Verbale del 01/10/2014

Inizio seduta ore 15.09
Presiede la seduta la Consigliera Santarella, in qualità di vice Presidente della Commissione Consiliare
Assetto del Territorio.
Il vice Presidente, verificata la presenza del numero legale per la sua validità, dichiara aperta la seduta.
Punto 1 dell’ordine del giorno: approvazione dei verbali delle sedute precedenti
La Commissione approva i verbali delle sedute della Commissione del: 03/09/2014 all’unanimità dei
presenti con voto favorevole di: IDV, PRI, M5S, NCD, PD, FDS.
ASSENTI: LN, SEL, L.Ra, FI,
Punto 2 dell’ordine del giorno: Proposta di variante di semplificazione del Regolamento Urbanistico
Edilizio: sintesi delle principali innovazioni.
Il Presidente lascia la parola all'assessore Asioli per la presentazione dell'argomento
Asioli: oggi iniziamo un percorso che ci porterà alla semplificazione del RUE.
Il C.C. ha approvato nel febbraio 2013 gli indirizzi di questa semplificazione, nel frattempo si sono susseguiti
aggiornamenti normativi sovraordinati (leggi e norme nazionali e regionali) per le quali a gennaio 2014
abbiamo già approvato la relativa variante di adeguamento.
Oggi non abbiamo trasmesso materiale in quanto la dott.ssa Bissi procederà all'illustrazione dei contenuti del
nuovo RUE, scaturiti dal lavoro dei tavoli appositamente organizzati.
L'iter da seguire che vi proponiamo sarà questo:
• tradurremo i principi che verranno illustrati oggi in una Bozza di variante al RUE vera e propria;
• gli ordini e le associazioni ci hanno chiesto di poter visionare la bozza per poter dare ulteriori
contributi, io ho ritenuto opportuno per prima cosa illustrare i principi alla CCAT sentendo il suo
parere, poi continuare a coinvolgere ordini e associazioni;
• per poi arrivare tra novembre e dicembre ad entrare nel merito della bozza vera e propria con le
discussioni in CCAT;
• a gennaio giungere all'adozione (in quanto trattasi di strumento urbanistico per il quale è prevista
prima l'adozione, le osservazioni poi la controdeduzione e l'approvazione finale).
Quindi prevedendo fin da ora il mercoledì per i lavori della CCAT (lavori eventualmente implementabili con
altre giornate da accordare coi consiglieri).
La Presidente passa la parola, ringraziando l'assessore, alla dott.ssa Bissi per l'illustrazione dei contenuti
della proposta di variante al RUE.
Bissi illustra la sintesi delle principali innovazioni proposte dalla variante al RUE seguendo la presentazione
in allegato al presente verbale.
Ore 15:12 entra il commissario Ancarani
Ore 15:16 entra il presidente Tarroni e assume la presidenza della commissione.
Ore 15:27 entra il commissario Ancisi
ore 15:30 il presidente interrompe la presentazione per precisare che raccoglie prenotazioni per eventuali
chiarimenti che saranno esaminate divise per argomenti come previsto dalla divisione per argomenti della
presentazione, e lascia la parola ai consiglieri per qualche richiesta di chiarimento:
Savorelli questa sintesi è già l'insieme di tutto quello presentato o solo di quello che è considerato
accoglibile?
Bissi questa è già la sintesi di quello che è stato valutato quale accoglibile e collocabile nella proposta di
variante, ci sono, nelle slide, anche piccole proposte che però sono ancora da verificare, ma di queste ne
darò conto durante l'illustrazione.
Fuschini chiede perché non è stato mandato il materiale, in quanto l'argomento è difficile da seguire ed è
difficile anche fare richieste di chiarimenti considerato la complessità e l'articolazione dell'argomento.
Tarroni: questa è solo una presentazione che con molta umiltà si chiede di seguire.
Fuschini mi permetto di osservare che anche con molta umiltà non è facile seguire, se ce l'aveste mandata
prima avremmo potuto leggercela e ora seguiremmo meglio.
L'assessore Asioli propone di fare una stampa per i consiglieri per permettere di poter seguire più
agevolmente la presentazione.
Bissi nel frattempo che vengono eseguite le stampe procede con l'illustrazione.
Vendono fatte e distribuite le copie della presentazione ai consiglieri.
Bissi termina la presentazione alle ore 16:28
Il Presidente sentita l’illustrazione degli uffici lascia la parola ai commissari
Santarella: due domande:
1) Ho capito che le proposte arrivano dalla concertazione avvenuta nei tavoli, per cui chiedo se questa
stesura è stata sottoposta prima all'approvazione dei tavoli (cioè i tavoli l'anno considerata degna
conclusione del loro lavoro), o siamo in attesa del loro responso? Se questo non è stato fatto, lo si farà
oppure no?
2) Propongo di prevedere la possibilità di partecipare ai tavoli per i commissari in modo che possano capire
le esigenze e farle proprie in maniera più consapevole.
Asioli: come dicevo nell'apertura dei lavori, c'è stato un lavoro dei tavoli dove le associazioni, gli ordini,
ecc... hanno indicato degli esperti a seconda delle tipologie di argomenti in discussione (es. le associazioni
agricole hanno indicato i loro rappresentati per il tavolo inerente lo spazio rurale, similarmente gli altri) dopo
di che gli uffici hanno rielaborato le proposte andando a sintesi (coordinandole con le normative in essere) e
poi abbiamo sottoposto questa proposta ai rappresentanti degli ordini e delle associazioni che ne hanno
preso atto, non abbiamo sottoposto a voti o a pareri le proposte scaturite, perché il luogo deputato alle
valutazioni della variante, dopo i lavori della CCAT, è il CC.
Comunque ho già detto che ordini e collegi ci hanno chiesto di poter avere l'elaborato in bozza, quindi la
bozza gli verrà inoltrata al fine di recepire ulteriori indicazioni, per poi elaborare la bozza modificata da
sottoporre alla CCAT che la esaminerà e proporrà, in caso, ulteriori modifiche per arrivare alla
predisposizione del a testo per l'adozione da parte del consiglio comunale.
Santarella: il percorso non mi sembra lineare: partite benissimo chiamando gli addetti ai lavori, poi arrivate
ad elaborare in sintesi le richieste poi finisce lì arrivando al CC, dove però noi non siamo titolati ed in grado
di porre osservazioni plausibili in quanto non ne abbiamo le competenze. Bisognerebbe che prima il
documento sintetizzato fosse esaminato da chi ha effettuato i lavori, poi arrivare in CC.
Il documento non è stato licenziato da chi ha fatto il lavoro.
Tarroni: forse l'assessore non è stato chiaro. Si è detto che la bozza sarà riesaminata dai partecipanti al
tavolo.
Santarella: Rischiamo di fare un lavoro avanti e indietro due o tre volte con noi che, pur avendo degli
esperti, non siamo competenti. Credo che la sintesi migliore sia che la bozza venisse licenziata da chi ha
fatto il lavoro, ovviamente capendo i necessari tagli fatti dagli uffici che hanno sempre la parola finale, poi
esaminato da noi e dal CC.
Asioli: quello che lei chiede è quello che stimo facendo, ma non prevede un percorso di approvazione vero e
proprio lo esaminano e ne prendono atto. Io però per correttezza ho ritenuto di informare la commissione
del percorso intrapreso. La bozza della proposta di modifica al RUE in versione comparata verrà inviata agli
ordini collegi e associazioni che potranno proporre osservazioni poi chiuderemo una proposta che porteremo
in commissione. Questo è quello che chiede lei, solo, ribadisco, non c'è un percorso di approvazione da parte
di ordini collegi e associazioni.
Magri: avendo fatto parte dei tavoli posso dare un chiarimento del precorso che è stato fatto. Questo
documento di sintesi (salvo qualche modifica) a ordini, collegi e associazioni è stato presentato il 13 giugno
2014, dopo circa 10 mesi di lavoro, che hanno prodotto una montagna di documentazione costituita da:
– normativa vigente
– proposte delle associazioni e degli ordine (che spesso erano anche disomogenee tra loro)
alla fine si è ottenuto una proposta di sintesi sul lavoro fatto, una per ogni tavolo.
Si tratta quasi una controdeduzione come mole di lavoro.
La bozza di cui parlava l'assessore parte da questo lavoro e sarà la messa in “bella scrittura” di questo lavoro
che verrà proposto agli ordini, i quali lo esamineranno verificandone le corrispondenze, riservandosi di fare
eventuali modifiche in sede di osservazione.
Il lavoro dei tavoli non aveva l'obiettivo di arrivare ad una proposta definitiva di approvazione.
Ancisi: chiederei che mi venisse spiegato chi c'era presente nei tavoli, quali parti private, imprenditoriali
categorie, erano presenti? almeno per tipologia.
Bissi: la metodologia utilizzata è stata quella di mandare invito ai presidenti degli ordini professionali
(ingegneri, architetti, geometri, periti), alle associazioni di categoria (industria, artigianato, commercio e
cooperative) proponendo i sottogruppi rispetto agli obiettivi preminenti da conseguire (per esempio da parte
loro è stata fatta una richiesta, accolta da parte nostra, di integrare le tematiche di analisi dei sottogruppi
proposti col gruppo aree produttive portuali e città consolidata / centro storico)
Ancisi: e per la parte pubblica? C'era solo il comune o anche altri?
Bissi: per ogni sottogruppo c'erano dei coordinatori interni al comune, non c'erano presenze di altri enti
esterni, anche perché il tema del parere degli enti esterni fa parte di un altro percorso finalizzato all'adozione
dello strumento. Inoltre tenendo conto di quanto previsto dall'atto di coordinamento regionale, noi non
possiamo andare a disciplinare niente che sia previsto da un'altra norma sovraordinata, tipicamente arpa,
vigili del fuoco ecc. si occupano ognuno di applicare normative specifiche sovraordinate, di conseguenza
questo strumento si limita ad adeguarsi ad esse, perché non può introdurre discipline diverse.
Ancisi: io rilevo che a questi tavoli manchi un piede, cioè quello che riguarda la sostenibilità ambientale
dalla quale non si può più prescindere. Non sono stati invitati enti tipo lega ambiente e WWF. Se avete
chiamato gli enti di sfruttamento del territorio dal punto di vista produttivo, io dico che andavano chiamati
anche quelli che lo tutelano. Parlo di associazioni attive sull'uso del territorio, almeno le due principali
secondo me andavano invitate.
Asioli: il percorso non è chiuso i gruppi possono chiamare gli esperti che ritengono, poi ci saranno le
osservazioni....
Ancisi: questi poveri gruppi che già fanno 24h, devono anche organizzarsi per trovare degli esperti che
vengano qui gratis, ma insomma andiamo....
Tarroni: oggi abbiamo evidenziato le tematiche e dipanato la loro schematica involuzione, abbiamo inteso
(dall'assessore e dalla dott.ssa Bissi) che è in piedi un finale di concertazione iniziato all'inizio dell'anno, e nel
momento in cui ci saranno le risultanze avremo la bozza definitiva che potremmo analizzare dando vita al
dal percorso delle CCAT. Quindi da qui a breve ci aggiorneremo in merito.
Foschini: il percorso mi pare ragionevole, ma in merito a questo materiale che è in divenire lo riconosco (e
che ho necessità di guardarmi più approfonditamente) chiedo; se dovessero sorgere richieste di chiarimenti,
è previsto una ulteriore possibilità di incontro? a chi lo chiediamo in caso fosse necessario?
Tarroni: la materia è importante e la presidenza è aperta alle richieste e alle proposte e possiamo
riconvocarci.
Santarella: chiedo in merito alla possibilità di invitare i consiglieri comunali a partecipare all'appuntamento
di sintesi, se questo è possibile?
Tarroni: la discussione dei 7 tavoli è chiusa.
Asioli: … ma se dovessimo farle altri lavori coi tavoli la comunicazione ai componenti della commissione la
potremmo inviare.
Ancarani: quindi il crono programma che l'assessore ci ha anticipato esattamente qual'è?
Asioli: a partire da novembre le CCAT con previsione di adozione in C.C. a gennaio.
Bartolini: mi domandavo, se per un argomento così complesso, nato come variante al RUE, non fosse il
caso di fare un minimo di calendarizzazione del piano di lavoro, per capire le tempistiche da qui a gennaio.
Tarroni: è sicuramente un cosa opportuna da fare, dobbiamo però tenere un equilibrio tra dare risposte ad
esigenze pregresse e la volontà (spazio alla democrazia) di dare consapevolizzare agli ordini e alle
associazioni che hanno bisogno dei loro tempi, poi ci sono i tempi dei gruppi politici per valutare la materia.
Sono stato accusato, a volte, di correre troppo facendo tappe forzate sugli strumenti urbanistici, quindi sono
contento della sollecitazione posta e la faccio mia.
Ancisi: ci mandate via mail il materiale illustrato a colori?
Bissi: certamente.
Savorelli: chiedo se c'è la possibilità di visionare tutto il lavoro proposto sia quello preso in considerazione
che quello scartato relativo ai tavoli?
Proposta di variante di semplificazione del
Regolamento Urbanistico Edilizio
SINTESI DELLE PRINCIPALI INNOVAZIONI
CCAT 1 ottobre 2014
DOCUMENTO DI INDIRIZZI
Il 14/02/2013 il Consiglio Comunale approva gli “Indirizzi e modalità per l’adeguamento
e la semplificazione del Regolamento Urbanistico “RUE”
obiettivi
adeguamento
adeguamenti ai parametri e alle definizioni urbanistico-edilizie fissati dalla Regione Emilia Romagna
(DAL RER n. 279/2010)
adeguamenti a norme e piani sovraordinati (LR 15/2013)
semplificazione e innovazione
semplificare il testo normativo rendendolo più chiaro, comprensibile e leggibile;
semplificare le procedure;
rendere le norme più flessibili (aggregazione ed interscambiabilità degli usi all’interno delle varie
componenti ed omogeneizzazione degli standard di parcheggio) e facilmente adattabili a
cambiamenti legislativi e tecnologici;
promuovere la ristrutturazione e la riqualificazione dell’esistente, introducendo incentivazioni
significative per interventi volti ad introdurre elementi qualitativi e di sostenibilità (energia alternative,
risparmio energetico, idrico etc.) ed all’adeguamento sismico;
revisione delle norme delle strutture ricettive (con particolare riferimento alle premialità);
metodologia
attivazione di un percorso di coinvolgimento delle forze economiche e sociali del territorio al fine di
raccogliere e valutare proposte e osservazioni:
focus-group con i referenti di associazioni imprenditoriali e ordini professionali
COSA ABBIAMO FATTO
I° fase: variante di adeguamento
30/01/2014 Consiglio Comunale approva la “Variante di Adeguamento del RUE alle
definizioni tecniche uniformi per l’urbanistica e l’edilizia (DAL RER n. 279
del 04.02.2010) ed alla L.R. Emilia Romagna n. 15/2013 e smi
II° fase: variante di semplificazione
- costituzione di n. 7 sotto-gruppi tecnici con partecipazione di rappresentanti di associazioni,
ordini, collegi coordinati da un referente tecnico degli uffici comunali, nelle seguenti tematiche:
a) disciplina del ricettivo
b) individuazione di premialità per interventi di sostenibilità
c) revisione standard
d) disciplina aree agricole/rurali
e) disciplina commerciale
f) disciplina aree produttive-portuali
g) città consolidata centro storico
- raccolta ed analisi delle proposte
- valutazione tecnica delle proposte
COSA STIAMO FACENDO
predisposizione tecnica della proposta complessiva di variante: revisione della disciplina inerente le
sette tematiche su cui hanno presentato proposte i Gruppi di lavoro, ma anche più complessiva
revisione di tutto l’articolato normativo del RUE, sia in termini di adeguamento alle norme
sopravvenute sia in termini di razionalizzazione, semplificazione e di migliore comprensione
del testo
PROPOSTA VARIANTE DI SEMPLIFICAZIONE
Elementi trasversali a tutto l’articolato normativo
Semplificazione dei testi e sistematizzazione dell’articolato (eliminazione, il più possibile, dei rimandi
ad altri articoli, delle ripetizioni e delle diciture ridondanti)
Rendere il testo normativo più chiaro
adeguamenti a norme sovraordinate successivamente intervenute
adeguamento alla Delibera di GR N. 994/2014: “atto di coordinamento tecnico regionale per la
semplificazione degli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica, attraverso l'applicazione del
principio di non duplicazione della normativa sovraordinata (artt. 16 e 18-bis, comma 4, lr 20/2000).
modifiche dell'atto di coordinamento sulle definizioni tecniche uniformi per l'urbanistica e l'edilizia”:
- verifica di tutti i riferimenti normativi ed eliminazione di ripetizioni di testi normativi sovraordinati;
- eliminazione dei requisiti cogenti e volontari e rinvio a norme tecniche sovraordinate.
• Eventuali adeguamenti delle definizioni alle simbologie della cartografia
Proposte dei Gruppi di carattere trasversale
Da vari gruppi (ricettivo, commerciale, etc.) sono venute proposte di prevedere incentivi economici
(abbattimento di oneri, diritti di segreteria o facilitazioni fiscali) per la riqualificazione delle strutture
esistenti: detti aspetti per quanto non è di competenza della normativa di RUE sono stati demandati
alle necessarie verifiche di fattibilità nell’ambito degli strumenti idonei.
PROPOSTA VARIANTE DI SEMPLIFICAZIONE
SINTESI PRINCIPALI INNOVAZIONI
DISCIPLINA DEL RICETTIVO
Art. VI.47 – VI.48
STRUTTURE RICETTIVE ALBERGHIERE
Previsione e regolamentazione delle attività “integrative”connesse e di supporto all'attività
all'attività alberghiera come ad
esempio attività
attività di somministrazione di alimenti e bevande, di artigianato alla persona come acconciatori estetisti o centri
benessere e attività
attività di vicinato. Le attività
attività “integrative”
integrative” non potranno essere frazionate; l'attività alberghiera dovrà
rimanere prevalente
Riduzione della dotazione di parcheggi pertinenziali e possibilità
possibilità di reperimento in aree private esterne all'area di
sedime dell'albergo con servizio di “car-valet””; Tale servizio potrà
potrà anche avvenire in maniera “associata”
associata” con più
più strutture
alberghiere
Revisione sostanziale e semplificazione dell'attuale sistema di incentivazione legato al livello di classifica.
Possibilità
Possibilità di creare nuove strutture ricettive alberghiere o sue dipendenze da immobili a destinazione non
ricettiva,, senza che questo comporti, per un determinato periodo di tempo,
tempo, l'apposizione del vincolo alberghiero previsto
dalla L.R. 28/90
Al fine di poter dare più
più possibilità
possibilità imprenditoriali all'albergatore, si valuterà
valuterà la possibilità
possibilità di utilizzare una struttura
ricettiva esistente per fini “socio-assistenziali” come ad esempio l'ospitalità
l'ospitalità di persone anziane, diversamente abili etc.
Dismissione degli alberghi:: è stata proposta in sede del Gruppo tecnico l’l’eliminazione dei limiti previsti e la possibilità
possibilità
di dismissione alberghi esistenti esclusivamente previa dimostrazione
dimostrazione della non convenienza economica. Gli uffici non
ritengono opportuna la dismettibilità
dismettibilità in base alla mera non convenienza economica, al fine di non ingenerare
ingenerare una
dismissione generalizzata di alberghi che depaupera l’l’offerta turistica del territorio.
PROPOSTA VARIANTE DI SEMPLIFICAZIONE
SINTESI PRINCIPALI INNOVAZIONI
DISCIPLINA DEL RICETTIVO
STRUTTURE RICETTIVE ALL’ARIA APERTA
Al fine di avere come unici riferimenti normativi il RUE e le leggi
leggi regionali in materia si abrogherà il Regolamento
Comunale dei campeggi approvato con delibera di C.C.n.48/13944 del 08/04/1999 e le norme
norme utili verranno inserite nel
RUE;
La realizzazione e modifica delle strutture ricettive all'aria aperta avverrà
avverrà con modalità diretta semplice;;
Sarà
Sarà proposto un indice di utilizzazione fondiario valido per tutte le attrezzature complementari come bar ristorante,
mini market bazar etc....Questo indice non troverà applicazione per le Unità Abitative Fisse che potranno essere
realizzate liberamente nel rispetto dei soli parametri fissati dalla
dalla LR 16/2004 e smi e relative direttive di attuazione , in
modo tale da favorire la possibile trasformazione e realizzazione
realizzazione di “Villaggi turistici”
turistici”;
Verrà
Verrà data la possibilità
possibilità di ampliare il periodo di apertura delle strutture ricettive all'aria aperta anche nel periodo
invernale utilizzando solo una porzione della struttura,, con l'obbligo di riscaldare gli alloggi utilizzati dai turisti e quei
servizi minimi ad uso comune previsti dalle DGR per il livello di
di classifica della struttura.
PROPOSTA VARIANTE DI SEMPLIFICAZIONE
SINTESI PRINCIPALI INNOVAZIONI
PREMIALITA’ PER INTERVENTI DI SOSTENIBILITA’
Obiettivi generali
basare la pianificazione degli interventi su un approccio “prestazionale” dei diversi requisiti che si ritengono
significativi in termini di sostenibilità
sostenibilità energetica ed ambientale. A tal fine la proposta di RUE individua
individua le forme di
premialità con riferimento alle prestazioni individuate in un “Allegato”
Allegato” specifico, facilmente aggiornabile in funzione delle
evoluzioni normative, rispetto ad una pluralità
pluralità di aspetti (es. risparmio idrico, recupero acque meteoriche, ecc.
ecc.
Supportare i contenuti della Variante RUE con opportune azioni di sensibilizzazione dei cittadini e degli operatori
nonché
nonché di aggiornamento delle strutture interne all’
all’amministrazione.
Prevedere opportune verifiche per gli interventi di miglioramento delle prestazioni
Evoluzione normativa in corso
Progetto di Legge “Legge Comunitaria Regionale per il 2014”
2014” – approvato con delibera Giunta Regionale BUR n.243 del 4
aprile 2014: propone un riordino della normativa in materia di energia,
energia, in recepimento delle vigenti direttive comunitarie
Decreto Legge 28 marzo 2014, n.47, “Misure urgenti per l’l’emergenza abitativa (…
(…) convertito con modificazioni dalal L.
23 maggio 2014, n. 80:propone, in particolare all’
all’art.10, importanti misure di semplificazione e di incentivo per il recupero
del patrimonio edilizio esistente per l’l’aumento dell’
dell’offerta di alloggi sociali, favorendo il risparmio energetico e la
rigenerazione urbana;
Proposta di modifica della L.R. 19/2008 “Norme per la riduzione del rischio sismico”
sismico”
PROPOSTA VARIANTE DI SEMPLIFICAZIONE
SINTESI PRINCIPALI INNOVAZIONI
PREMIALITA’ PER INTERVENTI DI SOSTENIBILITA’
Proposte normative RUE
Le premialità (in termini di bonus volumetrico)) saranno graduate in relazione alla tipologie di intervento:
- Incentivi per interventi di DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE per adeguamento sismico e miglioramento prestazioni
ambientali dell’
dell’intero fabbricato dove ammesso, nelle zone PREVALENTEMENTE RESIDENZIALI;
RESIDENZIALI;
- interventi di adeguamento sismico e miglioramento energetico dell’intero edificio
- interventi di miglioramento delle prestazioni delle singole unit
unità abitative
In relazione alle distanze dai confini, visuale libera si rinvia si rinvia a codice civile, DM 1444/1968 e alla LR 17/2014 )
In relazione ad interventi di DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE con conversione in quote ERS si rinvia
all’
all’applicazione del DECRETO LEGGE 47/2014 DEL 28 MARZO 2014.
Le proposte presentate al Gruppo tenico di lavoroconvergono sulla necessità
necessità di introdurre meccanismi di
trasferimento della capacità edificatoria derivante dalla premialità
premialità eventualmente non realizzata/realizzabile in
loco. Criticità
Criticità: il trasferimento di potenzialità
potenzialità edificatoria a distanza appare di rilevante complessità
complessità e di difficile
percorribilità
percorribilità nell’
nell’ambito dell’
dell’urbanizzato.
Incentivi per la realizzazione di edifici con caratteristiche di “Bioedilizia”, con ricorso a precise soluzioni
tecniche/tecnologiche o a sistemi codificati di certificazione della sostenibilità (si cita SB100). Proposta di uno strumento
di calcolo per determinare il miglioramento della prestazione energetica
energetica e per il semplice confronto dei singoli interventi
sulla quale basare una scala progressiva d’
d’incentivi
Incentivi per tetti verdi: la volontà
volontà è di non indicare precise soluzioni tecniche, ma di stabilire un requisito
prestazionale. In tale logica, la promozione alla realizzazione di tetti verdi può
può essere ricondotta alla finalità
finalità di “raccolta
delle acque meteoriche”
meteoriche” o al ”controllo dell’
dell’isola di calore”
calore” a scala insediativa
PROPOSTA VARIANTE DI SEMPLIFICAZIONE
SINTESI PRINCIPALI INNOVAZIONI
PREMIALITA’ PER INTERVENTI DI SOSTENIBILITA’
Proposte extra RUE
Per interventi volti al miglioramento energetico degli edifici e all’adeguamento sismico al Gruppo di lavoro sono state
avanzate le seguenti proposte:
Agevolazioni sul prelievo fiscale riducendo le tasse sulla base della attestazione energetica dell
dell’immobile, graduata
per livello di prestazione
Per gli interventi intermedi (con titolo edilizio oneroso/non oneroso) incentivi per interventi di efficientamento
energetico mediante esonero diritti di segreteria; riduzione oneri per cambi d’uso
Per
er gli interventi minori, senza titolo edilizio e senza detrazioni fiscali (es. impianti elettrici) : si propone di incentivare
gli interventi di efficientamento energetico mediante l’erogazione di contributo diretto da parte dell’
dell’amministrazione
(per es. legato alle finalità
finalità del PAES);
Proposta di contributo diretto da parte dell’
dell’amministrazione per chi non può
può accedere agli incentivi statali (reddito
IRPEF e simili), per i medesimi interventi incentivati
Criticità
Criticità e verifiche
Gli oneri sono stabiliti con delibera di Consiglio Comunale, ma nel rispetto della delibera regionale sugli oneri
I diritti di segreteria sono stabiliti da altro atto dell’Amminsitrazione.
Le incentivazioni fiscali dipendono dal margine di discrezionalità che le norme statali lasciano agli Enti locali. Inoltre va
verificata con i servizi finanziari la percorribilità della proposta.
L’erogazione di contributi diretti da parte del Comune appare difficoltosa stante le condizioni di bilancio degli EE.LL.
Opportunità
-la nuova programmazione fondi FESR regionale potrebbe prevedere incentivi per l’efficientamento energetico degli edifici
- l’art. 10 del DL n. 83/2014 prevede benefici fiscali per ristrutturazione di edifici a destinazione ricettiva
PROPOSTA VARIANTE DI SEMPLIFICAZIONE
SINTESI PRINCIPALI INNOVAZIONI
STANDARD
Art. I.23
Principali innovazioni:
omogeneizzazioni delle dotazioni di parcheggio pertinenziali previsti per usi similari:: le voci della tabella
passano dalle precedenti 13 previste nel RUE vigente a 7;
riduzione delle dotazioni comunque nel rispetto dell’
dell’art. 41 sexies della L. 1150/1942 e smi (*)
Aumento da 100 a 300 metri la distanza minima per gli eventuali parcheggi di pertinenza per attività
attività di
impresa ove vi siano oggettive problematiche nel realizzarle all’
all’interno dell’
dell’area di pertinenza dell’
dell’intervento. Si
valuterà
valuterà la proposta di allargare detta previsione anche alla residenza
Per il centro storico sono state ampliate le deroghe già esistenti mantenendo l’l’obbligo di dotazioni a pk solo per i
PUA/PU
Possibilità di reperire parcheggi anche nelle eventuali aree poste fra la città consolidata e la zona agricola e
destinate a verde privato, di cui all’Art.II.14, c. 9 del RUE 5.
(*)
la superficie pertinenziale di spazi a parcheggi deve rispettare il valore minimo di 1 mq ogni
ogni 10 mc di Vt di nuova
costruzione stabilito nell'art.41 sexies della L. 1150/42 come modificato dalla L.122/89; applicando il coefficiente di
conversione volumetrica di cui all'art. I.17 del RUE occorre quindi
quindi rispettare il valore minimo di 1 mq di parcheggio
ogni 3,125 mq di Sc; in altri termini 1 posto auto ogni 78 mq di Sc.
PROPOSTA VARIANTE DI SEMPLIFICAZIONE
SINTESI PRINCIPALI INNOVAZIONI
Raffronto dotazioni per destinazione:
STANDARD
VIGENTE
PROPOSTA
Abitazione privata (A1)
1 posto netto ogni 50 mq di Sc o sua frazione superiore ai 16 mq
per i primi 150 mq di ogni unità immobiliare e comunque almeno
un posto auto per ogni unità immobiliare
1 posto ogni 100 mq di Sc o sua frazione oltre i 150 mq e fino a
350 mq di ogni unità immobiliare
1 posto auto aggiuntivo ogni 3 unità immobiliari facenti parte di
una unica Ue, con esclusione di quelle ricadenti nella città storica
Abitazione privata (A1) e collettiva (A3)
Proposta di semplificazione del sistema di calcolo
1 posto auto per ogni 70 mq di Sc e comunque un posto auto
ogni unità immobiliare
(calcolo sulla Sc complessiva e non su ogni ui)
Abitazioni collettive (A3)
Come abitazione permanente + 1 posto auto netto ogni 200 mq di
Sc delle unità immobiliari quale spazio di sosta ad uso comune
Abitazione turistica (A4)
cassato
Usi di tipo integrativo
Con lo stesso standard della destinazione principale a cui sono
integrati
cassato
PROPOSTA VARIANTE DI SEMPLIFICAZIONE
SINTESI PRINCIPALI INNOVAZIONI
Raffronto dotazioni per destinazione:
STANDARD
VIGENTE
PROPOSTA
Terziario direzionale (spr4) comprese la attività direzionali
portuali (PO.3)
1 posto auto netto ogni 25 mq di Sc
Terziario direzionale (spr4) comprese le attività direzionali
portuali (PO.3) – Artigianato di servizio alla persona
1 posto auto netto ogni 50 mq di Sc cmq 1 posto auto per ogni
Unità funzionale/immobiliare
Artigianato di servizio alla persona
1 posto auto ogni 25 mq di Sc e cmq un posto auto ogni unità
funzionale
Servizi di uso pubblico (spu) e servizi privati (spr)
1 posto auto ogni 25 mq di sc
Servizi di uso pubblico (spu) e servizi privati (spr), compresi
Pubblici esercizi ed esercizi di pubblico servizio (spr1) con
esclusione delle discoteche ed altre attività a forte fruizione e
delle attività ludico-ricreative con problematiche di impatto
sociale, di cui alla L.R. 5/2013
Pubblici esercizi ed esercizi di pubblico servizio (spr1) con
esclusione delle discoteche
1 posto auto ogni 12,5 mq di sc
1 posto auto ogni 25 mq di Sc
PROPOSTA VARIANTE DI SEMPLIFICAZIONE
SINTESI PRINCIPALI INNOVAZIONI
Raffronto dotazioni per destinazione:
STANDARD
VIGENTE
PROPOSTA
Attività espositive, commercio all’ingrosso
1 posto auto ogni 100 mq di sc
Attività espositive, commercio all’ingrosso
Artigianato di servizio per cose (Pr3) e Artigianato produttivo
e laboratoriale (Pr2)
1 posto auto ogni 100 mq di sc
Artigianato di servizio per cose (Pr3) e Artigianato produttivo
e laboratoriale (Pr2)
1 posto auto ogni 100 mq di sc
Attività Produttive di tipo manifatturiero (Pr1), servizi portuali
(PO.1) Attività di cantieristica (PO.2) Attività produttive in
ambito portuale (PO.4) Attrezzature per l’intermodalità (PO.7)
e impianti per la lavorazione e conservazione dei prodotti
agricoli (RA5)
1 posto auto ogni 400 mq di sc + 1 posto autocarro ogni 1000 mq
di sc
Attività Produttive di tipo manifatturiero (Pr1), servizi portuali
(PO.1) Attività di cantieristica (PO.2) Attività produttive in
ambito portuale (PO.4) Attrezzature per l’intermodalità (PO.7)
e impianti per la lavorazione e conservazione dei prodotti
agricoli (RA5)
1 posto auto ogni 300 mq di Sc
con eliminazione dei posto per autocarri
Strutture ricettive
1 posto auto per ogni camera + 1 posto auto ogni 250 mq di sc
Strutture ricettive
1 posto auto per ogni alloggio così come definito dalle
vigenti DGR in materia
Commercio
Commercio
Rinvio alle dotazioni minime da DGR 1253/1999 e smi
PROPOSTA VARIANTE DI SEMPLIFICAZIONE
SINTESI PRINCIPALI INNOVAZIONI
SPAZIO RURALE EDISCIPLINA PAESAGGISTICA
La disciplina paesaggistica
Obiettivo primario è la semplificazione/chiarimento della disciplina paesaggistica del RUE vigente mediante:
Definizione/precisazione dei 2 diversi gradi di procedura definiti sulla base della rilevanza degli interventi
(CONTESTUALIZZAZIONE e INSERIMENTO PAESAGGISTICO)..
Per ogni procedura soprarichiamata viene allegata scheda guida su elaborati/contenuti/obiettivi da
produrre/perseguire al fine di costituire utile aiuto per i tecnici
tecnici esterni/interni
Applicazione della disciplina paesaggistica solo per interventi in zona agricola anche in relazione agli ultimi
orientamenti (e corsi ) perseguiti dalla RER
Riduzione interventi soggetti a disciplina e definizione degli interventi soggetti come definiti da LR 15/2013
Al fine dell’istruttoria delle pratiche con procedura paesaggistica e vista l’abolizione del NUVI prevista griglia di
autovalutazione,, degli obiettivi di inserimento/mitigazione/effetti dell’
dell’opera perseguiti e raggiunti nel progetto, da
compilare a cura dei tecnici e che costituirà
costituirà allegato alla relazione tecnica
Si propone di effettuare incontri formativi congiunti Uffici comunali - professionisti
PROPOSTA VARIANTE DI SEMPLIFICAZIONE
SINTESI PRINCIPALI INNOVAZIONI
SPAZIO RURALE E DISCIPLINA PAESAGGISTICA
La disciplina dello spazio rurale
Al fine della maggior comprensione e chiarezza del testo normativo sono state unificate in un unico articolo di
tutte le norme generali trasversali a tutte le componenti. Si è inoltre uniformata la struttura delle specifiche
norme delle singole componenti (esempio: definizione, usi e interventi non ammessi, indici) sono state inoltre
eliminate le tabelle A e B allegate al titolo IV (riepilogative della disciplina)
Eliminazione del PSA (Piano di Sviluppo Aziendale) in quanto superato dalla LR 20/2000 che introduce un nuovo
strumento il PRA (Piano di Riconversione e Ammodernamento dell’azienda agricola) che comunque non consente il
superamento degli indici urbanistici
In considerazione che il superamento degli indici per i servizi agricoli era motivazione dei PSA si è proposto
aumento degli indici per i servizi agricoli con gradualità rispetto alla dimensione dei fondi. (RUE vigente UF =0.015
primi 5 ha – 0.003 per i successivi 5 fino a 10 ha – per i rimanenti 0.01 – Proposta di variante UF =0.015 primi 10 ha –
0.005 per i successivi 10 fino a 20 ha – per i rimanenti 0.01)
Proposta di eliminazione possibilità
possibilità nuovi insediamenti di “autodemolizioni””
Unificazione al testo RUE 5.1 delle attenzioni e regole riportate nel testo RUE 5.1.1 e loro riduzione conservando
le sole regole prescrittive ritenute necessarie
PROPOSTA VARIANTE DI SEMPLIFICAZIONE
SINTESI PRINCIPALI INNOVAZIONI
SPAZIO RURALE E DISCIPLINA PAESAGGISTICA
La disciplina dello spazio rurale
Abachi di ampliamento degli edifici di cui al RUE 5.1.1 ora prescrittivi proposti come
come schemi di indirizzo al fine di
una maggiore elasticità
elasticità progettuale/attuativa
proposta di consentire un incremento del numero di Ui realizzabili
Eliminazione possibilità
possibilità di realizzare nuovi orti spesso causa di frazionamenti discutibili e disordine
Sono stati precisati e riformulati per maggiore chiarezza gli articoli relativi a “insediamenti lineari”” e “zone
agricole periurbane””
piano del colore in forma semplificata, che garantisca l’l’uso delle tinte tradizionali delle campagne ravennati,
mediante introduzione di scheda colori di riferimento
PROPOSTA VARIANTE DI SEMPLIFICAZIONE
SINTESI PRINCIPALI INNOVAZIONI
DISCIPLINA COMMERCIALE
Standard pubblici
Introduzione della possibilità
possibilità, attualmente non prevista dal RUE, di monetizzazione degli standard pubblici in caso di:
progetti di valorizzazione commerciale
ristrutturazione o ampliamento di esercizi commerciali entro il 20% di Sv purchè
purchè non venga superato il limite di 1500 mq
di Sv
formazione di gallerie e complessi commerciali di vicinato nella
nella Città
Città Storica
medio piccole strutture di vendita nella Città
Città storica e in zone a traffico limitato.
Parcheggi pertinenziali
Rinvio alle dotazioni previste da norma sovraordinata (DGR 1253/1999 e smi)
Prevedere la possibilità
possibilità di non ottemperare al reperimento di parcheggi pertinenziali,, al posto della riduzione del
30% prevista dal RUE vigente,
vigente, nel caso di interventi di ristrutturazione o di ampliamento di preesistenti strutture di vendita o
centri commerciali, entro il limite di un ampliamento massimo del
del 20% della Sv precedentemente autorizzata, purché
purché non si
superi con l'ampliamento il limite dimensionale delle medie strutture
strutture di vendita.
Aumentare il raggio entro cui può
può essere prevista la localizzazione dei parcheggi pertinenziali:
pertinenziali: da 100 m come previsto
attualmente a 300 m
PROPOSTA VARIANTE DI SEMPLIFICAZIONE
SINTESI PRINCIPALI INNOVAZIONI
DISCIPLINA COMMERCIALE
Città storica e a conformazione morfologia
Per i Complessi commerciali/gallerie commerciali di vicinato il limite di Sv totale previsto attualmente dal RUE non
appare in linea con la più
più recente normativa regionale e statale e si propone di portarlo da 800 mq a 1500 mq eliminando
l'esclusione del settore alimentare, che pertanto potrà
potrà essere previsto; ma mantenendo cmq l'esclusione della presenza di
medio piccole strutture di vendita.
Per le medio piccole strutture di vendita si propone di eliminare il limite di superficie (che attualmente
attualmente è 500 mq negli
assi strutturanti e 800 mq nel caso di cambio d'uso da direzionale
direzionale e nel caso di recupero di edifici incompatibili con il
contesto CSI2)), che potranno pertanto raggiungere i 1500 mq di Sv come da DCR n. 1253/1999, mantenendone la
limitazione al solo settore non alimentare (resta la regola che in tutto il centro storico negozi di generi alimentari sono
ammessi solo come esercizi di vicinato (Sv max 250 mq))
Assi strutturanti di particolare interesse turistico/commerciale (art. VI.19): si propone di incentivare l'insediamento
non solo delle attività
attività commerciali (come già
già previsto dal RUE), ma anche dei pubblici esercizi e delle botteghe
botteghe artigiane
anche con la concessione di aumento di Sc.
Si è inoltre proposto di aggiungere tra gli assi strutturanti di particolare
particolare interesse turisticoturistico-commerciale le vie Ponte Marino,
D'Azeglio, Arnaldo Guerrini e Alfredo Baccarini.
Baccarini.
Città consolidata o in via di consolidamento
Gli esercizi di vicinato ove sono ammessi lo sono senza limitazione di settore merceologico
merceologico (alimentare e non
alimentare).
Le medio piccole strutture di vendita,, ove ammesse, lo sono senza limitazioni di superficie (quindi possono
possono sempre
arrivare al limite di legge dei 1500 mq di Sv) nè di settore merceologico, ad eccezione che negli edifici, complessi e
impianti per attività
attività industriale - artigianale esterne ai centri urbani (art. VI.46 c.3) dove sono ammesse solo per il settore
non alimentare.
Il commercio all'ingrosso e relativi magazzini,, ove ammessi, possono essere insediati, nel rispetto della potenzialit
à
potenzialità
edificatoria, senza limitazioni di superficie.
PROPOSTA VARIANTE DI SEMPLIFICAZIONE
SINTESI PRINCIPALI INNOVAZIONI
DISCIPLINA COMMERCIALE
Stazioni di servizio (Art. VI.50 c.3 lettera b)
Si è aggiornato il testo alla normativa sovraordinata intervenuta,, che prevede che i Comuni determinino le
caratteristiche delle aree degli impianti di distribuzione carburanti
carburanti e che la loro localizzazione avvenga attraverso il
POC. Se però
però i Comuni non effettuano tale puntuali individuazione nel POC, come
come è stato per il Comune di Ravenna,
vale la regola che essi possono essere realizzati in qualunque zona
zona comunale diversa dal centro storico, purchè
purchè siano
osservati i vincoli di natura ambientale, paesaggistica e storico
storico culturale presenti nel territorio.
Sale gioco
Si propone di individuare una specifica destinazione d'uso denominata Attività
Attività ludicoludico-ricreative con problematiche
di impatto sociale, di cui alla L.R. 5/2013 (sale da gioco/slot, videolotteri e sale bingo, scommesse snai e similari),
visto che attualmente tale attività
attività rientra nella definizione dei pubblici esercizi (Spr1) e come tale
tale è ammesa pressochè
pressochè
in tutto il territorio, introducendo all'art.
all'art. I.5 il nuovo uso Spr10.
Spr10.
Sono stati individuati come ambiti urbanistici dove è possibile insediare tali attività i tessuti e/o manufatti per
attività
attività produttive (art. VI.46)
VI.46) purchè
purchè all'esterno del centro abitato e i Complessi, edifici e/o impianti per attività
attività terziarie
e/o miste (art. 50)
50) (esclusi i complessi edifici ed impianti per attività
attività di servizio alla mobilità
mobilità (c.3),
(c.3), i complessi, edifici,
impianti per attività
attività alberghiere (c.5) e i complessi, edifici, impianti per attività
attività ricreative, turistiche e di pubblico
esercizio (c.7)) all'esterno del centro abitato.
Si è inoltre prevista una norma per le attività già insediate in ambiti diversi da quelli di cui sopra, in virtù
virtù della quale
non sono ammessi ampliamenti, ma solo interventi di manutenzione ordinaria e in caso di cessazione dell'attività
dell'attività non
è più
più possibile reinsediarla.
reinsediarla.
Per queste attività
attività sono stabiliti alte dotazioni di parcheggio pertinenziale (1 posto auto netto ogni 12 mq di Sc),
con esclusione di ogni possibilità
possibilità di deroga, anche al fine di mantenerne, indirettamente, contenute
contenute le dimensioni.
PROPOSTA VARIANTE DI SEMPLIFICAZIONE
SINTESI PRINCIPALI INNOVAZIONI
DISCIPLINA AREE PRODUTTIVO PORTUALI
flessibilità
flessibilità degli usi: l'art. V.3 diviene norma generale delle aree consolidate portuali,, fatte salve le prescrizioni
specifiche riportate nelle singole componenti. In questo modo, senza
senza intervenire sulla modifica delle individuazioni
cartografiche di RUE e sulla suddivisione delle componenti, l'art.
l'art. V.3 indica indici e parametri di riferimento per tutte le
componenti, mentre le norme di componente limitano eventualmente tale applicazione generale con specifiche prescrizioni.
In particolare:
Estendere gli usi ammessi dall'art. V.3 a tutti gli usi portuali identificati con la sigla PO, aggiungendo la cantieristica
PO.2, le attività
attività amministrativeamministrative-direzionali e di servizio alle attività
attività portuali PO.3, le attrezzature per intermodalità
intermodalità PO.7.
Confermare nella struttura attuale la normativa delle aree per cantieristica, vista la loro ubicazione a monte della pineta e
dell'abitato di Marina di Ravenna.
E' stato soppresso l'obbligo del lotto minimo di intervento superiore a 10.000 mq
Restano invariati i principi già
già esistenti di limitazione degli impianti RIR e dei depositi R11 e R12. In caso di dismissione o
delocalizzazione dell'impianto RIR, l'area liberata potrà essere adibita a tutti gli usi dell'art. V.3; viene rimosso l'obbligo
di indennizzo territoriale per i Progetti di delocalizzazione.
delocalizzazione.
Per le aree produttive consolidate ricadenti sul resto del territorio comunale, disciplinate dagli art. VI.45 e VI.46 del
RUE, viene inserita una precisazione che rende possibile, indipendentemente dalla specifica simbologia nelle tavole
di RUE, insediare i vari usi ammessi dall'art. VI.45 in tutte le componenti suddivise dall'art. VI.46, fatta eccezione
eccezione dei
depositi all'aperto.
Per tutte le aree produttive,, sia dello spazio portuale che di quello urbano, resta confermata
confermata l'esclusione delle tettoie a
copertura di materiali e operazioni di carico/scarico dal calcolo
calcolo della Sc,
Sc, in quanto finalizzate a mitigare emissioni in
atmosfera.
PROPOSTA VARIANTE DI SEMPLIFICAZIONE
SINTESI PRINCIPALI INNOVAZIONI
DISCIPLINA CITTA’ CONSOLIDATA
Per lo spazio urbano
Eliminazione appesantimenti procedurali presenti nel testo vigente quali: i pareri della CQAP qualora non
non previsti
dalla LR 15/2013 e smi;
smi; i progetti guida, i provvedimenti dirigenziali, alcuni pareri preventivi non ritenuti necessari, ecc)
Eliminazione della DMUIE fermo restando la dimensione minima di ogni alloggio monolocale o bilocale pari a mq
38 di cui al RUE 5.2.1
Riferimento al DM n.1444/68 per le distanze, fatte salve le deroghe previste dalla legge regionale 17/2014
Flessibilità degli usi mediante introduzione di una norma che ne consente la intercambiabilit
à indipendentemente
intercambiabilità
dalla cartografia (per servizi pubblici e privati, commerciale, ricettivo)
Unificazione al testo RUE 5.1 delle attenzioni e regole riportate
riportate nel testo RUE 5.1.1 e loro riduzione conservando le
sole regole prescrittive ritenute necessarie
Eliminazione delle limitazioni agli interventi di recupero dei sottotetti in relazione all’
all’adeguamento alla recente
modifica alla L.R. 11/1998 “Norme per il recupero a fini abitativi dei sottotetti”
sottotetti” avvenuta con la LR 30/05/2014 n. 5
Eliminazione vincolo d’uso delle attività
attività commerciali esistenti negli assi di valorizzazione del forese
Eliminazione “usi di tipo integrativo”” e i parametri “densità arborea” “densità arbustiva”
Al fine di superare le molteplici diverse prescrizioni per le varie
varie componenti è stato unificato, il più possibile,
l’indice di permeabilità (Ip) con proposta di non applicazione per interventi di NC/A, NC/S, RE con incremento di Sc,
Sc,
purchè
purchè l’intervento sia migliorativo dell’
dell’esistente
Precisazione del concetto di conservazione morfologica e ampliamento degli usi consentiti nella città a
conservazione morfologica ampliandoli, oltre a quelli consentiti per la città
città storica, anche a quelli consentiti per la
città
città consolidata prevalentemente residenziale
PROPOSTA VARIANTE DI SEMPLIFICAZIONE
SINTESI PRINCIPALI INNOVAZIONI
DISCIPLINA CITTA’ CONSOLIDATA
Per la città storica
Favorire il riuso di contenitori soggetti a demolizione e parziale ricostruzione per attività giovanili punti
aggregativi (artigianali, creative, sociali ecc.) consentendone la conservazione
conservazione a fronte di tale uso
Piano del colore in forma semplificata,, che garantisca l’l’uso delle tinte tradizionali ravennati, mediante introduzione
di scheda colori di riferimento
Vincolo d’uso per le attività
attività commerciali esistenti solo ai piani terra degli assi di valorizzazione turisticoturisticocommerciale e possibilità
possibilità di ripristinare i prospetti originari ripristinando in tal modo anche l’l’uso originario
Ampliamento degli usi ammessi per gli edifici di tipologie complesse (ampio volume e ridotta Sc come ex
cinema, ex chiese, ecc) consentendo anche quote di residenza
Possibilità di ricavare soppalchi,, così
così come definiti dalla DAL 279/2010