza locale n. 231 del 3 maggio 2010 è stato disciplinato
l’espletamento di controlli a campione, successivo alla prima verifica generale di cui sopra.
Sono risultate soggette a controllo a campione 74 funzioni per l'accertamento dell'effettività della gestione
sovracomunale e di 59 funzioni per la verifica del raggiungimento degli obiettivi programmati (per un totale di
133 funzioni e servizi).
Complessivamente le funzioni decurtate sono risultate 59, in relazione a 22 forme associative (3 unioni e 19
Associazioni intercomunali).
Molte decurtazioni hanno riguardato funzioni che già nel 2009 erano state decurtate, per il mancato effettivo
svolgimento. Questo dimostra che, per talune funzioni, le forme associative non sono ancora pronte ad una
gestione associata e, pertanto, sarebbe più opportuno rinviassero le relative domande di finanziamento.
Difficoltà di avvio delle gestioni sovracomunali sono risultate connesse all’attivazione di servizi che richiedono
compatibilità tra diversi programmi informatici, il cui tentativo di omogeneizzazione comporta sovente ritardi
nell’avvio della gestione associata.
Diverse decurtazioni sono state conseguenti alla verifica che, in molti casi, le forme associative non sono
riuscite a “concentrare” tutta l’attività in capo all’ufficio comune e permangono casi di gestione “mista” dove
all’attività dell’Ufficio associato si sostituisce, talvolta, ancora quella del singolo comune.
In altri casi le decurtazioni sono state motivate dalla verifica di una attività solo propedeutica alla successiva
gestione associata, a dimostrazione che l’aggregazione sovracomunale non ha valutato preventivamente la
tempistica di avvio prima di chiedere la valorizzazione dell’incentivo.
13
Tavolta, il mancato raggiungimento del risultato previsto l’anno precedente, è risultato correlato all’erronea
quantificazione del Valore Atteso e al fatto che non erano a disposizione degli enti stessi dei valori di raffronto
precedenti su cui basarsi per una ipotesi a preventivo più verosimile.
Il Servizio finanza locale non ha ritenuto di procedere, negli anni dal 2008 al 2010, all’espletamento dei controlli
ispettivi in loco, condotti, invece, nell’anno 2007 in due Associazioni intercomunali e in un’Unione di comuni per
la verifica delle gestioni associate nell’anno 2006. Ciò in quanto la verifica e l’analisi condotta in sede istruttoria,
con le integrazioni e gli approfondimenti successivamente richiesti alle diverse forme associative, sono stati
reputati sufficienti al fine di appurare il grado e l’effettività della cogestione.
Nell’anno 2011 sono state previamente verificate le attestazioni rese dalle forme associative nei Modelli B e nei
Modelli C.
Con decreto del Direttore del Servizio finanza locale n. 137 del 24 gennaio 2011 è stato disciplinato
l’espletamento di controlli a campione.
A seguito di diversi verifiche sulle dichiarazioni ricevute sono state applicate decurtazioni nei confronti di
17 forme associative (con riferimento a 32 funzioni) per un totale di 300.693,84 euro, in relazione
all’accertamento della mancata effettiva gestione associata di una o più funzioni svolte lo scorso anno e/o
del mancato raggiungimento degli obiettivi programmati da ciascuna Unione o Associazione.
Dal confronto tra le decurtazioni applicate nel 2010 e nel 2011 risulta che nel 2011:
1) a parità di numero di forma associative da monitorare sono aumentate le funzioni oggetto di
controllo a campione;
2) nonostante il controllo più esteso sono state applicate meno decurtazioni;
3) inferiore è anche il valore da portare in decurtazione all’incentivo ordinario nel 2011. Un tanto,
tuttavia, non solo in ragione del minor numero di funzioni considerate, ma anche in relazione alla
minore valorizzazione della decurtazione connessa al mancato raggiungimento degli obiettivi
prevista per la prima volta dal PVT 2011.
Il minor numero di funzioni da decurtare conferma il positivo sviluppo delle forme associative che, anche
grazie ai controlli a campione e ai successivi suggerimenti forniti dall’Ufficio istruttore delle verifiche,
riescono a “rimodulare” l’obiettivo o a superare difficoltà gestionali.
Relativamente alle buone pratiche riscontrate si evidenzia che diverse forme associative hanno dimostrato
di aver superato le iniziali difficoltà e di aver consolidato la gestione associata di alcuni servizi
migliorandone l’erogazione e la qualità.
Permangono, per alcune gestioni iniziate in tempi recenti le ormai note criticità connesse a incompatibilità
informatiche tra programmi diversi, alle resistenze del personale o di alcune amministrazioni partecipanti
alla gestione associata che determinano, in alcuni casi, il sovrapporsi per una medesima funzione della
gestione associata e della gestione singola da parte di alcuni comuni.
Nell’anno 2012, con decreto del Direttore del Servizio finanza locale n. 73 del 18 gennaio 2012 è stato
disciplinato l’espletamento di controlli a campione, ferma restando la verifica generale di tutte le
attestazioni rese dalle forme associative nei Modelli B e nei Modelli C.
Rispetto all’anno 2011 sono leggermente aumentate le funzioni oggetto di controllo a campione (154 nel
2011 e 157 nel 2012). È diminuito, invece, il numero di forme associative soggette a controllo a campione
(da 31 a 23), in attuazione dei criteri definiti dal succitato decreto 73/2012.
Il risultato del numero di decurtazioni da applicare nel 2012 è risultato decisamente superiore (52) rispetto
a quello applicato nel 2011 (32), come pure l’importo da decurtare (euro 492.362,93 dall’incentivo ordinario
2012 rispetto ai 300.693,84 euro decurtati nel 2011). In aumento è anche il numero di forme associative
per le quali spetta la decurtazione sull’incentivo 2012 (n. 20) rispetto a quelle che hanno registrato la
decurtazione sull’incentivo 2011 (n. 17). Le decurtazioni collegate al mancato raggiungimento dell’obiettivo
14
sono aumentate dell’84%, rispetto alla verifica dello scorso anno, quelle collegate alla mancata effettiva
gestione sovracomunale sono aumentate del 44% circa rispetto al 2011.
Le criticità rilevate corrispondono, per tipologia, a quelle già registrate negli anni precedenti (il mancato
raggiungimento del risultato previsto l’anno precedente, è correlato spesso all’erronea o non prudente
quantificazione a preventivo del Valore atteso; la mancata effettiva gestione in forma sovracomunale è
motivata dalla difficoltà, specie in fase di avvio, di “concentrare” tutta l’attività in capo all’ufficio comune, o
dallo svolgimento di attività solo propedeutica alla successiva gestione associata, nonché da difficoltà
informatiche di interconnessione tra sistemi).
Le buone pratiche, evidenziano, invece, il superamento delle suddette criticità e il consolidamento della
modalità di gestione in forma sovracomunale.
Nell’anno 2013, con decreto del Direttore del Servizio finanza locale n. 195 del 23 gennaio 2013 è stato
disciplinato l’espletamento di controlli a campione, ferma restando la verifica generale di tutte le
attestazioni rese dalle forme associative nei Modelli B e nei Modelli C.
Rispetto alla verifica effettuata nel 2012 (ossia alle decurtazioni applicate nel 2012 in relazione alla verifica delle
funzioni finanziate nel 2011), si osserva un incremento delle forme associative alle quali è stato chiesto di
presentare ulteriore documentazione e precisazione nella fase dei controlli a campione (26 nel 2013 e 23 nel
2012). È diminuito, invece, il numero delle funzioni oggetto nel controllo (122 nel 2013 e 157 nel 2012).
È aumentato il numero delle funzioni accertate dall’Ufficio come per le quali l’obiettivo non è stato raggiunto
(nonostante la diversa attestazione del responsabile del servizio associato), a seguito dei controlli espletati (17
nel 2013 rispetto alle 16 del 2012).
Dal confronto tra i due anni risulta diminuito (e questo è un risultato decisamente positivo che evidenzia il
consolidamento delle gestioni sovracomunali) il numero delle forme associative alle quali sono applicabili le
decurtazioni (15 nel 2013 e 20 nel 2012). Inferiore a quello del 2013 è anche l’importo complessivo
corrispondente alle funzioni da decurtare (225.791,62 euro nel 2013, 492.362,93 euro nel 2012).
GLI ESITI DELLA RICOGNIZIONE DELL’ANNO 2014
Ricevuta la comunicazione da parte dei soggetti interessati risultano costituite, al 15 febbraio 2014, 4 Unioni di
Comuni e 25 Associazioni intercomunali per complessive 29 forme associative, cui si aggiungono il Comune di
Campolongo Tapogliano istituito dal 1° gennaio 2009 con la legge regionale 8/2008 e il Comune di
Rivignano Teor, istituito dal 1° gennaio 2014 con la legge regionale 1/2013.
Diverse forme associative, giunte a scadenza, non sono state prorogate.
Dalla rilevazione effettuata risulta, in particolare, la costituzione di una nuova Associazione intercomunale tra i
Comuni di San Pietro al Natisone, Pulfero e Savogna.
Il Comune di Chiopris Viscone rientra nell’Associazione intercomunale del Palmarino ai sensi dell’articolo 22,
comma 1 bis, della legge regionale 1/2006, come aggiunto dall’articolo 11, comma 2, della legge regionale
5/2013.
Si osserva, inoltre, che:
a) l’Associazione intercomunale “Alta Val Degano-Val Pesarina”, non risulta sciolta, tuttavia non ha
comunicato nei modi previsti la sua permanenza;
b) l’Associazione intercomunale “Collio-Isonzo” e l’Associazione intercomunale “Pedemontana
occidentale” hanno trasmesso tardivamente i dati relativi alla ricognizione;
c) l’Associazione intercomunale “Pordenone-Roveredo” non ha trasmesso la scheda di ricognizione e né
atti di proroga della durata della convenzione quadro e pertanto si presume scaduta;
d) l’Associazione intercomunale del Sanvitese ha inviato nei tempi la comunicazione ai fini della
ricognizione, tuttavia la proroga della durata della convenzione quadro è stata adottata dopo la
scadenza.
15
Confronto sviluppo forme associative prima e dopo LR
1/2006
n. forme associative
45
40
35
30
25
AI
20
U
15
Tot
10
5
0
2005 2006
2007
2008 2009
2010 2011 2012
2013 2014
anni
Forme associative per provincia
PN; 5
GO; 2
UD
TS
GO
TS; 1
PN
UD; 21
3. TABELLA E MAPPE RELATIVE ALLA RICOGNIZIONE PER L’ANNO 2014 DELLE ASSOCIAZIONI
INTERCOMUNALI, UNIONI DI COMUNI E FUSIONI DI COMUNI PRESENTI NEL TERRITORIO DEL FRIULI
VENEZIA GIULIA, COME PREVISTO DALL’ARTICOLO 26, COMMA 1, LETTERA A) DELLA LEGGE
REGIONALE 1/2006
Al fine di consentire una corretta lettura dei dati contenuti nella tabella e nelle mappe di seguito presentate,
realizzate sulla base delle comunicazioni effettuate nei termini dagli enti interessati, è opportuno precisare che:
a. nella tabella riepilogativa delle forme associative sono riportati i dati relativi alla forma prescelta di gestione
associata, alla sede, al numero di comuni coinvolti, alla popolazione, superficie e densità demografica. È
data evidenza (ma senza numero progressivo):
1) delle forme associative che hanno comunicato lo scioglimento;
2) delle forme associative esistenti ma che non hanno comunicato nei modi e nei tempi previsti la loro
permanenza e di quelle che non hanno modificato tempestivamente la data di scadenza;
16
3) delle forme associative che non hanno comunicato il loro scioglimento, ma che risultano scadute, in
relazione alla tempistica prevista dell’atto di costituzione.
b. nelle mappe riportate successivamente alla tabella di ricognizione sono indicate, con diversi colori, le scelte
relative alle diverse forme di gestione associata realizzate dai comuni (Unioni di comuni, Associazioni
intercomunali) e comunicate entro il termine del 15 febbraio 2014; la prima mappa indica le sole Unioni
di comuni, la seconda indica le sole Associazioni intercomunali, la terza mostra, insieme, le Unioni e le
Associazioni esistenti, dando evidenza delle sovrapposizioni tra queste due tipologie di forme associative, la
quarta mappa mostra i comuni risultanti da fusione. La seconda e la terza mappa non evidenziano le
fattispecie ci cui alla lettera a., numero da 1) a 3).
17
TABELLA RIEPILOGATIVA FORME ASSOCIATIVE ESISTENTI AL 15 FEBBRAIO 2014
U= unione di comuni
AI= associazione intercomunale
F= comune risultante da fusione
Data di costituzione
Durata prevista
Densità complessiva al
31/12/2012 (rilevazione
statistica regionale)
Superficie tot. al 31/12/2012
(rilevazione statistica regionale)
Popolazione tot. al
31/12/2012
(rilevazione
statistica regionale)
N. di Comuni coinvolti
Forma *
Denominazione
Sede - indirizzo
Successive modificazioni
-
SAN PIETRO AL NATISONE,
PULFERO, SAVOGNA
U
Via Alpe Adria, n. 56
- 33049 San Pietro
al Natisone (Ud)
UNIONE DEI COMUNI DI PULFERO SAN PIETRO AL NATISONE - SAVOGNA
3
30.10.2000
non < di 9 anni
Con nota prot. n. 1989 del 06.11.2008 comunicato
scioglimento dell'Unione a decorrere dal 01.01.2009
-
ATTIMIS, FAEDIS
U
Piazza Monsignor
Pelizzo, n. 13 33040 Faedis (Ud)
UNIONE DEI COMUNI DI ATTIMIS E
FAEDIS
2
29.03.2000
9 anni
Unione sciolta a dicembre 2009
-
RIVIGNANO, POCENIA, TEOR
U
Piazza IV novembre,
n. 34 - 33050
Rivignano (Ud)
UNIONE DI COMUNI "CUORE
DELLO STELLA"
2
24.05.2006
31/12/2014
Da 01.01.2013 Unione senza Pocenia
Da 01.01.2014 Unione sciolta per fusione Rivignano
Teor (l.r. 1/2013)
-
FRISANCO, TRAMONTI DI
SOPRA, TRAMONTI DI
SOTTO
U
Via Roma, 1 33090 Tramonti di
Sopra (Pn)
UNIONE VALMEDUNA
3
29.03.2000
12 anni
Sciolta per naturale scadenza
1
CODROIPO, SEDEGLIANO,
VARMO, BASILIANO,
MORTEGLIANO,
TALMASSONS, LESTIZZA,
BERTIOLO, MERETO DI
TOMBA, CAMINO AL
TAGLIAMENTO, CASTIONS DI
STRADA
AI
Piazza Garibaldi, n.
81 - 33033
Codroipo (Ud)
ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE DEL
“MEDIO FRIULI”
25.05.2021
14.03.2007
30.12.2008
30.12.2009
28.12.2010
29.12.2011
27.12.2012
2
BUTTRIO, CIVIDALE DEL
FRIULI, CORNO DI ROSAZZO,
MANZANO, MOIMACCO,
PAVIA DI UDINE,
PRADAMANO,
PREMARIACCO, PREPOTTO,
REMANZACCO, SAN
GIOVANNI AL NATISONE,
SANTA MARIA LA LONGA,
TORREANO, TRIVIGNANO
UDINESE
Corso Paolino
d'Aquileia n. 2 33043 Cividale del
Friuli (Ud)
ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE TRA
I COMUNI DI BUTTRIO, CIVIDALE DEL
FRIULI, CORNO DI ROSAZZO,
MANZANO, MOIMACCO, PAVIA DI
UDINE, PRADAMANO, PREMARIACCO,
PREPOTTO, REMANZACCO, SAN
GIOVANNI AL NATISONE, SANTA
MARIA LA LONGA,TORREANO,
TRIVIGNANO UDINESE
25.05.2018
30.10.2006
12.09.2007
10.03.2008
24.05.2012 (integrazione per adesione dei comuni di
Prepotto e Torreano)
31.03.2013 (integrazione per adesione dei comuni Santa
Maria la Longa e Trivignano Udinese)
N
Comuni coinvolti
AI
11
14
51.913
59.879
419,90
374,01
18
123,63
160,10
26.05.2006
25.05.2006
-
UDINE, CAMPOFORMIDO,
POZZUOLO DEL FRIULI,
TAVAGNACCO
AI
Via Lionello,1
33100 Udine (Ud)
ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE –
AMBITO METROPOLITANO TRA I
COMUNI DI UDINE, CAMPOFORMIDO,
POZZUOLO DEL FRIULI, TAVAGNACCO
4
25.05.2006
6 anni
Sciolta per naturale scadenza
CONSORZIO “COMUNITA’ COLLINARE
DEL FRIULI”
15
51.205
351,50
145,68
Costituzione
storica comunità
16.4.1967. Presa
d’atto
equiparazione
associazione
intercomunale e
ASTER
24.05.2006.
Approvazione
nuovo statuto
10.03.2007
20 anni dal
10.03.200710 marzo
2027
10.03.2007 Nell'ultimo statuto non c’è Cassacco che è
uscito dalla Comunità Collinare.09.02.2008 integrazione
per adesione al consorzio del comune di Forgaria nel
Friuli
ASSOCIAZIONE INTECOMUNALE
“CONCA TOLMEZZINA”
4
13.374
176,48
75,78
26.05.2006
tempo
indeterminato
recesso non prima di
6 anni
02.03.2007
06.07.2007
13.02.2008
27.08.2009
4
26.5.2006
da ultimo
"prorogata" al
31.12.2014
Trasmessa nei termini la scheda di ricognizione, ma la
proroga della durata non risulta correttamente adottata
3
BUJA, COLLOREDO DI
MONTE ALBANO, COSEANO,
DIGNANO, FAGAGNA,
FLAIBANO, FORGARIA NEL
FRIULI, MAJANO, MORUZZO,
OSOPPO, RAGOGNA, RIVE
D’ARCANO, SAN DANIELE
DEL FRIULI, SAN VITO DI
FAGAGNA, TREPPO GRANDE
AI
Piazza Castello, n. 7
- 33010 Colloredo
Di Monte Albano
(Ud)
4
AMARO, CAVAZZO CARNICO,
TOLMEZZO, VERZEGNIS
AI
Piazza XX
Settembre, n. 1 33028 Tolmezzo
(Ud)
-
SAN VITO AL TAGLIAMENTO,
CASARSA DELLA DELIZIA,
CORDOVADO, MORSANO AL
TAGLIAMENTO, SESTO AL
REGHENA
AI
Piazza del Popolo, n.
38 - 33078 San Vito
Al Tagliamento (Pn)
ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE “DEL
SANVITESE”
5
ARZENE, SAN MARTINO AL
TAGLIAMENTO E
VALVASONE
AI
Piazza Mercato n. 1
- 33098 Valvasone
(Pn)
ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE DEI
COMUNI DI ARZENE, SAN MARTINO AL
TAGLIAMENTO E VALVASONE
3
5.482
47,73
114,85
25.05.2006
31.12.2015
29.01.2007
08.02.2008
08.03.2008
12.10.2009
6
DOBERDO' DEL LAGO,
FOGLIANO REDIPUGLIA,
MONFALCONE, RONCHI DEI
LEGIONARI, SAGRADO, SAN
CANZIAN D’ISONZO, SAN
PIER D’ISONZO,
STARANZANO, TURRIACO
AI
Piazza dell'Unità, n.
24
34074 - Ronchi dei
Legionari (Go)
ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE
"CITTA’ MANDAMENTO"
9
64.237
152,92
420,07
26.05.2006
31.12.2014
31.12.2012 Proroga di due anni della durata
-
AIELLO DEL FRIULI, SAN VITO
AL TORRE
U
Via Cavour, n. 27 33041 Aiello Del
Friuli (Ud)
UNIONE DI AIELLO-SAN VITO
2
08.03.2007
6 anni
Unione sciolta in liquidazione da 01.01.2014
-
SAN LEONARDO, DRENCHIA,
GRIMACCO, STREGNA,
SAVOGNA
AI
Via Merso Di Sopra,
n. 1 - 33040 San
Leonardo (Ud)
5
14.03.2007
6 anni
Sciolta per naturale scadenza
-
NIMIS, TAIPANA, LUSEVERA
AI
Piazza XXIX
Settembre n. 14 33045 Nimis (Ud)
3
14.03.2007
6 anni
Sciolta per naturale scadenza
ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE DEI
COMUNI DI SAN LEONARDO,
DRENCHIA, GRIMACCO, STREGNA E
SAVOGNA
ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE TRA
I COMUNI DI NIMIS, TAIPANA E
LUSEVERA
19
tempo indeterminato,
L'Associazione non ha trasmesso la scheda di ricognizione
recesso non prima di
tuttavia non risulta sciolta
6 anni
-
COMEGLIANS, FORNI
AVOLTRI, OVARO, PRATO
CARNICO, RIGOLATO
AI
Via Caduti 2 Maggio,
n. 140 - 33025
Ovaro (Ud)
ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE
“ALTA VAL DEGANO - VAL PESARINA"
5
7
AMPEZZO, FORNI DI SOPRA,
FORNI DI SOTTO, PREONE,
SAURIS, SOCCHIEVE
AI
Piazza Zona Libera
1944, n. 28 - 33021
Ampezzo (Ud)
ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE
“ALTA VAL TAGLIAMENTO”
6
4.254
378,31
11,24
17.01.2007
9 anni
12.03.2007
28.02.2008
8
VILLA SANTINA, ENEMONZO,
LAUCO, RAVEO
AI
Piazza Venezia, n. 1
- 33029 Villa
Santina (Ud)
ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE
"COMUNI DEL PARCO
INTERCOMUNALE DELLE COLLINE
CARNICHE"
4
4.827
84,00
57,46
13.03.2007
31.12.2014
14.02.2008
29.09.2008
19.06.2009
12.03.2013
9
CERCIVENTO, PALUZZA,
RAVASCLETTO, SUTRIO,
TREPPO CARNICO
AI
Piazza 21/22 Luglio,
n. 7 - 33026 Paluzza
(Ud)
ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE
"ALTA VALLE DEL BUT"
5
5.566
151,42
36,76
14.03.2007
tempo
indeterminato,
recesso non prima di
6 anni
31.12.2007
05.10.2010
10
ARTA TERME, LIGOSULLO,
PAULARO, ZUGLIO
AI
Piazza Nascimbeni,
n. 16 - 33027
Paularo (Ud)
ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE
"ALTA CARNIA"
4
5.660
162,05
34,93
12.03.2007
non inferiore a 6
anni
12.12.2007
13.03.2007
prorogata al
31.12.2015
20.02.2008
27.02.2009
07.10.2010
adottati atti di proroga
anni 2013 / 2014
fino al 2015
13.03.2007
tempo
indeterminato,
recesso non prima di
6 anni
Maggio 2007 - Integrazione durata (non inferiore a 6
anni)
20.05.2009
09.03.2010
12.03.2013
13.03.2007
tempo
indeterminato,
recesso non prima di
6 anni
n. 862 del 11.09.2007
n. 896 del 07.02.2008
n. 897 del 07.02.2008
n. 904 del 10.03.2008
n. 404 del 16.10.2008
n. 541 del 01.03.2013 (proroga)
n. 587 del 06.03.2014 (proroga)
31.12.2007 n. 686
30.12.2009 n. 768
14.03.2013 n. 948 (proroga convenzione)
11
TARVISIO, MALBORGHETTOVALBRUNA, PONTEBBA
CHIUSAFORTE, DOGNA,
12 MOGGIO UDINESE, RESIA,
RESIUTTA
GEMONA DEL FRIULI,
13 BORDANO, TRASAGHIS,
MONTENARS, VENZONE
14
ARTEGNA, MAGNANO IN
RIVIERA
CASSACCO, MARTIGNACCO,
PAGNACCO, PASIAN DI
15
PRATO, POVOLETTO, REANA
DEL ROJALE, TRICESIMO
AI
Via Roma, n. 3 33018 Tarvisio (Ud)
ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE
“VAL CANALE”
AI
Via Nazionale, n. 20
- 33010 Resiutta
(Ud)
ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE
"VALLI DEL FELLA"
AI
Piazza Municipio, n.
1 - 33013 Gemona
Del Friuli (Ud)
ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE
"DEL GEMONESE"
AI
Piazza Marnico, n.
21 - 33011 Artegna
(Ud)
AI
Via Roma n. 46 33037 Pasian Di
Prato (Ud)
3
5
5
08.03.2007
6.993
4.052
16.912
423,16
452,32
224,34
16,53
8,96
75,39
ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE
“FAEIT”
2
5.266
19,74
266,77
12.03.2007
6 anni
prorogata al
11.03.2014
ulteriormente
prorogata al
31.12.2014
ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE TRA
I COMUNI DI CASSACCO,
MARTIGNACCO, PAGNACCO, PASIAN
DI PRATO, POVOLETTO, REANA DEL
ROJALE, TRICESIMO
7
42.543
145,73
291,93
14.03.2007
6 anni (prorogata al
31.12.2014)
20
PALMANOVA, BAGNARIA
ARSA, BICINICCO, CHIOPRIS
VISCONE, GONARS,
16
PORPETTO, S. MARIA LA
LONGA, TRIVIGNANO
UDINESE, VISCO
AQUILEIA, CAMPOLONGO
TAPOGLIANO, CERVIGNANO
17 DEL FRIULI, FIUMICELLO,
RUDA, TERZO DI AQUILEIA,
VILLA VICENTINA
-
SAN GIORGIO DI NOGARO,
TORVISCOSA
LIGNANO SABBIADORO,
CARLINO, LATISANA,
MARANO LAGUNARE,
18 MUZZANA DEL TURGNANO,
PALAZZOLO DELLO STELLA,
POCENIA, PRECENICCO,
RIVIGNANO TEOR, RONCHIS
AI
Piazza Grande n. 1 33057 Palmanova
(Ud)
ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE
“PALMARINO”
7
19.755
100,38
196,80
10.03.2007
31.12.2014
13.02.2013 (uscita di Chiopris-Viscone, Trivignano
Udinese e S. Maria la Longa dall'AI e proroga durata fino
al 31.12.2014)
25.07.2013 (modifica)
Nella ricognizione 2014 entra anche Chiopris Viscone ex
art.22 comma 1 bis l.r. 1/2006
AI
Piazza
Indipendenza, n. 1
33052 Cervignano
del Friuli (Ud)
ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE
“CERVIGNANESE”
7
30.582
151,58
201,75
09.03.2007
6 anni
09.03.2019
01.04.2010
06.03.2013 modifica con previsione nuova durata
09.03.2019
AI
Piazza Municipio, n.
1 33058 San
Giorgio Di Nogaro
(Ud)
ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE
“CENTRO ECONOMICO DELLA BASSA
FRIULANA"
2
14.03.2007
6 anni
Associazione sciolta a febbraio 2008 per costituzione
unione
AI
Viale Europa, n. 26 33054 Lignano
Sabbiadoro (Ud)
31.12.2013prorogata
al 31.12.2015
Modifica art. 2 della convenzione quadro
03.09.200724.10.201214.12.2012 (Proroga durata al
31.12.2013)30.12.2013 (Proroga durata al
31.12.2015)Dal 2014 passati da 11 a 10 comuni
partecipanti per fusione dei comuni di Rivignano e di
Teor
20.07.2006
31.12.2014
08.05.2007
27.08.2008
16.02.2010
10.05.2011
17.01.2012
21.05.2012 (proroga fino 31.12.2012)
31.12.2012 (proroga durata e uscita Fontanafredda)
BRUGNERA, CANEVA,
19 FONTANAFREDDA, PORCIA,
ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE
“RIVIERA TURISTICA FRIULANA”
10
AI
Via De' Pellegrini n.
4 - 33080 Porcia
(Pn)
ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE TRA
I COMUNI DI BRUGNERA, CANEVA,
PORCIA, SACILE
4
SACILE
43.401
51.020
354,32
134,78
122,49
378,54
15.03.2007
-
AVIANO, BUDOIA,
POLCENIGO, MONTEREALE
VALCELLINA
AI
Piazza Matteotti, n.
1 - 33081 Aviano
(Pn)
ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE
“PEDEMONTANA OCCIDENTALE”
4
07.02.2007
31.12.2013 (da
ultimo prorogata di
un anno al
31.12.2014)
Inviata tardivamente scheda di ricognizione con
segnalazione della proroga scadenza al 31.12.2014
-
ANDREIS, BARCIS
AI
Via G. D’annunzio, n.
42 - 33080 Andreis
(Pn)
ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE
"ANDREIS-BARCIS"
2
09.03.2007
31.12.2013
Sciolta per naturale scadenza
21
AZZANO DECIMO, CHIONS,
FIUME VENETO, PASIANO DI
20 PORDENONE, PRATA DI
PORDENONE,
PRAVISDOMINI
AI
Piazza Libertà, n. 1
33082 Azzano
Decimo (Pn)
ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE
“SILE”
6
52.301
205,27
254,79
05.03.2007
8 anni
04.12.2008
3.066
80,32
38,17
01.03.2007
31.12.2013
prorogata al
31.12.2016
25.06.200730.08.200727.11.200823.04.201219.12.2013
(proroga quadro)30.01.2014 (modifica funzioni
convenzione quadro)
21
TRAVESIO, CASTELNOVO
DEL FRIULI, CLAUZETTO
AI
Piazza XX
Settembre n. 33 33090 Travesio (Pn)
ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE
"DELLA VALCOSA"
3
-
CIMOLAIS, CLAUT, ERTO E
CASSO
AI
Via V. Emanuele II n.
27 - 33080
Cimolais (Pn)
ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE
"ALTA VALCELLINA"
3
13.03.2007
6 anni
Sciolta in data 11.02.2013 per costituzione di nuova A.I.
-
ARBA, CAVASSO NUOVO,
FANNA, MANIAGO, VIVARO
AI
Piazza Italia, n. 18 33085 Maniago (Pn)
ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE
“DEL MANIAGHESE”
5
07.03.2007
6 anni (06.03.2013)
10.12.2009
Sciolta per costituzione di nuova A.I.
-
SPILIMBERGO, SEQUALS,
MEDUNO, PINZANO AL
TAGLIAMENTO
AI
Piazzetta Tiepolo, n.
1 - 33097
Spilimbergo (Pn)
ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE
“DAL MEDUNA AL TAGLIAMENTO”
4
08.03.2007
tempo
indeterminato
recesso non prima di
6 anni
Deliberato scioglimento dal 01.01.2014
-
CORDENONS, SAN GIORGIO
DELLA RICHINVELDA, SAN
QUIRINO, ZOPPOLA
AI
Piazza Vittoria, n. 1 33084 Cordenons
(Pn)
ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE
"DEL BACINO DEL CELLINA MEDUNA"
4
12.03.2007
12.03.2013
Sciolta per naturale scadenza
-
GORIZIA, SAVOGNA
D’ISONZO
AI
Piazza Municipio, n.
1 - 34170 Gorizia
(Go)
ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE TRA
I COMUNI DI GORIZIA E SAVOGNA
D’ISONZO
2
14.03.2007
6 anni
sciolta al 31.12.2013
-
CAPRIVA DEL FRIULI,
CORMONS, FARRA
D’ISONZO, GRADISCA
D’ISONZO, MARIANO DEL
FRIULI, MEDEA, MORARO,
MOSSA, ROMANS D’ISONZO,
SAN LORENZO ISONTINO,
VILLESSE
AI
Piazza 24 Maggio, n.
22 - 34071 Cormons
(Go)
ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE
"COLLIO ISONZO"
11
13.03.2007
12 anni
L'Associazione ha trasmesso tardivamente la prevista
scheda di ricognizione.
SAN GIORGIO DI NOGARO,
22
TORVISCOSA
U
Piazza Municipio, n.
1 - 33058 San
Giorgio Di Nogaro
(Ud)
UNIONE DEI COMUNI "CENTRO
ECONOMICO DELLA BASSA
FRIULANA"
2
14.02.2008
31.12.2015
del. S.Giorgio Nogaro n.11 del 05.03.2013
del Torviscosa n. 5 del 08.03.2013
PORDENONE E ROVEREDO
IN PIANO
AI
C.so V. Emanuele II,
n. 64 - 33170
Pordenone
ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE
"PORDENONE-ROVEREDO IN PIANO"
2
10.08.2007
31.12.2013
Non hanno trasmesso la scheda e dalla
documentazione relativa alla convenzione quadro l'Ai
risulta scaduta
-
10.579
74,01
22
142,94
MUGGIA, SAN DORLIGO
23 DELLA VALLE, MONRUPINO,
SGONICO, DUINO AURISINA
AI
CAMPOLONGO
TAPOGLIANO
F
25 ATTIMIS, FAEDIS
AI
26 BUJA, TREPPO GRANDE
U
24
CAPRIVA DEL FRIULI, FARRA
Piazza Marconi, n. 1
34015 Muggia (Ts)
ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE
"MARE-CARSO"
5
COMUNE RISULTANTE DA FUSIONE
TRA I COMUNI DI CAMPOLONGO AL
TORRE E TAPOGLIANO (L.R. 8/2008)
Piazza Monsignor
Pelizzo, n. 13 33040 Faedis (Ud)
Piazza S. Stefano, 3
33030 Buja (Ud)
30.529
127,33
239,76
13.02.2009
1.202
10,90
110,28
01.01.2009
6 anni
12.02.2015
ASSOCIAZIONE DEI COMUNI DI
ATTIMIS E FAEDIS
2
4.842
79,96
60,56
01.12.2009
31.12.2015
UNIONE DEI COMUNI "BUJA TREPPO
GRANDE"
2
8.328
39,19
212,50
07.09.2011
6 anni
fino al 06.09.2017
UNIONE "FRIULI ISONTINA"
3
5.069
20,71
244,76
14.02.2013
6 anni
13.02.2019
UNIONE DEI COMUNI "FIUMICELLO VILLA VICENTINA"
2
6.415
28,34
226,36
15.02.2013
14.02.2019
16.04.2009
Adesione del comune di
Duino-Aurisina
19.11.2010
07.02.2011
U
Piazza Vittoria, n. 3
34070 Capriva del
Friuli (Go)
U
Via Gramsci, n. 8
33050 Fiumicello
(Ud)
ARBA, BARCIS, CAVASSO
NUOVO, CIMOLAIS, CLAUT,
ERTO E CASSO, FANNA,
FRISANCO, MANIAGO,
29
MEDUNO, SEQUALS,
TRAMONTI DI SOPRA,
TRAMONTI DI SOTTO,
VAJONT, VIVARO
AI
Piazza Italia, n. 18
33058 Maniago (Pn)
ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE
"DELLE VALLI E DELLE DOLOMITI
FRIULANE"
15
26.753
897,13
29,82
14.02.2013
6 anni
31.12.2019
31.10.2013 modifica convenzione quadro
03.02.2014 modifica convenzione quadro
SAN PIETRO AL NATISONE,
PULFERO, SAVOGNA
AI
Via Alpe Adria 56
33049 San Pietro al
Natisone (UD)
ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE
"VALLI DEL NATISONE"
3
3.713
94,19
39,42
02.10.2013
01.10.2019
02.10.2013
6.364
47,44
134,15
01.01.2014
27 D'ISONZO, SAN LORENZO
ISONTINO
28
30
FIUMICELLO, VILLA
VICENTINA
31 RIVIGNANO TEOR
F
COMUNE RISULTANTE DA FUSIONE
TRA I COMUNI DI RIVIGNANO E TEOR
(L.R. 1/2013)
23
UNIONI DI COMUNI
- ricognizione al 15 marzo 2014 -
24
ASSOCIAZIONI INTERCOMUNALI
- ricognizione al 15 marzo 2014 -
25
26
COMUNI RISULTANTI DA FUSIONE
- ricognizione al 15 marzo 2014 -
27
PARTE SECONDA
CRITERI E MODALITÀ PER LA CONCESSIONE DI INCENTIVI (ANNUALI E STRAORDINARI)
A SOSTEGNO DELLE FORME ASSOCIATIVE (ASSOCIAZIONI INTERCOMUNALI, UNIONI
DI COMUNI E FUSIONI)
1- Termine generale per la comunicazione delle forme associative finalizzata alla ricognizione e oggetto della
comunicazione
2- Destinatari degli incentivi
3- Tipologia degli incentivi
4- Incentivo straordinario iniziale
5- Incentivo ordinario annuale
6- Funzioni e servizi gestiti in forma associata
7- Grado di integrazione nell’esercizio delle funzioni e servizi
8- Requisito della prevalenza della forma associativa
9- Tipologia della forma associativa
10- Numerosità della forma associativa
11- Territorio della forma associativa
12- Popolazione della forma associativa
13- Modalità di erogazione degli incentivi e applicazione delle decurtazioni
14- Durata degli incentivi
15- Incentivi spettanti per le fusioni
16- Utilizzo dell’incentivo straordinario e dell’incentivo ordinario
17- Controlli sull’attività svolta in forma associata
18- Incentivazione straordinaria della gestione associata Sportello unico attività produttive
MODELLI
28
1. TERMINE GENERALE PER LA COMUNICAZIONE DELLE FORME ASSOCIATIVE FINALIZZATA
ALLA RICOGNIZIONE
1. Il termine annuale entro il quale la comunicazione delle forme associative esistenti o della loro modificazione
deve pervenire alla Direzione centrale competente in materia di autonomie locali, per l’inserimento o per
l’aggiornamento del Piano, è fissato al 15 febbraio. Da tale comunicazione, alla quale è connessa la ricognizione
annuale prevista dall’articolo 26, comma 1, lettera a), della legge regionale 1/2006, dipende anche la possibilità di
accedere al beneficio dell’incentivo straordinario e ordinario per le forme associative, come meglio specificato nei
paragrafi successivi. L’obbligo di comunicazione non sussiste per i comuni risultanti da fusione, in quanto istituiti
direttamente con legge regionale.
2. L’Unione di comuni o il comune capofila dell’Associazione intercomunale, trasmettono alla Direzione centrale
competente in materia di autonomie locali, entro il termine sopra indicato, i dati di seguito riportati:
− comuni partecipanti;
− forma associativa prescelta;
− denominazione della forma associativa;
− comune capofila (indicato nella convenzione quadro dell’Associazione intercomunale);
− sede;
− Presidente dell’Unione o dell’Associazione intercomunale;
− data di costituzione;
− durata prevista;
− data della stipula delle eventuali modifiche alla Convenzione quadro/statuto.
− nominativo e recapito del referente tecnico della forma associativa per i contatti con la Regione in relazione ad
eventuali richieste di chiarimenti.
3. Alla comunicazione dei dati suddetti sono allegati anche gli atti costitutivi delle Unioni e delle Associazioni
intercomunali (l’atto costitutivo e lo statuto per le Unioni, la convenzione quadro per le Associazioni intercomunali),
qualora non già trasmesse, come pure le modificazioni degli atti predetti, così come previsto in via generale
dall’articolo 20, comma 2, della legge regionale 1/2006.
4. L’invio cartaceo della documentazione richiesta quale allegato è sostituito dall’inserimento dei relativi file nel
sistema web destinato alla gestione e monitoraggio delle forme associative, al quale è possibile accedere
esclusivamente attraverso la funzionalità (Osservatorio forme associative) disponibile nell’area riservata dell’utente
dal Portale sistema delle autonomie locali (http://autonomielocali.regione.fvg.it). Permane l’obbligo di trasmissione
cartacea entro il termine della sola scheda di ricognizione da parte del comune capofila dell’Associazione
intercomunale o da parte dell’Unione.
2. DESTINATARI DEGLI INCENTIVI
1. Possono accedere agli incentivi per lo sviluppo delle forme associative, alle condizioni e secondo le modalità di
seguito indicate:
a) le Associazioni intercomunali che rispettino le condizioni previste dall’articolo 22 della legge regionale
1/2006, ossia:
I. che siano costituite da comuni contermini inseriti in contesti omogenei dal punto di vista territoriale e
socio-economico e non compresi nel territorio di altra associazione;
II. che siano finalizzate alla gestione associata di una pluralità di funzioni e servizi;
III. che siano costituite per un periodo non inferiore a sei anni;
29
IV. che siano dotate di uffici comuni.
b) le Unioni di comuni che rispettino le condizioni previste dall’articolo 23 e dall’articolo 27, comma 2, della
legge regionale 1/2006, ossia, in particolare:
I. per quelle costituite da due comuni non montani almeno uno dei due comuni partecipanti deve avere
popolazione pari o superiore a 1.500 abitanti, mentre per quelle costituite da due comuni interamente
montani almeno uno dei due deve avere popolazione pari o superiore a 500 abitanti;
II. per quelle costituite da tre o più comuni non montani la popolazione complessiva deve essere
superiore a 3.000 abitanti, mentre per quelle costituite da tre o più comuni interamente montani la
popolazione complessiva deve essere superiore a 1.000 abitanti;
c) i comuni risultanti da fusione di due o più comuni.
2. Allo scopo di limitare casi di trasformazioni di preesistenti Associazioni intercomunali o di Unioni di comuni al
solo fine di continuare a fruire dei trasferimenti regionali, anche dopo il termine previsto dalla legge e dal Piano di
valorizzazione territoriale, non accedono agli incentivi previsti per le gestioni associate le forme associative
rientranti nelle seguenti fattispecie:
a) Unioni di comuni costituite totalmente dagli stessi comuni facenti parte della disciolta Unione;
b) Unioni di comuni costituite da comuni facenti parte di una stessa disciolta Unione e da solo un nuovo
comune;
c) Associazioni intercomunali costituite totalmente dagli stessi comuni facenti parte della disciolta Unione o
di una stessa precedente Associazione intercomunale;
d) Associazioni intercomunali costituite da comuni facenti parte della disciolta Associazione intercomunale e
da altri comuni, qualora questi altri comuni siano presenti nella forma associativa in misura inferiore alla
metà (arrotondata per eccesso) rispetto al totale della nuova forma associativa;
e) Associazioni intercomunali costituite da comuni facenti parte della disciolta Unione e da altri comuni,
qualora questi altri comuni siano presenti nella forma associativa in misura inferiore alla metà (arrotondata
per eccesso) rispetto al totale della nuova forma associativa.
Per l’anno 2014, in vista del riordino del sistema Regione – autonomie locali del Friuli Venezia Giulia, non
beneficiano di incentivi le nuove associazioni intercomunali e le nuove Unioni costituite dopo la
ricognizione del 15 febbraio 2013, come previsto dall’articolo 10, comma 21, della legge regionale 23/2013.
3. Il Consorzio comunità collinare del Friuli è equiparato, ai sensi dell’articolo 46, comma 5, della legge regionale
1/2006, alle Associazioni intercomunali ed è tenuto a conservare la composizione costituita esclusivamente da
comuni.
4. Gli incentivi per lo svolgimento in forma associata di funzioni e servizi sono erogati:
a) al comune individuato nella convenzione quadro dell’Associazione quale capofila per i rapporti finanziari ed
istituzionali con la Regione Friuli Venezia Giulia;
b) al Consorzio comunità collinare del Friuli, equiparato ad una Associazione intercomunale ai sensi
dell’articolo 46, comma 5, della legge regionale 1/2006;
c) all’Unione di comuni;
d) al Comune risultante dalla fusione.
30
3. TIPOLOGIA DEGLI INCENTIVI
1. Gli incentivi per l’esercizio in forma associata si articolano in un incentivo straordinario iniziale ed in incentivi
ordinari annuali, ai sensi dell’art. 26, comma 1, lettera b) e articolo 27, commi 3-6, della legge regionale 1/2006,
della durata massima di sei anni.
4. INCENTIVO STRAORDINARIO INIZIALE
1. L’incentivo straordinario iniziale è erogato allo scopo di contribuire alle spese di primo impianto della nuova
forma associativa (Unione, Associazione intercomunale).
2. Le risorse del bilancio regionale disponibili annualmente per il finanziamento della gestione in forma associata
di funzioni e servizi di cui all’articolo 26, comma 1, lettera b), della legge regionale 1/2006 sono destinate, dopo
l’erogazione dell’incentivo straordinario dei comuni risultanti da fusione come previsto al paragrafo 15,
all’assegnazione dell’incentivo straordinario iniziale per Unioni e Associazioni intercomunali; in caso di insufficienza
dello stanziamento l’incentivo straordinario è ridotto in misura proporzionale.
3. L’incentivo straordinario è calcolato in rapporto al numero di comuni coinvolti ed alla natura giuridica della
forma associativa, secondo la quantificazione contenuta nella seguente tabella A. Nello stesso anno un comune
non può beneficiare dell’incentivo straordinario come parte di Unione e come parte di Associazione intercomunale. I
comuni contemporaneamente parte di Unione e di Associazione intercomunale, pertanto, non sono conteggiati
nella quantificazione dell’incentivo straordinario dell’Associazione intercomunale, ma solo in quello spettante per
l’Unione.
TABELLA A – Quantificazione dell’incentivo straordinario
Incentivo straordinario
iniziale per le Unioni
di comuni
Incentivo straordinario
iniziale per le Associazioni
intercomunali
Euro
Euro
Fino a 3
30.000
20.000
Da 4 a 6
45.000
35.000
Da 7 a 9
60.000
50.000
10 e oltre
75.000
65.000
Numero dei comuni
coinvolti
4. L’incentivo straordinario, calcolato secondo le modalità di cui al punto 3., è aumentato delle percentuali indicate
nella seguente Tabella B:
TABELLA B - Densità demografica Unioni e Associazioni intercomunali
Unioni di comuni
Associazioni
intercomunali
Fino a 50 ab/kmq
+ 25%
+ 21%
Tra 51 e100 ab/Kmq
+ 20%
+ 16%
Densità demografica
31
Unioni di comuni
Associazioni
intercomunali
Tra 101 e 200 ab/kmq
+ 15%
+ 11%
Tra 201 e 300 ab/kmq
+ 10%
+ 6%
Maggiore di 300 ab/kmq
+ 5%
+ 1%
Densità demografica
5. L’incentivo straordinario, calcolato ai sensi dei punti 3 e 4 è aumentato di una quota pari al 50% degli oneri
liquidati per la realizzazione di uno studio di fattibilità di riorganizzazione sovracomunale delle strutture, dei servizi e
delle funzioni, nei due anni antecedenti la costituzione della forma associativa, qualora non già finanziati,
totalmente o parzialmente da altre assegnazioni erogate a medesimo titolo.
6. L’incentivo straordinario non spetta alle Associazioni intercomunali e alle Unioni di comuni costituite tra gli
stessi comuni che hanno gestito mediante una Unione di Comuni costituita in base alla normativa regionale
antecedente la legge regionale 1/2006.
7. L’incentivo straordinario spetta solo una volta e non viene assegnato in caso di successiva modifica della
circoscrizione territoriale della forma associativa (estensione dell’Unione o della Associazione mediante
partecipazione di nuovi comuni) e neppure nel caso di mutamento della tipologia di forma associativa tra i
medesimi comuni che costituivano la precedente aggregazione.
8. Lo scioglimento dell’Associazione intercomunale o dell’Unione di comuni prima dei sei anni previsti come
durata minima della forma associativa, rispettivamente, dall’articolo 22 e dall’articolo 23 della legge regionale
1/2006, non giustificato dal mutamento di tipologia da Associazione intercomunale a Unione, comporta la
restituzione all’Amministrazione regionale dell’incentivo straordinario ricevuto, commisurato nella misura di un
sesto di quanto ricevuto moltiplicato per il numero di anni di anticipo dell’estinzione della forma associativa rispetto
al termine del sesto anno. Ai fini della restituzione, si intendono realizzati i sei anni di durata minima nel caso di
svolgimento di almeno 5 anni e 10 mesi di gestione associata. L’obbligo di restituzione a carico di ciascun comune
costituente la disciolta forma associativa è commisurato in base alla popolazione residente risultante dall’ultima
rilevazione statistica ufficiale effettuata dalla Regione.
9. Beneficiano dell’incentivo straordinario le sole Associazioni intercomunali e le Unioni che hanno informato la
Regione della forma associativa adottata entro il termine previsto per la ricognizione annuale delle forme
associative. L’incentivo è calcolato in base al numero di comuni costituenti la forma associativa alla presentazione
della domanda di incentivo straordinario.
5. INCENTIVO ORDINARIO ANNUALE
1. L’incentivo ordinario annuale è destinato a sostenere le spese necessarie per l'organizzazione e lo svolgimento
delle gestioni associate (Unioni e Associazioni intercomunali) nella fase di avvio della gestione medesima, sul
presupposto che la forma associativa nell’arco dei sei anni previsti dalla legge regionale 1/2006, trovi una
dimensione organizzativa tale, per ciascuna funzione e servizio associato, da sostenersi senza l’incentivo regionale.
2. L’incentivo ordinario annuale spetta anche alle Unioni di comuni costituite anteriormente all’entrata in vigore
della legge regionale 1/2006.
3. Le risorse del bilancio regionale disponibili annualmente per il finanziamento della gestione in forma associata
di funzioni e servizi di cui all’articolo 26, comma 1, lettera b), della legge regionale 1/2006, residuate dopo
32
l’assegnazione, nell’anno, dell’incentivo straordinario per i comuni risultanti da fusione, dell’incentivo straordinario
per la costituzione di nuove forme associative e dell’incentivo ordinario dei comuni risultanti da fusione, sono
destinate all’erogazione dell’incentivo ordinario a favore delle Unioni di comuni e delle Associazioni intercomunali; in
caso di insufficienza dello stanziamento l’incentivo ordinario spettante per ciascuna forma associativa è ridotto in
misura proporzionale dopo l’applicazione delle eventuali decurtazioni di cui al paragrafo 13.
4. L’incentivo è computato sulla base dei seguenti parametri:
a) tipologia delle funzioni/servizi gestiti in forma associata;
b) grado di integrazione nell’esercizio delle funzioni/servizi gestiti in forma associata;
c) tipologia della forma associativa;
d) numerosità della forma associativa;
d) territorio della forma associativa;
e) popolazione della forma associativa.
5. L’incentivo ordinario (IO) è quello risultante dalla somma tra incentivo base (IB) calcolato ai sensi dei paragrafi
6, 7 e 8, e le maggiorazioni di cui ai paragrafi 9, 10, 11 e 12, riferite, rispettivamente, alla tipologia della forma
associativa (Mf), alla numerosità (Mn), al territorio della forma associativa (Mt) e alla popolazione complessiva (Mp),
secondo la seguente formula: IO = IB + Mf + Mn + Mt + Mp.
6. Beneficiano dell’incentivo ordinario le sole Associazioni intercomunali, le Unioni, costituite ai sensi della legge
regionale 1/2006, che hanno informato la Regione della forma associativa adottata entro il termine previsto per la
ricognizione annuale delle forme associative e ne beneficiano secondo la composizione esistente alla presentazione
della domanda di incentivo ordinario.
6. FUNZIONI E SERVIZI GESTITI IN FORMA ASSOCIATA
1. L’incentivo base (IB) è computato sommando i singoli valori, indicati nella tabella C, corrispondenti a ciascuna
delle tipologie di funzione o servizio o macrofunzione svolta in forma associata, eventualmente incrementati della
maggiorazione percentuale prevista al paragrafo 7. Le funzioni/servizi o la macrofunzione devono essere
individuate:
a) nella convenzione attuativa e trovare un riscontro anche nella convenzione quadro per le Associazioni
intercomunali;
b) negli atti di conferimento delle funzioni (servizi o macrofunzioni) e nello statuto per le Unioni di comuni;
c) negli atti di conferimento delle funzioni (servizi o macrofunzioni) per le Unioni montane.
La convenzione attuativa può prevedere l’esercizio in forma associata di un singolo servizio o funzione, di più servizi
o funzioni o di una intera macrofunzione (o più di una). Qualora in una stessa convenzione attuativa sia prevista la
gestione di più funzioni/servizi (compresi in una stessa macrofunzione) ma con inizio in anni diversi, deve essere
specificata la tempistica per la loro attivazione (ad esempio: convenzione attuativa per la macrofunzione “gestione
del personale”: per l’anno 2007 si avviano il trattamento economico e le relazioni sindacali; per l’anno 2008 si avvia il
trattamento giuridico; per l’anno 2009 si avviano il reclutamento del personale/concorsi e la formazione
professionale).
33
TABELLA C – Funzioni e servizi finanziabili
Funzioni o servizi svolti
in forma associata
raggruppati per macro-funzioni
A.
Gestione del personale:
Assegnazione base
(in Euro)
50.000
Reclutamento del personale / concorsi
Questa gestione associata comprende
almeno le seguenti funzioni: definizione del
piano occupazionale, indizione dei bandi,
svolgimento delle selezioni
7.500
Trattamento economico
Questa gestione associata comprende
almeno le seguenti funzioni:
predisposizione delle buste paga, denunce
agli enti previdenziali
12.500
Trattamento giuridico
(gestione amministrativa del personale)
Questa gestione associata comprende
almeno le seguenti funzioni: verifica delle
presenze in servizio, tenuta dei fascicoli
personali, provvedimenti sullo stato giuridico
12.500
Relazioni sindacali
3.000
Questa gestione associata comprende
almeno le seguenti funzioni:
predisposizione e stipula di accordi,
gestione e convocazione incontri,
predisposizione di verbali
Formazione professionale
Questa gestione associata comprende
almeno le seguenti funzioni: predisposizione
piano di formazione generale, organizzazione
e gestione corsi di formazione
B.
Gestione economica e finanziaria
e controllo di gestione:
5.000
55.000
Gestione economica e finanziaria
Questa gestione associata comprende
almeno tutte le funzioni previste
dall’articolo 153 del decreto legislativo
267/2000
32.500
Controllo di gestione
Questa gestione associata comprende
tutte le funzioni previste dall’articolo 196
del decreto legislativo 267/2000 svolte
dall’ufficio unico per i comuni
dell’Associazione intercomunale, per
l’unione ed i comuni che la costituiscono
12.000
Controllo sulle società partecipate
Questa gestione associata comprende
l’esercizio in forma associata delle funzioni
relative alla gestione e controllo delle
partecipazioni in qualità di azionista o
3.000
34
Funzioni o servizi svolti
in forma associata
raggruppati per macro-funzioni
Assegnazione base
(in Euro)
comunque di proprietario, la disamina e
l’analisi dei bilanci nonché dei documenti di
pianificazione strategica delle società
partecipate
C.
Gestione delle entrate tributarie
e servizi fiscali:
50.000
Riscossione tributi
Questa gestione associata comprende
almeno tutte le funzioni relative alla
gestione dei tributi locali. Se sono svolte
solo le funzioni relative all’IMU l’importo
spetta nella misura del 50%.
21.000
Attività di recupero evasione/elusione
fiscale
8.500
Home banking tributario/pagamento in
via telematica di tributi locali
6.500
Contenzioso tributario
2.500
D.
Gestione unificata dell’ufficio
lavori pubblici:
50.000
Progettazione delle opere
(progetto esecutivo capitolati tecnici)
8.000
Responsabile del procedimento e ufficio
gare
15.000
Direzione lavori
7.500
Responsabile della sicurezza
6.000
Gestione degli espropri
10.000
E.
Gestione unificata dell’ufficio
contratti, appalti di forniture
di beni e servizi, acquisti:
30.000
Gestione gare d’appalto (forniture,
servizi)
10.000
Stipula e gestione dei contratti
9.000
Gestione amministrativa del patrimonio
6.000
F.
Gestione unificata servizio
statistico e informativo e servizi
di e-government- processi di
innovazione amministrativa:
45.000
Automazione delle funzioni di protocollo
6.000
Servizi informatici
(realizzazione di un unico ufficio informatico:
acquisti software ed hardware, manutenzioni,
formazione, gestione reti civiche, mercato
elettronico P.A., gare telematiche, ecc... )
12.000
35
Funzioni o servizi svolti
in forma associata
raggruppati per macro-funzioni
Assegnazione base
(in Euro)
Sistema informativo territoriale SIT e
cartografia
La gestione associata comprende almeno le
funzioni attinenti la creazione e
l’aggiornamento degli archivi derivanti dalle
procedure e dagli atti amministrativi (ad
esempio la gestione della toponomastica,
concessioni edilizie, concessioni di
commercio); gestione di sistemi di rete
10.000
Servizio informativo-statistico
La gestione associata comprende almeno
tre tra le seguenti funzioni:
a) adozione di pareri sui provvedimenti di
cui si faccia uso di dati statistici;
b) coordinamento della produzione
statistica dei servizi demografici e di
stato civile;
c) coordinamento delle attività
necessarie per la produzione del piano
topografico e della cartografia di base;
d) sviluppo, a fini statistici, della
informatizzazione degli archivi
gestionali e delle raccolte di dati
amministrativi;
e) progettazione, realizzazione e
gestione di un sistema informativostatistico dei Comuni associati che sia
di supporto ai controlli interni di
gestione sia finalizzato alla
conoscenza del territorio.
4.000
Se il servizio è svolto su comuni
aventi complessivamente una
superficie fino a 100 kmq
Se il servizio è svolto
su comuni aventi
complessivamente
una superficie compresa
tra 101 e 200 kmq
Se il servizio è svolto
su comuni aventi
complessivamente
una superficie superiore
a 200 kmq
35.000
52.500
70.000
Gestione e manutenzione strade
7.000
10.500
14.000
Segnaletica
3.500
5.250
7.000
Illuminazione pubblica e servizi connessi
5.250
7.875
10.500
Gestione e manutenzione del verde
pubblico
7.000
10.500
14.000
Gestione e manutenzione cimiteri
7.000
10.500
14.000
G.
H.
Gestione unificata del servizio
tecnico:
Urbanistica e gestione
del territorio:
Urbanistica
Questa gestione associata comprende
almeno le seguenti funzioni:
a) elaborazione e gestione dei piani
regolatori generali, varianti, piani
45.000
13.500
36
Funzioni o servizi svolti
in forma associata
raggruppati per macro-funzioni
b)
c)
Assegnazione base
(in Euro)
strutturali e piani operativi;
elaborazione e gestione dei piani
attuativi;
elaborazione e gestione del
regolamento edilizio
Edilizia privata (Rilascio di concessioni,
autorizzazioni, ecc…)
13.500
Canile
4.000
I.
Funzioni di polizia municipale:
Se il servizio è svolto su comuni
aventi complessivamente una
superficie fino a 100 kmq
Se il servizio è svolto
su comuni aventi complessivamente
una superficie compresa
tra 101 e 200 kmq
Se il servizio è svolto
su comuni aventi
complessivamente
una superficie superiore
a 200 kmq
35.000
52.500
70.000
10.500
15.750
21.000
Polizia stradale
7.000
10.500
14.000
Polizia amministrativa (osservanza leggi e
regolamenti in materia edilizia, commercio,
ambiente, pubblici esercizi, igiene)
7.000
10.500
14.000
Sicurezza urbana
L.
Funzioni culturali e ricreative:
25.000
Biblioteche e/o musei
5.000
Programmazione e gestione attività
culturali
6.250
Gestione degli impianti sportivi e
ricreativi
6.250
Informagiovani
3.750
M. Funzioni attinenti lo sviluppo
economico (commercio, turismo e
attività produttive):
40.000
Adozione provvedimenti relativi al
commercio
5.000
Accoglienza, informazione e promozione
turistica
5.200
Sportello unico per le attività
produttive
18.000
37
Funzioni o servizi svolti
in forma associata
raggruppati per macro-funzioni
Assegnazione base
(in Euro)
Se il servizio è svolto su comuni
aventi complessivamente una
superficie fino a 100 kmq
Se il servizio è svolto
su comuni aventi
complessivamente una
superficie compresa
tra 101 e 200 kmq
Se il servizio è svolto
su comuni aventi
complessivamente una
superficie superiore
a 200 kmq
N. Funzioni di istruzione pubblica:
30.000
45.000
60.000
Trasporto scolastico (compreso
l’accompagnamento)
10.200
15.300
20.400
Pre-post accoglienza e/o centri
vacanza/estiva
5.000
7.500
10.000
Asili nido
3.300
4.950
6.600
Mense scolastiche
7.200
10.800
14.400
O. Attività istituzionali:
20.000
Comunicazione istituzionale
3.000
URP sovracomunale
2.000
Carta dei servizi
5.000
P.
Gestione della programmazione
comunitaria:
20.000
Questa macrofunzione non si articola in
sotto funzioni e servizi tipizzati e comprende
unitariamente almeno le attività relative al
coordinamento delle politiche comunitarie,
monitoraggio e rendicontazione dei progetti
Q.
Tutela dell’ambiente
10.000
Questa macrofunzione non si articola in
sotto funzioni e servizi tipizzati e comprende
unitariamente attività di tutela del
paesaggio (rilascio autorizzazione
paesaggistiche; compatibilità paesaggistica;
provvedimenti sanzionatori)
R. Controlli interni
6.000
S. Protezione civile
4.000
2. Sono escluse dal computo le gestioni associate che, per l’indeterminatezza dell’oggetto, non consentano di
individuare con precisione l’ambito di operatività della gestione associata e le gestioni aventi ad oggetto materie
rientranti nell’ambito socio-sanitario e assistenziale. Per le Associazioni intercomunali sono escluse dal computo
quelle gestioni associate svolte tra comuni diversi rispetto a quelli previsti nella convenzione quadro con riferimento
a ciascuna funzione/servizio, salvo che la convenzione attuativa preveda espressamente la tempistica di entrata
degli altri comuni alla gestione associata; qualora in convenzione quadro non siano espressamente indicati i comuni
partecipanti a ciascuna gestione, il servizio/funzione o la macrofunzione si intendono riferite a tutti i comuni
partecipanti all’Associazione intercomunale.
3.
L’ intervenuta armonizzazione delle disposizioni normative dei singoli comuni, realizzata mediante apposita
revisione di regolamenti o atti amministrativi generali preesistenti o emanazione di nuovi regolamenti o atti
38
amministrativi generali conformi, aventi ad oggetto lo svolgimento di funzioni e servizi previsti nella tabella C,
comporta l’attribuzione di una valorizzazione corrispondente alla maggiorazione del 5% del valore della
macrofunzione relativa. La valorizzazione di questa attività è possibile una sola volta e si riferisce ad atti
definitivamente approvati da tutti i comuni interessati (o dai competenti organi dell’Unione) e, qualora siano
adottati più distinti regolamenti attinenti alla medesima materia, viene comunque calcolata una sola
maggiorazione sulla macrofunzione relativa. Nel caso di svolgimento in forma associata della macrofunzione
“Gestione delle entrate tributarie e dei servizi fiscali” o di una o più funzioni e servizi nella stessa previsti, l’avvenuta
stipulazione di intese tra i comuni e l’Agenzia delle Entrate e l’Agenzia del territorio per la realizzazione di programmi
di potenziamento dei servizi gestiti a livello sovracomunale comporta l’attribuzione di una valorizzazione
corrispondente al 5% del valore della macrofunzione stessa. Qualora siano state stipulate più intese attinenti
funzioni e servizi relativi alla stessa macrofunzione, viene comunque calcolata una sola maggiorazione. Nel caso di
svolgimento della macrofunzione Q “Tutela dell’ambiente”, spetta annualmente una valorizzazione pari al 25% del
valore della macrofunzione qualora sia stata costituita a livello sovracomunale la Commissione locale per il
paesaggio, ai sensi dell’articolo 59 della legge regionale 5/2007. Nel caso di svolgimento in forma associata della
macrofunzione “Attività istituzionali”, o di una o più funzioni nella stessa previsti, spetta annualmente una
valorizzazione pari al 50% del valore della macrofunzione, qualora sia costituito a livello sovracomunale un ufficio
legale per la gestione di controversie coinvolgenti i comuni della forma associata.
4. Nel caso di realizzazione contestuale di tutte le voci tipizzate appartenenti ad un settore si applica il valore
massimo previsto per la macrofunzione (contraddistinta da lettera dell’alfabeto), in luogo della somma dei valori
singoli riferiti a ciascuna funzione/servizio.
5. L’incentivo è concesso in relazione ai servizi ed alle funzioni associati aventi i caratteri di continuità e di
effettività.
7. GRADO DI INTEGRAZIONE NELL'ESERCIZIO DELLE FUNZIONI E SERVIZI
1. In applicazione dell’articolo 27, comma 4, della legge regionale 1/2006, ai sensi del quale nella determinazione
dell’importo dell’incentivo ordinario, hanno priorità le funzioni ed i servizi gestiti tramite uffici comuni o che
comunque implicano una maggiore integrazione tra gli uffici e il personale dei comuni aderenti, ai valori attribuiti in
relazione alle singole voci della tabella C, prima della somma ai fini dell’individuazione dell’incentivo base, si applica
una maggiorazione come di seguito indicata:
a) del 5% per le Unioni di comuni, in caso di svolgimento della funzione/servizio da parte delle strutture
organizzative dell’ente sovracomunale;
b) nella misura percentuale indicata nella tabella sotto riportata per le Associazioni intercomunali in caso di
costituzione di ufficio comune, operante con personale degli enti partecipanti per l’esercizio di funzioni
pubbliche in luogo degli stessi, per il Consorzio comunità collinare se il servizio è gestito dal Consorzio.
39
Comuni facenti
parte
dell’Associazione
o dell’Unione
montana
n. di comuni per
i quali è gestito
il servizio
dall’ufficio
comune
n. di comuni per
i quali è gestito
il servizio
dall’ufficio
comune
n. di comuni per
i quali è gestito
il servizio
dall’ufficio
comune
Maggiorazione
percentuale
Maggiorazione
percentuale
Maggiorazione
percentuale
2
2
15%
3
2
10%
3
15%
4
3
10%
4
15%
5
3
5%
4
10%
5
15%
6
4
5%
5
10%
6
15%
7
5
5%
6
10%
7
15%
8
6
5%
7
10%
8
15%
9
6-7
5%
8
10%
9
15%
10
7-8
5%
9
10%
10
15%
11
7-8
5%
9-10
10%
11
15%
12
8-9
5%
10-11
10%
12
15%
13
9-10
5%
11-12
10%
13
15%
14
9-10
5%
11-13
10%
14
15%
15
10-11
5%
12-14
10%
15
15%
16
11-12
5%
13-15
10%
16
15%
17
11-13
5%
14-16
10%
17
15%
18
12-14
5%
15-17
10%
18
15%
19
13-15
5%
16-18
10%
19
15%
20
14-16
5%
17-19
10%
20
15%
oltre 20
tra 70-84,9%
5%
Tra 85-95,9%
10%
96% e oltre
15%
2. La maggiorazione di cui al punto 1, lettera b), si applica quando l’attività gestita in forma associata è unificata
presso una sola struttura sovracomunale, che non si sovrappone ma si sostituisce a quelle dei singoli Comuni, con
l’individuazione di un unico responsabile (non osta la previsione di sedi distaccate dell’ufficio comune per necessità
organizzative). Qualora la gestione per una stessa funzione sia in parte svolta direttamente dall’ufficio comune e in
parte esternalizzata, viene applicata la maggiorazione solo qualora risulti prevalente l’attività di gestione svolta
direttamente dall’ufficio comune.
3. Tutte le altre eventuali modalità di gestione associata del servizio (tramite consorzio, tramite delega alla
Comunità montana, tramite l’esternalizzazione, tramite la costituzione di società a partecipazione pubblica, ecc.)
sono finanziate in misura pari all’incentivo base indicato nella tabella C.
4. Nel caso di realizzazione di tutte le voci tipizzate appartenenti ad una macro funzione come individuata nella
tabella C del paragrafo 6, al valore massimo attribuito alla macro-funzione si applica la maggiorazione di cui al
punto 1., indipendentemente dalla modalità di esercizio della funzione o del servizio.
40
8. REQUISITO DELLA PREVALENZA DELLA GESTIONE TRAMITE LA FORMA ASSOCIATIVA
1. Alle Unioni di comuni, l’incentivo ordinario spetta se la funzione/servizio sia svolto dall’Unione per tutti i
comuni aderenti.
2. Alle Associazioni intercomunali l’incentivo spetta se la funzione/servizio sia svolto in forma associata dalla
prevalenza dei comuni aderenti, così determinata:
Comuni facenti parte
dell’Associazione
o dall’Unione montana
Prevalenza
Comuni facenti parte
dell’Associazione
o dall’Unione montana
Prevalenza
3
2
13
7
4
3
14
8
5
3
15
8
6
4
16
9
7
4
17
9
8
5
18
10
9
5
19
10
10
6
20
11
11
6
oltre 20
maggioranza dei 2/3
12
7
3. Qualora la gestione associata sia estesa, a qualsiasi titolo, a comuni non facenti parte della forma associativa
essi non sono computati ai fini della quantificazione dello stesso.
4. Il requisito della prevalenza nella gestione si ritiene sussistente anche quando il numero dei comuni previsto
nella tabella di cui al punto 2 venga raggiunto per sommatoria di partecipanti a singole convenzioni attuative
all’interno della stessa forma associativa, relativamente a un medesimo servizio/funzione, in tale caso non spetta la
maggiorazione per l’ufficio comune di cui al paragrafo 7. Questo computo per sommatoria della prevalenza può
essere considerato per i soli servizi relativi alle funzioni di polizia municipale, alle funzioni di istruzione pubblica,
servizio tecnico, urbanistica e gestione del territorio, alle funzioni di tutela dell’ambiente e alla gestione unificata
dell’ufficio lavori pubblici. Il computo per sommatoria è ammissibile anche per le funzioni relative alla gestione
economico e finanziaria e controllo di gestione, ma solo per le Associazioni intercomunali costituite da almeno dieci
comuni.
9. TIPOLOGIA DELLA FORMA ASSOCIATIVA
1. L’incentivo base è incrementato di una maggiorazione percentuale (Mf) in ragione della differente forma
associativa adottata, nella misura del 20 per cento nel caso di Unione di Comuni e del 10 per cento in caso di
Associazione intercomunale e del Consorzio comunità collinare, equiparato ad Associazione.
41
10. NUMEROSITÀ DELLA FORMA ASSOCIATIVA
1. L’incentivo base è incrementato di una maggiorazione percentuale (Mn) in ragione del numero di comuni
partecipanti alla forma associativa, calcolata sull’importo dell’incentivo base nella misura di seguito indicata:
TABELLA D – Numerosità dei comuni costituenti la forma associativa
Numero di comuni partecipanti alla forma associativa
Maggiorazione
percentuale
Fino a tre comuni partecipanti
5%
Da quattro a sei comuni partecipanti
10%
Da sette a nove comuni partecipanti
15%
Da dieci a tredici partecipanti
30%
Quattordici o più partecipanti
50%
2. Le maggiorazioni indicate nella sopra riportata tabella D sono incrementate:
a) di un punto percentuale qualora la forma associativa sia formata da almeno un piccolo comune,
intendendosi per tale quello con popolazione fino a 3.000 abitanti, come definito dall’articolo 7 della legge
regionale 1/2006;
b) di due punti percentuali qualora la forma associativa sia formata per la maggior parte (ossia più della metà)
da piccoli comuni, intendendosi per tali quelli con popolazione fino a 3.000 abitanti, come definiti
dall’articolo 7 della legge regionale 1/2006;
c) di cinque punti percentuali qualora la forma associativa sia composta interamente da piccoli comuni,
intendendosi per tali quelli con popolazione fino a 3.000 abitanti, come definiti dall’articolo 7 della legge
regionale 1/2006.
11. TERRITORIO DELLA FORMA ASSOCIATIVA
1. L’incentivo base è incrementato di una maggiorazione percentuale in ragione del territorio della forma
associativa espresso in chilometri quadrati, calcolata sull’importo dell’incentivo base nella misura di seguito
indicata:
TABELLA E – Superficie in kmq della forma associativa
Territorio della forma associativa espresso in chilometri quadrati
Maggiorazione
percentuale
Superficie fino a 50 kmq
3%
Superficie da 51 a 100 kmq
7%
Superficie da 101 a 250 kmq
10%
Superficie da 251 a 400 kmq
15%
Oltre 400 kmq
20%
42
12. POPOLAZIONE DELLA FORMA ASSOCIATIVA
1. L’incentivo base è incrementato di una maggiorazione percentuale in ragione della popolazione residente
complessiva della forma associativa risultante dall’ultima rilevazione statistica ufficiale effettuata dalla Regione,
calcolata sull’importo dell’incentivo base nella misura di seguito indicata:
TABELLA F – Popolazione della forma associativa
Popolazione complessiva della forma associativa
Maggiorazione
percentuale
Oltre 30.000 abitanti
+ 25%
Da 10.001 a 30.000 abitanti
+ 20%
Da 5.001 a 10.000 abitanti
+ 15%
Da 3.001 a 5.000 abitanti
+ 10%
Da 1.501 a 3.000 abitanti
+ 5%
Fino a 1.500 abitanti
0
13. MODALITÀ DI EROGAZIONE DEGLI INCENTIVI ORDINARI E STRAORDINARI E APPLICAZIONE DELLE
DECURTAZIONI
1. Gli incentivi, ordinari e straordinari, sono concessi alle forme associative che ne hanno titolo e che presentano
domanda alla Direzione centrale competente in materia di autonomie locali, entro e non oltre trenta giorni
dall’approvazione in via definitiva del Piano di valorizzazione territoriale, relativo all’anno cui si riferisce la domanda.
La documentazione prodotta dopo il termine non viene considerata ai fini del calcolo dell’incentivo, ad eccezione di
quella eventualmente richiesta dall’Amministrazione regionale in sede di controllo svolto ai sensi del paragrafo 17.
2. In determinati casi gli incentivi ordinari successivi alla prima annualità sono decurtati delle somme già
assegnate nell’anno precedente e, in tali ipotesi, viene impegnato e liquidato a favore della forma associative
l’ammontare dell’incentivo ordinario al netto della decurtazione.
3. Si applica la decurtazione, ai sensi del punto 2, laddove, non sia comprovata l’effettiva gestione associata dei
servizi, sulla base dell’autocertificazione trasmessa in duplice copia di cui solo un originale, o in unica copia nel
caso di invio del documento tramite Posta elettronica certificata, alla Direzione centrale competente in materia di
autonomie locali entro il 15 febbraio di ogni anno, a firma del Presidente dell’Unione di comuni, dell’Associazione
intercomunale e della Comunità collinare de Friuli e conformemente al Modello C previsto nel presente Piano di
valorizzazione territoriale.
In particolare:
a) quando non risulti effettuata alcuna gestione associata, l’incentivo ordinario è decurtato dell’intero
incentivo ordinario assegnato nell’anno precedente;
b) qualora non risulti effettuata una parte delle gestioni associate ammesse ad incentivo l’anno precedente o
qualora risulti effettuata solo un’attività preparatoria o propedeutica all’effettiva futura gestione in forma
associata della funzione/servizio finanziato, l’incentivo ordinario è decurtato della quota di incentivo
ordinario dell’anno precedente calcolata in relazione alle funzioni/servizi finanziati ma la cui gestione non è
43
stata effettuata (incentivo base totale per funzioni finanziate l’anno precedente: incentivo ordinario
complessivo dell’anno precedente = incentivo base per funzioni finanziate e non effettuate l’anno
precedente: x).
4 Oltre all’ipotesi di cui al punto 3., si applica la decurtazione a partire dal 2010, ossia dalla verifica delle funzioni
finanziate nel 2009, nel caso di verifica del mancato raggiungimento dei risultati programmati da ogni forma
associativa per ciascuna macrofunzione o singola funzione/servizio (ad eccezione delle funzioni non tipizzate
rientranti nella voce “altro” finanziate nel 2009).
Per consentire la verifica, le forme associative dovranno presentare alla Direzione centrale competente in materia di
autonomie locali entro il 15 febbraio di ogni anno, in duplice copia di cui solo un originale, o in unica copia nel
caso di invio del documento informatico tramite Posta elettronica certificata, il Modello B previsto nel presente
Piano di valorizzazione territoriale, contenente le informazioni relative al raggiungimento dei risultati programmati,
attestato dal responsabile dell’ufficio associato competente.
5. Per consentire la verifica di cui al punto 4, nella scheda denominata Modello B, le Unioni di comuni, le
Associazioni intercomunali e il Consorzio comunità collinare del Friuli compilano l’apposita riga indicando il risultato
che intendono perseguire con la gestione dell’anno di riferimento e definiscono l’indicatore per il relativo
monitoraggio. L’anno successivo dichiarano il valore accertato (Valore effettivo) relativo all’anno precedente e
individuano il valore presunto per l’anno in corso (Valore atteso) al momento di presentazione della domanda. Il
raggiungimento del risultato è attestato dal responsabile del Servizio associato competente. Nel caso venga
presentato il Modello B non completo in questa parte, la relativa funzione/servizio non viene finanziata nell’anno di
presentazione. Qualora si riferisca a funzioni finanziate l’anno precedente, ma per le quali non è stato raggiunto il
risultato programmato, viene applicata la decurtazione su quanto erogato l’anno precedente per la medesima
funzione o servizio calcolato nella misura del 50% del calcolo risultante con le modalità di cui al punto 3, lettera b).
Questa modalità di calcolo si applica già a partire dalla verifica delle funzioni finanziate nel 2010.
6. Nel caso in cui la forma associativa abbia segnalato più indicatori diversi per una stessa funzione
sottoponendoli al monitoraggio da parte dell’Ufficio regionale competente e solo uno o più di questi risultino non
raggiunti, il valore della decurtazione calcolato con la modalità indicata al punto 5 è applicato in base al numero di
indicatori non raggiunti rispetto al totale degli indicatori chiesti a monitoraggio per una medesima funzione (ad es.:
se per la funzione “Controllo di gestione” sono stati chiesti a monitoraggio da parte della Regione tre indicatori e, a
consuntivo, uno di questi risulti non raggiunto, si applica come decurtazione 1/3 del valore calcolato con le modalità
di cui all’ultimo periodo del punto 5). Questa modalità di calcolo si applica già a partire dalla verifica delle funzioni
finanziate nel 2010.
7. Nel caso di contestuale verifica della mancata effettiva gestione in forma associata e del mancato
raggiungimento degli obiettivi, la decurtazione è applicata solo in relazione alla mancata effettiva gestione in forma
associata. Questa modalità di determinazione della decurtazione si applica già a partire dalla verifica delle funzioni
finanziate nel 2010.
8. Sono legittimati a presentare domanda di assegnazione, entro il termine indicato al punto 1., i Presidenti delle
Unioni di comuni, delle Associazioni intercomunali e il Presidente della Comunità collinare del Friuli.
9. Le domande di assegnazione sono presentate, a pena di inammissibilità, compilando in duplice copia, di cui solo
un originale, i modelli (A1, A2, A3, A4) contenuti in fondo alla presente Parte Seconda del Piano. Basta la firma di un
solo originale nel caso di invio tramite Posta elettronica certificata. Tali modelli devono essere sottoscritti dal
Presidente richiedente.
44
10. Per l’assegnazione dell’incentivo straordinario le Unioni di comuni di nuova istituzione compilano il Modello A1
e trasmettono:
a) lo statuto e l’atto costitutivo, ove non già inviati.
11. Per l’assegnazione dell’incentivo straordinario le Associazioni intercomunali di nuova istituzione compilano il
Modello A2 e trasmettono:
a) la convenzione quadro, ove non già inviata.
12. Per l’assegnazione della prima annualità dell’incentivo ordinario le Unioni di comuni e le Associazioni
intercomunali compilano il Modello A3 e trasmettono:
a) le convenzioni attuative sottoscritte dalla prevalenza dei comuni aderenti alla forma associativa indicando,
ove mancanti nella convenzione, gli estremi delle deliberazioni di approvazione;
b) eventuali deliberazioni ed atti di attuazione relativi all’esercizio delle funzioni e dei servizi associati indicanti
le modalità di gestione, qualora tali modalità non siano evincibili dalle relative convenzioni;
c) eventuali deliberazioni di approvazione di regolamenti o atti amministrativi generali oggetto di
armonizzazione delle regole organizzative.
13. Per l’assegnazione delle annualità dell’incentivo ordinario successive alla prima, le Unioni di comuni le
Associazioni intercomunali compilano il Modello A4 e trasmettono:
a) l’ultimo conto di bilancio approvato per le Unioni, il documento finanziario riepilogativo per le Associazioni
intercomunali, laddove previsto dalla convenzione quadro;
b) le nuove convenzioni (rispetto a quelle trasmesse l’anno precedente) sottoscritte dalla prevalenza dei
comuni facenti parte dell’Associazione intercomunale, o le eventuali modifiche di convenzioni già stipulate
e già inoltrate, indicando, ove mancanti nella convenzione, gli estremi delle deliberazioni di approvazione;
c) le eventuali deliberazioni e gli atti di attuazione relativi all’esercizio delle funzioni e dei servizi associati
indicanti le modalità di gestione, qualora tali modalità non siano evincibili dalle relative convenzioni;
d) le eventuali deliberazioni di approvazione di regolamenti o atti amministrativi generali oggetto di
armonizzazione delle regole organizzative.
14. L’invio della documentazione richiesta quale allegato (convenzioni, statuti, deliberazioni, regolamenti) è
realizzato mediante l’inserimento dei relativi file nel sistema web destinato alla gestione e monitoraggio delle forme
associative, al quale è possibile accedere esclusivamente attraverso la funzionalità (Osservatorio forme associative)
disponibile
nell’area
riservata
dell’utente
dal
Portale
sistema
delle
autonomie
locali
(http://autonomielocali.regione.fvg.it).
14. DURATA DEGLI INCENTIVI ORDINARI
1. Gli incentivi ordinari sono erogati per un massimo di sei annualità da quando inizia ad essere finanziata la
funzione o il servizio.
2. Alle funzioni e servizi già finanziati per due anni si applica, nel terzo anno, una riduzione del 5%, nel quarto anno
una riduzione del 15%, nel quinto anno una riduzione del 30%, nel sesto anno una riduzione del 50%, calcolata sul
valore della singola funzione/servizio o macrofunzione prevista nella tabella C del paragrafo 6.
45
15. INCENTIVI SPETTANTI PER LE FUSIONI
1. Al comune istituito per fusione spetta, ad incremento dei trasferimenti ordinari, un incentivo straordinario
iniziale, erogato in concomitanza con il primo incentivo ordinario annuale e incentivi ordinari annuali per sei anni.
2. Gli incentivi sono erogati d’ufficio e spettano anche nel caso in cui uno o più comuni coinvolti abbiano già fruito
di contributi per la gestione associata.
3. L’incentivo straordinario iniziale è pari al doppio di quello spettante ad una Unione comprendente un numero
di comuni pari a quelli interessati dalla fusione, secondo quanto previsto nella tabella A, senza l’incremento di cui
alla tabella B.
4. L’incentivo ordinario è pari alla somma di tutte le macro-funzioni previste nella tabella C.
5. Nel terzo anno di assegnazione, all’incentivo ordinario, computato sulla base dei criteri di calcolo sopra indicati,
si applica una riduzione del 5%, nel quarto anno del 15%, nel quinto anno del 30% e nel sesto anno del 50%.
16. UTILIZZO DELL’INCENTIVO STRAORDINARIO E DELL’INCENTIVO ORDINARIO
1. L’utilizzo degli incentivi, sia straordinari che ordinari, a favore delle forme associative e dei comuni risultanti da
fusione non è soggetto a rendicontazione.
2. Per le Associazioni intercomunali i criteri di riparto tra gli enti partecipanti e l’utilizzo delle risorse vengono stabiliti
e disciplinati direttamente nell’atto convenzionale sottoscritto da tutti gli enti appartenenti all’Associazione. Le
risorse connesse all’incentivo straordinario e a quello ordinario possono essere utilizzate dalle forme associative
beneficiarie sia per sostenere gli enti locali nelle spese necessarie per l’organizzazione e lo svolgimento delle
gestioni associate nella fase di avvio della gestione medesima, sia, in quanto sono risorse correnti, per finanziare
altre spese correnti. È possibile utilizzare tali fondi anche per finanziare spese d’investimento.
3. Pur non sussistendo l’obbligo di rendicontazione, l’incentivo erogato a favore di Unioni di comuni e di Associazioni
intercomunali è comunque finalizzato al perseguimento dell’effettività della gestione associata. Quest’ultima è
verificata in sede di erogazione dell’incentivo per l’anno successivo attraverso un’apposita autocertificazione
redatta dall’ente e attraverso l’esercizio di poteri di controllo da parte della Regione, con la richiesta di chiarimenti,
integrazioni e attraverso verifiche presso gli enti associati, così come previsto al
paragrafo 17.
17. CONTROLLI SULL’ATTIVITÀ SVOLTA IN FORMA ASSOCIATA
1. L'Amministrazione regionale può disporre, ai sensi dell’articolo 44 della legge regionale 7/2000, controlli
ispettivi in loco, annuali e a campione, e chiedere la presentazione di documenti o di chiarimenti per verificare
l’effettivo svolgimento in forma associata di funzioni e servizi da parte delle forme associative, dalle stesse
dichiarate nella richiesta di incentivi, sia in relazione ai modelli C, sia in relazione agli indicatori e risultati contenuti
nei modelli B.
2. Nel caso di richiesta di documentazione integrativa da parte dell’Ufficio regionale istruttore, la stessa deve
essere prodotta entro 10 giorni dal ricevimento della richiesta.
46
3. La mancata presentazione nei termini della documentazione di cui al punto 2 comporta la decurtazione delle
funzioni alle quali si riferisce il controllo.
18. INCENTIVAZIONE STRAORDINARIA DELLA GESTIONE ASSOCIATA SPORTELLO UNICO ATTIVITÀ
PRODUTTIVE
1. Nel caso in cui dopo la determinazione dell’incentivo ordinario spettante a ciascuna Unione di comuni e
Associazione intercomunale (in applicazione dei criteri di cui ai paragrafi da 6 a 14), residui una quota dello
stanziamento regionale, questa è ripartita, ad incremento dell’incentivo ordinario, a favore delle predette Unioni e
Associazioni intercomunali che gestiscono in forma associata lo Sportello Unico Attività Produttive e lo hanno
segnalato nel modello A3 o nel modello A4.
2. L’incremento dell’incentivo ordinario di cui al punto 1 è determinato nell’importo di 22.000 euro, decrescente dal
terzo anno di finanziamento della funzione in applicazione dei criteri già definiti al paragrafo 14, in relazione all’anno
di finanziamento della funzione dello Sportello Unico Attività Produttive. In caso di insufficienza delle risorse
disponibili l’importo spettante è ridotto in misura proporzionale.
3. Nel caso di decurtazione dell’incentivo ordinario per mancato svolgimento della funzione Sportello Unico Attività
Produttive o mancato raggiungimento degli obiettivi relativi a detta funzione, l’incremento di cui al presente
paragrafo è aggiunto al valore della decurtazione determinata ai sensi del paragrafo 13, punto 3.
47
MODELLI
48
MODELLO A1
DOMANDA DI INCENTIVO STRAORDINARIO INIZIALE
UNIONE DI COMUNI
Legge regionale 9 gennaio 2006, n. 1 - articoli 23, 26 e 27
Il sottoscritto _____________________________________________________________________________________________ ,
nella sua qualità di Presidente dell’Unione di comuni _________________________________________________________ ,
CHIEDE
di accedere all’incentivo straordinario iniziale.
A TAL FINE DICHIARA
che, ai sensi dell’articolo 23, comma 3, legge regionale 1/2006, l’atto costitutivo e lo statuto dell’Unione1, sono
stati approvati dai Consigli dei comuni partecipanti con le seguenti deliberazioni:
________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________________________ ;
che l’atto costitutivo è stato stipulato in data __________________________________;
che nell’anno ___________ è stato realizzato, dai comuni attualmente costituenti l’unione uno studio di fattibilità
di riorganizzazione sovracomunale delle strutture, dei servizi e delle funzioni, per il quale sono stati liquidati oneri
complessivamente pari a ____________________________ euro2, che si allega in copia.
che l’ente ha affidato il Servizio di Tesoreria a ______________________________________________________________
lì _______________________
Il Presidente dell’Unione
_________________________________________________
1
Da allegare in copia ove non già trasmessi. L’invio della documentazione richiesta quale allegato è realizzato mediante inserimento dei
relativi file nel sistema web destinato alla gestione e monitoraggio delle forme associative al quale è possibile accedere esclusivamente
attraverso la funzionalità (Osservatorio forme associative) disponibile nell’area riservata dell’utente dal Portale sistema delle autonomie locali
(http://autonomielocali.regione.fvg.it).
2
Indicare gli oneri già liquidati al fine della predisposizione dello studio di fattibilità. L’incentivo straordinario, infatti, è aumentato di una
quota pari al cinquanta per cento degli oneri liquidati per la realizzazione di uno studio di fattibilità di riorganizzazione sovracomunale delle
strutture, dei servizi e delle funzioni, nei due anni antecedenti la costituzione della forma associativa, qualora non già finanziati,
totalmente o parzialmente, da altre assegnazioni erogate a medesimo titolo.
49
MODELLO A2
DOMANDA DI INCENTIVO STRAORDINARIO INIZIALE
ASSOCIAZIONI INTERCOMUNALI
Legge regionale 9 gennaio 2006, n. 1 - articoli 22, 26 e 27
Il sottoscritto _________________________________________________________________, nella sua qualità di Presidente
dell’Associazione intercomunale ____________________________________________________________________________ ,
composta dai seguenti comuni1:
1.
_______________________________________________________________________________________________________
2.
_______________________________________________________________________________________________________
3.
_______________________________________________________________________________________________________
4.
_______________________________________________________________________________________________________
5.
_______________________________________________________________________________________________________
6.
_______________________________________________________________________________________________________
7.
_______________________________________________________________________________________________________
8.
_______________________________________________________________________________________________________
9.
_______________________________________________________________________________________________________
10. _______________________________________________________________________________________________________
11. _______________________________________________________________________________________________________
12. _______________________________________________________________________________________________________
13. _______________________________________________________________________________________________________
CHIEDE
di accedere all’incentivo straordinario iniziale.
A TAL FINE DICHIARA
che, ai sensi dell’articolo 22, legge regionale 1/2006, la convenzione quadro è stata approvata dai Consigli dei
comuni partecipanti con le seguenti deliberazioni:
________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________________________ ;
1
Indicare, al fine della tenuta dei rapporti con la regione Friuli Venezia Giulia e al fine dell’erogazione dell’incentivo, anche il comune capofila.
50
che la convenzione quadro è stata stipulata in data ______________________________________________________ 2;
che nell’anno ___________ è stato realizzato, dai comuni attualmente costituenti l’Associazione intercomunale,
uno studio di fattibilità di riorganizzazione sovracomunale delle strutture, dei servizi e delle funzioni, per il quale
sono stati liquidati oneri complessivamente pari a ____________________________ euro3, che si allega in copia.
che il Tesoriere del comune capofila è ________________________________________________________________________
Lì ________________________
Il Presidente dell’Associazione intercomunale
_________________________________________________
2
Da allegare in copia ove non già inviata. L’invio della documentazione richiesta quale allegato è realizzato mediante l’inserimento dei relativi
file nel sistema web destinato alla gestione e monitoraggio delle forme associative, al quale è possibile accedere esclusivamente attraverso la
funzionalità (Osservatorio forme associative) disponibile nell’area riservata dell’utente dal Portale sistema delle autonomie locali
(http://autonomielocali.regione.fvg.it).
3
Indicare gli oneri già liquidati al fine della predisposizione dello studio di fattibilità. L’incentivo straordinario, infatti, è aumentato di una
quota pari al cinquanta per cento degli oneri liquidati per la realizzazione di uno studio di fattibilità di riorganizzazione sovracomunale delle
strutture, dei servizi e delle funzioni, nei due anni antecedenti la costituzione della forma associativa, qualora non già finanziati,
totalmente o parzialmente, da altre assegnazioni erogate a medesimo titolo.
51
MODELLO A3
DOMANDA DI INCENTIVO ORDINARIO PER IL PRIMO ANNO
ASSOCIAZIONI INTERCOMUNALI ED UNIONI DI COMUNI
Legge regionale 9 gennaio 2006, n. 1 - articoli 22, 23, 26 e 27
Il sottoscritto _____________________________________________________________________________________________ ,
nella sua qualità di Presidente dell’ _________________________________________________________________________ 1,
CHIEDE
di accedere per la prima volta al beneficio dell’incentivo ordinario, per i servizi e le funzioni indicati nel successivo
prospetto
ED ALLEGA LA SEGUENTE DOCUMENTAZIONE 2:
Documenti
[]
Altre informazioni
Convenzioni attuative della convenzione quadro, relative a funzioni e
servizi comunali svolti in forma associata (articolo 22, comma 6, legge
3
regionale 1/2006)
a.1 ____________________________________________________________
a.2 ____________________________________________________________
a.3 ____________________________________________________________
a.4 ____________________________________________________________
a.5 ____________________________________________________________
a.6 ____________________________________________________________
a.7 ____________________________________________________________
a.8 ____________________________________________________________
1
4
Estremi degli atti :
________________________________________
________________________________________
________________________________________
________________________________________
________________________________________
________________________________________
________________________________________
________________________________________
Indicare la forma associativa (associazione intercomunale od Unione di comuni), nonché la denominazione della stessa.
Segnare, con una crocetta, le voci che interessano (in relazione alla forma associativa adottata: associazione intercomunale o Unione di
comuni). L’invio della documentazione richiesta quale allegato è realizzato mediante inserimento dei relativi file nel sistema web destinato alla
gestione e monitoraggio delle forme associative al quale è possibile accedere esclusivamente attraverso la funzionalità (Osservatorio forme
associative) disponibile nell’area riservata dell’utente dal Portale sistema delle autonomie locali (http://autonomielocali.regione.fvg.it).
3
Devono essere allegate solamente le convezioni attuative sottoscritte dalla prevalenza dei comuni aderenti.
4
Indicare la data di stipulazione della convenzione.
2
52
Documenti
[]
[]
Altre informazioni
Eventuali deliberazioni ed atti di attuazione relativi all’esercizio delle
funzioni e dei servizi associati indicanti le modalità di gestione:5
b.1 ____________________________________________________________
b.2 ____________________________________________________________
b.3 ____________________________________________________________
b.4 ____________________________________________________________
b.5 ____________________________________________________________
b.6 ____________________________________________________________
b.7 ____________________________________________________________
b.8 ____________________________________________________________
Schede illustrative delle gestioni associate:
1
2
3
4
5
6
7
8
Estremi degli atti:
________________________________________
________________________________________
________________________________________
________________________________________
________________________________________
________________________________________
________________________________________
________________________________________
6
______________________________________________________________
______________________________________________________________
______________________________________________________________
______________________________________________________________
______________________________________________________________
______________________________________________________________
______________________________________________________________
______________________________________________________________
[]
Regolamento di cui all’articolo 23, comma 7, legge regionale 1/2006,
sull’organizzazione dell’Unione, sullo svolgimento delle funzioni ad essa
affidate e sui rapporti, anche finanziari, con i comuni
Estremi dell’atto:
________________________________________
________________________________________
________________________________________
[]
Regolamenti o atti amministrativi generali adottati in maniera conforme
dai comuni aderenti o modificati a scopo di armonizzazione:7
1 ______________________________________________________________
2 ______________________________________________________________
3 ______________________________________________________________
4 ______________________________________________________________
5 ______________________________________________________________
Estremi degli atti:
Predisposizione o aggiornamento della Carta dei Servizi (articolo 27,
comma 4, legge regionale 1/2006)
Estremi dell’atto:
[]
________________________________________
________________________________________
________________________________________
________________________________________
________________________________________
________________________________________
5
Per le Associazioni intercomunali, le deliberazioni e gli atti di attuazione summenzionati devono essere indicati soltanto qualora le
modalità di gestione delle funzioni e dei servizi associati non siano evincibili dalle relative convenzioni.
6
È prevista la compilazione di una scheda per ogni gestione associata, come da MODELLO B.
7
Tale incentivo è concesso una volta sola e si riferisce ad atti definitivamente approvati da tutti i comuni interessati (o dai competenti
organi dell’Unione) e, qualora siano adottati più distinti regolamenti attinenti alla medesima materia, è, comunque, finanziato solo quello
riguardante l’oggetto principale.
53
RIEPILOGO DI TUTTE LE FUNZIONI/SERVIZI SVOLTE DALLA FORMA ASSOCIATIVA
n. atto
Funzioni o servizi svolti in forma associata
A.
1
Comuni coinvolti
Modello
2
di gestione
Gestione del personale:
Reclutamento del personale / concorsi
Trattamento economico
Trattamento giuridico (gestione amministrativa del personale)
Relazioni sindacali
Formazione professionale
B.
Gestione economica e finanziaria e controllo di
gestione:
Gestione economica e finanziaria
Controllo di gestione
Controllo sulle società partecipate
C.
Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali:
Riscossione tributi
Questa gestione associata comprende almeno tutte le funzioni
relative alla gestione dei tributi locali. SPECIFICARE nella riga qui
sotto se vengono gestiti tutti i tributi o se solo IMU:
_______________________________________________________
Attività di recupero evasione/elusione fiscale
Home banking tributario e/o Pagamento in via telematica di
tributi locali
Contenzioso tributario
D.
Gestione unificata dell’ufficio lavori pubblici:
Progettazione delle opere (progetto esecutivo, capitolati
tecnici)
Responsabile del procedimento e ufficio gare
Direzione lavori
Responsabile della sicurezza
Gestione degli espropri
E.
Gestione unificata dell’ufficio contratti, appalti di
forniture di beni e servizi, acquisti:
Gestione gare d’appalto (forniture, servizi)
Stipula e gestione dei contratti
Gestione amministrativa del patrimonio
F.
Gestione unificata servizio statistico e informativo
e servizi di e-government-processi d’innovazione
amministrativa:
Automazione della funzioni di protocollo
Servizi informatici
Sistema informativo territoriale SIT e cartografia
1
Indicare la convenzione o gli atti attuativi che disciplinano le modalità di gestione della funzione o del servizio secondo l’ordine di
numerazione usato nell’elenco della documentazione (ad esempio, se la gestione associata del personale è disciplinata dalla convenzione
attuativa indicata nell’elenco come a.3, scrivere a.3).
2
Indicare, in via alternativa: ufficio comune; delega della funzione o del servizio ad un soggetto terzo (indicando quale); esternalizzazione,
costituzione di società a partecipazione pubblica; costituzione di un consorzio; altro.
54
Funzioni o servizi svolti in forma associata
n. atto
1
Comuni coinvolti
Modello
2
di gestione
Servizio informativo-statistico
3
G. Gestione unificata del servizio tecnico
Gestione e manutenzione strade
Segnaletica
Illuminazione pubblica e servizi connessi
Gestione e manutenzione del verde pubblico
Gestione e manutenzione cimiteri
H. Urbanistica e gestione del territorio:
Urbanistica
Edilizia privata
Canile
I.
4
Funzioni di polizia municipale:
Sicurezza urbana
Polizia stradale
Polizia amministrativa (osservanza leggi e regolamenti in
materia edilizia, commercio, ambiente, pubblici esercizi, igiene)
L.
Funzioni culturali e ricreative:
Biblioteche e/o musei
Programmazione e gestione attività culturali
Gestione degli impianti sportivi e ricreativi
Informagiovani
M. Funzioni attinenti lo sviluppo economico
(commercio, turismo e attività produttive):
Adozione provvedimenti relativi al commercio
Accoglienza, informazione e promozione turistica
Sportello unico per le attività produttive
5
N. Funzioni di istruzione pubblica
Trasporto scolastico (compreso l’accompagnamento)
Pre-post accoglienza e/o Centri vacanza/estiva
Asili nido
Mense scolastiche
O. Attività istituzionali:
Comunicazione istituzionale
URP sovracomunale
Carta dei servizi
3
Indicare anche il totale in kmq dei comuni interessati dalla gestione di questa funzione se svolta per intero o per ciascuno dei servizi
compresi in questa funzione
4
Indicare anche il totale in kmq dei comuni interessati dalla gestione di questa funzione se svolta per intero o per ciascuno dei servizi
compresi in questa funzione
5
Indicare anche il totale in kmq dei comuni interessati dalla gestione di questa funzione se svolta per intero o per ciascuno dei servizi
compresi in questa funzione
55
Funzioni o servizi svolti in forma associata
P.
Gestione della programmazione comunitaria
Q.
Tutela dell’ambiente
n. atto
1
Comuni coinvolti
Modello
2
di gestione
R. Controlli interni
S. Protezione civile
Lì ________________________
Il Presidente
_________________________________________________
56
MODELLO A4
DOMANDA DI INCENTIVO ORDINARIO PER GLI ANNI SUCCESSIVI AL PRIMO
ASSOCIAZIONI INTERCOMUNALI ED UNIONI DI COMUNI
Legge regionale 9 gennaio 2006, n. 1 - articoli 22, 23, 26 e 27
Il sottoscritto _____________________________________________________________________________________________ ,
nella sua qualità di Presidente dell’ _________________________________________________________________________ 1,
CHIEDE
di accedere all’incentivo ordinario per i servizi e le funzioni indicati nel successivo prospetto.
ED ALLEGA LA SEGUENTE DOCUMENTAZIONE 2:
Documenti
[]
[]
Altre informazioni
4
Convenzioni attuative della convenzione quadro, relative a funzioni e
servizi comunali svolti in forma associata (articolo 22, comma 6, legge
3
regionale 1/2006)
a.1 ____________________________________________________________
a.2 ____________________________________________________________
a.3 ____________________________________________________________
a.4 ____________________________________________________________
a.5 ____________________________________________________________
a.6 ____________________________________________________________
a.7 ____________________________________________________________
a.8 ____________________________________________________________
Estremi degli atti :
Eventuali deliberazioni ed atti di attuazione relativi all’esercizio delle
5
funzioni e dei servizi associati indicanti le modalità di gestione:
b.1 ____________________________________________________________
b.2 ____________________________________________________________
b.3 ____________________________________________________________
b.4 ____________________________________________________________
b.5 ____________________________________________________________
b.6 ____________________________________________________________
b.7 ____________________________________________________________
b.8 ____________________________________________________________
Estremi degli atti:
1
________________________________________
________________________________________
________________________________________
________________________________________
________________________________________
________________________________________
________________________________________
________________________________________
________________________________________
________________________________________
________________________________________
________________________________________
________________________________________
________________________________________
________________________________________
________________________________________
Indicare la forma associativa (Associazione intercomunale od Unione di comuni), nonché la denominazione della stessa.
Segnare, con una crocetta, le voci che interessano (in relazione alla forma associativa adottata: Associazione intercomunale o Unione di
comuni). L’invio della documentazione richiesta quale allegato è realizzato mediante inserimento dei relativi file nel sistema web destinato alla
gestione e monitoraggio delle forme associative al quale è possibile accedere esclusivamente attraverso la funzionalità (Osservatorio forme
associative) disponibile nell’area riservata dell’utente dal Portale sistema delle autonomie locali (http://autonomielocali.regione.fvg.it).
3
Devono essere allegate solamente le convenzioni nuove rispetto a quelle inviate precedentemente, ovvero le convenzioni già inoltrate alla
Direzione regionale competente, che hanno subito delle modificazioni. Si precisa, inoltre, che devono essere trasmesse soltanto le convezioni
attuative sottoscritte dalla prevalenza dei comuni aderenti.
4
Indicare la data di stipulazione della convenzione.
2
57
[]
Schede illustrative delle gestioni associate:
1
2
3
4
5
6
7
8
6
______________________________________________________________
______________________________________________________________
______________________________________________________________
______________________________________________________________
______________________________________________________________
______________________________________________________________
______________________________________________________________
______________________________________________________________
7
[]
Documento finanziario riepilogativo
[]
Conto di bilancio
[]
Regolamento di cui all’articolo 23, comma 7, legge regionale 1/2006,
sull’organizzazione dell’Unione, sullo svolgimento delle funzioni ad essa
affidate e sui rapporti, anche finanziari, con i comuni
Estremi dell’atto:
________________________________________
________________________________________
________________________________________
[]
Regolamenti o atti amministrativi generali adottati in maniera conforme
dai Comuni aderenti o modificati a scopo di armonizzazione:9
1 ______________________________________________________________
2 ______________________________________________________________
3 ______________________________________________________________
4 ______________________________________________________________
5 ______________________________________________________________
Estremi degli atti:
Predisposizione o aggiornamento della Carta dei Servizi (articolo 27,
comma 4, legge regionale 1/2006)
Estremi dell’atto:
[]
Estremi dell’atto:
________________________________________
________________________________________
________________________________________
8
Estremi dell’atto:
________________________________________
________________________________________
________________________________________
________________________________________
________________________________________
________________________________________
________________________________________
________________________________________
________________________________________
5
Per le Associazioni intercomunali, le deliberazioni e gli atti di attuazione summenzionati devono essere indicati soltanto qualora le
modalità di gestione delle funzioni e dei servizi associati non siano evincibili dalle relative convenzioni.
6
È prevista la compilazione di una scheda per ogni gestione associata, come da MODELLO B.
7
Le associazioni intercomunali devono trasmettere l’ultimo documento finanziario riepilogativo della gestione associata delle funzioni e dei
servizi approvato, laddove previsto dalla convenzione quadro.
8
Le Unioni di comuni devono trasmettere l’ultimo conto di bilancio approvato.
9
Tale incentivo è concesso una volta sola e si riferisce ad atti definitivamente approvati da tutti i comuni interessati (o dai competenti
organi dell’Unione) e, qualora siano adottati più distinti regolamenti attinenti alla medesima materia, è, comunque, finanziato solo quello
riguardante l’oggetto principale.
58
RIEPILOGO DI TUTTE LE FUNZIONI/SERVIZI SVOLTE DALLA FORMA ASSOCIATIVA
Funzioni o servizi svolti in forma associata
n.
atto
1
Comuni coinvolti
Modello di
2
gestione
A. Gestione del personale:
Reclutamento del personale / concorsi
Trattamento economico
Trattamento giuridico (gestione amministrativa del personale)
Relazioni sindacali
Formazione professionale
B. Gestione economica e finanziaria e controllo di
gestione:
Gestione economica e finanziaria
Controllo di gestione
Controllo sulle società partecipate
C. Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali:
Riscossione tributi (questa gestione associata comprende
almeno tutte le funzioni relative alla gestione dei tributi locali.
SPECIFICARE nella riga qui sotto se vengono gestiti tutti i
tributi o se solo l’MU:
______________________________________________________ )
Attività di recupero evasione/elusione fiscale
Home banking tributario e/o Pagamento in via telematica di
tributi locali
Contenzioso tributario
D. Gestione unificata dell’ufficio lavori pubblici:
Progettazione delle opere (progetto esecutivo, capitolati
tecnici)
Responsabile del procedimento e ufficio gare
Direzione lavori
Responsabile della sicurezza
Gestione degli espropri
E. Gestione unificata dell’ufficio contratti, appalti di
forniture di beni e servizi, acquisti:
Gestione gare d’appalto (forniture, servizi)
Stipula e gestione dei contratti
Gestione amministrativa del patrimonio
F. Gestione unificata servizio statistico e
informativo e servizi di e-government-processi
d’innovazione amministrativa:
Automazione della funzioni di protocollo
Servizi informatici
1
Indicare la convenzione o gli atti attuativi che disciplinano le modalità di gestione della funzione o del servizio secondo l’ordine di
numerazione usato nell’elenco della documentazione (ad esempio, se la gestione associata del personale è disciplinata dalla convenzione
attuativa indicata nell’elenco come a.3, scrivere a.3).
2
Indicare, in via alternativa: ufficio comune; delega della funzione o del servizio ad un soggetto terzo (indicando quale); esternalizzazione,
costituzione di società a partecipazione pubblica; costituzione di un consorzio; altro.
59
Funzioni o servizi svolti in forma associata
n.
atto
Comuni coinvolti
1
Modello di
2
gestione
Sistema informativo territoriale SIT e cartografia
Servizio informativo-statistico
3
G. Gestione unificata del servizio tecnico
Gestione e manutenzione strade
Segnaletica
Illuminazione pubblica e servizi connessi
Gestione e manutenzione del verde pubblico
Gestione e manutenzione cimiteri
H. Urbanistica e gestione del territorio:
Urbanistica
Edilizia privata
Canile
4
I. Funzioni di polizia municipale:
Sicurezza urbana
Polizia stradale
Polizia amministrativa (osservanza leggi e regolamenti in
materia edilizia, commercio, ambiente, pubblici esercizi,
igiene)
L. Funzioni culturali e ricreative:
Biblioteche e/o musei
Programmazione e gestione attività culturali
Gestione degli impianti sportivi e ricreativi
Informagiovani
M. Funzioni attinenti lo sviluppo economico
(commercio, turismo e attività produttive):
Adozione provvedimenti relativi al commercio
Accoglienza, informazione e promozione turistica
Sportello unico per le attività produttive
N. Funzioni di istruzione pubblica
5
Trasporto scolastico (compreso l’accompagnamento)
Pre-post accoglienza e/o Centri vacanza/estiva
Asili nido
Mense scolastiche
O. Attività istituzionali:
Comunicazione istituzionale
3
Indicare anche il totale in kmq dei comuni interessati dalla gestione di questa funzione se svolta per intero o per ciascuno dei servizi
compresi in questa funzione
4
Indicare anche il totale in kmq dei comuni interessati dalla gestione di questa funzione se svolta per intero o per ciascuno dei servizi
compresi in questa funzione
5
Indicare anche il totale in kmq dei comuni interessati dalla gestione di questa funzione se svolta per intero o per ciascuno dei servizi
compresi in questa funzione
60
Funzioni o servizi svolti in forma associata
n.
atto
1
Comuni coinvolti
Modello di
2
gestione
URP sovracomunale
Carta dei servizi
P. Gestione della programmazione comunitaria
Q. Tutela dell’ambiente
R. Controlli interni
S. Protezione civile
Lì ________________________
Il Presidente
_________________________________________________
61
MODELLO B
SCHEDA ILLUSTRATIVA DELLE GESTIONI ASSOCIATE E DI MONITORAGGIO OBIETTIVO DI RISULTATO1
FUNZIONE/SERVIZIO (secondo la classificazione di cui alla tabella C):
Obiettivo di risultato
(indicare una o più finalità
della gestione associata
condivise dai comuni
partecipanti, ad esempio:
maggiore efficienza
dell’offerta del servizio
rispetto alla modalità di
gestione in forma non
associata, oppure ad una
maggiore efficacia con
estensione dell’offerta a
comuni prima carenti;
creazione di una struttura
più attrezzata e/o più
flessibile, istituzione di
servizi innovativi,
miglioramento della qualità
delle prestazioni, ecc…)
1
Compilare (in ogni parte) una scheda per ogni singola funzione o servizio ammesso a contributo nell’anno precedente e per ogni nuova singola funzione/servizio per il quale si richiede l’incentivo
nell’anno in corso.
62
Indicatori
di
raggiungimento
dell’obiettivo
sopra
dichiarato (ad esempio:
di efficienza, di efficacia
2
o di qualità o altro)
Tipologia di indicatore
(specificare se si tratta di
indicatore di efficienza, o
di indicatore di efficacia,
o indicatore di
3
di qualità o altro)
Descrizione dell’indicatore
(modalità di calcolo dell’indicatore che si
intende monitorare)
Valore Atteso (VA)
per l’anno in corso
4
Valore effettivo
5
(dell’indicatore)
relativo all’’anno
precedente
Firma del responsabile dell’Ufficio
associato competente che attesta per
ciascun valore effettivo il raggiungimento
6
del risultato previsto l’anno precedente
Risultato
raggiunto
Firma
SI
1
NO
SI
2
NO
SI
3
NO
2
Nella domanda di assegnazione dell’incentivo per il primo anno, segnalare l’indicatore o gli indicatori della gestione associata che l’Unione di Comuni o l’associazione intercomunale intendono utilizzare,
indicandone il valore pre gestione. Nella domanda di assegnazione dell’incentivo inerente gli anni successivi al primo, precisare la dimensione numerica che l’indicatore prescelto ha assunto nella gestione
associata relativa all’anno precedente, ossia il valore effettivo (ad esempio, se nella domanda di incentivo per la gestione associata svolta nell’anno 2006, l’Unione di Comuni ha selezionato l’indicatore di
efficienza correlato al numero di pratiche evase per risorse impiegate, nella successiva domanda di incentivo per la gestione associata dell’anno 2007, l’Unione di Comuni è tenuta a indicarne il valore assunto)
indicandolo non solo come valore percentuale, ma anche specificare i numeri che hanno determinato tale percentuale (numeratore e denominatore) e, in generale, specificando sia i valori
assoluti che i valori relativi. Negli anni successivi al primo, in ciascuna domanda di assegnazione dell’incentivo, l’Unione di Comuni o l’associazione intercomunale hanno, inoltre, la possibilità di ampliare il
numero dei parametri utilizzati. SE SONO ELENCATI PIU’ INDICATORI, EVIDENZIARE SOLO QUELLO SUL QUALE LA FORMA ASSOCIATIVA INTENDE ESSERE MONITORATA AI FINI DELLA
VERIFICA DEL RAGGIUNGIMENTO DEI RISULTATI PROGRAMMATI.
3
A scelta della forma associativa può essere indicato un solo indicatore o più di uno.
4 Deve essere indicato il valore che si ritiene di ottenere nell’anno di gestione nel quale si presenta la scheda.
5 Questa colonna deve essere compilata a partire dal secondo anno di svolgimento della funzione/servizio e deve riportare il valore effettivamente misurato dell’indicatore con riferimento all’anno
precedente.
6
La mancata compilazione di questa colonna è da intendersi come “non raggiungimento” del risultato preventivato l’anno precedente.
63
SI
4
NO
SI
…
NO
Illustrazione dell’attività
relativa allo svolgimento
della funzione o servizio
Decorrenza e durata
della Convenzione
Data
di
attivazione
effettiva
Personale preposto allo
svolgimento della
funzione/servizio.
Per le nuove
funzioni/servizi (ossia per il
primo anno) indicare il
personale inizialmente
preposto (se è già
assegnato all’ufficio
comune, altrimenti indicare
il numero che si prevede di
utilizzare e, eventualmente,
anche la qualifica); negli
anni successivi indicare il
personale impegnato nella
7
nominativo
ente di appartenenza
Indicare la percentuale di tempo dedicata allo svolgimento della funzione/servizio in rapporto all’impiego complessivo del lavoratore.
64
qualifica
7
percentuale di impiego
gestione in relazione alle
effettive esigenze (indicare
qui gli estremi degli atti di
individuazione):
________________________________
________________________________
________________________________
________________________________
________________________________
Responsabile unico
Si
No
indicare gli estremi atto di nomina: _________________________________________________________________________________________________________________________________
Costituzione di un ufficio Si
No
comune per lo
indicare gli estremi: ________________________________________________________________________________________________________________________________________________
svolgimento della
funzione o del servizio
Lì ________________________
Il Presidente
_________________________________________________
65
MODELLO C
AUTOCERTIFICAZIONE DELL’EFFETTIVO SVOLGIMENTO IN FORMA SSOCIATA DELLE FUNZIONI/SERVIZI
FINANZIATE L’ANNO PRECEDENTE (ART. 27, COMMA 5, LR. 1/2006)
Il sottoscritto _____________________________________________Presidente dell’Unione/Associazione intercomunale
__________________________________________________________________________________________________________
attesta
con la propria firma l’effettivo svolgimento in forma associata delle funzioni/servizi finanziate con l’incentivo
regionale lo scorso anno ___________
Firma del Presidente da apporre a lato delle
singole funzioni/servizi effettivamente
svolte in forma associata l’anno precedente.
Funzioni o servizi svolti in forma associata
Anche nel caso di svolgimento dell’intera
macrofunzione la firma deve essere apposta
a lato delle singole funzioni svolte
A. Gestione del personale:
Reclutamento del personale / concorsi
Questa gestione associata comprende almeno le seguenti funzioni:
definizione del piano occupazionale, indizione dei bandi,
svolgimento delle selezioni
Trattamento economico
Questa gestione associata comprende almeno le seguenti funzioni:
predisposizione delle buste paga, denunce agli enti previdenziali
Trattamento giuridico
(gestione amministrativa del personale)
Questa gestione associata comprende almeno le seguenti funzioni:
verifica delle presenze in servizio, tenuta dei fascicoli personali,
provvedimenti sullo stato giuridico
Relazioni sindacali
Questa gestione associata comprende almeno le seguenti funzioni:
predisposizione e stipula di accordi, gestione e convocazione
incontri, predisposizione di verbali
Formazione professionale
Questa gestione associata comprende almeno le seguenti funzioni:
predisposizione piano di formazione generale, organizzazione e
gestione corsi di formazione
B. Gestione economica e finanziaria e controllo di gestione:
Gestione economica e finanziaria
Questa gestione associata comprende almeno tutte le funzioni
previste dall’articolo 153 del decreto legislativo 267/2000
Controllo di gestione
Questa gestione associata comprende tutte le funzioni previste
dall’articolo 196 del decreto legislativo 267/2000 svolte dall’ufficio
unico per i comuni dell’Associazione intercomunale, per l’unione ed i
66
Firma del Presidente da apporre a lato delle
singole funzioni/servizi effettivamente
svolte in forma associata l’anno precedente.
Funzioni o servizi svolti in forma associata
Anche nel caso di svolgimento dell’intera
macrofunzione la firma deve essere apposta
a lato delle singole funzioni svolte
comuni che la costituiscono
Controllo sulle società partecipate
Questa gestione associata comprende l’esercizio in forma associata
delle funzioni relative alla gestione e controllo delle partecipazioni
in qualità di azionista o comunque di proprietario, la disamina e
l’analisi dei bilanci nonché dei documenti di pianificazione
strategica delle società partecipate
C. Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali:
Riscossione tributi
Questa gestione associata comprende almeno tutte le funzioni
relative alla gestione dei tributi locali. Se sono svolte solo le funzioni
relative all’IMU l’importo spetta nella misura del 50%.
Attività di recupero evasione/elusione fiscale
Home banking tributario/pagamento in via telematica di
tributi locali
Contenzioso tributario
D. Gestione unificata dell’ufficio lavori pubblici:
Progettazione delle opere
(progetto esecutivo capitolati tecnici)
Responsabile del procedimento e ufficio gare
Direzione lavori
Responsabile della sicurezza
Gestione degli espropri
E. Gestione unificata dell’ufficio contratti,
appalti di forniture di beni e servizi, acquisti:
Gestione gare d’appalto (forniture, servizi)
Stipula e gestione dei contratti
Gestione amministrativa del patrimonio
F. Gestione unificata servizio statistico e informativo e servizi di e-governmentprocessi di innovazione amministrativa:
Automazione delle funzioni di protocollo
Servizi informatici
67
Firma del Presidente da apporre a lato delle
singole funzioni/servizi effettivamente
svolte in forma associata l’anno precedente.
Funzioni o servizi svolti in forma associata
Anche nel caso di svolgimento dell’intera
macrofunzione la firma deve essere apposta
a lato delle singole funzioni svolte
(realizzazione di un unico ufficio informatico: acquisti software ed
hardware, manutenzioni, formazione, gestione reti civiche, mercato
elettronico P.A., gare telematiche, ecc... )
Sistema informativo territoriale SIT e cartografia
La gestione associata comprende almeno le funzioni attinenti la
creazione e l’aggiornamento degli archivi derivanti dalle procedure e
dagli atti amministrativi (ad esempio la gestione della
toponomastica, concessioni edilizie, concessioni di commercio);
gestione di sistemi di rete
Servizio informativo-statistico
La gestione associata comprende almeno tre tra le seguenti
funzioni:
f) adozione di pareri sui provvedimenti di cui si faccia uso di dati
statistici;
g) coordinamento della produzione statistica dei servizi
demografici e di stato civile;
h) coordinamento delle attività necessarie per la produzione del
piano topografico e della cartografia di base;
i)
sviluppo, a fini statistici, della informatizzazione degli archivi
gestionali e delle raccolte di dati amministrativi;
j)
progettazione, realizzazione e gestione di un sistema
informativo-statistico dei Comuni associati che sia di supporto
ai controlli interni di gestione sia finalizzato alla conoscenza
del territorio.
G. Gestione unificata del servizio tecnico:
Gestione e manutenzione strade
Segnaletica
Illuminazione pubblica e servizi connessi
Gestione e manutenzione del verde pubblico
Gestione e manutenzione cimiteri
H. Urbanistica e gestione del territorio:
Urbanistica
Questa gestione associata comprende almeno le seguenti funzioni:
a) elaborazione e gestione dei piani regolatori generali, varianti,
piani strutturali e piani operativi;
b) elaborazione e gestione dei piani attuativi;
c) elaborazione e gestione del regolamento edilizio
Edilizia privata
(Rilascio di concessioni, autorizzazioni, ecc…)
Canile
68
Firma del Presidente da apporre a lato delle
singole funzioni/servizi effettivamente
svolte in forma associata l’anno precedente.
Funzioni o servizi svolti in forma associata
I.
Anche nel caso di svolgimento dell’intera
macrofunzione la firma deve essere apposta
a lato delle singole funzioni svolte
Funzioni di polizia municipale:
Sicurezza urbana
Polizia stradale
Polizia amministrativa (osservanza leggi e regolamenti in materia
edilizia, commercio, ambiente, pubblici esercizi, igiene)
L. Funzioni culturali e ricreative:
Biblioteche e/o musei
Programmazione e gestione attività culturali
Gestione degli impianti sportivi e ricreativi
Informagiovani
M. Funzioni attinenti lo sviluppo economico (commercio, turismo e attività produttive):
Adozione provvedimenti relativi al commercio
Accoglienza, informazione e promozione turistica
Sportello unico per le attività produttive
N. Funzioni di istruzione pubblica:
Trasporto scolastico (compreso l’accompagnamento)
Pre-post accoglienza e/o centri vacanza/estiva
Asili nido
Mense scolastiche
O. Attività istituzionali:
Comunicazione istituzionale
URP sovracomunale
Carta dei servizi
P. Gestione della programmazione
69
Firma del Presidente da apporre a lato delle
singole funzioni/servizi effettivamente
svolte in forma associata l’anno precedente.
Funzioni o servizi svolti in forma associata
Anche nel caso di svolgimento dell’intera
macrofunzione la firma deve essere apposta
a lato delle singole funzioni svolte
comunitaria:
Questa macrofunzione non si articola in sotto funzioni e servizi
tipizzati e comprende unitariamente almeno le attività relative al
coordinamento delle politiche comunitarie, monitoraggio e
rendicontazione dei progetti
Q. Tutela dell’ambiente
Questa macrofunzione non si articola in sotto funzioni e servizi
tipizzati e comprende unitariamente attività di tutela del paesaggio
(rilascio autorizzazione paesaggistiche; compatibilità paesaggistica;
provvedimenti sanzionatori)
R. Controlli interni
S. Protezione civile
Eventuali criticità riscontrate (definire, laddove possibile, natura, effetti e possibili soluzioni) :
________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________________________
Buone pratiche sperimentate:
________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________
70
________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________
Lì ________________________
In fede
Il Presidente
_________________________________________________
IL VICEPRESIDENTE
IL SEGRETARIO GENERALE
71