Quote rosa in Giunta Il caso finisce a Roma sul ta olo di Renzi

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venerdì 12 settembre 2014 – PROVINCIA – Pagina 43
OPPEANO. Interrogazione di D'Arienzo del Pd
Quote rosa in Giunta
Il caso finisce a Roma
sul tavolo di Renzi
Il deputato chiede un intervento per garantire la parità di genere
Il mancato rispetto delle quote rosa nella Giunta varata dal
neosindaco Pierluigi Giaretta è arrivato sul tavolo del premier
Matteo Renzi. Nei giorni scorsi, infatti, con un'interrogazione
al Presidente del Consiglio, che ha la delega alle Pari
opportunità, il deputato veronese del Pd Vincenzo D'Arienzo
ha chiesto un intervento per chiarire i termini del contesto. E
per affermare i principi dell'equilibrio tra le rappresentanze di
genere nelle Giunte comunali e del rispetto della norma che
ne tutela la previsione. Nella nota si legge: «Nonostante la
legge 56 del 7 aprile 2014 stabilisca la ripartizione tra le
rappresentanze di genere nelle Giunte comunali, il sindaco di
Oppeano ha nominato tre assessori maschi e un assessore
donna». «Appare chiaro a tutti che la rappresentanza di
genere femminile è inferiore al 40 per cento: un'inaccettabile
presa di posizione ideologica», sostiene D'Arienzo.
«La motivazione, risibile, è quella che non sono state Vincenzo D'Arienzo
individuate figure femminili in possesso di particolari
competenze ed esperienza tecnica, amministrativa o professionale per l'assunzione delle deleghe»,
aggiunge.
«Il sindaco non solo non rispetta le quote, ma offende pure con una frase più che maschilista
sessista. Possibile che non ci siano donne per quel compito?», si domanda D'Arienzo. «Tutte le
veronesi diverse dall'assessore Bissoli, l'unica donna nominata, non hanno a quanto pare i requisiti
che il sindaco ritiene. L'unico modo per recuperare la figuraccia è quella di ristabilire le regole»,
continua il deputato del Pd. «Siamo disponibili a correggere il tiro, ma finora la Prefettura non ci ha
dato indicazioni in merito di alcun tipo», fa sapere il sindaco Giaretta. «Abbiamo comunicato quanto
dovevamo alla Prefettura e siamo in attesa di ricevere chiarimenti. Non appena ci verrà detto come
comportarci, ci adegueremo». Z.M.
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