Rai 60 anni - profbordo

Rai 60 anni: i 10 programmi che hanno fatto la storia della televisione
60 anni, tanti professionisti, molta creatività e un sevizio che, perlomeno alle origini,
garantiva agli italiani un intrattenimento a 360 gradi, fatto di spettacolo, musica e
cultura. E’ questa la Rai, “un patrimonio di storia, di tradizione, riconosciuto anche a
livello internazionale”, come ha dichiarato in occasione di questo anniversario il
presidente Rai Anna Maria Tarantola.
Un’emittente che ha contribuito a costruire l’Italia e gli italiani con programmi
televisivi memorabili.
Ecco, quindi, le 10 trasmissioni che, secondo noi, hanno realmente fanno la Storia.
1. Lascia o Raddoppia?: è uno dei più famosi programmi televisivi a quiz della
Rai, versione italiana del format francese Quitte ou double?, a sua volta derivato
dal game show americano The $64,000 Question . Condotto da Mike Bongiorno, andò
in onda a partire dal 26 novembre 1955 (dopo una puntata di presentazione trasmessa
il 19 novembre) ogni sabato sera, alle ore 21:00, fino all’11 febbraio 1956 e ogni
giovedì sera dal 16 febbraio 1956 al 16 luglio 1959, data di sospensione del
programma. Il programma andava in onda in diretta dallo Studio 3 della Fiera di
Milano. Menzione indispensabile anche per Rischiatutto, partito sul Secondo Canale
(poi approdato sul Programma Nazionale) nel febbraio 1970 e terminato il 2 maggio
1974. Il quiz, ispirato al successo Usa Jeopardy!, sarebbe dovuto tornare in tv su Sky
(RiSkyTutto), ma l’improvvisa scomparsa di Bongiorno ha congelato definitivamente il
progetto.
2. Carosello: programma televisivo italiano andato in onda sul Programma Nazionale e
poi sulla Rete 1 della Rai dal 3 febbraio 1957 (ma originariamente era stato previsto
per il 1º gennaio) al 1º gennaio 1977. Consisteva in una serie di filmati
(spesso sketch comici sullo stile del teatro leggero o intermezzi musicali) seguiti
da messaggi pubblicitari. Il format di Carosello fu congegnato in maniera da
funzionare impeccabilmente. Non subì interruzioni né errori per circa vent’anni: unica
eccezione, gli eventi sopra menzionati ed alcuni scioperi e agitazioni in seno alla RAI
che alterarono (sia pure lievemente) la programmazione, ad esempio con l’avvio della
sigla finale senza l’elencazione dei prodotti reclamizzati.
3. Il musichiere: celebre trasmissione televisiva RAI diretta da Antonello Falqui,
andata in onda il sabato sera per novanta puntate, dal 7 dicembre 1957 al 7
maggio 1960. Condotto dall’attore romano Mario Riva, Il Musichiere era un gioco
musicale a quiz: i concorrenti, seduti su di una sedia a dondolo, dovevano ascoltare
l’attacco di un brano musicale e, una volta riconosciutolo, precipitarsi a suonare una
campanella a dieci metri di distanza per avere diritto a dare la propria risposta,
accumulando gettoni d’oro per il monte premi finale. Il monte premi si conquistava
indovinando il “motivo mascherato”, eseguito all’apertura di una cassaforte che
conteneva la vincita.
4.
Canzonissima: popolare trasmissione televisiva di varietà, mandata in onda
dalla RAI dal 1956 al 1975. Oltre al consueto spettacolo di comici, soubrette, sketch
e balletti, l’elemento fondamentale di Canzonissima era una gara di canzoni abbinata
alla “Lotteria di Capodanno”, che successivamente verrà ribattezzata Lotteria
Italia. Nel 2010 era stata annunciata una nuova edizione del programma, che avrebbe
dovuto essere condotta da Gianni Morandi con Elisabetta Canalis dal mese di
settembre, ma il progetto è poi saltato a causa degli eccessivi costi. Nel 2013 è Carlo
Conti a riportare in vita, in versione moderna, lo storico varietà musicale all’interno
della sesta edizione de I migliori anni.
5. Non è mai troppo tardi. Corso di istruzione popolare per il recupero dell’adulto
analfabeta: curata da Oreste Gasperini, Alberto Manzi e Carlo Piantoni e mandata in
onda a cadenza giornaliera dalla RAI col sostegno del Ministero della Pubblica
Istruzione, il programma era condotto dal maestro e pedagogo Alberto Manzi. Fine del
programma era insegnare a leggere e a scrivere agli italiani che avevano superato l’età
scolare, ma che non ne erano ancora in grado. Si trattava di autentiche lezioni, tenute
da Manzi a classi formate da adulti analfabeti, nelle quali venivano utilizzate le
tecniche di insegnamento moderne, oggi potremmo dire “multimediali” giacché si
servivano di filmati, supporti audio, dimostrazioni pratiche, nonché della felice mano
del maestro Manzi che, con rapidi tratti di carboncino, disegnava efficaci schizzi e
bozzetti su una lavagna a grandi fogli. Il linguaggio era semplice e piacevole e per nulla
pedante.
6. Studio Uno: è stato un programma televisivo di varietà trasmesso sul canale
Programma Nazionale fra il 1961 ed il 1966. La prima trasmissione andò in onda il 21
ottobre 1961. È entrato nell’immaginario collettivo come prototipo dello spettacolo di
intrattenimento leggero della televisione in bianco e nero degli anni sessanta.
7. 90° Minuto: celebre trasmissione che trasmette una breve sintesi delle partite
di calcio del campionato di calcio italiano di Serie A e di Serie B. Il programma fu
lanciato per la prima volta il 27 settembre 1970 con il titolo originario di Novantesimo
minuto. Nel corso degli anni la trasmissione ha ricoperto un ruolo importante nel
diffondere il calcio presso il grande pubblico, diventando un appuntamento fisso della
domenica pomeriggio per milioni di sportivi italiani. Gli ascolti altissimi (toccando punte
di 20 milioni negli anni settanta) hanno reso il programma un vero fenomeno di
costume, favorito dal fatto che per molti anni 90º minuto fu la prima trasmissione
domenicale a diffondere le azioni salienti delle partite di campionato.
8. Domenica In: in onda su Rai 1 dal 1976. È il primo e storico contenitore italiano
domenicale e di maggiore successo; la nascita del programma era dovuta all’austerity
voluta in quegli anni dal governo italiano per via dei grandi rincari petroliferi decisi dai
paesi arabi negli anni settanta: infatti, dopo il boom economico, tra le famiglie italiane,
era diventata un’abitudine quella di fare, di domenica pomeriggio, delle scampagnate
e/o gite fuori porta con l’automobile (che comportava quindi una maggiore
importazione di petrolio); fu quindi incaricata la RAI di creare un programma che
convincesse la gente a passare i pomeriggi domenicali in casa invece che di uscire
prendendo l’automobile (e consumare dunque carburante).
9. Portobello: è stato un programma televisivo di Enzo Tortora, andato in onda su Rai
2 dal 1977 al 1983 e poi per un breve periodo nel 1987. È ricordato come uno dei
programmi televisivi più popolari mai trasmessi dalla televisione italiana. Andava in
onda dagli studi della Fiera di Milano, gli stessi dove anni prima veniva realizzata la
trasmissione Lascia o raddoppia?. Il nome del programma si ispirava a quello di una
strada di Londra, Portobello Road, famosa per il suo mercatino dell’antiquariato.
10.
Fantastico: è stato un varietà televisivo italiano andato in
onda in prima
serata su Rai 1 nel 1979, poi dal 1981 al 1991 e nel 1997 con l’abbinamento
alla Lotteria Italia. È considerato il programma apoteosico del varietà classico e uno
dei più famosi e di successo nella storia della televisione italiana. La prima edizione
del 1979 ottenne ottimi indici d’ascolto: una media di 25 milioni di telespettatori a
puntata e un indice di gradimento pari a 80: rappresentò l’affermazione di Loretta
Goggi in qualità di conduttrice, la consacrazione di Beppe Grillo come comico, autore
dei monologhi satirici assieme ad Antonio Ricci e l’affermazione di Heather
Parisi come soubrette, che qui ottenne la definitiva consacrazione. Inoltre segnò
l’inizio della effimera popolarità del ballerino Enzo Avallone, soprannominato
“Truciolo”.