lettera RAS-PPCS - Un passo avanti

Diretzione generale de sa pianificatzione urbanìstica territoriale e de sa vigilàntzia edilìtzia
Direzione generale della pianificazione urbanistica territoriale e della vigilanza edilizia
Servizio tutela paesaggistica per le province di Cagliari e di Carbonia - Iglesias
Prot. n. 3496 / TP / CA-CI
PEC
[email protected]
Oggetto:
Ubicazione:
Richiedente:
Posizione:
Cagliari, 22 / 01 / 2014
COMUNE DI MONSERRATO
VI Settore Urbanistica – Edilizia Privata –
Attività produttive e SUAP
Via Sorgono 32
09042 MONSERRATO CA
Piano Particolareggiato del centro storico del Comune di Monserrato. Richiesta
di autorizzazione ex art. 9 della L.R. 28/98. Prosecuzione iter approvazione.
Comune di Monserrato, Località: Centro storico.
Comune di Monserrato.
72635
In riferimento alla richiesta di approvazione del Piano Particolareggiato indicato in oggetto, trasmesso
con nota prot. n. 24898 del 02/11/2010, assunto agli atti dell’Ufficio con prot. n. 39239 del 13/05/2013,
e integrato in data 02/07/2013, prot. n. 33709, e in data 11/11/2013, prot. n. 53655, si comunica
quanto segue.
Dall’esame degli elaborati integrativi, rielaborati secondo le indicazioni e le valutazioni preliminari
espresse in sede di valutazione tecnica, si valutano positivamente i contenuti del Piano relativamente
alla compatibilità paesaggistica.
Si segnalano tuttavia le seguenti criticità:
 E’ necessario che le Norme stabiliscano in maniera univoca le categorie di interventi ammissibili,
in coerenza con quanto prescritto dal DPR n. 380/01. Gli interventi definiti: di demolizione
(parziale e totale), ripristino (filologico e tipologico) e programma di storicizzazione, dovranno
essere trattati come sottocategorie nelle modalità di attuazione riconosciute dall’art. 3 del DPR n.
380/01; analogamente dovranno essere adeguati gli interventi ricompresi in ogni categoria
specificata nelle norme tecniche di attuazione del PP.
 Il Piano assegna gli interventi ammissibili ai corpi di fabbrica costituenti le Unità Edilizie, e non
alle Unità Edilizie nel loro complesso, prevedendo talvolta interventi differenti, per classificazione
tipologica, sui volumi elementari che la compongono. Ciò potrebbe comportare la
compromissione dell’assetto delle UE in cui permangono significative peculiarità storiche. E’
necessario quindi prevedere opportune scelte progettuali che salvaguardino nella loro integrità
compositiva le UE di riconosciuto valore storico.
 In conformità con quanto prescritto dall’art. 52, comma 3 delle NTA del PPR, sugli edifici
dichiarati di valore storico e individuati negli elaborati del Piano con campitura di colore rosso e
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arancio, compresi gli edifici specialistici religiosi e civili, i muri storici, i portoni e i portali di
accesso alle corti, non possono prevedersi: interventi di ripristino tipologico che danno origine a
una diversa soluzione progettuale rispetto all’originaria, interventi di ristrutturazione e interventi di
nuova costruzione (es.: allargamento delle aperture esistenti, demolizione, innalzamento della
linea di gronda, ampliamenti volumetrici, realizzazione di nuove aperture carrabili) salvo limitati
interventi, strettamente necessari ad assicurare l’abitabilità dei locali e per situazioni prive di
alternative. Ad esempio, nei casi in cui è precluso il recupero dei rapporti aero illuminanti, potrà
essere valutata la possibilità di realizzare opportune aperture nella copertura (lucernai o pozzi
luce), attraverso modalità di ridotto impatto visivo.
 In conformità con quanto prescritto dall’art. 52, comma 4 delle NTA del PPR, le corti storiche,
individuate negli elaborati del Piano, sono da salvaguardare nelle relazioni originarie e nella loro
integrità, e pertanto dovrà essere prevista l’eliminazione degli artefatti presenti che non hanno
riscontro nelle strutture originarie (volumi, strutture, tettoie, pavimentazioni incongrue, ecc.),
senza prevederne la ricostruzione.
 All’art. 14bis, per gli interventi sugli edifici storici si dovrà prevedere unicamente l’uso dei
tradizionali coppi sardi per il manto di copertura, eliminando la possibilità dell’utilizzo di tegole di
differenti tipologie.
 La progettazione degli spazi pubblici si riferisce unicamente alle superfici pavimentate delle
strade, di cui però non si prevedono indirizzi progettuali, e agli elementi di illuminazione, di cui è
indicato soltanto il particolare del corpo illuminante; è necessario pertanto che il Piano definisca
le modalità di intervento sugli spazi pubblici (strade, piazze e slarghi), in relazione agli aspetti
peculiari della scena urbana: l’assetto, la morfologia e la consistenza, anche mediante l’utilizzo di
abachi o altri strumenti idonei di indirizzo per interventi futuri e in conformità con quanto previsto
dall’art. 53, comma 2, lett. b) e c) delle NTA del PPR. Altresì gli indirizzi progettuali dovranno
comprendere anche gli elementi di arredo urbano, il verde pubblico la segnaletica e la pubblicità.
 Il posizionamento delle edicole e delle strutture per esigenze temporanee e non, deve trovare
una collocazione che non interferisca con i flussi pedonali o veicolari, nel rispetto dei requisiti di
accessibilità o visitabilità, in armonia con le norme relative all’eliminazione delle barriere
architettoniche, salvaguardando al meglio i valori storici da tutelare e lo spazio pubblico (c.f.r
Allegato A).
 Tra le previste esclusioni degli impianti fotovoltaici dagli edifici storici dovranno essere ricompresi
anche gli edifici specialistici religiosi.
 Il Piano dovrà indicare, in un elaborato cartografico dedicato, le aree relative ai parcheggi pubblici
esistenti e in previsione, comprese quelle destinate al servizio del centro storico, ma individuate
esternamente alla zona A; potrà essere utile esplicitare lo studio di settore, relativo alle previsioni
dei flussi veicolari, sia residenziali che per i servizi pubblici e commerciali, con i relativi calcoli che
hanno portato a stabilire la necessaria dotazione di parcheggi.
Inoltre, in merito ai contenuti della nota del Servizio prot. n. 29426 del 21.05.2012, si specifica che:
 nella deliberazione consiliare di approvazione del Piano dovrà essere esplicitata la valutazione in
merito all’opportunità di mantenere gli spazi liberi per finalità di pubblico interesse, secondo
quanto previsto dall’art. 52, comma 8 delle NTA del PPR; inoltre dovrà essere chiaramente
espressa la volontà di adeguare il Piano del Traffico a seguito dell’approvazione definitiva del
Piano particolareggiato.
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 il Piano dovrà precisare che per tutti gli edifici e le aree pubbliche, compresi quelli già censiti
nell’atto ricognitivo “Allegato A”, ai fini dell’”innalzamento dei livelli qualitativi degli interventi” (art.
53, comma 2, lett. d) delle NTA del PPR), si dovrà ricorrere ai concorsi di progettazione di cui
all’art. 99 e seguenti del D. Lgs. 163/2006. A tale fine i progetti non potranno derogare le norme
del presente Piano.
Per la conclusione dell’iter di approvazione da parte del Servizio scrivente, ai sensi dell’art 9 della L.R.
28/98 e secondo le procedure stabilite dall’art. 25, comma 4 della direttiva n. 1 (delibera GR n. 45/7
del 15 ottobre 1998), si invita, quindi, l’Amministrazione Comunale a deliberare l’approvazione del
Piano motivando adeguatamente e recependo le prescrizioni sopra elencate.
Per qualsiasi chiarimento si prega di contattare il tecnico istruttore Ing. Anna Maria Badas al
070/6064128, e-mail: [email protected].
Distinti saluti.
Il Direttore del Servizio
Ing. Alessandro Pusceddu
Resp. Sett.: SM
Tecn. Istrut.: AMB
Firmato digitalmente da
ALESSANDRO PUSCEDDU
Data: 2014.01.27 18:34:18
+01'00'
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